Indice - Scuola di Medicina e Chirurgia

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Indice - Scuola di Medicina e Chirurgia
Indice
I n di ce .......................................................................................................................... 1
23.
Corso di Laurea Triennale in Scienze Motorie .............................. 2
23.1.
Corso integrato di Economia e Statistica sociale.................................................... 2
23.2.
Corso integrato di Discipline sociopsicologiche...................................................... 5
23.3.
Corso integrato di Discipline motorie e sportive 5 ................................................. 7
23.4.
Organizzazione degli organismi sportivi.............................................................. 10
23.5.
Teoria tecnica e didattica degli sport individuali: Judo ......................................... 12
23.6.
Teoria tecnica e didattica degli sport di squadra: Pallavolo 2................................ 14
23.7.
Teoria tecnica e didattica degli sport di squadra: Rugby ...................................... 15
23.8.
Fisiopatologia .................................................................................................. 15
23.9.
Corso integrato di Discipline neuromotorie ......................................................... 15
23.10. Medicina dello sport (con elementi di primi soccorso medico) .............................. 17
23.11. Farmacologia................................................................................................... 17
23.12. Corso integrato di Discipline motorie e sportive 6 ............................................... 19
23.13. Tecniche e costruzioni meccaniche per lo sport e la rieducazione motoria
(Biomeccanica applicata) ............................................................................................... 22
23.14. Teoria, tecnica e didattica degli sport di squadra: Calcio e calcio a 5 .................... 22
23.15. Teoria, tecnica e didattica degli sport individuali: Tennis ..................................... 25
23.16. Informatica ..................................................................................................... 25
23.
23.1.
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE MOTORIE
Corso integrato di Economia e Statistica sociale
Coordinatore del Corso Integrato: Prof. Pietro Luigi Giacomon
Anno di corso Terzo Semestre Primo
Insegnamento
Statistica Sociale
Economia e gestione delle
imprese e dei servizi
SSD Ins.
SECS-S/05
SECS-P/08
C
2
2
O
20
20
4
40
Docente
Stefano Guzzinati
Pietro Luigi Giacomon
1. Statistica Sociale
Premessa
Il corso di Statistica Sociale ha l’obiettivo di mettere a disposizione degli studenti una
serie di elementi conoscitivi che si basino sulla potenzialità metodologiche del metodo
statistico nella ricerca medica e sociale.
Obiettivi formativi
Far capire allo studente l'importanza della metodologia statistica nel processo della
ricerca in campo medico-sanitario relativamente al problema conoscitivo e alla
classificazione del dato; ai criteri generali del campionamento e dei tipi di indagine; alla
elaborazione dei dati di un questionario; all verifica dell'ipotesi statistica di associazione
tra due variabili qualitative; ai concetti principali di epidemiologia descrittiva.
Prerequisiti
Aver superato l'esame di Statistica del I° anno.
Contenuti
1. EPIDEMIOLOGIA DESCRITTIVA
· definizione di epidemiologia e concetti di base
· misure di frequenza di malattia
· definizione di rapporto, proporzione e tasso
· tassi grezzi e specifici
· prevalenza e incidenza
· standardizzazione diretta e indiretta
2. FONTI E CLASSIFICAZIONE DEI DATI
· le fasi dell'indagine statistica
· le fonti dei dati (provenienza e classificazione)
· l'Istituto nazionale di statistica (ISTAT)
· la classificazione dei dati (tipi di variabili)
· l'albero delle decisioni
3. RILEVAZIONI CAMPIONARIE E TIPI DI INDAGINE
· tecniche di campionamento
· i tipi di indagine
· intervista, questionario, sondaggi
· elaborazione statistica dei dati di un questionario
4. INFERENZA STATISTICA
· La significatività statistica
Testi di riferimento
Armitage P. & Berry G.- Metodi statistici nella ricerca Medica.
Edizione italiana Mc-Graw Hill 1996 .
Metodi didattici
Lezioni frontali con l'utilizzo di diapositive e lucidi scaricabili presso il sito web:
http://digilander.libero.it/sguzzy/
Modalità d’esame
Esame scritto.
Altre informazioni
Ricevimento per appuntamento presso:
Azienda Ospedaliera di Padova
Servizio di epidemiologia dei tumori
Via Gattamelata 64
35128 Padova
tel. 049-8076412
2. Economia e gestione delle imprese e dei servizi
Premessa
Scopo del corso di Economia e gestione delle imprese è formare laureati dotati di
conoscenze per la comprensione dell’impresa nella sua articolazione interna e nei suoi
rapporti con l’ambiente e, in particolare, delle tematiche sulla gestione strategica dei
servizi.
Obiettivi formativi
Scopo dell’insegnamento di “Economia e gestione delle imprese e dei servizi” è fornire
conoscenze e strumenti per la comprensione dell’impresa nella sua articolazione interna
e nei suoi rapporti con l’ambiente e, in particolare, delle tematiche relative alla
gestione strategica dei servizi.
Oggetto centrale del corso sono infatti le caratteristiche delle imprese di servizi, con
continui riferimenti a quelle che offrono servizi sportivi.
Lo studente potrà acquisire dimestichezza con:
- i processi interattivi che si realizzano nel rapporto con il cliente, che è sia
partner nella produzione che utilizzatore dei servizi proposti
- le tecniche di controllo e miglioramento della qualità delle prestazioni fornite
- gli strumenti per comprendere funzionamento e gestione di organizzazioni che
offrono servizi sportivi
- il linguaggio ed alcuni concetti basi dell’economia aziendale.
Prerequisiti
Nessuno
Contenuti
L’insegnamento è suddiviso in tre moduli didattici:
A. Il complesso mondo dei servizi
In esso si esaminerà il concetto di servizio e il modello di sistema di gestione dei servizi,
partendo dal concetto “complesso” di servizio e dalla sua evoluzione nel corso del
tempo ed affrontando in particolare che cosa si aspettano i clienti delle imprese di
servizi.
Ci si soffermerà sulle strategie essenziali delle imprese di servizi: dalla scelta del
segmento di mercato, all’erogazione del servizio (che coinvolge le risorse umane, il
cliente e la tecnologia utilizzata), alle tematiche della cultura aziendale a come viene
veicolata l’immagine del servizio presso il cliente.
B. L’impresa: organizzazione e dimensione economica
Saranno affrontati i principi di organizzazione delle aziende e le principali forme
organizzative delle imprese di servizi. Inoltre verranno presentati alcuni elementi relativi
alla dimensione economica dell’impresa, e cioè illustrate le grandezze (costi e ricavi)
attraverso le quali viene misurata la performance dell’impresa (profitto). In particolare si
forniranno agli studenti alcuni concetti elementari di economia aziendale (break-even
point, significato del bilancio), per permettere loro di comprendere come viene misurata
la prestazione di un’organizzazione produttiva.
C. I servizi sportivi
In questo modulo si parlerà dell’organizzazione di eventi sportivi (le leve gestionali da
attivare per rendere un evento sportivo “vincente”) e di strategie di gestione sia di
società che di servizi sportivi.
