Regolamento_istituto_2016_17 - Istituto Comprensivo 2 Santa

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Regolamento_istituto_2016_17 - Istituto Comprensivo 2 Santa
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Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CAMPANIA
ISTITUTO COMPRENSIVO 2 “RITA LEVI-MONTALCINI”
VIA AVEZZANA, 123- 81055 - SANTA MARIA CAPUA VETERE (CE)
Tel. 0823846046 - telefax 0823898140
Codice Fiscale: 94017900617 - Codice Meccanografico: CEIC876008
Email: [email protected] - PEC: [email protected]
Sito web istituzionale: http://www.ic2rlevi-montalcini-smcv.gov.it
Regolamento d'Istituto Aggiornato
a.s. 2016/17
IL CONSIGLIO D’ISTITUTO
VISTO
l’art. 10, comma 3, lettera a) del T.U. 16/4/94, n. 297;
VISTI
gli artt. 8 e 9 del D.P.R. 8/3/99, n. 275;
VISTO
il D.I. 01/02/2001, n. 44;
VISTA
la Legge 107/2015;
VALUTATA
l’opportunità di aggiornare il Regolamento d’istituto,
EMANA
il seguente Regolamento:
TITOLO I
PREMESSA
Art. 1
Compiti istituzionali della scuola
Le istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa
delle famiglie e delle finalità generali del sistema, a norma dell’art. 8 del Regolamento
sull’Autonomia, concretizzano gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla
realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscono e
valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al
raggiungimento del successo formativo.
L’Istituto Comprensivo, nel suo lavoro, intende ispirarsi alle seguenti linee programmatiche
fondamentali:
a.
azione di promozione e di coordinamento volta all’attuazione di una scuola aperta al mondo
esterno, alla collaborazione e al confronto critico con tutte le realtà sociali operanti nel territorio, alla espressione della democrazia attraverso la partecipazione attiva e consapevole alla
vita della scuola di tutte le sue componenti: insegnanti, alunni, genitori, personale direttivo,
amministrativo ed ausiliario;
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b.
c.
promozione effettiva del diritto allo studio, contro ogni forma di discriminazione, emarginazione e condizionamento, per un rinnovamento didattico e culturale che valorizzi l’iniziativa
personale, la sperimentazione, il lavoro collegiale;
promozione di un lavoro di collegamento degli obiettivi dell’educazione e dell’istruzione
con quelli dello sviluppo civile, culturale e sociale del paese.
Art. 2
La Comunità scolastica
Il personale direttivo, docente e non docente dell’Istituto Comprensivo, insieme con gli alunni e le
loro famiglie, costituisce la Comunità scolastica, una realtà complessa che trova la sua ragione
d’essere nella predisposizione di un ambiente intenzionalmente organizzato con scopi educativi e di
apprendimento.
Art. 3
Scuola/Extrascuola
La scuola, intesa come Comunità che interagisce con la più vasta Comunità sociale e civica, riconosce di non esaurire tutte le funzioni educative, e di dover pertanto stabilire un rapporto di collaborazione con le famiglie, con gli Enti e con le Associazioni del territorio che perseguono finalità formative e culturali.
Art. 4
Composizione dell’Istituto Comprensivo
I plessi scolastici sono le unità operative dell’Istituto Comprensivo.
All’interno di ciascun plesso tutto il personale contribuisce, secondo le specifiche competenze, alla
determinazione di un clima aperto e collaborativo; ciò significa rispettare se stessi e gli altri seguendo le regole di buona educazione.
Ciascuna sezione o classe è un’unità di lavoro e di ricerca individuale e collettiva guidata dagli
insegnanti; essa interagisce con le altre classi/sezioni del plesso anche mediante la partecipazione a
gruppi di classe/interclasse o d’intersezione.
All’Istituto Comprensivo 2 “Rita Levi-Montalcini” di S. Maria C.V. fanno capo i sottoelencati
plessi:
•
•
Scuola primaria di Via Avezzana (sede centrale) a S. Maria C.V.;
Scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado di S. Tammaro.
L’ufficio di Presidenza e di Segreteria sono ubicati a S. Maria C.V. nel plesso della scuola primaria,
in Via Avezzana
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TITOLO II
ORGANI COLLEGIALI E RAPPORTI SCUOLA /FAMIGLIA
Art. 5
Organi collegiali - Disposizioni generali
Gli organi collegiali, istituiti dal decreto delegato n. 416 del 31/05/1974, hanno il compito di
favorire la partecipazione alla gestione della scuola di tutti i soggetti componenti la comunità
scolastica.
Sono organi collegiali dell’Istituto:il Consiglio di Istituto (C. d’I.);
•
•
•
•
•
•
la Giunta Esecutiva (G. E.);
il Collegio dei Docenti (C. d. D.);
i Consigli di Intersezione (C. d. Is.);
i Consigli di Interclasse (C. d. Ic.);
i Consigli di Classe (C. d. C.);
le Assemblee dei genitori (A. G.).
La convocazione degli organi collegiali viene disposta in via ordinaria con avviso scritto, almeno 5
giorni prima della data fissata per la riunione e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni
straordinarie, “ad horas” di riunioni d’urgenza;
la convocazione al telefono è consentita solo in casi eccezionali;
l’avviso di convocazione, firmato dal Presidente, deve contenere l’elenco degli argomenti
all’O.d.G;
la seduta si apre all'ora indicata nell'avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la
presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica;
nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non
ancora sostituiti.
il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della
votazione;
il Presidente individua nella 1^ seduta di ogni anno scolastico, tra i membri eletti o di diritto, il
segretario della seduta;
è compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all'O.d.G. nella successione in cui
compaiono nell'avviso di convocazione;
gli argomenti indicati nell’O.d.G. sono tassativi.
Si possono aggiungere altri argomenti con il voto favorevole di tutti i presenti.
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l'ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente
l’Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza;
in caso di aggiornamento della seduta si procederà con lo stesso O.d.G.;
tutti i membri dell’Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire, secondo
l'ordine di iscrizione e per il tempo strettamente necessario, sugli argomenti in discussione;
il Presidente ha la facoltà di replicare agli oratori, quando sia posto in discussione il suo operato
quale Presidente e quando si contravvenga alle norme del presente Regolamento;
dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni di voto, con
le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o contro il
deliberando o i motivi per i quali si asterranno dal voto. La dichiarazione di voto deve essere riportata nel
verbale della seduta;
le votazioni sono indette dal Presidente e al momento delle stesse nessuno può più avere la parola, neppure
per proporre mozioni d'ordine;
le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano ovvero per appello nominale ad alta voce,
quando lo richiedono il Presidente o uno dei componenti;
la votazione è segreta quando riguarda determinate o determinabili persone;
le sole votazioni concernenti persone si prendono a scrutinio segreto mediante il sistema delle schede
segrete;
la votazione non può validamente avere luogo, se i consiglieri non si trovano in numero legale;
i consiglieri che dichiarano di astenersi dal votare si computano nel numero necessario a rendere
legale l’adunanza, ma non nel numero dei votanti;
le delibere sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi salvo che disposizioni
speciali prescrivano diversamente. In caso di parità, ma solo per le votazioni palesi, prevale il voto
del Presidente;
la votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta per il sopraggiungere di altri membri e non può
nemmeno essere ripetuta, a meno che non si riscontri che il numero dei voti espressi è diverso da
quello dei votanti;
nel caso di approvazione di un provvedimento per parti con votazioni separate si procederà infine
ad una votazione conclusiva sul provvedimento stesso nella sua globalità;
nella prima parte del verbale si dà conto della legalità dell'adunanza (data, ora e luogo della riunione,
chi presiede, chi svolge la funzione di segretario, l'avvenuta verifica del numero legale dei presenti, i nomi
con relativa qualifica dei presenti e degli assenti, questi ultimi se giustificati o no, l'O.d.G.);
per ogni punto all'O.d.G. s’indicano molto sinteticamente le considerazioni emerse durante il dibattito,
quindi si dà conto dell'esito della votazione (numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei
voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli);
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nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito;
un membro dell’Organo Collegiale può chiedere che a verbale risulti la volontà espressa da ogni singolo
membro sulla materia oggetto della delibera;
i membri dell' Organo Collegiale hanno facoltà di produrre il testo di una loro dichiarazione da trascrivere a
cura del segretario sul verbale;
i verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono raccolti su appositi registri a pagine numerate,
timbrate e firmate dal Dirigente Scolastico per vidimazione. I verbali sono numerati
progressivamente nell'ambito dello stesso anno scolastico;
i verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono prodotti con programmi informatici per essere
incollati sulle pagine del registro e quindi timbrati e vidimati dal Dirigente in ogni pagina;
per ciascuna seduta dell’organo collegiale viene redatto apposito verbale e riletto nella seduta
successiva;
i registri dei verbali sono custoditi presso l’ufficio di Dirigenza dell’Istituto Comprensivo.
Programmazione delle attività degli organi collegiali
Ciascuno degli organi collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie
competenze, allo scopo di realizzare, nel limite del possibile, un ordinario svolgimento delle attività
stesse, raggruppando a scadenze, prestabilite in linea di massima, le discussione di argomenti su cui
sia possibile prevedere la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri.
Svolgimento coordinato dell'attività degli organi collegiali
Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali che esercitano
competenze parallele, ma con rilevanza diversa, in determinate materie.
Ai fini di cui al precedente comma si considerano anche le competenze, in materia definite, di un
determinato organo quando il loro esercizio costituisca presupposto necessario od opportuno per
l’esercizio delle competenze di un organo collegiale.
Elezioni contemporanee degli organi di durata annuale
Le elezioni, per gli organi di durata annuale (Consiglio d'Intersezione, Interclasse, Classe), hanno
luogo, possibilmente, nello stesso giorno ed entro il mese di ottobre di ogni anno scolastico.
Sono fatte salve le diverse disposizioni ministeriali.
Art. 6
Consiglio di Istituto (C. d’I.)
Il Consiglio d’Istituto è costituito da rappresentanti dei genitori, rappresentanti dei docenti,
rappresentanti del personale non docente e dal Dirigente Scolastico (membro di diritto).
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Le attribuzioni del Consiglio d’Istituto sono quelle stabilite dall’art. 6 D.P.R. 31 maggio 1974, n.
416.
Elezioni e nomine
I membri del Consiglio d’Istituto sono eletti a suffragio diretto dalle rispettive componenti, sulla
base di liste presentate dalle componenti medesime.
Le elezioni si svolgono secondo le norme impartite dal M.P.I.
Competenze del C. d’I.
Il C.d.I. dispone in ordine all’impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il finanziamento
amministrativo e didattico dell’Istituto.
Fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti, dei Consigli di intersezione/Interclasse e di
Classe, il C.d’I. ha potere deliberante, su proposta della Giunta, per quanto concerne
l’Organizzazione e la Programmazione della vita e dell’attività della scuola nei limiti delle
disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie:
delibera il Piano dell’Offerta Formativa elaborato dal Collegio dei Docenti;
delibera il Regolamento interno dell’Istituto e della Carta dei Servizi;
acquisto, rinnovo e conservazione dei sussidi e dei materiali didattici;
orario di funzionamento delle scuole;
partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse
educativo;
criteri per la programmazione e attuazione delle attività parascolastiche, delle visite guidate e
dei viaggi d’istruzione;
criteri generali per la formazione delle classi;
uso dei locali e delle attrezzature da parte di terzi.
Il Consiglio di Istituto, a partire dall’anno scolastico, 2014/15, ha deliberato una programmazione
triennale (durerà fino all’anno scolastico 2016/17), in essa sarà possibile rivederne i contenuti, se le
situazioni e le condizioni di agibilità dovessero richiedere modifiche o almeno approfondimenti di
alcune questioni, evidentemente non risolte adeguatamente. Per tutto quanto non previsto nella
presente programmazione, si affida al Dirigente scolastico la facoltà di assumere decisioni,
specialmente dettate dall’urgenza, con successiva ratifica da parte del Consiglio.
Il C. d’I. si pronuncia inoltre su ogni altro argomento attribuito alla sua competenza dalle leggi e dai
regolamenti in vigore.
Prima convocazione del Consiglio d’Istituto
La prima convocazione del Consiglio di Istituto, immediatamente successiva alla nomina dei
relativi membri, è disposta e presieduta dal Capo d’Istituto.
Elezione del Presidente e del Vicepresidente
Nella prima seduta il Consiglio elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso,
il proprio Presidente e il vice-presidente.
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L’elezione ha luogo a scrutinio segreto.
Tutti i consiglieri hanno diritto di voto; sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio.
È considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al
numero dei componenti del Consiglio.
Qualora non si raggiunga detta maggioranza alla prima votazione, il Presidente è eletto a
maggioranza relativa dai votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta almeno la metà più uno
dei componenti in carica.
A parità di voti è eletto il più anziano di età.
Il Consiglio elegge anche un vicepresidente, da votarsi tra i genitori componenti del Consiglio
stesso, con le stesse modalità previste sopra per l’elezione del Presidente.
Attribuzioni del Presidente
Il Presidente:
•
•
•
•
convoca il Consiglio di Istituto e lo presiede;
compila l’ordine del giorno per le sedute del Consiglio;
sceglie, fra i componenti del Consiglio, il segretario del Consiglio d’Istituto;
assicura l’osservanza delle leggi, garantisce l’ordine e la regolarità delle discussioni e delle deliberazioni. A tal fine ha facoltà di sospendere o di sciogliere la riunione facendone redigere processo verbale.
Attribuzioni del Segretario
Il Segretario è designato dal Presidente subito dopo la sua elezione ed è scelto tra i componenti del
Consiglio di Istituto. È designato anche un vice-Segretario.
L’incarico di Segretario può essere revocato dal Presidente con decisione motivata, subito dopo il
Presidente designa il nuovo Segretario.
Il Segretario del Consiglio d’Istituto:
•
redige i verbali del Consiglio, li deposita in segreteria per la notifica alla Giunta delle decisioni
prese dal Consiglio, ai fini dell’esecuzione;
• cura la pubblicazione degli atti del Consiglio a norma dell’art. 27 del D.P.R. n. 416 del 31/05/74;
• esegue gli incarichi affidatigli dal Presidente o dal Consiglio durante le sedute di questo.
Convocazione ordinaria del Consiglio di Istituto
Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente del Consiglio stesso o, in caso di sua assenza o
impedimento, dal Vicepresidente.
Il Presidente dispone la convocazione del Consiglio:
•
assumendo direttamente l’iniziativa;
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•
•
su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva;
su richiesta scritta della maggioranza dei membri del Consiglio di Istituto.
Per un’adeguata e sollecita informazione sulla data della riunione, l’atto di convocazione, con il
relativo ordine del giorno, sarà affisso all’albo delle varie scuole ed inviato direttamente ai
consiglieri almeno cinque giorni prima in via ordinaria, almeno due giorni prima per ragioni di
motivata urgenza.
Giorno, Orario e sede delle riunioni
Il C.d.I. va convocato tutti i giorni della settimana, a esclusione del sabato. L’orario delle riunioni
deve essere fissato in modo da garantire la più ampia partecipazione dei componenti, tenuto conto
delle esigenze di lavoro degli stessi.
Formazione dell’Ordine del giorno
L’ordine del giorno è formulato dal Presidente e gli argomenti indicativi, compresi quelli proposti
dai singoli consiglieri, devono risultare tra quelli relativi alle competenze di cui all’art. 6 D.P.R. 31
maggio 1974, n. 416.
L’O.d.G. deve essere compilato in modo da non lasciare dubbi sugli argomenti che devono formare
oggetto della discussione, è consentita l’iscrizione di sopraggiunti argomenti nel corso della seduta,
solo se il Consiglio è unanime.
La formula “varie ed eventuali” è ammissibile per far rientrare in essa sia eventuali comunicazioni
del Presidente o dei Consiglieri, scambi di vedute, ecc … sia argomenti che debbano formare
oggetto di delibera.
Riconosciuta la validità dell’adunanza per il raggiungimento del numero legale degli intervenuti il
Presidente, previo assenso dell’Organo, può chiedere di integrare l’O.d.G. del C.d.I. con ulteriori
punti, non inseriti nella lettera di convocazione, nel caso se ne ravvisi la necessità temporale
deliberante.
Qualora per mancanza di tempo, nel corso di una seduta, non siano stati esaminati tutti gli
argomenti all’Ordine del giorno, o venga ravvisata la necessità dell’aggiornamento di alcuni di essi,
gli argomenti tralasciati fanno parte di diritto, con ordine di precedenza, dell’ordine del giorno della
riunione successiva, che sarà indicata dal Consiglio stesso al termine della seduta.
Pubblicità delle sedute
A norma della Legge n. 748 del 1977 che ha disciplinato la pubblicità delle sedute degli organi
collegiali della scuola, alle riunioni del Consiglio di Istituto possono assistere gli elettori delle
componenti rappresentate nel Consiglio.
Adeguate modalità di accertamento del diritto di presenziare alle sedute stesse possono essere poste
in atto dal Presidente del Consiglio di istituto, di sua iniziativa, o su richiesta di un consigliere.
Qualora il comportamento del pubblico che assiste non consenta l'ordinario svolgimento dei lavori,
il Presidente può disporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica.
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Il Presidente esercita, per il mantenimento dell'ordine, gli stessi poteri, a tal fine conferiti dalla
legge, al Presidente del Consiglio Comunale, quando presiede le riunioni del Consiglio Comunale.
Alle sedute del Consiglio non è ammesso il pubblico quando siano in discussione argomenti
concernenti persone (art. 3 L. 11 ottobre 1977, n. 748).
Possono essere chiamati a partecipare alle riunioni esperti che garantiscono l’approfondimento di
problemi riguardanti la vita e il funzionamento della scuola (art. 5 L. 11 ottobre 1977, n. 748).
L’iniziativa dell’invito alla partecipazione può essere presa da ciascun consigliere: l'invito formale
sarà deciso dal Consiglio ed inoltrato dal Presidente.
La facoltà di assistere alle sedute non conferisce ai partecipanti diritto di parola, né diritto di voto.
Le persone appositamente invitate hanno diritto di parola, ma non diritto di voto.
Il Segretario redige i verbali delle sedute nell’apposito registro con pagine numerate. Il verbale
viene firmato dal Presidente, dal Segretario e pubblicato sul sito web della scuola: www.ic2rlevimontalcini-smcv.gov.it
Pertanto, nella seduta successiva, non viene fatta lettura, ma il verbale viene deliberato, dopo che i
componenti dichiarano di averne preso visione.
Validità e votazioni nelle sedute
Ciascuna seduta viene aperta nell’orario prestabilito nell’avviso di convocazione, previo appello e
verifica del numero legale (metà più uno dei componenti).
La forma possibile di votazione è quella palese. Essa può effettuarsi:
•
•
•
per alzata di mano;
per appello nominale;
per scheda segreta.
Al Presidente spetta di valutare quale sia la forma più opportuna di votazione; è comunque
prescritta la votazione segreta, solo quando si faccia questione di persone. L’Organo può anche
scegliere di non procedere ad elezione mediante scrutinio segreto, ma per espressione diretta in caso
di unanimità.
L’esercizio del diritto di voto è precluso quando si abbiano interessi privati nella deliberazione da
adottare. Gli stessi devono essere dichiarati dal Consigliere interessato, in caso contrario la
deliberazione non è ritenuta valida.
Salvaguardia dei diritti degli altri Organi Collegiali
Il Consiglio d’Istituto prima di deliberare su importanti argomenti o questioni che investono
direttamente gli altri Organi Collegiali a livello di Istituto ha il dovere di richiedere il loro parere,
salvaguardandone le competenze e l’autonomia.
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Gli Organi Collegiali cui tale parere è richiesto dovranno esprimerlo per iscritto entro una data
stabilita.
Pubblicità degli atti e trasparenza amministrativa
La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto deve realizzarsi tramite pubblicazione sul sito web
della scuola nell’apposito spazio.
La pubblicazione degli atti deve avvenire, a cura del web master dell’istituto, entro venti giorni
dalla relativa seduta del Consiglio.
Al momento in cui si dispone la pubblicazione, se ne attesta in calce ad essa la data iniziale. La
copia della deliberazione rimane sul sito per alcuni giorni e poi archiviata nello stesso sito.
I verbali del Consiglio sono depositati in un apposito registro nell’Ufficio di Dirigenza entro venti
giorni dalla seduta del Consiglio e dopo tale data esibiti a tutti coloro che ne fanno richiesta
avendone titolo e secondo le procedure previste dalle norme giuridiche sull’accesso agli atti
amministrativi.
Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo
contraria richiesta dell’interessato.
Il Consiglio è sensibile alle esigenze affermate dal legislatore nella Legge n. 241 del 1990, che
disciplina in modo nuovo la materia del procedimento e il diritto all’accesso agli atti amministrativi;
impegna tutte le componenti del Consiglio ad adoperarsi per la massima valorizzazione dei principi
di legalità, di trasparenza e di efficacia, ma anche di collaborazione e di partecipazione in ordine
allo svolgimento dell’azione amministrativa.
Dimissioni, decadenze, surroghe
I membri del Consiglio di Istituto rimangono in carica tre anni, fatti salvi i casi di dimissione e di
decadenza.
Le dimissioni devono essere date per iscritto, oppure in forma orale se presentate direttamente in
Consiglio; le dimissioni esplicano i loro effetti, cioè la loro decorrenza, non dal momento in cui
l’interessato le ha date, ma dal momento in cui vengono accettate dal Consiglio.
Il Consiglio può respingere le dimissioni; ha tuttavia il dovere di accettare se, per volontà
dell’interessato, esse sono irrevocabili.
Può aversi la decadenza di un consigliere in due casi:
•
quando egli non abbia partecipato ai lavori del Consiglio, senza giustificato motivo, per tre sedute consecutive;
• quando egli abbia perso il requisito richiesto per l’eleggibilità (ad esempio, un insegnante collocato a riposo, oppure trasferito ad altra scuola; un genitore che non abbia più figli nelle scuole
dell’Istituto per trasferimento o perché licenziato).
La decadenza, come le dimissioni, deve essere formalmente deliberata dal Consiglio;
contemporaneamente il Consiglio individua il candidato che subentra a quello dimesso o decaduto,
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cioè il primo candidato non eletto della stessa lista alla quale apparteneva il membro cessato. L’atto
di surroga è di competenza del Dirigente Scolastico.
Inoltre, esaurita la lista dei candidati, come da art. 53, c. 1 dell’O.M. 215/91, il Dirigente indice
elezioni suppletive, in seno al Consiglio d’Istituto, riguardo alla rappresentanza mancante.
Relazione annuale del Consiglio di Istituto
La relazione annuale ha la funzione:
•
di documentare il lavoro fatto dal Consiglio durante il periodo dell’anno scolastico da poco terminato;
• d’impegnare il Consiglio in una utile riflessione critica sulla propria recente esperienza mettendo
così a fuoco l’insieme dei problemi presenti nell’istituto; a tal fine si useranno schemi elaborativi
non meramente cronologici o descrittivi, bensì anche interpretativi, valutativi e di prospettiva,
incentrati sulle situazioni e sulla qualità dei problemi.
La relazione annuale è predisposta entro il mese di ottobre di ogni anno dalla Giunta Esecutiva; è
oggetto di discussione e di approvazione in apposita seduta del Consiglio di Istituto, da convocarsi
entro il mese di novembre, e comunque, quando si dia luogo al rinnovamento dell’organo
collegiale, prima dell'insediamento del nuovo Consiglio.
Art. 7
Giunta Esecutiva (G. E.)
Il Consiglio di Istituto elegge nel proprio ambito una Giunta Esecutiva.
Nella votazione, che si effettua a scrutinio segreto, sono eletti i candidati che per ciascuna delle
componenti elettive ottengono il maggior numero di voti: a parità di voti, sono eletti i candidati più
anziani.
La Giunta Esecutiva è composta dal Dirigente Scolastico, che la presiede, dal D.G.S.A., da due
genitori, da un docente e da un non docente.
Il Presidente del Consiglio di Istituto è invitato a partecipare alle riunioni della Giunta Esecutiva,
senza diritto di voto, qualora egli non vi faccia già parte come membro effettivo per avvenuta
elezione.
Scadenze e revoche
I componenti elettivi della Giunta che sono venuti a cessare o che sono stati dichiarati decaduti
quali membri del Consiglio d’Istituto, subiscono la stessa sorte quali membri della Giunta.
Il mandato di componente della Giunta può essere revocato dal Consiglio d’Istituto su mozione di
revoca presentata da almeno un terzo dei Consiglieri.
Convocazione e seduta
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La Giunta è convocata dal suo Presidente con avviso scritto, con un anticipo di almeno 48 ore. In
caso di urgenza può essere convocata con preavviso scritto, verbale o telefonico anche inferiore alle
48 ore purché sia stato possibile avvertire tutti i componenti.
Il Presidente, ricevuta la richiesta, convoca la Giunta nei cinque giorni successivi.
Le sedute della Giunta sono valide con la presenza di almeno quattro componenti.
Le decisioni sono prese a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. Quando si tratta di
persone, sono necessari almeno 4 voti. Di ogni seduta viene redatto processo verbale che viene
firmato dal Presidente, dal Segretario e dai componenti che ne fanno richiesta.
Competenze della Giunta Esecutiva
La Giunta Esecutiva predispone il bilancio preventivo ed il conto consuntivo; prepara i lavori del
Consiglio d’Istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del Consiglio stesso e cura l’esecuzione
delle relative delibere.
La Giunta prepara la relazione annuale prevista dal penultimo comma dell’art. 6 del D.P.R. n. 416 e
la presenta, entro il 30 settembre di ogni anno, al Consiglio d’Istituto.
Non ha potere deliberante.
Presidenza
La Giunta è presieduta dal Capo d’Istituto, in caso di assenza o di impedimento, egli è sostituito
nelle sue funzioni dal Docente eletto e delegato ai sensi dell’art. 4 lettera g) del D.P.R. n. 416 del
31/05/74.
Segreteria
Le funzioni di Segretario della Giunta sono svolte dal Responsabile Amministrativo, nei casi di
assenza o impedimento, egli è sostituito a norma dell’art. 5 del D.P.R. n. 420 del 31/05/74,
dall’impiegato più anziano.
Art. 8
Collegio dei docenti (C. d. D.) e sue competenze
Composizione del Collegio dei Docenti
Il Collegio dei Docenti è composto da tutto il personale insegnante di ruolo e non di ruolo
dell’Istituto.
Presidenza
Il Collegio dei Docenti è presieduto dal Capo d’Istituto.
In caso di assenza o di impedimento motivato, il Capo d’Istituto è sostituito dal docente nominato
Vicario a norma dell’art. 4 lettera g) del D.P.R. n. 416.
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Competenze del Collegio dei Docenti
Il Collegio dei Docenti svolge le sue funzioni espresse nell’art. 4 del D.P.R. n. 416 con:
Potere deliberante:
•
in materia di funzionamento didattico dell’Istituto. In particolare, cura il curricolo educativo anche al fine di adeguare, nell’ambito degli ordinamenti della scuola stabiliti dallo Stato, i programmi d’insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà d’insegnamento garantita a ciascun
insegnante;
• elabora il PTOF a partire dall’atto di indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e
di amministrazione del Dirigente.
• provvede all’adozione dei libri di testo;
• provvede alla scelta dei sussidi didattici e alle attrezzature, nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal Consiglio d’Istituto.
Potere di proposta:
•
•
•
•
•
formula pareri al Capo d’Istituto in ordine alla formazione delle classi, all’assegnazione degli insegnanti alle sezioni o ai moduli e per la formulazione dell’orario, che, se approvati nel Consiglio i Istituto, diventano criteri generali;
adotta e promuove nell’ambito delle proprie competenze iniziative di sperimentazione; documenta i risultati conseguiti e la valutazione sulle medesime;
promuove iniziative di aggiornamento/formazione dei docenti dell’Istituto;
programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni in situazione di handicap e di alunni
BES/DSA;
esamina, ai fini del recupero, i casi di scarso profitto e irregolare comportamento, sentiti anche
gli specialisti dell’A.S.L. che operano in collaborazione con la scuola con compiti medicopsicopedagogici.
Potere di giudizio:
•
valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica per verificarne l’efficacia
in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell’attività scolastica.
Inoltre:
•
•
elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio d’Istituto;
elegge i docenti che fanno parte del Comitato per la Valutazione del Servizio del personale insegnante;
• elegge i docenti che fanno parte del Comitato per la valorizzazione del merito del personale docente.
Il Collegio si pronuncia su ogni altro argomento attribuito alla sua competenza dalle leggi e dai
regolamenti.
Nell’adottare le proprie deliberazioni, il C.d.D. tiene conto delle eventuali proposte e pareri espressi
dai Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe.
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I docenti dell’Istituto della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado si riuniscono
congiuntamente (anche se argomenti di peculiare interesse per i 3 ordini di scuola possono essere
discussi in Collegi per dipartimento).
Convocazione del Collegio dei Docenti
Il Collegio dei Docenti s’insedia all’inizio di ciascun anno scolastico, è convocato e presieduto dal
Dirigente scolastico, e si riunisce ogni qualvolta il Dirigente ne ravvisi la necessità, oppure quando
almeno un terzo dei componenti ne faccia richiesta; comunque almeno una volta per ogni
quadrimestre.
Le date delle convocazioni ordinarie sono indicate nel predetto calendario relativo agli incontri
degli Organi Collegiali.
Il Collegio dei Docenti è convocato dal Capo d’Istituto con avviso scritto spedito cinque giorni
prima della data fissata e deve contenere il relativo ordine del giorno.
In caso di urgenza o quando la convocazione avviene su decisione adottata dal Collegio in una
precedente seduta, il Collegio può essere convocato “ad horas” o con un preavviso ai componenti di
almeno 24 ore per convocazioni straordinarie.
Il Collegio dei Docenti può essere convocato:
•
•
•
dal Capo d’Istituto su propria determinazione;
su richiesta di almeno un terzo dei suoi componenti;
su richiesta deliberata dal Consiglio d’Istituto. In questo caso la richiesta del Consiglio d’Istituto
è indirizzata al Capo d’Istituto, sulla base di un preciso ordine del giorno.
Considerata la particolare caratteristica dell’Istituto, il Collegio viene convocato per sezioni, quando
sono da valutare problematiche specifiche di uno dei settori scolastici.
In tal caso le relative deliberazioni hanno valenza circoscritta agli stessi ambiti settoriali.
In tutti gli altri casi, il Collegio si riunisce in seduta plenaria. In via ordinaria il Collegio si riunisce
nello stesso giorno sia per sezioni sia in seduta plenaria.
