della salute e della gioia - Fondazione Aiutiamoli a Vivere
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della salute e della gioia - Fondazione Aiutiamoli a Vivere
Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: “Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - DL 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 N° 46) Art. 1, Comma 2, DCB (Cremona C.L.R.)” Aiutiamoli a vivere - Giugno 2015 / anno 19 / numero 2 e-mail: [email protected] • web site: http//www.aiutiamoliavivere.it RITORNANO LE VACANZE DELLA SALUTE E DELLA GIOIA 2 AIUTACI AD AIUTARE: SCEGLI I AIUTIAMOLI A VIVERE "PRODOTTI AIUTIAMOLI A VIVERE" Una ricorrenza, un evento particolare, una manifestazione d’affetto, la volontà di dimostrare il nostro amore per i bambini in difficoltà nel mondo? La Fondazione Aiutiamoli a Vivere propone una serie di articoli per lasciare un segno di solidarietà anche nel gesto di un semplice dono o di un augurio. Sul sito della Fondazione (www.aiutiamoliavivere.it) è possibile trovare tutte le informazioni relative ai prodotti preparati dalla Fondazione e scaricare il modulo d’ordine. Prima della compilazione e invio del modulo si prega di contattare la sede nazionale (0744220079) per verificare la disponibilità dei gadget di interesse. Pergamene Oltre alle pergamene per Battesimo, Comunione, Cresima, Nozze, puoi creare e realizzare pergamene per ogni tua evenienza. Biglietti Un messaggio di auguri e un segno di solidarietà. Regala solidarietà scegliendo i bigliettini e le etichette della Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” per inviare un messaggio d’auguri alle persone importanti della tua vita. Gadget Acquista o regala uno dei nostri gadget; contribuirai concretamente alla realizzazione dei progetti della “Fondazione Aiutiamoli a Vivere” in Bielorussia, Africa e nel resto del mondo. N. 2 Annoo 19 Ann Iscrizione Tribunale di Terni n. 2 del. 27/03/1998 Editore: Fondazione Aiutiamoli a Vivere Via XX Settembre, 166 - 05100 Terni Stampatore: Direttore responsabile Alberto Favilla Periodico Trimestrale stampa in 8.000 copie Via delle Industrie, 38 - Cremona Impaginazione: Foto25 - Milano La Redazione della Fondazione: Davide Bonetti Via Agordat, 2 - 20127 Milano tel. 02 36633057 [email protected] Sandro Bernardi - Davide Bonetti FONDAZIONE AIUTIAMOLI A VIVERE Sede Nazionale Via XX Settembre, 166 05100 Terni Tel. 0744279560-0744220079 Fax 0744/282460 E-mail: [email protected] c/c bancario: IT82 Z010 0514 4000 0000 0013 711 c/c postale: IT27 H076 0114 4000 0001 2001 053 3 AL MIO AMICO T utto ebbe inizio quando, all’UISP di Terni, in qualità di responsabile della Lega Ciclismo, mi chiedesti se potevo realizzare un’iniziativa sportiva che fosse capace di coniugare la pace con lo sport. L’idea era quella di utilizzare dei cicloturisti che, a tappe, partendo dall’Italia arrivassero nell’ex URSS. Fui entusiasta dell’idea e così nacque “Ovest – Est: due ruote per la pace”, da Terni a Minsk in bicicletta. Da quel giorno fu un susseguirsi di emozioni ed avventure fino al 1992, quando decisi di creare la Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” e ti chiesi di seguirmi. Pur non condividendo la scelta di uscire dall’UISP e avere una nuova entità organizzativa per paura di ritrovarsi in poco tempo senza strutture, senza soldi e soprattutto senza nessuno che ci seguisse, non esitasti nemmeno un momento e dall’organizzazione di momenti sportivi come quelli di una passeggiata domenicale in bicicletta, ti ritrovasti alle prese con l’organizzazione di gruppi di bambini provenienti dalla Bielorussia ed accolti da famiglie italiane ospitanti. Da quel giorno il Direttore della Fondazione “Aiutiamoli a Vivere”, Sandro Bernardi, divenne per tutti un punto di riferimento a volte denigrato, a volte condannato per quel suo atteggiamento e quel suo linguaggio popolare non attento alla forma ma sostanzialmente legato al superamento del problema con “l’ironia” e quel modo “dissacratorio” di chi crede fermamente in ciò che realizza e nell’organizzazione che dirige. Ricordo le discussioni e l’amicizia fraterna, nata dopo la costituzione della Fondazione, con Padre Vincenzo Bella e mi piace pensare ad un incontro dove sicuramente lui ti inviterà a leggere “La ricetta maggica” di Trilussa per poi ridere insieme di coloro che non hanno ancora capito il senso della vita: Rinchiuso in un castello medievale, er vecchio frate co' l'occhiali d'oro spremeva da le glandole d'un toro la forza de lo spirito vitale per poi mischiallo, e qui stava er segreto, in un decotto d'arnica e d'aceto. E diceva fra sé: - Co' st'invenzione, che mette fine a tutti li malanni, un omo camperà più de cent'anni senza che se misuri la pressione e se conserverà gajardo e tosto còr core in pace e co' la testa a posto. Detto ch'ebbe così, fece una croce, quasi volesse benedì er decotto; ma a l'improviso intese come un fiotto d'uno che je chiedeva sottovoce: - Se ormai la vita è diventata un pianto che scopo ciai de fallo campà tanto? Devi curaje l'anima. Bisogna che, invece d'esse schiavo com'è adesso, ridiventi padrone de se stesso e nun aggisca come una carogna; pe' ritrovà la strada nun je resta che un mezzo solo e la ricetta è questa: "Dignità personale grammi ottanta, sincerità corretta co' la menta, libbertà condensata grammi trenta, estratto depurato d'erba santa, bonsenso, tolleranza e strafottina: (un cucchiaio a diggiuno ogni matina)". Così come ho fatto con Padre Vincenzo Bella, amico mio, permettimi di dedicarti una mia poesia che racchiude quanto giornalmente abbiamo condiviso in questi 30 anni di storia comune, nei lunghi viaggi in macchina alla creazione dei Comitati in ogni angolo d’Italia, nei lunghi periodi trascorsi in terra bielorussa prima con la Terni-Minsk, poi con la carovana del Tir della Speranza e per finire con i tuoi fraterni amici Lino e Vittorio alla creazione della “Scuola Fabbrica” e comunque sempre al mio fianco, amico fedele in ogni avversità o patimento per le continue malignità rivolte alla Fondazione “Aiutiamoli a Vivere”. A tutti loro dedicheresti, conoscendoti, queste parole: A voi “Come posso aiutarvi Ascoltarvi, portarvi con me, io che guida non sono? Io posso solo amarvi.” Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” O.n.G. Fabrizio Pacifici AIUTIAMOLI A VIVERE SANDRO BERNARDI 4 AIUTIAMOLI A VIVERE ... con SANDRO in cammino “ Venite in disparte, voi soli, in luogo deserto, e riposatevi un po’…….” Il Vangelo secondo S.Marco così recita, così troppo presto è arrivato il momento del tuo riposo. …….di cose buone nella vita ce ne sono tante: il teatro, la musica, i fiori, gli amici… …. manca soltanto ciò che vorresti Tu. Nel solitario tic-tac della tua mezzanotte Tu chiedi - lo so- l’aiuto di qualche idea severa. PENSI ALLA RIVOLUZIONE, O CERCHI IL GRANDE AMORE. Ti assilla il pensiero di ciò che accadrà, ti tormenta l’inquieta ricerca di qualcosa di sublime, altri hanno creduto in molte cose, è perché adesso possa credere TU… Deve esserci in questo mondo, anche chi sbaglia, chi vive, chi ti capisce nell’errore. Ma per quanti sforzi Tu faccia per convincerti e ripeterti: ognuno ha il suo destino, non sai dimenticare che da qualunque parte esiste qualcuno che avrà sempre bisogno di te. Quando ti stancherai di ripartire, di andare lontano, sempre...? Si andartene lontano, questo per Te ci vuole, incontrarti di nuovo e poi di nuovo, via partire... A che servono le parole...? Basta che ci si possa guardare negli occhi, mi dicevi. Amico caro, è inutile, per sempre cercherai dentro di te il comprendere perché sei fatto così. Amico e fratello caro, figlio di gente sincera e generosa, uomo vero che sempre ha creduto nel rispetto degli altri, che sempre ha compreso il disagio e la sofferenza; e sempre con onestà, generosità, in silenzio hai saputo e voluto assumerti le tue responsabilità. Mai hai mutato il tuo cuore e la tua coscienza, sempre hai continuato a camminare nelle difficoltà a testa alta, mai hai mollato, Tu sei stato “il buon Samaritano” che ha dispensato fratellanza. Quanti viaggi, quante avventure, quanti e quali avvenimenti hanno attraversato il nostro calpestare la tua “ amata-odiata” terra di Belarus. Mai ti sei arreso e sempre in qualsiasi momento, di giorno e di notte, sei sempre stato disponibile per atti concreti di solidarietà e di amore sfidando tutti coloro che non usavano il buon senso e si trinceravano in luoghi comuni affermando” non è possibile, non abbiamo denaro, le direttive non lo permettono, ecc….”