Le due metà della Luna - LUNATIC
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Le due metà della Luna - LUNATIC
Le due metà della Luna Proemio Queste le impronte di un naufrago sulla spiaggia, le mie figlie, le mie lacrime, i sorrisi di un bambino cresciuto, i canti, le grida e i sussurri di cuore che parla solo alla carta. 1 Ombra Ombra che invade un prato fiorito, inchiostro che inonda un foglio bianco. Poi la Luce. 2 Sono debole Sono debole come un seme senza terra, come un fiore senza sole, come un pesce senza mare, come un bimbo senza madre. Cerco, nel buio che è in me, una lucciola che mi guidi verso casa. 3 Vago Vago nel mio cuore. Sono un soldato moribondo sul terreno di guerra, un fantasma di me stesso nel mio castello notturno, dentro un labirinto oscuro. 4 La vita mi evita La vita mi evita, ogni suo spruzzo fugge prima che la mia ombra si stacchi da me, per cercare qualcosa di nuovo, di pieno. La confusione mi domina, mischia tra loro le mie poche certezze, m’assale al mio primo tramonto. 5 E la poesia apre una porta E la poesia apre una porta. Solo lei ne ha la chiave. Come pipistrelli da una caverna escono uccelli da quel folto bosco. 6 Miracolo notturno All’improvviso entrò in me la notte. Non c’era luna né stelle: solo la mia luce era presente. S’inombrava lentamente, inesorabilmente. Le Tenebre soffocavano il mio fuoco mentre mi dimenavo tra braccia di catene gridando. E il fuoco avvampò, la Luce squarciò le Tenebre. Le catene si polverizzarono. Poteva essere il delta ma fu la sorgente di questo fiume impetuoso. 7 Fede Uno scudo nel pericolo, una casa calda nell’inverno, un interlocutore nel silenzio, uno spiraglio tra le nubi. 8 Un amico Un amico è un libro nell’ignoranza, una finestra in una stanza, una luce nel temporale, un fazzoletto nel pianto, un bastone nella debolezza, un sorriso nel dolore, chi ti capisce senza parole. 9 Indietro Torno indietro, frugando nella dimenticata cantina di nuvole e raggi impolverati, dall’ oblio ormai sfocati. Affronto il tempo che, affamato, di quel che resta del passato, travolge e distrugge quel che trova. 10 Lucciola Lucciola che mi voli dinnanzi, che vai per i folti monti o sulla lunatica acqua, malinconia e speranza, che porta alla casa o che vi fugge, ti seguo. La tua polvere incanta l’ombroso paesaggio, ne addolcisce il riposo, ne serba il segreto, ne annuncia il risveglio. 11 Cercavo Cercavo dove il niente riempie tutto, mentre bastava abbandonarsi alla corrente del cuore. La fonte di risposte era invisibilmente vicina. Cercavo la verità, aspettava seduta su fogli impalpabili d’essenza. Cercavo la felicità, era portata dai racconti persi nel letto del malinconico vento. Cercavo la mia immagine, si muoveva nel quadro dell’arte più segreta. 12 Dietro Dietro la parola “poeta” mille porte, dentro me mille io. 13 L’Aurora L’Aurora, emersa luce del faro, mi guida alla riva. Fonte infinita di pace e poesia che mi avvicina l’orizzonte, spianando di velluti dorati la scia. Venere impalpabile, meta di voci chiuse, rendi ogni ombra inondata della tua luce. 14 (Senza titolo) Guidato dalla danzante lucciola salgo le dolci colline di un paesaggio, che abitavo e sconoscevo, scoprendo sempre nuove luci. M’addentro per pianure soleggiate di granturco cercando nuovi chiavi per i forzieri delle mie stellari regioni. 15 Volo Volo, leggero, lontano con pensieri felici come bimbi sui prati. Viali alberati in primavere infinite. 16 Il parco Giocano insieme nel parco i cinque sensi, come bambini. Solare è il cuore. 17 Mille sono Mille sono i miei riflessi, come in un sala di specchi. Incompreso lupo e maltrattato agnello. In mille forme mi abbraccio e mi piaccio. 18 Le parole In una misteriosa semiombra si rifugiano le parole, aspettando come la donna che seduce. 