Ordine del giorno
L’Ordine del giorno del Collegio dei Docenti è formulato dal Presidente (Dirigente Scolastico):
•
•
•
•
su propria decisione;
su richiesta di almeno cinque docenti membri del Collegio;
su richiesta del Consiglio d’Istituto;
su richiesta dei docenti di un plesso scolastico.
Le richieste di argomenti da inserire all’ordine del giorno vanno presentate al Dirigente Scolastico.
Non possono essere messi in discussione argomenti non inclusi all’ordine del giorno, a meno che
non lo decida il Collegio con decisione approvata dalla maggioranza dei componenti.
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Sedute e deliberazioni
La seduta è valida con la presenza della maggioranza assoluta dei componenti.
Le deliberazioni del Collegio sono adottate a maggioranza semplice dei presenti, salvo quando
riguardano persone, nel qual caso è necessaria la maggioranza assoluta dei componenti.
Le sedute del Collegio non dovrebbero di norma protrarsi per più di tre ore, al termine delle tre ore
si esaurisce l’esame del punto all’ordine del giorno in discussione poi si aggiorna la seduta.
Ogni punto all’ordine del giorno va trattato separatamente previa illustrazione da parte del
Presidente.
Di norma non sono ammessi interventi durante la presentazione del Presidente.
Tutti i componenti il Collegio possono prendere la parola durante le sedute; possono altresì
presentare mozioni, proposte, interrogazioni.
Il Presidente ha facoltà di richiamare all’argomento in discussione coloro che divagassero o si
dilungassero eccessivamente.
Votazioni
Le votazioni del Collegio dei docenti avvengono, di norma per alzata di mano o per appello
nominale.
Quando si tratta di persone o su richiesta di almeno cinque componenti, le votazioni avvengono per
scrutinio segreto.
Verbali
Il Segretario redige i verbali in formato elettronico delle sedute nell’apposito registro con pagine
numerate. Il verbale viene firmato dal Presidente, dal Segretario, posto come 1° punto all’O.d.G.
nella convocazione successiva, letto dal verbalizzante e approvato definitivamente dall’Organo.
Art. 9
Consigli di Classe - Interclasse - Intersezione
I Consigli di Classe nella scuola secondaria di 1° grado, di Interclasse nella scuola primaria e
Intersezione nella scuola dell’infanzia, sono composti dai docenti del plesso e dai genitori
rappresentanti di classe o di sezione. I Consigli di Classe/Interclasse/Intersezione si propongono di
sensibilizzare i genitori sulla gestione sociale della scuola, oltre a ricercare forme e modalità della
collaborazione scuola-famiglia. I Consigli si riuniscono:
•
•
almeno una volta ogni 40 giorni per la scuola secondaria di 1° grado;
almeno cinque volte all’anno per le scuole dell’infanzia e primaria.
Sono presieduti dal Dirigente Scolastico o, su sua delega, dal fiduciario di plesso (per la scuola
secondaria di 1° grado) o da un coordinatore di classe (a scelta del Dirigente Scolastico) tra le classi
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parallele (per la scuola primaria) o da un responsabile di plesso (per la scuola dell’infanzia). Le
funzioni di Segretario sono affidate dal Presidente a un docente, tra i componenti il consiglio.
Elezioni e nomine
I rappresentanti dei genitori nei Consigli di Classe, Interclasse o Intersezione sono eletti entro il
mese di ottobre di ogni anno scolastico. I Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione sono
nominati dal Capo d’Istituto e durano un anno scolastico.
I genitori eleggono i propri
d’intersezione/interclasse/classe
rappresentanti
aventi
diritto
in
seno
ai
consigli
Talvolta al termine delle operazioni di voto e successivo scrutinio può accadere che una o più classi
non abbiano eletto alcun rappresentante (genitori) in seno ai Consigli di Classe.
Sebbene gli artt. 37 del D.Lgs. 297/94 e 6 dell’O.M. 215/91 ribadiscono: “l’organo collegiale è
validamente costituito anche nel caso in cui non tutte le componenti abbiano espresso la propria
rappresentanza”, occorre riflettere sulla circostanza che l’unica componente elettiva è proprio
quella dei genitori, giacché dirigente e docenti sono membri di diritto. Pertanto, privare il Consiglio
di Classe di questa rappresentanza significherebbe svuotare di ogni significato e rendere
impossibile l’esercizio di una delle sue funzioni, che è quello “di agevolare ed estendere i
rapporti reciproci tra docenti, genitori e alunni”.
Nella competizione elettorale tutti gli elettori sono inseriti in un’unica lista e sono nello stesso
tempo eleggibili e candidati. Qualora nessuno riporti voti, tutti avranno lo stesso numero di voti
(cioè zero) e, in tal caso, il presidente di seggio procederà al sorteggio tra gli aventi diritto. Che
anche zero equivalga a un voto si desume dall’art. 44, c. 7, dell’O.M. 215/91, il quale nella sua
ultima parte, nel disciplinare l’assegnazione dei posti ai candidati in consiglio d’Istituto in caso di
parità, conclude “lo stesso criterio (della proclamazione secondo l’ordine di collocazione in lista) si
osserva nel caso in cui i candidati non abbiano ottenuto alcun voto di preferenza”.
Nell’elezioni, con la procedura semplificata, delle rappresentanze dei genitori nei consigli di classe,
e di istituto, l’art. 22, dell’O.M. 215-91, evidenzia che nell’ipotesi in cui i genitori riportino lo
stesso numero di voti si procede alla proclamazione per sorteggio.
Surroga
Il genitore eletto che, per qualsiasi motivo (rinuncia, trasferimento, ecc, …), cessa di appartenere al
Consiglio di Classe, Interclasse, Intersezione, viene sostituito col primo dei non eletti nella classe.
Se nessun altro genitore ha avuto voti devono essere indette nuove elezioni.
Convocazione
L’avviso di convocazione deve essere inviato almeno cinque giorni prima della riunione e contiene
l’ordine del giorno.
Se si tratta di riunioni “ad horas” o straordinarie, l’avviso può essere inviato per il giorno stesso o
anche solo 24 ore prima.
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Il Consiglio viene convocato dal suo Presidente. La convocazione debitamente motivata può essere
richiesta anche da un terzo dei suoi componenti, o da un numero maggiore, al Presidente che lo
esamina entro tre giorni e convoca il Consiglio nella settimana immediatamente successiva.
Sedute e decisioni
I Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione si riuniscono, di norma, nei locali scolastici, in ore
non coincidenti con l’orario delle lezioni e compatibili con gli impegni di lavoro dei componenti.
Le sedute sono valide con la presenza della maggioranza assoluta dei componenti. Le decisioni
sono prese a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi, salvo quando si tratti di persona,
nel quale caso è raccomandata la ricerca della maggioranza assoluta dei componenti. Di ogni seduta
viene redatto verbale su apposito registro; una copia resta depositata presso la sede centrale. Le
copie dei verbali dei Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione sono, di volta in volta, firmate dal
Presidente e dal Segretario.
Le riunioni dei Consigli di Interclasse e Intersezione si possono svolgere anche, a norma di legge,
per ciclo o per gruppi di classi parallele.
Le riunioni non sono pubbliche. I componenti dei Consigli, poiché il D.P.R. n. 416, art. 27 non
prescrive la pubblicità degli atti, sono tenuti al rigoroso rispetto del Segreto d’Ufficio. L’obbligo del
rispetto non lede il diritto d’illustrare agli altri componenti assenti ed ai genitori, nei modi e nei
tempi più opportuni, le deliberazioni adottate.
Competenze dei Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione
I Consigli di Classe nella scuola secondaria di 1° grado, i Consigli di Interclasse nella scuola
primaria e quelli di Intersezione nella scuola dell’infanzia si occupano delle seguenti materie:
•
•
•
•
•
formulano proposte al Collegio dei Docenti in ordine all’azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione;
fanno proposte per l’adozione dei libri di testo nella scuola secondaria di 1° grado e primaria;
fanno proposte o esprimono pareri in merito alla programmazione delle attività didattiche, al piano delle attività integrative, all’orario delle lezioni, al piano degli acquisti, alla scelta dei sussidi
didattici e dei materiali di facile consumo, all’uso degli spazi e delle attrezzature;
hanno il compito di operare per rendere più agevoli i rapporti tra la scuola e le famiglie;
esprimono pareri, suggerimenti per eventuali problematiche emerse con Enti Locali e istituzioni
del territorio;
I compiti relativi alla realizzazione del coordinamento didattico, dei rapporti interdisciplinari, della
valutazione degli alunni (non ammissione alla classe successiva) vengono svolti dai Consigli di
Interclasse e Intersezione con la sola componente docente.
Gli stessi Consigli con la sola componente docente potranno inoltre esaminare comportamenti
problematici di uno o più alunni, cercando di individuare le strategie educative e didattiche più
adeguate.
Il Consiglio di Classe adotta e formula proposte alla Giunta Esecutiva del Consiglio d’Istituto per i
provvedimenti disciplinari a carico degli alunni di cui alle lettere e, f, g, h, i dell’art. 19 R.D. 4-5-25
n. 653.
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Art. 10
Assemblee di classe/plesso – Incontri insegnanti/genitori
Comitato genitori
I rapporti con le famiglie nel loro complesso vengono tenuti essenzialmente per mezzo delle
assemblee ordinarie di classe. Sono inoltre previsti incontri individuali tra insegnanti e genitori.
Le assemblee ordinarie di classe hanno lo scopo di illustrare la programmazione e la realizzazione
delle attività didattiche e di discutere problemi e proposte che interessano l’intera classe; per le
riunioni delle assemblee di classe viene redatto apposito verbale in duplice copia.
Gli incontri individuali degli insegnanti con i genitori mirano soprattutto ad illustrare e a discutere
la valutazione e le problematiche relative ai singoli alunni.
Assemblee ordinarie di classe e incontri individuali possono essere realizzati in giornate diverse o
nell’ambito della stessa giornata.
Le assemblee di classe si svolgono in orario extrascolastico.
Gli incontri individuali si svolgono al di fuori dell’orario d’insegnamento del docente.
Durante l’orario delle lezioni i genitori potranno accedere alla scuola per colloqui con gli
insegnanti, solo in via eccezionale, per brevi comunicazioni, oppure se invitati dagli insegnanti con
avviso scritto, soltanto per i 5 minuti precedenti l’inizio delle lezioni.
Eventuali comunicazioni sul comportamento, sul profitto o su problematiche inerenti la scuola
potranno essere effettuate anche per mezzo di avvisi scritti sul quaderno o sul diario degli alunni; i
responsabili dell’obbligo scolastico sottoscriveranno gli avvisi per presa visione.
Il calendario delle assemblee di classe e degli incontri individuali viene stabilito e reso noto
all’inizio di ciascun anno scolastico. Di norma gli incontri individuali vengono effettuati ogni
quadrimestre. Nel caso genitori o insegnanti lo ritengano opportuno, altri colloqui individuali
potranno svolgersi nel corso dell’anno scolastico durante le ore di programmazione dei team.
Insegnanti, rappresentanti dei genitori, consiglieri di Istituto possono chiedere la convocazione di
assemblee straordinarie. L’autorizzazione ad effettuare assemblee straordinarie compete al
Dirigente Scolastico.
Per problemi particolarmente rilevanti, comuni all’intero plesso, può essere convocata l’assemblea
dei genitori di tutto il plesso.
La richiesta per lo svolgimento di assemblee straordinarie è rivolta al Dirigente Scolastico, con
l’indicazione dei locali richiesti, della data ed ora della riunione, degli argomenti all’ordine del
giorno e del nome di chi presiederà l’assemblea.
I rappresentanti dei genitori nei Consigli di Classe, Interclasse e Intersezione hanno facoltà di
istituire un Comitato dei genitori dell’Istituto o del plesso in seno al quale verrà designato un
Presidente, che coordinerà le attività e le iniziative del Comitato stesso.
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L’assemblea di plesso può essere convocata da almeno 1/10 dei genitori degli alunni del plesso.
TITOLO III
NORME COMUNI SCUOLE DELL’INFANZIA,
PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO
Art. 11
Comitato di valutazione per l’anno di prova/formazione e la valorizzazione del
merito dei docenti
Il Comitato per la valorizzazione del merito dei docenti è costituito dal D.S., da n. 3 docenti (n. 2
individuati dal Collegio dei docenti e n. 1 dal Consiglio di istituto), n. 2 genitori (nella scuola
secondaria di 2° grado da n. 1 genitore e n. 1 studente) e da un membro nominato dall’USR.
Il Comitato ha durata triennale
Il Comitato si riunisce per fissare i criteri a cui deve attenersi il dirigente scolastico per individuare i
docenti meritevoli del bonus e premiarli, secondo la Legge 170/2015.
Sulla base:
• della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’Istituzione scolastica
• della collaborazione alla ricerca didattica e alle buone pratiche
• dei risultati ottenuti dal docente in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e
dell’innovazione metodologica
• delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo/didattico e nella formazione
Il D.S., attingendo alle risorse del Fondo assegnate alla scuola, assegna annualmente al personale
docente, sulla base di criteri individuati dal Comitato per la Valutazione per la valorizzazione del
merito dei docenti, un bonus con natura di retribuzione accessoria.
Il Comitato, inoltre, si riunisce ogni volta che siano state presentate domande di valutazione del
servizio prestato, da parte degli insegnanti, o quando, in riferimento a tale valutazione, si debba
procedere d’Ufficio (superamento del periodo di prova/formazione - art. 1, c. 129, punti 4 e 5
della Legge 107/2015).
La valutazione è effettuata dopo la relazione del Dirigente Scolastico e tiene conto dei seguenti
elementi:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
qualità intellettuali,
preparazione culturale e professionale,
diligenza,
comportamento nella scuola,
efficacia dell’azione educativa e didattica,
sanzioni disciplinari,
attività di aggiornamento,
partecipazione,
attività di sperimentazione,
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•
•
•
•
collaborazione con gli altri docenti,
collaborazione con gli organi scolastici,
rapporti con le famiglie degli alunni,
attività speciali nell’ambito scolastico, e di ogni altro elemento che valga a delineare le caratteristiche e le attitudini personali, in relazione alla funzione docente (art. 66 D.P.R. 417/74).
La convocazione del Comitato è fatta dal Dirigente Scolastico:
in periodi programmati per la valutazione del servizio richiesta da:
1. singoli interessati a norma dell'art. 448 del D.L.vo n. 297/94, per un periodo non superiore
all'ultimo triennio, integrato dal punto 5, c. 129 della Legge 107/2015;
2. alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli
insegnanti, ai sensi degli artt. 438, 439 e 440 del D.L.vo n. 297/94, integrati dall’art. 1, cc. 115119 ella Legge 107/2015;
3. ogni qualvolta se ne presenti la necessità.
Art. 12
Segreto professionale
I componenti i seguenti Organi Collegiali: Collegio dei Docenti, Giunta Esecutiva, Consigli di
Interclasse, Intersezione, Classe, Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti, sono
tenuti al segreto professionale.
Art. 13
Piano dell’Offerta Formativa Triennale
La scuola definisce uno specifico piano dell’Offerta Formativa (Legge 107/2015) nel quale presenta
la propria autonomia progettuale e la propria identità culturale.
Il P.T.O.F. dichiara gli impegni in ordine alle finalità, ai principi generali e allo stile che l’Istituto
intende perseguire. Rende visibile l’Offerta Formativa in ordine alla progettazione curricolare,
extracurricolare, educativa ed organizzativa, attraverso l’esplicitazione di specifici progetti.
Il P.T.O.F. si pone, pertanto, quale strumento per garantire, attraverso la trasparenza, la qualità del
servizio scolastico.
Il P.T.O.F. tiene conto delle priorità, dei traguardi di miglioramento e degli obiettivi di processo
indicati nel RAV e perseguiti attraverso il PdM (commi 12 sgg. Legge 107)
Art. 14
Plessi, sezioni, classi
I plessi scolastici sono le unità operative dell’Istituto Comprensivo.
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All’interno di ciascun plesso scolastico il personale contribuisce, secondo le specifiche competenze,
alla determinazione di un clima aperto e collaborativo. Ciò significa semplicemente rispettare se
stessi e gli altri seguendo le regole di buona educazione.
Ciascuna sezione o classe è un’unità di lavoro e di ricerca individuale e collettiva guidata dagli
insegnanti; essa interagisce con le altre classi/sezioni del plesso anche mediante la partecipazione a
gruppi d’interclasse o di intersezione.
Art. 15
Collaboratori del Dirigente Scolastico
“Il Dirigente scolastico può individuare nell’ambito dell’organico dell’autonomia fino al 10% di
docenti che lo coadiuvano in attività i supporto organizzativo e didattico dell’istituzione scolastica”
(art. 1, c. 83 della Legge 107/2015).
A decorrere dall’anno scolastico 2016/17, su un organico dell’autonomia di n. 80 docenti (organico
di diritto - docenti su posto comune, di L2, di sostegno - posti per il potenziamento,
l’organizzazione, la progettazione e il coordinamento, incluso il fabbisogno per i progetti e le
convenzioni di cui al quarto periodo del c. 65 della Legge 107/2015), il Dirigente scolastico ha
individuato n. 8 collaboratori (n. 4 con funzioni organizzative e n. 4 con funzioni didattiche), come
di seguito esplicitato:
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
RUOLO
DOCENTE
LUOGO INTERVENTO
COMPITO
ORGANIZZATIVO/DIDATTICO
collaboratore
collaboratore
collaboratore
collaboratore
collaboratore
collaboratore
collaboratore
collaboratore
Rinaldo Angelina
Santoro Anna
Bovienzo Carmela
Salemme Michela
Graziano Mariangela
Politi Anna
Gaudiosi Stefania
Muto Luisa
Istituto
S. Tammaro
S. Tammaro
S. Tammaro
Istituto
Istituto
Istituto
Istituto
compito organizzativo
infanzia/compiti organizzativi
primaria/compiti organizzativi
secondaria/compiti organizzativi
con compiti didattici
con compiti didattici
con compiti didattici
con compiti didattici
DOCENTE
AREE DI INTERVENTO
Graziano Mariangela
Coordinamento delle attività di Piano: aggiornamento e valutazione del
PTOF, coadiuvata dalla Commissione PTOF; coordinamento del RAV e del
PdM, con supporto delle commissioni all’uopo; coordinamento dei dipartimenti, in sinergia con i capi dipartimento - polo qualità e certificazione
della qualità, con supporto della Commissione qualità - coordinamento delle prove per competenze e certificazione delle competenze, in sinergia con
i capi dipartimento e i collaboratori di plesso - sensibilizzazione delle buone pratiche per la diffusione delle strategie inclusive e di contesto,
dell’educazione inclusiva e dei vari tipi di articolazione della didattica - coordinamento delle attività di educazione all’ambiente/stradale, unitamente
ai coordinatori di classe.
Politi Anna
Aggiornamento periodico dei bisogni formativi del personale e gestione del
Piano della formazione e dell’aggiornamento - Coordinamento dell’utilizzo
delle nuove tecnologie: supporto ai docenti neo-immessi e neo trasferiti coordinamento e cura della gestione del sito web della scuola: web master animatore digitale a supporto dell’innovazione didattica nella scuola,
coadiuvato dal team per l’innovazione digitale - referente INVALSI, con
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supporto della commissione INVALSI. - coordinamento delle attività di ed.
alla legalità, unitamente ai coordinatori di classe.
Gaudiosi Stefania
Coordinamento di continuità, di orientamento, attraverso la progettazione di
un curricolo verticale, con l’apporto della commissione continuità/orientamento - cura dell’archivio didattico - Coordinamento del curricolo didattico, con il supporto dei capi di dipartimento - valutazione periodica
degli apprendimenti - coordinamento e valutazione dei progetti curricolari
ed extracurricolari, regionali e ministeriali, compresi i concorsi, per l’a.s.
2016/17 - coordinamento delle attività relative alla multiculturalità/interculturalità, unitamente ai coordinatori di classe.
Muto Luisa
Coordinamento
attività
parascolastiche:
coordinamento
della
programmazione-gestione organizzativa delle visite guidate/viaggio
d’istruzione, degli spettacoli teatrali e cinematografici, con il supporto della
commissione visite guidate/viaggio d’Istruzione - coordinamento di attività
di ed. alla salute/alimentazione, unitamente ai coordinatori di classe coordinamento della commissione per l’aggiornamento del Regolamento
d’Istituto, Patto Educativo di corresponsabilità e Carta dei Servizi - rapporti
con l’ENAM e l’UNICEF.
Art. 16
Criteri relativi alla formazione di corsi/classi/sezioni e inserimento nelle classi di
alunni nuovi iscritti
Preliminarmente la scuola si sforza di acquisire conoscenza dei dati più significativi ed utili per
formare classi equilibrate ed omogenee; gli elementi informativi provengono dagli operatori delle
scuole dell’infanzia, scuola primaria e secondaria di 1° grado ovvero dalle famiglie degli alunni.
Le operazioni per la formazione delle sezioni di scuola dell’infanzia e delle prime classi vengono
effettuate entro la prima settimana del mese di settembre dal Dirigente Scolastico.
Nell’indicare i criteri generali sulla formazione delle classi, si stabilisce che vengano individuati gli
alunni portatori di handicap o che presentino particolari problemi di comportamento o
apprendimento, ai fini della loro distribuzioni in classi diverse, nelle quali dovrà poi figurare un
numero di alunni entro i limiti previsti dalle norme vigenti.
I restanti nominativi degli alunni verranno suddivisi nelle varie classi, secondo il criterio
dell’equilibrio numerico e qualitativo.
Ai fini dell’assegnazione alle varie classi degli alunni ripetenti o provenienti da altre scuole
all’inizio e nel corso dell’anno scolastico, il Consiglio d’Istituto indica i seguenti criteri:
Le sezioni e le prime classi di scuola primaria dovranno essere formate senza distinzioni tra alunni, nel senso che dovranno essere eterogenee (classi miste), per rendimento e per sesso, ripartendo in maniera equilibrata, laddove è possibile, i maschi e le femmine;
inserire nella stessa classe gli alunni gemelli, su richiesta dei genitori;
inserire in classi diverse gli alunni gemelli, su richiesta dei genitori;
inserire nello stesso corso alunni fratelli, su richiesta dei genitori;
inserire in corsi diversi alunni fratelli, su richiesta dei genitori;
inserire un disabile per sezione/classe;
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la sezione o la classe che accoglierà il disabile conterrà un numero inferiore di alunni; nel corso
dell’anno o degli anni successivi, i nuovi alunni saranno inseriti nella classe con meno iscritti e
meno situazioni problematiche;
garantire la continuità agli alunni ripetenti nel proprio corso di appartenenza. In caso di più disabili nella stessa classe, inserire l’alunno nella classe meno problematica;
valutare i casi problematici dopo attenta valutazione del Dirigente scolastico, salvaguardando
sempre l’eterogeneità della sezione/classe (Delibera collegiale n. 8 del verbale del
01/09/2016)
Art. 17
Assegnazione degli insegnanti a corsi/classi/sezioni
Il Dirigente scolastico assegna le classi, i corsi, gli ambiti disciplinari (nonché tutti gli altri posti) ai
singoli docenti, sulla base dei criteri generali stabiliti dal Consiglio d’Istituto e delle proposte del
Collegio dei docenti (art. 3 - D.P.R. 417/74).
Il Dirigente Scolastico, dopo aver esaminato la situazione in concreto (disponibilità dei posti e delle
classi; posizione dei singoli docenti da assegnare) e prima di adempiere, ha l’obbligo di acquisire
conoscenza dei relativi criteri e proposte, ma può motivatamente discostarsene.
Criteri relativi all’assegnazione dei docenti a Corsi, Classi e Sezioni
Continuità laddove possibile;
esperienze e specializzazioni professionali (scuola primaria);
priorità dell’anzianità di servizio da graduatoria interna di istituto, con l’omissione della precedenza di cui alla Legge 104/92;
priorità dell’anzianità di servizio rispetto al docente in ingresso;
discrezionalità del Dirigente Scolastico (Delibera collegiale n. 8 del 01/09/2016)
Art. 18
Criteri relativi all’utilizzo degli Insegnanti di sostegno
Nell’ambito dell’autonomia didattica e organizzativa (D.P.R. 275/99, artt. 4 e 5), il docente di
sostegno, contitolare della classe/pluriclasse (naturalmente deve essere presente l’alunno disabile),
può realizzare nella stessa classe/pluriclasse interventi didattici disciplinari qualora se ne ravvisi la
necessità, previa autorizzazione dei genitori dell’alunno disabile e comunque nell’ambito del
G.L.O. d’Istituto. Gli interventi vanno formalizzati con un progetto educativo/didattico
contestualizzato.
Il docente di sostegno è assegnato all’alunno e di supporto alla classe dell’alunno, nell’ambito del
G.L.H.I., all’inizio dell’anno scolastico;
Qualora l’alunno disabile sia assente, il docente di sostegno, contitolare nella classe, sarà utilizzato
per le sostituzioni; parimenti il docente di sostegno del plesso, in assenza dell’alunno diversamente
abile, sarà utilizzato per le sostituzioni in altre classi, qualora sia presente il docente frontale della
propria classe. Sia per l’uno che per l’altro caso, l’insegnante è tenuto a comunicare con tempestività l’assenza dell’alunno diversamente abile al collaboratore di plesso.
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Art. 19
Criteri relativi all’utilizzo dei Collaboratori scolastici
I collaboratori scolastici sono assegnati ai plessi scolastici tenendo conto della:
Continuità;
Spostamento temporaneo in altro plesso per sostituzione al collega assente e per supporto
all’ufficio di segreteria;
Adesione volontaria a mansioni specifiche in base alle disponibilità e alle competenze del personale in questione.
L’assegnazione ai plessi e alle sedi del personale ATA è da effettuarsi con priorità per il personale
già titolare rispetto a quella del personale che entra a far parte per la prima volta dell’organico della
scuola.
Art. 20
Vigilanza sugli alunni
Il dovere di vigilanza sugli alunni riguarda ogni momento della vita scolastica e ogni attività
programmata dagli Organi Collegiali (uscite didattiche, visite guidate, feste, attività sportive, ecc
…).
Il dovere di vigilanza spetta agli insegnanti di sezione, di classe, di sostegno, anche in presenza di
altri adulti autorizzati in via temporanea a collaborare allo svolgimento di particolari attività
didattiche. Nel caso in cui venissero attivati gruppi a classi aperte, previste da progetti inseriti nelle
programmazioni, anche l’adulto esperto, non insegnante di classe, dovrà ritenersi responsabile degli
alunni a lui affidati.
Quando la scolaresca segue le lezioni di lingua straniera, di religione cattolica, di attività
alternative, o è organizzata per classi aperte, o è temporaneamente affidata ad altro insegnante causa
assenza del titolare, il dovere di vigilanza compete al docente o ai docenti impegnati a impartire
l’insegnamento.
Gli alunni dovranno essere vigilati in maniera opportuna anche durante gli spostamenti all’interno
della struttura scolastica e negli spazi esterni, durante l’ingresso, gli intervalli, il pranzo,
l’interscuola, l’uscita.
Durante le ore di lezione gli insegnanti permetteranno agli alunni di uscire solo in caso di necessità
(per recarsi al bagno o in altra classe).
Gli insegnanti, che per necessità devono momentaneamente lasciare la classe, affideranno la stessa
ad un altro insegnante o al collaboratore scolastico. Gli spostamenti degli alunni sia all’interno che
all’esterno dell’edificio scolastico possono avvenire solo se questi sono accompagnati dai propri
docenti.
Nel caso in cui, per assenza o per ritardo del titolare, una sezione o classe sia provvisoriamente
scoperta, sarà cura dell’insegnante Collaboratore/responsabile e, in sua assenza, dei colleghi delle
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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altre sezioni o classi, organizzare la vigilanza della classe/sezione interessata, utilizzando a tale
scopo eventuali ore di contemporaneità o disponibilità di ore aggiuntive dei docenti.
Nel caso non ci fossero insegnanti in contemporaneità, si dovrà provvedere immediatamente
all’abbinamento dei gruppi, avendo cura di non far superare alle classi il numero massimo di alunni
consentito; in ogni caso gli alunni debbono essere costantemente sotto il controllo degli insegnanti
del plesso.
Eccezionalmente, e per tempi limitati (5/15 minuti), nel caso non sia possibile attenersi ai
comportamenti sopradescritti, si potrà ricorrere alla collaborazione del personale ausiliario.
In sintesi per garantire la vigilanza attenta di tutti gli alunni, i docenti devono:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
indossano, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l’intero orario di lavoro;
essere presenti a scuola cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni;
accompagnare al mattino in fila e in ordine gli alunni in classe e all’uscita fino all’uscita, come
descritto nel successivo art. 23;
vigilare con attenzione gli alunni durante la ricreazione, la mensa e il dopo-mensa;
non abbandonare per alcun motivo l’aula, lasciando gli alunni soli; in caso di necessità affidarli
temporaneamente alla vigilanza del collaboratore scolastico;
prevenire ed intervenire in ogni situazione che possa essere di pericolo per gli alunni (come ad
esempio, con provvedimento del Dirigente Scolastico, l’uso di attrezzature scolastiche vietate agli alunni o perché oggettivamente rischiose o perché non adeguatamente installate);
accogliere gli alunni che entrano in ritardo, segnalando in presidenza i ritardi (se abituali) e quelli ripetutamente non giustificati.
In particolare i docenti di Educazione motoria controlleranno gli alunni durante gli spostamenti nel
seguente modo:
• il docente, dopo l’appello nominale degli alunni presenti in classe, preleverà gli alunni dalla classe per condurli in palestra;
• egli farà formare una fila ordinata;
• vigilerà il percorso classe-palestra, per evitare il verificarsi di rischi o danni;
• in palestra, durante le attività motorie, l’insegnante avrà premura di evitare che i discenti usino
attrezzi pericolosi;
• l’utilizzo degli attrezzi ginnici dovrà avvenire sotto la sua stretta vigilanza;
• egli si preoccuperà di far indossare agli alunni un abbigliamento idoneo (scarpette, tuta, ginocchiere,…);
• le attività dovranno terminare in tempo utile, per consentire agli alunni un rientro prudente e rispettoso dei tempi attesi;
• per il rientro in classe saranno adottate le stesse modalità previste per l’uscita.
