Riferimenti biografici - Ordine degli Architetti di Pistoia

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Riferimenti biografici - Ordine degli Architetti di Pistoia
MASSIMO BALDI
Pistoia 1927 – 1986
Architetto, laureato a Firenze nel 1967.
Assistente del prof. Brunelli, cattedra di Disegno e rilievo, Facoltà di Architettura di Firenze, dal 1972 al 1975.
Come libero professionista si occupa di progettazione architettonica e urbanistica.
Nel 1972 viene nominato membro della CRTA (Commissione Regionale Tecnico Amministrativa) nella sezione
urbanistica e beni ambientali della Regione Toscana, preposta all’analisi dei Piani Regolatori comunali e degli
strumenti urbanistici in genere. Sempre nel 1972 diviene membro del Comitato Tecnico dell’IACP (Istituto Autonomo
delle Case Popolari) di Pistoia.
Nel 1981 è eletto Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Pistoia ed in seguito anche della
Federazione degli Ordini degli Architetti della Toscana.
GIOVANNI BATTISTA BASSI
Firenze 1926
Architetto, laureato a Firenze nel 1958.
Dal 1952 al 1977 ha diretto l’Istituto Statale d’Arte di Pistoia, dal 1977 al 1981 è nominato dal Ministero Coordinatore
dell’Istituto Superiore di Industria Artistiche I.S.I.A., poi docente di Storia dell’Arte al Liceo Linguistico “S. Cecilia”
di Pistoia e Coordinatore del corso di Storia dell’arte all'Università del Tempo libero di Pistoia. Accademico dal 1970
dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, è stato Presidente della Classe di Architettura, Architetto Emerito,
Vice Presidente della Commissione Diocesana dei Beni Artistici ed Architettonici di Pistoia, Presidente della
Fabbriceria “Opera dei SS. Giovanni e Zeno” della Cattedrale di Pistoia, Componente Comitato Scientifico Università
internazionale dell’Arte di Firenze, Visiting Professor Università di Asunción, Paraguay.
Svolge un’intensa attività nei settori dell’architettura, dell’arredamento, del design (produzioni Poltronova, lampade
per Martinelli e Studio Luce con esposizione al Museo d’Arte Moderna di New York).
Ha elaborato proposte di modelli urbani alternativi come “ La città sulla collina”, “La città del rispetto” e la sua
attività è stata documentata in mostre e in riviste di architettura nazionali e internazionali.
Ha ottenuto premi e segnalazioni in numerosi concorsi; risulta ampia la sua produzione di saggi e articoli inerenti
l’architettura e le arti visive.
ALBERTO BRESCHI
Firenze 1943
Architetto, laureato a Firenze nel 1969 con Leonardo Ricci e Leonardo Savioli
Professore associato di Composizione Architettonica poi ordinario di Progettazione Architettonica.
Nel 1969 fonda con Giuliano Fiorenzuoli e Roberto Pecchioli il gruppo ZZIGGURAT, attivo fino al 1978.
Partecipa a numerosi concorsi tra cui il Beaubourg a Parigi, la sistemazione della Fortezza da Basso a Firenze, il
centro direzionale per l’area metropolitana in collaborazione con Leonardo Ricci e Leonardo Savioli.
Autore di saggi e pubblicazioni scientifiche tra queste Forma urbana e progettazione architettonica (1981), La città
abbandonata (1985), Nuove figurazioni urbane (1987), Conservazione e mutamento (1988), Lo spazio della
contaminazione (2004).
Tra i suoi progetti e le sue opere si possono citare il progetto per la ristrutturazione dell’ex Manifattura Tabacchi ed il
Museo di Scienze Naturali nell’area ex Macelli a Firenze, l’edificio per appartamenti e attrezzature commerciali
(Firenze 1978), il progetto di recupero per l’ex inceneritore a San Donnino (Firenze 1997), la piazza Sant’Agostino a
Colle Val D’Elsa (Firenze 1997), il progetto per la nuova biblioteca umanistica (Firenze 2004), per il nuovo
Auditorium a Isernia (2005) e il progetto vincitore per la sistemazione di piazza Ghiberti (Firenze 2006).
EMILIO BRIZZI
Genova 1907 - Firenze 1978
Ingegnere, laureato nel 1930.
Assistente ordinario di Scienza delle costruzioni e docente di ricerca strutturale in architettura, nel ’36 professore di
Tecnologia dei Materiali; nel 1937 di Scienza delle costruzioni e successivamente di Tecnica della costruzioni sempre
presso la Facoltà di Architettura di Firenze. Presidente del Collegio Ingegneri della Toscana dal 1952 al 1954.
