CC Abbiategrasso - Comune di Abbiategrasso

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CC Abbiategrasso - Comune di Abbiategrasso
Seduta consiliare del 16 gennaio 2017
OGGETTO: ESAME RELAZIONE DI CUI ALL’ART. 13 DEL VIGENTE
REGOLAMENTO PER L’ESERCIZIO DEL CONTROLLO SULLE SOCIETA’
PARTECIPATE DAL COMUNE DI ABBIATEGRASSO E RELAZIONE PUNTO 4)
DELIBERA C.C. 9/2016.
PRESIDENTE
Passiamo al quarto punto all’Ordine del Giorno, che è: “Esame della relazione di cui
all’articolo 13 del vigente Regolamento per l’esercizio del controllo sulle Società Partecipate dal
Comune di Abbiategrasso e relazione punto 4, delibera del Consiglio Comunale del settembre
2016”. E’ sempre il Sindaco che illustra, prego.
SINDACO
Prima volevo richiamare l’attenzione dei Consiglieri su quanto si andrà a deliberare, perché
sono andato a rileggere la discussione fatta l’anno scorso sulla relazione del controllo analogo e il
conseguente voto non rispecchia il senso di questa delibera, quindi vorrei leggere i punti
fondamentali della delibera, questo non vuol dire che non si deve entrare nei temi, ma questa sera si
vota una delibera, che dice di prendere atto del contenuto della relazione: se è bello, se è brutto, che
piaccia, che non piaccia, di dare atto che la relazione rappresenti i contenuti previsti dall’articolo 13
del vigente Regolamento per l’esercizio sul controllo delle Società Partecipate, di attestare che, nel
corso degli anni 2015-2016 dalle risultanze delle relazioni all’articolo 13 l’Amministrazione
Comunale ha attivato e gestito procedure dirette ad attuare un effettivo strutturale e funzionale
esercizio del controllo analogo, di prendere atto dei contenuti della relazione di cui al dispositivo
punto 4 delibera Consiglio Comunale, dalla quale emergono elementi di comprensione al fine di
verificare la struttura finanziaria e patrimoniale. Quindi, si va a votare il lavoro fatto dagli uffici in
questa ottica di controllo analogo.
Quindi, questa relazione permette all’Amministrazione di valutare la gestione delle proprie
Società Partecipate al fine di poter indirizzare l’operato della stessa, quindi con il Regolamento per
l’esercizio del controllo delle Società Partecipate del Comune, quindi con questa relazione, si
possono verificare e rilevare i rapporti finanziari fra l’Ente e la società stessa, la situazione contabile
e gestionale della stessa, i contratti di servizio e la qualità dei servizi.
Come si evidenzia nelle relazioni, il 2016 è stato caratterizzato da alcune situazioni
particolari: primo dalla mancata approvazione del budget, che seppur presentato dalla società non
ha avuto il suo iter in Consiglio Comunale, due dalle nuove normative intervenute, Legge Madia in
testa, tre da alcuni aspetti legati al Piano di Razionalizzazione, di cui la Legge 190 e infine dalla
fusione tra AMAGA e AMAGA Energia e Servizi.
Quindi, abbiamo passato un anno abbastanza travagliato, se ne è parlato spesso di questi
passaggi in questo Consiglio Comunale, ma oggi possiamo dire che in questi ultimi mesi si sono
chiarite molte situazioni e che con il punto seguente, che sarà proprio l’approvazione del Piano
Industriale presentato da AMAGA per il 2017-2018-2019 si danno tante risposte a questa relazione
e soprattutto si dà al Consiglio Comunale, con la delibera che andremo a votare dopo, la possibilità
di valutare e condividere tutte le scelte strategiche, che l’azienda andrà a fare.
Quindi, questa è una relazione che evidenzia che quest’anno è sì complicato, ma che
dimostra, comunque, il miglioramento della situazione finanziaria e dei rapporti fra Comune, crediti
e debiti nei confronti dell’Ente, tra Comune e azienda, quindi io do, come abbiamo già visto in
Commissione, letto il documento, lascio la parola ai Consiglieri. C’è il dottor Fasson in sala, che
invito qui ai tavoli della Giunta a, naturalmente, intervenire, se sarà necessario, dal punto di vista
tecnico.
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PRESIDENTE
Sì, okay è aperto il dibattito. Quindi, come diceva il Sindaco teniamo conto di questa
situazione. Praticamente l’esame del Piano di Consolidamento e Sviluppo dell’Amaga è il prossimo
punto, quindi parliamo di questo, al prossimo punto, quindi di attenerci sul tema del controllo
analogo. E’ Albini che chiede la parola, prego.
CONSIGLIERE ALBINI - PARTITO DEMOCRATICO
Non è un intervento, volevo solo un chiarimento su alcune cifre, che sono state esposte,
perché secondo me c’è una squadratura o comunque i conti non mi tornano, cioè quando si parla di
entrate nel prospetto uscite e entrate … è diverso il mio, perché me lo sono rielaborato, comunque
quando si parla di uscite e poi le entrate sono due prospetti con le cifre …
(Segue intervento fuori microfono)
… del controllo analogo, sì, sì … sì, pressappoco dovrebbe essere lì.
Quando si parla di entrate su Navigli e Ambiente, mi pare che la riga non quadri, perché
1.783, 657, 278, 567, secondo me, invece di 1.713 dovrebbe essere 1.504, se funzionano tutte le
righe allo stesso modo lì c’è qualcosa che non va perché ballano 208.000,00 Euro, che non sono
noccioline, insomma, per cui non so se vale la pena, prima di andare avanti, verificare questo
aspetto.
(Segue intervento fuori microfono)
“E ou capì, ma se ta fè i cunt e turnen no”, scusa se due più due deve fare quattro…
(Segue intervento fuori microfono)
… l’ho detta prima la pagina, che parla delle uscite e delle entrate del controllo analogo, non
ho qui… e non c’è la pagina, ecco la pagina 10… pagina 10, la riga di Navigli Ambiente,
soprattutto la riga del rimborso mutui e spese del personale.
PRESIDENTE
Era solo questa la domanda?
CONSIGLIERE ALBINI - PARTITO DEMOCRATICO
Sì.
PRESIDENTE
Non lo so se Fasson vuole un po’ di tempo per approfondire e, nel frattempo andiamo avanti
oppure può rispondere subito. Prego, Fasson.
DOTTOR FASSON
Buona sera. Credo che faccia riferimento alla prima parte della relazione, non quella sul
controllo analogo, quella dell’articolo 13…
CONSIGLIERE ALBINI - PARTITO DEMOCRATICO
… a pagina 10.
DOTTOR FASSON
Quando nella sezione degli affidamenti dei servizi gestiti, giusto? Che è l’unica sezione dove
ci sono le percentuali di incasso sotto.
CONSIGLIERE ALBINI - PARTITO DEMOCRATICO
Quella lì. Esatto, quella lì.
DOTTOR FASSON
Sinceramente i numeri li abbiamo controllati e rivisti parecchie volte, adesso chiaramente
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qua non ho i bilanci a disposizione per fare questo tipo di…
CONSIGLIERE ALBINI - PARTITO DEMOCRATICO
E’ una questione di matematica questa…Qui non c’entrano o sono esposte male le cifre,
perché i conti non tornano, solo quello volevo dire.
DOTTOR FASSON
Sì, però adesso in questo momento non le so dare riscontro, ecco…
CONSIGLIERE ALBINI - PARTITO DEMOCRATICO
Sono 208.000,00 Euro che ballano, non sono noccioline, ecco solo questo volevo dire…
PRESIDENTE
Continuiamo allora con il dibattito. Ci sono interventi? E’ una richiesta anche…? Prego.
CONSIGLIERE CERETTI - PRESIDENTE GRUPPO VIVERE ABBIATEGRASSO
Per ragioni, che poi era di fatto che non ho potuto seguire alcune fasi del dibattito in
Commissione, eccetera, c’è una questione per l’Assessore, che riguarda la riscossione dei crediti.
Nella relazione del controllo analogo, sostanzialmente. Dicono che, dai dati sopra indicati
permane e quindi sono i debiti, le fatture, i crediti e le fatture permane la criticità della riscossione
dei crediti verso le società da parte del Comune di Abbiategrasso e quindi cosa vuole dire questa
cosa? Perché ci sono queste difficoltà? Vengono descritte? Non riesco a capire … dice poi dopo: “la
riflessione in merito alla difficoltà della società Navigli Ambiente S.r.l. di generare liquidità dalla
gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, che anche questa suona molto male per
me, perché di fatto non so quanti sono che non pagano la tariffa quindi? E come mai? O sono in
tanti che non pagano la tariffa e quindi va a finire tutta ricaricata sugli altri, che pagano la tariffa?
Perché le entrate sulla raccolta, mi pare, sono 3.800.000,00 circa, 3.900.000,00, quindi non è
una cosa, magari, qualche volta mi dimentico anche io di pagare la bolletta, però poi la vado a
pagare, non so se mi viene richiesto lo faccio. Mi interessava avere questa piccola precisazione per
poter ragionare, perché alla fine poi questa si collega con il punto 6 della pagina precedente, dove si
dice che è importante ricordare, che la mancata riscossione coercitiva dei crediti verso la società
medesima potrebbe sfociare od essere interpretata in forme di soccorso finanziario. Ho paura che
queste condizioni di non riscossione da una parte, di situazione critica portano, poi, in difficoltà
anche il bilancio del Comune di Abbiategrasso, perché stiamo parlando di cifre di un certo spessore.
PRESIDENTE
Vediamo un po’ se ci sono altre richieste di… che così facciamo fare un unico intervento.