19 Scritto Scritto sono brina su foglie di bosco in primavera. 20 Alla poesia Sei la mia grotta, il mio bosco, la mia amata, il mio nutrimento, la mia visitatrice, il mio specchio, la mia levatrice. Sei il pennello che colora le mie ombre. 21 Sole Sole, cibo del mondo, fabbrica di vita. Umano nel dormire e nello svegliarsi, puerile nel giocare a nascondino. 22 All’imbrunire All’imbrunire la vedo, leggera, come il vento, posarsi, come un velo, su questo cielo. Mi fermo ad ammirarla: vestita di nero, ornata di tante perle come una bella ragazza. Un uccello da lontano sovrasta questo paesaggio e la luna piena da lassù mi rasserena mentre il silenzio rilassante echeggia. 23 Luna Luna, madre, sorella, amante, donna libera: poesia. Il silenzio assiste al nostro dialogo, il buio suggella, spegnendo le luci, la nudità del mio cuore, le nuvole si poggiano l’una sull'altra accennando una lacrima. Ti canto versi: gli alberi danzano mentre il tuo sguardo di carezza rende tutto neve. 24 I massi I massi lanciati dal ciclope, la fresca brezza estiva e il caldo lume del cielo mi portano nel libro di Omero. 25 Cielo Cielo, patria del mondo, unione di tutti i popoli, via di libertà. 26 Mare Mare, specchio del cielo, cammino dell’uomo: calmo o tempestoso, infinito o tenebroso. 27 Dipinto della mia terra La città arde alle pendici del monte, brucia le nubi e il mare dorme. 28 L’occhio della notte L’occhio della notte culla e bacia il mare come le labbra della madre il figlio nel riposare. 29 Ecco un altro sole Ecco un altro sole che ci saluta e muore. Cantano gli uccelli, parlano le persone. Scorgo, dalla finestra, la città riposare, la luce rimanente accarezzare le case e ogni nuvola sparire. 30 Nel cielo Il nero cielo copre, come neve, il vulcano e la luna è solitaria. Vedo solo un serpente di fuoco e un bianco viso di donna. 31 Pace Cantano i grilli una ninna nanna, tace il viale, la casa, il cuore. Sulla ringhiera si muove, rispettando la pace, un gatto di panna. 32 Ho incontrato un bambino Camminando nei vicoli più tetri ed antichi del mio cuore ho incontrato un bambino piccolo, saggio. Mi ha ricordato: “Per gli uomini molte cose valgono meno di una pietra, per me è tutto pregiata seta”. 33 Un bambino guarda Un bambino guarda la vita. Solo i petali lambiscono la sua riva. 34 Ho visto una barca Dal bosco della mia mente ho visto una barca controcorrente che cerca di far tornare il Fiume alla Sorgente. 35 Sogno Su un ponte sta tutta la gente ognuno sceglie da che parte andare. 36 La libertà La libertà è un uccello migratore, un treno sempre in partenza che dice: ”Seguimi”. 37 La melodia La melodia vola dentro il mio cuore: colomba in trincea, arcobaleno in paesaggio di rugiada. 38 I bambini I bambini sono maestri di vita, mari incontaminati, paesi inesplorati. 39 Una rondine Mi si fermò una rondine davanti, e poi volò via così com’era arrivata, come quell’attimo, in cui la penna dipinge il cuore, in cui tutto è una favola, in cui tutto è un sogno. Ella rese l’inverno meno grigio, me meno inverno. Quel suo breve sguardo fu una promessa di ritorno e il mio di paziente attesa mentre il cuore, in primavera, era giocondo. 40 Ricordi Ricordi partiti ed ora tornati, immagini che lampeggiano negli occhi: scherzi della vita, sbiadite fotografie. 41 Mille… emozioni mondiali Mille sguardi in un calcio, mille voci in un urlo, mille persone in un abbraccio, mille colori in un azzurro. L’oro ritorna nelle mani materne. 42 Il Paese dei Balocchi Ricordo bene (e vorrei una retromarcia delle lancette) quando scappavo da quella prigione di cloro. Mi rifugiavo tra i vicoli di quella sala e mi perdevo in fantastiche avventure, che prendevano vita dalla sorgente della penna scorrendo nel foglio. E tre signore creavano dalla carta ricciolute onde rosse di festosa carta. Poi i piccoli soli del Paese si spegnevano e tutto svaniva, come un sogno al risveglio, e io mi riscoprivo, come adesso, piegato, come a volermi tuffare, su un foglio di carta. 