Dermatofibrosarcoma protuberans in un adolescente
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Dermatofibrosarcoma protuberans in un adolescente
CHIRURGIA / Terapia Dermatofibrosarcoma protuberans in un adolescente Ausilia Maria Manganoni Laura Pavoni Giulio Gualdi Clinica dermatologica Spedali civili di Brescia Caso clinico di rara lesione tumorale cutanea asintomatica e revisione della letteratura Introduzione Il dermatofibrosarcoma protuberans (Dfsp) è un tumore raro, a malignità intermedia, solitamente descritto in età adulta (range 20-50 anni) (1, 2). I dati riportati in letteratura, tuttavia, suggeriscono che una quota significativa di Dfsp potrebbe rimanere sottostimata durante l'infanzia (3). I motivi più comuni che possono portare a un ritardo diagnostico sembrano essere l'aspetto apparentemente benigno, la lenta crescita, la mancanza di sintomi soggettivi e la sottostima in età giovanile (4). Martin et al. (5) hanno descritto quattro varianti cliniche: lesioni nodulari confluenti che formano una placca sclerotica; placca sclerotica simil-cheloide; massa tumorale; placca atrofica. Dfsp è tipicamente fisso al derma, ma si muove liberamente sui tessuti sottostanti. Il colore varia dal marrone al rosso-bluastro, con una colorazione blu o rossa della cute circostante (4). La patogenesi non è ancora completamente chiarita; è stata proposta un’origine di natura mesenchimale, fibroblastica, istiocitaria o neurale. La presentazione istologica di Dfsp è caratterizzata da una proliferazione di cellule fusate disposte con un pattern storiforme. All’immunoistochimica, Dfsp risulta positivo al CD34 e vimentina, negativo per il fattore XIIIa (6). Dfsp è caratterizzato dalla presenza di anomalie citogenetiche specifiche e la traslocazione reciproca t(17;22) (q22;q13) è stata la più frequentemente riportata in età pediatrica. Il dermatofibrosarcoma protuberans (Dfsp) è un tumore raro, solitamente descritto in età adulta. La letteratura suggerisce, tuttavia, che una quota significativa di Dfsp potrebbe rimanere sottostimata durante l'infanzia e l’età giovanile a causa dell'aspetto apparentemente benigno. Il trattamento standard è l’asportazione chirurgica che prevede l’ampia resezione del tumore 27 CHIRURGIA / Terapia Materiali e metodi Di seguito descriviamo un caso di Dfsp in un adolescente e riportiamo i risultati di una revisione di casi clinici riportati in letteratura in pazienti con età inferiore o uguale ai 18 anni e con diagnosi istologica confermata per Dfsp. Abbiamo anche considerato l'età di comparsa della lesione, qualora l’informazione fosse disponibile. Da questo studio abbiamo escluso il fibroblastoma a cellule giganti e Dfsp pigmentato (tumore Bednar), anche se alcuni autori li identificano come una variante di Dfsp. Case report Nel 2005, un quattordicenne maschio, caucasico, è giunto alla nostra osservazione per una lesio- ne marrone che cresceva lentamente in regione sopraclavicolare. Non riportava traumi pregressi nell’area interessata. All’esame obiettivo dermatologico emergeva una placca color bruno chiaro, atrofica, di 3 cm, asintomatica. La biopsia ha mostrato un tumore circoscritto nel derma e ipoderma, composto da cellule fusiformi disposte in un pattern storiforme, senza attività mitotica significativa né evidenza di foci di necrosi (fig. 1). La colorazione immunoistochimica mostrava una forte positività per CD34, sostenendo la diagnosi istologica di Dfsp. Successivamente è stato eseguito un intervento chirurgico d’escissione ampio con 3 cm di margini di resezione, inclusa la fascia sottostante. Il paziente è in follow-up da 7 anni, fino ad ora senza evidenza di recidiva. Fig. 1 La biopsia mostra un tumore circoscritto nel derma e ipoderma, composto da cellule fusiformi disposte in un pattern storiforme 28 Conclusioni Il caso clinico di un dermatofibrosarcoma protuberans riportato in un giovane di 14 anni mette in evidenza che la lesione era presente da tempo imprecisato e il paziente è stato posto all’osservazione dermatologica nel momento in cui è stata notata la crescita della lesione. Il fattore evolutivo, cioè la crescita, è stato il segnale d’allarme che ha indotto alla valutazione dermatologica, mentre l’aspetto clinico e la mancanza di sintomatologia soggettiva non sembravano indurre un sospetto. Per questo motivo, l’insorgenza di un quadro clinico spesso aspecifico, come la presenza di una placca persistente o che tende a crescere o di un nodulo, senza una diagnosi clinica patognomonica, può porre il dubbio diagnostico (7) che dovrebbe indurre alla biopsia per la valutazione istologica. Nel nostro caso, infatti, la biopsia cutanea ha confermato il sospetto di dermatofibrosarcoma protuberans. All’esame ha fatto seguito un intervento chirurgico d’escissione ampia con 3 cm di margini di resezione, inclusa la fascia sottostante, permettendo la radicalità del tumore che non ha mostrato recidive al follow-up. La rivalutazione delle caratteristiche cliniche e il trattamento del dermatofibrosarcoma protuberans diagnosticati durante l'infanzia e l'adolescenza riportati in letteratura possono fornire nuovi indizi clinici su questa malattia rara. Una conoscenza più approfondita della malattia è infatti il presupposto per una diagnosi precoce e un trattamento adeguato. Analisi della letteratura CASO CLINICO DI SCHWANNOMA CUTANEO MALIGNO Il numero totale di articoli che sono stati inclusi nell'analisi di revisione è di 64 (8-16). In totale sono stati esaminati 183 casi, compreso il nostro paziente. Dfsp