Ha svolto la sua attività progettuale spesso in collaborazione con G.G. Gori. e R. Fagnoni. Con il primo vince molti
concorsi e premi fra cui quelli per Montevarchi e Figline; con il secondo cura la parte strutturale dell’autogrill
dell’Autostrada del Sole all’Antella (Firenze).
Autore di numerose pubblicazioni scientifiche tra cui Attualità statica e geometrica classica del ponte di Santa Trinita
(1951).
Tra le sue opere si ricordano: la ricostruzione del ponte Santa Trinita a Firenze e la ricostruzione fedele della Rocca di
San Miniato assieme all’architetto Renato Baldi.
RAFFAELLO FAGNONI
Firenze 1901 – 1966
Architetto, laureato a Roma nel 1924.
Dal 1930 docente di Architettura generale alla Scuola Superiore di Architettura di Firenze. Nel 1937 docente di
Disegno architettonico e rilievo dei monumenti e successivamente professore ordinario di Caratteri distributivi degli
edifici. Preside della Facoltà di Architettura dal 1956 al 1966.
E' stato membro del Consiglio Superiore delle Antichità e Belle Arti oltre che della Sanità e Accademico di San Luca.
Ha pubblicato saggi su varie riviste tra cui Casabella, Strutture, Architecture d’Aujourd’hui, The Architectural Review
e Rivista de Aquitectura.
Tra le sue opere si possono citare: Scuola di guerra aerea (Firenze 1937-39), chiesa del complesso monumentale di
San Domenico (Cagliari 1954), nuova sede universitaria di Trieste (1940-1961), sede Inail a Prato (1954), due chiese a
Iglesias e Carbonia in Sardegna, sede della Facoltà di lettere a Firenze.
ITALO GAMBERINI
Firenze 1907 - 1990
Architetto, laureato a Firenze nel 1932.
Assistente dal 1933 al 1944 di Composizione architettonica presso la Facoltà di Architettura di Firenze è poi
professore ordinario di Elementi di Architettura e Rilievo dei Monumenti dal 1946 al 1961 e successivamente di
Composizione Architettonica. Direttore dell’Istituto di Composizione Architettonica dal 1971.
Membro di numerose accademie italiane e straniere.
Autore di varie pubblicazioni di carattere scientifico e didattico fra cui Analisi degli elementi costitutivi
dell’architettura (Firenze 1961) e Storia dell’insegnamento di Elementi di architettura nella facoltà di Architettura di
Firenze (Firenze 1961). Si deve a Gamberini l’introduzione del concetto di Elementi costitutivi dell’architettura
soprattutto nella didattica propedeutica alla composizione architettonica. Citato per questo da Gillo Dorale e Umberto
Eco come caposcuola della “scuola fiorentina” di studi semantici dell’architettura.
Tra i suoi progetti e le sue opere principali sono da ricordare le seguenti: concorso per la Stazione di Santa Maria
Novella (Firenze 1932-34), la sede della Singer (Firenze 1938), la ricostruzione del centro storico intorno a Ponte
Vecchio (Firenze 1945), palazzo per uffici Bica (Firenze1957), edificio per uffici e abitazioni delle Assicurazioni
Generali (Firenze 1957), sede Rai -TV (Firenze 1962-68), edificio per negozi, uffici e abitazioni a Prato (1966),
Facoltà di Veterinaria (Pisa 1967), Archivio di Stato (Firenze 1971-88) e il più recente Museo d’arte contemporanea a
Prato (1978-89).
GIUSEPPE GIORGIO GORI
Parigi 1906 - Firenze 1969
Architetto, laureato a Firenze nel 1934?1939 dopo aver frequentato il biennio di Ingegneria civile.
Assistente dal 1935 al 1944 di Architettura degli interni nel corso tenuto da Giovanni Michelucci. Docente di
Architettura degli interni dal 1945 divenendo poi professore ordinario e di Composizione Architettonica presso la
Facoltà di Architettura di Firenze, di cui nel 1966 viene eletto preside.
Ha svolto la sua ampia attività professionale in collaborazione con molti e diversi colleghi tra cui Leonardo Ricci e
Leonardo Savioli, Emilio Brizzi e Rosario Vernuccio, quest’ultimo suo assistente ai corsi universitari.
