della salute e della gioia - Fondazione Aiutiamoli a Vivere

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della salute e della gioia - Fondazione Aiutiamoli a Vivere
Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: “Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - DL 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 N° 46) Art. 1, Comma 2, DCB (Cremona C.L.R.)”
Aiutiamoli a vivere - Giugno 2015 / anno 19 / numero 2
e-mail: [email protected] • web site: http//www.aiutiamoliavivere.it
RITORNANO LE VACANZE
DELLA SALUTE
E DELLA GIOIA
2
AIUTACI AD AIUTARE:
SCEGLI I
AIUTIAMOLI A VIVERE
"PRODOTTI AIUTIAMOLI A VIVERE"
Una ricorrenza, un evento particolare, una manifestazione
d’affetto, la volontà di dimostrare il nostro amore per i
bambini in difficoltà nel mondo? La Fondazione Aiutiamoli a Vivere propone una serie di articoli per lasciare un
segno di solidarietà anche nel gesto di un semplice dono
o di un augurio.
Sul sito della Fondazione (www.aiutiamoliavivere.it) è
possibile trovare tutte le informazioni relative ai prodotti
preparati dalla Fondazione e scaricare il modulo d’ordine.
Prima della compilazione e invio del modulo si prega di
contattare la sede nazionale (0744220079) per verificare
la disponibilità dei gadget di interesse.
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Oltre alle pergamene per Battesimo, Comunione, Cresima, Nozze, puoi creare e realizzare pergamene per
ogni tua evenienza.
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d’auguri alle persone importanti della tua vita.
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Acquista o regala uno dei nostri gadget; contribuirai concretamente alla realizzazione dei progetti della “Fondazione Aiutiamoli a Vivere” in Bielorussia, Africa e nel
resto del mondo.
N.
2
Annoo 19
Ann
Iscrizione Tribunale di Terni n. 2
del. 27/03/1998
Editore:
Fondazione Aiutiamoli a Vivere
Via XX Settembre, 166 - 05100 Terni
Stampatore:
Direttore responsabile
Alberto Favilla
Periodico Trimestrale stampa in 8.000 copie
Via delle Industrie, 38 - Cremona
Impaginazione:
Foto25 - Milano
La Redazione della Fondazione:
Davide Bonetti
Via Agordat, 2 - 20127 Milano
tel. 02 36633057
[email protected]
Sandro Bernardi - Davide Bonetti
FONDAZIONE
AIUTIAMOLI A VIVERE
Sede Nazionale
Via XX Settembre, 166
05100 Terni
Tel. 0744279560-0744220079
Fax 0744/282460
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3
AL
MIO AMICO
T
utto ebbe inizio quando,
all’UISP di Terni, in qualità
di responsabile della Lega
Ciclismo, mi chiedesti se potevo
realizzare un’iniziativa sportiva
che fosse capace di coniugare la
pace con lo sport.
L’idea era quella di utilizzare dei cicloturisti che, a tappe, partendo
dall’Italia arrivassero nell’ex URSS.
Fui entusiasta dell’idea e così nacque “Ovest – Est: due ruote per la
pace”, da Terni a Minsk in bicicletta.
Da quel giorno fu un susseguirsi di
emozioni ed avventure fino al
1992, quando decisi di creare la
Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” e
ti chiesi di seguirmi.
Pur non condividendo la scelta di
uscire dall’UISP e avere una nuova
entità organizzativa per paura di
ritrovarsi in poco tempo senza
strutture, senza soldi e soprattutto
senza nessuno che ci seguisse, non
esitasti nemmeno un momento e
dall’organizzazione di momenti
sportivi come quelli di una passeggiata domenicale in bicicletta, ti
ritrovasti alle prese con l’organizzazione di gruppi di bambini provenienti dalla Bielorussia ed
accolti da famiglie italiane ospitanti.
Da quel giorno il Direttore della
Fondazione “Aiutiamoli a Vivere”,
Sandro Bernardi, divenne per tutti
un punto di riferimento a volte denigrato, a volte condannato per
quel suo atteggiamento e quel suo
linguaggio popolare non attento
alla forma ma sostanzialmente legato al superamento del problema
con “l’ironia” e quel modo “dissacratorio” di chi crede fermamente
in ciò che realizza e nell’organizzazione che dirige.
Ricordo le discussioni e l’amicizia
fraterna, nata dopo
la
costituzione
della Fondazione,
con Padre Vincenzo
Bella e mi piace
pensare ad un incontro dove sicuramente
lui
ti
inviterà a leggere
“La ricetta maggica” di Trilussa per
poi ridere insieme
di coloro che non hanno ancora
capito il senso della vita:
Rinchiuso in un castello medievale,
er vecchio frate co' l'occhiali d'oro
spremeva da le glandole d'un toro
la forza de lo spirito vitale
per poi mischiallo, e qui stava er segreto,
in un decotto d'arnica e d'aceto.
E diceva fra sé: - Co' st'invenzione,
che mette fine a tutti li malanni,
un omo camperà più de cent'anni
senza che se misuri la pressione
e se conserverà gajardo e tosto
còr core in pace e co' la testa a posto.
Detto ch'ebbe così, fece una croce,
quasi volesse benedì er decotto;
ma a l'improviso intese come un fiotto
d'uno che je chiedeva sottovoce:
- Se ormai la vita è diventata un pianto
che scopo ciai de fallo campà tanto?
Devi curaje l'anima. Bisogna
che, invece d'esse schiavo com'è adesso,
ridiventi padrone de se stesso
e nun aggisca come una carogna;
pe' ritrovà la strada nun je resta
che un mezzo solo e la ricetta è questa:
"Dignità personale grammi ottanta,
sincerità corretta co' la menta,
libbertà condensata grammi trenta,
estratto depurato d'erba santa,
bonsenso, tolleranza e strafottina:
(un cucchiaio a diggiuno ogni matina)".
Così come ho fatto con Padre Vincenzo Bella, amico mio, permettimi di dedicarti una mia poesia
che racchiude quanto giornalmente abbiamo condiviso in questi
30 anni di storia comune, nei lunghi viaggi in macchina alla creazione dei Comitati in ogni angolo
d’Italia, nei lunghi periodi trascorsi in terra bielorussa prima
con la Terni-Minsk, poi con la carovana del Tir della Speranza e per
finire con i tuoi fraterni amici Lino
e Vittorio alla creazione della
“Scuola Fabbrica” e comunque
sempre al mio fianco, amico fedele
in ogni avversità o patimento per
le continue malignità rivolte alla
Fondazione “Aiutiamoli a Vivere”.
A tutti loro dedicheresti, conoscendoti, queste parole:
A voi
“Come posso aiutarvi
Ascoltarvi,
portarvi con me,
io che guida non sono?
Io posso solo amarvi.”
Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” O.n.G.
Fabrizio Pacifici
AIUTIAMOLI A VIVERE
SANDRO BERNARDI
4
AIUTIAMOLI A VIVERE
... con SANDRO in cammino
“ Venite in disparte, voi soli, in luogo deserto, e riposatevi un po’…….”
Il Vangelo secondo S.Marco così recita, così troppo presto è arrivato il momento del
tuo riposo.
…….di cose buone nella vita ce ne sono tante: il teatro, la musica, i fiori, gli amici…
…. manca soltanto ciò che vorresti Tu.
Nel solitario tic-tac della tua mezzanotte Tu chiedi - lo so- l’aiuto di qualche idea severa.
PENSI ALLA RIVOLUZIONE, O CERCHI IL GRANDE AMORE.
Ti assilla il pensiero di ciò che accadrà, ti tormenta l’inquieta ricerca di qualcosa di
sublime, altri hanno creduto in molte cose, è perché adesso possa credere TU…
Deve esserci in questo mondo, anche chi sbaglia, chi vive, chi ti capisce nell’errore.
Ma per quanti sforzi Tu faccia per convincerti e ripeterti: ognuno ha il suo destino, non
sai dimenticare che da qualunque parte esiste qualcuno che avrà sempre bisogno di te.
Quando ti stancherai di ripartire, di andare lontano, sempre...?
Si andartene lontano, questo per Te ci vuole, incontrarti di nuovo e poi di nuovo, via partire... A che servono le parole...? Basta che ci si possa guardare negli occhi, mi dicevi.
Amico caro, è inutile, per sempre cercherai dentro di te il comprendere perché sei fatto così.
Amico e fratello caro, figlio di gente sincera e generosa, uomo vero che sempre ha creduto nel rispetto degli altri, che sempre ha compreso il disagio e la sofferenza; e sempre
con onestà, generosità, in silenzio hai saputo e voluto assumerti le tue responsabilità.
Mai hai mutato il tuo cuore e la tua coscienza, sempre hai continuato a camminare
nelle difficoltà a testa alta, mai hai mollato, Tu sei stato “il buon Samaritano” che ha
dispensato fratellanza.
Quanti viaggi, quante avventure, quanti e quali avvenimenti hanno attraversato il nostro calpestare la tua “ amata-odiata” terra di Belarus.
