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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE 19812013
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IL GRUPPO ABELE ATTRAVERSO IL NOTIZIARIO DELL’ANSA
2005
MEZZO
SECOLO
DI
GRUPPO
ABELE
TERREMOTI: CARTA, APPELLO PER IMMEDIATA CANCELLAZIONE DEBITO
(ANSA) - ROMA, 5 GEN - Un appello del mondo di associazioni,
ong, sindacati, comunita' locali, commercio equo-solidale e reti
antirazziste alla societa' civile per la cancellazione immediata
del debito dei paesi colpiti dal maremoto. Il testo, che
raccoglie la proposta avanzata dal padre comboniano Alex
Zanotelli, sara' pubblicato sul settimanale Carta in edicola da
venerdi' 7 gennaio e ha gia' trovato varie adesioni, tra cui fa sapere lo stesso settimanale - Luigi Ciotti (Gruppo Abele e
Libera), Fabio Salviato (presidente di Banca etica), Paolo Beni
(presidente dell'Arci), Paolo Nerozzi (segretario confederale
della Cgil), Fabio Alberti (presidente di Un ponte per).
''Noi - si legge nell'appello - rappresentanti di
associazioni, organizzazioni non governative, di reti sociali,
del commercio equo, della finanza etica, organizzazioni dei
lavoratori, persone impegnate nel rispetto dei diritti umani,
della pace e della solidarieta' internazionale e nei movimenti,
chiediamo a tutta la societa' civile, organizzata e non, di
impegnarsi in un unico grande sforzo perche' questa tragedia non
lasci il mondo come prima, ma si impari anche dalla tragedia che
nessun muro reale o simbolico puo' separare i destini dei
privilegiati da quelli dei dannati della terra in un mondo
globalizzato. Solo cosi' - prosegue - acquista senso la doverosa
necessita' di portare sostegno alle popolazioni asiatiche colpite dal maremoto. Certi che un reale
supporto non puo' essere dettato da interessi politici ne'
spinto da ragioni di una solidarieta' sottomessa a diktat
governativi, e convinti che gli aiuti non possano esservi
unicamente nella pur drammatica emergenza ma che sia necessario
un piano di lungo respiro, proponiamo: che gli aiuti economici
siano organizzati fuori dalle logiche delle 'grandi coalizioni'
governative secondo l'attuale disegno degli Stati Uniti...; una
campagna internazionale dell'intero movimento altermondialista
per la cancellazione immediata del debito dei paesi colpiti; che
si conduca una analisi dei danni ambientali immediati e futuri
prodotti dal maremoto e si avvii, anche con l'invio di esperti e
volontari, la ricostruzione attraverso il sostegno alla societa'
civile locale, alle associazioni di cittadini, lavoratori e
contadini che gia' si stanno organizzando per il loro stesso
futuro; un aiuto immediato alle centinaia di migliaia di bambini
per i quali si prospetta una catastrofe generazionale senza
precedenti; un adeguato supporto sanitario, per fare fronte alla
fase di emergenza epidemiologica che si sta aprendo; un
monitoraggio, in accordo con le organizzazioni indipendenti
locali, sulla distribuzione degli aiuti...; il lancio di una
campagna di sottoscrizione indipendente a sostegno delle
organizzazioni impegnate in favore delle vittime...; il diritto
alla libera circolazione per i migranti, con l'applicazione
immediata dell'articolo 20 della Bossi-Fini, ossia la
'protezione temporanea' per chi proviene da zone di conflitto o di calamita' naturali'''.(ANSA).
COM-KSG
05-GEN-05
16:06
2
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ATLETICA: DA GALIAZZO A CASSINA, A CORSA MIGUEL ORI DI ATENE
TORNA DOMENICA A ROMA LA 10 KM DEDICATA A DESAPARECIDO ARGENTINO
(ANSA) - ROMA, 10 GEN - Un ministro, ovviamente argentino, e
tante medaglie olimpiche italiane. Domenica prossima 16 gennaio
la Corsa di Miguel, 10 km attorno ai ponti di Roma con raduno
allo Stadio delle Aquile, raccogliera' maratoneti piu' o meno
illustri, ma tutti fortemente motivati anche in un gesto di
solidarieta' per le vittime del maremoto del Sud est asiatico.
Dal ministro argentino per lo sport Claudio Morresi, fratello
lui stesso di un desaparecido, all'oro nel tiro con l'arco di
Atene Marco Galiazzo, e ancora Andrea Benelli e Igor Cassina,
altri campioni olimpici, Caimmi, Caliandro e Rosalba Console: la
quinta edizione della piccola maratona romana in onore
dell'atleta-poeta argentino desaparecido Miguel Sanchez vedra'
alla partenza tanta gente che condivide proprio lo spirito con
il quale e' nata la corsa. ''Nata in sordina, cresciuta nel
tempo, si sta imponendo proprio per i valori importanti che
rappresenta'', ha detto il responsabile Sport del Comune di Roma
Gianni Rivera.
E allora ecco le iniziative di contorno che vogliono dare un
messaggio di solidarieta': sul pettorale di gara verra' ripetuta
la manchette con la quale in accordo con La Gazzetta dello Sport
si e' dato vita ad un sottoscrizione di fondi per le vittime del
maremoto del sud est asiatico, mentre insieme alla Winning Time
gli organizzatori della Corsa di Miguel si sono impegnati a
versare 10 centesimi per ogni partecipante ogni volta che
l'azienda che si occupa di servizi informatici verra' impegnata
in gare nel Lazio. A fine anno questi fondi saranno consegnati
al sindaco di Roma Veltroni. Prima della Corsa di Miguel, anche
Corri per la Befana aveva promosso una iniziativa simile lo
scorso 6 gennaio.
Ma non e' tutto. In contemporanea, sempre domenica 16
gennaio, a Korogocho, la sterminata bidonville di Nairobi dove
vivono oltre 100 mila persone, si correra' un'altra Corsa per
Miguel: l'iniziativa in collaborazione con l'associazione Libera
di Don Ciotti ed alcuni sponsor e' volta a finanziare una
societa' di atletica leggera proprio di Korogocho con aiuti
materiali per i ragazzi della societa'. Ma la Corsa di Miguel
non si corre solo a Roma e a Korogocho: anche a Buenos Aires,
citta' di Sanchez, dove lo scorso anno ha superato i 5 mila
iscritti.(ANSA).
KUL
10-GEN-05
18:16
3
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CARCERI: EX GAPPISTA, DA LOTTA ARMATA A IMPEGNO SOCIALE
PRESENTATO LIBRO A NAPOLI. DON CIOTTI, CARCERE PROBLEMA POLITICO
(ANSA) - NAPOLI, 13 GEN - Parte dalla storia personale
dell'autore, divisa tra carcere e impegno sociale, il libro
Carcere e cittadinanza (Phoebus edizioni), presentato oggi a
Palazzo Doria d' Angri, nel corso di un incontro a cui hanno
partecipato tra gli altri Don Luigi Ciotti, l'assessore
regionale alla sicurezza urbana Maria Fortuna Incostante, il
direttore della collana ''La Citta' sociale'', Salvatore
Esposito.
Beppe Battaglia, militante dei Gap (gruppo di estrema
sinistra che praticava la lotta armata negli anni Settanta), fu
arrestato nel 1971. Da li' inizia una lunga esperienza di
detenzione che si accompagna ad una riflessione disincantata, ma
piena di idealita', su quel girone infernale che sono le carceri
italiane, storia a meta' tra esperienza individuale e
collettiva. Parte dall'emigrazione dalla Calabria a Genova, per
arrivare all'incontro con l'impegno politico negli anni subito
precedenti il '68. Poi la stagione delle stragi, gli arresti,
fino all'approdo alla lotta armata e al carcere. Gli anni tra il
'71 ed il '75 - si racconta nel libro - furono gli anni delle
rivolte spontanee per la riforma penitenziaria e della
politicizzazione dei detenuti, poi arrivarono le carceri
speciali, che i detenuti chiamavano ''campi di concentramento'',
e dove l'arbitrio - scrive l'autore - segnava un labile confine
tra vita e morte.
Dopo una profonda crisi di coscienza, l'autore si dedica al
fenomeno della tossicodipendenza in carcere, entra in contatto
con le comunita' impegnate nel recupero dei tossicodipendenti.
Oggi Battaglia e' un operatore di comunita'. Ma la vicenda
personale, attraverso 28 prigioni e venti anni di galera, e'
solo l'inizio. Da li' parte la riflessione, sul rapporto tra
carcere e appartenenza alla comunita', sul disagio e l'impegno
concreto. Dalla reclusione come problema alla re-inclusione
sociale come risorsa; dal carcere alla comunita'. ''Il volume spiega Salvatore Esposito - e' una storia di 'buone pratiche'
realizzate con l'obiettivo di garantire i diritti di
cittadinanza ai giovani detenuti nelle carceri a custodia
attenuata per il trattamento delle tossicodipendenze''. ''Oggi ha commentato l'assessore Incostante - non c'e' molta attenzione
per la detenzione e per l'esclusione in generale. Il sogno e'
una politica che permetta di allargare le possibilita' delle
persone''.
L'autore del testo ha sottolineato come ''nei centri di
detenzione ci sia un enorme amore per l'illegalita' e che le
questioni legate alla detenzione interessano poco la politica e
l'informazione''. ''Un carcere diverso e' possibile - ha
aggiunto Battaglia - di questi tempi pero' si assiste ad un
4
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
inversione di tendenza, e chi fa solo repressione non fa altro
che fare una cosa della stessa qualita' di chi e' in carcere
perche' ha infranto le regole''.
La conclusione spetta a Don Luigi Ciotti che facendo un
parallelismo con Turati evidenzia come ''la questione delle
carceri e' un problema politico e sociale. Il povero nasce per
esser destinato al carcere, quello che occorre e' una riforma
sociale che elimini l'esclusione e la poverta', la 'detenzione
sociale' che determina la dipendenza degli uomini dagli
uomini''. ''L'esperienza - conclude Ciotti - insegna che dove si
lavora per creare un ponte tra societa' e carcere la spirale
della recidiva si interrompe''.(ANSA).
RED-LN/BOM
13-GEN-05
19:11
5
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ATLETICA: DOMANI AL VIA IN 3000 PER LA CORSA DI MIGUEL
TRA PARTECIPANTI ATTESI ANCHE PETRUCCI E CASSINA
(ANSA) - ROMA, 15 GEN - Saranno in piu' di 3000 domani (ore
10,00, da via dei Campi Sportivi) sotto il nastro di partenza
della 'Corsa di Miguel', la 10 chilometri competitiva intitolata
alla memoria del podista argentino desaparecido Miguel Sanchez,
giunta alla sesta edizione. Per la prova non competitiva, di 3
km, le iscrizioni saranno possibili fino 8.45, direttamente sul
posto. Sinora, si sono 'prenotati' in 400.
Gli organizzatori fanno sapere che per quanto riguarda il
blocco del traffico (deciso dal Comune dalle 10 alle 18) i
partecipanti non avranno problemi di ritorno a casa. A fine gara
sara' consegnato un lasciapassare ai podisti, in accordo con il
Comune di Roma, grazie al quale potranno circolare.
Intanto oggi e' arrivato a Roma Claudio Morresi, Ministro
dello Sport argentino, ex allenatore di calcio e fratello di un
desaparecido, al quale andra' il pettorale numero 1. Cosi' come
e' arrivato a Nairobi, capitale del Kenia,il barbiere-maratoneta
romano Pino Papaluca che domani correra' nello slam di Korogocho
insieme ai tanti abitanti della bidonville keniana un'edizione
speciale della 'Corsa di Miguel'.
Tra le iscrizioni 'eccellenti' su Roma, gli organizzatori
fanno sapere che spicca quella del Presidente del Coni Gianni
Petrucci, che sara' della gara come accadde tre anni fa. Al via
pure l'ex allenatore della Lazio, Mimmo Caso, che gareggera' per
i colori del CC Tevere Remo. Alla giornata partecipera' anche
Don Luigi Ciotti, presidente dell'Associazione Libera che da
anni svolge un ruolo di primo piano nell'organizzazione della
Corsa di Miguel.
Oramai definito il quadro degli atleti di spicco che saranno
in lotta per la vittoria finale. In campo maschile, i piu'
quotati al via saranno gli atleti delle Fiamme Gialle Cosimo
Caliandro, vincitore della passata edizione, Daniele Caimmi,
Luciano Di Pardo, Francesco Ingargiola e Salvatore Vincenzi, e
Marco Stella Bartoletti dell'Aeronautica Militare. In campo
femminile invece l'azzurra Rosalba Console e l'altra forte
fondista Gegia Gualtieri. Attesi al via, ma non per conquistare
il podio, anche gli ori di Atene nel tiro a volo e nella
ginnastica Andrea Benelli ed Igor Cassina, oltre ad alcune
rappresentanti del Setterosa d'oro ai Giochi 2004. (ANSA).
RED-SL
15-GEN-05
16:39
6
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
LA7: '25A ORA', UNA SETTIMANA CON IL FILM FESTIVAL DI TORINO
(ANSA) - ROMA, 17 GEN - '25a Ora - Il Cinema Espanso',
tornera' da domani a venerdi' all'1 su La7 con nuovi corti,
documentari e mediometraggi del Film Festival di Torino. Si
comincera' domani con 'Il reduce', storia di un operaio della
Fiat ammalatosi, 20 anni fa, di una malattia diagnosticata
incurabile, ma ancora vivo grazie alla sua forza di volonta'.
Mercoledi' sara' la volta di 'Marzo 1973. I giorni della Fiat
- Fatti e immagini di una lotta operaia', documentario
sull'ondata di scioperi alla Fiat di quegli anni.
Giovedi' andra' in onda 'Libera terra', che racconta
l'esperienza di Don Ciotti del gruppo Abele, che ha rilevato
un'azienda agricola del boss mafioso Renato Provenzano.
Infine, venerdi', sara' proposto 'Asino chi legge',
docu-commedia che racconta la storia di un uomo con la mania di
distruggere libri.
(ANSA).
XB1-MA
17-GEN-05
13:13
7
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FAMIGLIA CRISTIANA, IN 8 CD IL MEGLIO DELLA CANZONE ITALIANA
CON I BRANI DEDICATI AI GRANDI TEMI DELLA VITA
(ANSA) - ROMA, 18 GEN - Il ''meglio della canzone d'autore
italiana'', con i brani dedicati ai ''grandi temi della vita''.
E' quanto propone Famiglia Cristiana, con il numero in edicola
domani: I colori della vita e' una collana di otto cd audio con
64 canzoni divise in 8 cd a tema: nel primo Amore e Amicizia, i
brani sono Amore bello di Claudio Baglioni, Un'avventura di
Lucio Battisti, Anna e Marco di Dalla, Tu sei il mio amico
carissimo di Cocciante, Anima di Ron, Farfallina di Luca
Carboni, Dedicato a te de Le Vibrazioni e Luci a San Siro di
Vecchioni.
Ogni cd e' accompagnato da un fascicolo contente, oltre ai
testi delle canzoni, i commenti di un esponente del mondo
ecclesiale e di un protagonista della cultura e dello spettacolo
del nostro Paese (per il primo il card. Tonini e Pupi Avati).
I cd successivi saranno dedicati a:
- Il Viaggio (Il carrozzone di R. Zero, Ti lascio una canzone di
Gino Paoli, Il gigante e la bambina di Dalla, Fiume Sand Creek
di De Andre', L'autostrada di D. Silvestri, Lontano, lontano di
L. Tenco, Pablo di De Gregori, Inno di Mia Martini, introdotti
da don Paolo Giulietti e Licia Colo').
- Solidarieta' (Piazza Grande di Dalla, Il pescatore di De
Andre', Signore io sono Irish dei New Trolls, Jesahel dei
Delirium, Poster di Baglioni, C'era una ragazzo di Morandi,
Dedicato di I. Fossati, Il mondo avra' una grande anima di Ron,
introdotti da don Gino Rigoldi e Giobbe Covatta)
- Pace (La guerra di Piero di De Andre', Un modo d'amore di
Morandi, Auschwitz dell'Equipe 84, Ma il cielo e' sempre piu'
blu di Rino Gaetano, La torre di Babele di E. Bennato,
California di Gianna Nannini, Tu che sei mio fratello di Zero,
Bambini di P. Turci, introdotti da Moni Ovadia e don Vinicio
Albanesi).
- Cielo e Terra (Gesu' caro fratello di Baglioni, Se io fossi un
angelo di Dalla, Spiritual di De Andre', E' dall'amore che nasce
l'uomo dell'Equipe 84, Dio non c'e' di Masini, Sette fili di
canapa di M. Castelnuovo, Meraviglioso di Modugno, E non finisce
mica il cielo di Mia Martini, introdotti da don Enzo Bianchi ed
Erri De Luca).
- Lavoro (Cosa faro' da grande di G. Paoli, Meta' Africa, meta'
Europa di R. Gaetano, Un giorni credi di E. Bennato, Mani di E.
De Crescenzo, Che sara' dei Ricchi e Poveri, 4 marzo '43 di
Dalla, 1950 di Minghi, L'uomo col megafono di D. Silvestri,
introdotti da Ascanio Celestini e don Ciotti).
- Futuro (Speriamo di A. Baroni, Washington di A. Oxa, Oceania
di M. Castelnuovo, Piccoli giganti dei Matia Bazar, Non mollare
mai di Gigi D'Alessio, Quattro amici di Paoli, Occhi di bambino
di A. Ruggiero, Buonanotte fiorellino di De Gregori, introdotti
8
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
da Giuseppe Botturi e Neri Marcore').
- Arcobaleno (Un nuovo amico di Cocciante, Dio e' morto de I
Nomadi, Terra mia di Mariella Nava, Via con me di Roberto
Benigni, E il cielo mi prese con se' di A. Baroni, Amore
lontanissimo di A. Ruggiero, Teorema di M. Ferradini e L'anno
che verra' di Dalla, introdotti da don Mazzi e Gioele Dix).
Ogni cd e' proposto in opzione d'acquisto a 5 euro oltre il
prezzo della rivista.
(ANSA).
COM-VN
18-GEN-05
16:20
9
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PRODI, BERTINOTTI, BINDI, EPIFANI A PLURIVERSITA' DI BENNI
RELATORI SEMINARIO DIRITTI COORDINATO DA MANCUSO DOPO REGIONALI
(ANSA) - BOLOGNA, 24 GEN - Due serate speciali con Romano
Prodi e Fausto Bertinotti subito dopo il voto per le regionali e
alla vigilia delle tanto contestate primarie del centrosinistra:
il 'colpo' e' riuscito alla 'Pluriversita' dell' immaginazione'
di Stefano Benni, che dal '96, l'anno della vittoria dell'Ulivo,
organizza corsi e seminari in una storica casa del Popolo di
Bologna.
Il leader del centrosinistra e il suo competitor alle
primarie della coalizione saranno infatti tra i relatori del
seminario del martedi' sui diritti coordinato dal magistrato
Libero Mancuso per la Pluriversita' dell'immaginazione. Una
settimana dopo le regionali, il 12 aprile, alla sala Sirenella
l'ex presidente della Commissione Europea parlera' di
migrazione, diritto d'asilo e Costituzione europea con il
presidente di Magistratura Democratica Livio Pepino, mentre il
martedi' successivo Bertinotti discutera' di ''cittadinanza
politica'' insieme ad Alberto Asor Rosa, l' organizzatore della
recente assemblea romana con i movimenti della societa' civile e
i girotondi.
Il seminario coordinato dal presidente della Corte d'Assise
di Bologna Libero Mancuso, che gia' negli anni scorsi ha
raccolto centinaia di iscritti giovani e meno giovani, nasce dal
presupposto che ''quando i diritti fondamentali della persona,
costruito in secoli di pensiero e lotte e custoditi dalla nostra
Costituzione, ci vengono sottratti bisogna riunirsi per arginare
la deriva del nostro vivere civile'', quando cioe' la democrazia
''assomiglia sempre piu' ad un involucro privo di contenuti
bisogna prendere la parola per riaffermare i diritti
fondamentali, quello d'asilo, al lavoro, all'infanzia, al
futuro, al pensiero laico, alla pace''.
Il tentativo della Pluriversita' e dell'Associazione Italo
Calvino, che l'affianca nell'iniziativa degli incontri
settimanali, e' percio' quello di interpretare l'esigenza dei
cittadini che fanno fatica a sentirsi rappresentati creando
''uno spazio pubblico dove convocare alcuni protagonisti della
politica e della societa' per esprimere loro questo nostro
disagio''. Oltre a Prodi e Bertinotti, fra i protagonisti scelti
dal giudice Mancuso figurano anche Rosy Bindi e il leader della
Cgil Guglielmo Epifani, Don Ciotti e Giulietto Chiesa, giuristi
come Carlo Smuraglia e Mario Dogliani. (ANSA).
BOG
24-GEN-05
18:00
10
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TURISMO SESSUALE; OGNI ANNO IN BRASILE 80.000 ITALIANI
LO DICE ASSOCIAZIONE MODENESE CAPOFILA CAMPAGNA CONTRO FENOMENO
(ANSA) - MODENA, 25 GEN - Ogni anno 700.000 europei vanno in
Brasile alla ricerca di avventure sessuali: di questi, 80.000
sono italiani. Si calcola che attualmente in Brasile 500.000
minorenni siano coinvolti nel turismo sessuale. I dati arrivano
dall'associazione di solidarieta' internazionale 'Modena terzo
mondo', capofila di una campagna ('Stop sexual tourism') contro
il turismo sessuale in Brasile. La campagna,
che ha il sostegno di numerose associazioni (come Emergency,
Libera, Arci, Gruppo Abele) e istituzioni (Regione Toscana e la
Provincia di Modena) verra' lanciata domenica al Forum mondiale
sociale di Porto Alegre.
All'incontro saranno presenti anche il teologo e scrittore
Frei Betto, il vescovo mons. Eugenio Rixen, e tre ministri del
Brasile, Marina Silva, Walfrido Dos Mares Guia e Nilcea Freire.
Il presidente del Brasile Lula da Silva sostiene la campagna e
ha inviato una lettera al coordinamento. ''Siamo davanti a
ragazze e ragazzi a cui viene promesso da mercanti senza
scrupoli un futuro da sogno, e che invece si ritrovano in una
vita d'inferno'' ha spiegato Luca Mucci, uno dei coordinatori
della campagna.
L'iniziativa si propone denunciare lo stato delle cose e di
informare, oltre a sostenere un turismo diverso che rispetti
l'ambiente e la persona, e togliere dalla strada tanti ragazzi,
creando alcune case rifugio. In febbraio verra' distribuito un
documentario diretto dal regista Pietro Orsatti (tra Rio de
Janeiro, Salvador de Bahia, Fortaleza, Recife, Porto Alegre e
Brasilia) e mostrera' la situazione del turismo sessuale
minorile, attraverso testimonianze inedite e l'appoggio, per la
prima volta garantito agli estensori di questo progetto, sia
degli investigatori della task force brasiliana del Ministero
della giustizia federale, sia di importanti esponenti del
governo Lula.
Tra febbraio e aprile in Italia saranno raccolte le adesioni
alla campagna. I contributi economici serviranno ad aiutare le
associazioni brasiliani e per creare di case di accoglienza. A
maggio, prima della stagione estiva, verranno organizzati alcuni
eventi e incontri per sensibilizzare e denunciare il traffico
turistico.Sono gia' previste date a Roma e a Padova in occasione
di Civitas, e a Firenze, dove sara' anche organizzata una
mostra-vendita di opere d'arte di artisti italiani che mettono a
disposizione i propri lavori per sostenere la campagna. Sempre
in maggio anche a S. Paolo del Brasile sara' organizzato un
evento a sostegno della campagna. ''Crediamo che il turismo
sessuale danneggi gli operatori turistici seri e onesti, che mai
si sognerebbero di sfruttare chicchessia - ha aggiunto Mucci -.
Un turismo etico puo' essere, un modo tra i tanti, per offrire
un futuro migliore a ai cittadini dei paesi del sud del mondo''.(ANSA).
YAX-KTP
25-GEN-05
13:48
11
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI, SPEZZARE CERCHIO ED AIUTARE FIGLI MAFIOSI
(ANSA) - BARI, 29 GEN - ''I ragazzi emersi in un recinto
mafioso sono condannati, se non si spezza questo cerchio, alla
loro diversita'. Per il bambino che cresce in una famiglia
mafiosa e' normale quello che si respira in casa, e' anormale
quello che succede fuori''. Lo ha ribadito il fondatore della
Comunita' Abele, don Luigi Ciotti - secondo quanto informa un
comunicato degli organizzatori - intervenendo ad un convegno
promosso dall' Associazione italiana magistrati per i minorenni
e la famiglia e dalla Camera minorile di Bari.
''Ci sono - ha aggiunto - situazioni compromesse e difficili,
di adulti, ragazzi e anziani che sono coinvolti in queste
realta' e quindi non si puo' individuare solo una fascia e
comunque tutte interagiscono con le altre. Per il bambino, la
mamma e il papa', sono importanti, come i fratelli ed i nonni''.
''La storia - ha insistito il sacerdote - ci ha dimostrato, in
realta' diverse, che piu' servizi, piu' risposte sociali
adeguate, come qualita' e numero ai bisogni dei minorenni, fanno
decrescere la criminalita', mentre quando non si e' investito in
questa direzione abbiamo trovato invece una grossa crescita
delle devianze, al nord come al sud''. C'e' pertanto ''la
necessita' di investire non solo per i ragazzi di mafia, ma
anche per tutti gli altri, perche' qualcuno deve spiegare
perche' sono in crescita fenomeni come l' anoressia, l' abulimia
e le varie dipendenze, e i tanti suicidi fra i giovani''.
''La grande sfida - ha concluso don Ciotti - e' garantire
livello sociale, risorse, investimenti, opportunita' sociali,
prospettive lavorative, ma se in Europa la media degli
investimenti per i giovani e' il 4% e in Italia solo lo 0,8 %,
questi numeri parlano chiaro: se non si creano le condizioni,
non si danno gli strumenti ed i soldi vanno in tutt'altre
direzioni, non so cosa farne di un ponte sullo stretto di
Messina se poi non ci sono gli strumenti per affrontare la
dignita' delle persone''. (ANSA).
COM-DES/CIO
29-GEN-05
17:17
12
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DROGA: ISTITUITA CONSULTA ESPERTI TOSSICODIPENDENZE
PRESIDENTE FINI, NE FANNO PARTE OPERATORI SERT E COMUNITA'
(ANSA) - ROMA, 1 FEB - Con decreto del vicepresidente del
Consiglio Gianfranco Fini, ''delegato all'esercizio delle
funzioni relative alla promozione e al coordinamento delle
politiche per prevenire, monitorare e contrastare il diffondersi
delle tossicodipendenze e delle alcooldipendenze correlate'', e'
stata istituita in data 28 gennaio 2005 la Consulta delle
tossicodipendenze, organismo rappresentativo degli operatori e
degli esperti del settore. Ne da' notizia oggi il Dipartimento
per le politiche antidroga.
La Consulta svolgera' ''compiti di consulenza e supporto
tecnico-amministrativo nell'elaborazione e nell'attuazione delle
politiche di prevenzione, monitoraggio e contrasto del
diffondersi delle tossicodipendenze e delle alcooldipendenze
correlate'' per il Dipartimento diretto da Nicola Carlesi.
Presidente del nuovo organismo e' lo stesso ''ministro
delegato quale organo di governo del Dipartimento nazionale per
le politiche antidroga'', quindi Fini. Ne fanno parte, oltre
allo stesso Carlesi, componenti della Conferenza dei dirigenti
generali competenti per materia delle amministrazioni dello
Stato, Giovanni Serpelloni in rappresentanza delle Regioni e
delle Province autonome di Trento e Bolzano, 19 operatori dei
Ser.T., sei esperti di altrettante associazioni, 18 direttori di
comunita' come il Ceis, Gruppo Abele, Saman, Villa Maraini,
Cnca, San Patrignano, Exodus, Incontro, Fict; tra i nomi
spiccano quelli di Massimo Barra, don Oreste Benzi, don Antonio
Mazzi, Andrea Muccioli, don Egidio Smacchia.
Con un secondo decreto, nella stessa data, viene disciplinata
lþorganizzazione e il funzionamento del Comitato scientifico
dell'Osservatorio permanente per la verifica dell'andamento del
fenomeno delle droghe e delle tossicodipendenze. Il Comitato rende noto il Dipartimento - composto da undici esperti di
elevata qualificazione professionale nel campo degli
stupefacenti e delle sostanze psicotrope, esercita le funzioni
di consulenza tecnico-scientifica a supporto delle politiche di
prevenzione, monitoraggio e contrasto del diffondersi delle
tossicodipendenze e delle alcooldipendenze correlate. Presidente
e' il prof. Carmelo Furnari, tossicologo forense. Il Comitato e'
parte integrante della Consulta delle tossicodipendenze.
Il primo incontro dei membri della Consulta si svolgera' il
prossimo 16 febbraio a Roma, presso la Sala del Refettorio della
Camera dei Deputati. (ANSA).
AB
01-FEB-05
18:10
13
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PREMI: A EUGENIO SCALFARI L'OTTAVA EDIZIONE 'ANDREA BARBATO'
DOMENICA 13 FEBBRAIO LA CONSEGNA A MANTOVA
(ANSA) - MANTOVA, 5 FEB - Eugenio Scalfari e' il vincitore
dell' ottava edizione del premio Andrea Barbato, ispirato all'
etica dell' obiettivita' e organizzata dal Comune di Mantova,
dal Consiglio nazionale dell' Ordine dei giornalisti e dall'
attrice Ivana Monti, vedova del giornalista a cui e' dedicato il
premio.
Il riconoscimento verra' assegnato domenica 13 febbraio nel
corso di una cerimonia pubblica che si terra' a Mantova, nella
sala degli stemmi di Palazzo Soardi. Scalfari e' stato premiato
quale ''fondatore della Repubblica - cosi' cita la motivazione quotidiano che dalla sua nascita (14 gennaio 1976) ad oggi tanto
ha significato per la societa' italiana come riferimento
culturale, civile e di confronto politico''.
Nella categoria dedicata al giornalismo saranno attribuiti
altri attestati all' inviato speciale in Iraq per la Rai, Enzo
Nucci, al Tgr Leonardo (il telegiornale scientifico della Rai
curato da Battista Gardoncini) e al giornalista sportivo di
Repubblica Gianni Mura.
Uno speciale riconoscimento verra' assegnato al fondatore del
gruppo Abele e presidente di Libera, don Luigi Ciotti. (ANSA).
N12-TC
05-FEB-05
20:32
14
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
REGIONALI: LETTERA APERTA A PISANU IN DIFESA DI VENDOLA
(V.'REGIONALI:VENDOLA, PISANU HA FATTO MESCHINO...' DELLE 14.01)
(ANSA) - BARI, 5 FEB - Una lettera aperta al ministro
dell'Interno, Beppe Pisanu, e' stata scritta in difesa del
candidato della Gad alla presidenza della Regione Puglia,
on.Nichi Vendola (Prc), da alcuni personaggi-simbolo della lotta
alla mafia, tra cui Rita Borsellino e don Luigi Ciotti.
''Egregio ministro - e' scritto nella lettera diffusa in
serata dall'ufficio stampa di Vendola - ci dispiace aver
ascoltato le sue dichiarazioni riferite a Nichi Vendola che
riteniamo nulla abbiano a che vedere con la storia e l'impegno
che Vendola ha sempre profuso per costruire legalita' e
giustizia in questo Paese, a partire dal contrasto ai sistemi
mafiosi. Abbiamo conosciuto Vendola in questi anni ed abbiamo
sempre apprezzato la sua coerenza e la sua intransigenza che si
sono sempre espresse in forme pacifiche e civili''.
La lettera - firmata anche da Elisabetta Caponetto, Salvatore
Talleri, Tano Grasso, don Marcello Cozzi, don Tonino Palmese e
da Giovanni Impastato - fa seguito alle dichiarazioni rilasciate
ieri da Pisanu che, durante i lavori del consiglio nazionale di
Forza Italia, aveva detto tra l'altro che con la vittoria di
Vendola alle primarie in Puglia ha vinto la sinistra ''no
global, anti-americana, dei centri sociali, degli espropri
proletari e dei disobbedienti senza confini con la violenza
politica e l'eversione''.
Dichiarazioni che Vendola oggi ha definito un ''piccolo,
meschino, volgare, incredibile spot elettorale per Raffaele
Fitto'', candidato della Cdl, e ha detto di aspettarsi le scuse
del ministro Pisanu. (ANSA).
BU
05-FEB-05
20:22
15
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
'NDRANGHETA: A COOP SOCIALE TERRENI CONFISCATI A COSCHE
CENTARO, E' UN SUCCESSO E UN MOMENTO DI RISCATTO DEL TERRITORIO
(ANSA) - POLISTENA (REGGIO CALABRIA), 7 FEB - ''E' un
successo, un momento di riscatto del territorio'': con queste
parole il presidente della Commissione parlamentare antimafia,
Roberto Centaro, ha commentato la firma della convenzione,
avvenuta oggi a Polistena, con la quale alcuni terreni
confiscati alle cosche Piromalli e Mammoliti, attive sul
versante tirrenico reggino, sono stati affidati alla cooperativa
sociale 'Valle del Marro'. La firma della convenzione rappresenta la parte finale di un
progetto, finanziato dal Ministero del welfare, sull' uso
sociale dei beni confiscati in provincia di Reggio Calabria e
promosso da Libera, l'associazione contro le mafie promossa da
don Luigi Ciotti. Dopo Sicilia e Campania, dunque, parte anche in Calabria l'
esperienza del progetto 'Libera terra', con la firma della
convenzione da parte dei sindaci di Gioia Tauro (Giorgio del
Torrione), di Oppido Mamertina (Giuseppe Rugolo) e di Rosarno
(Giacomo Saccomanno). I terreni saranno gestiti dalla
cooperativa 'Valle del Marro', costituita da 15 giovani che
avvieranno produzioni agricole i cui prodotti saranno marchiati
'Libera terra'. Centaro, intervenendo al convegno organizzato per
l'occasione, non ha nascosto le difficolta' della legislazione,
ma ha sottolineato la necessita' di ''andare comunque fino in
fondo''. All' incontro ha partecipato anche il componente la
Commissione antimafia Giuseppe Lumia, presidente dell' organismo
quando sono state avviate le procedure per l' individuazione del
soggetto gestore delle terre. Lumia ha sottolineato l'
importanza del volontariato nella gestione dell' opera.
All' incontro hanno partecipato anche il prefetto di Reggio
Calabria, Giovanni D' Onofrio, il procuratore della Repubblica
di Palmi, Vincenzo Lombardo, ed il presidente della Commissione
antimafia della Regione, Vincenzo Pisano. Durante il convegno
Rosa Laplena, responsabile dell' area formazione dell' ufficio
nazionale di Libera, ha presentato un' analisi del territorio
sia sotto il profilo della presenza mafiosa che sul riutilizzo
dei terreni confiscati. Uno studio dal quale emerge anche che
tra gli elementi che bloccano lo sviluppo vi sono, nell' ordine:
la presenza della mafia, la carenza di infrastrutture, la fuga
di cervelli, la bassa qualita' della classe dirigente, il
sistema creditizio e la mancanza di una vera
imprenditorialita'''.
Il ricercatore e studioso del fenomeno mafioso, Giovanni
Colucci, ha evidenziato come ci sia nel territorio una sorta di
fastidio persino a parlare del fenomeno mafioso, che si aggiunge
alla sensazione percepita dai cittadini come qualcosa di
orribile. Colucci, al riguardo, ha ricordato l' aumento del
consumo di ansiolitici in occasione delle fasi piu' cruente
delle faide che hanno interessato il reggino. (ANSA).
SGH
07-FEB-05
20:44
16
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PACE: A RIMINI 3 GIORNI PER SPIEGARLA PARTENDO DA EDUCAZIONE
OSPITI ROMANO PRODI E SEGRETARIO AGGIUNTO ONU ANTONIO OCAMPO
(ANSA) - BOLOGNA, 9 FEB - Romano Prodi, don Luigi Ciotti,
Sergio Zavoli, Kaled Fouhad Allam, Giancarlo Caselli. Sono
alcune delle personalita' che parteciperanno, assieme al
segretario generale aggiunto delle Nazioni Unite Antonio Ocampo,
al convegno 'La pace e' una bambina... Percorsi di educazione al
riconoscimento, alla riconciliazione e alla mediazione', al
Palacongressi di Rimini dal 3 al 5 marzo.
Una convention che fara' incontrare esponenti di Onu e Unesco,
giornalisti, insegnanti, professori universitari e mondo della
politica, e che si propone di spiegare l'approccio alla pace a
partire dall'educazione di bambini e ragazzi. Un incontro che
vuol essere anche il punto di partenza di una strategia di
cooperazione multilaterale allo sviluppo che coinvolgera'
l'Universita' di Bologna e la Regione Emilia-Romagna.
Gli obiettivi del convegno sono il confronto e la messa in
rete delle esperienze di educatori, pedagogisti, tecnici delle
organizzazioni umanitarie, per dare voce a coloro che si
sforzano di attuare pratiche di pace e difesa delle vittime in
ogni luogo di conflitto, non solo quelli delle 'grandi guerre',
ma anche i piu' piccoli e, per questo, piu' difficili da
risolvere. Non meno importante e' l'avvio del programma di cui
l'Emilia-Romagna e' capofila che si concretizzera' in uno studio
per la costituzione di un Centro di Eccellenza internazionale
fra Universita', Regione e Nazioni Unite per l'appoggio alla
cooperazione in materia di politiche integrate per i minori,
''completamento - ha spiegato alla presentazione del convegno
l'assessore alle politiche sociali della Regione Emilia-Romagna
Gianluca Borghi - di quell'iniziativa di peace keeping che i
caschi bianchi di Rimini e Bologna stanno gia' facendo da
anni''.
Nei tre giorni si alterneranno momenti di dibattito, workshop
di lavoro e tavole rotonde, a partire dagli interventi di Edgar
Morin (presidente dell'agenzia europea per la cultura
dell'Unesco) e Jean Ping (presidente dell'assemblea generale
delle Nazioni Unite) nella giornata di apertura, fino al
dibattito conclusivo sul nuovo multilateralismo affidato ad
Antonio Ocampo e Romano Prodi.(ANSA).
I33-KTP
09-FEB-05
16:16
17
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FARMACI: GRANDE COLLETTA IN ITALIA, 1 CLIENTE SU 2 DONA/ANSA
RACCOLTI 190MILA MEDICINALI, 35% IN PIU' DELLO SCORSO ANNO
(ANSA) - MILANO, 12 FEB - Una signora di Parma e' entrata in
farmacia con un assegno da 1000 euro da convertire in prodotti
da banco, mentre a Brescia un extracomunitario in situazione di
bisogno e' andato a informarsi per capire se poteva usufruire
dell'iniziativa, ma ha finito per donare un farmaco anche lui.
Piccole storie che testimoniano il successo dell'odierna quinta
Giornata Nazionale di Raccolta del Farmaco, in cui sono stati
raccolti 190mila medicinali, il 35% in piu' dello scorso anno,
per un valore totale di 1 milione e 200mila euro.
La colletta in farmacia per i piu' bisognosi, giunta alla
quinta edizione, oggi ha coinvolto 66 province, oltre 700 comuni
e circa 1.700 farmacie, il 20% in piu' dello scorso anno, nell'
iniziativa benefica organizzata dall'associazione senza scopo di
lucro Banco Farmaceutico, in collaborazione con la Federazione
Impresa Sociale della Compagnia delle Opere. Impegnati a
spiegare l'iniziativa ai cittadini, oltre 5500 volontari, che
hanno convinto un cliente su due - come spiegato dal Banco
Farmaceutico e confermato dalle farmacie del centro di Milano a donare un medicinale da banco per i piu' bisognosi.
A beneficiare dell'iniziativa saranno le oltre 240.000
persone che vivono al di sotto della soglia di poverta',
assistite dai 500 enti assistenziali convenzionati con il Banco
Farmaceutico in tutta Italia. I principali enti destinatari dei
farmaci sono l' Opera San Francesco di Milano, che assiste
30.000 persone all'anno nel suo ambulatorio, dove ogni giorno
passano circa 200 persone tra immigrati e persone senza fissa
dimora; l' Opera Malati Poveri San Fedele di Milano, con i suoi
20.000 assistiti all'anno. A Torino i medicinali raccolti
andranno a favore del Gruppo Abele e dei suoi 5.000 assistiti, a
Rimini alla Comunita' di San Patrignano, a Roma e Salerno alla
Caritas, a Bologna al Poliambulatorio Irnerio Biavati e ai suoi
2.000 assistiti all'anno, a Novara a favore dell' Ambulatorio
Pronta Accoglienza e dei suoi 2.500 pazienti, a Bari all'
Ambulatorio Medico della Parrocchia Cattedrale, a Udine al
Piccolo Cottolengo don Orione.
Ogni farmacia aderente all'iniziativa si e' convenzionata con
un ente benefico specifico e ha raccolto farmaci diversi a
seconda delle esigenze dei suoi assistiti, ma sempre prodotti da
banco, per i quali non e' necessaria la ricetta medica. Tra i
medicinali sono stati raccolti soprattutto farmaci per il
raffreddore, antidolorifici, antinfluenzali, lassativi,
disinfettanti, colliri e fermenti lattici.
L'iniziativa, che si svolge sotto l'Alto Patronato della
Presidenza della Repubblica, gode anche di due testimonial
d'eccezione: Paolo Cevoli e Natasha Stefanenko, che per il
secondo anno consecutivo hanno dato il loro sostegno all'
18
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
iniziativa. ''Ho incontrato il Banco nel 2001 quando un mio
amico farmacista mi ha chiesto di dargli una mano e da allora racconta Cevoli - sostegno quest'iniziativa e ho coinvolto anche
Natasha, perche' un po' di solidarieta', con tutto quello che
abbiamo avuto noi dalla vita, mi sembra il minimo che possiamo
fare''. Un pensiero che oggi, evidentemente, ha contagiato
migliaia di italiani, tra cui un grossista farmaceutico che ha
deciso di donare lo 0,20% del fatturato di tutte le farmacie del
Piemonte e della Liguria al Banco Farmaceutico.
Grazie ai contributi dei privati e al sostegno dell'
associazione nazionale dell'industria farmaceutica (Anifa)
l'iniziativa ha consentito di raccogliere, in 4 anni, oltre
300.000 farmaci, per un valore economico di circa 1,6 milioni di
euro. Se negli anni e' cresciuto il numero dei contributi
privati e delle farmacie aderenti alla Giornata benefica, e'
anche aumentato il numero degli enti convenzionati (da 420 a 500
in un solo anno) e dei loro assistiti, passati dai 230mila del
2004 ai 240mila di quest'anno.(ANSA).
KRA
12-FEB-05
18:36
19
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIORNALISTI: A EUGENIO SCALFARI IL PREMIO BARBATO
SPECIALE ONORIFICENZA A DON CIOTTI
(ANSA) - MANTOVA, 13 FEB - Mancava solo lui, Eugenio
Scalfari, il vincitore del premio giornalistico dedicato ad
Andrea Barbato, alla cerimonia di consegna del riconoscimento
tenutasi questa mattina a palazzo Soardi di Mantova.
Il fondatore di Repubblica e ora editorialista del
quotidiano, aveva gia' fatto sapere per tempo che, per problemi
personali, non avrebbe potuto presenziare; non e', comunque,
voluto mancare del tutto alla cerimonia, inviando alla giuria
del premio una lettera in cui si e' detto ''lusingato'' per il
riconoscimento assegnatogli e ha ricordato ''con profonda
amicizia'' Andrea Barbato, di cui sabato scorso ricorreva il
nono anniversario della scomparsa.
La motivazione con cui e' stato assegnato il premio a
Scalfari e' stato letto dalla vedova di Andrea Barbato, nonche'
promotrice del Premio assieme al Comune di Mantova, l' attrice
Ivana Monti: ''Scalfari e' stato il fondatore di un quotidiano,
la Repubblica, che dalla sua nascita ad oggi tanto significato
ha avuto per la societa' italiana come riferimento culturale,
civile e di confronto politico''.
Presenti e applauditi in sala tutti gli altri insigniti di
riconoscimenti. Nella categoria dedicata al giornalismo sono
stati consegnati attestati all' inviato della Rai in Iraq Enzo
Nucci, al Tgr Leonardo, il telegiornale scientifico della Rai
(presente la redazione al gran completo) e al giornalista di
Repubblica Gianni Mura, una delle firme piu' prestigiose in
campo sportivo. Una speciale onorificenza e' stata assegnata al
fondatore del gruppo Abele e dell' associazione Libera, don
Luigi Ciotti e al flautista di fama internazionale Andrea
Griminelli, che al termine della cerimonia ha deliziato il
pubblico con un paio di brani. (ANSA).
N12-RT
13-FEB-05
15:59
20
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI, COMPRATE PRODOTTI DI TERRE SEQUESTRATE
(ANSA) - MANTOVA, 13 FEB - ''Comprate la pasta di questi
ragazzi coraggiosi''. E' stata l' esortazione ad acquistare i
prodotti realizzati dalle terre sequestrate alla mafia, fatta,
tra gli applausi, da Don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo
Abele e dell' associazione Libera, questa mattina a Mantova
durante la cerimonia di consegna del Premio giornalistico Andrea
Barbato.
Da sempre impegnato nella lotta alla mafia e sui temi della
legalita' e della giustizia, don Ciotti ha illustrato in sala l'
esperienza dei ragazzi dell' associazione Libera, sparsi in
tutt' Italia con 1200 sedi, impegnati nella coltivazione delle
terre sequestrate alla mafia soprattutto in Sicilia: ''Oggi - ha
detto - nei supermercati si possono trovare la pasta e l' olio
prodotti da cooperative di nostri giovani che lavorano la terra
confiscata alla mafia. Questo e' stato possibile grazie alla
legge che abbiamo ottenuto con la nostra mobilitazione in tutt'
Italia a sostegno della legalita' e della giustizia. I nostri
ragazzi sono riuniti in cooperative che lavorano quelle terre e
producono pasta, olio e altro che si puo' comprare nei
supermercati con il marchio Libera Terra. E vi invito tutti a
farlo''.
Don Ciotti ha invitato anche a non abbassare la guardia di
fronte alla criminalita': ''Da noi c' e' ancora la mafia e siamo
sempre in presenza di diritti negati, non si puo' certo stare
indifferenti. Io ho dato il mio contributo a favore della
giustizia fondando l'associazione Libera; tutti insieme, adesso,
dobbiamo unire le forze perche' solo cosi' potremo voltar pagina
e assicurare legalita' e rispetto dei diritti in Italia''.
(ANSA).
N12-RT
13-FEB-05
15:59
21
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: SGRENA; CENTINAIA ADESIONI A CORTEO MANIFESTO
(ANSA) - ROMA, 14 FEB - Sono gia' centinaia le adesioni alla
manifestazione per chiedere la liberazione di Giuliana Sgrena,
organizzata dal quotidiano Il Manifesto per sabato prossimo a
Roma, che partira' alle 14 da piazza della Repubblica e si
concludera' al Colosseo. Qui si svolgeranno gli interventi del
direttore de Il Manifesto Gabriele Polo, del direttore di Die
Zeit (la rivista con cui collaborava Giuliana Sgrena) e il
direttore di Liberation Serge July, il quotidiano di Florence
Aubenas.
La manifestazione si concludera' con un concerto, per il
quale hanno gia' dato la loro disponibilita' Carapezza, Assalti
Frontali, Tetes di Bois, Richi Gianco, Maurizio Camardi, Enzo
Avitabile, Folkabestia, Jamal Ouassini, Noureddine e Rashmi
Bhat.
Slogan della manifestazione sara' ''Liberiamo la pace:
Giuliana, Florence, Hussei, tutti gli ostaggi e il popolo
iracheno''. Tra le molte adesioni quelle di associazioni, reti
laiche e cattoliche dall'Arci ad Emergency, dall'Agesci alla
Tavola della Pace, dal Forum del Terzo settore all'Assopace, dal
Gruppo Abele a Pax Christi, dai vari Fori sociali alle Donne in
Nero, dalle Acli a Legambiente, da Rete Lilliput ai francescani
del Sacro Convento di Assisi. Molte anche le adesioni di testate
come l'Unita', Diario, Europa, Liberazione, Testimonianze e
Carta e di sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Fiom,Sindacati di base,
Rsu), partiti (l'Unione e molti dei partiti che ne fanno parte),
Enti Locali, Ong ( Un ponte per, Mani Tese, Save the Children) e
organizzazioni di studenti. Ed ancora centinaia di singoli
cittadini, politici, intellettuali, artisti e tantissimi
operatori dell'informazione che hanno sottoscritto un appello e
che sfileranno con un loro striscione. (ANSA).
DE
14-FEB-05
19:28
22
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: SGRENA; POLO, DOMANI DUE EDIZIONI DE 'IL MANIFESTO'
(ANSA) - ROMA, 18 FEB - ''Domani avremo due edizioni de 'Il
Manifesto'. Nella prima ci sara' una grande foto di Giuliana con
il titolo, 'Insieme'. La seconda, straordinaria, a tiratura
limitata, ovvero diecimila copie, sara' distribuita ai
partecipanti della manifestazione e costera' un euro. Anche li'
ci sara' una grande foto di Giuliana, ma il titolo sara' 'Con
te'''. Lo ha annunciato il direttore de 'Il Manifesto' Gabriele
Polo che ha appena ricevuto i genitori della giornalista rapita
e ha anticipato che l' editoriale sara' di Don Luigi Ciotti.
''Ho parlato con Simona Torretta - ha proseguito Polo - di
cio' che dira' domani dal palco e cioe' della sua conoscenza con
Giuliana''. (ANSA).
YJ2-ST/GT
18-FEB-05
21:37
23
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SGRENA: DON CIOTTI, CAMMINARE TUTTI INSIEME PER LA LIBERTA'
RICORDO CHE SI UCCIDE ANCHE CON RASSEGNAZIONE E INDIFFERENZA
(ANSA) - ROMA, 19 FEB - Basta ''etichette''; basta
''colori'': piuttosto e' necessario ''camminare tutti insieme
per la pace e la liberta''. E' l'appello-speranza che il
fondatore del Gruppo Abele, don Luigi Ciotti, lancia a tutte le
forze politiche dalla manifestazione che si sta svolgendo a Roma
per chiedere la liberazione di Giuliana Sgrena.
Quella di oggi e' una ''risposta politica'', dice don Ciotti,
di migliaia di italiani - ''i tanti che sono qui e i tanti che
non ci sono fisicamente ma sono presenti con la testa e con il
cuore'' - che chiedono che ''venga liberata Giuliana, gli altri
ostaggi ma soprattutto che liberta' e pace si saldino sempre
piu' assieme''. Ecco dunque la necessita' di camminare assieme
''senza divisioni''. Speriamo, aggiunge Don Ciotti, ''che ci sia
un giorno in cui tutti, ma tutti, togliendosi etichette e
colori, si cammini insieme per la pace e la liberta' ''.
Quanto a chi non e' sceso in piazza, Don Ciotti ha le idee
chiare. ''Devo dire che chi ha scelto la rassegnazione e l'
indifferenza - sottolinea - non deve dimenticare che non si
uccide solo con le armi, ma anche con il silenzio e la delega,
la rassegnazione e l'indifferenza''.
(ANSA).
GUI
19-FEB-05
16:52
24
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
OBIEZIONE DI COSCIENZA, TORNA DON MILANI IN 'NO ALLA GUERRA'
(NOTIZIARIO LIBRI)
(ANSA) - FIRENZE, 18 FEB - Torna in forma integrale
''L'obbedienza non e' piu' una virtu''' lo scritto di don
Lorenzo Milani contro la guerra e in difesa dell'obiezione di
coscienza, che 40 anni fa, l'11 febbraio 1965, costo' una
denuncia al priore di Barbiana. Lo scritto e' stato ripreso da
Mario Lancisi nel volume ''No alla Guerra'' (edizioni Piemme).
Tutta la vicenda inizio' con il comunicato dei cappellani
militari della Toscana contro l'obiezione di coscienza. La
risposta di don Milani fu pubblicata da Rinascita e subito
denunciata. In vista del processo il priore di Barbiana scrisse
una Lettera ai giudici. Le due lettere del priore furono poi
pubblicate dalla Lef con il titolo ''L'Obbedienza non e' piu'
una virtu'', un libro divenuto fondamentale nella storia del
movimento pacifista.
Il volume di Lancisi e' preceduto da una ricostruzione
storica e seguito da una sezione di interviste a protagonisti di
quella vicenda, come gli allievi del priore, Francesco e Michele
Gesualdi, Pietro Pinna, il primo obiettore di coscienza,
Fabrizio Fabbrini, il primo obiettore cattolico, e monsignor
Loris Capovilla, ex segretario di papa Giovanni XXIII, che
ricostruisce i rapporti tra il Vaticano e il priore di Barbiana.
Nell'ultima parte del libro vi sono alcune interviste a
intellettuali e esponenti del movimento della pace come Massimo
Cacciari, Franco Cardini, Giancarlo Caselli, don Luigi Ciotti,
padre Tonino Dell'Olio, Gad Lerner, Adriano Sofri e padre Alex
Zanotelli.
(ANSA).
KVA
18-FEB-05
15:24
25
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: PROGETTO LEGALITA'; LA COSTITUZIONE A SCUOLA
UN CORCORSO-PERCORSO RIVOLTO A TUTTI GLI STUDENTI ITALIANI
(ANSA) - ROMA, 21 FEB - Far conoscere la costituzione a tutti
gli studenti italiani, compresi quelli detenuti. E' l'obiettivo
che si pongono l'Associazione Nazionale Magistrati-distretto di
Palermo, la Fondazione Caponnetto e Libera con il
concorso-percorso ''La costituzione a scuola'', sotto l'Alto
Patronato del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
All'iniziativa - presentata oggi in Campidoglio dal presidente
dell'Anm di Palermo Massimo Russo, dal rappresentante della
Fondazione Caponetto Alfredo Galasso e da Don Luigi Ciotti di
Libera - sono invitati a partecipare studenti di ogni ordine e
grado che entro la fine dell'anno scolastico dovranno consegnare
i loro elaborati sulla Costituzione. I migliori saranno raccolti
in un libro scritto ''dalle scuole'' sulla Costituzione che
sara' pubblicato nel gennaio del 2006.
Il percorso e' accessibile tramite internet sul sito
www.progettolegalita.it e coinvolge insegnanti, alunni,
famiglie, centri studi e universita'. Le classi, una volta
iscritte, prenotano una scheda su uno dei 74 temi chiave della
costituzione (suddivisi da docenti universitari e
costituzionalisti) e la compilano. Per farlo devono studiare in
classe, parlarne in famiglia e con gli amici, leggere i
giornali, ascoltare i notiziari, approfondire un tema con
esperto per fare in modo di ''vivere responsabilmente
l'attualita' da cittadini''. Nelle prime tre settimane si sono
gia' prenotate oltre 300 classi.
L'iniziativa, ha spiegato Russo, rientra nel ''Progetto
Legalita' in memoria di Paolo Borsellino'' nato nel 2002, nel
decennale della strage di Capaci e via D'Amelio, con la
realizzazione di un libro fotografico su tutti i magistrati
uccisi nella mafia dal titolo ''Paolo Borsellino Silenzio e
Voci'' che ha venduto 17 mila copie. Con i proventi del volume,
l'Anm ha fatto partire il primo concorso dedicato agli studenti
dal titolo ''La bellezza del fresco profumo della liberta''' e
con i migliori disegni e' stato realizzato il calendario della
memoria con le date della morte delle 280 vittime della mafia.
Calendario che ha venduto oltre 10mila copie. Quindi e' partito
il secondo concorso chiedendo agli studenti di ricostruire le
storie delle vittime, anche quelle sconosciute, e cosi' e' nato
il volume ''La memoria ritrovata'', presentato lo scorso
gennaio. ''Ora con il terzo concorso - ha detto Russo - vogliamo
continuare ad investire nella scuola per realizzare un sorta di
alfabetizzazione alla legalita', questa volta partendo dalla
Costituzione italiana. Collegandosi al nostro sito gli studenti
potranno consultare, leggere e capire la nostra costituzione per
capire quanto e' importante viverla e difenderla''.
Per Alfredo Galasso e' necessario ''introdurre nella coscienza
26
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
dei piu' giovani che la legalita' si fonda su dei valori e dei
principi. Bisogna insegnare loro che posso esserci anche leggi
ingiuste, che si sono spaventosamente moltiplicate, e per questo
spesso la Corte Costituzionale e' chiamata a pronunciarsi.
Bisogna far capire ai giovani che rispetto a questi principi e
valori fondamentali nemmeno il Parlamento e' sovrano''.
''Crediamo molto in questo progetto, anche se e' un progetto
difficile - ha aggiunto Galasso - perche' vuol dire andare
controcorrente nella maniera piu' tradizionale: sulla base di
principi e valori in disuso che possono pero' risvegliare le
nuove generazioni''.
Per don Luigi Ciotti si tratta ''di un percorso di liberta' ''
perche', ha detto, ''i diritti non possono essere in balia dei
dati economici''. E perche' c'e' anche ''la voglia - ha aggiunto
- di rigenerare la societa' a partire dai nostri ragazzi''.
Un progetto, e' stato sottolineato piu' volte nell'incontro, a
cui ha partecipato anche il presidente della Commissione Cultura
del Comune di Roma Adriana Spera, che in qualche modo colma una
lacuna della scuola ovvero di non dedicare piu' molto tempo ad
una materia come l'Educazione civica. (ANSA).
DE
21-FEB-05
17:12
27
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
LAVORO: FILLEA; CONTRO SOMMERSO, FARI SU 9 GRANDI CANTIERI/ANSA
EPIFANI, NON SIAMO SOLO QUELLI DELLE DENUNCE
(ANSA) - TORINO, 23 FEB - Mettere sotto 'la lente
d'ingrandimento' nove grandi opere per controllarne i tempi di
realizzazione, i flussi finanziari e le modalita' con le quali
sono eseguiti i lavori. Nasce con questo obiettivo
l'Osservatorio, promosso dalla Fillea-Cgil, che denuncia la
crescente diffusione del lavoro nero e del caporalato
organizzato anche nei cantieri del Nord.