Tra le opere realizzate, si possono segnalare fra le numerose quelle che seguono: ponte A. Vespucci (Firenze 195457), complesso ospedaliero di Prato (1955), chiesa di Soliera (Massa 1957), la nuova sede ACI (Firenze 1958-63),
scuola materna e istituto professionale a Grosseto (1957-61), scuola media a Prato (1962), Casa dello studente
(Firenze 1964-73).
GIOVANNI MICHELUCCI
Pistoia 1891 – Firenze 1990
Architetto, diplomato all’Istituto Superiore di Architettura nel 1911.
Consegue la licenza di Professore di Disegno architettonico nel 1914 e nel 1920 ottiene la cattedra al Regio Istituto
Nazionale d’Istruzione Professionale a Roma. Nel 1928 insegna Architettura degli interni, arredamento e decorazione
in quella che nel 1931 diventerà la Facoltà di Architettura di Firenze, nel 1944 passerà a insegnarvi Urbanistica e nel
1947 Composizione; negli stessi anni, sarà Preside dell’ateneo fiorentino. Nel 1948 si trasferisce a Bologna come
direttore dell’Istituto di Architettura Tecnica presso al Facoltà di Ingegneria, vi resterà fino al termine delle propria
attività di docenza per raggiunti limiti di età.
La famiglia d’origine era proprietaria di una officina per la lavorazione artigianale del ferro, le “Officine Michelucci”,
nelle quali svolge l’attività di incisore fino al primo dopoguerra, quando vende l'attività di famiglia e apre una fonderia
artistica che lascerà alla guida del fratello.
Nel corso degli anni ha fondato e diretto numerose riviste di cultura architettonica quali Esperienza artigiana (1948),
Panorami della Nuova Città (1950), La Nuova Città (1945), I confini della città (1989), ma già in età giovanile era
stato coinvolto in progetti editoriali quali “La Tempra” e “Famiglia Artistica”. Collabora inoltre con vari periodici sui
quali pubblica saggi e articoli, tra i tanti ricordiamo Il Frontespizio, Critica fascista, Lo Stile, Le Arti, Urbanistica,
Domus Architettura. Tra la sua produzione di scritti anche alcuni volumi: Brunelleschi mago (1972), Non sono un
maestro (1976), Il linguaggio dell'architettura (1977), solo per citare i più noti.
Autore di piani urbanistici, in alcuni casi si tratta solo di studi, ottiene il primo premio per la redazione del PRG di
Pistoia (1936), progetta ipotesi di sistemazione dei quartieri attorno a Ponte Vecchio distrutti durante la seconda guerra
mondiale, presiede la commissione di esperti per il Piano Regolatore Generale di Firenze (1952), è consulente per il
PRG di Ferrara (1953), coordina i lavori per la redazione del piano urbanistico del quartiere Sorgane (Firenze 195658), prepara studi per la ristrutturazione del quartiere di Santa Croce a seguito dell'alluvione di Firenze del 1966,
redige il PRG di Camaiore (Lucca 1967-71).
Nella lunga carriera ottiene premi e riconoscimenti sia in Italia sia all'estero per la sua continua attività professionale,
nel 1958 riceve il premio Feltrinelli dell'Accademia dei Lincei per l'Architettura, quindi il premio internazionale per
l'Architettura dell'Accademia di S. Luca e nel 1966 è insignito del titolo di professore emerito.
Tra le sue più note realizzazioni si ricordano: a Firenze la stazione di Santa Maria Novella assieme al Gruppo Toscano
(1933), la sede centrale della Cassa di Risparmio (1953), Ponte alle Grazie (1954), la chiesa di San Giovanni Battista
all’Autostrada (1960) e la sede della Direzione Provinciale delle Poste e Telegrafi (1963); in Toscana il Palazzo del
Governo e la sede del Genio Civile (Arezzo 1936 e 1938), il Grattacielo di piazza Matteotti (Livorno 1957), la sede
del Monte dei Paschi di Siena (Colle Val d’Elsa 1973), fuori dalla Toscana il progetto per la sistemazione della città
universitaria di Roma in collaborazione con Marcello Piacentini (Roma 1933); il Santuario della Beata Vergine della
Consolazione (Valdragone 1961), la Chiesa dell’Immacolata Concezione della Vergine (Longarone 1966), il Teatro
Civico (Olbia 1988).
ADOLFO NATALINI
Pistoia 1941
Architetto e designer laureato a Firenze nel 1966.
Professore ordinario di Progettazione architettonica presso la Facoltà di architettura di Firenze.
