LA “HALL OF FAME” DI GESU

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LA “HALL OF FAME” DI GESU
Periodico pubblicato dalla parrocchia ”Madre Teresa di
Calcutta” via Napoli, 9 Martinsicuro (Te) registrato
presso il Tribunale di Teramo al n.571 il 07/08/2007.
Direttore resp.: don Marco Farina. Stampato in proprio.
LA “HALL OF FAME” DI GESU’
“Hall of fame” (letteralmente = sala della
fama, o meglio Arca
di Gloria): questa espressione indica un
gruppo di persone
che si sono distinte
per meriti particolari
nelle discipline sportive, nelle scienze,
in attività umanitarie
etc. alle quali si intende dare un tributo
pubblico. Nella “Hall
of Fame” di casa nostra abbiamo inserito
in passato persone
che pur non essendo
guarite nel corpo dalle loro malattie, hanno fatto meravigliosi cammini di fede. Ora la loro storia è di esempio per
noi tutti. Così Gianluca e Gina di Alba Adriatica, Marco
di S. Nicolò a Tordino, Nicoletta di Recanati, Manuela di
S. Benedetto del Tronto ed altri. Essi hanno vissuto la loro fedeltà e la loro missione per il Signore in situazioni di
estrema sofferenza del corpo, là dove è molto difficile lodare Dio per il suo amore nei nostri confronti. Alla nostra
“Hall of Fame” dobbiamo aggiungere Mario Poliandri,
nato a Martinsicuro 56 anni fa, pescatore, nato al Cielo
sabato 29 gennaio scorso. Conosco Mario dal 1993 e
quello che dico del suo cammino spirituale lo dico perché
lo ho riscontrato di persona. Sposato con Diana Vagnoni
e padre di due figli, Mario ha fatto il mestiere di famiglia,
il pescatore, sin da quando aveva 14 anni. Ha trascorso
più tempo della sua vita sopra l’acqua che sulla terraferma. Quando diventai parroco di San Giovanni di Colonnella Mario cominciò a partecipare con la famiglia a tutte
le iniziative parrocchiali, nessuna esclusa. Ricordo quando con stupore lo vedevo prendere parte alla catechesi
biblica settimanale il venerdì sera: veniva anche se era
tornato giovedì notte dalla settimana di pesca (in mare si
dorme 2-3 ore a notte e per di più con un occhio sempre
aperto) e faceva battaglia col sonno e la stanchezza per
stare attento alla spiegazione della Bibbia. Ricordo la sua
gioia nel sentire che Gesù quando scelse i suoi primi 4
discepoli non scelse nessuna persona importante del suo
tempo, ma scelse 4 pescatori, e che uno di questi, il futuro primo Papa, era sposato. Dopo anni di varie vicissitu-
ANNO 5°
FEBBRAIO/11
dini e di lotte spirituali cominciò per Mario l’esperienza
della malattia e del dolore del corpo. Mario ha vissuto tutto l’impatto umano con esso e tutta la risposta della Potenza divina ad esso. Le sue ultime e più tremende tappe
sono state: la battaglia con la cirrosi epatica, vinta, oltre
alle cure umane, con una guarigione-liberazione stupenda del Signore Gesù; la battaglia con un tumore maligno
retro-faringeo ed infine la battaglia con un tumore maligno al cervello. Per il primo devastante tumore è stato
curato al Policlinico Gemelli di Roma, dove ha fatto in
tanti ricoveri tutti i cicli di chemio e di radioterapia previsti.