. Tu con il cuore del buon padre e la semplicità popolana hai reso possibile la soluzione di tante disgrazie e mai ne hai portato vanto. Tu hai rappresentato l’espressione genuina dell’operare della FONDAZIONE; spontaneità, sincerità, autenticità, fedeltà, umiltà, sempre presenti in Te e nel Tuo agire; sempre hai anteposto al tuo desiderio di vita la centralità della sofferenza degli altri. Amico caro, tutta la Fondazione, tutta la Belarus, ti debbono rispetto e riconoscenza, un arrivederci…………. Lino Dal Monte 5 FORUM “IL A CAMBIAMENTO È INARRESTABILE” Vitebsk si è svolto il V Forum degli Studenti dal 15 al 17 maggio 2015 e lo sforzo profuso dal Responsabile del Progetto “Adozione a Distanza di Studenti Universitari”, Luciano Braconi, e dalla Sede Nazionale della Fondazione “Aiutiamoli a Vi- vere” ONG presupponeva un evento che avrebbe sicuramente raggiunto gli obiettivi auspicati. Ma la realtà è stata superiore alle aspettative: tre giorni di approfondimenti, di incontri, di iniziative esterne al Forum che hanno visto la partecipazione della popolazione locale e soprattutto il successo del concerto finale con la somministrazione di prodotti alimentari appositamente portati dall’Italia e preparati con la solita maestria da chi, come Aldo Cicoria, in oltre trent’anni di esperienza di volontariato spesi per accudire i gruppi di volontari che si sono recati in Belarus con il Tir della Speranza per portare aiuti umanitari, può offrire la sua capacità professionale nel preparare e somministrare 436 piatti di pasta e 436 piatti di porchetta. Con l’aiuto di tutta la segreteria operativa della Sede Nazionale della Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” ONG e degli studenti universitari di Vitebsk, la serata del concerto è stata volutamente organizzata all’insegna di tre momenti fondamentali: “ASSAGGIA, DEGUSTA, ASCOLTA”. La band di musica rock bielorussa “Street Band” e il Tribute Band offerto dagli Yumal provenienti dall’Italia hanno completato il successo della serata con una raccolta fondi di 24.633.150 rubli pari a 1.642,21 euro. Nel corso della premiazione del miglior studente universitario e del miglior progetto solidaristico realizzato dalle Università bielorusse partecipanti, la Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” ONG ha sottolineato il risultato ottenuto che ha permesso, per volontà degli studenti dell’Università di Vitebsk, di consegnare al Centro Sociale Pedagogico della città di Vitebsk per bambini l’intera somma raccolta con il concerto della serata del 16 maggio 2015. Per la prima volta la Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” ONG con gli studenti bielorussi hanno raccolto una somma considerevole, che hanno potuto donare a un Centro Sociale per i bambini, che non proviene dall’Italia ma da un’attività organizzata e realizzata in Belarus dagli studenti Universitari bielorussi in adozione a distanza da famiglie italiane che sono diventati protagonisti di un’impresa che sarà sicuramente d’esempio a tutte le realtà progettuali promosse dalla Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” ONG in Belarus per cominciare a delineare e premiare la “LORO ASSOCIAZIONE” con le finalità e gli obiettivi perseguiti dalla Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” ONG. Con la stessa capacità di realizzazione di ASCOLTO abbiamo accettato la richiesta di aiuto del Capo Dipartimento dell’Istruzione del Comune di Minsk, Varabueva Zinaida, che per la prima volta affronta il tema della tossicodipendenza di minore da sostanze sintetiche. Dal 19 al 23 maggio 2015 la Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” ONG ha ospitato in Italia la delegazione bielorussa del Dipartimento dell’Istruzione del Comune di Minsk per studiare, approfondire e delineare un apposito modello di gestione di una comunità di recupero per tossicodipendenti, inesistente nella Repubblica di Belarus. La Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” ONG ha proposto, viste le necessità formative della delegazione bielorussa, di affrontare il tema della tossicodipendenza incontrando il livello istituzionale regionale, i servizi sul territorio e infine una comunità laica di recupero. AIUTIAMOLI A VIVERE DEGLI STUDENTI, COMMISSIONE PER LE TOSSICODIPENDENZE DI MINSK, TIR DELLA SPERANZA: 6 AIUTIAMOLI A VIVERE 6 Con il livello istituzionale, Regione Umbria, si è affrontato il tema della regolamentazione legislativa e delle risorse e delle competenze necessarie per sostenere la rete dei servizi organizzati e offerti alle famiglie dei minori sul territorio con la possibilità di organizzare e gestire una comunità laica per tossicodipendenti. Con i servizi sul territorio, la Commissione del Dipartimento dell’Istruzione di Minsk ha potuto constatare la necessità di costituire un’equipe di carattere socio-sanitario che prenda in carico il minore e che abbia rapporti con la famiglia di origine, il Tribunale dei minori, la scuola e le forze dell’ordine. Infine, nell’incontro con la comunità di recupero per minori “La Tenda” di Foligno, la Commissione del Dipartimento dell’Istruzione di Minsk ha avuto modo di constatare il modello di recupero posto in essere da una comunità laica che agisce e si confronta costantemente con i servizi territoriali del Servizio Sanitario e Sociale del territorio dove agisce. La Commissione è ripartita per la Repubblica di Belarus con un carico esperienziale sufficiente per definire una prima modalità d’intervento, vista la gravità e la diffusione del fenomeno della tossicodipendenza da sostanze sin- tetiche nei minori di Minsk, che dovrà essere supportata da continui chiarimenti, verifiche e dinamiche relazionali da porre in essere con apposto accordi di cooperazione internazionale tra Belarus e Italia come efficacemente già avviene per i minori accolti. Il 23 maggio 2015 a Spirano (BG) con tutti i volontari del “Tir della Speranza” si è approfondita la proposta del gruppo di lavoro definendo un nuovo modello organizzativo che prende spunto sia dalla nuova realtà studentesca emersa dal V Forum degli Studenti Universitari di Vitebsk che da quanto raccontato dalla Commissione del Dipartimento dell’Istruzione di Minsk sull’uso, da parte dei minori, di sostanze psicotrope sintetiche che rendono l’impegno della Fondazione “Aiutiamoli a Vi- vere” ONG nell’accoglienza temporanea ancor più coinvolgente e responsabilizzante. L’idea della costituzione di Comitati di famiglie bielorusse nei luoghi di provenienza dei minori accolti dalle famiglie italiane permetterebbe alla Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” ONG di costruire una rete necessaria ad attivare tutte quelle forme di intervento preventivo che possono scongiurare l’uso delle sostanze psicotrope, scoraggiare il disagio sociale da alcol e soprattutto migliorare e sviluppare i progetti di inserimento lavorativo che, come la “Scuola Fabbrica”, sono stati fondamentali per la prevenzione di fenomeni di devianza minorile nella Repubblica di Belarus. Fabrizio Pacifici 7 A VITEBSK LA QUINTA EDIZIONE DEL FORUM DEGLI STUDENTI N Precedentemente, il giorno 13 Maggio alle ore 14.30 era stata organizzata una conferenza stampa con due emittenti televisive regionali e una nazionale e 15 testate giornalistiche, alla presenza del Rettore, della Direttrice del Centro ganizzatore, presieduto dal Rettore Egorov Alexei Vladimirovich e coordinato dal Vice Rettore Bondal Irina Vassilievna per la parte logistica ed organizzativa, e quella di Smelkoskaia Elena Ivanovna della Rappresentanza della Fondazione di Minsk per la raccolta dei documenti e relativa traduzione e di Lucianetti Francesca della Sede Nazionale della Fondazione per la parte amministrativa, la manifestazione ha vissuto momenti intensi ed emozionanti, dove tutti sono stati protagonisti, nessuno escluso. Un plauso particolare al metodologo di lavoro educativo con i giovani, Kramtsova Nadezda