Ci sono altre richieste di dati oppure possiamo passare alla discussione? Quindi, allora,
rispondiamo a questa richiesta di Ceretti e poi partiamo con …
SINDACO
Allora, sul discorso debiti e crediti ne abbiamo parlato già più volte in Consiglio e tre volte
in Commissione dal mese di luglio ad oggi. Ricapitolando, da sempre c’è un rapporto di debiti e
crediti tra l’Ente e l’Amministrazione, questo perché l’Amministrazione chiede dei servizi, che
l’Ente fa e l’Amministrazione, tra virgolette, poi “paga” e nello stesso tempo è inverso il contributo
che l’Ente dà e che la società deve dare all’Ente. In questi anni si è creata una, tra virgolette,
“criticità” di liquidità dell’azienda, che è ben specificata nella relazione fatta dall’azienda, che è
allegata a questa, che ha portato una crescita negli anni passati di questo deficit, che piano piano si
sta, tra virgolette, “rinsaldando” in quanto proprio lo stesso Ente, poi Fasson mi corregge, se
sbaglio, in presenza anche di nuove normative, che impongono anche l’equilibrio di casse, non solo
di bilancio, come gli anni precedenti diventa più restrittiva nei confronti dell’azienda, quindi questo
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percorso ha avuto inizio, sta migliorando, ci vuole ancora un po’ di tempo, perché si possa, tra
virgolette, “consolidare” a meno che, come nel Piano Industriale abbiamo specificato, si vadano a
fare delle operazioni straordinarie, sulle quali parleremo dopo che, tra virgolette,
“compenserebbero” tutto questo debito e porterebbero alla parità i rapporti.
SINDACO
Okay. Apriamo il dibattito chi è che chiede la parola? Nessuno? Gornati, prego.
CONSIGLIERE GORNATI - PRESIDENTE GRUPPO P.D.L.
Sì, anche nella circostanza eviterò di ripetere tutti gli approfondimenti, che abbiamo chiesto
e qui ringrazio, sia l’Amministratore della società, che il Sindaco, che era presente alle due
Commissioni fatte prima di Natale e poi al mese di gennaio, dove si è potuto, là dove si è parlato,
sia del controllo analogo, che per quanto riguarda il budget 2017 e i seguenti che andremo a
discutere nel punto successivo, devo dire che si sono date le risposte, poi, più o meno condivise,
diciamo per quanto riguarda tutti i chiarimenti necessari sono stati sviscerati nell’ambito della
Commissione.
Quindi, è una valutazione generale che volevo fare su quello che è il discorso del controllo
analogo, ricordo che lo scorso anno si era discusso parecchio sull’argomento, anche perché forse era
la prima volta che il Consiglio Comunale veniva messo nelle condizioni di capire esattamente i
numeri e di che cosa, effettivamente, stavamo parlando. Forse da lì nasce la precisazione, che aveva
fatto il Sindaco, anche perché ricordo che, nella circostanza, ebbe a dire: “se non sapete che cosa è
il controllo analogo vi farò una lezione o comunque imparate prima di…” mi ricordo, che c’era una
affermazione del genere, Sindaco.
Comunque io e abbiamo sentito tutti, che in questi anni ci è stato detto che non c’era nessun
problema finanziario per le aziende, che le società sono sane, veniva ribadito anche quest’anno,
però, a distanza di quattro anni si ammette che il prelievo del fondo di riserva ha creato tensioni
finanziarie e questo appare tranquillamente dal controllo analogo, ma per una stessa relazione
fornita dall’azienda stessa.
Dalla redazione emergono operazioni, che riteniamo poco chiare in materia di entrate, tanto
per accennarne qualcuna: le fiere con tanto di pareri dei Revisori, perché in qualche Consiglio fa ho
chiesto ai colleghi, visto che ho chiesto ai Revisori effettivamente … posto una serie di quesiti a cui
sono state date puntuali risposte. Emergono operazioni di iniziative unilaterali, concordati
probabilmente con il socio, mancata contabilizzazione, ad esempio, dei costi di un dipendente
comunale in comando, introiti, fiere, eccetera, come dicevo prima. Si confermano i ritardi dei
pagamenti nei confronti del Comune, perché da qui si evidenzia questo.
Ad oggi non c’è ancora stato comunicato il valore del conguaglio della cessione del servizio
idrico integrato, nemmeno in Commissione. E’ stato chiaro, questo pare si chiuda alla pari, da un
punto di vista finanziario non si può dire altrettanto sull’aspetto patrimoniale, vedremo con atti alla
mano, perché pare che manchino ancora questi atti se la definizione con Cap Holding ci porterà a
una concretezza, perché visti gli anni trascorsi, era il 2012 sarebbe il caso effettivamente di chiudere
l’intera vicenda. Cosa emerge? Che la gestione, ad esempio, delle farmacie, questo era stato detto
anche in Consiglio Comunale, pur riscontrando un apprezzamento per quanto riguarda il personale
ci sono ancora delle carenze che, da tempo si lamentano e non vengono ancora risolte. Non sono
ancora state risolte, soprattutto, nella fornitura e nella disponibilità dei farmaci. Il budget 2016 non
è stato approvato, come ricordava prima il Sindaco e i report infrannuali non sono stati così
raffrontati.
Ci sono ancora degli affidamenti da sistemare, perché ce lo ricordiamo tutti, che in tema di
atti del Consiglio Comunale qualcosa si è provveduto, rispetto alla carenza che c’era lo scorso anno
ce n’era una sfilza, di competenze di Consiglio Comunale, che venivano… si sopperiva, si è
sopperito in questi anni con delle delibere di Giunta, di volta in volta. Si riscontra che tutto quanto
sinora affermato e venduto, in realtà non è proprio così, senza alcuni aggiustamenti e aiutini di
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Stato, ad esempio: i ricavi delle fiere, mancata contabilizzazione dei costi, che dicevo prima, le
società avrebbero anche potuto chiudere in perdita, che poi sono stato smentito, nell’ambito della
Commissione perché così, probabilmente non era, però conti alla mano queste sono le risultanze.
Più in generale sui controlli e qui invito al leggere la pagina 15: “le attività di controllo sui
servizi affidati, di cui all’articolo 24 del Regolamento necessitano di essere implementati ed è
necessaria una maggiore ed esplicita formalizzazione”, anche la pagina 22 della relazione dice: “in
sostanza dalla data del prelievo del fondo di riserva effettuato nel 2012 le società dimostrano,
attraverso i propri dati contabili una difficoltà pratica a gestire i propri rapporti finanziari,
quantomeno nei confronti del Comune di Abbiategrasso. La tensione finanziaria ipotizzata è
accertata, per quanto dichiarata in fase di risoluzione progressiva, ma anche di necessità di
accompagnamento con misure straordinarie”, in aggiunta, al parere richiesto all’Organo dei
Revisori disponibile agli atti, in occasione della fusione tra AMAGA e AMAGA Energia e Servizi
riporta testualmente… era quel famoso parere, che aspettavamo prima dell’approvazione in
Consiglio Comunale, che non è stato possibile avere. In particolare si dice, dicono i Revisori:
“l’Ente Comunale sembra avere difficoltà all’esercizio del controllo analogo e che il Regolamento
sui controlli delle Società Partecipate è disatteso su molti aspetti”.
Questa è la realtà, quindi non posso che concludere facendo delle considerazioni in
Commissione, come ricordavo è emerso che i ritardi delle risposte e relazioni o adempimenti
regolamentari non dipendono da negligenze, ma dipendono, soprattutto, da pesanti adempimenti
normativi e da carenze della struttura. Spiace constatare che anche dopo un rimprovero, reso
dall’Organo dei Revisore dei Conti di Abbiategrasso vi sia ancora la percezione del fastidio a
rendere conto e spiegazioni al Consiglio Comunale, di quanto sta accadendo dal 2012 in AMAGA
S.p.A., dopotutto fino a novembre del 2016 ci è stato detto che non c’erano problemi e tutto andava
bene e che la società non è in crisi. Certo una gestione in mano ad unici Amministratori non
permette di verificare immediatamente, ciò che ci viene venduto, ben venga quindi il Regolamento
e qui voglio aprire una parentesi e un ringraziamento all’Assessore dimissionario Squeo, il quale
l’aveva fortemente voluto questo Regolamento, che ci ha permesso comunque di capire
effettivamente, anche perché fino a qualche anno fa quando c’era un CdA, quando c’era un
C.d.A.… un altro Assessore? L’aveva fatto forse Lovati, ma non approvato con Lovati, forse
l’aveva abbozzato Lovati, ma era stato approvato successivamente, mi sembra questo Regolamento
comunque, sempre di un Assessore dimissionario si tratta, dimissionario o dimissionato,
probabilmente chi mette mano a quel Regolamento non gli porta molto buono, vabbè al di là della
battuta, comunque ci è stato consentito, quanto meno di capire esattamente, anche perché e qui non
voglio ripolemizzare con il Sindaco là dove si diceva fino a qualche anno fa, è vero l’azienda aveva
un C.d.A. collegiale e all’interno di questo C.d.A. collegiale erano rappresentate le forze politiche,
sia di Maggioranza che di Minoranza, quindi è evidente che bene o male i Consiglieri Comunali
erano informati su ciò che avveniva in azienda.
Da quando c’è stato un Amministratore unico, se non ci viene detto attraverso le
Commissioni o attraverso il Consiglio Comunale è evidente che non possiamo essere messi nelle
condizioni di capire una delle cose effettivamente è in base al Regolamento, il controllo analogo e
tutto quanto siamo nelle condizioni quanto meno di capire quelle che possono essere le criticità,
senza nessun tipo di preconcetto nei confronti dell’azienda stessa, quindi diversamente non
saremmo in grado di sapere, come starebbero realmente le cose, quindi, probabilmente, la mission
aziendale è ritenuta prettamente domestica, come ricordavo prima, più che in house, sinora le parti
si sono invertite, gli indirizzi li davano le società, come nel caso della fusione e non solo quella, e il
Consiglio Comunale ratificava con urgenza, salvo poi avere un parere dei Revisori, che attesta che
non vi era urgenza e che non vi sono documenti disponibili in grado di dimostrare convenienze
economiche e finanziarie, mentre l’attuazione dei controlli è considerata come ingerenza nella
gestione, al di là delle facce di compatimento di Ranzani, queste sono le mie considerazioni. Molto
banali, ma sono queste.
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PRESIDENTE
Ha concluso?
CONSIGLIERE GORNATI - PRESIDENTE GRUPPO P.D.L.
Ho concluso, grazie.
PRESIDENTE
Okay. Ci sono altri interventi?
(Segue intervento fuori microfono)
Allora, Ranzani se vuole intervenire… nel microfono. Ci sono altri interventi? Finiguerra,
prego.
