Imposte evaletter 01-2012

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Imposte evaletter 01-2012
evaletter
01/2012
Aspetti fiscali per ogni fase della vita
Le imposte occupano un ruolo
importante in quasi ogni fase
della vita. Il cammino è costellato
di cambiamenti fondamentali, che
vedono mutare anche gli scenari fiscali. Oggi vi illustriamo gli
aspetti da tenere in considerazione quando all’orizzonte si profila
una nuova situazione di vita.
Acquisto dell’abitazione
Stefanie e Klaus acquistano un’abitazione dove intendono vivere con
i propri figli. Prima dell’acquisto si
sono rivolti a un consulente fiscale.
In effetti vi sono alcuni cambiamenti essenziali da tenere presenti: al
reddito va aggiunto il valore locativo dell’immobile, una sorta di reddito «fittizio». Per contro, Stefanie e
Klaus possono dedurre dall’imponibile gli interessi ipotecari e le spese
di manutenzione sostenute. Inoltre,
l’abitazione di proprietà consente di
ridurre un’eventuale imposta sulla
sostanza in quanto il valore fiscale
dell’immobile è di norma inferiore
a quello effettivo di mercato, e così
spesso il debito ipotecario supera
addirittura il valore fiscale. «Ma alla
fine dei conti il risultato qual è?»
si domanda Stefanie. «Dal punto di
vista fiscale stiamo meglio o peggio
rispetto a prima?»
A prima vista, per Stefanie e Klaus
non cambia poi molto. Le cose
stanno diversamente non appena
cominciano a crescere gli interessi
ipotecari. Se da un lato ne deriva
un gravame maggiore per il budget, dall’altro al tempo stesso si
riducono gli oneri fiscali. Quando
l’immobile invecchia e necessita
di manutenzione, le relative spese
deducibili aumentano e superano
Nuova situazione fiscale dopo l’acquisto dell’abitazione
Valore locativo
Interessi ipotecari*
Spese di manutenzione: importo forfettario
pari al 10% del valore locativo**
Imposta immobiliare
Entrate
+18 000
– 12 500
+18 000
Reddito supplementare imponibile
Incremento dell’onere fiscale***
ca.
Deduzioni
– 1 800
– 600
– 14 900
+3 100
930
*
**
Su ipoteca di 500 000 al 2,5%.
Per gli immobili di nuova costruzione normalmente è deducibile come importo forfettario relativo alle spese
di manutenzione il 10% del valore locativo; per gli immobili sopra i 10 anni tale quota si attesta intorno al 20%.
*** L’incremento dell’onere fiscale è basato su un’aliquota fiscale marginale ipotetica pari al 30%.
l’importo forfettario. A Stefanie e
Klaus conviene peraltro ripartire
grosse spese di ristrutturazione
su più anni, in modo tale da usufruire ripetute volte delle riduzioni
fiscali. Tutto ciò richiede una pianificazione avveduta e tempestiva.
Bisogna inoltre distinguere tra le
spese di manutenzione effettive da
una parte, quali le riparazioni o la
sostituzione della vecchia cucina o
dell’impianto di riscaldamento, e i
nuovi investimenti (cosiddetti investimenti di valorizzazione) dall’altra,
come ad esempio la costruzione
di un nuovo giardino d’inverno: è
deducibile soltanto ciò che sostituisce l’esistente. In ogni caso la
coppia dovrà conservare con cura
tutte le fatture. In caso di vendita
Attualità
Dall’inizio del 2010 non è più
in vigore la cosiddetta «prassi
Dumont». Mentre in precedenza
bisognava attendere almeno cinque anni per poter dedurre i costi
di risanamento sostenuti per
un immobile già esistente, oggi
questo è possibile da subito.
successiva dell’immobile, gli investimenti a loro tempo non deducibili
andranno a ridurre l’imposta sugli
utili da sostanza immobiliare.
Matrimonio
«Sposarsi è bello – non fosse per le
imposte così alte!» Annelise e Peter
sono d’accordo sul fatto che la prassi fiscale attualmente in vigore non
favorisce certo le coppie sposate.