Andreevna per l’impegno costante di raccordo fra le istituzioni locali e il Comitato organizzatore. Sociale Pedagogico della Città di Vitebsk, Irina Isachenko e del rappresentante della Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” Braconi Luciano per illustrare lo scopo e le finalità del Forum, dove sono previsti due concorsi, uno fra le Università per il Miglior Progetto sulla disabilità dei bambini e l’altro fra gli studenti per eleggere il miglior studente fra gli iscritti al Progetto “Adozione Studenti Universitari”. Inoltre si voleva informare l’opinione pubblica della politica della Fondazione “Aiutiamoli a Vivere”, finalizzata a creare in Belarus una struttura simile a quella Italiana, mediante l’organizzazione Pianeta dei Bambini di Minsk, come sede centrale per il coordinamento delle sedi periferiche, una per ogni Regione, gestite da studenti universitari, docenti e componenti di famiglie bielorusse. Per questo si è pensato di promuovere una raccolta fondi, nella giornata del sabato pomeriggio con la distribuzione di gadget e prodotti forniti dagli studenti delle Università e con la vendita di biglietti per il concerto del sabato sera dopo aver consumato una cena offerta dalla Fondazione “Aiutiamoli a Vivere”. Tutto il ricavato è stato destinato al Centro Sociale Pedagogico della Città di Vitebsk, dove i bambini, orfani so- ciali, vengono accolti, curati e sostenuti per un determinato periodo di tempo (6 mesi), durante il quale gli operatori si adoperano per un graduale reinserimento nella famiglia originaria. La Conferenza Stampa era terminata giusto in tempo per rispondere alle sollecitazioni dei nostri volontari, bloccati alla dogana di Brest, alle prese con una legge incomprensibile che li ha obbligati a versare una somma importante per poter entrare in Belarus e proseguire il viaggio verso Vitebsk. Sono stati presenti al Forum: 98 studenti in rappresentanza di otto Università, 1 studente già laureato, 16 responsabili delle Università, 6 relatori di progetti, 11 delegati dall’Italia, 8 componenti il gruppo musicale Yumal, 3 interpreti e 2 autisti di mezzi di trasporto per un totale di 145 persone. Non era presente la delegazione dell’Università di Medicina di Gomel, in quanto ha rinunciato a partecipare ad entrambi i concorsi previsti al Forum. Alle 14.30 di venerdì 15 maggio il conduttore del Forum ha dato inizio ai lavori, presentando le delegazioni partecipanti e, dopo il saluto delle Autorità, la giuria per la valutazione dei Progetti a cura della Dott.ssa Bondal Irina Vassilievna. La giuria era composta da: – Braconi Luciano, Pacifici Fabrizio e Nicoletti Giulio per la parte italiana – da uno a cinque delegati per ogni Università per la parte bielorussa. I progetti presentati dalle Università sono stati i seguenti: 1) Nella mia mano c’è la tua mano, a cura dell’Università Statale di Brest Destinatari del progetto 14 bambini con disturbi del sistema muscolo scheletrico (con diagnosi di paralisi cerebrale) in età da 4 a 6 anni dell’asilo n. 10 di Brest Scopo del progetto Garantire una integrazione dei bambini con lesioni dell’apparato locomotorio che frequentano l”Asilo n. 10 di Brest “creando un ambiente senza limiti sociali - psicologici, abitativi ed urbanistici”. AIUTIAMOLI A VIVERE ei giorni 15 – 16 – 17 maggio, presso l’Ente d’Istruzione “Università Statale di Vitebsk P. Masherov”, si è svolto il V Forum degli Studenti. Con la collaborazione del Comitato Or- AIUTIAMOLI A VIVERE 8 Gli studenti erano: MUKHINA ANNA, dell’ Università statale di Grodno, quarto anno con specializzazione: “Oligofrenopedagogica. Logopedia”; BARANOVA OLGA, dell’Università statale di Moghilev, secondo anno di lettere slave con specializzazione: insegnante della lingua e letteratura bielorusse; TITOV VLADISLAV, dell’Università statale di Vitebsk, terzo anno della Facoltà di Pedagogia Sociale e Psicologia; BADUNETS SNEZHANA, dell’Università statale di Brest, secondo anno della Facoltà di Fisica e Matematica, con specializzazione: matematica e informatica; 2) La vita senza confini, a cura dell’Università Statale di Grodno Destinatari del progetto 16 bambini e 15 studenti con invalidità nella società alla base del Centro del Volontariato professionale dell’Università Statale di Grodno. Scopi del progetto – La creazione del Centro del Volontariato professionale nell’Università. – La formazione in 3 anni di 120 volontari per il lavoro con i bambini portatori di handicap. – L’elaborazione in 3 anni e la pubblicazione del materiale informativo e propagandistico con lo scopo di attirare l’attenzione della società verso i problemi dei bambini portatori di handicap. – L’insegnamento della lingua inglese ed italiana ai 16 bambini portatori di handicap ed ai 15 Studenti con invalidità dell’Università Statale di Grodno in 3 anni. 3) Accelerare a fare il bene, a cura dell’Università Statale di Pedagogia di Mozir Destinatari del progetto Bambini con problematiche dello sviluppo psichico e fisico, i quali non sono autonomi, bambini orfani e allievi di istituti e case del bambino. Scopo del progetto Aiutare i bambini disabili ed orfani ad affrontare le varie emozioni negative tramite l’organizzazione e la realizzazione dei programmi di gioco, gli spettacoli con i clown volontari. 4) Tutti hanno diritto di essere felici, a cura dell’Università Statale di Vitebsk Destinatari del progetto Bambini con disturbo di udito, con disabilità visive, con disturbi del sistema muscolo scheletrico, con gravi disturbi del linguaggio. Scopo del progetto Miglioramento dello stato sociale e psico-emozionale dei bambini con problematiche dello sviluppo psico-fisico, superamento dell’isolamento dei bambini e delle loro famiglie attraverso la clownterapia. Al termine la giuria si riunisce per la valutazione del miglior progetto. Nella giornata di sabato 16 maggio, otto ragazzi in rappresentanza di otto Università si sono affrontati sul palcoscenico dando il meglio delle loro qualità e presentando il proprio curriculum attraverso dei video belli e divertenti . MAKSIMOVA OLGA, dell’Università statale di Trasporto di Gomel, quinto anno con specializzazione: procedure doganali. TSILLAEVA IRINA, dell’Università statale pedagogica di Mozyr terzo anno con specializzazione: insegnante dei lavori di servizio, pedagogia sociale. DOBYSH KIRILL, dell’Università Statale di Medicina di Minsk, terzo anno della facoltà terapeutica. PARFAMOVICH EKATERINA, dell’Università statale Tecnica di Gomel "P.O. Sukhoi" Al termine la giuria si riunisce per la valutazione del miglior Studente. Successivamente Kramtsova Nadezhda illustra la manifestazione che inizierà alle ore 15.00 fino alle ore 22.00. La manifestazione ha luogo nello spazio antistante il Palazzo della Cultura dove gruppi di bambini, artisti di strada, clown allietano gli intervenuti e li esortano ad acquistare i gadget messi a disposizione dagli studenti ed Università per una raccolta fondi a favore del Centro Sociale Pedagogico della Città di Vitebsk. In serata poi il 9 premio di: € 250,00 per sé e € 250,00 per l’università 4° Classificato: Badunets Snezhana, 5° Classificato: Maksimova Olga, 6° Classificato: Tillaeva Irina, 7° Classificato: Dobysh Kirill, 8° Classificato: Parfamovich Ekaterina Tutti gli otto partecipanti ricevono in Cultura ed è stato emozionante vedere tantissimi giovani andare in visibilio con le note dei due complessi. La domenica 17 maggio i lavori iniziano alle ore 9.30 con l’intervento di Fabrizio Pacifici che ripercorre le tappe del Forum e procede poi alla premiazione dei progetti presentati. 1° classificato: Ente d’Istruzione “Università di Stato P. Masherov di Vitebsk” al quale sarà corrisposto un contributo di euro 3.000,00 (50% entro il 31/12/2015 e 50% entro Il 31/03/2016). 2° classificato: Ente d’Istruzione “Università di Stato A.S. Pushkin di Brest” al quale sarà corrisposto un contributo di euro 2.500,00. 3° classificato: Ente d’Istruzione “Università di Stato Y. Kupala di Grodno” al quale sarà corrisposto un contributo di euro 2.000,00. 