L'iniziativa e' stata annunciata durante il convegno ''Grandi
cantieri e qualita' delle costruzioni. Torino-Milano: l'altra
faccia della medaglia'', al quale hanno partecipato il leader
della Cgil, Guglielmo Epifani, il segretario generale della
Fillea, Franco Martini, il vicesindaco di Milano, Riccardo De
Corato, l'assessore al Lavoro di Torino, Tom Dealessandri, il
procuratore aggiunto a Torino Raffaele Guariniello e Don Ciotti.
Sotto osservazione sono l'Autostrada Salerno-Reggio Calabria,
il passante ferroviario di Palermo, la statale Jonica, il Mose
di Venezia, la statale Romea, il nodo autostradale di Bologna,
la riqualificazione della E 45 e l'autostrada Bolzano-VeronaParma-La Spezia.
L'obiettivo e' andare oltre la denuncia: ''vogliamo anche
dare il nostro contributo - ha detto Epifani - perche' il
settore possa attraversare una fase migliore, soprattutto per
quanto riguarda le condizioni di lavoro. Il comparto edile
cresce da otto anni e abbiamo una normativa matura, eppure non
si riesce a frenare l'illegalita''. In questa prospettiva Torino
e Milano, dove si stanno realizzando importanti strutture, come
le opere olimpiche nella prima e la Fiera nella seconda, sono
state assunte come terreni di sperimentazione per provare a
costruire 'Cantieri di qualita''.
''Vogliamo rilanciare gli obiettivi della trasparenza, della
legalita', della qualificazione del settore'', ha sottolineato
Franco Martini, segretario generale della Fillea, per il quale
''non c'e' automatismo fra crescita economica e qualita' dello
sviluppo se non c'e' un'iniziativa comune pubblica e privata''.
I controlli pero' sono insufficienti, ha spiegato Guariniello,
''e nei cantieri c'e' la tentazione di aggirare le norme'': e ad
aggravare la situazione ''c'e' l'insidia di una depenalizzazione
strisciante'', nonostante i passi avanti compiuti, con il Testo
Unico sui lavori pubblici che entrera' in vigore il 30 giugno.
Don Ciotti ha parlato di ''una crescente diffusione nel Paese
di una cultura dell'illegalita', con la dignita' umana che viene
lesa e calpestata''', ma ha espresso la convinzione che Torino e
Milano ''abbiano gli anticorpi per reagire''.
(ANSA).
ANG
23-FEB-05
14:47
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: IN CAMPIDOGLIO GIORNATA IN MEMORIA DI TUTTE LE VITTIME
IL 21 MARZO CERIMONIA PER DECENNALE CELEBRAZIONI
(ANSA) - ROMA, 24 FEB - I nomi di tutte le vittime della
mafia dal 1948 ad oggi verranno letti, e cosi' ricordati, il
prossimo 21 marzo in piazza del Campidoglio per la decima
giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime
di tutte le mafie, promossa dall'associazione di Don Luigi
Ciotti, Libera.
Sara' presente all'evento anche il presidente della
Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ''un presidente che testimonia
un legame nuovo con la societa' civile'' ha sottolineato il
sindaco Veltroni, che oggi ha presentato la serie di eventi per
il decennale della giornata assieme al presidente di Libera, Don
Luigi Ciotti, e al vicepresidente della Regione Lazio Giorgio
Simeoni e al vicepresidente della Provincia di Roma Rosa
Rinaldi.
Il 20 marzo, sempre in occasione del decennale della giornata
la cui prima edizione venne celebrata proprio in Campidoglio,
sara' inaugurata la nuova sede nazionale di Libera, in via IV
Novembre a Roma. ''Realizzata - ha sottolineato Ciotti - grazie
ai beni confiscati alla banda della Magliana. La confisca dei
beni - ha ancora sottolineato - e' un fatto fondamentale,
nessuno avrebbe immaginato infatti che nei terreni di Riina e
Provenzano si potessero produrre olio e pasta. Sono segni che
fanno scricchiolare l'impero della mafia''.
A ridosso della serie di eventi per il decennale della
giornata verra' anche trasmesso uno spot contro la mafia
realizzato interamente dagli alunni della scuola di Lentini
sulle reti Rai.
''Il 20 marzo, oltre la nuova sede di Libera - ha detto
Veltroni - inaugureremo due viali all'interno di Villa Paganini
intitolati a due vittime della mafia Saveria Antiochia, madre di
Roberto Antiochia, e Rita Atria. Invece il 21 aprile
inaugureremo la casa del jazz realizzata con beni confiscati
alla mafia. Dentro trovammo cose incredibili - ha detto Veltroni
ricordando il momento della confisca - c'erano anche enormi
elefanti di peluche, questo solo per dire lo spreco di denaro e
il livello di simili organizzazioni''.
La giornata della memoria si aprira' il 21 marzo alle ore 10
allo stadio Flaminio dove oltre a Ciotti, Veltroni, Gasbarra
saranno presenti moltissimi giovani e i familiari delle vittime.
Nello stesso giorno a Palazzo Valentini, sede della Provincia di
Roma, si terra' un consiglio straordinaria sul tema ''Legalita'
e contrasto alle mafie'', mentre il 24 marzo l'auditorium Parco
della Musica ospitera' nella sala Petrassi un concerto per il
decennale di Libera.(ANSA).
YJ4-GB/MRC
24-FEB-05
17:27
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ANZIANI: TRUFFE; +471% IN 3 ANNI, 70% VITTIME OVER 65/ANSA
PRESTO NUOVO VADEMECUM. DON CIOTTI, RENDERE CITTA' VIVIBILI
(ANSA) - ROMA, 1 MAR - Boom delle truffe in Italia: in tre
anni, dal 2001 al 2003, sono aumentate del 471%, passando da
38.934 a 187.858. Anche la loro incidenza rispetto al totale dei
delitti denunciati e' passata, nello stesso periodo, dall'1,8%
al 7,6%. I dati, contenuti nell'annuario Istat 2004, sono stati
ribaditi nel corso del convegno ''Difendere gli anziani dai
signori della truffa'', promosso da Cgil, Spi-Cgil e Silp.
E, nonostante non siano disponibili statistiche specifiche
sull'incidenza dei reati per classi di eta', sono sempre di piu'
gli anziani, spesso soli, vittime di raggiri e truffe: si tratta
di circa il 70%, ha detto Michele Mangano, segretario nazionale
Spi-Cgil, rilevando la necessita' di informazione, prevenzione e
contrasto a tali fenomeni. Per questo, ha annunciato il
segretario del sindacato anziani, ''presto, entro un mese, sara'
pronto un nuovo vademecum aggiornato e disponibile sull'intero
territorio nazionale. Si puo' anche pensare - ha aggiunto - alla
presenza di portatili nelle piazze''. Secondo don Luigi Ciotti,
presidente dell'associazione 'Libera', intervenuto all'incontro,
''e' opportuno creare reti in grado di facilitare l'uscita degli
anziani dall'autoisolamento, intervenendo sul territorio e sulle
opportunita' di aggregazione sulla base di interessi e luoghi
comuni. Il problema e' rendere le citta' sicure e quindi
vivibili'', ha aggiunto, sottolineando ''l'inquietante numero di
suicidi in Europa, 58.000 nei 15 Paesi''.
Quanto alle truffe, ha aggiunto Mangano, ''sono fenomeni in
costante crescita sui cui non c'e' la giusta attenzione dello
Stato e degli enti locali per prevenire e informare sulla loro
natura. Nella maggior parte dei casi sono banali e ripetitive''.
Sono due in particolare, ha proseguito, i fronti su cui operare:
''costruire centri di assistenza per le vittime e creare insieme
a tutte le forze sociali un vademecum che possa arrivare in modo
capillare e diffuso su tutto il territorio per informare sulla
natura e l'elenco di truffe e raggiri''. Il 'decalogo', che
sara' realizzato insieme al sindacato di polizia Silp, a
Federconsumatori e Auser, ha detto, '''rappresentera' un
aggiornamento e sara' disponibile entro un mese'', ha concluso
Mangano, sottolineando la necessita', infine, dell' ''assistenza
a vittime di reati tra cui anche le truffe e i raggiri e il loro
risarcimento''.
Le truffe messe a segno a danno degli anziani, ha detto don
Ciotti, provocano ''due grandi ferite: senso di insicurezza e
paura e senso di umiliazione per quanto subito. Di fatto scatta
un meccanismo di maggior isolamento sociale e quindi di
solitudine, su cui si deve innescare la nostra attenzione, e
allo stesso tempo di messa in discussione delle proprie
capacita' mentali. Essere vittima di un raggiro diventa per gli
30
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
anziani un crollo dell'autostima, che puo' portare verso la
depressione. Gli umiliati hanno bisogno di trovare sicurezza,
punti di riferimento'', ha concluso.
Il fenomeno delle truffe, ha detto Paolo Nerozzi, segretario
confederale della Cgil, ''e' molto piu' esteso di quanto i dati
dicano. Accanto a quelle denunciate, c'e' un gran numero di
anziani che per pudore o per paura tace. E' importante - ha
aggiunto - la battaglia verso i processi di insicurezza,
rispondendo attraverso un presidio pubblico del territorio e un
coinvolgimento delle persone''. Sulla questione sicurezza si e'
soffermato anche Claudio Giardullo, segretario generale del Silp
per la Cgil. ''Abbiamo bisogno di riappropriarci del controllo
del territorio, aumentando il pattugliamento e la capacita'
investigativa. Purtroppo - ha proseguito - il modello seguito
dal Governo in questi anni va nella direzione opposta. Ci sono
meno risorse per la presenza e il presidio. La polizia di Stato
sta rischiando 6.000 operatori in meno nei prossimi cinque anni,
a danno della sicurezza dei cittadini e la tutela degli stessi
operatori''.(ANSA).
KSG
01-MAR-05
15:22
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: SGRENA; DON CIOTTI, DIGIUNO PER LIBERAZIONE E RITIRO
ANCHE PER RESTITUZIONE CORPO DI BALDONI
(ANSA) - ROMA, 1 MAR - ''E' un digiuno per la liberazione di
Giuliana e degli altri ostaggi, ma anche per la restituzione del
corpo di Baldoni, per la fine dei bombardamento e per il ritiro
delle truppe italiane''. Lo ha detto don Ciotti, presidente
dell'associazione 'Libera' a margine di un convegno organizzato
da Spi-Cgil sulle truffe agli anziani prima di prendere parte
all'iniziativa. ''Partecipo - ha spiegato don Ciotti - a questo
digiuno-staffetta interreligioso, che e' pubblico e comunitario,
a cui hanno aderito anche movimenti laici ed associazioni.
Sospendo - ha sottolineato - il mio cibo per quanti non hanno il
cibo della liberta' ''. E' un digiuno anche ''per la
liberazione del popolo iracheno, perche' vi siano le condizioni
di vera democrazia'', ha aggiunto don Ciotti sottolineando che
''il digiuno e' da sempre una pratica di non violenza, e' un
legame di solidarieta' e vincolo di fraternita'. Un impegno per
le paci e la collaborazione a piu' voci''. Si tratta, ha
proseguito don Ciotti di ''piccoli segni. Spero - ha detto che
possano servire perche' Giuliana e gli altri ostaggi tornino a
casa''. Parlando infine dell'uccisione della non restituzione
fino ad oggi del corpo di Baldoni, don Ciotti ha affermato che
''abbiamo bisogno di verita' e paradossalmente sono stati
colpiti uomini e donne impegnati nella ricerca della verita'
''.(ANSA).
KSG/CIP
01-MAR-05
11:50
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SGRENA: QUANTI GIORNI A ALBA, AL VIA DIGIUNO PER GIULIANA/ANSA
SCETTICISMO AL MANIFESTO SU PAROLE MINISTRO INTERNO IRACHENO
(ANSA) - ROMA, 1 MAR - L'inizio ''ufficiale'' del digiuno
arriva pochi minuti dopo l'appello disperato di Florence
Aubenas, che i cronisti del Manifesto hanno visto dallo stesso
televisore da cui seguirono con il fiato sospeso il video di
Giuliana Sgrena. Ed e' forse anche per questo che Loris Campetti
dica immediatamente che ''si', l'obiettivo prioritario e' la
liberazione di Giuliana. Ma lo sono anche la liberazione di
tutti i prigionieri e di tutto il popolo iracheno''.
Dopo gli appelli e le manifestazioni, sono gli esponenti
delle tre religioni monoteiste a chiedere la liberazione dell'
inviata del quotidiano comunista, rapita ormai da quasi un mese.
Con un digiuno 'a staffetta' che, dicono, ''non e' solo un
sacrificio ma un mezzo che permette di sentire sulla nostra
pelle la sofferenza dell'altro, di sentire il grido angosciato
di Giuliana e di tutto il popolo iracheno come nostro''. Un
digiuno, aggiungono, ''pubblico, comunitario e interreligioso,
pagato sulla nostra pelle'', che coinvolga piu' persone
possibili e che da oggi vedra' un presidio fisso davanti Palazzo
Chigi. ''Non e' un'iniziativa contro qualcuno, ma per qualcuno.
Non e' contro il governo ma affinche' il governo riveda alcune
posizioni e ritiri le truppe dall'Iraq, chieda la fine dei
bombardamenti su Ramadi e l'apertura di un corridoio umanitario,
chieda la fine dell'utilizzo delle cluster bomb''.
Cattolici, protestanti, musulmani ed ebrei, sono tutti
insieme: c'e' Alex Zanotelli con i suoi inseparabili sandali e
la sciarpa arcobaleno, che sottolinea il carattere ''pubblico''
dell'iniziativa e la volonta' di portare ''la gente a ritrovarsi
e a rinunciare alla rassegnazione''. E c'e' don Luigi Ciotti che
dice ''sospendo il mio cibo per quanti non hanno il cibo della
liberta''', chiedendo che assieme a Giuliana, Florance e gli
altri torni anche il corpo di Baldoni. ''Perche' la famiglia
possa pregare sulla sua tomba''.
C'e', ancora, don Alessandro Santoro, prete di frontiera
delle Piagge di Firenze per il quale il digiuno ''nasce dal
senso di impotenza crescente di molti nei confronti della
barbarie contro la guerra'' e c'e' Izzedin Elzir, imam del
capoluogo toscano. ''Il digiuno e' uno dei pilastri dell'Islam dice - Quindi per noi aderire a questa iniziativa e' un gesto
molto importante'
. C'e' il rabbino per i diritti umani di Gerusalemme Jeremy
Milgrom, che e' fisicamente a Berlino ma che aderisce
all'iniziativa, la tavola valdese, una delle istituzioni
protestanti piu' significative in Italia, le suore domenicane di
Firenze e Livorno e l'Ucoii. ''Il digiuno - aggiunge Don Albino
Bizzotto, dei Beati Costruttori di Pace - e' il filo diretto con
chi sta soffrendo in tutto il mondo. Un richiamo a tutti per
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
chiedere forte la pace da un punto di vista di debolezza''. A
tutti coloro che vorranno aderire, i promotori chiedono di
mettere una fascia bianca al braccio, la stessa portata in
decine di manifestazioni per la pace. E digiunare a staffetta
per 24 ore, da mezzanotte e mezzanotte. Singoli e gruppi
potranno aderire sul sito www.pergiuliana.org.
La conferenza stampa e' finita da pochi minuti quando nella
redazione del Manifesto arriva la notizia che secondo il
ministro dell'Interno iracheno Falah Al-Naqib, Giuliana Sgrena
e' viva e che, ''Inshallah, se Dio vuole'', ci saranno presto
buone notizie. Nessuno sembra prenderla troppo sul serio, anche
se rimane l'ottimismo dei giorni scorsi. ''Non significa nulla dice Pier Scolari, il compagno di Giuliana - forse segnalano un
clima positivo, ma io non ho alcun segnale particolare''. ''Non
sappiamo neanche chi sia e che fonti abbia - sottolinea scettico
il direttore Gabriele Polo - mi sembra pero' un dato di fatto
che il governo iracheno non abbia il controllo del paese''. ''Ci
auguriamo che abbia ragione, come ci auguriamo che abbiano
ragione tutti coloro che dicono che Giuliana sara' presto con
noi'' aggiunge prima di tornare a decidere come riempire le due
pagine dedicate a Giuliana.
Vauro, invece, ha gia' pronte le sua vignette, una dedicata
al digiuno e una per Florance Aubenas, che andra' in prima
pagina: c'e' la colomba in un televisore che al posto dello
schermo ha le sbarre di una prigione. ''Esistenza in video'' e
la didascalia. Quella per Giuliana, invece, rappresenta una
colomba dimagrita che dice ''tutti pesi piuma'', sotto la
scritta ''per Giuliana contro la guerra, sciopero della fame''.
(ANSA).
GUI
01-MAR-05
18:27
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RADIOUNO: IL DDL FINI SULLA DROGA A 'LA RADIO NE PARLA'
(ANSA) - ROMA, 1 MAR - Al disegno di legge Fini sulla droga
in discussione al Senato, che rischia di non essere approvato
entro la fine di questa legislatura, si dedichera', domani alle
12.36 su Radiouno, 'La radio ne parla'.
Del provvedimento legislativo, verranno approfonditi i punti
che ne ritardano l'iter: dall'abolizione della distinzione tra
droghe pesanti e droghe leggere, all'equiparazione dei servizi
privati a quelli pubblici per la certificazione dello stato di
tossicodipendenza, fino alla re-introduzione del concetto di
dose giornaliera. Interverranno il ministro per i Rapporti con
il Parlamento Carlo Giovanardi; il fondatore della Comunita'
Incontro don Pierino Gelmini, l'on. Gloria Buffo (DS) e Leopoldo
Grosso, vice-presidente del Gruppo Abele.
(ANSA).
XBB-KMN
01-MAR-05
14:46
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PACE: JEAN PING, PER GARANTIRLA SERVE MULTILATERALISMO
PRESIDENTE ASSEMBLEA GENERALE ONU A CONVEGNO RIMINI
(ANSA) - RIMINI, 3 MAR - ''Per garantire un mondo migliore
servono pace, sviluppo sostenibile e soprattutto il
rafforzamento della cooperazione internazionale. Per far questo
bisogna instaurare un rapporto forte e multilaterale fatto di
alleanze strategiche a tutti i livelli: dall' Onu ai governi
nazionali, regionali e locali fino alle associazioni''. Cosi'
Jean Ping, presidente dell' Assemblea generale delle Nazioni
Unite, intervenuto in apertura del convegno internazionale 'La
pace e' una bambina...', che si tiene a Rimini fino a sabato.
''In un mondo globale e complesso come quello in cui viviamo
- ha aggiunto - la cooperazione internazionale diventa uno
strumento di pace e di sviluppo fondamentale che non puo' non
essere coinvolto a tutti i livelli: da quello statale fino a
quello individuale. Altrimenti il mondo migliore che tutti ci
auguriamo si allontana''.
Il convegno ( 'La pace e' una bambina che non chiede cose
matte. Solo alzarsi la mattina non col sangue, col latte', e'
una frase tratta da una delle filastrocche dello scrittore per
l' infanzia Bruno Tognolini) e' una convention tra esponenti
dell' Onu e dell' Unesco, giornalisti, insegnanti, professori
universitari, associazioni e mondo della politica, che discute
l' approccio alla pace a partire dall' educazione dei bambini.
E' organizzato da vari enti e associazioni tra i quali, il
centro studi Erickson, la rivista 'Educazione interculturale' di
Trento, il Gruppo Abele di Torino.
Sono partner del convegno Unesco, Undp-Programma delle
Nazioni Unite per lo sviluppo, Unops-Ufficio delle Nazioni Unite
per i Servizi ed i Progetti, Organizzazione mondiale della
sanita', Universita' di Bologna, Regione Emilia-Romagna,
Provincia e Comune di Rimini. (ANSA).
GAG
03-MAR-05
18:51
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI,E' DI NUOVO FIGURA RIFERIMENTO PER GIOVANI
(ANSA) - RIMINI, 4 MAR - ''La mafia e' ritornata a essere una
figura di riferimento in cui i giovani si identificano e si
affidano. La criminalita' pesca nella crisi di identita' dei
nostri ragazzi perche' non hanno altri punti di riferimento,
altre opportunita'''.
Cosi' don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele di Torino,
e' intervenuto nel pomeriggio al convegno di Rimini 'La pace e'
una bambina...' per ritirare il premio 'Margherita Zoebeli-La
bussola dell'educazione', istituito dal Ceis (Centro educativo
Italo-svizzero) in ricordo della sua fondatrice come
riconoscimento per chi si impegna contro l'esclusione sociale.
''Sono 1.700 i ragazzini arruolati dalla mafia in Italia - ha
spiegato don Ciotti - tra Calabria, Puglia e Sicilia, perche' la
mafia e' una madre che non fa mancare nulla e che da'
protezione, rispetto e denaro. I ragazzi sono attratti da questa
sicurezza che non viene data da nessun altro tipo di contesto''.
Secondo don Ciotti, ''i figli della mafia non provengono pero'
solo dalla marginalita': tra di loro ci sono anche figli di
papa', ragazzi insospettabili, annoiati, abituati ad avere
tutto, troppo, alla ricerca di un'emozione in piu', e che
trovano nella mafia una madre attenta''.
''Fare 'le paci' - continua Ciotti - vuol dire anche agire su
questi ambiti, perche' il nostro Paese vive queste violenze,
questa presenza. Questi ragazzi sono anche il prodotto dei loro
contesti di vita. Se non si interviene, non se ne esce. Ma non
si puo' pensare di agire solo sui ragazzi: occuparsi di loro non
deve diventare l'alibi per dimenticare tutto il resto. E'
l'insieme del contesto che dev'essere affrontato''. (ANSA).
COM-NO/LNP
04-MAR-05
19:33
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SGRENA: DON CIOTTI, SI E' SEMPRE BATTUTA PER LIBERTA' DI TUTTI
FONDATORE GRUPPO ABELE LE DEDICA PREMIO RICEVUTO A RIMINI
(ANSA) - RIMINI, 4 MAR - ''Finalmente libera, lei che si e'
sempre battuta per la liberta' di tutti e che con il suo
scrivere ci ha indicato che questa liberta' si gioca sul terreno
dei diritti, della pace, della dignita', della giustizia e della
legalita'''. Cosi' don Luigi Ciotti ha commentato la liberazione
di Giuliana Sgrena, mentre era a Rimini al convegno
internazionale ''La pace e' una bambina''.
''La sua e' sempre stata un'informazione seria, attenta,
puntuale. A volte dura e scomoda'', ha aggiunto don Ciotti, che
ha dedicato il premio ''La bussola dell'educazione'' alla
giornalista del Manifesto.(ANSA).
COM-NO/LNP
04-MAR-05
20:07
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
LIBRI:'LE MANI IN PASTA' ALLA COOP, STORIE IN TERRA DEI BOSS
(ANSA) - PALERMO, 8 MAR - Un libro che ripercorre il cammino
delle cooperative sociali che da qualche anno in Sicilia
lavorano quei terreni confiscati ai boss mafiosi: ''Le mani in
pasta'', scritto da Carlo Barbieri e pubblicato da Editrice
Consumatori, sara' in vendita da aprile nei supermercati e
ipermercati Coop di tutta Italia al prezzo di 5 euro, tre dei
quali saranno devoluti a Libera, Associazioni, Nomi e numeri
contro le mafie di Don Luigi Ciotti.
Proprio la Coop ha distribuito in esclusiva per la prima
volta, negli anni passati, la pasta ''Libera Terra'' della
Cooperativa Placido Rizzotto, prodotta con grano coltivato nei
terreni confiscati alla mafia nell'entroterra palermitano. Tutto
parte nel 1995 a Corleone quando Libera, l'associazione
presieduta da don Luigi Ciotti, inizia una raccolta di firme per
sollecitare l'approvazione di una legge che preveda l'utilizzo
sociale dei beni confiscati ai boss mafiosi.
L'iniziativa si estende a tutta l'Italia e le firme raccolte
arrivano ad un milione. Nel 1996 viene finalmente approvata la
legge 109, e da allora alcune centinaia di ettari di terreno
confiscati alla criminalita' organizzata sono stati recuperati
da uno stato di completo abbandono e assegnati a cooperative
sociali che li lavorano producendo pasta, vino, olio, passata di
pomodoro, farina, frutta, ortaggi e legumi.
Il libro scritto da Carlo Barbieri - che lavora in Coop
Italia da oltre trent'anni - si avvale dei contributi di Gian
Carlo Caselli e Nando Dalla Chiesa, e racconta come questi
prodotti associno all'ottima qualita' anche grandi valori
morali, etici e civili. Il volume, che ha la presentazione del
presidente della associazione nazionale cooperative di consumo
Aldo Soldi, puo' anche essere ordinato con pagamento
contrassegno a Editrice Consumatori (tel. 051/6316911) oppure a
[email protected] e sui siti www.e-coop.it e
www.liberaterra.it. (ANSA).
FI/GIU
08-MAR-05
16:47
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MORTE IN CROLLO PALAZZO, SALME MADRE E FIGLIA TORNANO ROMANIA
IL SALUTO DI TORINO CON DON CIOTTI E PARROCI CHIESA ORTODOSSA
(ANSA) - TORINO, 11 MAR - Ritorneranno a casa, a Bacau, in
Romania, le salme di Adriana, 33 anni e di sua figlia Adina, di
appena due, morte a Torino lunedi' scorso nel crollo di una
palazzina abbandonata ,diventata col tempo abituale rifugio di
immigrati. A dare loro l' ultimo saluto, il 15 marzo, prima
della partenza, ci sara' anche don Luigi Ciotti.
Il fondatore del Gruppo Abele concelebrera' la messa con
padre Ghorghe Vasilescu, padre Lucian Rosu e gli altri parroci
della Chiesa Ortodossa Romena, che si fara' carico del trasporto
e del funerale assieme a Gruppo Abele, Acmos, Libera, l'
associazione Oltre la fortezza, Terradelfuoco. ''Ci siamo
impegnati a stare vicini alla famiglia di Adriana - spiegano l' abbiamo cercata a Bacau, l' abbiamo trovata. Abbiamo parlato
con i genitori di Adriana, abbiamo sentito la sorella Liliana''.
Padre Rosu e altri si sono incontrati ieri con Liliana ''e con
lei - raccontano - abbiamo condiviso il dolore''. ''Che il
saluto ad Adriana e Adina - aggiungono - sia un modo per dirci
che non vogliamo fare finta di niente, per dire ai fratelli
migranti che c'e' chi ha voglia di costruire insieme una citta'
piu' accogliente''.
La tragedia accaduta il 7 marzo scorso e' l' ennesima dell'
immigrazione povera, clandestina, che si nasconde negli anfratti
di una metropoli dalle grandi trasformazioni urbane legate anche
alla deindustrializzazione. E' proprio in un' area industriale
dismessa da trasformare in un parco alle 19.30 l' edificio che
dieci anni fa ospitava gli uffici di un' acciaieria, e' crollato
travolgendo mamma, figlia e altri due extracomunitari che sono
riusciti a salvarsi. In quel momento nella palazzina c'erano 18
persone, tutti immigrati. Con loro Adina e Adriana Tanasa, a
Torino soltanto da qualche mese. ''Abbiamo deciso - concludono
le associazioni che riporteranno in Romania le due salme - di
non chiedere contributi pubblici: chiediamo piuttosto alla
politica di rinnovare la volonta' di confronto e di decisione su
queste situazioni''.(ANSA).
YYR-BAN
11-MAR-05
16:24
40
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI, FIRMEREMO PROTOCOLLO IN TUTTE LE REGIONI
21 MARZO CON CIAMPI IN CAMPIDOGLIO PER VITTIME DELLA MAFIA
(ANSA) - ROMA, 14 MAR - ''Firmeremo il protocollo contro le
illegalita' nel mondo del lavoro e la criminalita' organizzata
in tutte le regioni d'Italia''. Lo ha detto don Luigi Ciotti,
che questa mattina ha firmato a nome della sua associazione
Libera il protocollo di intesa ''Le illegalita' nel mondo del
lavoro e ruolo della criminalita' organizzata, assieme ai
rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil di Roma e del Lazio.
''Dopo l'Emilia Romagna ed il Lazio sara' la volta della
Lombardia e via via di tutto il territorio. Porteremo nei
municipi, nelle scuole, nelle parrocchie una sola parola
''continuita' '' perche' la lotta alle mafie sia quotidiana.
All'indomani delle stragi, infatti - ha detto don Ciotti - si e'
fatto tutto e il contrario di tutto, ma c'e' bisogno di
mantenere la continuita' nell'impegno. Ho letto pochi giorni fa
che a Palermo i familiari delle vittime della mafia hanno
lamentato che ci sono morti di serie A e morti di serie B. Per
questo - ha ricordato il sacerdote - che il 21 marzo in
campidoglio, per la '10a Giornata della memoria e dell'impegno'
leggeremo alla presenza del presidente delal Repubblica, Carlo
Azeglio Ciampi, i nomi di tutte le vittime della mafia. Un lungo
elenco che sara' letto da giovani, sindacalisti, magistrati,
giornalisti. Stiamo raccogliendo i soldi per far arrivare i
familiari delle vittime da tutta Italia. Arriveranno a Roma a
centinaia per una giornata che voglio chiamare, invertendo i
termini in ordine di priorita' 'dell'Impegno e della Memoria',
perche' - ha concluso Don Luigi Ciotti - la memoria se non ci si
da' da fare e' solo retorica''.(ANSA).
YJ4-CAV/CIP
14-MAR-05
13:26
41
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: A ROMA IL 21 MARZO LETTURA PER RICORDARE LE VITTIME
(ANSA) - ROMA, 15 MAR - I nomi di tutte le vittime di mafia
dal 1948 ad oggi, verranno letti nel pomeriggio del 21 marzo, in
Campidoglio a Roma, nel corso della Decima Giornata della
memoria e dell'impegno- In ricordo delle vittime di tutte le
mafie', alla quale interverranno, tra gli altri, il presidente
della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, il sindaco di Roma Walter
Veltroni, il presidente della Provincia Enrico Gasbarra e il
presidente della Regione Lazio Francesco Storace.
L'iniziativa, organizzata dall'associazione 'Libera', in
collaborazione con 'Avviso pubblico', Enti Locali e Regioni,
sara' presentata giovedi' con una conferenza stampa nella sede
Rai di Viale Mazzini, cui prenderanno parte anche Don Luigi
Ciotti presidente di Libera, i familiari delle vittime di mafia
Rita Borsellino, Debora Cartisano e Viviana Matrangola, Carlo
Romeo, Responsabile Segretariato Sociale Rai, e Aldo Forbice,
Giornalista conduttore del programma di RadioRai 'Zapping'.
Durante l'appuntamento sara' proiettato un filmato realizzato da
RaiNews 24 sui 10 anni dell'associazione organizzatrice,
impegnata dalla sua fondazione nella difesa dei diritti e nel
ricordo delle persone morte per difenderli. (ANSA).
XBB
15-MAR-05
17:09
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI, BISOGNA DISARMARE LA POVERTA'
(VEDI: ''DISARMO: PARTE IN ITALIA...'' DELLE 20.16)
(ANSA) - ROMA, 16 MAR - ''Bisogna disarmare la poverta''': lo
ha detto don Luigi Ciotti, presidente dell'associazione
antimafia 'Libera', intervenendo al lancio della campagna
italiana 'ControllArmi' che e' stata anche l'occasione per
presentare la 10.ma 'Giornata della memoria e dell'impegno in
ricordo delle vittime delle mafie', che si celebrera' a Roma il
21 marzo prossimo.
''Presso i tribunali per i minorenni - ha detto don Ciotti sono aperti 1.700 fascicoli relativi ad altrettanti ''figli
della mafia'', cioe' a ragazzi coinvolti in storie di mafia.
''La mafia - ha spiegato - e' una madre esigente ma premurosa,
che non ti fa mancare nulla. Da' sicurezza, un ruolo e
un'identita', tutto cio' di cui i ragazzi oggi hanno un grande
bisogno e che non riescono a trovare altrove''. Molti di questi
fascicoli, ha aggiunto don Ciotti, riguardano l'uso di armi, ma
non e' questo l'unico pericolo per quei ragazzi: ''un bambino
che nasce in un circuito mafioso - ha detto - vi resta per il
resto della sua vita''. Occorre, quindi, ''disarmare il Paese
dalla droga, dalla tratta, dalla prostituzione'' e dichiarare
guerra alla poverta', e ''non ci dicano che non ci sono soldi
per la protezione sociale''. Se i soldi ci sono per la difesa e
per gli armamenti, ha detto don Ciotti, non possono non esserci
per combattere la miseria. (ANSA).
AB
16-MAR-05
20:26
43
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAITRE: 'IN COSA CREDI VERAMENTE?', TEMA DI'COMINCIAMO BENE'
(ANSA) - ROMA, 17 MAR - C'e' qualcosa in cui credi veramente?
Questo il tema domani a 'Cominciamo Bene', alle ore 10.05 su
Raitre.
Tra gli ospiti di Corrado Tedeschi ed Elsa Di Gati Roberto
Pinotti, presidente del Centro Ufologico Nazionale, Antonio
Rainone, chirurgo di Emergency e Ubaldo Bocci, vice presidente
dell'Unitalsi, associazione di volontari che si occupa del
trasporto degli ammalati a Lourdes e in altri santuari
internazionali. In studio anche Don Luigi Ciotti, Carlo
Massarini e il comico Max Tortora. A 'Prima', alle 9.05, Pino
Strabioli incontrera' Luciana Turina. Ad 'Animali e Animali'
alle 9.55, Licia Colo' avra' in studio la naturalista Francesca
Sotti per scoprire quanto gli animali possono essere anche degli
ottimi padri. 'Unabomber' sara' infine il titolo della
puntata de 'Le Storie', alle 12.45, di Corrado Augias. In studio
il neuropsichiatra infantile Francesco Ronco e Danilo Coppe,
esperto di esplosivi.
(ANSA).
I08-LC
17-MAR-05 13:34 NNN
RAITRE: DON LUIGI CIOTTI E CECCHI GORI A 'CHE TEMPO CHE FA'
(ANSA) - ROMA, 19 MAR - Don Luigi Ciotti e Vittorio Cecchi
Gori saranno gli ospiti di 'Che tempo che fa', in onda domani su
Raitre alle 20.10. Completeranno la puntata la surreale
'opinione' di Maurizio Milani e le previsioni meteorologiche per
la settimana, a cura di Luca Mercalli.
(ANSA).
I08-LB
19-MAR-05
12:46
44
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAITRE: L'IMPEGNO CONTRO LA MAFIA DI 'LIBERA' A 'PRIMO PIANO
(ANSA) - ROMA, 19 MAR - I dieci anni di impegno contro la
mafia e per l'educazione alla legalita' portati avanti da
'Libera', l'associazione presieduta da don Luigi Ciotti,
verranno raccontati, lunedi' alle 23.20 su Raitre, a 'Primo
Piano'.
Ospiti in studio, il Procuratore della Repubblica di Palermo
Pietro Grasso e don Ciotti, che proprio lunedi', a Roma, nella
'Giornata Nazionale della Memoria e dell'Impegno in ricordo
delle vittime delle mafie', incontrera' il Presidente della
Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. (ANSA).
XBB-GIA
19-MAR-05
18:25
45
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: ROMA RICORDA VITTIME, I LORO NOMI SU UNA STELE / ANSA
SONO CITTADINI ONORARI; DOMANI CERIMONIA IN COMUNE CON CIAMPI
(ANSA) - ROMA, 20 MAR - Roma ha ricordato oggi, con un
incontro in Campidoglio, le oltre 600 vittime della mafia, che
diventeranno presto, simbolicamente, cittadini onorari della
citta' attraverso un monumento che ne riportera' tutti i nomi.
La stele - con il lungo elenco delle vittime dal 1946 a oggi sara' inaugurata il prossimo 21 aprile, Natale di Roma, nel
parco della villa confiscata al cassiere della banda della
Magliana, Enrico Nicoletti, dove nella stessa data aprira' la
Casa del Jazz.
Domani pomeriggio, in piazza del Campidoglio, alla presenza
del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e del
sindaco Walter Veltroni, saranno letti i nomi di tutte le 639
vittime delle mafie, come avvenne per la prima volta nel 1996,
nella stessa piazza, durante la prima giornata del ricordo
promossa da 'Libera', che conta una rete di 1.200 associazioni
impegnate nell'educazione alla legalita' e alla lotta alla
mafia.
Ci saranno anche 150 familiari delle vittime, gli stessi che
stamane, per la prima volta, si sono ritrovati tutti insieme
nell'aula Giulio Cesare in Campidoglio con il sindaco Veltroni,
il fondatore di Libera don Luigi Ciotti, Rita Borsellino e il
prefetto Rino Monaco, commissario per le iniziative in favore
delle vittime delle mafie.
''Oggi si parla di meno della mafia, ma la mafia c'e' - ha
detto Veltroni - va combattuta con l'impegno di associazioni
come Libera e con la cultura della legalita', che deve essere
sempre presente nelle istituzioni''.
''Il silenzio si combatte con l'impegno. Bisogna dire basta ha detto don Ciotti - perche' questo cancro continua con una
guerra strisciante. In questi ultimi 10 anni sono state 154 le
vittime di mafia, di cui 37 ragazzi e bambini innocenti. Tutti
parlano di solidarieta', di giustizia, ma poi contano i fatti''.
''Insieme - ha detto Rita Borsellino, sorella del giudice
ucciso nel '92 - possiamo rendere piu' forte la nostra voce, per
fare in modo cosi' che possa essere continuata la battaglia
iniziata dai nostri cari''.
Ad ascoltare, tra gli scranni dell'aula consiliare, c'era chi
e' stato segnato per sempre dai lutti di mafia come Giovanni
Impastato, fratello di Peppino, ucciso nel 1978 a Cinisi, vicino
Palermo, perche' dalla sua radio denunciava apertamente il boss
Gaetano Badalamenti, o Alessandro Antiochia, fratello di
Roberto, l'agente ucciso insieme al commissario Ninni Cassara'
nell'85. ''Mori' tentando di fare scudo al commissario - ha
ricordato Veltroni - un gesto che ricorda quello di Calipari''.
E proprio a Saveria Antiochia, la mamma del poliziotto
ucciso, e' stata intitolata oggi la nuova sede nazionale di
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
Libera, di cui fu tra i fondatori, in un palazzo di via IV
novembre confiscato a Michele Zaza, camorrista, legato alla
banda della Magliana.
Ed ancora a lei e a Rita Atria il sindaco Veltroni ha
intitolato due viali a Villa Paganini, sulla via Nomentana,
insieme a un largo dedicato alle ''vittime delle mafie''. Rita
Atria si suicido' il 26 luglio del 1992 pochi giorni dopo la
strage di via D'Amelio dove mori' il giudice Borsellino. Nel suo
paese, Partanna, in provincia di Palermo, aveva avuto il
coraggio di denunciare apertamente la mafia che le aveva ucciso
il padre, quando lei aveva 11 anni, e poi il fratello. (ANSA).
RO
20-MAR-05
18:33
47
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: VELTRONI E DON CIOTTI, COMBATTERE SILENZIO CON FATTI
A ROMA NUOVA SEDE DI 'LIBERA' IN PALAZZO CONFISCATO A COSCHE
(ANSA) - ROMA, 20 MAR - Combattere il silenzio che sembra
aleggia attorno alla mafia con i fatti e con l'impegno. Su
questo concetto si sono ritrovati il sindaco di Roma, Walter
Veltroni, e il presidente di Libera, don Ciotti, in una
mattinata di appuntamenti alla vigilia della giornata di domani,
che celebra il ricordo delle vittime di mafia.
Nell' aula Giulio Cesare del Campidoglio, dove si svolgono di
solito le riunioni del consiglio comunale, si sono ritrovati i
familiari delle vittime della mafia, che hanno ascoltato gli
interventi del sindaco, di don Ciotti, di Rita Borsellino e del
prefetto Rino Monaco.
''Oggi si parla di meno della mafia, ma la mafia c'e' - ha
detto Veltroni - va combattuta con l'impegno di associazione
come Libera e con la cultura della legalita', che deve essere
sempre presente nelle istituzioni''.
Don Luigi Ciotti ha ricordato che proprio 10 anni fa, in
piazza del Campidoglio, veniva celebrata la prima giornata in
ricordo delle vittime di mafia. Un appuntamento che si ripetera'
domani pomeriggio, alla presenza anche del presidente della
Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
''Bisogna dire basta - ha detto don Ciotti - perche' questo
cancro continua con una guerra strisciante. in questi ultimi 10
anni sono state 154 le vittime di mafia, di cui 37 ragazzi e
bambini innocenti. Tutti parlano di solidarieta', di pace, di
giustizia, ma poi contano i fatti''.
Successivamente la delegazione dei circa 150 familiari delle
vittime di mafia, giunti da varie regioni d'Italia, si sono
recati ad inaugurare la nuova sede dell' associazione Libera, in
via IV Novembre. Si tratta di una palazzina di sei piani, per
complessivi 200 metri quadri, un bene confiscato a Michele Zaza,
camorrista, deceduto negli scorsi anni, legato alla banda della
Magliana. Un'operazione resa possibile dal Comune di Roma grazie
all' apposita legge sulla destinazione a fini sociali dei beni
confiscati alle cosche.
La mattinata si e' conclusa con la cerimonia di intitolazione
di tre viali a Villa Paganini, sulla Nomentana, rispettivamente
a Rita Atria e Saveria Antiochia, due figure simbolo della lotta
alla mafia, e un largo a tutte le vittime della mafia.
Don Ciotti e il sindaco Veltroni hanno annunciato che il
prossimo 21 aprile, giorno dell' inaugurazione della Casa del
Jazz, in una villa confiscata al cassiere della banda della
Magliana, Enrico Nicoletti, sara' anche l'occasione per dedicare
un monumento a tutte le circa 600 vittime della mafia, alle
quali andra' anche la cittadinanza onoraria di Roma. (ANSA).
RO/FV
20-MAR-05
13:19
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TV: DOMANI IL PRIMO 'SPECIALE DIARIO' SULLA MAFIA CON VIGNA
COSTANZO, LA TRASMISSIONE AVRA' UNA CADENZA MENSILE
(ANSA) - ROMA, 20 mar - Domani, 21 marzo, andra' in onda su
Canale 5 il primo ''Speciale Diario'' , un approfondimento della
trasmissione quotidiana ''Diario'' che ''avrà - ha precisato
Maurizio Costanzo - una cadenza mensile'' dedicato alla mafia.
Ospite della trasmissione, che andrà in onda dopo il film ''Io
ho paura'' tra le 23:15 e le 23:20, sara' il procuratore
nazionale Antimafia Pierluigi Vigna. L'intervista tra il
giornalista e Vigna si svolgerà su un treno e sara' interrotta
da alcuni servizi realizzata dai giornalisti della redazione.
''La scelta di uno speciale sulla Mafia - ha detto Costanzo nasce perchè a Diario era venuto Vigna a Diario e finito la
trasmissione ci siamo detti che si poteva fare una cosa un pò
più lunga. Siccome, poi, dovevo decidere l'argomento del primo
'Speciale Diario', che avrà una cadenza mensile, e poichè il 21
marzo è la X giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo
delle Vittime di tutte le mafie (promossa dall'associazione
Libera il cui presidente è Don Luigi Ciotti), abbiamo unito le
due cose''.
Costanzo spiega perchè ha scelto il treno come teatro
dell'intervista: ''Perche' il treno rappresenta il senso di
spostamento, di andar via, di acqua non stagnante, del muoversi,
insommma una cosa dinamica. Io e Vigna chiacchieriamo sul treno
e da lì lancio i servizi realizzati dalla redazione''.
''C'e' un servizio sugli studenti - ha aggiunto il giornalista per capire quanto le nuove generazioni sappiano di magia. Oppure
uno sul carcere per vedere come viene vissulta la mafia
all'interno di un carcere affollato. Un altro è su una donna,
una imprenditricie vittima della camorra, vittima del pizzo. Poi
c'e' una donna di mafia della famiglia Buscemi''.
Costanzo ricorda uno stralcio dell'intervista con Vigna. ''E'
una cosa molto bella che racconta il procuratore mentre mi parla
del primo interrogatorio a Rina che prima sorrise e poi disse:
'Vede dottore alla buonanima del dottor Falcone....'.
L'espressione buonanima detta da Rina, il mandante della morte
di Falcone.Dal momento che eè morto diventa buonanima..lo hanno
ucciso perchè dovevano farlo e dopo lo chiamano buonanima''.
Costanzo e' convinto che ''uno deve capire bene questa frase
per cominciare ad avvicinarsi a capire la mafia''.
(ANSA).
DE
20-MAR-05
15:12
49
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: BERTINOTTI, 'LIBERA' E' OSSIGENO PER BELLE IDEE
LETTERA A DON CIOTTI, GRAZIE A CHIU LAVORA PER ETICA DELL'AGIRE
(ANSA) - ROMA, 21 MAR - ''Dieci anni di impegno contro la
mafia e per la legalita' sempre e dovunque, hanno dato impulso
al nascere di una cultura trasparente in questo Paese e ossigeno
alle belle idee di cui tutti abbiamo tanto bisogno''. E' quanto
scrive il segretario del Prc Fausto Bertinotti in un messaggio
al presidente di Libera, don Luigi Ciotti.
''Te, Libera, il vostro impegno - prosegue - oggi sono punto
di riferimento di un'Italia che ancora a fatica accoglie il
concetto di legalita', che e' costretta a battersi contro troppe
ingiustizie e a subire le angherie dei potenti. Anche grazie a
Libera, grazie a te Luigi, grazie a chi ogni giorno si impegna
per la trasparenza e per una autentica etica dell'agire
quotidiano, oggi tutti noi ci sentiamo un po' piu' ricchi e un
po' piu' orgogliosi. Te ne siamo sinceramente grati''. (ANSA).
COM-FLB
21-MAR-05
17:08
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: GIORNATA RICORDO; LUMIA (DS),MEMORIA MA ANCHE IMPEGNO
(ANSA) - ROMA, 21 MAR - ''Questa giornata, i tanti ragazzi
presenti, le parole che Luigi Ciotti ci ha rivolto a nome di
Libera, devono spingere la politica a vivere il 21 marzo come la
giornata della memoria ma soprattutto dell' impegno''. Lo ha
detto Giuseppe Lumia, capogruppo DS in Commissione Antimafia,
che ha partecipato in Campidoglio a Roma alla giornata per le
vittime delle mafie''.
''Chi gestisce a diversi livelli l' amministrazione pubblica
- sottolinea Lumia - deve essere capace di dare risposte
coerenti alla domanda di legalita' per fare si' che non esistano
piu' zone grigie e collusioni. Bisogna avviare un nuovo impegno
per strappare alle mafie i beni accumulati con la violenza e
riconsegnarli alla societa' civile. E' indispensabile trovare
nuove regole per tenere le mafie fuori dall' economia. Solo
cosi' possiamo veramente ricordare i bambini, le donne, gli
uomini che sono morti in piu' di cento anni per aver combattuto
la mafia''.
(ANSA).
COM-FM
21-MAR-05
17:51
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DA ROMA UN MESSAGGIO, LA MAFIA SI PUO' VINCERE / ANSA
IN CAMPIDOGLIO LETTO DAVANTI A CIAMPI L'ELENCO DELLE VITTIME
(ANSA) - ROMA, 21 MAR - La mafia c'e', e' forte ma puo'
essere sconfitta, se ci sara' l'impegno di tutti, a partire
dalle istituzioni, nel diffondere la cultura della legalita' e
nel rompere il silenzio che ormai circonda il fenomeno mafioso.
E' il messaggio partito oggi da Roma dove, in piazza del
Campidoglio, si e' svolta nel pomeriggio la cerimonia clou della
X giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime
della mafia. Un ritorno, dopo 10 anni, nella stessa piazza nella
quale questa manifestazione, promossa dalle associazioni Libera
e Avviso pubblico, si svolse per la prima volta.
A testimoniare l'attenzione dell'intero Paese e' stata la
presenza alla cerimonia del presidente della Repubblica Carlo
Azeglio Ciampi, in una piazza gremita di familiari delle vittime
di mafia, di cittadini e di studenti provenienti da Roma e da
diverse parti d'Italia mobilitati dall'associazione Libera.
Ed e' stato proprio il presidente di Libera don Luigi Ciotti
a ringraziare Ciampi, per la sua presenza, a nome dei familiari
delle vittime.
Come era avvenuto in mattinata, tra gli applausi di 8.000
studenti accorsi allo stadio Flaminio per la manifestazione di
apertura della giornata, anche in piazza del Campidoglio sono
stati letti i nomi delle 640 vittime innocenti di mafia dal 1893
a oggi: dal prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa ai magistrati
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, fino a Peppino Impastato,
solo per ricordare quelli che hanno ricevuto l'applauso piu'
forte.
''La mafia esiste, e' forte, guai ad abbassare la guardia. Ma
piu' forte e piu' grande e' il nostro Paese. Se saremo tutti
insieme riusciremo a sconfiggerla - ha detto Veltroni - dobbiamo
avere maggior orgoglio per cio' che siamo. Oggi l'Italia e' una
democrazia salda e un pilastro della nuova Europa''. Veltroni,
ricordando il sacrificio di tanti servitori dello Stato, ha
avuto un pensiero per Nicola Calipari, l'agente del Sismi ucciso
in Iraq, che ''definiva la sua vita come 'spendibile'''.
Don Ciotti, nel suo intervento, ha gridato la sua rabbia
contro il silenzio che oggi circonda la mafia. ''Negli ultimi 10
anni - ha detto - ci sono state altre 154 vittime innocenti, di
cui 37 bambini e ragazzi. Sono stati 2.270 complessivamente i
morti in faide di mafia. Bisogna dire basta. Tutto questo non e'
possibile in un Paese civile come il nostro''. Ha poi chiesto
l'impegno delle istituzioni e del mondo della politica:
''Davanti alla sede del Parlamento e delle istituzioni, davanti
alle scuole va scritta la parola 'Continuita''''.
Anche il presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra
ha ammonito le istituzioni a ''non consentire mai a nessuno di
favorire 'la strategia dell'accomodamento' perche' non vinca
52
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
quella che Leonardo Sciascia chiamava la 'strategia della
normalizzazione'''. ''Le vittime della mafia - ha detto
l'assessore agli Affari istituzionali della Regione Lazio Donato
Robilotta, intervenuto in rappresentanza del presidente Storace
- sono un elenco di eroi spesso silenziosi e dai nomi comuni''.
Alla cerimonia erano presenti anche il presidente emerito
della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, il procuratore nazionale
antimafia Piero Luigi Vigna, il segretario nazionale della Cisl
Savino Pezzotta e il prefetto di Roma Achille Serra.
''E' vero che si parla di meno di mafia - ha detto Vigna perche' non fa piu' atti eclatanti. Bisogna tenere alta la
guardia e concentrare gli sforzi sul campo economico-finanziario
perche' e' li' che si concentra la sua azione''. ''La mafia,
dopo la stagione delle stragi - aveva ammonito in mattinata il
procuratore generale di Torino, Giancarlo Caselli, gia' capo
della procura di Palermo - ha scelto di riorganizzarsi nel
silenzio, nell' indifferenza generale. C'e' molto da fare per
combatterla e se non si fa nulla andra' sempre peggio''.(ANSA).
RO
21-MAR-05
19:46
53
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI, C'E' UNA GUERRA NON DEGNA DI PAESE CIVILE
UN GRAZIE A CIAMPI DA PARTE DEI FAMILIARI DELLE VITTIME
(ANSA) - ROMA, 21 MAR - ''Negli ultimi 10 anni ci sono state
altre 154 vittime innocenti della mafia, di cui 37 bambini e
ragazzi. Sono stati 2.270 complessivamente i morti in faide di
mafia. Bisogna dire basta. Tutto questo non e' possibile in un
Paese civile come il nostro''. Lo ha detto con forza il
presidente di Libera don Luigi Ciotti intervenendo in piazza del
Campidoglio alla decima Giornata della memoria e dell' impegno
in ricordo delle vittime delle mafie.
Don Ciotti ha chiesto l'impegno delle istituzioni e del mondo
della politica: ''Davanti alla sede del Parlamento e delle
istituzioni, davanti alle scuole va scritta la parola
'Continuita''''.
Il presidente di Libera ha voluto prima di tutto ringraziare
il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ''per essere
qui'', a nome dei familiari delle vittime della mafia presenti,
numerose, in piazza del Campidoglio.
Rivolgendosi in particolare al mondo della politica, don
Ciotti ha esortato a essere uniti nella lotta alla mafia. ''Il
modo migliore per sconfiggerla e' l'impegno per la legalita'''.
Ricordando il sacrificio di tanti servitori dello Stato, don
Ciotti ha voluto inserire nell' elenco delle vittime di mafia
anche Nicola Calipari. ''Chi lo ha incontrato ha trovato una
persona attenta, puntuale, speciale. Nicola puo' essere messo ha detto - nell' elenco delle vittime di mafia, perche' lui ha
lottato tutta la vita contro questo''.(ANSA).
RO/FV
21-MAR-05
18:08
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI, E' RITORNATA ALLA GRANDE
(V 'MAFIA: RICORDO VITTIME; L'APPLAUSO...' DELLE 11:38)
(ANSA) - ROMA, 21 MAR - ''Siamo i testimoni diretti e sinceri
che la mafia e le mafie sono ritornate, con strategie e
modalita', alla grande''. Lo ha sottolineato il presidente di
Libera, don Luigi Ciotti, rispondendo ai giornalisti a margine
della manifestazione di apertura della decima Giornata della
memoria delle vittime di mafia, in corso allo stadio Flaminio di
Roma.
''Il nostro osservatorio - ha aggiunto - e' quello dei gruppi
che lavorano sul territorio: dalla Calabria alla Sicilia, dal
Friuli al Piemonte. Bisogna tirare fuori le unghie tutti, ognuno
per la sua parte. Altrimenti questi momenti hanno pochissima
efficacia, bisogna lavorare in concreto''.
Don Ciotti e' tornato a sottolineare la necessita' di
accelerare i tempi per la confisca dei beni sequestrati ai
mafiosi, un sistema che ha permesso anche a Libera di destinare
terreni confiscati a cooperative agricole che permettono di dare
lavoro a tanti giovani, specie del Sud. ''La legge deve essere
snellita. Tra sequestro, confisca, destinazione e riutilizzo
passano 10 anni. Ci vogliono tempi piu' brevi''.
''Per correttezza - ha continuato - devo dire che quello che
si e' ottenuto sinora si deve alla sana testardaggine di tanti
bravi prefetti che lavorano in contesti molto difficili''.
Don Ciotti ha anche annunciato che, proprio sul tema della
velocizzazione dei tempi per l'assegnazione dei beni confiscati,
domani sara' siglato un protocollo d'intesa tra Libera,
prefettura di Roma, Comune e Provincia di Roma e Regione Lazio.
''Il prefetto di Roma - ha osservato don Ciotti - ha accolto
subito la proposta in modo molto pratico, concreto e veloce''.
(ANSA).
RO/FV
21-MAR-05
12:54
55
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: RICORDO VITTIME; L'APPLAUSO A ROMA DI 8.000 STUDENTI
IL PIU' SENTITO PER BORSELLINO, FALCONE E IMPASTATO
(ANSA) - ROMA, 21 MAR - E' andato a Peppino Impastato,
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino l' applauso piu' forte dei
circa otto mila studenti provenienti da Roma e da diverse
regioni italiane che, allo stadio Flaminio della capitale,
stanno partecipando alla cerimonia di apertura della decima
giornata della memoria e dell' impegno in ricordo delle vittime
delle mafia.
In apertura, una studentessa ha letto dal palco i nomi delle
640 vittime uccise delle mafie a partire dal 1893 ed e' stato
proprio quando sono stati fatti i nomi di Falcone, Borsellino e
Impastato che gli studenti hanno fatto l' applauso piu' lungo.
La decima giornata della memoria, promossa dalle associazioni
Libera e Avviso pubblico in collaborazione con il Comune e la
Provincia di Roma e il patrocinio della regione Lazio,
proseguira' nel pomeriggio con un incontro in piazza del
Campidoglio dove e' prevista anche la partecipazione del
presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
Gli studenti che gremiscono gli spalti provengono da 130
scuole, di cui 30 dalla capitale e il resto da varie regioni tra
cui Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Toscana, Piemonte e
Emilia-Romagna.
''Vogliamo crescere in un mondo pieno di luci e colori'', si
legge su uno degli striscioni esposti dai ragazzi e poi su
altri: ''Peppino Impastato le tue idee camminano sulle nostre
gambe'', ''Legalita' e lavoro'' e ''Con don Puglisi per aiutare
la gente per bene a camminare a testa alta''.
Durante la manifestazione e' previsto l' intervento del
presidente e del vicepresidente di Libera, don Luigi Ciotti e
Rita Borsellino, del sindaco di Roma, Walter Veltroni e degli
assessori alle Politiche della scuola di Roma e provincia, Maria
Coscia e Daniela Monteforte. (ANSA).
RO/IAT
21-MAR-05
11:38
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CAMORRA: OMICIDIO GIULIANO; A FORCELLA TRA PAURA E PIETA'/ANSA
PARROCO:SE NON BASTANO QUELLE ESISTENTI,REGOLE SPECIALI A NAPOLI
(ANSA) - NAPOLI, 22 MAR - La gente di Forcella, quella stessa
che giusto un anno fa piangeva la morte di Annalisa Durante, la
quattordicenne rimasta vittima di una sparatoria, oggi fa i
conti con l'uccisione di Nunzio Giuliano, che al rione e alla
sua famiglia camorrista aveva voltato le spalle 18 anni fa, dopo
la morte per ovedose del figlio diciassettenne.
