medici, un limite d`età - SGC-SSC
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medici, un limite d`età - SGC-SSC
Data: 03.03.2015 Corriere del Ticino 6903 Lugano 091/ 960 31 31 www.cdt.ch Genere di media: Stampa Tipo di media: Quotidiani e settimanali Tiratura: 36'478 Periodicità: 6x/settimana Tema n°: 999.063 Abbonamento n°: 1094630 Pagina: 4 Superficie: 46'089 mm² L'OPINIONE III RAFFAELE ROSSO* MEDICI, UN LIMITE D'ETÀ PER LASCIARE IL BISTURI? III A seguito di avere specialisti con competenze diun intervento scutibili, rischio che può sfociare in finito male su drammi come quello rilevato dalla una giovane stampa svizzero-tedesca. paziente, inter- Si pone pertanto la questione della vento effettuato ricertificazione nella professione chida un chirurgo rurgica che dovrebbe, indipendentedi 78 anni, la mente dall'età dei chirurghi, vertere responsabile sulla formazione teorica e pratica dell'associazio- necessaria per offrire una buona cune per la prote- ra ai pazienti, ma anche sulle attituzione dei pazienti, signora Margrit dini psicofisiche e psicomotorie a Kessler, ha proposto che si ponesse partire da una certa età. un limite di attività per i chirurghi a 67 anni. Questa proposta può Un criterio arbitrario per stabilire sembrare provocatoria, ma non la fine dell'attività professionale sciocca più di tanto. In effetti altri In effetti è indubbio che le capacità professioni hanno limiti di età; psicofisiche e psicomotorie dopo controllori di volo, piloti i quali tra una certa età (65 anni, 67, 70?) l'altro a partire da 60 anni devono diminuiscono: si vede meno bene, ricertificarsi ogni sei mesi almeno si sente molto meno bene e si ha la tendenza a stancarsi di più. una volta. D'altra parte è vero che questo vaLa qualità delle cure fornite ria da individuo a individuo e poi è l'elemento determinante ti sono molto aleatori, in partico- lare due di quelli che sono stati descritti: il fatto che a partire dai 50 anni si tende a perdere in statu- ra e la variazione notevole della curva di sopravvivenza dell'uomo tra i 60 ed i 65 anni. Se è un dato di fatto che vi è un invecchiamento e una diminuzione delle capacità psicofisiche e psi- comotorie, è anche vero che tutto questo può essere compensato dall'esperienza e dalla ricchezza di situazioni vissute, in particolare in una vita chirurgica. Ma lo stesso non si può fare astrazione del decadimento psicofisico legato all'età e tutto dipende da cosa si fa o meglio da che tipo di interventi si continua a fare: c'è una bella differenza tra operare un'ernia oppure un aneurisma dell'aorta. bisogna rilevare che l'invecchia- Progresso e iperspecializzazione Il porre però come confine solo un mento è diventato molto «diverso» rendono difficile l'aggiornamento limite di età può essere pericoloso e rispetto a 20 o 30 anni fa: il 70. È interessante osservare che anche nella filosofia antica i pareri erano diventare un alibi. In realtà l'eleenne di 50 anni fa è sicuramente discordanti su questa questione: mento determinante è la necessità dal punto di vista dell'in- per Platone valeva di più l'esperiendi garantire la qualità delle cure, diverso in questo caso delle cure chirurgi- vecchiamento del 70.enne di oggi. za accumulata, per Aristotele conche. Ora, se fino al conseguimento È stato posto un limite arbitrario tava di più invece il decadimento dell'FMH o di una formazione ap- che, tra l'altro, viene utilizzato an- fisico che portava a delle inefficienprofondita in un particolare tipo di che per definire l'età «giusta» per ze. chirurgia, si ha in Svizzera un buon la pensione e questa è l'età di 65 Un altro aspetto che a mio avviso deve essere preso in considerazione controllo di quello che è il livello di anni. è che da un lato l'accelerazione competenze dei chirurghi dopo, nel corso degli anni, e questo indipen- Cambiano le capacità psicofisiche nell'ambito del progresso tecnologico