Verranno invitati in aula dei testimoni provenienti dal mondo dei servizi sportivi, che
racconteranno la loro esperienza lavorativa. Le testimonianze servono per arricchire i
contenuti del corso, ricavare spunti per proporre stage e tesi di laurea, verificare come i
concetti teorici studiati si applicano alla realtà Le testimonianze previste sono:
9 testimonianze di manager di una società ed enti sportivi, che racconteranno gli
aspetti della gestione ed erogazione di un servizio complesso come quello sportivo;
9 testimonianza di componenti del team che organizza e coordina un rilevante evento
sportivo.
Testi di riferimento
NORMANN R., 1992, La gestione strategica dei servizi, ETAS, Milano
Letture consigliate:
ASCANI F, 1998, Sport management, Sperling & Kupfer, Milano
CANIGIANI M., CHERUBINI S. (a cura di), 1996, Il marketing delle società sportive, Guerini
Associati, Milano
CHERUBINI S., 1997, Il marketing sportivo, FrancoAngeli, Milano
PIANTONI G., 1999, Lo sport tra antagonismo e spettacolo, ETAS, Milano
QUAQUARELLI B., PAOLETTI F., 2002, “Organizzazione e management dello sport”, in
Sviluppo & Organizzazione, n.189
RESCINITI R., 2002, Economia e marketing del tempo libero, FrancoAngeli, Milano
Metodi didattici
Durante il corso verranno invitati in aula dei testimoni aziendali, che racconteranno la
loro esperienza lavorativa. Le testimonianze servono per arricchire i contenuti del corso,
per conoscere manager attivi in ambito sportivo, ricavare spunti per proporre stages e
tesi di laurea, verificare come i concetti teorici studiati si applicano alla realtà. Le
testimonianze riguarderanno i temi:
- della gestione ed erogazione di un servizio sportivo
- della cura dell’immagine e del marketing di servizi sportivi
- dell’organizzazione di un evento sportivo.
-
Modalità d’esame
L’esame consisterà in un compito scritto, in cui si chiederà di rispondere a domande con
risposte chiuse multiple.
A partire dai voti dello scritto, l’orale è previsto solamente in queste due ipotesi:
9 voto 18: orale obbligatorio (non presentarsi all’orale significa rifiutare il voto e non
passare l’esame) ;
9 compiti scritti insufficienti, dopo 2 tentativi di scritto insufficienti: l’esame verrà
svolto in forma orale. Il colloquio individuale verterà sul contenuto dei materiali
distribuiti a lezione e indicati dal docente e sull’interpretazione dei casi presentati in
aula dai testimoni, utilizzando gli strumenti teorici illustrati.
Altre informazioni
Ricevimento studenti: su appuntamento dopo l’orario di lezione.
Comunicazioni con il docente : e-mail [email protected]
23.2.
Corso integrato di Discipline sociopsicologiche
Coordinatore del Corso Integrato: Prof. Alessandro Angrilli
Anno di corso Terzo Semestre Primo
Insegnamento
Psicobiologia e psicologia
fisiologica
Psicologia sociale
Sociologia generale
SSD Ins.
M-PSI/02
C
2
O
20
Docente
Alessandro Angrilli
M-PSI/05
SPS/07
3
3
8
30
30
80
Giovanni Tonellato
Giampaolo Mastellaro
1. Psicobiologia e psicologia fisiologica
Obiettivi formativi
Obiettivo del corso è quello di fornire le conoscenze principali relative alle basi
biologiche del comportamento e dei processi mentali.
Prerequisiti
Sono necessarie conoscenze di base di Neuroanatomia, Psicologia Generale e Biologia.
Contenuti
1)
2)
3)
2)
3)
4)
Anatomia e sviluppo del sistema nervoso centrale
I neurotrasmettitori e le droghe
I disturbi neurodegenerativi motori del SNC
Elaborazione dell'informazione sensoriale e motoria
Plasticità cerebrale, apprendimento e memoria
Psicobiologia delle emozioni e dei processi cognitivi superiori
Testi di riferimento
“Fondamenti di Psicologia Fisiologica” Neil R. Carlson (2003) Ediz. PICCIN, Padova.
In particolare dal testo vanno estratti: Cap. 3: La struttura del sistema nervoso; Cap. 4:
Psicofarmacologia, Neurotrasmettitori, pp. 111-127; Cap. 6: La visione; Cap. 10:
Emozione: pp. 309-320, 329-330; Cap. 12: Apprendimento e memoria; Cap. 14:
Disturbi Degenerativi: pp. 474-482.
In aggiunta vi sono le dispense disponibili nella copisteria piano terra del Vallisneri.
Metodi didattici
Due ore di lezioni settimanali per un totale di venti ore
Modalità d’esame
L’accertamento del profitto verrà effettuato tramite prova scritta con questionario a
scelta multipla: 16 domande con 5 possibili risposte una sola giusta, 2 punti per ogni
domanda, chi risponde a tutte le domande prende la lode.
Altre informazioni
Il docente riceve ogni martedì dalle 11:30 alle 13:30 nel Dip. di Psicologia Generale, Via
Venezia 8, piano 4 stanza 404, tel. 049-8276692, e-mail: [email protected]
2. Psicologia sociale
Obiettivi formativi
La Psicologia Sociale riveste una notevole importanza nella formazione dello studente di
scienze motorie perchè fornisce conoscenze teoriche e metodologiche per la lettura dei
contesti istituzionali e delle situazioni gruppali in un'ottica bifocale gruppo/individuo.
Contenuti
Il Corso prende in considerazione:
- La psicologia sociale come scienza sociale anche in relazione con le altre scienze
sociali,
- Il comportamento, la comunicazionee l'interazione sociale,
- Il sè, concetto, costruzione, molteplicità, l'autostima,
- I concetti di altruismo e aggressività,
- I piccoli gruppi e le loro dinamiche,
- Strutture formali dei gruppi e autorità
- I ruoli e le istituzioni.
Testi di riferimento
A. Zamperini e I. Testoni " Psicologia Sociale " Piccola Biblioteca Einaudi, Torino 2002.
G. Tonellato dispensa di " Psicologia Sociale " Edizioni Libreria Progetto Padova 2003
Metodi didattici
Il Corso prevede lezioni teoriche ed esercitazioni.
Modalità d’esame
La valutazione verrà effettuata mediante esame, preferibilmente scritto. Si prevedono
delle prove di verifica in itinere.
Altre informazioni
Su richiesta degli studenti previo appuntamento.
3. Sociologia generale
Obiettivi formativi
Introduzione alla Sociologia e ai suoi concetti fondamentali e ai suoi metodi di ricerca.
Prerequisiti
Nessuno
Contenuti
Il concetto di società e lo studio della società nella storia. Il positivismo e le origini della
sociologia, Auguste Comte, le scienze sociali, Karl Marx, Emile Durkeim, Max Weber, la
ricerca sociologica, metodi, strumenti, tecniche e finalità. I concetti fondamentali della
sociologia: Status, ruolo, mobilità, gruppo sociale, leadership, le relazioni sociali, il
campo relazionale, il sociogramma, la socializzazione, la cultura, le norme, i valori, il
conflitto sociale, la devianza, le istituzioni, il lavoro, le teorie dell’organizzazione, la
socializzazione, il mutamento sociale, la famiglia. I problemi della società
contemporanea.