Lo hanno seguito per l’ assistenza la moglie e l’affetto dimostrato con tante visite e preghiere di fratelli di fede e
di amici. La battaglia contro questo tumore è stata una
marcia trionfale: Mario ha retto magnificamente bene i
cicli di chemio e soprattutto quelli delle radioterapie, senza riportare grosse conseguenze negative. Nel frattempo
Mario imparò ad affidarsi completamente alla volontà di
Dio: “….Sia fatta la tua volontà … Gesù sono nelle tue
mani” Pregando così Mario aveva avuto la grazia di
superare la paura della malattia e del futuro e si sentiva
sereno e pronto a tutto. Tutti pregavamo per la sua guarigione e da parte sua Mario aveva ricevuto il sacramento
dell’Unzione degli Infermi. Quando fece le analisi e la visita per verificare l’esito della cura i dottori furono strabiliati: la massa tumorale retrofaringea era completamente
scomparsa e non c’era più traccia di alcuna cellula tumorale nel suo corpo! I dottori stessi del Gemelli dissero a
Mario e a Diana di ringraziare Dio per il meraviglioso esito
della cura. Così Mario ha testimoniato in pubblico ed in
privato più volte l’opera di Dio su di lui e noi abbiamo lodato Dio per la sua infinita Potenza contro i mali incurabili
e mortali. Dopo alcuni mesi si è presentato un altro tumore, questa volta con sede nel cervello, che gli ha causato
più volte sofferenze fortissime, al limite della sopportabilità umana. Fiduciosi nella Potenza di Dio abbiamo tutti
rimboccato le maniche per questa nuova battaglia pensando di vincerla nuovamente nel Signore. Ma non fu
così. Da ispirazioni avute in preghiera e dai passi biblici
ricevuti per lui si stava delineando una nuova realtà. Il
passo biblico più esplicito di tutti avuto dal Signore per
Mario era Colossesi 1,24: “Perciò sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne
quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del
suo corpo che è la Chiesa”. Tutte le preghiere per la
guarigione fisica in questa terza prova sono rimaste non
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POSTE ITALIANE SPA - Spedizione in Abbonamento Postale D.L.353/2003
(conv. in L.27/02/2004 n.46) art.1, comma 2 e 3, __ Teramo - aut. n° 168/2007
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ascoltate e si cominciava a delineare una nuova realtà.
Mario nel frattempo stava facendo passi da gigante nelle
cose di Dio. La carità ai poveri era stata una costante
sempre presente nella sua vita, ma la sofferenza gliela
fece crescere. Gli bastava vedere un bambino chiedere
con lo slancio infantile ed ottenere subito dalla nonna ciò
che aveva chiesto per capire i nostri infiniti errori e mancanze di fede nelle nostre richieste a Dio. Gli bastava ripensare alle sofferenze patite dalla moglie solo nell’ultimo
anno per l’assistenza fattagli negli ospedali per esclamare: “Se mia moglie mi ama così tanto, Dio quanto più
mi ama!” Così, quando andavamo a trovarlo per pregare
a casa sua con il gruppo di preghiera, lo sentivamo dire:
“Lode e gloria a Te, Gesù, ti amo Signore, grazie per
il tuo amore, Tu sei grande, o mio Dio, alleluia….!”
Chi di noi è arrivato a lodare Dio per l’amore che nutre
per noi mentre il nostro corpo soffre terribilmente? Chi di
noi resiste agli assalti del Maligno che attraverso il dolore
vuole farci ribellare a Dio? Chi di noi ha raggiunto la
fedeltà a Dio quando il suo piano per sconfiggere il male
del mondo comprende anche il nostro sacrificio
supremo? Mario ci è arrivato. Mario ha saputo fare
battaglia con se stesso quando perse la vista (e non la
ha più riacquistata) combattendo il suo desiderio
naturale di vedere col fatto che conosceva una donna
non-vedente da oltre venti anni che non si lamentava
come lui del buio. La sua prova ha raggiunto il culmine
con la perdita totale e definitiva dell’ udito e della parola.
Quale livello di sofferenza fisica e spirituale ha raggiunto
lo sa solo lui e Gesù. Mario alla fine comunicava con il
mondo esterno con una sola mano muovendo a volte le
dita per indicare il suo desiderio di stringere un’altra
mano, soprattutto quella della moglie. Alla fine, sabato
mattina 29 gennaio, è nato al Cielo. Penso, e non penso
di sbagliarmi, che in quel momento Gesù gli abbia detto:
“Vieni, benedetto del Padre mio, ricevi in eredità il
regno preparato per te fin dalla fondazione del
mondo!” (Mt 25,34).