4°classificato: Ente d’Istruzione “Università di Stato I.P. Shamiakin di Mozir” al quale sarà corrisposto un contributo di euro 1.500,00. Al termine si procede la consegna del ricavato della raccolta fondi alla Direttrice del Centro Sociale Pedagogico della Città di Vitebsk, Irina Isachenko. Si procede poi alla premiazione del concorso del Miglior Studente dell’Anno. 1° Classificato: Mukina Anna ritira un premio di: € 750,00 per sé e € 750,00 per l’università. 2° Classificato: Baranova Olga ritira un premio di: € 500,00 per sé e € 500,00 per l’università 3° Classificato: Titov Vladislav ritira un regalo una targa di partecipazione e un registratore elettronico. Dopo alcuni intermezzi musicali, si procede poi alla consegna delle borse di studio che, per mancanza di tempo, vengono tutte consegnate al responsabile, che successivamente, durante il viaggio di ritorno, provvederà alla distribuzione agli interessati. Università di Moghilev Sono tutti presenti i 10 studenti del Progetto “Adozione Studenti Universitari” e ricevono borse di studio per un totale di € 1.200,00. I seguenti studenti ricevono l’attestato della Fondazione “Aiutiamoli a Vivere” e della famiglia italiana in quanto, nel mese di giugno 2015, conseguiranno la laurea: Kachaeva Laura della Facoltà di Pedagogia e Psicologia, Madisheva Valeria della Facoltà di Pedagogia e Psicologia d’infanzia, Kuznetsova Viktoria della Facoltà di Pedagogia e Savitskaia Elana della Facoltà di Filologia Slava Università di Gomel Politecnico Sono 13 studenti e tutti presenti. Ricevono borse di studio per un totale di € 1.560,00. AIUTIAMOLI A VIVERE concerto di un complesso bielorusso, gli Street Band, che propone musica rock e di un complesso italiano, gli Yumal che propone musica dei Pink Floyd. È una soddisfazione enorme vedere la massiccia affluenza del pubblico che ha invaso l’auditorium del Palazzo della I seguenti studenti nel mese di giugno 2015 conseguiranno la laurea: Khalimoncikova Alesia della Facoltà di Ingegneria Meccanica e Tecnologia, Rusinovich Eugheni della Facoltà di Energetica, Ivanov Andrei e Dupanova Maria della Facoltà Umanitaria ed Economia. Università di Gomel Trasporto Sono presenti 10 studenti; assente Demeshko Anastassia in quanto impegnata con gli esami di fine anno. Il totale delle borse di studio ammonta ad € 1.320,00. I seguenti studenti nel mese di giugno 2015 conseguiranno la laurea: Kaspur Valeri e Maksimova Olga della Facoltà di Economia Università di Pedagogia di Mozyr Sono presenti 19 studenti; sono assenti Stepantsova Viktoria in quanto impegnata con gli esami, e Litinova Vera in quanto in ospedale poiché è in attesa di un bambino. Il totale delle borse di studio ammonta ad € 2.520,00. I seguenti studenti nel mese di giugno 2015 conseguiranno la laurea: Borodina Daria della Facoltà di Biologia; Gomorov Alexandr della Facoltà di Fisica e Matematica; Kozachiok Petr e Lapa Eughenij della Facoltà di Ingegneria e Pedagogia; Nazarchuk Alexandr della Facoltà di Educazione Fisica AIUTIAMOLI A VIVERE 10 viene proprio per ripercorrere le tappe di questo Forum. A seguire il Vice Rettore Bondal Irina Vassilievna, in rappresentanza dell’Ente d’Istruzione “Università di Stato di Vitebsk intitolato a P. Mascerov” per il riepilogo del Forum e presentare la cerimonia di chiusura. Università di Brest Sono presenti 10 studenti; sono assenti gli studenti Varlamova Anastassia, Potoskaia Tatsiana in quanto impegnate con gli esami e Vlasovets Anna in attesa di un bambino. Il totale delle borse di studio ammonta ad € 1.560,00. I seguenti studenti nel mese di giugno 2015 conseguiranno la laurea: Evdokimenko Maria della Facoltà di Filologia; Sinkevich Veronika e Potoskaya Tatsiana della Facoltà PsicoPedagogica Università di Grodno Sono presenti solo 4 studenti dei 10 iscritti alle liste del Progetto “Adozione Studenti Universitari”,. Il totale delle borse di studio ammonta ad € 720,00. I seguenti studenti nel mese di giugno 2015 conseguiranno la laurea: Lytneva Vera della Facoltà di Biologia ed Ecologia, Golovach Anna e Ghilevskaia Vera della Facoltà di Economia e Gestione. Università di Minsk Sono presenti tutti gli 11 studenti iscritti alle liste del Progetto “Adozione Studenti Universitari”. Il totale delle borse di studio ammonta ad € 1.320,00. Nel mese di giugno 2015 conseguirà la laurea: Shasko Serghei della Facoltà di Cure Preventive. Università di Vitebsk Chiude la consegna delle borse di studio la “squadra di casa” che, inutile dirlo, è presente al completo. Il totale delle borse di studio ammonta ad € 1.560,00. I seguenti studenti nel mese di giugno 2015 conseguiranno la laurea: Trihscinskaia Ekaterina della Facoltà di Pedagogia e Severina Veronika della Facoltà di Filologia. Con la consegna delle borse di studio si chiude la fase delle premiazioni del Forum 2015 e Fabrizio Pacifici inter- CONCLUSIONI Sono stati tre giorni di incontri dove gli studenti universitari sono stati protagonisti come non mai. Ci eravamo posti un obiettivo inseguito da diversi anni e mai realizzato: la raccolta fondi promossa, organizzata e realizzata in Belarus con protagonisti soggetti bielorussi. OBIETTIVO RAGGIUNTO!!! Vedere questi ragazzi incentivati ma intenzionati a dimostrare che anche loro sono capaci di fare fundraising riempie il cuore di gioia perché si è sempre lavorato, in questi anni, proprio per questo. Aprire quei contenitori che ci aveva messo a disposizione la Croce Rossa di Vitebsk e constatare che la raccolta fondi ha generato un importo di Rubli 24.633.150 è stata un’emozione incredibile e spero ripetibile. Pensiamo che siano maturi i tempi per cominciare ad organizzare in Belarus una struttura simile a quella esistente in Italia. Una sede centrale, l’Associazione Pianeta dei Bambini che coordina sedi periferiche nelle sei Regioni della Repubblica di Belarus. Di tutto questo un sincero ringraziamento all’Università di Vitebsk, al Comitato Organizzatore del Forum e tutti i volontari che hanno permesso la riuscita di tutte le manifestazioni. I ringraziamenti vanno estesi alla Sede Nazionale della Fondazione nella persone di Francesca Lucianetti ed alle ragazze della segreteria ed alla nostra Rappresentanza di Minsk nelle persone di Olga Ganja e Elena Smelkoskaia per il grande lavoro svolto per la documentazione raccolta ed il raccordo fra la Fondazione e le Università. Un plauso ad Aldo Cicoria e Giampiero Ricciutelli ed al loro staff: Rita, Maria Angela, Letizia, Barbara, Daniela, Giulio per la preparazione e la somministrazione dei prodotti, appositamente portati dall’Italia e graditi moltissimo dai partecipanti al Concerto; concerto che ha dato un impulso determinante alla serata con la musica rock degli Street Band e quella dei Pink Floyd magistralmente riprodotta dagli Yumal. Un ringraziamento anche alle ragazze Katerina Kruk, Anna Prislopskaia e Svetlana Lissicik per l’ottima preparazione e competenza. La Fondazione Aiutiamoli a Vivere ringrazia ancora le famiglie e i Comitati italiani che si impegnano a sostenere questi ragazzi che veramente meritano le nostre attenzioni. Luciano Braconi 11 D opo l’entusiasmante esperienza dello scor- so anno del nuovo reparto di pediatria presso l’ospedale di Slavgorod, il gruppo Vacanze Lavoro affronta una nuova sfida presso l’istituto speciale per bambini handicappati di Asipovicy. Questo istituto ospita 76 minori, di cui 24 sono orfani effettivi, dai 4 ai 18 anni; questi ragazzi e ragazze hanno la necessità di potersi spostare nell’istituto con supporti; infatti 15 di loro sono perennemente su carrozzine e gli altri utilizzano stampelle e supporti di vario genere. Le problematiche di deambulazione di questi bambini si accentuano ulteriormente nelle situazioni d’uso delle strutture igienico-sanitarie che, se pur in parte recentemente ristrutturate, presentano delle vere e proprie incongruenze funzionali, quali piatti doccia con gradini di oltre 20 centimetri, le solite malefiche porte con traverso sporgente a pavimento e lavandini e lava piedi non adeguati alle concrete situazioni d’uso. L’intervento pertanto prevede il rifacimento totale di un blocco bagno al piano terra per le ragazze, comprensivo di blocco docce, e di un secondo blocco bagno sempre al piano terra nella zona delle aule scolastiche oltre al rifacimento totale dei servizi igienici ad uso dell’infermeria. Tutte queste nuove strutture saranno