Mai ti sei arreso e sempre in qualsiasi momento, di giorno e di notte, sei sempre stato
disponibile per atti concreti di solidarietà e di amore sfidando tutti coloro che non usavano il buon senso e si trinceravano in luoghi comuni affermando” non è possibile,
non abbiamo denaro, le direttive non lo permettono, ecc….”.
Tu con il cuore del buon padre e la semplicità popolana hai reso possibile la soluzione
di tante disgrazie e mai ne hai
portato vanto.
Tu hai rappresentato l’espressione genuina dell’operare della
FONDAZIONE; spontaneità, sincerità, autenticità, fedeltà,
umiltà, sempre presenti in Te e
nel Tuo agire; sempre hai anteposto al tuo desiderio di vita la centralità della sofferenza degli altri.
Amico caro, tutta la Fondazione, tutta la Belarus, ti debbono rispetto e riconoscenza, un
arrivederci………….
Lino Dal Monte
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FORUM
“IL
A
CAMBIAMENTO È INARRESTABILE”
Vitebsk si è svolto il V
Forum degli Studenti dal
15 al 17 maggio 2015 e lo
sforzo profuso dal Responsabile del
Progetto “Adozione a Distanza di
Studenti Universitari”, Luciano
Braconi, e dalla Sede Nazionale
della Fondazione “Aiutiamoli a Vi-
vere” ONG presupponeva un
evento che avrebbe sicuramente
raggiunto gli obiettivi auspicati.
Ma la realtà è stata superiore alle
aspettative: tre giorni di approfondimenti, di incontri, di iniziative
esterne al Forum che hanno visto
la partecipazione della popolazione
locale e soprattutto il successo del
concerto finale con la somministrazione di prodotti alimentari appositamente portati dall’Italia e
preparati con la solita maestria da
chi, come Aldo Cicoria, in oltre
trent’anni di esperienza di volontariato spesi per accudire i gruppi
di volontari che si sono recati in
Belarus con il Tir della Speranza
per portare aiuti umanitari, può
offrire la sua capacità professionale
nel preparare e somministrare 436
piatti di pasta e 436 piatti di porchetta.
Con l’aiuto di tutta la segreteria
operativa della Sede Nazionale
della Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” ONG e degli studenti universitari di Vitebsk, la serata del
concerto è stata volutamente organizzata all’insegna di tre momenti
fondamentali: “ASSAGGIA, DEGUSTA, ASCOLTA”.
La band di musica rock bielorussa
“Street Band” e il Tribute Band offerto dagli Yumal provenienti dall’Italia hanno completato il
successo della serata con una raccolta fondi di 24.633.150 rubli pari
a 1.642,21 euro.
Nel corso della premiazione del
miglior studente universitario e
del miglior progetto solidaristico realizzato
dalle Università bielorusse partecipanti, la
Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” ONG ha
sottolineato il risultato
ottenuto che ha permesso, per volontà
degli studenti dell’Università di Vitebsk, di
consegnare al Centro Sociale Pedagogico della città di Vitebsk per
bambini l’intera somma raccolta
con il concerto della serata del 16
maggio 2015.
Per la prima volta la Fondazione
“Aiutiamoli a Vivere” ONG con gli
studenti bielorussi hanno raccolto
una somma considerevole, che
hanno potuto donare a un Centro
Sociale per i bambini, che non proviene dall’Italia ma da un’attività
organizzata e realizzata in Belarus
dagli studenti Universitari bielorussi in adozione a distanza da famiglie italiane che sono diventati
protagonisti di un’impresa che
sarà sicuramente d’esempio a tutte
le realtà progettuali promosse
dalla Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” ONG in Belarus per cominciare a delineare e premiare la
“LORO ASSOCIAZIONE” con le finalità e gli obiettivi perseguiti
dalla Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” ONG.
Con la stessa capacità di realizzazione di ASCOLTO abbiamo accettato la richiesta di aiuto del Capo
Dipartimento dell’Istruzione del
Comune di Minsk, Varabueva Zinaida, che per la prima volta affronta il tema della tossicodipendenza di minore da sostanze
sintetiche.
Dal 19 al 23 maggio 2015 la Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” ONG ha
ospitato in Italia la delegazione bielorussa del Dipartimento dell’Istruzione del Comune di Minsk per
studiare, approfondire e delineare
un apposito modello di gestione di
una comunità di recupero per tossicodipendenti, inesistente nella
Repubblica di Belarus.
La Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” ONG ha proposto, viste le necessità formative della delegazione
bielorussa, di affrontare il tema
della tossicodipendenza incontrando il livello istituzionale regionale, i servizi sul territorio e infine
una comunità laica di recupero.
AIUTIAMOLI A VIVERE
DEGLI STUDENTI,
COMMISSIONE PER LE TOSSICODIPENDENZE
DI MINSK, TIR DELLA SPERANZA:
6
AIUTIAMOLI A VIVERE
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Con il livello istituzionale, Regione
Umbria, si è affrontato il tema
della regolamentazione legislativa
e delle risorse e delle competenze
necessarie per sostenere la rete dei
servizi organizzati e offerti alle famiglie dei minori sul territorio con
la possibilità di organizzare e gestire una comunità laica per tossicodipendenti.
Con i servizi sul territorio, la Commissione del Dipartimento dell’Istruzione di Minsk ha potuto
constatare la necessità di costituire
un’equipe di carattere socio-sanitario che prenda in carico il minore
e che abbia rapporti con la famiglia
di origine, il Tribunale dei minori,
la scuola e le forze dell’ordine.
Infine, nell’incontro con la comunità di recupero per minori “La
Tenda” di Foligno, la Commissione
del Dipartimento dell’Istruzione di
Minsk ha avuto modo di constatare
il modello di recupero posto in essere da una comunità laica che agisce e si confronta costantemente
con i servizi territoriali del Servizio Sanitario e Sociale del territorio dove agisce.
La Commissione è ripartita per la
Repubblica di Belarus con un carico esperienziale sufficiente per
definire una prima modalità d’intervento, vista la gravità e la diffusione del fenomeno della
tossicodipendenza da sostanze sin-
tetiche nei minori di Minsk, che
dovrà essere supportata da continui chiarimenti, verifiche e dinamiche relazionali da porre in
essere con apposto accordi di cooperazione internazionale tra Belarus e Italia come efficacemente già
avviene per i minori accolti.
Il 23 maggio 2015 a Spirano (BG)
con tutti i volontari del “Tir della
Speranza” si è approfondita la proposta del gruppo di lavoro definendo un nuovo modello
organizzativo che prende spunto
sia dalla nuova realtà studentesca
emersa dal V Forum degli Studenti
Universitari di Vitebsk che da
quanto raccontato dalla Commissione del Dipartimento dell’Istruzione di Minsk sull’uso, da parte
dei minori, di sostanze psicotrope
sintetiche che rendono l’impegno
della Fondazione “Aiutiamoli a Vi-
vere” ONG nell’accoglienza temporanea ancor più coinvolgente e responsabilizzante.
L’idea della costituzione di Comitati di famiglie bielorusse nei luoghi di provenienza dei minori
accolti dalle famiglie italiane permetterebbe alla Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” ONG di costruire
una rete necessaria ad attivare
tutte quelle forme di intervento
preventivo che possono scongiurare l’uso delle sostanze psicotrope, scoraggiare il disagio sociale
da alcol e soprattutto migliorare e
sviluppare i progetti di inserimento lavorativo che, come la
“Scuola Fabbrica”, sono stati fondamentali per la prevenzione di fenomeni di devianza minorile nella
Repubblica di Belarus.
Fabrizio Pacifici
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A VITEBSK LA QUINTA EDIZIONE
DEL FORUM DEGLI STUDENTI
N
Precedentemente, il giorno 13 Maggio
alle ore 14.30 era stata organizzata una
conferenza stampa con due emittenti
televisive regionali e una nazionale e
15 testate giornalistiche, alla presenza
del Rettore, della Direttrice del Centro
ganizzatore, presieduto dal Rettore
Egorov Alexei Vladimirovich e coordinato dal Vice Rettore Bondal Irina Vassilievna per la parte logistica ed
organizzativa, e quella di Smelkoskaia
Elena Ivanovna della Rappresentanza
della Fondazione di Minsk per la raccolta dei documenti e relativa traduzione e di Lucianetti Francesca della
Sede Nazionale della Fondazione per la
parte amministrativa, la manifestazione ha vissuto momenti intensi ed
emozionanti, dove tutti sono stati protagonisti, nessuno escluso.
Un plauso particolare al metodologo di
lavoro educativo con i giovani, Kramtsova Nadezda Andreevna per l’impegno costante di raccordo fra le
istituzioni locali e il Comitato organizzatore.
Sociale Pedagogico della Città di Vitebsk, Irina Isachenko e del rappresentante della Fondazione “Aiutiamoli a
Vivere” Braconi Luciano per illustrare
lo scopo e le finalità del Forum, dove
sono previsti due concorsi, uno fra le
Università per il Miglior Progetto sulla
disabilità dei bambini e l’altro fra gli
studenti per eleggere il miglior studente fra gli iscritti al Progetto “Adozione Studenti Universitari”.
