Rendicontazione anno 2006 [ / 631 Kb]

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CONSORZIO INTERCOMUNALE
DEI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI C.I.S.S. 38
VERSO IL BILANCIO SOCIALE:
PRIMO DOCUMENTO DI RENDICONTAZIONE
ANNO 2006
GIUGNO 2007
CONSORZIO INTERCOMUNALE
DEI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI C.I.S.S. 38
VERSO IL BILANCIO SOCIALE:
PRIMO DOCUMENTO DI RENDICONTAZIONE 2006
INDICE
Presentazione del Bilancio Sociale e introduzione
Gli interventi per l’area anziani
al Documento
Gli interventi per l’area disabili (adulti e minori)
p. 3
p. 18
p. 20
IL CONSORZIO C.I.S.S. 38
Gli interventi per l’area famiglia e minori
p. 22
Missione istituzionale e valori di riferimento
p. 4
SINTESI DEI DATI
RELATIVI ALLE ATTIVITÀ 2006
Visione e priorità: logiche della programmazione
sociale
p. 5
Il Governo del Consorzio
p. 5
Ambito di azione del Consorzio: territorio e
popolazione
p. 6
GLI INVESTIMENTI FORMATIVI E DI SISTEMA
LE RISORSE UMANE
PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ
Area programmazione e servizi generali
GLI OBIETTIVI DI SISTEMA
p. 30
Le linee regionali in attesa del Piano Sociale e gli
Area servizi alla persona
p. 30
obiettivi strategici del Piano di Zona
Il personale del Consorzio C.I.S.S. 38
p. 31
p. 7
Personale esterno e collaborazioni area servizi
GLI INTERLOCUTORI
DELL’AMBITO TERRITORIALE
I nostri portatori di interesse
alla persona
p. 32
Riepilogo costi per spese di personale p. 32
p. 10
SINTESI DEI DATI ECONOMICI 2006
SERVIZI ED INTERVENTI
Bisogni ed offerta dei servizi
Quadro riassuntivo delle risorse finanziarie - Parte
p. 11
p. 34
Quadro riassuntivo delle risorse finanziarie - Parte
Descrizione degli interventi
’ Interventi di sostegno al nucleo familiare
ed al singolo
entrata
p. 12
spesa
p. 38
Sintesi grafiche
p. 40
’ Interventi di sostituzione del nucleo
familiare
’ Interventi specifici
APPENDICE
p. 13
p. 15
Tabelle distribuzione territoriale degli interventi
Indice di densità delle prestazioni
Gli interventi per l’area adulti
p. 17
Nota finale
2
PRESENTAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE E INTRODUZIONE AL DOCUMENTO
Il fine del Bilancio Sociale è quello di
coerenza fra il mandato ricevuto, i valori, le
rendere trasparente ed accessibile da parte
strategie, gli obiettivi, le attività e gli effetti, e
dei cittadini l’agire delle Amministrazioni
l’impatto che questi generano, considerata la
Pubbliche.
pluralità di portatori di interesse coinvolti, in
In tale documento vengono esplicitate le
una
scelte operate, le attività svolte e i servizi
programmatica.
prospettiva
sia
consuntiva
che
prestati, dando conto delle risorse utilizzate e
descrivendo i processi decisionali.
Per questi motivi, con il Bilancio
In questo modo si consente agli interlocutori
Sociale si intende adottare uno strumento di
di conoscere il modo in cui l’amministrazione
dialogo, interno ed esterno, con tutti i soggetti
interpreta la missione istituzionale e anche
interessati, che oltre ad essere un documento
l’attività dei soggetti pubblici e privati che
pubblico informativo e trasparente, sia anche
concorrono alla realizzazione degli obiettivi
uno strumento strategico e di gestione volto
dell’amministrazione.
al miglioramento continuo delle nostre attività.
Questo
di
Questo documento illustra in sintesi le
rendicontazione sociale per il Consorzio dei
attività realizzate nel corso dell’anno 2006 ed
Servizi Socio-Assistenziali CISS 38, intende
il contesto istituzionale ed organizzativo del
essere preparatorio per l’introduzione di un
Consorzio Intercomunale dei Servizi Socio-
vero e proprio Bilancio Sociale per l’anno
assistenziali CISS 38; presenta la descrizione
2008,
illustrare
dei servizi e gli interventi forniti e ne illustra i
concretamente l’azione e i risultati della
dati quantitativi in relazione alle persone
nostra organizzazione e, con il progressivo
beneficiarie, alle prestazioni erogate e ai
dettaglio di indicatori comparabili nel corso
principali dati finanziari, sia in riferimento alle
del tempo, consentire la valutazione del
fonti di finanziamento che alle spese.
che
primo
consenta
documento
di
nostro lavoro da parte di tutti i soggetti
interessati.
Ulteriori
informazioni
sulle
attività
dell’Ente possono essere reperite tramite il
Quello che si vuole realizzare è un
sito web istituzionale www.ciss38.it
processo di rendicontazione sociale che vada
ad integrare il Bilancio di Esercizio attraverso
un documento di sintesi che, mediante la
predisposizione e l’uso di specifici precursori
e momenti di analisi, consenta di valutare la
3
IL CONSORZIO C.I.S.S. 38
MISSIONE ISTITUZIONALE E VALORI DI RIFERIMENTO
Il Consorzio Intercomunale dei Servizi Socioassistenziali CISS 38 è lo strumento di
collaborazione degli Enti Locali associati, dotato di
personalità giuridica e di autonomia gestionale,
soggetto all’ordinamento giuridico e contabile
degli Enti Locali, per la gestione delle funzioni
socio assistenziali, ai sensi delle normative vigenti
in materia (T.U. 267/2000 - art. 31 Consorzi).
Il CISS 38 è stato costituito con convenzione il 20
Dicembre 1996, succedendo, come previsto dalla
L. R. 62/95 (ora L. R. n. 1/04), alla gestione
associata delegata ASL per la parte socio
assistenziale e assumendone la relativa quota di
personale e beni.
Il CISS 38 è un Ente pubblico costituito al fine di
promuovere e gestire le risposte ai bisogni sociali
espressi dai cittadini e da tutti coloro che si
trovano in una condizione fisica, psichica e
sociale di difficoltà o a rischio di incorrervi,
attuando in questo le funzioni socio-assistenziali
dei Comuni associati.
Ai sensi dell’articolo 2 dello Statuto, il Consorzio si
propone di assicurare l’esercizio delle funzioni
socio assistenziali nell’ambito del territorio degli
Enti associati uniformando la propria attività ai
seguenti principi:
- prevenzione e rimozione delle situazioni di
bisogno nel quadro di una politica generale volta a
superare gli squilibri esistenti nel territorio;
- svolgimento di interventi sociali volti alla tutela
del diritto di cittadinanza sociale delle persone, ed
alla tutela e al sostegno della persona e della
famiglia;
- superamento della logica di assistenza
differenziata per categoria di assistiti mediante
l’attuazione di interventi uguali a parità di bisogno
e di interventi differenziati in rapporto alla
specificità delle esigenze, nel rispetto della
persona;
- superamento del concetto di istituzionalizzazione
mediante il privilegio di servizi ed interventi che
consentano il mantenimento, l’inserimento ed il
reinserimento della persona nella vita familiare,
sociale, scolastica e lavorativa;
- integrazione dei servizi socio assistenziali con i
servizi sanitari, educativi, scolastici e con tutti gli
altri servizi del territorio, anche mediante
l’adozione di protocolli e convenzioni che
consentono di operare in modo efficace per
fornire una risposta globale alle esigenze della
popolazione;
- apertura al concorso delle iniziative assistenziali
e di solidarietà espresse dal volontariato,
dall’associazionismo e dalla cooperazione;
- partecipazione dei cittadini e delle forze sociali
alla
determinazione
degli
obiettivi,
alla
formulazione dei piani e dei programmi ed al
controllo sull’efficienza e sull’efficacia dei servizi.
Per realizzare le finalità di cui al presente
articolo, il Consorzio assume la gestione delle
seguenti attività socio assistenziali:
a) servizio sociale professionale;
b) interventi di assistenza economica;
c) assistenza domiciliare;
d) interventi socio-educativi sul territorio;
e) assistenza alla persona disabile, ex art. 9
Legge 104/92;
f) interventi per minori ed incapaci nell’ambito dei
rapporti con l’Autorità Giudiziaria;
g) affidamenti a famiglie, singoli o nuclei
parafamiliari;
h) inserimenti in servizi residenziali e semi
residenziali;
i) gestione di servizi residenziali e semi
residenziali;
l) attività delegate e sub-delegate dalla Regione
Piemonte;
m) attività delegate dalla Provincia di Torino;
n) attività relative alla tutela materno infantile e
dell’età evolutiva, ed attività a rilievo sanitario per
le persone diversamente abili e gli anziani non
autosufficienti;
o) gestione di ogni altra funzione assistenziale
attribuita o trasferita agli Enti locali con legge dello
Stato;
p) interventi svolti d’intesa con Enti ed organismi
competenti in altri settori, in particolare nel settore
sanitario,
previdenziale,
giudiziario
e
penitenziario.
Il Consorzio può erogare servizi aggiuntivi
attinenti allo scopo per cui è stato costituito, in
favore degli Enti consorziati su richiesta degli
stessi.
L’essenza del Consorzio è fondata sulla
centralità della persona ed in particolare della
persona in difficoltà. Essa è l’oggetto di tutti i
nostri sforzi, degli operatori dei servizi alla
persona innanzitutto, dei funzionari e del
Consiglio di Amministrazione.
4
IL GOVERNO DEL CONSORZIO
VISIONE E PRIORITÀ:
LOGICHE DELLA
PROGRAMMAZIONE SOCIALE
Organi del consorzio sono:
Le nuove logiche di programmazione
l’Assemblea Consortile, composta dai
previste dalla legge nazionale 328/2000,
rappresentanti degli associati, i Sindaci dei
“Legge quadro per la realizzazione del
Comuni o loro delegati, ha la funzione di
sistema integrato di interventi e servizi
programmazione, indirizzo e controllo delle
sociali”, richiedono la presenza, oltre che dei
attività;
soggetti istituzionali con diretta responsabilità
nei servizi, dei soggetti del Terzo settore
il Presidente dell’Assemblea, convoca
(cooperazione
di
l’Assemblea e sovrintende all’attività
di
complessiva dell’Ente: Onorino Freddi;
volontariato,
sociale,
organizzazioni
associazioni
ed
enti
promozione sociale), delle I.P.A.B, e di altri
soggetti attivi nel sistema di interventi sociali.
il Consiglio di Amministrazione, ha
funzione di governo ed attuazione degli
La
Legge
Regionale
n.
1/2004
indirizzi, composto da tre membri eletti
riprende alcuni concetti chiave:
dall’Assemblea: Lorenzo Ardissone,
partecipazione
Francesco Audisio, Alessandro Ratto;
coprogettazione
cooperazione
integrazione
accordo di programma
rete.
Questi principi sono alla base di una nuova
cultura e una nuova messa in atto delle
politiche sociali. Ciò comporta non più un
semplice intervento sociale nel limitare i
danni subiti, ma un intervento di promozione
del benessere, diretto ai singoli ed alle
famiglie, a beneficio del complesso della
il Presidente del Consiglio di
Amministrazione è il Presidente del
Consorzio, rappresentante legale dell’Ente,
ed assicura l’unità delle attività del Consorzio:
Alessandro Ratto;
il Direttore, ha la responsabilità della
gestione finanziaria, tecnica ed
amministrativa del Consorzio per la
realizzazione degli obiettivi fissati dal
Consiglio di Amministrazione:
Antonino Battaglia;
comunità territoriale.
il Revisore dei conti, si occupa delle
funzioni di controllo e vigilanza contabile,
fiscale e finanziaria della gestione dell’Ente,
previste dalla legge: Vito Continella.
5
AMBITO DI AZIONE DEL CONSORZIO: TERRITORIO E POPOLAZIONE
Il territorio di competenza del CISS 38,
situato nell’area corrispondente al Canavese
occidentale, ha come bacino di utenza la
popolazione di 33 Comuni, di cui 12 appartenenti
alle Comunità Montane Alto Canavese e Valli
Orco e Soana. Fra i 33 Comuni, 24 hanno una
popolazione inferiore a 2000 abitanti e, di questi,
13 inferiore ai 500. Attualmente la popolazione è
di circa 61.781 abitanti (fonte: Quadro
demografico al 31/12/2005).
Gli enti aderenti al CISS 38 sono:
Alpette **
Bosconero
Busano
Canischio
Ceresole Reale **
Chiesanuova
Ciconio
Cuorgnè
Favria
Feletto
Forno
Frassinetto **
Ingria **
Locana **
Lombardore
Lusigliè
Noasca **
Oglianico
Pertusio
Pont Canavese **
Prascorsano
Pratiglione *
Ribordone **
Rivara *
Rivarolo
Rivarossa
Ronco Canavese **
Salassa
San Colombano Belmonte
San Ponso
Sparone **
Valperga
Valprato Soana
Comunità Montana Alto Canavese
Comunità Montana Valli Orco e Soana
Il territorio si distribuisce su una superficie
di circa 830 km² e si caratterizza per la particolare
estensione in aree di alta montagna (km² 656), e
per una conseguente eccezionale dispersione
territoriale pari a 46.8 abitanti per km².
La diversificata struttura del territorio è collegata a
strutture demografiche differenti.
Alle particolari condizioni geomorfologiche si
accompagna un elevato indice di vecchiaia, pari al
170.74%
La popolazione al di sopra dei 65 anni raggiunge il
21.98% della popolazione, mentre il tasso di
dipendenza demografica (ovvero il rapporto fra gli
ultra 65enni e le persone fra i 14 e i 64 anni) è
superiore al 50% (53.52%)
Le qualità specifiche del territorio e le
caratteristiche culturali della popolazione anziana
accentuano le dinamiche di isolamento degli
individui, con una correlazione fra isolamento
territoriale e maggior tasso di invecchiamento,
nonché maggior diffusione del nucleo unifamiliare.
