Modello - Comunità Montana Valli del Verbano
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Modello - Comunità Montana Valli del Verbano
Modello “A” Il Modello A deve essere utilizzato, ogni volta che si avvia un’attività produttiva, o intervengono modifiche che riguardano i locali, gli impianti, le attrezzature e le condizioni di esercizio (avvio attività, trasferimento di sede operativa, modifica di superficie, di settore merceologico, ecc.). Per alcune attività, sottoposte ad autorizzazione, la SCIA può essere presentata solo dopo aver prima chiesto ed ottenuto le previste autorizzazioni. Affinché la SCIA sia efficace è necessario che sia completa, corredata dalle schede 1 e 2 e da tutta la documentazione prevista, perciò è fondamentale compilare il modello A correttamente e verificare che vi siano tutti gli allegati obbligatori (vedi elenco documenti richiesti in relazione all’attività che si intende segnalare). Informazioni per la corretta compilazione La prima pagina, dovrà contenere tutte le informazioni richieste riguardanti l’impresa o la società dichiarante (compreso il numero di iscrizione INAIL). Per modifica di sede, si intende il trasferimento della sede operativa e non la modifica della sede legale. Le pagine 2, 3 e 4 servono per indicare il tipo di attività dichiarata. E’ sufficiente indicare con una crocetta l’attività oggetto di SCIA (attenzione che le attività sono divise per settore ALIMENTARE e NON ALIMENTARE). In caso di avvio o modifiche di più attività nella medesima unità locale o di attività svolte in campo alimentare e non alimentare, vanno barrate tutte le tipologie oggetto della SCIA. Attenzione: per quanto riguarda i distributori automatici, la SCIA- Modello A è necessaria solo per l’avvio dell’attività (da presentare al Comune dove si intende avviare l’attività), mentre le singole successive installazioni di distributori (anche in altri comuni) devono essere comunicate solo all’ASL (competente territorialmente) con la scheda di comunicazione semestrale all’ASL Nel caso di produzione o vendita di alimenti, a pagina 4 è necessario rispondere alle domande sui prodotti oggetto dell’attività (prestare attenzione, poiché le risposte multiple sono previste solo per la prima e la terza domanda, ma non per la seconda, che si riferisce solo al prodotto più deperibile). A pagina 5 vanno indicate, invece, le caratteristiche dell’attività. Tra queste, è indispensabile, riportare i codici ATECO delle attività e la descrizione merceologica (breve elenco sintetico dei prodotti o tipologia del Pubblico Esercizio secondo le definizioni fissate dal punto 6 del DGR VII/6195 del 2008) sia per l’attività prevalente, sia per un’eventuale attività secondaria svolte nelle medesima unità locale. Dunque, mentre per il commercio è sufficiente elencare sinteticamente gli articoli messi in vendita, per le attività di somministrazione è invece necessario indicare una delle seguenti tipologie (fissate dal punto 6 del DGR VII/6495 del 2008): a) ristorante, trattoria, osteria con cucina e simili: esercizi in cui è prevalente la somministrazione di pasti preparati in apposita cucina con menù che include una sufficiente varietà di piatti e dotati di servizio al tavolo; b) esercizi con cucina tipica lombarda: ristorante trattoria, osteria in cui è prevalente l’utilizzo di alimenti e bevande tipici della tradizione locale o regionale; c) tavole calde, self-service, fast food e simili: esercizi in cui è prevalente la somministrazione di pasti preparati in apposita cucina ma privi di servizio al tavolo; d) pizzerie e simili: esercizi della ristorazione, con servizio al tavolo, in cui è prevalente la preparazione e la somministrazione del prodotto “pizza”; e) bar gastronomici e simili: esercizi in cui si somministrano alimenti e bevande, compresi i prodotti di gastronomia preconfezionati o precotti usati a freddo ed in cui la manipolazione dell’esercente riguarda l’assemblaggio, il riscaldamento, la farcitura e tutte quelle operazioni che non equivalgono né alla produzione né alla cottura; f) bar-caffé e simili: esercizi in cui è prevalente la somministrazione di bevande, comprese quelle alcoliche di qualsiasi gradazione, nonché di dolciumi e spuntini; g) bar pasticceria, bar gelateria, cremeria, creperia e simili: bar-caffè caratterizzati dalla somministrazione di una vasta varietà di prodotti di pasticceria, gelateria e dolciari in genere; h) wine bar, birreria, pub, enoteche, caffetterie, sala da the e simili: esercizi prevalentemente specializzati nella somministrazione di specifiche tipologie di bevande eventualmente accompagnate da somministrazione di spuntini, pasti e/o piccoli servizi di cucina; i) disco-bar, piano bar, american bar, locali serali e simili: esercizi in cui la somministrazione di alimenti e bevande è accompagnata a servizi di intrattenimento che ne caratterizzano l’attività; j) discoteche, sale da ballo, locali notturni: esercizi nei quali la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande viene svolta congiuntamente ad attività di trattenimento, ma quest’ultima è prevalente rispetto alla prima; k) stabilimenti balneari ed impianti sportivi