CONSIGLIERE FINIGUERRA-PRESIDENTE GRUPPO CAMBIAMO ABBIATEGRASSO
Grazie, Presidente. Ma, innanzitutto, credo che quanto sollevato dal Consigliere Albini
debba avere fugato questa sera, sarebbe meglio avere la certezza, che i riscontri che il Consigliere
Albini ha richiesto venissero portati in Consiglio Comunale, adesso non so se riusciamo e se,
eventuali discrepanze, come evidenziate dal Consigliere Albini possano inficiare la stessa relazione.
Ciò detto, credo che questo punto all’Ordine del Giorno sia un punto che porta in Consiglio
Comunale tutto un passaggio ed un passato rispetto di AMAGA di dibattiti, di discussioni, di
interrogazioni, di approfondimenti, che non stiamo qui a ripetere e a riportare per andare a
ripercorrere quanto già ampiamente discusso, credo che nelle relazioni, che sono state presentate dal
Sindaco e poi dall’Ufficio per il Controllo Analogo emergano una serie di criticità, che dobbiamo
tenere molto in considerazione, oltre a tutte quelle che ha detto Gornati, io vorrei sottolineare, in
particolare, tutta quella parte che viene suggerita, ma direi più che suggerita … dovrebbe essere
vissuta come obbligatoria da parte dell’Amministrazione per garantire ad AMAGA stessa un futuro
ed una tenuta.
Sul prelievo da 1.200.000,00 Euro, non mi ripeto, ce l’ha detto e ce l’ha ricordato anche lo
stesso Direttore Carini in Commissione, che quel prelievo, credo insieme anche ai prelievi fatti
anche in precedenza da altre Amministrazioni, abbiano messo AMAGA nella condizione di essere
in tensione finanziaria, non ne dobbiamo discutere adesso, ma lo discuteremo credo a breve,
l’eventuale alienazione, quello che porteremo a casa in termini di dismissione per i famosi
3.500.000,00 di Euro, quelli di cui si è parlato anche in Commissione, che potrebbero essere
utilizzati per alleggerire, questo ci diceva il direttore Carini la tensione finanziaria di AMAGA, va
beh. lo dico subito in modo che, eventualmente, anche altri possano convenire o meno su questo
punto, io non credo che andando ad alienare parte del patrimonio e quindi privarci di quello che è il
risultato di investimenti fatti negli anni passati, si possa andare a sanare o comunque ad alleggerire
una tensione, che ha origine diverse da quella che è la tenuta patrimoniale di AMAGA, ma che è
legata appunto a rapporti finanziari.
Ciò detto, mi pare che dal punto di vista sostanziale nella relazione dell’Ufficio per il
Controllo Analogo ci sia un passaggio molto importante, rispetto alla possibilità di AMAGA di
mantenere nel prossimo futuro delle situazioni economiche fondamentali per la propria
sopravvivenza. La gestione in house di servizi fondamentali per noi, come città di Abbiategrasso
può avvenire, può proseguire soltanto se AMAGA si mette nelle condizioni di poter adempiere a
molte di quelle cose che, in questi ultimi mesi abbiamo richiesto e che non hanno visto un
comportamento coerente da parte di AMAGA stessa.
Ci viene ricordato che, per poter andare avanti con la gestione in house, AMAGA deve
portare avanti le stesse politiche amministrative, di controllo amministrativo, di controllo di
gestione, di congruità dei prezzi, che le Amministrazioni Comunali devono garantire e verificare
con tutti i propri fornitori. Deve uscire dal meccanismo sostanzialmente che, essendo una Società
Partecipata al 100% dal Comune di Abbiategrasso sia tutto tranquillo, tutto facile, ma ci si deve, in
buona sostanza, accreditare, si deve essere in grado di dimostrare con le buone pratiche
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amministrative e con la buona capacità di management di essere competitivi sul mercato ed essere
meritevoli di gestire dei servizi strategici, difatto in regime di monopolio, perché noi non stiamo
parlando di una società, che ha bisogno di strategie per… anche di questo, di strategie per andare a
competere sui mercati, ma stiamo parlando anche di una società, di AMAGA che deve garantire dei
servizi in regime di monopolio, che gli vengono affidati direttamente senza competere, perché il
verde lo abbiamo assegnato, senza che ci fosse una competizione, il servizio di gestione calore gli è
stato assegnato senza avere una procedura di competizione, tutto ciò che noi affidiamo direttamente
ad AMAGA non è sostanzialmente passato attraverso procedure di comparazione e quindi il
legislatore, la Corte Costituzionale, la Corte dei Conti, soprattutto, ci invita noi e AMAGA a
adeguare i propri strumenti di controllo, affinché AMAGA abbia sempre quei requisiti per poter
ricevere in house i servizi che il Comune decide di affidare in house ad AMAGA stessa, quindi non
è una cosa di poco conto, perché se ragioniamo sulla prospettiva futura di AMAGA dobbiamo far sì
che, chi gestisce AMAGA faccia le cose per bene e quindi usciamo anche dal meccanismo di
contrapposizione che, ultimamente, ha visto, spesso, chi siede da questa parte e chi siede da quella
come no... “noi vogliamo fare le pulci ad AMAGA, AMAGA non risponde alle richieste”, come se
l’obbiettivo fosse quello di demolire AMAGA, non è mai stato così, l’obbiettivo è sempre stato
quello di consolidare la forza di questa società per mantenere a questa stessa nostra società la
possibilità di restare il nostro partner principale nell’erogazione di servizi fondamentali. Tutta la
partita dei rifiuti è una partita, che riguarda la gestione amministrativa, credo, in moltissimi Comuni
che hanno la gestione diretta dei rifiuti e questo rappresenta forse il 30% della gestione del Comune
stesso.
Noi abbiamo dato ad AMAGA, la gestione del verde, stessa cosa è quindi fondamentale
avere una società, che sia sana dal punto di vista finanziario, ma anche sana dal punto di vista
amministrativo, che rispetti tutti quelli che sono i diktat, che le nostre leggi danno alle nostre
società, purtroppo ci viene evidenziato nelle relazioni, che ciò non è sempre stato negli ultimi anni
così, ci sono moltissime relazioni, controrelazioni, lettere di richiesta, risposte, relazioni dell’Ufficio
per il Controllo Analogo, ma le stesse interviste degli Assessori, che si sono succeduti negli ultimi
anni, che dimostrano come siamo in presenza di una situazione di difficoltà nei rapporti inter
istituzionali tra AMAGA e il Comune, che io mi auguro possano essere superati, anche con quello
che è stato il modo di gestire le Società Partecipate in anni precedenti.
La diffidenza, che spesso le Opposizioni dimostrano in Consiglio Comunale o in
Commissione Consiliare è frutto, spesso, di una mancata informazione, se una società
fondamentale, che gestisce forse il 40% delle attività dell’Amministrazione Comunale, mentre
quando discutiamo di bilancio qua c’è un confronto e ci misuriamo su quelle che sono le linee
strategiche, con un Amministratore Unico ciò non avviene, perché abbiamo pochissimi ambiti in
discutere anche di linee strategiche, né in questo documento né in quello che vedremo poi ci sono
queste linee strategiche, anzi uno degli aspetti, che vengono sottolineati dal nostro Ufficio per il
Controllo Analogo è proprio questo: occorre definire una strategia per questa società, al di là dei
numeri occorre definire una strategia per salvaguardare la società, questo non lo dice Finiguerra,
non lo dice Gornati, lo dicono gli uffici del nostro Comune, che fanno il controllo analogo e che lo
fanno con occhiali non politici, ma con occhiali amministrativi per il buon andamento della nostra
Amministrazione e se ci viene detto dai nostri uffici, che dobbiamo individuare una strategia e,
purtroppo, noi in questi cinque anni questa strategia non l’abbiamo vista, forse, dobbiamo
interrogarci anche su come vengono gestiti gli indirizzi per le nostre società, per la nostra Società
Partecipata.
AMAGA risponde solo ed esclusivamente al Sindaco, ma AMAGA non è la società soltanto
ed esclusivamente del Sindaco, AMAGA è la società della città ed è giusto, credo, a parità di costo,
so che è una proposta, che era stata fatta in precedenza da Gornati, anche riducendo di un Euro i
compensi generali per gli organi di amministrazione, ma prevedere la possibilità che, all’interno di
un Consiglio di Amministrazione ci possa essere una dialettica per portare punti di vista differenti,
per immaginare scenari che oggi, se vogliamo davvero andare a costruire una società che competa
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anche sul mercato e che non risponda soltanto ed esclusivamente ai requisiti necessari per avere gli
affidamenti in house, ma che vada a misurarsi con altre realtà, anche del privato, con altri Comuni,
su altri Comuni, su altri territori dobbiamo definire una diversa strategia e farla emergere dal
confronto.
Oggi, invece, noi abbiamo un’unica testa pensante. Credo che se approfittiamo di questo
passaggio in cui si va ad approfondire, sia il controllo analogo ma, soprattutto, successivamente
sulla modalità per affrontare il consolidamento futuro di AMAGA ci si vorrà ascoltare e, soprattutto
se ci si impegnerà a chiunque sarà chiamato ad amministrare questa città, a rivedere la governance
degli asset principali di questa città, se ci prendiamo questo impegno credo che ci guadagneremo
tutti quanti. Grazie.
PRESIDENTE
Ci sono altri interventi? Albini.
CONSIGLIERE ALBINI – PARTITO DEMOCRATICO
Prima di leggere l’intervento che avevo preparato, volevo fare una premessa che mi sembra
doverosa. Io dirò delle cose che probabilmente vanno un po' così, non saranno belle da sentire però
le faccio con lo spirito, cerco di farlo almeno con lo spirito giusto, perché io dal controllo analogo
mi aspettavo di leggere certe cose che invece non ho trovato, purtroppo.