* rappresentati nell’Assemblea Consortile da Comunità Montana Alto Canavese
** rappresentati nell’Assemblea Consortile da Comunità Montana Valli Orco e Soana
6
GLI OBIETTIVI DI SISTEMA
Le linee regionali in attesa del Piano Sociale
e gli obiettivi strategici del Piano di Zona
Al fine di favorire il benessere della
persona, la prevenzione del disagio e il
miglioramento della qualità della vita delle
comunità locali, la Legge Regionale n. 1/2004
definisce un sistema integrato di interventi e
servizi sociali, individuando percorsi destinati ad
ottimizzare l’efficacia delle risposte, evitando la
sovrapposizione di competenze.
Il sistema è ispirato ai principi di universalità,
solidarietà, sussidiarietà, cooperazione, efficacia
ed efficienza, omogeneità ed equità territoriale.
ƒ
promuovere la conoscenza degli interventi
attuati da parte dei vari soggetti attivi nel
sistema territoriale e chiamati a collaborare
nel processo di costruzione del Piano;
collaborare nella raccolta dei dati, delle
informazioni e dei bisogni del territorio per
costituire la base conoscitiva;
collaborare nell’individuazione dei punti di
forza e di debolezza, nonché alla definizione
delle priorità e delle esigenze di sviluppo nelle
rispettive aree di intervento;
formulare proposte di azioni progettuali e
allocazione di risorse.
ƒ
ƒ
ƒ
Vengono fornite risposte omogenee sul territorio,
finalizzate al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
a) Contrasto della povertà;
b) Mantenimento, ove possibile, delle
persone nel loro domicilio, con parallelo
sviluppo della loro autonomia;
c) Tutela residenziale delle persone non
autonome e non autosufficienti;
d) Sostegno dell’infanzia, dell’adolescenza e
delle responsabilità familiari;
e) Tutela dei diritti del minore e della donna
in difficoltà;
f) Integrazione dei soggetti disabili;
g) Superamento delle condizioni di disagio
sociale causate da forme di dipendenza;
h) Informazione e consulenza per favorire
l’accesso ai servizi.
Nel raggiungimento degli obiettivi suddetti, il
Consorzio ricerca la collaborazione di ogni
soggetto del territorio interessato, integrandosi
con l’attività dell’ASL, degli altri Enti e del Terzo
Settore: volontariato, associazioni, gruppi e
cooperative sociali.
Lo strumento attraverso cui i Comuni e
tutti i soggetti attivi nella gestione ed attuazione
dei servizi sociali disegnano il sistema integrato, è
il Piano di Zona. In esso si fa riferimento ad
obiettivi strategici, agli strumenti per realizzarli e
alle risorse da attivare.
Sono costituiti a tal fine dei Tavoli di lavoro formati
dai soggetti territoriali suddivisi per aree
tematiche. Tali Tavoli sono la sede in cui si attua
la programmazione partecipata e la concertazione
di interventi che comportano la messa in rete di
responsabilità e risorse aggiuntive al sistema
esistente.
Questi Tavoli, nell’ambito del sistema
programmazione, esercitano le funzioni di:
di
Nelle Linee guida (D.G.R. 51-13234 del 3 Agosto
2004) sono definite con maggior dettaglio le
indicazioni per lo svolgimento del processo di
programmazione:
−
i ruoli e le funzioni degli attori del Piano (i
Comuni, l’ASL, la Provincia, le IPAB, il terzo
Settore);
−
gli organismi preposti alla redazione e alla
realizzazione del Piano (la Conferenza di
Piano, i Tavoli di concertazione, il Tavolo di
coordinamento politico istituzionale, l’Ufficio
di Piano);
−
il Piano di comunicazione sociale ed il
Sistema di valutazione e monitoraggio del
Piano;
−
gli obiettivi del Piano di Zona rappresentano
un’articolazione territoriale degli obiettivi
della programmazione regionale;
−
sono considerati come obiettivi prioritari
della Regione, a valere sui Piani di Zona
nel primo triennio,:
•
•
•
•
•
•
valorizzare il ruolo della famiglia quale prima
aggregazione a livello sociale;
valorizzare e sostenere le responsabilità
familiari e le capacità genitoriali;
rafforzare i diritti dei minori;
sostenere con servizi domiciliari le persone
non autosufficienti (in particolare le persone
anziane e i disabili gravi);
potenziare gli interventi a contrasto di ogni
forma di povertà;
assumere una logica sperimentale in cui
metodologia, percorsi, strategie, risorse
disponibili vengono valutati, selezionati e
ridefiniti al fine di migliorare continuamente la
risposta ai bisogni della popolazione.
7
I Tavoli tematici nell’ambito territoriale del
CISS 38 sono cinque: Tavolo Adulti in difficoltà,
Tavolo Anziani, Tavolo Disabilità, Tavolo Famiglia
e Minori, Tavolo Immigrazione.
Il percorso di costruzione del Piano di
Zona inizia nel Marzo del 2005, con un incontro
pubblico tra Comuni e attori del territorio in cui
sono stati presentati i concetti generali e
l’articolazione dei processi programmatori per la
creazione del Piano, e sono state raccolte le
adesioni ai Tavoli.
Nel mese successivo (Aprile 2005)
prendono il via i lavori dei Tavoli Tematici con
l’intento di raccogliere i dati inerenti alle cinque
tematiche, dati che costituiscono la base
conoscitiva nell’ambito della quale individuare i
punti di forza e di debolezza del sistema.
Su questa base i tavoli provvedono alla
rilevazione dei bisogni prioritari che si ritiene
emergano nella nostra realtà, delle priorità e dei
possibili interventi da mettere in atto quali
risposte.
Si attua in questo modo l’attività di
programmazione partecipata con i soggetti del
territorio, che in fasi successive potrà evolversi in
rapporti di concertazione che implichino una
messa in rete di responsabilità, competenze e
risorse aggiuntive da parte di quei soggetti che
intendono contribuire alla realizzazione di specifici
obbiettivi e progetti nell’ambito del Piano.
Tra Luglio e Settembre 2005 i dati raccolti
sono stati analizzati ed elaborati permettendo
così, nel mese di Settembre, di presentare al
Tavolo Politico i prodotti del lavoro dei singoli
Tavoli, in relazione ai servizi ed alle attività
presenti nell’ambito territoriale, i punti di forza e di
debolezza del sistema ed i quadri di sintesi ed
analisi dei bisogni emergenti.
Il documento è stato approvato, per ciò che
concerne priorità ed obiettivi strategici, nel
Gennaio 2006, e nel mese di Luglio si è avviato
l’iter per l’approvazione istituzionale della
proposta di Piano e dello schema di Accordo di
Programma da parte di Comuni, Comunità
Montane, ASL 9, Provincia di Torino e C.I.S.S. 38,
a cui è seguita la sottoscrizione dell’Accordo di
Programma con i soggetti del territorio aderenti.
La sottoscrizione dell’Accordo di Programma da
parte di tutti gli Enti partecipanti al lavoro di Piano
si è conclusa nel Dicembre 2006.
Riportiamo qui di seguito gli obiettivi
prioritari individuati dal Tavolo Politico Istituzionale
e adottati nel Piano di Zona 2006-2008.
’ Area famiglia e minori
Sostegno alla famiglia e alle reti naturali.
1. Sviluppare e qualificare il “sistema
famiglia” e le diverse reti di sostegno
comunitario che si assumono compiti
di cura dei minori, anche attraverso la
promozione
di
nuove
regolamentazioni dei servizi.
2. Potenziare gli interventi di tipo
educativo per promuovere azioni
preventive di tipo primario e
secondario e di recupero a favore dei
nuclei famigliari attraverso l’intervento
di educativa territoriale.
3. Promuovere progetti ed esperienze di
convivenza civile, legalità e di
responsabilità, dando voce alle
esigenze dei minori.
’ Area disabilità
Sviluppo e qualificazione dei servizi alla persona
disabile e alla sua famiglia.
1. Sostegno alla domiciliarità.
2. Integrazione
sociale
attraverso
l’inserimento nel mondo del lavoro.
3. Riqualificazione
dei
semiresidenziali per disabili.
servizi
4. Sviluppo di progetti di convivenza
guidata e adeguamento dei servizi
residenziali al fabbisogno.
’ Area anziani
Sviluppo e qualificazione delle azioni di sostegno
alla persona anziana e alla sua famiglia, e
razionalizzazione delle risposte residenziali.
1. Sostegno alla domiciliarità.
2. Adeguamento dei servizi residenziali e
semiresidenziali.
3. Riorganizzazione
Geriatrica (UVG).
dell’Unità
Valutativa
4. Sviluppo degli interventi di qualificazione
di settore.
8
’ Area adulti in difficoltà
’ Azioni di sistema
Integrazione ed innovazione delle risposte
territoriali per le persone che affrontano una fase
critica del loro percorso di vita.
Si indicano quali linee di lavoro di sistema:
−
Comunicazione Sociale:
Qualificare l'accesso al sistema di
interventi e servizi sociali, attraverso il
potenziamento del Segretariato Sociale
come porta unitaria di accesso a tutti i
servizi di ambito;
aumentare la diffusione dell’informazione
sul territorio e a distanza, attraverso
strumenti diversificati: sia attraverso
azioni istituzionali, che tramite il
coinvolgimento degli altri attori di sistema.
−
Formazione e Aggiornamento:
Realizzare una programmazione degli
interventi e delle iniziative a livello di
sistema.
−
Costruzione linee guida:
Costruire nuove integrazioni operative e
modalità di collaborazione strutturate,
attraverso linee guida e protocolli.
−
Governo del Piano:
Assicurare le condizioni di funzionamento
del sistema di programmazione (sistema
informativo, progettazione, ricerca di
finanziamenti aggiuntivi, monitoraggio del
Piano, sviluppo della funzione di
osservatorio dei bisogni e delle risorse)
attraverso la formalizzazione di un Ufficio
di Piano con assegnazione di personale
dedicato.
1. Promozione ed attivazione di iniziative di
inclusione lavorativa.
2. Aumento delle risposte alle problematiche
dell’emergenza abitativa.
3. Sviluppo e qualificazione delle risorse del
sistema dei servizi offerti.
’ Area immigrazione
Sviluppare l’attenzione alle trasformazioni sociali
connesse all’incremento dell’immigrazione e
promuovere iniziative di sostegno all’integrazione.
1. Stabilizzare ed estendere i progetti di
mediazione culturale, con particolare
attenzione ai minori.
2. Messa in rete delle risorse disponibili per
la
risoluzione
delle
problematiche
connesse
al
primo
periodo
di
immigrazione.
3. Aumentare la qualificazione del sistema
dei servizi in riferimento ai nuovi bisogni.
9
GLI INTERLOCUTORI DELL’AMBITO TERRITORIALE
Il documento di rendicontazione è
rivolto a tutti quei soggetti che hanno un
interesse nell’attività dell’organizzazione e
che influenzano o sono influenzati dalle sue
decisioni
(portatori
di
interesse
I NOSTRI PORTATORI DI INTERESSE
o
stakeholders). I soggetti interessati possono
UTENTI DEI SERVIZI
essere interni o esterni.
CITTADINI DELL’AMBITO
Ogni soggetto interessato detiene un ‘titolo’
TERRITORIALE
per entrare in relazione con l’organizzazione,
e
le
sue
opinioni
atteggiamenti
o
o
decisioni,
comportamenti,
i
suoi
possono
COMUNI E COMUNITÀ MONTANE
favorire od ostacolare il raggiungimento di
uno
specifico
obiettivo
da
parte
della
ASSOCIAZIONI E VOLONTARIATO
organizzazione.
PRIVATO SOCIALE
Il
rendere
conto
dell’azione
amministrativa e gestionale non significa
semplicemente giustificare formalmente le
RISORSE UMANE OPERANTI
NEI SERVIZI E PER I SERVIZI
decisioni e le risorse utilizzate, ma anche e
soprattutto dimostrare l’efficacia delle azioni
AZIENDA SANITARIA LOCALE
intraprese, il grado di miglioramento dei
servizi e i benefici in generale prodotti.
I punti di vista di cui tener conto per far ciò
sono
molteplici,
tanti
quanti
sono
destinatari/beneficiari dell’azione svolta.
PROVINCIA DI TORINO
i
REGIONE PIEMONTE
10
SERVIZI ED INTERVENTI
Bisogni ed offerta dei servizi
Il CISS 38 è costituito con il fine di promuovere e gestire risposte ai bisogni espressi dai
cittadini in difficoltà e, in particolare, da tutti coloro che si trovano in una condizione fisica,
psicologica o sociale di marginalità: minori, disabili, anziani, soggetti svantaggiati.
Ha la funzione di fornire ascolto, consulenza, interventi e servizi ai cittadini in condizione di
bisogno per problemi familiari, economici, sociali, relazionali ed educativi.
Il Consorzio eroga i seguenti servizi ed interventi:
a) Servizio sociale professionale;
b) Assistenza economica;
c) Servizio di educativa territoriale;
d) Servizio di assistenza domiciliare;
e) Inserimento in centro diurno;
f) Telesoccorso ed altri interventi di contrasto alla solitudine;
g) Affidamento familiare;
h) Adozioni;
i) Inserimento in strutture residenziali e in centri diurni;
j) Servizio di inserimento lavorativo;
k) Attività di tutela per minori e per soggetti incapaci nei rapporti con le Autorità
Giudiziarie.
11
DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI
INTERVENTI DI SOSTEGNO AL NUCLEO FAMILIARE ED AL SINGOLO
Assegno di cura:
È un contributo economico che il Consorzio può
erogare alle famiglie che si impegnano ad
assistere a casa, affrontandone anche i costi,
persone non autosufficienti che altrimenti
dovrebbero affidarsi a strutture di ricovero.
L'obiettivo di questa forma di assistenza è dunque
promuovere la domiciliarità e ridurre il ricorso ai
ricoveri in strutture residenziali. L'ammontare
dell'assegno di cura è variabile ed è generalmente
correlato al reddito e al bisogno della persona non
autosufficiente e della famiglia.
È necessario rivolgersi ai Servizi Sociali di
riferimento per il proprio Comune di residenza ed
inoltrare la domanda di valutazione all’Unità
Valutativa Geriatrica dell’ASL 9.
Assistenza economica:
Si tratta di un contributo economico, destinato a
persone singole o a famiglie, finalizzato a
sostenere redditi temporaneamente o stabilmente
insufficienti a garantire il raggiungimento o il
mantenimento di un livello di qualità della vita tale
da
evitare
l’instaurarsi
di
processi
di
emarginazione. L’importo dipende dalle condizioni
familiari.