Testi di riferimento
Giddens, Fondamenti di Sociologia, ed. Il Mulino, Bologna 2000.
P. Mastellaro, Il tempo e il soggetto, ed. Cleup, Padova 2003, solo seconda parte.
G. Olmi e Altri, La Sanità da curare, ed. Cleup, Padova 2004, in corso di pubblicazione.
Metodi didattici
Si suggerisce allo studente la frequenza delle lezioni per un più facile apprendimento
della materia.
Modalità d’esame
Esami orali. Gli esami verteranno sugli argomenti trattati durante le lezioni del docente.
23.3.
Corso integrato di Discipline motorie e sportive 5
Coordinatore del Corso Integrato: Prof. Roberta Danieli
Anno di corso Terzo Semestre Primo
Insegnamento
Didattica delle attività motorie
Teoria, tecnica e didattica delle
attività ricreative ritmico
espressive
Teoria, tecnica e didattica
dell’attività motoria adattata
SSD Ins.
M-EDF/01
M-EDF/01
C
2
3
O
20
15
Docente
Paola Rizzi
Roberta Danieli
M-EDF/01
3
20
Diego Spiller
8
55
1. Didattica delle attività motorie
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire gli strumenti didattici che consentano agli studenti di
sapersi orientare nella conduzione dell'attività motoria.
Ciò presuppone:
- la conoscenza dei principi di Didattica Generale e la capacità di dare una loro
collocazione all'interno dell'esperienza motoria
- la capacità di analizzare le variabili connesse con attività, differenziate sul piano
organico, motorio, psicologico, tecnico, comunicativo, valutativo
- la conoscenza di differenti tecniche valutative
- la conoscenza di strategie che favoriscano gli apprendimenti specifici
- l'utilizzazione opportuna di conoscenze e strategie per la progettazione, conduzione,
gestione di specifiche attività motorie
Contenuti
Le lezioni saranno un'occasione per mettere a fuoco problematiche, per analizzare i
componenti e le loro interconnessioni, per analizzare i concetti di valutazione, obiettivi,
misurazione, programmazione, strategie didattiche nelle situazioni motorie alla luce di
alcuni modelli, per imparare a scegliere le strategie e le misurazioni più efficaci nel
contesto. Verranno inoltre messi in risalto concetti quali apprendimento e
insegnamento, trasferibilità, azione volontaria e automatica, intensità, complessità e
difficoltà dell'azione, attenzione selettiva, memoria, potenziale, confidenza di sé, qualità
della comunicazione, correzione, esperienza motoria individuale, di gruppo, di squadra,
in situazione scolastica, in ambiente sportivo o non sportivo.
Testi di riferimento
Proprio per il ruolo di riferimento parziale e non esaustivo di ogni testo, la bibliografia
sara' costituita dalle note del docente e da articoli e testi proposti di volta in volta.
Metodi didattici
Verrà privilegiata una conduzione che metta in risalto i problemi, che favorisca
domande, discussioni e atteggiamento critico, che sappia andare oltre, quando è il caso,
gli schemi rigidi, che sappia cogliere i lati positivi e le lacune dei vari strumenti didattici.
Modalita’ d’esame
La verifica delle conoscenze acquisite è fatta tramite una prova scritta
Altre informazioni
Orario di ricevimento: Previo appuntamento
2. Teoria, tecnica e didattica delle attività ricreative ritmico
espressive
Obiettivi formativi
Obiettivo della disciplina, TTD delle Attività Ritmico Espressive,è fornire competenze allo
studente per gestire e programmare attività motorie che utilizzino la musica. A tale
scopo gli argomenti di studio faranno riferimento al binomio ritmo-movimento e al suo
utilizzo nell’ambito delle molteplici forme di movimento. Al termine del corso lo studente
sarà a conoscenza del movimento nelle sue tipologie, delle strutture ritmiche
fondamentali e sarà in grado di rielaborare le stesse dal punto di vista motorio. Gli
argomenti di studio verranno sviluppati in una parte generale teorica ed una parte
specifica pratica.
Alla fine del corso sono previsti un esame teorico e delle valutazioni pratiche in itinere.
Contenuti
Tipologia del movimento
Linguaggio musicale
Il ritmo
Il suono
La musica
Il ritmo nella fisiologia dell’uomo
Effetti fisiologici e psicologici della musica
Risposte fisiche alla musica
Risposte fisiologiche dell’individuo di fronte alla musica
Generi musicali
Avviamento al lavoro collettivo
Espressioni del movimento che utilizzano la musica
Metodi Didattici
I contenuti teorici del programma vengono trattati in aula anche con l’ausilio di lucidi,
videocassette e cd; i contenuti didattici delle discipline vengono proposti in palestra
attraverso insegnamenti ed esercitazioni che richiedono spazi ed attrezzature specifiche
per ogni attività.
3. Teoria, tecnica e didattica dell’attività motoria adattata
Obiettivi formativi
L’insegnamento intende fornire le conoscenze teorico-pratiche per affrontare quegli
approcci educativi e rieducativi che l’insegnante di Educazione fisica può mettere in
atto, nell’ambito della propria professionalità, qualora si trovi ad operare con persone
disabili o debba gestire gruppi in cui sono presenti problemi comportamentali.
Vuole inoltre proporre indicazioni didattiche finalizzate a programmare interventi per
l’inserimento
di persone disabili in gruppi di attività motorie e per favorire l’apprendimento di abilità
motorie in soggetti con difficoltà.
Contenuti
Parte teorica:
- Il concetto di handicap e conoscenza delle principali disabilità;
- Problematiche connesse al processo d’integrazione;
- Ansia, motivazione e autostima in relazione alla disabilità;
- La comunicazione e l’osservazione: aspetti teorici ed applicativi;
- La pratica psicomotoria.
Parte applicativa:
- Osservazione del comportamento relazionale e motorio: osservazione partecipante,
contemporanea e differita;
- Proposte di attività finalizzate all’integrazione;
- Attività di formazione corporea;
- Tecniche di rilassamento;
- Sviluppo e realizzazione di moduli didattici.
Metodi Didattici
Il corso prevede una parte teorica (20 ore) e una parte pratica (25 ore)
Testi di riferimento
- Zanobini, M. e Usai, M.C. (1995). Psicologia dell’handicap e della riabilitazione. Milano:
Franco Angeli.
- Spiller, D. (2003). Le tecniche di rilassamento a scuola. Bergamo: ed. Junior.
- Spiller, D. e Gabin, S. (2001). Occorre “esserci” nel processo di integrazione. Scuola
Italiana Moderna, anno 109, 4, pp. 16-17.
- Spiller, D. e Gabin, S. (2002). Stili educativi che generano ansia. Scuola Italiana
Moderna, anno 110, 7, pp. 10-11.
