20° CATECHESI LA MISSIONE DEI LAICI NELLA CHIESA La

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20° CATECHESI LA MISSIONE DEI LAICI NELLA CHIESA La
20° CATECHESI
LA MISSIONE DEI LAICI NELLA CHIESA
La missione dei laici nella Chiesa
Innanzitutto è bene sapere che, con il Battesimo, tutti i fedeli vengono incorporati a Cristo
e costituiti “popolo di Dio”.
La Chiesa diventa principio vitale ed essenziale della società, proprio grazie ai fedeli laici.
Ed è la stessa comunità dei fedeli che, sotto la guida del Papa e dei Vescovi, forma la
Chiesa, anzi, per meglio dire SONO LA CHIESA.
Chi, quale laico, riceve dal Signore l’incarico di un apostolato al servizio della Chiesa? Tutti
i battezzati. Non è, per loro, una scelta… ma un obbligo e un diritto.
Il Signore dà la piena libertà di scegliere come impegnarsi: l’importante è che il messaggio
divino venga divulgato e che, tutti gli uomini, vengano a conoscenza dell’universale possibilità di
ottenere il dono della salvezza eterna.
Tutti i laici che si dedicano a servire il Signore, vengono ispirati dallo Spirito Santo, e più
sono costanti e impegnati in questo servizio, più copiosi sono i frutti prodotti in loro dallo Spirito
Santo.
Inenarrabili sono, infatti, i benefici che, chi ha fiducia nel progetto di Dio, raccoglie: nella
vita coniugale, nella famiglia, nel lavoro, nel rapporto con gli altri.
Chi sta dalla parte del Signore, non deve fare mai mancare alle sue giornate: la preghiera,
le opere e le iniziative apostoliche.
Il laico che mette al primo posto il Signore nella sua vita, sopporta anche, con pazienza, le
prove della vita… e queste diventano <<sacrifici spirituali graditi a Dio…>> (1 Pietro 2,… 5).
Il laico ispirato alla santità, opera consacrando a Dio le sofferenze del mondo intero, perché,
nelle Sue mani misericordiose, si trasformino in salvezza eterna.
Il vero fedele laico, deve dare testimonianza di una vita irreprensibile, ispirata a un vero
spirito cristiano.
Solo così i laici sono chiamati, in mancanza di Ministri, a supplire ad alcune delle loro
mansioni, nell’ambito dei servizi sacerdotali: a esercitare, cioè, il ministero della Parola, a
presiedere a gruppi di preghiera, a leggere in pubblico i Libri Sacri.
Il senso acuìto della fede, e la grazia della parola, sono grandi doni che il Signore concede,
quando un’anima si abbandona totalmente a Lui, permettendogli di usare la sua voce e il suo
entusiasmo spirituale, per fargli adempiere sempre più la sua funzione profetica.
Non è, comunque, affidato solo ai predicatori, il compito di istruire e convertire alla fede,
ma è il dovere di ogni vero credente.
Il laico ha un’infinità di occasioni, per annunciare la Buona Novella, sia ai credenti, sia ai
non credenti.
Basta che, nel suo cuore, brilli il fuoco dell’amore che lo lega al suo Signore.
Il laico si può considerare degno Missionario della Chiesa, nel momento in cui riesce a
subordinare le passioni umane, alla sua volontà e conquista la piena padronanza su se stesso, e
riesce a governare la sua anima.
Tanti sono i doni che il Signore dà ai suoi figli.
Il laico diventa un vero figlio di Dio, nel momento in cui prende coscienza dei doni ricevuti
e li mette a disposizione della Chiesa, diventando uno strumento vivo di amore e di bontà.
Così viene chiesto: la tua missione sia <<secondo la misura del dono di Cristo>>.
(Efesini 4, 7)
Sia, ora, questa lettura evangelica,
un’efficace aiuto alla vostra meditazione sull’argomento:
<<fratelli, penso che abbiate sentito
del ministero della grazia di Dio a me affidato, per il bene vostro:
in rivelazione mi è stato rivelato questo mistero.
E’ un mistero che non è stato rivelato alle generazioni precedenti,
così come ora agli apostoli e ai profeti, per mezzo dello Spirito:
che, cioè, tutti sono chiamati, in Cristo Gesù,
a partecipare alla stessa eredità, a formare lo stesso corpo,
e a condividere la promessa, per mezzo del Vangelo>>.