Tra i vicoli di un quartiere che da sempre vive al confine
tra lecito ed illecito, l'uccisione di Giuliano suscita timori e
pieta'. La gente ha paura ma, nello stesso tempo, ha voglia di
capire se l'omicidio di ieri sera sia un episodio isolato oppure
rappresenti il preludio ad una nuova guerra che potrebbe tornare
ad insanguinare le strade di Forcella.
La notizia dell'agguato a Nunzio Giuliano si e' diffusa fin
da ieri sera attraverso la tv e i giornali, ma anche con il
passaparola tra i 'bassi' e i portoni bui, le botteghe e le
bancarelle, fra gli abitanti che un tempo erano vicini alla
famiglia e quelli che vorrebbero cambiare volto al rione.
Commenti a mezza voce, nessuna scena di isterismo come avvenuto
nei mesi scorsi quando a cadere sotto i colpi dei sicari fu
Eduardo Bove, il nuovo 're' di Forcella, il marito di una delle
sorelle Giuliano trucidato in casa da un commando di sicari.
Tanti giornali aperti e qualche parola di commiserazione per
''un uomo che con questo quartiere 'disgraziato' non aveva piu'
nulla da spartire'', come spiega Anna, una giovane donna del
rione. Lei non lo ricorda bene, ma descrive Nunzio Giuliano come
''una persona perbene''. ''A casa - racconta - dicono che abbia
sofferto molto per la morte del figlio. Di qui la decisione di
andar via. Peccato, il suo unico torto e' stato quello di
chiamarsi Giuliano''.
Ma c'e' anche chi pensa alle conseguenze di questa nuova
esplosione di violenza:''Se quelle che ci sono non bastano, si
facciano delle leggi speciali per Napoli e per i suoi quartieri
a rischio'', arriva a dire il parroco di San Giorgio ai Mannesi,
don Luigi Merola. ''Nella nostra vita - prosegue il sacerdote
che lo scorso marzo celebro' i funerali di Annalisa Durante deve entrare il diritto alla rabbia come nell'Antico Testamento.
Continuita' deve essere la parola d'ordine che deve riecheggiare
in ogni dove, dalle nostre case alle scuole passando per chiese,
palazzi, associazioni. Non ci dobbiamo accontentare di fiammate,
ma dobbiamo proseguire quel percorso di legalita' di cui si e'
parlato anche ieri a Roma con don Ciotti, alla presenza del
presidente Ciampi''.
Il giovane sacerdote questa mattina nella sua parrocchia ha
raccolto le paure e le ansie di alcune madri che si sono recate
da lui per ricevere conforto e rassicurazioni. Racconta don
Merola:'' 'Padre, siamo preoccupati per i nostri figli'. Questa
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
frase, detta da una madre di quattro ragazzi, tra i 20 e i sei
anni, mi ha molto colpito - spiega il parroco - Vuol dire che la
gente ha paura. Questa e' una continua sfida che viene lanciata
da una criminalita' che mentre sembra moribonda torna a
colpire''. Don Merola ha incontrato solo un paio di volte Nunzio
Giuliano, l'ultima lo scorso novembre:'' Di lui mi colpi' il
coraggio con il quale diceva che i nostri ragazzi non devono
entrare nella camorra, anzi devono stare il piu' lontano
possibile. Ora tocca a noi, tutti insieme, cambiare le cose''.
''Nel giorno del primo anniversario della morte di Annalisa,
durante la funzione religiosa, chiedero' alle istituzioni
presenti di riaprire il tavolo 'pro Forcella' - annuncia don
Merola - La scuola e' arrivata, ma abbiamo bisogno che si lavori
per il 'marchio' Forcella e per il commissariato. La pattuglia
fuori alla chiesa non basta, e' necessario che le forze
dell'ordine entrino nei vicoli dove si annidano lo spaccio di
droga ed il malaffare''. (ANSA).
YW6-CRL/BOM
22-MAR-05
17:17
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RIFUGIATI: ASILO, DATI DISCORDANTI SU FENOMENO IN ITALIA /ANSA
PRIMO RAPPORTO CURATO DA CONSORZIO ITALIANO DI SOLIDARIETA'
(ANSA) - ROMA, 22 MAR - I richiedenti asilo in Italia sono 26
mila, come sostiene il Consorzio italiano di Solidarieta' (Ics)
o 10.500, come risulta al Ministero dell'interno? E i rifugiati,
sono 12 mila come afferma l'Alto Commissariato delle Nazioni
Unite o 555 come sostiene la Commissione centrale per il
riconoscimento dello status di rifugiato del Ministero? L'enorme
scarto tra le cifre evidenzia la difficolta' di raccogliere i
dati su ''un fenomeno mai studiato in maniera approfondita'',
nonche' ''il clamoroso fallimento dei sistemi di monitoraggio''.
Questo e' quanto emerge dal primo Rapporto sul diritto d'asilo
in Italia, presentato oggi a Roma da Ics, dal titolo ''Rifugiati
in Italia: la protezione negata''.
Sotto accusa e' la legge Bossi-Fini che, per l'organizzazione
umanitaria, prevede solo formalmente il diritto d'asilo. ''Non
esiste una legge organica in materia - denunciano - ne' il
sistema di protezione introdotto dalla Bossi-Fini e' sufficiente
per rispondere alle necessita' dell'accoglienza''.
Lo studio si basa sui dati dell' Alto Commissariato dell'Onu
per i Rifugiati (Unhcr), della Commissione Centrale e della
Corte dei conti, oltre che sulla rielaborazione dei dati
risalenti al 2003 e relativi a 4.063 casi di richiedenti asilo e
rifugiati, raccolti attraverso un questionario erogato a 36
associazioni e agli enti locali che operano nei territori dove
esistono centri di accoglienza profughi e Centri di permanenza
temporanea (Cpt).
Nel rapporto, Ics denuncia che ''la tutela della condizione
dei 'titolari di protezione umanitaria' e' fortemente
diversificata a seconda delle aree geografiche''. Dall'analisi
dei dati, risulta che, per rinnovare il permesso di soggiorno, a
Palermo, Bolzano e Viterbo sono necessari da 4 a 6 mesi, a
Foggia o a Torino da 7 a 10 mesi. L'inefficienza della macchina
burocratica e delle procedure da attivare si concretizza in file
estenuanti, lungaggini procedurali e interpreti considerati 'non
all'altezza'.
Inoltre, dai dati della Corte dei Conti, emerge che nel 2003
l'accoglienza di un richiedente asilo nel Sistema di protezione,
che e' coordinato dall'Anci, e' costato allo Stato meno di 18
euro al giorno. Uno straniero trattenuto nei Cpt, invece, in
media 70 euro al giorno. ''Presumiamo - ha detto Giancarlo
Schiavone, vice presidente Ics - che con l'entrata in vigore del
regolamento di attuazione della Bossi-Fini, i futuri Centri di
identificazione andranno a sostituirsi all'accoglienza
decentrata proposta dal Servizio di protezione. Con conseguente
aggravio delle spese''.
I centri di permanenza temporanea, secondo don Luigi Ciotti,
presidente di Libera, ''sono immorali e calpestano la dignita'
59
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
umana''. Dello stesso parere e' Rosa Rinaldi, vicepresidente del
Consiglio provinciale di Roma. ''I cpt sono la nostra vergogna dice - sono recinti che assomigliano molto a quei campi in cui
si concentravano le persone per sesso, razza e appartenenza''.
Per disciplinare in maniera organica la materia del diritto
d' asilo, Ics propone quindi la costituzione di un Comitato
indipendente di garanzia dell'asilo nei centri di trattenimento
alle frontiere e nei luoghi di primo ingresso, con lo scopo di
monitorare il fenomeno delle richieste di asilo, il
potenziamento del ruolo degli enti locali all'interno del
Sistema di Protezione, e lo snellimento delle procedure
amministrative per il riconoscimento dello status di rifugiato.
''Chi cerca futuro e dignita' - ha affermato don Ciotti - da una
parte e' criminalizzato, dall'altra e' oggetto della
criminalita' e delle mafie interessati al traffico di esseri
umani''.
(ANSA).
I02-FM
22-MAR-05
19:55
60
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IN 2000 A ROMA PER SHOW DI GRILLO CONTRO LE MAFIE
IN AREA DOVE ERA BENE CONFISCATO, CON CASELLI E DON CIOTTI
(ANSA) - ROMA, 22 MAR - Sulla collina della pace, a borgata
Finocchio, adesso c'e' solo terriccio e un grande palco con un
grande schermo. Beppe Grillo arriva, per una improvvisata romana
fuori dagli appuntamenti della sua tournee, con un look radical,
giacca di pelle nera, e trova ad applaudirlo oltre duemila
persone, tutti o quasi, abitanti della borgata romana a pochi
chilometri dal Grande raccordo anulare, identificata per anni
come la borgata dell'ecomostro, un palazzo di sei piani
confiscato alla banda della Magliana.
Con Grillo, per lo show d'impegno sociale ''Contro tutte le
mafie'', ci sono don Luigi Ciotti, il procuratore capo di
Torino, Giancarlo Caselli, l'assessore comunale uscente alle
periferie, Luigi Nieri e quello entrante, Paolo Carrazza.
Un video con la storia dell'ecomostro, e della collina della
pace (terreno che verra' trasformato in un parco pubblico), poi
Grillo incomincia: ''Siamo in duemila, ma per la questura siamo
solo in 18''.
Risate, applausi per il comico genovese che segue gli input
del pubblico. Un cartello di una donna spunta tra la folla:
''Mamma di' a Walter che non voglio fare i doppi turni a
scuola''. E si parla della riforma Moratti, con un occhio alle
''distrazioni'' della televisione. ''Abbiamo parlato di
crocifisso si', crocifisso no, per mesi - dice Grillo - sono
sicuro che dopo la legge Moratti, Gesu' dalla scuola se ne e'
andato da solo''. Si ride ancora e si parla poi di giustizia.
''La lotta all'illegalita' - ha detto Caselli dal palco - se
si facesse solo con le manifestazioni come questa non
basterebbe. Bisogna aggredirla, i vostri cartelli dicono quello
che volevo dirvi: se il lavoro e la scuola non ci sono c'e' la
tentazione di cedere alle sirene dell'illegalita'''.(ANSA).
YJ4-RO/IAT
22-MAR-05
22:41
61
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IRAQ: DIGIUNO, FASCIA BIANCA E FAX PER DIRE NO ALLA GUERRA
RIPRENDE INIZIATIVA GRUPPO PACIFISTA INTERRELIGIOSO
(ANSA) - ROMA, 23 MAR - Dopo la liberazione di Giuliana
Sgrena e il suo drammatico epilogo con la morte di Nicola
Calipari, e dopo un periodo di riflessione, il gruppo pacifista
interreligioso rilancia con forza il digiuno a staffetta 'Quanti
giorni all'alba?' iniziato pochi giorni prima della liberazione
della giornalista del 'Manifesto'.
''Non possiamo accettare in silenzio tale logica di morte affermano - non e' piu' possibile sopportare una profanazione
cosi' subdola e pervicace del grande bene che e' la vita. Il
nostro Dio e' il Dio dei vivi e non dei morti. Per questo noi
'ostinati della pace' ribadiamo con forza la nostra volonta' di
proseguire con il digiuno a staffetta fino al ritiro delle
nostre truppe dall'Iraq''. ''C'e' stata in questo paese continuano - una risposta forte e trasversale, soprattutto
interreligiosa (cristiani, musulmani ed ebrei hanno digiunato).
Andiamo avanti allora. Continuiamo il digiuno che rappresenta un
grido sofferto per il popolo iracheno e per tutti i popoli che
vivono situazioni di conflitto''.
I promotori di 'Quanti giorni all'alba?' chiedono quindi a
tutti coloro che digiunano di: astenersi dal cibo da mezzanotte
a mezzanotte oppure astenersi dal cibo e dai liquidi dall'alba
al tramonto (come praticato dai musulmani); portare una fascia
bianca al braccio; inviare un fax alla presidenza del consiglio
(06/67793169) oppure una e-mail a '[email protected]' per
annunciare la propria adesione al digiuno; indire nel giorno del
digiuno nella propria citta' o nel proprio quartiere un momento
pubblico; inviare la propria adesione al sito
www.pergiuliana.org.
Tutti i giovedi', dalle ore 17,30 alle 19,30, un gruppo di
persone sara' presente a Roma davanti al Parlamento. ''E'
necessario - affermano - mettere a disposizione tutta la
creativita', tutto l'impegno possibile affinche' l'Iraq, il
nostro paese, l'umanita' tutta possano vivere un futuro di
pace''.
Tra gli aderenti al digiuno: padre Alex Zanotelli, l'imam di
Firenze Izzeddin Elzir, il rabbino Jeremy Milgrom, la Tavola
Valdese, l'archimandrita della Chiesa Melchita Julio Brunella,
il segretario dell'Ucoii (Comunita' islamiche in Italia) Hamza
Piccardo, Albino Pizzotto di 'Beati i costruttori di pace',
Tonio Dell'Olio di Pax Christi Italia, don Luigi Ciotti del
Gruppo Abele. (ANSA).
AB
23-MAR-05
19:12
62
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAITRE: STORIA DI UN RAGAZZO DETENUTO A 'RACCONTI DI VITA'
(ANSA) - ROMA, 26 MAR - Nella puntata di 'Racconti di vita',
in onda su Raitre domani alle 12.40, si parlera' della voglia di
'risorgere' di un ragazzo detenuto e della sua famiglia.
Giovanni Anversa si colleghera' con la Casa Circondariale di
Lauro, un istituto a custodia attenuata riservata a detenuti
tossicodipendenti, per ascoltare il racconto del ragazzo e
quello della moglie presente in studio e le riflessioni di Don
Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e presidente di Libera.
I08-BGG
26-MAR-05
13:47
63
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AZIONE CATTOLICA: A SCAMPIA XII CONGRESSO NAZIONALE STUDENTI
(ANSA) - NAPOLI, 30 MAR - Il Movimento studenti dell'Azione
cattolica sceglie Scampia per il suo XII congresso nazionale, e
per la prima volta in 35 anni tiene il suo appuntamento
istituzionale piu' importante lontano dalle ''storiche'' sedi
romane dell'associazione. Una decisione presa per esprimere
solidarieta' e impegno
Nel quartiere Scampia di Napoli, dal 1 al 3 aprile, oltre 150
delegati provenienti da tutta Italia in rappresentanza dei
rispettivi gruppi diocesani si ritroveranno per tre giorni per
riflettere sui temi della scuola e della cittadinanza e per
eleggere il nuovo segretario nazionale del Movimento. LIl
Congresso si aprira' all'Itis Galileo Ferraris, situato proprio
nel quartiere delle famigerate ''Vele''.
A Scampia, e poi alla Sala Gemito in piazza Museo (dove si
terra' la seconda parte dell'iniziativa), interverranno Pia
Blandano, preside palermitana e responsabile del progetto Scuola
di ''Libera'', il network antimafia coordinato da don Ciotti e
Rita Borsellino; Davide Guarneri, responsabile dell'associazione
bresciana ''Comunita' e Scuola''; Francesco Campagna, direttore
dell'Istituto ''Toniolo'' per il diritto internazionale e la
pace; don Alessandro Amapani, della Pastorale Giovanile della
CEI; Franco Venturella, presidente del MIEAC; Ilaria Vellani e
Marco Franchin, vicepresidenti dell'Azione Cattolica Italiana.
Concluderanno i lavori il sindaco di Napoli Rosa Iervolino Russo
e la presidente dell'Azione Cattolica Italiana Paola Bignardi.
Gli studenti di AC vogliono lanciare un messaggio: ''C'e'
bisogno di rinnovata coscienza civile nel Paese, e questa deve
cominciare a nascere dalle scuole. Vogliamo dimostrare che nella
scuola di oggi che sacrifica l'educazione alla cittadinanza sono
migliaia i ragazzi che vogliono mettersi in gioco per il bene
degli altri, e che e' ora che le istituzioni ne tengano conto''.
(ANSA).
COM-DT/BOM
30-MAR-05
15:09
64
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TURISMO: DOPO TSUNAMI CRESCIUTO QUELLO SESSUALE IN BRASILE
PRESENTATA A FIRENZE CAMPAGNA 'STOP SEXUAL TOURISM'
(ANSA) - FIRENZE, 30 MAR - Ogni anno, circa 500 mila persone,
fra cui dai 70 agli 80 mila italiani, scelgono il Brasile come
meta di turismo sessuale. Un fenomeno che tende a crescere,
specie da dopo lo Tsunami nel Sud est asiatico, che ha dirottato
verso altre aree questa particolare forma di viaggio.
Il quadro e' stato illustrato, durante la presentazione
della campagna ''Stop sexual tourism'', che parte con il Brasile
e coinvolge una ventina fra associazioni e istituzioni italiane,
fra cui l' Arci, la Coop, la Regione Toscana, Emergency,
Provincia di Modena e gruppo Abele.
Fra gli appuntamenti in programma per la campagna, anche un
simposio a Fortaleza, 2 milioni e mezzo di abitanti nel nord est
del Brasile, una delle citta' piu' battute dai turisti del
sesso. La proposta e' stata lanciata stamani dall' intellettuale
brasiliano Frei Betto e accolta dal presidente della Regione
Toscana, Claudio Martini, che ha offerto la collaborazione dell'
istituzione regionale.
''Fra dicembre 2004 e gennaio 2005 - ha spiegato il sindaco
di Fortaleza, Luizianne Lins - c' e' stato un aumento del 13,5%
delle presenze turistiche rispetto all' anno precedente. Gran
parte della crescita e' dovuta agli stranieri, aumentati circa
del 40%. Se si analizza l' offerta turistica di Fortaleza, si
scopre che sta crescendo l' offerta del sesso a buon mercato''.
''Aderendo a questa campagna - ha spiegato Martini - la
Toscana, che e' una delle grandi regioni turistiche del mondo,
si impegna affinche' cresca il turismo giusto, sostenibile, che
valorizza le bellezze paesaggistiche e culturali. Fra l' Europa
e i paesi in via di sviluppo deve nascere un rapporto di
cooperazione che mira alla crescita comune, non allo
sfruttamento e al degrado della persona''.(ANSA).
Y6G-GRD
30-MAR-05
17:17
65
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIUSTIZIA: RADICALI LANCIANO CAMPAGNA CONTRO EX CIRIELLI
APPELLO PER ELIMINARE ARTICOLI CHE PENALIZZANO I RECIDIVI
(ANSA) - ROMA, 3 APR - E' iniziata la campagna, promossa dai
Radicali italiani, da Nessuno tocchi Caino e dall'associazione
radicale 'Il detenuto ignoto', contro la cosiddetta legge ''ex
Cirielli'' nota anche come 'salva Previti', nelle parti in cui
cancella, per i recidivi, i benefici previsti dalle leggi
vigenti tra le quali la 'Gozzini' che concede premi ai detenuti
che si comportano correttamente. ''Questa misura - dicono i
radicali, in una nota che annuncia l'iniziativa - riporterebbe
indietro di 30 anni il disastrato sistema delle carceri, e per
questo lanciamo un appello che conta gia' molte adesioni''
In particolare, i radicali si rivolgono ''ai parlamentari,
di maggioranza e opposizione, affinché riconsiderino gli aspetti
della 'ex Cirielli' potenzialmente, devastanti''. Tra questi,
gli articoli 4,5 e 7, ''destinati a circoscrivere o, peggio, ad
annullare l'eredita' della 'Gozzini'''. Togliere ai recidivi
''che sono l'80% della popolazione carceraria la possibilita' di
accedere ai benefici significa - dicono i radicali - riversare
disperazione e violenza dentro le carceri con pesanti ricadute
nel nostro livello di civilta': per queste ragioni, chiediamo ai
parlamentari, di correggere, o, se rimarra' in questa versione,
di non approvare il provvedimento''.
All' appello - che conta le firme di Furio Colombo, Candido
Cannavo', Giuliano Ferrara, Gabriele Polo, Ettore Randazzo,
Renato Farina - hanno aderito le associazioni, Antigone,
Ristretti Orizzonti, Comunita' Villa Maraini, Conferenza
nazionale Volontariato Giustizia, Gruppo Abele di Don Luigi
Ciotti, Associazione Societa' Informazione, Il Due di San
Vittore, la Comunita' S. Benedetto al Porto di don Andrea Gallo,
don Giovanni Usai della Comunita' Il Samaritano, CGIL polizia
penitenziaria. (ANSA).
COM-NM
03-APR-05
17:10
66
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
REGIONALI: VENDOLA,'PRIMO GIORNO' IN CUCINA CON LA MAMMA/ANSA
(ANSA) - BARI, 5 APR - Sorridente si era fatta ritrarre con
il figlio candidato nell'unico manifesto elettorale nel quale
anche Nichi Vendola, prossimo presidente della Regione Puglia,
accennava un sorriso. E sorridente anche oggi, nella cucina di
casa a Terlizzi, e' stata al fianco di suo figlio mentre da ogni
parte d'Italia arrivavano per telefono congratulazioni di amici,
compagni di partito o di battaglie politiche e rappresentanti
delle istituzioni, in un continuo viavai di giornalisti e
conoscenti.
La signora Antonetta, mamma del candidato che ha vinto la
sfida tutta in salita contro il centrodestra pugliese, mentre il
figlio rilascia interviste si alza dalla sedia, prepara il
caffe', si avvicina e ogni tanto lo bacia. Poi torna a sedersi e
racconta a chi le chiede se abbia dormito la scorsa notte:
''siamo andati a dormire alle quattro, un po' ho dormito ma alle
8 mi sono svegliata e ho cominciato a fare il ragu'. Poi abbiamo
mangiato insieme con un giornalista''.
Parlare con lei e' difficile, cosi' come con Vendola, per le
continue telefonate che arrivano sui vari telefonini di
famiglia, soprattutto della sorella Patrizia che cerca di fare
un po' da filtro. Mentre Vendola parla con i giornalisti arriva
anche la telefonata di congratulazioni e auguri del presidente
della Camera, Pierferdinando Casini. ''Ma - racconta il nuovo
governatore - hanno gia' chiamato tutti gli esponenti del
centrosinistra, Prodi, Fassino, D'Alema e gli altri, ma anche
Cicchitto e so che Follini mi ha cercato piu' volte. Hanno
chiamato tutti i colleghi della commissione parlamentare
antimafia, dal mondo del volontariato e della chiesa.
Graditissima la telefonata di Don Ciotti e bellissima e' stata
la telefonata di Leo Gullotta''.
Mentre Nichi si allontana dalla stanza per una intervista
radiofonica, la mamma prepara il caffe' e si lascia andare a
qualche ricordo. Dalla prospettiva della gioia odierna tutte le
difficolta' e le incomprensioni che qualche volta ci sono state
con Nichi appaiono sbiadite: ''non ci sono stati mai scontri racconta - ma solo qualche tensione. Ma poi ho capito e mi sono
detta di essere stata in alcuni casi stupida e ignorante''. Lei,
anche prima che Nichi cominciasse a fare politica, ha sempre
votato per il partito comunista, cosi' come suo marito, piu'
volte consigliere comunale e militante.
Ogni tanto guarda il manifesto che la ritrae sorridente col
figlio e che e' affisso sulla porta della cucina. 'Me lo sono
trovato in casa un giorno - racconta - la foto era stata fatta
dopo la vittoria delle primarie e pubblicata con un servizio
dedicato a Nichi su 'Vanity Fair''. Mamma Antonetta e' contenta
per la vittoria, ma anche preoccupata per le responsabilita' che
il figlio dovra' affrontare. E anche Nichi non nasconde di
67
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
esserlo, anche se ha ben chiaro il metodo che seguira' per
governare. Non sara' quello del ''decisionismo accentratore'',
rimproverato per tutta la campagna elettorale al presidente
uscente Raffaele Fitto, ma quello del confronto e della
concertazione. E poi, consapevole di essere anche al centro
dell'attenzione nazionale perche' ''ha anticipato una condizione
che e' imminente per il suo partito, cioe' quella di integrarsi
nelle funzioni di governo'', ammette: ''l'aspettativa e' grande,
da parte del mio partito, del centrosinistra e della gente''. Ma
sa gia' qual e' il primo passo che fara' nella prospettiva della
composizione della giunta. ''Ho delle idee - spiega - e intendo
discuterle innanzitutto con Romano Prodi: l'idea fondamentale e'
che la Puglia debba diventare un vero laboratorio politico
culturale di livello europeo''. (ANSA).
LF
05-APR-05
21:08
68
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CARCERI: MANIFESTAZIONE A MILANO CONTRO DECRETO LEGGE MEDURI
(ANSA) - MILANO, 18 APR - Contro ''la miopia del governo che
considera il carcere un contenitore di vite a perdere'' e contro
il decreto legge Meduri (in discussione domani alla Camera),
Cgil, gruppo Abele, Ordine degli Assistenti Sociali hanno
organizzato a Milano una manifestazione di protesta. In
particolare e' stato messo sotto accusa l'art. 3 del decreto che
trasforma i Centri di servizio sociale per adulti in Uffici di
esecuzione penale.
Sergio Segio, del gruppo Abele, ha ricordato che di tutti i
recidivi, il 12% sono quelli che hanno concluso di scontare la
pena affidati ai servizi sociali (400 operatori in tutta
Italia), il 27% sono tossicodipendenti e il restante sono coloro
che hanno terminato di scontare la pena in carcere. Il 25% dell'
intera popolazione carceraria (56mila persone a fronte delle
50.219 che hanno diritto a pene alternative) non ha un tetto
dove andare una volta libero; oltre il 50% sono immigrati,
tossicodipendenti, persone disadattate o con disagio psichico.
''L'intera produzione e proposta legislativa di questo
governo in materia penale e penitenziaria - si legge in una
lettera inviata da Segio a Marco Pannella - e' stata tesa a
ulteriori strumenti di contenimento e repressione nei confronti
delle fasce piu' deboli: immigrati e tossicodipendenti in primo
luogo, ma piu' in generale verso i poveri e gli emarginati''.
Gli strumenti: ''enfatizzazione della costruzione di nuove
carceri (con ingenti risorse destinate allo scopo in continuita'
e aggravamento delle scelte del precedente governo)'' e
''mancata approvazione del regolamento penitenziario e la
normalizzazione del 41 bis e del carcere duro''.
In particolare ''la direzione della legge Meduri e' di
cancellare il sociale e rafforzare il penale'', con la delega
per la riforma del corpo di polizia penitenziaria ''avanza la
militarizzazione delle carceri e del personale tutto'', la
Cirielli-Vitali ''cosiddetta SalvaPreviti all'esame del Senato
porterebbe a 20mila nuovi detenuti'' e ''finirebbe per squassare
il sistema carcerario'', l'introduzione del lavoro civico non
retribuito per i detenuti ai fini della riduzione della pena
significherebbe ''togliere dalle strade i gruppi a rischio per
trasformarli in esercito industriale di riserva'', la modifica
dell'art. 27 della Costituzione in materia di responsabilita'
penale ''tende a sminuire la funzione rieducativa della pena a
favore di quella retributiva'', ''per non parlare della legge
Fini sulle droghe e dei suoi devastanti e prevedibilissimi
effetti''. (ANSA).
VO
18-APR-05
13:24
69
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AMNISTIA: SIT-IN DOMANI A MONTECITORIO PER SOLLECITARLA
29 SIGLE HANNO ORGANIZZATO INIZIATIVA
(ANSA) - ROMA, 19 APR - Un sit-in a favore dell'amnistia
sara' attuato domani in piazza Montecitorio alle 13 in
concomitanza con la discussione del provvedimento in Commissione
Giustizia alla Camera. La manifestazione, che e' a sostegno
dell'iniziativa intrapresa da Marco Pannella e' stata indetta da
29 organizzazioni, tra associazioni impegnate nel volontariato e
nello studio delle realta' penitenziarie, sigle sindacali di
lavoratori del settore e garanti per la tutela dei diritti delle
persone private della liberta'.
L'obiettivo e' ''sollecitare il Parlamento a prendere una
decisione indifferibile sull'atto, evidenziando le intollerabili
condizioni di sovraffollamento in cui vertono le carceri
italiane e la situazione di cronicizzata inflazione dei processi
penali'', come spiegano in una nota i promotori, che invitano i
rappresentanti delle istituzioni e i consiglieri regionali a
recarsi nella stessa giornata in visita nelle carceri.
Al sit-in che ''avra' carattere pacifico, civile e non
violento'' aderiscono tra gli altri l'associazione Papillon di
Rebibbia, Nessuno tocchi Caino, Antigone, Non c'e' pace senza
giustizia, la Comunita' di Sant'Egidio, Villa Maraini,i Radicali
italiani, Don Ciotti, Sergio Segio e la Confederazione Cobas.
(ANSA).
FH
19-APR-05
16:27
70
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
INCENDIATA CASA CAMPAGNA EX SINDACO MARSALA
FORSE INTIMIDAZIONE A FIGLIO, PRESIDENTE PROVINCIALE 'LIBERA'
(ANSA) - MARSALA (TRAPANI), 20 APR - Un incendio di accertata
natura dolosa e' stato appiccato, ieri verso le 19,
nell'abitazione di campagna dell' ex sindaco socialista di
Marsala, avvocato Matteo Gandolfo, padre di Giuseppe Gandolfo,
anch' egli avvocato e presidente provinciale di ''Libera'', l'
associazione fondata da don Luigi Ciotti.
Gli investigatori ritengono che l' attentato sia rivolto
proprio a Giuseppe Galdolfo: davanti al suo garage, un anno fa,
fu trovata una bottiglia con benzina. L' episodio venne
denunciato alla polizia.
Sull' attentato incendiario di ieri sera, che ha provocato
danni ai mobili e alle pareti del soggiorno e di una camera da
letto, indagano i carabinieri.
Giuseppe Galdolfo e' anche legale di parte civile per conto
dell' associazione antiracket di Marsala in alcuni processi di
mafia.(ANSA).
YIZ-FK/GIU
20-APR-05
12:09
71
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: A ROMA UNA STELE PER VITTIME NELLA EX CASA DEL BOSS
IN QUELLA CHE FU RESIDENZA DI NICOLETTI ORA CASA DEL JAZZ
(ANSA) - ROMA, 21 APR - Non bisogna abbassare la guardia e
impegnarsi tutti a liberare il Paese dalla mafia. Con queste
parole il sindaco di Roma, Walter Veltroni ha scoperto la stele
che, all'ingresso dell'ex villa del boss della banda della
Magliana, Enrico Nicoletti, da oggi Casa del Jazz, ricorda le
639 vittime innocenti della mafia dal 1983 a oggi.
Alla cerimonia ha partecipato il presidente di Libera, don
Luigi Ciotti, la moglie di Pio La Torre, Giuseppina, in
rappresentanza dei famigliari delle vittime e i genitori di
Ilaria Alpi, Giorgio e Luciana.Il nome della giornalista e del
suo operatore Miran Hrovatin, uccisi in Somalia, compaiono
nell'elenco. (ANSA).
RO/CIP
21-APR-05 13:27
MAFIA: A ROMA UNA STELE PER VITTIME NELLA EX CASA DEL BOSS (2)
(ANSA) - ROMA, 21 APR - ''Ilaria e Miran sono stati uccisi
dalla mafia internazionale e dal traffico di armi - ha osservato
Giorgio Alpi -. E' un segnale che ci invita a combattere tutte
queste cose perche' altrimenti la tragedia puo' colpire
chiunque''.
Lo scoprimento della targa voluta dal comune di Roma e
dall'associazione Libera e' stato salutato con un minuto di
silenzio e da un applauso dagli studenti delle scuole romane
presenti.
Il lungo elenco delle vittime parte con Emanuele
Notarbartolo, un funzionario di banca ucciso a Palermo nel 1893
e si chiude con Attilio Romano', ucciso a Napoli nel gennaio del
2005. Aveva un negozio di telefonia che fu scambiato per un
boss. La memoria delle vittime continua con i nomi, suddivisi
anno per anno: dai magistrati Giovanni Falcone e Paolo
Borsellino, uccisi nel 1992, a Pio La Torre, l'esponente del Pci
a cui si deve la prima legge sui beni confiscati alla mafia,
ucciso come il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa nel 1982. E
poi nel 1978 c'e' Giuseppe Impastato, nel 1993 don Giuseppe
Puglisi e l'anno successivo don Peppino Diana, due sacerdoti in
prima linea contro la mafia. E ancora il giornalista Giancarlo
Siani e il piccolo Giuseppe Di Matteo, il bambino sciolto
nell'acido da Brusca nel 1995 per punire il padre, collaboratore
di giustizia.
Il sindaco ha sottolineato il valore simbolico dell'apertura,
oggi, della Casa del Jazz in questa villa anni Trenta, che fu
del boss della Magliana ed ora, grazie alla legge sui beni
confiscati, e' stata destinata a fini sociali. ''La lotta contro
la mafia non e' finita - ha continuato Veltroni - perche'
continuano le stragi silenziose e il controllo sull'economia,
72
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
l'impresa e la vita dei cittadini. Questa era una casa di morte
e criminalita', oggi diventa una casa di speranza e di vita''.
La speranza nostra e dei familiari delle vittime - ha
aggiunto don Luigi Ciotti - e' che a questa lapide non debbano
essere aggiunti altri nomi. Ma ognuno deve fare la sua parte e
impegnarsi per questo. Non dobbiamo lasciare solo chi sta
lottando contro la mafia''.
Giuseppina La Torre ha ringraziato, in particolare, il
sindaco Veltroni che sa ''unire iniziative per i giovani con
quelle per ricordare chi e' morto per la liberta', la giustizia
e la pace. Bisogna continuare l'impegno per la legalita' e
iniziative come queste sono un esempio importante''. (ANSA).
RO/CIP
21-APR-05
13:33
73
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RELIGIONE: LETTERA APERTA A VESCOVI SU 'DISAGIO' CHIESA
OLTRE 100 SOTTOSCRITTORI TRA LAICI E RELIGIOSI, TRA CUI BIZZOTTO
(ANSA) - PADOVA, 23 APR - E' il tramonto del buon samaritano?
Sperano di no i firmatari di una lunga lettera aperta,
indirizzata oggi alle comunita' cristiane e ai vescovi italiani
come Cei, che esprime un ''forte disagio'' in settori rilevanti
della Chiesa italiana.
Gia' sottoscritta da piu' di cento persone, tra laici e
religiosi, la lettera nasce ''da un desiderio di comunione
ecclesiale per la fedelta' al Vangelo''. Il disagio, vi si
legge, coinvolge settori diversi e individua come nodi cruciali
la posizione della Chiesa sulla guerra, la scelta preferenziale
per i poveri che contrasta con le ''timide'' critiche della Cei
alla legge Bossi-Fini, la questione della demolizione dello
stato sociale e i rischi di un nuovo collateralismo. Ma il
documento, diffuso in tutta Italia per via telematica, tratta
anche del ''silenzio dell'organo dei vescovi sullo scontro
istituzionale che mina gli equilibri tra i poteri dello Stato e
il decadimento generale della legalita''' e del ''nuovo
processo'' in atto, che porta dalla fede alla religione civile,
cioe' del cristianesimo come ''semplice simbolo della civilta'
del potere imperante''.
Il messaggio, spiega il sacerdote padovano don Albino
Bizzotto a nome dei sottoscrittori, ''non nasce in occasione
della morte o della elezione del Papa, ne' della crisi di
Governo, ma costituisce invece la tappa di un percorso iniziato
l'anno scorso con due lettere inviate alla Conferenza Episcopale
Italiana''. La prima, del maggio 2004, chiedeva alla Cei e ai
singoli vescovi di aprire il dialogo ecclesiale su temi quali
pace, guerra in Iraq, degrado istituzionale, distruzione dello
stato sociale, legge Bossi-Fini, problemi mondiali, ed era
firmata da 300 persone. Un secondo appello agli stessi
destinatari, sottoscritto in autunno da 1.500 persone fra laici,
religiosi, religiose e preti (fra cui padre Alex Zanotelli, don
Luigi Ciotti, il teologo don Carlo Molari), denunciava il
silenzio della Chiesa italiana sulla strage di Falluja. In
entrambi i casi la Cei non dette risposta.
''Il motivo del disagio - e' scritto nella premessa del nuovo
documento - sta nel fatto che l'impegno di singoli credenti,
gruppi, comunita', associazioni e movimenti rimane inadeguato e
necessita di un discernimento ecclesiale sulla fedelta' al
Vangelo assieme a chi e' preposto al servizio della comunione e
dell'unita' della Chiesa italiana''. ''Il Vangelo - afferma la
lettera aperta - rimane punto di riferimento e sorgente non solo
per le scelte individuali e familiari, ma anche per quelle
politiche, economiche e sociali e culturali''.(ANSA).
BE/MO
23-APR-05
17:59
74
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ARMI: RETE DISARMO, PIU' 16% NEL 2004 DEL MADE IN ITALY
INCONTRO CON PARLAMENTARI, ATTENZIONE A ACCORDI BILATERALI
(ANSA) - ROMA, 27 APR - Made in Italy a gonfie vele nel
commercio delle armi: nel 2004 si e' registrato un aumento del
16% rispetto all'anno precedente, cifra record nell'ultimo
quadriennio. Il dato - tratto dalla relazione 2005 sull'export
italiano di armi a cura della Presidenza del consiglio inviata
nel marzo scorso al parlamento - e' stato sottolineato in un
incontro con i parlamentari organizzato dalla Rete Disarmo (alla
quale partecipano, fra gli altri, le Acli, Amnesty
International, Arci, Beati costruttori di pace, Gruppo Abele,
Libera, Ics) che promuove la campagna italiana 'Control arm''.
Incontro che ha permesso di fare il punto sulle politiche in
materia anche in vista dell'imminente esame in Parlamento della
di alcuni trattati bilaterali.
La relazione del governo italiano afferma che nel 2004 le
nuove autorizzazione all'esportazione di armi hanno raggiunto il
miliardo e mezzo di euro. In quattro anno il comparto e'
cresciuto di ben oltre il 72%; lo scorso anno il 70% delle
autorizzazioni (contro il 45% del 2003) e' stato rilasciato a
paesi della Nato. Ai primi posti, quali destinatari delle armi,
c'e' il Regno Unito (15,5%), la Norvegia (13,3%), la Polonia
(8,9%), il Portogallo (8,5%), gli Usa (6,5%), la Grecia (5,7%).
Fra le nuove autorizzazioni (690 complessivamente) c'e' anche la
Malaysia che nel 2004 con oltre 74 milioni di euro si e'
aggiudicata il 5% delle nuove commesse; segue la Turchia (3,2%),
l'India (2,8%) e il Peru' (1,4%). Diminuiscono invece le
commesse dall'area asiatica.
''L'impennata della vendita delle armi italiane - ha
commentato Massimo Paolicelli, presidente dell'Associazione
obiettori nonviolenti - non ci stupisce ma ci indigna
profondamente. Cominciamo infatti a raccogliere i frutti di una
politica che tende ad allargare le maglie della legge 185/90 sul
controllo del commercio delle armi''. Il problema, a suo avviso,
sono gli accordi militari bilaterali con stati come l'India, il
Kuwait, l'Algeria ed Israele ''che portano ad una promozione del
made in Italy della rami senza troppi peli sullo stomaco''.
Sugli accordi militari bilaterali, la Rete Disarmo ha chiesto ai
parlamentari di monitorare attentamente i testi e i dibattiti in
aula.
''Credo - ha osservato Riccardo Troisi della Rete Lilliput che il mondo della pace e del volontariato sociale non possa
stare a guardare, pena l'inutilita' di qualsiasi altra nostra
azione di giustizia o di cooperazione e aiuto: le armi fanno
male anche quando non sparano se catalizzano su di se' risorse e
sforzi molto piu' utili in altri campi''.
La Rete Disarmo ha ribadito l'obiettivo politico di arrivare
ad un trattato internazionale per il commercio delle armi
75
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
mentre, a livello nazionale, al governo chiede maggiori
informazioni e dettagli sulle esportazioni oltre che una
legislazione sugli intermediatori di armi ed una normativa piu'
rigida in materia di armi leggere. Presenti all'incontro
numerosi parlamentari, fra i quali Giovanni Bianchi
(Margherita), Laura Cima (Verdi), Alfonso Pecoraro Scanio
(Verdi), Marco Boato (Gruppo Misto), Ramon Mantovani (Prc),
Nando Della Chiesa (Margherita). Nell'ambito del dibattito si e'
appreso che la relazione del governo sull'export italiano di
armi e' giunta in commissione esteri della Camera dove sara'
oggetto di un approfondimento. (ANSA).
MAS
27-APR-05
16:55
76
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SALONE LIBRO: SARA' PRESENTE SLOW FOOD CON CAFFE' LETTERARIO
DON CIOTTI, PETRINI E CASELLI RACCONTANO ESPERIENZE ESEMPLARI
(ANSA) - TORINO, 29 APR - Slow Food quest' anno sara'
presente al Salone del Libro con un caffe' letterario.
Comodamente seduti ai tavolini, sorseggiando un caffe' di
Huehuetenago torrefatto dai detenuti delle Vallette di Torino,
gli avventori potranno consultare i volumi editi dalla
Chiocciola e partecipare alla presentazione di libri.
Al solito stand (F 103, Pad 1), si aggiunge cosi' lo spazio
'Il gusto di leggere'. Qui sara' fra l' altro possibile
raccogliere informazioni sull' Universita' di Scienze
Gastronomiche e sulla Banca del Vino. Ricco il programma delle
presentazioni librarie con autori, giornalisti, cuochi,
produttori, docenti dell' Universita' fondata da Carlo Petrini a
Pollenzo, rappresentanti delle istituzioni.
Nel piu' puro stile Slow, in questi momenti non mancheranno
mai cibi e vini, protagonisti non solo fra le pagine dei libri
ma pure fra i tavolini. Saranno offerti e raccontati i prodotti
dei Presidi, con assaggi preparati da chef piemontesi
accompagnati sempre dal vino giusto.
Domenica alle 15 in Sala Azzurra e' previsto un convegno con
l' ideatore di Slow Food Carlo Petrini, il fondatore del Gruppo
Abele Don Ciotti, e il capo della Procura di Torino Gian Carlo
Caselli. Il titolo, 'Terra Madre e Libera Terra', allude all'
importanza della terra come momento di riscatto dell' uomo.
Saranno portati gli esempi concreti della cooperativa 'Libera
Terra', che produce olio e altri prodotti sui terreni confiscati
ai mafiosi in Sicilia, e della cooperativa 'Pausa Cafe'' con
sede alle Vallette, che lavora il caffe' del Presidio Slow Food
di Huehuetenago.
(ANSA).
PL
29-APR-05
16:54
77
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RADIOTRE: 'FAHRENHEIT' ALLA FIERA DEL LIBRO DI TORINO
TRE SPECIALI DALLE 16.50 ALLE 18
(ANSA) - ROMA, 30 APR - 'Fahrenheit' da lunedi' si
trasferira' a Torino con 'Aspettando la Fiera del Libro'; sara'
questo infatti il titolo delle trasmissioni speciali in onda in
diretta dalla Stazione Porta Nuova di Torino, dove il conduttore
Marino Sinibaldi lunedi', martedi' e mercoledi', dalle 16.50
alle 18 su Radiotre, raccontera' storie di scrittori e storie di
vita vera.
Lo scrittore Giuseppe Culicchia aprira' i collegamenti
lunedi' leggendo pagine del suo libro 'Torino e' casa mia' (ed.
Laterza). L'italo-irakeno Younis Tawfik raccontera' il quartiere
di San Salvario, terreno di confronti e conflitti
interculturali, mentre il racconto della citta' sara' completato
dai volontari del Gruppo Abele e da tanti altri ospiti nella
postazione Rai allestita.(ANSA).
I08-BGG
30-APR-05
14:57
78
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IMMIGRAZIONE: DON CIOTTI, FAVORIRE ACCORDI BILATERALI
LAVORO IN PAESI D'ORIGINE PER LIMITARE VIAGGI SPERANZA
(ANSA) - ROMA, 9 MAG - Attraverso accordi bilaterali
internazionali e' necessario creare le condizioni umane,
lavorative e sanitarie per radicare i popoli alla propria terra
d'origine ed evitare che siano costretti ad emigrare. Questa e'
la proposta di don Luigi Ciotti, dell'associazione Libera, per
la creazione di un testo di legge di abrogazione della 'BossiFini'.
Intervenendo al convegno dal titolo ''Migranti e diritti'',
organizzato dai Comunisti italiani nella sala Ilaria Alpi della
sede nazionale dell'Arci, Libera propone una cooperazione
internazionale che affronti il problema dell'immigrazione
all'origine ''per esempio creando delle borse lavoro in
Marocco'', dice Don Ciotti riportando l'esperienza del Gruppo
Abele, associato a Libera.
Per aiutare l'immigrato ormai sbarcato sulle coste italiane,
inoltre, don Ciotti propone di trovare 'canali di legalita'
conveniente', cioe' un sistema per entrare legalmente nel Paese,
chiudere gli attuali centri di identificazione, creare un
sistema socio-sanitario con operatori etnici a sostegno degli
immigrati e dei medici - vale a dire non solo interpreti ma
anche persone capaci di dare un sostegno psicologico e sanitario
per andare incontro alla cultura sanitaria dell'immigrato creare graduatorie per accedere all'assegnazione degli alloggi.
E' necessario, per don Ciotti, considerare l'immigrato un
titolare di diritti e doveri perche' ''se i bisogni sono diritti
- afferma - le persone diventano cittadini, se invece i bisogni
sono favori le persone diventano vittime della criminalita'.
''Dobbiamo liberare la Liberta' dai condizionamenti - prosegue e dalla necessita' di chi e' piu' debole di chiedere protezione
a chi e' piu' forte''.
L'espulsione collettiva che non bada alle situazioni
personali degli immigrati, al contrario, rappresenta per loro
quella che don Ciotti definisce una vera e propria ''condanna a
morte''.
I centri di permanenza temporanea invece sono da don Ciotti
considerati ''immorali, oltre che incostituzionali, anche se precisa - non metto in discussione il valore delle persone che
ci lavorano''.(ANSA).
BBB-MRB
09-MAG-05
13:37
79
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IZZO: DON CIOTTI, E'DIMOSTRATA POSITIVITA'PERCORSI ALTERNATIVI
EPISODI GRAVI NON POSSONO CANCELLARE PERCORSI PER RIDARE FUTURO
(ANSA) - FOGGIA, 10 MAG - Per il presidente dell'
associazione 'Libera', don Luigi Ciotti, ''la stragrande
maggioranza delle persone ha dimostrato la positivita' dei
percorsi alternativi'' alla detenzione in carcere. Lo ha detto a
proposito del caso di Guido Izzo, intervenendo oggi a Foggia ad
una tavola rotonda sul tema 'Cultura della legalita' e ruolo
delle istituzioni' promossa dalla facolta' di giurisprudenza
dell' ateneo foggiano e dalla Scuola allievi agenti della
polizia.
''Provo tanto dolore - ha detto - rispetto alla violenza e
alla morte. Pero' episodi di una certa gravita' che coinvolgono
singole persone e chiedono conto della responsabilita' di tanti
non possono cancellare i percorsi per dare dignita', speranza e
futuro alla gente. La stragrande maggioranza delle persone ha
dimostrato la positivita' dei percorsi alternativi''. (ANSA).
B11-ZG/CIO
10-MAG-05
13:07
80
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
LEGALITA': VENDOLA (PRC), E' ANCHE PORTARE DIRITTI
LAVORARE PER IMPERMEABILIZZARE ISTITUZIONI A INTERESSI ILLECITI
(ANSA) - FOGGIA, 10 MAG - Per il presidente della Regione
Puglia, Nichi Vendola, ''la legalita' e' anche ricostruire le
comunita', sanare le periferie, portare i diritti laddove invece
c'e' desertificazione sociale, poverta' e disagio. Dovremmo
avere una idea della legalita' un po' piu' ricca, un po' piu'
complessa altrimenti le nostre parole diventano prediche o
chiacchiere. La Regione ha come propria competenza precipua
quella di attivare dinamiche di sviluppo, quella di fare della
pianificazione territoriale un' occasione nella quale si possa
coniugare legalita' e profitto economico''. Lo ha detto a foggia
dove ha partecipato a una tavola rotonda con don Luigi Ciotti e
il magistrato Giancarlo Caselli sul tema 'Cultura della
legalita' e ruolo delle istituzioni' promossa dalla facolta' di
giurisprudenza dell' ateneo foggiano e dalla Scuola allievi
agenti della polizia.
''La Regione - ha detto ancora Vendola - puo' occuparsi di
progetti specifici per il recupero dei minori a rischio insieme
ai Comuni e agli enti locali. La Regione puo' aprire un percorso
e chiedere alla pubblica amministrazione e alla politica di
essere costantemente vigile nei confronti di qualunque fenomeno
di offuscamento della legalita'''.
''In passato - ha aggiunto il presidente della Regione - ho
sempre difeso le istituzioni da forme di penetrazione di
interessi illeciti. Le istituzioni sono luoghi non impermeabili
agli interessi umani e talvolta capita che ci siano interessi
delinquenziali. Noi dobbiamo lavorare per impermeabilizzare le
istituzioni e impedire che logiche estranee al servizio possano
entrare in luoghi dove si decidono cose importanti per tutti''.
(ANSA).
B11-ZG/CIO
10-MAG-05
13:16
81
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: CASELLI, CERCA FARSI DIMENTICARE MA PROBLEMA E' GRAVE
SE C'E' DELEGITTIMAZIONE ANTIMAFIA LOTTA A MAFIA PIU' DIFFICILE
(ANSA) - FOGGIA, 10 MAG - Per il procuratore generale presso
la corte di appello di Torino, Giancarlo Caselli, ''avendo
subito colpi durissimi i mafiosi hanno scelto di non fare piu'
notizia e uscire dalla ribalta: non piu' stragi, non piu' azioni
eclatanti, cercando in questo modo di farsi dimenticare.
Qualcuno pensa che non sia piu' un grave problema. Al contrario
e' un gravissimo problema''.
Lo ha detto a Foggia dove ha partecipato oggi ad una tavola
rotonda con don Luigi Ciotti e il presidente della Regione
Puglia, Nichi Vendola.
''Per quanto io ne sappia - ha detto Caselli - la situazione
attuale vede un impegno continuo da parte delle forze dell'
ordine e della magistratura, ma la situazione e' piu' difficile
perche' e' cambiato il clima, perche' non c' e' piu' quel
sostegno che c' e' stato dopo le stragi del '92 e la mancanza di
questo sostegno e' favorita dalla tecnica che la mafia ha
adottato: avendo subito colpi durissimi i mafiosi hanno scelto
di non fare piu' notizia e uscire dalla ribalta: non piu'
stragi, non piu' azioni eclatanti, cercando in questo modo di
farsi dimenticare. Qualcuno pensa che non sia piu' un grave
problema. Al contrario e' un gravissimo problema''.
''Certo - ha aggiunto - che se al centro di questo problema
si pongono non i mafiosi ma i magistrati che fanno il loro
dovere contro la mafia, se il problema diventa l' antimafia, se
c' e' questa delegittimazione sistematica da parte di pulpiti
istituzionalmente prestigiosi che dovrebbero sostenere invece di
distribuire fango, ecco che anche la lotta alla mafia diventa
piu' difficile''. (ANSA).
B11-ZG
10-MAG-05
15:11
82
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
STRAGE CAPACI: INCONTRO STUDENTI IN CAMERA TORTURE COSCHE
MANIFESTAZIONE ANNIVERSARIO IN CAPANNONE CONFISCATO A BOSS
(ANSA) - PALERMO, 20 MAG - Centinaia di ragazzi si riuniranno
lunedi' prossimo a Bagheria nel capannone Icre del boss Leonardo
Greco, dove venivano torturati e uccisi i nemici della cosca,
ora confiscato e recuperato alla legalita', per ricordare il
giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli
agenti della scorta nel 13/o anniversario della strage di
Capaci.
L'iniziativa e' organizzata dall'associazione Libera Palermo,
di cui e' presidente Don Ciotti e dal Comune di Bagheria.
''Ci sembrava importante e non solo simbolico - dice
l'assessore comunale alla Legalita' di Bagheria, Pippo Cipriani
- trasformare il capannone Icre da luogo di morte in luogo di
vita, di ritrovo e socializzazione. E' un modo concreto di fare
antimafia sociale''.
''Recuperare alla produttivita' - dice Don Ciotti - i beni
confiscati alla mafia significa affermare con forza che il
sacrificio di uomini come Falcone e Borsellino non e' stato
vano. La mafia si combatte intaccando il suo patrimonio e
dimostrando che da questo puo' nascere lavoro e sviluppo''.
Alla manifestazione prenderanno parte tra gli altri anche il
magistrato Gioacchino Natoli e il sindaco di Bagheria Pino
Fricano. (ANSA).
Y5P-NU
20-MAG-05
18:32
83
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
INFANZIA:RAPPORTO,DOPO CONVENZIONE PROGRESSI ED INADEMPIENZE
BILANCIO DI 34 ORGANISMI TERZO SETTORE A 14 ANNI RATIFICA
(ANSA) - ROMA, 27 MAG - Qualche progresso e qualche
inadempienza per l'infanzia italiana negli ultimi anni. Il
bilancio sull'attuazione della Convenzione internazionale sui
diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, ratificata dal nostro
paese 14 anni fa, e' stato messo a punto da un gruppo di lavoro
composto da 34 organismi del terzo settore, coordinato da Save
the children, parla di una condizione in chiaroscuro.
I progressi rintracciabili nella nostra legislazione per i
piu' piccoli - dicono i ricercatori - riguardano l'istituzione
in quattro regioni del difensore pubblico per l'infanzia e
l'impegno ad istituire un garante nazionale. Positivo e' anche
giudicato sia il Fondo nazionale triennale costituito dal 1998
sia l'inserimento dei ragazzi disabili nelle scuole statali. A
questo riguardo, ''i risultati conseguiti mostrano livelli
altissimi di inserimento. In Italia gli alunni con disabilita'
sono quasi tutti integrati nelle scuole con i coetanei non
disabili''. Buona e' considerata anche la valutazione della
legge contro lo sfruttamento della prostituzione, della
pornografia e del turismo sessuale a danno dei minori (la
269/98), ''riconosciuta universalmente come best practice''.
Esistono pero' delle ''inadempienze'' nella tutela dei minori
italiani. Per esempio, in ambito della giustizia minorile, per
la mancata riforma sulle modalita' di esecuzione delle pene
attribuite ai minori. Sarebbe necessario, per il rapporto,
modificare la legge in modo da consentire a tutti i bambini e
alle madri detenute di scontare la pena in un luogo diverso come
anche modificare la legge Bossi-Fini per dare la possibilita'
sempre alle madri detenute straniere di ottenere la revoca dell'espulsione automatica,
qualora abbiano compiuto un percorso di risocializzazione
positivo ed aver inserito i loro figli in un percorso
scolastico. ''Appare evidente - afferma il rapporto - che i
minori nel nostro ordinamento non vengono pienamente
riconosciuti come 'soggetti portatori di diritti' come indica la
Convenzione dell'Onu: manca una normativa organica che
disciplini le ipotesi di intervento e di ascolto del minore nei
procedimenti giudiziari ed amministrativi che lo riguardino''.
Critiche riguardano anche l'assenza, nella riforma
scolastica, di riferimenti a categorie di minori svantaggiati
(come stranieri, rom, adottati, minoranze etniche) e il
superamento, nella legge sull'adozione e l'affidamento, del
degli istituti entro il 31 dicembre 2006 che non prevede una
precisa ''azione di radicale conversione di approccio e
filosofia dei servizi ai minori''. Il rapporto segnala, fra l'altro, la carenza di politiche per
l'integrazione per i bambini poveri e i rom. L'Italia, con il
16,6%, ha il piu' alto livello di privazione infantile d'Europa.
Fra gli organismi che hanno redatto il rapporto c'e' la Caritas,
Unicef, Amnesty International, Arciragazzi, Gruppo Abele, Terredes hommes. (ANSA).
MAS
27-MAG-05
17:37
84
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PROSTITUZIONE: DON CIOTTI, SFRUTTATORI CAMBIANO STRATEGIA
MENO VIOLENTI PER RENDERE VITTIME COMPLICI, PIU' DONNE FRA LORO
(ANSA) - ROMA, 27 MAG - ''Gli sfruttatori della prostituzione
stanno cambiando strategia: usano meno la violenza e permettono
alle donne di tenere piu' soldi da inviare alla famiglia in
patria. E cosi' le fanno sentire loro complici, riducendo il
rischio di denunce e fughe''. Lo ha rilevato il presidente del
Gruppo Abele don Luigi Ciotti, intervenendo alla presentazione
della ricerca sulla violenza sulle donne di Telefono Rosa.
''Ma in questi anni - ha aggiunto - la violenza sulle donne
diventa anche donna: lo dimostrano i procedimenti penali per la
tratta di esseri umani, da cui emerge come una significativa
percentuale di sfruttatori, il 17% secondo un'indagine europea,
sia rappresentata proprio da donne: non solo nigeriane, ma
anche, ed e' un fenomeno nuovo, rumene e ucraine''
''Nelle voci segrete delle donne - ha proseguito don Ciotti,
citando il titolo della ricerca - vanno incluse e ascoltate
sempre di piu' anche quelle di tante straniere, ancora piu' mute
perche' piu' vulnerabili. Vulnerabili perche' sole o dipendenti
dai loro uomini, perche' trafficate e prostituite. Donne violate
e violentate nel loro paese o durante il viaggio per l'Italia,
donne fragili e forti insieme: che provengono da realta' sociali
dove puo' essere anche normale l'essere picchiate, che sono
strattonate tra due culture diverse, che anche quando sembrano
fredde, come certe russe, chiedono mute un aiuto''.
Don Ciotti si e' infine soffermato anche sulle donne che
vivono in contesti dove domina la mafia. ''Il problema della
violenza subita e' per loro ancora piu' forte'', ha sottolineato
il presidente di Libera, che ha anche voluto ricordare la figura
di Felicia Impastato, la madre di Peppino Impastato ucciso dalla
mafia. ''Una donna simbolo - ha concluso -, che e' stata
ostaggio della violenza di mafia ma ha scelto di rispondervi con
una rivoluzione: non con la vendetta, ma con la parola e la
legalita'''. (ANSA).