era equamente riportato nel sesso femminile (50%) e nel sesso maschile (47%), mentre non era disponibile nel 3% dei casi.L'età media alla diagnosi istologica era di 9 anni (nascita-18 anni) e il tempo medio da quando i pazienti notavano la lesione a quando si giungeva alla diagnosi istologica era di 4 anni. La lesione si presentava più spesso sul tronco (34%), seguita da arti inferiori (31%), testa e collo (13%) e arti superiori (13%). Dfsp veniva descritto principalmente come placca o placca atrofica (32%) e nodulo (31%). Nel 15% dei casi sono state fornite definizioni aspecifiche di Dfsp (ad esempio tumore, nodulo o massa). I dati non erano completi in alcuni studi. Dalla revisione emerge che trattamento standard era la chirurgia. Dfsp è stato rimosso mediante escissione chirurgica con un margine di 1,5-3 cm e compreso fascia sottostante o con tecnica Mohs. I pazienti, nella maggior parte dei casi, hanno avuto un buon corso; in sporadici casi si sono presentate recidive, trattate prevalentemente con radioterapia, chemioterapia o imatinib mesylate (17). Il trattamento standard per Dfsp è l’asportazione chirurgica che prevede l’ampia resezione del tumore. Non esistono linee guida ufficiali che stabiliscano i margini Riportiamo il caso di un paziente di 35 anni, da 4 anni al followup per pregressa asportazione di nodulo simil-cistico dolente al dorso e per la persistenza con la quale si era presentato alla nostra attenzione. Anche in considerazione della non specificità clinica della lesione, oltre alla tendenza della stessa a crescere, abbiamo posto l’indicazione all’escissione chirurgica. L’esame istologico integrato dall’immunoistochimica è risultato diagnostico per schwannoma epitelioide maligno. Lo schwannoma epitelioide maligno è un raro tumore maligno di origine mesenchimale che origina dai nervi periferici e che si caratterizza per componenti prevalentemente epitelioidi. È un tumore difficilmente sospettato dal punto di vista clinico ed entra in diagnosi differenziale con il dermatofibrosarcoma protuberans, oltre che con lesioni cutanee benigne. Nei 26 casi descritti in letteratura, le sedi interessate sono state gli arti e il tronco. Sette pazienti hanno sviluppato recidive locali e in 4 casi erano associate a metastasi. Questi pazienti non erano stati sottoposti ad ampia escissione, ora indicata in letteratura. Come nel caso del dermatofibrosarcoma, si sottolinea che anche nei tumori maligni di origine mesenchimale il quadro clinico spesso è aspecifico ed è necessaria la biopsia per giungere alla diagnosi. Per ridurre il rischio di recidive, è necessaria poi l’ampia escissione che porti a radicalità, oltre al successivo follow-up. chirurgici, ma la rimozione di almeno 3 cm di cute sana sino alla fascia compresa è stata ampiamente accettata come trattamento principale; in alternativa è possibile eseguire asportazione chirurgica con tecnica di Mohs (non disponibile in tutte le strutture ospedaliere per l’elevato costo sanitario). La questione più importante è la necessità di ripetere la procedura chirurgica fino a quando non si ottengano margini istologicamente negativi; diversamente, il tasso di recidiva riportato è tra il 32 e il 76% e in genere la massima incidenza di recidive si verifica entro 3 anni. È importante pertanto la radicalizzazione, confermata istologicamente, e il follow-up. Dato l'alto tasso di ricorrenza del Dfsp si evince che la corretta gestione è indispensabile per raggiungere un obiettivo di guarigione oncologica: pertanto, una diagnosi precoce, da considerare anche in età pediatrica, una conoscenza accurata del comportamento biologico della malattia e trattamenti adeguati risultano indispensabili. Riferimento per contatti Ausilia Maria Manganoni [email protected] CONFLITTI D’INTERESSE DICHIARATI NESSUNO 29 CHIRURGIA / Terapia Bibliografia 1. Darier J, Ferrand M. Dermofibromes progressifs er récedivants ou fibrosarcomes de la peau. Ann Dermatol Syphil 1924;5:545-62. 2. Hoffman E. Uber das Krollentreibende Fibrosarkom der Haut (Dermatofibrosarkoma protuberans). Dermat Ztschr 1925;43:1-28. 3. Jafarian F, McCuaig C, Kokta V, et al. Dermatofibrosarcoma protuberans in childhood and adolescence: Report of eight patients. Pediatric Dermatology 2008; 25(3), 317-325. 4. Fiore M, Miceli R, Mussi C, et al. 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L'aspetto apparentemente benigno può portare a un ritardo diagnostico e una sottostima nell'infanzia. In presenza di un quadro clinico aspecifico di una lesione che tuttavia tende a crescere, la scelta corretta è la biopsia della lesione. In caso di conferma istologica di dermatofibrosarcoma, l’indicazione è poi l’ampia escissione, inclusa la sottostante fascia muscolare, e il follow-up. PAROLE CHIAVE Dermatofibrosarcoma protuberans, dermatofibrosarcoma di Darier e Ferrand, DFSP, tumore dei tessuti molli ABSTRACT Dermatofibrosarcoma protuberans in a teenager Dermatofibrosarcoma is a rare tumour with intermediate malignancy, usually described in adulthood. The apparently benign appearance can lead to a delay in diagnosis and an underestimation during childhood. In presence of a nonspecific clinical appearance of a lesion that tends to increase, the correct choice is the biopsy of the lesion. In the case of histological confirmation of dermatofibrosarcoma, the subsequent indication is the wide excision including the underlying fascia and the follow-up. KEY WORDS Dermatofibrosarcoma protuberans, dermatofibrosarcoma of Darier and Ferrand, DFSP, soft tissue tumor