realizzate nel pieno rispetto delle normative ri- guardanti i ragazzi handicappati e tutti gli accessori ed apparecchiature saranno adeguati all’uso specifico da parte loro. Oltre a tutto questo, andremo anche ad intervenire sulle vecchie strutture igienico-sanitarie del primo piano che, pur di recente realizzazione, non sono state eseguite in maniera ade- AIUTIAMOLI A VIVERE VACANZE LAVORO 2015 AD ASIPOVICY: PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI VITA DEI DISABILI AIUTIAMOLI A VIVERE 12 guata all’uso specifico e pertanto provvederemo ad alcuni interventi mirati atti a consentirne l’uso adeguato alle esigenze, quali la rimozione di tutti i piatti doccia sostituendoli con scarichi a pavimento per consentirne l’uso anche a persone su carrozzina, la rimozione dei lavandini tradizionali con lavan- dini specifici per portatori di handicap e tutta una serie di interventi di posizionamento di supporti specifici quali corrimani, maniglie, seggiolini,… per agevolare le azioni di pulizia e spostamento di questi bambini, migliorandone anche l’autonomia personale nell’uso di queste strutture. Con il sostegno di alcuni comitati della Fondazione, attraverso l’utilizzo della “micro- progettualità’” potremo anche fornire e installare delle apparecchiature specifiche all’uso quali un sollevatore che posizioneremo nell’ambiente della piscina per la fi- sioterapia che faciliterà enormemente l’uso di questa struttura che attualmente non viene utilizzata in maniera adeguata proprio per le grandi difficoltà legate alla gestione e movimentazione di questi bambini. Altri comitati ci hanno sponsorizzato l’acquisto di alcune “carrozzine doccia” che agevolano enormemente le procedure igieniche per tutti quei bambini che non possono usufruire autonomamente delle strutture. Riteniamo che questo intervento così specialistico e di alta qualità progettuale e realizzativa faccia fare un ulteriore passo avanti al gruppo “vacanze lavoro” nelle logiche di una ulteriore specializzazione (anche se riscontri al riguardo ne avevamo già avuti) anche nelle specifiche problematiche del mondo dell’handicap giovanile. Il gruppo di lavoro sarà formato da una quarantina di uomini e donne di “buona volontà” e grande professionalità, che, come sempre, sapranno dimostrare il valore di interventi così importanti per agevolare e mitigare il più possibile la vita già così complicata di questi bambini in difficoltà. Pietro Giacomo Galli 13 TIR DELLA SPERANZA 2015 I l Tir della Speranza è ormai entrato a far parte dei progetti storici di “Aiutiamoli a Vivere”. Quante persone hanno vissuto questa avventura, quante amicizie, quante idee, quanti progetti sono nati da questa esperienza! Quanti devono il loro impegno nel volontariato alla scintilla scoccata al Tir. Eppure ogni anno è un'esperienza nuova e diversa. Il 2009 segna l'inizio dell'era del viaggio in aereo. I dubbi e i timori della vigilia sono stati fugati. Si è risparmiato tempo e fatica a parità di spesa, la- sciando invariata l'essenza del progetto; la partecipazione ampia e varia per provenienza ed esperienza dei partecipanti conferma ulteriormente la bontà della scelta fatta. E si riparte: il 24 settembre prossimo, la macchina del Tir della Speranza si rimette in moto, pronta a portare in tante strutture l' euforia degli italiani che sanno sempre farsi apprezzare, l'allegra felicità dei clown provenienti dal Friuli e dal Trentino, il calore dei sorrisi che tutti i volontari sapranno regalare alle persone che incontreranno. La visita preliminare dell'inverno passato è servita a fare una ricognizione ragionata dei luoghi da visitare, pensando a ciascuno di loro con attenzione, in modo da poter strutturare al meglio la sosta. Al lettore saranno utili alcune note: il Tir della Speranza, progetto storico di Aiutiamoli a Vivere, ha sa- puto nel tempo adeguarsi alle mutate esigenze organizzative e gestionali, passando da spedizione di aiuti di qualsiasi genere ad invio sistematico di materiale a fronte di richieste precise, raccolte dai Direttori durante la visita preliminare, che diventa sempre di più di fondamentale utilità. Oggi con la riduzione dra- AIUTIAMOLI A VIVERE novità e tradizione per un viaggio sempre affascinante AIUTIAMOLI A VIVERE 14 stica dei tempi di viaggio, il Tir della Speranza assume ancora di più valore formativo e di conoscenza, perché porta i partecipanti attraverso un itinerario che consente di toccare con mano i luoghi dove ogni giorno la presenza di Aiutiamoli a Vivere è determinante per il miglioramento delle condizioni di vita di coloro che lì risiedono. Per ciò che riguarda i materiali richiesti, vengono acquistati direttamente in loco; in questo modo si annullano i tempi di attesa per lo sdoga- namento, si evitano ritardi alla carovana per problemi legati alla mancanza di autorizzazioni per lo scarico, si incentiva l'economia locale, si forniscono prodotti e tecnologie che i soggetti riceventi conoscono già e per i quali non sono necessari tutti gli accertamenti legati ai prodotti che vengono importati da un Paese straniero. Altri aiuti, poi, saranno consegnati alle strutture con il progetto dei pacchi personalizzati, che assieme al progetto "adotta un pacco" (progetti per i quali verranno date informazioni più precise sul sito e tramite invio di comunicazioni dedicate), nel mese di dicembre, arriverà a toccare una ventina di punti di scarico e consegnerà altro materiale, secondo le richieste delle strutture e le disponibilità del Magazzino. Il Tir della speranza, si diceva poc'anzi, come strumento di conoscenza, di integrazione tra i vari progetti di Aiutia- moli a Vivere, modo per conoscere, vedere e capire: ma allora è ancora giusto chiamarlo “Tir della Speranza”? Secondo noi la risposta non può che essere affermativa; oggi l'aspetto legato alla consegna del materiale, alla fisicità del gesto di portare qualcosa, è ampiamente superato da tutta una serie di interventi più o meno impegnativi, che vanno ben oltre la durata del viaggio. Aiutiamoli a Vivere porta la sua TIR DELLA SPERANZA 2015 dal 24 settembre al 03 ottobre 2015 data luogo partenza ora Luogo arrivo ora Km 8:40 Varsavia 553 pullman vuoto 9:36 ----- volo Orio al Serio - Varsavia Liozno Senno' Vitebsk 213 10 85 170 36 90 41 106 190 53 20 95 80 80 10 93 140 100 65 Pernottamento albergo Universita Istituto ausiliare Pernottamento albergo Giornata intera nel villaggio Pernottamento albergo Centro correzione Pernottamento albergo Istituto x apparato locomotorio Istituto ausiliare Pernottamento albergo Istituto ausiliare Ospedale Pernottamento albergo Istituto x scoliosi Pernottamento albergo Centro correzione Istituto Pernottamento albergo Vitebsk &#%'( 320 Pernottamento albergo Minsk Minsk Minsk Aeroporto Minsk Giovedì 24.09.2015 Venerdì 25.09.2015 Sabato 26.09.2015 Domenica 27.09.2015 Lunedì 28.09.2015 Martedì 29.09.2015 Mercoledì 30.09.2015 Giovedì 01.10.2015 Venerdì 02.10.2015 Mercoledì Sabato 03.10.2015 Aeroporto Orio al Serio Varsavia Brest Brest Antopol Baranovichi Molchad Lida Ivie Molodechno Ossipovichi Kamenka Bobruisk Gorodets Slavgorod Moghilev Moghilev Dribin Liozno Senno' Varsavia Brest Brest Antopol Baranovichi Molchad Lida Ivie Molodechno Ossipovichi Kamenka Bobruisk Gorodets Slavgorod Moghilev Moghilev !"