Inoltre si voleva informare l’opinione
pubblica della politica della Fondazione
“Aiutiamoli a Vivere”, finalizzata a
creare in Belarus una struttura simile
a quella Italiana, mediante l’organizzazione Pianeta dei Bambini di Minsk,
come sede centrale per il coordinamento delle sedi periferiche, una per
ogni Regione, gestite da studenti universitari, docenti e componenti di famiglie bielorusse. Per questo si è
pensato di promuovere una raccolta
fondi, nella giornata del sabato pomeriggio con la distribuzione di gadget e
prodotti forniti dagli studenti delle Università e con la vendita di biglietti per
il concerto del sabato sera dopo aver
consumato una cena offerta dalla Fondazione “Aiutiamoli a Vivere”.
Tutto il ricavato è stato destinato al
Centro Sociale Pedagogico della Città
di Vitebsk, dove i bambini, orfani so-
ciali, vengono accolti, curati e sostenuti per un determinato periodo di
tempo (6 mesi), durante il quale gli
operatori si adoperano per un graduale
reinserimento nella famiglia originaria.
La Conferenza Stampa era terminata
giusto in tempo per rispondere alle sollecitazioni dei nostri volontari, bloccati
alla dogana di Brest, alle prese con una
legge incomprensibile che li ha obbligati a versare una somma importante
per poter entrare in Belarus e proseguire il viaggio verso Vitebsk.
Sono stati presenti al Forum: 98 studenti in rappresentanza di otto Università, 1 studente già laureato, 16
responsabili delle Università, 6 relatori
di progetti, 11 delegati dall’Italia, 8
componenti il gruppo musicale Yumal,
3 interpreti e 2 autisti di mezzi di trasporto per un totale di 145 persone.
Non era presente la delegazione dell’Università di Medicina di Gomel, in
quanto ha rinunciato a partecipare ad
entrambi i concorsi previsti al Forum.
Alle 14.30 di venerdì 15 maggio il conduttore del Forum ha dato inizio ai lavori, presentando le delegazioni
partecipanti e, dopo il saluto delle Autorità, la giuria per la valutazione dei
Progetti a cura della Dott.ssa Bondal
Irina Vassilievna.
La giuria era composta da:
– Braconi Luciano, Pacifici Fabrizio e
Nicoletti Giulio per la parte italiana
– da uno a cinque delegati per ogni
Università per la parte bielorussa.
I progetti presentati dalle Università
sono stati i seguenti:
1) Nella mia mano c’è la tua mano, a
cura dell’Università Statale di Brest
Destinatari del progetto
14 bambini con disturbi del sistema
muscolo scheletrico (con diagnosi di
paralisi cerebrale) in età da 4 a 6 anni
dell’asilo n. 10 di Brest
Scopo del progetto
Garantire una integrazione dei bambini con lesioni dell’apparato locomotorio che frequentano l”Asilo n. 10 di
Brest “creando un ambiente senza limiti sociali - psicologici, abitativi ed urbanistici”.
AIUTIAMOLI A VIVERE
ei giorni 15 – 16 – 17 maggio,
presso l’Ente d’Istruzione “Università Statale di Vitebsk P. Masherov”, si è svolto il V Forum degli
Studenti.
Con la collaborazione del Comitato Or-
AIUTIAMOLI A VIVERE
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Gli studenti erano:
MUKHINA ANNA, dell’ Università statale di Grodno, quarto anno con specializzazione: “Oligofrenopedagogica.
Logopedia”;
BARANOVA OLGA, dell’Università
statale di Moghilev, secondo anno di
lettere slave con specializzazione: insegnante della lingua e letteratura bielorusse;
TITOV VLADISLAV, dell’Università
statale di Vitebsk, terzo anno della Facoltà di Pedagogia Sociale e Psicologia;
BADUNETS SNEZHANA, dell’Università statale di Brest, secondo anno della
Facoltà di Fisica e Matematica, con specializzazione: matematica e informatica;
2) La vita senza confini, a cura dell’Università Statale di Grodno
Destinatari del progetto
16 bambini e 15 studenti con invalidità
nella società alla base del Centro del
Volontariato professionale dell’Università Statale di Grodno.
Scopi del progetto
– La creazione del Centro del Volontariato professionale nell’Università.
– La formazione in 3 anni di 120 volontari per il lavoro con i bambini portatori di handicap.
– L’elaborazione in 3 anni e la pubblicazione del materiale informativo e
propagandistico con lo scopo di attirare l’attenzione della società verso i
problemi dei bambini portatori di
handicap.
– L’insegnamento della lingua inglese
ed italiana ai 16 bambini portatori di
handicap ed ai 15 Studenti con invalidità dell’Università Statale di
Grodno in 3 anni.
3) Accelerare a fare il bene, a cura dell’Università Statale di Pedagogia di
Mozir
Destinatari del progetto
Bambini con problematiche dello sviluppo psichico e fisico, i quali non sono
autonomi, bambini orfani e allievi di
istituti e case del bambino.
Scopo del progetto
Aiutare i bambini disabili ed orfani ad
affrontare le varie emozioni negative
tramite l’organizzazione e la realizzazione dei programmi di gioco, gli spettacoli con i clown volontari.
4) Tutti hanno diritto di essere felici,
a cura dell’Università Statale di Vitebsk
Destinatari del progetto
Bambini con disturbo di udito, con disabilità visive, con disturbi del sistema
muscolo scheletrico, con gravi disturbi
del linguaggio.
Scopo del progetto
Miglioramento dello stato sociale e
psico-emozionale dei bambini con problematiche dello sviluppo psico-fisico,
superamento dell’isolamento dei bambini e delle loro famiglie attraverso la
clownterapia.
Al termine la giuria si riunisce per la
valutazione del miglior progetto.
Nella giornata di sabato 16 maggio,
otto ragazzi in rappresentanza di otto
Università si sono affrontati sul palcoscenico dando il meglio delle loro qualità e presentando il proprio
curriculum attraverso dei video belli e
divertenti .
MAKSIMOVA OLGA, dell’Università
statale di Trasporto di Gomel, quinto
anno con specializzazione: procedure
doganali.
TSILLAEVA IRINA, dell’Università
statale pedagogica di Mozyr terzo anno
con specializzazione: insegnante dei lavori di servizio, pedagogia sociale.
DOBYSH KIRILL, dell’Università Statale di Medicina di Minsk, terzo anno
della facoltà terapeutica.
PARFAMOVICH EKATERINA, dell’Università statale Tecnica di Gomel
"P.O. Sukhoi"
Al termine la giuria si riunisce per la
valutazione del miglior Studente.
Successivamente Kramtsova Nadezhda
illustra la manifestazione che inizierà
alle ore 15.00 fino alle ore 22.00.
La manifestazione ha luogo nello spazio antistante il Palazzo della Cultura
dove gruppi di bambini, artisti di
strada, clown allietano gli intervenuti
e li esortano ad acquistare i gadget
messi a disposizione dagli studenti ed
Università per una raccolta fondi a favore del Centro Sociale Pedagogico
della Città di Vitebsk. In serata poi il
9
premio di: € 250,00 per sé e € 250,00
per l’università
4° Classificato: Badunets Snezhana,
5° Classificato: Maksimova Olga,
6° Classificato: Tillaeva Irina,
7° Classificato: Dobysh Kirill,
8° Classificato: Parfamovich Ekaterina
Tutti gli otto partecipanti ricevono in
Cultura ed è stato emozionante vedere
tantissimi giovani andare in visibilio
con le note dei due complessi.
La domenica 17 maggio i lavori iniziano alle ore 9.30 con l’intervento di
Fabrizio Pacifici che ripercorre le tappe
del Forum e procede poi alla premiazione dei progetti presentati.
1° classificato: Ente d’Istruzione “Università di Stato P. Masherov di Vitebsk”
al quale sarà corrisposto un contributo
di euro 3.000,00 (50% entro il
31/12/2015 e 50% entro Il 31/03/2016).
2° classificato: Ente d’Istruzione “Università di Stato A.S. Pushkin di Brest”
al quale sarà corrisposto un contributo
di euro 2.500,00.
3° classificato: Ente d’Istruzione “Università di Stato Y. Kupala di Grodno” al
quale sarà corrisposto un contributo di
euro 2.000,00.
4°classificato: Ente d’Istruzione “Università di Stato I.P. Shamiakin di
Mozir” al quale sarà corrisposto un
contributo di euro 1.500,00.
Al termine si procede la consegna del
ricavato della raccolta fondi alla Direttrice del Centro Sociale Pedagogico
della Città di Vitebsk, Irina Isachenko.
Si procede poi alla premiazione del
concorso del Miglior Studente dell’Anno.
1° Classificato: Mukina Anna ritira un
premio di: € 750,00 per sé e € 750,00
per l’università.
2° Classificato: Baranova Olga ritira un
premio di: € 500,00 per sé e € 500,00
per l’università
3° Classificato: Titov Vladislav ritira un
regalo una targa di partecipazione e un
registratore elettronico.