Occorre rivolgersi all’Assistente Sociale di
riferimento per il proprio Comune di residenza
muniti di ogni documentazione che attesti le
condizioni economiche dell’interessato e sulla
base delle necessità verrà definito un progetto di
assistenza personalizzato secondo le modalità
previste dall’apposito regolamento.
Il contributo può essere richiesto in qualunque
momento si verifichi lo stato di bisogno, e la
richiesta va rinnovata ogni anno.
Inserimento in centro diurno:
L’inserimento in centro diurno è un servizio che si
rivolge a persone disabili di età superiore ai 14
anni.
L’intervento, che ha anche l’obiettivo di sostenere
temporaneamente il nucleo familiare, è finalizzato
a:
• Promuovere l’autonomia, il reinserimento
sociale e l’avvicinamento al lavoro di
persone disabili per le quali è impossibile
un normale impegno di lavoro, ma che
possono partecipare ad attività produttive
guidate adeguate alle loro capacità;
• Potenziare le capacità espressive,
favorire lo sviluppo di capacità relazionali
che consentano di raggiungere il
massimo di autonomia possibile delle
persone con disabilità intellettiva o fisica.
Per usufruire di tale servizio è necessario
rivolgersi all’Assistente Sociale di riferimento per il
proprio Comune di residenza, la quale valuterà
con il coordinatore del Centro Diurno l’esistenza
dei requisiti di accesso necessari, la situazione
complessiva, l’urgenza e la possibilità di
accoglienza del Centro stesso. Il progetto verrà
valutato dall’Unità Valutativa Handicap dell’ASL 9.
Integrazione rette:
Chi è ricoverato in una struttura residenziale,
oppure il familiare tenuto a dare assistenza al
ricoverato, può chiedere un contributo economico
per pagare la retta della struttura di ricovero.
Il Consorzio provvede all’integrazione delle rette
di permanenza nelle strutture residenziali (R.A.,
R.A.F., R.S.A.) con i criteri fissati dall’apposito
regolamento.
Per chiedere l’integrazione della retta ci si
può rivolgere ai Servizi Sociali di riferimento per il
proprio Comune di residenza.
Servizio di assistenza domiciliare:
Consiste in interventi realizzati da Assistenti
Domiciliari prevalentemente al domicilio, ed è
finalizzato al soddisfacimento dei bisogni
essenziali della persona in difficoltà ed al
sostegno del suo nucleo familiare.
Le prestazioni sono dirette a persone e nuclei
familiari che, per la non completa autosufficienza
o altri particolari motivi, abbiano necessità di
adeguato supporto per vivere presso il proprio
domicilio, anche con il coinvolgimento delle
responsabilità familiari e favorendo l’integrazione
sociale per evitare situazioni di isolamento.
Il servizio può essere richiesto alle sedi
dei Servizi Sociali di riferimento per il proprio
Comune di residenza, e prevede una
compartecipazione
economica
da
parte
dell’utente, calcolata sulla base del reddito del suo
nucleo familiare.
Servizio di educativa territoriale:
Consiste in interventi di sostegno rivolti a minori e
persone disabili a rischio di emarginazione ed alle
loro famiglie. Tali interventi sono realizzati da
educatori professionali presso la famiglia e il loro
ambiente di vita, con attività educative mirate a
migliorare i rapporti tra individuo e ambiente
(famiglia, scuola, lavoro, tempo libero…).
Costituisce una alternativa alle diverse forme di
allontanamento dal nucleo familiare.
12
È
proposto
dall’Assistente
Sociale
all’interno di un progetto di aiuto in favore del
nucleo familiare in difficoltà, e per la sua riuscita è
indispensabile la collaborazione e l’accordo con la
famiglia.
Si può richiedere l’intervento rivolgendosi
al Servizio Sociale di riferimento per il proprio
Comune di residenza per un primo ascolto
durante l’orario di ricevimento pubblico presso le
sedi dislocate sul territorio.
Servizio sociale professionale:
Telesoccorso:
Gli interventi di servizio sociale professionale
sono riconducibili alla figura professionale
dell’Assistente sociale e sono rivolti sia a soggetti
singoli e ai nuclei familiari, sia a gruppi di cittadini,
ad altri servizi, ad associazioni, e più in generale,
ad agenzie pubbliche e private.
Gli interventi del servizio sociale professionale
sono finalizzati a promuovere l’autonomia delle
persone nell’affrontare i problemi personali,
familiari e d’integrazione sociale, oltre ad offrire un
supporto ed un aiuto per affrontare e prevenire
momenti di difficoltà e per favorire il maggior
benessere possibile.
In particolare, si concretizzano attraverso azioni
ed interventi mirati a promuovere, accompagnare
e sostenere la persona con un progetto finalizzato
ad affrontare eventi e condizioni critiche, che
potrebbero ostacolare la massima valorizzazione
delle potenzialità personali ed essere causa di
disagio ed emarginazione sociale.
Il servizio di telesoccorso/teleassistenza è
finalizzato a favorire il permanere delle persone
nel proprio domicilio fornendo loro una condizione
di maggiore sicurezza grazie alla possibilità di
pronta risposta (e quindi all’occorrenza di pronto
intervento da parte di parenti, vicini, ecc…) da
parte di una centrale operativa attiva 24 ore su 24
e per tutti i giorni dell’anno.
È fornito direttamente dalle Comunità Montane
per i comuni del loro territorio, e tramite il
Consorzio per i rimanenti.
Il servizio è attivabile, dai cittadini dei
Comuni NON facenti parte delle Comunità
Montane, previa richiesta all’Assistente Sociale di
riferimento per il proprio Comune di residenza. I
cittadini delle Comunità Montane possono
rivolgersi direttamente alle Comunità Montane
stesse.
INTERVENTI DI SOSTITUZIONE DEL NUCLEO FAMILIARE
Adozioni:
Affidamento familiare:
L’adozione è un intervento disposto dall’Autorità
Giudiziaria volto a proteggere e tutelare la crescita
del minore in stato di abbandono attraverso
l’accoglienza definitiva in un nuovo nucleo
familiare. In questo modo l’adottato acquista lo
stato di figlio legittimo degli adottanti, dei quali
assume e trasmette il cognome.
Le attività del servizio sociale riguardano, nello
specifico,:
• la consulenza e il sostegno per la fase
d’inserimento del minore nella famiglia
adottiva;
• le istruttorie per la valutazione di idoneità
dei
coniugi
aspiranti
all’adozione
nazionale ed internazionale.
Possono fornire disponibilità all’adozione le
coppie sposate.
Chi è interessato ad un'adozione deve
presentare la domanda al Tribunale per i
Minorenni che invierà all’equipe sovrazonale
(composta da Assistenti Sociali del territorio e da
uno Psicologo) la richiesta di istruttoria. Tale
richiesta consisterà in periodici incontri con
l’Assistente Sociale di riferimento per il Comune di
residenza della coppia e con uno Psicologo.
Intervento temporaneo volto a fornire un’adeguata
sistemazione ai soggetti non in grado di
provvedere a se stessi e privi di ambiente
familiare, o in situazione di famiglia insufficiente
allo sviluppo della loro personalità.
Gli interventi sono attuati mantenendo, quando
possibile, il soggetto nel suo ambiente sociale e
possono essere proposti per minori, disabili,
anziani o altre persone in difficoltà.
Nel caso di minori o di incapaci gli affidamenti
sono disposti o su proposta dei Servizi SocioAssistenziali con il consenso di chi esercita la
potestà genitoriale, o la tutela o la curatela,
oppure in attuazione di un provvedimento
dell’Autorità Giudiziaria.
È importante sottolineare che con l’affidamento
non si creano vincoli familiari tra il minore e
l’affidatario.
Caratteristiche principali dell’affidamento sono:
• Temporaneità;
• Mantenimento dei rapporti con la famiglia
di origine;
• Previsione di rientro nella famiglia di
origine.
La famiglia affidataria si impegna:
• Ad accogliere presso di sé il bambino;
13
•
A provvedere al suo mantenimento, alla
sua educazione ed istruzione;
• A curare e mantenere i rapporti con la
famiglia d’origine;
• A favorire il reinserimento del minore nella
famiglia di origine.
Chi volesse richiedere questo servizio o
rendersi disponibile come famiglia affidataria può
rivolgersi
direttamente
alla
Commissione
Affidamenti del Consorzio.
Inserimento in strutture residenziali:
L’inserimento consiste i prestazioni di aiuto fornite
a soggetti che, non potendo più vivere nella
propria abitazione, vengono ospitati in presidi
residenziali socio-assistenziali. È inoltre adottato
come intervento temporaneo di sollievo per i
familiari che normalmente si fanno direttamente
carico dell’assistenza.
Può essere proposto, per un tempo definito o a
tempo indeterminato, per minori (su disposizione
dell’Autorità Giudiziaria), per disabili e per anziani
(con il consenso dell’interessato o di chi ne
esercita la tutela o la curatela).
In particolare il processo di aiuto consiste
nell’affiancare la persona nel percorso di
adattamento alla nuova condizione abitativa
verificando, nel contempo, se la sistemazione
risulta adeguata alla sua condizione ed
intervenendo, all’occorrenza, per migliorare o
ridefinire la nuova condizione.
L’inserimento
prevede
una
compartecipazione
economica
da
parte
dell’utente, calcolata sulla base della situazione
specifica e delle condizioni reddituali e può essere
richiesto alle sedi dei Servizi Sociali di riferimento
per il proprio Comune di residenza.
Tipologie di strutture per anziani:
Residenze Assistenziali (R.A.)
Le Residenze Assistenziali (R.A.) sono strutture
collettive di medio-grandi dimensioni che
forniscono alle persone adulte e anziane,
autosufficienti o parzialmente autosufficienti,
prestazioni di tipo alberghiero, specifici servizi a
carattere assistenziale, oltre a prestazioni che
mirino al recupero o al miglioramento
dell'autosufficienza della persona.
Le R.A. ospitano un massimo di venti anziani, e
funzionano in maniera permanente nell'arco delle
24 ore, per l'intera settimana e per tutto l'anno.
Gli interventi riguardano l'assistenza diretta della
persona (igiene personale, pasti, pulizia ordinaria
degli ambienti), la protezione della persona
(controllo e sorveglianza) e altre funzioni di natura
assistenziale, finalizzate a seguire l'evoluzione
delle condizioni dell'ospite, i rapporti con la
famiglia e con l'esterno.
La retta di ospitalità per le R.A. prevede la sola
quota alberghiera a carico dell'anziano che potrà
richiedere un'integrazione al Consorzio qualora il
suo reddito personale non sia sufficiente a coprirla
interamente.
Residenze Assistenziali Flessibili (R.A.F.)
Sono strutture socio-assistenziali di "ospitalità
permanente" con l'obiettivo di fornire accoglienza,
prestazioni assistenziali e di recupero a persone
in
condizioni
psico-fisiche
di
parziale
autosufficienza.
Si fa ricorso alle R.A.F. quando non è possibile
attivare un programma di Assistenza Domiciliare
Integrata (A.D.I.) e quando non sono necessarie
cure e prestazioni sanitarie tipiche delle
Residenze Sanitarie Assistenziali (R.S.A.).
Le R.A.F. forniscono prestazioni sanitarie
analoghe a quelle erogabili attraverso l'A.D.I.
La retta di ospitalità è divisa in quota sanitaria,
completamente a carico del Servizio Sanitario
Nazionale e in quota alberghiera, a carico
dell'ospite.
Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.)
È una struttura di medio-grandi dimensioni, con
più nuclei che ospitano un massimo di venti
anziani, con un elevato grado di assistenza e che
necessitano di particolari cure sanitarie.
Sono strutture dipendenti dalle ASL create per
dare risposte alle esigenze di anziani non
autosufficienti e non trattabili a domicilio.
L'assistenza sociale nelle residenze è assicurata
24 ore al giorno dal personale addetto che aiuta
gli anziani non autosufficienti nelle faccende
domestiche e nella cura della propria persona;
mentre degli aiuti sanitari si occupano infermieri,
terapisti della riabilitazione, medici di famiglia,
geriatri e altri specialisti.
L'inserimento
avviene
tramite
l'apposita
commissione Unità Valutativa Geriatrica (U.V.G.).
Le strutture semiresidenziali
Sono strutture aperte almeno sei-otto ore al
giorno che offrono vari servizi diurni di natura
socio-assistenziale.
L'obiettivo di questi servizi è aiutare le persone
anziane a mantenere la propria autonomia e a
vivere nella propria casa. Gli utenti possono
usufruire dell'ospitalità e dei servizi del centro per
una parte della loro giornata.
Tra i diversi tipi di servizi rientrano: le prestazioni
sanitarie di base, le prestazioni socioassistenziali, la riabilitazione, occasioni di
socializzazione,
assistenza
nelle
attività
quotidiane come il servizio pasti, lavanderia e
pulizia.
14
INTERVENTI SPECIFICI
Attività per minori e soggetti incapaci
nei rapporti con le autorità giudiziarie:
Interventi per la realizzazione di inchieste sociali,
per la segnalazione di situazioni che necessitano
di opportuni provvedimenti, per la gestione delle
tutele o curatele attribuite al Presidente del
Consorzio.
Il servizio di gestione delle tutele e delle curatele
si rivolge alle persone dichiarate inabilitate o
interdette (con sentenza del Tribunale ordinario
che prevede la nomina a tutore del presidente del
CISS 38). Il tutore rappresenta il tutelato, verso il
quale ha l’onere “di cura e di protezione” e deve
pertanto farsi carico del “progetto di vita” della
persona sottoposta a tutela.
I destinatari di questo servizio sono: anziani,
minori e disabili, secondo quanto disposto dal
Tribunale ordinario o dal Tribunale per i
Minorenni.
La richiesta di questo servizio può essere
presentata sia dai parenti dell’interessato,
dall’assistente Sociale che ha in carico il soggetto,
oppure dal medico curante.
Lo si richiede all’Assistente Sociale di riferimento
per il proprio Comune di residenza, oppure se si
deve consegnare la pratica, ci si rivolge
direttamente al Tribunale ordinario di Ivrea, ufficio
“Fasce Deboli”.
Progetto sociale:
Piano di azione personalizzato concordato con gli
interessati posto in essere con e dal Servizio
Sociale. Ha la finalità di rispondere a dei bisogni
sociali che il servizio è tenuto a soddisfare o che
ritiene necessario e socialmente utile soddisfare.