Leggendo questa relazione mi è venuta in mente una canzone che è quella bella senza anima
di Cocciante. La relazione pone parecchia enfasi nell’evidenziare alcuni aspetti di criticità relativi
alle Aziende Partecipate del Gruppo AMAGA, ma lo fa in modo asettico sena anima appunto, mi
sembra solo un documento accusatorio che giustamente fa le pulci all’operato di una Partecipata, in
questo caso il gruppo AMAGA, e pure indicando nelle conclusioni correttivi che sarebbe opportuno
porre in essere non dice quali potranno essere gli impatti in termini organizzativi, di carichi di
lavoro, di efficienza e di risvolti finanziari. Nelle conclusioni del documento si dice testualmente:
“È importante definire le azioni che consentiranno la realizzazione delle intenzioni strategiche
indicandone l’impatto in termini economico finanziari, la tempistica stimata per la realizzazione, la
descrizione degli investimenti che saranno realizzati, l’impatto organizzativo delle singole azioni,
ma soprattutto le condizioni di vincoli che possono influenzare la realizzabilità delle azioni con un
piano di recupero a fronte di eventuali criticità”. E qui termina la citazione.
Ecco, io mi aspettavo di trovare nella relazione la verifica di questi aspetti, aspetti che mi
fanno capire il perché avvengono certe cose e non guarda che succede questo, evidenziare le
criticità diventa un mero esercizio contabile e non costruttivo se non parti dalle analisi delle cause
facendo un esame dettagliato e completo di quella che è la struttura organizzativa, di come si
svolgono i processi decisionali, di come si perseguono gli obietti e quali siano le risorse umane e
materiali che l’azienda ha a disposizione. Faccio qualche esempio, leggo nella relazione che le
Società Partecipate hanno difficoltà a fornire tempestivamente i dati richiesti, sarebbe utile sapere a
quanto ammonta questo ritardo, capire perché il fenomeno si verifica infine individuare con le
Partecipate correttivi da porre in essere per ovviare a tale inconveniente.
Sappiamo che durante l’anno è scaduto il C.d.A. di AMAGA Energia e Servizi e si è dovuto
quindi attendere il suo rinnovo per approvare la semestrale, le forze a disposizione sono state
dirottate in buona parte al processo di fusione tra AMAGA ed AMAGA Energia e Servizi, la
frammentazione in tre società come ricordava anche il Consigliere Gornati, moltiplica tutti gli
adempimenti di trasparenza richiesti sul piano civilistico e non ultimo quelli sulla trasparenza
amministrativa richiesti da ANAC.
Questi tre fatti per esempio, io nella relazione mi sarei aspettato di trovare che impatto
hanno avuto su questi ritardi. Si poteva fare diversamente? Come è intervenuto l’ufficio per ovviare
a tale inconveniente? Una volta individuato il problema a quale conclusione si è giunti? Si è
sollecitato il socio di maggioranza ad un proprio intervento? Si è provveduto a richiamare in modo
ufficiale gli amministratori inadempienti? Secondo me la relazione deve dare queste risposte,
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perché sulla base di queste risposte che il socio di maggioranza interviene. I numeri tante volte
parlano, ma non sempre lasciano capire quale sia la verità.
Nella stessa relazione viene citato che l’Ufficio di Controllo sugli organismi partecipati,
anche qui cito testualmente: “Rappresenta necessario ingranaggio che consenta di trasmettere gli
obiettivi e di esercitare relativo controllo senza che lo stesso rappresenti un mero adempimento ma
si connaturi nel modello di programmazione, gestione e controllo a livello di Gruppo Comunale”.
Sarebbe opportuno evidenziare nelle premesse del documento e questo penso lo do come consiglio
per il futuro, quali siano state le azioni che l’ufficio ha posto in essere verso le Partecipate durante
l’anno per trasmettere gli obiettivi e per esercitare un controllo costante e continuo per poter così
verificare la rispondenza delle aziende. Lo ritengo un passaggio importante, perché senza questa
documentazione risulta difficile se non impossibile, valutare un aspetto importante dell’operato
degli amministratori e cioè la loro pronta risposta e relativo adeguamento a quelle che sono le
osservazioni e i rilievi del socio di maggioranza.
Leggo testualmente un altro passo della relazione: “Il Gruppo denuncia uno stato di tensione
finanziaria derivanti principalmente dal prelievo dal fondo di riserva effettuato nel 2012”. Solito
problema che viene avanti e che risale ormai ad un delibera del Consiglio Comunale del 2011, non
del 2012 del 2011. Se la tensione finanziaria dovuta principalmente a questo aspetto, la si potrebbe
superare semplicemente incassando il saldo del canone di gestione di ALD, ma forse non è tutto lì il
problema. La situazione debiti e crediti verso il Comune, evidenzia un delta a favore del Comune e
pari a circa 1.001.000,00 di Euro con le rettifiche mi ha spiegato prima Fasson, delta che dovrebbe
diventare positivo alla fine del prossimo anno in quanto i mutui di Navigli Ambiente scadranno alla
fine del 2017, che è la parte praticamente che crea lo sbilancio.
In questo ambito se si analizzano meglio i dati dal punto di vista dei flussi Comune
AMAGA, possiamo notare come la tensione finanziaria verso il Comune cambia disegno con un
delta positivo verso AMAGA di circa 400.000,00 Euro alla fine del 2017. Sarebbe opportuno a
questo punto rivedere la pianificazione dei versamenti del Comune verso AMAGA onde evitare per
il futuro altri episodi di tensioni finanziaria causati dal socio di maggioranza, quindi da noi, tensione
finanziaria che visti i bilanci se non ricordo male vale circa 190.000,00 Euro di oneri finanziari che
paghiamo alle banche.
Ho citato solo alcuni passaggi della relazione si poteva fare bene una cosa, sulla CIMP o su
altri aspetti più tecnici, ma preferisco tornare su quello che ritengo sia la parte più importante e
purtroppo carente della relazione. Il Consiglio Comunale ha la necessità di capire il perché
avvengono le cose a noi non basta essere informati di come stanno le cose, abbiamo il bilancio, la
nota integrativa, la relazione dei revisori ci dicono già in modo esauriente tutto quello che dobbiamo
sapere, quello che non possiamo sapere è il perché le cose stanno in un modo piuttosto che in un
altro ed è in funzione delle risposte a questi perché che ci assumiamo le responsabilità di prendere
delle decisioni.
La delibera che ci viene sottoposta, come diceva il Sindaco all’inizio, è una presa d’atto
della relazione e in tale ottica non ho nessuna preclusione ad approvarla, personalmente è proprio in
forza delle motivazioni che ho elencato, pur apprezzando la mole di lavoro svolto e dando una
tiratina di orecchi in modo benevolo per qualche trascurabile copia, incolla da Internet non la
condivido in alcune conclusioni e considerazioni che ritengo parziali e non esaustive. Ho sempre
ritenuto che la parte burocratica negli enti pubblici sia garanzia di trasparenza e correttezza dei
comportamenti ma non deve diventare una costante ed esasperata preoccupazione per la forma e
tantomeno far cadere qualsiasi iniziativa in un labirinto di vincoli normativi sostenute da sole
enunciazioni di principio senza badare alla sostanza.
PRESIDENTE
Ci sono altri interventi? Gay, prego.
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CONSIGLIERE GAY – OFFICINA DEL TERRITORIO
Grazie, Presidente. Allora questa è la seconda relazione presentata secondo le disposizioni
dell’Articolo 13 del Regolamento per l’esercizio del controllo analogo sulle Società Partecipate dal
nostro Comune. La prima è stata presentata a questo Consiglio per la votazione con cinque mesi di
ritardo rispetto alla data prevista del Regolamento che è il 30 settembre di ogni anno. Questa la
votiamo con solo quattro mesi di ritardo quindi direi che da questo punto di vista si può notare un
certo miglioramento.
Ma a parte gli scherzi, direi che leggendo questa relazione ci si accorge che in questo anno
qualcosa nel controllo che questa Amministrazione può effettuare sulle società del gruppo
AMAGA è migliorato. In questo anno infatti ci sono stati una serie di passaggi tra cui alcune
Commissioni specifiche dove è stato possibile avere nei dettagli in più rispetto alla situazione
finanziaria, ma anche gestionale della società, ciononostante la relazione stessa evidenzia tutta una
serie di ulteriori miglioramenti che sono necessari a un più efficace controllo sulle società stesse
come previsto anche dall’evoluzione della legislazione in materia. Bisogna evidenziare anche che
delle lacune nella possibilità di controllo sono state create anche in alcuni casi da questo stesso
Consiglio Comunale, infatti come evidenziato dalla stessa relazione non sono stati possibili alcuni
raffronti perché il budget 2016 non è mai stato approvato da questo Consiglio a causa di una
richiesta di rinvio di alcuni componenti della Maggioranza alle quali le Opposizioni si sono opposte
a suo tempo. La stessa relazione preparata servizi, rapporti con organismi partecipati evidenzia una
serie di situazioni ampiamente migliorabili nei controlli che esercitiamo sulla società controllata del
nostro Comune. Innanzitutto per quanto riguarda il budget presentato dalla società dove vengono
evidenziati una serie di ulteriori adempimenti che sarebbero necessari, come ad esempio arricchire
il rendiconto finanziario con anche le previsioni di pagamenti dei crediti vantati dal Comune, che
poi è un argomento critico che abbiamo trattato varie volte in questa sede oppure la definizione di
più precisi obiettivi gestionali, anche per quanto riguarda il controllo sui servizi vengono
evidenziati una serie di miglioramenti necessari.
Siamo riusciti poi finalmente ad avere una relazione per quanto richiesto al punto 4 della
delibera numero 9 del 2016 di questo Consiglio, relazione che avrebbe dovuto essere presentata
entro maggio, ma che è stata posticipata varie volte e della quale finalmente riusciamo ad avere
un’analisi da parte dell’ufficio competente sulla base dei dati forniti dalla società. Da quello che
possiamo leggere in questa relazione il punto che risulta più critico è relativo al piano di rientro dei
debiti verso il Comune in quanto questo non viene dettagliato e viene ricollegato a degli interventi
straordinari che presumiamo essere la cessione delle quote di partecipazione in ALD e quindi
qualcosa che non è immediatamente e facilmente realizzabile. Sarebbe interessante ad esempio
avere un maggior dettaglio sul piano di rientro di questi.