BOR
27-MAG-05
18:44
85
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ULIVO: VIOLANTE,DL INDICHI ALTERNATIVA MA UNIONE INELUDIBILE
SE NON LE PIACE PIU' FED, MARGHERITA PROPONGA ALTRO STRUMENTO
(ANSA) - TORINO, 28 MAG - ''Se la Federazione non va piu'
bene, la Margherita ci dica quale strumento propone, ma la
compattezza dell' Ulivo e' un progetto politico ineludibile''.
Lo ha affermato Luciano Violante, presidente del gruppo Ds alla
Camera, a margine di un seminario in una cooperativa sociale
della galassia del Gruppo Abele.
''Guardo con rispetto - ha detto Violante - a cosa avviene
dentro la Margherita, ma ci sono cose che non discuto: la
leadership di Prodi e l' Unione. E oggi abbiamo la
consapevolezza di avere la classe dirigente migliore per
governare il paese: ce lo dicono anche i buoni risultati
elettorali che abbiamo ottenuto ininterrottamente negli ultimi
quattro anni, dal 2002 al 2005''.(ANSA).
BOT
28-MAG-05
14:01
86
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MUSICA: VASCO, RIPARTE IL'BUONI O CATTIVI TOUR' IN 10 STADI
(ANSA) - ROMA, 31 MAG - Dopo il successo del 'Buoni o cattivi
tour 2004', seguito da oltre un milione di fans in 17 date,
tutte sold out, Vasco Rossi e' pronto a ripartire per un nuovo
giro di concerti che tocchera' dieci stadi italiani, a partire
dal 7 giugno da Torino. E' in arrivo anche il dvd 'E' solo un
rock'n roll show' che ripercorre l'anno di vita di 'Buoni o
cattivi', dalla lavorazione dell'album a Los Angeles alla fase
live. Si riparte da Torino, che rappresenta un po' un ritorno a
casa dell'album (nella Fabbrica delle Idee del gruppo Abele a
Torino e' stato presentato il cd 'Buoni o Cattivi' alla stampa).
Il delle Alpi, immediatamente tutto esaurito, e' uno degli stadi
italiani che ha sempre accolto in maniera trionfale il Blasco.
Seconda tappa e' Imola, il 10 giugno, il Jamminþ Festival che ha
visto protagonista Vasco tre volte: nel '98, anno di
inaugurazione dell'autodromo, nel 2001 con 'Stupido Hotel' e
quest'anno. Si prosegue con alcuni stadi che non sono stati
battuti l'anno scorso e che sono tutti avviati verso il sold
out, isole comprese: 14 giugno Terni, 18 giugno Cagliari, 22
giugno Lecce, 25 giugno Palermo, 29 giugno Salerno, 2 luglio
Ancona, 5 luglio Firenze e 9 luglio Udine. Il 2 luglio Vasco
sara' anche a Roma per partecipare al 'Live 8', l'evento
musicale organizzato da Bob Geldof e che coinvolge
contemporaneamente Roma, Londra, Parigi, Berlino e
Philadelphia. Per il 'Buoni o Cattivi tour 2005' la scaletta e' stata
ritoccata per lasciare posto ad alcune sorprese. Invariata la
band: Claudio Golinelli (basso), Mike Bairds (batteria), Stef
Burns e Maurizio Solieri (chitarre), Riccardo Mori (chitarra
acustica), Alberto Rocchetti (pianoforte e tastiere), Andrea
Innesto (sax e cori), Frank Nemola (tromba, tastiere e cori),
Clara Moroni (cori).
A piu' di un anno dalla pubblicazione, 'Buoni o Cattivi' e'
sempre tra i primi 20 album piu' venduti (800.000 copie), da
circa 60 settimane consecutive in classifica. Uno dei singoli
estratti dal cd, 'Un senso', e' diventato un bestseller
radiofonico, presente anche nella colonna sonora del film di
Sergio Castellitto 'Non ti muovere'.
A pochi giorni dalla laurea 'ad honorem' conferita al Blasco,
in Scienze della Comunicazione allo Iulm, e' stato pubblicato
'Le Mie Canzoni', il libro di canzoni da sfogliare come un
romanzo della sua vita. In meno di dieci giorni il volume e'
alla terza ristampa con 110.000 copie vendute e primo nella
classifica dei bestseller. Il dvd 'E' solo un rock'n roll show',
di prossima pubblicazione, e' un movieclip che ha come
protagonista Andrea, i suoi sogni, i suoi deliri, la sua favola
attraverso tutti i clip dell'album 'Buoni o Cattivi'. Il video,
della durata di circa un'ora, e' stato girato da Stefano Salvati
da un'idea di Vasco e con la collaborazione di Carlo Lucarelli (ANSA).
KRR
31-MAG-05
17:43
87
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RACKET: NAPOLI; LIBERA, SERVE RISPOSTA EVIDENTE E DETERMINATA
NOI COLLABORIAMO MA RESPONSABILI VANNO ARRESTATI
(ANSA) - NAPOLI, 3 GIU - A Pianura, quartiere di Napoli, dove
il racket ha preso di mira numerosi operatori economici e ha
reagito ad una manifestazione di protesta dei cittadini vessati
sparando contro alcuni negozi, c'e' in corso ''un affronto
contro lo Stato democratico. La tutela dello Stato con la forza
delle sue leggi e dei suoi uomini in divisa deve essere evidente
e determinata nella sua grande e sperimentata capacita' di
indagine e di repressione. Noi saremo al vostro fianco. Voi
arrestateli''. E' quanto scrive in una lettera al ministro
dell'Interno, Pisanu, il referente dell'associazione Libera,
Geppino Fiorenza, unitamente al sacerdote don Tonino Palmese,
altro dirigente dell'organizzazione presieduta a livello
nazionale da don Luigi Ciotti. ''Le ho, gia' in altre occasioni - scrive Fiorenza manifestato stima per il suo impegno nella lotta contro le
mafie, ed apprezzamento per il lavoro degli uomini della polizia
di Stato, affianco a quello delle altre forze dell'ordine, che ,
come Libera, facciamo, spesso incontrare e dialogare con i
giovani''. Libera, ricorda ancora Fiorenza, ''raccoglie
centinaia di associazioni quotidianamente impegnate , nei piu'
vari modi , nel contrasto ad ogni forma di criminalita'.
Collaboriamo attivamente , a Napoli, con le iniziative del
Comune, della Provincia, della Regione. Ho personalmente avuto,
negli ultimi anni, l'onore di affiancare spesso l'attivita' di
Tano Grasso, coinvolgendo in particolare le scuole , grazie
anche alla sensibilita' del direttore generale scolastico, quali
baluardo culturale contro la logica della sopraffazione e della
violenza perpetrata dalla criminalita' organizzata''.
Certo, si sottolinea, ''la violenza bruta e' temibile e va
dalle forze dell'ordine contrastata, ma fondamentale e' l'opera
culturale di 'accerchiamento delle mafie', di 'mortificazione
pubblica', di 'svelamento' della loro natura assassina e
violenta, che nega sviluppo e successi per il Sud ed i suoi
giovani- Percio' siamo chiamati in causa. Non possiamo
permettere che ad una sana risposta popolare di isolamento segua
un nuovo sfrontato attacco''.
Secondo Fiorenza ''ha ragione il sindaco di Napoli, Rosa
Jervolino Russo. E' necessaria una risposta straordinaria da
parte dello Stato. Guai a sottovalutare la sfrontatezza
dell'attacco portato avanti a Pianura dagli estortori, dai
criminali del racket, che vogliono intimidire la gente e
riaffermare la loro tracotanza, che abbiamo fatto traballare.
L'attacco di Pianura non e' portato contro qualche commerciante
coraggioso. E' un affronto allo Stato' democratico , che e'
sceso affianco a chi avuto coraggio di, denunciare e fare
arrestare estortori' e criminali. Questo coraggio si deve
estendere. La lotta - conclude Fiorenza - deve continuare
incessante. E cosi' sara': nelle strade, nelle parrocchie, nei negozi, nelle scuole''.(ANSA).
TOR/BOM
03-GIU-05
11:59
88
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MUSICA: VASCO, LA CARICA DEI 100.000 COMINCIA DA TORINO /ANSA
DOPO STADIO DELLE ALPI TOUR PER L'ITALIA
(ANSA) - TORINO, 3 GIU - Parte da Torino l' evento Vasco
Rossi 2005: martedi' 5 giugno ci sara' infatti, allo Stadio
delle Alpi, la prima data del nuovo tour di Blasco ''Buoni e
cattivi'' dall' omonimo album. Per Vasco anche la Juventus ha
fatti un passo indietro accettando di posticipare l' inizio dei
previsti lavori di manutenzione del prato dello stadio.
E ora che il campionato di calcio e' finito e' il turno di
Vasco, l' unico cantante rock italiano in grado di riempirli gli
stadi, anzi a Torino si parla di un tutto esaurito da 100.000
biglietti venduti. Ma, si sa, se gli organizzatori avessero
voluto o potuto fare il bis, tale numero sarebbe tranquillamente
raddoppiato. Business is business, ma non sempre e' possibile.
Perche' Torino prima tappa? Vasco l' aveva gia' anticipato
quest' inverno quando era venuto al Gruppo Abele di Don Ciotti,
alla Fabbrica delle Idee, a presentare il suo album ''Buoni e
cattivi'' che e' stato subito un successo pazzesco, manco a
dirlo. Quel giorno aveva mangiato al tavolo con Don Ciotti, i
giornalisti e gli amici condendo l' insalata con l' olio di
Libera, prodotto nelle terre confiscate a Bernardo Provenzano.
La cosa gli era piaciuta e aveva detto che molto probabilmente
sarebbe tornato. E cosi' e stato.
Il concerto di Torino sara' il primo di una serie di 10
concerti che durera' fino al 9 luglio: il 10 giugno a Imola, il
14 a Terni, il 18 a Cagliari, il 22 a Lecce, il 25 a Palermo e
il 29 a Salerno. In luglio sara' il 2 ad Ancona, il 5 a Firenze
e il 9 a Udine. D' altronde lo Stadio delle Alpi ha sempre
portato bene a Vasco che ci e' gia' venuto nel '98 e nel 2001
con ''Stupido hotel''.
Il tour segue di pochi giorni l' uscita, il 17 maggio, del
libro ''Le mie canzoni'', una raccolta delle suoi 132 brani, dal
1978 ad oggi, molti dei quali scritti per altri, ma anche, di
fatto, la storia della sua vita. Nell' introduzione del libro
Blasco confessa. ''Mi diverto molto a prendermi in giro, a
denudarmi davanti a tutti e a confessare le mie debolezze e i
miei errori. trovo una solidarieta' che mi entusiasma e mi
consola. Siamo esseri umani e imperfetti, travestiti da saggi e
arroganti artefici del nostro destino. Ci raccontiamo balle
tutto il giorno''.
Il suo successo incontrastato negli anni (basti pensare alle
800.000 copie vendute di ''Buoni e cattivi'' in 60 settimane a
parte la storia del singolo ''Un senso'' uscito nel febbraio
2004 con il film di Sergio Castellitto ''Non ti muovere'') e'
forse anche dovuta al fatto che Vasco, si, e' sempre lui, con
quel berretto, quella faccia imperfetta, quella voce roca, quel
ritmo rock tutto suo, quel suo trend no-global, ma e' anche
diventato uno che, quasi quasi, piace anche alle mamme. Insomma,
89
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
si e' il cantante che fumava gli spinelli sul palco (ma non lo
fa piu') ma e' anche il rassicurante volto di uno che ha messo
su famiglia, che l' 11 maggio ha ricevuto allo Iulm una laurea
ad honorem, uno che alla fine e' molto piu' rassicurante di
tanti altri, un italiano che poi, in fondo, non fa mica cose
cosi' ''fuori'', lavora e canta ai ragazzi e si batte pure
contro la droga pesante a fianco di uno come Don Ciotti.
(ANSA).
BEC
03-GIU-05 17:19
MUSICA: VASCO, LA CARICA DEI 100.000...+++ RETTIFICA +++
(ANSA) - ROMA, 3 GIU - Si prega rettificare il servizio dal
titolo MUSICA: VASCO, LA CARICA DEI 100.000 COMINCIA DA TORINO
delle ore 17:20 alla seconda riga come segue:....martedi' 7
giugno (rpt 7).(ANSA).
CZ
03-GIU-05
19:01
90
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
LIBRI: SAGGIO DI GALLINO,QUANDO L' IMPRESA E' IRRESPONSABILE
(ANSA) - TORINO, 4 GIU - Non e' la politica a decidere della
vita della gente, ma l' impresa. Chi vuole trovare un lavoro,
partire per le vacanze, risparmiare, informarsi, non puo' non
passare attraverso i meccanismi costruiti da aziende piccole,
medie, grandi che spesso, pero', non agiscono con senso di
responsabilita'. A parlarne e' un libro edito da Einaudi.
''L' impresa irresponsabile'', del sociologo Luciano Gallino,
affronta il tema delle societa' che, al di la' degli elementari
obblighi di legge, credono di non dovere rispondere ad alcuna
autorita' e tanto meno all' opinione pubblica. Da piu' parti,
oggi, si cerca di convincere le imprese ad agire in modo
socialmente piu' responsabile su base volontaria. Ma - e' uno
delle indicazioni del volume - teoria e pratica della
''responsabilita' sociale dell' impresa'' diverranno comuni
soltanto quando un' apposita riforma del governo dell' impresa
le inserira' tra i suoi principi costitutivi.
Il libro verra' presentato il 6 giugno alla Sala incontri del
Gruppo Abele, a Torino, in corso Trapani 91/b. Oltre all' autore
interverranno Gianmario Rossignolo, ex presidente Telecom, e lo
storico Marco Revelli. (ANSA).
BRL
04-GIU-05
14:56
91
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DOPING: REALACCI E MOSELLA, E' MINACCIA A SALUTE PUBBLICA
(V. MAFIA: CONTROLLO ANCHE SU DOPING...''DELLE 13.43)
(ANSA) - ROMA, 7 GIU - Il doping ha assunto dimensioni tali
da dover essere considerato ''una minaccia per la salute
pubblica''. Servono allora strumenti di contrasto ''commisurati
alla gravita' e all'ampiezza del problema''. Ermete Realacci e
Donato Mosella, deputati della Margherita, annunciano la
presentazione di un'interrogazione parlamentare ai ministri
dell'Interno e della Cultura sui risultati dell'indagine ''La
mafia del doping. Traffici delle sostanze dopanti e il ruolo
della criminalita' organizzata'' presentata oggi da Libera in
collaborazione con la Direzione nazionale antimafia.
''Anno dopo anno l'impegno di Libera e di Don Ciotti cresce e
si dimostra irrinunciabile: un contributo conoscitivo e
culturale, un apporto umano, di esperienze e di successi che
rafforza e sostiene la battaglia contro le mafie. E ci aiuta a
capire. Il doping, ce lo dimostra lo studio di Libera e della
Dna, e' un fenomeno che si fa epidemico e sul quale la
criminalita' organizzata ha messo le mani''. Un giro d'affari di
milioni di euro, rotte internazionali in espansione e un bacino
di fruitori in continua crescita: se nel 2003 sono stati attorno
ai 400mila i consumatori abituali di sostanze dopanti,
l'anno scorso sono saliti fra i 450 e i 600 mila, secondo le
stime di Libera e della Dna.
''La Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping
del ministero della Salute parla ormai di un problema sociale e
di salute pubblica þ spiegano Realacci e Mosella: per combattere
questa piaga servono mezzi adeguati, servono coordinamento e
risorse, serve conoscenza del fenomeno, serve un'azione
repressiva e culturale''.
Ai ministri della Salute e della Cultura, con delega allo
sport, i due deputati Dl chiedono dunque ''come intendono
affinare, sostenere e rafforzare l'azione di contrasto alla
diffusione del doping e al giro d'affari criminali che la
alimenta''. (ANSA).
CLL
07-GIU-05
16:05
92
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: CONTROLLO ANCHE SU DOPING,ALMENO 449MILA GLI ASSUNTORI
GIRO DI AFFARI DI MILIONI DI EURO
(ANSA) - ROMA, 7 GIU - Almeno 449.000 assuntori di sostanze
dopanti (ma piu' facilmente oltre 600.000), 2.243.843 dosi
sequestrate per un valore complessivo di 8 milioni di euro: sono
alcuni dati, relativi al 2004, diffusi oggi in occasione di
un'iniziativa sul tema ''La mafia del doping'' organizzata
dall'associazione Libera assieme alla Direzione nazionale
antimafia.
''Nella impressionante crisi della legalita' che vive il
nostro Paese - ha detto don Luigi Ciotti, presidente di Libera,
aprendo i lavori nella sede dell'associazione, una sede ad alto
valore simbolico visto che si tratta di un immobile sequestrato
alla cosiddetta Banda della Magliana - si inserisce anche il
problema del doping''. Un fenomeno purtroppo in crescita e non
soltanto nel settore professionistico dello sport.
Se nel 2003 si censivano circa 400.000 assuntori abituali per
una spesa complessiva annua valutabile in 600 milioni di euro,
lo scorso anno, tra anabolizzanti, ormone della crescita, epo e
stimolanti, sono state sequestrate 1.428.488 dosi che salgono a
2.243.843 considerando anche i casi non dettagliatamente
specificati dagli inquirenti per un valore di 7.891.724 milioni
di euro. Calcolando un consumo medio annuo, per assuntore, di
circa 1.000 dosi (4 pasticche e 1 fiala al giorno, per 200
giorni l'anno ) il numero degli assuntori in Italia nel 2004 e'
stimabile, secondo Libera, in 448.769. Se pero' si considerano
nel complesso i sequestri comunicati dai Nas (59% delle indagini
svolte), dalla polizia di Stato (15% indagini) e dalla Guardia
di Finanza (26% indagini) si raggiunge un totale di circa
611.000 ipotetici assuntori, di un terzo superiore ai circa
449.00 calcolati da Libera. (SEGUE)
CLL
07-GIU-05 13:43
MAFIA: CONTROLLO ANCHE SU DOPING,ALMENO 449MILA GLI ASSUNTORI(2)
(ANSA) - ROMA, 7 GIU - Un settore, quello delle sostanze
dopanti, redditizio e in crescita, sul quale ha messo le mani la
criminalita' mafiosa, spesso la stessa che traffica in sostanze
stupefacenti (non a caso - ha segnalato don Ciotti - nel 19% dei
sequestri di farmaci e sostanze dopanti sono state
contemporaneamente ritrovate sostanze stupefacenti) e che ha
assunto un carattere transnazionale. Un settore che merita,
secondo il procuratore nazionale antimafia Pierluigi Vigna, lo
stesso trattamento che si riserva ai grandi commerci di droga,
armi, tabacco, esseri umani. E per questo - ha affermato Vigna le indagini devono essere affidate alle direzioni distrettuali
antimafia (attualmente direttamente interessate solo nel 4,3%
delle indagini) per rendere piu' agevoli i rapporti informativi.
93
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
Ma non solo. Le misure di contrasto proposte dal procuratore
sono tante: la previsione anche per le indagini sul doping di
operazioni sotto copertura e operazioni controllate (per
arrestare non solo i pesci piccoli ma le menti delle operazioni
illecite); il massimo coinvolgimento di Europol,
l'omogeneizzazione delle normative in materia dei vari Stati; la
creazione di una Banca dati delle attivita' investigative svolte
nel settore.
Quanto alla geografia del doping, se in Italia la Campania
spicca come location della ricettazione e Lazio e Lombardia
svettano per i consumi, a livello internazionale - ha spiegato
Sandro Donati, maestro dello Sport - sono state individuate 4
rotte principali: Grecia, Turchia, Bulgaria; Polonia, Ucraina,
Russia; Spagna; Thailandia.
Una minaccia per lo sport, il doping, (''si faccia chiarezza ha chiesto don Ciotti - sulle malattie e morti di tanti
atleti''), ma anche un problema sociale e di salute pubblica. Le
indagini - ha segnalato a questo proposito Vigna - sono diffuse
al di la' del settore professionistico, investono luoghi di
svago, palestre, associazioni sportive, i loro patrimoni. Un
dilagare a macchia d'olio che impone di puntare sulla
prevenzione. Libera la sta gia' facendo nelle scuole.
Innanzitutto - ha assicurato don Ciotti - formando gli
insegnanti e, poi, facendo crescere la consapevolezza dei
ragazzi. (ANSA).
CLL
07-GIU-05
14:24
94
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MUSICA: TORINO;VASCO AVVIA TOUR,CANCELLI APERTI ALLE 15/ANSA
(ANSA) - TORINO, 7 GIU - Cancelli aperti dalle 15 di oggi
allo Stadio delle Alpi di Torino per Vasco Rossi: sotto un sole
implacabile i fan di Blasco hanno cominciato lentamente ad
affluire per sistemarsi nelle prime file sul prato, sotto il
palco. Per conquistarsi quella posizione sono arrivati da tutta
Italia, molti gia' ieri sera. Per le 21 saranno in 70-80 mila,
ma in molti hanno raggiunto lo stadio alle 19 per ascoltare l'
apripista di Vasco, Franco Simone, segni particolari ''cantante
per tutti i gusti'', reduce di ''Musica farm'', fan di Vasco
Rossi, che l' ha voluto con lui per tutti i concerti del tour
estivo a cominciare da quello di prova, la scorsa settimana a
Grado. Vasco e' arrivato a Torino ieri sera: la scelta di cominciare
il suo nuovo tour di ''Buoni e cattivi'' dal capoluogo torinese
e' di vecchia data, da quando l' anno scorso ha deciso di
presentare il suo ultimo album al Gruppo Abele di Don Ciotti.
Gia' pochi giorni dopo ha cominciato a girare la notizia che il
tour sarebbe iniziato da Torino e da quel momento si e' alzata
la febbre. Inutile dire che gia' due mesi fa non c' era piu' un
biglietto invenduto da Metropolis, il promoter torinese che ha
gestito la vendita in Piemonte mentre le fila dell' evento sono
tirate da Clear Cannel di Milano.
Ma Vasco gli stadi italiani li ha sempre riempiti, anzi e' l'
unico a riuscirci ancora, dopo 20 anni di concerti. Vasco forse
ha ancora piu' successo ora, negli anni della maturita' che, tra
laurea ad honorem allo Iulm di Milano, sodalizio con Don Ciotti,
famiglia consolidata con moglie e adorati figli, ha quasi
cancellato l' immagine di cantante maledetto. Una volta era
additato come un 'cattivo maestro'', uno che era pure finito
nelle mani delle forze dell' ordine per troppa familiarita' con
la droga, ma ora continuare a vederlo cosi' e' sbagliato. Blasco
e' un uomo cresciuto e maturato nel suo percorso personale,
anche se come artista e' sempre lui: la sua voce e' la stessa, e
anche il berretto calato sugli occhi. E pure le sue canzoni
hanno sempre quel sapore un po' speciale, tutto suo.
Stasera, e per tutto il tour estivo, Vasco proporra' brani di
''Buoni e cattivi'', ma anche le sue ever green come ''Vita
spericolata''. 'Albachiara'', ''Cosa c' e'''. Roba da anni
Ottanta, ma che nessuno ha dimenticato.
Il concerto di questa sera, e' una seconda prova per Torino,
dopo la carica dei 150 mila di sabato scorso in piazza Castello
per l' apertura del Gala del Festivalbar, un appuntamento
musicale importante che rilancia la citta' nel panorama della
grande musica. Per l' occasione la Protezione Civile ha
mobilitato un gran numero di volontari, mentre l' Anlaids
distribuira' per tutta la serata (e lo fara' anche per gli altri
10 concerti del tour italiano di Vasco Rossi) preservativi nell'
ambito di una campagna anti Aids. (ANSA).
BEC
07-GIU-05
19:00
95
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIORNALISTI: LUCIA VASTANO, UN ROMANZO SULL'AFGHANISTAN/ANSA
(V. 'PREMI: CIAMPI CONSEGNA SAINT VINCENT... DELLE 12.55)
(ANSA) - ROMA, 9 giu - ''Una possibilita' di liberazione e
sviluppo pero' anche l'arroganza di una cultura che si vuole
imporre su un'altra''. Cosi' vede l'Occidente la famiglia
protagonista del primo romanzo, 'Tutta un'altra musica in casa
Buz' (Salani), della giornalista Lucia Vastano, inviata di
guerra, esperta di geopolitica a cui oggi e' stato consegnato il
premio Saint Vincent per un reportage in Asia Centrale per il
mensile 'Narcomafia' del Gruppo Abele. ''E' stato un viaggio
di un mese e mezzo, via terra, attraverso le Repubbliche
dell'Asia Centrale. Il problema principale e' il passaggio delle
frontiere. Sono molto felice, non me lo aspettavo'' commenta la
Vastano, milanese, 45 anni, free lance, che collabora con
numerosi giornali e periodici italiani.
In 'Tutta un'altra musica in casa Buz', uscito da poco piu'
di due settimane, attingendo alla sua profonda conoscenza
dell'Afghanistan, racconta la storia della famiglia (padre
ingegnere fuggito dall'Afghanistan ai tempi dell'invasione
sovietica) e dei fratelli dell'adolescente Rubina Buz che dopo
aver vissuto per anni in un campo profughi pakistano tornano
nella Kabul liberata dai talebani.
''Non e' un libro per ragazzi - racconta la Vastano - ma la
storia dell'Afghanistan e' vista con gli occhi di
un'adolescente, con la leggerezza di quell'eta' pur trattandosi
di storie drammatiche. Le ragazzine devono lasciare le loro
amicizie, una soffre di epilessia che non viene riconosciuta
come malattia. Si crede che uno spirito sia entrato in lei''.
Il quadro che ne viene fuori e' quello di una realta'
disomogenea: ''le persone che sono tornate in Afghanistan - dice
- non sono state accolte a braccia aperte, spesso sono state
viste da chi e' rimasto come traditrici''. Una cosa che si
sottovaluta molto e' Internet: ''e' stata - dice la
giornalista-scrittrice - una vera rivoluzione. Ragazzi
poverissimi, non solo afghani, hanno la possibilita' di
conoscere un mondo diverso, con il quale possono interagire''.
Il problema dei matrimoni combinati, mai risolto, l'interesse
per la musica e la liberta' dell'Occidente sono raccontate nel
libro in cui ''ho cercato di far vedere l'Afghanistan - dice la
Vastano - con gli occhi degli afghani. La cosa che mi ha sempre
dato fastidio, anche come giornalista, e' vedere gli occidentali
che giudicano gli altri. L'Occidente - sottolinea - rappresenta
i jeans, la musica ma anche l'oppressione di chi arriva e
pretende di stravolgere la cultura del paese che lo accoglie.
Nessuno vuole rinunciare alla propria identita' e cultura. Anche
le ragazzine, come Rubina e sua sorella Alia, che sognano di
andare fuori, pretendono rispetto e dignita' per la loro
cultura''. (ANSA).
CA
09-GIU-05
16:22
96
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CALCIO: DEL PIERO DRIBBLA TUTTI, NOZZE IN SEGRETO IN COLLINA
CERIMONIA PER POCHI INTIMI, COPPIA GIA' IN LUNA DI MIELE
(ANSA) - TORINO, 13 GIU - Dribbling vincente di Del Piero. Il
capitano bianconero si e' sposato con Sonia Amoruso, in gran
segreto, ieri pomeriggio, in una chiesetta sulla collina di
Torino, nella piccola parrocchia di Mongreno. A celebrare il
rito e' stato don Luigi Ciotti, fondatore e presidente del
gruppo Abele, l' associazione di volontariato torinese a cui il
numero 10 della Juventus ha invitato a destinare offerte.
La funzione religiosa si e' tenuta ieri pomeriggio, poco dopo
l' ora della pennichella. ''E' stata una cerimonia sobria, molto
intima'', ha rivelato un sacerdote della chiesetta molto
appartata nel verde della collina di Torino. ''Del Piero e'
stato bravo - ha ancora commentato il sacerdote - a tenere
nascosto giorno e luogo delle sue nozze, altrimenti la collina
di Torino sarebbe stata invasa da migliaia di persone''. La
piccola comitiva avrebbe poi festeggiato in un locale sempre
della collina alle porte di Torino.
'Pinturicchio' e' stato bravo a depistare tutti, facendo
credere che aveva scelto una suggestiva localita' sul Lago
Maggiore per il matrimonio con Sonia, la sua fidanzata da sette
anni, a cui Del Piero ha comprato una boutique nel centro di
Torino.
Poche settimane fa era partita la 'caccia', quando alcuni
quotidiani avevano scoperto le pubblicazioni di matrimonio
affisse nel municipio di Orbassano, il paesone alle porte di
Torino dove era residente Sonia, figlia di un macellaio.
La coppia e' gia' partita per il viaggio di nozze,
destinazione - pare - la Polinesia.(ANSA).
BOT
13-GIU-05
21:35
97
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SOLIDARIETA': 'C'ENTRO ANCHIO', 35 PROGETTI COOP ADRIATICA
L'INIZIATIVA A FAVORE DI GIOVANI DISAGIATI
(ANSA) - BOLOGNA, 20 GIU - Nelle 14 zone soci di Coop
Adriatica (in Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo) sono 35,
sui 283 pervenuti, i progetti di solidarieta' selezionati dalla
commissione guidata da don Luigi Ciotti per 'C'entro anchio', il
bando di Coop Adriatica, giunto alla 4/a edizione, che sostiene
iniziative di solidarieta' a favore di bambini e adolescenti,
realizzate da associazioni di volontariato e cooperative
sociali.
Dal 13 giugno al 16 luglio, le iniziative possono essere
sostenute direttamente dai soci attraverso il ristorno (la quota
percentuale sugli acquisti effettuati in un anno che viene
restituita): presentandosi in tutti i punti vendita i soci
riceveranno il tagliando del ristorno che puo' essere devoluto,
in tutto o in parte. A questa cifra si aggiungeranno i fondi
stanziati dalla Coop Adriatica, che ammontano complessivamente a
140.000 euro.
A Bologna, dove la cooperativa ha sede, sono quattro i
progetti approvati, tra i 59 presentati: gruppi di lavoro per i
piccoli ospiti del reparto di Oncoematologia pediatrica del
Policlinico Sant'Orsola Malpighi, che consentano di condividere
esperienze e favorire il reinserimento nel contesto quotidiano.
Laboratori nelle strutture gestite dalla 'Casa delle donne', per
aiutare i minori ad affrontare situazioni di disagio e di
violenza. Un campo estivo internazionale dove i ragazzi si
confrontano sul tema della pace, dei diritti umani e della
memoria di oggi, in Kosovo, e di ieri, a Monte Sole. Un progetto
di lotta alla poverta' estrema e all'esclusione sociale dei
minori che vivono sulla strada, per favorirne il reinserimento.
(ANSA).
I33-MR
20-GIU-05
16:14
98
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
UNIVERSITA': TORINO; CORSI ANTIMAFIA, PER IMPARARE LEGALITA'
FIRMATA CONVENZIONE TRA ATENEO E 'LIBERA' DI DON CIOTTI
(ANSA) - TORINO, 1 LUG - La legalita' si impara anche
attraverso i corsi universitari. E' di oggi la firma della
convenzione tra Universita' di Torino e Libera, la rete di 1.200
associazioni nazionale promossa da don Ciotti per combattere la
mafia. Saranno coinvolte, a partire dall' anno accademico
2005-2006, le facolta' di Giurisprudenza, Lettere e Filosofia e
Scienze Politiche.
Attraverso lezioni a carattere giuridico, storico e sociale,
saranno realizzati percorsi formativi che hanno scopo di
informare i ragazzi su come funzionino le mafie, quali siano i
meccanismi interni che le sorreggono e quali i supporti esterni
che ne sono complici, anche di tipo culturale. L' obiettivo e'
arrivare nel 2007 a organizzare un vero e proprio Master che
coinvolga anche altre facolta', come Economia o Medicina.
Promotore dell' iniziativa di collaborazione tra l' Ateneo
torinese e Libera, oltre a don Ciotti, il rettore Ezio
Pelizzetti e il pro rettore Sergio Roda, lo storico e docente di
Storia Europea Nicola Tranfaglia. Da anni Libera e' impegnata
nelle scuole per diffondere la cultura della legalita', con
dibattiti, seminari, occasioni di studio e di dibattito. L'
associazione e' inoltre conosciuta per 'Libera Terra' che
promuove il riutilizzo sociale dei terreni confiscati alla
mafia.(ANSA).
BAN
01-LUG-05
13:01
99
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
UNIVERSITA': TORINO; DON CIOTTI, NASCERA' ANIMATORE LEGALITA'
(V. ''UNIVERSITA':TORINO; CORSI ANTIMAFIA...'' DELLE 13,01)
(ANSA) - TORINO, 1 LUG - Animatore della legalita' della
cittadinanza: e' tra le nuove figure professionali che nascera'
dal master previsto dall' accordo di cooperazione firmato oggi
da Universita' di Torino e Libera. Tra le nuove materie di
studio anche ''economia della corruzione''.''E' un' iniziativa
importante - ha commentato don Ciotti, firmatario assieme al pro
rettore Sergio Roda - Non e' vero che in Italia la mafia non
uccide piu'''.
''Negli ultimi dieci anni - ha affermato il fondatore del
Gruppo Abele e, nel '95, di Libera - 2.270 persone sono state
uccise dalla mafia, cui si devono aggiungere 154 vittime
innocenti, i morti vivi strozzati dall' usura e dall'
estorsione, le vittime del lavoro nero, del caporalato''.''Un
impegno separato dalla cultura - ha aggiunto don Ciotti - non
produce giustizia''. E lo storico Nicola Tranfaglia gli ha fatto
eco: ''Falcone aveva ragione quando diceva che la lotta
giudiziaria non avra' mai ragione sulle mafie, sull'
illegalita', senza impegno civile. A partire da questo
protocollo, finora unico nel suo genere in Italia, speriamo
presto di far nascere un pezzo di universita' dedicato a questi
temi''. Tra i progetti in cantiere - ha indicato Mario Dogliani,
presidente di Giurisprudenza, una delle facolta' coinvolte nell'
accordo - il corso di Economia della corruzione. Si stanno
definendo pacchetti formativi da inserire nella programmazione
didattica, corsi di formazione a distanza post laurea per
insegnanti, dottorati di ricerca, tirocini. ''Speriamo di far
nascere nuove figure professionali che aiutino i cittadini a non
violare le leggi - ha rilevato Tranfaglia - a considerare la
corruzione pubblica un cancro da estirpare''. ''Contiamo - ha
concluso Pia Blandino, responsabile del settore scuole e
universita' di Libera - di esportare nel resto d' Italia questo
modello di protocollo''. Tranfaglia ha poi ricordato che all'
Universita' di Torino il primo corso universitario contro la
mafia venne tenuto nel 1902 dal professore Gaetano Mosca. Dopo
90 anni fu lui a organizzarne un altro.
All' iniziativa hanno dato la loro adesione il procuratore
generale Giancarlo Caselli, che ha inviato oggi un telegramma e il prefetto di Torino, Goffredo Sottile che era presente alla
firma d' intesa.(ANSA).
BAN
01-LUG-05
14:52
100
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CINEMA: DON LUIGI CIOTTI AL WORKSHOP SUL DOCUMENTARIO
CONFRONTO SU LEGALITA', DIRITTI, LOTTA ALLA MAFIA
(ANSA) - TORINO, 4 LUG - Don Luigi Ciotti - fondatore del
Gruppo Abele e presidente di Libera, da sempre impegnato nella
lotta all'illegalita' - sara' l'ospite d'onore giovedi' al
workshop sul documentario di Bardonecchia, ''Documentary in
Europe''(6-9 luglio). Dalle 11 alle 13 registi e produttori si
confronteranno sulle metodologie editoriali del documentario di
impegno civile.
Oltre a professionisti con progetti di documentari su
tematiche antimafia, al dibattito parteciperanno anche le
realta' associative ed editoriali, come l'Associazione Libera e
il mensile Narcomafie, che hanno come obiettivo l'educazione
alla legalita' e ai diritti della cittadinanza. Saranno posti in
discussione i criteri editoriali e di ricerca connessi allo
sviluppo di documentari di inchiesta e di denuncia, ma anche di
quelli che narrano l'affermazione di culture alternative a
quella della criminalita' organizzata. (ANSA).
RED-BAN
04-LUG-05
17:02
101
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ANTIMAFIA: CAMPI-STUDIO NEI TERRENI CONFISCATI A COSA NOSTRA
L'INIZIATIVA DI LEGAMBIENTE E LIBERA E' RIVOLTA AI GIOVANI
(ANSA) - PALERMO, 8 LUG - Sono cinque i campi-studio
allestiti da Legambiente e dall'associazione Libera di Don Luigi
Ciotti nei terreni confiscati alla mafia. Quest'anno
l'iniziativa per la legalita' e' stata organizzata a Camporeale,
Castelvetrano, Gioia Tauro e a Volvera (Torino) dove le
attivita' riservate ai giovani sono gia' partite, mentre a
Bagheria cominceranno il 17 luglio.
Nei campi-studio sono impegnati ragazze di diverse
nazionalita' tra i 18 e i 25 anni. L'obiettivo dei campi-studio
e' promuovere in tutto il mondo la cultura della legalita' e
dell'ambiente e spiegare la legge 109 del '96 che prevede il
riutilizzo dei beni confiscati ad uso sociale.
Nei campi, della durata di 15 giorni, sono in programma
sessioni di studio e informazioni sui temi della lotta alla
mafia. ''Questi giorni - sottolinea Rosa Laplena responsabile
nazionale dell'ufficio di presidenza per i beni confiscati di
Libera - saranno un'occasione concreta per testimoniare quanto
si e' fatto e quanto ancora ci sia da fare sulla lotta alla
mafia''. (ANSA).
KTQ
08-LUG-05
16:31
102
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AMBIENTE: AL VIA I CAMPI ESTIVI DI LEGAMBIENTE E LIBERA
(NEWSLETTER AMBIENTE)
(ANSA) - ROMA, 11 LUG - Pronti alla partenza i campi della
legalità, organizzati da Legambiente e Libera, che propongono
quest'anno 7 campi di volontariato, quasi tutti internazionali,
all'interno di strutture confiscate ai boss mafiosi.
I campi avranno luogo a: Bagheria (Pa) e nel territorio degli
8 Comuni del Consorzio 'Sviluppo e Legalità' (Pa), Castelvetrano
(Tp), Gioia Tauro (RC), Volvera (To) ed Eboli (Sa). Il primo
campo è iniziato il 3 luglio.
Gli iscritti di questi campi sono 84, di cui 30 italiani. Gli
altri volontari provengono da Germania, Francia, Gran Bretagna,
Stati Uniti, Spagna, Grecia, Danimarca, Turchia, Ungheria,
Repubblica Ceca, Corea del Sud, Serbia, Giappone, Polonia,
Estonia, Slovacchia e perfino Tanzania.
''Si tratta di una campagna dove l'ambientalismo e la
legalità, þ dice Roberto Della Seta, presidente di Legambiente tematiche comuni a entrambe le associazioni e già punto di
incontro in molte altre iniziative, sono valorizzati in progetti
concreti. L'obiettivo principale è diffondere una cultura
fondata sulla legalità e sul senso civico che possa
efficacemente contrapporsi alla cultura del privilegio e del
ricatto che contraddistingue i fenomeni mafiosi nel nostro Paese
dimostrando che, anche in quei luoghi dove la mafia ha
spadroneggiato, è possibile ricostruire una realtà sociale ed
economica fondata sulla legalità e sul rispetto della persona
umana e dell'ambiente''.
Libera ha ricevuto, in base alla legge 109/96, l'assegnazione
di diversi beni immobili confiscati ai boss mafiosi; in molti di
questi ora lavorano cooperative agricole sociali che hanno
ridato vita e produttività a queste terre, riconquistato
territori e risorse che con la violenza e l'arroganza erano
state tolte alla collettività, riconsegnandole così alla società
civile. I campi, oltre ai lavori nei terreni insieme agli
operatori delle cooperative, prevedono sessioni di studio e
informazione sulle tematiche della lotta antimafia. Inoltre i
volontari avranno la possibilità di partecipare alla '48 ore
non-stop per lo sviluppo e la legalità', un evento che commemora
(attraverso dibattiti, iniziative ludico-sportive e
turistiche-culturali) la scomparsa del giudice Borsellino nella
strage di Via DþAmelio.
Quest'anno la 48 ore della legalità si svolgerà a Palermo dal
16 al 18 luglio 2005. ''Quelle in cui lavoreranno i giovani dei
campi di volontariato þdice don Luigi Ciotti, presidente di
Liberaþ sono terre restituite alla legalità, alla solidarietà.
La mafia ne aveva fatto oggetto di potere, di violenza. Oggi
questi terreni confiscati alle mafie, in Calabria, in Sicilia,
sono tornati ad essere un bene della collettività. Rappresentano
103
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
un esempio concreto di netta contrapposizione allo sfruttamento
selvaggio del territorio, a quel saccheggio dell'ambiente che ha
visto l'ecomafia trasformare tanti terreni del nostro Paese in
cave illegali, in discariche abusive di rifiuti.I terreni dei
campi della legalità promossi da Libera e da Legambiente sono
stati liberati. E nel nostro Paese c'è davvero bisogno di
liberare la legalità, la giustizia, la stessa libertà, troppo
spesso ostaggio di interessi criminali''.
(ANSA).
GER-RED
11-LUG-05
09:03
104
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TEATRO: DA VACIS A SCALFARI,SPIRITUALITA' DIVENTA SPETTACOLO
(ANSA) - TORINO, 12 LUG - La prima nazionale, il 21 settembre
nella Cattedrale di San Giusto a Susa, di ''Dialoghi delle
Carmelitane'' di Bernanos, spettacolo in memoria di Valeria
Moriconi con Lella Costa diretta da Gabriele Vacis, e' uno dei
tanti momenti del progetto che Torino dedica alla Spiritualita'.
Incontri, lezioni di filosofi e scrittori, rappresentazioni
teatrali e artistiche, verteranno sui temi della fede religiosa,
della laicita', dei fondamentalismi, lungo un percorso che si
snodera' dal 20 al 25 settembre, con una coda il 29.
Appuntamenti di rilievo anche il concerto ''Songs of exile''
di Diamanda Gala's all'Auditorium Agnelli, l' esibizione del
Trio Debussy ''Messiaen Quatuor pour la fin du temps'' nella
Chiesa Santi Martiri e il ritorno del grande regista lituano
Eimuntas Nekrosius con la Memo Fortas Theatre Company in
''Cantico dei Cantici'' presso la Chiesa del Forte di
Fenestrelle. E per finire, il 29 settembre, il Museo Nazionale
del Cinema proporra' ''Ercole al bivio, percorso verticale per
immagini. Dipinti e riflessioni salendo a piedi la Mole
Antonelliana''. Si tratta di una vera e propria ascesa lungo la
stretta scala fino alla guglia da poco restaurata, con soste in
cui lo storico e pittore Marco Vacchetti illustrera'
riproduzioni di dipinti rappresentanti la spiritualita'.
Il Comitato Organizzatore, presieduto da Antonella Parigi e
composto da Roberto Tarasco, Gabriele Vacis, Giorgio Vasta,
insieme ad un prestigioso Comitato Scientifico, hanno elaborato
quattro sezioni tematiche, per discutere sulle tante religioni
mondiali e i deteriori fondamentalismi, sull'etica della
laicita', sulla moralita' del denaro, sui credenti impegnati nel
mondo laico. Sono 53 ospiti (docenti, giornalisti, studiosi),
animeranno questi ambiti di discussione, di sicuro richiamo
popolare; infatti parteciperanno, tra i tanti, Giancarlo
Caselli, Don Luigi Ciotti, Giorgio Galli, Miram Mafai, Amos Oz
(uno dei piu' noti scrittori d' Israele), Tariq Ramadan, Richard
Rorty, Eugenio Scalfari. Sedi prescelte il: Sermig Arsenale
della Pace, Teatro Carignano, Gam, Cavallerizza Reale,
Auditorium Agnelli al Lingotto, Cineteatro Baretti, Archivio di
Stato, alcune Chiese ed il Po. Anche l' acqua e' protagonista,
infatti, alle 5.30 di domenica 25 settembre per alcune letture
in battello sul fiume.(ANSA).
YS1-BAN/CLD
12-LUG-05
20:07
105
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
VACANZE: UDS, DA 20 LUGLIO A 8 AGOSTO CAMPEGGIO STUDENTESCO
A ZION 2005 FITTO PROGRAMMA DI DIBATTITI E CONCERTI
(ANSA) - ROMA, 15 lug - Dibattiti, concerti, sport: sono
alcuni degli ingredienti di Zion 2005, il campeggio nazionale
studentesco organizzato da Uds (Unione degli studenti), Udu
(Unione degli universitari) e Mutua Studentesca presso il Parco
della Sterpaia, una riserva naturale nel cuore della Toscana,
dal 20 luglio all'8 agosto.
Migliaia di giovani provenienti da tutta Italia
condivideranno una vacanza all'insegna del divertimento, ma
anche della discussione, della cultura, della politica, della
musica e dello sport - spiegano gli organizzatori
dell'iniziativa aggiungendo che l'espressione 'matrixiana' Zion
e' stata scelta per indicare un villaggio di ribelli che
resistono ogni giorno nelle loro scuole, nelle loro citta', nel
mondo tentando di renderlo migliore.
Per piu' di due settimane Zion vedra' svariate attivita' dai
dibattiti ai talk show, dai tornei sportivi, alle rassegne
teatrali, ai concerti svolgersi all'insegna della partecipazione
e del coinvolgimento diretto nella costruzione delle attivita' e
nella gestione del campeggio degli studenti che ne fanno parte.
Dibattiti con ospiti importanti, come Guglielmo Epifani, Claudio
Martini, Gabriele Polo, Fausto Bertinotti, Oliviero Toscani,
Lidia Menapace, Don Luigi Ciotti, verteranno su guerra e pace,
non violenza attiva, Europa, riforme dell'istruzione, mafie e
legalita', mentre la sera concerti (tra gli altri Sud Sound
System e Folkabbestia) infiammeranno l'anima notturna del popolo
di Zion. (ANSA).
COM-CLL
15-LUG-05
16:22
106
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SCRITTORI: MORTA A MILANO GINA LAGORIO
(ANSA) - MILANO, 17 LUG - E' morta questa mattina a Milano la
scrittrice e saggista Gina Lagorio, nata a Bra (Cuneo) nel 1922,
da decenni residente a Milano. Ex parlamentare e moglie
dell'editore Livio Garzanti, Gina Lagorio, aveva consegnato
poche settimane fa il suo ultimo libro, 'Capita', alla casa
editrice Garzanti.
I suoi funerali saranno celebrati martedi' da don Luigi
Ciotti, nella Basilica di Santa Maria della Passione a Milano. (ANSA).
AA
17-LUG-05 14:33
SCRITTORI: MORTA A MILANO GINA LAGORIO (2)
(ANSA) - MILANO, 17 lug - Figlia unica, Gina Lagorio si era
laureata in Letteratura Inglese all'Universita' di Torino.
Comincio' a lavorare come insegnante di inglese, mentre
collaborava con molti giornali scrivendo soprattutto di
letteratura, la sua grande passione. Nella carriera da
scrittrice esordi' verso i trent'anni, con 'Un ciclone chiamato
Titti', del 1969, dedicato a sua figlia. Pochi anni dopo la sua
vita venne sconvolta dal dramma, la morte del marito Gino
Lagorio, protagonista della Resistenza. A lui e' dedicata quella
che viene considerata una delle sue migliori opere,
'Approssimato per difetto' (1971).
Nel 1974 si stabili' a Milano, dove intraprese la carriera
politica, battendosi per i diritti delle donne. Si risposo' con
l'editore Livio Garzanti, la cui casa editrice pubblico' quasi
tutti i suoi libri. Nel 1987 fu eletta al Parlamento, dove
entro' fra gli Indipendenti di Sinistra.
Ha scritto opere di narrativa, di saggistica e di teatro. Tra
i suoi titolo 'Il polline' (1966), 'La spiaggia del lupo'
(1977), 'Fuori scena' (1979), 'Tosca dei gatti' (1983), 'Golfo
del paradiso' (1987), 'Tra le mura stellate' (1991), 'Il
silenzio' (1993), 'Il bastardo, ovvero gli amori, i travagli e
le lacrime di Don Emanuel di Savoia' (1996), 'Inventario'
(1997), 'L'arcadia americana' (1999).
Tra le opere di saggistica, 'Fenoglio' (1970), 'Sui racconti
di Sbarbaro' (1973), 'Sbarbaro: un modo spoglio d'esistere
(1981)', 'Penelope senza tela' (1984), 'Russia oltre l'URSS'
(1989), 'Il decalogo di Kieslowski' (1992). Ha scritto anche per
il teatro (i testi sono raccolti nel volume 'Freddo al
cuore',1989), per i ragazzi e collaborato con progammi
televisivi. Due anni fa Gina Lagorio era stata colpita da un ictus, e
quel doloroso evento e il calvario che ne e' seguito sono stati
raccontati nel libro 'Capita', terminato proprio poche settimane
fa. Sara' nelle librerie nei prossimi mesi. (ANSA).
AA
17-LUG-05
14:35
107
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
BORSELLINO: DOMANI IN TUTTA ITALIA 'PASTA LIBERA TUTTI'
INIZIATIVA PER IL 13° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI VIA D'AMELIO
(ANSA) - ROMA, 18 lug - Da Gorizia a Palermo italiani a
tavola con la pasta dell'associazione ''Libera'' per dire no
alla mafia e a tutte le forme di criminalita' organizzata.
Domani sera in trenta piazze italiane si svolgera' ''Pasta
libera tutti'', manifestazione promossa dai giovani della
Margherita, in collaborazione con ''Giovani per la
Costituzione'', per commemorare la strage di via D'Amelio in
cui, tredici anni fa, furono uccisi il magistrato Paolo
Borsellino e gli uomini della sua scorta.
In ogni piazza sara' organizzata una cena con i prodotti
dell'associazione fondata e presieduta da don Luigi Ciotti, che
da oltre dieci anni coltiva i terreni confiscati alla mafia. A
Roma l'iniziativa si terra' nell'ambito della festa della
Margherita: i tavoli saranno allestiti nei giardini di piazza
Cavour e ai fornelli del bar ''I professionisti'', che mettera'
a disposizione la cucina, si metteranno i Giovani della
Margherita. Saranno presenti Enrico Letta e Dario Franceschini.
A Palermo l'iniziativa rientra nell'ambito della manifestazione
''48 ore per la legalita''' e vi parteciperanno Rita Borsellino,
don Luigi Ciotti e Nando Dalla Chiesa.
''Vogliamo
dare un segnale forte - ha detto Andrea Casu, dell'esecutivo dei
Gdm - non solo contro la mafia, ma contro tutte le forme di
criminalita' organizzata. E questa manifestazione vuole essere
anche un segnale di passione civica, di difesa dei valori
sanciti dalla nostra Costituzione''. Il coordinatore del
movimento giovanile della Margherita, Luciano Nobili, ha
spiegato che ''abbiamo deciso di organizzare una festa di questo
tipo per lanciare un messaggio di riscatto e speranza dopo il
vergognoso episodio compiuto da alcuni giovani a Palermo che
hanno imbrattato la lapide in via D'Amelio. Perche', come ha
detto Nando Dalla Chiesa, nessuno e' irrecuperabile e una
possibilita' di redenzione va concessa a tutti''.
L'augurio di Casu e Nobili e' che l'impegno contro
criminalita' e illegalita' non si dissolva il giorno dopo la
manifestazione, ma duri sempre in onore degli eroi Falcone e
Borsellino''. Il segretario della Margherita di Roma, Roberto Giachetti, ha
paragonato il tempo delle stragi mafiose a quello attuale del
terrorismo. ''Le cause sono ovviamente diverse, ma il clima che
si respirava quando furono massacrati Falcone e Borsellino - ha
detto Giachetti - e' lo stesso che domina oggi in Italia''.
Oltre Roma e Palermo, le citta' che ospiteranno la
manifestazione sono: Rimini, Bologna, Parma, Pavia, Torino, San
Benedetto del Tronto, Fermo, Matelica, Porto Recanati, Ancona,
Nizza di Sicilia, Bari, Trapani, Alcamo, Messina, Catania,
Caserta, Terlizzi, Monopoli, Prato, Gorizia, Vibo Valentia,
Piacenza, Cagliari, Sulmona, Forli', Ferrara, Chieti. Ai
cittadini che parteciperanno sara' chiesto un contributo, il ricavato sara' devoluto a ''Libera''.(ANSA).
BBB-GB
18-LUG-05
18:46
108
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
BORSELLINO: SORELLA, NON GRADISCO CERIMONIE UFFICIALI
(ANSA) - PALERMO, 18 LUG - ''Se la mafia non ci fosse piu'
potremmo parlarne come di un incubo superato ma purtroppo e'
ancora una realta', per questo la memoria e' fondamentale''.
Alla vigilia del tredicesimo anniversario della strage di via
Mariano d' Amelio, Rita Borsellino, sorella del magistrato morto
nella strage in via D' Amelio con 5 poliziotti di scorta,
ribadisce l'importanza della memoria.
''Ricordare e' doveroso - dice - non solo per testimoniare la
gratitudine nei confronti di chi ha sacrificato la propria vita
per la legalita' ma perche' e' importante sviluppare l'esempio
positivo dato da uomini come Paolo''.
Come ogni anno Rita Borsellino, alle manifestazioni
istituzionali, preferisce quelle organizzate dalle associazioni
e dalla societa' civile.
''Non sono mai andata alle cerimonie ufficiali e spesso mi e'
anche stato rimproverato - spiega - Mi piace immergermi nella
realta' della societa', della gente che e' poi quella che ha
piu' bisogno dei essere presa per mano. Le istituzioni sono
spesso distratte, mancano di continuita''.
''Domani saro' in via D'Amelio con i bambini - continua - In
questi anni insieme alle scuole abbiamo fatto un lavoro
importante di conservazione della memoria ed i frutti sono sotto
gli occhi di tutti. I ragazzini che, nel '92, non c'erano o
erano troppo piccoli hanno bisogno di fare loro il ricordo di
quel periodo. I ragazzi, poi, sono assetati di esempi da
seguire, vogliono capire, esprimono con tutte le loro forze la
necessita' di identificarsi in valori positivi''.
Per Borsellino in questi anni il ruolo dell'associazionismo
nella lotta alla mafia e nell'affermazione della legalita' e'
stato fondamentale: ''abbiamo dato vita ad un movimento - ha
detto - che e' cresciuto e che ha seminato tantissimo, un
movimento civile, sociale e religioso che, come ripeteva Paolo,
e' il solo in grado di sollecitare quel cambiamento culturale
che puo' vincere la mafia''.
Il magistrato e gli agenti della scorta Emanuela Loi,
Agostino Catalano, Walter Cusina, Vincenzo Li Muli e Claudio
Traina saranno ricordati domani con una serie di manifestazioni
che si snoderanno lungo tutta la giornata: si comincia alle 10
in via d' Amelio con l'animazione in strada per i bambini, si
prosegue nel pomeriggio, a Ciaculli, alle 17.15, nel Giardino
della Memoria, con un incontro organizzato dall'Unci e dall'Anm
e con la fiaccolata di Azione Giovani. Alle 19 nella chiesa di
San Francesco Saverio verra' celebrata una messa di suffragio.
Domani sera poi, alle 21, alla biblioteca comunale di Palermo
sara' proiettato il filmato ''Sono morti invano. Dalle stragi
del 1992 ai nostri giorni''. Le immagini saranno commentate dal
procuratore di Palermo Piero Grasso, giornalisti, magistrati e
dal presidente di Libera don Luigi Ciotti. (ANSA).
KTH
18-LUG-05
13:48
109
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIUSTIZIA: LUMIA, HANNO RAGIONE DON CIOTTI E RITA BORSELLINO
(V. ''GIUSTIZIA: DON CIOTTI...'' DELLE 12.57 CIRCA)
(ANSA) - TORINO, 21 LUG - Apprezzamento per le valutazioni
che il documento di Libera, firmato da don Ciotti e Rita
Borsellino, esprime sulla riforma della giustizia, sono venute
stasera dal capogruppo Ds in Commissione Antimafia, on. Giuseppe
Lumia.
''Sono d' accordo con Libera - spiega Lumia a proposito della
norma che esclude la nomina di Giancarlo Caselli a Procuratore
Nazionale Antimafia - Aver creato una norma ad hoc contro un
magistrato che si e' speso fino in fondo contro la mafia e il
terrorismo e' stata una vera vergogna ed aver costretto i
parlamentari della maggioranza a votarla e' stata una vergogna
ancora piu' grande. Si e' venuto a creare un precedente che
rischia di minare alle fondamenta l' indipendenza della
magistratura''. Secondo il parlamentare, ''tutta questa riforma
della magistratura e' stata solo un patetico tentativo di
intimidire i magistrati che per fortuna rimangono liberi e
decidono in piena liberta'''.
Sul concorso per la Procura Nazionale Antimafia ''legittimato
ad intervenire ed a decidere era solo il Csm e il Parlamento non
sarebbe mai dovuto intervenire - conclude Lumia - per ben due
volte nelle procedure di successione a Vigna: prima
prolungandone l' incarico e poi decidendo una norma per togliere
di mezzo un magistrato ritenuto scomodo''. (ANSA).
BAN
21-LUG-05
20:02
110
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIUSTIZIA: DON CIOTTI E RITA BORSELLINO,RIFORMA ANTI CASELLI
(ANSA) - TORINO, 21 LUG - ''Stupore e disagio'' di fronte
alla riforma approvata ieri dalla Camera viene espressa da
'Libera', la rete di 1200 associazioni contro le mafie, in una
dichiarazione diffusa a Torino a firma di don Luigi Ciotti e
Rita Borsellio. Si tratta - scrivono - di una riforma contro
Giancarlo Caselli.
