Nel solco di Danilo Dolci
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Nel solco di Danilo Dolci
LA SICILIA DOMENIC A 1 SE T TEMBRE 2013 PALERMO .27 [ DOCUMENTI ] a l ci n e m a ABC 쎰 091.32924 via Amari 166 Riposo. (Biglietto intero 7,50 euro, ridotto 5,50). ARISTON 쎰 091.6258546 via Pirandello, 5 Una canzone per Marion. Ore 18,30•20,30•22,30. ARLECCHINO 쎰 091.362660 via Imp. Federico, 12. Sala 1: Elysium. Ore 18,30•20,30•22,30. Sala 2: L’evocazione. Ore 18•20,30•22,30. Nel solco di Danilo Dolci Cittadinanza onoraria del Comune di Roccamena a Lorenzo Barbera, allievo del triestino. Decisiva l’importante opera di sensibilizzazione del sociologo svolta negli Anni 60 nella zona, quando diede inizio alle lotte per la diga Garcia DINO PATERNOSTRO Lorenzo Barbera, sociologo, allievo e collaboratore di Danilo Dolci, arrivò a Roccamena nel lontano 1960, all’età di 24 anni. E vi rimase fino al 1965, insieme alla moglie, Paola Buzzola, per «sviluppare, in modo organico, la nostra esperienza di lavoro sociale», come ha scritto nella prefazione del suo libro “La diga di Roccamena” (Laterza, Bari 1964). Adesso, a distanza di 48 anni, l’amministrazione comunale di questo piccolo comune a 15 chilometri da Corleone, come segno di riconoscenza per la meritoria opera svolta, ha deciso di conferirgli la cittadinanza onoraria. A darne l’annuncio è stato il nuovo sindaco di Roccamena, Giuseppe Bonanno, nel corso del dibattito pubblico su “Danilo Dolci a Roccamena”, svoltosi la sera dello scorso 24 agosto, nell’ambito del “Festival del melone”. In effetti, il pensiero e l’azione di Lorenzo Barbera e Danilo Dolci sono “legati” insieme a doppio filo con Roccamena. Fu Barbera, insieme ai contadini del luogo, ad individuare la necessità di costruire una digain quel territorio (allora si pensava in contrada “Bruca”) per dare un nuovo impulso all’agricoltura. E fu Danilo Dolci a sostenere con la sua presenza carismatica e i suoi “relazioni” col mondo la lotta affinché i lavori della diga partissero veramente. Danilo arrivò a Roccamena e digiunò in una stanza a pianterreno di piazza Umberto, dal 26 ottobre al 4 novembre del 1963, come era stato deciso in un’assemblea cittadina tenuta il 28 agosto. E nove giorni fa – a distanzadi 50 anni - il figlio di Danilo Dolci, Amico, e Lorenzo Barbera, entrambi presenti al dibattito, hanno voluto visitare quella che allora diventò «la stanza del digiuno». In quei giorni il paese fu “invaso” dai mass media italiani e stranieri, curiosi di vedere cosa stesse accadendo in questo minuscolo paesino della Sicilia interna e attirati dalle tante importanti presenze di personalità della cultura, quali l’attore Vittorio Gassman, lo scrittore Carlo Levi, il poeta dialettale Ignazio Buttittael’intellettuale inglese Peter Moule, che facevano visita a Dolci, sostenendo la sua lotta non violenta. Ma il merito della nuova coscienza civile che cominciò a nascere a Roccamena era principalmente di Lorenzo Barbera e del suo paziente lavoro. Allora il paese contava 3.200 abitanti e la popolazione, composta quasi esclusivamente di contadini, scontava la delusione di una riforma agraria, i cui risultati erano stati molto inferiori alle aspettative. Tra l’altro, esauritasi la spinta propulsiva della lotta per la terra, stava prendendo il via quell’emigrazione di massa, che avrebbe spopolato questo e tanti altri paesi della Sicilia. In estate, «gli studenti di Roccamena – ha scritto Barbera - … lasciavano il