(Efesini 3, 2-3, 5-6)
Maria parla al cuore di chi segue Gesù
<<IO conosco le terribili prove che dovrà superare l’umanità…>>
Creature mie, nuovi Missionari del Mio Gesù,
attendo con ansia il vostro ritorno nella Mia casa,
perché si possa ricostituire, con voi, il cenacolo,
per godere ancora dell’effusione dello Spirito Santo
e farci portare così, insieme,
verso tutti coloro che l’amore di Dio abbraccia.
Creature mie, siate pronte, ogni volta, a ricominciare!
Siate pronte a sacrificarvi, come il Mio Gesù… che non ha posseduto neppure una pietra
dove poter riposare…, siate pronte ad accettare la solitudine più disperata… come il Mio Gesù, che
non ha avuto altra compagnia di quella di umili pastori… che l’hanno poi ugualmente tradito e
abbandonato.
Siate pronti a dare tutto di voi stessi, fino all’ultimo fiato… come ha fatto il Mio Gesù, che,
sospeso sulla croce, ha donato il Suo ultimo tesoro… la Sua Mamma. Sì, e Mi ha donata proprio a
chi l’aveva rifiutato e condannato a morte.
Missionari cari, Dio vi ha scelti perché vi ha giudicati, più di ogni altro, adatti a ricevere i
Suoi messaggi e a trasmetterli poi, ai più umili… verso i quali dovete imparare ad avere una
disponibilità totale.
Solo così, farete trionfare la giustizia e sarete portatori di carità.
IO desidero condurvi verso la sorgente dell’amore
e donarvi la visione dell’eterna felicità.
Vorrei tanto vedervi al capezzale degli ammalati, per poter portare loro un po’ di conforto.
Vorrei addolcire, attraverso voi, le sofferenze di tanti figli miei.
IO conosco le terribili prove che dovrà superare l’umanità, ed è per questo che Mi rivolgo a
voi, pregandovi di unire le vostre voci, in una dolce lode dedicata al Signore, per supplicare la Sua
misericordia.
Ci sarà presto il giorno in cui
<<…saranno riunite tutte le genti>>
(Matteo 25, 32)
e allora il Signore vi dirà:
<<Non vi ho chiesto di conquistare delle nazioni per la Mia Chiesa>>,
ma vi ho chiesto di operare per amore e con amore…
e voi, seguendo i Miei insegnamenti,
avete conquistato tanti cuori e avete risuscitato tante anime,
per donarle al Padre.
Voi siete stati <<luce per illuminare le genti>>
(Luca 2, 32)
Creature mie, Gesù vi ha detto, quando vi ha chiamati:
<<Andate, dunque… e ammaestrate tutte le nazioni>>. (Matteo 28, 19)
E le nazioni, sono tutti i fratelli chiamati a diventare “figli di Dio”.
IO vi chiamo, ora, a prendere piena padronanza delle Sacre Scritture… questo è il richiamo
che più Mi sta a cuore, il più urgente!
Dovete aprire il vostro cuore a tutti coloro che appartengono alle altre nazioni, che hanno
altre religioni, a condividere tutto con loro.
Ora non potete fare finta di non sapere, di non conoscere…, i nuovi mezzi di comunicazione
vi documentano largamente su tutto questo.
Ora, grande è la vostra responsabilità.
L’umanità, la fiducia, la tenerezza… devono contrassegnare tutto ciò che farete in nome di
Gesù.
Cercate oasi di silenzio,
per fare respirare la vostra anima.
Non trascurate la preghiera e la riflessione.
Siate discreti e gioiosi,
IO vi prometto che pregherò sempre con voi.
Datevi da fare per chi soffre, se volete accrescere la fede, perché la fede senza le opere è una
fede morta; la fede che non spinge all’azione è una fede non sincera!
Accogliete, nella preghiera e nella gratitudine, tutti i doni che il Signore fa ai suoi
Missionari!
Gesù vi ricorda:
<<Se uno Mi ama, osserverà la Mia Parola
e il Padre Mio lo amerà e noi verremo a Lui
e prenderemo dimora presso di Lui.
Chi non Mi ama non osserva le Mie Parole,
la Parola che voi state ascoltando non è Mia,
ma del Padre che Mi ha mandato>>.
(Giovanni, 14, 23-24)
Ecco, Missionari cari, continuate il vostro cammino, nella reciproca fiducia: il Signore vi
guida.
Il Signore vi ha chiamati… anche voi avete creduto… anche voi avete detto il vostro “sì”.
Vi abbraccio tutti, con tanta tenerezza,
al Mio cuore materno.