Nella nota si ''esprime il piu' profondo stupore e disagio
per il fatto che proprio nei giorni in cui si ricorda il
sacrificio di Paolo Borsellino, il governo abbia posto la
fiducia e parte del Parlamento abbia approvato una disposizione
di legge dichiaratamente contra-personam per impedire al
Procuratore Generale di Torino Giancarlo Caselli di essere
nominato Procuratore Nazionale Antimafia''.
Libera, unitamente al fondatore del Gruppo Abele e alla
sorella del magistrato ucciso, sottolinea che Giancarlo Caselli
''scelse coraggiosamente di raccogliere il testimone di Paolo
Borsellino andando a Palermo subito dopo la strage di via
D'Amelio e impegnandosi con grandi rischi personali e
straordinari risultati''. E' un magistrato - concludono - al
quale ''dovrebbe percio' andare l'apprezzamento e la gratitudine
di coloro che hanno a cuore le sorti della democrazia e
legalita' in Italia''. (ANSA).
BAN/CLD
21-LUG-05
12:56
111
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FUNERALI GINA LAGORIO:DON CIOTTI,ERA CONTRO INGIUSTIZIA/ANSA
FERDINANDO CAMON, RAPPORTO SPECIALE CON SCRITTORI; SARA' CREMATA
(ANSA) - MILANO, 19 LUG - Quali libri, Gina, vorresti
portare con te? ''Dante, il mio Dante, Guerra e Pace, i
Vangeli''. Don Luigi Ciotti ricorda cosi' le ultime parole
scambiate con l'amica Gina Lagorio, morta domenica mattina a
Milano. Egli stesso ne ha celebrato oggi i funerali nella chiesa
di Santa Maria della Passione, invitando infine tutti gli amici
della scrittrice a portarsi a casa ''come regalo di Gina'' uno
dei fiori bianchi presi dal cuscino che ne ricopriva il feretro.
Davanti ad alcune centinaia di persone, don Ciotti ha
chiamato accanto a se' la nipotina della scrittrice, Benedetta,
10-12 anni, e ha raccontato a lei i suoi pensieri sulla nonna,
che il sacerdote conobbe a Cherasco, negli anni in cui entrambi
(lui di origine veneta, lei piemontese) abitavano in quel comune
vicino ad Agrate Brianza, in provincia di Milano.
E nella chiesa erano presenti, accanto al prefetto di Milano,
Bruno Ferrante, i rappresentanti (con fascia tricolore) dei
quattro Comuni che sono stati importanti nella sua vita:
Michelino Davico, assessore alla cultura di Bra, Centro in
provincia di Cuneo che le diede i natali e che ha inviato il
gonfalone, esposto accanto all'altare accanto a quello di
Cherasco; Giovanni Avagnina, sindaco di Cherasco; Silvano
Godani, assessore alla cultura di Savona, citta' del partigiano
Emilio Lagorio, suo primo marito, e nel cui Istituto Tecnico
Commerciale la scrittrice insegno' per anni. Infine Milano,
presente con l'assessore Giulio Gallera e con il consigliere
comunale dei Ds Alberto Martinelli.
Ma fra i banchi della chiesa c'erano anche personaggi come
Natalia Aspesi, Luigi Corbani, Rosellina Archinto, Andree Ruth
Shammah e altri. Accanto al feretro il marito Livio Garzanti, le
figlie Silvia e Simonetta, con le nipotine. Lo scrittore
Ferdinando Camon, vincitore del Premio Strega nel 1978 proprio
con un libro edito da Garzanti (Un altare per la madre), ha
ricordato a nome anche di molti altri colleghi il rapporto
speciale che lei aveva con gli scrittori e la sua carica umana:
''Il suo concetto di valore - ha detto - prescindeva dal
successo che poteva avere una persona. Quando qualcuno di noi
non vinceva un premio, era pronta a telefonargli dicendogli 'ma
il tuo libro era il migliore!' ''.
Don Ciotti ha ricordato, sempre rivolgendosi alla nipotina
Benedetta (''Tua nonna e' stata per me una grande amica''), l'
impegno civile di Gina Lagorio, il suo essere ''sempre dalla
parte della giustizia, la' dove il diritto e' calpestato, dove
ci sono i poveri, la malattia e la sofferenza''. E ha ricordato
come monsignor Gianfranco Ravasi ha scritto oggi sull'Avvenire
che ''la sua laicita' era quella nobile della ricerca, della
112
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
domanda e dell'attesa''. E il suo impegno contro la guerra
(quando nel 1991, deputata in Parlamento, in occasione del
conflitto del Kuwait, si rifiuto' di votare ''per nessuna
conclamata buona ragione'' l'adesione alla guerra, ''perche' non
credo che la guerra possa mai avere delle buone ragioni''). E,
ancora, Don Ciotti ha citato le parole di Furio Colombo sull'
Unita', dove scrive di lei che ''le sembrava impossibile
guardare da un'altra parte, non separo' mai la letteratura dalla
realta'''. Perche' ''tua nonna era - ha continuato il sacerdote
- un pezzo importante di quello che chiamano societa' civile, la
sua scrittura era uno strumento di partecipazione alla verita',
alla - poi la mamma te ne spieghera' il significato democraticita'''.
Al termine della funzione, la salma di Gina Lagorio e' stata
portata al cimitero di Lambrate, dove verra' cremata. (ANSA).
BRA
19-LUG-05
18:32
113
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: UNCI E ANM RICORDANO CHINNICI, FRANCESE E GIULIANO
(ANSA) - PALERMO, 29 LUG - Il Gruppo siciliano dell'Unione
nazionale cronisti e la sezione distrettuale di Palermo dell'
Associazione nazionale magistrati questa mattina hanno ricordato
il sacrificio del Consigliere istruttore Rocco Chinnici, del
maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi, dell'appuntato
Salvatore Bartolotta, del portiere dello stabile in cui abitava
il magistrato, Stefano Li Sacchi (uccisi a Palermo da
un'autobomba mafiosa il 29 luglio 1983); del giornalista Mario
Francese (ucciso a Palermo il 26 gennaio 1979) e del
vice-questore aggiunto Boris Giuliano (dirigente della Squadra
mobile ucciso a Palermo il 21 luglio 1979).
Nel ''Giardino della Memoria'' di via Ciaculli sono stati
piantati tre alberi e collocate tre targhe che ricordano le sei
vittime. Erano presenti i figli di Chinnici, Giovanni, Elvira e
Caterina, la vedova di Giuliano, Ines Leotta, ed il figlio di
Francese, Giulio.
Alla cerimonia di Ciaculli hanno partecipato, tra gli
altri, il prefetto Giosue' Marino, il presidente
dell'associazione Libera, don Luigi Ciotti, il deputato dei Ds,
Giuseppe Lumia, rappresentanti del Consiglio comunale e
Provinciale come Giuseppe Apprendi e Maurizio Gambino,
l'assessore comunale Mario Milone, il questore Giuseppe Caruso i
comandanti provinciali di carabinieri e Guardia di finanza,
Vittorio Tomasone e Nunzio Ferla, magistrati come Guido Lo Forte
e Francesco Ingargiola. (ANSA).
COM-NU/GIM
29-LUG-05
16:42
114
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IMMIGRATO UCCISO DA CC: ASSOCIAZIONI, VOGLIAMO LA VERITA'
EXTRACOMUNITARIO MORTO A ARZANO NEL 2003, GIP RIAPRE INCHIESTA
(ANSA) - NAPOLI, 5 AGO - Mohamed Kahira Cisse, immigrato
della Nuova Guinea, laureato, in Italia con regolare permesso di
soggiorno, fu ucciso a Arzano il 5 giugno 2003 da un colpo di
pistola esploso da un carabiniere. Un caso che, in seguito alla
decisione del gip Giovanni Ciampa, che ha respinto la richiesta
di archiviazione nei confronti di due militari disponendo nuove
indagini, e' ora ufficialmente riaperto.
A sollecitare che emerga tutta la verita' su questa storia
che presenta ancora diversi lati oscuri sono un gruppo di
associazioni che hanno illustrato i punti principali della
vicenda in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte
Samuele Ciambriello (Citta' Invisibile), Dario Stefano
Dell'Aquila (Antigone), Giulia Casella (Lega Ambiente) e
l'avvocato Enrico Sbarra che con il collega Mario Fortunato
assiste i familiari della vittima. Una iniziativa che si
accompagna a un appello sottoscritto, tra gli altri, da mons.
Raffaele Nogaro, don Luigi Ciotti e Tano Grasso.
Nell'inchiesta viene ipotizzato il reato di eccesso colposo
di legittima difesa. Due versioni opposte quelle offerte alla
magistratura: i due carabinieri sostengono di aver reagito dopo
essere stati aggrediti da Cisse, i familiari dell'immigrato
respingono con decisione questa ipotesi prospettando uno
scenario del tutto diverso. In estrema sintesi, secondo i
parenti della vittima e i rappresentanti delle associazioni,
l'immigrato sarebbe stato vittima di un gesto avventato da parte
dei carabinieri dovuto probabilmente anche al clima generale che
si sta vivendo in Italia, caratterizzato da paure e pregiudizi
nei confronti degli immigrati.
''Un atteggiamento - ha spiegato Ciambriello - di chi vuole
risolvere la questione immigrazione come una questione di ordine
pubblico''.
Mohamed Khaira Cisse lavorava come operaio in una fabbrica
di Treviso. Negli ultimi tempi, vittima di un forte stato di
anoressia e depressione, si era trasferito dalla sorella ad
Arzano. Fu proprio la sorella a chiedere l'intervento del 118 il
5 giugno 2003: il servizio medico, sostenendo che nei confronti
dell'ammalato occorreva il trattamento sanitario obbligatorio,
sollecito' l'intervento dei carabinieri. Quello che avvenne
nell'appartamento e' al centro della complessa inchiesta. Per il
gip Ciampa, che ha accolto la richiesta di opposizione
all'archiviazione avanzata dai legali dell'immigrato, sono da
approfondire le indagini attraverso una perizia balistica sulla
traiettoria dei proiettili (i legali di Cisse ipotizzano che i
proiettili siano stati esplosi dall'alto verso il basso, mentre
l'immigrato era a letto, quindi non in grado di offendere),
nonche' un esame su eventuali impronte su un coltello che
115
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
secondo i carabinieri venne brandito dalla vittima, e nuovi
interrogatori come testimoni dei familiari (la sorella e il
cugino presenti in casa al momento del fatto).
''Crediamo che ci sia stato quantomeno un abuso nell'utilizzo
delle armi'', ha detto il legale. ''C'e' chi propone di
cannoneggiarli, chi pensa che siano tutti terroristi: non si
possono criminalizzare tutti gli immigrati, che sono una grande
risorsa del paese'', dice Ciambriello il quale sottolinea come
la vicenda si inserisca in un contesto difficile caratterizzato
da paure e incomprensioni. Il presidente di Citta' Invisibile ha
reso noto dati elaborati dalla Caritas relativi alla popolazione
carceraria: in Italia su 59125 detenuti 19852 (33 per cento)
sono immigrati, mentre in Campania su 7350 detenuti lo sono 958
(13 per cento). (ANSA).
LN
05-AGO-05
15:41
116
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI, TORNATA A ESSERE RIFERIMENTO PER GIOVANI
(ANSA) - RISPESCIA (GROSSETO), 7 AGO - ''La mafia e le mafie
sono tornate alla grande, con strategie e modalita' diverse. Ci
preoccupa soprattutto il fatto che la mafia e' tornata a essere
una figura di riferimento in cui i giovani si identificano e a
cui si affidano''. Lo ha detto Don Luigi Ciotti, intervenendo a
Festambiente, la festa nazionale di Legambiente in corso a
Rispescia dove oggi si celebra il decennale di Libera.
''Nei tribunali per i minorenni - ha aggiunto Don Ciotti sono aperti 1.700 fascicoli relativi ad altrettanti figli della
mafia tra Calabria, Puglia e Sicilia, perche' la mafia e' una
madre che non fa mancare nulla e che da' protezione, rispetto e
denaro''.
Poi Don Ciotti ha ricordato che ''negli ultimi 10 anni ci
sono state 154 vittime innocenti della mafia, di cui 37 bambini
e ragazzi. Sono stati 2.270 complessivamente i morti in faide di
mafia: tutto questo non e' possibile in un Paese civile come il
nostro''.
(ANSA).
COM-MOI
07-AGO-05
18:02
117
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CAMORRA: UCCISI PER ERRORE; GIORNO DEDICATO A GIGI E PAOLO
DI PALMA E DON CIOTTI INCONTRANO GENITORI E AMICI. MESSA ALLE 19
(ANSA) - NAPOLI, 10 AGO - Una giornata per Gigi e Paolo:
non solo la messa, fissata per le 19, a Napoli, questa sera,
nella chiesa di San Giorgio Martire, nel quartiere Pianura, nel
ricordo di Gigi Sequino e Paolo Castaldi, i due ragazzi di
Pianura uccisi dalla camorra cinque anni fa, perche' scambiati
per sicari. L'intera giornata e' stata a loro dedicata: stamani
Don Luigi Ciotti ed il presidente dalla Provincia di Napoli,
Dino Di Palma, hanno incontrato familiari ed amici di Gigi e
Paolo.
Don Ciotti si e' intrattenuto a lungo con il padre Enzo
Sequino e la madre: ha ricordato la tragica storia di Gigi e
Paolo uccisi per errore dalla camorra mentre stavano
programmando le loro vacanze, progettando il loro futuro. Due
vite stroncate da killer che ad ottobre saranno processati.
Il prete ha invitato tutti i cittadini a non mollare la
presa, a non smettere mai di combattere per restituire il giusto
valore alla vita, alla famiglia, alla convivenza. Si deve e si
puo' fare molto, ha incalzato don Ciotti, secondo quanto
racconta il papa' di Gigi, e la strada da percorrere e' ancora
lunga, lunghissima. Per questo ricordare Gigi e Paolo oggi
diventa ancora piu' importante. Non puo' restare una
commemorazione familiare, privata. Deve rappresentare - ha
affermato il sacerdote - per il quartiere una possibilita' di
rinascita.
Vincenzo Sequino ha ricordato l'impegno dell'associazione
dedicata ai due ragazzi; la presenza e la disponibilita' totale
della ''cassetta postale'' e per denunce anche anonime che
saranno opportunamente vagliate dall'autorita' giudiziaria.
''Certo, e' davvero triste constatare - racconta Enzo Sequino che, da un anno, da quando cioe' abbiamo detto che esiste questa
cassetta per segnalazioni, denunce o richieste di auto da parte
di vittime della camorra, non abbiamo ricevuto alcuna denuncia
che ci consentisse di incidere sulla lotta alla criminalita' a
Pianura. Questo significa che i cittadini hanno paura: e' vero,
perche' non riconoscerlo? Ma proprio per questo occorre essere
uniti e lottare, andare avanti''.
Successivamente si e' svolto l'incontro con il presidente
della Provincia di Napoli Dino di Palma. ''Voglio innanzitutto
ringraziarla - ha detto Di Palma a Enzo Sequino - per il
coraggio dimostrato in questi anni e per il lavoro, che insieme
ad altri avete messo in campo''. ''E' innegabile - ha aggiunto
Di Palma - che intorno a questo tragico evento e' nata una forte
testimonianza nella lotta antiracket che ha coinvolto
associazioni, volontariato e realta' parrocchiali. Ed e' proprio
sulla esperienza di Pianura e quelle di altre realta' simili,
che abbiamo intrapreso iniziative di consolidamento: la
118
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
Provincia, insieme con il commissario antiracket Tano Grasso,
supportera', sul territorio di tutta la provincia, le azioni che
portino alla costituzione di comitati locali simili a quelle di
Pianura, nate dopo la tragica morte di Gigi e Paolo''.
Di Palma ha promesso a Enzo Sequino un monitoraggio costante
sulle iniziative intraprese a Pianura.
Alle 19 la messa in ricordo di Gigi Sequino e Paolo Castaldi
''per non dimenticare'' e per ''sensibilizzare la
cittadinanza'': in occasione, del quinto anniversario della
morte di Gigi e Paolo si incontreranno i familiari dei ragazzi,
i rappresentanti delle forze dell'ordine, delle istituzioni,
delle associazioni e della chiesa, per essere uniti ''contro la
camorra, le estorsioni, la droga e le violenze''.
Alla messa parteciperanno anche i familiari di Annalisa
Durante, la giovane di 14 anni uccisa a Forcella durante una
sparatoria di camorra. Saranno presenti, infine, don Luigi
Merola, don Tonino Palmese, don Vittorio Zeccone e l'assessore
comunale Giulia Parente.
(ANSA).
KVR
10-AGO-05
16:36
119
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
UNIONE: PRIMARIE; SPUNTA ANCHE CANDIDATURA DON VITALIANO
(ANSA)- AVELLINO, 20 AGO - Avrebbe come sempre il sapore
della provocazione, e servirebbe a sollecitare la partecipazione
della cittadinanza, una eventuale candidatura di Don Vitaliano
della Sala, prete irpino 'ribelle', alle prossime primarie; il
parroco no global commenta cosi' le indiscrezioni in tal senso.
''Una provocazione per indurre i partiti del centrosinistra a
interpellare e rendere protagonisti i propri iscritti e, piu' in
generale, tutti i cittadini'', spiega il parroco
''disubbidiente'' rimosso tre anni fa dal vescovo di
Montevergine (Avellino) dalla parrocchia di Sant'Angelo a Scala.
Occorrono pero' altri due passaggi prima che questo possa
avvenire: la riunione che si terra' a Genova alla fine della
prossima settima tra i rappresentanti di tutto il movimento no
global che decidera' le ''candidature'', (tra cui anche quella
di don Andrea Gallo), e, decisiva -, compete al vescovo di
Avellino, Francesco Marino - la decisione di concedere o negare
l'autorizzazione. Monsignor Marino e' infatti il nuovo superiore
gerarchico di don Vitaliano, in seguito al riordino delle
parrocchie che ha sottratto quella di Mercogliano, in cui e'
incardinato il sacerdote no global, alla diocesi di
Montevergine, guidata da monsignor Tarcisio Nazzaro.
''La Chiesa - sostiene don Vitaliano - dovrebbe essere lieta
di far sentire anche la propria voce e la propria presenza sui
programmi di governo che interessano da vicino i bisogni delle
comunita' e lieti dovrebbero essere anche i partiti che
vedrebbero arricchita la loro capacita' di sintonizzarsi con i
reali bisogni della gente''.
Il ''programma'' del candidato don Vitaliano era stato gia'
tracciato nelle scorse settimane a Mercogliano (Avellino), nel
corso di un incontro a cui parteciparono tra gli altri don Luigi
Ciotti, Paolo Casarini e lo stesso don Andrea Gallo e si
articola su alcuni temi e questioni ''cari'' al movimento no
global. ''Il programma di governo del centrosinistra italiano spiega oggi - dovra' caratterizzarsi per chiarezza, prendendo
come modello il primo ministro spagnolo Zapatero: il no, senza
se e senza ma, alla guerra e l'immediato ritiro delle truppe
italiane in Iraq; amnistia generalizzata per i reati ascritti a
chi ha manifestato contro la guerra; depenalizzazione dei
cosiddetti reati sociali, per i quali oggi sono incriminati in
Italia oltre dieci mila giovani colpevoli di aver manifestato e
lottato per conquistare spazi di autonomia e liberta'''.
Ma se e' abbastanza probabile che don Vitaliano Della Sala
otterra' dall'assemblea di Genova l'investitura a candidato del
movimento alle primarie, e' altrettanto improbabile l'eventuale
via libera da parte del vescovo di Avellino. Monsignor Marino,
che si trova a Colonia alla guida della folta rappresentanza
irpina presente alle giornate mondiali della gioventu', non sa
120
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ufficialmente nulla. E negli ambienti della Curia di Avellino
fanno spallucce: ''Don Vitaliano - commentano - ci ha abituati a
queste provocazioni. Decidera' il vescovo, quando e se una
richiesta del genere gli sara' pervenuta''.
Nel caso del possibile ''non expedit'' del vescovo, don
Vitaliano non drammatizza: ''L'idea di essere uno dei candidati
alle primarie, insieme a don Andrea Gallo, mi interessa
soprattutto per far ascoltare ai partiti del centrosinistra
voci, sentimenti, passioni, realta', da cui oggi sono molto
lontani - precisa il prete ''ribelle'' - Se monsignor Marino mi
neghera' la sua autorizzazione, ne prendero' atto ma la Chiesa
avra' perso una occasione utile per far sentire la propria
voce''. (ANSA).
W11-KUY/BOM
20-AGO-05
15:15
121
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIUSTIZIA: CASELLI, CERTA POLITICA INCOMPATIBILE CON VERITA'
(ANSA) - MILANO, 3 SET - Ha preso le mosse da una famosa
intervista dell'agosto 1982 del prefetto Carlo Alberto Dalla
Chiesa (di cui oggi ricorre il 25/o anniversario dell'omicidio)
il procuratore generale di Torino Giancarlo Caselli che ha
partecipato alla Festa dell'Unita' di Milano a un dibattito sul
tema: 'Lo Stato: la riforma della politica per contrastare la
mafia', con il presidente della commissione antimafia Giuseppe
Lumia, Nando Dalla Chiesa, figlio del generale ucciso, Claudio
Fava e don Luigi Ciotti.
Rifacendosi a quanto Dalla Chiesa disse riguardo
l'importanza, allora, di strumenti di indagine come le
intercettazioni telefoniche per il controllo del territorio,
Caselli ha auspicato che ''il presidente del Consiglio, che sta
scrivendo un provvedimento su questo, tenga in considerazione la
complessita''' della materia.
Un accenno anche alla norma, contenuta nella riforma
dell'ordinamento giudiziario, che ha impedito al pg di Torino di
concorrere al posto di procuratore nazionale antimafia. Caselli
ha citato passi della sentenza dei giudici d'appello palermitani
con cui furono dichiarati prescritti i reati addebitati al
senatore a vita Giulio Andreotti fino al 1980, mentre dalle
accuse che si riferivano agli anni successivi Andreotti fu
assolto. ''Per via di queste parole - ha detto Caselli - si e'
impedito a me di partecipare al concorso per diventare
procuratore nazionale antimafia. E' stato anche detto, e' stato
detto senza alcuna vergogna, come se fosse una cosa normale''.
''Le parole di Dalla Chiesa di allora - ha concluso - le
acquisizioni processuali successive, per quanto valgono, perche'
la verita' processuale e' ancora discutibile per quanto
confermata in cassazione, consentono oggi una riflessione: certa
politica e' incompatibile con la verita'''. (ANSA).
RT/MEA
03-SET-05
21:44
122
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IL 10 MARCIA PER LA GIUSTIZIA, GETTARE BASI MONDO DIVERSO
DA AGLIANA A QUARRATA; CI SARANNO GRILLO,CASELLI,COLOMBO,CIOTTI
(ANSA) - AGLIANA (PISTOIA), 8 SET - ''Gettare le basi di un
mondo diverso, piu' giusto''. E' il messaggio che sara' lanciato
dalla dodicesima edizione della Marcia per la giustizia
Agliana-Quarrata in programma sabato 10 settembre con la
partecipazione del comico Beppe Grillo, dei magistrati Giancarlo
Caselli e Gherardo Colombo, di don Luigi Ciotti leader del
Gruppo Abele-Libera. E' annunciata anche la presenza di padre
Alex Zanotelli, del giornalista Gianni Mina', di Gianni
Rinaldini, segretario nazionale Fiom-Cgil; di Arturo Paoli,
missionario in Brasile, e della sociologa nepalese Renu Sharma
Upreti.
Come ogni anno sono attese migliaia di persone che copriranno
il percorso di circa 5 km fra Agliana e Quarrata e ascolteranno
al termine gli interventi di Grillo, Caselli e degli altri
personaggi di rilievo nazionale. ''Obiettivo della marcia spiega Antonio Vermigli, leader di Rete Radie' Resh, l'
associazione che tradizionalmente organizza l'iniziativa - e'
chiamare a raccolta quante piu' persone sui due temi chiave
della marcia di quest'anno: il 'no' alla guerra, come sancito
dall' art.11 della Costituzione e la necessita' di prendere in
carico i costi di un mondo non belligerante: oggi molti paesi
destinano al sociale 'quanto avanza' dei loro bilanci. Occorre
ribaltare la prospettiva''.
In preparazione della marcia del 2005 e' stato diffuso il
documento ''Tempo scaduto-chiamata a una svolta per le persone e
le comunita' critiche in movimento'' che vede tra i firmatari
fra gli altri Alex Zanotelli, Gino Strada, Gianni Rinaldini,
Luigi Ciotti. (ANSA).
G07-GRO/SPO
08-SET-05
13:04
123
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MARCIA PACE: VEGLIA INTERRELIGIOSA PER VIGILIA EVENTO
A PERUGIA CON CATTOLICI, BUDDISTI, MUSULMANI E INDUISTI
(ANSA) - PERUGIA, 9 SET - Cattolici di varie confessioni,
insieme a buddisti, musulmani, induisti ed esponenti di altre
religioni, parteciperanno sabato prossimo nella cattedrale di
Perugia, alle 20,30, ad una veglia di preghiera alla vigilia
della marcia della pace. Una preghiera interreligiosa che,
secondo i vescovi umbri, e' il segno che ''la preghiera e'
entrata nel programma ufficiale'' della marcia.
Nel corso dell' incontro nella cattedrale saranno letti testi
biblici e ci saranno alcuni brevi interventi dei rappresentanti
delle varie fedi per raccontare l' impegno delle proprie
religioni per la pace, soprattutto nelle terre di conflitto.
La veglia sara' presieduta dall' arcivescovo di Perugia e
vicepresidente della Conferenza episcopale italiana, monsignor
Giuseppe Chiaretti, presenti tutti i vescovi umbri. Ci saranno
anche il pastore Giuseppe Platone, della Federazione Chiese
evangeliche in Italia, Svanimi Hasananda Giri, dell' Unione
induista italiana, Massimo Daido Strumia, dell' Unione Buddista
italiana, Mohamed Nour Dachan, dell' Unione Comunita'
organizzazioni islamiche in Italia.
La veglia e' promossa dalla Conferenza episcopale umbra
insieme a Pax Christi ed Agesci. Domenica mattina, alle 6,45
nella chiesa di San Domenico, e' in programma una messa per i
partecipanti alla marcia, presenti, tra gli altri, padre Alex
Zanotelli e don Luigi Ciotti. (ANSA).
GD/AM
09-SET-05
16:19
124
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MARCIA PACE: CONCLUSA A TERNI ASSEMBLEA DELL'ONU DEI GIOVANI
REALIZZATI UN VOCABOLARIO DI PACE E UNA BANDIERA DI 50 METRI
(ANSA) - TERNI, 10 SET - ''Profonda preoccupazione per la
mancanza di impegno da parte delle Nazioni Unite per un futuro
migliore'': e' quanto esprime l' assemblea ternana dell' Onu dei
giovani nel proprio documento finale, rivendicando anche ''l'
indipendenza dell' organizzazione e la presenza dell' Italia nel
consiglio di sicurezza dell' Onu''.
Di pace, democrazia e diritti hanno parlato nella tre giorni
ternana magistrati, come Libero Mancuso, che ha sottolineato
come la democrazia sia una continua lotta per l' affermazione
dei diritti, le inviate di guerra Giuliana Sgrena e Giovanna
Botteri, Guido Tallone del gruppo Abele, Parker McKeown,
rappresentante dell' organizzazione Ghana Wildlife Society,
Giuliano Giuliani, del comitato Piazza Carlo Giuliani.
Quest' ultimo - riferisce una nota degli organizzatori - ha
esortato i ragazzi del mondo ad impegnarsi per il bene comune
perche' - ha detto - ''ne vale sempre la pena. Perche' la
possibilita' di cambiare le cose e' nelle vostre mani''.
A conclusione dei lavori, a Perugia l' assemblea ternana
porta un vocabolario con un centinaio di parole scelte dai
giovani per raccontare le idee scaturite nel corso della tre
giorni, perche' i ragazzi del mondo hanno scelto proprio l'
alfabeto per indicare i concetti del dire e del comunicare la
pace: tanti ''post it'' che diventano parte integrante del
documento politico che i 300 partecipanti all' Onu dei giovani
presentano alla marcia. E poi una grande bandiera della pace: e'
lunga 50 metri, e' l' insieme delle tante bandiere che erano
esposte alle finestre dopo l' attentato alle Torri Gemelle.
Cucite insieme ad altre bandiere bianche, colore simbolo della
miseria, sulle quali i ragazzi del mondo hanno scritto i loro
pensieri, le loro riflessioni.
E' questo il contributo dell' assemblea ternana dell' Onu dei
giovani, sintesi di una riunione partecipata, sentita, dedicata
al tema ''Dire, fare, comunicare la pace''.(ANSA).
PE/AM
10-SET-05
16:54
125
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IMMIGRAZIONE: SINDACO GELA A PISANU, ASILO A CLANDESTINI
(ANSA) - PALERMO, 14 SET - Il sindaco di Gela, Rosario
Crocetta, ha chiesto al ministro agli Interni Giuseppe Pisanu,
di concedere il diritto d' asilo ai 168 clandestini sbarcati
nella notte tra il 10 e l'11 settembre nel comune nisseno.
''Abbiamo vissuto anche noi, cittadini di Gela, la morte di
undici immigrati - scrive Crocetta - e riteniamo che nei
confronti di ragazzi, donne e bambini che hanno subito la
tragedia di sopravvivere ai loro compagni, in un viaggio
disperato di tre giorni, con unico alimento qualche dose
razionata di acqua, possa essere compiuto un atto che rispetti
la loro dignita' e sofferenza''.
A firmare la lettera inviata a Pisanu, anche don Luigi
Ciotti, presidente dell'associazione Libera, il parroco della
chiesa di Santa Lucia, Don Luigi Petralia e Giuseppe Lumia,
componente della Commissione nazionale antimafia. ''Il comune e'
disposto - continua Crocetta - eventualmente a sostenere
l'inserimento di questi nostri fratelli. Confidiamo che in
questo caso il senso dell'umanita' e della solidarieta' possa
prevalere sulle ragioni della burocrazia''.
Il Comune aveva gia' manifestato la sua partecipazione ala
tragedia concedendo un'area del cimitero alla sepoltura degli 11
islamici morti. (ANSA).
Y7P-FI
14-SET-05
18:23
126
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
UNIONE: BERTINOTTI IN 'MAGLIA GIALLA' CONTRO 'LEGGE PENDOLO'
LEADER PRC PRESENTA PROGRAMMA PER PRIMARIE AL TEATRO ELISEO
(ANSA) - ROMA, 15 SET - Un pulmino con i famosi post-it
gialli sulla fiancata con la scritta ''Voglio'', cavallo di
battaglia della sua campagna elettorale; Carlo Giuffre' e Leo
Gullotta che lo aspettano all'entrata mentre una folla colorata
si appresta ad entrare in sala. Il Piccolo Eliseo, teatro
abituato a trasformarsi in arena politica, ormai aspetta solo
lui. Fausto Bertinotti segretario di Rifondazione Comunista,
sara' l'unico protagonista dello spettacolo che andra' in scena:
la presentazione del suo programma alle primarie dell'Unione.
Come ogni personaggio celebre, anche per il segretario del
Prc viene allestito uno stand in cui si vendono magliette,
rigorosamente gialle come i famosi cartoncini, e dove e'
possibile ricevere anche informazioni sui prossimi appuntamenti
che vedono Bertinotti come protagonista. La 'piece' con il
segretario protagonista prevede da programma un confronto con
diverse anime del mondo civile. Don Ciotti, Gigi Sullo, Imma
Battaglia, un rappresentante delle comunita' degli immigrati,
solo per citare qualche nome.
Un pomeriggio di dibattito, il clou e' l'intervento del
segretario di Rifondazione che spiega punto per punto il suo
programma, la base della campagna elettorale per le primarie.
In realta', piu' che un discorso si e' trattato di un botta e
risposta con la platea. Il Segretario ha ribadito ''piena
solidarieta' a Prodi per i Pacs'' ed ha condannato ''le
modifiche messe in campo dalla Cdl per cambiare, a fine
legislatura, la legge elettorale''.
''Bisogna sconfiggere la legge del pendolo'', scrive il
candidato Bertinotti nel suo pamphlet, e cioe' ''quando le
destre governano, i guasti provocati dalla loro azione sono
gravi e profondi. Investono il tessuto della societa'
provocandone una disgregazione dei fattori di coesione e un
acuirsi grave disuguaglianze sociali''. I punti programmatici
costituiscono ''l'agenda delle priorita' '' del leader del Prc,
un elenco di sei macro argomenti: la politica sulla pace, la
lotta alla precarieta', la lotta alla poverta', politiche
economiche, politiche fiscali ed infine interventi per i diritti
civili e della persona. Ogni area racchiude poi diversi
obiettivi che il segretario del Prc illustrera' nel corso dei
suoi appuntamenti in giro per l'Italia, ultima tappa in Puglia
da Nichi Vendola. (ANSA).
Y60
15-SET-05
21:01
127
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
UNIONE:PRIMARIE;DON CIOTTI,APRIRE A TUTTI MA RISPOSTE CHIARE
ESSERE UN PO' STRABICI, USCIRE DAI RECINTI, BASTA CON LE PAROLE
(ANSA) - ROMA, 15 set - ''E' necessario, fondamentale,
importante, senza sconti per nessuno essere chiari e
determinati. C'e' spazio per tutti ma ci vogliono risposte
chiare''. E' l'invito in vista delle primarie dell'Unione
lanciato dal presidente di Libera, don Luigi Ciotti, a margine
della presentazione dell'edizione 2005 della carovana antimafie.
''Questa e' - afferma don Ciotti - la democrazia di un paese,
tutti possono partecipare ma bisogna che ognuno esca dai propri
recinti''. Il consiglio di don Ciotti e' di ''essere un po'
strabici: leggere le politiche che ti sono piu' consone ma
leggere anche quelle degli altri''. E soprattutto, conclude il
presidente di Libera, ''indicare percorsi di progetti concreti
perche' di parole siamo stanchi''. (ANSA).
FEL/FCC
15-SET-05
13:40
128
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DA BARI CAROVANA MAFIE PER VIAGGIO-DENUNCIA / ANSA
DA ALBANIA A BOSNIA; ORGANIZZATORI, SI E' INTERNAZIONALIZZATA
(ANSA) - ROMA, 15 set - Varca per il secondo anno consecutivo
i confini dell'Italia la 'Carovana delle mafie', il
viaggio-denuncia promosso, dal '94, dopo le stragi di Capaci e
via D'Amelio, da 'Libera', Arci e Avviso Pubblico per esportare
la cultura della legalita', denunciando intrecci e connivenze.
Italia, Albania, Serbia, Bosnia, Svizzera, Francia e Marocco
sono le tappe che i tre furgoni attraverseranno dal 20 settembre
al 16 dicembre partendo da Bari.
La mafia ''esiste e si sta internazionalizzando'' e' il nodo
della denuncia che volontari e militanti delle associazioni
porteranno in giro per l'Europa, incontrando studenti e giovani,
esponendo 2 mostre, tra le quali una sui beni confiscati alla
mafia e offrendo prodotti agricoli cresciuti nelle terre
confiscate alla mafia. Un viaggio di liberta' ma anche ''una
carovana della vergogna e della rabbia contro un certo modo di
fare politica'', attacca il presidente di Libera Don Ciotti che
non si stanca di ricordare i numeri dei morti di mafia: 2500
morti in 10 anni, di cui 154 innocenti.
Il viaggio parte dopo un momento di memoria al cimitero di
Gagliano del Capo, a Lecce, dove sono sepolti i migranti
scomparsi nel canale d'Otranto, simbolo di poveri che per
scappare finiscono nelle mani di criminali. E via verso Tirana
per incontrare i sindacati ed i lavoratori e ancora in Bosnia
per denunciare l'intreccio tra mafia e distribuzione di acqua e
in Serbia per poi attraversare 100 citta' italiane e portare in
piazza i mille volti degli interessi dell'illegalita'.
''Siamo ad 11 anni - racconta il coordinatore della Carovana
Alfio Foti - dal nostro primo viaggio e sarebbe bello che la
Carovana non ci fosse piu' ma purtroppo la mafia e' viva''. Duro
il presidente dell'Arci Paolo Beni che ricorda come ''la mafia
oggi si manifesta con una pericolosissima e ancora piu' efficace
conquista dei territori ma noi promuoviamo un viaggio che
promuove la cittadinanza perche' senza cittadinanza non c'e'
democrazia''. Tuona contro ''una certa politica'' Don Ciotti che denuncia
''la vergogna per certe leggi fatte per tutelare gli interessi
di qualcuno, per le scorciatoie'', convinto che ''la mafia
perdera' solo quando in Italia ci sara' una risposta di
politiche sociali, di interventi concreti''.
Al fianco della Caravona c'e' quest'anno, oltre a sindacati
e associazioni, la Regione Lazio. ''Il Lazio - ha affermato il
presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, abbracciando la
vedova del Caponetto e annunciando una legge contro l'usura che
nel Lazio conta 23.200 vittime- e' una regione dove dovra'
sempre trionfare non solo la lotta all'illegalita' ma la strada
verso la legalita' e la legge. Nel Lazio la legalita' trovera'
la sua casa e la Regione senza sovrapporsi alla magistratura
fara' la sua parte''.(ANSA).
FEL
15-SET-05
16:09
129
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI, CRESCE SE NON CAMBIA UNA CERTA POLITICA
IN ITALIA DIMINUITO SENSO LEGALITA', NO SCORCIATOIE PER QUALCUNO
(ANSA) - ROMA, 15 set - ''La nostra e' la carovana della
vergogna e della rabbia. Vergogna per leggi fatte per tutelare
gli interessi di qualcuno, in Italia il senso della legalita' e'
diminuito, ci sono scorciatoie e investimenti per il ponte di
Messina quando non ci sono le condizioni''. E' il ''j'accuse''
del presidente di Libera don Luigi Ciotti durante la
presentazione della carovana antimafie che quest'anno
attraversera' l'Italia e i paesi dell'est Europa (Albania,
Serbia, Bosnia).
Don Ciotti attacca ''un certo modo di fare politica''
partendo da una domanda e da una risposta. ''Perche' tutti
dichiarano di combattere le mafie e le mafie continuano ad
essere forti e a crescere? Perche' non tutti lottano contro le
mafie, a parole tutti dicono di fare ma fanno poco e la mafie
continuano a proliferare''.
E dopo aver invocato una ''autoregolamentazione interna,
cioe' chi ha avuto condanne, non puo' e non deve fare
politica'', il presidente di Libera chiede ''risposte di
politiche sociali, di interventi concreti perche' solo cosi' la
mafia, che ha fatto 2500 morti negli ultimi 10 anni, come le
Torri Gemelle, perdera'''.
E alla fine don Ciotti attacca le politiche per
l'immigrazione. ''Insieme all'Unia - racconta il presidente di
Libera - eravamo davanti a 11 bare di immigrati a Gela. Ma se
non c'e' una legge che permette nel rispetto della legalita' di
toccare una terra, inevitabilmente si affidano popoli in mano di
criminali che fanno, ma non sempre, il gioco delle mafie''.
(ANSA).
FEL/FCC
15-SET-05
14:01
130
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CARCERI: ANCHE DON CIOTTI DIGIUNA PER LEGGI PIU' UMANE
HA RACCOLTO APPELLO DI CORLEONE, GARANTE DEI DETENUTI DI FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 17 SET - Anche don Luigi Ciotti partecipa
al digiuno promosso dall' ex sottosegretario alla Giustizia,
Franco Corleone, garante dei diritti dei detenuti per il Comune
di Firenze, per sollecitare il Parlamento ad approvare alcune
leggi bipartisan che potrebbero in qualche modo migliorare le
condizioni di vita all' interno dei carceri. Tra queste la
proposta Pisapia di istituire il difensore civico dei detenuti
che ha come relatore Nitto Palma; la proposta Boato
sull'affettivita' e quella Realacci-Tangheroni per la visita ai
penitenziari di sindaci e presidenti di Provincia.
Ad annunciare l'adesione di don Ciotti e' stato lo stesso
Corleone che ieri e' stato ricevuto dal presidente della Camera
Pier Ferdinando Casini dopo che questi aveva ricevuto una sua
lettera in cui lo sollecitava a dedicare una giornata dei lavori
della Camera al problema carcere. ''Don Ciotti comincera'
lunedi' - ha detto Corleone - ed io, arrivato al sesto giorno,
continuero' se le condizioni fisiche lo permetteranno. Sempre da
lunedi' partira' una staffetta in tutta Italia. Hanno aderito
anche Sergio Segio e Patrizio Gonnella. La Camera penale di
Firenze ha inserito l' argomento all' ordine del giorno della
prossima riunione''.
Riferendo dell' incontro con Casini, Corleone ha sottolineato
che ''e' stato lungo ed approfondito. Il presidente mi e'
sembrato interessato e sensibile, insomma e' stato un incontro
significativo. Casini ha investito del problema i capigruppo.
Aspettiamo gli eventi, ma il digiuno va avanti''.
Anche l' Anci, l' associazione dei comuni italiani, e' stata
investita del problema. Corleone ha incontrato il presidente
Leonardo Domenici, sindaco di Firenze, ed ha avuto assicurazioni
su un suo intervento. ''Domenici - ha riferito l' ex
sottosegretario alla Giustizia - scrivera' a Casini e al
ministro Lunardi. Al primo sollecitera' l' esame delle leggi
trasversali gia' presentate, al secondo il completamento del
Giardino degli incontri a Sollicciano, struttura per favorire i
rapporti tra detenuti e familiari''.
Intanto l'appello di Corleone sta riscuotendo consensi nel
mondo politico fiorentino. Digiunera' anche il presidente del
Consiglio comunale di Palazzo Vecchio, Eros Cruccolini, che
assieme ad altri consiglieri sta cercando anche di preparare un
luogo dove digiunare. ''Stiamo pensando di allestire un gazebo
davanti al carcere di Sollicciano'', ha detto Cruccolini,
ricordando che sara' sollecitato anche il presidente della
Regione, Claudio Martini, che ''in campagna elettorale aveva
annunciato l' istituzione del garante regionale dei diritti dei detenuti''. (ANSA).
MOI
17-SET-05
17:22
131
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CARCERI: RADICALI; SONO FUORI LEGGE, INAPPLICATO REGOLAMENTO
LA DENUNCIA DI 'ANTIGONE',PENSATO DA MARGARA E' SCADUTO
(ANSA) - ROMA, 19 set - Sovraffollate e fuori legge. E' una
situazione ''inaccettabile'' quella delle carceri italiane, per
le quali - domani e dopo 5 anni - scade il termine per
l'applicazione del regolamento penitenziario che prevedeva
interventi per rendere piu' vivibili le condizioni dei detenuti.
E' quanto hanno sottolineato nel corso di un
incontro-dibattito rappresentanti dei Radicali italiani, Sdi,
Nuovo Psi e delle associazioni 'Il detenuto ignoto', 'Nessuno
tocchi Caino' e 'Antigone'. L'obiettivo primario del regolamento
(entrato in vigore con decreto presidenziale il 30 giugno 2000
n.230) pensato dall'allora direttore del Dap, Alessandro Margara
- e' stato ricordato - era il miglioramento della qualita' della
vita all' interno degli istituti, con particolare riguardo a
quegli elementi del trattamento fondamentali per l'opera di
recupero e reinserimento nel tessuto sociale:istruzione, lavoro,
religione, attivita' culturali, ricreative e sportive, contatti
con il mondo esterno e rapporti con la famiglia.
Al contrario, hanno sostenuto i Radicali, ''i dati piu'
recenti dimostrano che in carcere si muore ancora, ci si ammala
gravemente, si e' privati di qualsivoglia minimo diritto, si
vegeta e degrada in celle sovraffollate. Quanto prescritto dal
decreto presidenziale, pertanto, non e' stato osservato''. Il 20
settembre 2005, ha detto il segretario Daniele Capezzone, dunque
''segna formalmente un passaggio di illegalita'''.
Quanto alle presenze negli istituti di pena del Paese, gli
ultimi dati del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
hanno fotografato una situazione drammatica: 59.649 detenuti in
207 istituti, il record del sovraffollamento negli ultimi dieci
anni. ''La situazione e' davvero difficile da sostenere'', ha
detto Patrizio Gonnella, presidente dell'associazione Antigone,
intervenuto all'incontro, rilevando che ''ci sono 18 mila
detenuti in piu' rispetto ai posti letto regolamentari'' e
contestando ''la rievocazione della formula 'capienza
tollerabile'. Capienza che, invece, deve essere solo quella
regolamentare''. Quanto al decreto in questione, ha spiegato
Gonnella, ''regolamentava nel dettaglio la vita quotidiana del
detenuto'', prevedendo a livello strutturale interventi dai
servizi igienici alle zone per i colloqui. A questo punto, ha
concluso, ''si metta mano al codice penale o quantomeno si inizi
a ragionare su pene differenziate''. Sessantamila detenuti, ha
aggiunto Sergio D'Elia, segretario di 'Nessuno tocchi Caino', e'
''la cifra di una emergenza, di una catastrofe di tipo
umanitario, che va assolutamente affrontata''. E il carcere, ha
detto, ''puo' sparire, come un giorno e' sparita la gogna''.
Per i ''detenuti senza condanna'', ossia i bambini costretti
al carcere insieme alle madri (che attualmente sono una
132
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
settantina) potrebbero presto cambiare le cose, come ha detto il
presidente del comitato carceri della commissione Giustizia
della Camera, Enrico Buemi (Sdi). ''La proposta di legge di cui
sono primo firmatario e' stata iscritta all'ordine del giorno
dalla commissione in questa settimana e si spera - ha aggiunto in una approvazione accelerata anche attraverso la sede
legislativa''. In generale, ''il carcere italiano per buona
parte e' illegale'', ha inoltre affermato Buemi, rilevando che
''solo il 10% circa della popolazione carceraria lavora. Quindi,
il 90% non utilizza uno strumento di rieducazione''.
Secondo Luigi Manconi, garante per i diritti dei detenuti del
comune di Roma, ''il vero obiettivo realistico e' lo svuotamento
delle carceri. Non e' provocatorio ne' paradossale, ma
corrisponde ad una esigenza minima ed e' un progetto
realizzabile'', ha detto sempre nel corso dell'incontro. A suo
parere, ''bisogna quindi operare su alcuni elementi fondamentali
tra cui la depenalizzazione e la riduzione drastica della
custodia cautelare''.
Per evidenziare ''il disastro carcerario e la disattenzione
della politica'', Franco Corleone, presidente dell'associazione
Forum droghe, ha invece intrapreso la strada del digiuno,
arrivato all'ottavo giorno. Come lui, ha iniziato oggi il
digiuno Sergio Segio, del gruppo Abele.
''Ho cominciato il digiuno non casualmente nel giorno della
ripresa dei lavori parlamentari'', ha spiegato Corleone,
sottolineando che tra i motivi di tale scelta oltre alla
denuncia di una situazione carceraria che giudica
''intollerabile e preoccupante'' vi e' anche la richiesta ''di
porre le questioni del carcere nell'agenda politica e in
particolare di mettere all'ordine del giorno della Camera tre
leggi trasversali: sulla istituzione del garante nazionale,
sull'affettivita' e sul diritto dei sindaci ad entrare nelle
carceri''. Quanto al decreto ''c'era tempo 5 anni, non si e'
fatto nulla e questa e' una violazione'', ha aggiunto.
Per Segio, ''e' giusto dire che questo carcere e' fuori legge.
In questa legislatura siamo tornati indietro: lo dimostrano i
numeri e la quotidianita'. In questa complessiva negazione dei
diritti e della dignita' certe situazioni, come per gli
immigrati e alcune realta' penitenziarie del sud, sono ancora
piu' evidenti''. Di fatto, ha concluso Corleone, ''in 15 anni la
popolazione carceraria e' raddoppiata, soprattutto a causa delle
leggi sulla droga e sull'immigrazione''.(ANSA).
KSG
19-SET-05
17:27
133
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI E VENDOLA, CAMBIARE POLITICA SOCIALE
PARTE OGGI DA BARI CAROVANA MAFIE PER VIAGGIO-DENUNCIA
(ANSA) - BARI, 20 SET - Una ''coraggiosa agenda sociale''
della politica: la chiede don Luigi Ciotti, oggi a Bari per dare
il via, proprio dal capoluogo pugliese, al viaggio-denuncia
della ''Carovana internazionale antimafie'', promosso, dal '94 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio - da Libera, Arci e
Avviso Pubblico per esportare la cultura della legalita'.
I 'carovanieri' sono stati accolti a Bari, nella sede della
presidenza della Regione Puglia, dal presidente della giunta
pugliese, Nichi Vendola, dall' assessore regionale alla
trasparenza e cittadinanza attiva, Guglielmo Minervini, dal
sindaco di Bari, Michele Emiliano, e dall' assessore provinciale
alle politiche sociali, Nicola Occhiofino.
La carovana, che ha percorso in 12 anni piu' di 40.000
chilometri, partira' questa sera dal porto di Bari dove 15
volontari, fra pugliesi, emiliani e francesi, salperanno alla
volta di Durazzo. Attraversera' - da oggi e sino al 16 dicembre
- otto paesi, molti dei quali nei Balcani. Le tappe sono:
Italia, Albania, Serbia, Montenegro, Bosnia Erzegovina,
Svizzera, Francia, Marocco, Algeria.
''E' una carovana di speranza - ha detto il fondatore e
presidente di Libera, don Ciotti - ma anche di rabbia e di
vergogna per tutto quello che non viene fatto''. Di qui l'
invito ''forte'' ai politici, ma anche ai sindacati, alle forze
sociali e ''anche alla Chiesa che deve fare la sua parte''.
Altri ''pilastri'' nella lotta alla mafia sono la scuola, il
mondo dell' informazione e il ''dovere della memoria'' . E,
secondo don Ciotti, bisogna ''ripartire al piu' presto dagli
adulti'' che devono fermarsi ed interrogarsi. Occorre anche
''avere ben chiara la consapevolezza del fatto che e' in
crescita la geografia dei traffici illeciti e dei giochi
criminali''. Cosi' come occorre dare attenzione ai figli della
mafia che devono trovare delle opportunita' e dei punti di
riferimento.
E ''non aiuta certamente la grande crisi della moralita' e
della illegalita' diffusa nel nostro Paese perche' - secondo don
Ciotti - destabilizza e umilia''. In verita', per il presidente
di Libera, ''non tutti lottano contro le mafie: a parole si',
nei fatti no'' e per questo ''le mafie non moriranno mai se non
cambia la politica, soprattutto quella sociale''.
Un appello che e' stato raccolto dal presidente Vendola, che
ha attaccato il governo: ''Don Ciotti - ha detto - mi chiede
quello che insieme abbiamo chiesto per tutta la vita: di fare la
lotta alla mafia non travestendoci noi politici da carabinieri o
da magistrati, ma facendo la nostra parte che e' quella che
guarda alla ricostruzione dei diritti''. ''Non si puo' fare la
lotta alla mafia - ha proseguito - se aumenta la disoccupazione,
134
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
se aumenta la precarieta', se vengono ulteriormente degradate le
periferie''. ''Per fare la lotta alla mafia - ha aggiunto bisogna sapere che siamo in un quadro nazionale nel quale si
pensa di tagliare finanziamenti agli enti locali, di tagliare i
finanziamenti per la spesa sociale, per la sanita'''.
''La lotta alla mafia non puo' essere una bella predica ,ne'
delegare tutto alle forze di polizia - ha detto ancora Vendola e' soprattutto ricostruire il profilo dell' esercizio dei
diritti di cittadinanza. La Regione Puglia fara' quel che potra'
fare con progetti specifici che riguardano sia l' uso dei beni
confiscati alla mafia, sia la lotta per il recupero dei minori a
rischio, sia in termini di lotta alla poverta', pero' noi
possiamo lottare con gli strumenti che abbiamo a disposizione,
sono strumenti poveri: se non cambia l' aria diventera' sempre
piu' difficile fare la lotta alla mafia''. (ANSA).
AME
20-SET-05
15:09
135
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DROGA: GRUPPO ABELE; NO A CENTRI COCAINOMANI,MEGLIO NEI SERT
COCAINA ORMAI PRODOTTO SEMPRE PIU' DI MASSA
(ANSA) - ROMA, 22 set - La cocaina, un tempo droga 'di
nicchia', sta diventando sempre piu' un prodotto di massa, e
quindi bisogna fare i conti con questa nuova realta', ma la
soluzione non puo' essere quella di creare centri specifici per
i cocainomani, bisogna invece attrezzare i servizi pubblici: e'
l'opinione di Leopoldo Grosso, vicepresidente del Gruppo Abele,
una delle piu' importanti associazioni nel campo della lotta
alle tossicodipendenze.
Intervenendo a un convegno del Cartello 'Non incarcerate il
nostro crescere', Grosso ha snocciolato i dati allarmanti
sull'uso di quella che un tempo era definita ''droga dei
ricchi'' ma che oggi arriva a costare ''anche 15 euro a dose''.
''Almeno 10 mila cocainomani - ha detto - l'anno scorso di sono
rivolti ai Sert (servizi pubblici) per chiedere aiuto. Percio'
dobbiamo convertire parte dei servizi su queste nuove emergenze.
Ma per fare questo occorrono direttive e risorse''.
Ma non c'e' solo l'allarme cocaina: a preoccupare gli
operatori del settore e' anche, secondo Grosso, il consumo di
alcol, da solo o abbinato ad altre sostanze. Un problema, ha
sottolineato, ampiamente sottovalutato, e che e' all'origine di
molti incidenti stradali. ''La vendita dell'alcol - ha detto va regolamentata, bisogna dire 'no' alla totale
liberalizzazione. E poi informare: perche' non dedicare
all'alcol la nuova campagna informativa?''. (ANSA).
AB
22-SET-05
14:22
136
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PREMI: GIORNALISMO, IL 'GIANCARLO SIANI' A SCUOLA SCAMPIA
SINDACO, RIONE HA SUOI MALI MA ANCHE GERMOGLI FUTURA RINASCITA
(ANSA) - NAPOLI, 23 SET - Sono gli alunni della scuola Iti
Galileo Ferraris di Scampia - il quartiere alla periferia nord
di Napoli noto alle cronache per la faida tra clan camorristici
rivali - i vincitori con il lavoro di ricerca e documentazione
''Costruiamo la legalita''', del premio (4.000 euro) dedicato al
giornalista de 'Il Mattino' Giancarlo Siani, ucciso 20 anni fa
dalla camorra sotto casa, in piazza Leonardo al Vomero. La
cerimonia di consegna oggi nella sede del quotidiano di via
Chiatamone.
Scampia, quindi, quartiere di frontiera, invaso dalla
criminalita', ma anche luogo in cui e' possibile, attraverso
l'istruzione, sviluppare il senso della legalita'. Questo il
senso di un riconoscimento che rappresenta per Napoli un segnale
di ''ottimismo e speranza'' recepito dalla giuria del premio,
composta da esponenti dell'Ordine dei Giornalisti della
Campania, Associazione Napoletana della Stampa, Il Mattino,
Centro Studi Siani e Universita' Suor Orsola Benincasa, e
lanciato alla cittadinanza. In occasione della cerimonia sono
giunti anche messaggi dei presidenti di Senato e Camera, Pera e
Casini.
Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, presente alla
premiazione, ricorda: ''Scampia ha i suoi mali, ma anche i germi
di una futura rinascita. Sono particolarmente felice che questo
riconoscimento sia toccato a studenti di Scampia''. Il preside
della scuola premiata, Vincenzo Ciotola, lancia pero' un appello
alle istituzioni presenti: ''Non lasciateci, non ci abbandonate.
La scuola ovunque e' un presidio di legalita', a Scampia in modo
particolare''.
''Siani e' una figura esemplare. Un modello per i giovani commenta ancora Iervolino - Era all'inizio della sua carriera e
ha saputo, scendendo nella realta' della malavita, analizzando a
fondo i problemi, ferire la camorra con quasi 1.000 articoli''.
Poi, il primo cittadino partenopeo avvicina la figura di Siani a
quella di Salvo D'Acquisto, ricordando che il 23 settembre e'
anche la ricorrenza del martirio del vice brigadiere: ''Entrambi
avevano un rispetto per l'uomo e una passione civile che li ha
condotti al sacrificio massimo''.
Alla cerimonia di consegna del premio anche don Luigi Ciotti,
presidente nazionale di Libera, che sottolinea l'importanza di
''costruire percorsi di giustizia attraverso la legalita'. Per
ottenere la giustizia pero', bisogna sapere'' e per questo specifica - e' fondamentale il ruolo del giornalista. Il leader
di Libera lancia poi una proposta a 'Il Mattino': ''Inserire il
nome di Giancarlo Siani nella gerenza del quotidiano, come e'
presente in ogni numero di 'Narcomafie'''.(ANSA).
BBB-DT
23-SET-05
19:57
137
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CIAMPI: IN RACCOGLIMENTO DAVANTI LAPIDE CADUTI MAFIA
(ANSA) - ROMA, 27 set - Il presidente della Repubblica Carlo
Azeglio Ciampi e' rimasto alcuni minuti in raccoglimento con le
mani sulla teca che contiene la lapide con i nomi dei caduti
della mafia, all'ingresso della Casa del Jazz.
Il presidente e' giunto a Villa Osio, sequestrata al boss
della banda della Magliana Enrico Nicoletti e divenuta, per
iniziativa del Comune di Roma sede della Casa del Jazz, alle
17,30. Ad accoglierlo c'erano il sindaco Veltroni, don Ciotti e
l'assessore Borgna e una folta rappresentanza del mondo dello
spettacolo da Franca Valeri a Gillo Pontecorvo, da Gabriele
Lavia a Pamela Villoresi, da Leo Gullotta a Lando Buzzanca.