43 (Senza titolo) Dei tuoni improvvisi sostituiscono la tromba di guerra: il cielo comincia l’attacco e ogni freccia è fragoroso colpo sul suolo sorpreso, che aprendosi, lacerato e dolorante mi inghiotte senza scampo. E qui combatto nelle tetre viscere di quest’aspra terra. Osservando stupito ceneri sussurranti copio su un foglio lampi di memoria. 44 Dal balcone La palla di fuoco nella notte accende il mio bosco, lo fa ardere di un fuoco impossibile che sembra infinito, lo strazia e gli dà un fine, lo consuma e lo rende felice. 45 “Dimentica!” Mi grido ”Dimentica!” e scappo nel verso opposto ma il mondo, purtroppo, è rotondo. 46 Il lupo solo Il lupo canta ora solo durante la notte, non ha più la Luna e la va a cercare, a volte, ma sempre con sfortuna, allora stanco dorme. 47 Ti cerco Ti guardo e non vedo te. Penso e mi chiedo perché. Il male che ti fai brucia dentro di me. 48 Miraggio Naufrago nel deserto scoprii in un’oasi un miraggio. Arida delusione. 49 Se ti fermassi a ragionare Se ti fermassi a ragionare capiresti che la bellezza non abita l’uguaglianza ma bandisce le divise, che la fede non abita la debolezza ma la ospita, che siamo tutti meravigliosamente unici. 50 Curioso Curioso come un malore possa dare vigore; come il dolore sia utile, più della gioia; come l’amore faccia maturare ferendo; come il sapore della morte insegni ad assaporare la vita. 51 Arriverà una rondine Arriverà una rondine, elegante e leggera a portare la primavera. Sboccerò allora nel mio deserto dentro una rosa bianca. 52 A mio zio I tuoi occhi parlano, specchiano il tuo cuore, riflettono sofferenza. Nessuno è impotente. Combatti guerriero la tua battaglia e non guardare ai nemici che hai davanti ma a quelli superati, che sono tanti. Noi saremo i tuoi fanti. 53 3 poesie a mia nonna Era un angolo della casa Era un angolo della casa dove rifugiarsi, una fontana d’amore nella quale tuffarsi. Ora è una figura nella nebbia, una foto sfuggita di mano e volata via. 54 6 aprile E’ il 6 aprile. Tutto è silenzio. Tutto è fermo. Siamo soli. Posso percepire la tua presenza dentro me… come se fossi dall’altro lato di una porta che non posso aprire. Posso vedere il tuo volto come se fossi riflessa nell’acqua di un lago… ma quando il mio dito cerca di sfiorarti la tua immagine scompare in piccole onde. Mi chiudo in me stesso e ascolto il silenzio di questo miracolo. 55 Calda, morbida e buona Calda, morbida e buona, dal sapore dolce ed immortale. Una fetta di pane. 56 3 poesie a mio nonno 1 Il tuo sguardo placa le mie gioie e i miei dolori. Tace tutto come bosco al chiaro di luna e si eclissa l’occhio ceruleo. Uomo che ama e non può dare, che non vuole più sperare, che assaggia la vita e non ne sente più il sapore. 57 2 Standoti accanto vedo che dietro il nostro nome ci sono leoni dal cuore di miele. 58 3 Fede e dolore accompagnano la bara abbracciati e piangenti, aprendo una fila di sentimenti che rimarranno chiusi fuori da quella strana scatola che porta via più di un corpo. Sentimenti e parole si nascondono, come comete non viste né donate, nell’oscurità che avvolge… ormai solo il ricordo, vestito di lacrime e immagini. 59 Dario M’insegnasti sorridendo che i limiti scritti nel sangue non sono che sfide che danno una gioia più grande. 