letto alle undici e bighellonavano per il paese fino all’una, quando andavano a mangiare e tornavano a letto…». Una noia e un’apatia che sembrava nessuno potesse scuotere. Piano piano, però, il paese cominciò a “svegliarsi”. «Dobbiamo vedere di fare qualcosa? », cominciarono a chiedersi i giovani. E nacque il “Comitato cittadino per lo sviluppo di Roccamena”, che culminò il 29 aprile 1962 in un “Convegno per lo sviluppo di Roccamena”. Fu «una tappa – ha spiegato il sociologo - di un sempre più largo processo di conoscenza e di azione estesosi poi a tutta la valle del Belice e che ha visto contadini, artigiani, operai e studenti unirsi nel tentare un primo programma di sviluppo della zona». Nacque poi la prima grande mobilitazione per la diga, conclusasi con la marcia del 4 novembre 1963, quando quasi tutta la popolazione di Roccamena (insieme ad altre 500 persone venute da fuori in segno di solidarietà) marciò verso la montagna, da dove si poteva vedere la vallata della diga. E fu proprio lì che Ignazio Buttitta recitò alcune sue poesie in dialetto. La sera, invece, toccò a Vittorio Gassman intervenire e recitare altre poesie. A partecipare alle lotte per la diga «fu tutta la popolazione, perfino i bottegai – hanno raccontato alcuni dei protagonisti nel libro di Barbera - e non c’era distinzione di partiti: a portare avanti questa lotta fummo specialmente gente di sinistra, ma quelli di destra vennero tutti dietro, perché il pane come se lo deve guadagnare quello di sinistra, se lo deve guadagnare quello di destra». CINE TEATRO COLOSSEUM 쎰 091.442265 via Guido Rossa, 5/7 Chiusura stagionale. E-mail: [email protected] Sito web: www.cineteatrocolosseum.it FIAMMA 쎰 091.6251868 Chiusura stagionale. GAUDIUM 쎰 091.341535 (Intero 7,50; ridotto 5,50), (martedì 4 euro). Riposo. GAUDIUM JULII 쎰 091.341535 via Damiano Almeida 34 (Intero 8; ridotto 5,50) (martedì 4 euro). Riposo. GOLDEN 쎰 091.6264702 Chiusura stagionale. HOLIDAY Riposo. 쎰 091.586494 IGIEA LIDO 쎰 091.545551 Foxfire. Ore 18,30•21,15. IMPERIA 쎰 091.6113388 via Amari, 162 City Hunters - La città di ossa. Ore 16•18,10•20,20•22,30. KING 쎰 091.511103 (Biglietto 7,50; ridotto 5,50 per il 3D). Riposo. LUX 쎰 091.348990 via Di Blasi, 25 Monsters university. Ore 17,30. In 3D ore 19,30•21,30. MARCONI MULTISALA 쎰 091.421574 via Cuba, 12 (Martedì prezzi a 5 euro per il 3D; 3 euro per pellicola normale). Biglietto unico 4,50 normale; 7,50 per lo spettacolo 3D. Sala De Curtis: Monsters university. Ore 16,30•18,30 (2D). Ore 20,30•22,30. (3D). Sala De Sica: chiusura estiva. METROPOLITAN CITYPLEX 쎰 091.6887513 (In 3D: intero euro 10, ridotto euro 8) Kick ass 2. Ore 22. Turbo 2D. Ore 18•20. L’evocazione. Ore 18•20,20•22,40. Monsters university 3D. Ore 18•20,20•22,40. Red 2. Ore 18•20,20•22,40. Elysium. Ore 18•20,20•22,40. ROUGE ET NOIR 쎰 091.587268 In trance. Ore 18,30•20,30•22,30. Nella foto centrale un momento del dibattito su “Danilo Dolci a Roccamena”. Da sinistra: la dirigente dell’assessorato alle risorse agricole Rosaria Barresi ed il sociologo Lorenzo Barbera. Nelle altre foto in alto, da sinistra: manifestanti per la diga nella piazza di Roccamena; Danilo Dolci; uno scorcio della diga “Garcia-Mario Francese”. Barbera, allievo e collaboratore di Danilo Dolci, arrivò a Roccamena nel lontano 1960, all’età di 24 anni. E vi rimase fino al 1965, insieme alla moglie, Paola Buzzola Dall’acqua, l’oro del comprensorio IL SINDACO BONANNO: «Proviamo a coniugare memoria, agricoltura