Membro onorario del BDA e del FAIA, accademico dell’Accademia delle Arti del disegno di Firenze, dell’Accademia
di San Luca e delle Belle Arti di Carrara.
Fonda nel 1966 Superstudio con Cristiano Toraldo di Francia e altri. E’ considerato uno degli iniziatori
dell’Architettura Radicale e del Radical Design. Alla fine degli anni sessanta con Roberto Barni, Umberto Buscioni e
Gianni Ruffi è membro della Scuola di Pistoia: un’esperienza pittorica che si rifletterà nel costante uso del disegno.
Dal 1979 si dedica autonomamente alla progettazione architettonica e al disegno di mobili e oggetti di design
lavorando tra gli altri per Saway&Moroni, Aleph e Driade. Nel 1991 fonda con Fabrizio Natalini lo studio Natalini
Architetti. La sua attività professionale si svolge tra Italia, Olanda e Germania.
Tra le pubblicazioni: Figure di Pietra (Electa 1984), Adolfo Natalini Architetture raccontate (Electa 1989),
Tra le sue opere per citarne alcune: la Cassa Rurale e Artigiana ad Alzate Brianza (Como 1978-1983), il Teatro della
Compagnia (Firenze 1984-87), l’Opificio delle pietre dure (Firenze 1991-1995), la ricostruzione della Waagstraat a
Groningen (1991), la Muzenplein all’Aja (1993), il centro commerciale I Gigli a Campi Bisenzio (Firenze 1993-1995),
il restauro del Teatro Politeama a Poggibonsi (1997), l’Aula mariana di Montenero (Livorno 1997-2001),
l’insediamento Boscotondo a Helmond (Paesi Bassi 1995-2000), il Polo universitario di Novoli a Firenze (1992-2003)
e di Porta Tufi a Siena (1995), il centro commerciale dell’area ex Longinotti (Firenze 2004).
LEONARDO RICCI
Roma 1918 - Venezia1994
Architetto, laureato a Firenze nel 1941.
Allievo di Giovanni Michelucci dal 1936, è assistente ordinario di Architettura degli interni dal 1951, professore
incaricato di Disegno dal vero poi di Elementi di composizione dal 1963 e di Urbanistica dal 1967 presso la Facoltà di
Architettura di Firenze di cui è stato anche Preside (1971-73). Direttore dell’Istituto di Urbanistica della stessa Facoltà
e Presidente della sezione toscana dell’Istituto Nazionale di Urbanistica. Visiting professor negli USA al MIT, alla
Pennsylvania State University e alla University of California.
Oltre che architetto e urbanista Ricci è pittore, saggista, costumista e scenografo. Tiene mostre personali di pittura in
Italia e negli USA.
Tra i concorsi a cui ha partecipato risultando vincitore o segnalato, si possono citare: quello per il ponte alla Vittoria e
il ponte alla Carraia a Firenze, il Beaubourg a Parigi, il porto Catena nel centro storico di Mantova, la stazione di
Bologna.
Tra le numerose opere, si possono ricordare: la casa studio (1949-52) e il villaggio di Monterinaldi (Firenze 19501965), le ville a Forte dei Marmi, la casa d’appartamenti e uffici a Carrara (1956-58), la casa Balmain all’isola d’Elba
(1958-60),la fabbrica di Filati Goti (Prato 1959-62), macrostruttura La Nave a Sorgane (Firenze 1962-66), il villaggio
valdese di Riesi a Caltanissetta (1962-68), le case di vacanza a Montepiano (Firenze 1963-66), il palazzo di giustizia
di Savona (1981-87) e quello ancora più recente di Novoli (Firenze 1988).
STELIO ROSSI
Pistoia 1930 - 2004
Architetto, laureato a Firenze nel 1960 con il prof. Adalberto Libera.
Assistente alla cattedra di Topografia, dal 1960 al 1962; dal 1962 al 1982 è direttore della sezione Arredamento
dell’Istituto d’Arte di Pistoia professore di Progettazione nel medesimo Istituto.
Come libero professionista si occupa di restauro e di edilizia pubblica e privata, con una progettazione attenta al
paesaggio e al dettaglio, fino ad interventi su scala urbana; ha una parentesi professionale in associazione (studio
SI.STE.MA).
Membro della Commissione Edilizia del Comune di Pistoia e dal 1975 al 1977 anche del Comune di Serravalle
Pistoiese per i progetti di particolare interesse urbanistico.
LEONARDO SAVIOLI
Firenze 1917-1981
Architetto, laureato a Firenze nel 1941.