in medicina dall'altro lato la dentemente dall'età dei chirurghi, ma conta anche l'esperienza non si ha più nessun elemento che ci In realtà, se si analizzano gli ele- tendenza alla iperspecializzazione, permetta di controllare la qualità ed menti che hanno portato a definire rendono difficile per chirurghi che l'inizio della «vecchiaia» a 65 an- hanno attualmente una certa età il livello di competenza degli operatori. Questo comporta il rischio di ni, constatiamo che questi elemen- seguire l'evoluzione della medicina Osservazione dei media Analisi dei media Gestione delle informazioni Servizi linguistici ARGUS der Presse AG Rüdigerstrasse 15, casella postale, 8027 Zurigo Tel. 044 388 82 00, Fax 044 388 82 01 www.argus.ch Ref. Argus: 57039646 Clipping Pagina: 1/2 Data: 03.03.2015 Corriere del Ticino 6903 Lugano 091/ 960 31 31 www.cdt.ch Genere di media: Stampa Tipo di media: Quotidiani e settimanali Tiratura: 36'478 Periodicità: 6x/settimana Tema n°: 999.063 Abbonamento n°: 1094630 Pagina: 4 Superficie: 46'089 mm² in maniera sufficiente per garantire pensione. ai loro pazienti uno standard di Per concludere, a mio parere limicura adeguato ai tempi. tare l'età di attività dei chirurghi Se poi si pensa che diversi chirurghi può essere una soluzione auspicabihanno avuto una formazione mol- le, sarà poi da valutare se deve esto larga che li ha portati ad esem- sere a partire da 65, 67 o 70 anni. pio, come nel caso personale, a svolgere un'attività con un ampio Una ricertificazione periodica spettro di casistiche, il problema risulta ancora più evidente per quanto riguarda la difficoltà di aggiornarsi e di evolvere. Servirebbero maggiore autocritica e un confronto con i colleghi Bisogna poi considerare che si osserva non così raramente da parte dei chirurghi una certa difficoltà ad assunta dalle società mediche Mi sembra però importante sottoli- neare che questa limitazione non esclude, non solo, ma esige un con- trollo ed una garanzia di qualità sull'attività dei chirurghi e questo deve essere fatto attraverso una ricertificazione periodica che comporti anche una valutazione psicofisica, soprattutto a partire da una autovalutarsi e si osserva anche una certa mancanza di critica nei certa età. propri confronti. Questa dovrebbe costituire un'esi- Chiaramente questo aspetto può genza non solo per i chirurghi ma beneficiare di importanti correttivi anche per i medici in generale e se il chirurgo in questione lavora in dovrebbe essere assunta dalle socieuna struttura in cui il contatto con tà mediche per evitare che arrivino altri colleghi e collaboratori può poi imposizioni dall'alto. permettergli di evitare di incorrere *prof. dr. med. in errori o catastrofi. presidente della Società svizzera di chirurgia Per specialisti che lavorano da soli chiaramente questo confronto con i colleghi può mancare e le conseguenze possono essere ancora più gravi. Attenzione a garantire al Paese un numero sufficiente di chirurghi Ritornando alla «provocazione» del- la signora Kessler, sarebbe poi importante valutare correttamente il problema e quindi è necessaria una quantificazione o un censimento del numero di chirurghi che esercitano sopra i 67 anni. Una stima effettuata negli Stati Uniti mostra che vi sono circa 20,000 chirurghi con più di 70 anni ancora attivi. In Svizzera, secondo i dati della FMH, sono 258, di cui 10 sopra gli 80 anni. Non bisogna poi dimenticare che in Svizzera abbiamo un problema non indifferente di numero di medici e dobbiamo chiaramente valutare che un limite posto a 67 anni porrà un problema non indifferente per avere un numero sufficiente di medici che rimpiazzino quelli messi in Osservazione dei media Analisi dei media Gestione delle informazioni Servizi linguistici ARGUS der Presse AG Rüdigerstrasse 15, casella postale, 8027 Zurigo Tel. 044 388 82 00, Fax 044 388 82 01 www.argus.ch Ref. Argus: 57039646 Clipping Pagina: 2/2