Dopo alcuni intermezzi musicali, si
procede poi alla consegna delle borse di
studio che, per mancanza di tempo,
vengono tutte consegnate al responsabile, che successivamente, durante il
viaggio di ritorno, provvederà alla distribuzione agli interessati.
Università di Moghilev
Sono tutti presenti i 10 studenti del
Progetto “Adozione Studenti Universitari” e ricevono borse di studio per un
totale di € 1.200,00. I seguenti studenti
ricevono l’attestato della Fondazione
“Aiutiamoli a Vivere” e della famiglia
italiana in quanto, nel mese di giugno
2015, conseguiranno la laurea: Kachaeva Laura della Facoltà di Pedagogia e Psicologia, Madisheva Valeria
della Facoltà di Pedagogia e Psicologia
d’infanzia, Kuznetsova Viktoria della
Facoltà di Pedagogia e Savitskaia Elana
della Facoltà di Filologia Slava
Università di Gomel Politecnico
Sono 13 studenti e tutti presenti. Ricevono borse di studio per un totale di
€ 1.560,00.
AIUTIAMOLI A VIVERE
concerto di un complesso bielorusso,
gli Street Band, che propone musica
rock e di un complesso italiano, gli
Yumal che propone musica dei Pink
Floyd.
È una soddisfazione enorme vedere la
massiccia affluenza del pubblico che ha
invaso l’auditorium del Palazzo della
I seguenti studenti nel mese di giugno
2015 conseguiranno la laurea: Khalimoncikova Alesia della Facoltà di Ingegneria Meccanica e Tecnologia,
Rusinovich Eugheni della Facoltà di
Energetica, Ivanov Andrei e Dupanova
Maria della Facoltà Umanitaria ed Economia.
Università di Gomel Trasporto
Sono presenti 10 studenti; assente Demeshko Anastassia in quanto impegnata con gli esami di fine anno. Il
totale delle borse di studio ammonta ad
€ 1.320,00.
I seguenti studenti nel mese di giugno
2015 conseguiranno la laurea: Kaspur
Valeri e Maksimova Olga della Facoltà
di Economia
Università di Pedagogia di Mozyr
Sono presenti 19 studenti; sono assenti
Stepantsova Viktoria in quanto impegnata con gli esami, e Litinova Vera in
quanto in ospedale poiché è in attesa di
un bambino.
Il totale delle borse di studio ammonta
ad € 2.520,00.
I seguenti studenti nel mese di giugno
2015 conseguiranno la laurea: Borodina Daria della Facoltà di Biologia;
Gomorov Alexandr della Facoltà di Fisica e Matematica; Kozachiok Petr e
Lapa Eughenij della Facoltà di Ingegneria e Pedagogia; Nazarchuk Alexandr della Facoltà di Educazione
Fisica
AIUTIAMOLI A VIVERE
10
viene proprio per ripercorrere le tappe
di questo Forum.
A seguire il Vice Rettore Bondal Irina
Vassilievna, in rappresentanza dell’Ente d’Istruzione “Università di Stato
di Vitebsk intitolato a P. Mascerov” per
il riepilogo del Forum e presentare la
cerimonia di chiusura.
Università di Brest
Sono presenti 10 studenti; sono assenti
gli studenti Varlamova Anastassia, Potoskaia Tatsiana in quanto impegnate
con gli esami e Vlasovets Anna in attesa
di un bambino.
Il totale delle borse di studio ammonta
ad € 1.560,00.
I seguenti studenti nel mese di giugno
2015 conseguiranno la laurea: Evdokimenko Maria della Facoltà di Filologia;
Sinkevich Veronika e Potoskaya Tatsiana della Facoltà PsicoPedagogica
Università di Grodno
Sono presenti solo 4 studenti dei 10
iscritti alle liste del Progetto “Adozione
Studenti Universitari”,.
Il totale delle borse di studio ammonta
ad € 720,00.
I seguenti studenti nel mese di giugno
2015 conseguiranno la laurea: Lytneva
Vera della Facoltà di Biologia ed Ecologia, Golovach Anna e Ghilevskaia Vera
della Facoltà di Economia e Gestione.
Università di Minsk
Sono presenti tutti gli 11 studenti
iscritti alle liste del Progetto “Adozione
Studenti Universitari”.
Il totale delle borse di studio ammonta
ad € 1.320,00.
Nel mese di giugno 2015 conseguirà la
laurea: Shasko Serghei della Facoltà di
Cure Preventive.
Università di Vitebsk
Chiude la consegna delle borse di studio la “squadra di casa” che, inutile
dirlo, è presente al completo.
Il totale delle borse di studio ammonta
ad € 1.560,00.
I seguenti studenti nel mese di giugno
2015 conseguiranno la laurea: Trihscinskaia Ekaterina della Facoltà di Pedagogia e Severina Veronika della
Facoltà di Filologia.
Con la consegna delle borse di studio si
chiude la fase delle premiazioni del
Forum 2015 e Fabrizio Pacifici inter-
CONCLUSIONI
Sono stati tre giorni di incontri dove gli
studenti universitari sono stati protagonisti come non mai. Ci eravamo
posti un obiettivo inseguito da diversi
anni e mai realizzato: la raccolta fondi
promossa, organizzata e realizzata in
Belarus con protagonisti soggetti bielorussi.
OBIETTIVO RAGGIUNTO!!!
Vedere questi ragazzi incentivati ma intenzionati a dimostrare che anche loro
sono capaci di fare fundraising riempie
il cuore di gioia perché si è sempre lavorato, in questi anni, proprio per questo.
Aprire quei contenitori che ci aveva
messo a disposizione la Croce Rossa di
Vitebsk e constatare che la raccolta
fondi ha generato un importo di Rubli
24.633.150 è stata un’emozione incredibile e spero ripetibile.
Pensiamo che siano maturi i tempi per
cominciare ad organizzare in Belarus
una struttura simile a quella esistente
in Italia.
Una sede centrale, l’Associazione Pianeta dei Bambini che coordina sedi periferiche nelle sei Regioni della
Repubblica di Belarus.
Di tutto questo un sincero ringraziamento all’Università di Vitebsk, al Comitato Organizzatore del Forum e tutti
i volontari che hanno permesso la riuscita di tutte le manifestazioni.
I ringraziamenti vanno estesi alla Sede
Nazionale della Fondazione nella persone di Francesca Lucianetti ed alle ragazze della segreteria ed alla nostra
Rappresentanza di Minsk nelle persone
di Olga Ganja e Elena Smelkoskaia per
il grande lavoro svolto per la documentazione raccolta ed il raccordo fra la
Fondazione e le Università.
Un plauso ad Aldo Cicoria e Giampiero
Ricciutelli ed al loro staff: Rita, Maria
Angela, Letizia, Barbara, Daniela, Giulio per la preparazione e la somministrazione dei prodotti, appositamente
portati dall’Italia e graditi moltissimo
dai partecipanti al Concerto; concerto
che ha dato un impulso determinante
alla serata con la musica rock degli
Street Band e quella dei Pink Floyd magistralmente riprodotta dagli Yumal.
Un ringraziamento anche alle ragazze
Katerina Kruk, Anna Prislopskaia e
Svetlana Lissicik per l’ottima preparazione e competenza.
La Fondazione Aiutiamoli a Vivere ringrazia ancora le famiglie e i Comitati
italiani che si impegnano a sostenere
questi ragazzi che veramente meritano
le nostre attenzioni.
Luciano Braconi
11
D
opo l’entusiasmante esperienza dello scor- so anno del
nuovo reparto di pediatria
presso l’ospedale di Slavgorod, il
gruppo Vacanze Lavoro affronta una
nuova sfida presso l’istituto speciale
per bambini handicappati di Asipovicy.
Questo istituto ospita 76 minori, di
cui 24 sono orfani effettivi, dai 4
ai 18 anni; questi ragazzi e ragazze
hanno la necessità di potersi spostare nell’istituto con supporti; infatti 15 di loro sono perennemente
su carrozzine e gli altri utilizzano
stampelle e supporti di vario genere.
Le problematiche di deambulazione
di questi bambini si accentuano ulteriormente nelle situazioni d’uso
delle strutture igienico-sanitarie
che, se pur in parte recentemente ristrutturate, presentano delle vere e
proprie incongruenze funzionali,
quali piatti doccia con gradini di
oltre 20 centimetri, le solite malefiche porte con traverso sporgente a
pavimento e lavandini e lava piedi
non adeguati alle concrete situazioni
d’uso.
L’intervento pertanto prevede il rifacimento totale di un blocco bagno al
piano terra per le ragazze, comprensivo
di blocco docce, e di un secondo blocco
bagno sempre al piano terra nella zona
delle aule scolastiche oltre al rifacimento totale dei servizi igienici ad uso
dell’infermeria.
Tutte queste nuove strutture saranno
realizzate nel pieno rispetto delle normative ri- guardanti i ragazzi handicappati e tutti gli accessori ed
apparecchiature saranno adeguati all’uso specifico da parte loro.