Compiti di sorveglianza dei collaboratori scolastici
I collaboratori scolastici hanno compiti specifici che sono tenuti ad assolvere sulla base di apposito
mansionario e riguarda la vigilanza:
a)
all’apertura dei cancelli prima dell’inizio delle lezioni, nel momento dell’entrata degli alunni;
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b)
c)
d)
e)
f)
g)
durante la ricreazione e durante il cambio dell’ora per evitare che gli alunni possano uscire
dall’ingresso;
durante le lezioni, quando gli alunni usufruiscono dei servizi igienici o sostano nei corridoi;
in qualsiasi momento in cui gli alunni siano privi del controllo degli insegnanti e ad intervenire
per evitare qualsiasi situazione di pericolo;
nel piano di loro competenza;
quando constatano l’assenza di insegnanti, che sono tenuti a comunicare in presidenza affinché
siano presi i necessari provvedimenti, sono obbligati a rimanere in aula con compiti di sorveglianza per non più di 15 minuti; in caso contrario, gli alunni dovranno essere affidati ad uno o
più docenti in servizio;
garantire la sorveglianza delle classi in caso di allontanamento del docente per necessità e nel
cambio delle ore.
Art. 21
Infortuni o malori degli alunni
Nell’eventualità che si verifichi un infortunio tale da non poter essere risolto con un semplice
intervento (disinfezione ecc …) oppure un malore, gli operatori scolastici, valutata la gravità del
caso, sono tenuti ad osservare le seguenti disposizioni:
•
•
•
•
soccorrere immediatamente l’infortunato, rispetto alle proprie documentate competenze;
successivamente chiedere l’intervento del pronto soccorso o di un medico;
contattare telefonicamente la famiglia;
informare il Dirigente Scolastico.
Di norma l’alunno dovrà essere accompagnato al pronto soccorso da un genitore o un familiare. In
caso di non reperibilità di quest’ultimo dovrà provvedere un operatore scolastico. È da evitare che
l’insegnante abbandoni, anche temporaneamente, la propria classe.
Per qualsiasi infortunio, anche di lieve entità, occorre:
1. inoltrare denuncia alla compagnia assicuratrice entro due giorni (a cura dell’ufficio di segreteria);
2. scrivere la relazione sull’infortunio entro due giorni (a cura dell’insegnante);
I modelli per la compilazione della relazione sono disponibili presso l’ufficio di segreteria.
Nella relazione dovranno essere contenuti i seguenti elementi:
•
•
•
•
•
•
nome e cognome dell’infortunato, classe e scuola;
puntuale descrizione del fatto che ha determinato l’infortunio;
giorno, luogo, ora in cui è avvenuto l’infortunio;
attività che si stava svolgendo;
persone responsabili presenti ed eventuali testimoni;
entità dell’infortunio e dichiarazione del medico.
3. invitare i genitori a recarsi presso gli uffici di segreteria per controfirmare la denuncia, consegnare il certificato medico, firmare le dichiarazioni allegate alla denuncia stessa.
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Gli operatori scolastici non sono autorizzati a somministrare alcun medicinale agli alunni.
Art. 22
Esoneri dalle lezioni di educazione fisica e di religione cattolica
Come da C. M. 28 maggio 1988, n. 146, prot. n. 10168, gli alunni che intendano essere esonerati in
tutto o in parte dalle lezioni di sport, devono presentare istanza in carta libera (D.P.R. 955/82 art.
11), sottoscritta dal genitore, al Dirigente Scolastico, entro il 30 settembre.
In seguito, potranno essere presentate domande di esonero per cause d’impedimento sopraggiunto o
rivelatesi nel corso dell’anno scolastico.
Le richieste di esonero, pur accolte, non sottraggono l’alunno dalla partecipazione alle lezioni di
educazione fisica, limitatamente a quegli aspetti non incompatibili con le sue particolari condizioni
soggettive.
Le indisposizioni momentanee alle lezioni di educazione fisica devono essere giustificate per
iscritto dal genitore.
Ugualmente gli alunni che non si avvalgono dell’Insegnamento della Religione Cattolica devono
produrre istanza in carta semplice indirizzata al dirigente scolastico e firmata dal genitore che
attesta la volontà di non far partecipare il proprio/a figlio/a alle attività di religione cattolica.
Sia nel caso del comma 1 che 4 del presente articolo, gli alunni svolgeranno attività di studio
assistito in classi parallele. Il genitore che decide di lasciare l’alunno in classe durante l’ora di
religione o decide di far svolgere altra attività nella classe parallela dovrà produrre richiesta scritta.
(rif. delibera collegiale n. 12 del 01/09/2016).
Art. 23
Ingresso, intervallo, mensa, interscuola, uscita.
Ingresso/uscita
Gli orari d’ingresso e di uscita degli alunni vengono stabiliti all’inizio di ciascun anno scolastico dal
Consiglio di Istituto.
Il personale insegnante si deve trovare a scuola, per la vigilanza sugli alunni, 5 minuti prima
dell’inizio delle lezioni e delle attività didattiche e deve provvedere, durante l’uscita, ad
accompagnare le scolaresche fino al limite dello spazio di pertinenza dell’edificio scolastico sul
limite delle scale, prima della discesa dei gradini. I docenti delle classi prime, della Scuola Primaria
del plesso Avezzana, preleveranno e consegneranno gli alunni dagli/agli accompagnatori sul limite
delle scale, prima della discesa dei gradini, mentre i docenti delle classi seconde, terze, quarte e
quinte attenderanno gli alunni nelle rispettive aule.
Considerata invece l’ampia disponibilità di spazio utilizzabile per le operazioni di accesso/uscita, i
docenti della Scuola Primaria del plesso S. Tammaro preleveranno/consegneranno gli alunni
dagli/agli accompagnatori al termine delle scale, alla fine della discesa dei gradini.
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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Nella scuola dell’infanzia i genitori, o chi ne fa le veci, accompagnano e ritirano i loro figli
direttamente in sezione e se gli alunni usufruiscono del pulmino privato, i docenti o i collaboratori
sono tenuti ad accompagnarli fin sul mezzo.
Un collaboratore scolastico vigilerà al cancello dell’edificio scolastico sui bambini sia durante
l’uscita sia durante il rientro degli stessi per le attività extrascolastiche.
I genitori dovranno assicurare la massima collaborazione in relazione a quanto segue:
•
•
•
•
•
•
•
•
Prelevare personalmente i propri figli all’uscita da scuola. Solo in caso di particolari necessità è
possibile delegare altra persona maggiorenne, previa compilazione di apposito modulo da richiedere agli insegnanti o ai collaboratori scolastici.
I bambini non possono essere prelevati da persone minorenni.
Eventuali altre dichiarazioni scritte da parte dei genitori con le quali i genitori autorizzano, sotto
la propria responsabilità, il proprio bambino a tornare a casa da solo all’uscita da scuola, non saranno accettate dagli insegnanti se non vistate dal Dirigente Scolastico.
Al termine delle lezioni, con l’uscita dal cancello della scuola, scatta per le famiglie l’obbligo di
garantire l’incolumità dei propri figli.
In caso di ritardo nel ritiro dei bambini al termine delle lezioni, è necessario informare telefonicamente il personale docente o ausiliario, affinché questo provveda a trattenere il bambino fino
all’arrivo dei genitori. Qualora i ritardi si ripetessero nel corso dell’anno, il personale docente
segnalerà il fatto al Dirigente Scolastico, che convocherà immediatamente la famiglia. Nel caso
di ripetuti ritardi nel ritiro, come da disposizioni vigenti, i bambini saranno affidati alla Polizia
Municipale.
È necessario rispettare l’orario d’ingresso e di uscita da scuola.
È necessario che i genitori accompagnino e ritirino i bambini solo fino all'ingresso della scuola.
È vietato entrare in aula; per qualsiasi esigenza particolare, ci si potrà rivolgere al personale ausiliario, che provvederà anche alla consegna di materiale didattico o altre dimenticanze dei bambini.
I genitori dei bambini frequentanti la scuola dell’infanzia dovranno accompagnare e ritirare i
propri figli.
L’orario giornaliero delle attività educative per le scuole dell’infanzia, per le scuole primarie e
secondarie di 1° grado e è fissato all’inizio di ogni anno scolastico, con delibera del Consiglio di
Istituto che fa seguito alle proposte del Collegio Docenti.
Gli insegnanti che sono in servizio alla prima ora raggiungono la scuola 5 minuti prima dell’inizio
delle lezioni, rendendosi da tale ora responsabili di tutti gli alunni della propria classe che man
mano raggiungono la loro aula.
Il personale ausiliario suona la campanella d’inizio delle lezioni quindi chiude l’accesso alla scuola;
consente l’ingresso anche a quegli alunni che eccezionalmente raggiungono la scuola con ritardo.
L’insegnante s’informa sui motivi del ritardo e richiama alla puntualità.
Intervallo/interscuola
Motivazioni di ordine igienico, educativo e didattico inducono a confermare il tradizionale
“intervallo”, che è fruito in ogni scuola, per 15 minuti a metà dell’orario scolastico mattutino: di
norma, dalle ore 10:15/10:30 - 10:30/10:45
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Il personale docente è sempre presente; ogni insegnante è responsabile del proprio gruppo di alunni
e cura che l’intervallo si svolga in un clima educativo e utile al reintegro delle energie (mediante il
gioco, la conversazione, la consumazione di un piccolo spuntino...).
Durante l’intervallo, in particolar modo, i docenti dovranno sorvegliare gli alunni a loro affidati,
secondo l’orario, avvalendosi, nei plessi in cui è presente, della collaborazione del personale
ausiliario.
Nei corridoi della scuola, per evidenti motivi di sicurezza, non si può correre o fare giochi
pericolosi; sarà cura dei docenti evitare comportamenti pericolosi.
Agli alunni è proibito, nel suddetto periodo, accedere ad aule diverse dalla propria e alle aule
speciali (laboratorio di informatica, di arte, ecc …).
La sorveglianza durante la ricreazione degli allievi della scuola secondaria sarà affidata ai docenti
della 2^ ora (10:15/10:30) e della 3^ ora (10:30/10:45); ad essi non è consentito allontanarsi dalle
classi.
La vigilanza del personale ausiliario durante l’intervallo sarà rivolta a favorire un utilizzo ordinato
dei servizi igienici, dei corridoi e degli atri (Circolare del D.S. del 22/09/2016, prot n. 6197 A21).
Dopo la consumazione del pasto e fino al momento della ripresa delle attività didattiche, gli allievi
fanno attività ricreative e liberatorie in modo spontaneo ed organizzato.
Ogni insegnante resta responsabile del proprio gruppo di alunni.
È qui particolarmente importante la valorizzazione dell’intervento educativo dell’insegnante,
realizzandosi un’occasione fondamentale in cui si sviluppano significativi processi di
socializzazione dell’alunno e di autonomia personale.
Mensa
Il funzionamento della mensa nella scuola dell’infanzia e nel tempo pieno della scuola primaria è
interno all’orario scolastico ed appartiene alle vere e proprie attività educative.
Eventuali deroghe alla partecipazione alla mensa possono essere concesse dal Dirigente Scolastico
su richiesta delle famiglie per giustificati e inderogabili motivi.
Gli alunni partecipano alla mensa in gruppi formati secondo la stessa composizione che caratterizza
le sezioni/classi/pluriclassi. Gli insegnanti incaricati per le rispettive sezioni/classi sono tenuti ad
assistere i bambini a pranzo, promuovendo un clima favorevole e facendo opera di educazione
alimentare e sociale. Gli Insegnanti sono responsabili delle classi affidate.
Gli insegnanti presenti alla mensa abitueranno gli alunni a un’adeguata igiene personale (lavarsi le
mani,…) e, durante il pranzo, controlleranno gli stessi e li educheranno ad un corretto
comportamento.
Non si possono accogliere richieste dei genitori degli alunni che frequentano un tempo scuola di 40
h. settimanali, con servizio di refezione, di rinunciare alla mensa scolastica a favore di altre
soluzioni.
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
30
Solo per gli alunni della scuola dell’infanzia possono essere autorizzate uscite anticipate considerata
la tenera età degli utenti.
Non si autorizzano gli utenti a consumare pasti o panini preparati dalle famiglie, per evidenti
problemi di controllo sui cibi introdotti a scuola e per le sue conseguenti responsabilità.
La scuola è disponibile, su motivazioni squisitamente mediche certificate, a raccogliere gli alunni
esonerati per motivi di allergie o altro dopo un’ora di pausa, per consumare il pranzo a casa, e
obbligatoriamente ritornare a scuola per effettuare l’orario curricolare scelto dalle famiglie.
Le famiglie, i cui figli presentino allergie, sono invitate a darne comunicazione per iscritto alla
scuola e al servizio mensa comunale, eventualmente per concordare pasti alternativi.
Art. 24
Festeggiamenti di compleanno/ onomastico a scuola. Altri festeggiamenti
Non sono ammessi festeggiamenti nelle aule durante le attività educativo/didattiche relativi ai
compleanni e agli onomastici degli alunni di questo Istituto (Delibera collegiale n. 10 del
14/09/2016).
Sono ammessi esclusivamente i festeggiamenti per l’accoglienza, per i progetti di continuità tra i
vari ordini di scuola e in occasione di manifestazioni ed eventi organizzati dall’istituto, previa
autorizzazione del Dirigente. A tal fine l’Istituto richiede all’utenza, all’inizio di ogni anno
scolastico, una dichiarazione, da parte dei genitori degli alunni che soffrono di allergie alimentari o
d’intolleranze, nella quale informano la scuola dei cibi da evitare.
Sarà cura degli insegnanti evitare che gli alunni allergici o intolleranti dichiarati, durante i
festeggiamenti autorizzati, possano assumere alimenti vietati.
Art. 25
Cambio ora
Il cambio dell’insegnante, al termine dell’ora di lezione, deve essere sollecito e contemporaneo, per
evitare che i ragazzi restino soli anche per pochi minuti; il docente è responsabile della classe dove
deve recarsi dopo il suono della campanella.
In caso di lungo ritardo dell’insegnante subentrante, la classe sarà sorvegliata dai collaboratori
scolastici e ne sarà data comunicazione al Dirigente Scolastico.
Art. 26
Ritardi, uscite anticipate degli alunni
Il ritardo con cui il bambino arriva a scuola, dopo l’inizio delle lezioni, è ammesso solo in quanto
sia motivato da particolari e giustificate ragioni; l’entrata posticipata sarà sempre documentata dalla
sottoscrizione da parte dei genitori/tutori del permesso in cui sia esplicato l’orario d’ingresso.
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
31
Nel caso di ritardi abituali, o comunque ritenuti assolutamente ingiustificati, l’insegnante
provvederà a comunicare ai genitori dell’alunno la situazione e richiederà agli stessi i motivi che
sono alla base di tale comportamento. I casi più gravi saranno segnalati al Dirigente Scolastico.
L’alunno può motivatamente allontanarsi dalla scuola durante le ore in cui si svolgono le attività
scolastiche, solo se prelevato da un genitore, o da familiare maggiorenne o da persona da lui
delegata per iscritto.
La persona che si presenterà per ritirare l’alunno, firmerà un apposito modulo assumendosi la
responsabilità del minore affidato.
Quando l’uscita degli alunni non sia richiesta per esigenze episodiche e occasionali, bensì per
necessità prolungate o permanenti (ad esempio per terapie), la domanda della famiglia sarà rivolta
al Dirigente Scolastico che risponderà con comunicazione scritta alla famiglia e, per conoscenza,
agli insegnanti della classe.
All’uscita da scuola l’alunno deve essere prelevato dal genitore o da un adulto delegato per iscritto.
Solo in casi eccezionali e debitamente motivati, e solo per gli alunni delle classi secondarie, i
ragazzi potranno recarsi a casa senza adulto. Pur consapevoli delle loro responsabilità e della
necessità di delegare maggiorenni per l’affidamento de/della proprio/a figlio/a all’uscita della
scuola, i genitori dovranno dichiarare che l’alunno/a è un/una bambino/a ragazzo/a consapevole,
al/alla quale è stata impartita in famiglia un’ottima educazione civica. Dovranno precisare, altresì,
che la propria abitazione ha una distanza limitata dalla scuola e non è previsto l’attraversamento di
vie pericolose a traffico pesante. Infine gli stessi dovranno enunciare che più volte hanno verificato
la capacità del proprio/a figlio/a a muoversi autonomamente e ritengono, quanto richiesto, utile al
suo percorso di crescita e a garantire la progressiva autonomia. Pur consapevoli dei rischi
conseguenti alla loro richiesta, sollevano la scuola da ogni responsabilità.
Art. 27
Frequenza e assenze degli alunni
Le norme sanitarie inerenti alle assenze degli alunni, sono definite dal Regolamento Sanitario
inviato alle scuole dall’A.S.L. di competenza.
Gli alunni che si assentano per un periodo superiore ai 5 giorni devono presentare, al rientro, il
certificato di esenzione da malattie infettive e parassitarie rilasciato da un medico abilitato
all’esercizio della professione; sono esentati da questo obbligo gli alunni che abbiano
anticipatamente segnalato l’assenza e che la stessa non sia dovuta a motivi di salute.
Il certificato deve essere presentato anche per un’assenza inferiore ai 5 giorni, se il minore è stato
allontanato dalla comunità per sospetta malattia infettiva.
I genitori sono tenuti a comunicare tempestivamente agli insegnanti l’insorgenza di malattie
infettive del proprio figlio, onde prevenire quanto prima possibile il contagio.
Per le assenze inferiori ai 5 giorni gli alunni sono tenuti a presentare giustificazione scritta firmata
dai genitori, utilizzando l’apposito libretto (scuola secondaria di 1° grado) e diario (scuola
primaria).
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
32
Eventuali ripetute irregolarità nella frequenza scolastica degli alunni devono essere segnalate dai
docenti alla Segreteria dell’Istituto.
Art. 28
Diritti e doveri degli alunni
Al fine di promuovere la propria crescita culturale e assolvere ai propri compiti sociali, si impegna
a:
• rispettare il Regolamento d’Istituto prendendo coscienza propri diritti-doveri;
• collaborare con gli insegnanti per mantenere in classe un clima favorevole al dialogo e
all’apprendimento;
• avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale A.T.A un atteggiamento
rispettoso anche sotto il profilo formale;
• avere nei confronti dei compagni lo stesso rispetto che chiede per se stesso;
• rispettare il proprio materiale, gli ambienti e le attrezzature scolastiche;
• partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo sfruttando le opportunità offerte dalla
scuola;
• applicarsi con puntualità nei compiti a casa e nello studio;
• frequentare con puntualità e regolarmente le lezioni;
• mettere in atto un atteggiamento responsabile per il raggiungimento degli obiettivi formativi ed
educativi;
• attuare comportamenti adeguati alla salvaguardia della sicurezza propria e altrui, sia in ambiente
scolastico che extra-scolastico;
• accettare, rispettare, aiutare gli altri ed i diversi da sé.
Diritti
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
Diritto ad una formazione culturale qualificata.
Diritto all’informazione sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.
Diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.
Diritto ad una valutazione.
Diritto ad una valutazione a scopo formativo e quindi tempestiva e trasparente, non generica,
ma precisa nei descrittori e nei criteri, volta a rendere cosciente gli alunni del processo formativo di cui sono protagonisti, anche in virtù del conseguente sviluppo della capacità di autovalutazione.
Diritto all’informazione circa il P.O.F. e la programmazione educativa e didattica di classe e di
materia.
Diritto di scelta tra le attività curricolari integrative offerte dalla scuola.
Diritto al recupero di situazioni di ritardo e svantaggio, prevenzione del disagio.
Diritto al rispetto paritario, e quindi all’assoluta tutela della dignità personale, anche e soprattutto quando si trovino in grave difficoltà d’apprendimento o in una condizione di disagio relazionale, con i compagni e con gli insegnanti.
Diritto all’ascolto da parte di tutti gli operatori scolastici.
Diritto alla sicurezza ed alla funzionalità di ambienti ed attrezzature.
Diritto a disporre di una adeguata strumentazione tecnologica.
Diritto a servizio di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
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Doveri
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
Dovere di presentarsi con puntualità e regolarità alle lezioni. Oltre alle lezioni fanno parte integrante delle attività didattiche anche ricerche, lavori di gruppo, visite guidate e viaggi
d’istruzione che vengono svolte durante l’orario scolastico.
Dovere di raggiungere al suono della campanella le aule sotto la sorveglianza dell’insegnante
della prima ora.
Dovere di accedere alle aule speciali (laboratori) solo se accompagnati dai propri docenti.
Divieto di accedere ai servizi durante la prima ora di lezione e nell’ora successiva all’intervallo
(per gli alunni delle scuole secondarie di 1° grado), salvo casi eccezionali valutati dal singolo
docente o documentate da un genitore.
Divieto di sostare senza motivo nei corridoi e negli altri locali.
Dovere di presentarsi a scuola forniti di tutto l’occorrente per le lezioni della giornata.
Divieto di portare a scuola oggetti inutili o di valore e tantomeno pericolosi ; tali oggetti verranno ritirati e consegnati ai genitori.
Il cellulare deve essere spento durante le ore di lezione.
Dovere di mantenere l’aula e gli altri locali della scuola da loro frequentati, ordinati e puliti e di
non danneggiare le suppellettili né materiali dei compagni. Gli eventuali danni arrecati dovranno essere rimborsati o dal responsabile del danno o dalla classe alla quale il responsabile non
identificato appartenga.
Dovere di rispettare tutto il personale della scuola, compreso quello in servizio temporaneo.
Dovere di svolgere i compiti assegnati e di impegnarsi nello studio.
Dovere di prestare attenzione in classe.
Dovere di dare il proprio contributo partecipando con interventi opportuni.
Dovere di contribuire a creare un clima positivo di collaborazione e apprendimento, evitando
occasioni di disturbo.
Venir meno ai doveri scolastici elencati prefigura una mancanza disciplinare per la quale sono
applicate le relative SANZIONI DISCIPLINARI.
Art. 29
Regolamento di disciplina - scuola primaria
Il Regolamento di Disciplina per le Scuole Primarie dell’Istituto Comprensivo 2 di S. Maria C.V. è
stato redatto ai sensi dell'art. 328, comma 7, del D.L. 297 del 16.04.1994 e del Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ed è parte integrante del Regolamento di Istituto.
Premessa
La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni.
In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire agli studenti la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio. Lo sviluppo delle potenzialità di
ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio.
ISTITUTO COMPRENSIVO 2 “RITA LEVI-MONTALCINI” - S. MARIA C.V. (CE)
REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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1. Mancanze Disciplinari
Configurano mancanze disciplinari da parte degli alunni della scuola primaria i seguenti comportamenti:
a. presentarsi alle lezioni ripetutamente sprovvisti del materiale scolastico;
b. spostarsi senza motivo o senza autorizzazione nell’aula e nell’edificio;
c. giocare o chiacchierare, disturbando, o rendersi protagonisti di interventi inopportuni durante le attività scolastiche o durante gli spostamenti nell’edificio e all’esterno;
d. rifiutarsi di eseguire i compiti assegnati;
e. portare a scuola oggetti non pertinenti alle attività, telefoni cellulari senza la specifica autorizzazione del genitore, materiali pericolosi
f. non osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza contenute nel regolamento di Istituto;
g. sporcare intenzionalmente, danneggiare i locali, gli arredi o gli oggetti personali;
h. utilizzare in modo improprio le attrezzature scolastiche
i. utilizzare il cellulare durante le lezioni e l’intervallo senza specifica autorizzazione
dell’insegnante e/o del D.S.
j. offendere con parole, gesti o azioni il personale scolastico o i compagni;
k. ogni altro comportamento che, nella situazione specifica, sia ritenuto scorretto
dall’insegnante.
Sarà inoltre cura degli insegnanti verificare con i genitori eventuali responsabilità degli alunni in
merito a ritardi ripetuti.
2. Provvedimenti Disciplinari
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.
Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sul profitto.
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare, ispirate, per
quanto possibile, al principio della riparazione del danno e all’acquisizione di norme di comportamento adeguate.
Esse tengono conto della situazione personale dello studente.
2.1. Interventi
Interventi educativi graduati, applicati a discrezione degli insegnanti in base alla gravità e/o alla
frequenza delle mancanze:
INTERVENTI
PROCEDURE RELATIVE
AL SINGOLO
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INTERVENTO
A
Richiamo orale
Da parte del docente di classe
B
Comunicazione scritta alla famiglia
Temporanea sospensione dalle lezioni scolastiche, massimo 10 minuti, per consentire allo stu-
Da parte del docente con co-
dente una riflessione personale sul suo comportamento; l’alunno dovrà sempre essere vigilato
municazione scritta alla fami-
da un docente a disposizione o da un collaboratore scolastico.
glia
D
Convocazione dei genitori
Da parte del team docenti
E
Comunicazione scritta del Dirigente Scolastico alla famiglia
F
Convocazione dei genitori ad un colloquio con il Dirigente Scolastico
C
Da parte del Dirigente Scolastico
Da parte del Dirigente Scolastico
Gli insegnanti attueranno gli interventi previsti, in ogni caso, nel rispetto dell’individualità e personalità del bambino.
L’educazione alla consapevolezza, nelle relazioni insegnante-alunno, sarà l’obiettivo di tutti gli interventi educativi; in particolare, prima di procedere agli interventi educativi, di cui ai punti d), e),
f), dovrà essere data all’alunno la possibilità di esprimere le proprie ragioni.
2.2. Interventi Educativi Mirati
INTERVENTI MIRATI
A
PROCEDURE RELATIVE AL
SINGOLO INTERVENTO
relativamente al punto 1.c
eventuale assegnazione di un’esercitazione di rinforzo da eseguirsi a casa inerente l’attività
svolta in classe, al momento della mancanza disciplinare; tale provvedimento verrà comunicato per iscritto alla famiglia;
Da parte del docente di classe
B
relativamente ai punto 1e e 1i
sequestro del materiale non pertinente o pericoloso; tale materiale verrà riconsegnato al termine dell’anno scolastico o ai genitori;
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C
relativamente al punto 1g
invito a collaborare, nei limiti del possibile, al ripristino della situazione antecedente la
mancanza disciplinare, anche con eventuale risarcimento dei danni.
D
relativamente al punto 1h
invito a presentare le proprie scuse al personale scolastico o compagni offesi.
Da parte del docente di classe e
del Dirigente Scolastico
Da parte del docente di classe
E
relativamente a tutti i punti
interventi volti a promuovere la riflessione dell’alunno sui suoi comportamenti nelle modalità precedentemente concordate con la classe in fase di definizione di regole e sanzioni
Anche in questo caso gli interventi previsti saranno attuati nel rispetto dell’individualità e personalità del bambino, garantendo all’alunno la possibilità di esprimere le proprie ragioni.
Tenuto conto delle disposizioni vigenti, del fatto che i provvedimenti disciplinari devono avere
un’importante finalità educativa e tendere al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della Comunità Scolastica.
Gli stessi devono essere:
• tempestivi e temporanei
• graduati e proporzionati alle infrazioni
• contestuali e riferiti alle caratteristiche personali e socioculturali dell’alunno
• non mortificanti
• ispirati al principio della responsabilità personale e della riparazione del danno
In considerazione dell'età degli alunni della scuola primaria è opportuno che, qualora si ritenga necessario, la sanzione sia erogata e applicata in tempi ristretti perché la stessa sia chiaramente percepita in relazione alla mancanza.
2.3. Sanzioni Disciplinari
SANZIONI
sospensione da un’attività complea) mentare, compreso uno o più visite
guidate;
PROCEDURE RELATIVE AL SINGOLO INTERVENTO
Le sanzioni di cui al punto a) sono deliberate da una commissione composta dal Dirigente, dall’èquipe pedagogica della classe e dal rappresentante dei genitori eletto
nell’interclasse.
Anche le sanzioni disciplinari hanno finalità educativa, pertanto sono limitate e cessano in ogni caso il loro effetto con la chiusura dell’anno scolastico.
Il Consiglio di Interclasse per soli docenti erogherà le sanzioni nelle riunioni ordinarie o, se necessario per motivi di urgenza, in riunioni appositamente convocate su
proposta scritta della maggioranza dei docenti della classe.
Per la discussione degli interventi disciplinari ai punti cui sopra, la commissione deve
essere convocata come organismo perfetto.
Il Coordinatore di classe o altro docente introdurrà con una relazione descrittiva dei
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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fatti e comportamenti che hanno determinato la proposta di convocazione.
In considerazione dell’età degli alunni della scuola primaria è opportuno che, qualora
necessario, la sanzione sia erogata e applicata in tempi ristretti perché la stessa sia
chiaramente percepita in relazione alla mancanza.
Gli interventi educativi e mirati e le sanzioni disciplinari sono immediatamente esecutive.
3.
Impugnazioni
Contro le sanzioni di cui alla lettera a) è ammesso ricorso da parte dei genitori dell’alunno coinvolto, entro 15 giorni dalla notifica del provvedimento, a un Organismo composto da:
o
o
o
Dirigente Scolastico (presidente)
un rappresentante dei docenti
due rappresentanti dei genitori.
Tale Organo decide entro 10 giorni dalla presentazione del ricorso. Qualora non decida entro tale
termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata.
Tale organo decadrà con il decadere del Consiglio di Istituto. Le deliberazioni dell’Organo di garanzia dovranno essere assunte a maggioranza (l’eventuale astensione non influisce sul conteggio
dei voti; in caso di parità la sanzione è confermata) e alla presenza di tutti i suoi membri.
I rappresentanti dei docenti e dei genitori non dovranno essere membri del Consiglio di Istituto.
I rappresentanti dei genitori saranno individuati contestualmente all’elezione del Consiglio di Istituto o, in via transitoria, dei loro rappresentanti nei consigli di classe sulla base di una lista di candidati che avranno precedentemente espresso la propria disponibilità.
I requisiti per la candidatura saranno gli stessi previsti per l’elezione del Consiglio di Istituto. Il
rappresentante dei docenti sarà eletto dal Collegio dei Docenti.
Nel caso i primi degli eletti perdessero il requisito all’elezione verranno surrogati dal candidato,
immediatamente successivo per numero di preferenze ricevute.
In caso d’incompatibilità (il docente o il genitore debbono deliberare in merito a una sanzione
comminata ad un proprio figlio o alunno) o di temporanea indisponibilità verrà chiamato a far parte
dell’organo di garanzia, limitatamente al caso, il genitore o il docente, immediatamente successivi
per numero di preferenze.
In attesa dell’elezione, faranno parte dell’organo i membri previsti dal Regolamento previgente.