Collabora con Giovanni Michelucci come assistente all’Istituto di Urbanistica della Facoltà di Architettura di Firenze.
Docente presso la stessa Facoltà, di Urbanistica, Arte dei giardini, fino a professore ordinario di Architettura degli
Interni, arredamento e decorazione.
Ha alternato all'attività professionale d’architetto quella di urbanista e di pittore oltre ad un’intensa produzione grafica
e saggistica. Durante la guerra inizia a lavorare sugli studi per città ideali su cui tornerà spesso. Partecipa a numerosi
concorsi nazionali e internazionali risultandone vincitore. Dopo la guerra svolge la sua attività progettuale in
collaborazione con Giuseppe Giorgio Gori, Leonardo Ricci e con Emilio Brizzi; con quest’ultimo partecipa ai concorsi
per la ricostruzione delle testate di ponte Vecchio (1945-46) e dei ponti sull’Arno. Tutta l’attività progettuale tende a
riferirsi ad una metodologia che integra la scala urbana con quella architettonica. Alla fine degli anni ’50 la
collaborazione con Danilo Santi con il quale progetta si opere di audace espressione tecnologica sia importanti
allestimenti.
Tra le numerose opere di significativa importanza si possono segnalare: la sua casa al Galluzzo (Firenze 1950-52), la
casa di via Piagentina (Firenze 1964), la villa Bayon a San Gaggio (Firenze 1965-72) e numerosi piani regolatori da
quelli di Firenze (1949-51), di Prato (1956-58), di Volterra (1959-60), al piano per il villaggio di Sorgane (Firenze
1957-63). Tra gli allestimenti quello per la mostra di Le Corbusier a palazzo Strozzi (Firenze 1963).
CARLO EMANUELE SGUAZZONI
Milano 1935 – Minucciano 1985
Architetto laureatosi a Firenze nel 1962.
Assistente del prof. Gurrieri, cattedra di Restauro, Facoltà di Architettura di Firenze, dal 1970 al 1977.
Come libero professionista si occupa di progettazione architettonica e restauro.
Membro di numerose commissioni e di vari gruppi di studio: nel 1974 è membro del gruppo incaricato di redigere il
Piano Particolareggiato del centro storico di Pistoia; nel 1979 coordina un team di architetti per il recupero del
quartiere San Marco di Pistoia; dal 1967 al 1974 fa parte del gruppo di lavoro per il Piano Intercomunale Pistoiese
(PIP) con incarico specifico per la tutela e la valorizzazione dei beni storici, artistici e paesaggistici; dal 1977 al 1980
elabora uno studio dei riferimenti urbanistici per la formazione del Piano di sviluppo economico e sociale, di cui è uno
dei progettisti.
PIER LUIGI SPADOLINI
Firenze 1922 - 2000
Architetto, laureato a Firenze nel 1952.
Coordinatore del corso di Disegno Industriale presso l’Istituto Statale d’Arte di Firenze. Docente presso la Facoltà di
Architettura di Firenze, gli viene assegnata la prima cattedra in Italia di Industrial design nel 1961; ha svolto
un’intensa attività di ricerca rivolta soprattutto alla industrializzazione edilizia.
Come designer e architetto degli interni ha partecipato a numerose Triennali milanesi e allestito importanti mostre
come La Casa abitata e L’antiquariato nella Casa moderna, ambedue in Palazzo Strozzi a Firenze.
Tra le sue principali opere possiamo citare le seguenti: sede della Nazione (Firenze 1961-66), Centro Congressi
(Firenze 1964-69), sede della Cassa di Risparmio (Pisa 1968); sede centrale del Monte dei Paschi di Siena (Siena
1969-1978), Palazzo degli Affari (Firenze 1973); sede della Confindustria (Roma 1974), padiglione per esposizioni
alla Fortezza da Basso (Firenze 1975-78), nuova sede operativa SMA (Firenze 1977-79); chiesa di Santa Maria Madre
del Redentore (Roma 1985-87)
ALFONSO STOCCHETTI
Napoli 1920 – Firenze 2004
Architetto, laureato a Napoli nel 1946.
Dopo l’esperienza nella Soprintendenza ai Monumenti di Ravenna (1946-1949) si trasferisce a Firenze come assistente
di Caratteri distributivi degli edifici con Raffaello Fagnoni. Tra il 1950 e il 1960 tiene una serie di corsi sugli edifici
comunitari e gli spazi collettivi come ospedali, luoghi di culto, spazi per lo spettacolo definendo gli ambiti di ricerca
per tutta la sua attività didattica e professionale e sui quali è autore di testi scientifici tra cui Spazi per la vita degli
uomini. Architettura e Parametri (1985). Docente di Caratteri degli edifici, del cui Istituto è direttore per oltre un
decennio, poi di Architettura Sociale.