di qualità e turismo» UNO STAND DEL FESTIVAL DEL MELONE AURORA 쎰 091.533192 via Natale, 17 A royal affair. Ore 18,30•21•22,30. Turbo. Ore 18,30•20,45. Monsters university. Ore 18,30•20,45•22,45. Quel 4 novembre del 1963 nella Roccamena in lotta per la diga arrivò il presidente della Regione siciliana Mario Fasino, che disse alla popolazione: «La diga si farà…ammenocché non ci sia un dubbio tecnico che non si può fare. Se dovesse succedere una simile cosa, il denaro deve restare in questa zona». Lo stesso concetto ribadirono due membri della Commissione lavori pubblici della Camera, tra cui l’on. Giovanni Gioia. Comunque, dissero, per cominciare i lavori o, almeno, dare il via all’appalto, ci voleva almeno un anno. E il Comitato di lotta per la diga, guidato da Lorenzo Barbera, decise: «Se fra un anno non si vedono cose con l’occhi, cominciamo daccapo la nostra lotta». In effetti, pare che i problemi tecnici vi furono veramente, tant’è che fu deciso di spostare la diga da contrada “Bruca” a contrada “Garcia”. Il tempo necessario, quindi, non fu più un anno. Le lotte della popolazione di Roccamena continuarono, ma gli studi preliminari sul nuovo si- to furono condotti dal 1965 al 1968. Il progetto di massima fu elaborato nel 1969 ed esaminato dal consiglio superiore dei lavori pubblici nel 1970. All’appalto alla Lodigiani (inizialmente di poco più di 20 miliardi di lire) si sarebbe arrivati solo nel 1975. Ma già era iniziata un’altra storia, una brutta storia segnata dagli inspiegabili ritardi, dalla spesa sempre più gonfiata, dagli espropri d’oro pagati ai proprietari. A “coordinare” il tutto la presenza ingombrante della mafia “corleonese” targata Riina e Provenzano, che avrebbe efficacemente raccontato il giornalista Mario Francese, proprio per questo assassinato il 26 gennaio 1979. Comunque, adesso la diga c’è ed è stata intitolata proprio al giornalista assassinato dalla mafia. Ha una capienza di circa 80 milioni di metri cubi di acqua e, con il suo attuale sistema di distribuzione, garantisce l’irrigazione di circa 1700 ettari di terra. Se andasse in porto il progetto di sollevamento, annunciato dalla Regione, si potrebbero irrigare altre migliaia di ettari. Tra l’altro, la diga fornisce 900 litri di acqua al ms. per il potabilizzazione di Sambuca di Sicilia, che li distribuisce a tanti comuni dell’agrigentino e del trapanese. «In effetti – dice l’ing. Salvatore Pirrone, neo-assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici – adesso bisognerebbe completare l’opera di Dolci e Barbera attraverso la realizzazione degli impianti di sollevamento delle acque, per consentire l’irrigazione delle terre a monte di Roccamena e a valle di Corleone. Infine, occorrerebbe la manutenzione delle rete viaria attorno alla diga, per consentirne anche un adeguato uso turistico». Ottimista il sindaco Giuseppe Bonanno, che negli anni ’60 è stato uno degli studenti che collaborava con Lorenzo Barbera: «Come ha dimostrato il festival del melone bianco, stiamo riuscendo a coniugare memoria, produzione agricola di qualità e promozione turistica del territorio». D. P. UCI CINEMAS Via Filippo Pecoranio Sala 1: Monsters university 2D. Ore 15,15•17,45. Elysium. Ore 20,15•22,45. Sala 2: Elysium. Ore 15•17,30. Monsters university 2D. Ore 20. Monsters university 3D. Ore 22,30. Sala 3: Shadow Hunter - Città di ossa. Ore 16,55•19,45•22,35•0,45. Sala 4: L’evocazione. 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