1. GIORNATA DI GUARIGIONE
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PARROCCHIA SAN GABRIELE
VILLAROSA di MARTINSICURO
DOMENICA 13 FEBBRAIO
ore 15,00
ore 15,15
ore 16,00
ore 17,00
ore 17,30
accoglienza e canti
annuncio della Parola
adorazione eucaristica
Unzione dei Malati
santa Messa
2. GIORNATA DI GUARIGIONE
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LORETO
BASILICA
INFERIORE
DOMENICA
27 FEBBRAIO
orario pullman:
ore 14,00......partenza Anfiteatro
ore 15,00......visita personale in S. Casa
ore 15,30......catechesi e adorazione
ore 17,30 .....messa e pregh. per i malati
Quota pulman € 10,00 I bambini non pagano.
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3. TESTIMONIANZAENNNNNNNNN
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IL TEMPO PER CREDERE, NON IL
TEMPO PER PIANGERE
Il 2 febbraio 2008
Duane Andrews
si stava rilassando a casa quando
all'improvviso ha
cominciato a avere i crampi allo
stomaco. Duane
ricorda:
"Erano
molto dolorosi, al
punto che urlai a
Sharon, mia moglie che era al piano di sopra e dissi:
'Dobbiamo andare al pronto soccorso, la cosa è davvero
grave!" Sharon dice: "Lo portai in ospedale. In 30 minuti
avevano fatto la diagnosi: una pancreatite acuta grave”.
Duane e Sharon pensarono che sarebbero tornati a casa
in pochi giorni. Tuttavia, il quinto giorno del suo ricovero,
un team di pronto soccorso si precipitò nella stanza di
Duane, dicendo a Sharon: “Lo stiamo perdendo!”. Sharon
si sentì profondamente confusa: cosa stava succedendo
a Duane?" Duane racconta: "Le ultime cose che ricordo
sono che mi hanno detto 'Devi ingoiare questo tubo!'.
Contemporaneamente mi hanno dato dei farmaci. Poi non
ricordo più nulla". Duane aveva sviluppato la sindrome
da distress-respiratorio acuto che andava ad aggravare la sua condizione attuale. A causa di una insufficienrespiratoria dovuta ad un coagulo di sangue nei polmoni
aveva smesso di rispondere al trattamento e tutti i suoi
organi interni avevano iniziato a smettere di funzionare.
Duane cadde in coma e vi rimase un mese e mezzo.
Sharon riceveva quotidianamente dai medici messaggi
scoraggianti. "I
medici dicevano che c'era lo
zero per cento
di probabilità di
sopravvivenza
a causa del fatto che il suo
cuore stava soffrendo
molto.
Polmoni, reni e
pancreas non
funzionavano
più. Cominciarono anche a dirmi: 'Devi essere pronta per quello che deve
accadere’". Tuttavia, contro ogni perduta speranza,
Sharon sentì l'urgenza di pregare per Duane e di credere
in Dio per una guarigione totale. Sharon aveva un
compito. "Sentivo che il mio lavoro era quello di radunare più gente possibile, ed è quello che ho fatto. La mia
fede mi ha aiutato a pensare: 'Ho bisogno di continuare
la guerra per mio marito. Non ho bisogno di sedermi e
piangere disperata. Ho bisogno di essere in preghiera
per lui". Duane dice: "Io sapevo che c'erano delle persone
che pregavano per me perché durante tutto il tempo del
coma ho avuto quella pace di cui parla la Bibbia, la pace
che supera ogni comprensione umana". Sharon inoltre
leggeva la Bibbia a Duane mentre era in coma.