- Bortoli, L., Le attività motorie e sportive per disabili: principi didattici generali, da
“Sport e attività motorie per disabili, corso per insegnanti di educazione fisica”.
- Turatello, L., Orientamento e mobilità per i minorati della vista, da “Sport e attività
motorie per disabili, corso per insegnanti di educazione fisica”.
- Dispense e appunti delle lezioni.
Modalità d’esame
Al termine del corso è prevista una prova scritta. Saranno previsti due appelli per
sessione; allo studente sarà consentito sostenere solo una prova d’esame per sessione.
Altre informazioni
Orario di ricevimento: Nei giorni di lezione teorica al termine delle stesse.
23.4.
Organizzazione degli organismi sportivi
(a scelta dello studente)
(Prof. Danilo Berteotti)
ANNO DI CORSO TERZO SEMESTRE PRIMO
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire:
9 gli elementi necessari a capire il funzionamento delle organizzazioni;
9 gli strumenti concettuali e le tecniche per l’analisi e la progettazione delle
organizzazioni sportive;
9 le basi di valutazione del rapporto tra organizzazioni e contesto competitivo e
istituzionale;
9 gli strumenti operativi e concettuali per la gestione delle risorse umane
aziendali.
La didattica, anche attraverso l’utilizzo di casi ed esercitazioni, sarà centrata sull’analisi
teorica dei problemi organizzativi, al fine di fornire agli studenti gli strumenti per
dedurre, dall’interpretazione della realtà, i criteri di progettazione e di comportamento.
Contenuti
Il programma è articolato in tre moduli generali:
9 il sistema istituzionale: individuazione e analisi degli attori principali del
sistema istituzionale nel quale agiscono le organizzazioni sportive. Chi sono i
portatori di interessi, che non possono essere ignorati da chi gestisce un
organizzazione sportiva?
9 le forme organizzative: definizione dei principi di progettazione organizzativa
e analisi delle parti della macrostruttura attraverso il modello teorico di
Mintzberg. Il modello verrà utilizzato come chiave interpretativa per
individuare alcuni “tipi ideali” di organizzazioni sportive.
9 la gestione delle risorse umane: individuazione di un quadro di tipo teorico e
della strumentazione operativa per una gestione delle risorse umane
integrata con le politiche e con la strategia d’impresa.
Durante il corso verranno invitati in aula dei testimoni aziendali, che racconteranno la
loro esperienza professionale. Le testimonianze servono per arricchire i contenuti del
corso e per conoscere manager attivi in ambito sportivo.
Calendario delle lezioni
1
2
Data
21
ottobre
Titolo
L'organizzazione dello
sport
28
ottobre
Il settore sportivo
3
4
Le variabili organizzative
novembre
4
18
La progettazione
novembre organizzativa
5
25
La forme
novembre dell’organizzazione
6
2
Testimonianza aziendale
dicembre
7
9
La gestione delle Risorse
dicembre Umane
8
13
gennaio
L'acquisizione del
personale
9
20
gennaio
La formazione e la
valutazione del personale
10
27
gennaio
Testimonianza aziendale
Argomento
Il contesto istituzionale del mercato
sportivo. Il CONI, le società, i praticanti.
L’analisi strategica di mercato: la
concorrenza, i clienti e i fornitori, i potenziali
entranti (il modello di Porter).
Le variabili di progettazione organizzativa:
struttura, sistemi informativi, cultura,
potere.
Analizzare le strutture organizzative: il
modello di Mintzberg. Le organizzazioni
semplici, funzionali, divisionali.
Le funzioni aziendali
Le principali forme organizzative: la forma
semplice, la forma funzionale, la forma
divisionale.
Le risorse umane come fonte del valore
aziendale.
La programmazione del personale.
Le politiche e le pratiche che le aziende
applicano nel rapporto con il mercato del
lavoro
Le politiche di addestramento, formazione e
sviluppo. Sistemi di valutazione: job
evaluation e skill evaluation.
Testi di riferimento
Lucidi di lezione e dispensa a cura della dott.ssa Gianecchini.
Letture consigliate:
ASCANI F., 1998, Sport management, Sperling & Kupfer, Milano
COSTA G., 1997, Economia e direzione delle risorse umane, Utet Libreria, Torino
MILLER L.K., 1997, Sport business management, Aspen, Gaithersburg
PARKHOUSE B.L., 1996, The management of sport, McGraw Hill, Boston
PIANTONI G., 1999, Lo sport tra antagonismo e spettacolo, ETAS, Milano
QUAQUARELLI B., PAOLETTI F., 2002, “Organizzazione e management dello sport”, in
Sviluppo & Organizzazione, n.189
SLACK T., 1997, Understanding sport organization, Human Kinetics
Modalità d’esame
L’esame consisterà in un compito scritto.
Vi sarà una integrazione con un esame orale per i 18/30 e 19/30; senza integrazione
l’esame non sarà considerato insufficiente.
Altre informazioni
Ricevimento studenti: su appuntamento dopo l’orario delle lezioni.
Comunicazioni con il docente: [email protected]
23.5.
Teoria tecnica e didattica degli sport individuali: Judo
(a scelta dello studente)
(Prof. Giuseppe Chisesi)
ANNO DI CORSO TERZO SEMESTRE PRIMO
Obiettivi formativi
Obiettivi generali del Corso:
Acquisizione delle conoscenze tecniche di base e dei principi teorici ispiratori del
“Metodo judo”, inteso sia come disciplina sportiva che come metodo educativo.
Studio degli aspetti metodologici e didattici per l’apprendimento di alcune fra le
principali tecniche e le opportunità per la loro possibile applicazione, con specifici
richiami alla metodologia per il settore giovanile.
Obiettivi specifici del Corso:
Alla fine del corso gli studenti dovranno essere in grado di:
Eseguire le tecniche acquisite con sicurezza ed autocontrollo, dimostrando di aver
sufficientemente assimilato i concetti di “opportunità, spostamento, squilibrio, controllo,
proiezione, immobilizzazione, randori.“
Possedere competenze relative alla strutturazione ed alla conduzione di una lezione di
judo rivolta ad un gruppo di principianti.ed inserita in un piano di attività motoria a
carattere ludico sportivo o educativo.
Prerequisiti
Gli studenti dovranno essere in possesso delle capacità motorie necessarie allo
studio, alla comprensione e all’esecuzione pratica delle tecniche proposte in modo da
ottenere una adeguata comprensione degli aspetti tecnico dinamici delle opportunità
che ognuna di esse richiede.
Contenuti
Parte tecnico pratica
Preparazione fisica: ginnastica d’introduzione alla lezione di judo.
Movimenti fondamentali “ KIHON “:
Cadute
Posizioni
Spostamenti
Prese
Ukemi
Shisei
Shintai
Kumi-kata
Fasi di esecuzione di una tecnica:
Preparazione
Squilibrio
Proiezione
Tsukuri
Kuzushi
Kake
Esecuzione di alcune tecniche di proiezione, “nage-waza” e immobilizzazione,”osaewaza”, del corso di primo livello “ 6° Kyu”
Esecuzione di alcuni metodi di rovesciamento “Nogare-Kata”
Didattica dell’allenamento specifico
Studio della forma delle tecniche mediante ripetizioni di movimenti per la ricerca del
contatto e dello squilibrio “uchi-komi” e “butsukari” e per il perfezionamento della
proiezione “kake-ai”.
