LETTERA APERTA sulla legge obiettivo della Regione Toscana per

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LETTERA APERTA sulla legge obiettivo della Regione Toscana per
Associazione Gabbie Vuote Onlus Firenze
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LETTERA APERTA
sulla
legge obiettivo della Regione Toscana per la caccia agli ungulati
Lettera inviata al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, a vari
parlamentari, ai consiglieri della Regione Toscana e a vari quotidiani
Gentili politici
p.c.
Gentili giornalisti
Durante il dibattito http://www.noitv.it/programmi/la-nuova-legge-sulla-caccia-ai-cinghiali-intoscana-speciale-tgnoi-dido18122015/ che si è svolto presso NoiTV a Lucca, tra l'Assessore
Remaschi, il presidente dell'ATC Paolo Giovannetti, il Prof. Luigi Lombardi Vallauri e
Mariangela Corrieri presidente dell'associazione Gabbie Vuote di Firenze membro del CAART
(Coordinamento Associazioni Animaliste Regione Toscana), si è parlato della legge obiettivo
per la caccia al cinghiale che in Toscana dovrebbe durare tre anni in ogni luogo, per lo
sterminio di 250.000 cinghiali (poi caprioli, daini, cervi, mufloni) attivando con la loro carne
una filiera alimentare.
I favorevoli alla legge, hanno portato queste motivazioni:
1. danni all'agricoltura, rimedio caccia
2. incidenti stradali e sicurezza, rimedio caccia
3. danni alla biodiversità causati dai cinghiali, soprattutto erbivori e frugivori, rimedio
caccia
I contrari alla legge, hanno portato altre motivazioni:
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danni all'agricoltura e rimedi incruenti
incidenti stradali e rimedi incruenti
danni alla biodiversità causati dal piombo delle munizioni e dal bracconaggio
vittime umane della caccia
cani dei cinghialai e loro maltrattamento attivo
filiera alimentare e rischi igienico sanitari
infrazione di Leggi italiane e Direttive europee
allevamenti e ripopolamenti
1 -Danni all'agricoltura "Li provoca la caccia"
Premesso che, secondo Luigi Boitani, biologo ed esperto di cinghiali: "Non esistono censimenti
di qualità scientifica e in Toscana dei cinghiali vivi non si sa molto, solo stime soggettive,
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opinioni personali"; premesso che per esperti, ricercatori, esperienze italiane ed europee, la
caccia non è il rimedio ma il problema perchè destruttura la popolazione alimentando e
anticipando la natalità, riconosciamo che vi siano danni all'agricoltura per il grande numero di
cinghiali (erbivori e frugivori) che dagli anni '50, dopo l'estinzione del cinghiale autoctono
maremmano, sono stati importati dai cacciatori i cinghiali alloctoni dell'est Europa.
Questi animali più grandi, più prolifici, più confidenti, fra l'altro ibridati con i maiali che li
rendono per metà domestici (come il cane "lupo cecoslovacco" che vive nelle nostre case ed è
un ibrido tra lupo e pastore tedesco), vengono allevati in 961 allevamenti italiani per ripopolare
il territorio (censimento di alcuni anni fa).
I cinghiali/maiali semidomestici possono avvicinarsi ai giardini e alle periferie delle città
perchè il loro naturale habitat (il bosco, la macchia, la foresta) è stato deframmentato con
viottoli, strade e stradelle, non ristrutturato, non riforestato nonostante la legge preveda anche
piani precisi di salvaguardia. L'unico piano ben articolato, dettagliato, pagine e pagine di
istruzioni è quello faunistico venatorio.
Mentre importanti studiosi italiani ed europei, esperienze di cui i ricercatori riempiono le
pagine dei loro testi scientifici, dichiarano che la caccia non risolve il problema della
sovrappopolazione, in Toscana la caccia si considera il rimedio per eccellenza senza pensare
minimamente che si torturano e massacrano vite (e non solo quelle degli ungulati, anche dei
cani).
