medici, un limite d`età - SGC-SSC

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medici, un limite d`età - SGC-SSC
Data: 03.03.2015
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L'OPINIONE III RAFFAELE ROSSO*
MEDICI, UN LIMITE D'ETÀ
PER LASCIARE IL BISTURI?
III A seguito di avere specialisti con competenze diun intervento scutibili, rischio che può sfociare in
finito male su drammi come quello rilevato dalla
una giovane stampa svizzero-tedesca.
paziente, inter- Si pone pertanto la questione della
vento effettuato ricertificazione nella professione chida un chirurgo rurgica che dovrebbe, indipendentedi 78 anni, la mente dall'età dei chirurghi, vertere
responsabile sulla formazione teorica e pratica
dell'associazio- necessaria per offrire una buona cune per la prote- ra ai pazienti, ma anche sulle attituzione dei pazienti, signora Margrit dini psicofisiche e psicomotorie a
Kessler, ha proposto che si ponesse partire da una certa età.
un limite di attività per i chirurghi
a 67 anni. Questa proposta può Un criterio arbitrario per stabilire
sembrare provocatoria, ma non la fine dell'attività professionale
sciocca più di tanto. In effetti altri In effetti è indubbio che le capacità
professioni hanno limiti di età; psicofisiche e psicomotorie dopo
controllori di volo, piloti i quali tra una certa età (65 anni, 67, 70?)
l'altro a partire da 60 anni devono diminuiscono: si vede meno bene,
ricertificarsi ogni sei mesi almeno si sente molto meno bene e si ha la
tendenza a stancarsi di più.
una volta.
D'altra parte è vero che questo vaLa qualità delle cure fornite
ria da individuo a individuo e poi
è l'elemento determinante
ti sono molto aleatori, in partico-
lare due di quelli che sono stati
descritti: il fatto che a partire dai
50 anni si tende a perdere in statu-
ra e la variazione notevole della
curva di sopravvivenza dell'uomo
tra i 60 ed i 65 anni.
Se è un dato di fatto che vi è un
invecchiamento e una diminuzione delle capacità psicofisiche e psi-
comotorie, è anche vero che tutto
questo può essere compensato
dall'esperienza e dalla ricchezza di
situazioni vissute, in particolare in
una vita chirurgica.
Ma lo stesso non si può fare astrazione del decadimento psicofisico
legato all'età e tutto dipende da
cosa si fa o meglio da che tipo di
interventi si continua a fare: c'è
una bella differenza tra operare
un'ernia oppure un aneurisma
dell'aorta.
bisogna rilevare che l'invecchia- Progresso e iperspecializzazione
Il porre però come confine solo un mento è diventato molto «diverso» rendono difficile l'aggiornamento
limite di età può essere pericoloso e rispetto a 20 o 30 anni fa: il 70. È interessante osservare che anche
nella filosofia antica i pareri erano
diventare un alibi. In realtà l'eleenne
di
50
anni
fa
è
sicuramente
discordanti su questa questione:
mento determinante è la necessità
dal punto di vista dell'in- per Platone valeva di più l'esperiendi garantire la qualità delle cure, diverso
in questo caso delle cure chirurgi- vecchiamento del 70.enne di oggi. za accumulata, per Aristotele conche. Ora, se fino al conseguimento È stato posto un limite arbitrario tava di più invece il decadimento
dell'FMH o di una formazione ap- che, tra l'altro, viene utilizzato an- fisico che portava a delle inefficienprofondita in un particolare tipo di che per definire l'età «giusta» per ze.
chirurgia, si ha in Svizzera un buon la pensione e questa è l'età di 65 Un altro aspetto che a mio avviso
deve essere preso in considerazione
controllo di quello che è il livello di anni.
è che da un lato l'accelerazione
competenze dei chirurghi dopo, nel
corso degli anni, e questo indipen- Cambiano le capacità psicofisiche nell'ambito del progresso tecnologico in medicina dall'altro lato la
dentemente dall'età dei chirurghi, ma conta anche l'esperienza
non si ha più nessun elemento che ci In realtà, se si analizzano gli ele- tendenza alla iperspecializzazione,
permetta di controllare la qualità ed menti che hanno portato a definire rendono difficile per chirurghi che
l'inizio della «vecchiaia» a 65 an- hanno attualmente una certa età
il livello di competenza degli operatori. Questo comporta il rischio di ni, constatiamo che questi elemen- seguire l'evoluzione della medicina
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in maniera sufficiente per garantire pensione.
ai loro pazienti uno standard di Per concludere, a mio parere limicura adeguato ai tempi.
tare l'età di attività dei chirurghi
Se poi si pensa che diversi chirurghi può essere una soluzione auspicabihanno avuto una formazione mol- le, sarà poi da valutare se deve esto larga che li ha portati ad esem- sere a partire da 65, 67 o 70 anni.
pio, come nel caso personale, a
svolgere un'attività con un ampio Una ricertificazione periodica
spettro di casistiche, il problema risulta ancora più evidente per quanto riguarda la difficoltà di aggiornarsi e di evolvere.
Servirebbero maggiore autocritica
e un confronto con i colleghi
Bisogna poi considerare che si osserva non così raramente da parte
dei chirurghi una certa difficoltà ad
assunta dalle società mediche
Mi sembra però importante sottoli-
neare che questa limitazione non
esclude, non solo, ma esige un con-
trollo ed una garanzia di qualità
sull'attività dei chirurghi e questo
deve essere fatto attraverso una ricertificazione periodica che comporti anche una valutazione psicofisica, soprattutto a partire da una
autovalutarsi e si osserva anche
una certa mancanza di critica nei certa età.
propri confronti.
Questa dovrebbe costituire un'esi-
Chiaramente questo aspetto può genza non solo per i chirurghi ma
beneficiare di importanti correttivi anche per i medici in generale e
se il chirurgo in questione lavora in dovrebbe essere assunta dalle socieuna struttura in cui il contatto con tà mediche per evitare che arrivino
altri colleghi e collaboratori può poi imposizioni dall'alto.
permettergli di evitare di incorrere
*prof. dr. med.
in errori o catastrofi.
presidente della Società svizzera di chirurgia
Per specialisti che lavorano da soli
chiaramente questo confronto con i
colleghi può mancare e le conseguenze possono essere ancora più
gravi.
Attenzione a garantire al Paese
un numero sufficiente di chirurghi
Ritornando alla «provocazione» del-
la signora Kessler, sarebbe poi importante valutare correttamente il
problema e quindi è necessaria una
quantificazione o un censimento del
numero di chirurghi che esercitano
sopra i 67 anni. Una stima effettuata
negli Stati Uniti mostra che vi sono
circa 20,000 chirurghi con più di 70
anni ancora attivi. In Svizzera, secondo i dati della FMH, sono 258, di
cui 10 sopra gli 80 anni.
Non bisogna poi dimenticare che in
Svizzera abbiamo un problema non
indifferente di numero di medici e
dobbiamo chiaramente valutare
che un limite posto a 67 anni porrà
un problema non indifferente per
avere un numero sufficiente di medici che rimpiazzino quelli messi in
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