con somministrazione: esercizi in cui la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande viene svolta congiuntamente all’attività di svago, ma quest’ultima è prevalente rispetto alla prima. Le tipologie comunicate dovranno necessariamente risultare compatibili con le disposizioni di carattere sanitario (presenza di cappa di aspirazione se ci sono cucine, quantità di servizi igienici in relazione all’attività ed al numero di posti, ecc.) e per quanto riguarda le lettere i), J), k) è ovviamente necessario possedere prima le autorizzazioni previste per le attività di intrattenimento (in tal caso queste andranno indicate a pagina 6). La parte relativa alle attività secondarie deve essere compilata solo se queste coesistono nella medesima sede operativa. Altri dati obbligatori riguardano la sede di svolgimento dell’attività dichiarata (attenzione a riportare correttamente indirizzo e soprattutto numero civico), la sua durata ed il numero di addetti (ossia coloro che al momento di presentazione della SCIA si intendono impiegare nell’attività, al di là della tipologia contrattuale, per cui questo numero risulterà necessariamente diverso da zero). A pagina 6, vanno indicati gli estremi delle autorizzazioni che costituiscono prerequisito per lo svolgimento dell’attività dichiarata (medie e grandi strutture di vendita, pubblici esercizi, autorizzazioni rilasciate ai sensi del TULPS, autorizzazione di PS per la vendita di preziosi, ecc.). Pagina 7 contiene tutte le autocertificazioni relative ai locali ed in caso di attività di vendita o somministrazione di alimenti, è necessario indicare se si utilizza o meno un preposto o un delegato. Le autocertificazioni qui contenute, in genere, evitano di produrre documenti attestanti condizioni e certificazioni riferite ai locali. Prima di sottoscrivere tale autocertificazione è auspicabile controllare che i locali possiedano regolare certificato di agibilità, corretta destinazione d’uso, certificazione degli impianti e siano realmente idonei e conformi all’attività dichiarata (criteri sanitari, eventuali certificazioni dei Vigili del Fuoco, ecc.). A solo titolo indicativo, si rammenta che per locali con SLP superiore a 400 mq. o con presenza di più di 9 autovetture la certificazione dei Vigili del Fuoco è obbligatoria. Nel caso di modifiche dei locali soggette a licenza o DIA edilizia, la SCIA può essere presentata solo dopo il termine dei lavori ed il rilascio delle specifiche autorizzazioni o certificazione (laddove previste). L’utilizzo di locali chiusi, sotterranei o seminterrati con presenza di persone è possibile solo ed esclusivamente dopo aver richiesto ed ottenuto l’autorizzazione in deroga rilasciata dall’ASL, ai sensi dell’art. 65 comma 2 del D.Lgs 81/08 (perciò la SCIA si può presentare solo successivamente all’ottenimento di tale autorizzazione). In tali casi andranno barrate le specifiche caselle a pagina 7. In caso di attività di vendita o di somministrazione di alimenti e bevande è necessario indicare se i requisiti professionali sono posseduti dal titolare o legale rappresentante, oppure da un preposto o un delegato (che dovrà autocertificare i requisiti utilizzando la scheda 2). In caso di attività nel settore alimentare è necessario dichiarare, barrando l’apposita casella, che questa si svolge ai sensi del regolamento comunitario 852/2004. L’ultima pagina contiene l’elenco dei documenti allegati (quali di questi siano obbligatori dipende dall’attività che si sta dichiarando), nonché la sottoscrizione della SCIA. A solo titolo indicativo, in genere, vanno allegate al Modello A: - la scheda 1; - le schede 2 (compilate dal titolare, da eventuali preposti, o da tutti color che hanno cariche amministrative nella società); - fotocopie documenti d’identità di tutti i soggetti che hanno sottoscritto la SCIA o le schede 2; - planimetria dei locali in scala non inferiore a 1:100, con indicazione, anche per ogni locale, della destinazione d’uso, della superficie, delle altezze e delle operazioni chi vi si svolgono; - estratto di mappa di zona con indicazione dei locali; - indicazione degli estremi o copia del certificato di agibilità; - relazione tecnica per l’ASL (solo in caso di produzione, vendita o somministrazione di generi alimentari); - bollettino di 33,70 € da versare su C/C n° 10852218 intestato a ASL Provincia Varese – Gestione Competenze Servizi Tesoreria, causale: SCIA; - attestazione avvenuto pagamento “diritti di segreteria” da effettuarsi a mezzo bonifico bancario sul conto IBAN IT 67 X 05428 50401 000 000 000 845 intestato a Comunità Montana Valli del Verbano, importo € 80,00; nella causale del versamento dovrà essere specificata la seguente indicazione: “SUAP ASSOCIATO PRESENTAZIONE SCIA - PRATICA (nominativo dell'impresa/azienda/ente)”; - esclusivamente per i Pubblici Esercizi, se vi sono più tipologie esercitate, (così come definite dal punto 6 del DGR VII/6495 del 2008), o in caso di cambio/aggiunta di tipologia, oltre a compilare la descrizione dell’attività a pagina 6, compilare anche il modulo per dichiarare le tipologie del Pubblico Esercizio e le relative superfici utilizzate (vedi modello).