Il Governo albanese ha chiuso la caccia per due anni per far riprendere la fauna dalla "voracità
degli italiani".
I rimedi incruenti esistono. Eccoli.
Il primo è naturalmente la chiusura degli allevamenti e il divieto di ripopolamenti. L'inverno
produrrà la sua selezione naturale e la "capacità portane" dell'ambiente riprenderà il suo ruolo
di legge biologica. Poi Piani di miglioramento ambientale per non ostacolare il nomadismo del
cinghiale, foraggiamento dissuasivo, colture a perdere nel bosco, recinzioni elettrificate,
barriere gustative, olfattive, repellenti come quello recentemente messo a punto dell'Università
di Agraria di Firenze che evita di recintare. L'ARSIA Toscana stessa promuove le recinzioni
particellari e comprensoriali i cui risultati, dice, sono eccezionali e in alcuni casi con il totale
azzeramento dei danni.
Se il motivo per uno sterminio è la popolazione di animali in sovrannumero perchè non
finanziare il vaccino immunocontraccettivo studiato in Inghilterra da una biologa italiana?
Risolverebbe ogni problema.
2 -Incidenti stradali "Manuale"
Sarebbe facile impedire gli incidenti stradali che si registrano, si contano, ma non si risolvono.
La Provincia di Varese con 38 amministrazioni, ha messo a punto un progetto che prevede la
riqualificazione delle aree verdi e la loro deframmentazione eliminando gli sbarramenti
invalicabili per gli animali con: sottopassi, mensole, rampe e ponti sospesi. Questo progetto ha
ottenuto il plauso della Comunità europea che è tra i maggiori finanziatori.
Molte regioni e Paesi europei hanno collocato lungo le strade più pericolose: recinzioni,
catarifrangenti, dissusasori ottici, marginatori con dispositivo laterale a luce riflessa,
cartellonistica adeguata, ecc.
Cosa ha fatto invece la Toscana: ha pubblicato un manuale per gli studenti considerandolo,
evidentemente, sufficiente.
Danni alla biodiversità "Incredibile"
Il pericolo maggiore per la biodiversità è rappresentato dalle munizioni al piombo. Ogni anno si
lasciano nel terreno, nell'acqua e quindi negli animali (di conseguenza nell'uomo) 20.000 tonn.
di piombo (biologo Massimo Tettamanti). Soltanto nel 2015, dopo 9 anni dalla Direttiva
europea, le munizioni al piombo sono state vietate in Toscana ma solo nelle zone umide,
mentre si spara ancora con munizioni tossiche nel resto del territorio. Considerando che i
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cinghialai rappresentano il 50% dei cacciatori, anche il cinghiale è ben fornito di piombo. La
Conferenza di Quito sulla salute e sull'ambiente ha imposto la sostituzioni totale delle
munizioni tossiche nei prossimi 3 anni.
Il piombo provoca la morte per saturnismo degli uccelli, ha contribuito all'estinzione di 200
specie animali e messe a rischio ben 400.
Questo potente veleno è stato tolto dalla benzina, dalle vernici, dai giocattoli, dalla pesca ma
non dalla caccia.
Inoltre i cacciatori che si sparano tra loro (perfino un selettore di cinghiali a Certaldo, poco
tempo fa, ha ucciso un compagno selettore) come possono garantire la sicurezza nei boschi e
nelle campagne della Toscana? Sono più pericolosi i cinghiali o i cacciatori?
Come possono garantire costoro il rispetto delle norme se a Livorno hanno abbattuto 4 ibis
eremita del progetto europeo Waldrapp?
L'80% dei bracconieri è infatti cacciatore.
Il bracconaggio in Italia è stato recentemente oggetto di un Pilot (richiesta di informazioni che
precede la procedura di infrazione) da parte della Commissione europea allarmata dall'alto
tasso di uccisioni illegali che si verificano in Italia.
La biodiversità la difendono coloro che rispettano l'ecosistema e quindi gli animali, li
considerano esseri viventi quali sono, che allevano e proteggono i loro cuccioli, esseri con
sentimenti, paure, fame e sete, persone che ne hanno cura, che non alterano l'ambiente, che non
uccidono, così come predica l'art. 13 del Trattato di Lisbona dell'Unione europea.