Oltre a tutto questo, andremo anche
ad intervenire sulle vecchie strutture
igienico-sanitarie del primo piano
che, pur di recente realizzazione, non
sono state eseguite in maniera ade-
AIUTIAMOLI A VIVERE
VACANZE LAVORO 2015 AD ASIPOVICY:
PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI
VITA DEI DISABILI
AIUTIAMOLI A VIVERE
12
guata all’uso specifico e pertanto
provvederemo ad alcuni interventi mirati atti a consentirne l’uso adeguato alle
esigenze, quali la rimozione di tutti i
piatti doccia sostituendoli con scarichi a
pavimento per consentirne l’uso anche
a persone su carrozzina, la rimozione dei
lavandini tradizionali con lavan- dini
specifici per portatori di handicap e tutta
una serie di interventi di posizionamento
di supporti specifici quali corrimani, maniglie, seggiolini,… per agevolare le
azioni di pulizia e spostamento di questi
bambini, migliorandone anche l’autonomia personale nell’uso di queste strutture.
Con il sostegno di alcuni comitati della
Fondazione, attraverso l’utilizzo della
“micro- progettualità’” potremo
anche fornire e installare delle apparecchiature specifiche all’uso quali
un sollevatore che posizioneremo
nell’ambiente della piscina per la fi-
sioterapia che faciliterà enormemente l’uso di questa struttura che
attualmente non viene utilizzata in
maniera adeguata proprio per le
grandi difficoltà legate alla gestione
e movimentazione di questi bambini.
Altri comitati ci hanno sponsorizzato l’acquisto di alcune “carrozzine
doccia” che agevolano enormemente
le procedure igieniche per tutti quei
bambini che non possono usufruire
autonomamente delle strutture.
Riteniamo che questo intervento
così specialistico e di alta qualità
progettuale e realizzativa faccia fare
un ulteriore passo avanti al gruppo
“vacanze lavoro” nelle logiche di una
ulteriore specializzazione (anche se
riscontri al riguardo ne avevamo già
avuti) anche nelle specifiche problematiche del mondo dell’handicap
giovanile.
Il gruppo di lavoro sarà formato da
una quarantina di uomini e donne di
“buona volontà” e grande professionalità, che, come sempre, sapranno
dimostrare il valore di interventi così
importanti per agevolare e mitigare
il più possibile la vita già così complicata di questi bambini in difficoltà.
Pietro Giacomo Galli
13
TIR DELLA SPERANZA 2015
I
l Tir della Speranza è
ormai entrato a far parte
dei progetti storici di
“Aiutiamoli a Vivere”.
Quante persone hanno vissuto questa avventura,
quante amicizie, quante idee,
quanti progetti sono nati da
questa esperienza! Quanti
devono il loro impegno nel
volontariato alla scintilla
scoccata al Tir.
Eppure ogni anno è un'esperienza nuova e diversa.
Il 2009 segna l'inizio dell'era
del viaggio in aereo. I dubbi e
i timori della vigilia sono
stati fugati.
Si è risparmiato tempo e fatica a parità di spesa, la-
sciando invariata l'essenza
del progetto; la partecipazione ampia e varia per provenienza ed esperienza dei
partecipanti conferma ulteriormente la bontà della
scelta fatta.
E si riparte: il 24 settembre
prossimo, la macchina del Tir
della Speranza si rimette in
moto, pronta a portare in
tante strutture l' euforia degli
italiani che sanno sempre
farsi apprezzare, l'allegra felicità dei clown provenienti
dal Friuli e dal Trentino, il calore dei sorrisi che tutti i volontari sapranno regalare alle
persone che incontreranno.
La visita preliminare dell'inverno passato
è servita a fare
una ricognizione ragionata dei luoghi
da
visitare,
pensando
a
ciascuno
di
loro con attenzione, in modo
da poter strutturare al meglio la sosta.
Al lettore saranno utili alcune note: il
Tir della Speranza,
progetto storico di
Aiutiamoli a
Vivere, ha sa-
puto nel tempo adeguarsi alle
mutate esigenze organizzative e gestionali, passando da
spedizione di aiuti di qualsiasi genere ad invio sistematico di materiale a fronte di
richieste precise, raccolte dai
Direttori durante la visita
preliminare, che diventa
sempre di più di fondamentale utilità.
Oggi con la riduzione dra-
AIUTIAMOLI A VIVERE
novità e tradizione
per un viaggio sempre affascinante
AIUTIAMOLI A VIVERE
14
stica dei tempi di viaggio, il
Tir della Speranza assume
ancora di più valore formativo e di conoscenza, perché
porta i partecipanti attraverso un itinerario che consente di toccare con mano i
luoghi dove ogni giorno la
presenza di Aiutiamoli a Vivere è determinante per il
miglioramento delle condizioni di vita di coloro che lì
risiedono.
Per ciò che riguarda i materiali richiesti, vengono acquistati direttamente in loco; in
questo modo si annullano i
tempi di attesa per lo sdoga-
namento, si evitano ritardi
alla carovana per problemi
legati alla mancanza di autorizzazioni per lo scarico, si
incentiva l'economia locale,
si forniscono prodotti e tecnologie che i soggetti riceventi conoscono già e per i
quali non sono necessari
tutti gli accertamenti legati
ai prodotti che vengono importati da un Paese straniero.
Altri aiuti, poi, saranno consegnati alle strutture con il
progetto dei pacchi personalizzati, che assieme al progetto "adotta un pacco"
(progetti per i quali verranno
date informazioni più precise
sul sito e tramite invio di comunicazioni dedicate), nel
mese di dicembre, arriverà a
toccare una ventina di punti
di scarico e consegnerà altro
materiale, secondo le richieste delle strutture
e
le
disponibilità
del Magazzino.
Il Tir della speranza, si diceva
poc'anzi, come
strumento di
conoscenza, di
integrazione
tra i vari progetti di Aiutia-
moli a Vivere, modo per conoscere, vedere e capire: ma
allora è ancora giusto chiamarlo “Tir della Speranza”?
Secondo noi la risposta non
può che essere affermativa;
oggi l'aspetto legato alla consegna del materiale, alla fisicità del gesto di portare
qualcosa, è ampiamente superato da tutta una serie di
interventi più o meno impegnativi, che vanno ben oltre
la durata del viaggio. Aiutiamoli a Vivere porta la sua
TIR DELLA SPERANZA 2015
dal 24 settembre al 03 ottobre 2015
data
luogo
partenza
ora
Luogo arrivo
ora
Km
8:40
Varsavia
553
pullman vuoto
9:36
-----
volo Orio al Serio - Varsavia
Liozno
Senno'
Vitebsk
213
10
85
170
36
90
41
106
190
53
20
95
80
80
10
93
140
100
65
Pernottamento albergo
Universita
Istituto ausiliare
Pernottamento albergo
Giornata intera nel villaggio
Pernottamento albergo
Centro correzione
Pernottamento albergo
Istituto x apparato locomotorio
Istituto ausiliare
Pernottamento albergo
Istituto ausiliare
Ospedale
Pernottamento albergo
Istituto x scoliosi
Pernottamento albergo
Centro correzione
Istituto
Pernottamento albergo
Vitebsk
&#%'(
320
Pernottamento albergo
Minsk
Minsk
Minsk
Aeroporto
Minsk
Giovedì
24.09.2015
Venerdì
25.09.2015
Sabato
26.09.2015
Domenica
27.09.2015
Lunedì
28.09.2015
Martedì
29.09.2015
Mercoledì
30.09.2015
Giovedì
01.10.2015
Venerdì
02.10.2015
Mercoledì
Sabato
03.10.2015
Aeroporto Orio
al Serio
Varsavia
Brest
Brest
Antopol
Baranovichi
Molchad
Lida
Ivie
Molodechno
Ossipovichi
Kamenka
Bobruisk
Gorodets
Slavgorod
Moghilev
Moghilev
Dribin
Liozno
Senno'
Varsavia
Brest
Brest
Antopol
Baranovichi
Molchad
Lida
Ivie
Molodechno
Ossipovichi
Kamenka
Bobruisk
Gorodets
Slavgorod
Moghilev
Moghilev
!"#$#%
descrizione
km
totali
766
265
126
147
263
175
103
305
320
Pernottamento albergo
45
45
TOTALE KM
2.515
15
cui provengono i bambini che vengono accolti nei comitati.
Quest'anno
l'esperienza verrà ripetuta a
Molciad, dove per
un'intera giornata i
partecipanti al viaggio
potranno toccare con
mano la realtà di quel
centro.
A livello organizzativo, rimane pressoché immutata la
modalità di adesione: entro il
21 agosto sarà necessario inviare il modulo di adesione,
compilato in ogni sua parte
all'Associazione Aiutiamoli a
Vivere Lombardia ONLUS
(tutti i dettagli sono contenuti nel
regolamento
di partecipazione),
la
partenza è
fissata per il
giorno
24
settembre
dall'areoporto di Orio al
Serio, il ritorno il giorno 3
ottobre dopo aver percorso
circa duemilacinquecento kilometri, stanchi ma con tanta
energia addosso, per ricominciare a pensare al prossimo viaggio.