Malgrado la deduzione per doppio
reddito e le tariffe agevolate per
i coniugi, i due pagherebbero da
sposati 6000 franchi di imposte in
più. Lo stesso vale per circa 80 000
coppie in Svizzera, che in seguito
al matrimonio si sono trovate in
una situazione fiscale svantaggiata
rispetto a prima. Annelise e Peter
hanno calcolato che per evitare
questa «penalizzazione del matrimonio» dovrebbero guadagnare
insieme circa 20 000 franchi in
meno rispetto a oggi*. «Probabilmente ci sposeremo solo quando
avremo un figlio», spiega Annelise.
«A quel punto potremo usufruire
anche delle deduzioni per i figli e
* Calcolo a fronte di un’aliquota fiscale marginale pari
al 30%.
Situazione fiscale prima del pensionamento
Reddito da attività lucrativa
Proventi da operazioni in titoli
Totale entrate
Assicurazioni
Donazioni
Pilastro 3a
Spese professionali
Totale deduzioni
Entrate
109 000
600
109 600
Reddito imponibile
prima del pensionamento
Onere fiscale prima
del pensionamento
*
**
Situazione fiscale dopo il pensionamento
Deduzioni
– 2 500
– 300
– 6 682
– 7 850
17 332
Reddito in forma di rendita
Proventi da operazioni in titoli*
Totale entrate
Assicurazioni**
Donazioni
Entrate
82 000
1 200
83 200
Deduzioni
– 3 400
– 300
Totale deduzioni
3 700
92 268
Reddito imponibile
dopo il pensionamento
79 500
23 200
Onere fiscale
dopo il pensionamento
15 700
I proventi da operazioni in titoli sono maggiori in seguito alla liquidazione del pilastro 3a.
A partire dal momento in cui non è più affiliata a una cassa pensioni, Heidi può dedurre un importo maggiore sulle assicurazioni. A tale proposito esistono differenze a livello
cantonale.
per la custodia dei figli. Soprattutto,
in questo caso, più importante delle
imposte è ottimizzare la situazione
a livello di previdenza e successione.»
Divorzio
Fabienne ha appena divorziato
e riceve dall’ex marito contributi
di mantenimento per sé e per i
due figli minorenni. Sugli alimenti
Fabienne deve pagare la totalità
delle imposte previste, il che pesa
fortemente sul suo budget mensile.
Attualità
Per abolire la penalizzazione
del matrimonio, il Consiglio
federale intende introdurre
un nuovo sistema fiscale, e ha
incaricato il Dipartimento federale delle finanze di elaborare
una procedura di consultazione
entro l’estate 2012. I coniugi
dovrebbero essere tassati separatamente, per ridurre così la
progressione.
In compenso ha diritto a tutte le
deduzioni per i figli. Dal canto suo
l’ex marito può dedurre dalle imposte i contributi di mantenimento
versati. Quanto agli alimenti per i
figli, la situazione cambia radicalmente non appena essi raggiungono la maggiore età: la madre non è
più tenuta a pagare le imposte sui
contributi di mantenimento per i
figli, e il padre può dedurli solo fino
a un massimo di 6500 franchi**.
Ciascuno dei genitori ha diritto a
metà delle deduzioni per i figli purché provvedano congiuntamente
al loro mantenimento. A loro volta
i figli non sono tenuti a pagare le
imposte sui contributi di mantenimento poiché per legge hanno
diritto a essere mantenuti dai genitori fino a conclusione del percorso
formativo.
Pensionamento
Heidi, negoziante di tessuti, è vicina
al pensionamento. È felice e fa piani
per la nuova fase di vita che l’attende. Per lei è importante che tutto
si svolga senza intoppi dal punto di
vista finanziario. Per questo Heidi
appronta un budget per il pensionamento. Mancano solo le imposte.
«Quelle saranno senz’altro molto
più basse», pensa tra sé. Si sbaglia,
come risulta da una più attenta analisi: il suo reddito da pensionata è
sì inferiore, ma molte meno sono le
deduzioni di cui può usufruire.
Una volta in pensione, di fatto Heidi
non dispone più del potenziale di
ottimizzazione per ridurre le imposte. Se avesse un’abitazione in proprietà, potrebbe rimandare qualche
lavoro di ristrutturazione a dopo
il pensionamento. «Così stanno le
cose», afferma Heidi con spirito
pragmatico. «In ogni caso ora so
che il mio budget dovrà tenere in
debito conto le imposte.»
** Quote nell’ambito dell’imposta federale diretta; tale
deduzione è diversa presso i Cantoni.
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