Segretariato Sociale:
Funzione del Servizio Sociale finalizzata a fornire
informazioni al cittadino, e favorire l’accessibilità
dei cittadini al Servizio Sociale fornendo supporto
nell’espletamento degli iter amministrativi e ad
altre agenzie.
Il Segretariato Sociale può essere inteso come
una “porta di accesso” ai servizi in grado di
accogliere la più ampia tipologia di esigenze,
quali:
• avere informazioni complete in merito ai
diritti, alle prestazioni, alle modalità di
accesso ai servizi,
• conoscere le risorse sociali disponibili nel
territorio in cui si vive, che possono
risultare utili per affrontare esigenze
personali e familiari nelle diverse fasi
della vita.
Il servizio è rivolto a tutti gli abitanti del
territorio, è gratuito ed è svolto presso lo Sportello
d’Informazione Sociale.
Servizio di sostegno all’inserimento
lavorativo:
Ha il compito di promuovere, con progetti
individualizzati,
l’inserimento/reinserimento
sociale, formativo, lavorativo dei soggetti disabili,
adolescenti o in particolare situazione di bisogno
ed esposti a gravi rischi di emarginazione.
Gli interventi mirano a:
• consentire esperienze in ambiente
lavorativo che favoriscano la progressiva
acquisizione di capacità lavorative
attraverso tirocini in diverse aziende, con
progressività dell'impegno ed aumento
dell'orario;
• consentire l'accesso ad un'occupazione
stabile, attivando dinamiche che facilitino
l'apprendimento della mansione specifica
e la capacità di relazione sociale e
lavorativa;
• consentire ad una persona disabile la
permanenza
in
una
situazione
soddisfacente nel mondo del lavoro
quando non vi sono condizioni soggettive
a consentire un'occupazione stabile:
borse lavoro a tempo indeterminato o
inserimenti socio-occupazionali.
Si accede al servizio attraverso il Servizio
Sociale di riferimento per il proprio Comune di
riferimento, che elabora il progetto individuale,
compatibilmente con le risorse occupazionali
disponibili al momento della domanda. La
valutazione del progetto è svolta dal Servizio
Sociale Territoriale e dal Servizio di Inserimento
Lavorativo.
Unità di Valutazione Geriatrica (UVG):
L'UVG, istituita dall’ASL 9, è un gruppo
multidisciplinare che realizza l'integrazione tra
servizi sociali e sanitari, nonché tra interventi
ospedalieri e territoriali e deve far capo all'Unità
Operativa.
L'UVG è sede per l'analisi dei bisogni e per
l'individuazione delle più corrette risposte da
individuarsi nella rete integrata dei servizi sociosanitari del territorio. L'organico minimale deve
comprendere un medico geriatra, un infermiere
professionale, un assistente sociale, un tecnico
della riabilitazione. Il coordinamento è assunto dal
geriatra dell’ASL 9.
15
La commissione si occupa di valutare i settori in
cui può si può verificare la non autosufficienza
fisica e psichica: dalle problematiche di ordine
ambientale (abitazione), ai problemi delle
interazioni sociali, al tono dell'umore e all'entità
del
supporto
informale
(famiglia
vicini,
volontariato).
L’UVG è dunque lo strumento per una valutazione
globale del singolo caso e per la definizione di un
programma preventivo, curativo e riabilitativo che
garantisca la continuità di assistenza e cura
all’anziano non autosufficiente.
L'UVG, unica per tutto il territorio di riferimento, è
quindi interistituzionale e gode della piena fiducia
di tutti gli enti della rete (Azienda Sanitaria,
consorzio socio-assistenziale dei Comuni, R.S.A.,
ecc.).
Unità di Valutazione Handicap (UVH):
La commissione di valutazione handicap (Unità di
Valutazione Handicap), istituita dall’ASL 9, ha
come finalità la valutazione integrata, sanitaria e
assistenziale, dei progetti individuali relativi a
persone disabili che comportano l'attivazione di
interventi
sociosanitari.
Sono
interventi
sociosanitari quei servizi che non sono definibili
esclusivamente socio-assistenziali (ad esempio il
contributo economico per il pagamento dell'affitto
per le persone indigenti) né esclusivamente
sanitari (ad esempio la visita di un medico), ma
sono relativi a prestazioni a "valenza mista",
sanitaria e socio-assistenziale, e per le quali il
costo è di competenza sia del Comune che
dell'Azienda sanitaria locale.
La commissione, istituita dalle Aziende Sanitarie
Locali, si compone di almeno:
• 1 medico (neurologo o psichiatra o
neuropsichiatra infantile)
• il coordinatore socio-assistenziale o un
suo delegato
• 1 educatore.
16
GLI INTERVENTI PER L’AREA ADULTI
•
Servizio sociale professionale –
persone in carico n. 1.031, di cui 989
residenti nei comuni del CISS 38 e 42 in
altri comuni
teatrale, laboratorio di comunicazione. N.
adulti coinvolti: 5
Finanziamento annuale della Regione
Piemonte (€ 20.000)
•
Servizio assistenza domiciliare – adulti
assistiti n. 44, di cui 43 residenti nei
comuni del CISS 38 e 1 in altri comuni,
per una spesa di € 67.691
•
Assistenza economica - soggetti
beneficiari di sostegno economico n. 199
di cui 190 residenti nei comuni del CISS
38 e 9 in altri comuni – importo
complessivo contributi erogati nell’anno
€68.343 (ordinaria € 56.884, straordinaria
€11.459)
•
Inserimenti lavorativi – adulti rivoltisi al
servizio n. 9 – importo contributi erogati
nell’anno € 8.050
4. Progetto “Percorsi di formazione/lavoro
per disoccupati nelle attività lavorative
dell’Ente”: cantieri di lavoro ai sensi della
L. R. 55/84 e s.m.i. per l’impiego
temporaneo e straordinario di lavoratori
disoccupati o non occupati iscritti nelle
liste del Centro per l’Impiego di Cuorgnè
in attuazione della D.G.R. 35-2991 del
30/5/2006 - sono stati inseriti 2 impiegati
e 2 operai per il periodo dall’8/11/06 al
28/5/07, con una spesa totale di € 19.823,
di cui € 7.998 finanziati dalla Regione
Piemonte ed € 3.199 dalla Provincia di
Torino
•
Inserimenti in strutture residenziali - n.
inserimenti di adulti in difficoltà 3 di cui 1
RAB Pont e 2 RAA Alpette
•
Adozioni – soggetti seguiti n. 34
•
Attività istruttoria nei rapporti con le
autorità giudiziarie – persone assistite n.
181, di cui 174 residenti nei comuni del
CISS 38 e 7 in altri comuni
• Progetti con finanziamenti esterni:
1. Progetto “Chi ben comincia …”: Gruppi
di neogenitori con figli da 0 a 6 mesi,
finalizzati sia ad informare che a
sostenere e promuovere lo scambio di
esperienze e conoscenze riguardo la cura
dei figli. N. adulti coinvolti: 70
Finanziamento pluriennale della Regione
Piemonte (€ 26.788)
2. “Contributo per interventi di sostegno
alle
famiglie
in
situazioni
problematiche”: Interventi di natura
economica, e/o di sostegno domiciliare ed
educativo, a nuclei familiari con minori ed
in situazioni problematiche dal punto di
vista economico e/o gestionale. N. nuclei
familiari coinvolti: 49.
Finanziamento annuale della Regione
Piemonte (€ 47.799)
integrato”:
3. Progetto
“Laboratorio
Progetti individualizzati e di gruppo per
soggetti diversamente abili e adulti in
difficoltà, con la proposta delle seguenti
attività: animazione a cavallo, laboratorio
5. Progetto
“Rete
Mediazione
Interculturale”: prevede un servizio
svolto da mediatori culturali di diverse
nazionalità, che operano a favore
dell’integrazione degli stranieri immigrati
attraverso uno sportello pubblico di
informazione. Gli interventi sono volti a
favorire
l’accesso
ai
servizi
e
l’integrazione sociale e lavorativa. È
finanziato con i fondi previsti dalla Legge
Regionale 4 della Regione Piemonte ed
erogati dalla Provincia di Torino. Per il
2006 sono stati assegnati 13.000 euro
• Convenzioni operative:
1. Convenzione
con
l’Associazione
A.V.U.L.S.S. di Cuorgnè: Progetto
“Aggiungi un pasto a tavola” per il
recupero delle eccedenze alimentari della
mensa scolastica di Rivara a favore di
nuclei familiari in gravi situazioni di
difficoltà. N. nuclei familiari coinvolti: 1.
Convenzione per l’anno scolastico (senza
spesa a carico C.I.S.S. 38)
2. Convenzione con l’Associazione Vides
Main – Sede operativa di Cuorgnè:
laboratori di lingua italiana e di attività
domestiche (economia familiare, igiene,
cucina ed alimentazione, cucito, ricamo,
riparazione abiti) per giovani donne
straniere. N. adulti coinvolti: 23
Convenzione annuale (€ 3.000)
Il CISS 38 cofinanzia (con l’Asl 9 e altri consorzi)
la presenza di n. 1 Assistente Sociale presso la
procura di Ivrea con una spesa per l’anno 2006 di
€ 5.000. Tale figura professionale opera
nell’ambito dell’Ufficio Fasce Deboli.
17
GLI INTERVENTI PER L’AREA ANZIANI
•
Servizio sociale professionale – anziani
in carico n. 410, di cui 402 residenti nei
comuni del CISS 38 e 8 in altri comuni
•
Servizio assistenza domiciliare –
persone assistite n. 144, di cui 144
residenti nei comuni del CISS 38 e 2 in
altri comuni, per una spesa di € 238.379
•
Assegni di cura (interventi economici a
sostegno della domiciliarità) - anziani
beneficiari del servizio n. 38 (contributo
medio mensile di € 450)
•
•
•
Assistenza
economica
anziani
beneficiari del servizio n. 31 di cui 30
residenti nei comuni del CISS 38 e 1 in
altri comuni – importo contributi erogati
nell’anno € 10.515 (ordinaria € 8.752,
straordinaria € 1.763)
di € 1.009.998 in parte rimborsati da
Asl 9
4. RAF Claudio di Rivarolo 20 posti
letto di cui 13 in convenzione con Asl
9, 6.442 giornate maturate - totale
Anziani fruitori 21 – spese di gestione
€ 58.041, spese locazione € 41.723,
spese per appalto Cooperativa
Elleuno € 397.971 per un totale di
€497.735
5. RAB di Pont 14 posti letto, 4.925
giornate presenza maturate - totale
Anziani fruitori 19 – spese di gestione
€
102.864,
spese
personale
€114.068, spese per mutuo € 11.768,
per un totale di € 228.700
•
Servizio pasti consumati o prelevati da
n. 3 anziani non autosufficienti presso la
RAF Claudio e la RSA di Pont: n. 317
pranzi di cui 285 con contribuzione
utente, 32 a totale carico CISS 38
Inserimenti in strutture residenziali – n.
inserimenti 205 (scheda strutture):
o
o
Strutture residenziali:
o
1. RAA di Alpette 14 posti letto, 4.137
giornate presenza maturate - totale
anziani fruitori 15 - spese gestione
anno 2006 € 45.750, spese
rimborsate al comune € 28.192,
spese personale (che svolge anche il
servizio di pulizia) € 174.148 (sia
diretto che indiretto) per totale spesa
€ 248.090
2. RSA di Pont
40 posti letto in
convenzione con Asl 9, 13.030
giornate presenza maturate - totale
anziani fruitori 77 – spese di gestione
€ 197.305 spese personale € 820.139
(sia diretto che indiretto) per un totale
di € 1.017.444 in parte rimborsati da
Asl 9
3. RSA di Valperga 40 posti letto in
convenzione con Asl 9, 13.663
giornate maturate - totale Anziani
fruitori 58 – spese di gestione
€206.515, spese personale € 803.483
(sia diretto che indiretto) per un totale
o
o
6 Anziani ex psichiatrici (Regione)
di cui 3 inseriti nelle nostre strutture e
2 in altre strutture territorio Asl 9, 1 in
struttura territorio extra Asl 9.
27 dimissioni protette anziani non
autosufficienti (di cui 18 RSA Pont, 9
RSA Valperga).
21 ricoveri di sollievo non
autosufficienti (di cui 13 RSA Pont e 8
RSA Valperga).
111 non autosufficienti (di cui 45
RSA Pont, 41 RSA Valperga, 16 RAF
Claudio, 9 altre strutture comprese
nel territorio Asl 9).
40 autosufficienti (di cui 16 RAB
Pont, 9 RAA Alpette, 3 RAF Claudio,
12 altre strutture comprese nel
territorio Asl 9).
•
Integrazioni rette - persone beneficiarie
del servizio n. 57, spesa complessiva
€271.357 di cui:
-
42 anziani in strutture CISS 38 con
spesa € 175.863;
15 anziani in altre strutture con spesa
€95.494
•
Affidamenti familiari (forme particolari) –
n. persone anziane 3 - spesa complessiva
€ 1.870
18
•
Attività istruttoria nei rapporti con le
autorità giudiziarie – soggetti assistiti n.