Quindi, sulla base di queste considerazioni il nostro giudizio per quanto riguarda il controllo
analogo è in sé e per quanto riguarda la sua certificazione da parte di questo Consiglio è che
nell’ultimo anno si sono visti decisamente dei miglioramenti ma ancora i passi da fare per avere una
effettiva visibilità di tutti i dettagli finanziari, gestionali, operativi della società sono ancora molti. È
necessario però in questa sede andare un po' oltre la mera valutazione sul controllo analogo e di
evidenziare ancora una volta una serie di criticità che emergono dalla relazione stessa, in particolare
relativamente alla nuova normativa sulle società partecipate che prevede tutta una serie di
adempimenti con tempistiche, anche molto stringenti, da finalizzare entro i prossimi mesi.
Quindi, il nostro auspicio è che la società e gli uffici comunali lavorino in modo sinergico il
più possibile per poter permette a questo Consiglio Comunale di espletare le proprie funzioni
appieno secondo quanto la legislazione vigente prevede, superando anche quelle tensioni o quelle
incomprensioni, quei mancati allineamenti che dalle relazioni in nostro possesso si evidenziano
tant’è che è se confrontiamo la relazione presentata dall’ufficio comunale competente in materia e
quella presentata da AMAGA, risulta evidente che le chiavi di lettura di alcune situazioni sono in
taluni casi anche molto distanti. Quindi, auspichiamo veramente che la società e gli uffici comunali
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possano lavorare in modo proficuo nei prossimi mesi perché gli adempimenti sono veramente
pressanti e se le tempistiche saranno confermate non c’è assolutamente tempo da perdere.
Questo discorso vale anche per quanto riguarda la definizione dei contratti, come più volte
evidenziato non è assolutamente possibile che si pretenda dalla Società una programmazione
pluriennale quando il Comune non è in grado di fornire affidamenti in tempi brevi e in molti casi
prosegue a prorogare i contratti in essere con delibere di Giunta, un esempio lampante di ciò è
l’appalto calore. Gran parte dei piani industriali di AMAGA si basa sui rilanci e sugli investimenti
operati in questo settore e il contratto con il nostro Comune è scaduto nel 2014 e non siamo ancora
stati in grado di definire un nuovo contratto o di individuare quale dovrebbe essere il modello
gestionale più opportuno per i prossimi anni. Ci auguriamo vivamente che questa tendenza possa
cambiare al più presto. Grazie.
PRESIDENTE
Ha chiesto di intervenire il Sindaco, però io ho avuto un problema di connessione con il
telefonino e adesso leggo la mail di Niccoli che dice che è all’estero e non è… quindi giustifica la
sua assenza. Prego.
SINDACO
Prima volevo fare un chiarimento su una osservazione che ha fatto il Consigliere Finiguerra
sul discorso del Consiglio di Amministrazione. Il Decreto Madia 175 del 2016 l’Articolo 11 dice
che: “L’Organo Amministrativo delle società a controllo pubblico è costituito da un amministratore
unico”. Solo con il Decreto del Presidente del Consiglio che dovrebbe essere attuato entro sei mesi
dall’entrata in vigore del presente Decreto, quindi dovrebbe arrivare se arriverà a fine febbraio,
saranno definiti i criteri in base ai quali per specifiche ragioni di adeguatezza organizzativa si può
prevedere il Consiglio. Quindi, la norma viene interpretata fintanto che il Decreto non verrà attuato
e quindi direi in vigente il discorso che si predilige l’amministratore unico.
Per quanto riguarda il punto su cui si sta discutendo, ne abbiamo già parlato più volte
quest’anno e io, mi spiace quanto dice Gornati, io non ho mai sottovalutato le preoccupazioni nei
confronti dell’azienda o meglio le ho sempre avute dal 6 giugno del 2012, quando sono diventato
Sindaco. Perché io, a me non piace mai fare confronti con il passato, però bisogna dirle le cose
sennò sembra che quest’anno AMAGA è andata in una crisi pazzesca, che se ne è dovuto parlare
dieci volte in Consiglio Comunale, quando invece ci sono documenti che dicono ben altro e vorrei
anche stasera chiarirne qualcuno perché è importante ragionare su questi temi, prendere le cose da
dove nascono e non da dove arrivano all’improvviso.
Io voglio ricordare il parere dei revisori dei conti visto che Gornati è molto attento al parere
dei revisori, sul bilancio 2011 del Comune di Abbiategrasso. Quindi i revisori del Comune nominati
dal Consiglio Comunale, non a estrazione come adesso, che dicevano espressamente così: “Viva
preoccupazione per le carenze informative che ostacolano i rapporti tra l’Ente e la Società
Partecipata permeando di limitata trasparenza gli aspetti gestionali della stessa. A tale fine per
prevenire possibili impatti negativi sul bilancio dell’Ente si sollecita l’Amministrazione affinché
proceda con sollecitudine ad intraprendere gli ormai indilazionabili provvedimenti volti a ristabilire
un modello di governance e di relazioni più efficaci con la suddetta Società. Revisore dei conti sul
bilancio 2011”. Quindi, noi ci siamo insediati e abbiamo trovato questo parere che ci dice
attenzione ad AMAGA perché sta facendo questa, è in questa situazione e a quel tempo il
Consigliere Gornati era, non era nessun Presidente del Consiglio Comunale, quindi il garante
innanzitutto di questi rapporti tra Società ed Ente. È importante capire quindi, in questa fase di
valutazione di cosa stiamo parlando questa sera di un controllo analogo giustamente, che mette le
pulci sull’operato di AMAGA e deve farlo come dice Finiguerra e l’Organo che ci permette di fare
questo controllo, però prima di fare delle valutazioni volevo ricordare che sempre in quel famoso
2011 AMAGA aveva un debito di 15.800.000,00 Euro con fornitori e debiti vari e 8.900.000,00 di
debiti con le banche, quindi un totale di 24.700.000,00 Euro di debiti. All’epoca c’era un Consiglio
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di Amministrazione, il famoso Consiglio di Amministrazione che informava tutti i Consiglieri. Io
dico, ma avete informato i Consiglieri che c’era questo debito? Non ha mai informato i Consiglieri
che l’azienda stava andando alla deriva con questi debiti? E c’era un Consiglio di Amministrazione
formato da cinque membri, ricordo anche i nomi che non faccio, adesso abbiamo un Consigliere di
Amministrazione Unico che l’anno scorso si è presentato in Consiglio Comunale e in Commissione
otto volte è venuto ad Abbiategrasso otto volte. Poi se qualcuno è andato via dal Consiglio o
qualcuno non è venuto in Commissione, questo è un altro paio di maniche. Quindi, ad oggi partendo
da questa analisi, noi possiamo dire che proprio perché ci siamo preoccupati dell’azienda, abbiamo
cercato di lavorarci dentro e di andare a fare delle scelte che portassero a sistemare questa
situazione. A fine 2015 quindi con bilanci approvati, noi ci troviamo i debiti ridotti a 1.877.000,00
Euro con i fornitori e 3.800.000,00 con le banche, quindi a 5.600.000,00 con una riduzione in
cinque anni, una riduzione del 78% dei debiti in cinque anni di crisi economica, con tutte le
variabili che sono successe sulle Partecipate. Quest’anno abbiamo votato i bilanci delle nostre
aziende, che come ha detto Gornati, sono comunque inutili seppur limitato e quindi una situazione
che va a consolidare anche il 2014 e quindi in questi anni non è che ci si è sbattuti dell’azienda, anzi
si sono fatti dei passi importanti per portare a una diversa situazione. Questo non basta, non basta
perché, perché oggi le regole e le normative impongono soprattutto nei confronti dell’Ente dei
parametri di efficienza diversi, cioè l’equilibrio di cassa per quanto riguarda le Amministrazioni
Comunali che quindi devono incassare automaticamente i crediti che hanno e quindi hanno imposto
al Comune di Abbiategrasso di dire ad AMAGA, da oggi in poi devi pagarmi più in fretta perché io
devo andare al più presto al pareggio e quindi avremo tutto il tempo sul punto dopo di valutare il
futuro di AMAGA.
E anche per quanto riguarda le farmacie di cui si è parlato anche in Commissione, nessuno
non vuole approfondire, cercare di migliorare, come sono emersi, però anche qua ricordo fine 2011
perdita delle farmacie di 145.000,00 Euro. I numeri che dico sono tutti documentati quindi non li
sbaglio sono sicuri. Fine 2011 145.000,00 Euro di perdita. Fine 2013 113.000,00 Euro di perdita.
Fine 2014 30.700,00 di perdita. Fine 2015 24.000,00. Non ho il bilancio fine 2016 ma penso che sia
ancora migliorativo. Quindi vedete che, allora su AMAGA abbiamo detto tante cose, sono il primo
a dire che dovremo fare di tutto perché come diceva anche il Consigliere Finiguerra diventi sempre
più competitiva non tanto sul prezzo ma secondo me sulla qualità, poi se c’è anche il prezzo bene
però io da una Azienda Partecipata pretendo innanzitutto la qualità che non l’utile di esercizio che
mi interessa relativamente. Su questo abbiamo detto tutto però nello stesso tempo non possiamo
buttare a mare tutto il lavoro fatto in questi anni che per me è molto importante e i numeri lo
dicono, poi le disquisizioni politiche ci stanno in questo consesso, però se sono accompagnati da
numeri hanno un senso sennò restano solo così delle belle prove di forza o di, come possiamo dire,
di sponsorizzazioni visto che si avvicinano le elezioni, ma non portano a nessun futuro positivo e
concreto di scelte importanti che l’azienda dovrà fare.
PRESIDENTE
Ci sono altri interventi? Ceretti.
CONSIGLIERE CERETTI – PRESIDENTE GRUPPO VIVERE ABBIATEGRASSO
Grazie, Presidente. Beh mi tocca riparlare del controllo analogo, sapete che io sono come
dire il partigiano del controllo analogo, partigiano di una legge che prevede giustamente che ci
siano degli elementi provanti sulla, così, sulla conduzione dell’azienda, sull’andamento economico,
eccetera. Dico questo perché ho sentito che chi è un po' tiepido invece sul controllo analogo e
invece da questi dati e anche riprendendo le ultime così, report di Arrara, del Sindaco si vede che
c’è stato grazie anche a questo, lente di ingrandimento che è il controllo analogo c’è stato
comunque un miglioramento. Poi quali siano le ragioni per cui il Consiglio Comunale di allora
approvava quasi all’unanimità un debito in una situazione di quel genere bisognerebbe andare a
leggere bene le cose che non è proprio così, insomma. Gli investimenti, le cose che si sono fatte poi
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va beh la legge che ha portato a toglierci i pezzi importanti, farci pagare, però le regole… insomma
una serie di cose che tutti sanno sono avvenute.