#$#% descrizione km totali 766 265 126 147 263 175 103 305 320 Pernottamento albergo 45 45 TOTALE KM 2.515 15 cui provengono i bambini che vengono accolti nei comitati. Quest'anno l'esperienza verrà ripetuta a Molciad, dove per un'intera giornata i partecipanti al viaggio potranno toccare con mano la realtà di quel centro. A livello organizzativo, rimane pressoché immutata la modalità di adesione: entro il 21 agosto sarà necessario inviare il modulo di adesione, compilato in ogni sua parte all'Associazione Aiutiamoli a Vivere Lombardia ONLUS (tutti i dettagli sono contenuti nel regolamento di partecipazione), la partenza è fissata per il giorno 24 settembre dall'areoporto di Orio al Serio, il ritorno il giorno 3 ottobre dopo aver percorso circa duemilacinquecento kilometri, stanchi ma con tanta energia addosso, per ricominciare a pensare al prossimo viaggio. Alessandro Zanisi RITROVO "ALLA TIR" Come tradizione, i partecipanti del Tir della Speranza si danno appuntamento per raccontarsi, proporre nuova solidarietà, pensando già al prossimo viaggio. Si è svolto a Spirano, grazie alla collaborazione del comitato locale che organizza, proprio in quel periodo, la festa della Solidarietà, il "Ritrovo alla tir", appuntamento orami consolidato aperto a volontari, amici e a tutti quelli che condividono gli obiettivi di Aiutiamoli a Vivere. Sotto la grande tensostruttura, circa cinquanta volontari hanno potuto gustare i piatti preparati da mani sapienti, ragionando insieme sul prossimo TIR e sugli interventi da realizzare. All'appuntamento erano presenti Marzio Ortolani e Fabrizio Pacifici, che nel loro indirizzo di saluto hanno voluto ricordare l'importanza del Tir della Speranza e la crescente collaborazione che si sta instaurando con gli studenti delle università che recentemente hanno dato vita a una nuova edizione del Forum. Quest'anno alcuni di loro parteciperanno come volontari al Tir, si lasceranno coinvolgere e toccheranno con mano la presenza di Aiutiamoli a Vivere nelle tante realtà assistenziali che verranno visitate. A.Z. AIUTIAMOLI A VIVERE gente, le sue risorse, la sua energia, lo fa con l'impegno di trenta volontari che rappresentano a buon titolo tutta la Fondazione, dal nord al sud, senza distinzione, senza differenze. La volontà di mantenere attivo il collegamento tra i comitati italiani e le famiglie bielorusse ha avuto, nell'incontro organizzato lo scorso anno a Dribin, la riprova di quanto sia importante la costituzione di comitati bielorussi della nostra organizzazione, che dovranno rappresentare la nostra base organizzativa più importante sul territorio da AIUTIAMOLI A VIVERE 16 PROGETTO DANILA: da Filago una richiesta di aiuto S iamo il Comitato di Filago e con la Fondazione condividiamo tanti progetti tra cui quello dell’accoglienza. Scriviamo questo articolo tramite il giornale per portare a conoscenza di tutti i comitati sparsi in Italia il “Progetto Danila” che a noi sta molto a cuore. Danila Balakhonau è un bambino bielorusso di dieci anni proveniente da una famiglia di Dribin, terzo di cinque fratelli, che vive in una famiglia affidataria con il fratello più grande Dimitri e altri quattro bambini. Danila soffre di una malformazione alla colonna vertebrale; nonostante questo handicap il bambino è molto vivace e attivo, a volte spericolato. Durante il primo anno di accoglienza, la famiglia ospitante si è accorta che Danila aveva dei problemi quando correva; inoltre presentava una piccola protuberanza sulla spina. Il comitato si è impegnato a far fare visitare Danila presso un ospedale della zona; la diagnosi ci ha spiazzato: Danila doveva essere operato il prima possibile se si voleva evitare la paralisi totale durante lo sviluppo. Durante il secondo anno in Italia è stato sottoposto ad esami più specifici. Grazie ad alcune conoscenze di una famiglia del Comitato, siamo riusciti a metterci in contatto con uno specialista, che dopo aver visitato Danila (confermando la diagnosi dell’anno pre- cedente), ci ha indirizzati dal Dott. Teli specializzato in questi tipi di patologie e in servizio presso l’ospedale di Legnano; anche in questa visita è stata ribadita l’urgenza dell’operazione. Il Dott. Teli si è offerto di operare gratuitamente Danila, purtroppo però le spese da affrontare sono comunque notevoli, perché l’affitto della sala operatoria, la degenza in camera di terapia intensiva, l’aiuto di un’interprete e il decorso post operatorio hanno un costo che è stato stimato in venticinquemila euro. Il comitato di Filago, con l’aiuto dei comitati di Trezzo sull’Adda, Ponteranica e Monticello Brianza è riuscito a coprire il 35% della somma stabilita. Altro scoglio da superare è la burocrazia legata a questo tipo di progetto; sono parecchie le pratiche che, non senza difficoltà, sta espletando la Fondazione di Terni (che ringraziamo anche qui per il prezioso aiuto). Durante una visita in Bielorussia, alcuni membri del nostro comitato sono riusciti a parlare con la famiglia affidataria, la quale, dopo essere stata informata della situazione molto delicata (Danila corre comunque dei rischi proprio per l’intervento stesso) ha dato il proprio consenso verbale, anche se sappiamo che a livello giuridico non vale nulla. Quest’anno il bambino è ritornato in Italia e, dopo ulteriori accertamenti, è emerso che la situazione è molto peggiorata: il midollo osseo si sta indebolendo e l’operazione va incontro a maggiori rischi. Quello che più ci serve ora è il consenso per l’intervento da parte dei medici di Minsk che hanno in cura il bambino: autorizzazione che al momento ci hanno negato, dicendo che pos- sono operarlo anche in Bielorussia e anche più avanti nel tempo. Purtroppo il tutore non ha voce legale e l’unica che può dare l’assenso è la mamma biologica alla quale, (essendo in trattamento alcolemico), è stata tolta la patria potestà. Messa al corrente dall’interprete che sta seguendo la vicenda e conosce bene la situazione, la mamma ha chiesto alla “Corte” di riprendere la potestà genitoriale, ma sappiamo che per fare questo lei deve sottoporsi ai controlli e visite mediche. È di pochi giorni fa la notizia che la mamma ha ricevuto l’idoneità a riprendersi i propri figli; aspettiamo con fiducia che le venga consegnato il documento che attesta questo riconoscimento. Noi continuiamo ad essere fiduciosi, non vogliamo perdere la speranza e vogliamo investire tutte le nostre energie affinché questo progetto di solidarietà vada a buon fine. Con questo articolo apriamo il cuore a voi tutti, sperando che qualche altro comitato ci possa dare una mano in questo difficile progetto umanitario! Vi ringraziamo anticipatamente per qualsiasi cosa non esitate a contattarci: tel: 3802450375 e-mail: [email protected] Il Comitato di Filago 17 Lyudmila e Patrizia: Q uando ho iniziato a scrivere la storia di Lyudmila, l’ho fatto per me. Ricordo che era l’alba. Mi sedetti al tavolo del soggiorno e, sui primi fogli che trovai, iniziai a scrivere. Scrissi quella paginetta che poi aprì il romanzo. Scrissi istintivamente e scrissi in prima persona. Indossando gli abiti sporchi e le scarpe troppo grandi di quella bimbetta che, in un caldissimo pomeriggio di ventuno anni fa, arrivò a casa della mia famiglia. Iniziai a scrivere così. Di istinto, di getto, di impulso. A otto anni di distanza dall’ultima “estate italiana” di Lyudmila. L’ho fatto perché dieci anni di accoglienza sono tanti. Ti segnano, ti cambiano, ti stravolgono. Cambiano il tuo orizzonte per sempre. Spostandolo molto più in là, fino a un Paese che prima faticavi anche a collocare con esattezza su una cartina geografica. Fino alla realtà di una bambina “nato nella posto sbagliato del mondo”. Quando poi la storia di Lyudmila divenne, nell’aprile 2013, “Marmellata di prugne”, non avrei mai immaginato che sarebbe stato l’inizio di una bellissima avventura e che questa avventura sarebbe durata così a lungo. Ho girato tanto, con Lyudmila. Sono stata a casa di molti Comitati di “Aiutiamoli a Vivere” e in molti altri andrò. E voglio ringraziare, ancora una volta, tutti coloro che hanno creduto nella forza della storia di Lyudmila, Fabrizio Pacifici in testa, che ha anche scritto la prefazione. Desidero ringraziare tutti i Comitati che hanno voluto portassi la mia testimonianza nella loro realtà, tutte le persone che mi hanno detto di essersi ritrovate nelle mie parole. Ma, soprattutto, voglio offrirvi una foto di chi siete. “Il popolo della Fondazione”, così dice Fabrizio. A fine febbraio sono stata a Caravaggio (Bg), per una serata in una bellissima libreria che si affaccia sulla piazza del paese. A fine marzo sono stata ospite del Comitato di Brenta Saccisica. In due giorni abbiamo incontrato trecento ragazzi delle scuole medie e molte famiglie del territorio. E da poco sono tornata da un’altra trasferta lombarda, dove sono stata accolta dai Comitati di Clusone (Bg) e Gorgonzola (Mi). Questi sono solo gli ultimi viaggi che ha fatto Lyudmila. In ogni posto dove sono stata, mi sono sentita “a casa”. Ovunque ho trovato persone piene di entusiasmo, di voglia di fare. Consapevoli e orgogliose della strada che hanno percorso e di quanto