Clienti in transito: strategie per i punti vendita di aeroporti, stazioni
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Clienti in transito: strategie per i punti vendita di aeroporti, stazioni
STRATEGIE/Geomarketing Clienti in transito Come strutturare le strategie per lo sviluppo e la gestione dei propri punti vendita in location “travel”: aeroporti, stazioni ferroviarie, autostrade N egli ultimi dieci anni in Italia abbiamo assistito alla forte affermazione di un ulteriore segmento della distribuzione, ovvero quello che viene definito “travel retailing” e che identifica le aree commerciali di aeroporti, stazioni ferroviarie e autostrade. I principali volani di quest’espansione sono stati: l’aumento e/o l’ampliamento degli scali aeroportuali italiani, la valorizzazione degli spazi commerciali delle principali stazioni ferroviarie e l’ampliamento e/o la ristrutturazione della parte “non oil” delle aree di servizio presenti sulla rete autostradale. La ragione fondante del perché questi punti vendita costituiscano un vero e proprio canale distributivo con caratteristiche distintive risiede nel fatto che la base clienti non è costituita dai re- sidenti, ma da persone “in transito”. DEFINIRE STRATEGIE DI MARKETING “AD HOC” Per poter cogliere le opportunità di business da questo particolare canale è importante che un’impresa definisca strategie di marketing “ad hoc”, attraverso un approccio chiaro ed organico. In questo modo, oltre a massimizzare le performance otterrà un vantaggio competitivo nei confronti dei concorrenti che, viceversa, dovessero gestire questi punti vendita come se fossero ubicati in un centro storico o in un centro commerciale e quindi non come appartenenti a un determinato cluster. Primo step: la ricerca di mercato Il primo passo di quest’approccio consiste nell’analizzare lo scenario in cui il retailer si troverà ad operare, per individuare le practice ideali che possano Novembre 2009 AZ FRANCHISING i numeri 37 MILIARDI DI DOLLARI È IL GIRO D’AFFARI DI DUTY FREE E TRAVEL RETAIL NEL 2008, DI CUI IL 41,3% IN EUROPA +8,8% LE VENDITE GLOBALI DI DUTY FREE E TRAVEL RETAIL NEL MONDO 12,7 MILIARDI DI DOLLARI IL GIRO D’AFFARI PER I BENI LUXURY, IL PRIMO DEI SETTORI PER FATTURATO (Fonte: Generation Research) di Alberto Comunello* 65 STRATEGIE/Geomarketing Nel 2008 l’aeroporto londinese di Heathrow è stato superato da quello di Dubai per fatturato dell’area shopping (Fonte: Generation Research) dar vita ad una formula in grado di soddisfare al meglio le esigenze della clientela “in transito”. Attraverso ricerche di mercato, sia qualitative che quantitative, è necessario esplorare analiticamente determinati elementi tra cui: • il profilo del target per le varie tipologie di location; • il processo d’acquisto nella sua sequenza, con cui poter tra l’altro individuare delle relazioni tra tipologie di prodotto e caratteristiche dello scalo; esempio solo negli aeroporti e non nelle stazioni) oppure definire un nuovo e diverso business model “ad hoc” per le suddette finalità. Terzo step: il progetto dalla teoria alla pratica Ultima e delicata fase attiene alla definizione delle linee guida e delle azioni operative da intraprendere per tradurre in concreto tutte le indicazioni raccolte nei precedenti stadi di progetto. Anche in questa fase operativa non LA PAROLA CHIAVE Con TRAVEL RETAILING vengono identificate le aree commerciali di aeroporti, stazioni ferroviarie e autostrade • gli attori che intervengono nel processo; • il servizio atteso; • il ruolo della pubblicità e del brand. Secondo step: la mia offerta soddisfa la domanda? Nel secondo step il retailer dovrà condurre un’analisi per comprendere se ha la possibilità, date le caratteristiche della propria offerta e del proprio cliente-tipo, nonché per come è strutturato dal punto di vista commerciale e organizzativo, di arrivare a soddisfare le esigenze della clientela “in transito” nei diversi tipi di scalo (aeroporti, stazioni, autostrade) individuate nella prima fase, producendo al contempo profitto. Nel caso in cui questo non fosse possibile per gli elevati gap riscontrati, il management dovrà valutare se rinunciare a svilupparsi in questo canale, aggredirlo solo parzialmente (ad 66 AZ FRANCHISING Novembre 2009 dovrà mancare il supporto analitico per indirizzare le scelte in relazione alle peculiarità di ogni singola location. Dovranno essere quantificati: • il potenziale di mercato del luogo scelto attraverso rilevazioni sul campo e statistiche; • il profilo particolare dei viaggiatori dello scalo. Si pensi per esempio alle differenze che potrebbero emergere tra frequentatori delle stazioni e quelli degli areoporti, oppure quelli di un aeroporto i cui voli sono per lo più “low cost” e un hub internazionale; • i motivi dello spostamento per ogni segmento di potenziali clienti; • i momenti della giornata in cui può avvenire l’acquisto; • le altre tipologie di store e la concorrenza presente con rispettive offerte. *Consultant VALUE LAB [email protected]