Quello che però mi preme dire è che per fortuna c’è il controllo analogo ma lo dobbiamo
secondo me, io ne sono fanatico magari, bisogna vederle come un’opportunità per l’azienda non
solo come un fatto che ci sono i rompiscatole dell’Amministrazione che vanno a vedere, cioè
bisognerà trovare un punto di equilibrio, bisognerà che il Consiglio e il Sindaco per il Consiglio,
pretenda che ci sia questo punto di equilibrio, ma non perché bisogna perdonare le marachelle
quando le fanno, non le devono fare le marachelle devono aiutare perché non le facciano. Perché fra
un po' a elezioni avvenute qualcun altro prenderà in mano. Gli stessi? Non penso. Ci sarà qualcuno
di diverso che dovrà prendere in mano la situazione e non vorremmo che questo venisse a dire, farci
le pulci, non avete controllato. Noi abbiamo controllato e abbiamo visto che intanto le tensioni
finanziarie si stanno attenuando e questo è un dato positivo. Si potevano attenuare di più? Boh, io
penso di sì, però non ho gli elementi, il controllo analogo mi aiuta a capire che magari qualcosa
viene fatto. Per esempio c’è stato un periodo che con questa situazione, cioè, in una situazione nella
quale AMAGA doveva andare a recuperare su una tensione finanziaria tra debiti e crediti che era
consistente, io mi sono opposto e insieme a me altri, perché ci fosse da parte di AMAGA l’andare
ad affittare per 180.000,00 Euro i capannoni della P.L.P. per dieci anni, 1.800.000,00 Euro
diventavano. Ce n’erano così bisogno? Siamo andati avanti lo stesso, il Comune aveva così bisogno
di liberarsi… Insomma alla fine ci si è stretti un po', diciamo, però si è risparmiato sull’andamento
che era, sarebbe stato altamente adesso, oneroso per queste tensioni finanziarie.
Per entrare ancora negli elementi di esempio che mi pare importante, ma non fanno scuola
però sono solo esemplificativi, è chiaro che quando vado a vedere le entrate per le fiere e vedo che
le entrate per le fiere stimate sono più o meno, perché gli abbiamo dato le fiere da fare, più o meno
le stesse sia quando si fanno tre fiere che quando se ne fanno due, evidentemente c’è qualcosa che
non è stato registrato. Possibile che la parte commerciale di entrate sia sempre più o meno la stessa?
Dovrebbe cambiare in relazione al numero delle fiere che vengono fatte, così mi ricordo io se mi
ricordo bene, non ho perso la memoria da questo punto di vista oppure, perché non viene
implementata la parte commerciale e quindi quella che un padiglione costa al Comune un certo
valore, perché è costato ai tempi in termini di miliardi, 1.200.000.000,00 non abbia una redditività
maggiore? C’è di mezzo una Convenzione? La Convenzione con chi… va rivista? Non lo so,
qualche proposta deve venire, però l’attività commerciale in questo momento sul cibo, ricordiamoci
Milano è stata sede di EXPO è stata esplosiva, è stata una dei motori di traino per la nostra città di
Milano e anche per il nostro territorio e per l’Italia, insomma. Quindi, su queste cose delle fiere mi
pare che ci sia stato un po', come dire di superficialità che è meglio che il controllo analogo faccia
vedere con i conti che è così e che quindi deve essere cambiata questa cosa. Per cui tornando a
ragionare su questi, altri elementi che qui appaiono e sono secondo me da vedere nel periodo più
lungo, sono da mettere in discussione e le carte ce lo consentono di farlo.
La vendita o no delle farmacie. Ricordiamoci che allora era in Consiglio Comunale c’era il
Sindaco Albetti, ci fu questa trovata di far diventare, in questo c’era anche il Consiglio di
Amministrazione di AMAGA che erano d’accordo, far diventare le farmacie la cassa, il bancomat
di AMAGA. Io non ero d’accordo, la Maggioranza si espresse diversamente però adesso leggo che
si vuole fare un’operazione inversa. Ma non è meglio pensare, come si sta facendo, come sta
avvenendo dai dati perché è cambiata un po' la disposizione, si è persa una sede che era stata presa
pensando di rilanciare le farmacie in viale Sforza, invece è andata come è andata, ci è costata, si
vede che l’andamento c’è dico anche che tendenzialmente, la popolazione avrà sempre più bisogno
di farmaci, quindi, l’attività commerciale delle farmacie mi pare sia da tenere cara, cioè sia una
delle condizioni, prima almeno aspettiamo a metterla in discussione facciamolo vedere questo
specchio e mettere in discussione da chi verrà dopo di noi, dopo questi Consiglieri, insomma.
Prendere una decisione adesso mi sembra affrettato e rischioso di essere poi criticati perché
abbiamo fatto delle operazioni che potevano aspettare di fare, ma anche perché ripeto, la tendenza
delle farmacie di diventare produttive è sicuramente nelle cose e la buona organizzazione delle
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farmacie, sicuramente farà aumentare anche, ridurre il magazzino, pagare i fornitori, non avere
oneri sui fornitori ed avere anche qualche utile in più.
Questo per dire ancora che cosa, per dire che insomma tutti gli elementi di equilibrio che
sono venuti avanti, gli squilibri che si stanno correggendo, hanno bisogno di una direzione politica
che dica, da questo Consiglio e da questo Sindaco, guardate litigate anche, accapigliatevi,
strappatevi i capelli, fate quello che volete, ma presentate i dati con le tendenze e con le proposte
che servono per capire come si fa a migliorare. Il management deve essere, come dire, deve essere
appropriato, omogeneo, deve avere le capacità di fare le cose perché altrimenti noi non sappiamo
cosa costa il personale. È in linea con quelli che sono i costi delle altre aziende di questo tipo?
Spero non siano in linea con i costi delle aziende di Roma, perché ne abbiamo sentito di tutti i
colori su questa città e sulla Sindaca Raggi, si è in linea magari con Legnano non lo so. Abbiamo la
possibilità di parametrare e qui non c’è e capire se quelli che sono lì hanno una competenza e
dimostrano la capacità di essere giustamente pagati per quello che fanno e quello che fanno è
produttivo? Questo è quello che ci serve, poi lo vedremo nel Piano Industriale magari un po', però
certamente questi sono gli elementi, perché è vero che AMAGA svolge un servizio cruciale in tanti
servizi, qualcosa come qualcuno diceva il 30% e il 40% dei servizi che presta all’Amministrazione
e poter risparmiare su quei servizi e farli diventare più efficienti vuol dire avere in cassa qualcosa di
più e avere una redditività maggiore. Che non si riesca ad andare, c’era un passaggio che mi aveva
allarmato ma adesso non voglio tornare indietro su questo sennò sono sempre quello che vuole le
pulci, insomma, che non si possa riscuotere quello che era… Cose’era quello che si faceva fatica a
riscuoterla? La cosa, incassare la cosa… ma perché ci deve essere questa difficoltà ad incassare.
Ecco, io penso che il Sindaco sia delegato a chiedere perché queste cose non succedono. Chi
è che è inadempiente di fronte a questa necessità di incasso, che vuol dire tra l’altro andare ad
abbassare i debiti con le banche, perché se questi incassi arrivano in tempi utili vuol dire che noi
non dobbiamo esporci per pagare gli stipendi, per pagare queste cose. Si tratta di avere in mano
questi elementi senza crocifiggere nessuno però neanche pensando che gli altri siano fessi,
insomma. L’equilibrio tra questo ci deve essere i conti sono lì per quello. Ricordiamoci che laddove
non si è stati severi in questo senso come è successo purtroppo nelle bolle finanziarie che abbiamo
subito e subiamo anche sulle banche eccetera, hanno portato adesso ad avere che queste agenzie di
rating che imbrogliavano a pagare delle multe miliardarie. Questo il controllo analogo
evidentemente non lo facevano raccontavano delle frottole, noi abbiamo bisogno che ci sia
seriamente, questo elemento, sia competitivo quindi, l’accapigliarsi vuol dire essere competitivo,
dimostrare che chi controlla è più bravo di chi esegue deve essere nelle cose, deve essere se vuoi
regolamentato, regimentato perché non diventi una sfida all’ok Corral, io non ti do il documento, tu
non puoi chiedermelo, tu sei… e poi si arriva all’insulto, ma queste sono le dinamiche che ci
servono per essere meglio probabilmente, come diceva il Sindaco Arrara, di quello che succedeva
qualche anno fa dove invece c’erano tutti i rappresentati dell’ordine costituito e poi avvenivano
questi debiti che abbiamo visto. Io penso che ci sia questa possibilità, adesso vedo la situazione
ancora un po' stagnante però il controllo analogo, ripeto, deve andare in questa direzione, cerchiamo
di farvelo andare.
PRESIDENTE
Ci sono altri interventi? Ranzani, prego.