hanno fatto, ma anche e soprattutto consapevoli che devono continuare a farlo. Nonostante le difficoltà oggettive del trovare nuove famiglie, della crisi, dell’opinione comune secondo la quale Chernobyl è un problema risolto. Persone che hanno scelto di accogliere o di stare vicino a chi accoglie, di fare del “volontariato” non una parentesi durante l’anno, ma un modo di vivere la propria vita. Persone che hanno scelto di stare dentro “Aiutiamoli a Vivere”, perché ne condividono gli obiettivi e perché, lì dentro, si sentono “a casa”. Persone tanto diverse tra loro, ma che guardano tutte verso lo stesso orizzonte. Che si ritrovano ogni anno al Convegno nazionale, per confrontarsi e crescere insieme. Persone che sono diventate amiche, che si divertono a costruire insieme, e persone che non si sono mai viste, ma che appena si incontrano si trovano immediatamente. Ovunque vado, non mi stanco mai di dire: Chi accoglie un bambino cambia il mondo. Ecco, pensate a quanto lo avete cambiato voi. Ogni giorno. Costruendo progetti, vendendo torte e piantine nelle piazze; entrando nelle scuole per parlare ai ragazzi, costruendo in Belarus bagni, cucine, reparti di pediatria. Facendo vedere, a bambini “nati nel posto sbagliato del mondo”, quanto è grande e bello il mare. “Italiani, brava gente”, il mondo si cambia anche così. Patrizia Fortunati AIUTIAMOLI A VIVERE sempre in viaggio ma sempre a casa AIUTIAMOLI A VIVERE 18 Brenta-Saccisica: dalla testimonianza all’incontro con l'autrice V orrei descrivere il percorso che ci ha portati alla presentazione del libro “Marmellata di Prugne” Quattro anni fa abbiamo iniziato un progetto denominato “Conoscere per capire”, che prevedeva di andare nelle Scuole medie dei paesi dove siamo presenti, per incontrare i ra- gazzi e poter parlare loro di volontariato e accoglienza. Il gruppo inizialmente era composto da: una psicologa (dott.ssa Pamela Prandin), il Presidente del Comitato, una famiglia accogliente del luogo. Negli ultimi due anni alcuni figli (età dai 7 ai 26 anni) delle famiglie che accolgono, grazie all'esperto aiuto della dott.ssa Lorenza Rosso (psicologa), che segue le famiglie durante l'anno nella formazione e preparazione all'accoglienza, si sono incontrati per scambiarsi e discutere le loro esperienze/emozioni vissute durante il periodo di accoglienza. Da qui è nata l'idea di chiedere ad alcuni di loro (maggiorenni), la disponibilità a partecipare agli incontri nelle Scuole Medie. La proposta è stata accolta con entusiasmo e allo stesso tempo con timore perché nessuno di loro si sentiva “professore”; ma li abbiamo tranquillizzati e rassicurati (compito molto facile in quanto erano prontissimi a mettersi in gioco e a raccontarsi ai loro quasi coetanei) che il compito era solo quello di testimoniare la loro esperienza. Permettetemi di fare i loro nomi: Alessandro, Carlotta, Charlie, Claudia, Elena, Francesca, Sara. Quando loro, studio-lavoro permettendo, partecipavano agli incontri nelle scuole, abbiamo notato che l'attenzione dei ragazzi era tale da non sentire volare una mosca. Durante il percorso, le persone disponibili a partecipare al gruppo di lavoro sono aumentate e il loro numero è salito a 16, tutte desiderose di portare il proprio contributo, nel testimoniare il volontariato e l'accoglienza. Nel mese di ottobre 2014, ho proposto di leggere il libro “Marmellata di prugne” a un’insegnante nostra associata, che insegna nelle Scuole Medie. Dopo breve tempo mi ha chiesto se potevo incontrare i ragazzi, a cui aveva fatto conoscere il libro per illustrare i “Diritti dei bambini”; per un momento mi sono tremate le gambe, ma consapevole della grande opportunità offertami, ho detto di sì. Avvisando il Direttivo del Comitato di Brenta-Saccisica di questa richiesta e avuto il consenso a proseguire, ho chiamato Alessandro, la nostra punta di diamante, che si è subito reso disponibile, ho cercato gli altri ragazzi che hanno confermato la loro adesione. Il 13 Dicembre 2014 c’è stato il primo incontro con i ragazzi di terza media, per parlare dei “Diritti del bambino”: a disposizione due ore, che si potevano accorciare se fosse stato necessario (in caso di scarsa attenzione). Il conduttore dell'incontro era Alessandro, che dava la parola agli altri volontari e ai ragazzi, per eventuali domande. Dopo due ore gli alunni erano ancora interessati e attenti, al punto da meritare i complimenti dell’insegnante entusiasta. È maturata così la voglia di organizzare, come conclusione del percorso, un incontro con l'autrice del libro Patrizia Fortunati e il Socio Fondatore di Aiutiamoli a Vivere Fabrizio Pacifici. Lo abbiamo proposto alle scuole dove avevamo già fissato le date per gli incontri, hanno accettato con entusiasmo, ma purtroppo per motivi di tempo (permanenza dell'autrice), abbiamo dovuto sceglierne solo alcune. Venerdì 27 Marzo, al Centro Civico di Campagna Lupia, abbiamo incontrato circa 180 ragazzi, con la Preside ed alcuni professori; ci hanno rivolto il loro saluto il Sindaco e l'Assessore alla Cultura. Sempre nello stesso giorno, ma alla sera, a Sant'Angelo di Piove di Sacco, sede del Comitato, abbiamo incontrato le famiglie accoglienti e simpatizzanti; erano presenti il Sindaco, il Vice-Sindaco e alcune autorità dei Comuni dove siamo attivi. Sabato 28 Marzo, dalle ore 9 alle ore 11, alla Scuola di Ponte San Nicolò, ci aspettava il Preside, il Presidente del Consiglio di Istituto e una Consigliere Comunale; erano presenti circa 70 ragazzi. Dalle 11,40 alle 13.00 siamo arrivati alla Scuola Media di Legnaro, dove abbiamo incontrato 50 ragazzi accompagnati dai loro professori. In tutti gli incontri c'è stata una 19 quelli che testimoniavano che quelli che ascoltavano, hanno una grande voglia di capire, fare e agire quando non si sentono giudicati e sanno anche che possono sbagliare. Noi adulti non dobbiamo avere paura di lasciare spazio ai giovani, purché il nostro esempio sia veri- tiero e l'agire conforme al modo in cui parliamo. Tutto questo per costruire una società e un mondo più equo, dove ognuno trova il suo posto e il bene sarà per tutti. Claudio Maniero IL RACCONTO DI ALESSANDRO Il progetto nasce, inizialmente, con lo scopo di promuovere sul territorio gli obiettivi e le attività, della Fondazione "Aiutiamoli a vivere" e del nostro comitato, sia in Italia che nel territorio bielorusso. Parlando con i ragazzi delle scuole medie si può sia informare le loro famiglie dell'esistenza di associazioni come la nostra, sia sensibilizzare i giovani verso le diversità culturali del mondo e le situazioni di difficoltà che molti bambini si trovano a vivere anche nella modernissima Europa. Trovandoci, però, a relazionarci con studenti in un ambiente scolastico si è pensato di porre come base dei nostri interventi il tema dei "diritti dei bambini", così da collegare le nostre testimonianze con qualcosa di concreto e con cui i ragazzi sono già venuti a contatto. Anche se per noi, semplici volontari e non esperti di diritto, l'argomento mette un po' di tensione prima degli incontri. Il nostro percorso di esplorazione della cultura bielorussa attraverso i diritti parte dal diritto alla salute, in quanto il risanamento post Chernobyl rappresenta la "mission" per la quale si sviluppa l'attività della nostra Fondazione in Bielorussia. Seguono poi il diritto alla famiglia, all'istruzione, al gioco e, per concludere, il diritto alla vita, reinterpretato da noi come diritto a costruirsi il proprio futuro (e perché no, a sognare...). Nel percorrere questo viaggio nella realtà bielorussa seguiamo però due strade parallele: quella del bambino di famiglia e quella del bambino di istituto, in quanto la Fondazione opera per garantire ad entrambi il giusto sostegno. La necessità di tracciare questi due percorsi fa già intendere quanto sia diverso il mondo bielorusso e come le necessità, i sogni e i bisogni di un bambino spesso si vadano a mescolare con quelli di altri cento, dentro un istituto. L'insegnamento più profondo, però, che cerchiamo di portare non è quello di esperti giuristi o professori, bensì quello di esperti di volontariato, perché chiunque viva una esperienza di libero aiuto verso gli altri si crea un enorme bagaglio