Studio dell’esecuzione delle tecniche mediante “Yaku-shoku-geiko” esercizio libero, in
movimento, senza difesa; “Kakari-geiko” esercizio, in movimento, per l’esercizio
dell’attacco e della difesa; “Randori” esercizio, in movimento, libero e completo.
Esercizi propedeutici all’apprendimento dei principi del judo per i bambini dai sei ai nove
anni.
Parte didattico metodologica
La figura del Prof: Kano, fondatore del Metodo Judo Kodokan
Principi e scopi del Judo Kodokan
Acquisizione della terminologia tecnica di base
Classificazione delle tecniche secondo le modalità di esecuzione
Principi di attacco e difesa
Illustrazione dei principi dei Kata
Elementi della struttura dell’allenamento preatletico per il judo
Strutturazione delle lezioni con esercizi propedeutici al judo per i bambini
Cenni sul regolamento arbitrale internazionale per le competizioni di judo
Il Coni e la Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali, strutturazione
dell’attività agonistica in Italia
Testi di riferimento
Judo Kodokan, Supermanuali, Ed. Oscar Mondatori
J. Kano, Judo Jujitsu prefazione di G. Marchiani, Ed. Mediterranee
Metodi Didattici
Sono previste:
n° 30 ore di lezioni pratiche che si svolgeranno presso la palestra di judo del Centro
Universitario Sportivo dell’Università di Padova ( C.U.S ), Via G.Bruno 27/a, in cui gli
studenti
apprenderanno,
sostenendole
personalmente,
le
fasi
didattiche
dell’apprendimento di varie tecniche specifiche di base.
n° 15 ore di lezioni teoriche, all’interno delle quali saranno esposti gli aspetti teorici ed
educativi della disciplina avvalendosi anche della proiezione di materiale video e lucidi,
opportunamente predisposti a sostegno della didattica.
Modalità d’esame
L’apprendimento delle conoscenze tecnico educative degli studenti sarà valutato
attraverso una prova pratica, che si sosterrà presso la palestra del C.U.S, all’interno
della quale dovrà essere dimostrata la comprensione e la “sicurezza motoria”
dell’esecuzione delle tecniche specifiche esponendo, contestualmente, in forma verbale
la conoscenza dei principi teorici che ne hanno determinato la formulazione e successiva
codificazione.
Altre informazioni
Ricevimento Studenti: Lunedì dalle ore 12,30 alle ore 13,30 presso la palestra del C.U.S
23.6.
Teoria tecnica e didattica degli sport di squadra:
Pallavolo 2
(a scelta dello studente)
(Prof. Luigi Schiavon )
ANNO DI CORSO TERZO SEMESTRE PRIMO
PROGRAMMA NON DISPONIBILE
23.7.
Teoria tecnica e didattica degli sport di squadra: Rugby
(a scelta dello studente)
(Prof. Giorgio Sbrocco)
ANNO DI CORSO TERZO SEMESTRE PRIMO
PROGRAMMA NON DISPONIBILE
23.8.
Fisiopatologia
(a scelta dello studente)
(Prof. Ernesto Damiani)
ANNO DI CORSO SECONDO SEMESTRE PRIMO
Obiettivi formativi
Conoscere le cause ed i meccanismi dell’infiammazione acuta e dei processi di
guarigione delle ferite, in generale e nei tessuti specializzati. Conoscere i meccanismi
adattativi che hanno una ricaduta positiva sulla salute e sul processo di invecchiamento.
Conoscere gli adattamenti sistemici e metabolici indotti dai differenti tipi di esercizio sul
cuore, circolo e muscolo scheletrico. Conoscere la fisiopatologia della termoregolazione,
in relazione all’esercizio fisico.
Contenuti
Il processo infiammatorio acuto.
Guarigione delle ferite e nei tessuti specializzati.
Attività fisica, salute ed invecchiamento.
Fisiopatologia dell’esercizio fisico.
Fisiopatologia del muscolo scheletrico in risposta all’esercizio.
Fisiopatologia della termoregolazione in risposta all’esercizio.
Testi di riferimento
Testo consigliato: E. Damiani, Appunti di Fisiopatologia per gli studenti di Scienze
Motorie, CLEUP.
23.9.
Corso integrato di Discipline neuromotorie
Coordinatore del Corso Integrato: Prof. Claudio Iacobellis
Anno di corso Terzo Semestre Secondo
Insegnamento
Elementi di pronto soccorso
traumatologico
Elementi di neurologia
SSD Ins.
MED/33
C
2
O
20
Docente
Claudio Iacobellis
MED/26
3
5
30
50
Marina Saladini
1. Elementi di pronto soccorso traumatologico
Obiettivi formativi
•
•
Apprendimento delle principali patologie congenite e acquisite e delle lesioni
traumatiche dell’apparato locomotore con riferimento principale ai traumi sportivi.
Mettere lo studente in grado di eseguire un esame dell’apparato locomotore
Prerequisiti
•
•
Conoscenza dell’Anatomia degli apparati osseo, muscolare, vascolare, nervoso
periferico.
Fisiopatologia dell’apparato locomotore
Contenuti
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Ernie del disco cervicali e lombari.
Traumatologia del rachide.
Sindrome d’attrito e rottura della cuffia dei rotatori della spalla
Lesioni traumatiche di spalla e lussazione recidivante della spalla
Fratture: generalità, classificazione, principi di trattamento, complicazioni
Osteomieliti dell’infanzia e dell’adulto
Metodiche di Papineau e di Ilizarov nel trattamento delle infezioni dell’osso (principi
di trattamento)
Allungamenti ossei: principi di trattamento e problematiche
Displasia congenita dell’anca. Morbo di Perthes.
Coxartrosi. Necrosi della testa del femore
Lesioni capsuloligamentose del ginocchio Fratture articolari del ginocchio.
Piede torto congenito. Piede piatto.
Testi di riferimento
•
•
Scapinelli R.: Traumatologia dell’Apparato Locomotore, Cedam, 2000, Padova
Netter F.H.: Atlante di Anatomia fisiopatologia e clinica. Volume 8, parte III:
Apparato muscolo-scheletrico, traumatologia, valutazione clinica e trattamento.
Metodi didattici
Lezioni teoriche (20 ore)
Modalità d’esame
Esame scritto
Altre informazioni
Il docente riceve in Clinica Ortopedica, Via Giustiniani 2 Padova, previo appuntamento
telefonico (049-8213330).
2. Elementi di neurologia
Obiettivi formativi
Alla fine del corso lo studente dovrà essere in grado di riconoscere attraverso lo studio
della anatomia correlazionistica, le principali funzioni e alterazioni del sistema nervoso
fornendone anche una interpretazione eziopatogenetica.