CONSIGLIERE RANZANI – PRESIDENTE GRUPPO PARTITO DEMOCRATICO
A parte che condividendo l’intervento di Albini, però mi pongo una domanda. Se un
cittadino entrasse o fosse entrato venti minuti fa, mezz’ora fa in questa sede, non intuiva che
probabilmente si parlava di una Partecipata e dell’Ente, si parlava di due avversari agguerriti che ne
combinano di tutti i colori e che chiaramente creano tensioni e problematiche. Io penso, lo diceva
qualche Consigliere prima, innanzitutto ho troppo rispetto per chi amministra AMAGA per poter
pensare che queste persone siano lì a nascondere o fare qualche marachella o chissà cosa mettere
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sotto il cassetto. Io penso che se in passato, il Sindaco prima aveva portato dei dati dove
effettivamente anche la situazione in passato purtroppo, dico purtroppo perché qui non si tratta di
vedere chi è stato più bravo chi è stato meno bravo, ma anche in passato queste situazioni c’erano,
oggi i dati ci dicono che la situazione è notevolmente migliorata, qualche Consigliere anche di
Opposizione dice si comincia ad intravedere un cambio di tendenza. Vuol dire che effettivamente il
Consiglio Comunale comunque ha interagito e AMAGA stessa ha voluto naturalmente portarsi a
confronto con l’Amministrazione, con il Consiglio stesso. Pertanto io vedrei in positivo quello che
sta avvenendo, nel senso che la situazione di per sé sia a livello finanziario, a livello patrimoniale
che a livello anche di rapporti sta notevolmente cambiando. Pertanto io ritengo che oggi come oggi
bisogna esprimere forte fiducia e forte consapevolezza, io lo condivido, che Ente Comunale e
AMAGA devono sicuramente aumentare nella sinergia, ma la sinergia che sta già avvenendo i dati
lo dicono. Pertanto, effettivamente se alcune situazioni sono ancora situazioni da rivedere, per carità
si sta lavorando in materia, è altrettanto vero che molte risposte sono arrivate. Mi ricordo che in
Commissione qualcuno diceva, ma arrivassero quei famosi 3.500.000,00 Euro da ALD questi si
userebbero solamente per coprire…? No, Carini penso sia stato molto, molto fermo su questo, gran
parte di questa cifra sarà prodotta per investimenti. Vuol dire che c’è la volontà anche solo indirizzo
appunto dell’Amministrazione stessa, di vedere un futuro diverso, un futuro che sicuramente sta
iniziando adesso e sta cambiando, perciò io ritengo che situazioni critiche ce ne sono, nessuno le ha
nascoste ma la situazione di per sé sta evidentemente cambiando.
Perciò io chiedo naturalmente oltre, faccio una richiesta specifica ad AMAGA veramente di
continuare in questo rapporto, ecco l’Amministrazione soprattutto di far sì che le documentazioni
arrivino, però chiedo anche a questo Consiglio Comunale di avere più fiducia anche in chi
amministra questa società, perché a me pare che troppe volte sia messo in discussione tutto questo.
Io ho sentito anche negli interventi precedenti, insomma, quando in passato c’era un Consiglio di
Amministrazione, i vari Consiglieri erano comunque naturalmente veicolatori, veicolanti di quello
che succede nell’azienda, però mi pare che i risultati stessi non fossero così buoni. Perciò quello che
chiedo è questo, ma per il bene della società, per il bene del futuro di questa azienda è importante
innanzitutto che si, non costituisca, che aumenti questo rapporto di fiducia che a me pare che tante
volte non si intraveda.
PRESIDENTE
Ci sono altri interventi? Finiguerra, prego.
CONSIGLIERE FINIGUERRA–PRESIDENTE GRUPPO CAMBIAMO ABBIATEGRASSO
Grazie, Presidente. Dunque vorrei entrare un po' più nello specifico di quello che è stato
l’intervento di Albini, più che altro per capire…
PRESIDENTE
È il secondo intervento, cinque minuti, prego.
CONSIGLIERE FINIGUERRA-PRESIDENTE GRUPPO CAMBIAMO ABBIATEGRASSO
Se ho capito bene, il Consigliere Albini muoveva un appunto al nostro ufficio per il
controllo analogo, perché se nel suo intervento ha manifestato un legittimo disappunto rispetto al
fatto che la relazione non individuasse delle vie di uscita, credo che sia il caso di ricordarci e questo
lo dico per spezzare una lancia a favore dei nostri uffici, che la relazione sul controllo analogo non è
una relazione che indica le linee strategiche da seguire o comunque…
(Segue intervento fuori microfono).
No, tu dicevi viene fatto un confronto debiti-crediti, le criticità… viene fatto quello che è
previsto dal Regolamento. Le cause, il Regolamento non prevede di cercare le cause il Regolamento
sul controllo analogo ricordiamoci che cosa prevede rispetto alla relazione l’Articolo 13 e no ma
questa è la relazione in base all’Articolo 13.
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(Segue intervento fuori microfono).
No, ma credo che però sia importante, sia un dato per questo Consiglio Comunale di questa
sera evidenziare, è un appunto positivo che ti sto muovendo, nel senso che si sentono voci critiche
da parte della Maggioranza rispetto al lavoro dell’Amministrazione e però io credo che il lavoro che
è stato fatto dall’ufficio per il controllo analogo sia corretto, però va bene che ci sia questo tipo di
rilievo.
Credo però che ci si debba anche intendere su quello che è l’oggetto della delibera perché
non vorrei che ci fosse qualche malinteso. Il Consiglio Comunale spesso si pensa che una delibera
che dà atto, prende atto sia una delibera in cui non, cioè l’approvazione della relazione equivale ad
una presa d’atto che significa, diamo a questo atto la forza di atto amministrativo è un’approvazione
sostanzialmente quindi, si va a certificare che quanto contenuto nella relazione corrisponde al vero.
Anticipo quindi anche la mia dichiarazione di voto, il mio voto sarà un voto contrario. Volevo, però
ricordare una cosa al Sindaco non voglio entrare nel…
(Segue intervento fuori microfono).
No, dico che le relazioni sul controllo analogo dell’Amministrazione se le vota la
Maggioranza, credo che sia diverso perché non ho partecipato, evidentemente non sono parte attiva
nell’Amministrazione sono parte che controlla fino a prova contraria. Però…
(Segue intervento fuori microfono).
Certo. Però volevo ricordare un passaggio dell’intervento del Sindaco, non voglio entrare
nel merito delle querelle tra Arrara, Gornati, il PD, il Centro Destra, però mentre parlava il Sindaco
e rimbrottava e ricordava a Gornati che c’erano mancanze, c’erano debiti anche nel 2011. Io la
domanda che mi veniva spontanea era, ma l’Opposizione nel 2011 dov’era? Perché se noi siamo
qua oggi anche a fare le pulci o ad approfondire il tema di AMAGA è perché credo che sia un dato
importante per la città di Abbiategrasso, c’è stato qualcuno che ha fatto l’Opposizione in questi
anni, perché nel 2011 negli anni in cui c’era al Governo Albetti non è stato fatto un
approfondimento, io non me le ricordo le interrogazioni, le verifiche, le richieste di audizioni in
Commissione, le…
(Segue intervento fuori microfono)
No, forse anche quando c’era il Presidente Matarazzo all’AMAGA, non mi ricordo che
c’erano state delle interrogazioni, delle richieste però se il Sindaco ci dice che adesso stiamo
migliorando vuol dire che prima stavamo peggio e quindi, chi non ha fatto l’Opposizione allora? Io
non c’ero io ero a Cassinetta e il parere dei revisori dei conti erano sempre perfetti.
PRESIDENTE
Allora, qui più di una volta sta venendo fuori la questione dei Consigli di Amministrazione
che c’erano nelle varie cose, io ero al Consiglio di Amministrazione dell’AMAGA ed ero stato
indicato dalla Minoranza allora. Voglio sottolineare il fatto che a ogni bilancio di previsione, a ogni
bilancio consuntivo, a ogni budget consuntivo io mettevo a conoscenza sempre la parte che mi
aveva indicato. Okay. Sempre. Quindi, si ricordano queste cose qui, dopodiché stando
all’Opposizione a volte siccome si è in un Consiglio di Amministrazione, non sei dentro, in un
contesto dove devi essere contrario o a favore a prescindere dal fatto che sei da un lato o dall’altro
del… Più di una volta io ho votato contro e ho motivato per quale motivo votavo contro e mettevo a
conoscenza sempre del mio operato a chi mi aveva indicato nel Consiglio di Amministrazione, così
la chiudiamo questa questione. E sulla questione invece della criticità e i rapporti tra AMAGA e il
Comune, l’Amministrazione Comunale questa è una questione che si perde nella notte dei tempi,
quindi è una questione che non si è mai riusciti a risolvere. Come si potrebbe fare? Si potrebbe fare
che si mette l’Amministrazione e AMAGA sullo stesso Tavolo e l’Assessore competente o chi è
delegato alla materia a cercare di far capire quali sono i problemi e quindi di risolvere una volta per
tutte questa problematica che è stata sempre così da che io mi ricordo che ero Presidente
dell’AMAGA nel 1998. I rapporti sono stati sempre tesi tra l’Amministrazione e l’azienda prima o
poi questa questione deve finire. Deve finire, io non dico che la colpa è di uno o dell’altro ma
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bisogna mettersi intorno allo stesso Tavolo e capire dove sono i problemi e risolverli una volta per
tutte. Solo questo volevo dire.
Ci sono altri interventi? Albini, prego.
CONSIGLIERE ALBINI – PARTITO DEMOCRATICO
Forse mi corre l’obbligo di qualche precisazione soprattutto in considerazione di quello che
diceva Finiguerra e alla premessa che avevo fatto al mio intervento. Io ho cercato di mettere, magari
non mi so esprimere molto bene, non sono un buon parlatore come si dice, però ci tenevo a
sottolineare la positività delle cose che ho detto, cioè andare a ribadire ancora, io contesto per
esempio quello che ha detto il Sindaco, perché quello che ha detto il Sindaco io lo rilevo dai bilanci,
dalle note integrative, dalle cose dei revisori, cioè io dal controllo analogo sinceramente mi aspetto
qualcosa in più. Allora, mi si presenta la semestrale di AMAGA perché sarà ovviamente il quel
momento lì penso che venga fuori, mi pare che sia entro il 30 giugno, queste cose qui. Io ho
bisogno di capire il perché avvengano certe cose. Allora quello che mi interessa sottolineare e
quello che diceva adesso Matarazzo, come possiamo risolvere la cosa? Sembra che sorga questo
conflitto tra uffici e azienda e via andare, risolviamo nel modo molto più semplice, secondo me gli
uffici, i nostri uffici devono accompagnare l’azienda durante tutto l’anno, la devono accompagnare
nel valutare, nel vedere i processi che ci sono e via andare non ci si può limitare ad analizzare dei
numeri perché i numeri li vediamo già in altre occasioni, ma questo non è un appunto che sto
facendo agli uffici è uno stimolo ad operare su uno strumento che purtroppo è abbastanza recente
anche nelle normative nazionali, quindi cioè tutti lo stiamo “imparando” lo dico tra virgolette,
quindi se nell’imparare riusciamo ad inserire qualche elemento positivo di analisi e di
accompagnamento che risolve i problemi secondo me è su questa strada che dobbiamo andare.