C'erano inoltre il maestro Nivola Piovani e il jazzista Stefano
Di Battista.
Ciampi, accompagnato dal direttore della Casa del Jazz
Luciano Linzi, ha visitato la sala dell'archivio multimediale e
la biblioteca. Poi ha assistito all'esibizione del quartetto
composto da Enrico Rava alla tromba, Danilo Rea al piano, Enzo
Pietropaoli al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria, che
hanno eseguito vari brani tra i quali le riletture jazz di
''Parlami d'amore Mariu''', ''Que reste-t-il des nos amours?'' e
''Senza fine''.(ANSA).
SAA/MRY
27-SET-05
18:24
138
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ELEZIONI: SOCIETA' CIVILE DETTA LE REGOLE ALL'UNIONE
RACCOLTA DI FIRME PER 'PROGETTO POLITICO REALMENTE ALTERNATIVO'
(ANSA) - ROMA, 27 set - Un decalogo e allo stesso tempo un
monito: associazioni, sindacati, movimenti, reti sociali dettano
le regole all'Unione in vista delle prossime elezioni, chiedendo
un progetto politico ''realmente alternativo'', e cominciano da
oggi a raccogliere le firme a sostegno della loro campagna.
Entro dicembre, cioe' prima della prevista assemblea sul
programma, ne vogliono consegnare all'Unione almeno un milione.
''Non facciamo e non faremo sconti a nessuno'' ha tuonato don
Luigi Ciotti di Libera, che oggi ha presentato la campagna
insieme a Paolo Beni dell'Arci, Lisa Clark di Beati i
costruttori di pace, Carlo Podda della Cgil e Marco Bersani di
Attac. E in quelle parole si condensa il senso dell'iniziativa:
chi si candida a sostituire Silvio Berlusconi alla guida del
Paese sappia che la societa' civile chiede un vero cambiamento,
a partire dai programmi. E per non essere fraintesi e non
interferire in un momento politico delicato di campagna per le
primarie, precisano di rivolgersi ''a tutta l'Unione nel suo
complesso''.
Ed ecco i dieci punti, sui quali la campagna chiede ai
cittadini la firma e all'Unione un impegno preciso. Il primo e'
la difesa della Costituzione e un'innovazione della democrazia
che offra ai cittadini nuovi strumenti di partecipazione. Il
secondo riguarda il sistema dei diritti del lavoro, ''minacciato
da anni da politiche liberiste'': ''il liberismo al netto del
berlusconismo, che alcuni pensano sia la formula giusta - ha
detto Podda - a noi non piace''. Terzo punto, un welfare per
tutti: quindi fisco equo, che distribuisca le risorse per
sostenere lo stato sociale con la spesa pubblica, ma anche lotta
all'evasione e tassazione di rendite, patrimoni e transazioni
finanziarie. Al quarto posto la difesa dei beni comuni e
dell'ambiente: bisogna fermare la privatizzazione dei servizi
pubblici, dicono, e bloccare la direttiva Bolkenstein. C'e' poi
bisogno, ed e' il quinto punto, di ''un nuovo patto di
cittadinanza che tenga insieme le liberta' personali con le
responsabilita' collettive'', quindi garanzie di liberta' e di
diritti civili. Ancora, bisogna dare nuova dignita' alla scuola
pubblica (sesto punto), e difendere il diritto a essere
informati e a informare (ottavo) e a una giustizia piu' equa,
abolendo innanzitutto la riforma Castelli (nono). Il settimo
punto riguarda l'immigrazione: le organizzazioni chiedono
l'abolizione dei Cpt (Centri di permanenza temporanea) e della
legge Bossi-Fini e chiedono una legge per il diritto d'asilo e
per il diritto di voto amministrativo per gli stranieri.
L'ultimo punto e' dedicato alle guerre: ''mai piu' Kosovo, mai
piu' Iraq, mai piu' terrorismo'' affermano. ''Ad oggi - ha
sottolineato Lisa Clark - la parola 'disarmo' non compare nei
139
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
programmi del centrosinistra''.
''Con l'Unione vogliamo aprire una vertenza popolare'' ha
spiegato Paolo Beni, mentre Bersani ha avvisato che ''i
movimenti non sono andati a casa, sono ancora in campo'' e ''non
hanno governi amici, ma solo governi nemici come quello
attuale''. ''La politica deve dare voce alla gente'' ha detto
don Ciotti, che denunciando la diffusione di una ''malattia
mortale, la rassegnazione'' ha invitato a la politica a ''ridare
fiducia ai cittadini''. (ANSA).
AB
27-SET-05
14:24
140
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DROGA: DOPING PER NARCISO IN PALESTRA, 1 SU 10 NE FA USO
SONDAGGIO DEL MENSILE MEN'S HEALTH
(ANSA) - ROMA, 27 set - Narciso fa uso di sostanze dopanti in
palestra. Tra cyclette e bilancieri, un frequentatore su dieci
ammette di aver visto spacciare sostanze proibite, o di averle
utilizzate. E considerato il numero imponente di italiani che
frequenta abitualmente le palestre, c'e' da chiedersi se non si
e' arrivati al doping di massa. A rivelarlo e' un' inchiesta del
mensile Men's Health, in edicola questa da settimana, che ha
incaricato di un sondaggio l' istituto di ricerca Acqua
Research. ''Si tratta di un fenomeno residuale solo in apparenza spiega il direttore di Men' s Health, Emanuele Farneti - perche'
in valori assoluti il dato rappresenta una massa veramente
imponente di persone''. Ai dati del sondaggio sono stati
aggiunti quelli dello studio ''La mafia del doping'', curato nel
2004 dall' associazione Libera di Don Ciotti, assieme alla
Direzione Nazionale Antimafia: circa 400 mila persone assumevano
abitualmente sostanze dopanti (nel 2003) per una spesa
complessiva di 600 milioni di euro. Nel 2003 tra anabolizzanti,
ormoni della crescita e stimolanti sono state sequestrate
1.428.488 dosi, che salgono a 2.243.843 considerando anche i
casi non specificati dagli inquirenti, per un valore di
7.891.724 mln di euro. Calcolando un consumo medio annuo per
assuntore di circa mille dosi (4 pasticche e una fiala al giorno
per 200 giorni l'anno) il numero degli assuntori in Italia nel
2004 e' stimabile in 450 mila persone. Se poi si considerano i
sequestri comunicati dai Nas, dalla Polizia e dalla Guardia di
Finanza, si raggiunge un totale di circa 611 mila persone.
In termini economici, le palestre, che dovrebbero essere
luoghi deputati alla ricerca del benessere fisico, fanno parte
del mercato mondiale della bellezza che vale 540 mln di dollari,
e la cui massa di consumatori e' formata da 300 milioni di
persone. A guidare la massa di edonisti sono i figli del baby
boom, la generazione nata tra il 1946 e il 1964. Il mercato del
muscolo facile muove circa 4 miliardi di euro l' anno. In Europa
si calcolano 2 milioni 100 mila consumatori di sostanze dopanti.
In Italia, il giro sfiora i 650 mln di euro e cresce al ritmo
del 30% l'anno. Infine, sono settemila le palestre in Italia,
frequentate da 6 milioni di over 14enni, pari all' 11% della
popolazione nazionale. A cio' si aggiunga che, secondo una ricerca del Coni e del
Comune di Roma del 2002, su un campione di 12 mila ragazzi delle
scuole medie inferiori di Roma, il 7% assume integratori
proteici, contenenti creatina e amminoacidi a catena ramificata
e a rischio cancerogeno, per avere un corpo piu' prestante e
simile ai modelli dominanti. In conclusione, dall' indagine risulta che l'abitudine di
usare sostanze dopanti per migliorare la prestazione sportive
non risulta piu' circoscritta agli atleti professionisti, ma
coinvolge anche i praticanti dello sport a livello
dilettantistico, e quel che e' peggio tra gli adolescenti. (ANSA).
VL
27-SET-05
18:04
141
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAID AD ASSOCIAZIONE CONTRO LA DROGA, DENUNCIATI MINORENNI
(ANSA) - MESSINA, 28 SET - La polizia ha scoperto e
denunciato sei minorenni perche' accusati di avere messo a segno
atti vandalici ai danni della sede dell'associazione Lega lotta
aids e Tossicodipendenza (Lelat) di Messina.
I nuovi locali della Lelat, impegnata dal 1990 nell'
assistenza dei tossicodipendenti e in attivita' di prevenzione
rivolte ad adolescenti e giovani, sono stati colpiti diverse
volte da raid vandalici e adesso gli agenti hanno individuato
gli autori che hanno bloccato i ragazzi.
Negli ultimi tre anni l'associazione ha subito sette
attentati. Nelle stanze sono stati trovati cani impiccati e
crocifissi appesi alle finestre. Nella notte tra il 25 e il 26
settembre, si e' verificato un nuovo atto intimidatorio.
Solidarieta' era stata espressa alla Lelat dall'associazione
Libera di don Luigi Ciotti.(ANSA).
ABB
28-SET-05
17:49
142
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TORINO 2006: ASSOCIAZIONE LIBERA,NO SOSPENSIONE LEGGE DOPING
(ANSA) - PALERMO, 28 SET - L'associazione Libera esprime ''la
piu' totale contrarieta' alla proposta di sospendere l'attuale
legge antidoping in occasione delle prossime Olimpiadi Invernali
2006. Ritiene che cio' rappresenti un messaggio pericoloso che
va a minare ancora di piu' la credibilita' dello sport''.
Libera, presieduta da don Luigi Ciotti e' da tempo impegnata
in percorsi di educazione e ''affermazione di uno sport pulito
che deve coinvolgere tutti e ha gia' dimostrato con il proprio
Rapporto i dati raccolti che dimostrano le forti connessioni tra
doping e criminalita' organizzata''.
''Crediamo - afferma don Luigi Ciotti - che l'obiettivo piu'
importante di ogni atto legislativo sia quello di educare,
prevenire e non solo punire, ma riteniamo che cio' vada
garantito con continuita' e non in forma emergenziale legata a
singoli avvenimenti ed interessi di parte''.
Secondo l'associazione ''lo sport pulito non ha davvero
bisogno di deroghe nella lotta al doping''.(ANSA).
ABB
28-SET-05
15:49
143
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIUSTIZIA: GRASSO; DON CIOTTI, NON POSSO CHE FARGLI AUGURI
NON DIMENTICARE QUATTRO 'PILASTRI' LOTTA ANTIMAFIA
(ANSA) - TRIESTE, 29 SET - ''Non posso che fargli gli auguri
in un momento particolare del contrasto alla grande
criminalita''': queste le parole che don Luigi Ciotti, oggi a
Trieste per una tappa della Carovana internazionale antimafie,
ha rivolto a Pietro Grasso, indicato dal Csm come nuovo
Procuratore nazionale antimafia.
Secondo Ciotti, ''il procuratore Grasso si trova in un
momento storico particolare, in cui tutti dicono di fare cose
concrete nel contrasto alle mafie, ma nel quale le mafie si sono
allargate, cambiando modalita' e strategie''. Nella lotta alla
criminalita', ha continuato il sacerdote ''bisognera' mettere
testa, ma poi occorrera' chiedere al mondo della politica di
creare le condizioni per contrastare questo fenomeno, a
cominciare dalle leggi, il che vuol dire - ha precisato strumenti e mezzi per valorizzare il lavoro delle persone''.
''Non dobbiamo dimenticare - ha quindi continuato don Ciotti
- che ci vuole una continuita', una coerenza dei quattro
'pilastri' di questa lotta: il lavoro della magistratura e degli
investigatori, che e' il primo, non sta in piedi se non si
affrontano innanzitutto le politiche di sviluppo, poi la
prevenzione tramite la scuola e l' informazione, e infine l'
attenzione alle vittime di mafia -ha concluso - per la memoria e
l' impegno verso chi ha perduto le persone piu' care''. (ANSA).
BUO
29-SET-05
18:26
144
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI, TUTTI LA COMBATTONO MA E' CRESCIUTA
(ANSA) - TRIESTE, 29 SET - ''Tutti dicono di combattere la
mafia ma, guarda caso, negli ultimi anni essa ha aumentato la
sua presenza e la sua penetrazione, anche se con volti e
strategie diverse'': lo ha affermato don Luigi Ciotti,
presidente dell' associazione ''Libera'', oggi a Trieste per la
tappa della Carovana internazionale antimafie.
''Il fatto e' - ha detto Ciotti ai giornalisti - che non
tutti la combattono, c' e' un inganno delle parole. Tutti
diciamo a parole di essere per la pace, la giustizia e la
legalita', poi di fatto - ha aggiunto - si fanno delle scelte
che vanno in direzione opposta''.
Secondo don Ciotti, ''se non cambia la politica, le sue
strategie e le sue politiche sociali, non sconfiggeremo mai la
mafia. E non basta il ruolo delle istituzioni, perche' siamo
chiamati anche noi, come cittadini, ad assumerci la nostra quota
di responsabilita', a partire dalle piccole cose''. Il sacerdote
ha ricordato inoltre che ''mafia non vuol dire solo le grandi
organizzazioni criminali, ma anche numerose connessioni presenti
nei nostri territori, dalle ecomafie al traffico di stupefacenti
e di sostanze dopanti, alle forme di usura, di estorsione, al
traffico di esseri umani, al caporalato e al lavoro nero''.
(ANSA).
BUO
29-SET-05
17:39
145
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PROSTITUZIONE: DON BENZI, CHIAMARE IN CAUSA I PARLAMENTARI
(V. 'PROSTITUZIONE: DON CIOTTI, ASSURDO...' DELLE 17.50)
(ANSA) - RIMINI, 29 SET - ''Devono essere chiamati in causa
tutti i parlamentari che non fanno nulla contro questo orrore.
Devono essere chiamati in causa i vari governi che si sono
succeduti in questi anni fino all'attuale, che non obbligano le
forze dell' ordine ad agire con severita' e decisione'': anche
don Oreste Benzi ha ha avuto parole dure contro la decisione
della commissione giustizia della Camera.
''Perche' non viene attuata la sentenza della Corte
Costituzionale che ha ben decretato che il solo approccio della
donna visibilmente esposta alla prostituzione e' gia' reato e
come tale deve esser punito? Perche' non si vuole agire come
nella provincia di Rimini dove dal '98 non c'e' piu'
prostituzione su strada e dove nei locali la prostituzione e'
severamente combattuta ed efficacemente?'', ha chiesto il
fondatore della Comunita' 'Giovanni XXIII''.
''Io credo che il popolo italiano abbia raggiunto la maturita'
e si ribelli contro questo orrore - ha aggiunto don Benzi -. La
donna che viene arrestata viene posta in gravissime difficolta',
poiche' sappiamo quanto sia difficile per lei denunciare gli
sfruttatori a causa delle gravi ritorsioni a cui esporrebbe se
stessa e i suoi familiari. Perche' deve dimostrare cio' che e'
gia' evidente? Con questo emendamento vengono punite le vittime
al posto degli aguzzini che tengono schiave le donne costrette a
prostituirsi, le sfruttano, le torturano e qualche volta le
uccidono. Devono essere invece applicate pene carcerarie con
molti piu' mesi di reclusione ai clienti i quali pagano i
magnaccia, gli sfruttatori, gli aguzzini, perche' forniscano
loro corpi di donne con cui sfogare la loro sessualita' o meglio
genitalita'. Devono essere puniti molto piu' gravemente ed
efficacemente i delinquenti che sfruttano la prostituzione.
Devono essere puniti ancora coloro che non applicano le leggi
per la liberazione delle schiave e per eliminare il loro
sfruttamento - ha concluso il sacerdote -. Costoro che devono
applicare questa legge lasciano queste masse di schiave sulla
strada e nei locali in mano ai loro schiavisti pur essendo ben
visibili e notoriamente clandestine. E' una vergogna''.(ANSA).
CST/SCS
29-SET-05
20:35
146
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PROSTITUZIONE: DON CIOTTI, ASSURDO CARCERE PER 'LUCCIOLE'
PUNIRE CHI ESERCITA PER STRADA NON RISOLVE CERTO IL PROBLEMA
(ANSA) - ROMA, 29 set - Una soluzione che ''punisce la
prostituzione a seconda del luogo in cui si esercita e non
facilita il lavoro di recupero delle vittime della tratta''.
Cosi' Don Luigi Ciotti commenta la decisione della commissione
giustizia della Camera che ieri ha approvato un emendamento al
disegno di legge contro la prostituzione che prevede il carcere
fino a sei mesi per chi la esercita ''in luogo pubblico o aperto
al pubblico''.
''Rendere illegale la prostituzione in strada -dice Don
Ciotti- presenta gravi rischi che e' bene considerare. La
strada, per quanto pericolosa e per molti aspetti problematica,
rappresenta un luogo 'piu' sicuro' per le donne rispetto ai
luoghi chiusi o appartati in cui finirebbero se la prostituzione
in strada diventasse un reato''. Ma non solo, la strada,
prosegue, ''e' inoltre un luogo 'accessibile' a chi propone
aiuto e sostegno: oggi le organizzazioni (laiche e cattoliche)
contattano le donne dedite alla prostituzione perlopiu' sulla
strada, con le cosiddette Unita' mobili, proponendo loro
prevenzione sanitaria e aiuto''.
''Voler vietare la prostituzione in strada -spiega ancora Don
Ciotti- penalizzerebbe molti degli interventi di prevenzione in
atto e in particolare ricadrebbe sulle vittime della tratta,
rendendole difficilmente avvicinabili. Il problema della
convivenza tra le persone che si prostituiscono e la popolazione
che risiede nelle zone dove si esercita la prostituzione esiste.
La nostra esperienza di questi anni tuttavia ci permette di dire
che una conciliazione e' possibile''. Secondo Don Ciotti,
quindi, ''non si possono affrontare problemi cosi' complessi con
semplificazioni e scorciatoie. Le leggi che abbiamo sono le
migliori esistenti (legge Merlin e articolo 18 del Testo Unico
sull'Immigrazione), vanno pero' ben applicate sia per quanto
riguarda il contrasto allo sfruttamento sessuale, sia per quanto
riguarda l'aiuto alle vittime. Senza dimenticare che il fenomeno
della prostituzione necessita di due soggetti: la persona che si
prostituisce e il cliente. Su quest'ultimo bisogna riflettere a
cominciare dalla dimensione educativa''. (ANSA).
TAM
29-SET-05
17:49
147
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SANITA': MADRI E TOSSICODIPENDENTI, PROGETTO DI ASSISTENZA
70% DELLE TOSSICODIPENDENTI EUROPEE HA FIGLI O E' INCINTA
(ANSA) - TORINO, 3 OTT - Aumenta in Europa il numero di donne
consumatrici di sostanze stupefacenti, il 70% delle quali
risultano essere madri o donne incinta. Il problema e' quindi
avere comunita' che siano specificatamente attrezzate per dare
assistenza sia alle donne che ai loro figli, anche perche' molte
non si rivolgono ai servizi per timore di essere private dei
bambini.
E' stato questo il tema del convegno ''Maternita':
in-dipendente'', che si e' svolto oggi al Gruppo Abele di
Torino. E' stata presentata una ricerca condotta in sei
comunita' italiane di accoglienza per donne tossicodipendenti
con figli. Lo studio, promosso dal Coordinamento nazionale
comunita' di accoglienza (Cnca) prende in considerazione anche
analoghe indagini a livello internazionale. ''Una delle
criticita' riscontrate nelle donne tossicodipendenti - hanno
detto i promotori - e' la capacita' di presa in carico e di cura
dei figli. Molte donne non si rivolgono inoltre ai servizi per
il timore che i figli vengano loro sottratti, potendo essere
messe in discussione le loro capacita' genitoriali e temendo la
condanna sociale di madri inadatte''.
La ricerca fa parte di un piu' ampio progetto (finanziato
dall' attuale Dipartimento nazionale per le politiche antidroga
e gestito dal Cnca) che ha l' obiettivo di promuovere e
verificare l' efficacia di modelli operativi di rete rivolti
alla tutela della salute e al reinserimento delle donne
tossicodipendenti con figli in trattamento residenziale. Il
progetto, che e' stato avviato nel 2003 e che si concludera' nel
2006 dopo una fase di formazione e sperimentazione, prevede un
lavoro in rete in cui vi sia un continuo scambio di informazioni
tra le varie figure professionali: Sert, Comunita', pediatri di
base, servizi di neuropsichiatria infantile, servizi sociali del
Comune. ''Le ragazze che hanno figli - ha detto don Luigi Ciotti
- se aiutate, se accompagnate, se si offrono loro spazi e
opportunita' triplicano la loro forza e la loro voglia di
costruire un percorso di estrema positivita'''. (ANSA).
DAM
03-OTT-05
18:12
148
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SHOAH: ASSEGNATO A VELTRONI PREMIO ELISA SPRINGER DI MATERA
(ANSA) - MATERA, 5 OTT - La Fondazione 'Elisa Springer
A24020' di Matera ha assegnato al sindaco di Roma, Walter
Veltroni, la prima edizione del Premio internazionale dedicato
alla scrittrice austriaca di origini ebraiche. Il premio e'
conferito a quanti si sono impegnati a rinsaldare la memoria
della Shoah e ad affermare i diritti umani.
Il riconoscimento, per l'indisponibilita' di Veltroni, e'
stato ritirato da Franco De Marchis, dirigente del Comune di
Roma, che ha letto un saluto del primo cittadino.
''Roma e Matera - ha scritto Veltroni - sono legate non solo
da una storia antica, ma anche dal saper essere entrambe citta'
di pace e impegnate per la tutela dei diritti umani. Ma oggi,
grazie al lavoro della Fondazione Springer, siamo uniti anche da
una comune volonta' di tenere viva la cultura della memoria.
Sono onorato e riconoscente per il premio assegnatomi e spero
presto di poter avere altre occasioni per incontrare gli amici
di Matera''.
Alla cerimonia erano presenti il sindaco di Matera Michele
Porcari, il prefetto Francesca Garufi, don Luigi Ciotti,
presidente dell' Associazione Libera e alcuni reduci della
scuola polacca di Matera, aperta dai soldati del generale Anders
dopo la liberazione dai nazisti nel '43.(ANSA).
R01-SEC
05-OTT-05
21:01
149
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DROGA: CORLEONE, A PALERMO FAREMO UNA CONTROCONFERENZA
(ANSA) - ROMA, 7 ott - ''Di fronte alle reiterate
provocazioni del ministro Giovanardi il cartello 'Non
incarcerate il nostro crescere' non potra' che decidere il
boicottaggio della Conferenza di Palermo e l'organizzazione di
una contromanifestazione'': parola di Franco Corleone,
presidente di 'Forum droghe'.
La decisione, secondo Corleone, potrebbe essere presa gia'
mercoledi' prossimo, in occasione della prossima riunione del
cartello. E dovra' essere, precisa, una controconferenza che
''faccia misurare la distanza tra le misure repressive e
punitive decise dal governo e la politica europea di riduzione
del danno''. E sara' fatta a Palermo, aggiunge, ''nonostante il
servizio d'ordine minacciato dal ministro''.
Il primo appuntamento per una ''sfida'' al governo in materia
di tossicodipendenze, conclude Corleone, potrebbe essere a fine
ottobre, a Perugia, con 'Strada facendo', l'iniziativa
organizzata dal Gruppo Abele di don Ciotti. (ANSA).
AB
07-OTT-05
16:31
150
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MINORI: DON CIOTTI, CRIMINALITA' PESCA IN CRISI IDENTITA'
PRESIDENTE LIBERA HA PARTECIPATO A CONVEGNO ORGANIZZATO AGAPE
(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 7 OTT - 'La criminalita' pesca
nella crisi di identita', ecco perche' i 'figli della mafia' non
provengono solo dalla marginalita' sociale ma anche dai figli di
papa', insospettabili, annoiati, abituati ad avere tutto''. E'
quanto ha detto tra l' altro il fondatore del gruppo Abele e
presidente di Libera, don Luigi Ciotti, intervenendo a Reggio
Calabria ad un convegno sulla condizione minorile in Calabria
organizzato dal centro comunitario Agape e dal Forum delle
associazioni del terzo settore.
''Aiutare i ragazzi in difficolta' - ha aggiunto - significa
vedere e non solo guardare, ascoltare e non solo sentire, capire
e non solo sapere. Oggi la liberta' di tutti si gioca sul
terreno dei diritti e della giustizia sociale, della dignita'
umana''. Il presidente di ''Libera'', parlando della mafia, ha
detto che e' ''come una madre forte e severa, con regole ferree,
che non ammette disubbidienza. Una ''madre premurosa'' che ti
procura ''rispetto'', attenzione, sicurezza, danaro, e i ragazzi
sono attratti da questa forza, ed il mafioso continua ad essere
cosi' per molti il punto di riferimento in cui identificarsi ed
affidarsi. Vedete e' facile per un giovane sentirsi qualcuno,
sapere di poter contare sull' organizzazione, ove si sviluppa
forte il senso di appartenenza''.
''Non siano solo i ragazzi - ha concluso - la copertura di
una societa' che invece arranca malata, di una famiglia che fa
fatica: allora si decida che la questione ''ragazzi-famiglia'',
diventi priorita' nazionale. Non vogliamo dunque piu' sentire
parlare genericamente di politica, bensi' di politiche,
soprattutto di scelte politiche, creando le condizioni di una
vicinanza tra il senso del vivere ed una politica che dia senso
alla vita e che privilegi la partecipazione di tutti''.(ANSA).
F07-KSZ/FLC
07-OTT-05
14:39
151
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
UNIONE: MANIFESTAZIONE; PRESENTI ANCHE VESSILLI ARCI
(ANSA) - ROMA, 9 ott - Tra le associazioni presenti in piazza
del Popolo per la manifestazione dell' Unione oggi c'e' anche
l'Arci. Il presidente della sezione di Roma, Alberto Giustini,
ha sottolineato il fatto che in piazza il popolo della sinistra
e' oggi finalmente unito: ''E' bello vedere - ha detto - le
bandiere della sinistra che si mescolano. E' un grande messaggio
di unita' dell' alleanza di centrosinistra. L'Arci presenta oggi
una petizione cui hanno aderito molti intellettuali, tra cui don
Ciotti e Rita Borsellino, e nella quale elenchiamo 10 punti che
dovrebbero essere inseriti nel programma elettorale dell'
Unione''. Tra questi ''la battaglia contro la precarieta' del
lavoro, stato sociale per tutti, abolizione della riforma
Moratti, chiusura dei Cpt, difesa del servizio pubblico
radiotelevisivo, ritiro dell' Italia dall' Iraq, difesa della
Costituzione e dell' ambiente, garanzia di liberta' e di diritti
civili, abolizione della riforma Castelli''.
''Oggi l'Arci e' presente a Roma con circa 300 persone giunte
da tutta Italia, in particolar modo da Sud e Toscana'', ha
concluso Giustini.
In piazza del popolo a sostenere Romano Prodi sono presenti
anche un migliaio di sostenitori del Pdci di Roma: ''Siamo qui
per manifestare contro la finanziaria, che attacca i settori
economici piu' deboli - ha detto il coordinatore della
segreteria romana del Pdci, Fabio Nobile - Roma potrebbe essere
penalizzata in particolar modo a causa dei tagli all' Ici, visti
i provvedimenti che riguardano la Chiesa cattolica. Siamo qui
anche per manifestare contro la riforma della legge elettorale e
stiamo raccogliendo le firme per una nuova indicizzazione dei
salari, contro la legge Moratti e contro la legge
Biagi''.(ANSA).
BBB-FG/FV
09-OTT-05
12:36
152
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DROGA: CARTELLO NON VA A PALERMO E FA CONTROMANIFESTAZIONE
(ANSA) - ROMA, 12 OTT - Il cartello 'Non incarcerate il
nostro crescere', che riunisce operatori delle
tossicodipendenze, associazioni, sindacati e autonomie locali,
non partecipera' alla Conferenza nazionale sulle
tossicodipendenze, organizzata dal Dipartimento nazionale dal 5
al 7 dicembre prossimi a Palermo, e preannuncia un presidio nel
luogo della conferenza il 5 dicembre e una iniziativa nazionale
a Roma il 7 dicembre insieme con le autonomie locali.
La decisione, riferiscono, e' stata presa in conseguenza
dell'annuncio, da parte del ministro Carlo Giovanardi, della
presentazione di uno stralcio del Ddl Fini in materia di
tossicodipendenze, ddl che il Cartello ha contrastato fin
dall'inizio. Lo stralcio, secondo i responsabili del Cartello,
''confligge con il senso della conferenza di Palermo'', in
quanto i suoi contenuti sono fondamentali e quindi andavano
discussi in quella sede. (SEGUE).
AB/REN
12-OTT-05 20:44
DROGA: CARTELLO NON VA A PALERMO E FA CONTROMANIFESTAZIONE (2)
(ANSA) - ROMA, 12 OTT - In conseguenza di questa valutazione,
il Cartello chiede che la Conferenza di Palermo non abbia piu'
luogo, in quanto ''ormai svuotata di significato proprio
dall'operato del Governo''. Inoltre, tutte le organizzazioni del
Cartello presenti nella Consulta nazionale sulle
tossicodipendenze si autosospendono da tale organismo, i cui
lavori, affermano, ''sono stati resi inutili da decisioni prese
in altro luogo''.
Il Cartello esprime il proprio ''stupore'' per il fatto che
''il Dipartimento Nazionale Politiche Antidroga abbia contattato
- addirittura prima che sia stato reso noto il programma
dell'evento - diverse associazioni per garantirsi, attraverso la
promessa di una completa copertura delle spese, la presenza
degli operatori alla conferenza''. ''In tali comunicazioni affermano - e' stata adombrata la volonta' dell'esecutivo di
pagare le spese di trasferta a 1.200 operatori. Mai prima d'ora
un Governo si era impegnato finanziariamente per sostenere la
presenza degli operatori a una Conferenza nazionale. E appare
scandaloso il fatto che cio' avvenga in un momento in cui il
sistema dei servizi per le tossicodipendenze rischia il collasso
a causa dell'azzeramento dei fondi disponibili deciso proprio da
questo esecutivo''.
Inoltre, il Cartello denuncia il mancato coinvolgimento delle
autonomie locali sia nella definizione del ddl stralcio sia
nell'organizzazione della Conferenza, un atteggiamento, dicono,
''ingiustificabile, a maggior ragione per il fatto che la
proposta di revisione legislativa in discussione comporta
153
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
pesanti ricadute economiche proprio sulle gia' penalizzate
finanze regionali''.
Il Cartello, ''ritenendo che la conferenza nazionale sia un
diritto degli operatori e impedito a svolgere tale momento
essenziale di dialogo nella sede istituzionale a cio' deputata,
propone a tutti gli operatori e alle autonomie locali un reale,
condiviso percorso di confronto''. Il primo appuntamento e' per
i giorni 28-29-30 ottobre 2005 a Perugia, in occasione di
'Strada facendo 2', manifestazione organizzata dal Gruppo Abele
e dalla Regione Umbria, in collaborazione con il Coordinamento
Nazionale Comunita' di Accoglienza (CNCA) e il Cantiere delle
Riviste. Il 5 dicembre, se la Conferenza di Palermo avra' luogo,
il Cartello sara' presente davanti alla sede dell'evento con un
proprio presidio e, in una conferenza stampa, presentera' le
ragioni del proprio dissenso in merito all'operato del Governo.
Infine, il 7 dicembre, il Cartello organizzera' a Roma una
Conferenza nazionale degli operatori e delle autonomie locali
sulle droghe e sulle tossicodipendenze.(ANSA).
AB
12-OTT-05
21:27
154
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI,DISEGNO LEGGE CONFISCA BENI E' UNA TRAPPOLA
APPELLO LIBERA E FAMILIARI VITTIME, SI TROVI UN EQUILIBRIO
(ANSA) - TORINO, 17 OTT - ''Il disegno di legge sulla
confisca dei beni ai boss mafiosi, che oggi sara' discussa alla
Camera dei deputati, e' una trappola in nome di un malinteso
garantismo''. Lo sostiene don Luigi Ciotti, secondo il quale
''con questo testo nessun provvedimento di confisca sara' mai
definitivo''.
Sulla questione l'associazione Libera, di cui don Ciotti e'
presidente, e decine di familiari delle vittime delle mafie
hanno lanciato oggi un appello con il quale chiedono ''un serio
e approfondito ripensamento, in sede di dibattito
parlamentare'', del disegno di legge delega sulla confisca dei
beni ai boss.
Libera e i familiari delle vittime chiedono di intervenire
soprattutto per quanto riguarda la possibilita' di revisione dei
provvedimenti definitivi di confisca, e per questo auspicano che
''deputati e senatori di tutte le forze politiche sappiano
trovare la giusta misura, il corretto equilibrio tra la tutela
dei diritti di chi subisce i provvedimenti di confisca dei beni
e la necessita' di sottrarre alle organizzazioni mafiose gli
immensi patrimoni che accumulano ogni anno, nell'illegalita' e
nel sangue''.
L'appello raccoglie le adesioni, tra gli altri, di don Luigi
Ciotti, Rita Borsellino, Giovanni Impastato, Claudia Loi,
Daniela Marcone, Viviana Matrangola, Debora Cartisano,
Margherita Asta, Maddalena Rostagno, Monica Rostagno e
Elisabetta Roveri.
''La legge Rognoni-La Torre, che consente da oltre vent'anni
di aggredire le ricchezze accumulate dalle mafie nel nostro
Paese - si legge nell'appello diffuso da Libera - e' in
pericolo. Rischia di essere approvato dal Parlamento, infatti,
un disegno di legge che tra i molti aspetti discutibili prevede
la possibilita' di revisione, senza limiti di tempo e su
richiesta di chiunque sia titolare di un 'interesse
giuridicamente riconosciuto', dei provvedimenti definitivi di
confisca''. ''Se dovesse essere approvato - sostiene
l'associazione presieduta da Don Ciotti - tutti i beni
confiscati (dai terreni coltivati da coraggiose cooperative di
giovani agli immobili trasformati in sedi di servizi sociali o
in caserme delle forze dell'ordine, solo per fare alcuni esempi)
finirebbero in un limbo di assoluta incertezza. Esattamente il
contrario di quanto sarebbe necessario oggi''.
Il senatore Gianpaolo Zancan ha osservato che il vero scontro
sara' mercoledi' in Commissione Antimafia: ''Questo - ha detto dimostra quale degrado ci sia. E' come se si cominciasse a
bestemmiare in Chiesa''. (ANSA).
ANG
17-OTT-05
15:59
155
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FORTUGNO: DON CIOTTI, DOLORE E RABBIA
(ANSA) - TORINO, 17 OTT - Dolore e rabbia: questi i
sentimenti di don Luigi Ciotti per l'uccisione del
vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco
Fortugno.
''Il primo sentimento e' di grande dolore - afferma Ciotti,
presidente nazionale di Libera - e di profonda solidarieta' con
i suoi familiari. Il secondo e' di rabbia: da tempo denunciamo,
sotto il silenzio di tanti, il fatto che le mafie hanno
continuato a uccidere brutalmente, soprattutto in Calabria. La
lotta alle mafie ha bisogno, soprattutto, di coerenza e di
continuita', nella politica, nelle istituzioni, nella societa'
civile. Dobbiamo garantire -ha aggiunto Luigi Ciotti - tutto il
sostegno possibile alle tante testimonianze di coraggio civile
contro il racket, alle esperienze d'impegno autentico per la
solidarieta', i diritti, la giustizia sociale che pure sono
presenti in Calabria. E che faticano, troppo spesso, a trovare
ascolto in chi ha responsabilita' di governo, a tutti i
livelli''.
''Sono stati i giovani, questa mattina, a Locri a dare ancora
una volta l'esempio - conclude Luigi Ciotti - lo hanno fatto con
il loro silenzio, gli striscioni bianchi. I giovani ci sono
sempre. E' dagli adulti che deve arrivare un chiaro e forte
segnale di ribellione. Di rabbia civica contro chi cancella la
democrazia e la liberta', nella Locride come in tutte le altre
realta' del Mezzogiorno che soffrono lo strapotere delle
mafie''.
(ANSA).
ANG
17-OTT-05
15:07
156
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: CASELLI, INUTILI POLEMICHE CONTRO AZIONI MAGISTRATURA
(ANSA) - TORINO, 17 OTT - ''Il problema della mafia e' stato
complicato da mille polemiche inutili, pretestuose e ingiuste
sulle azioni della magistratura ogni volta che questa si e'
occupata di rapporti tra mafia e politica, mafia e
istituzioni''. Lo ha detto il procuratore generale di Torino
Giancarlo Caselli, che ha partecipato all'iniziativa di Libera,
l'associazione presieduta da Don Ciotti.
''Quello che per la magistratura e' un dovere - ha osservato
Caselli - e' diventato un problema e ha reso piu' difficile
l'azione antimafia''.
Caselli non ha voluto parlare dell'omicidio del
vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco
Fortugno: ''E' in corso l'inchiesta di un'altra autorita'
giudiziaria, non mi sembra il caso di esprimere opinioni sulla
vicenda''.
(ANSA).
ANG
17-OTT-05
15:19
157
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: TORINO SARA' CAPITALE DELL'ANTIMAFIA IL 21 MARZO 2006
UNDICESIMA EDIZIONE GIORNATA DELLA MEMORIA VITTIME DELLE MAFIE
(ANSA) - TORINO, 17 OTT - Torino sara' capitale dell'
antimafia il 21 marzo 2006, giornata della memoria e dell'
impegno in ricordo di tutte le vittime delle mafie. La scelta
del capoluogo subalpino e' stata ufficializzata oggi, in una
conferenza stampa, dalla presidente della Regione, Mercedes
Bresso, e da don Luigi Ciotti, presidente di Libera, la rete di
1.200 associazioni antimafia.
Sottotitolo dell'iniziativa sara' ''Citta' industriali,
citta' industriose, citta' giuste''. Torino e' l'undicesima
citta', dopo Roma, Niscemi, Reggio Calabria, Corleone, Casarano,
Torre Annunziata, Modena, Gela e di nuovo Roma. Una sorta di
filo rosso che lega tutte le regioni italiane nella memoria e
nell'elaborazione di culture e politiche antagoniste alla mafia.
''Negli ultimi dieci anni - ha spiegato don Ciotti - 2.500
persone sono morte a causa della mafia, di cui 155 vittime
innocenti, l'ultimo dei quali Francesco Fortugno, ucciso ieri.
Crediamo che questa giornata possa costituire una tappa
importante e necessaria di un percorso laico e civile nel
ricordo dei troppi 'martiri' che segnano la strada della verita'
e della giustizia. Torino e' la citta' di Bruno Caccia e di
Mauro Rostagno, la citta' da cui il procuratore generale Caselli
e' partito per spendere sette anni, un pezzo importante della
sua vita, nella lotta a Cosa Nostra. Torino e' la citta' di
Luciano Violante, la citta' dove sono sono nate Narcomafie e
Libera''.
(ANSA).
ANG
17-OTT-05
17:58
158
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FORTUGNO: INIZIATI FUNERALI IN CATTEDRALE LOCRI
(ANSA) - LOCRI (REGGIO CALABRIA), 19 OTT - Ha avuto inizio,
in Cattedrale a Locri, la cerimonia funebre per Franco Fortugno,
il vicepresidente del Consiglio regionale assassinato domenica
pomeriggio.
I funerali sono celebrati dal vescovo, mons. Giancarlo Maria
Bregantini, concelebra don Luigi Ciotti. (ANSA).
SGH/MED
19-OTT-05
16:30
159
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI, DA GRASSO DENUNCIA AMARAMENTE VERA
NO A MODIFICA LEGGE SU CONFISCA BENI, MALINTESO GARANTISMO
(ANSA) - PERUGIA, 22 OTT - Quella del procuratore nazionale
antimafia, Pietro Grasso, sulle presunte coperture di Bernando
Provenzano ''e' una denuncia amaramente vera, fondata su fatti
concreti'', secondo don Luigi Ciotti, fondatore ed animatore del
gruppo Abele e dell' associazione Libera. Lo stesso sacerdote
critica anche la proposta di modifica della legge sulla confisca
dei beni della mafia, parlando di ''malinteso garantismo''.
Stamani a Perugia per presentare la tre giorni delle
associazioni del sociale, dal titolo ''Strada facendo 2'', in
programma nel capoluogo umbro da venerdi' a domenica prossima,
don Ciotti ha ricordato che anche l' episodio della
''trasferta'' francese del boss supericercato per farsi operare
''e' l' ennesima dimostrazione che quel che dice Grasso e' vero.
Noi ed altri, nel passato, abbiamo denunciato le stesse cose,
cercando inoltre di far emergere il molto di positivo che
riguarda coloro che, nelle forze di polizia, in magistratura e
su altri fronti, sono impegnati nel combattere la mafia''.
Ricordando l' azione di ''Libera'' in Sicilia, Calabria ed
altre regioni del Sud Italia, don Ciotti ha parlato di
''malinteso garantismo'' a proposito del disegno di legge, in
discussione lunedi' prossimo alla Camera, per modificare la
legge 109 del '96, che assegna a cooperative sociale la gestione
di beni confiscati alle associazioni mafiosi. ''E' vero - ha
riconosciuto il religioso - quella normativa dev' essere
migliorata, ma lo si fa proponendo un articolo che ci ha fatto
saltare sulla sedia, quando prevede che un bene confiscato gia'
assegnato puo' essere restituito 'senza limiti di tempo su
rischia di chiunque, purche' titolare di un diritto
giuridicamente riconosciuto'''.
Don Ciotti ha annunciato che a meta' dell' anno prossimo si
terranno, per la prima volta in Italia, gli ''stati generali''
di tutti i soggetti e le associazioni che svolgono, su vari
fronti, attivita' di contrasto alla mafia. (ANSA).
GD
22-OTT-05
13:02
160
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DI PIETRO, IDV SOTTOSCRIVE APPELLO PER LEGGE ROGNONI
(ANSA) - ROMA, 24 OTT - Italia dei Valori ha sottoscritto
l'appello, lanciato dall'Associazione Libera a cui hanno aderito
i familiari delle vittime delle mafie, per salvare la legge
Rognoni-La Torre che consente, da oltre vent'anni, di confiscare
le ricchezze accumulate dalle mafie.
''Quello che sta accadendo in Parlamento e' gravissimo - ha
spiegato Antonio di Pietro - con un semplice comma, contenuto
nell'art. 3 del disegno di legge AC 5362, il governo, che
evidentemente non ha altro di meglio da fare mentre il Paese va
a rotoli, si appresta a cancellare anni lavoro e di sacrifici
delle forze dell'ordine e della Magistratura. Con l'ipocrita
scusa di un malinteso garantismo - ha continuato il presidente
di Italia dei Valori - si vuole infatti facilitare il ricorso
per il recupero dei beni confiscati ai mafiosi, proprio mentre a
Strasburgo il Parlamento europeo sta per adottare una proposta
di decisone quadro relativa alla lotta contro la criminalita'
organizzata, della quale tra l'altro sono Relatore!''.
''Noi di IdV - ha concluso l'europarlamentare - nella
convinzione per colpire efficacemente le mafie, occorre
attaccare le immense ricchezze di cui dispongono, desideriamo
unire la nostra voce a quella di coloro che hanno gia'
sottoscritto l'appello, da Don Ciotti a Giovanni Impastato e
Rita Borsellino, per opporci con tutte le nostre forze, ed in
tutte le sedi opportune, a l'ennesimo scempio di questo governo
che ormai ha i giorni contati''. (ANSA).
PH
24-OTT-05
13:02
161
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: MD ADERISCE A APPELLO LIBERA CONTRO DDL CONFISCA BENI
(ANSA) - ROMA, 27 OTT - Anche Magistratura democratica, la
corrente di sinistra delle toghe, ha aderito all'appello di
Libera ai parlamentari affinche' vi sia un ripensamento sul ddl
che prevede prevede la possibilita' di revisione, senza limiti
di tempo e su richiesta di chiunque sia titolare di un
''interesse giuridicamente riconosciuto'', dei provvedimenti
definitivi di confisca.
Quelle norme,secondo i promotori dell'appello, avranno
l'effetto che ''nessun provvedimento di confisca, di fatto,
sara' mai definitivo''. Con il risultato che ''in nome di un
malinteso garantismo si compromettono definitivamente il lavoro
e l'impegno di quanti, dalle forze dell'ordine alla
magistratura, dalle associazioni alle cooperative sociali, sono
oggi impegnati nella difficilissima opera di individuazione e
riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie''.
L'appello ha gia' ricevuto numerose adesioni individuali e di
gruppo: tra le altre quelle di Luigi Ciotti, Giuseppina La
Torre, Rita Borsellino, Giovanni Impastato, Claudia Loi,
Maddalena e Monica Rostagno, Elisabetta Roveri, Dario Montana,
Paolo Siani, Gruppo Abele, Sinistra Giovanile, Federazione
Antiracket Antiusura Italiana, Pax Christi e
Legambiente.(ANSA).
FH
27-OTT-05
16:42
162
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CARCERI: DON CIOTTI, EMERGENZA PSICHIATRICA FRA I DROGATI
CARCERI LE STRUTTURE CHE LI INCONTRANO DI PIU', POCHI OPERATORI
(ANSA) - ROMA, 27 OTT - ''La legislazione attuale e le sue
applicazioni non sono sufficienti per offrire opportunita' di
recupero efficaci'' per i tossicodipendenti, per i quali,
secondo don Luigi Ciotti, alla luce dei risultati dello studio
presentato oggi, esiste una vera e propria emergenza
psichiatrica nella carceri.
''Una situazione sovrapponibile - ha spiegato - a quella che
si trova sulle strada''. Molte le azioni da intraprendere a
vario livello indicate dal fondatore del Gruppo Abele.
''Molti di questi ragazzi hanno una doppia recidiva una volta
usciti dal carcere: c'e' una ricaduta nella tossicodipendenza e
nella delinquenza per potersi permettere l'uso delle droghe. Ma
la recidiva - ha aggiunto - non e' una responsabilita' delle
singole persone ma anche delle istituzioni. E per loro c'e'
infine una nuova detenzione, che e' quella sociale''.
Don Ciotti ritiene, di fronte alle cifre che tracciano
dimensioni cosi' ampie del problema psichiatrico nelle carceri,
che il numero degli operatori ''sia ridicolo''.
Sorge quindi un problema di ripensare una organizzazione
efficiente, in grado di progettare, per ogni detenuti e malato,
un progetto di assistenza, cure e riabilitazione proiettato
verso l'estero, per la vita fuori dalle mura del penitenziario.
E il lavoro di alcune cooperative dimostra, ha concluso don
Ciotti, che e' proprio l'insieme degli interventi (dal sostegno
farmacologico e al lavoro, dalla rete di relazioni, alla
certezza di una casa) a garantire i risultati, migliori anche
rispetto a quelli delle comunita'. (ANSA).
BR
27-OTT-05
14:13
163
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IMMIGRAZIONE: PRODI, CPT MIA PROPOSTA, MA ERA UN'ALTRA COSA
SERVIVANO PER IDENTIFICARE;POLITICA SERIA HA SBOCCO CITTADINANZA
(ANSA) - PERUGIA, 28 OTT - ''I Cpt furono una proposta del
mio governo, ma erano tutta un'altra cosa''. Lo ha detto oggi a
Perugia il leader dell'Unione Romano Prodi, nel corso del suo
intervento al convegno ''Strada facendo 2'', organizzato dal
gruppo Abele e della Regione dell'Umbria. ''Erano dei luoghi in
cui bisognava identificare le persone - ha aggiunto - perche'
credo che i clandestini vadano identificati''.
Secondo Prodi, ''qui c'e' un problema di una nuova politica
dell'immigrazione, con rapporti con i Paesi da cui queste
persone provengono, con un trasferimento immediato di tutte le
procedure, le responsabilita' amministrative dal ministero
dell'Interno alle amministrazioni locali, con una liberta' molto
piu' forte di questa. Queste sono cose che attueremo
immediatamente''.
''L'autorita' che da' i permessi - ha continuato il leader
dell'Unione - che sara' certamente collegata con la polizia, per
garantire la sicurezza, dovra' essere la stessa autorita' che
pero' deve provvedere per le scuole, l'inserimento, l'inclusione
degli immigrati. Questa e' una politica seria''.
''Poi un obiettivo fisso - ha osservato ancora - e cioe' che
la politica dell'immigrazione deve avere uno sbocco chiaro: la
cittadinanza italiana, con diritti e con doveri''. Prodi ha poi
a questo proposito proposto una festa nei comuni, una volta all'
anno, ''per dare la cittadinanza a chi la vuole''. (ANSA).
B-PE
28-OTT-05
15:09
164
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI, DDL INTRODUCE PRECARIATO CONFISCA BENI
(ANSA) - PERUGIA, 28 OTT - Il disegno di legge in discussione
alla Camera in materia di sequestri e confisca dei beni ai
mafiosi ''significa il precariato della confisca'': e' l'
opinione di don Luigi Ciotti, presidente del gruppo Abele.
Don Ciotti ne ha parlato oggi nel corso del suo intervento
all' iniziativa - promossa con la Regione dell' Umbria ''Strada facendo 2'', cominciata oggi a Perugia, dove
proseguira' fino a domenica prossima.
''Questo disegno di legge - ha detto, fra l' altro - prevede
la possibilita' di revoca senza limiti di tempo e su richiesta
di chiunque abbia un interesse giuridico. Che cosa vuol dire
questo? Vuol dire il precariato della confisca. Nessuna confisca
sara' piu' definitiva. Il rischio e' di vanificare, in nome di
un malinteso garantismo, il lavoro di chi e' impegnato nella
difficilissima opera di individuazione e riutilizzo sociale dei
beni mafiosi''.
''Oggi - ha aggiunto - lo Stato rispetto alle confische sta
arrancando. Negli anni scorsi ci sono state piu' di mille
confische all' anno. Nel 2004 sono state 374, quest' anno solo
171. Negli ultimi dieci anni la mafia ha ucciso 2.500 persone.
155 vittime innocenti, tra cui 37 bambini e ragazzi. Com' e'
possibile, se tutti dicono di voler combattere le mafie, che
esse continuino a prosperare?''.(ANSA).
PE
28-OTT-05
17:47
165
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: PRODI, DDL CONFISCA BENI DISTRUTTIVO LEGALITA'
(ANSA) - PERUGIA, 28 OTT - La ''criminalita' non solo rende
tragica la vita di coloro che vivono'' nelle regioni del
Meridione piu' colpite, ''ma impedisce lo sviluppo di tutto il
Paese'': lo ha detto oggi a Perugia il leader dell' opposizione,
Romano Prodi, criticando il disegno di legge in materia di
sequestri e confisca dei beni alla mafia che - ha commentato ''hanno tutte le intenzioni di approvare''.
''Questo - ha detto Prodi, intervenendo al convegno 'Strada
facendo 2', promosso dal gruppo Abele e dalla Regione dell'
Umbria - e' un altro disegno distruttivo di fronte alla
legalita'. Il sequestro dei beni era uno dei pochi strumenti che
facevano paura. Se voi lo rendete indefinito nel tempo non serve
a fare nulla. Inoltre tutto il discorso Mezzogiorno, giovani e
sviluppo non si riesce a fare se non inizia una lotta
sistematica dura contro la criminalita' soprattutto nelle
regioni meridionali''.
''Potete pensare - ha detto ancora Prodi - che si possa
amministrare una regione come la Calabria quando tutti quelli
che amministrano hanno paura? Hanno paura fisicamente. Allora
come potranno prendere delle decisioni serene? Non si sentono
protette, aiutati dallo Stato''. (ANSA).
BPE
28-OTT-05
17:02
166
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PRODI, AUDITING SU CONTI PUBBLICI ASSOLUTAMENTE NECESSARIO
LEADER UNIONE INTERVIENE A PERUGIA A INIZIATIVA GRUPPO ABELE
(ANSA) - PERUGIA, 28 OTT - ''L'auditing sui conti pubblici e'
assolutamente necessario''. Lo ha detto oggi a Perugia il leader
dell'Unione Romano Prodi, nel corso dell'iniziativa ''Strada
Facendo 2'' organizzata dal Gruppo Abele e dalla Regione Umbria,
che si concludera' domenica prossima.
''Bisogna farlo serio - ha aggiunto, rispondendo alle domande
dei giornalisti - oggettivo, in modo che nessuno possa dire che
sia o un inganno o che le cifre non siano vere, ma dobbiamo
arrivare a questo e mantenerlo per sempre''.
''L'auditing cioe' - ha detto ancora Prodi - non deve essere
un momento o uno strumento che viene usato solo per il passaggio
da un governo all'altro in questa legislatura, ma deve essere un
fatto permanente nella storia della Repubblica italiana, perche'
un governo che subentra all'altro deve avere la certezza dei
conti che riceve''.(ANSA).
B-PE/AM
28-OTT-05
14:16
167
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PRODI, NON CI SONO POLITICHE SOCIALI IN GOVERNO CDL
SERVE POLITICA INCLUSIVA PER RIDURRE DIFFERENZE REDDITO
(ANSA) - PERUGIA, 28 OTT - La differenza fra la politica
sociale del centrodestra e del centrosinistra e' quella ''fra
una cosa che non c'e' e una che c'e'''. E' quanto ha osservato oggi a Perugia - il leader dell'Unione Romano Prodi, rispondendo
alle domande dei giornalisti a margine del convegno ''Strada
facendo 2'' del gruppo Abele e della Regione dell' Umbria, che
si concludera' domenica prossima.
''In questi anni - ha spiegato Prodi - abbiamo visto
aumentare fortemente le differenze di reddito nella societa'
italiana e tra le regioni. Una politica sociale e' invece una
politica inclusiva che diminuisce queste differenze. Quindi e'
proprio la direzione di marcia che e' diversa''. (ANSA).
PE
28-OTT-05
14:32
168
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SCUOLA:PRODI,SE IO AL GOVERNO LE TECNICHE CENTRO RIFERIMENTO
(ANSA) - PERUGIA, 28 OTT - ''Se dovessi andare al governo le
scuole tecniche saranno il mio centro di riferimento'': lo ha
detto oggi il candidato premier del centrosinistra, Romano
Prodi, intervenendo al convegno del gruppo Abele e della Regione
dell' Umbria dal titolo ''Strada facendo 2''.
Invitato dagli organizzatori ad elencare le leggi del governo
di centrodestra che egli vorrebbe cambiare o abolire, Prodi ha
citato anche quella sulla scuola.
''Tre i punti fondamentali da modificare - ha affermato - e
fra questi l' umiliazione delle scuole tecniche, che se dovessi
andare al governo saranno invece il mio centro di riferimento.
Tecniche del 21/o secolo, cioe' che arrivino al triennio
post-diploma. Noi abbiamo bisogno, se vogliamo lo sviluppo - ha
spiegato - di una nuova classe di giovani con grande capacita'
tecnica. I dati della regione Lazio, in linea con quelli delle
altre regioni, parlano di meno di 5 mila studenti in matematica,
fisica e scienze, e 16 mila in scienza della comunicazione''. In
questo modo - ha detto - ''pensateci voi a sviluppare l' Italia
che io non ci riesco. O noi abbiamo le risorse umane, oppure''
non e' possibile.
Un altro punto della riforma scolastica da modificare secondo Prodi - e' ''la scelta a 13 anni, che non e' compatibile
con la scelta di un ragazzo, ma solo con quella dei suoi
genitori''.
Infine ''il fatto che una scuola in cui gli insegnanti sono
ridotti a burocrati non e' una scuola che possa funzionare''.
Quindi - ha aggiunto - bisogna affrontare ''il grande problema
dell' autonomia, del decidere quali tipi di materie curare piu'
o meno, della flessibilita' nell' ambito di un quadro nazionale.
Decidere quali insegnanti possono avere funzioni speciali sull'
edilizia scolastica, su come organizzare le classi. Tutto quello
che in ogni Paese del mondo viene deciso dagli insegnanti e che
qui cade dall' alto come una bastonata ministeriale''. (ANSA).
B-PE
28-OTT-05
16:21
169
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
WELFARE: LORENZETTI, POLITICA GOVERNO HA PRODOTTO SFREGIO
DA OGGI A PERUGIA 'STRADA FACENDO 2'
(ANSA) - PERUGIA, 28 OTT - ''Cinque anni di politica
dell'attuale governo, che considera il sistema sociale solo come
un costo ed il volontariato come una tappabuchi, hanno prodotto
un reale sfregio al welfare'': cosi' la presidente della Regione
Umbria, Maria Rita Lorenzetti, nella giornata di apertura di
''Strada facendo 2'', l'appuntamento nazionale promosso dal
Gruppo Abele di Torino e dalla stessa Regione Umbria. ''oggi la
posta in gioco - ha aggiunto - e' la lotta per la sopravvivenza
dei principi cardine delle politiche sociali''. ''Uno sfregio ha precisato la presidente - a partire dal taglio delle
risorse''.
''Abbiamo assistito ad una gestione accentrata degli
interventi nel sociale - ha aggiunto - e gli enti locali sono
stati definiti 'spenditori locali' senza riconoscerne un ruolo
nella programmazione. Siamo sempre piu' convinti - ha detto
ancora - che le politiche sociali abbiano un ruolo importante
nelle politiche di sviluppo ed il principio di sussidiarieta'
che abbiamo provato ad applicare in Umbria valorizza le risorse
di tutti i soggetti, pubblici e privati, coinvolti''. (ANSA).
COM-PE/ND
28-OTT-05
18:02
170
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
WELFARE: A PERUGIA 'STRADA FACENDO 2', DIBATTITI E PROPOSTE
OGGI ANCHE ROMANO PRODI
(ANSA) - PERUGIA, 28 OTT - Rilanciare il dibattito e la
riflessione sulle politiche sociali indicando proposte e strade
da percorrere: e' questo l'obiettivo che si propone ''Strada
facendo 2'', l'appuntamento nazionale, in corso a Perugia al
Palasport Pellini fino a domenica prossima, che ha visto oggi
nella giornata di apertura la presenza del leader dell'Unione,
Romano Prodi. L'appuntamento, giunto alla sua seconda edizione (la prima si
e' svolta a Torino nel 2002), e' promosso dal Gruppo Abele di
Torino e dalla Regione Umbria, in collaborazione con il
''Cantiere delle riviste'' e il Cnca (Coordinamento nazionale
comunita' di accoglienza).