In collaborazione con Pier Luigi Spadolini e Enrico Cambi realizza diversi progetti tra cui la clinica ostetricaginecologica di Careggi (Firenze 1957-1961) e il nuovo quartiere residenziale CEP La Rosa a Livorno (1959-1961).
Tra gli altri progetti si possono citare l’Autogrill sull’Autostrada Firenze-mare a Serravalle Pistoiese, la chiesa di
Santo Stefano a Pontassieve, la chiesa di San Biagio a Quarrata, Pistoia e il complesso parrocchiale San Pio V ad
Empoli.
SUPERSTUDIO
Firenze 1966-1986
Studio fondato da un gruppo di architetti neolaureati nel 1966: Adolfo Natalini, Cristiano Toraldo di Francia, Gian
Piero Frassinelli, Roberto e Alessandro Magris a cui si aggiunge Alessandro Poli negli anni tra il 1970 e il 1972.
Esponenti dell’Architettura Radicale con temi come il monumento continuo (1971) o la supersuperficie organizzano
insieme agli Archizoom, i laboratori didattici di creatività spontanea i “Global Tools” con lo scopo di diffondere le
idee del movimento. La prima mostra della Superarchitettura del 1966 viene pubblicata da Domus e da Architectural
Design.
I progetti di Superstudio sono apparsi in mostre e pubblicazioni di tutto il mondo e le sue opere fanno parte delle
collezioni d musei come il MoMa di New York presso il quale è stata allestita nel 1972 la mostra Italy the domestic
landscape, il Deutsches Architekturtmuseum di Frankfurt am Main, il Centre Pompidou di Parigi, l’Israel Museum
Jerusalem.
CRISTIANO TORALDO DI FRANCIA
Firenze 1941
Architetto, laureato a Firenze nel 1966.
Professore associato di progettazione architettonica presso la facoltà di Architettura dell’Università di Camerino, alla
fondazione della quale ha contribuito.
Nel dicembre del 1966 fonda, con Adolfo Natalini e altri, Superstudio. Dal 1980 uscito dal gruppo Superstudio
prosegue la propria attività a Firenze insieme all’architetto Andrea Noferi. Dal 1994 la sua attività si svolge nelle
Marche con l’architetto Lorena Luccioni, sua moglie.
Tra le sue opere si citano: la stazione ferroviaria Statuto a Firenze (1987), il centro di interscambio Il Serraglio a Prato,
nuova stazione ferroviaria di Ancora centrale; la banca del Chianti a San Casciano Val di Pesa (1995), l’Istituto San
Paolo sede Osmannoro a Firenze, sede del Monte dei Paschi di Siena e centro affari La Lizza a Siena, scuola
elementare a Chianciano, stazione delle autocorriere (Macerata 1999-2003), le Baracchine (Livorno 2004).
ROSARIO VERNUCCIO
Gela 1925
Architetto, laureato a Firenze nel 1953.
Assistente ordinario di Giuseppe Giorgio Gori. Professore ordinario di Composizione architettonica presso la facoltà
di Architettura di Firenze.
Ha partecipato a molti concorsi di progettazione risultandone vincitore, fra questi: I° per il progetto di una scuola
media a Grosseto (1957), II° e III° premio al concorso internazionale RIV di Torino (1959), I° premio al concorso per
una scuola media prefabbricata a Roma (1960), I° premio per l’arredamento della mostra dell’artigianato a Firenze
(1961), I° premio al concorso VIS di Milano (1961). Tra gli allestimenti si ricorda l’allestimento della mostra di Le
Corbusier a Palazzo Strozzi nel 1964 (in collaborazione). Ha fatto della qualità della spazio dedicato alla didattica il
suo ambito di ricerca prevalente. Tra le opere si possono citare: cavalcavia dell’Affrico a Firenze, edifici scolastici a
Grosseto (1957 e 1962), edifici scolastici a Prato (1962 e 1964), scuola elementare Colombo (Firenze 1971), centro
scolastico a Borgo San Lorenzo (1979), strutture ricettive della casa dello studente (Firenze 1986),
rifunzionalizzazione aeroporto di Peretola (Firenze 1989-98), complesso integrato con alloggi e albergo a Campi
Bisenzio (Firenze 2004).