Limitarci a fare una analisi sui numeri, sì va bene, voglio dire cioè ci sono tante belle cose qui
stasera nella relazione l’ho detto anche io apprezzo il lavoro fatto, ma mi aspetto di trovare quel
qualcosa in più che possa aiutare noi e soprattutto l’azienda, a metterci in riga.
PRESIDENTE
Ci sono altri interventi? Gornati, prego.
CONSIGLIERE GORNATI – PRESIDENTE GRUPPO P.D.L.
Io, Albini visto che sei intervenuto adesso volevo semplicemente aggiungere un qualcosa a
quello che avevi detto io mi domando a volte se effettivamente più di una volta l’ho ricordato
questo da quello che possono essere i documenti, le relazioni dei revisori piuttosto un’altra serie di
documenti che sono stati consegnati a tutti i Consiglieri, io mi domando se li legge effettivamente.
Perché se tu li avessi letti con attenzione avresti visto che certe affermazioni non dovresti neanche
farle in Consiglio questa sera, per il semplice fatto che gli uffici, ci sono da parte degli uffici una
miriade di solleciti che chiedono all’azienda di produrre la documentazione prevista dalle delibere
Consiliari, cioè sono tutte cose di cui abbiamo già parlato non da ultima…
(Segue intervento fuori microfono).
No, scusami. Non da ultimo volevo ricordarti una cosa che la relazione sul controllo analogo
è presentata dal Sindaco, quindi è il Sindaco fondamentalmente, cioè non vedo cosa… Cioè, però
volevo farla questa precisazione perché effettivamente nella miriade di documentazione che ci viene
consegnata ti accorgeresti effettivamente da che parte stanno le mancanze nella produzione delle…
Poi, allora io ritengo che gli uffici facciano e si esprimano da un punto di vista tecnico, le
valutazioni politiche sono altri che le devono fare non sono certamente gli uffici.
(Segue intervento fuori microfono).
Va beh, io sotto quell’aspetto l’impressione che ho avuto era proprio questa.
In risposta invece al Sindaco che a volte, Sindaco veramente a volte sei patetico quando
vieni a ribadire sempre gli stessi concetti, sul fatto poi che sei andato a leggere una relazione del
revisore del 2011, adesso poi interviene il collega Pusterla che è andato a vederla quella relazione e
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ti spiega da dove derivano i debiti anche, e volevo semplicemente ricordarti una cosa, perché tu al
di là di continuare a ribadire sempre lo stesso concetto, perché non è la prima volta che snoccioli
questi numeri.
(Segue intervento fuori microfono).
Allora io ti dico che i debiti non sono diminuiti perché tu sei così bravo, bello e intelligente è
perché unitamente e non è la prima volta che te lo dico, unitamente alla cessione dei rami di azienda
e mi riferisco al gas e all’acqua, sono stati ceduti anche quelli, quindi non sei stato così bravo con la
bacchetta magica di risolvere tutti i problemi e ripeto, adesso Pusterla ti dirà anche chi li ha fatti e
contratti quei debiti. Quindi per chiudere una volta per tutte le cose perché poi, allora fino all’altra
sera in Commissione addirittura sei andato, quando lamentavo il fatto perché non si concludevano
determinate situazioni anche con i Comuni attorno e via dicendo, mi dicevi: “Ah sicuramente queste
polemiche che sono successe intorno all’azienda non ci hanno favorito, perché effettivamente
questo ha comportato quei Comuni, insomma, guardare”. Allora, io mi domando, ma secondo te i
Comuni guardano le carte, guardano gli atti o ascoltano il gossip? Che potrebbe fare il Consigliere
Comunale incompetente, ignorante come può essere Gornati, Finiguerra che parlano… non lo so,
cioè sono queste le cose. Allora gli altri Comuni non concludevano con l’azienda semplicemente
perché ascoltavano le cavolate che diciamo noi, cioè non è che guardavano gli atti se tu forse gli
mettevi sottomano degli atti… non vedo che cosa, che c’era che non funzionava. Era solamente
riferito alla nostra capacità di frenare addirittura il rapporto che c’era nei contratti che non venivano
portati avanti, non venivano conclusi? Non lo so, perché sentendo adesso questa sera allora dopo
l’intervento che hai fatto veniamo e apprendiamo che l’azienda sta scoppiando di salute, guarda
caso…
(Segue intervento fuori microfono).
Non lo so. Eh, sì. Sono delle considerazioni, quando fai queste affermazioni è come quando
mi dici allora la relazione dei revisori del 2011. Ma tu guardale, allora confrontale con quelle dal
2012 in avanti dove addirittura sono anche cambiati i revisori, ma i revisori pur cambiandoli
dicevano, anzi rincaravano la dose di anno in anno, quindi la situazione non è che l’hai fatta
migliorare per incanto. Ecco, cerchiamo di chiarirci una volta per tutte perché a volte a furia di dire
certe cose si diventa ridicoli e anche patetici.
PRESIDENTE
Ci sono altri interventi? Pusterla.
CONSIGLIERE PUSTERLA – P.D.L.
Io non entro in merito volevo solamente, visto che il Sindaco ci ha dato un dato, a
precisazione di Gornati non è il 2011 ma ancora prima, cioè il 2009, quindi dopo che c’era stato
solamente un anno di gestione e viene citato nelle linee guida del triennio viene evidenziato come i
debiti che già ammontavano allora a un importo considerevole, erano stati contratti tra il 1998 e il
2001 quindi la maggior parte dei debiti legati, gli interventi fatti su Motta Visconti, eccetera.
Quindi, è chiaro che anche qua se si va a leggere si parla che il problema era, si parla della
situazione debitoria e quindi che la situazione, voglio dire si trascina da anni quindi, adesso non è
che dobbiamo a tornare al Sindaco Bighiani.
(Segue intervento fuori microfono).
No, va bene. Okay. Appunto, e invece noi non dobbiamo parlare di quello che si è trovato
ma quello che troviamo dopo cinque anni di Amministrazione, dobbiamo parlare adesso. Invece…
(Segue intervento fuori microfono).
L’hai citata tu, sei partito tu recitando le cose, le precisazioni vanno fatte, intanto è sul sito
del Comune non è che…
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PRESIDENTE
Ci sono altri interventi? Se non ci sono altri interventi passiamo alla dichiarazione dei voti,
però visto che era stato da Albini mosso quell’appunto sulle cifre che poi anche Finiguerra ha
richiamato, in effetti il dottor Fasson qui, mi dice che c’è stato un errore, quindi se andate a pagina
10 del controllo, della relazione, le cifre che sono nelle colonne, nelle ultime colonne al posto di
1.713.709,52 diventano 1.504.782,14 di conseguenza le ultime due cifre sempre dell’ultima colonna
a destra, diventano invece di 1.719.743,85 a 1.510.816,47 e l’ultima al posto di 3.140.291,32
2.931.363,94. Quindi, quando andiamo a deliberare il punto all’Ordine del Giorno teniamo conto
che queste sono le cifre giuste.
CONSIGLIERE GAY – OFFICINA DEL TERRITORIO
Presidente può ripetere la prima colonna.
PRESIDENTE
1.504.782,14. Le altre le ha già appuntate? Sì? Okay. Allora, siamo alle dichiarazioni di
voto. Ci sono dichiarazioni di voto? Finiguerra.
CONSIGLIERE FINIGUERRA–PRESIDENTE GRUPPO CAMBIAMO ABBIATEGRASSO
Grazie, Presidente. Mah forse è meglio che andiamo alle dichiarazioni di voto perché qui
altrimenti ne scopriamo tantissime. Mi dispiace purtroppo ho un tono alto, tengo distante. Volevo
solo sottolineare, perché Presidente Matarazzo ci ha dato una notizia, credo che sia una notizia
importante perché lui quando era Presidente e votava contro, comunicava al PD e poi dopo le
comunicazioni che dava al PD non si sa dove sono andate a finire.
PRESIDENTE
Non quando ero Presidente ero un semplice Consigliere di Amministrazione.
CONSIGLIERE FINIGUERRA–PRESIDENTE GRUPPO CAMBIAMO ABBIATEGRASSO
Quando era un Consigliere di Amministrazione che svolgeva il suo lavoro di controllore
dell’operato della Maggioranza comunicava al suo partito di riferimento e poi dopo queste
segnalazioni si perdevano in qualche meandro.
PRESIDENTE
Non si perdevano, assolutamente no.
(Segue intervento fuori microfono).
Assolutamente no, perché erano ben consapevoli di come andava l’andamento della Società.
Ci sono altre dichiarazioni di voto?
(Segue intervento fuori microfono).
Eh va beh, fatta prima, mo adesso… Ci sono altre dichiarazioni di voto? Se non ci sono altre
dichiarazioni di voto. Pongo in votazione il quarto punto all’Ordine del Giorno: “Esame relazione di
cui all’articolo 13 del vigente Regolamento per l’esercizio sul controllo sulle Società Partecipate dal
Comune di Abbiategrasso e relazione punto 4 delibera Consiglio Comunale 9/2016”.
Chi è favorevole? Sono 11 (undici) voti favorevoli. Chi è contrario? Ci sono 4 (quattro) voti
contrari. Chi si astiene? 1 (uno) astenuto.
(Segue intervento fuori microfono).
Mah, non avevo visto, non avevate alzato la mano prima?
(Segue intervento fuori microfono).
No? Allora, rifacciamo la votazione. Chi è favorevole? Ci sono 9 (nove) voti favorevoli. Chi
è contrario? Ci sono 4 (quattro) voti contrari. Chi si astiene? 3 (tre) astenuti.
Ci sono però anche gli scrutatori che non aiutano, a dire la verità.
(Segue intervento fuori microfono).
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Devono aiutare quando ci sono le… è lei che è all’Opposizione.
(Segue intervento fuori microfono).
Anche Buzzi.
(Segue intervento fuori microfono).
No io avevo visto che si erano alzate le mani, una allucinazione.
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