19, di cui 18 residenti nei comuni del
CISS 38 e 1 in altri comuni
•
Attività di tutela – anziani in carico n. 12
(di cui 4 con problemi psichiatrici, n. 7 non
autosufficienti; attività di curatela n. 1
anziano con problemi psichiatrici)
•
Telesoccorso - soggetti beneficiari del
servizio n. 2 – spesa complessiva € 180
Intervento avviato sperimentalmente a
fine 2006 nei comuni non coperti dalle
Comunità Montane
•
UVG: n. 194 valutazioni in commissione
•
-
Progetti finanziati:
progetto “Rete promozione sostegno
anziani” in collaborazione con la
Comunità Montana Alto Canavese
finanziato sul bando Isacco della
fondazione CRT. Interventi di ricercaazione finalizzati alla costruzione di una
rete di sostegno e di socializzazione sul
territorio per gli anziani – Coinvolti n. 39
Associazioni e n. 335 anziani – La spesa
complessiva è stata di € 20.096,58
•
-
Convenzioni:
Convenzione con la Croce Rossa
Italiana – Comitato locale di Pont
Canavese: servizio trasporto sanitari
ospiti delle strutture (RAB Pont, RAF
Frassinetto, RAA Alpette) – effettuati
nell’anno n. 102 trasporti di anziani
autosufficienti con una spesa di € 1.955
19
GLI INTERVENTI PER L’AREA DISABILI (adulti e minori)
•
Servizio sociale professionale –
soggetti in carico n. 338, di cui 331
residenti nei comuni del CISS 38, 7 in altri
comuni
•
Servizio assistenza domiciliare –
persone diversamente abili assistite n. 45,
di cui 43 residenti nei comuni del CISS
38, 2 in altri comuni, per una spesa di
€68.459
•
Servizio educativa territoriale – soggetti
diversamente abili seguiti n. 49, per una
spesa di € 96.492
•
Assistenza economica - n. utenti 74,
di cui 73 residenti nei comuni del CISS
38, 1 in altri comuni – importo contributi
erogati nell’anno € 48.303 (ordinaria
€21.878, straordinaria € 4.407, per
accesso ai servizi € 2.541, sostegno
educativo € 19.477)
•
•
Inserimenti lavorativi - n. soggetti
inseriti: 9 inserimenti socio occupazionali,
13 progetti formazione – importo
contributi erogati nell’anno € 30.340 di
cui € 6.350 rimborsati dai Comuni di
Ribordone e di Sparone
Inserimenti in centri diurni
o Centro Diurno di Cuorgnè: n. 10
persone diversamente abili fruitrici del
servizio (di cui 5 a tempo pieno e 5 a
tempo parziale) per n. 1.303 giornate
complessive di presenza - spesa
gestione € 226.533 di cui spese varie
gestione € 22.557, spesa trasporti dei
soggetti € 29.163 (n. trasporti 1.180),
spesa personale CISS 174.813
o Centro Diurno di Rivarolo: n. 13
persone diversamente abili fruitrici del
servizio (di cui 4 tempo parziale e 9
tempo pieno) per n. 1.858 giornate
complessive di presenza – spesa
gestione € 202.829 di cui € 40.000
per i trasporti dei soggetti (n. trasporti
1.637), € 2.386 spese varie, €160.443
appalto Anffas
• Strutture:
1. Comunità Alloggio “La Primula” di Pont
con 6 posti letto, 2.190 giornate presenze
maturate, totale persone diversamente
abili alloggiate 7 - spese locazione e
gestione € 4.623, spese appalto
cooperativa Chronos € 255.487 per un
totale di € 260.110
• Inserimenti in strutture residenziali - n.
inserimenti 54 (scheda strutture):
2 RAB Pont
4 RAA Alpette
7 Comunità alloggio Pont
3 minori con diversa abilità in altre
strutture (2 in strutture sul territorio
Asl 9, 1 in struttura extra Asl 9)
o 6 ex psichiatrici in altre strutture
(3 in strutture sul territorio Asl 9, 3
in strutture extra Asl 9)
o 4 ex art. 26 in altre strutture (2 in
strutture del territorio Asl 9, 2 in
strutture extra Asl 9)
o 28 in altre strutture (17 in strutture
sul territorio Asl 9, 11 in strutture
extra Asl 9)
o
o
o
o
•
Servizio pasti consumati o prelevati da
n. 3 persone diversamente abili presso la
RAF Claudio e la RSA di Pont: n. 709
pranzi di cui 354 con contribuzione del
soggetto, 355 a totale carico CISS 38
•
Affidamenti familiari – n. soggetti
diversamente abili 3, di cui 1 forme
particolari, 1 a parenti, 1 diurno – importo
contributi erogati nell’anno € 7.845
•
Integrazioni
rette
n.
persone
diversamente abili fruitici del servizio 37,
spesa complessiva € 301.927 di cui:
8 soggetti in strutture CISS 38 con spesa
€ 78.911
26 soggetti in altre strutture con spesa
€188.500
3 minori diversamente abili in altre
strutture con spesa € 34.516
•
Adozioni – persone diversamente abili 0
•
Attività istruttoria nei rapporti con le
autorità giudiziarie – n. soggetti assistiti
41
•
Attività di tutela – persone diversamente
abili in carico n. 13; attività di curatela n. 4
persone
con
diversa
abilità;
amministrazioni di sostegno n. 1 utente
•
Telesoccorso – n. soggetti beneficiari
•
UVH - n. 35 valutazioni professionali
0
20
Progetti con finanziamenti esterni:
1. Progetto “Sostegno a nuclei con
giovani
disabili
gravi”:
Progetti
individualizzati di sostegno psicologico
per familiari impegnati nella cura al
domicilio di soggetti con grave disabilità.
N. nuclei familiari coinvolti: 21.
Finanziamento pluriennale della Regione
Piemonte (€ 75.402)
2. “Piani progettuali individualizzati ai
sensi della L. 104/92”: Progetti
individualizzati per persone diversamente
abili,
con
obiettivi
educativi
ed
assistenziali e realizzati sia al domicilio
che nell’ambito del contesto di vita. N.
disabili coinvolti: 26.
Finanziamento annuale della Regione
Piemonte (€ 49.105)
3. Progetto
“Laboratorio
integrato”:
Progetti individualizzati e di gruppo per
soggetti diversamente abili e adulti in
difficoltà, con la proposta delle seguenti
attività: animazione a cavallo, laboratorio
teatrale, laboratorio di comunicazione. N.
persone diversamente abili coinvolte: 7.
Finanziamento annuale della Regione
Piemonte (€ 20.000)
4. Progetto “Corpo e movimento”: Attività
proposte al Centro diurno per persone
disabili di Cuorgnè: laboratorio di
espressività,
acquaticità,
uscite
risocializzanti sul territorio. N. soggetti
portatori di disabilità coinvolti: 9.
Finanziamento annuale della Regione
Piemonte (€ 8.000)
che nell’ambito del contesto di vita. N.
disabili coinvolti: 11
Finanziamento annuale della Regione
Piemonte (€ 31.172)
8. “Progetto personalizzato sperimentale
di
vita
indipendente”:
Progetto
personalizzato finalizzato a sostenere nel
percorso formativo universitario un
soggetto disabile. N. persone con diversa
abilità coinvolte: 1. Finanziamento
annuale
della
Regione
Piemonte
(€20.658)
9. “Piani
progettuali
relativi
all’integrazione sociale e lavorativa dei
ciechi
pluriminorati”:
Progetti
individualizzati finalizzati a promuovere
l’inserimento
sociale,
scolastico
e
lavorativo di soggetti non vedenti
pluriminorati. N. soggetti diversamente
abili coinvolti: 5.
Finanziamento annuale della Regione
Piemonte (€ 5.159)
•
o
o
Convenzione con l’Associazione
A.V.U.L.S.S. di Rivarolo C.se: Laboratorio
“Arcobaleno” per soggetti portatori di
disabilità con la proposta delle seguenti
attività: recupero scolastico, inglese,
computer, ginnastica, pittura su ceramica,
ricamo,
decoupage.
N.
soggetti
diversamente abili coinvolti: 16
Convenzione annuale (€ 3.000)
o
Convenzione con l’Associazione
A.V.U.L.S.S. di Rivarolo C.se: Progetto
“Un alloggio per l’autonomia: parte
seconda” finalizzato alla promozione
dell’autonomia di soggetti con disabilità.
N. soggetti diversamente abili coinvolti:
15. Convenzione pluriennale (€ 5.000)
o
Convenzione con la Croce
Rossa Italiana – Comitato locale di Pont
Canavese: servizio trasporto sanitari
ospiti delle strutture (RAB Pont, RAF
Frassinetto, RAA Alpette) – effettuati
nell’anno n. 7 trasporti di persone
diversamente abili con una spesa di €258
5. Progetto “Vivere il Centro diurno nel
Canavese”: Attività proposte al Centro
diurno per disabili di Rivarolo C.se:
stimolazione sensoriale basale, teatro,
ippoterapia, conoscenza del territorio. N.
disabili coinvolti: 15.
Finanziamento annuale della Regione
Piemonte (€ 8.000)
6. Progetto “Vivi il territorio”: Attività
proposte al Gruppo appartamento per
soggetti diversamente abili di Pont C.se:
laboratorio di massaggio, educazione
psicomotoria, piscina. N. disabili coinvolti:
8.
Finanziamento annuale della Regione
Piemonte (€ 7.940)
7. “Piani progettuali individualizzati ai
sensi della L. 162/98”: Progetti
individualizzati per soggetti con grave
disabilità, con obiettivi educativi ed
assistenziali, realizzati sia al domicilio
Convenzioni con spesa a carico C.I.S.S.
38:
Convenzione con la Croce
Rossa Italiana – Comitato locale di
Cuorgnè: Accompagnamento nel servizio
di trasporto dei soggetti diversamente
abili del Centro diurno di Cuorgnè. N.
persone diversamente abili coinvolte: 8.
Convenzione pluriannuale (€ 2.000 per
l’anno 2006)
21
GLI INTERVENTI PER L’AREA FAMIGLIA E MINORI
•
Servizio sociale professionale – soggetti in
carico n. 641, di cui 612 residenti nei comuni
del CISS 38, 29 in altri comuni
•
Servizio assistenza domiciliare –
persone assistite n. 28, tutti residenti nei
comuni del CISS 38, per una spesa di
€33.471
•
Servizio educativa territoriale – persone
seguite n. 36, per una spesa di € 49.430
•
Assistenza economica - n. soggetti
beneficiari del servizio 201, di cui 193
residenti nei comuni del CISS 38, 8 in altri
comuni – importo contributi erogati nell’anno
€ 129.626 (ordinaria € 58.342, straordinaria
€ 11.753, per accesso ai servizi € 6.871,
sostegno educativo € 52.660)
•
Inserimenti lavorativi – n. persone seguite
con finalità di inserimento 7. Importo
contributi erogati nell’anno € 2.780
•
Inserimenti in comunità alloggio – n.
persone inserite 23 - spesa complessiva
€372.886
•
Affidamenti familiari – n. 19 (di cui 3
ordinari, 7 a parenti, 9 diurni) - importo
contributi erogati nell’anno € 26.998
•
Adozioni – n 10
•
Attività istruttoria nei rapporti con le
autorità giudiziarie – soggetti assistiti n.
152, di cui 141 residenti nei comuni del CISS
38, 11 in altri comuni
•
Attività di tutela – persone in carico n. 10
•
Progetti con finanziamenti esterni:
Finanziamento pluriennale della Regione
Piemonte (€ 16.188)
3. “Contributi per gli affidamenti familiari
ed il sostegno delle adozioni difficili”:
Sostegno
economico
alle
famiglie
affidatarie e adottive, in adeguamento alle
indicazioni regionali in materia di
affidamenti familiari e di adozioni difficili
(minori di età superiore a dodici anni o
con handicap accertato). N. minori
coinvolti in situazioni di affidamento
familiare: 3; N. minori coinvolti in
situazioni di adozioni difficili: 0
Finanziamento pluriennale della Regione
Piemonte (€ 2.799)
4. Progetto “L’acchiappafuturo”: Progetti
individualizzati e di gruppo per la
“rimotivazione” di soggetti adolescenti in
condizioni di abbandono scolastico o di
esclusione sociale, e finalizzati al loro
inserimento formativo o lavorativo. N.
minori coinvolti: 301
Finanziamento annuale della Provincia di
Torino (€ 37.459)
1. Progetto
“Riparazione”:
Progetti
individualizzati
che
prevedono
il
coinvolgimento in attività di utilità sociale,
rivolti a minori sottoposti a provvedimenti
penali.
N.
minori
coinvolti:
5.
Finanziamento pluriennale della Regione
Piemonte (€ 2.065)
2. “Piano progettuale di attività rivolte alla
fascia adolescenziale”: Gestione di
incontri “in luogo neutro” da parte di
educatori professionali, tra genitori non
affidatari e figli in situazioni di
separazione. N. minori coinvolti: 5
22
SINTESI DEI DATI RELATIVI ALLE ATTIVITÀ 2006
23
SINTESI DEI DATI RELATIVI ALLE ATTIVITÀ 2006
INTERVENTI DI SOSTEGNO AL NUCLEO FAMILIARE ED AL SINGOLO
AREA ADULTI
AREA ANZIANI
AREA DISABILI
AREA FAMIGLIA E MINORI
INTERVENTI UTENTI TOTALE INTERVENTI UTENTI TOTALE INTERVENTI UTENTI TOTALE INTERVENTI UTENTI TOTALE
Assegni di
cura
Assistenza
economica
199
Assegni di
cura
38
Assegni di
cura
1
Assegni di
cura
Assistenza
economica
31
Assistenza
economica
74
Assistenza
economica
Inserimenti
Centri Diurni
23
Inserimenti
Centri Diurni
Integrazione
rette
37
Integrazione
rette
Inserimenti
Centri Diurni
Inserimenti
Centri Diurni
Integrazione
rette
Integrazione
rette
Servizio
Assistenza
Domiciliare
1274
44
Servizio
Assistenza
Domiciliare
Servizio
Educativa
Territoriale
Servizio
Educativa
Territoriale
Servizio pasti
Servizio pasti
Servizio
Sociale
Professionale
Telesoccorso
1031
57
1002
144
Servizio
Assistenza
Domiciliare
Servizio
Educativa
Territoriale
320
Servizio pasti
Servizio
Sociale
Professionale
Telesoccorso
201
45
Servizio
Assistenza
Domiciliare
28
49
Servizio
Educativa
Territoriale
36
1279
712
Servizio pasti
410
Servizio
Sociale
Professionale
338
Servizio
Sociale
Professionale
2
Telesoccorso
0
Telesoccorso
906
641
24
INTERVENTI SPECIFICI
INTERVENTI SOSTITUZIONE NUCLEO FAMILIARE
AREA ADULTI
AREA ANZIANI
AREA DISABILI
AREA FAMIGLIA E MINORI
INTERVENTI UTENTI TOTALE INTERVENTI UTENTI TOTALE INTERVENTI UTENTI TOTALE INTERVENTI UTENTI TOTALE
Adozioni
34
Adozioni
Affidamenti
familiari
Affidamenti
familiari
Inserimenti
comunità
alloggio
Inserimenti
comunità
alloggio
37
Adozioni
Affidamenti
familiari
3
398
Inserimenti
comunità
alloggio
Inserimenti in
struttura
Inserimenti in
struttura
Inserimenti
in struttura
Inserimenti in
strutture
residenziali
Inserimenti in
strutture
residenziali
Strutture
residenziali
Strutture
residenziali
Attività di
curatela
Attività di
curatela
Attività di
tutela
Attività di
tutela
12
Attività
istruttoria
19
Attività
istruttoria
Inserimenti
lavorativi
3
190
181
9
Inserimenti
lavorativi
3
71
Adozioni
10
Affidamenti
familiari
19
Inserimenti
comunità
alloggio
23
7
Inserimenti
in struttura
205
Inserimenti
in strutture
residenziali
54
Inserimenti
in strutture
residenziali
190
Strutture
residenziali
7
Strutture
residenziali
Attività di
curatela
4
Attività di
curatela
Attività di
tutela
13
Attività di
tutela
Attività
istruttoria
41
Attività
istruttoria
Inserimenti
lavorativi
22
Inserimenti
lavorativi
31
80
52
159
152
7
25
Le seguenti presentazioni grafiche permettono una lettura trasversale ed immediata dei dati
presentati.