Norme di Comportamento e di Sicurezza durante le Visite Guidate
Le visite guidate non hanno finalità meramente ricreative, ma costituiscono iniziative complementari delle attività della scuola al fine della formazione generale e culturale; pertanto i partecipanti sono
tenuti ad osservare le seguenti norme di comportamento per la salvaguardia della propria ed altrui
sicurezza:
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In autobus
si sta seduti al proprio posto, infatti se si rimanesse alzati una brusca manovra potrebbe far perdere l’equilibrio e causare brutte cadute
o si allacciano le cinture di sicurezza ove presenti
o non si mangia né si beve, infatti un’improvvisa frenata potrebbe causare l’ingestione di liquidi
e/o solidi nelle vie aeree con conseguenti problemi sanitari
o si conversa senza far confusione, altrimenti si distrae il conducente e lo si distoglie dalla guida.
o
Nel trasferirsi da un luogo all’altro
si resta con il proprio gruppo e si seguono le direttive dell’insegnante o della guida, infatti allontanandosi o non seguendo le istruzioni date ci si mette in condizione di pericolo
o non si toccano né si fotografano oggetti e/o dipinti esposti in mostra senza averne il permesso,
infatti potrebbero venir facilmente danneggiati
o
Uso del cellulare
o
Il cellulare deve essere usato secondo le indicazioni degli insegnanti con obbligo di spegnerlo,
comunque, nei locali oggetti della visita d’istruzione (musei, chiese, locali chiusi, …)
La buona educazione nei rapporti con le altre persone non è materia di sicurezza, ma rende più piacevole la vita di tutti.
Queste norme sono adottate nell’esclusivo interesse della tutela dell’integrità fisica degli allievi. Il
proprio comportamento non deve disturbare gli altri studenti e gli insegnanti: tutti i ragazzi hanno
diritto di beneficiare pienamente della visita d’istruzione.
Qualora non vengano rispettate una o più norme, dopo un primo richiamo verbale, si procederà ad
informare tempestivamente la famiglia e ad applicare le disposizioni del presente regolamento di disciplina.
Risarcimento dei danni causati alle strutture e alle attrezzature della scuola
La conservazione degli ambienti, delle strutture e degli oggetti di proprietà della scuola è affidata al
senso di responsabilità morale, sociale e civile di tutti.
Per danni eventualmente prodotti dovuti ad intenzionalità si stabiliscono i seguenti provvedimenti:
• chi venga riconosciuto responsabile di atti di vandalismo nei confronti di arredi o di danni a strutture della scuola, di furti o di danneggiamento è tenuto a risarcire il danno
• le somme derivate dal risarcimento saranno acquisite al bilancio della scuola e destinate alle necessarie riparazioni.
Il presente Regolamento di disciplina fa parte integrante del Regolamento generale d'Istituto.
La Scuola
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in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione Italiana, tenuto conto della “Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo”, recepita con legge 27/05/91 n. 176
garantisce
allo studente, in quanto persona, l’integrale godimento dei diritti che gli sono riconosciuti nei citati
documenti
chiede
• all’alunno l’osservanza dei doveri previsti dal Regolamento
• alla famiglia, riconoscendone la primaria responsabilità educativa, una fattiva collaborazione nel
comune compito educativo e nel rispetto delle regole previste dal Regolamento di Istituto.
Art. 30
Provvedimenti Disciplinari - scuola secondaria
Tenuto conto delle disposizioni vigenti, del fatto che i provvedimenti disciplinari devono:
avere un’importante finalità educativa;
tendere al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti
all’interno della Comunità Scolastica (art. 4 “Statuto delle studentesse e degli Studenti”);
devono essere:
tempestivi e temporanei;
graduati e proporzionati alle infrazioni;
contestuali e riferiti alle caratteristiche personali e socio-culturali dell’alunno, non mortificanti;
ispirati al principio della responsabilità personale e della riparazione del danno.
Considerato che:
nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre
le proprie ragioni;
in nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di
opinione correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità.
Si fissano di seguito i criteri per individuare gli interventi educativi e/o le sanzioni atte a correggere
le mancanze. Con l’applicazione della riforma scolastica tutte le mancanze disciplinari incidono sulla valutazione del comportamento e potrebbero incidere sulla valutazione relativa al profitto. Allo
studente è sempre offerta l’opportunità di convertire la sanzione in attività a favore della comunità
scolastica.
Tabella esplicativa delle tipologie delle mancanze-sanzioni-procedure e organo competente
MANCANZA
SANZIONE e PROCEDURA
ORGANO
COMPETENTE
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Giorno di rientro: ammonizione
Docente prima ora
verbale
Giorni successivi: annotazione
scritta sul diario personale
1. Assenze o ritardi non
dell’alunno e sul registro di
Coordinatore di Classe che
giustificati
classe.
poi riferisce al
C.d.C./interclasse
In caso di abitudine a ritardare le
giustificazioni:
avvertimento
telefonico o scritto alla famiglia
ed eventuale convocazione dei
genitori.
1a volta: ammonizione verbale e
obbligo di presentarli la lezione
2. Mancato assolvimento successiva.
dei doveri scolastici.
2a volta: nota sul diario Docente interessato
dell’alunno
In caso di recidività:
- attività riparatoria
a) Compiti non eseguiti
- avvertimento telefonico
scritto alla famiglia
Coordinatore di classe che
poi riferisce al
o C.d.C./interclasse
1a volta: ammonizione verbale ed
obbligo di presentarli la lezione
successiva.
Docente interessato
b)
Materiale richiesto non 2a volta: nota sul
dell’alunno
portato.
In caso di recidività:
diario
-
nota su registro di classe
-
avvertimento telefonico
scritto alla famiglia.
Coordinatore di classe che
poi riferisce al
o C.d.C./interclasse
• Nota sul diario dell’alunno e sul
registro di classe.
c) Uso, o anche
semplicemente
presenza visibile di
materiale estraneo
all’attività didattica
(figurine, MP3,
cellulari, ecc.)
• Sequestro del materiale e
consegna da parte del docente
in presidenza.
• Riconsegna del materiale
sequestrato al genitore (o
all’alunno solo su permesso del
genitore).
Docente
1° collaboratore del
Dirigente o Dirigente
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d) Possesso o uso di
sigarette nei locali
della scuola.
e) Abbigliamento
non
consono all’ambiente
scolastico
g) Uso non corretto dei
bagni
Richiamo verbale, nota sul diario
dell’alunno e sul registro di
classe.
Convocazione dei genitori e
attività formativa predisposta dal
C.d.C.
In caso di recidiva sanzione
pecuniaria/e
sospensione
disciplinare,
con
frequenza
obbligatoria in altra classe
parallela.
Nota sul
diario
personale
dell’alunno.
Se recidivo, ammonizione scritta
sul registro di classe e
avvertimento telefonico o scritto
alla famiglia.
Nota scritta sul diario personale
dell’alunno
Docente
Coordinatore di classe/
C.d.C./interclasse
Dirigente
Docente interessato.
Coordinatore di classe
Docente
In caso di comportamento
particolarmente grave:
• Coordinatore di classe
nota sul registro di classe, • Consiglio di classe/inter.
convocazione dei genitori e
attività riparatoria
3. Mancanza di rispetto In ordine di gravità:
sia verbale che con atti
Docente
verso
le
persone
Richiamo verbale dell’alunno
(compagni e personale
della scuola):
Nota sul diario personale
dell’alunno e sul registro di
Coordinatore di classe
Mancanza di rispetto,
classe
atteggiamento
provocatorio,
di
Nota con ammonizione del
sopraffazione,
Dirigente o vicario e colloquio
intimidazione
e
chiarificatore con le persone
Consiglio di Classe/
prepotenza,
anche
verso le quali l’alunno ha
Interclasse
verbale,
reiterata
tenuto un comportamento
trasgressione
alle
offensivo.
regole, nonché ogni
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
42
manifestazione
violenta sia verbale
che fisica.
Possesso e uso di
oggetti pericolosi.
Reiterata
trasgressione
norme
regolamento
disciplinare.
delle
del
4. Mancato rispetto
dell’ambiente e danno
alle attrezzature e agli
arredi.
Divieto di gettare
oggetti dalle finestre.
Ammanchi di
materiale.
Convocazione scritta della
famiglia
Attività
riparatoria
a
discrezione del Consiglio di
Classe
e/o
sospensione
didattica fino a gg. 3, con
frequenza obbligatoria in altra
classe parallela.
Sospensione didattica da 3 a 5
gg. e/o esclusione da viaggi
d’istruzione
e
uscite
didattiche.
Sospensione fino a 15 giorni
in caso di mancanze in cui
siano ravvisabili elementi di
bullismo e/o esclusione da
viaggi e visite didattiche.
Nota sul diario dell’alunno e
sul registro di classe e
convocazione dei genitori
Partecipazione a un’attività
predisposta da Consiglio di
Classe e/o riparazione del
danno materiale compiuto
In caso di recidiva e di
particolare entità del danno,
coinvolgimento della famiglia
e risarcimento del danno.
Sospensione dalle attività
didattiche per danni o
ammanchi di particolare
gravità o ripetuti.
(Allontanamento fino a 5 gg.
in caso di danno dovuto ad
atteggiamento irresponsabile,
fino a 15 gg. in caso di danno
premeditato).
In ordine di gravità:
5. Mancata osservanza
delle norme di sicurezza
Dirigente
Nota: se necessario il
C.d.C./I. è convocato
d’urgenza in seduta
straordinaria
Docente
Coordinatore di classe
Consiglio di classe/inter.
Dirigente
Nota: la sospensione fino a
15 giorni può essere irrogata soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai
quali si evinca la responsabilità disciplinare dello
studente.
Docente
Richiamo verbale dell’alunno. Coordinatore di classe
Nota sul diario personale
dell’alunno.
C.d.C./Interclasse
Nota sul diario dell’alunno e
sul registro di classe.
Dirigente o vicario
Convocazione scritta dei
genitori e attività riparatoria
predisposta dal C.d.C.
Richiamo del Dirigente o
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
43
vicario
Sospensione disciplinare
6. Reati che violino la
dignità e il rispetto della
persona umana (ad es.
violenza privata, minaccia,
percosse, ingiurie, reati di
natura sessuale, ecc) o che
mettano
in
pericolo
l’incolumità delle persone
(ad
es.
incendio
o
allagamento).
In ordine di gravità:
Consiglio di Istituto
a) Allontanamento dello studente Nota: per le sanzioni ai
dalla comunità scolastica per un punti “a” e “b”occorrerà
periodo superiore a 15 gg.
evitare che l’applicazione
di tali sanzioni determini,
b) Allontanamento dello studente quale effetto implicito, il
dalla comunità scolastica fino al raggiungimento di un
termine dell’anno scolastico in numero di assenze tale da
la
caso di recidiva oppure ove non compromettere
siano esperibili interventi per un possibilità per lo studente
reinserimento responsabile e di essere valutato in sede
di scrutinio.
tempestivo dello studente.
c) Esclusione dello studente dallo
scrutinio finale o la non
ammissione all’esame di stato
conclusivo del corso di studi nei
casi più gravi di quelli già indicati
al punto “b” e al ricorrere delle
stesse condizioni ivi indicate.
ALLA TERZA NOTA SUL REGISTRO DI CLASSE SOSPENSIONE DIDATTICA FINO A
3 GIORNI CON FREQUENZA OBBLIGATORIA IN ALTRA CLASSE PARALLELA
Impugnazioni
Avverso le sanzioni stabilite dagli Organi Collegiali, è possibile ricorrere, entro 15 giorni dalla
comunicazione della loro erogazione, all’Organo di Garanzia previsto dall’art. 5 dello Statuto dello
studente, così come modificato dall’art. 2 del D.P.R. 21/11/2007 n. 235.
L’Organo di garanzia dell'Istituto è composto dal Dirigente scolastico che lo presiede, da un
docente e da due rappresentanti dei genitori. I componenti vengono così designati:
1) L’insegnante designata dal Consiglio di Istituto, nella persona della prof.ssa Pirulli Genoveffa;
2) i due genitori, nelle persone dell’avv. Ornella Califano (presidente del C.I.) e della sig.ra Teresa
Piccirillo
I membri dell’Organo di garanzia, ad eccezione del Dirigente scolastico, non devono far parte
dell’organo che ha irrogato la sanzione.
I membri supplenti subentrano nei casi di dimissioni, d’incompatibilità (il docente che ha irrogato la
sanzione) o di dovere di astensione (il genitore dello studente destinatario del provvedimento) dei
titolari.
L’Organo di garanzia, entro dieci giorni dalla presentazione del ricorso, si riunisce e provvede a
decidere sullo stesso in via definitiva con deliberazione motivata. È tenuto ad sentire le parti
interessate e a valutare tutti gli elementi utili a disposizioni.
Art. 31
ISTITUTO COMPRENSIVO 2 “RITA LEVI-MONTALCINI” - S. MARIA C.V. (CE)
REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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Valutazione del comportamento
Il comportamento degli alunni, che concorre alla valutazione complessiva, è relativo sia al periodo
di permanenza a scuola, sia alla partecipazione ad attività e interventi educativi che la scuola
realizza fuori dalla propria sede.
CRITERI DI VALUTAZIONE
- SCUOLA DELL’INFANZIA La valutazione del comportamento nella scuola dell’infanzia viene effettuata in base ai criteri:
• autonomia;
• relazionalità;
• esecuzione consegne;
• rispetto regole;
• lavoro cooperativo.
- SCUOLA PRIMARIA In considerazione del particolare stadio dell’età evolutiva tipico degli alunni di scuola Primaria,
gli insegnanti non attribuiranno voti inferiori al sei, se non in casi strettamente necessari e
sempre che siano state adottate tutte le strategie valide al fine di promuovere, innanzitutto,
l’autostima e la fiducia in sé.
Il voto in condotta, nella scuola primaria, è espresso attraverso un giudizio dei docenti
contitolari della classe in base ai seguenti criteri:
• relazionalità;
• impegno e partecipazione;
• rispetto degli altri e delle cose;
• autonomia;
• autovalutazione,
• cooperazione.
- SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO -
Nella scuola secondaria il voto di comportamento, numerico, è definito dal Consiglio di Classe e
concorre alla valutazione complessiva dello studente poiché determina, se inferiore a sei
decimi, la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato, indipendentemente dalla
votazione conseguita nelle singole discipline di studio.
Il Consiglio di Classe attribuisce l’insufficienza in condotta in presenza di gravi violazioni dei
doveri degli studenti definiti nello Statuto delle Studentesse e degli Studenti e cioè nei seguenti
casi:
• frequenza irregolare dei corsi e mancato assolvimento degli impegni di studio;
• comportamento non rispettoso nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, del personale della scuola, dei compagni;
• mancata osservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento d’istituto;
• utilizzo improprio di strutture, macchinari e sussidi didattici;
• danni al patrimonio della scuola.
ISTITUTO COMPRENSIVO 2 “RITA LEVI-MONTALCINI” - S. MARIA C.V. (CE)
REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
45
Un’insufficienza in condotta deve essere, in ogni caso, preceduta da una sanzione disciplinare: il
reiterarsi della condotta sanzionata può determinare la decisione dell’attribuzione del 5 in
comportamento.
Di seguito si riportano i criteri di valutazione del comportamento con relativi indicatori e
descrittori e la scala docimologica di riferimento, distinta per la scuola primaria e per la scuola
secondaria di primo grado.
CRITERI DI VALUTAZIONE COMPORTAMENTO
INDICATORI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
DESCRITTORI
Non riesce a rapportarsi né con gli adulti, né con i
compagni
Discreti rapporti con tutti
Buoni rapporti con tutti
Aperto, socievole e disponibile con tutti
Solidale, comunicativo e intraprendente
Scarso e discontinuo
Essenziale e poco attivo
Discreto e abbastanza continuo e partecipativo
Continuo, produttivo e responsabile
Costante e motivato; attiva e pertinente
Rispetto degli altri e
delle cose
•
•
•
•
•
Non ha cura di sé, degli altri e delle cose
A volte ha cura di sé, degli altri e delle cose
Quasi sempre ha cura di sé, degli altri e delle cose
Ha cura di sé, degli altri e delle cose
Rispetta in modo costante se stesso, gli altri e le cose
Autonomia
•
•
•
•
•
Scarso utilizzo delle risorse personali
Sufficiente utilizzo delle risorse personali
Adeguato utilizzo delle risorse personali
Appropriato e completo utilizzo delle risorse personali
Completo e sicuro utilizzo delle risorse personali
•
•
•
•
•
Non riflette sul proprio percorso di apprendimento
Riflette sufficientemente sul proprio percorso di apprendimento
Riflette adeguatamente sul proprio percorso di apprendimento
Riflette, analizza e individua modalità operative
Riflette, analizza, individua ed attua modalità operative coerenti
•
Relazionalità
Impegno
e partecipazione
Autovalutazione
•
•
•
•
Non assume nessun ruolo nel gruppo
A volte tenta di inserirsi nel gruppo
S’inserisce ma non prende iniziative nel gruppo
Cooperazione
S’inserisce responsabilmente e tende a svolgere un
ruolo positivo
• S’inserisce responsabilmente e assume un ruolo positivo
SCALA DOCIMOLOGICA COMPORTAMENTO
Scuola Primaria
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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RILEVAZIONI
Giudizio/Voto
Non sufficiente
5
Sufficiente
6
Buono
7
Distinto
8
Ottimo
9
Eccellente
10
-
Non riesce a rapportarsi né con gli adulti, né con i compagni
Scarso e discontinuo
Non ha cura di sé, degli altri e delle cose
Scarso utilizzo delle risorse personali
Non riflette sul proprio percorso di apprendimento
Non assume nessun ruolo nel gruppo
-
Discreti rapporti con tutti
Essenziale e poco attivo
A volte ha cura di sé, degli altri e delle cose
Sufficiente utilizzo delle risorse personali
Riflette sufficientemente sul proprio percorso di apprendimento
A volte tenta di inserirsi nel gruppo
-
Buoni rapporti con tutti
Discreto e abbastanza continuo e partecipativo
Quasi sempre ha cura di sé, degli altri e delle cose
Adeguato utilizzo delle risorse personali
Riflette adeguatamente sul proprio percorso di apprendimento
Si inserisce ma non prende iniziative nel gruppo
A volte riesce a formulare ipotesi adeguate
-
Aperto, socievole e disponibile con tutti
Continuo, produttivo e responsabile
Ha cura di sé, degli altri e delle cose
Appropriato e completo utilizzo delle risorse personali
Riflette, analizza e individua modalità operative
S’inserisce responsabilmente e tende a svolgere un ruolo positivo
-
Solidale, comunicativo e intraprendente
Impegno costante e motivato; partecipazione attiva e pertinente
Rispetta in modo costante sé stesso, gli altri e le cose
Completo e sicuro utilizzo delle risorse personali
Riflette, analizza, individua ed attua modalità operative coerenti
Assume un ruolo positivo
-
Aperto, socievole e disponibile con tutti
Costante e motivato; attivo e pertinente
Rispetta in modo costante se stesso, gli altri e le cose
Completo e sicuro utilizzo delle risorse personali
Riflette, analizza, individua ed attua modalità operative coerenti
S’inserisce responsabilmente e assume un ruolo positivo
SCALA DOCIMOLOGICA COMPORTAMENTO
Scuola Secondaria Primo Grado
ISTITUTO COMPRENSIVO 2 “RITA LEVI-MONTALCINI” - S. MARIA C.V. (CE)
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Giudizio/Voto
-
Non sufficiente
5
-
Sufficiente
6
-
Buono
7
-
Distinto
8
Ottimo
9
-
RILEVAZIONI
Comportamento ripetutamente scorretto nei confronti di personale
docente e/o non docente, dei compagni, in particolare dei più fragili,
tanto da rendere necessari interventi disciplinari.
Assunzione di comportamenti in classe che ostacolino frequentemente il normale svolgimento delle lezioni.
Sistematica inadempienza nelle consegne nonostante i ripetuti richiami.
Assenze ripetute senza validi motivi o rilevate dal consiglio di classe come strategiche.
Falsificazione di comunicazioni ufficiali scuola-famiglia e/o falsificazione della firma in documenti ufficiali.
Danneggiamento per incuria delle attrezzature e dei materiali della
scuola e/o dei compagni.
Comportamento per lo più corretto ma passivo verso i docenti ed il
loro lavoro didattico; ridotta partecipazione alla vita della classe e ai
rapporti interpersonali.
Parziale rispetto delle norme del regolamento d'istituto; in caso di
richiamo e/o sanzione l'alunno è in grado di controllarsi e di
correggere il proprio comportamento.
Rispetto dell'integrità delle strutture e degli spazi dell'istituto, ma
non del loro ordine e della loro pulizia.
Comportamento in generale corretto, ma poco collaborativo nei
confronti del corpo docente e dei compagni, non sempre tollerante
nei rapporti interpersonali.
Partecipazione solo se sollecitata e in funzione del risultato
scolastico.
Mancata puntualità nel rispetto delle consegne, nella presentazione
delle giustifiche alle assenze o nella riconsegna delle verifiche.
Rispetto delle strutture e degli spazi dell’istituto
Rispetto nei confronti del corpo docente e dei compagni senza però
un'assidua collaborazione durante le attività didattiche.
Frequenza sostanzialmente regolare alle lezioni e puntualità nelle
consegne.
Capacità di autocorrezione e autocontrollo in caso di richiamo.
Rispetto delle strutture e degli spazi dell'istituto.
Disponibilità alla collaborazione con docenti e compagni.
Comportamento corretto e tollerante nei rapporti interpersonali.
Frequenza regolare alle lezioni e risposta positiva alle proposte
didattiche.
Rispetto dell'integrità dette strutture e degli spazi dell'istituto.
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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Eccellente
10
-
Disponibilità alla collaborazione attiva con docenti e compagni.
Interesse sollecito alla risoluzione dì problemi collettivi, interesse
vivo al mondo della scuola.
Puntualità nelle consegne (giustifiche, compiti assegnati).
Rispetto scrupoloso delle norme espresse nel regolamento d'Istituto.
Frequenza assidua alle lezioni.
Rispetto dell'integrità delle strutture e degli spazi dell'istituto.
Art. 32
Doveri dei docenti
L’art. 27 ultimo comma del CCNL Scuola 2006/09 e il codice civile sottolineano come la
sorveglianza sui discenti imposta sia ai docenti che al personale A.T.A. rappresenti uno dei più
importanti obblighi di servizio. Infatti, si afferma, in generale, che:
1. è dovere primario di tutto il personale della scuola, la custodia, il controllo, la vigilanza degli alunni; pertanto si devono organizzare i tempi scolastici in modo da assicurare un ambiente privo
di elementi che possono comportare pericolo di alcun genere (ex artt. 2047-2048 c.c. e ex artt.
2043-2055 c.c.);
2. “per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in
classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni e ad assistere all’uscita degli alunni medesimi”
(art. 29, c. 5 del C.C.N.L. 2006/09);
3. il collaboratore scolastico “…. è addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e
successivi all’orario delle attività didattiche, durante la ricreazione, […] di vigilanza sugli alunni,
compresa l’ordinaria vigilanza e l’assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche,
[…];” Tabella A - Profilo di area del personale A.T.A. (C.C.N.L. 2006/09).
Nello specifico i docenti sono tenuti a:
essere presenti a scuola cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni;
accompagnare al mattino in fila e in ordine gli alunni in classe e all’uscita fino ai cancelli;
vigilare con attenzione gli alunni durante la ricreazione, la mensa e il dopo-mensa;
non abbandonare per alcun motivo l'aula, lasciando gli alunni soli; in caso di necessità affidarli
temporaneamente alla vigilanza del collaboratore scolastico;
e) prevenire ed intervenire in ogni situazione che possa essere di pericolo per gli alunni (come ad
esempio, con provvedimento del Dirigente Scolastico, l’uso di attrezzature scolastiche vietate agli alunni o perché oggettivamente rischiose o perché non adeguatamente installate);
f) accogliere gli alunni che entrano in ritardo, segnalando in presidenza i ritardi (se abituali) e quelli ripetutamente non giustificati.
a)
b)
c)
d)
In particolare i docenti di Scienze Motorie controlleranno gli alunni durante gli spostamenti nel
seguente modo:
• il docente, preso con sé l’elenco degli alunni, per effettuare il controllo delle presenze
all’andata e al ritorno, preleverà gli alunni dalla classe per condurli in palestra;
• egli farà formare una fila ordinata;
• vigilerà il percorso classe-palestra, per evitare il verificarsi di rischi o danni;
• in palestra, durante le attività motorie, l’insegnante avrà premura di evitare che i discenti usino attrezzi pericolosi;
• l’utilizzo degli attrezzi ginnici dovrà avvenire sotto la sua stretta vigilanza;
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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• egli si preoccuperà di far indossare agli alunni un abbigliamento idoneo (scarpette, tuta, ginocchiere,…);
• le attività dovranno terminare in tempo utile, per consentire agli alunni un rientro prudente e
rispettoso dei tempi attesi;
• per il rientro in classe saranno adottate le stesse modalità previste per l’uscita.
Inoltre, durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta,
fatta eccezione per i casi seriamente motivati.
Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria classe occorre che avvisi un
collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe.
In occasione di uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori, gli alunni devono lasciare in
ordine il materiale scolastico chiuso nelle borse.
Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed i
materiali siano riposti negli appositi spazi.
I docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione dei locali della scuola e devono
sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza.
È assolutamente vietato, per qualunque attività, l'utilizzo di sostanze che possano rivelarsi tossiche
o dannose per gli alunni quali: colle non dichiaratamente atossiche, vernici, vernidas, solventi, etc…
Prima di proporre agli alunni attività che richiedono l'uso di sostanze particolari o alimenti (pasta,
farina, legumi, etc…), verificare tramite comunicazione scritta alle famiglie che non vi siano casi di
allergie specifiche o intolleranze ai prodotti.
È assolutamente vietato ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le
uscite di sicurezza.
Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sistemare mobili bassi accanto a vetrate e finestre, sia in
aula che in qualunque altra zona dell'edificio scolastico accessibile agli alunni.
I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo in Presidenza.
Eventuali danni riscontrati devono essere segnalati in Presidenza. I danni provocati vengono risarciti dal
responsabile. Qualora questi non venga individuato, gli insegnanti della o delle classi interessate ne
discuteranno in C.d.C. con i genitori ed il risarcimento sarà effettuato in modo collettivo.
I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le famiglie
nell'ottica di un rapporto scuola/famiglia più trasparente e fattivo.
I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro.
I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali.
I docenti devono informare le famiglie circa le attività didattiche extracurricolari, che saranno
svolte.
Il ricorso alla Presidenza per problemi di ordine disciplinare va contenuto al massimo in quanto se
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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da un lato ostacola il complesso e difficile lavoro dell'ufficio di presidenza, dall'altro provoca
nell'alunno la convinzione di una certa impotenza educativa da parte dei docenti, che, in certe
occasioni, può costituire una ragione di rinforzo di condotte errate in situazioni di difficoltà.
Gli insegnanti presenti alla mensa abitueranno gli alunni ad una adeguata igiene personale (lavarsi
le mani....) e, durante il pranzo, controlleranno gli stessi e li educheranno ad un corretto
comportamento.
Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all'uscita e, nella scuola dell’infanzia e primaria,
vigilano affinché gli alunni siano affidati ai genitori o agli adulti delegati.
Art. 33
Criteri di assegnazione dei docenti ai progetti extracurricolari e in qualità di
tutor ai P.O.N. - F.S.E.
Nel rispetto delle competenze e dell’autonomia del Dirigente Scolastico e del Collegio Docenti, i
progetti extracurricolari, deliberati dal Collegio e dal Consiglio di Istituto, sono attribuiti a docenti
sulla base di spontanee candidature degli interessati. In presenza di più candidature, il Dirigente
Scolastico attribuisce l’incarico, tenendo presente i seguenti paramenti con i relativi punteggi,
definiti in sede contrattuale con la R.S.U.:
• laurea, punti 10
• esperienza pregressa nei progetti extracurricolari o P.O.N., punti 2 per ogni anno, fino a un max
di 5 anni
• corsi i formazione o P.O.N. attinenti al progetto da espletare, punti 2, fino a un max di 5 corsi
• anzianità di servizio (pre-ruolo e ruolo), punti 1 per ogni anno
A parità di punteggio di darà precedenza al candidato che non avrà effettuato l’esperienza negli anni
precedenti
Per garantire a tutti i docenti la possibilità di effettuare progetti, anche nell’ottica di un’equa
distribuzione dei compensi derivanti dal Fondo d’Istituto, il Dirigente assicura la massima
pubblicità dell’attività e dell’assegnazione dell’incarico.
Tale pubblicità viene assicurata tramite comunicazione recante l’indicazione dell’incarico da
svolgere, dei limiti cronologici di tale impegno, delle incombenze da esso derivanti, dei compensi
spettanti, dei termini di pagamento.
Il Dirigente Scolastico consulta la R.S.U. per incarichi non previsti nel piano annuale delle attività,
di cui sia sorta l’esigenza nel corso dell’anno scolastico.
Art. 34
Assenze del personale della scuola e obblighi connessi/Permessi brevi
Il personale che non prende servizio perché in malattia o per altri motivi, deve:
1.
segnalarlo telefonicamente in segreteria entro le 08.00 dello stesso giorno, precisando:
o motivo e durata dell’assenza;
o l’orario di servizio del giorno;
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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o
o
le ore nelle quali non vi è la compresenza;
il luogo in cui si trova (se diverso da quello conosciuto dalla segreteria).
È auspicabile che il personale che effettua il 1° turno di servizio contatti direttamente il/la collega
per concordare un cambio di turno, evitando così di lasciare il posto “scoperto” e dando alla
segreteria la possibilità di effettuare la sostituzione in tempi più ampi evitando disservizi; per i
docenti della scuola secondaria è possibile fare il cambio del giorno libero.
2.
3.
entro i tre giorni successivi deve far pervenire, anche via e.mail, certificazione attestante il
motivo dell’assenza.
al rientro in servizio, dovrà consegnare la documentazione in originale e/o autocertificazione
qualora prevista.
(per saperne di più consultare l’art. 16 del CCNL 2006/09 del personale della scuola).
Permessi brevi
Sono quantificati sino ad un massimo di 2 ore giornaliere e nel limite annuo corrispondente
all’orario settimanale di insegnamento (25 ore per gli insegnanti di scuola dell’infanzia, 22 per i
docenti di scuola primaria, 18 per i docenti di scuola secondaria di 1° grado).
Vanno recuperati entro due mesi dalla fruizione, prioritariamente in supplenze o nello svolgimento
di interventi didattici integrativi. A chi non recupera, per motivi attribuibili a sé, entro i due mesi
successivi, vanno effettuate le trattenute orarie corrispondenti sullo stipendio.
La concessione dei permessi è condizionata dal fatto di non nominare supplenti. Per motivi
organizzativi si prega di compilare l’apposito modulo, se possibile in anticipo, e depositarlo in
segreteria.
