Isabella e il codice geometrico

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Isabella e il codice geometrico
Paolo Bertalotti
Isabella e il codice geometrico
Racconto confidenziale
ISBN 978-88-548-7410-4
180 pagg. - 14x21 cm
Euro 12,00
- Nato come “favola didattica”. Una vicenda fantastica, costruita con eventi e
personaggi veri, ma rimescolati e collocati in tempi e spazi diversi da quelli reali.
Un pretesto per studiare le geometrie che raccontano l’evoluzione di Palazzo Te.
Un omaggio agli studenti del disegno.
- Ampliato e in parte riscritto è diventato “romanzo scientifico”.
- “Un racconto avvincente (azione, geometria, tesoro, storia della famiglia) e un
racconto introspettivo che diventano un composto organico di ragione e
sentimento.”(M. C. Bonora 1)
- Gli elementi della vicenda: un foglio ingiallito, datato 1492, trovato tra le carte di
famiglia, 100 bauletti di monete d’oro (questa però è finzione) lasciati dal Duca di
Mantova al medico Federico, bis … bis, bisnonno di Isabella, conservati nel
forziere di Palazzo Te, la ricerca del codice geometrico per ricostruire i progetti
che raccontano l’evoluzione del Palazzo e per scoprire dove potrebbe essere
nascosto il forziere e … alla fine … la ricerca del tesoro.
- “Un saggio sul metodo conoscitivo che si dirama in due direzioni parallele: la
conoscenza di se stessi e la conoscenza dello spazio tramite la geometria; entrambe
le direzioni confluiscono in Isabella, che incarna l'obiettivo di entrambi i percorsi.
Isabella è eterna e immutabile, un'entità da ammirare, affascinante e ... come la
geometria è da scoprire.” (M. C. Bonora)
- Un testo in cui si cerca di integrare arte e scienza, che ha come centro il disegno, inteso come un modo di amare, un
modo spontaneo di donare se stessi attraverso le manifestazioni dei propri sentimenti e nello stesso tempo un modo
naturale di offrire le interpretazioni personali.
- “Lo scopo principale dello scrivere è riflettere, non narrare: la narrazione giustifica, supporta i contenuti e li colloca
in ordine cronologico, lo stesso ordine con cui si affronta un progetto o un problema.” (M. C. Bonora)
- Un modo semplice per comunicare che, per l’indagine sulle forme dei secoli passati, è stato utile fare ricorso al
disegno con riga e compasso, (il modo di disegnare in uso dai tempi più antichi), e ai metodi di tracciamento e di
costruzione (una sorta di archeologia dei gesti costruttivi).
- Alcune ipotesi innovative, formulate attraverso la geometria, e introdotte nella didattica:
- La costruzione grafica per dividere una entità in parti intere e frazionarie;
- Il disegno della figura (la durata nel tempo) delle note musicali,
- La geometria del violino di Stradivari (tesi di laurea di Antonia Spanò),
- La costruzione a sostegno dell’uomo di Leonardo e della Sacra Sindone,
- Il disegno del castrum romano e di Augusta Taurinorum (Torino romana),
- La avventurosa storia, raccontata dalla geometria, dei progetti di Palazzo Te.
- Ma forse, dietro a tutto questo si nasconde un “racconto confidenziale”, una lettera d’amore, per la scuola, per la
scienza, per il mondo, per la vita e soprattutto per Izabel, perché senza di lei non avrei scritto niente.
- Paolo Bertalotti, [email protected] , già professore di Disegno nella Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino.
Ha svolto ricerche su energia solare, percezione, geometrie, sul disegno per i non vedenti, sulle immagini spontanee e
sulle regole del disegno.
- 1 - Maria Chiara Bonora, svolge la libera professione di architetto a Ferrara, ha collaborato in alcune ricerche del prof.
Paolo Bertalotti e nella pubblicazione dei risultati conseguiti. La citazione è tratta dalla presentazione del libro Isabella
e il Codice Geometrico.
Il libro è disponibile sul catalogo della Aracne ed è ordinabile online e in tutte le librerie del territorio nazionale.
Aracne editrice: http://www.narrativaracne.it
Catalogo: http://www.narrativaracne.it/index.php/catalog/9788854874107-detail.html
Pagine scelte: http://www.narrativaracne.it/pdf/9788854874107.pdf