personale che gli permette di raccontare le sue emozioni trasmettendole agli altri. Possiamo dire allora che il vero percorso che seguiamo nel raccontare le nostre esperienze in Bielorussia non è "I diritti dei bambini" ma piuttosto "Le emozioni dei bambini", quelle che i bambini vivono grazie a noi e quelle che ci regalano aprendoci i loro cuori. A questo punto le paure che ci accompagnavano all'inizio dell'incontro se ne vanno; ora siamo sul nostro campo, siamo esperti di volontariato, non c'è pericolo di sbagliare adesso. Possiamo tornare indietro con la nostra mente e rivivere i momenti migliori, quelli che devono per forza essere raccontati, il ricordo di ciò che si racconta ci invade fin quasi a tornare ad essere realtà in noi, nel profondo. Si comincia così a raccontare l'emozione del gioco, le emozioni di donare ai bambini la salute, l'emozione di accoglierli in una famiglia, l'emozione di sapere di aver contribuito alla crescita di questi bambini ed avergli donato la possibilità di osservare il mondo da un diverso punto di vista che gli permetta di costruirsi un futuro senza troppi errori. Resta a noi e a chi ci ascolta però, come accade spesso nel volontariato, l'insegnamento e il dono più grande: ovvero la presa di coscienza che per superare le difficoltà che la vita ci presenta non sono necessarie le grandi opere, le ultime tecnologie o complicati progetti economici; la maggior parte delle volte bastiamo noi stessi, ognuno di noi sa regalare speranza: con un piccolo gesto, una parola anche in una lingua incomprensibile, la nostra semplice presenza e disponibilità verso chi è alla ricerca di speranza. E come tante piccole gocce possono formare un oceano, così tanti piccoli gesti possono formare un mondo in cui non siamo più noi a temere le difficoltà ma le difficoltà a temere la nostra speranza. Questo è l'unico insegnamento che noi, semplici esperti di volontariato, possiamo dare: mettetevi in gioco, regalate speranza e preparatevi a riceverne. Questo ci rende umani, ci rende vivi, perché spesso per poter sperare, per poter sognare, basta <un pezzo di pane certo, un mente lucida e la possibilità di scegliere. Quando non c'è niente di brutto, allora va tutto bene>. Il concetto è semplice, allora impegniamoci per permettere a tutti di vivere questa meravigliosa realtà di speranza. E perché no...per poter imparare a vivere il proprio diritto a sognare. Alessandro Albanese AIUTIAMOLI A VIVERE forte partecipazione con domande, curiosità e approfondimenti, sia da parte dei ragazzi che dei professori, con linguaggi semplici e pratici ma con un alto contenuto di valori umani. Questa esperienza insegna, una volta di più, che i nostri giovani, sia 20 AIUTIAMOLI A VIVERE L’angolo della posta RICORDO DI PROTASIO REALE "Dnans ch'a fàssa neuit" prima che faccia notte dice il titolo di un libro in piemontese che parla della memoria delle nostre radici, ma oggi questo motto ben descrive uno di noi: Protasio Reale. Un piemontese, contadino, umile, timido e proprio questa sua timidezza lo rendeva scontroso a chi non conosceva veramente il suo grande cuore. Oggi ricordo a me e a chi non lo ha conosciuto, come quando lui e la sorella vennero a sapere della nostra raccolta fondi per i bambini di Chernobyl, in un momento in cui le forze venivano a mancare, mandò a chiamare mio marito Giancarlo, perché andasse in cascina dove viveva con la sorella con cui lavorava la terra a prendere tutte quelle vecchie cose arrugginite che ingombravano. Cosa che venne fatta con l'aiuto dei soliti uomini di "buona volontà". Ma quelle vecchie cose erano gli attrezzi di lavoro di una vita: aratrici, seminatrici ecc. che con loro avevano condiviso le fatiche quotidiane del duro lavoro dei campi, il loro sudore, i loro successi, ma anche gli insuccessi e ora a complemento della loro fatica erano dono per i nostri bambini. Quale dono! Due camion furono caricati di ferro vecchio e il bottino prezioso ci permise di realizzare i viaggi per i nostri ospiti. Ma non solo, ci misero a disposizione la loro cucina, perché ci accolsero come si usa in Piemonte a condividere una fetta di salame con fragrante pane e un buon bicchiere di vino, pegno di amicizia e cordialità. È così che voglio ricordare Protasio Reale, un uomo della nostra terra, un uomo schivo, un uomo del passato, ma con un cuore grande che lascerà nel nostro cammino un segno di generosità, amicizia, altruismo. Non tutti possiamo fare grandi cose, ma possiamo fare piccole cose con grande amore (Madre Teresa). Loredana Monti - Comitato di Mazzè PICCOLA STORIA DI SOLIDARIETÀ Passaporto dimenticato a casa? A volte capita... come è successo ad Anastasya. Doveva venire in Italia per il soggiorno invernale, ma quando è arrivata in aeroporto si è resa conto di non avere il passaporto. Dopo la disperazione iniziale e il timore di non poter più partire, la Fondazione riesce a metterla sul volo della settimana successiva. Ma la ragazza sarebbe arrivata a Milano Malpensa, da sola. Come fare per farla arrivare fino a Finale Emilia? Grazie alla disponibilità di Daniela che è stata partecipe fin da subito della vicenda e ci ha supportato con consigli e informazioni, proviamo a contattare gli altri comitati di Milano. Ed è proprio in queste occasioni che la grande famiglia della Fondazione Aiutiamoli a Vivere riesce a rendere anche le piccole cose straordinarie ed emozionanti. Da parte di tutti quelli che abbiamo chiamato, c'è stata molta sensibilità e voglia di aiutarci. Alla fine, con l'indispensabile aiuto di Davide, entriamo in contatto con Enrico e Giancarla, due persone veramente squisite, che hanno preso a cuore la situazione e si sono offerte di mettere Anastasya su un treno per Bologna. Le hanno comprato anche un regalo, perché Anastasya compiva gli anni proprio in quel giorno. Poi le telefonate (da parte di tutti quelli che sono stati coinvolti) per accertarsi che il viaggio fosse andato bene e quelle dei giorni successivi, solo per il piacere di scambiare qualche parola con lei. Premure e attenzioni che hanno reso semplice e piacevole per Anastasya questa piccola avventura fuori programma. Un grande grazie, da parte del Comitato di Finale Emilia, a Enrico e Giancarla, a Daniela, a Davide e a tutti gli altri che si sono resi disponibili ad aiutarci: grazie per quello che fate e soprattutto per quello che siete! Massimo Matteuzzi HO VINTO LA LOTTERIA DI AAV ! Cari lettori, sono Gigliola Sartori di Cles, paese in provincia di Trento, e sono la vincitrice del 1° Premio della “Sottoscrizione a premi 2014”. Quando mi è stato proposto l’acquisto dei biglietti per questa lotteria di beneficenza, organizzata per raccogliere fondi per la ricostruzione dell’ospedale pediatrico di Slavgorod, ho aderito con entusiasmo. Ho pensato a tutti quei bambini che, pur dovendo sopportare il ricovero, lo potranno fare in una struttura più attrezzata e confortevole e in un ambiente più sereno e gioioso. È inoltre un aiuto in più per le famiglie che devono superare le grandi difficoltà della malattia dei figli, anche molto piccoli. Avevo già in passato conosciuto altre iniziative nella mia zona per aiutare la popolazione della Bielorussia, dopo l’incidente di Chernobyl. Ricordo molto bene quell’avvenimento, perché mia figlia aveva appena un anno e quindi il mio pensiero e un mio contributo erano andati subito ai bambini colpiti dal disastro. Ora inaspettatamente mi sono trovata in mano il biglietto vincente. Per ritirare la macchina, messa in palio, mi sono recata a Terni, dove ho avuto una calorosa e ospitale accoglienza da parte del socio fondatore dott. Fabrizio Pacifici e dell’amministratore sig. Luciano Braconi. Ho avuto quindi anche l’opportunità di visitare la sede della Fondazione, constatarne l’organizzazione e soprattutto vedere quante e quali iniziative e progetti sono stati promossi e realizzati nel corso dei 20 anni dalla Fondazione ad oggi. Ringrazio di essere stata tanto fortunata e mi ricorderò sempre di pensare ai bambini sofferenti per dare loro speranza e un futuro migliore. Un saluto a tutte le persone generose e buone di cuore. Gigliola Sartori IL SITO DELLA FONDAZIONE SI È RINNOVATO. BUONA NAVIGAZIONE ! www.aiutiamoliavivere.it