2.2 storie di minori tra rischio e protezione

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2.2 storie di minori tra rischio e protezione
STORIE DI MINORI
Lucia e Ivan sono due bambini che frequentano la scuola primaria in ambiti territoriali diversi.
Lucia e Ivan sono minori che provengono da contesti familiari disfunzionali poiché i loro
genitori non sono stati in grado di far fronte alle responsabilità di cura e protezione,
proprie della funzione genitoriale.
In questo momento entrambi sono collocati fuori famiglia: Lucia è in affido dall’età di quattro
anni, dopo una permanenza in istituto di circa una anno, mentre Ivan, ucraino, è stato
adottato da una famiglia italiana dall’età di due anni.
Vengono di seguito riportati due episodi che si sono verificati a scuola
Lucia ha sette anni e frequenta la terza elementare.
E’ in affido dall’età di quattro dopo un lungo periodo passato in una comunità per minori.
Nei colloqui con i genitori affidatari, le insegnanti hanno sempre evidenziato che Lucia è
spesso distratta durante le attività e non si concentra nel suo lavoro individuale.
I genitori hanno più volte fatto presente che la storia familiare della bambina e i continui
cambiamenti affrontati, non le hanno permesso di apprendere in modo sereno.
In questo periodo si aggiunge una nuova difficoltà. In classe le insegnanti propongono ai
bambini di ricostruire la loro storia personale chiedendo ai genitori di rispondere a
interviste. I bambini vengono invitati a portare a scuola foto, documenti, ricordi e
testimonianze dei primi anni di vita.
Quando in classe si svolge questa attività, Lucia torna a casa inquieta e chiede aiuto ai genitori
affidatari per ricostruire la sua storia.
I attività
DESCRIVI TE STESSA ATTRAVERSO UNA BREVE PRESENTAZIONE
Io mi presento
Mi chiamo Lucia ho sette anni e faccio la terza elementare. Mi piace mangiare le lasagne, la
pizza i toast e le patatine
I miei occhi sono marroni le mie gambe sono medie e sorrido sempre. Quando avevo 4 anni
sono arrivata in affido in questa famiglia. Ho conosciuto Anna, Giovanni e Luca. Ho
conosciuto anche Piero che è un mio amico. Avevo i capelli corti perché in istituto avevo
preso i pidocchi. Mi ricordo che la prima sera che ho dormito da loro ho messo lo spazzolino
e il dentifricio sotto il cuscino perché avevo paura che qualcuno me li fregasse
La famiglia affidataria di Lucia entra particolarmente in crisi quando la bambina porta a casa
un’intervista da proporre ai genitori
II attività
INTERVISTA ALLA MAMMA
1. Che giorno della settimana era quando sono nata?
2. A che ora sono nata?
3. Quando pesavo?dormivo di notte?
4. Mi allattavi tu?
5. Quando ho cominciato a camminare?
6. Ricordi qualche avvenimento “speciale”?
INTERVISTA AL PAPA’
1. Che cosa ricordi del giorno in cui sono nata?
2. Che effetto ti faceva tenere in braccio una bambina così piccola?
3. Aiutavi la mamma a darmi la pappa?
4. Ricordi qualche avvenimento speciale?
Quando Lucia torna a casa con questo compito da svolgere, il papà affidatario decide di scrivere
una lettera alla maestra
Alla cortese della maestra Giovanna
Intendiamo comunicarle che per Lucia risulta particolarmente difficile, forse impossibile, svolgere il
compito di storia da lei assegnatole oggi.
Le ricordiamo che Lucia è nella nostra famiglia in affido temporaneo da quando aveva quattro
anni.
Gli incontri con la mamma naturale sono a cadenza mensile e durano un’ora.
Durante questi incontri generalmente non vengono trattati argomenti legati alla prima infanzia di
Lucia, dato che alla mamma rievocano un periodo della vita pieno di sofferenze…
Per quanto riguarda l’intervista al padre escludiamo nel modo più assoluto la possibilità di
realizzarla.
Proprio in questo periodo Lucia sta affrontando con l’aiuto di uno specialista, il problema della
“riscoperta” dei suoi primi anni di vita
L’insegnante Giovanna legge la comunicazione, convoca i genitori affidatari di Lucia e fa presente
che, per la classe è importante che continui il lavoro sulla storia personale, perché introduce il
percorso di storia.
Ivan e un bambino ucraino che frequenta la quinta elementare.
All’età due anni è stato adottato da una famiglia italiana.
Ivan viene descritto dalla famiglia come un bambino che non parla mai della sua storia di
adozione e fa fatica ad instaurare rapporti d’amicizia con i compagni, di cui non ricorda
mai i nomi. La sua vera passione sono gli animali. I suoi insegnanti dicono che in classe è
spesso distratto e la sua concentrazione è breve.
Durante un’attività di comprensione del testo, dopo la lettura della favola della cicala e della
formica, di fronte alla specifica richiesta:
trova la morale della favola e riportala brevemente
Ivan scrive:
“la morale è che non bisogna essere egoisti e scontrosi con il prossimo.
La formica è stata egoista, perché avrebbe potuto far entrare la cicala nella sua tana dal
momento che fuori faceva freddo”
L’insegnante valuta sul quaderno il suo lavoro:
Voto: 4 1/2
Commento:la comprensione del testo non è sufficiente. Le risposte sono molto
approssimative. La morale non corrisponde all’insegnamento di La Fontane