Prerequisiti
Sono necessarie conoscenze di base di Neuroanatomia e Neurofisiologia
Contenuti
Sistema nervoso centrale: emisferi cerebrali, gangli della base e sistema
extrapiramidale, sistema motorio, sistema sensitivo, diencefalo mesencefalo, cervelletto,
tronco encefalico, sistema ventricolare e liquido cerebrospinale, nervi cranici, midollo
spinale.
Testi di riferimento
•
•
J.G.Chusid ”Neuroanatomia correlazionistica e neurologia funzionale” Piccin editore
P.Duus”Diagnosi di sede in Neurologia”Ambrosiana Milano
Metodi didattici
Il programma verrà svolto nel corso di lezioni teoriche della durata di 2 ore, per un
totale di 20 ore.
Modalità d’esame
L’accertamento del profitto verrà effettuato possibilmente tramite prova scritta da
concordarsi con gli altri insegnanti.
23.10. Medicina dello sport (con elementi di primi soccorso
medico)
(Prof. Marco Zaccaria)
ANNO DI CORSO TERZO SEMESTRE SECONDO
PROGRAMMA NON DISPONIBILE
23.11. Farmacologia
(Prof.ssa Federica Dabbeni Sala)
ANNO DI CORSO SECONDO SEMESTRE SECONDO
Obiettivi formativi
Lo studente dovrà conoscere l’origine e i principi di classificazione dei farmaci, i principi
di farmacocinetica e farmacodinamica su cui si basa l’interazione dei farmaci con il
corpo umano.Lo studente dovrà inoltre essere a conoscenza delle possibili variabilità di
risposta interindividuali legati all’età , sesso ed ai fattori genetici così come dei criteri
per la valutazione del rischio- beneficio delle principali classi di farmaci usati ed abusati
nella pratica sportiva.
Prerequisiti
Lo studente deve avere nozioni di chimica, biochimica e fisiologia
Contenuti
Farmacologia Generale
1) Principi di farmacocinetica
A) ASSORBIMENTO
le vie di somministrazione
il passaggio delle barriere cellulari
B) DISTRIBUZIONE
legame xenobiotico-proteine plasmatiche
uscita dai capillari
barriere emato-encefalica e fetale
C )ELIMINAZIONE
renale
fecale
secrezioni
BIOTRASFORMAZIONE
metabolismo fase I° :
ossidazioni
riduzioni
idrolisi
metabolismo fase II°:
coniugazione zuccheri
“
“
“
acido solforico
aminoacidi
acido acetico
VARIABILITA’ METABOLICHE
Specie
Sesso
Genetica
Inibizione enzimatica
Induzione enzimatica
2) Principi di Farmacodinamica
Meccanismo d’azione dei farmaci,
Effetti terapeutici
Effetti tossici
Interazione farmaco-recettore
Definizione di Agonista ,Agonista parziale,Antagonista
Accoppiamento Stimolo-Risposta : Definizione Recettori Di Riserva
Misure degli effetti terapeutici e tossici:Curve Dose Effetto Graduali e Curve Dose
Effetto Quintali
Tossicologia : principi generali
-
Cenni di Farmacologia Speciale-Farmacologia Speciale
Farmaci “ usati” nella pratica sportiva
-
Farmaci usati nell’infiammazione e nel dolore: Anti infiammatori steroidei
Antinfiammatori non steroidei (FANS);
Analgesici centrali (narcotici);
Anestetici locali
-
-
Il doping: abuso di farmaci nella pratica sportiva
Farmaci stimolanti : amine simpatico mimetiche e caffeina
Farmaci ormonali:Steroidi anabolizzanti, GH, insulina, eritropoietina
Farmaci che agiscono sul sistema cardiovascolare: beta bloccanti e diuretici
Testi di riferimento
Farmacocinetica di Palatini P. –CLEUP Ed. (farmacocinetica)
Farmacologia di M.J.Mycek,R.A.Harvey and P.C.Champe, Zanichelli ed.
Farmacologia e Doping di L.Manara e P.F. Mannaioni, Masson Ed.
NB: allo studente verranno consegnati dal docente appunti e schemi di lezione come
ausilio didattico per la preparazione dell’esame.
Metodi didattici
Un credito da articolarsi in 10 ore frontali
Altre informazioni
Orario di ricevimento: Presso il Dip. di Farmacologia e Anestesiologia, Largo E.
Meneghetti n° 2, da lunedì a venerdì ore 10-12 (appuntamento non obbligatorio ma
raccomandato)
23.12. Corso integrato di Discipline motorie e sportive 6
Coordinatore del Corso Integrato: Prof. Antonio Paoli
Anno di corso Terzo Semestre Secondo
Insegnamento
Elementi di teoria e metodologia
dell’allenamento
Teoria, tecnica e didattica del
fitness
SSD Ins.
M-EDF/02
C
3
O
30
Docente
Stefano Lazzer
M-EDF/01
2
10
Antonio Paoli
5
40
1. Elementi di teoria e metodologia dell’allenamento
Obiettivi formativi
Questo corso ha l'obiettivo di fornire le conoscenze e le competenze nell’ambito della
pianificazione, programmazione e gestione dell’allenamento finalizzate alla promozione
delle attività motorie e sportive.
Prerequisiti
Lo studente deve aver già acquisito delle conoscenze di anatomia e fisiologia, in
particolare dell’apparato muscolare, del sistema cardiocircolatorio e respiratorio.
Contenuti
•
•
•
•
•
Evoluzione storica del concetto di allenamento, definizione di allenamento e principi
fondamentali
Fattori che influenzano le prestazioni motorie e sportive
Effetti dell’attività fisica sull’organismo
Classificazione degli sport e modelli di prestazione
La periodizzazione dell’allenamento
•
•
•
•
•
•
Classificazione delle capacità motorie
Le capacità di forza
Le capacità di resistenza
Le capacità di velocità
La flessibilità o mobilità articolare
Allenamento della tecnica e tattica
Testi di riferimento
Heyward V.H. (1994). Fitness - Un approccio scientifico - Edizioni Sporting Club
Leonardo Da Vinci, Milano.
McArdle WD, Katch FI e Katch VL (1998). Fisiologia dell’esercizio fisico – Ambrosiana,
Milano.
Metodi didattici
Il corso prevede 30 ore di lezioni teoriche presso il complesso Vallisneri.
Orario di ricevimento degli studenti: Al termine delle lezioni.
Modalità d’esame
Esame scritto a risposte multiple.
2. Teoria, tecnica e didattica del fitness
Obiettivi formativi
Il corso fornisce allo studente le conoscenze base per muoversi in maniera efficace nel
mondo del fitness, operando delle scelte ragionate nella creazione di metodiche di
allenamento e strategie di mantenimento e miglioramento della salute della
popolazione. Verranno inoltre fornite le conoscenze base della didattica e della
metodologia corretta di esecuzione a degli esercizi
di muscolazione e di
condizionamento cardiovascolare.