Permessi retribuiti di cui al C.C.N.L. 2006/09 e alla Legge 104/92, art. 3, c. 3
Al fine di consentire all’Ufficio di organizzare adeguatamente il servizio scolastico, i docenti
devono richiedere almeno 3 gg. prima i permessi retribuiti, salvo in casi eccezionali e di assoluta
urgenza.
Per quanto concerne i permessi di cui alla Legge 104/92, art. 3, c. 3 vanno, invece, sottoposti
mensilmente all’attenzione dell’Ufficio, perché questi possa organizzare adeguatamente il servizio
scolastico, a tutela degli utenti.
I beneficiari devono, entro il 30 di ogni mese, sottoporre per iscritto all’attenzione del Dirigente
scolastico un calendario orientativo dei permessi mensili.
Art. 35
Assenze dei docenti
In caso di assenza dei docenti dell’Istituto, il Dirigente Scolastico provvederà alla nomina dei
supplenti, nel seguente modo:
ISTITUTO COMPRENSIVO 2 “RITA LEVI-MONTALCINI” - S. MARIA C.V. (CE)
REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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Infanzia - dal 2° giorno in poi, in caso di necessità (salvo quanto definito dalla Legge Finanziaria
per l’anno successivo). Prioritariamente si provvederà alle sostituzione dei docenti assenti durante
le ore di contemporaneità per garantire la copertura delle sezioni, secondo i seguenti criteri:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
utilizzo del docente obbligato al recupero delle ore di permesso breve usufruito.
Il recupero o l’eventuale diniego sarà annotato nell’apposito Registro delle sostituzioni. Il
docente beneficiario del permesso breve, dovrà recuperare le ore usufruite entro due mesi. In
caso di rifiuto il docente dovrà far pervenire, per iscritto alla Dirigente Scolastica, adeguata
motivazione che, se ritenuta congrua, può posticipare tale recupero. Il collaboratore di plesso
comunicherà alla Dirigente il mancato recupero delle ore, che saranno trattenute dallo stipendio
su cedolino unico tramite comunicazione al MEF;
utilizzo dei docenti la cui classe non è presente in Istituto perché impegnata in attività parascolastiche;
utilizzo del docente titolare della classe su posto comune in compresenza;
utilizzo del docente di sostegno contitolare nella classe, qualora l’alunno disabile sia assente. Il
docente di sostegno è tenuto a comunicare con tempestività l’assenza dell’alunno diversamente
abile al collaboratore di plesso;
utilizzo del docente del plesso su posto comune, in ore di contemporaneità, a turnazione laddove
si verifichi la possibilità di avere nello stesso giorno e nelle stesse ore più docenti in compresenza;
utilizzo del docente di sostegno del plesso, qualora l’alunno disabile sia assente e sia presente
nella classe di contitolarità il docente frontale. Il docente di sostegno è tenuto a comunicare con
tempestività l’assenza dell’alunno diversamente abile al collaboratore di plesso;
cambio temporaneo dell’orario o del giorno libero (quando alle sezioni/classi non è garantita la
presenza del docente di classe per assicurare l’indispensabile vigilanza);
docenti utilizzati sul potenziamento, a turnazione;
docente dichiaratosi ad inizio anno scolastico disponibile ad effettuare ore eccedenti a pagamento.
Resta inteso che per mancanza di reperibilità immediata del supplente, il collaboratore di plesso può
procedere all’accorpamento delle sezioni, esclusivamente per la vigilanza dei minori.
Primaria - dall’11° giorno in poi, come definito dalla Legge 107/2015 (salvo quanto definito dalla
Legge Finanziaria per l’anno successivo). Per meno di 10 gg. di assenza prioritariamente si
provvederà alle sostituzione dei docenti assenti durante le ore di contemporaneità per garantire la
copertura delle classi, secondo i seguenti criteri.
utilizzo del docente obbligato al recupero delle ore di permesso breve usufruito.
Il recupero o l’eventuale diniego sarà annotato nell’apposito Registro delle sostituzioni. Il
docente beneficiario del permesso breve, dovrà recuperare le ore usufruite entro due mesi. In
caso di rifiuto il docente dovrà far pervenire, per iscritto alla Dirigente Scolastica, adeguata
motivazione che, se ritenuta congrua, può posticipare tale recupero. Il collaboratore di plesso
comunicherà alla Dirigente il mancato recupero delle ore, che saranno trattenute dallo stipendio
su cedolino unico tramite comunicazione al MEF;
3. utilizzo dei docenti la cui classe non è presente in Istituto perché impegnata in attività parascolastiche;
4. utilizzo del docente titolare della classe su posto comune in compresenza;
5. utilizzo del docente di sostegno contitolare nella classe, qualora l’alunno disabile sia assente. Il
docente di sostegno è tenuto a comunicare con tempestività l’assenza dell’alunno diversamente
abile al collaboratore di plesso;
1.
2.
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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6.
7.
8.
9.
10.
utilizzo del docente del plesso su posto comune, in ore di contemporaneità, a turnazione laddove
si verifichi la possibilità di avere nello stesso giorno e nelle stesse ore più docenti in compresenza;
utilizzo del docente di sostegno del plesso, qualora l’alunno disabile sia assente e sia presente
nella classe di contitolarità il docente frontale. Il docente di sostegno è tenuto a comunicare con
tempestività l’assenza dell’alunno diversamente abile al collaboratore di plesso;
cambio temporaneo dell’orario o del giorno libero (quando alle sezioni/classi non è garantita la
presenza del docente di classe per assicurare l’indispensabile vigilanza);
docenti utilizzati sul potenziamento, a turnazione;
docente dichiaratosi ad inizio anno scolastico disponibile ad effettuare ore eccedenti a pagamento.
Resta inteso che per mancanza di reperibilità immediata del supplente, il collaboratore di plesso può
procedere all’accorpamento delle classi, esclusivamente per la vigilanza dei minori.
Secondaria di 1° grado - dall’11° giorno in poi, come definito dalla Legge 107/2015 (salvo quanto
definito dalla Legge Finanziaria per l’anno successivo). Per meno di 10 gg. di assenza
prioritariamente si provvederà alle sostituzione dei docenti assenti durante le ore di contemporaneità
per garantire la copertura delle classi, come di seguito esplicitato:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
utilizzo del docente obbligato al recupero delle ore di permesso breve usufruito.
Il recupero o l’eventuale diniego sarà annotato nell’apposito Registro delle sostituzioni. Il
docente beneficiario del permesso breve, dovrà recuperare le ore usufruite entro due mesi. In
caso di rifiuto il docente dovrà far pervenire, per iscritto alla Dirigente Scolastica, adeguata
motivazione che, se ritenuta congrua, può posticipare tale recupero. Il collaboratore di plesso
comunicherà alla Dirigente il mancato recupero delle ore, che saranno trattenute dallo stipendio
su cedolino unico tramite comunicazione al MEF;
utilizzo dei docenti la cui classe non è presente in Istituto perché impegnata in attività parascolastiche;
utilizzo del docente titolare della classe su posto comune in compresenza;
utilizzo del docente di sostegno contitolare nella classe, qualora l’alunno disabile sia assente. Il
docente di sostegno è tenuto a comunicare con tempestività l’assenza dell’alunno diversamente
abile al collaboratore di plesso;
utilizzo del docente del plesso su posto comune, in ore di contemporaneità, a turnazione laddove
si verifichi la possibilità di avere nello stesso giorno e nelle stesse ore più docenti in compresenza;
utilizzo del docente di sostegno del plesso, qualora l’alunno disabile sia assente e sia presente
nella classe di contitolarità il docente frontale. Il docente di sostegno è tenuto a comunicare con
tempestività l’assenza dell’alunno diversamente abile al collaboratore di plesso;
cambio temporaneo dell’orario o del giorno libero (quando alle sezioni/classi non è garantita la
presenza del docente di classe per assicurare l’indispensabile vigilanza);
docenti utilizzati sul potenziamento, a turnazione;
docente dichiaratosi ad inizio anno scolastico disponibile ad effettuare ore eccedenti a pagamento.
Resta inteso che per mancanza di reperibilità immediata del supplente, il collaboratore di plesso può
procedere all’accorpamento delle classi, esclusivamente per la vigilanza dei minori.
Art. 36
ISTITUTO COMPRENSIVO 2 “RITA LEVI-MONTALCINI” - S. MARIA C.V. (CE)
REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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Uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione
La presente materia è disciplinata dalla C.M. n. 291/92 che integra e in parte sostituisce la C.M. n.
253/91; pertanto ad essa si rimanda per quanto regolato nel presente articolo.
S’intendono per “uscite didattiche” le attività didattiche compiute dalle classi al di fuori
dell’ambiente scolastico ma direttamente nel territorio circostante (per interviste, visite ad ambienti
naturali, a luoghi di lavoro, a mostre ed istituti culturali, …. , che si trovano nel proprio paese o nei
paesi limitrofi), purché le uscite si svolgano con una durata all’interno dell’orario scolastico giornaliero.
L’uscita didattica necessita della sola autorizzazione delle famiglie e costituisce una naturale condizione di lavoro della scolaresca: è sufficiente informare l’insegnante coordinatore e l’ufficio della
segreteria.
Al fine di pianificare le uscite di tutte le classi dell’I.C. è necessario che le richieste siano inoltrate
almeno 15 giorni prima e possibilmente predisposte già ad inizio anno scolastico.
Resta salva la richiesta di autorizzazione per quelle uscite didattiche che comportano spese o per cui
occorre la prenotazione del mezzo di trasporto.
Quanto sopra indicato per le uscite didattiche vale sia per le scuole dell’infanzia che per quelle primarie e secondarie di 1° grado.
Si intendono per “visite guidate” le visite che le scolaresche effettuano in Comuni diversi dal proprio, ovvero nel proprio Comune ma per una durata (superiore all’orario scolastico giornaliero)
È obbligatorio il rientro nella medesima giornata ed è posto il divieto di viaggiare in orario notturno. Le visite guidate si effettuano presso parchi naturali, località d’interesse storico-artistico, complessi aziendali, monumenti, musei, mostre, gallerie, ecc. …
S’intendono per “viaggi d’istruzione” tutti i viaggi che si svolgono per vari motivi per più di una
giornata: viaggi d’integrazione culturale (gemellaggi fra scuole o fra città, scambi interscolastici,
…); viaggi finalizzati alla preparazione specifica, linguistica e tecnica; viaggi connessi ad attività
sportive, campeggi, campi - scuola, settimane bianche, settimane verdi
Il periodo massimo in un anno utilizzabile per le visite guidate e per i viaggi d’istruzione è di sei
giorni per ciascuna classe: limite che non può essere superato se non in presenza di uno specifico
progetto di attività formativa e di rilevante interesse
Si ritiene necessario che i viaggi d'istruzione siano predisposti per classe intera. Nessun viaggio può
essere effettuato ove non sia assicurata la partecipazione di almeno i due terzi degli alunni coinvolti
Le spese sono a carico della famiglia, ma si deve in ogni caso evitare che difficoltà di ordine economico costituiscano per gli alunni impedimento alla partecipazione ai viaggi
Data la difficoltà, in taluni casi, di garantire il rapporto di un insegnante ogni 15 alunni, potranno
partecipare alle iniziative anche il personale ausiliario e i genitori che fungeranno da adulti accompagnatori
ISTITUTO COMPRENSIVO 2 “RITA LEVI-MONTALCINI” - S. MARIA C.V. (CE)
REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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La partecipazione dei genitori degli alunni potrà essere consentita, a condizione che non comporti
oneri a carico del bilancio dell’Istituto e che gli stessi si impegnino a partecipare alle attività programmate per gli alunni
Saranno possibili deroghe circa i limiti territoriali nel caso in cui il Consiglio d’Istituto reputi la visita guidata o viaggio d’istruzione un’occasione di forte valenza educativo-didattica e non vi siano
luoghi similari da visitare nelle vicinanze
La realizzazione delle visite e dei viaggi non deve cadere in coincidenza con altre particolari attività
istituzionali della scuola (elezioni scolastiche, scrutini ecc. ...)
Per ogni altro riferimento in materia si rimanda al Documento Programmatico Triennale 2014/15 2015/16 - 2016/17, aggiornato in data 09/09/2016, con delibera n. 3 del Consiglio di Istituto, prot.
n. 5580 B20 del 09/09/2016
Competenze e procedure per visite guidate e viaggi di istruzione
La procedura relativa alla programmazione, progettazione ed attuazione delle visite guidate o dei
viaggi di istruzione costituisce per la complessità delle fasi e delle competenze, un vero e proprio
procedimento amministrativo.
Affinché siano regolati tempestivamente e con efficacia gli aspetti didattici, organizzativi, finanziari
e di regolarità procedurali, il piano annuale delle visite e dei viaggi deve essere predisposto dal
Collegio dei Docenti entro il mese di ottobre di ogni anno. S’intende che sarà limitata ai casi
particolari l’approvazione delle richieste presentate in tempi diversi.
Competenze del Consiglio di Intersezione, di Interclasse o di classe: prende atto delle proposte
dei docenti ed esprime il proprio parere nell’ultima convocazione prima della chiusura dell’anno
scolastico, precedente alla realizzazione delle visite guidate e del viaggio di istruzione.
Competenze del Collegio dei docenti: promuove lo svolgimento delle visite o dei viaggi e esprime
il parere sui progetti specifici preparati dai team, acquisito il parere del Consigli di cui al punto
precedente; al momento della effettuazione, i docenti di classe vi partecipano quali accompagnatori
e responsabili ed hanno diritto, se vi sono i requisiti, al pagamento dell’indennità di missione.
Competenze del Consiglio d’Istituto: determina i criteri generali per la programmazione e
l’attuazione delle iniziative; controlla le condizioni di effettuazione delle singole visite o viaggi
(particolarmente per quanto riguarda le garanzie formali, le condizioni della sicurezza delle persone,
l’affidamento delle responsabilità, il rispetto delle norme, le compatibilità finanziarie) e delibera
l’approvazione.
Competenze delle famiglie degli alunni: vengono informate, esprimono il consenso in forma
scritta alla partecipazione del figlio, partecipano agli oneri economici che la visita o il viaggio
comportano.
Competenze del Dirigente Scolastico: egli riassume nella sua persona tutte le responsabilità
amministrative e sostanziali; il suo decreto costituisce l’atto finale del procedimento
amministrativo.
ISTITUTO COMPRENSIVO 2 “RITA LEVI-MONTALCINI” - S. MARIA C.V. (CE)
REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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Eventuali rilievi circa l’andamento delle visite o dei viaggi possono essere inoltrati al Dirigente
Scolastico: le osservazioni, le rimostranze o i suggerimenti saranno tenuti in considerazione nella
preparazione di successive analoghe iniziative.
Sarà compito del Dirigente Scolastico e del Consiglio d’Istituto rilevare mancanze di correttezza o
di professionalità da parte dell’Agenzia di viaggio o della Ditta di autotrasporti.
Elementi vincolanti
Elementi vincolanti per l’effettuazione di visite guidate, viaggi d’istruzione, compresi quelli
connessi alle attività sportive, sono:
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
programmazione didattica e culturale;
parere del Consiglio di Classe, Interclasse, Intersezione;
elementi conoscitivi e didattici forniti preventivamente agli alunni;
l’organizzazione si adopererà per fare in modo che non si determinino assenze dovute a difficoltà economiche della famiglia; qualora queste si verificassero, si eviterà comunque di ridistribuire le quote sul resto degli alunni, a meno di esplicita disponibilità delle famiglie;
nel caso si determinino significativi livelli di defezione, il Consiglio d’Istituto esprimerà il
proprio parere vincolante rispetto all’opportunità o meno di effettuare la visita;
assicurazione infortuni dei partecipanti (inclusi gli accompagnatori);
consenso dei genitori (o di chi esercita la potestà genitoriale);
dichiarazione sottoscritta dagli accompagnatori circa l’assunzione dell’obbligo della vigilanza;
realizzazione dei viaggi in data non coincidente con particolari attività istituzionali della scuola (scrutini, elezioni scolastiche, ecc …);
preferibilmente viaggiare in ore diurne;
presenza di un docente di classe accompagnatore ogni 15 alunni (più un insegnante di sostegno ogni alunno portatore di handicap);
documento d’identificazione dei partecipanti (da richiedere in segreteria presentando una foto);
deliberazione del Consiglio d’Istituto (per tutte le uscite);
tabella di missione per gli insegnanti accompagnatori;
autorizzazione del Capo d’Istituto.
Compiti dei docenti e dei genitori
• I docenti di classe sono tenuti ad informare preventivamente i genitori e gli alunni di tutti gli elementi conoscitivi e didattici idonei a documentarli e a orientarli sul contenuto della visita, al fine di promuovere una concreta esperienza di apprendimento ed una consapevole adesione
all’iniziativa.
• I docenti predisporranno materiale didattico adeguato e la programmazione di momenti di rielaborazione e verifica delle esperienze vissute.
• Prima di ciascun viaggio i genitori dovranno segnalare situazioni particolari di ordine medico sanitario concernenti allergie o intolleranze o patologie particolari per consentire ai docenti accompagnatori di svolgere le azioni richieste per il benessere psico-fisico degli studenti.
• Per lo svolgimento dell’uscita/visita guidata, viaggio di istruzione i coordinatori di classe distribuiscono e raccolgono le autorizzazioni liberatorie firmate dai genitori (che vanno consegnate in
Segreteria); richiedono alle famiglie degli alunni partecipanti il pagamento di un acconto di €
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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10.00, defalcato dall’intera quota, qualora l’alunno parteciperà all’uscita; non RIMBORSABILE
nel momento in cui la famiglia del discente verrà meno all’impegno preso con la scuola.
• Tale acconto, intestato alla Direzione Didattica 2 di Via Avezzana - S. Maria C.V., dovrà essere
versato direttamente sul C.C. postale n. 11314812.
• I coordinatori di classe predispongono l’elenco degli alunni partecipanti e il prospetto riepilogativo dei contributi versati, avvalendosi dell’apposito Modello A in allegato. Inoltre i Coordinatori
dovranno assicurarsi che, gli alunni partecipanti all’uscita, siano tutti coperti dall’ assicurazione
scolastica.
• Il saldo della quota, secondo le medesime procedure, va effettuato entro 15 giorni prima della
partenza. Si precisa che per ogni visita guidata è prevista la prenotazione e l’anticipo.
• Per perfezionare le procedure di richieste delle visite guidate e indire la gara per il trasporto, non
ancora effettuata, i coordinatori sono invitati a consegnare in segreteria l’allegato A ENTRO IL
31 OTTOBRE di ogni anno.
• Per ogni plesso è presente un membro della commissione visite guidate/viaggio d’istruzione che
verificherà il tutto per ogni uscita e procederà a sua volta a consegnare alla Collaboratrice della
Dirigente, ins.te Muto Luisa, gli atti dovuti.
• La commissione all’uopo, dopo i dovuti adempimenti, informa sui costi orientativi (con o senza
quota di trasporto) delle singole uscite/visite guidate, viaggio di istruzione.
Art. 37
Accesso degli estranei nella scuola
I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Comunale e gli operatori della A.S.L.
possono accedere ai locali scolastici per l’espletamento delle loro funzioni.
Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di “esperti” a supporto
dell’attività didattica chiederanno, di volta in volta, l’autorizzazione al Dirigente scolastico. Gli
“esperti” permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario all’espletamento
delle loro funzioni.
In ogni caso la completa responsabilità didattica e di sorveglianza della classe resta al docente.
Nessun’altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente
Scolastico può entrare nell’edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche.
Dopo l’ingresso degli alunni verranno chiuse le porte d’accesso e precisamente laddove presta
servizio di vigilanza il personale non docente addetto.
Chiunque, previa identificazione, ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, al locale
dove si trova l’Albo d’Istituto per prendere visione degli atti esposti e può accedere all’Ufficio di
Presidenza e di segreteria durante l’orario di apertura dei medesimi.
I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo il tesserino di
riconoscimento.
Art. 38
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Accesso ai genitori nei locali scolastici
Non è consentita per alcun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi all’inizio e al
termine delle attività didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della Scuola dell’Infanzia.
Non è consentita la permanenza in classe dei genitori degli alunni diversamente abili a cui deve
essere concesso solo l’accesso al plesso e non nei locali dello stesso, fermo restando che gli alunni
saranno accompagnati nelle aule, laddove necessario, dai collaboratori scolastici o prelevati
all’ingresso dal docente di sostegno. Tale esigenza garantisce il processo di autonomia dell’alunno
diversamente abile, nel contempo assicura atteggiamenti di equità nei confronti degli altri alunni e
salvaguardia la libertà d’insegnamento del docente, come sancito dalla normativa vigente.
(Delibera n. 6 del Consiglio di Istituto del 30/06/2015).
L’ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente in
caso di uscita anticipata del figlio, che sarà loro consegnato da un collaboratore scolastico. Gli
insegnanti, pertanto, si asterranno dall’intrattenersi con i genitori durante l’attività didattica anche
per colloqui individuali riguardanti l’alunno.
È opportuno che i genitori non permangano nelle immediate vicinanze della scuola, specialmente
durante la stagione primaverile/autunnale, per non disturbare le lezioni.
I genitori degli alunni della scuola primaria e secondaria di 1° grado possono accedere agli edifici
scolastici nelle ore di ricevimento mensile dei docenti.
Art. 39
Documentazione e materiale pubblicitario nelle scuole
Distribuzione di documentazione e materiale pubblicitario.
È ammessa la distribuzione nelle scuole di stampati agli alunni e alle famiglie, purché abbiano
interesse e rilevanza nella vita della scuola e siano stati prodotti dall’Amministrazione scolastica,
dagli Organi Collegiali della scuola, dalle Associazione dei genitori, dai Comuni di S. Maria C.V. e
S. Tammaro o della Circoscrizione territoriale, dalle Agenzie Educative che collaborano con la
scuola e non.
La valutazione di pertinenza e di rilevanza spetta al Dirigente Scolastico che ne ha la piena
responsabilità.
Si fa divieto nella scuola di ogni forma di propaganda commerciale, elettorale, verbale e politica,
esercitata nei confronti d’insegnanti, alunni o famiglie, sia con la distribuzione di volantini che con
l’affissione di manifesti.
Fanno eccezione la propaganda elettorale per l’elezione degli Organi collegiali e le iniziative delle
organizzazioni sindacali nei confronti degli insegnanti, del personale direttivo, amministrativo ed
ausiliario: la legge ne prevede le condizioni di svolgimento.
È autorizzata la distribuzione di stampati agli insegnanti, quando provengono da associazioni
professionali e comunque si connettano con il loro status professionale.
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È infine autorizzata l’affissione di manifesti, in uno spazio apposito che ogni scuola mette a
disposizione, nei quali siano presentate iniziative di vita culturale, sociale e sportiva, di grande
rilievo e di interesse generale nella vita della città o del quartiere.
Art. 40
Consulenze nelle scuole e interventi di esperti (art. 33 D.I. 44/2001)
In relazione alle possibili richieste, che si svolgono in orario scolastico ed extrascolastico attività
integrative di varia natura (linguistiche, musicali, motorie, informatiche, cinematografiche, di
educazione stradale, ambientale, ...), le scuole si atterranno alle seguenti direttive:
-
Tutte le iniziative debbono essere deliberate dal Collegio dei Docenti per la valutazione
degli aspetti didattici e pedagogici.
-
Le iniziative direttamente collegate con le vigenti Indicazioni Nazionali possono essere
realizzate durante il normale orario scolastico; tutte le altre vanno collocate in orario
extrascolastico e non possono essere considerate che facoltative.
-
Tutte le attività che si svolgono durante l’orario scolastico prescritte dalla vigente
normativa, debbono essere effettuate esclusivamente da personale docente statale;
eventuali “esperti” possono essere chiamati saltuariamente, e in via eccezionale, per
determinate specifiche attività di consulenza, come momento circoscritto nel tempo,
dettagliatamente programmato di aiuto e di supporto tecnico, che rappresenti una
opportunità, liberamente accolta dai docenti disponibili ed interessati. Resta pertanto esclusa
ogni sistematicità nella collaborazione di persone esterne all’Amministrazione scolastica.
L’eccezionale e saltuaria presenza di detto personale esperto, resta subordinata al
preventivo accertamento del possesso d’indiscutibili requisiti culturali, professionali e
morali. In ogni caso deve essere assicurata, in ciascuna fase dell’attività, la costante presenza
del docente statale, non solo in ragione delle finalità in ordine didattico e formativo che con
tali iniziative s’intendono realizzate, ma anche in ordine all’obbligo di vigilanza e alle
relative responsabilità che fanno carico alla scuola.
-
Le iniziative meritevoli di svolgimento che non possono trovare applicazione nell’ambito
dei criteri sopra delineati, possono essere prese in esame ai sensi dell’art. 12 della Legge
517/77 e dalla Legge 107/2015, utilizzando pienamente strutture e attrezzature della scuola,
ma al di fuori dell’orario scolastico.
-
Per ciascuna attività o progetto deliberati nel P.T.O.F. per lo svolgimento delle quali si renda
necessario il ricorso alla collaborazione di docenti esperti esterni, il dirigente scolastico
stabilisce i requisiti minimi, in termini di titoli culturali e professionali, nonché l’eventuale
esperienza maturata nel campo che i docenti stessi devono possedere per accedere
all’insegnamento.
-
Il personale esterno deve possedere, possibilmente, un’esperienza di insegnamento ai ragazzi
tra i 5 anni e i 14 anni; garantire all’utenza, mediante le giuste competenze, il
raggiungimento degli obiettivi prefissati; assicurare serenità negli alunni attraverso quel
messaggio materno e rassicurante di cui gli stessi abbisognano.
-
La retribuzione degli esperti esterni si aggira tra i € 35.00/40.00 lorde.
-
La retribuzione degli esperti esterni P.O.N. è tra i 50.00/70.00 euro lorde mentre quella dei
tutor interni è di € 30.00 lorde. Gli esperti P.O.N. sono invitati a partecipare prima con
manifestazione di interesse e poi sono individuati con appositi bandi, attingendo da risorse
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esterne, su richiesta dell’utenza, al fine garantire agli alunni l’acquisizione di ulteriori
conoscenze, specificità ed esperienze.
Art. 41
Collaborazioni esterne alla scuola
Enti, associazioni, privati e famiglie, potranno spontaneamente collaborare alla realizzazione delle
attività programmate dagli organi competenti, anche con contributi volontari da versare
direttamente sul conto corrente della scuola.
È possibile il contributo materiale, oltre economico, delle famiglie alla realizzazione di attività
progettuale extrascolastiche e di post-scuola.
La scuola all’inizio dell’anno scolastico stipula con le Agenzie educative territoriali un protocollo
d’intesa al fine di accogliere le esigenze del territorio volte ad arricchire l’offerta formativa della
nostra Istituzione Scolastica.
Art. 42
Assemblee sindacali e scioperi
Personale docente e direttivo - Collaboratori scolastici (personale A.T.A.)/Addetti alla mensa scolastica
Nei casi in cui, per la partecipazione del personale docente, direttivo e A.T.A. ad assemblee
sindacali e a scioperi, sia prevedibile una riduzione o una sospensione del servizio scolastico,
l’ufficio della Dirigenza, nel rispetto delle norme che regolano la materia, provvederà ad informare i
responsabili dell’obbligo scolastico tramite avviso su carta intestata o, in caso di urgenza, tramite
avviso scritto sul quaderno o sul diario degli alunni.
Gli avvisi dovranno essere sottoscritti per presa visione dai responsabili dell’obbligo scolastico.
Non è possibile effettuare più di 2 ore di assemblea sindacale per volta. Il personale può usufruire di
dette ore annue fino ad un massimo di 10 (art. 8, c. 1 del CCNL del 29/11/2007).
Relativamente agli scioperi, il personale docente ed A.T.A. di ruolo e non, sarà tutelato in linea con
i dettami contrattuali. Pur tuttavia il Dirigente darà comunicazione generica preventiva alle famiglie
degli alunni della possibilità di sciopero.
Nei giorni antecedenti lo sciopero, il Dirigente richiede a tutto il personale di fornire una comunicazione scritta volontaria relativa all’adesione o meno allo sciopero. A fronte delle risposte ottenute e
di altre valutazioni, il Dirigente darà comunicazione ai genitori sul sito web: www.ic2rlevimontalcini-smcv.gov.it, che a causa delle eventuali adesioni allo sciopero si potrebbe verificare
un’insufficiente presenza di personale scolastico e quindi non poter garantire tutti i servizi.
Il Dirigente scolastico non può obbligare alcuno a rispondere preventivamente e non può chiudere
alcun plesso scolastico, a meno che non risulti in modo chiaro ed evidente, la mattina dello sciopero, che tutto il personale del plesso aderirà all’astensione.
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I docenti e il personale A.T.A. che non scioperano devono assicurare la prestazione lavorativa per le
ore di lavoro previste dall’orario per la giornata. A tutela del lavoratore che sciopera, nessuno può
essere chiamato a sostituire i colleghi scioperanti nelle classi dove sono presenti gli alunni e/o ordinare a un dipendente di lavorare per un numero di ore superiore a quanto previsto nel proprio orario
di servizio. In ogni caso è obbligo di questa Dirigenza provvedere prioritariamente, quando sussistono le condizioni, alla vigilanza dei minori.
Gli alunni che si presentano a scuola non accompagnati, saranno comunque accolti, tranne
l’eventualità in cui non sia possibile garantire in alcun modo vigilanza per mancanza del personale
in servizio. Nel caso si renda necessaria una riduzione del servizio fin dalle primissime ore di lezione, alle famiglie sarà richiesto telefonicamente di ritornare a scuola per riportare i figli a casa.
Per ridurre al minimo gli inconvenienti è necessario, in occasione delle giornate di sciopero, che i
genitori degli alunni accompagnino sempre personalmente i propri figli a scuola, assicurandosi della
presenza dei docenti e acquisendo informazioni sulla situazione dal Dirigente Scolastico o dai suoi
collaboratori, in modo da valutare insieme l’opportunità di riaccompagnare i figli a casa.
Valutata l’entità dell’adesione allo sciopero, nell’impossibilità di garantire l’organizzazione del servizio, il Dirigente può decidere di sospendere il servizio di mensa e le attività pomeridiane programmate. In ogni caso la sospensione verrà comunicata ai genitori al momento dell’ingresso a
scuola.
TITOLO IV
FUNZIONAMENTO E ORGANIZZAZIONE DELLE SCUOLE:
NORME SPECIFICHE
Art. 43
Iscrizione degli alunni
Scuola dell’Infanzia
Le domande d’iscrizione alla scuola dell’infanzia debbono essere presentate presso la Segreteria
dell’I.C. La scuola organizza le sezioni secondo i seguenti criteri:
Alunni iscritti entro i termini fissati dal M.I.U.R. e dichiarati in organico di diritto;
Alunni iscritti dopo i termini e accoglimento della richiesta per capienza.