3 - Vittime umane della caccia "Effetti collaterali"
Sono state 900 in 8 anni di stagioni venatorie, più di 100 ogni anno. La maggior parte erano
cacciatori, ma anche semplici cittadini, la ragazzina che passava in bicicletta, bambini
sull'altalena e migliaia di animali d'affezione.
Sono dati ricavati da fonti giornalistiche e quindi molto parziali, non sono tutti ma soltanto i più
gravi, quelli che si ritengono degni di notizia.
I cacciatori li definisco effetti collaterali, imponderabile sfortuna, fatalità, errori, congenito
rischio della caccia.....
In questa esperienza la Toscana si colloca al secondo posto dopo la Lombardia.
4 - Cani dei cinghialai "Strumenti"
Centinaia e centinaia di cani invisibili, nascosti in baracche putride, spesso senza acqua senza
coperture dal caldo, dal freddo e dalla pioggia, alimentati con tozzi di pane secco gettato fra gli
escrementi. Animali segregati per mesi, resi apatici, timidi e aggressivi contemporaneamente.
Temono perfino un gesto d carezza. Nascosti nei boschi, prigionieri di reti e teli verdi, lamiere
anche di eternit, chiusi al buio, legati a catene cortissime che impediscono loro di trovare
refrigerio dal sole se non riparandosi sul lato in ombra della cuccia.
Durante la caccia, vengono gettati contro i cinghiali e subiscono ferite ad effetto iceberg
(Studio dell'Università di Pisa). Gli stessi cacciatori si improvvisano veterinari seguendo le
istruzioni sul web: cuciono, pinzano, reinseriscono gli organi usciti dall'alveo. Tutto senza
anestesia. E quando il cane, dopo giorni e giorni di sofferenza, peggiora, il colpo di fucile
conclude l'agonia. "Non potendo sostenere le spese del veterinario tutte le volte, ho provato a
dare i punti da solo ma devo aver sbagliato qualcosa di fondamentale poichè la ferita non si
rimarginava e alla fine si è infettata cosa che mi ha costretto ad abbattere il cane"
http://pensieririflessi.forumfree.it/?t=63989366
http://www.lacoscienzadeglianimali.it/index.php/forum/3-i-nostri-amici-animali/2349-chi-sideve-vergognare?limit=6&start=330
Poi c'è l'addestramento.
Cuccioli di cinghiale (gli adulti "spaccherebbero" i cani) vengono introdotti nei recinti per
addestrare i cani alla caccia. Inseguiti dai cani i cinghialini fuggono terrorizzati per ore fino a
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che soccombono impazziti di paura. Allora, tra le grida e i lamenti, i cani li assalgono e li
dilaniano a morsi.
Una pratica "etica" non ancora sanzionata dalla legge.
5 - Filiera alimentare "Un paradosso"
Nonostante la legge obiettivo non sia stata ancora approvata, è stato inaugurato il primo
macello per la fauna selvatica (a Bologna invece si sta inaugurando l'ospedale per la fauna
selvatica) e deliberato dalla Regione per la costruzione dei C.d.S., Centri di Sosta nei boschi
con frigoriferi e sala di eviscerazione.
I problemi igienico sanitari si faranno vivi in quanto non è dato sapere di cosa il cinghiale si è
nutrito. Inoltre il 50% dei cinghiali europei è affetto da trichinosi e il piombo delle munizioni
usate avvelena la loro carne entrando poi nella catena alimentare umana.
L'OMS ha definito l'avvelenamento da piombo "uno dei peggiori problemi ambientali del
mondo".
La COOP infatti vende carne di cinghiale catturato di provenienza statunitense e australiana
perchè non considera sufficienti le garanzie igienico sanitarie per il cinghiale italiano cacciato.