Alessandro Zanisi
RITROVO "ALLA TIR"
Come tradizione, i partecipanti del Tir della Speranza si danno appuntamento per raccontarsi, proporre nuova solidarietà, pensando già al prossimo viaggio. Si è svolto a Spirano,
grazie alla collaborazione del comitato locale che organizza, proprio in quel periodo, la
festa della Solidarietà, il "Ritrovo alla tir", appuntamento orami consolidato aperto a volontari, amici e a tutti quelli che condividono gli obiettivi di Aiutiamoli a Vivere. Sotto la
grande tensostruttura, circa cinquanta volontari hanno potuto gustare i piatti preparati da
mani sapienti, ragionando insieme sul prossimo TIR e sugli interventi da realizzare.
All'appuntamento erano presenti Marzio Ortolani e Fabrizio Pacifici, che nel loro indirizzo
di saluto hanno voluto ricordare l'importanza del Tir della Speranza e la crescente collaborazione che si sta instaurando con gli studenti delle università che recentemente hanno
dato vita a una nuova edizione del Forum. Quest'anno alcuni di loro parteciperanno come
volontari al Tir, si lasceranno coinvolgere e toccheranno con mano la presenza di Aiutiamoli
a Vivere nelle tante realtà assistenziali che verranno visitate.
A.Z.
AIUTIAMOLI A VIVERE
gente, le sue risorse, la sua
energia, lo fa con l'impegno
di trenta volontari che rappresentano a buon titolo
tutta la Fondazione, dal nord
al sud, senza distinzione,
senza differenze. La volontà
di mantenere attivo il collegamento tra i comitati italiani e le famiglie bielorusse
ha avuto, nell'incontro organizzato lo scorso anno a Dribin, la riprova di quanto sia
importante la costituzione di
comitati bielorussi della nostra organizzazione, che dovranno rappresentare la
nostra base organizzativa più
importante sul territorio da
AIUTIAMOLI A VIVERE
16
PROGETTO DANILA:
da Filago una richiesta di aiuto
S
iamo il Comitato di Filago
e con la Fondazione condividiamo tanti progetti tra
cui quello dell’accoglienza.
Scriviamo questo articolo tramite il giornale per portare a conoscenza di tutti i comitati sparsi
in Italia il “Progetto Danila” che
a noi sta molto a cuore.
Danila Balakhonau è un bambino
bielorusso di dieci anni proveniente da una famiglia di Dribin,
terzo di cinque fratelli, che vive
in una famiglia affidataria con il
fratello più grande Dimitri e altri
quattro bambini.
Danila soffre di una malformazione alla colonna vertebrale; nonostante questo handicap il
bambino è molto vivace e attivo,
a volte spericolato.
Durante il primo anno di accoglienza, la famiglia ospitante si è
accorta che Danila aveva dei problemi quando correva; inoltre
presentava una piccola protuberanza sulla spina.
Il comitato si è impegnato a far
fare visitare Danila presso un
ospedale della zona; la diagnosi ci
ha spiazzato: Danila doveva essere operato il prima possibile se
si voleva evitare la paralisi totale
durante lo sviluppo.
Durante il secondo anno in Italia
è stato sottoposto ad esami più
specifici.
Grazie ad alcune conoscenze di
una famiglia del Comitato, siamo
riusciti a metterci in contatto
con uno specialista, che dopo
aver visitato Danila (confermando la diagnosi dell’anno pre-
cedente), ci ha indirizzati dal
Dott. Teli specializzato in questi
tipi di patologie e in servizio
presso l’ospedale di Legnano;
anche in questa visita è stata ribadita l’urgenza dell’operazione.
Il Dott. Teli si è offerto di operare
gratuitamente Danila, purtroppo
però le spese da affrontare sono
comunque notevoli, perché l’affitto della sala operatoria, la degenza in camera di terapia
intensiva, l’aiuto di un’interprete
e il decorso post operatorio
hanno un costo che è stato stimato in venticinquemila euro.
Il comitato di Filago, con l’aiuto
dei comitati di Trezzo sull’Adda,
Ponteranica e Monticello Brianza
è riuscito a coprire il 35% della
somma stabilita.
Altro scoglio da superare è la burocrazia legata a questo tipo di
progetto; sono parecchie le pratiche che, non senza difficoltà, sta
espletando la Fondazione di Terni
(che ringraziamo anche qui per il
prezioso aiuto).
Durante una visita in Bielorussia,
alcuni membri del nostro comitato sono riusciti a parlare con la
famiglia affidataria, la quale,
dopo essere stata informata della
situazione molto delicata (Danila
corre comunque dei rischi proprio per l’intervento stesso) ha
dato il proprio consenso verbale,
anche se sappiamo che a livello
giuridico non vale nulla.
Quest’anno il bambino è ritornato in Italia e, dopo ulteriori accertamenti, è emerso che la
situazione è molto peggiorata: il
midollo osseo si sta indebolendo
e l’operazione va incontro a maggiori rischi.
Quello che più ci serve ora è il
consenso per l’intervento da
parte dei medici di Minsk che
hanno in cura il bambino: autorizzazione che al momento ci
hanno negato, dicendo che pos-
sono operarlo anche in Bielorussia e anche più avanti nel tempo.
Purtroppo il tutore non ha voce
legale e l’unica che può dare l’assenso è la mamma biologica alla
quale, (essendo in trattamento
alcolemico), è stata tolta la patria
potestà.
Messa al corrente dall’interprete
che sta seguendo la vicenda e conosce bene la situazione, la
mamma ha chiesto alla “Corte”
di riprendere la potestà genitoriale, ma sappiamo che per fare
questo lei deve sottoporsi ai controlli e visite mediche.
È di pochi giorni fa la notizia che
la mamma ha ricevuto l’idoneità
a riprendersi i propri figli; aspettiamo con fiducia che le venga
consegnato il documento che attesta questo riconoscimento.
Noi continuiamo ad essere fiduciosi, non vogliamo perdere la
speranza e vogliamo investire
tutte le nostre energie affinché
questo progetto di solidarietà
vada a buon fine.
Con questo articolo apriamo il
cuore a voi tutti, sperando che
qualche altro comitato ci possa
dare una mano in questo difficile
progetto umanitario!
Vi ringraziamo anticipatamente
per qualsiasi cosa non esitate a
contattarci:
tel: 3802450375
e-mail:
[email protected]
Il Comitato di Filago
17
Lyudmila e Patrizia:
Q
uando ho iniziato a scrivere
la storia di Lyudmila, l’ho
fatto per me.
Ricordo che era l’alba.
Mi sedetti al tavolo del soggiorno e,
sui primi fogli che trovai, iniziai a
scrivere. Scrissi quella paginetta
che poi aprì il romanzo. Scrissi
istintivamente e scrissi in prima
persona. Indossando gli abiti sporchi e le scarpe troppo grandi di
quella bimbetta che, in un caldissimo pomeriggio di ventuno anni
fa, arrivò a casa della mia famiglia.
Iniziai a scrivere così. Di istinto, di
getto, di impulso. A otto anni di distanza dall’ultima “estate italiana”
di Lyudmila.
L’ho fatto perché dieci anni di accoglienza sono tanti.
Ti segnano, ti cambiano, ti stravolgono.
Cambiano il tuo orizzonte per sempre. Spostandolo molto più in là,
fino a un Paese che prima faticavi
anche a collocare con esattezza su
una cartina geografica. Fino alla
realtà di una bambina “nato nella
posto sbagliato del mondo”.
Quando poi la storia di Lyudmila
divenne, nell’aprile 2013, “Marmellata di prugne”, non avrei mai immaginato che sarebbe stato l’inizio
di una bellissima avventura e che
questa avventura sarebbe durata
così a lungo.
Ho girato tanto, con Lyudmila. Sono
stata a casa di molti Comitati di
“Aiutiamoli a Vivere” e in molti altri
andrò. E voglio ringraziare, ancora
una volta, tutti coloro che hanno
creduto nella forza della storia di
Lyudmila, Fabrizio Pacifici in testa,
che ha anche scritto la prefazione.
Desidero ringraziare tutti i Comitati che hanno voluto portassi la
mia testimonianza nella loro realtà, tutte le persone che mi hanno
detto di essersi ritrovate nelle mie
parole.
Ma, soprattutto, voglio offrirvi una
foto di chi siete. “Il popolo della
Fondazione”, così dice Fabrizio.
A fine febbraio sono stata a Caravaggio (Bg), per una serata in una
bellissima libreria che si affaccia
sulla piazza del paese.
A fine marzo sono stata ospite del
Comitato di Brenta Saccisica. In
due giorni abbiamo incontrato trecento ragazzi delle scuole medie e
molte famiglie del territorio.
E da poco sono tornata da un’altra
trasferta lombarda, dove sono stata
accolta dai Comitati di Clusone
(Bg) e Gorgonzola (Mi).
Questi sono solo gli ultimi viaggi
che ha fatto Lyudmila.
In ogni posto dove sono stata, mi
sono sentita “a casa”.