Alla scuola dell’infanzia vengono iscritti i bambini di età compresa fra i 3 e i 5 anni. Il 3° anno
d’età deve essere compiuto entro il 31 dicembre dell’anno d’iscrizione o entro il 31 gennaio
dell’anno solare successivo a quello d’iscrizione. Possono, altresì, essere iscritti le bambine e i
bambini che compiono tre anni di età non oltre il termine del 30 aprile 2016 - anticipatari.
Al momento dell’iscrizione alla scuola dell’infanzia i genitori possono scegliere tra:
•
•
•
•
turno normale con mensa;
turno solo antimeridiano con mensa;
turno solo antimeridiano senza mensa;
turno antimeridiano e pomeridiano con mensa.
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Art. 44
Graduatorie alunni e lista di attesa
Scuola dell’infanzia
Nel caso il numero delle domande d’iscrizione dovesse superare il numero dei posti possibili, si
procederà alla formazione di graduatorie degli iscritti alle diverse scuole, dopo aver verificato,
tramite controllo incrociato con le altre Scuole dell’infanzia (statali e comunali), la presenza di
eventuali doppie iscrizioni. In tali casi, alle famiglie interessate sarà inviata una lettera dalla
Dirigenza, in cui si richiederà, entro un termine di dieci giorni, di confermare una sola iscrizione. In
caso contrario l’iscrizione sarà ritenuta non valida ed il nominativo del bambino verrà depennato.
Premesso che le sezioni della scuola dell’infanzia sono definite tenendo conto degli alunni iscritti
entro i termini fissati dal M.I.U.R. e dichiarati in sede di organico di diritto; premesso che le
richieste d’iscrizione degli alunni della scuola dell’infanzia saranno accolte, nei limiti della
ricettività, anche dopo i termini fissati dal M.I.U.R., la scuola procede a predisporre una lista
d’attesa degli alunni della scuola dell’infanzia che hanno fatto richiesta d’iscrizione, oltre i termini
fissati dal M.I.U.R., ma che per problemi di ricettività non è stata accolta.
Tale lista d’attesa sarà predisposta considerando i seguenti criteri di priorità e in subordine:
1.
Prioritariamente i bambini residenti nel Comune che si trovano nel condizioni di seguito
esplicitate:
• bambini in situazioni di handicap;
• bambini appartenenti a nuclei familiari seguiti dai Servizi Sociali o in condizioni disagiate (con verifica del Modello ISEE);
• bambini di 5 anni;
• bambini di 4 anni;
• bambini di 3 anni e anticipatari;
• tutti gli altri casi.
2.
In subordine i bambini non residenti nel Comune che si trovano nel condizioni di seguito
esplicitate:
• bambini in situazioni di handicap;
• bambini appartenenti a nuclei familiari seguiti dai Servizi Sociali di altri Comuni o in
condizioni disagiate (con verifica del Modello ISEE);
• bambini di 5 anni;
• bambini di 4 anni;
• bambini di 3 anni e anticipatari;
• tutti gli altri casi.
(Delibera del C.I. n. 4 del 20/05/2015).
Per la stesura dei punti da attribuire ai criteri si rimanda all’APPENDICE.
Il Dirigente provvederà a suddividere gli alunni ammessi alla frequenza fra le diverse sezioni di
ciascuna scuola dell’infanzia.
Si opererà per assicurare:
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•
•
la continuità didattica;
la creazione di gruppi equilibrati per numero, età, condizione degli alunni, laddove sia possibile.
Nelle sezioni, i posti rimasti vacanti per dimissioni di alunni, saranno disponibili per gli iscritti nella
lista d’attesa.
Art. 45
Periodo di inserimento degli alunni
Scuola dell’Infanzia
Affinché il distacco dalla famiglia e il primo rapporto con l’istituzione scolastica possa avvenire nel
modo più sereno, si rende necessario calibrare - nel primo periodo dell’anno scolastico - i tempi di
permanenza a scuola con le esigenze individuali degli alunni. Ciascuna scuola definisce modalità e
tempi per l’inserimento in accordo con le diverse famiglie.
Per favorire le attività d’inserimento e l’accoglienza dei nuovi bambini, le insegnanti chiedono ogni
anno al Dirigente la possibilità di far permanere in sezione, quanto necessario, i genitori degli
alunni, per la prima e la seconda settimana di scuola.
Art. 46
Orario e frequenza
Scuola dell’Infanzia
L’orario di funzionamento di ciascuna scuola viene stabilito dal Consiglio d’Istituto, tenendo conto
delle esigenze manifestate dall’utenza, delle proposte del Collegio dei Docenti, dagli orari dei
servizi di trasporto e delle disposizioni di legge.
Le scuole dell’infanzia dell’Istituto funzionano per cinque giorni alla settimana e per otto ore
giornaliere.
La frequenza della scuola dell’infanzia rispetta, di norma, il seguente orario:
•
•
•
•
ingresso:
uscita orario prov.
definitivo:
sabato
08:30/09:00
13:30
16:30
chiuso
È prevista anche una prima uscita dopo la mensa.
Non essendo scuola dell’obbligo e tenuta conto della delicata fascia di età dei bambini, i genitori
che reputino che i propri figli non siano completamente pronti ad un tempo scuola di 8 h. quotidiane
possono richiedere alla Dirigenza l’autorizzazione a prelevare anticipatamente il/la bambino/a.
Art. 47
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Iscrizione alunni
Scuola Primaria
Le iscrizioni degli alunni alla classe prima si riceveranno nei termini previsti dal M.I.U.R. presso
l’Ufficio di Segreteria dell’Istituto Comprensivo.
Le iscrizioni delle classi successive alla prima, sono disposte d’ufficio dalla Segreteria.
Nel caso di alunni in ingresso per trasferimento, si ritiene doveroso che gli insegnanti prendano
contatti, nelle forme ritenute più opportune, con i docenti della classe di provenienza dell’alunno, al
fine di garantire le migliori condizioni di inserimento dello stesso.
Art. 48
Orario di funzionamento
Scuola primaria
Gli orari di funzionamento dei diversi plessi saranno definiti annualmente con apposita delibera del
C.d’I. Si terrà conto, oltre che delle norme vigenti in materia, delle richieste delle famiglie, delle
esigenze organizzative della scuola, dei servizi forniti dal Comune (mensa).
VIA AVEZZANA E SAN TAMMARO - TEMPO NORMALE
•
•
ingresso:
uscita orario def.:
08:25/08:30
12:25/12:30 - 13:25/13:30
SAN TAMMARO - TEMPO PIENO
• ingresso:
• uscita orario provv.
• uscita orario def.:
08:25/08:30
12:25/12:30 - 13:25/13:30
16:25/16:30
Saranno autorizzati dal Dirigente scolastico a essere prelevati anticipatamente da scuola solo quegli
alunni che abbiano esigenze e motivazioni personali o di salute gravissime, previa richiesta dei
genitori del minore.
Al Dirigente Scolastico è data facoltà di valutare singolarmente i casi sottoposti.
Art. 49
Iscrizione Alunni
Scuola Secondaria di 1° grado
Le iscrizioni degli alunni alla classe prima si riceveranno nei termini previsti dal M.I.U.R. presso
l’Ufficio di Segreteria dell’Istituto Comprensivo.
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Le iscrizioni delle classi successive alla prima, sono disposte d’ufficio dalla Segreteria.
Art. 50
Orario di funzionamento
Scuola Secondaria di 1° grado
Gli orari di funzionamento dei diversi plessi saranno definiti annualmente con apposita delibera del
C.d’I. Si terrà conto, oltre che delle norme vigenti in materia, delle richieste delle famiglie, delle
esigenze organizzative della scuola, dei servizi forniti dal Comune (trasporto).
Ingresso: 08:15
Uscita Orario provvisorio: 12:15
Uscita Orario definitivo: 13:15
Saranno autorizzati dal Dirigente scolastico a essere prelevati anticipatamente da scuola solo quegli
alunni che abbiano esigenze e motivazioni personali o di salute gravissime, previa richiesta dei
genitori del minore.
Al Dirigente Scolastico è data facoltà di valutare singolarmente i casi sottoposti.
Art. 51
Doveri del personale amministrativo
Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all'azione didattica e la
valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del servizio e per il
conseguimento delle finalità educative.
Il personale amministrativo indossa, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero
orario di lavoro e al telefono risponde con la denominazione dell'Istituzione Scolastica e con il loro
nome.
Non può utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro.
Cura i rapporti con l'utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla
documentazione amministrativa prevista dalla legge.
Collabora con i docenti.
La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, perché esso
contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra
le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono.
Il personale amministrativo tenuto al rispetto dell’orario di servizio. Della presenza in servizio fa
fede la firma nel registro del personale.
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Art. 52
Criteri per il sostituto del D.S.G.A.
Nel caso in cui la scuola presentasse 2 o più unità di assistente amministrativo in possesso della 2^
posizione economica e che hanno dato la disponibilità alla sostituzione del D.S.G.A., si procederà a
stilare una graduatoria dell’avente diritto. I criteri, con i relativi punteggi, definiti in sede di
contrattazione integrativa con la R.S.U. d’istituto, in data 15/10/2015, sono di seguito esplicitati:
•
•
•
•
•
•
•
laurea specifica, punti 10
laurea non specifica, punti 5
diploma specifico: ragioniere, punti 10
altri diplomi, punti 5
attestati di idoneità informatica (ECDL, EIPASS, …), punti 2 per ogni attestato, per un max di
5 attestati
esperienza pregressa come sostituto del D.S.G.A., punti 0,50 per ogni mese svolto
migliore posizione nella graduatoria della 2^ posizione economica, punto 1
A parità di punteggio si privilegerà la maggiore anzianità di servizio.
Art. 53
Doveri dei collaboratori scolastici
I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di
competenza secondo le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio farà fede la firma sul
registro di presenza del personale.
In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l'efficienza dei dispositivi di
sicurezza, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità.
I collaboratori scolastici:
• indossano, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l'intero orario di lavoro;
• devono vigilare sull'ingresso e sull'uscita degli alunni;
• sono facilmente reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza;
• collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo;
• comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori l'eventuale
assenza dell'Insegnante dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita;
• collaborano con gli insegnanti nella raccolta delle prenotazioni per la mensa e nella
predisposizione degli elenchi dei partecipanti al servizio;
• favoriscono l'integrazione degli alunni portatori di handicap;
• vigilano sulla sicurezza e incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli
spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali;
• possono svolgere, su accertata disponibilità, funzione di accompagnatore durante i viaggi e le
visite d'istruzione;
• riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell'intervallo e senza seri motivi,
sostano nei corridoi;
• sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamento
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•
•
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•
•
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•
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•
•
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•
momentaneo dell'insegnante;
impediscono, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di
disturbo nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo e intelligenza alle loro
classi;
sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione
della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno;
evitano di parlare ad alta voce;
tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili;
provvedono, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi disinfettanti dei
servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule affidate;
non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal Direttore S.G.A.
o dal Dirigente Scolastico;
invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal Dirigente
Scolastico a uscire dalla Scuola. A tale proposito si terranno informati sugli orari di
ricevimento dei genitori, collocati sempre in ore libere da insegnamento;
prendono visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei docenti o
dei consigli di istituto, tenendosi aggiornati circa l'effettuazione del necessario servizio;
sorvegliano l'uscita delle classi e dai cancelli esterni, prima di dare inizio alle pulizie.
Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente
comunicarlo in Segreteria. Segnalano, sempre in segreteria, l'eventuale rottura di suppellettili, sedie
o banchi prima di procedere alla sostituzione.
Accolgono il genitore dell'alunno minorenne, che vuol richiedere l'autorizzazione all'uscita anticipata.
Il permesso di uscita, firmato dal Dirigente Scolastico o da un
docente delegato, verrà portato dal
collaboratore nella classe dell'alunno, dove il docente dell'ora provvederà alla annotazione
dell'autorizzazione sul registro di classe. Dopodiché l'alunno che ha richiesto di uscire
anticipatamente potrà lasciare la scuola.
Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio
addetti dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue:
1. che tutte le luci siano spente;
2. che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi;
3. che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della scuola;
4. che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine;
5. che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola;
6. gli ausiliari addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli uffici.
Devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni caso
tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nel registro degli avvisi della
scuola s’intendono regolarmente notificati al personale tutto.
È fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di evacuazione dei
locali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo.
Art. 54
Alunni
Norme di comportamento
1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e dei
compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile.
2. Gli alunni nuovi iscritti sono tenuti obbligatoriamente ad indossare T-shirt o felpa blu con il
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3.
4.
5.
6.
7.
logo della scuola, come deliberato in sede di C.I.
Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad
assolvere assiduamente agli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le
attività organizzate e programmate dal consiglio di classe. Gli alunni devono presentare la
giustificazione firmata da uno dei genitori o da chi ne fa le veci.
Gli alunni entrano a scuola secondo l’orario stabilito. La scuola, in ogni caso, non si assume
alcuna responsabilità circa la vigilanza prima del loro ingresso all’interno dell’edificio
scolastico.
I ritardi verranno annotati sul registro di classe e dovranno essere giustificati dai genitori il
giorno successivo tramite il diario.
Gli alunni devono portare quotidianamente il diario scolastico che è il mezzo di comunicazione
costante tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni
assegnate, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la
propria firma per presa visione.
Le assenze devono essere giustificate dai genitori tramite l'apposito diario e devono essere
presentate al rientro in classe, all'inizio della prima ora di lezione all'insegnante che provvederà a
controfirmare e a prendere nota sul registro. L'alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3
giorni, dovrà essere accompagnato da uno dei genitori e da chi ne fa le veci. In caso di ripetute
assenze, su segnalazione dei docenti della classe, potranno essere inviate tempestive
comunicazioni scritte alle famiglie.
8. Non è consentito agli alunni di uscire dall'edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In
caso di necessità i genitori dovranno preventivamente avvertire la scuola tramite richiesta
scritta sul diario e venire a prelevare personalmente lo studente (o delegare
per
iscritto
un'altra persona maggiorenne che dovrà essere munita di documento di riconoscimento).
9. Non saranno concesse più di due uscite anticipate al mese debitamente motivate. Ulteriori
eventuali richieste, dettagliatamente giustificate, saranno vagliate dal Dirigente e, se ravvisata
la possibilità, esclusivamente autorizzate dallo stesso. In caso di ritardi eccezionali fino ad un
massimo di dieci minuti gli alunni sono accolti regolarmente. Qualora i ritardi dovessero essere
frequenti, creando disturbo all'andamento delle lezioni, o dovessero verificarsi ritardi nel ritiro
dell’alunno, i genitori saranno diffidati a rispettare il regolamento orario di frequenza della
scuola. Nel caso in cui comunque dovessero continuare a verificarsi reiterati ritardi
nell’ingresso o nella fase del prelievo dell’alunno si provvederà dopo alla regolare denuncia per
inadempienza all'obbligo scolastico.
10. I cancelli di accesso alla scuola vanno chiusi alle ore 09.00. Non è consentito l’accesso dopo
tali ore. Si fa eccezione per accertamenti sanitari, dei quali deve essere dato preavviso ai
docenti. Le uscite anticipate, per gravi motivi, vanno autorizzate dal Dirigente Scolastico o dal
personale docente dallo stesso delegato. Il permesso è subordinato alla presentazione del
documento d’identità del genitore o della persona delegata.
11. Al cambio d’insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita gli alunni
devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla
classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule, ecc...
12. Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei laboratori solo
con l'autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assuma la responsabilità.
13. Durante gli intervalli, sia nella scuola che nel cortile sono da evitare tutti i giochi che possono
diventare pericolosi (ad es. spingersi, salire e scendere le scale, ecc...): gli alunni dovranno
seguire le indicazioni degli insegnanti e dei collaboratori scolastici.
14. I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme
d’igiene e pulizia.
15. Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni
sia all'interno della scuola sia fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza
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dover subire le prepotenze di altri.
16. Nelle aule ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli
correttamente.
17. Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici segnaleranno in Presidenza i nominativi degli alunni
o le classi che non rispettano queste regole.
18. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici
che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola ed in alcuni momenti possono
essere incaricati della sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni; durante le ore di
lezione sorvegliano corridoi e servizi.
19. Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di Ed. Fisica dovranno
presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato
del medico di famiglia su modulo A.S.L.
20. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l'occorrente per i compiti e le lezioni e l'eventuale
merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore. La scuola, in ogni
caso, non risponde comunque di eventuali furti.
21. Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli
affida: coloro che provocheranno guasti al materiale e o alle suppellettili della scuola o del
Comune saranno invitati a risarcire i danni.
L'alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.
Il coordinatore/Tutor si farà carico di illustrare alla classe ed alle famiglie il P.T.O.F. e percepirà
osservazioni e suggerimenti che verranno posti all'analisi e alla discussione del consiglio di
classe/interclasse/intersezione.
I docenti esplicitano le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità di verifica e i
criteri di valutazione.
La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell'intento di attivare negli alunni
processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi
migliorare il proprio rendimento.
Art. 55
Genitori
Indicazioni
1. I genitori sono i responsabili più diretti dell'educazione e dell'istruzione dei propri figli e pertanto
hanno il dovere di condividere con la scuola tale importante compito. Sarebbe opportuno che i
genitori cercassero di:
• trasmettere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e
la loro formazione culturale;
• stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca
fiducia e di fattivo sostegno;
• controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto personale e sul
diario;
• partecipare con regolarità alle riunioni previste;
• favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola;
• osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate;
• sostenere gli Insegnanti controllando l'esecuzione dei compiti a casa;
• educare ad un comportamento corretto durante la mensa.
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2. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, secondo l’orario e/o i giorni previsti per i
colloqui informativi o quando venga fatta esplicita richiesta in tal senso dalla famiglia. In questi
casi si concorda, tramite il diario degli alunni, l'orario di ricevimento. La scuola, in casi urgenti o
per segnalare situazioni particolari, invierà alle famiglie degli alunni una cartolina di
convocazione.
3. In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con
congruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni. È
possibile, quindi, che gli alunni presenti in scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la
vigilanza ai docenti e/o ai collaboratori scolastici non scioperanti. In situazioni di emergenza
verranno comunque impartite opportune disposizioni.
4. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l'affiatamento tra le famiglie e la scuola, i genitori sono
invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle assemblee di classe ed ai
colloqui individuali con i docenti nelle occasioni di ricevimento. Sono gradite e possibili anche
altre forme di collaborazione o proposte di riunioni suggerite dai genitori stessi.
Diritto di Assemblea
I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea nei locali della scuola secondo le
modalità previste dagli articoli 12 e 15 del Testo Unico del 16 aprile 1994, n. 297.
Le assemblee si svolgono fuori dall'orario delle lezioni.
L'Assemblea dei genitori può essere di classe, sezione, di plesso/scuola, dell'Istituzione Scolastica.
Assemblea di classe, sezione
L'Assemblea di classe è presieduta da un genitore eletto nel Consiglio di Interclasse, Intersezione,
Classe.
È convocata dal Presidente con preavviso di almeno cinque giorni. La convocazione può essere
richiesta: dagli insegnanti; da un quinto delle famiglie degli alunni della classe.
Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche tramite gli
insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno, alle famiglie.
L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.
Dei lavori dell'Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei componenti.
Copia del verbale viene inviata alla Presidenza.
Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e gli insegnanti di
classe.
Assemblea di plesso, scuola
L'Assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio di Interclasse,
Intersezione, Classe, eletto dall'assemblea.
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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L'Assemblea è convocata dal Presidente, con preavviso di almeno cinque giorni.
La convocazione può essere richiesta: da un terzo dei genitori componenti i Cons. di Interclasse,
Intersezione, Classe; dalla metà degli insegnanti di plesso/scuola; da un quinto delle famiglie degli
alunni del plesso/scuola.
Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche tramite gli
insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno, alle famiglie.
L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti.
Dei lavori dell'Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei docenti eventualmente
presenti o da un genitore designato dal Presidente dell'Assemblea.
Copia del verbale viene inviata alla Scuola.
Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Capo d'Istituto e gli insegnanti del plesso.
Assemblea dell'Istituzione Scolastica
L'Assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio dell'Istituzione,
Interclasse, Intersezione, Classe, eletto dall'assemblea.
L'Assemblea è convocata dal Presidente con preavviso di almeno sette giorni.
La convocazione dell'Assemblea può essere richiesta: da 50 genitori; da un quinto dei genitori eletti
nei Consigli di Interclasse, Intersezione, Classe; dal Consiglio d'Istituto; dal Dirigente Scolastico.
Il Presidente richiede per scritto l'autorizzazione a tenere l'assemblea e provvede, anche tramite gli
insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l'ordine del giorno, alle famiglie.
L'Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. Dei lavori dell’Assemblea viene redatto
verbale a cura di uno dei partecipanti incaricato dal Presidente.
Copia del verbale viene consegnata alla Presidenza.
Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e i docenti.
Accesso dei genitori nei locali scolastici
Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi all'inizio
delle attività didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della Scuola dell’infanzia.
L'ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente in
caso di uscita anticipata del figlio. Gli insegnanti, pertanto, si asterranno dall'intrattenersi con i
genitori durante l'attività didattica anche per colloqui individuali riguardanti l'alunno.
I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento mensile dei
docenti.
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Uso dei laboratori e aule speciali
I laboratori e le aule speciali sono assegnati dal Dirigente Scolastico all'inizio di ogni anno alla
responsabilità di un docente che svolge funzioni di sub consegnatario ed ha il compito di mantenere
una lista del materiale disponibile, tenere i registri del laboratorio, curare il calendario d'accesso allo
stesso, proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc...
Il responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati i tempi di utilizzo da parte delle
classi e con il Dirigente Scolastico le modalità ed i criteri per l'utilizzo del laboratorio in attività
extrascolastiche.
In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del laboratorio o il
docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo richiedono e
a segnalare la situazione tempestivamente in Presidenza per l'immediato ripristino delle condizioni
di efficienza e al fine di individuare eventuali responsabili.
L'orario di utilizzo dei laboratori e aule speciali sarà affisso a cura dei responsabili.
Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la fase
di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono
all'insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni.
I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un sicuro controllo
del materiale, l'insegnante prenderà nota della postazione e degli strumenti assegnati allo studente o
al gruppo di studenti.
L'insegnante avrà cura, all'inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l'integrità di ogni singola
postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L'insegnante, qualora alla fine della lezione
dovesse rilevare danni che non erano presenti all'inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione
al Dirigente Scolastico.
Sussidi didattici
La scuola è fornita di sussidi per il lavoro educativo-didattico e di materiale il cui elenco è esposto e
consultabile presso ogni plesso scolastico. Tale elenco ne specifica anche l'uso e i possibili
utilizzatori. I docenti, i non docenti, gli alunni sono tenuti a curare il buon uso, la conservazione e la
piena efficienza dei sussidi.
Diritto d'autore
Il materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti d'autore,
quindi i docenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso.
Sala e strutture audiovisive
La prenotazione per l'utilizzazione delle sale audiovisivi dovrà avvenire solo limitatamente alla
settimana successiva. In caso di più richieste relative alla stessa ora di lezione, sarà data la
precedenza all'iniziativa deliberata in sede collegiale rispetto a quella attuata dal singolo docente e
quindi alla classe che ne ha usufruito un numero inferiore di volte e, in subordine, alla classe che ne
ha usufruito in data anteriore.
Uso esterno della strumentazione tecnica (macchine fotografiche, telecamere, portatili, sussidi
vari, ecc...)
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L'utilizzo esterno della strumentazione tecnica in dotazione alla scuola è autorizzato dal Dirigente
Scolastico; va segnalato nell'apposito registro, ove verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del
responsabile. Alla riconsegna dell'attrezzatura, l'incaricato provvederà alla rapida verifica di
funzionalità degli strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre sull'apposito registro la data
dell'avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno.
Mediateca
La mediateca costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita della scuola,
essa è accessibile a tutte le componenti della scuola: docenti, studenti, genitori, personale A.T.A.
Compito della mediateca è raccogliere, ordinare, descrivere il materiale librario, documentario,
audiovisivo ed informatico in qualunque modo appartenente alla scuola e promuoverne l'uso da
parte di alunni e docenti.
Il Dirigente Scolastico nomina un Responsabile della Mediateca con il compito di sovraintendere al
suo funzionamento e verificare periodicamente la consistenza delle dotazioni, i registri per il
prestito, l'aggiornamento della schedatura e del catalogo.
Alla Mediateca della scuola si accede secondo un calendario settimanale prestabilito e
opportunamente pubblicizzato.
Il Collegio dei Docenti promuove l'aggiornamento del patrimonio librario, documentario,
audiovisivo ed informatico, secondo le esigenze didattiche e culturali dell'Istituzione, recependo i
suggerimenti specifici espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche per quanto di loro
competenza.
Gli studenti, per il tramite dei docenti, possono proporre l'acquisto di materiale librario, audiovisivo
e/o informatico.
Non possono essere date in prestito opere di consultazione, quali dizionari, enciclopedie, ecc...
I libri possono essere dati in prestito per un periodo di 30 giorni
Il materiale concesso in prestito viene annotato nell'apposito registro elettronico.
Chi non restituisce il materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal prestito per un periodo di
sei mesi. I costi relativi ai libri - o altri materiali - smarriti o deteriorati saranno sostenuti da chi ha
causato il danno.
Utilizzo delle infrastrutture sportive dell'istituto
Il Dirigente Scolastico nomina all'inizio dell'anno scolastico uno o più docenti responsabili dell'area
sportiva dell'Istituzione Scolastica che provvederanno alla predisposizione degli orari di utilizzo e
di funzionamento delle singole infrastrutture in orario curricolare e al coordinamento delle iniziative
extracurricolari.
La palestra e le sue attrezzature sono riservate, durante le ore di lezione, agli alunni. Per ragioni di
tipo igienico in palestra si dovrà entrare solamente con le scarpe da ginnastica.
Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione
Le attrezzature dell'Istituto per la stampa e la riproduzione (fax, fotocopiatrice, foto-stampante,
computer), oltre al primario uso amministrativo e poi didattico, possono essere utilizzate da tutte le
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componenti scolastiche per attività di esclusivo interesse della scuola. É escluso l'utilizzo degli
strumenti della scuola per scopi personali.
Nella scuola il servizio di duplicazione è affidato ai collaboratori scolastici. Le modalità di utilizzo
e l'orario per le fotocopie devono essere compatibili con gli altri obblighi di lavoro del personale
incaricato.
L'uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato esclusivamente al
personale incaricato.
L'uso della fotocopiatrice è gratuito per il materiale didattico utilizzato dagli alunni e dagli
insegnanti, nei limiti degli stanziamenti di bilancio fissati annualmente. In particolare sarà garantito
il servizio prioritariamente agli alunni con DSA, BES e a quelli delle classi prime della primaria.
I collaboratori scolastici incaricati terranno appositi registri dove annotare la data, la classe, il
richiedente, il numero di fotocopie seguite. Il materiale cartaceo è sottoposto alla normativa sui
diritti d'autore, quindi i richiedenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o
duplicazione dello stesso.
TITOLO V
USO DEI LOCALI SCOLASTICI
- EDUCAZIONE ALLA SALUTE D.L.gs. 81/2008 ex 626/94
Art. 56
Tutela della salute nella scuola
Nell’ambito della tutela della salute, s’individuano due obiettivi fondamentali: l’educazione alla
salute e alla sicurezza.
L’educazione alla salute è base essenziale nella difesa della salute medesima. Essa non costituisce
una disciplina scolastica specifica, ma è un’area educativa trasversale ed assai complessa: va dalla
conoscenza e dal rispetto del proprio corpo, all’educazione alimentare, ambientale, alla pratica della
pulizia e all’igiene.
Sono da salvaguardare con accuratezza la pulizia e l’igiene degli ambienti scolastici ed inoltre le
loro condizioni di sicurezza e di salubrità. Quando è necessaria, va ricercata su questo piano la
collaborazione degli Uffici di Medicina Scolastica o degli Uffici competenti del Comune o
dell’A.S.L.
In particolare si sottolinea la doverosità dell’osservanza delle regole che stabiliscono il divieto di
fumo (Legge n. 584/1975): con esclusione tassativa del fumo in tutte le aule delle scuole di ogni
ordine e grado e in occasione di riunioni o assemblee che si effettuino in tutti i locali delle scuole.
Nell’ambito dell’educazione alla sicurezza, prevista dal D.L.gs. 81/2008 ex 626/94, a tutto il
personale docente e ATA è richiesta la continua formazione sui temi in oggetto e la responsabilità
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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di collaborare alla predisposizione dei piani per la tutela della sicurezza delle persone e dei materiali
negli edifici scolastici.
Norme di comportamento
Tenere un contegno corretto e responsabile, astenendosi dal compiere atti che possano distrarre o
arrecare danno ai compagni di lavoro;
Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore;
Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da
specifici cartelli o indicate dai propri superiori;
Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione;
Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta conoscenza: in
casi dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore;
Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale. È opportuno, per le scale
doppie, assicurarsi, prima di salirvi, che i tiranti o le catenelle siano in tensione. Non utilizzare tali scale
come scale semplici appoggiandole a muro né spostarle quando su di esse vi sono delle persone;
Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata;
Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolare e/o
impedire, anche solo parzialmente l'accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga
(corridoi, scale di sicurezza, ecc...), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli
incendi, ed in generale la normale circolazione;
Ogni contenitore deve riportare l'etichetta con l'indicazione ben leggibile del contenuto;
Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né abbandonare quelle vuote
sul posto di lavoro;
Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o condizione di pericolo rilevata;
In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente ai propri superiori sulle circostanze dell'evento;
Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso ripristinare la scorta;
Comunicare tempestivamente al Dirigente Scolastico l’eventuale stato di gravidanza;
Non circolare né sostare nei sottopiani, cavedi, ecc., degli edifici salvo giustificato motivo di lavoro
e previa autorizzazione dei superiori. Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso
ai non autorizzati;
Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro;
Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune;
Adoperare gli attrezzi solamente per l'uso cui sono destinati e nel modo più idoneo evitando l'uso di mezzi di
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fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere;
Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell'ergonomia delle norme di legge
e di buona tecnica.
Qualsiasi variazione che si rendesse necessaria deve essere concordata con il proprio responsabile;
In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc.) mantenere la schiena
eretta e le braccia rigide, facendo sopportare lo sforzo principalmente dai muscoli delle gambe.