INTERVENTI
ADULTI
1501
ANZIANI
1431
DISABILI
1430
FAMIGLIA E
MINORI
1117
DISTRIBUZIONE INTERVENTI PER AREE
20%
28%
ADULTI
ANZIANI
DISABILI
FAMIGLIA E MINORI
26%
26%
Il grafico qui riportato mostra le percentuali degli interventi messi in atto da ogni area: non emergono
significative disparità. Tale omogeneità sta ad indicare un’attività bilanciata dell’intero sistema dei servizi.
26
DISTRIBUZIONE DEGLI INTERVENTI PER TIPOLOGIA NELLE AREE
100%
90%
80%
71%
70%
ADULTI
60%
ANZIANI
50%
40%
30%
41%
29%
20%
35%
29%
22% 20%
FAM-MIN
17%
7%
10%
DISABILI
13% 9%
7%
0%
SOSTEGNO
SOSTITUZIONE
SPECIFICI
% DELLE MODALITÀ DI INTERVENTO PER LE DIVERSE AREE
100%
90%
89%
85%
81%
80%
70%
70%
60%
SOSTEGNO
50%
SOSTITUZIONE
40%
30%
20%
10%
SPECIFICI
28%
13%
2%
2%
5% 6%
14%
5%
0%
ADULTI
SOSTEGNO
SOSTITUZIONE
SPECIFICI
4461
558
460
ANZIANI
DISABILI
FAM-MIN
La maggioranza degli interventi posti in essere
sono tesi a sviluppare e sostenere la domiciliarità,
attenti a potenziare le risorse esistenti a livello
individuale e familiare
INTERVENTI DI SOSTEGNO AL NUCLEO FAMILIARE ED AL SINGOLO: servizio sociale professionale,
assistenza economica, servizio di educativa territoriale, servizio di assistenza domiciliare, inserimento in
centro diurno, telesoccorso, assegno di cura, integrazione rette
INTERVENTI DI SOSTITUZIONE DEL NUCLEO FAMILIARE: affidamento familiare, adozioni, inserimento in
strutture residenziali
INTERVENTI SPECIFICI: servizio di sostegno all’inserimento lavorativo, attività per minori e soggetti
incapaci nei rapporti con le autorità giudiziarie, segretariato sociale, unità di valutazione geriatrica, unità di
valutazione handicap
27
GLI INVESTIMENTI FORMATIVI E DI SISTEMA
(Finanziamento Regione Piemonte – Politiche
sociali)
Formazione per il territorio
’ Nell’anno 2006 è terminato il I corso di
riqualificazione per Operatori Socio Sanitari
(O.S.S.) (360 ore) privi di qualifica,
organizzato tenendo conto di un’anzianità di
servizio di almeno 2 anni. La precedenza è
stata data ai dipendenti di strutture pubbliche
o private presenti sul territorio del CISS 38 e
poi ai residenti sul nostro territorio ma
operanti in strutture situate fuori dal nostro
distretto. Il corso ha avuto inizio l’11/4/05 e
termine il 9/5/06. I partecipanti inizialmente
erano 31, agli esami finali sono giunti in 28, i
quali hanno conseguito il titolo di OSS
rilasciato dalla Provincia di Torino
’ Corso di formazione sul monitoraggio e la
valutazione dei Piani di Zona avviati sul
territorio della Provincia di Torino organizzato dalla Provincia di Torino –
partecipanti: n. 1 Assistente Sociale, n. 1
Educatore Professionale, n. 1 Referente di
Piano – durata corso marzo/dicembre 2006
(14 giornate)
Corsi interni di aggiornamento per operatori
amministrativi e sociali:
1.
2.
’ Dal 2003 al 2005 sono stati portati a termine 7
corsi di riqualificazione professionale per
Operatori Socio Sanitari (OSS) in possesso di
qualifica di Assistente Domiciliare e dei
Servizi Tutelari (ADeST). Ogni corso, della
durata di 50 ore, era composto, in media, da
30 allievi, per un totale di 210 operatori
riqualificati
3.
’ Il Consorzio partecipa in ATS (Associazione
Temporanea di Scopo) nell’ambito di attività
didattico-organizzative e tecnico-scientifiche
con l’ASL 9 e le agenzie formative del
territorio nei corsi di formazione per O.S.S.:
Corsi della durata di 1000 ore negli anni
formativi 2004/2005, 2005/2006 e 2006/2007.
Nel primo anno di corso sono giunti alla
qualifica 18 operatori; nel secondo 25. Il terzo
corso terminerà nel mese di Luglio 2007.
’ Il Consorzio collabora con le agenzie
formative del territorio per lo svolgimento nei
servizi di propria competenza dei tirocini degli
allievi inseriti in percorsi formativi di indirizzo
sociale e socio-sanitario.
Formazione sociale interna/esterna collegata
al Piano di zona
’ Attività
di
formazione/aggiornamento
permanente: “Formazione e assistenza
tecnica al percorso di realizzazione del Piano
di Zona” - n. 8 giornate seminariali.
Destinatari: Operatori dei servizi e soggetti
territoriali del Piano di Zona (finanziamento
Bando Provinciale operatori sociali)
’ Progetto formativo: “Dall’approvazione del
Piano di Zona alle azioni concertative e alla
costruzione del sistema di monitoraggio”.
Aggiornamento informatico - Elaborazione
testi (20 ore) – n. 14 dipendenti
Aggiornamento informatico - Foglio
elettronico (24 ore) – n. 11 dipendenti
Aggiornamento informatico - Windows,
Internet e posta elettronica (32 ore) – n. 9
dipendenti
(Finanziamenti Fondi Sociali Europei in
collaborazione organizzativa con Agenzia
formativa CSEA)
4.
n. 17 dipendenti (personale
amministrativo, responsabili di Area,
Rappresentanze
Sindacali
Unitarie,
responsabili struttura) hanno partecipato
al corso interno di 12 ore “Il rapporto di
lavoro nel pubblico impiego - Aspetti
giuridici
ed
economici”,
docente:
Responsabile Servizio Affari Generali del
Comune di Cuorgnè (Dott. C. Araldi)
Partecipazione a corsi organizzati da
Enti:
altri
-
Percorso di sensibilizzazione al Progetto
“Affidamento
Familiare:
lavori
in
corso!”
organizzato dalla Provincia di Torino – durata
corso: 9 giornate - n. 3 Assistenti Sociali
-
Corso base e corso avanzato “I.C.F. e politiche del
lavoro” organizzato dalla Provincia di Torino e da
Italia Lavoro - n. 1 Assistente Sociale – n. 1
Educatore Professionale – durata corso: 1 giorno
Partecipazione a seminari organizzati da altri
Enti:
-
Iniziativa di formazione sul tema della “solitudine
sociale” organizzata dalla Cooperativa Sociale
Pollicino - n. 1 Educatore Professionale – n. 1
Assistente Sociale
28
-
-
-
Iniziativa di formazione sul tema della pedofilia organizzata dal Centro Studi Hansel e Gretel - n.
2 Assistenti Sociali
Iniziativa
di
formazione
sul
tema
dei
maltrattamenti ai minori - organizzata dal Centro
per il bambino maltrattato e la cura della crisi
familiare - n. 1 Assistente Sociale
Iniziativa di formazione sul tema delle
agevolazioni fiscali per i disabili - organizzata dal
Centro Studi Amministrativi - n. 1 Assistente
Sociale
-
Iniziativa di formazione sul Servizio Sociale organizzata dall’Ordine Professionale degli
Assistenti Sociali del Piemonte - n. 1 Assistente
Sociale
-
Iniziativa di formazione sulle politiche giovanili organizzata dall’A.N.C.I. Piemonte e dalla Città di
Ivrea - n. 1 Assistente Sociale
-
Iniziativa di formazione sui minori stranieri organizzata dall’Unicef - n. 2 Assistenti Sociali
-
Iniziativa
di
formazione
sul
tema
dell’Amministrazione di Sostegno organizzata
dalla Fondazione Ruffini – n. 1 Assistente Sociale
Inoltre gli operatori amministrativi addetti all’ufficio
personale e ragioneria hanno partecipato a
seminari e corsi di aggiornamento professionale
(3 giornate)
Attività di sistema
’ Sportello d'informazione sociale: è aperto al
pubblico per 20 ore settimanali ed ha lo scopo
di fornire informazioni e indicazioni ai cittadini
riguardo ai servizi sociali e sanitari e alle
risorse del territorio. La spesa per l’operatore
in contratto di collaborazione è stata
finanziata dalla provincia di Torino con 8.640
euro.
’ Supporto alla programmazione sociale
territoriale: nell’ambito di quanto previsto dalla
normativa regionale per l’esercizio delle
funzioni di supporto alla stesura dei piani di
zona, è stato attivato da Maggio 2006 un
contratto di collaborazione per 12 ore
settimanali per funzioni tecniche di supporto e
segreteria all’ufficio di piano, per un costo di
2.671,89 euro.
29
LE RISORSE UMANE PER LA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ
AREA PROGRAMMAZIONE E SERVIZI GENERALI
Descrizione attività:
Personale sede centrale:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
attività di programmazione territoriale
gestione amministrativa delle risorse
umane e professionali
attività
amministrative
e
contabili
connesse al bilancio
attività
amministrative
e
contabili
connesse
all’utilizzo
delle
risorse
strumentali e tecnologiche
gestione delle attività amministrative e
contabili connesse alla definizione di
protocolli d’intesa, convenzioni, contratti,
accordi di programma
gestione sistema informativo
gestione
attività
amministrative
di
supporto agli Organi ed alla struttura
consortile
gestione funzioni a tutela di incapaci
nell’ambito dei rapporti con l’Autorità
Giudiziaria
attività connesse alla formazione del
personale
n. 1 Responsabile Area Programmazione e
Servizi Generali
n. 1 istruttore direttivo (fino ad aprile)
n. 7 istruttori amministrativi (di cui 2 part-time)
n. 1 esecutore amministrativo
n. 1 esecutore applicato (che si occupa anche del
servizio di pulizia nelle sedi territoriali di Pont e
Rivarolo)
n. 2 co.co.co. (20 ore settimanali ciascuno) per
tecnico informatico e supporto ufficio tutele e
corsi formazione professionale OSS finanziati
dalla Provincia
n. 1 co.co.co. (32 ore settimanali) addetto alla
segreteria Piano di Zona e sportello sociale
n. 3 consulenti sede: ufficio finanziario, ufficio
personale, affari generali
CDA, revisore, spese organi, segretario con
funzioni anche di direttore.
AREA SERVIZI ALLA PERSONA
IL SERVIZIO SOCIALE TERRITORIALE
Le Assistenti Sociali nel 2006 hanno operato nelle
unità operative territoriali situate nel territorio del
CISS 38:
Ufficio di Cuorgnè presso la sede
centrale del CISS 38 (ex Manifattura) comprende i comuni di Cuorgnè,
Pertusio, Alpette, Prascorsano, San
Ponso,
Canischio,
Chiesanuova,
Frassinetto,
Ingria,
Ronco,
San
Colombano, Valprato
Ufficio di Valperga presso il Comune di
Valperga – comprende i comuni di
Valperga e Salassa
Ufficio
di
Forno
presso
il
Poliambulatorio ASL di Forno (Via
Truchetti) - comprende i comuni di
Forno, Rivara, Pratiglione
Ufficio di Favria presso il Comune di
Favria - comprende i comuni di Favria,
Busano, Oglianico
Ufficio di Rivarolo in c.so Rocco Meaglia
6 a Rivarolo – comprende i comuni di
Rivarolo, Ciconio, Lusigliè
-
-
Ufficio di Feletto presso il Comune di
Feletto – comprende i comuni di Feletto,
Lombardore, Rivarossa, Bosconero
Ufficio di Pont presso il Poliambulatorio
ASL di Pont – Piazza XXV Aprile 1 –
comprende i comuni di Pont, Locana,
Ceresole, Noasca, Ribordone, Sparone
Gli orari di ricevimento del pubblico sono
prestabiliti nei Comuni più grandi, ma è possibile il
ricevimento su appuntamento anche nei comuni
più piccoli.
I SERVIZI RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI
Nelle strutture residenziali e semiresidenziali
operano le diverse professionalità distribuite come
descritto nella tabella seguente.
30
IL PERSONALE DEL CONSORZIO C.I.S.S. 38
Al 31 Dicembre 2006 il Consorzio CISS 38 ha complessivamente 81 dipendenti, così distribuiti:
RIEPILOGO DIPENDENTI PER PROFILO PROFESSIONALE
N. DIPENDENTI
CATEGORIA
PROFILO PROFESSIONALE
ATTIVITÀ
1 p.t (part time).
D
ASSISTENTE SOCIALE
S.I.L.
13 di cui 3 p.t.
D
ASSISTENTE SOCIALE
SERVIZIO SOCIALE
1
D
EDUCATORE PROFESSIONALE
C. DIURNO CUORGNÈ
1
D
EDUCATORE PROFESSIONALE
SEDE/REF. AREA DISABILI
1
C
EDUCATORE PROFESSIONALE
C. DIURNO CUORGNÈ
1
C
EDUCATORE PROFESSIONALE
S.I.L.
1
B
ESECUTORE AMMINISTRATIVO
RSA BARUCCO
1
B
ESECUTORE AMMINISTRATIVO
SEDE
3
B
ESECUTORE TECNICO
RSA BARUCCO
2
B
ESECUTORE TECNICO
RSA PONT
1
B
ESECUTORE TECNICO
SEDE
1
D3
FUNZIONARIO
SEDE/RESP. ASP
1
C
ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO
RSA PONT
7 di cui 2 p.t.