Ovunque ho trovato persone piene
di entusiasmo, di voglia di fare.
Consapevoli e orgogliose della
strada che hanno percorso e di
quanto hanno fatto, ma anche e soprattutto consapevoli che devono
continuare a farlo. Nonostante le
difficoltà oggettive del trovare
nuove famiglie, della crisi, dell’opinione comune secondo la quale
Chernobyl è un problema risolto.
Persone che hanno scelto di accogliere o di stare vicino a chi accoglie, di fare del “volontariato”
non una parentesi durante
l’anno, ma un modo di vivere la
propria vita. Persone che hanno
scelto di stare dentro “Aiutiamoli
a Vivere”, perché ne condividono
gli obiettivi e perché, lì dentro, si
sentono “a casa”.
Persone tanto diverse tra loro, ma
che guardano tutte verso lo stesso
orizzonte. Che si ritrovano ogni
anno al Convegno nazionale, per
confrontarsi e crescere insieme.
Persone che sono diventate amiche, che si divertono a costruire insieme, e persone che non si sono
mai viste, ma che appena si incontrano si trovano immediatamente.
Ovunque vado, non mi stanco mai
di dire: Chi accoglie un bambino
cambia il mondo.
Ecco, pensate a quanto lo avete
cambiato voi. Ogni giorno. Costruendo progetti, vendendo torte
e piantine nelle piazze; entrando
nelle scuole per parlare ai ragazzi,
costruendo in Belarus bagni, cucine, reparti di pediatria.
Facendo vedere, a bambini “nati
nel posto sbagliato del mondo”,
quanto è grande e bello il mare.
“Italiani, brava gente”, il mondo si
cambia anche così.
Patrizia Fortunati
AIUTIAMOLI A VIVERE
sempre in viaggio ma sempre a casa
AIUTIAMOLI A VIVERE
18
Brenta-Saccisica:
dalla testimonianza all’incontro con l'autrice
V
orrei descrivere il percorso
che ci ha portati alla presentazione del libro “Marmellata di
Prugne”
Quattro anni fa abbiamo iniziato un
progetto denominato “Conoscere
per capire”, che prevedeva di andare
nelle Scuole medie dei paesi dove
siamo presenti, per incontrare i ra-
gazzi e poter parlare loro di volontariato e accoglienza.
Il gruppo inizialmente era composto
da: una psicologa (dott.ssa Pamela
Prandin), il Presidente del Comitato, una famiglia accogliente del
luogo. Negli ultimi due anni alcuni
figli (età dai 7 ai 26 anni) delle famiglie che accolgono, grazie all'esperto aiuto della dott.ssa Lorenza
Rosso (psicologa), che segue le famiglie durante l'anno nella formazione
e preparazione all'accoglienza, si
sono incontrati per scambiarsi e discutere le loro esperienze/emozioni
vissute durante il periodo di accoglienza.
Da qui è nata l'idea di chiedere ad alcuni di loro (maggiorenni), la disponibilità a partecipare agli incontri
nelle Scuole Medie. La proposta è
stata accolta con entusiasmo e allo
stesso tempo con timore perché
nessuno di loro si sentiva “professore”; ma li abbiamo tranquillizzati
e rassicurati (compito molto facile
in quanto erano prontissimi a mettersi in gioco e a raccontarsi ai loro
quasi coetanei) che il compito era
solo quello di testimoniare la loro
esperienza. Permettetemi di fare i
loro nomi: Alessandro, Carlotta,
Charlie, Claudia, Elena, Francesca,
Sara.
Quando loro, studio-lavoro permettendo, partecipavano agli incontri
nelle scuole, abbiamo notato che
l'attenzione dei ragazzi era tale da
non sentire volare una mosca.
Durante il percorso, le persone disponibili a partecipare al gruppo di
lavoro sono aumentate e il loro numero è salito a 16, tutte desiderose
di portare il proprio contributo, nel
testimoniare il volontariato e l'accoglienza.
Nel mese di ottobre 2014, ho proposto di leggere il libro “Marmellata di
prugne” a un’insegnante nostra associata, che insegna nelle Scuole
Medie. Dopo breve tempo mi ha
chiesto se potevo incontrare i ragazzi, a cui aveva fatto conoscere il
libro per illustrare i “Diritti dei bambini”; per un momento mi sono tremate le gambe, ma consapevole
della grande opportunità offertami,
ho detto di sì. Avvisando il Direttivo
del Comitato di Brenta-Saccisica di
questa richiesta e avuto il consenso
a proseguire, ho chiamato Alessandro, la nostra punta di diamante,
che si è subito reso disponibile, ho
cercato gli altri ragazzi che hanno
confermato la loro adesione.
Il 13 Dicembre 2014 c’è stato il
primo incontro con i ragazzi di
terza media, per parlare dei “Diritti
del bambino”: a disposizione due
ore, che si potevano accorciare se
fosse stato necessario (in caso di
scarsa attenzione).
Il conduttore dell'incontro era Alessandro, che dava la parola agli altri
volontari e ai ragazzi, per eventuali
domande. Dopo due ore gli alunni
erano ancora interessati e attenti, al
punto da meritare i complimenti
dell’insegnante entusiasta.
È maturata così la voglia di organizzare, come conclusione del percorso, un incontro con l'autrice del
libro Patrizia Fortunati e il Socio
Fondatore di Aiutiamoli a Vivere Fabrizio Pacifici.
Lo abbiamo proposto alle scuole
dove avevamo già fissato le date per
gli incontri, hanno accettato con entusiasmo, ma purtroppo per motivi
di tempo (permanenza dell'autrice),
abbiamo dovuto sceglierne solo alcune.
Venerdì 27 Marzo, al Centro Civico
di Campagna Lupia, abbiamo incontrato circa 180 ragazzi, con la Preside ed alcuni professori; ci hanno
rivolto il loro saluto il Sindaco e
l'Assessore alla Cultura.
Sempre nello stesso giorno, ma alla
sera, a Sant'Angelo di Piove di
Sacco, sede del Comitato, abbiamo
incontrato le famiglie accoglienti e
simpatizzanti; erano presenti il Sindaco, il Vice-Sindaco e alcune autorità dei Comuni dove siamo attivi.
Sabato 28 Marzo, dalle ore 9 alle ore
11, alla Scuola di Ponte San Nicolò,
ci aspettava il Preside, il Presidente
del Consiglio di Istituto e una Consigliere Comunale; erano presenti
circa 70 ragazzi.
Dalle 11,40 alle 13.00 siamo arrivati
alla Scuola Media di Legnaro, dove
abbiamo incontrato 50 ragazzi accompagnati dai loro professori.
In tutti gli incontri c'è stata una
19
quelli che testimoniavano che quelli
che ascoltavano, hanno una grande
voglia di capire, fare e agire quando
non si sentono giudicati e sanno
anche che possono sbagliare.
Noi adulti non dobbiamo avere
paura di lasciare spazio ai giovani,
purché il nostro esempio sia veri-
tiero e l'agire conforme al modo in
cui parliamo.
Tutto questo per costruire una società e un mondo più equo, dove
ognuno trova il suo posto e il bene
sarà per tutti.
Claudio Maniero
IL RACCONTO DI ALESSANDRO
Il progetto nasce, inizialmente, con lo scopo di promuovere sul territorio gli obiettivi e le attività, della Fondazione
"Aiutiamoli a vivere" e del nostro comitato, sia in Italia che nel territorio bielorusso.
Parlando con i ragazzi delle scuole medie si può sia informare le loro famiglie dell'esistenza di associazioni come la
nostra, sia sensibilizzare i giovani verso le diversità culturali del mondo e le situazioni di difficoltà che molti bambini
si trovano a vivere anche nella modernissima Europa.
Trovandoci, però, a relazionarci con studenti in un ambiente scolastico si è pensato di porre come base dei nostri interventi il tema dei "diritti dei bambini", così da collegare le nostre testimonianze con qualcosa di concreto e con cui
i ragazzi sono già venuti a contatto. Anche se per noi, semplici volontari e non esperti di diritto, l'argomento mette
un po' di tensione prima degli incontri. Il nostro percorso di esplorazione della cultura bielorussa attraverso i diritti
parte dal diritto alla salute, in quanto il risanamento post Chernobyl rappresenta la "mission" per la quale si sviluppa
l'attività della nostra Fondazione in Bielorussia. Seguono poi il diritto alla famiglia, all'istruzione, al gioco e, per concludere, il diritto alla vita, reinterpretato da noi come diritto a costruirsi il proprio futuro (e perché no, a sognare...).
Nel percorrere questo viaggio nella realtà bielorussa seguiamo però due strade parallele: quella del bambino di famiglia e quella del bambino di istituto, in quanto la Fondazione opera per garantire ad entrambi il giusto sostegno.
La necessità di tracciare questi due percorsi fa già intendere quanto sia diverso il mondo bielorusso e come le necessità, i sogni e i bisogni di un bambino spesso si vadano a mescolare con quelli di altri cento, dentro un istituto.