60 Olocausto (per questo e altri errori) Corpi inermi, distesi come alberi abbattuti. Il sangue caduto come pioggia, assorbito dalla terra, veste gli occhi di paura, orrore, dolore. La gente si oscura, tormentata, le immagini creano un vortice nella mente che risucchia tutto e tutti si appendono al tempo supplichevoli, chiedendo che asciughi le loro lacrime, che lavi le loro bocche dall’amaro dolore. Ma il ricordo, vivente nelle cicatrici della memoria sarà nutrice del futuro. 61 Parole ipocrite A che serve parlare quando gli occhi percorrono vie che la lingua non sfiora? A che serve ascoltare quando il silenzio culla e ristora? 62 Foglie Assaporo l’amarezza della delusione durante il lento danzare di foglie di sabbia che soavemente accarezzano quel soffio d’inverno che le sdraia, materno, al suolo. Siamo foglie verdi e gialle su un sottile ramo mosso dal vento. 63 Mi fanno compagnia Mi fanno compagnia il suono del mio respiro e la mano del vento, che accarezza l’erba e ispira il canto degli uccelli. Non c’è tempo, non c’è pensiero come nelle spumose nubi uscite dal monte. 64 In quelle pagine Io vivo in quelle pagine, tra le forme dell’inchiostro, che solcano la nudità della carta e la penna, freccia del cuore; tra la primavera e l’inverno, che s’ interrompono a vicenda come litiganti. Mi rivolgo, come bandiera, verso una delle due parti, secondo il vento, incapace di scegliere. 65 La mia casa La mia casa è tra la grandine e la neve, tra la musica e il silenzio, tra la tempesta e la quiete. La mia casa è tra il cielo e l’abisso: nell’orizzonte. 66 Equilibrio L’affetto che cerca il vento accarezzando tutto ciò che incontra. Il paesaggio rinfrescato. Il riposo che cerca la tempesta piovendo sulla terra. La terra in lacrime. La libertà che cerca il fiume straripando in un alluvione. Il monte ripulito. Lo sfogo che cerca il pugile colpendo il sacco. Il dolore delle braccia. La leggerezza che cerca il cantante gridando al mondo. L’aria terremotata. Tutto questo cerco marchiando la carta a fuoco. Equilibrio. 67 Come quest’ombrello Come quest’ombrello di nebbia sulle morbide dune verdi e boscose della terra la malinconia copre, accarezza, nasconde e protegge il seme dei miei occhi. 68 Mi sento… Mi sento una nube nera dopo il temporale che guarda la terra inumidita, e inala l’odore di bagnato, felice come l’arcobaleno che sorge dalle sue gocce e abbraccia il paesaggio. Mi sento il lupo che ascolta, dopo aver ululato, il silenzio fuori e dentro, si lascia purificare dalla luce della Luna e prende forza dall’oscurità del bosco. 69 (Senza titolo) Poesia. E’ libera aria; parola infantile, dorata torcia. 70 Scrivere E nel toccare la penna divento cavallo, salto il recinto. A terra il morso, galoppo lontano col vento sul volto. Le mie impronte fioriscono dietro ogni passo. Viaggio con i miei simili verso praterie che solo la mia mente conosce. 71 Un’onda Lentamente bagna la mia arida spiaggia un’onda d’allegria che ammorbidisce la sabbia e cancella le tristi orme. 72 Il tramonto e l’alba Il tramonto è mio padre, l’insegnante e il riflesso di me stesso, un rifugio segreto sull’albero. L’alba è mia madre; l’affetto e la comprensione; una carezza sempreverde; una sorella maggiore che ascolta e consiglia; il calore nel ghiacciaio che m’abbraccia tra le mura di gente che ho intorno. 73 Prigionia Vola, la mia mente, da quella finestra, lontana da orologi schiavisti e da questi concetti di catrame rincorrendo l’arte che gioca là fuori. Prendo per mano la parola salvando entrambi da questa tortura, incidendo per sempre i nostri volti su guanciali volanti. 74 Evoluzione Le poesie, come frecce, in un attimo ti entrano dentro, si fanno veleno benefico, percorrendo tutto il corpo fino allo spirito. Il cuore ne fa un nuovo sangue e così cresce il vigore. Canteresti, urleresti la tua gioia, balleresti ogni canzone, suoneresti uno strumento, baceresti il tuo amore, correresti per la strada, oppure, più semplicemente, scriveresti una poesia. 75