La Conferenza di Quito del 2014 ha stabilito che nei prossimi 3 anni il piombo dovrà essere
eliminato dalle armi così come è stato fatto per la benzina, i giocattoli, le vernici, la pesca.
Ma, insieme ai cacciatori, gli armieri italiani difendendo i loro interessi, hanno tenuto a
battesimo all'Expo la filiera alimentare di fauna selvatica. Essendo la seconda industria del
mondo dopo quella degli Stati Uniti e producendo l'80% delle armi per la caccia, mentre i
cacciatori diminuiscono, per difendere i loro interessi sostengono l'allungamento del periodo
venatorio e l'aumento degli animali da uccidere.
6 - Leggi e Sentenze "Infrante"
La Toscana ha subìto condanne in vari gradi di giudizio per aver violato più volte la legge sulla
caccia, l'art. 117 della Costituzione, nonchè subìto, insieme alle altre Regioni, varie procedure
d'infrazione da parte della Comunità europea.
L'art. 117 comma s della Costituzione statuisce che solo lo Stato può legiferare per l'ecosistema
(porzione di biosfera dove esseri animali e vegetali interagiscono tra loro e con l'ambiente). La
Toscana per questo e anche per aver emanato una legge di durata triennale è stata già
condannata dalla Corte Costituzionale.
Il Decreto del Presidente della Repubblica 10 agosto 1972 n. 967 art. 6 recita: (Gli animali
introdotti nei macelli devono essere abbattuti previo stordimento con il sistema elettrico o altro
metodo idoneo e quindi dissanguati, spennati o spellati o eviscerati). Il cinghiale indirizzato alla
filiera non subisce tale trattamento ma morsi, ferite, fughe e terrore prima di essere ucciso.
La legge 157/92 recita: art. 12 (la fauna appartiene a colui che l'ha cacciata), art. 19 (il controllo
viene esercitato di norma con metodi ecologici), art. 19.2 (i piani di abbattimento devono essere
attuati da guardie provinciali ecc. ma non da cacciatori); art. 21 (divieto di trappole). Tutte
attività disdegante dalla legge obiettivo.
Grazie all'art. 842 del C.C., di epoca fascista (questo sì obsoleto), il cacciatore può entrare nei
fondi privati ma, in conformità dell'art. 15 della legge 157/92, deve pagare una tassa di
ingresso. Questo credito rappresenta miliardi di euro non ancora reclamati se non da un piccolo
gruppo di 50 cittadini veneti ai quali il risarcimento è stato riconosciuto a febbraio del 2014.
7 - Allevamenti e ripopolamenti "La falla"
Vengono immessi a decine di migliaia in modo legale e illegale. La stessa Regione Toscana
infatti, all'art.39 (allevamento di fauna selvatica a fine di ripopolamento) della legge 3/94
(recepimento della 157/92) li ammette.
Francesco Petretti, biologo, scrive: "La falla è rappresentata dai ripopolamenti".
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Come può essere credibile una legge che sostiene l'allevamento e il ripopolamento ogni anno di
decine di migliaia di quegli stessi animali che danneggiano l'agricoltura? Che si uccidono e poi
si reintroducono?
In Toscana si direbbe "poggio e buca fan pari".
In conclusione, gentili signori, per eliminare i danni all'agricoltura, gli incidenti stradali, le
vittime umane, la richiesta di pagamento della tassa da parte dei proprietari dei fondi, la
richiesta di pagamento delle sanzioni conseguenti alle procedure di infrazione europee da parte
dei consiglieri che approvano leggi ritenute illegali (come avvenuto in Veneto), il
maltrattamento attivo dei cani animali d'affezione, per tutelare la biodiversità eliminando il
piombo e punendo il bracconaggio, mentre si attivano i rimedi surrogati, basterebbe vietare
l'allevamento e il ripopolamento. Misura madre di tutte le battaglie.
Grazie per l'attenzione.
Firenze, 26 gennaio 2016
Mariangela Corrieri
Associazione Gabbie Vuote Onlus – Firenze
Membro del CAART
(Coordinamento Associazioni Animaliste Regione Toscana)
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