C
ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO
SEDE
1
D
ISTRUTTORE DIRETTIVO
SEDE/RESP. APSG
1
D
ISTRUTTORE DIRETTIVO (RESP. STR)
RSA BARUCCO/RAA ALPETTE
1
D
ISTRUTTORE DIRETTIVO (RESP. STR)
RSA PONT/RAB PONT
1
B3
OPERATORE SOCIO SANITARIO
RAA ALPETTE
4 di cui 1 p.t.
B3
OPERATORE SOCIO SANITARIO
RSA BARUCCO
7 di cui 2 p.t.
B3
OPERATORE SOCIO SANITARIO
RSA PONT
4 di cui 1 p.t.
B
OPERATORE SOCIO SANITARIO
C. DIURNO CUORGNÈ
3
B
OPERATORE SOCIO SANITARIO
RAA ALPETTE
12 di cui 1 p.t.
B
OPERATORE SOCIO SANITARIO
RSA BARUCCO
12 di cui 3 p.t.
B
OPERATORE SOCIO SANITARIO
RSA PONT
81 di cui 14 p.t. -TOTALE DIPENDENTI al 31/12/06
N. 1 dipendente cat. B3 della RSA di Pont da febbraio 2006 è in comando esterno presso altro Ente.
TABELLA PER GENERE
RIEPILOGO UOMINI/DONNE PER CATEGORIA AL 31/12/06
N. DIPENDENTI
CAT
DI CUI UOMINI
D3
1
0
D
16
3
D (contr. form. lavoro)
3
0
C
10
0
B3
13
0
B
38
3
TOTALE
81
6
DI CUI DONNE
1
13
3
10
13
35
75
31
PERSONALE ESTERNO E COLLABORAZIONI AREA SERVIZI ALLA PERSONA
Lavoratori indiretti: nell’arco dell’anno 2006, in
servizi gestiti in regime di affidamento esterno o di
collaborazione, hanno operato complessivamente
n. 117 operatori.
di Pont con 8 OSS e 5 addetti alle pulizie, nella
RSA Valperga con 11 OSS e 3 addetti alle pulizie,
nella RAA di Alpette con 2 OSS (che svolgono
anche il servizio di pulizia).
La Cooperativa “Allegro con Moto” ha svolto il
servizio di Assistenza Domiciliare nell’anno 2006
avvalendosi di n. 16 OSS, di cui 3 impiegati solo
al bisogno.
La Cooperativa Chronos ha gestito la Comunità
Alloggio per disabili di Pont con 5 OSS e 2
educatori professionali; ha gestito anche il servizio
educativa territoriale con 1 OSS e 7 educatori
professionali.
La Cooperativa Elleuno ha gestito la RAF Claudio
con: 9 OSS, 1 animatore/responsabile di struttura,
1 fisioterapista part time, 4 ausiliari, 2 infermieri
professionali (di cui 1 part time).
L’Anffas ha gestito il Centro Diurno di Rivarolo
con 3 educatori, 1 ADEST, 1 fisioterapista (10 ore
a settimana), 1 coordinatore (9 ore a settimana), 2
ausiliari part time (di cui 1 disabile).
L’ASA ha svolto il servizio di assistenza tutelare (a
partire dal mese di aprile) e servizi accessori
necessari e inscindibili (tutto l’anno): nella RAB di
Pont con 5 OSS e 2 addetti alle pulizie, nella RSA
Nel primo trimestre 2006 n. 23 OSS con contratto
collaborazione coordinata e continuativa sono
stati impiegati nelle strutture per anziani: n. 9 (di
cui 2 addetti anche al lavaggio stoviglie) presso la
RSA di Pont, n. 5 presso la RAB di Pont, n. 2
nella RAA di Alpette, n. 7 nella RSA di Valperga.
N. 2 assistenti sociali sono state impiegate nelle
unità operative con contratto di collaborazione per
un totale di 5 mesi (sostituzione maternità e
aspettativa).
RIEPILOGO COSTI PER SPESE DI PERSONALE
Personale dipendente
-
Personale collocato nella sede centrale,
compresi responsabili e referente area
disabili € 412.828
-
Personale collocato presso il Centro
Diurno di Cuorgnè € 174.814
-
Personale dipendente con qualifica di
assistente sociale € 436.295
-
Personale assegnato al Servizio
Inserimento Lavorativi € 45.882
-
Personale dipendente collocato presso
la RSA di Pont € 636.710
-
Personale dipendente collocato presso
la RSA di Valperga € 628.355
-
-
Appalto gestione C. A. Pont € 255.487
-
Appalto gestione Centro
Rivarolo € 202.829
-
Appalto gestione
Rivarolo € 397.971
-
Appalto di assistenza tutelare ASA
€379.121
(€
125.401
Barucco,
€126.164 RSA Pont, € 83.192 RAB,
€44.363 RAA Alpette); servizi accessori
necessari e inscindibili ASA € 178.492
(RAB Pont € 52.493, RSA Pont e
Valperga € 125.999)
-
Consulenti sede centrale € 30.401
-
Personale con contratti collaborazione
presso le strutture per anziani (RAB di
Pont, RSA di Pont e Valperga, RAA di
Alette) € 152.536
-
Assistenti sociali con
collaborazione € 11.965
Personale dipendente collocato presso
la RAA di Alpette € 115.116
Personale non dipendente
-
Personale
con
contratti
collaborazione presso la sede
sportello sociale € 39.728
di
e
-
Appalto gestione servizio assistenza
domiciliare € 408.000
-
Appalto gestione servizio
territoriale € 145.922
RAF
diurno
di
Claudio
di
contratto
di
Funzioni generali
-
CDA, Revisore dei conti, direttore non
dipendente, segretario non dipendente,
rimborso spese componenti Assemblea,
€ 92.050 (compresi i diritti di segreteria)
educativa
32
SINTESI DEI DATI ECONOMICI 2006
33
QUADRO RIASSUNTIVO DELLE RISORSE FINANZIARIE (PARTE ENTRATA)
Come previsto dalla normativa (L.R. 1/2004) il
sistema integrato degli interventi e servizi
sociali, fatti salvi i finanziamenti provenienti
dallo Stato vincolati a specifiche finalità, è
finanziato dai comuni, con il concorso della
Regione e degli utenti, nonchè dal fondo
sanitario regionale per le attività integrate
socio-sanitarie. (Art. 35 c. 1 )
La Regione programma ed organizza il sistema
integrato degli interventi e servizi sociali secondo i
principi di universalità, solidarietà, sussidiarietà,
cooperazione, efficacia ed efficienza, omogeneità
ed equità territoriale, copertura finanziaria e
patrimoniale,
responsabilità
ed
unicità
dell'amministrazione, autonomia organizzativa e
regolamentare degli enti locali.
I comuni sono titolari delle funzioni concernenti gli
interventi sociali svolti a livello locale e concorrono
alla programmazione regionale, anche mediante
l'elaborazione di proposte per la definizione del
piano regionale degli interventi e dei servizi
sociali.
La Regione individua nella gestione
associata, ed in particolare in quella consortile, la
forma idonea a garantire l'efficacia e l'efficienza
degli interventi e dei servizi sociali di competenza
dei comuni e prevede incentivi finanziari a favore
dell'esercizio associato delle funzioni e della
erogazione della totalità delle prestazioni
essenziali entro gli ambiti territoriali ottimali.
La Regione Piemonte ha assegnato al
consorzio C.I.S.S. 38 nell’anno 2006 Euro
1.299.537,39 quale fondo indistinto, comprensivo
delle risorse regionali e statali, per la gestione del
sistema integrato degli interventi e dei servizi
sociali, al fine di favorire il benessere della
persona, la prevenzione del disagio e il
miglioramento della qualità della vita delle
comunità locali.
Nell’anno 2006 è stato previsto un incremento del
fondo regionale, rispetto al 2005, pari ad Euro
28.280,99, consentendo in questo modo la
realizzazione del riequilibrio territoriale, volto a
produrre un riallineamento delle risorse da
assegnare, senza alterare la stabilità nella
gestione locale e determinando, nel contempo,
una progressiva rivalutazione delle zone
storicamente meno valorizzate.
È stata inoltre assegnata la somma di Euro
30.505,27 (inserita nel Bilancio di Previsione
2007) per contribuire al superamento di situazioni
di disagio economico determinate dagli elevati
costi sostenuti per inserimenti – non preventivabili
- di minori in presidi socio-assistenziali, nel
periodo gennaio-settembre 2006.
Sono stati erogati ulteriori Euro 7.136,00 per far
fronte
alle
maggiori
spese
derivanti
dall’applicazione del nuovo modello integrato di
assistenza residenziale socio-sanitaria a favore
delle persone anziane non autosufficienti, di cui
Euro 6.581,00 accertati su bilancio 2006.
Sono stati assegnati Euro 75.206,84 per la
copertura della retta socio-assistenziale per
l’anno 2006 sostenute per le tariffe di ricovero di 5
pazienti disabili oltre a 7 pazienti anziani di
provenienza psichiatrica e 4 pazienti ex-art. 26
Legge 833/78 provenienti dagli ex-Centri di
Riabilitazione.
I TRASFERIMENTI DELLA REGIONE PIEMONTE A DESTINAZIONE VINCOLATA AMMONTANO AD
361.716,83, COSÌ DETTAGLIATI:
finanziamento ai sensi della Legge 104/92, volto ai soggetti disabili per quanto
riguarda progetti individualizzati territoriali e l’incremento delle attività dei centri diurni
semi-residenziali
contributo relativo al Progetto “Vita Indipendente” – IV annualità, utilizzato per un
progetto individualizzato a favore di una persona disabile al fine di favorirne
l’autonomia
trasferimento per il Piano progettuale Legge 284/97, relativo a progetti
individualizzati territoriali a favore di persone cieche pluriminorate, al fine di favorirne
l’autonomia e la socializzazione
trasferimento per Progetto Legge 162/98, relativo a progetti individualizzati territoriali
rivolti a soggetti disabili gravi
il contributo per il Sostegno delle famiglie con anziani non autosufficienti con il
quale sono state aiutate 38 persone al proprio domicilio
rimborso del 50% delle spese totali sostenute per l’attivazione di 4 cantieri lavoro
UN TOTALE DI
EURO
Euro
93.045,00
Euro
20.658,28
Euro
5.159,00
Euro
31.172,00
Euro 209.698,55
Euro
1.984,00
34
I TRASFERIMENTI DEGLI ENTI ASSOCIATI
I Comuni facenti parte del Consorzio, nell’anno 2006, hanno trasferito Euro 1.520.752,24 quale quota
per la delega delle funzioni socio-assistenziali.
La quota pro-capite è stata di euro 24,71 per abitante conteggiati al 31.12.2004 (n. 61.544).
LA PROVINCIA DI TORINO HA AFFIDATO ALL’ENTE EURO 295.111,60 PER I SEGUENTI INTERVENTI:
Disabili Sensoriali per competenze provinciali - fino al termine dell’anno 2006 e poi
trasferite alla Regione a partire dal 1.01.2007 - esercitate su delega dal Consorzio per
Euro 89.837,00
progetti individualizzati attinenti all’inserimento scolastico di persone con disabilità
sensoriali
Sportello di Informazione Sociale riguardo l’utilizzo di un operatore per le attività di
informazione sociale al pubblico, con una integrazione dell’operatore nelle attività
dell’Ufficio di Piano di Zona con funzioni di Segreteria, finalizzata al supporto delle
Euro 8.640,00
attività di comunicazione sociale, ai lavori e alle procedure di Piano. Il Consorzio
finanzia per Euro 2.671,89 l’iniziativa citata con proprie risorse
Progetto SAMI (maternità e infanzia) competenza della Provincia - fino al termine
dell’anno 2006 e poi trasferite alla Regione a partire dal 1.01.2007 – esercitate su
Euro 121.182,00
delega dall’Ente, riguardante il servizio rivolto a: figli minori riconosciuti da sola madre,
figli minori non riconosciuti, gestanti e madri in difficoltà, minori esposti all’abbandono
Progetto “Rete di mediazione interculturale” concernente l'organizzazione e la
Euro 13.000,00
gestione delle attività rivolte alla mediazione interculturale per il territorio e servizi
socio-sanitari
Progetto “Emergenza caldo estate 2006” per interventi rivolti agli anziani soli e a
Euro
200,00
rischio sanitario
Progetto Legge 285/97, rivolto agli adolescenti (progetto “L’Acchiappafuturo”)
Euro 37.459,00
Rimborso del 20% delle spese totali per l’attivazione di 4 cantieri lavoro
Euro
793,60
Corso di aggiornamento e formazione permanente degli operatori dipendenti del
Euro 12.000,00
Consorzio impegnati nella realizzazione delle attività finalizzate alla realizzazione e
predisposizione del Piano di zona
Due corsi di riqualificazione O.S.S. (Operatori socio sanitari) per operatori in
Euro 12.000,00
possesso di qualifica di ADeST (Assistente domiciliare e dei servizi tutelari)
L’AZIENDA SANITARIA LOCALE 9 DI IVREA HA DESTINATO ALL’ENTE I SEGUENTI TRASFERIMENTI PER UN TOTALE DI
EURO 1.975.370,04:
quota sanitaria - pari al 70% della quota totale - relativa alla gestione dei Centri diurni
di Cuorgnè e Rivarolo con la capacità recettiva di 11 utenti a tempo pieno per ciascun
Euro 210.259,70
Centro, con la possibilità di frequenza a tempo parziale per alcune tipologie di utenza,
fermo restante il tetto di 11 tempi pieni
saldo, riferito all’anno 2005, del contributo per la gestione dei Centri diurni di Cuorgnè
Euro 124.128,53
e Rivarolo
rimborso di parte delle spese di personale assistenziale, coordinamento, amministrativo,
lavanderia, pulizia, vitto, manutenzione sostenute dall’Ente per la gestione integrata
Euro 757.856,75
delle Residenze Sanitarie Assistenziali di Pont e Valperga, che hanno una capacità
recettiva di 40 ospiti non autosufficienti ciascuno
quota sanitaria - pari al 60% del totale della retta - per la gestione della Comunità
Euro 143.128,42
alloggio “La Primula” di Pont, che ospita 6 persone con disabilità
quota sanitaria - pari al 50% della retta totale – per la gestione della struttura RAF
Euro 165.791,25
Claudio di Rivarolo, che può ospitare 20 anziani non autosufficienti
saldo contributo anno 2005 per la gestione della RAF Claudio di Rivarolo
Euro
7.360,00
Convenzione tra CISS 38 e A.S.L. 9 per la gestione coordinata ed integrata delle
attività socio-assistenziali a rilievo sanitario riguardante la tutela materno-infantile, Euro 517.042,39
tutela della salute anziani e disabili
quota riferita agli anni 2004 e 2005, a totale carico dell’A.S.L. 9, per le dimissioni
protette di persone in condizioni di salute grave che vengono dimesse dall’ospedale,
Euro
47.951,04
ma non possono rientrare in famiglia, in quanto hanno la necessità di usufruire di cure
sanitarie
35
I CONTRIBUTI DELL’UTENZA PER I SERVIZI DATI A PAGAMENTO AMMONTANO AD UN TOTALE DI EURO 1.879.542,35:
servizio di assistenza domiciliare per la quota a carico degli utenti determinata in
Euro
44.782,57
base al reddito
servizio di trasporto e quota dei Centri diurni per la quota a carico degli utenti, pari
Euro
19.122,27
al 30% ipotetico della quota totale
quota alberghiera a carico degli ospiti, che rappresenta il 46% del totale delle rette
delle strutture residenziali per anziani R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale) di
Euro 524.565,03
Pont, comprensivo delle integrazioni rette da parte del Consorzio per le persone che
non hanno reddito sufficiente a coprire la spesa competente, di Euro 6.545,13
quota alberghiera a carico degli ospiti, pari al 46% del totale delle rette delle strutture Euro 551.253,18
residenziali per anziani R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale) di Valperga,
comprensivo delle integrazioni rette da parte del Consorzio per le persone che non
hanno reddito sufficiente a coprire la spesa competente, pari ad Euro 41.984,27
quota alberghiera a carico degli ospiti, pari al 100% della retta della R.A.B.