Durante il trasporto a mano, trattenere il carico in modo sicuro nei punti di più facile presa e se
necessario appoggiarlo al corpo, con il peso ripartito sulle braccia.
Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti;
Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti;
Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare nella
scuola;
Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 90 cm;
Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l'uso;
L'apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell'inizio delle lezioni;
Art. 57
Manutenzione, gestione e sicurezza dei locali scolastici
Gli operatori e gli utenti del servizio scolastico sono tenuti ad avere la massima cura ed il massimo
rispetto dei locali e degli spazi di pertinenza della scuola.
Tutto il personale in servizio nell’I.C. segnalerà alla Segreteria, con la massima tempestività, tutte le
situazioni di pericolo e di minaccia alla salute individuate all’interno e all’esterno degli edifici
scolastici.
L’Amministrazione Comunale sarà sollecitata nei modi più opportuni dalla segreteria e dal
Consiglio d’Istituto quando si renderanno necessari interventi di manutenzione, di ristrutturazione,
di riqualificazione degli edifici scolastici e degli spazi esterni.
L’Ente locale, obbligato per legge alla manutenzione degli edifici scolastici, è l’unico responsabile
degli incidenti provocati da deficienze strutturali.
All’inizio di ciascun anno scolastico è richiesta ai Sindaci la dichiarazione di agibilità, di staticità e
igienicità dei locali scolastici.
Art. 58
Prove di evacuazione
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Ogni plesso effettua prove di evacuazione come descritto dalle normative vigenti e fa pervenire alla
Segreteria dell’Istituto il verbale compilato della prova stessa. In ogni anno scolastico devono essere
effettuate due prove di evacuazione. I giorni in cui saranno effettuate le prove di evacuazione per gli
adempimenti di competenza devono essere comunicate in Segreteria.
Art. 59
Uso degli edifici e delle attrezzature scolastiche
Gli edifici e le attrezzature scolastiche possono essere utilizzate, fuori dell’orario scolastico, per
attività che realizzino la funzione della scuola come luogo di promozione culturale, sociale e civile:
il Comune, in quanto ente proprietario, ha la facoltà di disporre la temporanea concessione di locali,
previo assenso del Consiglio di Istituto.
I locali scolastici possono essere utilizzati da:
•
•
•
altre scuole;
pubbliche istituzioni;
enti che perseguono finalità educative e che non hanno fini di lucro.
Il Consiglio di Istituto accompagna il suo assenso o il suo rifiuto con una breve relazione dei motivi
di ordine generale o di organizzazione interna che l’hanno indotto ad accettare o a respingere le
singole richieste avanzate.
Le autorizzazioni devono stabilire le modalità d’uso e le conseguenti responsabilità in ordine alla
sicurezza, all’igiene e alla salvaguardia delle persone e del patrimonio.
Nei casi in cui le condizioni d’uso dei locali o del patrimonio sopra stabilite non fossero
scrupolosamente rispettate, il Consiglio d’Istituto revocherà il parere favorevole precedentemente
espresso o chiederà il risarcimento per i danni arrecati.
Art. 60
Rapporti esterni: gli Enti Locali
I rapporti fra istituzione scolastica ed Enti Locali attualmente sono regolati dalla legge 15/03/97 n.
59 (Legge Bassanini).
La legge 59/97 all’art. 1 delega una serie di materie, di competenza dello stato, agli Enti Locali e
alle istituzioni scolastiche.
Enti Locali e scuola rappresentano il decentramento dello stato, per fornire un servizio
fondamentale al cittadino.
All’interno dell’Offerta Formativa i percorsi formativi per gli adulti, l’inserimento di alunni nomadi
e stranieri, la prevenzione dell’abbandono, della dispersione scolastica e gli interventi sull’handicap
richiedono il coinvolgimento e la corresponsabilità degli Enti Locali.
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L’istituzione scolastica organizza iniziative relative all’orientamento scolastico e professionale, alla
continuità orizzontale e verticale fra i diversi gradi e ordini di scuola, agli interventi perequativi,
agli interventi di prevenzione della dispersione scolastica e di educazione alla salute.
In quest’ambito i soggetti interessati hanno precisi compiti, che debbono espletarsi sinergicamente
con quelli della scuola per dare risultati positivi.
Ciò può avvenire tramite protocolli d'intesa vincolanti e convenzioni fra Istituzioni Scolastiche ed
Enti Locali.
Il Decreto Legislativo n. 112 del 31.3.1998, anch’esso attuativo della legge 59 (Capo 1), attribuisce
alle Regioni e alle Province compiti a favore della scuola e del loro funzionamento.
Ai Comuni, in relazione ai gradi inferiori di scuola, vengono attribuiti i compiti concernenti:
•
•
•
•
•
•
l'istituzione, l'aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole in attuazione degli strumenti
di programmazione;
la redazione di piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche;
i servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni in situazione di handicap e di svantaggio;
il piano di utilizzazione degli edifici e di uso delle attrezzature, pur d'intesa con le istituzioni
scolastiche;
la sospensione delle lezioni in casi gravi e urgenti;
le iniziative e le attività di promozione relative all'ambito delle funzioni conferite.
Art. 61
Assicurazioni
Il Consiglio di Istituto delibera le modalità di copertura assicurativa per infortunio e per
responsabilità civile di alunni e personale scolastico.
Art. 62
Acquisto di materiali e sussidi e ripartizione somme
Il Consiglio di Istituto, sentito il Collegio dei Docenti, delibera, tenuto conto delle disponibilità
finanziarie, l’entità della somma per il materiale di facile consumo che dovrà essere proporzionale
al numero degli alunni nella classe.
La somma per il materiale inventariabile dovrà essere impiegata per plesso, per consentire, così,
l’acquisto di sussidi a disposizione di tutte le classi.
Per le attività di sperimentazione che impegnino somme del bilancio, vanno osservate le norme del
D.P.R. n. 419/74 (approvazione della sperimentazione da parte del Collegio dei Docenti,
conseguente alla relazione degli insegnanti interessati).
Il Consiglio d’istituto può finanziare in qualsiasi momento dell’anno scolastico progetti particolari
che prevedano lavori a classi aperte e attività di laboratorio.
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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Dalla verbalizzazione devono risultare:
•
•
•
•
•
i mezzi di finanziamento;
le attrezzature da acquistare con la loro destinazione;
il prezzo complessivo (I.V.A. compresa);
i capitoli d’imputazione della spesa;
il prospetto comparativo e le offerte di almeno tre ditte interpellate (ad eccezione di spese inferiori a 3.000 euro ed alle forniture di oggetti prodotti esclusivamente da una ditta). Gli acquisti
dovranno tenere comunque conto del rapporto qualità-prezzo.
In ottemperanza alla normativa vigente e con particolare riferimento al disposto della C.M. n. 5 del
09/01/92 è vietata qualsiasi gestione di denaro al di fuori del bilancio dell’istituzione scolastica.
Di norma, il criterio di ripartizione di ogni somma assegnata è il seguente:
•
la quota totale è stata ripartita per metà in base al numero delle classi/sezioni, per metà in base al
numero degli alunni.
• Le somme destinate alla realizzazione dei progetti sono legate alla gestione dell’autonomia e
debbono essere gestite separatamente dalle altre e sono assegnate su presentazione di progetti.
• Per le altre somme, che possono essere spese individualmente o per gruppi, è necessario che le
fatture relative portino l’indicazione di chi effettua la spesa.
Art. 63
La Giunta Esecutiva
Il Dirigente Scolastico, visti il Regolamento di contabilità scolastica decreto n. 44/01, artt. 31, 32,
33, 34, 35, 36; il R.D. 18/11/1923, n. 2440 e successive modifiche; il R.D. 23/05/1924, n. 827 e
successive modifiche; il D.P.R. 18/04/1994, n. 573, regolamento recante norme per la
semplificazione dei procedimenti di aggiudicazione delle Pubbliche forniture di valore inferiore alla
soglia comunitaria; in particolare l’art. 91 del Regolamento per la contabilità generale dello Stato,
determina:
l’esame e la valutazione delle offerte relative l’attività contrattuale svolta dall’istituzione scolastica,
di competenza rispettivamente, del Consiglio di Istituto e del Dirigente scolastico, alla Giunta
Esecutiva.
Alla Giunta sono demandati, in particolare, i seguenti compiti:
in relazione alle singole attività contrattuali, è affidato il compito di predisporre le prescrizioni
tecniche, capitolati, bandi di gara; predisporre le richieste di preventivo, aprire le offerte; esaminare
la documentazione e accertare la regolarità; stabilire i coefficienti di valutazione tecnica da
attribuire agli elementi di qualità nelle gare da aggiudicare con il criterio dell’offerta
economicamente più conveniente; valutare gli elementi che caratterizzano i beni sulla scorta di
coefficienti di valutazione stabiliti; formulare la graduatoria di merito delle offerte esaminate,
debitamente motivata che sarà ratificata dal Consiglio di Istituto; collaudo beni.
Le operazioni di verbalizzazione saranno effettuate direttamente dalla Giunta che provvederà alla
nomina, al proprio interno, di un componente con funzioni di segretario.
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Art. 64
Regolamento per l’acquisizione in economia di lavori, servizi e forniture
È stato redatto ai sensi dell’art. 125, c. 10 del D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti
pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE G.U. n. 100 del 02 maggio 2006) ed è parte integrante del presente Regolamento d’Istituto, con
delibera del Consiglio d’Istituto.
Esso individua i principi e i criteri delle procedure relative all’acquisizione in economia di lavori,
servizi e forniture, cui la scuola intende conformarsi, in ottemperanza alle prescrizioni dettate dal
Legislatore nazionale e, nel rispetto dei principi, anche di derivazione comunitaria, di trasparenza
pubblicità, imparzialità, economicità e pari opportunità tra operatori tecnici e professionali.
Art. 65
Modifica del Regolamento d’Istituto
Al presente Regolamento possono essere introdotte tutte le modifiche che, alla luce dell’esperienza
o a seguito di nuove disposizioni legislative, si rendessero utili o necessarie. Per l’approvazione
delle modifiche al Regolamento si applica la normativa di cui al precedente articolo. Per la materia
di cui al presente articolo è compito della Commissione all’uopo coordinare le proposte.
Sono fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe e Interclasse e
delle Assemblee dei genitori.
Art. 66
Entrata in vigore del Regolamento
Il presente Regolamento entrerà in vigore immediatamente dopo l’approvazione del Consiglio di
istituto del 28/10/2016.
Lo stesso principio si applica anche alle deliberazioni di modifica, d’integrazione o di cessazione di
articoli o di parti di essi.
Per quanto non espressamente indicato nel presente Regolamento, valgono le disposizioni di legge
in vigore.
Aggiornato
il 19/10/2015
Approvato
dal Consiglio di Istituto il giorno 28/10/2016
Entrato in vigore
il 29/10/2016
APPENDICE:
Distribuzione materiale informativo e pubblicitario
Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi, o
comunque nell'area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico.
È garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro
scolastico (giornali, ecc. ...) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino,
mostre, ricerche).
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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È garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni culturali, ecc.
La scuola non consente la circolazione d’informazione pubblicitaria a scopo economico e
speculativo.
Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale.
Per gli alunni si prevede di:
distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l'organizzazione della scuola;
autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello Comunale e
Comprensoriale, inviato da Enti istituzionali;
autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative od attività sul territorio, gestite
da Enti, Società, Associazioni private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con la Scuola,
purché l'iniziativa non persegua fini di lucro.
Comunicazioni docenti - genitori
Nell'orario di servizio mensile di ogni docente della scuola è prevista un'ora per i colloqui, su
appuntamento, con i genitori.
Sono programmati annualmente incontri pomeridiani delle famiglie con gli insegnanti della scuola.
Inoltre, qualora se ne ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie tempestive informazioni
scritte relative, secondo i casi, alla frequenza, al profitto, al comportamento dell'alunno. Saranno
consegnate alle famiglie le valutazioni quadrimestrali e, anche quelle bimestrali accompagnate dalla
eventuale segnalazione scritta degli interventi di recupero che l'alunno deve sostenere.
Informazione sul Piano dell'offerta formativa triennale
All'inizio dell'anno scolastico il coordinatore/tutor di classe illustra agli studenti e alle famiglie le
opportunità offerte dal piano dell'offerta formativa, comprensivo di tutte le attività e iniziative
didattiche e formative facoltative e/o opzionali.
Le attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organizzate secondo i tempi e modalità che
tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
Le comunicazioni agli alunni e ai genitori sono fatte normalmente con circolari scritte inviate in
lettura nelle classi ed inserite sul sito dell’Istituto. Su richiesta dei genitori è possibile comunicarle
via e-mail. In forma ufficiale viene adottata anche la pubblicazione in bacheca, in particolare per gli
atti che devono essere portati a conoscenza di tutti.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, la Carta dei servizi, il Regolamento d’Istituto sono
inseriti sul Sito dell’Istituzione Scolastica:
Accesso di estranei ai locali scolastici
Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di "esperti" a supporto
dell'attività didattica chiederanno, di volta in volta, l'autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli
"esperti" permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario all'espletamento
delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta
del docente.
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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Nessun'altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente
Scolastico o suo delegato può entrare nell'edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche.
Dopo l'entrata degli alunni verranno chiuse le porte d'accesso.
Chiunque ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, al locale dove si trova l'albo
d'istituto per prendere visione degli atti esposti e può accedere all'Ufficio della Dirigenza e di
segreteria durante l'orario di apertura dei medesimi.
I tecnici che operano alle dipendenze dell’Amministrazione Comunale possono accedere ai locali
scolastici per l'espletamento delle loro funzioni.
I signori rappresentanti e agenti commerciali, dopo essersi qualificati esibendo tesserino di
riconoscimento, possono lasciare il materiale informativo al collaboratore scolastico in servizio
all’ingresso principale, ma assolutamente non possono avere accesso nelle classi.
Accesso e sosta
È consentito l'accesso con la macchina nel cortile dei plessi scolastici ai genitori o chi ne fa le veci
di alunni portatori di handicap per un ingresso e un’uscita più agevoli e lontani dal flusso degli altri
alunni.
I veicoli degli operatori che devono effettuare interventi di manutenzione nella struttura scolastica
ed i veicoli per la mensa sono autorizzati ad entrare nelle aree procedendo a passo d'uomo e con
prudenza.
I gestori delle scuole private possono accedere al cortile del plesso “Avezzana” con il bus
scolastico, previa richiesta scritta al Dirigente Scolastico e assunzione di responsabilità per incidenti
o danni causati a persone e/o cose.
Per motivi di sicurezza, il personale scolastico di Via Avezzana dovranno parcheggiare i propri
autoveicoli lontano dall’edificio scolastico, ovvero in prossimità dell’area perimetrale che va dal
reticolato alla barra di accesso all’istituto.
Si rammenta che l’area centrale dello stesso piazzale deve essere lasciata libera da qualsiasi
ostacolo e, quindi, è vietata al parcheggio, poiché adibita a punto di raccolta per l’evacuazione degli
utenti in caso di emergenza.
I parcheggi di cui sopra sono incustoditi e pertanto la scuola, non potendo garantirne la custodia,
non assume responsabilità di alcun genere per eventuali danni o furti a carico dei mezzi medesimi.
Scuola dell’infanzia
Criteri e Punteggi per la lista d’attesa
La graduatoria si compila e si pubblica sul sito della scuola: www.ic2rlevi-montalcini-smcv.gov.it
Le domande d’iscrizione si accolgono secondo la tempistica prevista a livello nazionale: le
iscrizioni effettuate in tempi diversi, per gravi e comprovati motivi, possono essere accolte da parte
del Dirigente Scolastico, ma non maturano alcun diritto.
3. Per i residenti in comune: Prioritariamente i bambini residenti nel Comune che si trovano nel
condizioni di seguito esplicitate:
• bambini in situazioni di handicap - punteggio 6
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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• bambini appartenenti a nuclei familiari seguiti dai Servizi Sociali o in condizioni disagiate (con verifica del Modello ISEE) - punteggio 5
• bambini di 5 anni - punteggio 4
• bambini di 4 anni - punteggio 3
• bambini di 3 anni e anticipatari - punteggio 2
• tutti gli altri casi - punteggio 1
4. In subordine i bambini non residenti nel Comune che si trovano nel condizioni di seguito esplicitate:
• bambini in situazioni di handicap - punteggio 4
• bambini appartenenti a nuclei familiari seguiti dai Servizi Sociali di altri Comuni o in
condizioni disagiate (con verifica del Modello ISEE) - punteggio 3
• bambini di 5 anni - punteggio 2
• bambini di 4 anni - punteggio 1
• bambini di 3 anni e anticipatari - punteggio 0,50
• tutti gli altri casi - punteggio 0,25
Scuola primaria e secondaria di 1° grado
Accoglimento alunni
La legge n. 135/2012 prevede che le iscrizioni alle istituzioni scolastiche statali per tutte le classi
iniziali dei corsi di studio di ogni ordine e grado vengano effettuate esclusivamente on line, tranne
l’iscrizione alla Scuola dell’Infanzia.
L’Istituto Comprensivo 2 “Rita Levi-Montalcini”, per venire incontro ad eventuali difficoltà
nell’iscrizione on line, assicura per l’intero mese di febbraio, un servizio di consulenza dalle ore
10,30 alle ore 12,30 dal lunedì al sabato e il martedì alle 16,00 alle 18,00.
Per informazioni è possibile contattare: 0823846046 o l’indirizzo di posta elettronica:
[email protected].
In caso di affollamento gli alunni saranno indirizzati nei plessi secondo criteri di vicinanza e
fruibilità del trasporto pubblico.
Ammissione alla frequenza
Sono ammessi alla frequenza dal 1° giorno di scuola tutti gli alunni regolarmente iscritti. Nel caso
di successiva richiesta, sono ammessi gli utenti secondo la ricezione delle aule.
Norme di comportamento per la sicurezza
Tenere un contegno corretto e responsabile, astenendosi dal compiere atti che possano distrarre o
arrecare danno ai compagni di lavoro;
Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore;
Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da
specifici cartelli o indicate dai propri superiori;
Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione;
Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta
conoscenza: in casi dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore;
Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale. È opportuno, per
le scale doppie, assicurarsi, prima di salirvi, che i tiranti o le catenelle siano in tensione. Non
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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utilizzare tali scale come scale semplici appoggiandole a muro né spostarle quando su di esse vi
sono delle persone;
Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata;
Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolare
e/o impedire, anche solo parzialmente l'accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga
(corridoi, scale di sicurezza, ecc...), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli
incendi, ed in generale la normale circolazione;
Ogni contenitore deve riportare l'etichetta con l'indicazione ben leggibile del contenuto;
Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né abbandonare quelle vuote
sul posto di lavoro;
Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o condizione di pericolo
rilevata;
In caso d’infortunio, riferire al più presto ed esattamente ai propri superiori sulle circostanze
dell'evento;
Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso ripristinare la scorta;
Comunicare tempestivamente al Dirigente Scolastico l’eventuale stato di gravidanza;
Non circolare né sostare nei sottopiani, cantinati, depositi, magazzini, ecc., degli edifici salvo
giustificato motivo di lavoro e previa autorizzazione dei superiori. Non accedere nelle zone o nei
locali in cui vige il divieto d’ingresso ai non autorizzati;
Mantenere pulito e in ordine il proprio posto di lavoro;
Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune;
Adoperare gli attrezzi solamente per l'uso cui sono destinati e nel modo più idoneo evitando l'uso di
mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di
qualsiasi genere;
Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell'ergonomia delle norme di
legge e di buona tecnica.
Qualsiasi variazione che si rendesse necessaria deve essere concordata con il proprio responsabile;
In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc:) mantenere la schiena
eretta e le braccia rigide, facendo sopportare lo sforzo principalmente dai muscoli delle gambe.
Durante il trasporto a mano, trattenere il carico in modo sicuro nei punti di più facile presa e se
necessario appoggiarlo al corpo, con il peso ripartito sulle braccia.
Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti;
Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti;
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Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare nella
scuola;
Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 90 cm;
Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l'uso;
L'apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell'inizio delle lezioni.
Nel dettaglio i collaboratori scolastici e gli assistenti amministrativi, ognuno nel proprio settore
di competenza, devono:
Accertarsi che al termine delle lezioni non restino incustoditi i seguenti documenti, segnalandone
tempestivamente l’eventuale presenza al responsabile di sede e provvedendo temporaneamente alla
loro custodia:
• Certificati medici esibiti dagli alunni a giustificazione delle assenze
• Qualunque altro documento contenente dati personali o sensibili degli alunni o dei docenti
Accertarsi che al termine delle lezioni tutti i computer delle varie aule e dell’aula di informatica
siano spenti e che non siano stati lasciati incustoditi C.D., cartelle o altri materiali, in caso contrario
segnalarne tempestivamente la presenza o provvedendo temporaneamente alla loro custodia.
Procedere alla chiusura dell’edificio scolastico accertandosi che tutte le misure di protezione dei
locali siano state attivate.
Per i collaboratori scolastici in servizio negli uffici di segreteria ed addetti alle fotocopie.
• Effettuare esclusivamente copie fotostatiche di documenti per i quali si è autorizzati.
• Non lasciare a disposizione di estranei fotocopie inutilizzate o incomplete di documenti che contengono dati personali o sensibili ma accertarsi che vengano sempre distrutte.
• Non lasciare incustodito il registro contenente gli indirizzi e i recapiti telefonici del personale e
non annotarne il contenuto sui fogli di lavoro.
• Non abbandonare la postazione di lavoro per la pausa o altro motivo senza aver provveduto a custodire in luogo sicuro i documenti trattati.
• Non consentire che estranei possano accedere ai documenti dell’ufficio o leggere documenti contenenti dati personali o sensibili.
• Segnalare tempestivamente al Responsabile del trattamento (D.S.G.A.) la presenza di documenti
incustoditi e provvedere temporaneamente alla loro custodia.
• Procedere alla chiusura dei locali non utilizzati in caso di assenza del personale.
• Procedere alla chiusura dei locali di segreteria accertandosi che siano state attivate tutte le misure
di protezione e che le chiavi delle stanze siano depositate negli appositi contenitori.
• Attenersi alle direttive ricevute e non effettuare operazioni per le quali non si stati espressamente
autorizzati dal Responsabile o dal Titolare.
Linee guida in materia di sicurezza per gli Assistenti Amministrativi incaricati del trattamento D.Lgs. 196/2003 - Privacy.
Attenersi scrupolosamente alle seguenti indicazioni per garantire la sicurezza dei dati personali
trattati:
• Conservare sempre i dati del cui trattamento si è incaricati in apposito armadio assegnato, dotato
di serratura.
• Accertarsi della corretta funzionalità dei meccanismi di chiusura dell’armadio, segnalando tempestivamente al Responsabile eventuali anomalie.
• Non consentire l’accesso alle aree in cui sono conservati dati personali su supporto cartaceo a estranei e a soggetti non autorizzati.
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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• Conservare i documenti ricevuti da genitori/studenti o dal personale in apposite cartelline non
trasparenti.
• Consegnare al personale o ai genitori/studenti documentazione inserita in buste non trasparenti.
• Non consentire l’accesso a estranei al fax e alla stampante che contengano documenti non ancora
ritirati dal personale.
• Effettuare esclusivamente copie fotostatiche di documenti per i quali si è autorizzati.
• Provvedere personalmente alla distruzione quando è necessario eliminare documenti inutilizzati.
• Non lasciare a disposizione di estranei fotocopie inutilizzate o incomplete di documenti che contengono dati personali o sensibili ma accertarsi che vengano sempre distrutte.
• Non lasciare incustodito il registro contenente gli indirizzi e i recapiti telefonici del personale e
degli studenti e non annotarne il contenuto sui fogli di lavoro.
• Non abbandonare la postazione di lavoro per la pausa o altro motivo senza aver provveduto a custodire in luogo sicuro i documenti trattati.
• Segnalare tempestivamente al Responsabile la presenza di documenti incustoditi, provvedendo
temporaneamente alla loro custodia.
• Attenersi alle direttive ricevute e non effettuare operazioni per le quali non si è stati espressamente autorizzati dal Responsabile o dal Titolare.
• Procedere alla chiusura di tutti i cassetti e armadi degli uffici e custodire le chiavi in luogo protetto.
• Procedere alla chiusura dei timbri ed in particolare del sigillo della Repubblica Italiana in un
luogo sicuro e custodire le chiavi in un luogo protetto.
Riguardo ai trattamenti eseguiti con supporto informatico attenersi scrupolosamente alle seguenti
indicazioni:
• Non salvare file o cartelle nel DESKTOP. Se si ritiene di dover avere una cartella sul desktop
questo dovrà essere salvato nella cartella DOCUMENTI e poi collegata/inviata al Desktop.
• Non lasciare cartelle o altri documenti a disposizione di estranei.
• Se c’è l'esigenza di tenere una cartella o un file sul desktop bisogna salvarlo nella directory
U:/documenti e poi inviarlo al desktop. Diversamente, non sarà possibile recuperare eventuali file quando chi lo ha creato è assente e garantire che le cartelle o i file non vadano persi in caso di
rotture del PC.
• In ogni file dovrà esserci, nel piè di pagina, il nome del file e il percorso
• Conservare i dati sensibili in armadi chiusi, ad accesso controllato o in file protetti da password.
• Non consentire l’accesso ai dati a soggetti non autorizzati.
• Riporre i supporti in modo ordinato negli appositi contenitori e chiudere a chiave classificatori e
armadi dove sono custoditi.
• scegliere una password con le seguenti caratteristiche:
o originale
o composta da otto caratteri
o che contenga almeno un numero
o che non sia facilmente intuibile, evitando il nome proprio, il nome di congiunti, date di nascita
comunque riferimenti alla propria persona o lavoro facilmente ricostruibili.
• curare la conservazione della propria password ed evitare di comunicarla ad altri.
• cambiare periodicamente (almeno una volta ogni tre mesi) la propria password.
• modificare prontamente (ove possibile) la password assegnata dal custode delle credenziali.
• trascrivere su un biglietto chiuso in busta sigillata e controfirmata la nuova password e consegnarla al custode delle credenziali.
• vietare al personale scolastico (docenti, collaboratori scolastici,…..) e non di utilizzare postazioni
informatiche degli uffici.
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• spegnere correttamente il computer al termine di ogni sessione di lavoro.
• non abbandonare la propria postazione di lavoro per la pausa o altri motivi senza aver spento la
postazione di lavoro o aver inserito uno screen saver con password.
• comunicare tempestivamente al Titolare o al Responsabile qualunque anomalia riscontrata nel
funzionamento del computer.
• non riutilizzare i supporti informatici utilizzati per il trattamento di dati sensibili per altri trattamenti.
• non gestire informazioni su più archivi ove non sia strettamente necessario e comunque curarne
l’aggiornamento in modo organico.
• utilizzare le seguenti regole per la posta elettronica:
o non aprire documenti di cui non sia certa la provenienza
o non aprire direttamente gli allegati ma salvarli su disco e controllarne il contenuto con un
antivirus
o inviare messaggi di posta solo se espressamente autorizzati dal Responsabile
o controllare accuratamente l’indirizzo dei destinatario prima di inviare dati personali
o provvedere settimanalmente al back-up dei dati
Linee guida in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro - d. lgs. 81/08.
1. fattori di rischio frequentemente presenti nelle operazioni di pulizia.
RISCHIO CHIMICO.
Il Rischio Chimico è legato all’uso di prodotti chimici per le operazioni di pulizia, in seguito a
contatto con sostanze irritanti, allergizzanti (detergenti, disinfettanti, disincrostanti) del tipo:
candeggina, ammoniaca, alcool, acido cloridrico.
Gli infortuni più frequenti derivano dal contatto con sostanze corrosive (acidi e basi forti utilizzati
in diluizioni errate).
RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE DEI CARICHI
Questo rischio, nelle operazioni di pulizia, è correlato:
a) alla movimentazione dei secchi d’acqua e prodotti di pulizia, sacchi di rifiuti, per il mancato uso,
frequentemente, sia degli appositi carrelli nella movimentazione sui piani;
b) spostamenti di banchi, cattedre, armadi, per le operazioni di pulizia.
2. interventi di prevenzione
Le misure da adottare, in termini di prevenzione, possono sintetizzarsi nei termini sotto indicati.
a) I provvedimenti di prevenzione più adeguati per evitare o limitare il Rischio Chimico sono:
o la formazione del collaboratore scolastico;
o l’utilizzo di adeguati mezzi di protezione personale, ossia l’utilizzo dei Dispositivi di Protezione
Individuale (D.P.I.), quali: guanti di gomma, mascherine, visiera paraschizzi, ecc.;
o acquisizione e lettura delle “Schede di Sicurezza” dei prodotti in uso;
o lettura attenta dell’etichetta informativa del prodotto;
o non usare contenitore inadeguati.
In caso di eventuale manifestazione di stato irritativo cutaneo (arrossamenti, disidratazione,
desquamazione), segnalare tempestivamente al medico.
b) Per prevenire il Rischio da movimentazione dei carichi ed ogni altro rischio, in occasione delle
operazioni di pulizia, è indispensabile che i collaboratori scolastici utilizzino appositi carrelli per il
trasporto dei secchi d’acqua, dei prodotti di pulizia e dei sacchi per i rifiuti e utilizzino appositi
spazzoloni lavavetri.
3. modalità di svolgimento delle pulizie per assicurare adeguate misure igieniche e la
prevenzione contro i rischi.
3.a - Misure igieniche
Fare la pulizia dei locali prima dell’inizio delle lezioni verificando se le aule o i laboratori o la
palestra sono idonei dal punto di vista igienico (togliere prima la polvere col piumino, disinfettare
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quotidianamente il piano dei banchi e delle cattedre, lavare con acqua le lavagne, lavare
frequentemente i pavimenti dei locali, dei corridoi, atri, scale, ecc.). Arieggiare spesso i locali ed
effettuare le pulizie con le finestre aperte. Verificare se i bagni sono igienicamente idonei prima
dell’inizio dell’attività didattica.
Non lasciare incustoditi, al termine delle pulizie, i contenitori di alcool, detersivi, ecc. in quanto
pericolosi per gli alunni e per il personale. Non utilizzare solventi, acidi e segatura in quanto, se
inalati, sono dannosi.