"Avevo enormi mucchi di carte e di lettere e gli leggevo
la S. Scrittura perché credevo che il suo spirito fosse
ancora dentro lui. Ho trovato coraggio nella fede. Non è
facile ascoltare quando ogni singolo medico ti dice: 'Sta
per morire ... devi essere pronta per questo.' E ogni
infermiera rincalza dicendo: 'è difficile credere alle promesse di Dio'". Quando arrivò il 16 febbraio i medici chiamarono i membri della famiglia. Erano certi che Duane
non avrebbe passato la notte. Sharon resistette nuovamente al messaggio dei medici. "Ho iniziato ad ascoltare
quello che dicevano. Piangevo consapevole che la situazione era davvero disperata. Mi lasciai scivolare a terra
e alcuni miei amici si inginocchiarono e, prostrati a terra,
cominciarono a pregare con me. E poi il nostro pastore
arrivò e disse: 'Sharon, non è questo il momento del
lutto. Questo è il momento di credere’. E così vennero
tutti. Tutta la nostra comunità venne a pregare. Abbiamo
pregato per tre ore o forse più, pregando e cantando lodi
a Dio…E mi sentivo come se Dio ci stesse dicendo:'Questo era quello che stavo aspettando. Ora vedrete che cosa farò!'". Con lo stupore dei medici, Duane sopravvisse
quella notte e si stabilizzò. Poi il 23 febbraio Sharon vide
un altro miracolo. "Noi non avevamo visto mai alcun segno di vita. Ero in camera sua con un amico a pregare
con la Bibbia. Ho detto: 'Ho visto che la sua bocca si muo
ve!" E l'infermiera disse: 'Questo è impossibile, non può
muoversi. Lui è molto sedato. 'Il mio amico ha detto: ‘No,
l'ha fatto. L'ho visto anche io’. Così l'infermiera andò da
Duane e disse:' Se mi senti, apri la bocca'. Ed egli aprì
la bocca". Duane stesso racconta cosa è successo dopo: "Sharon si è avvicinata a me e mi ha detto che tante
persone pregavano per me, e che Dio stava per guarirmi, e che lei mi amava. E questa è la prima cosa che ricordo". Duane uscì dal coma il15 marzo e cominciò il suo
graduale recupero. Ma aveva ancora grandi ostacoli da
superare. Sharon infatti ebbe altre cattive notizie."Hanno
detto che se lui fosse uscito dal coma, la sua vita sarebbe stata davvero dura: trapianto di cuore, dialisi a vita e
sarebbe stato diabetico con necessità di fare l'insulina".
Il corpo una volta forte di Duane adesso era estremamente fragile. Aveva bisogno di imparare di nuovo a deglutire, mangiare e camminare. Duane dice: "Ho pregato
Dio di farmi alzare da questo letto e Gli ho detto: se Tu lo
farai io ti prometto di glorificarti. Voglio dire a tutti quello
che hai fatto per me!". Meno di un mese più tardi Duane
era di nuovo al lavoro ed era completamente guarito. Oggi vive una vita attiva, che, a detta dei medici, sarebbe
impossibile. Il suo medico ha scritto: "Direi che questo
processo di recupero non era certamente normale o prevedibile. Non ho mai visto nessuno messo così male come il signor Andrews recuperare lo stato di salute".
Duane spiega ancora: "Dio mi ha totalmente ristrutturato!
Ha guarito il mio pancreas. Ha guarito il mio fegato, i reni.
Il mio cuore è come se non mi fosse mai successo nulla.
I miei polmoni sono perfetti. Non c'è niente di non funzionante in loro adesso. Lui mi ha fatto completamente nuovo!". Sharon ha ora una nuova prospettiva per affrontare
le malattie: "Vorrei dire alla gente ciò che la mia guida spi
rituale mi ha detto: Questo non è il momento del lutto.
Ma è il tempo per credere. E' proprio quando le cose
sembrano più disperate che Dio interviene a manifestare tutta la sua Gloria!". Duane sa cosa Dio ha fatto
per lui. "Io sono qui a dispetto di tutti i bollettini medici. E
sono una testimonianza al popolo di Dio. Questo è il motivo per cui sono qui. Io sono qui per mezzo del potere
della preghiera! ". Tratto da The 700 Club www.cbn.com
4. www.parrocchiamadreteresa.it
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Ricordo che tutte le
catechesi bibliche
elencate nei canali
della nostra web tv
sono disponibili sia
in DVD video, sia in
CD audio. Basta
ordinarle
tramite
email all’indirizzo:
[email protected] . I CD e i DVD sono
gratuiti. Ricordo anche che le richieste di preghiera
pervenuteci attraverso il sito e attraverso le giornate sono
pregate dalla nostra comunità parrocchiale alle messe
che potete seguire in diretta ogni giorno alle ore 08,30 e
alle 18,00 e sono poi affidate a Gesù-Eucarestia durante
l’adorazione di tutti i giorni dalle ore 9,00 alle ore 18,00.