(Residenza Assistenziale di Base) di Pont, comprensivo delle integrazioni rette da Euro 211.425,79
parte del Consorzio per le persone che non hanno reddito sufficiente a coprire la
spesa competente, pari ad Euro 48.559,03
quota alberghiera a carico degli ospiti, pari al 50% della retta della R.A.F. (Residenza
assistenziale Flessibile) Claudio, comprensivo delle integrazioni rette da parte del
Euro 248.851,89
Consorzio per le persone che non hanno reddito sufficiente a coprire la spesa
competente, pari ad Euro 30.344,45
quota alberghiera a carico degli ospiti pari al 100% della R.A.A. (Residenza
Alberghiera Assistenziale) di Alpette, comprensivo delle integrazioni rette da parte
Euro 173.524,75
del Consorzio per le persone che non hanno reddito sufficiente a coprire la spesa
competente, pari ad Euro 62.313,45
quota alberghiera a carico degli ospiti, pari al 40% del totale della retta della struttura
residenziale per disabili Comunità alloggio “La Primula” di Pont, comprensiva delle Euro 102.314,37
integrazioni rette sostenute dal Consorzio ammontanti ad Euro 65.028,07
Euro
3.702,50
Pasti utenti esterni c/o ns. strutture
ULTERIORI ENTRATE PER EURO 111.484,87 SONO COSÌ SPECIFICATE:
interessi attivi sui c/c postale e bancario dell’Ente
recupero delle quote a carico del personale dipendente della sede, del territorio,
delle strutture del Consorzio per il vitto
recupero delle quote assicurative a carico dei componenti il Consiglio di
amministrazione, del Direttore e dei Responsabili di area
recupero crediti arretrati per mancati versamenti delle rette dovute, in periodi
precedenti l’anno 2006, dagli ospiti delle strutture
recuperi e rimborsi vari attinenti l’assistenza economica
rimborso di parte delle spese sostenute dall’Ente per i locali dell’Unità territoriale di
Rivarolo da parte della Cooperativa che gestisce il servizio territoriale per
l’occupazione di parte dell’unità
rimborso da parte dell’I.NA.I.L. delle spese sostenute dall’Ente riguardo agli
infortuni dei dipendenti
rimborsi vari
rimborso delle spese condominiali e di riscaldamento della Comunità alloggio “La
Primula” di Pont da parte della Cooperativa che gestisce la struttura
equo-indennizzo tutelati, quale compenso a carico del patrimonio del tutelato e
proporzionato all’entità del patrimonio e delle azioni da compiere per gestirlo
rimborso delle spese legali riferite alla causa acqua della struttura Nizzia
contributo per l’acquisto di 51 apparecchi Big-Angel da parte del Rotary Club del
Canavese per l’attivazione del servizio di teleassistenza a favore delle persone
anziane in condizione di disagio (su segnalazione del servizio di assistenza sociale)
residenti nel territorio dei Comuni facenti parte del Consorzio
diritti di segreteria sulla stipula di contratti
Euro
7.450,40
Euro
13.014,72
Euro
658,88
Euro
39.854,14
Euro
786,00
Euro
2.643,00
Euro
942,12
Euro
9.687,33
Euro
4.865,17
Euro
14.500,00
Euro
8.064,59
Euro
3.000,00
Euro
6.018,52
I Comuni di Sparone e Ribordone hanno rimborsato al Consorzio la spesa sostenuta per gli inserimenti lavorativi di
due persone in situazione di svantaggio residenti nel loro territorio, per un totale di Euro 6.350,00.
Il C.I.S.S. di Chivasso ha fissato in Euro 4.591,44 i contributi riguardanti il progetto LAPIS, riferiti agli anni 2003/2005,
per rimborsare le spese sostenute dall’Ente per azioni di tutoraggio ed attivazione di progetti lavorativi per disabili.
L’I.p.a.b. Ospedale Vernetti di Locana ha rimborsato al Consorzio Euro 25.743,26, spese sostenute per il personale di
assistenza comandato c/o la propria struttura a partire dal 1.02.2006.
36
QUADRO RIASSUNTIVO DELLE RISORSE FINANZIARIE (PARTE ENTRATA)
(euro x 1000)
DESCRIZIONE
CONSUNTIVO
2006
PREVISIONE
2007
Avanzo di amministrazione
non vincolato
334
di cui per finanziamento investimenti
30
ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E
TRASFERIMENTI DALLE REGIONI
E DA ALTRI ENTI PUBBLICI
contributi e trasferimenti correnti dalla Regione
contributi e trasferimenti correnti dalla Regione a
destinazione vincolata
SUBTOTALE
CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI
DA ALTRI ENTI DEL SETTORE PUBBLICO
contributi e trasferimenti dai Comuni all'ente
gestore sulla base della quota pro-capite
contributi e trasferimenti dai Comuni all'ente
gestore sulla base della nuova normativa
assistenza maternità e infanzia in vigore dal 2007
contributi e trasferimenti dalle Province
contributi e trasferimenti dalle Comunità Montane
e da altri enti settori pubblici
contributi e trasferimenti dalle Aziende
Sanitarie Regionali per i costi a rilievo sanitario
strutture prevenzione e riabilitazione (centri diurni)
contributi e trasferimenti dalle Aziende
Sanitarie Regionali per i costi a rilievo sanitario
strutture residenziali per anziani
contributi e trasferimenti dalle Aziende
Sanitarie Regionali per altre attività a rilievo
sanitario (territorio)
contributi e trasferimenti da altri enti pubblici
diversi dalle voci precedenti (rimb. pers.
comandato)
SUBTOTALE
ENTRATE DERIVANTI DA SERVIZI PUBBLICI
1.381
1.654
362
333
1.743
1.987
1.521
1.527
0
26
295
119
11
29
334
250
1.076
1.368
565
591
26
43
5.571
5.940
contributi servizio assistenza domiciliare
45
40
contributo servizi centri diurni
19
30
1.816
1.940
7
10
104
205
0
30
rette ospiti strutture residenziali
interessi su c/c
entrate diverse (concorsi sp. vitto pers.; rimb. vari;
altre entrate: diritti segreteria)
utilizzo nella spesa di economie anni precedenti
SUBTOTALE
TOTALE
1.991
7.562
2.255
8.499
37
QUADRO RIASSUNTIVO DELLE RISORSE FINANZIARIE (PARTE SPESA)
(euro x 1000)
DESCRIZIONE - 1
CONSUNTIVO
2006
PREVISIONE
2007
FUNZIONI GENERALI DI AMMINISTRAZIONE,
DI GESTIONE E DI CONTROLLO
personale addetto all'attività degli organi
istituzionali (segreteria)
51
55
2
4
33
38
direttore non dipendente
3
3
organo di revisione
4
4
assemblea
consiglio di amministrazione
SUBTOTALE
93
104
SERVIZI GENERALI
personale sede amministrativa
317
306
acquisto di beni di consumo e/o materie prime
13
17
segretario non dipendente
17
21
126
181
25
32
diritti di segreteria
4
12
fondo cassa economale sede amministrativa
1
2
fondo di riserva
0
145
altre prestazioni (spese generali funzionamento
sede amministrativa, consulenze, rimborso spese
personale comandato)
affitto locali
SUBTOTALE
503
716
ATTIVITÀ DI FORMAZIONE
personale (corsi finanziati da Provincia)
12
14
38
DESCRIZIONE - 2
CONSUNTIVO
2006
PREVISIONE
2007
FUNZIONI NEL SETTORE SOCIALE
SERVIZI E INTERVENTI PER MINORI
inserimenti in comunità alloggio
affidamenti familiari
SUBTOTALE
SERVIZI E INTERVENTI PER DISABILI
personale (centro diurno gestione propria)
acquisto di beni di consumo e/o materie prime
inserimenti lavorativi
integrazioni rette minori disabili
integrazioni adulti disabili
appalto C.D. Rivarolo
appalto C.A. Pont
spese generali funzionamento c. diurni
affitti locali
SUBTOTALE
STRUTTURE RESIDENZIALI,
SEMIRESIDENZIALI E DI RICOVERO PER
ANZIANI
personale
acquisto di beni di consumo e/o materie prime
appalto Raf Claudio
rimborso spese gestione R.A.A. Alpette sostenute
dal Comune di Alpette
rimborso spese gestione R.S.A. all'A.S.L.
appalto servizio assistenza tutelare strutture
spese generali funzionamento strutture
integrazioni rette
affitti locali strutture
interessi passivi (mutui RAB e NIZZIA)
SUBTOTALE
SERVIZI TERRITORIALI
personale (AA.SS.)
acquisto di beni di consumo e/o materie prime
servizio assistenza domiciliare
servizio socio-educativa territoriale
Inserimenti lavorativi minori e adulti in difficoltà
progetti territoriali realizzati con finanziamenti
vincolati
assegni di cura
373
37
410
456
158
10
31
35
267
203
255
48
5
1.012
165
16
61
42
335
240
265
58
10
1.192
1.497
56
398
1.463
23
500
28
37
300
412
675
271
52
35
388
569
624
321
7
35
3.724
spese generali funzionamento sedi territoriali
Altri servizi correlati area territoriale
affitti locali sedi territoriali
convenzioni con associazioni di volontariato
assistenza economica
Interessi passivi (leasing autovetture)
SUBTOTALE
TOTALE
416
40
3.967
556
6
408
151
0
568
6
450
185
62
256
423
210
0
17
15
27
9
8
248
0
1.894
7.648
42
10
8
270
9
2.050
8.499
39
Sintesi grafiche
IL TOTALE DELLE ENTRATE CORRENTI DEL CONSORZIO NELL’ANNO 2006 AMMONTA AD EURO
7.561.987,86 ED I FINANZIAMENTI SOPRACCITATI HANNO LA SEGUENTE INCIDENZA:
CONSUNTIVO 2006
REGIONE (FONDI
NON VINCOLATI)
18%
ALTRE ENTRATE
1%
CONTRIBUTI
UTENZA PER
SERVIZI
25%
REGIONE (FONDI
VINCOLATI)
5%
COMUNI
20%
AZIENDA ASL 9
27%
ALTRI ENTI
0%
PROVINCIA
4%
INVESTIMENTI NEI SERVIZI TERRITORIALI 2006/ 2007
1.600
1.415
1.335
1.400
1.192
1.200
1.012
1.000
2006
800
2007
600
410
456
408
450
400
151
200
185
0
MINORI
DISABILI
SERVIZI SOCIO
TERRITORIALI
S.A.D.
S.E.T.
40
APPENDICE
NOTA FINALE
La versione del documento destinata agli enti associati (Comuni e Comunità Montane) è
corredata in appendice di tabelle contenenti i dettagli di tutti gli interventi per le quattro aree,
articolati nella loro distribuzione per singolo Comune dell’ambito territoriale del Consorzio.
I risultati complessivi per ciascun Comune sono stati successivamente esposti in un’ultima tabella
riassuntiva che legge tali dati in rapporto alla popolazione, definendo un “indicatore di densità delle
prestazioni” nelle medie per comune e nella media complessiva. Si è voluta evidenziare con un
indicatore convenzionale, puramente orientativo, la distribuzione quantitativa numerica assoluta
delle prestazioni sul nostro territorio, fornendo agli amministratori uno spunto per la riflessione,
precisando che tale descrittore della concentrazione non esprime la misura della distribuzione
degli oneri economici o della gravità sociale dei casi.
Tale modalità di lettura dei dati segnala ulteriormente la natura sperimentale di questo primo
documento di rendicontazione del Consorzio C.I.S.S. 38, che ha attivato dei processi di modifica e
aumento dei flussi informativi e delle interazioni fra operatori sociali, settore amministrativo e
Consiglio di Amministrazione, nonché verso gli altri soggetti che collaborano ai servizi del nostro
ente.
Ringraziando tutti coloro che hanno speso il loro lavoro contribuendo alla redazione del
prodotto finale, siamo consapevoli possano essere riscontrabili in questa prima edizione limiti ed
imprecisioni. Attendiamo quindi dai Lettori segnalazioni in merito e consideriamo tutte le
osservazioni che ci perverranno importanti stimoli per migliorare la prossima stesura del Bilancio
sociale.
Il PRESIDENTE
Alessandro RATTO
Per comunicazioni:
CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI C.I.S.S. 38
Via Ivrea, 100 – 10082 CUORGNÉ (TO)
Sito web: http://www.ciss38.it
Mail: [email protected]
0124/657931 ¬ 0124/651796
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