Prerequisiti
Lo studente deve aver già acquisito solide conoscenze di anatomo-fisiologia, in
particolare del apparato muscolare, del sistema cardiocircolatorio e respiratorio. Deve
avere dimestichezza con la teoria generale dell’allenamento ed essere in possesso delle
basi di biologia e biochimica
Contenuti
Obiettivi specifici dell’apprendimento:
Al termine del corso lo studente deve conoscere:
•
l’esercizio fisico e le sue influenze sull’organismo
•
le motivazioni fisiologiche dell’ipertrofia muscolare
•
le motivazioni fisiologiche del dimagrimento
•
la valutazione funzionale nel fitness
•
le basi teoriche della costruzione dell’allenamento di muscolazione
•
le basi teoriche della costruzione dell’allenamento cardiofitness
•
le metodiche di analisi della composizione corporea e la loro esecuzione
•
le metodiche complementari e le problematiche estetiche
•
la nomenclatura e la funzione delle diverse macchine da muscolazione e la
nomenclatura degli esercizi
•
la didattica degli esercizi
Programma dell’insegnamento
L’esercizio fisico e le sue influenze sull’organismo
Le modificazioni durante l’attività di Fitness a carico del sistema cardiovascolare,
respiratorio, emuntorio, muscolare e sull’equilibrio ormonale. Gli effetti a lungo termine
dell’attività di Fitness sull’organismo.
Le motivazioni fisiologiche dell’ipertrofia muscolare.
Grafico di Sale e Fukunaga sugli adattamenti muscolari in esercizio. Ruolo della fase
eccentrica e grafico di Hill., stimoli meccanici, ormonali e metabolici, rapporto con tipo
di stimolo esterno, stimolo allenante e fenotipo della fibra muscolare. Basi fisiologiche
delle tecniche ad alta intensità.
Le motivazioni fisiologiche del dimagrimento
Controlli ormonali del dimagrimento. Controlli metabolici del dimagrimento, ruolo
dell’equilibrio dei nutrienti. Rapporto dell’esercizio fisico con la lipolisi (Frequenza
cardiaca di Cooper e Karvonen, rapporto tra Quoziente Respiratorio, frequenza cardiaca
e VO2max, concetto di Excess Post-exercise Oxygen Consumption). Cenni di
cronobiologia per ottimizzare il dimagrimento.
La valutazione funzionale nel Fitness
I test cardiovascolari (Åstrand, Fox, YMCA, Bruce, Rokport)
Basi teoriche della costruzione dell’allenamento di muscolazione
Tipologie degli esercizi. Aspetti biomeccanici degli esercizi e della attrezzature. Scelta
del tipo di esercizi in base al soggetto. Legge di Borelli Weber Fick. Leggi per la
costruzione della scheda per il principiante. La scheda per il principiante. La scheda di
proseguimento. Le schede successive. Come programmare l’allenamento. Problematiche
da affrontare
Basi teoriche dell’allenamento cardiofitness
La scelta delle attrezzature. Aspetti biomeccanici della attrezzature cardiofitness. I
sistemi di monitoraggio della frequenza cardiaca. La scheda iniziale. Le schede
successive. Diversi tipi di circuito. Il circuito spot reduction. Circuiti intervallati a diverse
intensità ed allenamento a frequenza cardiaca costante.
Problematiche estetiche
La Panniculopatia Edemato Fibro Sclerotica. (cellulite) Etiopatogenesi. Fattori di rischio.
Allenamento.
Fitness e invecchiamento
Ruolo e metodologie del Fitness per la popolazione anziana.
La nomenclatura e la funzione delle diverse macchine da muscolazione e la
nomenclatura degli esercizi
Esatta nomenclatura degli attrezzi, gruppi muscolari esercitati ed esercizi eseguibili.
Parte pratica
La didattica degli esercizi
La corretta esecuzione degli esercizi. Gli errori più comuni. Tecniche per una didattica
corretta degli esercizi. Parte pratica
Testi di riferimento
Paoli A., Neri M. TTD del Fitness Dispensa a disposizione in copisteria
Stecchi A. Biomeccanica degli esercizi fisici. Elika ed., Cesena 2004.
Howley E.T., Don Franks B Manuale per l’istruttore di Fitness Calzetti Mariucci ed
Perugia 2002
McArdle WD, Katch FI and Katch VL Fisiologia dell’esercizio Ambrosiana, Milano, 1999
TESTI DI CONSULTAZIONE:
Kapandji IA Fisiologia articolare Monduzzi ed 1994
Fucci A, Neri M. Dalla Forza al body Building Olympian’s ed, Figline Valdarno FI, 1997
ACSM Guidelines for exercise testing and prescription, Lea & Fabiger, Malvern PA,
ultima edizione
Paoli A. a cura di , Manuale del Personal Trainer – Centro Studi La Torre – Ravenna –
2000
Metodi didattici
Sono previste: a) lezioni teoriche presso il complesso pluridipartimentale di Biologia “A.
Vallisneri”, V.le G. Colombo 3; b) lezioni pratiche presso la palestra del centro “M.
Geremia”, v. Gozzano
Modalità d’esame
L’esame si svolge in forma di prova scritta con colloquio orale sugli argomenti delle
materie trattate e una prova pratica sulla tecnica e didattica degli esercizi.
Altre informazioni
Orario di ricevimento: Previo appuntamento telefonico (cell. 333-8911322) o tramite email ([email protected]).
23.13. Tecniche e costruzioni meccaniche per lo sport e la
rieducazione motoria (Biomeccanica applicata)
(a scelta dello studente)
(Prof. Nicola Petrone)
ANNO DI CORSO TERZO SEMESTRE SECONDO
PROGRAMMA NON DISPONIBILE
23.14. Teoria, tecnica e didattica degli sport di squadra: Calcio e
calcio a 5
(a scelta dello studente)
(Prof. Roberto De Bellis)
ANNO DI CORSO TERZO SEMESTRE PRIMO
Obiettivi formativi
L’obiettivo del corso è quello di fornire le conoscenze teoriche e pratiche relative alla
formulazione e alla realizzazione di piani di lavoro per le due discipline. Partendo dalla
teoria dell’allenamento applicata a queste due discipline, saranno analizzati i mezzi di
sviluppo per le varie capacità fisiche, tecniche e tattiche. Sarà privilegiato l’ aspetto
legato agli sbocchi lavorativi futuri degli studenti, vale a dire la valutazione dell’atleta e
la capacità di gestire una squadra in relazione alla pianificazione, al controllo e alla
realizzazione pratica dell’allenamento.
Durante il corso saranno invitati addetti ai lavori della massima serie delle due
discipline. Tutti gli argomenti elencati sono da riferire alle due discipline.
Contenuti
1) Significato di allenamento in generale, sportivo e d'elite. Differenze in relazione agli
obiettivi e alla tipologia di atleta. Significato di stimolo, adattamento e
aggiustamento; come agisce lo stimolo allenante; come avvengono gli adattamenti
l’omeostasi-influenza del sistema nervoso centrale sugli adattamenti- obiettivi di
apprendimento e capacità di prestazione motoria; la supercompensazione,
overtraining e overreaching.