5. Ass.ne M. TERESA di CALCUTTA-ONLUS
FRUTTI BIBLICI DELLA CARITA’
Gesù disse: “Date e vi sarà dato; una
buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché
con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in
cambio” (Lc 6,38) ed ancora: “Così a chi ha sarà dato e
sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche
quello che ha” (Mt 13,12). Che strano … per noi quando
uno dà rimane con poco o senza nulla, qui invece Gesù
dice che sarà nell’abbondanza … Ma a che cosa si riferisce Gesù quando dice: “…vi sarà dato”? Cosa ci sarà
dato? Se Gesù si riferisse solo nel ricevere in misura
molto maggiore ciò che abbiamo donato allora il donare
diventerebbe per noi una forma di investimento economico uguale a quello del mondo: io dò € 10,00 per averne poi da Dio € 30,00; ne dò 10.000,00 per averne poi
da Dio 50.000,00 etc... Il donare diventerebbe allora per
noi un mezzo per diventare ricchi ed allontanarci da Dio
in favore del dio Mammona (= il dio Denaro). Quel dono
non avrebbe davanti a Dio più nessun valore perché
avrebbe perso la sua motivazione profonda: l’amore per
i poveri! Chi ama i poveri non fa conto del ritorno economico che avrà dal suo dono. Dona e basta. Dona anche
quando questo costa duri sacrifici, sapendo che c’è chi
sta molto peggio. Il ritorno del dono poi è affare di Dio.
Questo non esclude però che il dono abbia da Dio anche
un ritorno economico. Nei numeri passati del nostro “Madre Teresa Live” abbiamo visto testimonianze di chi, mettendosi a posto con la regola biblica della “decima”, ha
superato situazioni debitorie umanamente insolvibili ed
ha sperimentando così il proprio “miracolo economico”
da parte di Dio. Dio non fa ricco nessuno, ma Colui che
dà da mangiare agli uccelli del Cielo e veste i gigli del
campo non si dimentica del pane quotidiano dei suoi figli
(Mt 6,25-34). E magari tutti potessimo imparare questa
lezione per sconfiggere i debiti! Ma allora che cosa innanzitutto Dio desidera donare a chi
dona?
Leggiamo
nella Bibbia (Atti
cap.10) il magnifico
esempio di Cornelio,
centurione romano
della coorte italica.
Quest’uomo,
pur
non essendo credente in Yahwè, era
un uomo di preghiera e di elemosine (At 10,4) e per
queste riceve da Dio, senza averglielo chiesto, il dono
dello Spirito Santo: “… Pietro stava ancora dicendo
queste cose, quando lo Spirito Santo scese sopra tutti
coloro che ascoltavano il discorso. E i fedeli circoncisi,
che erano venuti con Pietro, si meravigliavano che anche sopra i pagani si effondesse il dono dello Spirito
Santo; li sentivano
infatti parlare lingue
e glorificare Dio” (At
10, 44-46). Lo Spirito Santo, insieme
al suo Figlio Gesù,
è il dono più grande che Dio ci può
dare, e vale molto
di più di quattro miseri, sporchi soldi!
6. GRUPPI FAMILIARI DEL ROSARIO
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Qualche giorno fa è passato
un giovane a chiedere aiuto
per una benedizione. Parlando
con lui egli mi ha raccontato
come sia recentemente tornato alla fede e come ha
incontrato il Signore Gesù.
Ero felice di sentire quella
testimonianza. Gli ho chiesto
che cosa avrebbe fatto dopo
cena e lui mi ha detto che andava
presso una famiglia a pregare il rosario.
Parlando ancora ho visto il bene che questa famiglia gli
sta facendo spiritualmente. Sono davvero i suoi secondi
genitori! Ora questo giovane non frequenta più discoteche
e pizzerie, ma il suo tempo libero è per Gesù! Benedetto
l’apostolato di questa famiglia! Ci vediamo tutti a Loreto!