Una tre giorni di dibattiti e proposte sulle politiche
sociali dove saranno affrontate le problematiche legate al
carcere, alle disabilita', alla tratta degli esseri umani, alle
persone senza fissa dimora, all'immigrazione, ai giovani, alla
salute mentale e alle dipendenze. Otto sessioni di lavoro che
vedranno impegnati centinaia di operatori pubblici e privati,
rappresentanti delle istituzioni, del terzo settore, delle
organizzazioni sindacali ed esperti.
Alla giornata di apertura hanno partecipato, tra gli altri,
la presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti e il
presidente del Gruppo Abele, Don Luigi Ciotti.
Questi ha illustrato il senso e gli obiettivi di quello che
ha definito ''un laboratorio di idee, analisi, passioni, ma
anche di proposte e domande alla politica''.
''Molte cose non funzionano - ha affermato don Ciotti - e ci
troviamo in una situazione di precariato dei diritti. L'articolo
3 della Costituzione che sancisce l'uguaglianza e' divenuto un
disvalore. Esiste infatti un'idea di modernita' che mal tollera
i diritti sociali. Ma la vita delle persone viene prima delle
leggi perche' ne e' il fondamento. Abbiamo quindi bisogno di
leggi capaci di restituire vita e dignita' alle persone''.
''Abbiamo organizzato questo convegno - ha continuato - anche
contro l'inganno delle parole. Troppe sono quelle abusate e
strumentalizzate: pace, giustizia, diritti. Assistiamo a una
grave crisi della legalita' nel nostro Paese. C'e' uno Stato che
aumenta sempre piu' l'area del penale e diminuisce sempre piu'
quella del sociale. Se e' vero che la legge e' nata per
difendere i piu' deboli - ha proseguito - la crisi della
legalita' e' testimoniata dai tanti che sotto gli occhi di tutti
vengono abbandonati al proprio destino''.
Nel corso del suo intervento la presidente della Regione
Umbria, Maria Rita Lorenzetti, ha osservato, fra l'altro, che
''cinque anni di politica dell'attuale governo, che considera il
sistema sociale solo come un costo e il volontariato come un
tappabuchi, hanno prodotto un reale sfregio al welfare'', mentre
per Prodi in questo governo non ci sono vere politiche sociali. (ANSA).
B-PE
28-OTT-05
19:13
171
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: CASELLI, PER COMBATTERLA OCCORRONO DIRITTI E LAVORO
IL PROCURATORE E' INTERVENUTO AL CONVEGNO 'STRADA FACENDO 2'
(ANSA) - PERUGIA, 29 OTT - ''La mafia e' una questione
nazionale, che ha risvolti e componenti non solo criminali ma
anche di altra natura. Per combatterla non bastano repressione e
manette, ma anche diritti, opportunita' e lavoro'': lo ha detto
il procuratore generale di Torino, Gian Carlo Caselli,
intervenendo oggi a Perugia al convegno ''Strada facendo 2'',
organizzato dal Gruppo Abele e dalla Regione Umbria.
Caselli - riferisce una nota degli organizzatori - ha cosi'
commentato i recenti fatti di mafia in Calabria e Sicilia.
Per il procuratore, e' necessaria un'azione continua e
sistematica contro l'offensiva di 'Ndrangheta e Cosa Nostra:
''Bisogna prosciugare l'acqua - ha detto - intorno al pescecane
mafioso. Aggredirlo non solo quando si rende visibile con atti
criminosi ma anche quando attua strategie attendiste e
sommerse''.
Infine il magistrato ha lanciato un allarme sulla proposta di
modifica delle legge sulla confisca dei beni della mafia e il
suo riutilizzo a fini sociali, un ''mezzo - ha concluso rivelatosi indispensabile per saldare l'antimafia della
repressione con quella dei diritti e delle
opportunita'''.(ANSA).
PE
29-OTT-05
18:32
172
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DISABILI: PROBLEMA LEGATO ALLA POVERTA', CONVEGNO PERUGIA
A LIVELLO MONDIALE MA ANCHE IN ITALIA
(ANSA) - PERUGIA, 30 OTT - Il problema della disabilita' e'
''drammaticamente legato'' alla poverta': nel mondo vi sono 600
milioni di disabili, l'80% dei quali vive nei paesi in via di
sviluppo. Ma anche a livello nazionale esistono tutele
differenti a seconda di come ciascuna Regione ha dato attuazione
alla legislazione nazionale. E' quanto emerso dal convegno
''Strada Facendo 2 - Elaborazioni e proposte per le politiche
sociali'' organizzato dal Gruppo Abele e dalla Regione Umbria
che si e' concluso oggi a Perugia.
Il Piemonte, con la legge regionale 1/2004, e' tra i pochi
enti locali ad aver istituito un sistema integrato di servizi in
materia e' stato evidenziato da una sessione dedicata
all'argomento.
Nel corso dell'iniziativa si e' anche parlato della
necessita' di aggiornare la legge 328/2000, affinche' le
prestazioni sociali per i soggetti non autosufficienti diventino
diritti esigibili, e di modificare la legge 68/1999 per
garantire l'accesso al lavoro alle persone con handicap piu'
grave.
Tra le richieste prioritarie sono state delineate il
riconoscimento del volontariato intrafamiliare, l'assistenza
domiciliare, diurna e residenziale e l'adeguamento della
pensione di inabilita' all'assegno sociale. (ANSA).
SEB
30-OTT-05
16:42
173
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IMMIGRAZIONE: CONVEGNO PERUGIA, ABOLIRE BOSSI-FINI
E SUPERARE TURCO-NAPOLITANO PER SISTEMA FLESSIBILE
(ANSA) - PERUGIA, 30 OTT - Abolire la legge Bossi-Fini e
andare oltre la Turco-Napolitano, perche' l'immigrazione non sia
piu' trattata come un problema di sicurezza e ordine pubblico ma
come campo di tutela dei diritti. Questa la conclusione cui e'
giunta la sessione di lavoro sull'immigrazione al termine di
''Strada Facendo 2 - Incontro di elaborazione e proposte per le
politiche sociali'' organizzato a Perugia dal Gruppo Abele e
Regione Umbria.
''Occorre riequilibrare il tema dell'immigrazione a livello
europeo a partire dai diritti'' ha detto Pietro Soldini,
responsabile per l'immigrazione della Cgil, secondo il quale il
ripensamento della politica italiana non puo' prescindere da
un'inversione di rotta della politica europea, a partire dalla
ratifica di tutti gli Stati membri della Convenzione dell'Onu
dei diritti dei migranti''.
L'assenza di canali d'ingresso regolari e il conseguente
''obbligo all'immigrazione clandestina'' e' emerso come nodo
cruciale del dibattito. Il sistema di quote di ingresso,
previsto dalla normativa vigente, e' stato definito
''fallimentare poiche' costringe di fatto gli immigrati
all'accesso illegale sul territorio''. La proposta e' un sistema
flessibile, di programmazioni concertate, che preveda la
possibilita' di un permesso di soggiorno per ricerca di lavoro.
(ANSA).
COM-SEB
30-OTT-05
16:47
174
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TRATTA:IN ITALIA 50MILA STRANIERE VITTIME PER SCOPI SESSUALI
IN 4 ANNI; RESPONSABILE CARITAS, OLTRE META' HA AVUTO ASSISTENZA
(ANSA) - PERUGIA, 30 OTT - ''Sono circa 50 mila le vittime
della tratta di esseri umani per scopi sessuali giunte sul
territorio italiano tra il 2000 e il 2004'': lo ha detto don
Giancarlo Perego, responsabile del Coordinamento nazionale per
il settore della Caritas, intervenendo oggi a Perugia alla
giornata conclusiva del convegno ''Strada Facendo 2 Elaborazioni e proposte per le politiche sociali'' organizzato
dal Gruppo Abele e dalla Regione Umbria.
''Quasi 30 mila - ha spiegato il religioso - hanno raggiunto
in qualche modo i servizi sociali, legali, sanitari presenti sul
territorio''. Don Perego ha quindi reso noto che i permessi di
soggiorno concessi per protezione sociale fino al 31 dicembre
2004 sono stati 4.286 e supereranno, alla fine del 2005, le
5.000 unita'. La Regione che ne ha usufruito del maggior numero
e' stata l'Emilia Romagna (18,5%), seguita dal Piemonte (13,7%),
dalla Puglia (13%) e dalla Lombardia (10,7%).
Le persone che hanno beneficiato dei permessi di soggiorno
per protezione sociale provengono da 54 paesi, ma l'80% da
cinque nazioni: Nigeria (23,3%), Romania (18,7%), Moldavia
(15,1%), Albania (12,2%) e Ucraina (10,2%).
''Ma per una ragazza su tre in assistenza sociale - ha
affermato ancora il responsabile della Caritas - non e'
corrisposta una rispettiva tutela legale a norma di legge.
Confrontando il dato dei permessi per protezione sociale tra il
2000 e il 2004 (pari a circa 4.000) e il numero delle persone
assistite dai programmi (pari a circa 6.500) si registra uno
scarto di quasi il 35% tra permessi di protezione sociale e
donne assistite in protezione sociale''. (ANSA).
SEB
30-OTT-05 12:40
TRATTA:IN ITALIA 50MILA STRANIERE VITTIME PER SCOPI SESSUALI(2)
(ANSA) - PERUGIA, 30 OTT - Secondo don Perego ''i
finanziamenti per tutte le associazioni e i progetti che seguono
i percorsi delle donne vittime di tratta sono insufficienti''.
''Il dipartimento Pari opportunita' - ha proseguito - ha ridotto
sempre piu' i finanziamenti. Mentre per il primo bando, a fine
'99, aveva messo a disposizione oltre otto milioni di euro e
finanziato circa 40 progetti, nel bando del 2003 e 2004 le
risorse a disposizione sono state inferiori e i progetti da
finanziare piu' di 70. A questo si aggiunge il fatto che in
alcune realta' territoriali, gli enti locali troppo spesso
delegano totalmente al privato sociale tutti gli oneri inerenti
alla ricerca fondi, alla gestione delle parti procedurali per la
realizzazione dei programmi''. (ANSA).
COM-SEB
30-OTT-05
12:45
175
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAITRE: LA MANIFESTAZIONE DI LOCRI A 'PRIMO PIANO'
(ANSA) - ROMA, 3 nov - Domani, alle 23.20 su Raitre, andra'
in onda 'Primo Piano', l'approfondimento quotidiano del TG3
curato da Onofrio Dispensa , che dara' voce ai giovani e agli
imprenditori del Sud, in lotta contro gli estorsori e criminali.
A Locri una manifestazione rivendichera' il desiderio di
normalita' di una regione in prima linea contro il crimine.
Parleranno: gli studenti di Cosenza, Locri e Napoli; i sindaci
delle tre citta'; Agazio Loiero, presidente della regione
Calabria. In collegamento da Gela: Don Ciotti, fondatore di
'Libera' e promotore della carovana anti-mafia.
(ANSA).
I08-BGG
03-NOV-05
17:51
176
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FORTUGNO:MARCIA LOCRI; IERVOLINO, MALAVITA NON PASSERA'/ANSA
LOIERO: SCONFIGGEREMO IL CANCRO CHE CI AMMORBA L'ESISTENZA
(ANSA) - LOCRI (REGGIO CALABRIA), 4 NOV - ''Ai malavitosi
diciamo non passerete perche' ci siamo noi con i nostri
valori''. Cosi' il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, si
e' rivolta ai giovani che stamani hanno partecipato alla marcia
della speranza a Locri, concludendo la manifestazione che lei
stessa aveva promosso.
''Al presidente Ciampi - ha aggiunto il sindaco - che ci ha
mandato uno splendido messaggio confermando il vincolo di
amicizia, vogliamo dire che la nostra unita' e' nata sulla
solidarieta' e sulla liberta'. I cittadini devono non avere piu'
paura. Tutto questo non si ottiene solo con le leggi, ma con l'
impegno di tutti noi, dicendo che la stragrande maggioranza
della popolazione del sud e' onesta e vuole vivere
onestamente''.
Dopo il sindaco di Napoli e' stata la volta del vescovo di
Locri, mons. Giancarlo Bregantini, che non ha voluto far mancare
il suo sostegno ai giovani. ''Questi ragazzi - ha detto non
hanno risposto all' omicidio in modo emotivo, ma hanno dato voce
al lavoro fatto nelle scuole, nelle parrocchie, nei circoli
ricreativi. Questi giovani, educati, hanno risposto ad un
messaggio negativo con l' energia del bene''. Il vescovo ha
quindi sottolineato l' importanza di unire la voce dei giovani a
quella dei sindaci. ''Cosi' - ha spiegato - si potra' avere un
futuro diverso. Occorre poi un intervento dello Stato e delle
realta' produttive''. Subito dopo e' stata la volta di don Luigi
Ciotti che ha voluto mettere in guardia i ragazzi: ''state
attenti. Sono stanco di sentire dire che voi siete il futuro.
Voi siete il nostro presente. O si creano le condizioni per un
reale protagonismo o ci stiamo prendendo in giro''.
Don Ciotti si e' chiesto poi come sia possibile ''che poche
migliaia di malavitosi ci tengano in ostaggio''. Quindi ha
invitato i giovani a lottare contro la diffusione della droga
che ''incrementa il mercato della mafia''. Infine, utilizzando
le lettere che compongono il nome Locri, ha parlato di Liberta',
Opportunita', Continuita', Riconoscenza e Insieme, inteso come
unitarieta' d' intenti nello sconfiggere le mafie.
Il sindaco di Cosenza, Eva Catizone, ha definito la giornata
una di quelle che ''smuove le coscienze. Questa manifestazione
vuole significate che in questa terra c' e' un' altra Calabria
che dice no alla mafia, la Calabria dei giovani dalla faccia
pulita, dei sindaci, della cultura. Questa regione ha bisogno
delle vostre intelligenze, della vostra cultura, della vostra
energia. Occorre non solo l' intervento dello Stato, ma anche di
una politica che torni a perseguire l' interesse collettivo, di
una rete solidale, di infrastrutture, ma non del ponte. Servono
piu' teatri, piu' cinema. E' con la cultura che si sconfigge la
177
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
mafia''.
''Con la nostra presenza - ha sostenuto il sindaco di Bari,
Michele Emiliano - abbiamo voluto partecipare la testimonianza
di una regione reduce da un ventennio di lotta alla criminalita'
culminata con successi giudiziari e l' abbattimento del peso
della mafia. Abbiamo pensato di mettere a disposizione dei
sindaci della Locride la forza politica e la grancassa mediatica
delle citta' piu' grandi del meridione''.
Il sindaco di Locri, Carmine Barbaro, ha prima di tutto
difeso la memoria di Francesco Fortugno. ''Era veramente - ha
detto - una persona perbene e ci siamo rotti le scatole di
sentire e leggere che forse non era cosi'. Si abbia piu'
rispetto e non ci si permetta di fare illazioni''. Barbaro ha
poi sottolineato che ''non doveva essere ucciso Fortugno perche'
ci si accorgesse dei problemi che da sempre denunciamo. I
giovani hanno riaperto il problema della 'ndrangheta. Siamo in
ritardo, ma possiamo ancora farcela. Se non ora quando?''.
Un ringraziamento ai giovani che e' giunto, infine, dal
presidente della Regione, Agazio Loiero, che ha concluso la
manifestazione: ''sono stati un riferimento ed il simbolo di un
paese nel quale, come calabresi, vogliano stare. Un grazie anche
al capo dello Stato, Ciampi, che ha rotto ogni reticenza ed e'
venuto in Calabria dove dopo ogni delitto si fa fatica a
sciogliere il grumo dei sospetti, ma lui ha avuto coraggio e si
e' stretto alla famiglia di Fortugno. Sono convinto che anche
quando le luci dei riflettori sulla locride si spegneranno, le
cose non saranno mai piu' come prima. Adesso molti giovani
vogliono restare e lottare. Una lotta che ci deve vedere uniti
perche' la memoria di Fortugno resti fulgida. Finiremo per
sconfiggere questo cancro che ci ammorba l' esistenza''. (ANSA).
SGH
04-NOV-05
17:19
178
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PREMI: A TETTAMANZI E GUARINIELLO IL MEMORIAL BARDELLI
(ANSA) - PISTOIA, 4 NOV - L'arcivescovo di Milano cardinale
Dionigi Tettamanzi e il pm torinese dello scandalo doping
Raffaele Guariniello hanno vinto la 21/a edizione del ''Memorial
Giampaolo Bardelli''. I riconoscimenti saranno consegnati sabato
26 novembre a Pistoia.
La manifestazione vuole mettere in luce i personaggi che nei
rispettivi campi si sono distinti nella lotta al doping nello
sport e viene organizzata ogni anno da Renzo Bardelli, sindaco
di Pistoia (per il Pci) a cavallo fra gli anni Settanta e
Ottanta e attualmente consigliere provinciale della Margherita.
La notizia del premio al cardinal Tettamanzi venne diffusa da
Bardelli prima dell'inizio del conclave che poi elesse Papa
Ratzinger (''Mi dette all'epoca il suo assenso - ha ricordato
Bardelli nella conferenza stampa di presentazione del premio alla vigilia dell'elezione del nuovo Papa. Se fosse stato
eletto, Tettamanzi non sarebbe certo venuto. Quando e' stato
eletto Ratzinger, ho tirato un sospiro di solievo'').
Con Tettamanzi e Guariniello saranno premiati Claudio Catini,
presidente del corso di laurea in Scienze motorie della facolta'
di medicina dell'Universita' di Firenze; Carlo Petrini, ex
calciatore di Milan e Torino ed autore di tre libri-denuncia sul
mondo del calcio; l'Associazione Libera (presidente nazionale
don Luigi Ciotti, regionale Vanna Van Straten, provinciale
Antonio Vermigli); Verter Tursi, presidente toscano dell'Uisp.
Un riconoscimento speciale andra' a Rosello e Luciana Frigo,
genitori del ciclista Dario, arrestato per doping al Tour de
France. (ANSA).
G07-GAR/DLM
04-NOV-05
20:39
179
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TAV: VALSUSA PREPARA SCIOPERO CHE DIVIDE CENTROSINISTRA/ANSA
DOMANI SARANNO ILLUSTRATE MODALITA' PROTESTA
(ANSA) - TORINO, 10 NOV - Mentre si avvicina la data della
manifestazione contro la Tav in Valle di Susa, il progetto
Torino-Lione continua a dividere e a creare imbarazzo
all'interno dei sindacati e fra le forze dell'Unione.
Cgil, Cisl e Uil non hanno aderito alla protesta, ma lo hanno
fatto i delegati dei tre sindacati della Valle di Susa, che
contro il temuto disegno dei governi italiano e francese hanno
raccolto 4.000 firme nelle fabbriche. Solo la Cgil pero' ha
accettato di incontrare i delegati. Il principale sindacato
italiano deve fare i conti anche con la spaccatura originata da
una categoria importante come quella dei metalmeccanici, dopo
che la Fiom di Torino ha annunciato il proprio sostegno al
popolo anti-Tav. Ancora la Cgil, denunciano i Cub, in prima fila
fra i sostenitori della manifestazione, ''e' arrivata al punto
di organizzare assemblee sindacali in Valsusa il 16 novembre
proprio per indebolire la mobilitazione''. I Cub parteciperanno
massicciamente, con i vigili del fuoco aderenti al sindacato che
si presenteranno al corteo in divisa, e diversi pullman
organizzati dalla federazione di Pinerolo.
Domani tutti gli organizzatori dello sciopero generale della
Valsusa terranno una conferenza stampa per presentarne le
modalita' presso la sede del Gruppo Abele a Torino.
L'associazione ha gia' aderito, ma a questo punto si attende una
presa di posizione pubblica contro la Tav anche da parte dello
stesso fondatore del Gruppo Abele, don Luigi Ciotti.
Sul fronte della politica, la Torino-Lione continua a
dividere Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Verdi
dalle altre forze politiche del centrosinistra. I capigruppo dei
tre partiti in Regione Piemonte hanno scritto oggi ai
rappresentati dell'Unione al tavolo delle infrastrutture
chiedendo ''ascolto'' per le popolazioni locali e movimenti
anti-Tav che si battono contro il progetto Torino-Lione. La
presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso, sostenitrice
dell'opera, ha chiesto ai consiglieri piu' radicali della sua
maggioranza (gia' denunciati dalle forze dell'ordine per i
disordini di Mompantero) di non partecipare al corteo. Ma la
risposta di Juri Bossuto (Prc) non si e' fatta attendere.
''Siamo esterrefatti - ha detto anche a nome degli altri - di un
invito piu' o meno esplicito che sembra non riconoscere il ruolo
di rappresentanza, anche territoriale, dei consiglieri''.
E mentre il sindaco di Torino Sergio Chiamparino propone
l'istituzione di una cabina di regia per gestire i problemi, si
moltiplicano le lettere dei sindaci ai rappresentanti delle
istituzioni. Dopo l'allarme del sindaco di Condove, Barbara
Debernardi, sulla 'valle militarizzata', oggi e' la volta del
sindaco di Vaie, Lionello Gioberto, che ironizza sui
180
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
''pericolosi sovversivi sessantenni con nipoti'' e sugli
''attacchi subiti dal reparto della celere, aggredita in
montagna con i canti di Fratelli d' Italia e Bella Ciao''.
Il centrodestra, che non perde occasione per sottolineare i
problemi della maggioranza che governa la Regione Piemonte, oggi
per bocca del capogruppo di Forza Italia Enzo Ghigo prende le
distanze dalle dichiarazioni contro i manifestanti fatte nei
giorni scorsi dal ministro Pietro Lunardi. ''Sono a favore della
Tav e ritengo che il rapporto con le amministrazioni locali sia
stato tenuto correttamente - afferma Ghigo - ma non per questo
si possono irridere quanti vi si oppongono. Il dissenso e'
legittimo, naturalmente sempre che non superi i limiti della
legalita' e permetta comunque lo svolgimento dei sondaggi''.
Ghigo rimarca che il presidente del consiglio Silvio
Berlusconi gli ha ''confermato il pieno impegno per la
realizzazione di quest'opera e la volonta' di inserirla nel
programma elettorale della coalizione per le politiche del
2006''. Un modo per ricordare che invece il candidato premier
dell'Unione, Romano Prodi, non ha ancora fatto altrettanto con
il suo programma elettorale. (ANSA).
PL
10-NOV-05
17:59
181
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
BEPPE GRILLO:CON PAR CONDICIO PUBBLICITA' VADO IN TV DOMANI
(ANSA) - ROMA, 10 nov - ''Con la par condicio della
pubblicita' sono disponibile ad andare gratis negli studi della
Rai, gia' da domani mattina: basta che lascino ai canali di
Berlusconi le pubblicita' sulle merendine schifose e che a me
facciano dire quanto, invece, fa bene una fetta di pane e miele.
Questa la provocazione che lancia Beppe Grillo intervenendo ad
una assemblea organizzata dagli studenti dell'istituto tecnico
Galileo, dal liceo scientifico Newton in collaborazione con il
liceo Tasso. L'appuntamento e' per la presentazione del libro
''A un cittadino che non crede nella giustizia'' scritto da
Giancarlo Caselli e da Livio Pepino.
Il comico genovese ha aggiunto che ''ormai la contaminazione
colpisce tutto: quando parlano don Ciotti e Caselli si assiste
ad uno strano effetto, tutti diventano mafiosi''. Sempre sul
tema della contaminazione grillo rincara la dose e dice ''anche
Cofferati e' un contaminato, agisce come il sindaco leghista
Gentilini''. (ANSA).
NM/MRC
10-NOV-05
16:57
182
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TAV: PROIETTILI A BRESSO; FERRERO (PRC), MINACCE DEPLOREVOLI
(ANSA) - TORINO, 11 NOV - Solidarieta' a Mercedes Bresso per
le ''deplorevoli minacce'' subite e' stata espressa da Paolo
Ferrero, della segreteria nazionale del Prc.
L' esponente di Rifondazione sottolinea pero' il proprio
stupore per il fatto che in materia di Tav la presidente della
Regione Piemonte ''non colga e non voglia cogliere'' gli
elementi contenuti nella posizione espressa oggi da don Ciotti,
che ha chiesto la sospensione dei lavori per non perdere una
grande battaglia di civilta'.
Commentano il ''blitz notturno di Ltf che ha portato la
macchina per i sondaggi a Seghino, sopra Mompantero'', Ferrero
aggiunge: ''e' un fatto molto grave e irresponsabile che la
prima trivella in Valle di Susa sia stata portata nel cuore
della notte, in modo quasi furtivo e con un enorme dispiegamento
di forze dell' ordine''.
''Infatti - sottolinea - e' noto a tutti che oggi presso il
tribunale di Susa era previsto il primo pronunciamento della
magistratura sui ricorsi presentati dai proprietari dei terreni
dei sondaggi sulla legittimita' dell' esproprio (la questione
pero' e' stata rinviata, ndr). Portare le trivelle prima di
avere il responso della procura e' una forma provocatoria che
non fa che aumentare ulteriormente la tensione e la
preoccupazione''.(ANSA).
PL
11-NOV-05
18:29
183
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TAV: BRESSO BERSAGLIO DEI NO-TAV, 16 SCIOPERO VALSUSA / ANSA
(ANSA) - TORINO, 11 NOV - Ieri mattina ha trovato tre
proiettili calibro 38 nella buca delle lettere e oggi cinque
bidoni della spazzatura sono stati rovesciati davanti alla sua
abitazione, ma la presidente del Piemonte, Mercedes Bresso, non
si sente un bersaglio dei No-Tav. ''Come dice sempre il
procuratore Caselli che di queste cose e' un esperto - ha
commentato - se veramente vogliono farti del male non te lo
mandano a dire''.
''Sul fatto che questo avvenimento sia legato alla situazione
di tensione relativa alla vicenda Tav - ha ammesso Bresso - non
ci sono dubbi. Pero' - ha rimarcato - non penso a chi in Valle
di Susa guida la protesta, ma a chi in Piemonte come in tante
altre parti d' Italia e' interessato a creare una situazione di
tensione''.
Le sue parole hanno raccolto il plauso degli organizzatori
della protesta contro il progetto Torino-Lione che il 16
novembre fermera' la Valsusa. Da Cuneo, dove l' intera giunta
regionale del Piemonte si tratterra' oggi e domani in visita
istituzionale, le dichiarazioni di Bresso sono rimbalzate verso
la sede del Gruppo Abele di Torino, dove gli organizzatori della
protesta hanno illustrato questa mattina le modalita' della
manifestazione. Aprezzamento e' stato subito espresso da Antonio
Ferrentino, presidente della Comunita' Montana Bassa Valle Susa
e Val Cenischia, uno dei principali animatori della lotta dei
valsusini contro la Tav.
Unanime e' stata la condanna per l' accaduto da parte del
mondo politico e dei rappresentanti delle istituzioni. Bresso ha
ricevuto le telefonate del capo dello stato, Carlo Azeglio
Ciampi, e del presidente della Camera, Ferdinando Casini.
Attestati di solidarieta' le sono arrivati dal sindaco di Torino
Sergio Chiamparino e dall' arcivescovo della citta' Severino
Poletto, attraverso la ''telefonata affettuosa'' del segretario
Ds Piero Fassino e con la ''sincera solidarieta''' espressa dal
ministro per gli Affari Regionali Enrico La Loggia. L' ex
governatore del Piemonte Enzo Ghigo ha parlato di ''episodio
grave'' e ''protesta che puo' essere strumentalizzata'', il
presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani di ''vili
intimidazioni''. Solidali con Bresso si sono detti anche tutti i
principali sostenitori della protesta contro la Torino-Lione,
inclusi i tre partiti che sostengono la causa dei valligiani,
Prc, Pdci e Verdi. Lo stesso Ferrentino ha definto l' episodio
di cui Bresso e' stata vittima come ''un gesto incredibile fatto
da imbecilli''.
Il popolo No-Tav intanto si prepara alla marcia di otto
chilometri che attraversera' la Valle da Bussoleno a Susa
mercoledi' prossimo, in occasione dello sciopero generale
organizzato dai delegati territoriali di Cgil, Cisl e Uil contro
il parere stesso dei tre sindacati (che ritengono la costruzione
184
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
della linea ferroviaria ad alta velocita' una occasione di
lavoro e di sviluppo per gli abitanti dell' area). Il corteo si
muovera' a partire dalle 9,30 dalla piazza del mercato di
Bussoleno. In testa saranno gli studenti, dietro lavoratori e
sindacati, seguiti dai rappresentanti delle istituzioni e dai
cittadini con le relative associazioni. Alcuni pullman
seguiranno il corteo per raccogliere i manifestanti che
dovessero dare forfait prima di avere completato il percorso,
che risale la Valle dal basso, salendo in quota.
''Dobbiamo lasciare svolgere lo sciopero - ha commentato
questa sera Bresso - perche' e' una manifestazione democratica
che esprime delle esigenze. Gia' prima del 16 novembre pero' ha annunciato - convocheremo sindaci e amministratori per una
data successiva, poiche' e' necessario tornare a fare parlare la
politica''. (ANSA).
PL
11-NOV-05
20:49
185
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TAV: DON CIOTTI, NECESSARIA IMMEDIATA SOSPENSIONE LAVORI
NON FERMARSI E' PERDERE GRANDE BATTAGLIA DI CIVILTA'
(ANSA) - TORINO, 11 NOV - In Valle di Susa e' necessaria una
''immediata sospensione dei lavori'': lo afferma don Luigi
Ciotti, presidente del Gruppo Abele e di Libera, in una lettera
aperta ai comitati No-Tav e agli amministratori della Valsusa,
diffusa oggi nella conferenza stampa indetta dai sindacati
presso la sede del Gruppo Abele per illustrare le modalita'
della protesta del 16 novembre.
''Nessuno ha intenzione - scrive don Ciotti - di tagliare
fuori l' Italia dal sistema della mobilita' europea, a maggior
ragione da quella su ferro. Nessuno - aggiunge don Ciotti - e'
cosi superficiale da voler perdere finanziamenti per assecondare
campanilismi privi di ragione. Bisogna pero' parlarsi,
discutere, valutare e rivalutare''. Il progetto dell' Alta
velocita' in Val Susa richiede ''piu' attenzione di quanto non
sia stato fatto finora, dall' effettiva utilita' dell' opera, ai
suoi impatti sull' ambiente e sulla salute degli abitanti''. Ma,
rimarca, ''con una indispensabile promessa: l' immediata
sospensione dei lavori''. Perche' ''se non ci si ferma, si perde
una grande battaglia di civilta'''. (ANSA).
PL/ZRA
11-NOV-05
13:02
186
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TAV:MERCOLEDI'MARCIA DI PROTESTA,OTTO CHILOMETRI NELLA VALLE
(ANSA) - TORINO, 11 NOV - In marcia per otto chilometri, da
Bussoleno a Susa, con concerto finale per ristorare i
manifestanti dopo la fatica. Si svolgera' cosi', in un modo che
bene si addice alla gente di montagna, la protesta di mercoledi'
prossimo 16 novembre contro la Tav in Valle di Susa. Le
modalita' sono state illustrate oggi in conferenza stampa dagli
organizzatori presso la sede del Gruppo Abele a Torino.
Il raduno e' fissato per le 9,30 nella piazza del mercato di
Bussoleno, nella bassa valle. Apriranno il corteo gli studenti,
forse in considerazione della prestanza fisica legata alla
giovane eta', visto che il percorso per raggiungere la
principale citta' dell' area e' tutto in salita. Gli allevi
delle scuole valsusine saranno affiancati da studenti torinesi
che giungeranno in loco a bordo di un treno gratuito di Libera
che partira' dalla stazione torinese di Porta Nuova alle 7,45.
Seguiranno i lavoratori in sciopero, con i delegati sindacali
di Cgil, Cisl e Uil che hanno organizzato la manifestazione, i
Cub (con i vigili del fuoco aderenti alla sigla in divisa), la
Fiom di Torino guidata dal segretario Giorgio Airaudo, che
contro la decisione dell' organizzazione sindacale cui la sua
categoria appartiene ha deciso l' adesione alla protesta.
Dopo verranno i rappresentanti delle istituzioni e i
cittadini, con sindaci, presidenti delle Comunita' Montane,
consiglieri regionali di Prc, Pdci e Veri, i tre partiti che
sostengono la causa dei valligiani (anche la Lega ha espresso
solidarieta', ma senza prevedere una presenza alla
manifestazione). Ci saranno gli esponenti dei movimenti No-Tav e
le associazioni aderenti alla causa, con Legambiente che fara'
scendere in campo il proprio presidente nazionale, Roberto della
Seta.
Chiuderanno il corteo alcuni pullman, che serviranno per
raccogliere lungo la strada coloro che non ce la faranno a
percorrere a piedi l' intero percorso. Gran finale con concerto
nella Piazza d' Armi di Susa. Si esibiranno gruppi torinesi o
piemontesi, come Statuto e Subsonica.
Lo spirito della protesta, hanno rimarcato gli organizzatori,
e' pacifico. ''Non vogliamo assolutamente che avvenga un nuovo
scontro fra pezzi dello stato, come e' accaduto la notte del 31
ottobre a Mompantero'', ha detto Antonio Ferrentino, presidente
della Comunita' Montana Bassa Valle di Susa e Val Cenischia.
''Siamo persone assolutamente tranquille'', ha sottolineato
Marina Clerico, esponente dei comitati No-Tav. Anche sulla
''militarizzazione della Valsusa'' lamentata da sindaci e
amministratori nei giorni scorsi i toni sono cambiati. ''Gli
esponenti delle forze dell' ordine - ha affermato Ferrentino sono lavoratori, come tutti noi''. (ANSA).
PL
11-NOV-05
16:46
187
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: RITA BORSELLINO, VICENDA CUFFARO E' QUESTIONE MORALE
SORELLA MAGISTRATO A 'PARLA CON ME' IN ONDA STASERA SU RAITRE
(ANSA) - PALERMO, 13 NOV - ''Non tutti sanno che l'attuale
governatore della Sicilia Toto' Cuffaro e' rinviato a giudizio
per favoreggiamento aggravato nei confronti della mafia,
sicuramente bisogna aspettare la sentenza definitiva della
magistratura, ma il problema non e' questo. E' una questione
morale''. Lo afferma Rita Borsellino, candidata dai partiti del
centrosinistra, ad esclusione della Margherita che sostiene
Ferdinando Latteri, per le Primarie dell'Unione in Sicilia,
intervistata da Serena Dandini nel programma 'Parla con me' in
onda stasera alle 23.20 su Raitre.
Nel corso della lunga intervista, Rita Borsellino ricorda il
fratello Paolo oltre che il suo impegno di questi anni
nell'associazione Libera di Don Ciotti e parlando di politica
diche: ''Credo che nella politica la mediazione debba essere
dentro a pieno titolo, il problema e' non scendere a compromessi
con nessuno. Compromessi no, mediazione si''.(ANSA).
COM-KTQ/GIM
13-NOV-05
19:58
188
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IMMIGRAZIONE: MINORI SOLI,5 CITTA' ITALIANE UNISCONO LE FORZE
A ROMA, BOLOGNA, MILANO, TORINO E ANCONA PROGETTO-PILOTA EUROPEO
(ANSA) - BOLOGNA, 15 NOV - Piccoli clandestini che vivono di
espedienti in un Paese di cui non conoscono la lingua, soli,
senza genitori o altri parenti, dormendo e mangiando dove
capita, esposti piu' di tutti al rischio di criminalita' e
sfruttamento nell'accattonaggio, nei furti, nel mondo della
prostituzione e dello spaccio di droga. Ragazzi romeni, albanesi
o dei Paesi del Maghreb - soprattutto maschi, ma sempre piu'
anche femmine - che la scuola non sanno neanche cosa sia.
Vittime della poverta', dell'emarginazione e anche della tratta
dei minori. Molto spesso senza un nome, ma che la burocrazia
cataloga con una sigla, 'msna', minori stranieri non
accompagnati. Che non possono essere espulsi e che vanno
protetti, cercando faticosamente di conciliare le procedure
amministrative previste dal diritto speciale dell'immigrazione
per i minori stranieri, volte principalmente a verificare l'
opportunita' di un rimpatrio, con le norme di tutela di tutti i
minori, italiani o stranieri che siano.
E' per fronteggiare il dramma dei piccoli stranieri soli che
cinque citta' italiane - Roma, Bologna, Milano, Torino e Ancona
- hanno deciso di mettere insieme le loro forze unendole a
quelle di quattro citta' europee - Barcellona, Praga, Vienna,e
Wuppertal - in un'esperienza-pilota cofinanzata dal Fondo
sociale europeo, a cui collaborano diverse associazioni del
Terzo settore come Save the Children, la Caritas e il Gruppo
Abele ma anche la Legacoop nazionale. Il progetto ''Equal
Palms'', di cui il Comune di Roma e' capofila, ha come obiettivo
l'inserimento al lavoro in due anni e mezzo di 250 minori
stranieri 'intercettati' nelle cinque citta'-partner, 118 dei
quali potranno usufruire per sei mesi di una borsa-lavoro.
Un'iniziativa concreta - finanziata con 1 milione e 837 mila
euro del Fondo sociale europeo da ripartire fra i cinque Comuni
e le associazioni partner - per sperimentare soluzioni nuove e
piu' efficaci anche con percorsi personalizzati per garantire
l'inclusione sociale, educativa e lavorativa dei piccoli
immigrati nel Paese di accoglienza. O, solo su loro richiesta,
nel Paese di origine, se le condizioni familiari, sociali e
politiche lo consentono. Ma anche per mettere a punto proposte
di nuove normative legislative.
A Bologna, dove le ruspe di Cofferati contro le
baracche dei romeni sul Lungoreno e la battaglia del sindaco
contro il racket dei lavavetri stanno dividendo la maggioranza,
il progetto ''Equal Palms'' sara' lanciato ufficialmente domani
con una conferenza a cui parteciperanno gli assessori alle
Politiche sociali delle cinque citta' italiane, sociologi e
antropologi. (ANSA).
BOG
15-NOV-05
17:18
189
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FORTUGNO: CAROVANA ANTIMAFIE A LOCRI, 3.000 GIOVANI IN PIAZZA
DOMANI MANIFESTAZIONE CON DON LUIGI CIOTTI
(ANSA) - CATANZARO, 18 NOV - Oltre 3.000 ragazzi provenienti
da tutta Italia parteciperanno domani a una manifestazione a
Locri in occasione del passaggio della Carovana antimafie in
Calabria.
''Dopo essere andata nei Balcani, avere attraversato l'
Italia, aver toccato la Svizzera - e' scritto in un comunicato la Carovana Antimafie arriva in Calabria, nei luoghi dove la
mafia in questo periodo sta facendo sentire piu' alta la propria
voce. Locri e' diventato il punto di riferimento per tutti quei
ragazzi che hanno partecipato alle tappe della Carovana in giro
per l' Italia, tanto che loro stessi hanno organizzato una
manifestazione che convogliera' a Locri piu' di 3000 persone da
tutta Italia. Si tratta dei ragazzi che hanno partecipato alle
tante tappe della Carovana in giro per l' Italia e che vogliono
manifestare la loro voglia di essere in prima persona antimafia,
oltre che di parlare di antimafia''.
Piu' di 15 autobus partiranno da Perugia, Torino, Roma, da
diverse citta' della Toscana, dalla Sicilia. Sono stati
organizzati treni dalla Sicilia, dalla Toscana, dall' Umbria, e
molti altri ragazzi partiranno con le proprie macchine per
raggiungere la citta' che piu' di altre e' diventata in questo
momento il simbolo dell' Italia che non si assoggetta alla
mafia.
I balconi delle case di Locri saranno ancora una volta
ricoperte di quei lenzuoli bianchi che, dal periodo della
Primavera di Palermo, hanno rappresentato e rappresentano la
voglia di riscossione di una citta'; durante la giornata
verranno consegnate ai ragazzi di Locri le migliaia di messaggi
di solidarieta' raccolti dai carovanieri durante le tappe in
giro per l' Italia.
Il corteo partira' simbolicamente dalla casa della vedova
Correale, il meccanico ucciso a Locri 10 anni fa perche' aveva
rotto il muro dell' omerta' e denunciato i killer dell'
assassinio di cui era stato testimone. Il Corteo si articolera'
per le vie della cittadina fino ad arrivare all' aula magna del
del liceo scientifico Zaleuco dove si svolgera' il convegno
''Continuita' nell'impegno contro le mafie'', Introdurra' i
lavori il coordinatore di Libera-Locride, Francesco Rigitano.
Seguiranno i saluti di Carmine Barbaro (Sindaco di Locri), e di
mons. Giancarlo Maria Bregantini (Vescovo di Locri); quindi gli
interventi del sen. Nando Dalla Chiesa, di Giuseppe Lumia
(componente della Commissione Parlamentare Antimafia), di
Lorenzo Frigerio (Referente di Libera per la Lombardia), del
Sen. Nuccio Iovene. Le conclusioni saranno affidate a don Luigi
Ciotti, Presidente dell' associazione Libera. (ANSA).
SGH/MED
18-NOV-05
19:31
190
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FORTUGNO:DON CIOTTI, A MARCE FACCIANO SEGUITO FATTI CONCRETI
(V. 'FORTUGNO: PIOGGIA NON FERMA CAROVANA ..' DELLE 13.13)
(ANSA) - LOCRI (REGGIO CALABRIA), 19 NOV - ''La Carovana
Antimafie continuera' a manifestare contro le organizzazioni
criminali che soffocano il Paese, uccidono, seminano terrore,
paura, angosce, sangue e lacrime''. A sostenerlo e' stato don
Luigi Ciotti, presidente di Libera, in occasione della tappa a
Locri della Carovana antimafie.
''Attenzione, pero' - ha aggiunto don Ciotti - perche' d' ora
in poi non ci si potra' piu' fermare alle carovane, alle marce,
alle fiaccolate, ai convegni, che rimangono si' importanti, ma
che devono essere seguiti da fatti reali e concreti, da processi
di sviluppo, di legalita', di occupazione, di controllo
intelligente del territorio, di infrastrutture e di servizi''.
(ANSA).
YOV-SGH/FLC
19-NOV-05
13:45
191
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FORTUGNO: 2.000 PERSONE A LOCRI PER CAROVANA ANTIMAFIE/ANSA
PIOGGIA NON FRENA CORTEO CHE PARTE DA CASA VITTIMA 'NDRANGHETA
(ANSA) - LOCRI (REGGIO CALABRIA), 19 NOV - In duemila hanno
raccolto l' invito della Carovana antimafie e stamani sono scesi
in strada a Locri, nonostante la pioggia, per partecipare alla
manifestazione promossa dall' associazione Libera presieduta da
don Luigi Ciotti.
Significativo il luogo scelto per la partenza del corteo: l'
abitazione del meccanico Fortunato Correale, ucciso dieci anni
fa a Locri dalla criminalita' organizzata perche' aveva riferito
alle forze dell' ordine chi aveva danneggiato le auto di
proprieta' di alcuni carabinieri e compiendo cosi', ha ribadito
oggi la vedova, ''il proprio dovere a pieno''.
Tantissimi, anche oggi, i giovani della Locride. Come
numerosi sono stati i ragazzi provenienti da altre regioni.
Tutti a gridare il loro no alla 'ndrangheta esponendo quegli
striscioni noti ormai in tutta Italia: ''Il sud e' rock, la
mafia e' lenta'' o ''La mafia uccide, il silenzio pure''.
In testa al corteo don Luigi Ciotti, il vescovo di Locri,
mons. Giancarlo Bregantini, il deputato dei Ds e componente
della Commissione parlamentare antimafia, Giuseppe Lumia, il
sindaco di Locri, Carmine Barbaro, amministratori regionali,
provinciali e comunali e diversi familiari e parenti di vittime
della 'ndrangheta.
La manifestazione si e' conclusa con un incontro-dibattito
nel liceo scientifico Zaleuco. Lumia ha ribadito che lo Stato
dovra' ''colpire le organizzazioni criminali con i fatti, con le
leggi e sul piano finanziario''. Per Lumia, inoltre, bisognera'
''rivalutare i testimoni di giustizia che a differenza dei
collaboratori sono quelli che si impegnato, che denunciano, da
vittime o da innocenti, il sistema delle mafie. Anche in questo
settore il Governo dovra' dare un segnale chiaro''.
Don Ciotti ha ribadito il suo impegno affinche' la Carovana
Antimafie continui a manifestare contro le organizzazioni
criminali che soffocano il Paese, ma ha anche lanciato un
monito. ''Attenzione - ha detto - D' ora in poi non ci si potra'
piu' fermare alle carovane, alle marce, alle fiaccolate che sono
si' importanti. Queste iniziative devono essere seguite da fatti
reali e concreti, da processi di sviluppo, di legalita', di
occupazione, di controllo intelligente del territorio, di
infrastrutture e di servizi''.
E della necessita' di interventi straordinari per la Locride
ha parlato mons. Bregantini, il quale ha sottolineato la
necessita', ''passata la fase dell' indignazione e della
condanna dell' omicidio di Francesco Fortugno'' che chi di
competenza ''faccia tutto quello che deve fare per la Locride in
tema di sviluppo e creazione di posti di lavoro per i giovani''. (ANSA).
YOV-SGH
19-NOV-05
18:47
192
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CAMORRA:SCAMPIA;RACCOLTA ARMI GIOCATTOLO PER NO AI CLAN/ANSA
INIZIATIVA FONDAZIONE MAGO SALES. 'MONUMENTO' ACCANTO AL PRESEPE
(di Franco Tortora)
(ANSA) - NAPOLI, 22 NOV - Da Scampia, il quartiere della
faida di camorra, che ha seminato morte e lutti, parte la
'rivolta' dei bambini di Napoli: il prossimo 8 dicembre,
infatti, nel giorno della festa dell'Immacolata Concezione,
iniziera' nel quartiere la raccolta delle armi giocattolo,
contro il disarmo e tutte le guerre, e per conquistare ''la pace
in casa propria contro mafia e camorra''.
L'iniziativa e' organizzata dalla Fondazione mago Sales,
guidata da un sacerdote piemontese, don Silvio Mantelli, con la
passione per la magia e che sara' a Scampia proprio l'8 dicembre
insieme a don Luigi Ciotti del gruppo Abele, all'associazione
Libera e a rappresentanti dell'Amministrazione comunale di
Napoli. La manifestazione si inserisce nell'ambito
dell'iniziativa nazionale 'Disarmo dei bambini', a ricordo dei
bambini vittime, quest'anno, delle guerre, del terrorismo e
della mafia. Saranno percio' coinvolte le scuole e le
associazioni. Contemporaneamente a Scampia raccolte
analoghe si terranno in altre citta' d'Italia. All'iniziativa hanno
aderito sul territorio nazionale gia' 50 mila bambini di piu' di
300 parrocchie, 200 scuole e numerosi gruppi. Proprio mago
Sales, nell'occasione, condurra' uno spettacolo di magia e arte
varia dal titolo 'Maghi senza frontiere'.
La data dell'8 dicembre e' stata scelta, oltre che per la
festa dell'Immacolata, anche per ''mettere il gioco e il sorriso
di tanti bambini sotto la protezione della Vergine Santissima
Regina della Pace''. E proprio in un 8 dicembre, nel 1841, don
Bosco, fondatore dei Salesiani, ''dava inizio all'opera
dell'oratorio per accogliere, in sana allegria il gioco di
migliaia di bambini e ragazzi''. Ma che c'entra Napoli con il
disarmo e il no alla guerra? ''Quella che vogliamo dare annuncia il sacerdote - e' una piccola grande lezione da parte
da parte dei bambini. Se loro incominciano a lasciare le loro
armi da guerra perche' non lo possono fare i grandi?''.
Del resto, ricorda don Mantelli, ''la violenza, espressione
piu' manifesta della guerra, e' purtroppo anche presente in
Italia. I delitti di mafia e la prepotenza della camorra ne sono
l'espressione piu' eclatante. Vogliamo proporre una riflessione
sul valore della pace contro ogni forma di violenza sia fisica
che morale e si pone come esempio dei piccoli contro la
delinquenza organizzata''. Ma per fare in modo che non resti un episodio isolato, si sta
pensando a lasciare un simbolo evidente del no ai giochi di
guerra, a qualsiasi latitudine si combattano. Le armi
giocattolo, secondo quanto sta ipotizzando don Mantelli insieme
con i suoi collaboratori, dovrebbero contribuire a formare un
grande monumento contro la violenza che sara' realizzato nei
pressi di un presepe che sara' allestito sempre nel quartiere di Scampia.(ANSA).
TOR
22-NOV-05
17:27
193
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
INFANZIA: L'8 DICEMBRE GIORNATA DEL DISARMO DEI BAMBINI
INIZIATIVA DEL MAGO SALES E DI DON CIOTTI
(ANSA) - TORINO, 22 NOV - Deporre le armi giocattolo per
fermare tutte le violenze. E' questo il messaggio che, il
prossimo 8 dicembre a Napoli, il salesiano don Silvio Mantelli in arte Mago Sales - lancera' ai bambini di tutta Italia per
dire no alla delinquenza organizzata e per la liberazione dei
bambini soldato in Uganda.
L' iniziativa, che negli anni scorsi ha ottenuto l' adesione
di oltre 50 mila giovani, ha gia' coinvolto piu' di 300
parrocchie, circa 200 scuole e numerose associazioni. ''E' un
messaggio di pace - spiega don Mantelli - che parte dai piccoli
per arrivare ai grandi. Una riflessione sul valore della pace aggiunge - contro ogni forma di violenza, sia fisica che
morale''.
L' inizio della raccolta delle armi giocattolo avverra' a
Scampia (Napoli), insieme a don Ciotti del Gruppo Abele e di
Libera', in occasione della festa dell' Immacolata. ''A ogni
bambino che deporra' le proprie armi giocattolo - afferma il
salesiano - o che dira' di non averne mai fatto uso, regalero'
una 'bacchetta magica' simbolo di pace''. La manifestazione
prevede anche uno spettacolo dello stesso Mago Sales e dei suoi
collaboratori, i 'maghi senza frontiere', che andra' poi in tour
per tutta l' Italia fino al marzo del 2006.
In ricordo dei bambini vittime innocenti delle guerre, del
terrorismo e dei delitti di mafia, la fondazione Mago Sales
propone anche una raccolta fondi a offerta libera. Le donazioni
verranno utilizzate per aiutare i bambini soldato dell' Uganda,
dove don Mantelli e' stato di recente con Marco Berry delle Iene
per documentare le atrocita' a cui sono costretti. (ANSA).
KVD
22-NOV-05
12:19
194
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MUSICA: DA DE ANDRE' UN VINTAGE D'AUTORE / ANSA
(ANSA) - ROMA, 24 nov - (di Paolo Biamonte) - ''A lui era
capitata una cosa capitata solo a lui, una voce, una voce, una
voce che quando diceva 'buongiorno come stai?' era come sentire
un dono ultraterreno''. Con la sua infinita dolcezza di
narratrice di alcune delle piu' belle tra le cose umane, Fernanda
Pivano racconta cosi' il suo Fabrizio De André. Il riferimento
alla voce non e' casuale: perché anzi e' proprio la ricerca del
suono naturale di una delle voci piu' belle e importanti della
canzone europea (e non solo, se si pensa che David Byrne
continua a masterizzare copie pirata di 'Creuza de ma' per i
suoi amici americani) il punto di partenza di 'In direzione
ostinata e contraria', la prima grande raccolta delle
composizioni di De André, un confanetto con 3 cd, 54 brani,
dagli esordi degli anni þ60 fino ai capolavori degli anni þ90,
'Creuza de ma', manifesto ante litteram della World Music, 'Le
nuvole', 'Anime salde'.
Il tutto selezionato personalmente da Dori Ghezzi sotto la
supervisione, commossa e partecipe, di Giampiero Reverberi, che
e' stato lo spirito musicale di De André per tutta la sua
carriera. Si diceva del suono: per restituire le esecuzioni alla
loro originalita' e' stato fatto un complicato lavoro di 'demasterizzazione' sotto la guida di Antonio Baglio, sono stati
rimossi i vari strati di compressioni digitali e
rimasterizzazioni che si sono sovrapposti negli anni in
occasione delle varie pubblicazioni. Un vero e proprio lavoro di
restauro sonoro, fatto recuperando i nastri originali e
utilizzando solo strumenti disponibili all' epoca delle
registrazioni, che ha restituito a queste canzoni il loro sapore
originario, regalando agli ascoltatori lþemozione impagabile di
scoprire la verita' dell' interpretazione di uno dei pochi
autentici giganti della musica popolare italiana.
Va detto: questo cofanetto, per importanza e qualita',
artistica, tecnica e culturale, e' degno di quelli realizzati per
i Beatles. Sono lavori come questi che restituiscono lþ
autentico valore al cd e, volendo, alla musica registrata.
Definire Fabrizio De André solo un cantautore sarebbe offensivo:
dopo aver fatto scoprire all' Italia la straordinarieta' della
tradizione di Brassens e Brel regalando al nostro Paese il
fascino della letterarieta' della canzone dþautore, e' col tempo
diventato un punto di riferimento morale, un libero pensatore
che allontanandosi dal teatrino della canzone si e' ritagliato un
posto della storia denunciando i mali del vivere contemporaneo
anticipando di anni svolte e tendenze della musica mondiale.
Da un punto di vista critico si puo' dire che 'La prima grande
raccolta' (sottotitolo ufficiale) e' davvero ''una grande
raccolta'', nel senso che c'e' tutto il meglio di De André e
anche qualcosa di piu', fosse solo per la qualita' del sonoro che
195
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ha il calore e le sfumature e la corposita' del vinile. La novita'
piu' eclatante e' l'inedito duetto live di 'Cose che dimentico'
con il figlio Cristiano, che racconta con parole piene di
commozione la notte intera passata con il padre a scrivere
questa canzone terminata solo quando e' sorto il sole. Non era
mai stata inclusa su un cd 'Titti' mentre 'Una storia sbagliata'
viene inserita per la prima volta in una raccolta.
Raramente il titolo di un album riesce a raccontare cosi' bene
la storia dell' interprete come 'In direzione ostinata e
contraria': ''la musica di Fabrizio mi sembra proprio come un
punteruolo per rompere l'indifferenza e i silenzi complici delle
nostre realta', ieri come oggi'', dice don Luigi Ciotti.
''Fabrizio rimescola le categorie di bene e male fino a farne
emergere degli imprevisti, le puttane insegnano e i professori
vanno a lezione'', come dice invece don Andrea Gallo. Tutto
vero: come questa frase scritta da Mario Luzi, che forse
riassume tutti i possibili giudizi su Fabrizo De André: ''sono
invecchiato nella quasi totale ignoranza del suo talento e me ne
scuso''. (ANSA).
XBA
24-NOV-05
17:00
196
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PRIMARIE: SICILIA; LIBERA, PARTITI AIUTINO RITA BORSELLINO
(ANSA) - ROMA, 28 nov - ''Anziche' chiedersi se Rita
Borsellino sia capace o meno di amministrare, i partiti
farebbero bene ad unirsi tutti insieme per aiutarla e creare le
condizioni perche' possa fare il suo lavoro di amministratrice.
Dietro la sua candidatura, infatti, c'e' il grande fermento di
tanti giovani e associazioni che lottano contro la mafia''. E'
quanto ha detto don Luigi Ciotti, presiedente di Libera, alla
presentazione di un libro sulle donne parenti delle vittime di
mafia.
''Non bisogna lasciare sole persone come Rita e tante altre
donne - ha continuato don Ciotti, che hanno trovato la forza di
andare avanti anche con l'impegno politico. Purtroppo, c'e' una
guerra in corso nel nostro paese, che in 10 anni, ha mietuto ben
2.500 morti, 155 dei quali erano persone innocenti. Oltre a
questi, ci sono anche i morti vivi, perche' la mafia uccide
anche con l'usura e il pizzo, togliendo dignita' e speranza alle
persone''.
Don Ciotti ha sottolineato l'importanza dell'attivita'
politica di tutte le associazioni e delle persone che sono
rimaste in qualche modo vittime o colpite dalla mafia anche per
cercare di fermare le strategie mafiose in continuo cambiamento.
''Abbiamo visto in questi anni - ha concluso - il tentativo di
far nascere cooperative dagli stessi mafiosi, che con
amministratori compiacenti chiedono di andare a lavorare sui
beni confiscati. Per questo non bisogna mai abbassare la
guardia: collaborare con le forze di polizia e le prefetture per
stroncare sul nascere questo fenomeno, di cui abbiamo gia'
registrato 3 tentativi''. (ANSA).
YN8-FM/STA
28-NOV-05
20:22
197
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI, DOPO FIACCOLATE E CORTEI DARE RISPOSTE
PRESENTATO LIBRO SU 20 DONNE PARENTI DI VITTIME
(ANSA) - ROMA, 28 nov - ''Anche se cogliamo segnali positivi,
e' necessario dare coerenza tra il dire e il fare. Le
fiaccolate, i cortei e le assemblee sono importanti a condizione
che poi si diano risposte concrete, senza usare i ragazzi ed
evitando facili slogan come quello dei giovani che sono il
nostro futuro. Le nuove generazioni sono il nostro presente ed
e' da qui che bisogna partire''. E' quanto ha detto don Luigi
Ciotti, presidente dell' associazione Libera, alla presentazione
del libro ''Felicia e le sue sorelle. La mafia dal secondo
dopoguerra alle stragi del '92-93: venti storie di
donne-contro''. ''Libri con questo - ha continuato don Ciotti - sono
importanti perche' ci raccontano di donne che non si sono piante
addosso, ma hanno risposto con l' impegno e la parola,
diventando spesso anche punto di riferimento per tutte le
associazioni che contrastano la mafia a libello territoriale.