2) Il carico di lavoro- determinazione del carico volume intensità durata densità… –
affaticamenti. Analisi del carico interno: mezzi e aspetti pratici della rilevazione della
frequenza cardiaca e dell'acido lattico. Analisi fisiologica del sovrallenamento
attraverso la fatica.
3) Tipi di sollecitazione- contenuti dell'allenamento, metodi di allenamento seduta
selettiva ed insieme (propedeuticità) - il carico ed il recupero - tipologie del recupero
a secondo dell’intensità e del tipo di carico.
4) Principi metodologici: progressività, gradualità, specificità…e principi speciali del
carico di lavoro.
5) Programmazione: analisi della situazione, definizione degli obiettivi, organizzazione
contenuti e mezzi…
6) Test: criteri principali e secondari. Obiettivi e concetti generali.
7) La seduta: divisione della seduta.
8) Periodizzazione. I microcicli: composizione- durata natura unità corrette- tipologia
dei microcicli classificazione. I mesocicli: tipologia – varie classificazioni.. Il
macrociclo o pianificazione annuale o pluriennale- varie strutture: sport invernalisport di forza e forza rapida- doppia pianificazione.
9) Obiettivi e aspetti fisiologici e preventivi dell’allenamento in età giovanile.
LA FORZA
LE CAPACITA’ CONDIZIONALI
1) Fattori fisiologici che la influenzano
2) La forza esplosiva: definizioni- correlazioni – valutazioni della forza esplosiva,
allenamento della forza esplosiva.
3) La forza di accelerazione: definizione - valutazioni- mezzi di allenamento.
4) La forza esplosiva elastica: definizione - valutazioni- mezzi di allenamento.
5) La forza resistente: definizione - valutazione dinamica e statica- mezzi di
allenamento.
6) Aspetti fisiologici e applicativi della pliometria. Caratteristiche e aspetti pratici delle
esercitazioni
7) Analisi del metodo a contrasto.
8) Valutazione dei mezzi e degli adattamenti dei mezzi non tradizionali per lo sviluppo
della forza: frenate, salite…
9) Mezzi particolari per l’allenamento alla forza: l’elettrostimolazione, vibrazioni,
isocinetica.
LA RESISTENZA
1) La resistenza: definizione, di resistenza sotto l’aspetto muscolare: generale e locale,
resistenza e sollecitazioni motorie- resistenza e manifestazioni: dinamica, staticaresistenza e basi fisiologiche anatomiche.
2) Importanza della resistenza in generale, componenti centrali e periferiche
3) Allenamento e recupero dopo lo sforzo il recupero attivo.
4)
5)
6)
7)
La massima potenza aerobica.
Il VO2 max, sistemi di rilevazione da campo e da laboratorio.
Test da campo: Cooper, Moper, Legér, Jo Jo, Mognoni, Conconi... loro applicabilità.
Mezzi e metodi di allenamento: salite, allenamento continuo, intervallato intesivo ed
estensivo…
8) La resistenza anaerobica: definizioni. La Resistenza alla velocità, determinazione ,
test di Coverciano
LA VELOCITA’
1) Definizione di velocità - la velocità e la rapidità. La velocità e la rapidità dei
movimenti.
2) Fattori che determinano la velocità delle azioni – relazione tra velocità e tecnica
individuale.
3) La velocità ciclica e aciclica, sviluppo della velocità l’accelerazione.
4) Rapporto tra lo sviluppo della forza e lo sviluppo della velocità, analisi fisiologica di
alcune capacità utili nello sprint.
5) Studio e rapporto tra fase di accelerazione e velocità – velocità istantanea 6) Lo sviluppo della forza elastica.
7) Mezzi e metodi di allenamento: la salita, la discesa il lavoro con sovraccarichi ecc.
8) La velocità nei giochi sportivi: la velocità cognitiva e i mezzi di allenamento.
9) I test di valutazione: ergometer, dinabiopsy, ergopower, dynatrac.
10) Mezzi particolari nell’allenamento: il traino, il paracadute.
LE CAPACITA’ COORDINATIVE
1) Le capacità coordinative: definizione e componenti, basi anatomo-funzionali.
2) La coord. motoria come controllo e regolazione nell’attività motorio-sportiva Se
quenza dell'addestramento coordinativo
3) Il fattore equilibrio intesa come capacità coordinativa specifica, aspetto cognitivo,
reazione a fattori esterni: la maturazione e lo sviluppo, la funzione dell’equilibrio.
nei movimenti balistici ed in microgravità
4) Mezzi e metodi di allenamento.
5) Dalle capacità coordinative all’attività sportiva. Capacità coordinative e abilità
motorie.
TECNICA DI GIOCO
1. Differenze tra tecnica analitica e tecnica applicata.
2. Ricezione, trasmissione, posizionamento del corpo rispetto palla-compagni
avversari...
3. Mezzi e metodi di allenamento
TATTICA DI GIOCO
1. Principi di tattica individuale: presa di posizione, marcamento intercettamento,
contrasto difesa della porta
2. Principi di tattica di reparto e collettivi: organizzazione di gioco e sistemi di
gioco.
3. tattica difensiva e offensiva: concetto del lato forte e lato debole, marcamento,
presa di posizione e difesa della porta, concetto di palla libera e palla coperta,
temporeggiamento e attacco della sfera, fuorigioco, modi e tempi dello
smarcamento, sovrapposizioni, tagli, sostegno, difesa della palla, occupazione
degli spazi…
4. Differenze tra i modelli di prestazione del calcio a 5 e calcio a 11
5. Analisi del carico di lavoro interno nelle due discipline
23.15. Teoria, tecnica e didattica degli sport individuali: Tennis
(a scelta dello studente)
(Prof. Giampietro Galana)
ANNO DI CORSO TERZO SEMESTRE SECONDO
Contenuti
-
Caratteristiche del tennis e del tennista.
Tecnica e didattica del tennis.
La Propedeutica.
Avviamento al tennis. Diritto con una mano.
Diritto con l'altra mano. Rovescio a due mani
Rovescio a due mani. Diritto a due mani. Rovescio a una mano.
Volèe e palleggio
Servizio.
Smash. Esecuzioni in dinamica.
Angolazioni. Attacchi. Spostamenti.
Elementi di tattica e di strategia di gioco. Preparazione fisica.
Tecniche di osservazione. Nozioni sul materiale. Regole di gioco.
Testi di riferimento
Tennis training - A.A. Castellani, Tamorri, D'Aprile - ED. Società Stampa Sportiva
Easy Tennis - A. C. Rossi - Ed. Sperling & Kupfer
Metodi didattici
Teoria (Lezioni frontali in classe o in campo per l'acquisizione di conoscenze e
competenze); Esercitazioni (esercitazioni in palestra o in campo per l'acquisizione di
competenze motorie, di analisi, di didattica e progettazione).
23.16. Informatica
(a scelta dello studente)
(Prof. Giovanni Sparacino)
ANNO DI CORSO SECONDO SEMESTRE SECONDO
PROGRAMMA NON DISPONIBILE