L'insegnamento più profondo, però, che cerchiamo di portare non è quello di esperti giuristi o professori, bensì quello
di esperti di volontariato, perché chiunque viva una esperienza di libero aiuto verso gli altri si crea un enorme bagaglio
personale che gli permette di raccontare le sue emozioni trasmettendole agli altri. Possiamo dire allora che il vero
percorso che seguiamo nel raccontare le nostre esperienze in Bielorussia non è "I diritti dei bambini" ma piuttosto
"Le emozioni dei bambini", quelle che i bambini vivono grazie a noi e quelle che ci regalano aprendoci i loro cuori.
A questo punto le paure che ci accompagnavano all'inizio dell'incontro se ne vanno; ora siamo sul nostro campo,
siamo esperti di volontariato, non c'è pericolo di sbagliare adesso. Possiamo tornare indietro con la nostra mente e
rivivere i momenti migliori, quelli che devono per forza essere raccontati, il ricordo di ciò che si racconta ci invade fin
quasi a tornare ad essere realtà in noi, nel profondo. Si comincia così a raccontare l'emozione del gioco, le emozioni
di donare ai bambini la salute, l'emozione di accoglierli in una famiglia, l'emozione di sapere di aver contribuito alla
crescita di questi bambini ed avergli donato la possibilità di osservare il mondo da un diverso punto di vista che gli
permetta di costruirsi un futuro senza troppi errori.
Resta a noi e a chi ci ascolta però, come accade spesso nel volontariato, l'insegnamento e il dono più grande: ovvero
la presa di coscienza che per superare le difficoltà che la vita ci presenta non sono necessarie le grandi opere, le
ultime tecnologie o complicati progetti economici; la maggior parte delle volte bastiamo noi stessi, ognuno di noi sa
regalare speranza: con un piccolo gesto, una parola anche in una lingua incomprensibile, la nostra semplice presenza
e disponibilità verso chi è alla ricerca di speranza. E come tante piccole gocce possono formare un oceano, così tanti
piccoli gesti possono formare un mondo in cui non siamo più noi a temere le difficoltà ma le difficoltà a temere la
nostra speranza. Questo è l'unico insegnamento che noi, semplici esperti di volontariato, possiamo dare: mettetevi
in gioco, regalate speranza e preparatevi a riceverne. Questo ci rende umani, ci rende vivi, perché spesso per poter
sperare, per poter sognare, basta <un pezzo di pane certo, un mente lucida e la possibilità di scegliere. Quando non
c'è niente di brutto, allora va tutto bene>.
Il concetto è semplice, allora impegniamoci per permettere a tutti di vivere questa meravigliosa realtà di speranza.
E perché no...per poter imparare a vivere il proprio diritto a sognare.
Alessandro Albanese
AIUTIAMOLI A VIVERE
forte partecipazione con domande,
curiosità e approfondimenti, sia da
parte dei ragazzi che dei professori,
con linguaggi semplici e pratici ma
con un alto contenuto di valori
umani.
Questa esperienza insegna, una
volta di più, che i nostri giovani, sia
20
AIUTIAMOLI A VIVERE
L’angolo della posta
RICORDO DI PROTASIO REALE
"Dnans ch'a fàssa neuit" prima che faccia notte dice il titolo di un libro in piemontese che parla
della memoria delle nostre radici, ma oggi questo
motto ben descrive uno di noi: Protasio Reale. Un
piemontese, contadino, umile, timido e proprio
questa sua timidezza lo rendeva scontroso a chi non
conosceva veramente il suo grande cuore.
Oggi ricordo a me e a chi non lo ha conosciuto,
come quando lui e la sorella vennero a sapere della
nostra raccolta fondi per i bambini di Chernobyl, in
un momento in cui le forze venivano a mancare,
mandò a chiamare mio marito Giancarlo, perché
andasse in cascina dove viveva con la sorella con cui
lavorava la terra a prendere tutte quelle vecchie
cose arrugginite che ingombravano. Cosa che
venne fatta con l'aiuto dei soliti uomini di "buona
volontà".
Ma quelle vecchie cose erano gli attrezzi di lavoro
di una vita: aratrici, seminatrici ecc. che con loro
avevano condiviso le fatiche quotidiane del duro lavoro dei campi, il loro sudore, i loro successi, ma
anche gli insuccessi e ora a complemento della loro
fatica erano dono per i nostri bambini.
Quale dono! Due camion furono caricati di ferro
vecchio e il bottino prezioso ci permise di realizzare
i viaggi per i nostri ospiti.
Ma non solo, ci misero a disposizione la loro cucina,
perché ci accolsero come si usa in Piemonte a condividere una fetta di salame con fragrante pane e un
buon bicchiere di vino, pegno di amicizia e cordialità.
È così che voglio ricordare Protasio Reale, un uomo
della nostra terra, un uomo schivo, un uomo del
passato, ma con un cuore grande che lascerà nel
nostro cammino un segno di generosità, amicizia,
altruismo.
Non tutti possiamo fare grandi cose, ma possiamo
fare piccole cose con grande amore (Madre Teresa).
Loredana Monti - Comitato di Mazzè
PICCOLA STORIA DI SOLIDARIETÀ
Passaporto dimenticato a casa? A volte capita...
come è successo ad Anastasya.
Doveva venire in Italia per il soggiorno invernale,
ma quando è arrivata in aeroporto si è resa conto
di non avere il passaporto. Dopo la disperazione iniziale e il timore di non poter più partire, la Fondazione riesce a metterla sul volo della settimana
successiva. Ma la ragazza sarebbe arrivata a Milano
Malpensa, da sola.
Come fare per farla arrivare fino a Finale Emilia?
Grazie alla disponibilità di Daniela che è stata partecipe fin da subito della vicenda e ci ha supportato
con consigli e informazioni, proviamo a contattare
gli altri comitati di Milano.
Ed è proprio in queste occasioni che la grande famiglia della Fondazione Aiutiamoli a Vivere riesce
a rendere anche le piccole cose straordinarie ed
emozionanti.
Da parte di tutti quelli che abbiamo chiamato, c'è
stata molta sensibilità e voglia di aiutarci.
Alla fine, con l'indispensabile aiuto di Davide, entriamo in contatto con Enrico e Giancarla, due persone veramente squisite, che hanno preso a cuore
la situazione e si sono offerte di mettere Anastasya
su un treno per Bologna.
Le hanno comprato anche un regalo, perché Anastasya compiva gli anni proprio in quel giorno. Poi
le telefonate (da parte di tutti quelli che sono stati
coinvolti) per accertarsi che il viaggio fosse andato
bene e quelle dei giorni successivi, solo per il piacere di scambiare qualche parola con lei.
Premure e attenzioni che hanno reso semplice e
piacevole per Anastasya questa piccola avventura
fuori programma.
Un grande grazie, da parte del Comitato di Finale Emilia, a Enrico e Giancarla, a Daniela, a Davide e a tutti
gli altri che si sono resi disponibili ad aiutarci: grazie
per quello che fate e soprattutto per quello che siete!
Massimo Matteuzzi
HO VINTO LA LOTTERIA DI AAV !
Cari lettori,
sono Gigliola Sartori di Cles, paese in provincia di
Trento, e sono la vincitrice del 1° Premio della “Sottoscrizione a premi 2014”. Quando mi è stato proposto l’acquisto dei biglietti per questa lotteria di
beneficenza, organizzata per raccogliere fondi per
la ricostruzione dell’ospedale pediatrico di Slavgorod, ho aderito con entusiasmo.
Ho pensato a
tutti quei bambini che, pur dovendo sopportare il
ricovero, lo potranno fare in una struttura più attrezzata e confortevole e in un ambiente più sereno
e gioioso. È inoltre un aiuto in più per le famiglie
che devono superare le grandi difficoltà della malattia dei figli, anche molto piccoli. Avevo già in passato conosciuto altre iniziative nella mia zona per
aiutare la popolazione della Bielorussia, dopo l’incidente di Chernobyl. Ricordo molto bene quell’avvenimento, perché mia figlia aveva appena un anno
e quindi il mio pensiero e un mio contributo erano
andati subito ai bambini colpiti dal disastro. Ora
inaspettatamente mi sono trovata in mano il biglietto vincente.
Per ritirare la macchina, messa in palio, mi sono recata a Terni, dove ho avuto una calorosa e ospitale
accoglienza da parte del socio fondatore dott. Fabrizio Pacifici e dell’amministratore sig. Luciano
Braconi. Ho avuto quindi anche l’opportunità di visitare la sede della Fondazione, constatarne l’organizzazione e soprattutto vedere quante e quali
iniziative e progetti sono stati promossi e realizzati
nel corso dei 20 anni dalla Fondazione ad oggi.
Ringrazio di essere stata tanto fortunata e mi ricorderò sempre di pensare ai bambini sofferenti per
dare loro speranza e un futuro migliore.
Un saluto a tutte le persone generose e buone di
cuore.
Gigliola Sartori
IL SITO DELLA FONDAZIONE SI È RINNOVATO.
BUONA NAVIGAZIONE !
www.aiutiamoliavivere.it