3.b - Istruzioni per la prevenzione dai rischi sia nell’uso che nella conservazione dei
prodotti di pulizia.
a) Conservare i prodotti chimici in un apposito locale chiuso a chiave e lontano dalla portata degli
alunni e del personale non addetto
b) Non lasciare alla portata degli alunni e del personale docente: i contenitori dei detergenti, ma
chiuderli sempre ermeticamente e riporli nell’apposito locale chiuso a chiave (non lasciare la chiave
nella toppa della porta).
c) Non consegnare mai agli alunni alcun tipo di prodotto chimico, neppure se gli insegnanti ne
hanno fatto richiesta attraverso l’alunno stesso.
d) Ogni prodotto va conservato nel contenitore originale provvisto di etichetta.
e) Leggere attentamente quanto riportato sulle “Schede tecniche” dei prodotti chimici ed usare le
quantità indicate dalle istruzioni per evitare che il prodotto non diluito, o usato in quantità superiori
alla normale concentrazione, possa costituire rischio per la persona e/o possa rovinare le superfici
da trattare.
f) Non miscelare, per alcun motivo, prodotti diversi; potrebbero avvenire reazioni chimiche violente
con sviluppo di gas tossici.
g) Utilizzare i guanti e la visiera paraschizzi per evitare il contatto della cute e degli occhi con i
prodotti chimici.
h) Lavare i pavimenti di aule, corridoi, atri, scale, ecc. solo DOPO l’uscita degli alunni e del
personale dall’edificio. Al fine di evitare di calpestare le aree bagnate durante l’operazione di
lavatura dei pavimenti, il Collaboratore scolastico deve iniziare il lavaggio partendo da una certa
zona ed indietreggiare, in modo tale da non porre mai i piedi sul bagnato.
Ad ogni buon conto, durante il lavaggio dei pavimenti è obbligatorio indossare le scarpe con suola
antisdrucciolo date in dotazione a ciascun Collaboratore scolastico dalla Scuola (D.P.I.: Dotazione
Protezione Individuale). Si ricorda che la mancata osservanza del predetto obbligo comporta
l’applicazione delle sanzioni previste dal citato Decreto Legislativo.
Si consiglia, altresì, di collocare un cartello sulla porta del locale o su una sedia, davanti alle zone
bagnate, con la scritta: “Pericolo! Pavimento sdrucciolevole, non calpestare”.
Nel caso in cui, per qualche urgente necessità, si debba procedere inderogabilmente al lavaggio del
pavimento di un corridoio, atrio, ecc., è indispensabile prestare la massima attenzione e prendere
tutte le precauzioni possibili per evitare infortuni da caduta, del tipo:
o prelevare i predetti cartelli con la scritta: “Pericolo! Pavimento sdrucciolevole. Non calpestare”, e posizionarli (anche su una sedia, se non hanno il piedistallo), davanti all’area che sarà lavata;
o procedere al lavaggio di sola metà, nel senso della larghezza, della superficie da lavare per consentire comunque il passaggio delle persone sull’altra metà asciutta della superficie;
o durante la fase di lavaggio e di asciugatura del pavimento, avvertire in ogni caso le persone che
si stanno accingendo al passaggio di tenersi accostati al muro della parte opposta rispetto alla zona bagnata (cioè sulla parte del pavimento non pericolosa);
o dopo aver atteso la completa asciugatura della metà del pavimento della superficie interessata,
procedere con le stesse operazioni nella fase di lavaggio dell’altra metà del pavimento.
i) Non utilizzare detergenti per pavimenti contenenti cera, anche se in piccola quantità, onde evitare
fenomeni di sdrucciolamento.
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l) Risciacquare accuratamente le superfici trattate per non lasciare evidenti tracce di detersivo.
m) È severamente vietato usare l’acido muriatico ed ogni altro acido (acido cloridrico: HC l) per
pulire i bagni o i lavandini, in quanto corrode (danno) ed emana gas pericoloso (rischio).
n) Non lasciare nei bagni nulla che possa causare danni agli alunni.
o) I contenitori dei detersivi o solventi, una volta vuoti, non devono essere lasciati nei bagni, ma
devono essere ben chiusi e posti in appositi sacchetti di plastica.
p) Quando si gettano i residui liquidi dei detergenti già utilizzati, diluire con acqua prima di
scaricarli nelle turche.
q) Nella movimentazione sui piani dei secchi d’acqua e prodotti di pulizia, sacchi dei rifiuti,
avvalersi dell’ausilio degli appositi carrelli.
r) Qualora, a seguito di un accidentale contatto con un prodotto chimico, vengano riscontrate
particolari reazioni, specificare al medico curante le caratteristiche tecniche del detergente desunte
dalla “Scheda tecnica”.
s) Durante la sostituzione del Toner nel fotocopiatore e delle cartucce nella stampante utilizzare la
mascherina antipolvere e i guanti ed arieggiare il locale e smaltirle secondo le norme in materia di
sicurezza.
t) Non utilizzare sedie, banchi, scale o altro per pulizia di vetri e ogni altro lavoro di piccola
manutenzione;
u) Non utilizzare utensili da lavoro (martelli, trapano, cacciavite, tenaglie, pinze, seghe, ……), sia
manuali che elettrici, per la manutenzione ordinaria e straordinaria. Per tali lavori sono preposti gli
operai degli EE.LL.
v) È severamente vietato effettuare qualsiasi manovra sulle caldaie predisposte per i riscaldamenti.
Segnalare qualsiasi anomalia alla D.S. o alla D.S.G.A. per consentire l’intervento dei tecnici
comunali.
z) È severamente vietato effettuare qualsiasi manovra sul ogni altro dispositivo (elettronico,
meccanico, elettrico) che esula dalla propria competenza o mansione. Segnalare qualsiasi anomalia
alla D.S. o alla D.S.G.A. per consentire l’intervento dei tecnici comunali.
x) È severamente vietato utilizzare la scala che conduce al terrazzo del plesso di Via Avezzana.
Tale scala viene utilizzata dalle ditte delegate dall’E.L. per riparazioni della copertura o controlli
sullo stato della copertura dell’edificio.
y) Non muoversi dai plessi se non su disposizione dell’Ufficio;
j) Di non effettuare mansioni o attività richieste dagli EE.LL. e non disposti dall’Ufficio Centrale.
Criteri generali per l’assegnazione docenti a sez/classi dell’Istituto
Continuità laddove possibile;
esperienze e specializzazioni professionali (scuola primaria);
priorità dell’anzianità di servizio da graduatoria interna di istituto, con l’omissione della precedenza di cui alla Legge 104/92;
priorità dell’anzianità di servizio rispetto al docente in ingresso;
discrezionalità del dirigente scolastico.
Criteri di formazione delle sezioni e classi 1e dell’Istituto
Le sezioni e le prime classi di scuola primaria dovranno essere formate senza distinzioni tra alunni, nel senso che dovranno essere eterogenee (classi miste), per rendimento e per sesso, ripartendo in maniera equilibrata, laddove è possibile, i maschi e le femmine;
inserire nella stessa classe gli alunni gemelli, su richiesta dei genitori;
inserire in classi diverse gli alunni gemelli, su richiesta dei genitori;
inserire nello stesso corso alunni fratelli, su richiesta dei genitori;
inserire in corsi diversi alunni fratelli, su richiesta dei genitori;
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inserire un disabile per sezione/classe;
la sezione o la classe che accoglierà il disabile conterrà un numero inferiore di alunni; nel corso
dell’anno o degli anni successivi, i nuovi alunni saranno inseriti nella classe con meno iscritti e
meno situazioni problematiche;
garantire la continuità agli alunni ripetenti nel proprio corso di appartenenza. In caso di più disabili nella stessa classe, inserire l’alunno nella classe meno problematica;
valutare i casi problematici dopo attenta valutazione del Dirigente scolastico, salvaguardando
sempre l’eterogeneità della sezione/classe.
Criteri dell’orario dell’istituto, dei docenti e del curricolo
Rotazione annuale giorno libero dei docenti del plesso;
equa distribuzione dell’assegnazione dei giorni liberi ai docenti;
equa distribuzione a tutti i docenti della 1^ e della 5^ ora di lezione;
equa distribuzione a tutti i docenti di n. 2 ore “buca”;
esigenze di 1a o 5a ora libera per docenti in puerperio
Criteri per l’individuazione delle FF.SS.
aver già svolto l’incarico di funzione strumentale per la stessa area di intervento richiesta;
aver coltivato esperienze pregresse e raggiunto buone competenze nel corso dell’ultimo triennio, verificate in sede di autovalutazione d’istituto;
aver acquisito titoli culturali attinenti all’area di intervento richiesta;
disponibilità ad assolvere il proprio ruolo per tutta la durata dell’incarico.
A parità di punteggio la commissione all’uopo individuate dal Collegio dei docenti valuterà:
1. gli anni di ruolo del candidato/a;
2. complessiva anzianità di servizio (pre-ruolo e ruolo), garanzia di esperienza maturata
nell’esercizio della professione.
Nell’ambito del curricolo il Collegio riserva:
1 h. di approfondimento di italiano nelle classi 1e, 2e e 3e di scuola secondaria;
1 h. di lingua inglese nelle classi 1e - 2 h. di lingua inglese nelle classi 2e e 3 h. di lingua inglese
nelle restanti classi di scuola primaria;
2 h. di arte e immagine e motoria nelle classi 1e di scuola primaria;
2 h. di arte e immagine e 1 h. di motoria nelle classi 2e di scuola primaria;
1 h. di arte e immagine e di motoria nelle classi 3e - 4e - 5e.
Procedura per la denuncia degli infortuni
Obblighi da parte dell’infortunato (e/o del Genitore)
1. dare immediata notizia di qualsiasi infortunio accada, anche lieve, al Dirigente Scolastico o, in
sua assenza, a chi ne fa le veci;
2. far pervenire, con urgenza, in segreteria il referto medico originale relativo all’infortunio;
3. in caso di prognosi, se l’alunno dovesse riprendere le lezioni, deve farne richiesta al Dirigente
Scolastico.
Obblighi da parte del Docente
1. prestare assistenza all’alunno e avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, chi ne fa le veci;
2. fare intervenire l’autoambulanza ove necessario;
3. avvisare sempre i familiari;
4. accertare la dinamica dell’incidente;
5. stilare urgentemente una relazione consegnandola in segreteria;
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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6. in caso di richiesta di rientro in vigenza di prognosi, accertarsi che i genitori abbiano ottenuto
l’autorizzazione di cui al punto 3. Obblighi da parte dell’infortunato (e/o del Genitore).
Obblighi da parte della Segreteria
1. registrare l’infortunio sull’apposito Registro Infortuni (devono essere annotati cronologicamente gli infortuni che comportano un’assenza di almeno 1 giorno);
2. Assumere a protocollo, non appena se ne viene in possesso e facendo compilare il modello interno dal quale è rilevabile l’orario di consegna, la documentazione medica prodotta da inviare
all’INAIL, all’Autorità di P.S. e all’Assicurazione Scolastica;
3. In caso di prognosi di n. 1 giorno (escluso quello dell’evento) è obbligatorio comunicare
l’infortunio all’INAIL ai fini statistici;
4. In caso di prognosi superiore a tre giorni (incluso quello dell’evento) compilare l’apposita
modulistica per la denuncia di infortunio da effettuare entro 48 ore a mezzo raccomandata AR o
a mano con richiesta di ricevuta ed anche rimessa in aggiunta via fax o per via telematica
all’INAIL ed all’Autorità di P.S.(o Stazione dei CC) del luogo dove è avvenuto l’infortunio; in
mancanza al Sindaco del Comune. Il termine perentorio di presentazione della denuncia non resta prorogato se la scadenza cade in giorno festivo, potendo l’adempimento essere assolto a
mezzo ufficio postale; pertanto se il certificato medico è presentato il giovedì, le denunce
vanno effettuate entro il venerdì in quanto il sabato è considerato come normale giorno lavorativo - se presentato il venerdì il termine scade il lunedì successivo;
5. In caso di morte o pericolo di morte fare precedere la denuncia diretta all’INAIL da comunicazione telegrafica entro 24 h. dall’evento;
6. Quando l’inabilità dell’infortunio pronosticato guaribile entro tre giorni si prolunghi al quarto o
oltre, il termine della denuncia decorre dal giorno di assunzione a protocollo del certificato medico attestante il prolungamento e seguire i punti sopra esposti;
7. Compilare sempre la denuncia per l’assicurazione regionale e scolastica (anche per infortuni di lieve entità e indipendentemente dai giorni di prognosi) secondo i modelli predisposti
dalle stesse e spedirli nei termini previsti dalle polizze con lettera di accompagnamento corredata di tutta la documentazione utile;
8. Informare l’infortunato delle condizioni di assicurazione e ricordargli di provvedere entro i termini di richiedere, tramite scuola, i previsti rimborsi;
9. Predisporre apposito fascicolo dell’incidente dove deve essere custodita tutte la documentazione
(corrispondenza proveniente dall’infortunato, corrispondenza con INAIL e PS, corrispondenza
con USP, documentazione di natura assicurativa, documentazione sanitaria, relazione infortunio, ecc);
10. Ritirare sempre la documentazione riguardante la privacy.
QUADRO RIASSUNTIVO DELLE SEGNALAZIONI
Infortunio di almeno n. 1 giorno (escluso quello dell’evento)
Infortunio superiore a n. 3 gg. (incluso quello dell’evento)
Segnal. statistica INAIL
Segnal. Infortunio INAIL
entro 2 gg.
Segnal. Aut. P.S. entro 2
gg.
Qualsiasi infortunio, indipendentemente dai giorni di prognosi, deve essere sempre segnalato
all’ASSICURAZIONE SCOLASTICA
INFORTUNI DURANTE LE VISITE GUIDATE O VIAGGI DI ISTRUZIONE
Obblighi da parte dell’Infortunato
1. dare immediata notizia di qualsiasi infortunio accada, anche lieve al Dirigente Scolastico o in
sua assenza a che ne fa le veci;
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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2. fare pervenire con urgenza in segreteria il referto medico originale relativo all’infortunio;
3. in caso di prognosi se l’alunno dovesse riprendere le lezioni, deve farne richiesta al Dirigente
Scolastico.
Obblighi da parte del Docente
1. prestare assistenza all’alunno;
2. fare intervenire l’autoambulanza ove necessario o provvedere ad accompagnare l’alunno in ospedale e richiedere la certificazione medica con prognosi;
3. avvisare il Dirigente Scolastico o in sua assenza chi ne fa le veci;
4. trasmettere con la massima urgenza e via fax all’ufficio segreteria della scuola la relazione ed il
certificato medico con prognosi, da consegnare al rientro in originale alla Segreteria della
Scuola.
Obblighi da parte della Segreteria
1. Seguire quanto previsto per gli infortuni degli alunni con la precisazione che se l’evento è accaduto in territorio estero l’autorità di P.S. da considerare è quello del primo luogo di fermata in
territorio italiano.
INFORTUNI DEL PERSONALE IN SERVIZIO
Obblighi dell’Assicurato
1. dare immediata notizia di qualsiasi infortunio al Dirigente Scolastico o, in sua assenza, a chi ne
fa le veci;
2. stilare urgentemente una relazione sull’infortunio;
3. se l’infortunio avviene durante le visite guidate o viaggi di istruzione:
a) recarsi in ospedale e richiedere la certificazione con prognosi;
b) trasmettere con la massima urgenza e via fax all’ufficio di segreteria della scuola la relazione ed il certificato medico con prognosi, da consegnare al rientro alla Segreteria della Scuola.
Obblighi da parte della Segreteria
Quanto previsto per gli infortuni degli alunni con le opportune integrazioni e modifiche.
Regolamento uscite, visite e viaggi d’istruzione
La scuola considera i viaggi d’istruzione, le visite guidate a musei, mostre, manifestazioni culturali,
di interesse didattico o professionale, lezioni con esperti e visite a enti istituzionali o amministrativi,
la partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la
partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a manifestazioni sportive, culturali o
didattiche, i gemellaggi con scuole estere parte integrante e qualificante dell'offerta formativa e
momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione.
Le attività sportive costituiscono parte integrante dell'attività didattica e vengono effettuate con la
collaborazione di tutti i docenti.
Il Consiglio di classe, interclasse e d’intersezione, prima di esprimere il parere sui relativi progetti,
li esamina, verificandone la coerenza con le attività previste dal piano dell’Offerta Formativa e
l'effettiva possibilità di svolgimento. Nell'ipotesi di valutazione positiva, indica le finalità, la
località, il periodo, il mezzo di trasporto preferito e gli accompagnatori, compreso
l’accompagnatore referente, che deve essere individuato per ogni uscita o viaggio.
Il Dirigente Scolastico individua ogni anno scolastico un Referente del Piano delle Uscite e dei
Viaggi Didattici della scuola e una commissione all’uopo.
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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Di norma, se l'iniziativa interessa un'unica classe sono necessari 2 accompagnatori, se più classi, 1
ogni 15 alunni; un accompagnatore ogni uno o due alunni diversamente abili, secondo le
occorrenze. La funzione di accompagnatore può essere svolta anche dai collaboratori scolastici. Per
assicurare migliori condizioni di realizzazione dell’attività, previa delibera del Consiglio di
Interclasse/Intersezione, il Dirigente Scolastico può autorizzare la partecipazione di adulti e/o
personale esterno che svolga nella classe funzioni di educatore o esperto.
Le attività approvate e programmate dai Consigli di classe, interclasse e intersezione e dal Collegio
dei Docenti rientrano nel Piano delle visite, uscite e dei Viaggi d’istruzione della scuola.
Il Dirigente Scolastico assegna gli alunni/bambini che non hanno potuto partecipare all’uscita o al
viaggio ad altra classe/sezione.
Qualora, eccezionalmente, si offrisse l’opportunità di una visita guidata (senza pernottamento) in
occasione di mostre o di altre manifestazioni culturali con scadenza non prevedibile, s’impone
comunque di presentare tutta la documentazione necessaria non oltre il 15° giorno precedente la
partenza prevista.
Il Consiglio di Istituto, in caso di particolari situazioni di disagio di qualche famiglia, può
provvedere, su richiesta scritta e motivata, ad un contributo (massimo il 10% del numero degli
alunni della classe con compensazione a livello di interclasse). La situazione di disagio verrà
rilevata dal Dirigente Scolastico intervistando uno dei docenti accompagnatori e utilizzando la
documentazione in possesso della scuola, come riferimento si possono assumere le fasce di reddito
utilizzate dal Comune di S. Maria C. V. (Ce) per la refezione.
A norma di Legge non è consentita la gestione fuori bilancio, pertanto le quote di partecipazione
dovranno essere versate sul c/c postale n. 11314812 intestato a Direzione Didattica 2 di S. Maria
C.V. (Ce) dalle singole famiglie o dal docente referente o da un genitore incaricato.
I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la denuncia d’infortunio, l’elenco
dei bambini partecipanti con relativi recapiti telefonici, e l'elenco dei numeri telefonici della scuola
compreso il numero del fax.
I docenti accompagnatori al rientro devono compilare il questionario di valutazione e relazionare,
con una sintetica memoria scritta, al Consiglio di classe, interclasse o intersezione.
Eventuali deroghe al presente Regolamento possono essere autorizzate dal Consiglio di Istituto.
Regolamento rete informatica d’istituto - I vantaggi di Internet a scuola
Il curricolo scolastico prevede che gli alunni imparino a trovare materiale, recuperare documenti e
scambiare informazioni utilizzando le T.I.C. (Tecnologie di Comunicazione Informatica).
Internet offre sia agli alunni che agli insegnanti una vasta scelta di risorse diverse e opportunità di
scambi culturali con gli studenti di altri paesi. Inoltre, su Internet si possono recuperare risorse per il
tempo libero, le attività scolastiche e sociali.
La scuola propone agli alunni e agli insegnanti di utilizzare Internet per promuovere l’eccellenza in
ambito didattico attraverso la condivisione delle risorse, l’innovazione e la comunicazione. Per gli
alunni e per gli insegnanti l’accesso ad Internet è un privilegio e un diritto.
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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Gli insegnanti hanno la responsabilità di guidare gli alunni nelle attività on-line, di stabilire obiettivi
chiari nell’uso di Internet e insegnarne un uso accettabile e responsabile. L’obiettivo principale
resta quello di arricchire e ampliare le attività didattiche, secondo quanto prevede il curricolo
scolastico, l’età e la maturità degli alunni.
Accertamento dei rischi e valutazione dei contenuti d’internet. L’Istituto si fa carico di tutte le
precauzioni necessarie per garantire agli alunni l’accesso a contenuti appropriati, anche se non è
possibile evitare in assoluto che possano trovare materiale indesiderato navigando su un computer
della scuola.
Gli alunni imparano a:
- conoscere l’origine delle informazioni a cui si accede o che si ricevono.
- utilizzare fonti alternative d’informazione per proposte comparate.
- ricercare il nome dell’autore, la data dell’ultimo aggiornamento del materiale e possibili altri
link.
- rispettare i diritti d’autore e i diritti di proprietà intellettuale.
- usare i motori di ricerca.
- essere coscienti dei rischi a cui si espongono quando sono in rete. Devono essere educati a
riconoscere e a evitare gli aspetti negativi di Internet come la pornografia, la violenza, il
razzismo e lo sfruttamento dei minori. Agli alunni non dovrebbe essere sottoposto materiale di
questo tipo e, se ne venissero a contatto dovrebbero sempre riferire l’indirizzo internet (URL)
all’insegnante o al responsabile delle T.I.C.
Strategie dell’Istituto Comprensivo, per garantire la sicurezza delle T.I.C. (Tecnologie di
comunicazione informatica).
Separazione della rete didattica dalla rete amministrativa.
Utilizzo di firewall, per impedire l’accesso dall’esterno ai computer dell’Istituto.
Impedire l’accesso a siti non appropriati.
Monitorare i siti visitati da alunni, insegnanti e personale A.T.A.
L’utilizzo dei laboratori è regolamentato da un apposito orario settimanale e comunque gli alunni
possono accedere solo se accompagnati da docenti.
La connessione a Internet da parte degli alunni, se non autorizzati dagli insegnanti, è vietata.
La connessione a Internet avviene sotto il controllo del docente presente in laboratorio; al termine
dell’attività didattica il collegamento deve essere chiuso.
L’insegnante di classe che ha nella propria programmazione l’utilizzo di Internet responsabile di
quanto avviene nelle proprie ore di laboratorio.
Il sistema informatico dell’Istituto viene regolarmente controllato, per prevenire ed eventualmente
rimediare a possibili disfunzioni dell’hardware e/o del software.
La scuola controlla regolarmente i file utilizzati, i file temporanei e i siti visitati.
È vietato installare programmi o scaricare software non autorizzati.
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO AGGIORNATO - A.S. 2016/17
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Il sistema informatico della scuola è provvisto di un software antivirus aggiornato periodicamente.
Utilità di sistema e file eseguibili, reperibili su supporti provenienti da riviste o altro, non possono
essere utilizzati.
In generale il software utilizzabile è solamente quello autorizzato dalla scuola, regolarmente
licenziato e/o open source.
Onde prevenire possibili incidenti tecnici che possano provocare malfunzionamento delle macchine
è fatto divieto di modificare le impostazioni tecniche dei singoli computer.
Ai genitori si chiede a inizio anno di firmare una liberatoria per la pubblicazione sul sito
dell’Istituto dei lavori dei propri figli e di eventuali foto.
A insegnanti e altri adulti è richiesta la liberatoria per la pubblicazione di foto, cognomi e altri
lavori.
Tutto il personale è tenuto a tutelare la propria privacy e quella degli alunni: si raccomanda
l’utilizzo di password qualora siano conservati nei computer documenti strettamente personali,
riferiti soprattutto ai profili dei singoli alunni o a documenti di rilevante importanza.
Ogni utente tenuto al rispetto dell’altrui privacy e non divulgherà notizie private contenute nelle
documentazioni elettroniche.
Le regole di base per il personale e gli studenti, relative all’utilizzo dei laboratori d’informatica e
all’accesso ad Internet sono fornite ad ogni classe ed esposte nei laboratori d’informatica.
Gli alunni sono informati sull’utilizzo di internet e sulle regole di base dai docenti di classe.
Agli alunni saranno fatti fare giochi e esercitazioni per apprendere le regole di una navigazione
sicura.
I genitori sono informati tramite circolare sull’uso accettabile e responsabile di Internet.
Eventuali commenti o suggerimenti possono essere inviati al Dirigente Scolastico. La copia
integrale del documento affissa in ogni edificio scolastico dell’Istituto e pubblicata sul sito.
È richiesto il consenso all’uso di Internet per il loro figlio o per la pubblicazione dei suoi lavori e
delle sue fotografie.
L’elenco delle regole fondamentali che TUTTI GLI UTENTI sono tenuti a seguire sono affisse nei
laboratori di informatica della scuola.
Regolamento sull’uso dei laboratori d’informatica
norme di comportamento (Ai sensi del D. Lgs 81/08 che prescrive le misure per la tutela della salute e della sicurezza
dei lavoratori sul luogo di lavoro).
A NORMA DEL D.LGS. 81/08:
•
il datore di lavoro deve provvedere a tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori;
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•
gli studenti sono equiparati ai lavoratori quando frequentano laboratori didattici.
SPETTA:
•
•
•
ai docenti responsabili assicurare che il laboratorio sia lasciato in ordine per renderlo immediatamente utilizzabile per le successive lezioni;
al referente nominato l’utilizzo, il controllo periodico e la manutenzione ordinaria delle apparecchiature;
al personale ausiliario compiti di mera pulizia.
COMPORTAMENTO STUDENTI
Al fine di una corretta e sicura gestione delle attività di laboratorio lo studente deve:
• accedere al laboratorio solo se è presente almeno un insegnante responsabile dell’attività didattica;
• mantenere sempre un comportamento educato e corretto durante le lezioni;
• mantenere ordinato e pulito il posto in cui si lavora;
• utilizzare con attenzione le attrezzature in dotazione e solo dietro stretta sorveglianza degli insegnanti;
• eseguire solo le attività di laboratorio che sono state espressamente descritte e illustrate dal docente responsabile;
• controllare all’inizio di ogni esercitazione, che il proprio posto di lavoro e le varie attrezzature
siano funzionali e, se riscontra anomalie, informare l’insegnante;
• segnalare immediatamente ai docenti qualsiasi malfunzionamento dei dispositivi di sicurezza,
qualsiasi situazione di pericolo di cui venga a conoscenza, ogni incidente che si dovesse verificare, anche se di lieve entità e che non ha comportato infortuni;
• al termine della lezione, lasciare il proprio posto in perfetto ordine, collaborare nel riordino del
laboratorio.
ACCESSO AL LABORATORIO
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L’accesso al laboratorio e l’uso dei P.C. è riservato agli alunni, ai docenti e agli Assistenti
Amministrativi dell’istituto. Il referente, individuato dal D.S., deve programmare, di concerto
con i docenti delle classi interessate, l’uso dei laboratori;
le classi accederanno ai laboratori previa prenotazione sottoscritta dall’insegnante accompagnatore sull’apposito registro di presenza custodito dal collaboratore scolastico di turno.
IN LABORATORIO È ASSOLUTAMENTE VIETATO:
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fumare, bere, mangiare;
fare scherzi di qualsiasi genere;
correre, aprire o chiudere violentemente le porte;
sedersi e/o sdraiarsi sui banchi;
spostare e/o asportare materiale;
rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di
controllo dei P.C. e delle attrezzature tecniche;
cercare di far funzionare apparecchiature che non si conoscono;
tentare qualsiasi intervento di riparazione in caso di cattivo funzionamento o di guasto ai computer.
STAMPA E STAMPANTI:
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L’uso delle stampanti è riservato agli insegnanti, seguendo le apposite istruzioni fornite dal referente del laboratorio, questo al fine di evitare sprechi di carta e cartucce di inchiostro.
INTERNET E NAVIGAZIONE SICURA:
L’accesso ad internet da parte degli alunni può avvenire solo in presenza dei docenti e per motivi
esclusivamente didattici e da parte dei docenti può avvenire solo per formazione/aggiornamento.
USO DEI COMPUTER
Essendo i laboratori utilizzati da più persone, si ritiene necessario il rispetto delle seguenti regole:
• accendere e spegnere correttamente i computer usati nei diversi laboratori ed accertarsi, per
quanto concerne il laboratorio linguistico, di riporre le cuffie nella loro sede. Del controllo si ritiene responsabile il docente accompagnatore;
• non istallare nuovi software;
• non modificare le impostazioni (salvaschermo, sfondo, colori, risoluzioni, suoni, pagina iniziale
di internet, account di posta elettronica);
• segnalare eventuali malfunzionamenti al referente di laboratorio e/o annotarli nella predisposta
sezione del registro prenotazione sale multimediali;
• non spostare o eliminare dati e cartelle altrui;
• memorizzare i propri file nella cartella documenti. Ciascun utente dovrà creare una propria cartella personale. I file non archiviati secondo questo criterio potranno essere eliminati dal referente responsabile di sala;
• onde evitare perdite di dati, si consiglia di effettuare copie di sicurezza personali del lavoro
svolto;
• per ragione di manutenzione possono essere effettuati interventi di formattazione (cancellazione dati) e reinstallazione software. In tal caso il referente responsabile di laboratorio ne darà
tempestiva comunicazione agli utenti;
• a conclusione delle lezioni nei laboratori, nel rispetto delle più comuni norme igienicosanitarie, assicurarsi di averli lasciati in ottimali condizioni;
• gli insegnanti coordinatori di classe sono, altresì, responsabili degli impianti LIM in dotazione
alla classe e dei computer ad essi abbinati;
• laddove si dovesse utilizzare il laboratorio con impianto di videoproiezione, assicurarsi di spegnere correttamente il medesimo.
Gestione del sito web della scuola: www.ic2rlevi-montalcini-smcv.gov.it
• Il sito web dell’Istituto si pone come strumento di comunicazione di contenuti educativi e di
attività didattico-formative.
• L’Istituto ne gestisce le pagine e garantisce che i contenuti siano accurati e appropriati.
• Detiene, inoltre, i diritti d’autore dei documenti prodotti in proprio o dei quali è stato chiesto e
ottenuto il permesso dell’autore. Nella pubblicazione d’immagini degli alunni necessaria la
preventiva liberatoria da parte dei genitori.
• Anche in presenza di liberatoria, l’Istituto procede con la massima attenzione, preferendo
pubblicare immagini a campo lungo, senza primi piani; immagini di gruppo in attività piuttosto
che di singoli.
• Il sito rispetta i requisiti della normativa vigente.
• Nel sito dell’Istituto sono presenti: il P.O.T.F., il Regolamento d’Istituto, l’ubicazione
geografica e la descrizione del territorio, gli orari di apertura della segreteria, la presentazione e
la descrizione delle singole scuole, gli orari di funzionamento delle singole scuole,
l’organizzazione di spazi, tempi e risorse, l’identità culturale dell’Istituto, i progetti e le attività
con descrizione degli stessi, la documentazione dei lavori, i percorsi di approfondimento, le
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