Questo loro mettersi in gioco risponde al desiderio di far
continuare, attraverso la loro vita e la loro attivita', il
messaggio dei loro marito, figli o fratelli uccisi dalla mafia
nell' adempimento del loro lavoro. Da questo libro emerge
inoltre una grande lezione di vita e il bisogno di non essere
lasciati soli, insieme al diritto al poter esprimere la loro
rabbia, sentimento che permette poi di agire e reagire''.
Proprio sulla necessita' di continuare ad impegnarsi
nonostante il dolore, ha parlato Simona Dalla Chiesa, figlia del
generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. ''Non bisogna solo
elaborare il lutto - ha detto - ma anche dare un messaggio di
speranza, che diventi anche un valore collettivo, senza mai,
invece, cercare la vendetta. Sono orgogliosa di essere 'sorella'
di Felicia Impastato, una donna a cui sono unita da un filo di
dolore, come anche con tutte le altre donne di questo libro e di
tutte le altre che non sono citate. Non bisogna invece
dimenticare anche le donne-carnefici, che all' interno delle
organizzazioni mafiose trasmettono ai loro figli una cultura di
violenza''. Gabriella Ebano ha raccolto nel suo libro (ed. Eds, 15 euro,
3671 pag.), le testimonianze anche di Pino Rizzotto, sorella del
sindacalista Placido, di Maria Falcone e Rita Borsellino,
sorelle dei due giudici uccisi rispettivamente nel '92 e nel
'93, Elena Fava, figlia del giornalista Giuseppe, Antonella
Azoti, figlia di Nicolo', uno dei sindacalisti uccisi per
tutelare i contadini. ''L' idea mi e' venuta - ha raccontato l'
autrice - dopo il mio incontro nel 2003 con Felicia Impastato,
madre di Peppino, da cui ho avuto il numero di telefono di altre
donne vittime di questa esperienza. Nel giro di poco tempo di e'
creato un passaparola che mi ha consentito di raccogliere una
testimonianza piu' ricca di quella meramente fotografica,
arrivando a un racconto corale che vuole colmare i vuoti di
memoria che spesso accompagna queste drammatiche vicende''. (ANSA).
YN8/IAT
28-NOV-05
19:59
198
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
BOLOGNA: DON CIOTTI, DON NICOLINI E' IL MIO MAESTRO
(ANSA) - BOLOGNA, 29 NOV - ''Don Nicolini? Credo che di piu'
non si possa trovare come 'anima' di una citta''': Don Ciotti
interviene, ''con molto rispetto'', sul tema della legalita' che
a Bologna sta dividendo la maggioranza e su cui si e' aperta
anche una polemica fra Sergio Cofferati e la Chiesa di Bologna,
che il sindaco ha accusato di averlo lasciato solo nella vicenda
degli sgomberi. Dice la sua ''in punta di piedi'', ma ricordando
subito che l'ex direttore della Caritas diocesana e' stato il
suo maestro. ''Bologna non e' casa mia e l'unica cosa che posso dire e'
che e' necessario sempre lavorare insieme. Credo molto
nell'ascolto e nel confronto con le varie realta', senza
dimenticare mai le esperienze positive che gia' ci sono
valorizzandole e rendendole protagoniste. Su questo come su
altri temi, l'ascolto e il confronto sono la strada
fon-da-men-tale'', ha scandito il presidente di Libera a margine
dell'incontro per presentare l'iniziativa della Camst a sostegno
dei prodotti coltivati nelle terre confiscate alla mafia.
''Questo e' importante per raggiungere lo stesso obiettivo
perche' tutti lavoriamo per creare le condizioni di dignita' per
le persone e respingere nel modo giusto chi invece fa una scelta
di illegalita'', ha sottolineato Don Ciotti. ''Per me don Nicolini e' stato un maestro, un esempio di
equilibrio, di passione e di testimonianza di fede e Cofferati
e' stato sempre molto trasparente. Bisogna forse aiutare la
citta' a incontrarsi, questo vale dappertutto''. Quanto alle
critiche del sindaco alle parrocchie che non avrebbero messo a
disposizione posti letto per gli immigrati sgomberati, il
fondatore del Gruppo Abele non ha voluto entrare in una polemica
che direttamente non conosce: ''So solo che conosco Don Nicolini
e so che e' di una generosita', di una creativita' e di una
capacita' straordinarie, poi anche noi come Chiesa abbiamo i
nostri limiti e si puo' arrivare solo a un certo punto, ma credo
che unendo le forze e le energie ci si possa aiutare. Cofferati
lo conosco come un uomo sensibile e intelligente e quanto a don
Nicolini credo che di piu' non si possa trovare come anima di
una citta'''. Ma questi problemi non sono solo di Bologna: ''In tutte le citta' siamo chiamati
a metterci in gioco e a cercare delle soluzioni che non si
dimentichino dei percorsi e delle fatiche delle persone. Poi se
tutto questo, lo dico con grande rispetto e in punta di piedi,
ha stimolato una riflessione che ci faccia dire a tutti che
abbiamo bisogno di quel 'morso' in piu', ben venga''.
Ma per don Ciotti ''a pagare'' non deve essere pero' la
fatica quotidiana della gente. ''Io sono un privilegiato, mentre
tanti poveri cristi si sbattono dalla sera alla mattina. Per tre
anni ho scelto di dormire sui treni della stazione di Portanuova
a Torino e ho capito che una cosa e' parlare di giustizia,
legalita' e di diritti quando ti sbatti tutti i giorni nella
fatica, un conto - ha detto - quando io e tanti altri ne
parliamo con il filtro delle nostre sicurezze sociali''. (ANSA).
BOG
29-NOV-05
15:38
199
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
BOLOGNA: TRA RONDE E AIUTI A POVERI E' SEMPRE POLEMICA/ANSA
VERDI PROTESTANO PER LO STOP AL VIGILE ELETTRONICO
(ANSA) - BOLOGNA, 29 NOV - La citta' non ha pace. Da quando
Sergio Cofferati due mesi fa ha aperto il fronte della legalita'
(ma c'era stata una premessa ad inizio estate) non passa giorno
senza che a Bologna si apra o si accentui una polemica. L'ultima
e' stata quella sulle ronde dei cittadini, nata dallo stupro
della settimana scorsa e oggi ridimensionata da Forza Italia, ma
nella notte c'e' stata quella sul no alla riattivazione del
vigile elettronico Sirio, con protesta dei Verdi, e ieri c'era
stata sulla scarsa collaborazione della Chiesa ai problemi dei
poveri e degli immigrati nata da un'intervista di Sergio
Cofferati a la Repubblica. Prima ancora le tante tensioni
sull'ala sinistra nella maggioranza che guida il Comune.
Cofferati ha liquidato ieri l'ipotesi delle ronde (''Bisogna
stare accuratamente lontani dall'idea che i cittadini possano
farsi giustizia da se' o svolgere funzioni che non sono di loro
competenza'') e non e' tornato sulle critiche del mondo
cattolico. Ha parlato invece dell'aiuto che verra' dato alla
studentessa aggredita, dopo aver incontrato la madre e il
fratello della giovane stuprata in un giardino della periferia
cittadina da un immigrato, forse maghrebino. Il sindaco ha
annunciato una serie di misure di sostegno alla ragazza e alla
famiglia, ''a partire dalla difesa legale'', e ha fatto un
appello alla stampa ''perche' faccia il suo lavoro nel rispetto
delle sofferenze e della privacy''.
Ma sugli altri fronti si e' andati avanti. ''Quello che manca
e' la consapevolezza, del sindaco e del centrosinistra, della
drammaticita' del momento e della difficolta' di superare con
mezzi appropriati coinvolgendo istituzioni e collettivita' e
senza scaricare sulle istituzioni caritatevoli della Chiesa,
sostanzialmente le uniche ad operare in un contesto difficile,
responsabilita' della Giunta comunale'', ha detto Fabio
Garagnani, deputato bolognese di Fi, criticando la stampa per
l'eccessiva enfasi data alla questione delle ronde. Questione
rilanciata pero' ancora dalla Lega Nord: '' Il primo intervento
d'urto di legalita' padana e' gia' programmato per il 17
dicembre a Bologna'', ha annunciato Mario Borghezio. E don Luigi
Ciotti, di passaggio nel capoluogo emiliano, pur non entrando
nelle polemiche sul rapporto Comune-Curia ha ricordato che
''bisogna forse aiutare la citta' a incontrarsi, questo vale
dappertutto''.
Non bastasse tutto cio', la fibrillazione di Bologna continua
anche per l'ambiente: i Verdi avevano presentato un documento in
Consiglio per chiedere che Sirio non venisse spento il sabato e
nelle due settimane precedenti il Natale come chiesto dai
commercianti e come deciso dalla Giunta, ma in Consiglio hanno
avuto solo cinque voti: i loro, quelli di Rifondazione e quello
dell'occhettiano Cantiere. Ds e Margherita hanno votato contro,
200
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
l'opposizione si e' astenuta. ''La Federazione dei Verdi
ritiene che il voto sia non una sconfitta dei Verdi, ma una
sconfitta della maggioranza tutta e un passo indietro
nell'attuazione del programma di mandato'', ha commentato il
portavoce Carmelo Adagio, consolandosi con la costituzione di
una commissione di monitoraggio e giudicando ''positivo''
l'incontro previsto per giovedi' tra i segretari dell'Unione e
il sindaco. ''Ma e' importante non nascondere a noi stessi e
alla citta' le differenze all'interno della maggioranza e le
difficolta' di rapporto con la giunta che hanno portato i Verdi
alle decisioni delle ultime settimane - ha chiarito - I Verdi
sono fuori dalla giunta, e per questo ribadiscono alla
maggioranza di centrosinistra la necessita' di un confronto
continuo sull'agenda politica e sull'attuazione del programma di
mandato''. Insomma anche giovedi' per la Bologna politica sara'
un giorno caldo. (ANSA).
CST
29-NOV-05
19:44
201
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI, IN ULTIMI 2 ANNI CROLLATE CONFISCHE BENI
LA DENUNCIA IN OCCASIONE INIZIATIVA CAMST-MARCHIO 'LIBERA TERRA'
(ANSA) - BOLOGNA, 29 NOV - Negli ultimi due anni i beni
confiscati ai boss mafiosi sono ''crollati'' dai circa mille
all'anno del periodo 2000-2001, ai 374 del 2004, fino ai 161 di
oggi. Lo denuncia don Luigi Ciotti, secondo il quale i boss
mafiosi ''sopportano tutto, anche il carcere, ma non che gli si
tocchi il portafoglio''.
Il presidente di 'Libera' ha lanciato l'allarme denunciando
''un calo di tensione nella lotta alle ricchezze della mafia'' e
un ''concreto rallentamento'' nella confisca dei beni ai boss:
''Sono oltre 4000 i beni immobili e oltre 400 le aziende
confiscate ancora da destinare'', ha sottolineato tra l'altro
don Ciotti che a Bologna ha partecipato alla presentazione
dell'iniziativa della Camst a sostegno dei prodotti del marchio
Libera Terra coltivati in Sicilia dalla cooperativa di giovani
''Placido Rizzotto'' su terreni confiscati alla mafia. Una
situazione che, secondo il fondatore del Gruppo Abele, rischia
di aggravarsi ulteriormente se passera' il ddl di riforma della
legge 109 del '96 che prevede la possibilita' di revisione,
senza limiti di tempo e da parte di chiunque sia titolare di un
''interesse giuridicamente riconosciuto'', dei provvedimenti
defintivi di confisca.
''Il ddl di revisione fa un regalo alla mafia, ricorreranno
tutti'', ha affermato don Ciotti, secondo il quale il
risarcimento deve essere previsto solo in caso di errore
giudiziario. Per don Ciotti, la possibilita' di revisione senza
limiti di tempo, tra l'altro, e' una spada di Damocle sui beni
confiscati e riutilizzati socialmente che crea ''un precariato
della confisca'' e un'incertezza costante nei giovani che
coltivano le terre 'liberate dalla mafia'.
Ed e' proprio 'per difendere ''lo spirito'' della legge 109
che una grande cooperativa di ristorazione come la Camst ha
deciso di inserire la pasta biologica prodotta della piccola
cooperativa sociale ''Placido Rizzotto'' nel menu' del
ristorante il ''Vertice'', al centro del quartiere fieristico di
Bologna, e di metterla in vendita nel negozio di gastronomia del
'C'entro' di via Indipendenza: ''Siamo un' impresa e sappiamo
che solo una societa' e un'economia sana possono produrre
risultati - ha spiegato il presidente della Camst Paolo Genco e offrire ai nostri clienti il marchio Libera Terra significa
diffondere il valore della legalita'''. L'iniziativa e' maturata
in seguito al coinvolgimento di Camst in un progetto piu' ampio
promosso da Legacoop per lo sviluppo delle cooperative che
operano sulle terre confiscate alla mafia che si riconoscono
nell'esperienza di Libera, progetto che accomuna anche Conapi e
il Consorzio Apicoltori-Agricoltori Biologici Italiani. (ANSA).
BOG
29-NOV-05
17:05
202
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AIDS: CIOTTI, NELLE CARCERI ITALIANE 5MILA DETENUTI MALATI
RICERCA ELABORATA DA MEDICI PENITENZIARI
(ANSA) - TORINO, 1 DIC - ''Nelle carceri italiane, secondo
stime dell' Associazione medici penitenziari, ci sarebbero
cinquemila detenuti malati di Aids, che non dovrebbero essere in
cella''. E' la denuncia di don Luigi Ciotti, presidente del
Gruppo Abele che oggi a Torino ha presentato i risultati di una
ricerca su Aids e lavoro.
''Chi nelle carceri e' ammalato e' due volte detenuto'', ha
affermato Ciotti, precisando che il dato dell' Associazione
medici penitenziari e' una proiezione sulla base dei test che
vengono effettuati.
Entrando in un carcere si sottopone al test dell' Hiv solo il
33 per cento dei detenuti. Di questi, nel 2005 sono risultati
positivi in 2.028. ''Facendo le debite proporzioni sarebbero
cinquemila quelli che sono rinchiusi in carcere - ha sostenuto
Ciotti - In Italia spesso il diritto di pena prevarica il
diritto di salute''.
''Esiste anche il problema dei detenuti extracomunitari
malati di Aids - ha concluso il presidente del Gruppo Abele che iniziano le terapie durante il periodo di detenzione e poi,
se vengono espulsi dall' Italia, non possono continuare le cure
nel loro Paese''.(ANSA).
YS4-GE
01-DIC-05
18:08
203
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AIDS: DON CIOTTI, GARANTIRE AI MALATI IL DIRITTO AL LAVORO
RICERCA DEL GRUPPO ABELE, 57% TEME CHE PATOLOGIA VENGA SCOPERTA
(ANSA) - TORINO, 1 DIC - ''Il lavoro, per un sieropositivo o
un malato di Aids, non e' solo un diritto: e' cio' che determina
la sua dignita' come uomo, e' la sua liberta'. Per questo va
garantito''. E' il messaggio di don Luigi Ciotti, presidente del
Gruppo Abele che oggi, in occasione della Giornata mondiale
dell' Aids, ha presentato i risultati di una ricerca sui malati
e il lavoro.
Lo studio, commissionato nel 2003 dal Comune di Torino al
Consorzio Abele Lavoro e condotto dal sociologo Roberto Cardaci,
e' una ricerca piena di luci e ombre, che ha coinvolto un
campione di 225 persone tra sieropositivi e malati di Aids
conclamato, di cui il 57 per cento ha un' occupazione.
Se il 79,8 per cento del campione dichiara di non aver subito
una forte discriminazione sul luogo di lavoro, il 57 per cento
ha paura che la malattia venga scoperta, non solo dall' azienda
ma anche dai colleghi. Il 53 per cento degli intervistati non ha
rivelato a nessuno la propria sieropositivita'. A tenerlo
nascosto sono soprattutto coloro che si sono infettati con aghi
e siringhe.
Dai questionari e' emerso anche che medici ed educatori
talvolta consigliano ai propri assistiti di non palesare la
propria condizione (e' accaduto nel 36,4 per cento dei casi).
''Siamo un punto di riferimento per i nostri pazienti e
spesso ci capita di suggerire loro un po' di prudenza - ha
spiegato Caterina Bramato, infettivologa dell' ospedale Amedeo
di Savoia - La societa' in molti casi non e' ancora pronta ad
accettare che il panettiere, il cuoco di ristorante o la maestra
d' asilo siano sieropositivi, malgrado razionalmente ormai si
sappia che non si corrono rischi di contagio''.
L' 88,5 per cento di chi e' disoccupato esprime il desiderio
di rientrare nel mondo del lavoro, soprattutto perche' crede che
sia un diritto (nel 44,9 per cento dei casi). Il 77,2 per cento
dei disoccupati fa ricorso al sostegno psicologico mentre tra
gli occupati la percentuale scende al 50,8.
A enti locali e sindacati chiedono che si creino maggiori
opportunita' di occupazione adeguata, una forte tutela dei
diritti di chi lavora o di chi vorrebbe uscire dalla
disoccupazione e l' avvio di un processo culturale per ridurre i
casi di discriminazione. ''Tra i miei pazienti ho in mente
almeno quattro o cinque casi di dimissioni forzate'', ha
confidato Beltramo.
''Il quadro che emerge da questa ricerca - ha commentato l'
assessore comunale al lavoro, Tom Dealessandri - e' diverso da
quello di dieci anni fa e, per fortuna, e' migliore, anche
grazie all' intervento di realta' sociali come il Gruppo
Abele''.
204
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
Per quanto riguarda il lavoro, Dealessandri ha osservato:
''Le necessita' di cure e di frequenti visite mediche di questi
occupati potrebbero indurre ad applicare per loro formule di
lavoro flessibile''. La flessibilita', dunque, come opportunita'
per il lavoratore e non solo per l' azienda.
''Il lavoro non e' che una delle esigenze di un malato di
Aids - ha continuato don Ciotti - Ora che la ricerca scientifica
e la medicina sono riuscite ad allungare le aspettative di vita
di queste persone, bisogna dare loro la possibilita' di fare
progetti, garantendo diritti esigibili''.
Tra questi, anche il diritto all' assistenza. ''Per troppo
tempo - ha affermato il presidente del Gruppo Abele - sanita' e
assistenza sono rimasti disgiunti''. E l' assessore regionale
alla sanita', Mario Valpreda, ha insistito: ''Nel sistema
socio-sanitario si e' abituati a ragionare sempre dal punto di
vista di chi offre il servizio e mai dal punto di vista di chi
il servizio lo aspetta''.
Nota dolente: la scarsezza delle risorse, sottolineata anche
dall' assessore regionale. E don Ciotti ha invitato la politica
a considerare ''la salute delle persone come una priorita'''.
''L' Aids si e' trasformata in una malattia cronica - ha
precisato Ciotti - ma c' e' bisogno di un intervento sociale
continuo perche' non si abbassi la guardia. L' incremento di
casi d' infezione per trasmissione sessuale e' un segnale
preoccupante di disattenzione''.
Don Luigi Ciotti e' stato il primo presidente della Lila (dal
1987 al 1989) e il Gruppo Abele nel 1984 ha pubblicato il primo
libro italiano sull' Aids: entrambe le iniziative hanno fatto
scandalo, soprattutto perche' si faceva esplicito riferimento
all' uso del preservativo come strumento di prevenzione. ''Per
fortuna - ha dichiarato Carla Tonelli, della Provincia di Torino
- oggi la Chiesa ha una posizione un po' diversa da quando
definiva l' Aids una punizione divina''.
E anche tra i datori di lavoro si e' registrato qualche
segnale di maggiore sensibilita'. ''Abbiamo alcuni casi di
imprenditori privati - ha raccontato Ciotti - che hanno assunto
sieropositivi e malati di Aids. Quando ci sono corrette
informazioni e assenza di pregiudizi, tutto diventa possibile''.
(ANSA).
YS4-ANG
01-DIC-05
17:36
205
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AMNISTIA: COSSIGA CON PANNELLA, VA FATTA ENTRO NATALE
CON SCHIERAMENTO TRASVERSALE APPELLO PRO-CLEMENZA
(ANSA) - ROMA, 2 dic - Varare ''con la massima urgenza un
provvedimento di amnistia-indulto'', che e' un atto
''assolutamente improcrastinabile''. E' quanto chiede un ampio
schieramento di personalita' politiche - a cominciare da
Francesco Cossiga -, rappresentanti del mondo carcerario, della
giustizia e del volontariato, che ha lanciato oggi un appello a
sostegno della iniziativa di Marco Pannella ''Amnistia per
Natale''. Tra i primi firmatari ci sono oltre al Presidente emerito
della Repubblica, Cesare Salvi, vice presidente del Senato;
Sergio Segio; l' ex magistrato Ferdinando Imposimato; Don Luigi
Ciotti; il Presidente dell'ARCI, Paolo Beni; il portavoce della
Comunita' di Sant' Egidio, Mario Marazziti; il Presidente di
'Antigone', Patrizio Gonnella; il Presidente dell' Unione Camere
Penali, Ettore Randazzo. E ancora tra i politici Enrico Boselli,
Giuliano Pisapia, oltre e a Emma Bonino e i vertici dei
radicali. I firmatari dellþAppello sostengono anche la proposta di
tenere la mattina del 25 dicembre una grande 'Marcia di Natale
per lþAmnistia, la Giustizia, la Liberta' '.
''Sono passati 3 anni da quando il Parlamento tutto applaudi'
ripetutamente e calorosamente Giovanni Paolo II mentre invocava
una riduzione delle pene'', ma ''in assenza di risposte, in
questi anni, il problema da grave si e' fatto gravissimo'',
denuncia il documento.
Il problema non riguarda solo la situazione nelle carceri, ma
anche quello della crisi della giustizia: oltre l'80% di reati ricordano i firmatari dell'appello - restano impuniti, nove
milioni sono i processi pendenti e oltre un milione sono i reati
penali prescritti negli ultimi cinque anni. Insomma, una
''amnistia strisciante, crescente e nascosta'', aggravata da
''quella di classe ora introdotta dalla approvazione definitiva
della legge ex-Cirielli''. ''E' questo enorme 'tappo' che va rimosso þ afferma - se si
vogliono per davvero costruire le condizioni di una nuova
giustizia, di una nuova garanzia per tutti i cittadini di vedere
tutelati i propri diritti e interessi con un atto di buon
governo ormai necessario e, dati alla mano, assolutamente
improcrastinabile''. (ANSA).
(ANSA) - ROMA, 2 dic - L'appello ricorda che attualmente sono
in carcere 60 mila detenuti, cifra ''record nella storia della
Repubblica''; altre 50 mila persone sono sottoposte a misure
alternative alla detenzione e mentre altre 80 mila gia'
condannate aspettano la decisione del giudice sulla possibilita'
di scontare la pena in misura alternativa. E fa presente che
piu' delle carcerazioni crescono le prescrizioni: da 66.556 nel
1996 sono diventate 221.000 nel 2004.
E ancora: nel ribadire che investire sul recupero e la
prevenzione e' la vera politica per la sicurezza peraltro ''meno
costosa socialmente'', il documento richiama l'attenzione sui
206
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
costi della detenzione: tenere una persona in carcere ''costa
63.875 euro l'anno''. Una cifra che se ne va in gran parte per
la struttura, visto che per il vitto di ogni recluso ''si
spendono mediamente soli 1,58 euro al giorno''. In particolare,
tenere in carcere un tossicodipendente ''costa il quadruplo che
assisterlo in una comunita' ''.
Nell' annunciare, infine, la loro adesione alla marcia di
Natale per l'amnistia, i firmatari dell'appello esprimono l'
auspicio che ci possa essere anche Adriano Sofri, ''non solo 'in
spirito' ma anche 'in corpo, forte e libero di camminare''.
(ANSA).
FH
02-DIC-05
15:56
207
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AMNISTIA: PANNELLA A FASSINO, AIUTACI AD ORGANIZZARE MARCIA
(ANSA) - ROMA, 3 DIC -Marco Pannella - dai microfoni di Radio
Radicale - si rivolge al segretario dei Democratici di sinistra,
Piero Fassino, perché si adoperi affinche' si faccia davvero - e
sia partecipata - la ''marcia per l'amnistia'' promossa nei
giorni scorsi e rilanciata ieri da un appello firmato da molte
personalita' ''bipartisan''. ''Saluto le tante adesioni, dal
Presidente dell'Arci a don Ciotti, da Cesare Salvi a Francesco
Cossiga fino al portavoce della Comunita' di Sant'Egidio, che
hanno voluto sostenere la proposta della amnistia per Natale
2005'', aggiunge il leader radicale. ''Ma occorre ricordare che questo significa che per quella
data bisognera' organizzare e tenere una grande manifestazione
che solleciti quella proposta. E allora mi rivolgo a coloro che
hanno il merito e la forza di riuscire ad organizzare a Roma,
regolarmente, manifestazioni di mezzo milione di persone, di un
milione di persone''. L'appello per la manifestazione e
l'amnistia, ricorda Pannella ''e' stato firmato anche dal
responsabile Cgil Funzione Pubblica per il settore penitenziario
Fabrizio Rossetti, oltre che da esponenti politici come Giuliano
Pisapia, Enrico Boselli, Luigi Manconi''. ''I tempi sono
decisivi'', aggiunge il leader radicale: ''potro' attendere
ancora due giorni, e poi credo che avro' il dovere di dire
all'opinione pubblica, anche a quella carceraria, come stanno le
cose. Altrimenti Potremmo essere ritenuti tutti ignavi,
corresponsabili di atroci ulteriori sviluppi'', conclude.
(ANSA).
COM-TG
03-DIC-05
11:22
208
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PRIMARIE:SICILIA;BORSELLINO,TRA GENTE PER SPIEGARE LEGALITA'
(ANSA) - PALERMO, 3 DIC - Appoggiata prima dai partiti
'minori' del Centrosinistra e poi anche dai Ds dopo un lungo
confronto-scontro con gli alleati della Margherita, Rita
Borsellino, una dei due candidati alle primarie dell' Unione, in
27 giorni ha percorso circa 8 mila chilometri, partecipando a
142 incontri in 72 comuni della Sicilia, incentrando la sua
campagna elettorale sul dialogo con la gente.
Sorella del magistrato ucciso dalla mafia nella strage di via
D'Amelio nel '92, Rita Borsellino dopo l'assassinio del fratello
ha deciso di impegnarsi attivamente sul sociale, portando in
giro per l'Italia, soprattutto tra gli studenti, il suo
messaggio di lotta alla mafia. Un cambiamento di vita per una
donna che prima della strage si dedicava al suo lavoro di
farmacista a Palermo e poi ha accolto con entusiasmo la
candidatura per le Primarie.
Sposata dal 1969 e madre di tre figli, Rita Borsellino dal '95
e' stata vicepresidente di Libera, l'associazione fondata da don
Luigi Ciotti per organizzare la societa' civile contro le mafie
e per diffondere in particolare tra i giovani una cultura di
legalita', giustizia e pace.
Nel corso dell'assemblea nazionale di Libera di quest'anno e'
stata nominata presidente onorario dell'Associazione; con Libera
ha contribuito all'approvazione delle legge 109/96 sull'uso
sociale dei beni immobili confiscati alle mafie e sostiene
attivamente il progetto 'Libera Terra'.
Dal 1994 assieme all'Arci-Sicilia, e in seguito con la
collaborazione di Libera, contribuisce alla crescita
dell'iniziativa 'La Carovana Antimafie', un'esperienza ormai di
carattere internazionale che mira a ''portare per tutte le
strade'' l'esperienza di un'antimafia che vuole incidere
positivamente sulla realta' economica, sociale e
amministrativa.(ANSA).
KTQ
03-DIC-05
18:07
209
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PRIMARIE: SICILIA; VINCE BORSELLINO,DONNA SENZA PARTITO/ANSA
LATTERI AMMETTE SCONFITTA; LA CANDIDATA, SENTO RESPONSABILITA'
(ANSA) - PALERMO, 5 DIC - Ha vinto Rita Borsellino, donna
fuori dai partiti, sorella di Paolo, magistrato assassinato
dalla mafia stragista con 5 agenti di scorta in via D'Amelio nel
'92, vicepresidente di Libera che da anni gira la Sicilia e l'
Italia con la carovana antimafia a parlare con la gente e
soprattutto con i giovani di legalita'. Sara' lei, dopo la
ratifica ufficiale degli organi dell' Unione, la candidata del
Centrosinistra alla presidenza della Regione. Lo sconfitto, il
rettore di Catania Ferdinando Latteri, proposto dalla
Margherita, ha comunque gia' ammesso la vittoria dell'
avversaria che a Palermo, la sua citta', ha ottenuto 18.953
preferenze circa l'85 per cento.
Rita Borsellino dovra' scontrarsi, molto propbabilmente, con
l'attuale governatore Toto' Cuffaro. E' la prima donna candidata
alla presidenza in Sicilia, evento straordinario se si pensa che
i deputati regionali donne sono meno delle dita di una mano tra
i 90 del' Ars.
Secondo i dati di 487 seggi sul totale di 498 Borsellino ha
ottenuto il 66,9 per cento delle preferenze (123.591 voti),
mentre Latteri ha ottenuto il 33,1 per cento, 61.204 voti. E il
rettore e' stato sconfitto anche a Catania, sua citta', e a
Mussomeli, paese del coordinatore regionale della Margherita, l'
ex ministro Salvatore Cardinale.
Dopo la vittoria Rita Borsellino, candidata da Ds, Idv, Prc,
Pdci, associazioni, ambientalisti e appoggiata anche da una
parte di esponenti Dl come Leoluca Orlando, ha detto: ''Sento
una grande responsabilita' anche alla luce del risultato che sta
venendo fuori e che mi da' quasi al 70 per cento''.
''La mia - aggiunge - era una candidatura di discontinuita' e
i siciliani l' hanno ben compreso affidandomi il compito per il
quale ho accettato di partecipare''.
Latteri accetta la sconfitta e dice: ''E' un risultato
straordinario. La Margherita era sola contro tutti e anche
contro un pezzo di se stessa. Il dato di Palermo ha fatto
abbassare la media altrimenti avremmo raggiunto il 40 per cento.
Da domani sono disponbile a lavorare all' elaborazione del
progetto del Centrosinistra per superare il centrodestra''.
Gli fa eco Salvatore Cardinale: ''A nome della Margherita
faccio i complimenti alla signora Borsellino che adesso e' il
candidato di tutta l' Unione. Da stasera prendiamo atto del
risultato e siamo impegnati per superare il candidato del
Centrodestra alla presidenza della Regione che sembra non sia
Cuffaro''. Per l' eurodeputato Ds Claudio Fava si tratta di ''un
sogno che prende forma e dignita'. Con Borsellino comincia il
riscatto che portera' la Sicilia fuori dal Medioevo mafioso. E'
una dura lezione per la politica dei ragionieri. In Sicilia sta
210
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
vincendo l' impegno, il sentimento e il futuro''.
Appoggiata prima dai partiti 'minori' del Centrosinistra e
poi anche dai Ds dopo un lungo confronto-scontro con gli alleati
della Margherita, Rita Borsellino, in 27 giorni ha percorso
circa 8 mila chilometri, partecipando a 142 incontri in 72
comuni della Sicilia, incentrando la sua campagna elettorale sul
dialogo con la gente. Dopo l'assassinio del fratello ha deciso
di impegnarsi attivamente sul sociale, portando in giro per
l'Italia, soprattutto tra gli studenti, il suo messaggio di
lotta alla mafia. Un cambiamento di vita per una donna che prima
della strage si dedicava al suo lavoro di farmacista a Palermo e
poi ha accolto con entusiasmo la candidatura per le Primarie.
Sposata dal 1969 e madre di tre figli, Rita Borsellino dal
'95 e' vicepresidente di Libera, l'associazione fondata da don
Luigi Ciotti per organizzare la societa' civile contro le mafie
e per diffondere in particolare tra i giovani una cultura di
legalita', giustizia e pace. Nel corso dell'assemblea nazionale
di Libera di quest'anno e' stata nominata presidente onorario
dell'Associazione.(ANSA).
FK
05-DIC-05
02:19
211
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RADIOUNO: 'BACO DEL MILLENNIO', L'EVASIONE SCOLASTICA AL SUD
(ANSA) - ROMA, 5 dic - Saranno analizzati alcuni percorsi
scolastici nel Sud dell'Italia per cercare di scoprire dettagli
sul tema dell'evasione scolastica e delle risposte che offrono
le Istituzioni, domani al 'Baco del Millennio' alle 10.35 su
Radio1.
Lo si fara' attraverso alcune interviste ai 'ragazzi di
Locri' e gli interventi di don Luigi Ciotti, fondatore del
gruppo Abele e presidente di Libera (associazione umanitaria);
Antonio La Spina, docente di sociologia e direttore del
dipartimento di Scienze sociali dell'universita' di Palermo;
Franco Cambi, docente di pedagogia generale e direttore del
dipartimento di Scienze dell'educazione e dei processi culturali
e formativi all'universita' di Firenze; Giorgio Rebuffa docente
di Filosofia del diritto all'universita' di Genova; Lella
Mazzoli direttore dell'Istituto per la comunicazione
dell'universita' di Urbino; Pietro Garibaldi docente di Economia
politica all'universita' di Torino.
(ANSA).
I08-BGG
05-DIC-05
15:37
212
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AMNISTIA: DA COSSIGA A TURCO, SI' A INIZIATIVA PANNELLA
TRA LE ADESIONI ANCHE DON CIOTTI, PECORARO, BOSELLI, BORTONE
(ANSA) - ROMA, 7 DIC - Ci sono Francesco Cossiga, Sergio
Segio, Cesare Salvi, Livia Turco, Giuliano Pisapia, Enrico
Boselli, Alfonso Pecoraro Scanio, Don Luigi Ciotti, Don Antonio
Mazzi, Giuseppe Bortone della Cgil tra i primi firmatari
dell'appello lanciato da Marco Pannella per la convocazione da
parte dei partiti del centrosinistra, dei sindacati e delle
grandi associazioni di una grande manifestazione di massa per
l'amnistia.
A mobilitarsi a sostegno dell'iniziativa lanciata da Marco
Pannella (e sostenuta da tutto lo stato maggiore radicale e
della Rosa nel Pugno) anche il mondo dell'assistenza sanitaria.
Tra le adesioni i Sert di Udine, Firenze, Napoli-Casavatore,
Velletri, Faenza, Trieste, Pescara, le Asl di Firenze (n.10),
Torino (n.3), San Francesco Trani (n.2), le comunita' di
recupero: Emmaus, Montebuono, Progetto sud, Oasi 2, Centro di
accoglienza Ulivo, Caps, e il vicepresidente del comitato
scientifico di Forum droghe, Fabio Mariani.
Tra le associazioni aderenti, quelle legate all'assistenza ai
tossicodipendenti: Lila, La tenda, Insieme, Exodus, Il
samaritano, il Gabbiano onlus, Nuova entrata libera, Saman,
Operatori delle tossicodipendenze, Societa' italiana delle
tossicodipendenze; le cooperative: Conferenza regionale
volontariato giustizia della Marche, Cooperativa sociale Zip, il
Calabrone, la Collina Re, la Cacciarella, Magliana 80, Ibis,
Azzurra, il Cammino, la Rupe. (ANSA).
PH
07-DIC-05
18:49
213
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DROGA: CONTROCONFERENZA A ROMA,CARCERE NON E' SOLUZIONE/ANSA
CRITICHE ED ACCUSE ALLA POLITICA DEL GOVERNO
(ANSA) - ROMA, 7 dic - No alla ''criminalizzazione'' dei
tossicodipendenti. E' il filo conduttore, in forte contrasto con
le politiche del governo, della Conferenza sulla droga promossa
da un cartello di organizzazioni di operatori, di servizi
pubblici e privati oltre che di comunita' che per protesta ha
disertato l'appuntamento istituzionale a Palermo ed ha dato vita
oggi ad una sorta di controconferenza alla quale hanno
partecipato, secondo gli organizzatori, circa 400 persone.
Il cartello, ''Non incarcerate il nostro crescere'', e'
sostenuto fra gli altri da Federserd, Cnca, Gruppo Abele, Cgil,
Saman, Exodus, Itaca, Acli, Agesci. Luogo del confronto, l'Aula
magna dell'Universita' La Sapienza di Roma nella quale erano
stati affissi anche striscioni con su scritto: ''Giovanardi sei
acido'' o ''Vi fate di Tav.or''.
Gli operatori riuniti a Roma (''e' solo l'inizio di un
percorso e di un dibattito che vogliamo allargare'' hanno detto)
hanno rivendicato l'esperienza sul campo ed hanno criticato il
governo per non ''averli ascoltati'' ed aver predisposto un ddl
prima, e uno stralcio poi, ''tanto distanti dalla realta'''.
Senza esprimere forti differenze, i partecipanti hanno tenuto
a sottolineare le convergenze, volendo evitare ''il rischio di
ideologizzare'' il dibattito e di procedere invece con
sperimentazioni e monitoraggi. Tutti d'accordo sulla
depenalizzazione del consumo, sulle alternative al carcere,
sugli investimenti nei servizi, sulla riduzione del danno, sull'
integrazione pubblico-privato, sulla revisione delle comunita'.
Ogni tanto e' aleggiata la parola liberalizzazione che pero'
non ha trovato sponde fra le organizzazioni degli operatori. Il
radicale Daniele Capezzone, che ha rilanciato la ''moratoria''
invitando a trattare le questioni dopo le elezioni, ha detto che
la liberalizzazione resta un obiettivo anche se ''non e'un
orizzonte immediato''.
Questione in piedi anche per Luigi Manconi, responsabile
diritti civili dei Ds: ''anch'io sono per la legalizzazione ma i
tempi sono lunghi. Bisogna comunque tornare ad uno stato sociale
e non come oggi stato penale. L'Unione dovra' rovesciare le
tendenze da cima a fondo''.
''L'Unione dovra' dare una svolta'' anche per il verde
Alfonso Pecoraro Scanio, secondo il quale va punito solo chi fa
spaccio. Sulla riduzione del danno, la diessina Livia Turco ha
proposto di fare un ''salto di qualita''' prevedendo, come
avviene gia' in altri paesi europei, la sperimentazione di
somministrazione controllata di eroina per quei
tossicodipendenti di vecchia data che rischiano la vita e la
marginalizzazione.
C'e' chi fra gli operatori, come Fausto D'Egidio di
214
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
Federserd, ha negato la validita' della conferenza di Palermo:
''non e' una conferenza nazionale. Non ha nulla degli obiettivi
richiesti dalla legge e vi ha partecipato neanche un terzo di
quanti sono stati alle conferenze precedenti di Napoli e Genova.
E poi, e' stata preparata da gente sconosciuta ed inadatta, noi
non siamo stati ascoltati e le modifiche legislative erano gia'
pronte. Si e' trattato di un appuntamento elettoralistico. Noi
vogliamo un'altra conferenza''. Al via una protesta simbolica:
inviare sul sito del ministro Giovanardi messaggi di protesta al
suo stralcio.
Forti anche le critiche avanzate al governo dal fondatore del
Gruppo Abele, don Luigi Ciotti: ''Non si educa con le leggi'' e
''non vorremmo che per conto dei principi si allargassero le
sofferenze e le discriminazioni''. Un altro prete, un emblema
del sostegno ai giovani, don Antonio Mazzi, fondatore della
comunita' Exodus, ha attaccato con sarcasmo il ministro Carlo
Giovanardi e Don Gelmini. Al primo, che lo aveva accusato di
essere un ''cattivo maestro'', ha replicato: ''mi sembra capitan
uncino, piu' che un ministro delle droghe e' un divoratore di
culatelli. E non ha competenze''. Il secondo e' stato definito
''cappellano di corte assunto da Berlusconi per un compenso di 5
milioni di euro''. (ANSA).
MAS
07-DIC-05
19:02
215
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DROGA: DON LUIGI CIOTTI, LA RIDUZIONE DEL DANNO E' VITA
EX CIRIELLI E' LEGGE TERRIBILE
(ANSA) - ROMA, 7 DIC - La riduzione del danno e' vita. A
sottolineare una delle strade della lotta antidroga,
contrapposta alle forme repressive contestate al governo, e'
stato don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, alla
conferenza sulla droga organizzata dai servizi e dalle comunita'
terapeutiche che per protesta hanno disertato la conferenza
nazionale di Palermo.
''Non si educa con le leggi. La cura delle persone - ha
aggiunto - e' l'espressione massima dell'etica''. Cio' che il
prete contesta in particolare alle attuali politiche sono i
''principi assolutizzanti, stralciati dalla storia delle
persone. Non vorremmo che in nome dei principi si allargassero
le sofferenze e le discriminazioni, non vorremmo che
diventassero alibi''.
Sulla ex Cirielli, don Ciotti ha dato un giudizio fortemente
negativo. ''Avra' ricadute pesanti fra i giovani - ha detto - e
avra' una ricaduta sulle carceri con una gravita'
impressionante. E' una legge terribile e bruttissima. Usa due
binari, uno per i galantuomini e uno per i briganti. Ma
soprattutto e' una legge punitiva''. (ANSA).
MAS
07-DIC-05
16:12
216
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TAV: ACLI PIEMONTE, UNICA SCELTA E' IL DIALOGO
(ANSA) - TORINO, 7 DIC - L'unica scelta possibile per
risolvere la questione della Tav, e' il dialogo. Lo ribadisce
con fermezza Gianni Girardo, presidente regionale delle Acli
piemontesi, che definisce ''grave errore il modo scelto per lo
sgombero''.
''Si rischia di esasperare gli animi e offrire spazi a
provocatori e violenti - dice Girardo - Cio' che urge e' invece
la politica, quella 'alta', fondata sul dialogo, pacato,
schietto, responsabile sulle scelte per il futuro e non gesti di
forza unilaterali''. Governo, Regione, Provincia ed enti locali
sono, per le Acli, i soggetti attraverso cui deve passare il
dialogo.
Contrari a ogni forma di violenza anche i volontari della
Acmos, una struttura collegata a ''Libera'' di Don Ciotti, il
cui presidente, Davide Mattiello, dichiara che ''la risposta
alla questione non possono essere ruspe e manganelli'', ma allo
stesso tempo esprime solidarieta' con il funzionario Digos
aggredito durante il passaggio del corteo antiTav di Torino,
parlando di ''spirito della Costituzione tradito anche in questo
caso. Manganelli, bottigliate e menzogne di Stato devono stare
fuori dalla storia che vogliamo''.(ANSA).
PS
07-DIC-05
17:43
217
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TAV: DON CIOTTI, NELLA VALLE C'E' BELLA GENTE
LI' E' MANCATO IL CONFRONTO VERO, NON SI TRATTA DI LOCALISMO
(ANSA) - ROMA, 7 DIC - Le contestazioni 'no tav' sono frutto
di un ''vero e sano confronto mancato. Eppure li', in quelle
valli, ci vive gente bella, pulita, che vuole tutelare
l'ambiente e la salute''. Lo ha detto don Luigi Ciotti,
responsabile del Gruppo Abele che ha sede a Torino, commentando
le manifestazioni di questi giorni che definisce
''sconcertanti''.
''Li' - ha proseguito - e' mancata la responsabilita' di
ascoltare tutte le voci della gente della valle. Li' si deve
fermare tutto e creare una riflessione ulteriore e seria. Vedere
se ci sono proposte alternative perche' nessuno vuole impedire
lo sviluppo ma magari si possono percorrere strade diverse. Fra
l'altro la gente che vive li' e' gente aperta, ha grandi
fermenti sociali, non e' chiusa su se stessa. Non siamo di
fronte a un caso di localismo''. (ANSA).
MAS
07-DIC-05
16:21
218
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AMNISTIA: RADICALI,DON MAZZI PRESIEDE COMITATO MARCIA NATALE
NE FANNO PARTE ANCHE SENATORI VITA ANDREOTTI, COLOMBO,NAPOLITANO
(ANSA) - ROMA, 11 dic - Don Antonio Mazzi ha accettato di
presiedere il comitato promotore della Marcia di Natale per
'Amnistia, giustizia e liberta'', l'iniziativa lanciata da Marco
Pannella e dai Radicali italiani.
Del comitato, informa una nota, fanno parte anche i senatori
a vita Giulio Andreotti, Emilio Colombo e Giorgio Napolitano; il
vicepresidente del Senato Cesare Salvi e il senatore Lanfranco
Turci dei Ds; il presidente dello SDI Enrico Boselli; Emma
Bonino, parlamentare europea radicale; Benedetto della Vedova,
presidente di Riformatori Liberali; Giuliano Pisapia, deputato
del PRC; don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele. E i
presidenti di numerose fondazioni e associazioni. (ANSA).
COM-PNZ
11-DIC-05
12:44
219
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AMNISTIA: SEGIO, NO A INUTILE PING-PONG TRA POLITICI
MISURA RAZIONALE PER METTERE MANO A PROBLEMI STRUTTURALI
(ANSA) - ROMA, 12 dic - ''Discutere dell'amnistia, sperando
di arrivare a vararla, deve essere occasione di ridiscutere e
riformare tutto, non deve essere palestra per un inutile
ping-pong politico''. Ad affermarlo e' Sergio Segio,
responsabile del Gruppo Abele di Milano e tra i promotori
dell'appello per l'amnistia. ''Il provvedimento di amnistia e indulto per il quale ci
stiamo battendo ormai da 5 anni, e attorno al quale si sta
nuovamente raccogliendo un ampio cartello di associazioni - dice
Segio - non deve essere occasione per reiterare polemiche e
lacerazioni nel cortocircuito dei botta e risposta tra esponenti
delle forze politiche''. ''E' un dibattito - aggiunge Segio che puo' prendere quota se riesce a prendere aria, ovvero a
uscire dall'avvitamento stretto sul solo piano delle posizioni
dei partiti, sul chi fara' la prima mossa, per ascoltare anche
le voci del sociale, di chi nel carcere lavora e vive, dei
cappellani, dei volontari, delle realta' territoriali.
Diversamente, rischiano di non esserci prime mosse, ma solo
riproposizione di diffidenze e immobilismi''. ''L'amnistia e indulto, che abbiamo proposto nuovamente in
questi giorni con un appello gia' ampiamente sottoscritto, non
costituisce un'iniziativa 'buonista', magari per
strumentalizzare lo spirito natalizio - prosegue Segio E' invece misura razionale e pragmatica, senza la quale non e'
possibile mettere mano ai problemi strutturali che affliggono il
sistema penale e penitenziario, riforma del codice penale in
primis, che tutti dicono di voler affrontare''. Ma ''l'amnistia non avrebbe senso ed effetto
se non aprisse una nuova e diversa fase di politiche sulla
giustizia e di politiche sociali. Non ha senso, ad esempio, fare
con una mano la legge Cirielli e con l'altra l'amnistia. Oppure
continuare con politiche di massima penalizzazione dei
consumatori di droghe (dal 1990 sono stati scontati oltre
250.000 anni di carcere per possesso e piccolo spaccio). O
continuare in politiche sull'immigrazione che rendono
impossibile entrare in Italia legalmente, favorendo cosi' i
tessuti criminali e lo sfruttamento degli immigrati''.
''Le attuali carceri, oltre che incivili e invivibili, rappresentano - sottolinea Segio –
un pessimo uso delle risorse economiche. Tenere un tossicodipendente in carcere costa il
quadruplo che non assisterlo in una comunita'. Cosi' come sono
ingenti e non risolutrici dei problemi i costanti investimenti
in edilizia penitenziaria (spesso a discapito della sanita' e
della formazione): negli ultimi 30 anni e' stata via via
stanziata una cifra corrispondente a quasi tre miliardi di euro
(2.967.045.195), quasi 6.000 miliardi di vecchie lire''.
Secondo Segio ''un diverso impiego di una parte delle risorse
garantirebbe molta piu' sicurezza e prevenzione del crimine
dell'attuale spreco, che nonostante l'impiego di miliardi di
euro tiene accatastate 60.000 persone in 42.000 posti-cella (con
una spesa giornaliera pro-capite per il vitto di soli 1,58 euro!)''.
AU
12-DIC-05
18:55
220
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PREMI:CONSEGNATI RICONOSCIMENTI IN MEMORIA DI MARCELLO TORRE
A NAPOLI, FLORIS, BEHAN, GRASSO, SERVILLO, FEO E CIOTTI
(ANSA) - NAPOLI, 12 DIC - Il parlamentare Angela Napoli,
nella sua qualita' di vicepresidente della commissione nazionale
Antimafia, ha ricevuto a Pagani (Salerno) il XXV premio
nazionale per l'impegno civile 'Marcello Torre'.
Hanno ricevuto il premio anche Giovanni Floris (per la
trasmissione televisiva Ballaro'), Tom Behan (per il libro 'See
Naples and die'), Tano Grasso (per l'impegno da commissario
straordinario per il governo), Toni Servillo (per il film 'Le
conseguenze dell'amore'), Fabrizio Feo (premio alla carriera
inviato Rai), don Luigi Ciotti (quale presidente nazionale di
Libera contro le mafie).
La Napoli, nel ricevere il premio, consegnatole dal prefetto
di Salerno, Enrico Laudanna, si e' detta ''commossa ed onorata''
nel ricordo di Marcello Torre, sindaco di Pagani, ucciso dalla
camorra nel 1980. ''Un uomo, un politico, un professionista - ha
commentato l'onorevole Napoli - che ha saputo portare alti i
valori della famiglia, della giustizia, della legalita',
dell'amore per la sua terra''.
La cerimonia per la consegna dei premi, che si e' svolta a
Pagani, in occasione dell'anniversario dell'uccisione del
sindaco Marcello Torre ha avuto momenti di commozione
''soprattutto durante la proiezione del cortometraggio che ha
rivissuto la storia della tragica uccisione e gli anni
successivi, durante i quali la moglie Lucia si e' - afferma una
nota diffusa dall'onorevole Napoli - encomiabilmente battuta per
mantenere saldo il ricordo del marito e per portare a galla la
verita' nascosta dietro quel barbaro omicidio''. (ANSA).
COM-TOR
12-DIC-05
11:57
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PREMI: AD ANGELA NAPOLI, CIOTTI E FLORIS IL 'MARCELLO TORRE'
(ANSA) - CATANZARO, 12 DIC - Il vicepresidente della
Commissione parlamentare antimafia, Angela Napoli, don Luigi
Ciotti, presidente di Libera, e Giovanni Floris, conduttore di
Ballaro', sono i vincitori della 25/ma edizione del Premio
nazionale per l' impegno civile intitolato a 'Marcello Torre',
il sindaco di Pagani ucciso dalla camorra nel 1980.
Il riconoscimento e' andato anche a Tom Behan, per il libro
'See Naples and die', Tano Grasso, per l'impegno come
Commissario Straordinario per il Governo, Toni Servillo, per il
film Le conseguenze dell'amore, e all' inviato della Rai
Fabrizio Feo come premio alla carriera.
Angela Napoli, nel ricevere il premio, consegnatole dal
Prefetto di Salerno Enrico Laudanna, si e' detta commossa ed
onorata nel ricordo di Marcello Torre, ''che e' stato - ha detto
- un uomo, un politico ed un professionista che ha saputo
portare alti i valori della famiglia, della giustizia, della
legalita' e dell' amore per la sua terra''. (ANSA).
DED/FLC
12-DIC-05
12:10
222
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CRIMINALITA': D'ALEMA, E' GRANDE QUESTIONE NAZIONALE
TEMA CENTRALE NELLA CAMPAGNA ELETTORALE
(ANSA) - CASERTA, 16 DIC - Per i Ds la lotta alla
criminalita' organizzata ''e' una grande questione nazionale'' e
non un problema limitato a parti del Paese. Occorre una svolta
nel contrasto alla criminalita' ''non dal punto di vista
dell'impegno della magistratura e dello stato, ma dal punto di
vista delle istituzioni''.
Cosi' il presidente dei Ds Massimo D'Alema che ha concluso un
convegno del partito su ''Legalita' e sviluppo nella lotta alla
camorra'' nella sala della Provincia di Caserta.
''Mafia, camorra e n'drangheta esercitano un peso
intollerabile ed inquinano la vita economica e condizionano la
politica - ha detto D'Alema - non si puo' lasciarli fare
considerandoli come un pezzo di economia del Mezzogiorno a
patto, come qualcuno sostiene, che non uccidano''. D'Alema ha
accusato il governo di aver favorito la penetrazione della
criminalita' organizzata con provvedimenti come i condoni
edilizi e fiscali ''si e' indebolita la difesa della societa'
anche con i tagli agli stanziamenti delle forze dell'ordine e
con gli attacchi alla magistratura''.
I Ds metteranno al centro della campagna elettorale per le
prossime politiche e per le amministrative la questione della
criminalita' organizzata. Il responsabile per la Giustizia dei
Ds, Massimo Brutti, ha riproposto il codice di
autoregolamentazione per i candidati con l'esclusione dei
politici indagati per mafia, gia' proposto a Palermo.
Al convegno hanno partecipato i magistrati Lucio Di Pietro,
procuratore nazionale aggiunto della Dna, Raffaele Cantone,
Lello Maggi, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il
capogruppo dei Ds in Commissione parlamentare antimafia Beppe
Lumia, il deputato della Margherita Giuseppe Gambale, ed il
presidente di Libera, don Luigi Ciotti. (ANSA).
DM/ARB
16-DIC-05
20:41
223
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ARCERI:SEGIO, MITO INFONDATO PIU'ISTITUTI MENO AFFOLLAMENTO
(ANSA) - ROMA, 24 dic - ''Stupisce che da parte del ministero
della Giustizia si perseveri nell'indicare la costruzione di
nuove carceri come risposta ai gravi problemi che affliggono il
sistema penitenziario. La vicenda poco edificante della societa'
per azioni 'Dike aedifica', dovrebbe consigliare maggiore
cautela e valutazioni ben diverse''. A dichiararlo e' Sergio
Segio, responsabile del gruppo Abele di Milano che commenta
cosi' l'annuncio del ministro Castelli dell' assegnazione degli
appalti per la costruzione di nuove carceri.
Segio ricorda anche che ''la Corte dei Conti ha espresso al
riguardo una posizione chiara e netta: 'la costruzione di nuove
carceri, la ristrutturazione e l'ampliamento di quelle esistenti
assorbono ingenti risorse finanziarie, ma non riescono a
migliorare in modo tangibile le condizioni di vita dei detenuti,
a causa del continuo aumento del loro numero'''.
Secondo Segio :''costruire nuove carceri per rispondere al
sovraffollamento e' un mito infondato, sul quale si insiste
talvolta in buonafede, talaltra per compiacere la lobby dei
costruttori e di quanti nell'edilizia penitenziaria vedono un
promettente business''. ''Qualche anno fa, in Francia un
Rapporto parlamentare sulla situazione delle carceri - aggiunge
Segio - aveva sottolineato quanto la risposta edilizia fosse
inadeguata. Questo valeva ieri e vale oggi in Francia, come in
Italia e in qualsiasi altro Paese. Da noi si finge di non
saperlo per continuare a buttare migliaia di miliardi senza
alcun miglioramento per la condizione dei detenuti e degli
operatori, ma certo con molti benefici per i costruttori''.
''Negli ultimi 30 anni- dice ancora Segio - oltre seimila
miliardi di lire sono finiti nell'edilizia penitenziaria e i
risultati sono sotto gli occhi di tutti coloro che vogliono
vederli. Con un utilizzo diverso dei 160 milioni di euro di cui
ha parlato oggi il ministro Castelli e che dovrebbero servire a
realizzare 1400 posti-cella, si potrebbero assumere almeno 1.000
nuovi operatori ed educatori e creare opportunita' di lavoro e
reinserimento per 8-9.000 detenuti ed ex detenuti''.
''Anche per dire questo, domani a Milano e in altre citta',
come volontari e associazioni, saremo davanti alle carceri a
manifestare solidarieta' e vicinanza ai detenuti e agli
operatori. Per dire, con loro e per loro - conclude Segio - che
di questa politica cinica e miope, cosi' come delle 'passerelle
mediatiche' dei partiti siamo decisamente stufi''.
AU
24-DIC-05
17:34
224
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AMNISTIA: SEGIO, QUESTURA HA VIETATO PRESIDIO A SAN VITTORE
APPUNTAMENTO SPOSTATO IN PIAZZA AQUILEIA
(ANSA) - ROMA, 24 dic - La questura ha vietato il presidio
davanti a San Vittore previsto dall'iniziativa di Natale per le
carceri che si tiene a Milano (ultime adesioni quella di Dario
Fo e Bruno Ferrante, candidati alle primarie del Centrosinistra
per la carica di sindaco, e di Franco Mirabelli, segretario
provinciale Ds), promossa da associazioni, volontari e sindacati
(tra cui CGIL, Caritas, Gruppo Abele). L'appuntamento, come
riferisce Sergio Segio, e' dunque spostato in piazza Aquileia,
alle spalle del penitenziario.
''Si tratta di una decisione immotivata - rileva Segio,
responsabile del Gruppo Abele di Milano - e priva di
precedenti''. ''Una decisione che ci stupisce - prosegue - e che
ha l'unico effetto di rendere piu' complicata l'organizzazione
dell'evento e minore la sua visibilita'''.
Del resto, continua Segio, che e' tra i promotori
dell'appello per l'amnistia e l'indulto, ''gli obiettivi delle
manifestazioni di Milano, Torino, Padova, Avellino, Bari e
Palermo, non sono quelli di fare 'passerelle' mediatiche, ma di
portare solidarieta' sincere e concrete a chi vive nelle carceri
e anche a chi ci lavora, in una giornata particolare come quella
di Natale. In quel giorno nel quale piu' forti sono le
solitudini e le sofferenze, vogliamo invitare i detenuti a non
farsi troppe illusioni sulla reale volonta' delle forze
politiche, che allo stesso tempo richiamiamo all'urgenza della
situazione''. ''Nel 2002, il Papa esorto' il Parlamento riunito
alla clemenza ma anche alla coerenza. Entrambe sembrano essere
eluse, anche in queste ore''. La disposizione della questura
milanese, conclude Segio, ''rende ancora piu' necessaria
un'ampia partecipazione dei cittadini milanesi e una maggiore
informazione''. (ANSA).
AU
24-DIC-05 10:46
225
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE