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qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwerty MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE 19812013 uiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasd fghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzx cvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxc vbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxc vbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmrtyuiopasdfghjklzxcvbn mqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwert yuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopas dfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklz 1 xcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnm qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwerty IL GRUPPO ABELE ATTRAVERSO IL NOTIZIARIO DELL’ANSA 1996 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CAPODANNO: MARCIA NAZIONALE DELLA PACE A LECCE (ANSA) - LECCE, 1 GEN - In cinquemila sotto una pioggia battente hanno voluto testimoniare la loro ''ansia di pace'' partecipando ieri sera alla ventottesima marcia nazionale della pace che quest' anno - su iniziativa di ''Pax Christi'', arcidiocesi di Lecce e Conferenza Episcopale Italiana - si e' svolta nel capoluogo salentino. Il tema di quest' anno e' stato: ''Diamo ai bambini un futuro di pace''. Il corteo di migliaia di persone giunte a Lecce da tutta Italia si e' mosso dalla Basilica di San Domenico Savio: vescovi e fedeli, politici (tra gli altri erano presenti il segretario nazionale del Pds, Massimo D' Alema, e il capogruppo di An alla Camera, Giuseppe Tatarella), 60 sindaci con i gonfaloni, hanno percorso le vie del capoluogo Salentino insieme con ragazzi dell' ex Jugoslavia e dell' Albania. Questi ultimi, indossando i caratteristici costumi dei loro Paesi, reggevano una grande stella. Il prologo si e' svolto nella Basilica ed e' stato festoso: canti, preghiere, discorsi, testimonianze. Un bambino ha consegnato all' arcivescovo di Lecce, mons. Cosmo Francesco Ruppi, il messaggio di pace del Papa e il prelato lo ha ''passato'' simbolicamente a tutti i sindaci presenti. (SEGUE) . (ANSA) - LECCE, 1 GEN - Pioveva a dirotto quando il lungo corteo, con una festosa fiaccolata, ha raggiunto Piazza S. Oronzo. L' inclemenza del tempo ha costretto gli organizzatori ad abbreviare il programma: dopo i saluti del sindaco, Stefano Salvemini, sono intervenuti fra gli altri uno dei componenti il consiglio internazionale di ''Pax Christi'', mons. Luigi Bettazzi, e il presidente del Ctm (Centro informazione terzo mondo). La marcia e' ripresa alla volta della Chiesa dei Teatini dove si e' svolta una tavola rotonda alla quale ha partecipato tra gli altri don Luigi Ciotti, il quale ha evidenziato ''le gravi conseguenze che provoca la carenza di case e di lavoro'', lamentando poi che, ''a distanza di cinque anni da formali e solenni promesse, non e' ancora funzionante un solo ospedale specializzato per la cura dell' Aids''. Nella Cattedrale, durante l' omelia, l' arcivescovo di Lecce ha parlato dei bambini: ''Una societa' senza bambini o con pochi bambini - ha detto tra l' altro - e' una societa' senza futuro''. ''I bambini - ha aggiunto - non sono solo la speranza del domani ma sono anche la grande ricchezza del mondo''. Pioveva ancora quando e' scoccata la mezzanotte e la gente si e' riversata nella suggestiva Piazza Duomo: mentre i partecipanti alla marcia danzavano e cantavano e si scambiavano gli auguri in calorosi abbracci, sono stati distribuiti dolci della tradizione salentina. (ANSA) . B01-AME/CIO 01-GEN-96 11:43 2 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IMMIGRAZIONE:CHIESTA ARCHIVAZIONE SACERDOTI CHE SI DENUNCIARONO (ANSA) - ROMA, 10 GEN - Chiesta l' archiviazione del procedimento contro monsignor Vinicio Albanesi, presidente della comunita' di Capodarco e del Coordinamento delle comunita' di accoglienza(Cnca), che il 23 febbraio scorso insieme a don Luigi Ciotti del gruppo Abele si autodenuncio' per aver ospitato immigrati clandestini. La richiesta di archiviazione avanzata dal procuratore della Repubblica di Fermo(Ascoli Piceno) Piero Baschieri, ha reso noto a Roma la comunita' di Capodarco, riguardava il procedimento avviato in seguito al gesto provocatorio di monsignor Albanesi seguito all' incriminazione di due sacerdoti della Caritas accusati di aver ospitato e aiutato immigrati clandestini. ''Ho cercato di aiutare persone immigrate tutte le volte che mi e' stato chiesto- aveva scritto nella sua autodenuncia monsignor Albanesi- nei limiti della possibilita' della comunita' di Capodarco e mie personali. Non ho mai chiesto se fossero regolari o irregolari; mi sono sempre attivato perche' potessero avere cibo, casa, lavoro, convinto che fosse mio dovere di cittadino, di cristiano, di prete aiutare chi a noi si rivolgeva. Nell' accoglienza non sono mai stato compiacente con comportamenti che fossero anche vagamente delittuosi: le regole che valgono per i cittadini italiani, infatti, debbono valere anche per coloro che in Italia sono ospiti''. (ANSA). AU 10-GEN-96 19:00 3 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: CRESCE IN ZONE NON TRADIZIONALI, CONVEGNO A FIRENZE (ANSA) - FIRENZE, 10 GEN - Le denunce dei casi di estorsione aumentano soprattutto nelle regioni non tradizionalmente toccate dal fenomeno mafioso: al primo posto Lazio e Toscana, con un incremento rispettivamente del 51% e del 48% delle denunce, seguite da Marche ed Abruzzo. Il dato, riferito al primo trimestre 1995 e contenuto nell' ultimo rapporto della Dia sulla penetrazione mafiosa nelle aree non tradizionali, e' stato citato da Manuele Braghero, vicepresidente dell' associazione Libera che raccoglie strutture impegnate nella lotta alla mafia, oggi a Firenze per presentare il convegno che si svolgera' venerdi' e sabato prossimi nel capoluogo toscano sulla ''formazione alla democrazia e alla legalita'''. All' iniziativa, promossa dalla Regione Toscana, da Libera e dal Centro iniziativa insegnanti democratici, e' prevista la partecipazione, tra gli altri, del ministro della pubblica istruzione Giancarlo Lombardi, del vicepresidente della Camera Luciano Violante, del presidente di Libera Luigi Ciotti, dei magistrati Giancarlo Caselli, Paolo Mancuso, Nicola Piacente, Salvatore Boemi e Piero Luigi Vigna e del vicepresidente della commissione antimafia Pino Arlacchi. ''Scopo del convegno hanno spiegato Braghero ed il presidente della Regione Toscana Vannino Chiti - e' di costruire gli anticorpi al fenomeno dell' illegalita', partendo proprio dalla scuola e considerando anche le aree tradizionalmente non toccate dalla mafia''. (SEGUE). (ANSA) - FIRENZE, 10 GEN - I dati della Dia, secondo Franco Cazzola, docente universitario impegnato nello studio del fenomeno mafioso ed ora assessore regionale alla trasparenza, devono pero' essere letti anche da un punto di vista incoraggiante: ''Si tratta di dati relativi alle denunce, il cui numero cresce. E se aumenta il numero delle denunce - ha spiegato - significa che c' e' un terreno favorevole a battere il fenomeno dell' estorsione'', legato, secondo Braghero, soprattutto al riciclaggio. Per Chiti uno dei compiti del convegno e' quello di ''far emergere tracciati di lavoro, senza limitarsi al sostegno a chi e' impegnato nella repressione ai fenomeni dell' illegalita' e della mafia''. Anche per Braghero, secondo il quale il biennio '95-'96 dovra' essere quello della nascita di una cultura di ''legalita' organizzata'', l' ''azione di contrasto che parte dalla formazione e' l' unica in grado di prevenire''. Tra le esperienze che saranno presentate al convegno anche quella svolta a Napoli, dove il provveditorato agli studi ha organizzato un corso di formazione per una cultura di legalita', al quale hanno partecipato 800 insegnanti. Da oggi, infine, le informazioni ed i progetti di educazione alla democrazia e alla legalita' curati da Libera sono consultabili su Internet alle pagine http://www.nexus.it/libera. (ANSA). FBB 10-GEN-96 16:26 4 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CRIMINALITA': SOLO 5 PER CENTO BENI SEQUESTRATI SI CONFISCA (V. 'MAFIA: E' DI 400 MILIARDI...' DELLE 9.25 CIRCA) (ANSA) - ROMA, 15 GEN - Oltre 7.400 miliardi. A tanto ammonta il valore dei beni sequestrati alla criminalita' organizzata tra il '93 ed il '95. Nello stesso periodo il valore dei beni confiscati, cioe' definitivamente acquisiti al patrimonio dello Stato ammonta pero' ad appena 359 miliardi. In particolare, nel 1993 l' autorita' giudiziaria ha disposto il sequestro di beni per 2.300 miliardi, mentre sono stati confiscati beni per circa 41 miliardi e mezzo; nel 1994 il valore dei sequestri e' stato di 2.220 miliardi, a fronte di confische per 74 miliardi; nel 1995 sono stati sequestrati beni per 2.900 miliardi, di cui 243 miliardi successivamente confiscati. Il notevole scarto tra sequestri e confische (queste ultime per i beni la cui provenienza illecita sia stata accertata con un giudizio definitivo della magistratura) ed i tempi lunghi che richiede questo passaggio si spiegano anche con la complessita' del procedimento nel quale sono chiamati in causa piu' enti e autorita': da quella giudiziaria - in particolare la Sezione misure di prevenzione del tribunale territorialmente competente - all' amministrazione finanziaria locale e centrale, dagli uffici tecnici erariali agli enti locali. La durata del sequestro varia poi a seconda dei casi e dell' entita' dei beni. L' eventuale provvedimento di confisca e' comunque impugnabile in tribunale e in Corte d' appello. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 15 GEN - Tra i boss ''eccellenti'', in testa alla classifica per valore dei beni sequestrati (dati aggiornati al '94) c'e', tra i mafiosi, Salvatore Riina con oltre 230 miliardi di lire. Per la camorra, il clan Contini, con circa 400 miliardi. Per la 'ndrangheta la famiglia Papalia, con circa 150. Quanto alla gestione e destinazione dei beni definitivamente confiscati alla criminalita' organizzata, lo scorso 25 luglio la Commissione giustizia della Camera ha approvato una proposta di legge in base alla quale questi dovrebbero essere utilizzati per il ''finanziamento di progetti sociali''. In particolare, nei settori della giustizia, dell' ordine pubblico, della protezione civile e per progetti di pubblico interesse, come il risanamento di quartieri urbani degradati, prevenzione ed il recupero delle situazioni di emarginazione, interventi nelle scuole e per la promozione di attivita' imprenditoriali a favore di giovani disoccupati. A sostegno della proposta l' associazione ''Libera'', di cui e' presidente don Luigi Ciotti, aveva raccolto circa 500mila firme. Attualmente il provvedimento e' fermo alla Commissione giustizia del Senato, che lo sta esaminando in sede deliberante. (ANSA) SL 15-GEN-96 18:26 5 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIUSTIZIA: CONVEGNO 'MICROMEGA', ANCHE SOLIDARIETA' A DI PIETRO (ANSA) - ROMA, 17 GEN - ''Giustizia e liberta': l'Italia di 'mani pulite', dei nuovi sindaci, dei cittadini che vogliono cambiare''. Questo il tema di una manifestazione organizzata per domani a Milano da ''Micromega'', manifestazione che, informa un comunicato, ''sara' anche un'occasione di solidarieta' con Di Pietro''. Alla manifestazione, che verra' collegata in diretta con la trasmissione televisiva 'Tempo Reale', parteciperanno Gherardo Colombo, Indro Montanelli, Giovanni Conso, don Luigi Ciotti, Enzo Bearzot, Carla Fracci, Claudio Dematte', Marcello Maddalena, Marina Salamon, Elio Veltri e il direttore di ''MicroMega'' Paolo Flores D'Arcais. Hanno inviato messaggi di adesione anche il gen. Franco Angioni, Massimo Cacciari e Rita Borsellino, sorella del giudice Paolo Borsellino. (ANSA) COM-RED 17-GEN-96 11:19 6 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DI PIETRO: CONVEGNO MICROMEGA; INVITO A ENTRARE IN POLITICA (ANSA) - MILANO, 18 GEN - Un ''inno'' ad Antonio Di Pietro. E un unanime invito: che rompa gli indugi e che entri in politica. Questo e' stato il messaggio emerso dal convegno-manifestazione organizzato a Milano dalla rivista 'Micromega' sul tema: ''Giustizia e liberta': l'Italia di 'Mani pulite'''. Anche l' arcivescovo di Milano, cardinale Carlo Maria Martini, ha voluto idealmente essere presente inviando al direttore di Micromega, Paolo Flores D'Arcais, una copia della sua omelia di Sant' Ambrogio. Sull'omelia, una dedica autografa in cui Martini esprime ''il suo augurio e il suo incoraggiamento ai convegnisti, e in particolare ai Magistrati''. Cosi' il convegno e' stato l'occasione per esprimere da tutti i convenuti sostegno e solidarieta' al giudice simbolo di 'Mani pulite'. ''Se non ci fosse stata 'Mani pulite' - ha detto Flores D'Arcais, aprendo i lavori - oggi avremmo Andreotti Presidente della Repubblica e Craxi presidente del Consiglio, o viceversa. Invece, grazie ai magistrati di 'Mani pulite' si e' davvero voltato pagina''. Pero' oggi in gran parte dell' Italia secondo Flores D'Arcais ''e' in atto una sorta di sport nazionale: 'sparare' sul pool. Si arriva addirittura all'incredibile di un signore che, con tanto di tessera della P2 in tasca, accusa Di Pietro di comportarsi come Licio Gelli''. (SEGUE). (ANSA) - MILANO, 18 GEN - Per questo secondo i presenti devono essere considerate come ''preziose'' le parole con le quali il cardinal Martini ha intitolato la sua omelia: ''C'e' un tempo per tacere e c'e' un tempo per parlare''. ''E' il colmo dell' ipocrisia - ha aggiunto Flores D'Arcais - sostenere che i magistrati per anni hanno saputo che la corruzione c'era e per anni hanno taciuto. La verita' e' che sono stati ostacolati in tutti i modi, trasferiti, insabbiati, quando non uccisi''. Analoghe le posizioni di Giorgio Bocca, Indro Montanelli, dell'ex ministro di Grazia e Giustizia, Giovanni Conso, di don Luigi Ciotti, dell'imprenditrice Marina Salamon. ''Di Pietro ha commentato Bocca - e' come Garibaldi: fanno le guerre e poi vengono spediti a Caprera perche' non rompano le scatole. Mi sorprende la cautela dei giudici di 'Mani pulite'. Sembra quasi che abbiano paura di questo Berlusconi. Ma paura di cosa? Berlusconi sapeva a tal punto che quelle di Di Pietro erano accuse fondate che e' arrivato ad offrirgli il Ministero dell' Interno''. Indro Montanelli ha espresso ''personale simpatia'' a Di Pietro. ''Pero' se Berlusconi un merito ha avuto ieri - ha detto riferendosi all'udienza di apertura del processo - e' stato quello di dividere finalmente il campo: ora l' Italia deve decidere, o sta con Berlusconi, e con quello che lui rappresenta, o sta con Mani pulite, e con quello che il pool rappresenta''. (SEGUE). 7 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE (ANSA) - MILANO, 18 GEN - ''So che Di Pietro e' un galantuomo - ha aggiunto Montanelli - le accuse che gli muovono contro fanno ridere, pero' sono in grado di offuscare quella aureola di San Giorgio che noi gli abbiamo creato intorno. Ora spetta a noi, a noi cittadini, scendere in campo, schierarci: o con Berlusconi, o con i giudici. Perche' davvero ora si decide il futuro del nostro Paese''. Per Giovanni Conso ''Mani pulite non e' finita, perche' non e' finita Tangentopoli''. ''Purtroppo - ha detto - la pianta della corruzione non e' stata estirpata, le tangenti, quelle del passato, del presente e, ahime', del futuro devono ancora essere estirpate. E' una battaglia giuridica - ha concluso - che va continuata''. (ANSA). CLE/TP 18-GEN-96 20:43 8 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DI PIETRO: CONVEGNO MICROMEGA; MESSAGGIO CARD. MARTINI (ANSA) - MILANO, 18 GEN - Anche l'arcivescovo di Milano, Cardinale Carlo Maria Martini, ha voluto essere idealmente presente al convegno organizzato oggi a Milano dalla rivista ''Micromega'' in segno di solidarieta' ad Antonio Di Pietro. Tema del convegno, ''Giustizia e liberta': l'Italia di 'Mani pulite', dei nuovi sindaci, dei cittadini che vogliono cambiare''. Il cardinal Martini ha inviato al direttore di ''Micromega'', Paolo Flores D'Arcais, una copia della sua omelia di Sant'Ambrogio, con questa dedica autografa: ''Esprimo con questo mio semplice modo di presenza - ha scritto il cardinale il mio augurio e incoraggiamento a lei e ai convegnisti, in particolare ai Magistrati, e la mia cordiale partecipazione nella comune tensione verso un futuro in cui giustizia e liberta', o, come dice il salmo 85, 'Misericordia e verita'', 'Giustizia e pace', possano incontrarsi, riconoscersi ed abbracciarsi. Cordialmente, suo Carlo Maria Martini''. Al convegno, che vedra' una serie di collegamenti anche con la trasmissione televisiva di RaiTre ''Tempo Reale'', sono presenti tra gli altri i giornalisti Indro Montanelli e Giorgio Bocca, Don Luigi Ciotti, l'ex ministro di Grazia e Giustizia, Giovanni Conso, l'ex presidente della Rai, Claudio Dematte'. Messaggi di adesione al convegno sono stati inviati dal generale Franco Angioni, dal sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, e da Rita Borsellino, sorella del giudice Borsellino. (ANSA). (ANSA) - MILANO, 18 GEN - L'arcivescovo di Milano ha sempre difeso l'azione della magistratura e incoraggiato ''la pulizia'' e il ''rinnovamento'' nel costume politico italiano. Quando Antonio Di Pietro aveva lasciato la toga di magistrato, il card. Martini non aveva nascosto una certa sorpresa. ''La giustizia si attua facendo ciascuno il proprio dovere sino in fondo'', aveva commentato in quell'occasione, esortando a non farsi ''condizionare dal presente che puo' apparire buio e nebuloso ma a guardare al futuro''. Ai doveri degli amministratori, ''anche nei tempi oscuri'', aveva poi dedicato il discorso di Sant'Ambrogio nel 1994. Quello del 1995, che Martini ha inviato al direttore di Micromega, e' stato invece centrato sui pericoli che sta correndo la democrazia italiana. ''C'e' un crescendo - ha tra l'altro denunciato - della politica fatta spettacolo, fatta scontro verbale accompagnato anche da minacce; una politica intesa come luogo del successo e palcoscenico di personaggi vincenti, che richiedono deleghe a governare non sulla base di programmi vagliati e credibili, ma sulla base di promesse o prospettive generiche''. (ANSA) PIN 18-GEN-96 20:57 9 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE PER VECCHIA RAPINA ARRESTATO MAGNIS DELLA BANDA DELL'AIDS (ANSA) - TORINO, 20 GEN - E' stato nuovamente arrestato, stamattina ma per una rapina che risale allo scorso agosto, Sergio Magnis, uno dei tre componenti della ''banda dell' Aids'' che, armata di taglierina, nel '95 aveva fatto numerose rapine nelle banche torinesi. La banda, diventata famosa perche' dopo ogni colpo riusciva a tornare libera date le condizioni di salute dei rapinatori, era composta anche da Ferdinando Attanasio e Antonio Lamarra. Magnis, che aveva annunciato di voler cambiare vita, era ospitato in una comunita' del Gruppo Abele guidato da Don Ciotti: stamattina e' stato arrestato per una rapina compiuta il 4 agosto '95 al Credito italiano di Collegno (Torino); il colpo frutto' 46 milioni. In quell'occasione, secondo gli inquirenti, agirono in due: il complice era Attanasio che attualmente si trova, in gravissime condizioni, agli arresti domiciliari in casa del padre a Torino. E' in carcere invece Lamarra e, nei giorni scorsi, ha iniziato uno sciopero della fame e dei farmaci. Ieri mattina e' morto di Aids, all'ospedale Amedeo di Savoia di Torino, Davide Caputo che in alcune occasioni aveva operato con la ''banda dell'Aids''. ''Non voglio essere ricoverato nel 'repartino detenuti' di quell'ospedale'' ha spiegato Magnis mentre veniva tradotto al carcere delle Vallette dove preferisce andare ma da dove, probabilmente, uscira' all'inizio della prossima settimana, data la sua condotta negli ultimi tempi. (ANSA). (ANSA) - TORINO, 20 GEN - Sergio Magnis in questi giorni stava lavorando alla Cgil a un progetto editoriale sul problema dell' Aids da realizzare in collaborazione con il Gruppo Abele. ''E' un lavoro che mi piace - ha detto l' ex componente della Banda dell' Aids - a febbraio uscira' un giornale che si chiamera' Maschera''. Magnis ha poi sottolineato di avere sentito al telefono Attanasio, il quale gli ha raccontato di avere la febbre molto alta e di essere quasi paralizzato. Sono stati invece i genitori di Davide Caputo a informare la polizia e Magnis che il figlio, 24 anni, e' morto ieri di Aids. Caputo, malato terminale, era salito alla ribalta della cronaca nell' agosto scorso quando era stato arrestato, con due complici, subito dopo una rapina in banca a Torino. Agli investigatori i tre rapinatori avevano raccontato di voler emulare la Banda dell' Aids. Il 6 giugno di quest' anno, infine, si celebrera' a Torino il primo processo ai tre componenti della Banda dell' Aids. In particolare Magnis, Attanasio e Lamarra, il 26 ottobre scorso, sono stati rinviati a giudizio per una rapina, compiuta il 18 luglio 1995, in una filiale torinese del Banco Ambrosiano Veneto. (ANSA). DAM 20-GEN-96 14:36 10 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CARCERI: CONVEGNO CGIL; 'SOLO OMBRE' NEL PANORAMA PENITENZIARIO (ANSA) - ROMA, 24 GEN - La situazione penitenziaria mostra un panorama ''solo di ombre, con un tasso di sovraffollamento del 37% pari a 20 mila detenuti di troppo; il 30% delle persone e' tossicodipente, il 90% proviene dalla fasce sociali piu' basse e in un anno i costi per ogni detenuto sono cresciuti del 10%''. Questa la fotografia dell' emergenza carceri scattata da Don Luigi Ciotti (Gruppo Abele) intervenendo al convegno organizzato alla facolta' di Ingegneria a Roma dalla Cgil su ''Cittadinanza e questione carceraria''. In particolare per Don Ciotti ''il carcere il piu' delle volte costituisce un esito fallimentare di politiche sociali ed educative le somme che vengono spese, circa 170 mila lire al giorno per ogni detenuto, servono solo per custodire e non per creare servizi, strutture rieducative o percorsi di reinserimento sociale''. Inoltre, ha riferito Don Ciotti, in carcere solo il 22% dei detenuti lavora ma quasi tutti sono impegnati in lavori domestici interni, solo il 2,8% svolge attivita' lavorative d' altro genere e i detenuti soci di cooperative sono solo 56 in tutta Italia.Depenalizzare i reati minori; contenere della durata delle pene e dare impulso a misure alternative; formazione lavoro e politiche sociali di prevenzione sono alcune delle proposte avanzate da Don Ciotti. Il presidente della Regione Emilia Romagna, Pier Luigi Bersani, ha ribadito invace la necessita' di adottare una ''prospettiva federalista'' per riformare il sistema carcere. (ANSA). GU 24-GEN-96 18:28 11 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DISCOTECHE: BLITZ NEL TORINESE; DON CIOTTI SU NUOVE DROGHE (ANSA) - ROMA, 24 GEN - Non c' e' emarginazione, come per l' eroina, dietro il consumo delle nuove droghe che sono invece ''sempre piu' stile di vita e segno del vuoto e della distanza del mondo giovanile''. Lo ha detto Don Luigi Ciotti (Gruppo Abele), parlando a margine di un convegno Cgil sulle carceri, in merito al sequestro a Torino di un nuovo tipo di ecstasy. ''Per anni il riferimento e' stata l' eroina - ha affermato Don Ciotti - adesso prendiamo coscienza che il mercato e' piu' vasto, sono tornati gli acidi e le anfetamine, ci sono sempre piu' droghe sintetiche ma spesso la loro assunzione e' legata a uno stile di vita''. ''La societa' - ha aggiunto - e' piu' preoccupata che occupata del mondo giovanile. Una societa' che si scandalizza e poi dimentica che lo scorso anno l' Italia, con 81 milioni di confezioni, ha raggiunto il record europeo di consumo di pillole antidepressive e ansiolitiche, pari a 5 milioni di italiani che ne fanno uso, magari - ha detto ancora Don Ciotti - gli stessi che si scandalizzano per l' uso di droghe da parte dei ragazzi''. Per Don Ciotti ''non c' e' da scandalizzarsi. Si deve prendere atto che il mercato e' piu' vasto ma bisogna fare attenzione ad altre forme di dipendenza''. Il vero problema - ha concluso Don Ciotti - ''e' che il mondo giovanile sta facendo fatica. La seconda causa di morte tra gli under 21 e' il suicidio, in migliaia ricorrono agli psicologi o abusano nel bere. Bisogna aiutarli''. (ANSA). GU 24-GEN-96 18:27 12 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CALCIO: FIGC; SABATO CONVEGNO SETTORE GIOVANI E SCUOLA (ANSA) - ROMA, 24 GEN - Il ruolo e il futuro del calcio giovanile in Italia, le prospettive non soltanto agonistiche ma soprattutto educative e sociali di un settore cosi' delicato del 'pianeta calcio'. Sono questi gli argomenti di un convegno nazionale dal titolo ''Educare attraverso lo sport'' in programma il prossimo fine settimana a Roma, su iniziativa del settore giovanile e scolastico della Figc. Gli interventi di apertura saranno del Ministro della Pubblica Istruzione Lombardi e dei presidenti del Coni Pescante e della Federcalcio Matarrese. Tra i relatori che si alterneranno nella due giorni di lavori oltre al vice presidente federale Pierro e ai presidenti delle Leghe (Nizzola, Abete e Giulivi) ci saranno il direttore dell'ufficio sport e tempo libero della Conferenza episcopale italiana, Mons. Mazza, il fondatore del gruppo Abele, don Ciotti, docenti universitari, giornalisti, il tecnico della nazionale juniores Rocca e l'arbitro Trentalange. L'argomento del convegno - informa una nota della Figc - e' reso ancora piu' attuale dopo le recenti vicende relative al cosiddetto ''caso Bosman'', ''con il rischio di un preoccupante ridimensionamento dei settori giovanili delle societa' calcistiche a tutti i livelli e quindi di un impoverimento dei vivai nazionali''. (ANSA). COM-EI 24-GEN-96 18:02 13 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIORNALISTI: PREMI 'GIORNALISTA DEL MESE' ('PREMIOLINO') (ANSA) - MILANO, 30 GEN - I premi ''Il Giornalista del Mese'', noto come ''Premiolino'', per i mesi da luglio a dicembre 1995, sono stati consegnati questa sera a Milano. Questi i vincitori: Luglio: Enrico Vaime (L'Unita'); agosto: Mario Pirani (''La Repubblica''); settembre: Carlo Forquet (''Il Giornale di San Patrignano'') e don Luigi Ciotti (''Narcomafie''); ottobre: Stefano Folli (''Il Corriere della Sera''); novembre: Fiamma Nirenstein (''La Stampa''); dicembre: Carlo Rossella (direttore del TG1 - Rai). Il premio, nato nel 1960 e patrocinato dal 1985 da Parmalat, consiste in un assegno di tre milioni di lire e un diploma con il tradizionale disegno del pittore Manzi. Fanno parte della giuria del ''Premiolino'' i giornalisti Gaetano Tumiati (presidente), Giancarlo Galli (vicepresidente), Bruno Ambrosi, Giulio Anselmi, Chiara Beria d'Argentine, Pier Boselli, Maurizio Chierici, Francesco Conforti, Genesio Fornari, Enrico Gramigna, Elio Maraone, Morando Morandini, Guido Nozzoli, Donata Righetti, Valeria Sacchi, Guido Vergani e Demetrio Volcic. (ANSA). GRA 30-GEN-96 20:56 14 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: PROCURATORE PALERMO SU INDIPENDENZA MAGISTRATI (ANSA) - PALERMO, 10 FEB - Il Procuratore della Repubblica di Palermo, Gian Carlo Caselli, intervenendo a Palermo ad un dibattito su 'Costituzione e legalita': un impegno civile contro la mafia', ha detto: ''La Costituzione vuole che la magistratura partecipi alla vita della societa' e se democrazia significa confronto, competizione di sistemi di valori, va esclusa ogni omogeneizzazione dalla magistratura alla parte politica prevalente, e questo a garanzia di tutti i cittadini''. Al convegno hanno preso parte Rita Borsellino, sorella del giudice Paolo, il giudice Antonino Caponnetto, il presidente emerito della Corte Costituzionale Ettore Gallo, don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele, e il sindaco Leoluca Orlando. La Borsellino ha rilevato che proprio 10 anni fa si apriva il primo maxi-processo alle cosche. ''Non bisogna dimenticare - ha detto - le persone che si sono battute per affermare la giustizia e la legalita' e hanno pagato con la vita''. Caponnetto ha parlato del suo impegno di testimonianza verso le giovani generazioni, a partire dei temi della lotta alla mafia, e sottolineato i pericoli del bonapartismo. Don Ciotti ha denunciato i rischi per la democrazia costituiti dal ''teatrino della politica'' e dal ritorno all' ''antimafia di facciata''. Orlando ha evidenziato i valori contenuti nella Costituzione in merito alla lotta alla mafia: diritto al lavoro, autonomia e indipendenza della magistratura, efficienza della pubblica amministrazione. (ANSA). COM-DA 10-FEB-96 22:22 15 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RELIGIONE: VERONICA PIVETTI IN VIDEO PER ESERCIZI SPIRITUALI (ANSA) - TORINO, 20 FEB - L' attrice Veronica Pivetti, sorella della presidente della Camera, e' uno dei ''testimonial'' delle videocassette che la Audiovisivi San Paolo e l' editrice salesiana Elle Di Ci hanno messo a punto per i ritiri sprituali dei ragazzi preadolescenti. Il primo video, ''Muscoli, rossetti e videoclip'', affronta il tema del valore del corpo e Veronica Pivetti racconta dei suoi problemi nell' eta' dello sviluppo. Sullo stesso tema parla il calciatore del Milan Demetrio Albertini, ripreso sul campo sportivo della comunita' milanese, dove e' viceparroco suo fratello Alessio, e Gino Lapucci, diventato campione di immersioni subacquee dopo aver perso l' uso delle gambe. La cassetta, che comprende anche il viedeoclip ''Ci vuole un fisico bestiale'' di Luca Carboni, fa parte della collana ''Videodeserto'', lanciata l' anno scorso per gli adolescenti con testionial come don Luigi Ciotti e l' ex bandito Pietro Cavallero. Anche questa seconda edizione comprende quattro video. Oltre a ''Muscoli, rossetti e videoclip'', ci sono ''In viaggio con mamma e papa''' (una riflessione sulla vita a bordo del veliero 'Nsabu, vincitore della ''Tranzat des alisee '95'', guidato dai pediatri piemontesi Silvana e Massimo Buzzi, insieme con i loro figli), ''Sogni di boria'' (sul tema dell' umilta') e ''Bastian, Atreiu e noi'', con quattro ragazzi che parlano del tema della comunicazione partendo dal film ''La storia infinita''. (ANSA). GE 20-FEB-96 17:04 16 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: CONFISCA BENI; ASSOCIAZIONE ''LIBERA'' (ANSA) - ROMA, 28 FEB - ''Profonda soddisfazione'' per l' approvazione delle legge sulla confisca dei beni mafiosi e' stata espressa da don Luigi Ciotti, presidente dell' associazione ''Libera'', che nei mesi scorsi aveva raccolto un milione di firme di cittadini italiani proprio per sollecitare la discussione e l' approvazione della legge. ''Oltre che soddisfazione per la legge in se' - ha detto don Ciotti - e per gli effetti di maggiore giustizia sociale che produrra', contribuendo a costruire servizi per i cittadini, a combattere l' emarginazione e a promuovere opportunita'di lavoro, ci sembra importante sottolineare il senso di responsabilita' espresso dalle forze politiche. Ci auguriamo che, in tema di lotta alla mafia, lo spirito costruttivo ed unitario tra le forze politiche rimanga e si rafforzi nel futuro e nella stessa campagna elettroale''. ''Ci auguriamo infine - ha proseguito don Ciotti - che la legge venga applicata correttamente e venga messa in grado di funzionare al meglio. Occorrera' che le strutture e le persone che saranno chiamati a gestire ed amministrare i beni immobili confiscati non siano lasciati soli, poiche' e' facile prevedere che, in detrminati territori a forte insediamenti mafioso, si eserciteranno pressioni, ricatti e minacce''. (ANSA). CAV 28-FEB-96 17:35 17 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IMMIGRAZIONE: 110 MILA GLI ZINGARI IN ITALIA (ANSA) - TORINO, 29 FEB - Sono 110 mila gli zingari in Italia, lo 0,17% di tutta la popolazione: Sinti e Rom, molti dei quali presenti nel nostro Paese da molti anni e quasi tutti sedentarizzati, alcune migliaia di profughi dalla ex Jugoslavia. Cifre irrisorie rispetto ad altri Paesi europei (1 milione e 800 mila in Romania, 650 mila in Spagna). Nel numero speciale di febbraio, Aspe (Agenzia di stampa del Gruppo Abele di Torino specializzata sui problemi dell' emarginazione) ha percorso la penisola da Nord a Sud in un viaggio nelle aree sosta di alcune citta' italiane (a Roma sono circa 5.000 complessivamente gli zingari, 2.000 a Napoli, 1.500 a Milano, 900 a Torino). Scarsita' di terreni in cui stabilirsi, aree prive di servizi, pochissime zone di transito per chi non vuole fermarsi, le istanze piu' urgenti. Ma la disoccupazione cronica, una scolarizzazione ancora incerta (circa la meta' della popolazione zingara e' costituita da minori), convivenza conflittuale con i cittadini autoctoni e rapporti sempre piu' difficili con le istituzioni non sono elementi trascurabili. Di tutto questo parlano, nelle pagine di Aspe, fra gli altri, gli assessori competenti e i sindaci di Roma, Torino, Genova, Firenze, Napoli, Palermo, l' associazionismo che lavora con gli zingari, gli zingari stessi e i comitati di quartiere. (ANSA). GAN/ZRA 29-FEB-96 16:41 18 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MORTO ATTANASIO, UNO DEI TRE DELLA ''BANDA DELL' AIDS'' (ANSA) - TORINO, 7 MAR - E' morto nella notte all' ospedale Amedeo di Savoia Ferdinando Attanasio, divenuto noto alle cronache come uno dei tre malviventi della ''banda dell' Aids'' che ha compiuto numerose rapine in banche torinesi, approfittando dell' impunita' assicurata da una legge ora modificata. Proprio per rispondere di uno dei tanti assalti che gli erano stati attribuiti, Attanasio sarebbe dovuto comparire stamane, insieme col suo avvocato Wilmer Perga, davanti al gip di Torino Mauro Amisano per un' udienza preliminare. Complici di Attanasio erano Sergio Magnis e Antonio Lamarra. Il terzetto agiva di solito armato di taglierini. (SEGUE). (ANSA) - TORINO, 7 MAR - Ferdinando Attanasio era nato nel '58 a Torino e la famiglia era originaria di Torre Annunziata. I suoi primi precedenti penali risalgono a furti accaduti nel '74. Da allora le forze dell' ordine lo segnalano come appartenente a varie bande legate alla microcriminalita' e autore di rapine in farmacie. Nella primavera del 1994, in una stanza dell' ospedale per malattie ''Amedeo di Savoia'', dove Attanasio e' morto la scorsa notte, e' avvenuto l' incontro con gli altri componenti della banda dell' Aids, Sergio Magnis e Antonio Lamarra. E li' che nasce l' idea di aggregarsi e compiere rapine, forti del fatto che all' epoca, a causa della malattia, non potevano essere puniti. L' esplosione del fenomeno della banda dell' Aids, emulata poi in seguito da un altro gruppo di pregiudicati torinesi, scoppia nel luglio dello scorso anno. Da allora e' un susseguirsi di episodi e di entrate e uscite dal carcere di Torino e di evasione dagli arresti domiciliari. Dei tre componenti, l' unico che aveva deciso di cambiare vita era stato Sergio Magnis, capo della banda, che aveva trovato ospitalita' in una comunita' del Gruppo Abele. Ma una settimana fa i carabinieri di Pinerolo l' hanno accusato di avere compiuto, il 27 febbraio, una rapina nella filiale Crt di Piscina (Torino). Nella comunita', dove era agli arresti domiciliari, Magnis non e' stato infatti trovato e gli investigatori lo hanno denunciato a piede libero. (ANSA). DAM 07-MAR-96 15:28 19 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: 21 MARZO A ROMA GIORNATA PER LA MEMORIA E L'IMPEGNO (ANSA) - ROMA, 14 MAR - Una giornata per ricordare le tante vittime della mafia, oltre 400 quelle accertate dal '48 ad oggi, ma anche per ribadire l'impegno della societa' civile e delle istituzioni contro la criminalita'. Iniziera' con questi propositi quest'anno la primavera romana con la manifestazione che proprio il 21 marzo dalle 10 alle 20 animera' piazza del Campidoglio trasformata per l'occasione in un ''teatro della memoria'' dove magistrati come Giancarlo Caselli e Pierluigi Vigna, i tre segretari di Cgil, Cisl e Uil, Cofferati, D'Antoni e Larizza, attori e cantanti ma anche semplici cittadini e studenti ripercoreranno la violenza della mafia leggendo i nomi delle sue tante vittime alla presenza del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e del sindaco Francesco Rutelli. La manifestazione, organizzata dall'''Associazione'' Libera presieduta da don Luigi Ciotti e promossa dal Comune di Roma e dal coordinamento di Enti Locali e Regionali, prevede anche momenti attivi di memoria ed impegno con una commemorazione civile nella sala della Protomoteca, un momento ecumenico di preghiera e dalle 21 la rappresentazione della ''Cantata per la festa dei bambini morti per mafia'' scritta da Luciano Violante. ''E' la prima edizione di una manifestazione che nel '97 sbarchera' in una citta' del sud -ha detto don Ciotti- e siamo partiti da Roma perche' in questa citta' molto si poteva fare ma non e' stato fatto''. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 14 MAR - Una violenza quella della mafia, ha precisato don Ciotti nel corso di una conferenza stampa, ''che fa almeno due vittime al giorno, una vera guerra sommersa che negli ultimi tempi non risparmia donne e bambini''. Una guerra che l'associazione ''Libera'' ed il Comune di Roma vogliono ricordare proprio ''il 21 marzo perche' in questo mese nel '48 ci furono le prime vittime storiche della mafia, Epifanio Lipuma, capo del movimento contadino, e Placido Rizzotto, segretario della camera del Lavoro di Palermo''. Ma, in piazza del Campidoglio verranno letti anche i nomi di vittime anonime ed anche di quelel piu' recenti ''come il piccolo Giuseppe Di Matteo -ha precisato don Ciotti- appena undici anni, rapito, strangolato e sciolto nell'acido per punire il padre''. Per testimoniare presenza ed impegno i partecipanti potranno appuntare il loro nome ed i loro pensieri su un ''grande libro della memoria'' allestito nella piazza. L' iniziativa non e' solo pero' un debito di memoria nei confronti dele vittime ma anche un concreto impegno per il futuro. A parlare dei progetti ''per combattere la criminalita' e rendere la Capitale piu' sicura'' sono stati il capo di Gabinetto del comune di Roma Pietro Barrera ed il consigliere del Pds, Carmine Fotia, che da poco ha avuto l'incarico dal sindaco di attuare un programma proprio sui temi della sicurezza e della legalita'. (ANSA). XTO 14-MAR-96 14:40 20 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE UE: CIG '96; EUROPEI AFFRONTINO PROBLEMA DROGA, DICE DON CIOTTI (ANSA) - TORINO, 18 MAR - L' auspicio che durante la Conferenza intergovernativa in programma a Torino il prossimo 29 marzo, i 15 delegati possano affrontare anche le problematiche sociali, e' stato espresso oggi a Torino da don Ciotti, presidente del Gruppo Abele. L' appello e' stato lanciato al convegno ''L' Europa delle droghe, riduzione del danno e politiche delle citta''' organizzato a Torino dal Forum delle droghe e dal Gruppo Abele. Per il sacerdote, ''simbolo'' di Torino nella lotta alla droga, favorire politiche per limitare il danno (ad esempio, le unita' di strada per contattare i tossicodipendenti, le distribuzioni di siringhe nuove, profilattici e fiale di narcan) ''non significa ridurre l' impegno educativo''. A Torino il gruppo Abele sperimenta da sei mesi un camper di strada che ha contattato oltre 1.100 persone. Solo il 39% si era gia' rivolto ai servizi per le tossicodipendenze. Il convegno ha proposto la depenalizzazione della cannabis ''perche' non e' pericolosa per la salute''. Gli europarlamentari Rinaldo Bontempi e Adelaide Aglietta, il deputato Franco Corleone e il senatore Angelo Dionisi hanno sottolineato che tutti ''riconoscono il fallimento delle politiche repressive''. Sergio Segio, ex esponente di Prima Linea, da anni impegnato nelle iniziative editoriali del Gruppo Abele, ha presentato una Carta dei diritti dei consumatori di droga: ''Anche loro sono portatori di diritti umani''. (ANSA). MOA 18-MAR-96 17:26 21 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: DOMANI A ROMA UNA GIORNATA PER LA MEMORIA E L'IMPEGNO (ANSA) - ROMA, 20 MAR - Piazza del Campidoglio si trasformera' domani in un ''teatro della memoria'' per ricordare le tante vittime della mafia e ribadire l'impegno della societa' civile e delle istituzioni contro la criminalita'. Alla manifestazione, frutto della collaborazione del comune di Roma con l'associazione ''Libera'' di Don Luigi Ciotti ed ''Avviso pubblico'', partecipera' nel pomeriggio il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, del sindaco Francesco Rutelli e dello stesso Don Ciotti. In mattinata interverranno molti personaggi dello spettacolo come Teresa De Sio, Gianni Morandi e Ricky Tognazzi, e magistrati come Giancarlo Caselli e Pierluigi Vigna. Tutti si alterneranno nella lettura dei nomi delle oltre 400 vittime della mafia assassinate dal 1948 ad oggi. Nel corso della giornata contro la mafia, una no-stop dalle 9 alle 22, sono previste anche una preghiera ecumenica ed una commemorazione civile nella sala della Protomoteca. Alle 21 le vittime piu' indifese della mafia, i bambini uccisi per vendette o anche per sbaglio, verranno ricordate con la rappresentazione della ''Cantata per la festa dei bambini morti'' scritta da Luciano Violante. La manifestazione e' al suo debutto ed il prossimo anno il giorno della memoria si celebrera' in una citta' del sud. (ANSA). XTO 20-MAR-96 18:18 22 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ATLETICA: CON 'VIVICITTA'' SPORT TORNA IN BOSNIA (ANSA) - ROMA, 20 MAR - Con Vivicitta' lo sport torna in Bosnia. La gara podistica dell'Uisp (Unione italiana sport popolari), giunta alla 13/a edizione, si disputera' il 14 aprile prossimo in 40 citta' italiane (si correra' anche in alcune carceri e istituti minorili) e 14 europee, sara' infatti la prima manifestazione internazionale in Bosnia dopo gli accordi di pace. ''Per noi - ha detto l'ambasciatore bosniaco in Italia, Vlatko Kraljevic, durante la presentazione cui ha partecipato anche il presidente del Coni Mario Pescante - sara' la corsa simbolica della Bosnia dalla guerra verso un futuro migliore''. Si correra' a Sarajevo (con partenza dalla piazza dove avvenne la strage del mercato), Tuzla e Mostar, per l'occasione sara' sospeso il campionato di basket. Alla corsa parteciperanno anche volontari delle organizzazioni umanitarie, soldati italiani e della Nato. ''Non c'e' nulla piu' della corsa come metafora della liberta''' ha osservato Pescante, che vede in iniziative come queste ''l'ultima difesa'' contro ''il momento di involuzione che vive il mondo dello sport''. La gara podistica sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e patrocinata, tra gli altri, dal Comitato olimpico internazionale - e' legata quest'anno a Libera, l'associazione di don Luigi Ciotti per l'educazione alla legalita' e per l'impegno contro la mafia, che spera di poter destinare a impianti sportivi parte dei terreni confiscati ai boss. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 20 MAR - ''Bisogna uscire dalla logica per cui di fronte ai grandi delitti di mafia si risponde solo con le fiaccolate - ha detto il vice presidente di Libera, Manuele Braghero - Lo sport non permette finzioni, ci obbliga a atti concreti''. Molte le presenze annunciate, altre probabilmente se ne aggiungeranno (la distanza competitiva e' di 12 km, la 'passeggiata' non competitiva di 4 km): la pattuglia italiana e' guidata da Baldini, Bennici, Leone, Modica, Mei, Munerotto e Panetta, quella straniera vedra' al via, tra gli altri, il keniano Paul Tergat e l'etiope Derartu Tulu. (ANSA). EI 20-MAR-96 15:30 23 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: SCALFARO IN CAMPIDOGLIO PER RICORDARE VITTIME (VEDI ''MAFIA: IN CAMPIDOGLIO UNA GIORNATA ...'' DELLE 19:20 CA) (ANSA) - ROMA, 21 MAR - Il presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, e' intervenuto nel pomeriggio, nella sala della Protomoteca del Campidoglio, alla Giornata della memoria e dell' impegno in ricordo di tutte le vittime delle mafie, delle quali da questa mattina - nella piazza michelangiolesca - si stanno ricordando i nomi, uno ad uno. Invitato a prendere la parola da don Luigi Ciotti, presidente dell' associazione ''Libera'', promotrice dell' iniziativa, il Capo dello Stato ha definito le mafie ''un insieme di malattie che colpiscono l' uomo nel quale sono andati in crisi i valori umani''. Allo stesso tempo, Scalfaro ha sottolineato il grande ''desiderio d' amore'' che appartiene a tutti. ''C' e' una sola grande malattia nel mondo e nell' uomo - ha detto il presidente - il no all' amore''. Rispondendo ad una sollecitazione di don Ciotti (che lo ha amichevolmente chiamato piu' di una volta per nome), Scalfaro ha ricordato una visita compiuta appena due giorni fa in un istituto di pena per minori. ''Ai giovani detenuti - ha riferito il presidente - ho riconosciuto un diritto alla protesta: quello di non aver mai avuto l' amore del quale avevano diritto''. ''L' amore chiede una cosa sola: di essere pagato'', ha osservato infine il Capo dello Stato. (ANSA). RF/DOR 21-MAR-96 19:11 24 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: IN CAMPIDOGLIO UNA GIORNATA DI RICORDO E SPERANZA (ANSA) - ROMA, 21 MAR - Il dolore e la speranza, la memoria e l' impegno per ricordare tutte le vittime delle mafie: cosi', oggi, in piazza del Campidoglio si e' deciso di dare un messaggio per il futuro a quanti ogni giorno si impegnano contro la mafia, come magistrati, giornalisti e forze dell' ordine, ma anche a chi in questa guerra che miete circa due vittime al giorno ha perso figli, parenti e amici. All' iniziativa, promossa dall' associazione ''Libera'' presieduta da don Luigi Ciotti, in collaborazione con il comune di Roma, e' prevista la partecipazione del presidente della Repubblica. Nella appendice mattutina sulla piazza michelangiolesca si sono riuniti magistrati come Pier Luigi Vigna, Vittorio Borraccetti, della Direzione Nazionale antimafia, e il capo della procura di Napoli Paolo Mancuso, attori come Catherine Spaak e chi ha pagato in prima persona il prezzo della violenza mafiosa come Rita Borsellino, sorella di Paolo, scomparso nel '92, e Saveria Antiochia, madre di Roberto l' agente di scorta di Ninni Cassara' uccisi nell' agosto del 1985. Alternandosi al leggio montato sulla piazza tutti, compreso il ministro della Pubblica Istruzione Giancarlo Lombardi, hanno letto il lungo elenco delle tante vittime di mafia, dal 1948 ad oggi, scandito anche dai tanti ragazzi delle scuole medie e superiori che hanno riempito dalle prime ore della mattina il Campidoglio. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 21 MAR - Il rosario dei nomi comincia con i primi morti di mafia come Epifanio La Puma, capo del movimento contadino siciliano ucciso vicino Palermo nel 1948, ed il piccolo Giuseppe Letizia, di 14 anni, ucciso a Corleone sempre nel '48, e prosegue toccando le stragi piu' clamorose, come quella del 1963 di Ciaculli dove una ''Giulietta'' piena di tritolo uccise sette uomoni delle forze dell' ordine. Magistrati, ragazzi e attori leggono anche nomi di giornalisti come Mauro De Mauro e Giuseppe Fava, di bambini come Nicholas Green, o di Giuseppe e Salvatore Asta, uccisi per sbaglio in una imboscata organizzata per colpire il magistrato Carlo Palermo, ma anche di tanti uomini delle forze dell' ordine e della magistratura come Carlo Alberto Dalla Chiesa, Boris Giuliano, Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. ''Un filo di dolore lega questi nomi -dice Saveria Antiochia, madre di Roberto- ma sentirli scandire dagli studenti e' un messaggio di speranza e di forza perche' l' impegno contro la mafia non puo' mai venire meno''. Per il ministro Lombardi ''la scelta di Roma come prima citta' che ospita questa manifestazione e' importante perche' da qui deve nascere la reale volonta' di combattere la mafia''. Un messaggio che don Luigi Ciotti raccoglie sottolineando che ''a Roma nel passato tanto poteva essere fatto ma non e' stato fatto. Questi nomi servono anche per non dimenticare gli errori e per non ripeterli''. (ANSA). 25 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE (ANSA) - ROMA, 21 MAR - A ricordare le tante vittime delle mafie, sono arrivati in pomeriggio in Campidoglio, oltre al presidente della repubblica Scalfaro, il procuratore capo di Palermo Giancarlo Caselli; Antonino Caponnetto, l' ex guardasigilli Giovanni Conso e il capo della Polizia Fernando Masone, il comandante generale dell' arma dei Carabinieri Luigi Federici, e il comandante generale della Guardia di Finanza Costantino Berlenghi. Accanto a loro, seduti in silenzio ad ascoltare, gli interventi di Scalfaro, del sindaco di Roma Francesco Rutelli, di don Luigi Ciotti, c' erano anche parenti di vittime celebri o sconosciute della criminalita' come i genitori di Ilaria Alpi, e Davide Grassi, figlio di Libero Grassi, l' imprenditore ucciso a Palermo nel '91. ''Oggi Roma e' veramente capitale d' Italia -ha detto Rutelli- perche' con questa manifestazione si rinnova l' unita' nazionale per sconfiggere il male ed affermare la cultura della legalita' e della sicurezza. La mafia non si combatte solo in prima linea, nei luoghi piu' a rischio ma anche nelle scuole, nelle periferie e nelle amministrazioni pubbliche''. Tra il pubblico ad ascoltarlo c' erano proprio i rappresentanti delle amministrazioni pubbliche a rischio come Capaci, Aiello Calabro, Auria e Conversano, piccoli comuni dove la mafia ha fatto tante vittime. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 21 MAR - Molti anche gli esponenti politici che si sono dati appuntamento in campidoglio come il numero due dell' Ulivo, Valter Veltroni, Massimo Brutti presidente della Commissione servizi segreti e Luciano Violante. A rappresentanza delle confederazioni sindacali c' era il segretario nazionale della Cgil Sergio Cofferati. Anche il cantante Gianni Morandi ha voluto essere presente. ''Nel mio intervento parlero' anche a nome di chi non c' e' piu' -ha detto don Ciotti- perche' ricordarli e' contributo attivo e presupposto indispensabile per costruire la speranza''. Don Ciotti ha ricordato che le armi ''per combattere tutte le mafie compresa l' usura, il racket e il caporalato sono anche quelle della giustizia sociale, di un' informazione accessibile e democratica e di un impegno a destinare piu' soldi alla giustizia che oggi assorbe solo l' 1% dell' intero bilancio dello stato''. ''Il nostro messaggio agli uomini di mafia -ha concluso don Ciotti- e' che c' e' una societa' organizzata che non gli dara' tregua e fara' fino in fondo la sua parte''. La giornata di impegno e di memoria continua in serata con un momento ecumenico di preghiera al quale parteciperanno, tra gli altri, il direttore della Caritas monsignor Luigi di Liegro ed il rabbino capo della comunita' ebraica di Roma, Alberto Piattelli. Infine, il percorso nella memoria si concludera' con la rappresentazione della ''Cantata per bambini morti di mafia'' scritta da Luciano Violante.(ANSA). XTO/DOR 21-MAR-96 19:30 26 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ULIVO: CONVENZIONE; DON CIOTTI, NEUTRALITA' PECCATO GRAVE (ANSA) - MILANO, 23 MAR - ''E' arrivato il momento di dire che la neutralita' e' un peccato grave. E' falso pensare di poter stare al di sopra delle parti''. Questo un passaggio, applauditissimo, dell' intervento di don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele, alla convenzione dell'Ulivo. Un intervento il suo che ha toccato la platea richiamando i leader della coalizione alla ''concretezza e al fare'' affinche' ''la gente della strada possa capire e non essere catturata dai falsi messaggi''. ''Nonostante i dubbi e le incertezze - ha proseguito - e' necessaria una scelta di campo chiara e precisa. Per questo chiedo a tutti di non dimenticare la strada, di farne un punto di riferimento''. Poi un lungo e toccante elenco di vicende e persone di quella ''strada' che lui ha indicato come punto di riferimento per la concretezza. Don Ciotti ha chiesto di ''non dimenticarli'' e soprattutto ha chiesto al futuro governo ''atti concreti per loro, per i bimbi uccisi dalla mafia, per carcerati, immigrati, senza fissa dimora''. ''Anche io ho un sogno - ha concluso rivolto a Prodi e Veltroni - che la politica non confonda mediazione con compromesso, intese con mistificazioni, cittadini con sudditi. Ma soprattutto che gli ultimi non debbano aspettare il Paradiso per avere il giusto riconoscimento''. Un intervento ''di forte spessore'' come lo ha definito il segretario del Pds, Massimo D'Alema parlando col sindaco di Palermo Leoluca Orlando. (ANSA). POR 23-MAR-96 20:15 27 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ULIVO: CONVENZIONE; PRODI E VELTRONI ARRIVANO IN PULLMAN (DELL'INVIATO AMEDEO LA MATTINA) (ANSA) - MILANO, 23 MAR - Apertura spettacolare della Convenzione nazionale dell' Ulivo: Romano Prodi e Walter Veltroni arrivano dentro il Palatrussardi di Milano con il pullman che li ha portati in giro per l'Italia nei primi giorni di campagna elettorale. La sorpresa, che fa esplodere l'applauso degli oltre settemila partecipanti, e' accompagnata dalla ''Canzone popolare'' di Ivano Fossati, che scandisce: ''Alzati che si sta alzando la canzone popolare. Se c'e' qualcosa da dire ancora, ce la dira', se c'e' qualcosa da capire, si capira'''. Immancabile l'assalto dei fotografi e delle telecamere che rendono difficile il saluto dei due leader al popolo dell' Ulivo, mentre si spostano da una parte all' altra del palco con l'indice e il medio alzati in segno di vittoria. Nessuna bandiera del Ppi, una sola dei Verdi e una decina del Pds sventolano confuse tra le molte dell' Ulivo. Quando il palco si libera, Prodi e Veltroni rimangono seduti in un salottino alla destra del palco su cui campeggiano due maxischermi ed un enorme simbolo dell' Ulivo. Ed ecco arrivare i conduttori della manifestazione: Carmen Lasorella e Lamberto Sposini. La giornalista del Tg2 precisa subito, rispondendo alle polemiche di questi giorni: ''Siamo qui per fare il nostro mestiere di giornalisti''. (SEGUE). (ANSA) - MILANO, 23 MAR - La conduttrice del programma ''Cliche''' dice che questa campagna elettorale e' ''difficilissima e aspra''. La stessa cosa la dice Sposini, aggiungendo che il confronto politico e' ''avvelenato con attacchi anche personali''. ''Ci sono - afferma il vicedirettore del Tg5 - temi forti in questa campagna elettorale ma anche insulti, nell' ambito di tutti i settori, compreso quello dell' informazione''. A questo punto Sposini rivolge una domanda a Veltroni, chiedendogli di chi e' la responsabilita' di questa campagna elettorale avvelenata. ''Certo nostra no - dice il numero due dell' Ulivo - da questa convenzione si capira' qual e' il nostro stile e la nostra voglia di comunicare''. E' la volta di Prodi, al quale Lasorella chiede se sara' possibile un confronto sui programmi, ''plagio a parte''. ''Abbiamo sempre voluto un confronto sui temi concreti risponde il numero uno dell' Ulivo - le persone che sono qui hanno lavorato nelle assemblee provinciali sul programma. Il pullman non e' un simbolo ma un'esperienza. Vi ringrazio di cuore - aggiunge Prodi rivolto alla platea e agli spalti - per il programma che avete fatto voi, non io''. (SEGUE). 28 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE (ANSA) - MILANO, 23 MAR - Alla spicciolata sono arrivati tutti gli oratori che parleranno questo pomeriggio dopo l'intervento di apertura di Walter Veltroni. Molti oggi gli interventi di ospiti stranieri. La figlia di Bob Kennedy, Courtney Kennedy, che interverra' direttamente dal palco, come pure Daniel Cohn-Bendit, leader dei Brunen tedeschi, e protagonista del '68 francese; con un video-messaggio, invece, saranno presenti il leader dei socialdemocratici tedeschi Oskar La Fontaine, il premier austriaco Franz Vranitzky, l'ex governatore dello Stato di New Yor, Mario Cuomo e il leader storico della Dc cilena Gabriel Valdes. Gli altri interventi della giornata sono quelli del sindaco di Roma, Francesco Rutelli, della leader della Federcasalinghe, Federica Gasparrini, i giornalisti Furio Colombo, Enrico Deaglio, Tana De Zulueta e Federico Orlando (tutti quattro candidati dell' Ulivo), don Luigi Ciotti del Gruppo Abele. Sono previsti poi l'intervento dell' ex presidente dei deputati leghisti e oggi candidato nella Lista Dini, Pierluigi Petrini, e quello di Elio Veltri, candidato dell' Ulivo amico di Di Pietro. Sono previsti anche un discorso di un operaio della Piaggio, Domenico Contino, e di Giovanni Bachelet, che sfida il leader di An Fini a Roma. Domani sara' Romano Prodi a chiudere la manifestazione, a cui lavorano 300 volontari e partecipano tremila delegati, che approveranno il programma. (SEGUE) (ANSA) - MILANO, 23 MAR - In platea, tra le prime file, sono seduti numerosi esponenti politici, tra i quali il ministro della Pubblica Istruzione, Giancarlo Lombardi, candidato nella lista Dini. C' e' anche Massimo D'Alema con Giorgio Napolitano, Gerardo Bianco accompagnato da Giovanni Bianchi, il leader dei Laburisti, Valdo Spini, e il portavoce dei Verdi, Carlo Ripa di Meana. Sono presenti, inoltre, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e quello di Bologna, Walter Vitali, nonche' i registi Ettore Scola e Maurizio Nichetti. (ANSA). LT/ARS 23-MAR-96 17:38 29 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ULIVO: CONVENZIONE; SERENITA' E NON LA RISSA DEL POLO (ANSA) - MILANO, 23 MAR - Romano Prodi e i big dei partiti del centrosinistra parleranno domani ma gia' oggi, con l' intervento di Walter Veltroni e' stato chiaro quale ''stile'' l' Ulivo vuole imprimere alla campagna elettorale. Cosi' come chiaro e' stato il messaggio agli elettori che viene dalla convenzione nazionale apertasi oggi al Palatrussardi di Milano: l' Ulivo e' una forza politica ''tranquilla'', che vuole dare agli italiani ''serenita' e speranza''. L' Ulivo, dunque, non rincorrera' il Polo sul piano della ''rissa'' verbale. Le elezioni saranno vinte, secondo i dirigenti dell' Ulivo, da chi sapra' parlare alla gente di contenuti programmatici, da coloro che hanno dimostrato di saper governare. E' stato questo il leit-motiv ripetuto in tutti gli interventi che si sono succeduti questo pomeriggio. Particolarmene sentito e applaudito e' stato quello di don Luigi Ciotti per il quale ''la neutralita' rispetto ai problemi della gente e' un peccato grave''. Il fondatore del gruppo Abele si e' rivolto direttamente ai capi di partito, ai candidati presenti in sala per sollecitarli ad una fattiva concretezza, guardando al ''popolo della strada, dei diseredati''. Niente polemiche al ''calor bianco'', ha sottolineato Romano Prodi lasciando il Palatrussardi, come ''questa giornata di entusiasmo e di proposta ha dimostrato''. (SEGUE). (ANSA) - MILANO, 23 MAR - Anche il leader del Pds, Massimo D' Alema, ha sottolineato che da parte dell' Ulivo non c' e' alcuna intenzione di aggredire gli avversari politici. E se Berlusconi e Fini vogliono ''la rissa'' rimarranno delusi ''perche' per litigare bisogna essere in due''. E da parte dell' Ulivo questa volonta' non c' e'. Veltroni e' ricorso ad un passo della Bibbia, all' Ecclesiaste ''per esprimere questo concetto. ''C' e' un tempo per distruggere e un tempo per costruire'', ha detto il direttore dell' ''Unita''' che non ha pero' risparmiato critiche al Polo. Cosi' come il sindaco di Roma, Francesco Rutelli, il quale ha detto di conoscere bene questa ''destra faziosa e becera''. Anche il primo cittadino della capitale ha sottolineato che gli italiani apprezzano chi lavora per risolvere i problemi e non per dividere gli italiani. La giornata dell' Ulivo a Milano ha registrato anche un clima di unita' tra i vari alleati rappresentati dai massimi vertici dei partiti. Non c' era Lamberto Dini del quale domani sara' diffuso un video-messaggio nel quale ribadira' l' unita' di intenti della coalizione. I leader presenti, come Gerardo Bianco, Antonio Maccanico, Carlo Ripa di Meana, hanno apprezzato il discorso di Walter Veltroni. Tutti hanno sottolineato che non e' questo il momento di evidenziare differenze perche' l'obiettivo comune e' battere la destra. (ANSA). LT/ADI 23-MAR-96 21:07 30 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ULIVO: CONVENZIONE; LA GIORNATA DELL' UNITA' RITROVATA (ANSA) - MILANO, 24 MAR - Se ieri e' stata la giornata in cui l' Ulivo ha detto di non voler fare polemiche, oggi e' stata quella dell' orgoglio di essere una coalizione unita attorno ad un programma. Perfino Carlo Ripa di Meana, che tanti dissapori e contrasti ha avuto con Romano Prodi, ha ricordato che nell' Ulivo trovano ''cittadinanza'' culture diverse. E' stata la giornata, come ha affermato Prodi, in cui e' sventolata una ''unica grande bandiera'', quella dell' Ulivo, nella quale si sono trasformate le bandiere rosse, verdi e bianche. Ed e' la prima volta che cio' accade in Italia, ha fatto presente il leader dell' Ulivo, tra le famiglie politiche del socialismo, del cattolicesimo democratico e dei liberaldemocratici. Un risultato che nelle intenzioni di Prodi ha un futuro oltre le elezioni, per approdare al partito democratico o a una coalizione sul modello dell' Udf. Un risultato che e' passato attraverso la sconfitta elettorale del '94 quando progressisti e centro laico e popolare ebbero l' ''illusione'' di poter camminare su strade separate. Ma adesso, nonostante il ''forte senso di appartenenza'', ha ricordato Massimo D'Alema, c' e' in campo una forte alleanza. Una coalizione che riuscira' a vincere se ''le ragioni dell' alleanza saranno piu' forti del senso di identita' di ogni singola componente''. (SEGUE). (ANSA) - MILANO, 24 MAR - Anche Gerardo Bianco e Antonio Maccanico hanno sottolineato questo concetto e nel suo videomessaggio Lamberto Dini ha spiegato in questa chiave il senso dell' intesa tra Ulivo e Rinnovamento Italiano: una ''forte convergenza programmatica'' per un' azione di governo che duri cinque anni. La destra non puo' dire la stessa cosa, secondo i protagonisti della Convenzione nazionale dell' Ulivo. Una kermesse che ha registrato il successo di Antonio Bassolino e don Luigi Ciotti che hanno rappresentato i due aspetti ''profondi'' dell' Ulivo: il primo e' visto come l' amministratore di maggiore successo; il secondo come il portatore delle ''sofferenze'' dei piu' deboli di cui il centrosinistra vuole farsi carico. Ma oggi e' stata anche la giornata di Umberto Eco che ha portato l' affondo contro gli intellettuali ex maoisti adesso candidati con il Polo. Significativo anche l' intervento del giornalista Federico Orlando, ex condirettore del ''Giornale'' di Indro Montanelli, il quale ha portato i saluti di quest' ultimo e ha affermato che anche una destra liberale ma democratica non si riconosce nelle posizioni del Polo dove prevalgono ''insulti e ingiurie verso le istituzioni''. (ANSA). LT-SES/MEN 24-MAR-96 18:19 31 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CRIMINALITA': NASCE OSSERVATORIO SU BENI CONFISCATI A MAFIA (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 28 MAR - Nasce a Reggio Calabria l' Osservatorio regionale sui beni confiscati ai mafiosi. Una sorta di banca-data per l' elencazione e la stima dei beni che diventano di proprieta' dello Stato ma anche un supporto agli enti locali per la destinazione a fini sociali ed un controllo sul corretto funzionamento della legge. L' Osservatorio e' stato presentato questa mattina a Reggio Calabria da don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, l' associazione che ha raccolto le firme e si e' battuta per l' approvazione della legge che reca, appunto, disposizioni in materia di gestione e destinazione dei beni sequestrati. Don Ciotti stamattina ha annunciato che la sua battaglia riprendera', con il nuovo Parlamento, affinche' la confisca dei beni riguardi anche i corrotti e saranno assunte tutte le iniziative utili perche' la legge abbia piena attuazione. Ed e' proprio in questo quadro che si inserisce una iniziativa come l' Osservatorio di Reggio Calabria, alla quale hanno gia' aderito sindaci di importanti comuni. Fino a tutto il 1993 nella regione sono stati effettuati sequestri per 332 miliardi e confische per 66. La provincia maggiormente interessata e' quella di Reggio ma da uno studio sull' applicazione della legge risulta che gli uffici misure di prevenzione sono senza personale e privi di supporti informativi e che non esiste alcun collegamento stabile tra i vari uffici competenti in materia. (ANSA). YGX-VF/MED 28-MAR-96 13:30 32 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE IMMIGRAZIONE: APPELLO ASSOCIAZIONI CATTOLICHE PER PROROGA (ANSA) - ROMA, 30 MAR - Prorogare i termini per presentare la domanda o completare le pratiche di regolarizzazione degli immigrati: e' questa la richiesta rivolta al governo e a tutte le forze politiche contenuta in un appello sottoscritto da diversi esponenti del mondo cattolico e presentato oggi, in una conferenza stampa a Roma, dal direttore della Caritas diocesana, monsignor Luigi Di Liegro, dal direttore della Fondazione Migrantes della Cei, padre Bruno Mioli e dal portavoce della ''Rete antirazzista'', Dino Frisullo. Tra i firmatari del documento figurano anche don Giuseppe Dossetti; don Albino Bizzotto, dei ''Beati costruttori di pace''; il responsabile del ''Gruppo Abele'' e presidente dell'associazione ''Libera'', don Luigi Ciotti; il vescovo ausiliario di Roma, monsignor Clemente Riva; quello di Caserta, monsignor Raffaele Nogaro e l'ex parlamentare europeo Eugenio Melandri. ''La speranza di emersione dalla clandestinita' per centinaia di migliaia di lavoratori stranieri - si legge nell'appello rischia di essere frustrata dal blocco delle pratiche di regolarizzazione, fissato dal governo al 31 marzo''. Per questo nel corso della conferenza stampa e' stato chiesto al governo e alle forze politiche ''un gesto di umanita' che diventi un gesto di quinta essenza politica nei confronti di tanti immigrati che vogliono emergere dalla clandestinita'''. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 30 MAR - ''Secondo fonti del Viminale - ha ricordato Frisullo, della ''Rete antirazzista'' - sono state presentate finora 140 mila domande che rappresentano soltanto un terzo degli immigrati presenti in Italia''. Nell'appello, e' stato ricordato nell' incontro, si chiede non soltanto ''la proroga della regolarizzazione ma anche la sua estensione a chi svolge lavoro saltuario e autonomo o vuole avviare un percorso di formazione ed inserimento sociale e lavorativo e la salvaguardia dell'unita' familiare attraverso una regolarizzazione non restrittiva dei ricongiungimenti''. Secondo padre Mioli, ''non c'e' altra alternativa alla regolarizzazione se non la clandestinita''' e per questo motivo chiediamo ''una pressione delle comunita' cristiane sul governo'' e ''uno sforzo estremo di mobilitazione della societa' civile, anche attraverso assunzioni di solidarieta' come forme di superamento pratico dei limiti della legge''. (ANSA). CIC 30-MAR-96 17:15 33 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ATLETICA: VIVICITTA' '96 DEDICATA A ''LIBERA'' DI DON CIOTTI (ANSA) - MILANO, 10 APR - Sara' dedicata a ''Libera'', l'associazione fondata da Don Luigi Ciotti e composta da 500 associazioni e movimenti contro tutte le mafie, la 13/a edizione di ''Vivicitta''', la manifestazione podistica internazionale dell' Uisp che si corre in contemporanea domenica prossima in 40 citta' italiane, coinvolgendo 70.000 partecipanti. La partenza verra' data alle 10,30: a Milano il via sara' in Piazza Duomo con arrivo al Campo sportivo Giurati. Non si correra' solo in Italia, ma anche a Sarajevo e Tuzla: gia' l'anno scorso atleti italiani volevano correre la Vivicitta' di Sarajevo, che per l'improvvisa ripresa dei combattimenti fu svolta nei sotterranei. Proprio a Sarajevo sono previsti almeno 2.000 partecipanti, tra atleti bosniaci, italiani, volontari delle associazioni umanitarie e soldati della Nato, tra cui quelli dei reparti italiani. La ''Citta' corre libera'' si disputera' anche in sei istituti minorili e in sette carceri. La manifestazione si svolge con il patrocinio del CIO e l' alto patronato del Presidente della Repubblica. (ANSA). COM-IO 10-APR-96 21:06 34 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MINORI: VIOLENTI PER IMITARE I GRANDI, MA RESTANO RAGAZZINI (ANSA) - ROMA, 16 APR - Fanno di tutto per somigliare ai 'grandi' e dunque, sono sempre piu' violenti. Estorcono soldi ai compagni di scuola, vessano le compagne, ricattano e commettono atti vandalici tanto da far invocare al giudice minorile Simonetta Matone, che ha arrestato i quattro ragazzini napoletani che hanno seminato il terrore sul treno NapoliMilano, la creazione di una nuova figura giuridica: quella del 'teppista'. Tra il 1986 e il '94 i minori denunciati, secondo una ricerca del Censis, sono passati da 19.728 a 44.236 e di questi gli 'under 14' da 2.728 a 9.739; ma cio' che piu' conta e' che le denunce riguardano reati gravi: contro la fede pubblica e l'economia (+263% dall'86), la persona(+155,5%), lo Stato e l' ordine pubblico(+153%). L' incidenza dei minori condannati su 100 mila adolescenti tra i 10 e i 17 anni e' passata dai 35 del 1986 agli oltre 43 del '92, mentre il numero degli ingressi negli istituti penali minorili dai 1.151 del '91 e' arrivato a 2.240 nel '94. La ricerca rileva, infine, come questa 'crescita patologica interessa anche regioni con condizioni socioeconomiche tutt'altro che critiche'. Sono piu' violenti dunque, piu' precoci, ma non piu' maturi. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 16 APR - Gli esperti affermano, infatti che l' eta' della maturita' si e' innalzata e che certi comportamenti, anzi, denotano la scarsa capacita' di autocontrollo. ''Sarebbe dunque il caso addirittura - afferma Duccio Scatolero, docente di criminologia all'Universita' di Torino - di alzare l' eta' della punibilita' e non invece di abbassarla''. ''D' altra parte - sostiene il criminologo - la gestione di un problema grave come questo non puo' essere affidata alle aule di giustizia. L'aumento della violenza dei giovani, e tra i giovani, e' un fenomeno che in altri Paesi e' gia' stato affrontato anche se con metodi a volte discutibili come in Francia dove le scuole a rischio sono piantonate dall' esercito. In Italia si va facendo strada una ipotesi di lavoro che investe sui giovani''. ''A Torino, in un quartiere difficile, S. Donato - spiega Scatolero - insieme al gruppo Abele abbiamo fondato il primo 'Centro giovanile per la gestione del conflitti'. Lo scopo e' quello di creare una figura che gia' esiste in tutte le scuole degli Usa, il 'mediator' un ragazzo abilitato a mediare i conflitti tra i compagni. Una sorta di 'super partes' che non ha il compito di trovare una soluzione al conflitto ma di aiutare i contendenti a risolverlo. La tecnica e' facile e la possono apprendere anche i bambini delle scuole elementari''. ''L' obiettivo - prosegue Scatolero- e' quello di responsabilizzare i ragazzi e riconoscere la loro autonomia''. (ANSA) AU 16-APR-96 17:19 35 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RASSEGNA STAMPA: LE INTERVISTE (6) (ANSA) - ROMA, 17 APR - Segue elenco delle interviste di particolare ineteresse che segnaliamo: GIAMPAOLO D' ANDREA (Avvenire, pag. 5 : ''L' obiettivo e' la comunita' federale'') e SANDRO FONTANA (Avvenire, pag. 5 : ''Il futuro dell' Ue e' nella sussidiarieta''') con le dichiarazioni dell' europarlamentare dell' Ulivo e del vice presidente del Parlamento Europeo, del Polo, sulle prospettive di integrazione economica e politica europea. MICHAIL GORBACIOV (La Repubblica, pag. 9 : ''Aiutateci ad evitare altre Cernobyl'') con le dichiarazioni dell' ex presidente russo a dieci anni dalla tragedia della centrale nucleare. VALENTINO PARLATO (Il Corriere della Sera, pag. 3 : ''Tonino decidera' solo dopo le elezioni'') con le opinioni del direttore del 'Manifesto' sulla possibile entrata in campo in politica dell' ex pm di Mani Pulite Antonio Di Pietro. Don LUIGI CIOTTI (Il Manifesto, pag. 13 : ''Sarajevo in corsa per ritrovarsi'') cone le dichiarazioni del sacrdote animatore di ''Libera'' che e' tra gli sponsor della manifestazione ''Vivicitta''' programmata anche a Sarajevo. GIUSEPPE DI LELLO (Liberazione, pag. 14 : ''Quel pool con Falcone'') con i ricordi del magistrato palermitano, ora candidato per Rifondazione Comunista, sul primo ''pool'' antimafia a Palermo con Giovanni Falcone.(ANSA). MN 17-APR-96 10:06 36 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE AIDS: ASSOCIAZIONI CHIEDONO INCONTRO A PRODI E VELTRONI (ANSA) - BOLOGNA, 27 APR - Una richiesta di incontro a Romano Prodi e Walter Veltroni con un appello perche' venga proseguita l' esperienza avviata dal ministro Guzzanti nelle politiche sull' aids. La lettera aperta l' hanno firmata Luigi Ciotti del Gruppo Abele, Beppe Ramina, coordinatore nazionale dell' Arcigay-Arcilesbica e Vittorio Agnoletto, presidente della Lila, la Lega italiana lotta contro l' aids. ''L' insediamento di Elio Guzzanti al Ministero della sanita' nel governo Dini aveva prodotto una svolta positiva anche per quanto riguarda le politiche sull' Aids - hanno scritto - sono infatti riprese le campagne di prevenzione, anche mirandole a target differenziati, persone sieropositive sono entrate a far parte della Commissione nazionale, gli interventi sulle strutture ospedaliere iniziano a venire monitorati, i rapporti con le associazioni del volontariato sono migliorati significativamente. Il lavoro da fare resta pero' molto, moltissimo, non solo per il fatto che l' infezione, comunque, continua a diffondersi, ma anche perche' buona parte dei ministri che si sono succeduti al Dicastero hanno perduto anni preziosi sia per la prevenzione, sia per quanto riguarda la realizzazione di servizi alle persone, sia ospedalieri, sia extraospedalieri. Mentre ci auguriamo che l' esperienza avviata da Guzzanti possa proseguire, chiediamo di potervi incontrare per esporre le nostre proposte in merito alle politiche sull' Aids del prossimo governo''. (ANSA). CST 27-APR-96 15:24 37 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE COPPIA CHIEDE DI TOGLIERE FIGLIO DA STATO FAMIGLIA: DON CIOTTI (ANSA) - ROMA, 1 MAG - Don Luigi Ciotti, in un'intervista andata in onda nel Tg3, ha difeso la decisione della coppia di Verona che ha chiesto all'anagrafe del Comune di togliere il proprio figlio tossicodipendente dallo stato di famiglia, respingendo l'idea che si sia trattato di un ripudio. Don Ciotti ha parlato di un gesto di ''legittima difesa'' dei genitori nei confronti del figlio, comprensibile di fronte all'esasperazione, ai debiti e una burocrazia ''che se non trova il figlio schiaccia i genitori'' e ha detto di conoscere centinaia di situazioni simili, che diventano ''esasperanti quando la famiglia viene lasciata sola''. ''La famiglia va aiutata - ha detto il religioso - il problema e' infatti da una parte quello di andare incontro ai ragazzi, ma dall'altra anche quello di dare un sostegno alle famiglie''. Secondo Don Ciotti, che ha tra l'altro chiamato in causa i servizi sociali, ''in molti casi richiamare il figlio tossicodipendente alle proprie responsabilita' puo' essere un aiuto''. (ANSA). RED 01-MAG-96 19:43 38 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: TAVOLA ROTONDA AL VIMINALE (V.ANSA 'ANTIMAFIA: LE RICHIESTE DEGLI ESPERTI..'DELLE 19,20) (ANSA) - ROMA, 7 MAG - La mafia e' viva e vitale, non bisogna abbassare la guardia, e' necessario combattere il fatalismo ma anche il trionfalismo: questa, in sintesi, la diagnosi tracciata dal vicepresidente della camera Luciano Violante, dal vicecapo della polizia Gianni De Gennaro, dal direttore della Dia gen Giovanni Verdicchio, da Don Ciotti e dall'ex giudice statunitense Dick Martin, riuniti oggi al Viminale dall'associazione 'Prometeo ricerca' per una tavola rotonda cui hanno assistito molti funzionari ed ufficiali delle forze di polizia, presenti anche il sottosegretario all'interno Luigi Rossi, il capo della polizia Masone ed il vicecapo Ferrante. A metter in guardia dai ''trionfalismi'', da chi ''batte le mani ai magistrati e poi li lascia soli'', e' stato Don Ciotti. C'e' il rischio, ha detto in sostanza, che accada per la mafia quel che e' accaduto per la droga: se ne e' parlato a lungo, poi l'argomento non ha piu' destato interesse nei media ed ora abbiamo servizi tarati sulla tossicodipendenza da eroina, mentre in Italia siamo sommersi dalle droghe sintetiche.(SEGUE). (ANSA) - ROMA, 7 MAG - ''La mafia negli ultimi due anni sembra aver abbandonato la sfida aperta allo stato, tuttavia la minore visibilita' non implica un ridimensionamento del pericolo delle organizzazioni , stanno lavorando a riguadagnare le posizioni perdute'' ha spiegato il gen Verdicchio, aggiungendo che una nuova stagione di ''terrorismo mafioso'' e' possibile ed indicando nella mafia economica e nei ''network internazionali'' i nuovi fronti su cui concentrare l'attenzione. D'accordo anche Violante: ''oggi piu' che di piovra si deve parlare di idra. La mafia ha tante teste, economiche, finanziarie, militari. Anche il suo rapporto con la politica oggi probabilmnete passa attraverso l'economia'' ha detto, affermando che ''questo e' il livello piu' pericoloso, l'attacco al mercato che ha sostituito l'attacco allo stato''.(ANSA) CZ 07-MAG-96 20:13 39 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE AIDS: LILA, LOTTA A MALATTIA PRIORITA' PER NUOVO GOVERNO (ANSA) - ROMA, 7 MAG - La lotta all'Aids deve essere una ''priorita''' del nuovo governo. E' quanto chiede la Lila (Lega italiana lotta all'Aids) sollecitando, in una nota, insieme ad Arcigay e gruppo Abele, un incontro con il leader dell' Ulivo Romano Prodi e il numero due Valter Veltroni. Secondo la Lila ''sono i numeri, crudi e indiscutibili, che impongono questa soluzione. Sono 35 mila ad oggi le persone che hanno contratto la malattia, 11 mila dei quali viventi ma l'assistenza e' scarsa: dei 7.000 mila posti previsti non c'e' ombra e il numero dei malati crescera' di 5-6.000 persone l'anno. Il 15% dei malati e' senza fissa dimora, abbandonato a se stesso. Le persone sieropositive sono oltre 100 mila; solo nella provincia di Milano c'e' un sieropositivo ogni 100-200 persone fra i giovani tra 18 e 35 anni. L'area di Milano e' seconda in Europa solo a Parigi. Il trend di crescita del numero dei malati di Aids e' tra i piu' forti d'Europa; le donne sono il 25% dei malati e aumentano i bambini sieropositivi; l'Aids e' la prima causa di morte fra i maschi italiani tra i 24 e i 35 anni''. Per la Lila ''sono necessari immediati sostegni alle case-famiglia usando i 2.100 miliardi gia' stanziati e non utilizzati per gli ospedali'' insieme a ''campagne preventive esplicite e rivolte ai giovani''. (ANSA). XMA 07-MAG-96 16:33 40 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RASSEGNA STAMPA: LE INTERVISTE (4) (ANSA) - ROMA, 9 MAG - Ecco, di seguito, alcune altre interviste di particolare interesse, pubblicate oggi dai quotidiani, che segnaliamo: VITTORIO FOA (Il Corriere della Sera, pag. 3 : ''Ognuno voti il proprio presidente'') e LEO VALIANI (Il Corriere della Sera, pag. 2 : ''La maggioranza ha diritto di veto'') entrambe sulla vicenda della nomina dei presidenti delle Camere. GIANCARLO PAGLIARINI (Il Giornale, pag. 5 : ''E giu' a Roma bastano quattro ministeri''), Mons. ALFREDO BATTISTI ( Il Corriere della Sera, pag. 5 : ''Bossi ci ha aperto gli occhi, pero'...''), don LUIGI CIOTTI (Il Manifesto, pag. 8 : ''Contro la Lega, un surplus di politica'') e LORENZO ORNAGHI (Avvenire, pag. 5 : ''Urge una risposta politica'') con le opinioni dell' esponente del Carroccio, dell' arcivescovo di Udine, del fondatore della comunita' Abele e del docente di scienza politica dell' Universita' Cattolica di Milano sulla questione della secessione e del federalismo. SIMON WIESENTHAL (Avvenire, pag. 7 : ''Disprezzava la vita umana, lo condanno'') con le dichiarazioni del cacciatore di nazisti sul processo contro Erich Priebke. MN 09-MAG-96 10:04 41 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CAMERA: VIOLANTE DOMANI E DOMENICA A TORINO (ANSA) - ROMA, 17 MAG - Il presidente della Camera, Luciano Violante, partecipera' domani alle 11 ad un convegno sul tema ''a che punto e' la lotta alle mafie?'' che si svolgera' nella sala dei Cinquecento presso la sede di Lingotto Fiere e Congressi al Salone del Libro di Torino. Al convegno - come informa una nota dell'ufficio stampa di Montecitorio interverranno, oltre al presidente Violante, Marina Bertiglia, Giancarlo Caselli, Luigi Ciotti e Guido Neppi Modona. Violante, inoltre, presiedera' domenica nella sala Londra del Salone del Libro di Torino, alle 18, un dibattito di presentazione del volume dedicato ai discorsi parlamentari di Aldo Moro ''Aldo Moro: discorsi parlamentari 1947-1977'' pubblicato dalla Camera dei deputati. Sul tema ''Dalla Costituzione alla solidarieta' nazionale: 30 anni di vita della Repubblica, interverranno Gaetano Arfe', Massimo D'Alema, Leopoldo Elia, Mino Martinazzoli e Giuliano Urbani. (ANSA). SG/MRC 17-MAG-96 20:03 42 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CARCERI: 'BRACCIALETTO' ELETTRONICO;'NO' DI DON CIOTTI (ANSA) - ROMA, 17 MAG - Don Luigi Ciotti, presidente del gruppo Abele, boccia la proposta di applicare a circa 13 mila tossicodipendenti, che dovrebbero essere scarcerati, un ''braccialetto elettronico'' che permetta di controllare i loro spostamenti. ''E' strano che una societa' che sembra avere perso la fede, cerchi sempre di risolvere i problemi con i 'miracoli''', ha affermato don Ciotti, in un' intervista al ''Sir'', l'agenzia dei settimanali cattolici promossa dalla Cei. ''Questo - ha aggiunto - e' particolarmente vero per quanto riguarda la tossicodipendenza: prima e per molti anni si e' guardato alla comunita' terapeutica come una bacchetta magica. Ora, di fronte al sovraffollamento carcerario, esce questa proposta''. ''Molti tossicodipendenti - ha spiegato - non hanno piu' una casa, ed hanno bisogno di accoglienza, di relazioni umane, di sostegno psicologico e terapeutico, non di esser consegnati a nuove solitudini. Hanno bisogno di liberarsi dell' 'etichetta' e della condizione di emarginati, non di vedersi aggiunto un nuovo e visibile marchio che ridurrebbe ulteriormente la loro dignita'''. ''Sono dunque - ha concluso il sacerdote - ben altre le strade da percorrere, strade che mettano al centro l'uomo, anche quando ha sbagliato, che lo aiutino a risollevarsi, senza indulgenza ma anche senza ipocrisia''. (ANSA) PIN 17-MAG-96 17:40 43 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DISCOTECHE: DOPO L' ECSTASY ARRIVA ''SPECIAL K'' (ANSA) - ROMA, 21 MAG - Ti esplode dentro come una cannonata trenta secondi dopo averla presa. In dieci minuti esaurisce il suo effetto lasciando conseguenze devastanti come allucinazioni, dissociazioni, delirio e in qualche caso cecita' transitoria. Si tratta di ''Special K'' la nuova droga che spopola nelle discoteche di Rimini e Riccione e per il basso costo, venti mila lire a dose, e' destinata a soppiantare l' ecstasy. A lanciare l' allarme sulla pericolosita' di questa sostanza, un anestetico usato dai veterinari, e' Narcomafie il mensile del Gruppo Abele. ''Special K - mette in guardia, in un' intervista al giornale, Fabrizio Schifano, psichiatra e farmacologo del Servizio per i tossicodipendenti di Padova - e' un farmaco pericolossissimo da non usare assolutamente''. Oltre all' identikit di questa nuova droga, dagli effetti rapidi e fulminanti, il numero di Narcomafie di questo mese e' dedicato alle operazioni di 'marketing' della criminalita' organizzata olandese che per sostenere i suoi profitti regala dosi di eroina ai consumatori di ecstasy. (ANSA) AU 21-MAG-96 17:32 44 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CAPACI: A CORLEONE I COLORI DELLA SPERANZA (ANSA) - PALERMO, 23 MAG - I giovani di Corleone in piazza ''Falcone e Borsellino'' lanciano un messsaggio coi colori della speranza. Hanno sfilato per le vie cittadine con gli striscioni e i teli dipinti, realizzati sotto la guida degli studenti del liceo artistico di Palermo, che sono arrivati per la manifestazione ''Coloriamo la speranza'' in un paese, sempre piu' centro di iniziative per la crescita della societa' civile, e sempre meno ''patria dei mafiosi''. Accanto a loro, don Luigi Ciotti, il fondatore del Gruppo Abele di Torino e animatore dell' associazione ''Libera'' contro le mafie, costituita con Rita Borsellino, sorella del magistarto Paolo, ucciso il 19 luglio di 4 anni fa. Erano circa 700 ragazzi delle scuole corleonesi, dalle elementari al liceo, ad esprimere con i disegni, non solamente la voglia di cambiare, ma un progetto per voltare pagina. A gruppi, rannicchiati per terra, nella villa o sui marciapiedi, hanno progettato e disegnato gli striscioni. Hanno voluto dare i colori della speranza ad un giorno di lutto, soprattutto da quando - hanno sottolineato - uno dopo l' altro ''stanno cadendo gli uomini che per anni hanno infangato il nome del paese in cui c' e' la voglia di vivere lavorare in pace''. Alla manifestazione hanno preso parte anche il sindaco, Giuseppe Cipriani, e la giunta. (ANSA). YID-MIR 23-MAG-96 17:18 45 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: LE 9 REGOLE DELLA LOTTA 'A MISURA DI CITTADINO' (V.ANSA 'MAFIA: FLICK,'CONNESSIONE TRA TANGENTOPOLI..'14,45) (ANSA) - ROMA, 23 MAG - Nove suggerimenti pratici da adottare contro la mafia sull' autobus, a casa, al lavoro, nella pubblica amministrazione, dal medico, per strada, nelle elezioni. Un vademecum per il cittadino tracciato nel volume ''A occhi aperti. Nove Consigli scomodi contro la mafia nel quotidiano'' (edizioni Gruppo Abele di Torino), presentato oggi a Roma in occasione del quarto anniversario della strage di Capaci e realizzato su un' iniziativa del Comitato dei lenzuoli di Roma e Palermo, dell' associazione antimafia Libera e con il contributo del Credito Cooperativo. Queste le nove regole antimafia: 1) Imparare a rivendicare i diritti e non a mendicarli come favori e a considerare 'nostri' i beni e i servizi pubblici contro degrado e abuso mafioso. 2) A casa: educare i bambini alla democrazia , insegnare i principi della Costituzione, la solidarieta' verso i deboli e la tolleranza verso tutte le religioni, culture ed etnie. 3) Sul Posto di lavoro, in ufficio, ospedale, al Comune, Regione: se c' e' sospetto di tangenti, di sperpero di denaro pubblico o favoritismo, cercare alleati, andare in fondo e rivolgersi ai magistrati. Gli insegnanti non devono perdere occasione per parlare di mafia, i commercianti per denunciare 'cravattari' e chi gia' paga il pizzo per associarsi contro il racket. 4) Nella pubblica amministrazione imparare a servirsi della legge sulla trasparenza. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 23 MAG - Queste le altre regole a misura di cittadino contro la mafia: 5) Chiedere regolare fattura al medico, al ristorante, all' avvocato ecc.. 6) Collaborare con gli inquirenti se si e' testimoni di fatti di sangue o rapine. 7) Boicottare gli affari della mafia rifiutando di comprare sigarette di contrabbando e droga o frequentando locali sospettati di essere gestiti da mafiosi. 8) Nelle elezioni rifiutare, prima, durante e dopo, di abbassarsi al voto di scambio. 9) Intervenire per prevenire l' adesione al modello mafioso delle giovani generazioni impegnando il tempo nel volontariato e nella solidarieta' e abbandonando entusiasmi solo momentanei. (ANSA). GU 23-MAG-96 14:50 46 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: STRAGE UFFIZI; COMMEMORATE VITTIME DEL 27 MAGGIO 1993 (ANSA) - FIRENZE, 27 MAG - Con un concerto in Palazzo Vecchio, la premiazione di quindici giovanissimi poeti, un video sull' Accademia dei Georgofili risorta dalle macerie, Firenze ha ricordato questa mattina la tragica notte del 27 maggio del '93 quando una bomba squarcio' la Torre dei Pulci e uccise cinque persone, tra cui Nadia Nencioni, di soli otto anni, alla quale e' intitolato il premio di poesia riservato agli alunni delle elementari, giunto quest' anno alla terza edizione. Il Salone dei cinquecento in Palazzo vecchio ha ospitato il concerto, eseguito dagli allievi della scuola di musica Luigi Cherubini, e la premiazione dei quindici poeti in erba. Alla cerimonia di consegna dei premi hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Firenze Mario Primicerio e don Luigi Ciotti della comunita' ''Abele'' di Torino. Quasi in contemporanea nell' Aula magna dell' universita' di Firenze veniva presentato un video sulla storia, l' attivita' presente e le prospettive future dell' Accademia dei Georgofili che solo l' 11 marzo scorso e' potuta rientrare nella propria sede storica, la Torre dei Pulci, distrutta dall' attentato del '93, in quella notte tra il 26 ed il 27 maggio di cui vengono riproposte le immagini. Il presidente dell' Accademia Franco Scaramuzzi, voce fuori campo del video, ha ricordato i morti e le opere andate distrutte: almeno il 2% dei libri piu' recenti e 10 volumi antichi, 17 mila sono stati gli inserti recuperati. (ANSA). CF 27-MAG-96 16:52 47 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RAI: '10 MINUTI' CON DON CIOTTI E BARONESSA CORDOPATRI (ANSA) - ROMA, 28 MAG - Mafia e societa' civile in primo piano nella puntata di domani di ''Dieci minuti''. Ospiti di Daniela Brancati nel programma in onda alle 20 su Raitre saranno la baronessa Teresa Cordopatri, in lotta da anni contro la 'ndrangheta per una vicenda di terreni agricoli in Calabria, e Don Ciotti del gruppo Abele. (ANSA). NL 28-MAG-96 18:39 48 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: APPELLO AI GIOVANI MAFIOSI 'ABBANDONATE LE ARMI' (ANSA) - ROMA, 29 MAG - ''Ci rivolgiamo soprattutto a voi giovani mafiosi: vi chiediamo di abbandonare le armi e la violenza, vi chiediamo di riflettere'', di ''ricominciare la vita'', di ''uscire dalle mafie''. ''Siamo disposti ad aiutarvi a trovare futuro, senso e significato positivi'', ''siamo pronti al dialogo per costruire assieme opportunita' di rientro nella legalita'''. Questi alcuni passi dell' appello lanciato oggi dal presidente dell' Associazione Libera, don Luigi Ciotti, a nome di altre 500 associazioni che nei prossimi giorni faranno girare l' invito per i giovani a lasciare le mafie. Un' iniziativa, ha detto don Ciotti, che vuole fare da lente di ingrandimento per ''la strage quotidiana nascosta e continua fatta dalla mafia: gli 11.500 morti ufficiali per droga dal 1973 al '95 li chiamo morti di mafia - ha affermato don Ciotti - cosi' come i suicidi per usura, racket e aids''. Occorre lavorare in questo sommerso. ''L' arresto di Brusca - ha detto il deputato Giuseppe Lumia eletto a Corleone nell' Ulivo - e' solo un sobrio antipasto che deve anticipare un' azione intelligente dello Stato per stordire e disarticolare la mafia, per reprimere e colpire i capi ma anche per offrire occasione di riscatto ai giovani assoldati nelle mafie''. Per Lumia ''lo spazio di intervento c' e'''. ''E' un momento - ha detto Saveria Antiochia, la madre di Roberto, un agente ucciso dalla mafia - in cui tanti hanno deciso di uscire''. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 29 MAG - Ricordando i momenti del processo in cui si e' costituita parte civile, Saveria Antiochia e' intervenuta in merito al dibattito sulla pena di morte e sulle condanne dichiarando che ''la pena di morte c' e' gia', l' hanno messa loro. Nella mafia - ha affermato - si agisce solo per dare la morte''. Ma ora il fenomeno mafia e' giunto a ''un momento delicato - ha detto don Ciotti confermando le parole di Saveria Antiochia - sono tanti i segnali che vengono dai ragazzi che stanno chiedendo l' opportunita' di uscire dal giro. Noi gliela offriamo ma vogliamo raggiungere anche le migliaia di giovani che non hanno il coraggio di farsi avanti ma che vorrebbero chiedere aiuto''. A dare eco all' iniziativa sara' la prima festa nazionale di Libera indetta dal primo al 10 giugno a Castel Maggiore (Trebbo di Reno-Bologna). Dieci giorni di dibattiti in cui Castel Maggiore sara' anche - e' stato annunciato - la capitale antiracket e antiusura grazie a SoS impresa che vi trasferira' il quartier generale. (ANSA). GU 29-MAG-96 14:47 49 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RASSEGNA STAMPA: ATTUALITA' (1O) (ANSA) - ROMA, 3O MAG - AVVENIRE (''Fulmini sui dirigenti ribelli'') preferisce dare maggior rilievo all' ''ultimatum'' del ministro della Funzione pubblica Franco Bassanini che ''bacchetta'' il sindacato dei dirigenti statali definendo ''grave ed inammissibile'' che ''istighi la protesta fiscale o addirittura vi aderisca'', parla di ''toni preoccupanti'' e di un ''rischio di estensione della protesta''. In primo piano, poi, sul quotidiano d' ispirazione cattolica una lettea aperta di don Luigi Ciotti (''Giovani soldati di mafia abbandonate le armi, Noi vi offriamo un futuro'') che, a nome di oltre 5OO associazioni aderenti a 'Libera', sollecita alla rinuncia della violenza i giovani che si lasciano sopraffare dalle organizzazioni criminali. IL MATTINO (''Israele, vince la pace di Peres'') assegna ''al premier uscente il 5O,7 per cento dei voti'' e segnala ''il successo dei laburisti''. A centro pagina (''Visco: aboliamo subito la bolla'') ricorda i problemi legati alla pressione tributaria e ''lo scontro sul vice-ministro dei Lavori Pubblici''.(ANSA). MN 30-MAG-96 08:09 50 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CAMERA: VIOLANTE ADERISCE AD APPELLO DON CIOTTI CONTRO MAFIA (ANSA) - ROMA, 31 MAG - Il presidente della Camera Luciano Violante ha risposto positivamente alla richiesta di don Luigi Ciotti di aderire all' appello ai giovani ''Uscire dalle mafie''. E' quanto si legge in un comunicato diffuso dall' ufficio stampa di Montecitorio nel quale si ricorda il contenuto dell' appello. Il messaggio si rivolge soprattutto ai ''giovani mafiosi''. ''Vi chiediamo - afferma l' appello - di abbandonare le armi e la violenza, vi chiediamo di riflettere''. (ANSA). CLG 31-MAG-96 10:19 51 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIUSTIZIA-INFORMAZIONE; MAGISTRATI E GIORNALISTI A CONFRONTO (ANSA) - CASTEL MAGGIORE (BOLOGNA), 2 GIU - Un dibattito pubblico fra magistrati e giornalisti, ma una volta tanto con le ''toghe'' nel ruolo di intervistatori. E' finita con i magistrati ''implacabili'' come sempre nelle accuse e i giornalisti nel ruolo se non di veri e propri pentiti, almeno di rei confessi, per esempio nell' ammettere la scomparsa quasi totale del giornalismo di inchiesta. Protagonisti di questo confronto a tutto campo sui rapporti tra stampa e magistratura dal titolo ''In nome della notizia. Fra scoop ed informazione'' che si e' svolto a Castel Maggiore alla prima festa nazionale di ''Libera'', l' associazione contro le mafie presieduta da Don Luigi Ciotti, sono stati da una parte il Procuratore della Repubblica di Palermo Giancarlo Caselli, Gherardo Colombo esponente del Pool Mani pulite della Procura di Milano, Pier Luigi Vigna Procuratore di Firenze, Paolo Mancuso capo della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Napoli, e dall' altra parte tre giornalisti-direttori, Nuccio Fava, Enrico Mentana, e Andrea Monti. Mancanza di approfondimento, sensazionalismo, perdita di credibilita', abdicazione dell' informazione al proprio ruolo di controllo, questi i principali capi d' accusa che Caselli, Vigna, Colombo e Mancuso, a turno, hanno contestato alla stampa. (SEGUE). (ANSA) - CASTEL MAGGIORE (BOLOGNA), 2 GIU - I direttori del Tg1, del Tg5 e di ''Panorama'' hanno difeso le ragioni di una professione complicata, condizionata anche dalla questione proprietaria, hanno contrattaccato (''Anche la magistratura ha dormito prima di Tangentopoli'') ma poi Mentana ha ammesso che troppo spesso le inchieste giornalistiche altro non sono che la pubblicazione di verbali usciti dalle Procure o dagli studi dagli avvocati. ''Abbiamo imparato troppo a copiare da magistrati e avvocati, a entrare e a uscire dai palazzi di giustizia con le borse piene di verbali. Siamo diventati dei bidelli e non siamo piu' andati nel sociale'', ha detto Mentana che pero' ha rimproverato anche i magistrati: ''I verbali teneteveli per voi, oppure comunicateli pubblicamente'', li ha incalzati il direttore del Tg5, secondo il quale ''le procure devono essere ermetiche oppure trasparenti''. Mentana si e' detto a questo proposito favorevole a dotare le Procure di un portavoce, ''che dice quel che puo' dire, e poi il giornalista va a scavare, cosi' farebbe il cronista e non il vice cancelliere''. Accenti autocritici sono venuti anche dal direttore di ''Panorama'' Andrea Monti: ''Ci siamo messi le magliette, il giornalismo italiano e' come la nazionale e anche quando non te la metti tu, la maglietta te la mettono gli altri. Se critichi in buona fede un magistrato ti dicono che stai con Sgarbi''. (SEGUE). 52 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE (ANSA) - CASTEL MAGGIORE (BOLOGNA), 2 GIU - Il direttore del Tg1 Fava ha invece invitato tutti a non perdere di vista la funzione diversa che hanno magistrati e giornalisti, perche' le convergenze, ha detto, ''devono essere sui risultati, non per simpatia personale o politica''. Vigna ha criticato certi atteggiamenti della stampa ma sulle illegalita' e la corruzione che si erano cosi' ampiamente diffuse anche lui, magistrato, ha confessato: ''le maggiori responsabilita' sui silenzi sono della magistratura, non aver visto prima e' soprattutto una nostra colpa''. Mani pulite, ha comunque riconosciuto Mentana, e' stata una fortuna anche per i giornalisti ''che hanno visto disgregarsi quella ragnatela di poteri che aveva condizionato tutta la stampa italiana''. Un sistema che si e' sgretolato, e dunque oggi i giornalisti usano la liberta' di informare ''anche per criticare la magistratura''. Di fronte al pressante invito a schierarsi con la legalita' rivolto da Colombo e Caselli al sistema dell' informazione, ha risposto ancora una volta il direttore del Tg5 introducendo una distinzione quasi geografica: ''Quando si tratta di mafia, cioe' di stato contro antistato la stampa non puo' che arruolarsi, ma in altre vicende le cose sono piu' controverse. Non e' nostro compito dare dieci a Colombo e zero a Previti''. (SEGUE). (ANSA) - CASTEL MAGGIORE (BOLOGNA), 2 GIU - Il Pm di Mani pulite ha ribadito che l' ingiustizia, non e' solo la mafia, mentre il Capo della Procura di Palermo ritiene comunque che i problemi del sud siano tuttora sottovalutati da giornali e tv: ''Nove pagine su dieci sono occupate da notizie sul nord-est. E' un problema, ma voi l' avete fatto diventare il problema'' mentre nel sud si continua a vivere una situazione difficilissima, ha detto Caselli richiamando il documento dei vescovi siciliani ''esplosivo e scioccante, di cui poco o nulla si e' scritto''. Caselli ha poi criticato il troppo spazio che la stampa concede ''agli inquisiti eccellenti, che fanno apparire i magistrati come persecutori''. Tutti temi delicati e complessi, che magistrati e giornalisti hanno comunque affrontato con toni pacati, a volte anche scherzosi. ''Sono l' unico della Fininvest a cui ancora lei non aveva fatto domande'', aveva scherzato Mentana alla prima domanda di Gherardo Colombo. (ANSA). BOG/GG 02-GIU-96 22:24 53 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RAI: POLITICI E CANTANTI IN CAMPO PER LA 'PARTITA DEL CUORE' (ANSA) - ROMA, 5 GIU - Biglietti quasi esauriti per vedere i politici delle forze di governo e dell' opposizione, compresi un ministro e un paio di sottosegretari, schierati insieme per una volta, per giocare la ''Partita del cuore 1996'' contro la nazionale cantanti. L'appuntamento e' allo stadio Bentegodi di Verona che ospitera' venerdi' 7 giugno l' iniziativa finalizzata a raccogliere fondi per otto progetti di volontariato sociale. La partita, trasmessa in diretta da Raiuno alle 20.50, e' stata presentata oggi a Roma da Gianni Morandi e Luca Carboni in rappresentanza della nazionale cantanti, da un numeroso gruppo di politici-giocatori, tra i quali i sottosegretari Roberto Borroni e Willer Bordon, Ignazio La Russa, Maurizio Gasparri e Gigi Martini di An, Clemente Mastella del Ccd. Presenti anche il presidente della Camera, Luciano Violante, e due ''preti coraggio'', don Luigi Ciotti e don Piero Gelmini, in rappresentanza delle associazioni che beneficeranno del ricavato della partita del cuore. ''Il nostro obiettivo e' di raggiungere la cifra di un miliardo - ha detto Morandi - grazie ai biglietti venduti e al numero verde 167.460.460 a cui tutti potranno fare donazioni a favore delle iniziative dei 'preti coraggio'. A rispondere alle telefonate saranno alcuni 'testimoni di solidarieta', tra i quali Sandro Ciotti, Sara Simenoni, Marco Simone, Gianni Ippoliti, Serena Dandini, Rita Dalla Chiesa, Ornella Vanoni e Gianluca Vialli''. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 5 GIU - Molta ''pre tattica'' tra i politici che non vogliono fare vedere le loro ''carte segrete'', come i due ex calciatori Gigi Martini, campione d'Italia nel 1974 con la Lazio, e Massimo Mauro, un recente passato da campione nella Juventus. Anche se l'undici di partenza vedra' tra i pali il ministro Walter Veltroni, con Massimo D'Alema numero 9, ''la formazione definitiva e' coperta dal piu' stretto riserbo - ha detto Borroni - per una squadra di tutto rispetto. Si giochera' per beneficenza, ma in campo non se ne fara'. Oltre all'aspetto legato alla beneficenza, la nazionale politici ha costruito tra gli esponenti dei vari partiti un clima di amicizia vera che contribuisce a rispettarci anche fuori dal campo''. Gasparri sara' ''attento a non fare una figuraccia'', mentre per Martini si trattera' della sua ''partita piu' importante''. Le due squadre saranno ''sposorizzate'' dall' associazione Libera contro la mafia, coordinata da don Ciotti: ''sara' un' occasione per rilanciare l'appello ai giovani mafiosi affinche' abbandonino il crimine e per ricordare che la strage di mafia continua anche con i morti per droga e Aids''. Raiuno ha in programma una serie di iniziative a partire dalle 7 di venerdi per la ''giornata del cuore''. Conduttore della serata sara' Fabrizio Frizzi, coadivato in campo da Mara Venier e Bruno Vespa, rispettivamente sulle panchiane cantanti e dei politici, e da Nando Martellini per la radiocronaca. (ANSA). KGZ 05-GIU-96 15:02 54 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CALCIO: PARTITA DEL CUORE; CHI SONO I PRETI CORAGGIO (ANSA) - VERONA, 7 GIU - Cinque tonache ''difficili'', ''d'assalto'', spesso ''scomode'' ma soprattutto in versione ''rullo compressore''. Sono quelle di Luigi Ciotti, Antonio Mazzi, Pietro Gelmini, Renzo Zocca e Sergio Pighi, i ''preti coraggio'' accomunati dall'impegno in prima persona in nome della solidarieta' e contro il disagio. Sono i sacerdoti - le cui tonache in verita' non si impolverano spesso perche' preferiscono i jeans - alle cui attivita' ugole piu' o meno d'oro e politici piu' o meno di ''peso'' hanno offerto lo ''scontro'' calcistico del Bentegodi tentando con il loro impegno di prendere a calci l'emarginazione e la diversita'. L'incasso della partita, detratti Siae e diritti televisivi, sara' impiegato nei progetti dei cinque preti e per le attivita' dell'Associazione bambino emopatico oncologico, dell'Associazion genitori amici ragazzi San Patrignano, dell'Associazione per l'aiuto dei giovani diabetici. Don Luigi Ciotti , 51 anni, fondatore del ''Gruppo Abele'' impegnera' i finanziamenti per la ristrutturazione di villa Ulrich a San Mauro Torinese: sara' un centro di accoglienza per giovani donne tossicodipendenti con bambini sieropositivi e bambini abbandonati affetti dal virus Hiv. (SEGUE). (ANSA) - VERONA, 7 GIU - Don Antonio Mazzi (67), fondatore del gruppo ''Exodus'' incrementera' con i fondi dell'incontro del Cuore il progetto da due miliardi e mezzo relativo alla costruzione della ''casa di Beniamino'', un complesso che sull'area gardesana regalera' un rifugio con tanto di maneggio, piscine coperta e scoperta per il recupero dei tossicodipendenti. La speranza di don Pierino Gelmini (71) e' la ristrutturazione di un rustico a Bovolone (Verona) per le attivita' terapeutiche della comunita' ''Incontro'' che lo stesso Gelmini ha fondato. Una spesa complessiva, quella del progetto di Gelmini, di 370 milioni di lire. Don Renzo Zocca (58) vuole creare una struttura polifunzionale, detta ''la casa del quarto ponte'' aperta ai disagiati nel cuore del Saval, uno dei quartieri piu' ''difficili'' di Verona. Con il contributo della partita in particolare, vuole realizzare una piastra sportiva per il pattinaggio, calcetto, pallamano, pallavolo e basket. Don Sergio Pighi (64), da decenni vicino ai tossicodipendenti, ha fondato la ''comunita' dei giovani''. Il suo ''progetto Castoro'' intende intervenire nei luoghi di aggregazione dei giovani riproponendo nei pressi di Verona sull'esempio delle ''vecchie parrocchie'' un centro socio culturale per strappare dalla strada i casi piu' difficili. (ANSA). XBE 07-GIU-96 20:22 55 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE BANCHE: A QUOTA 1.300 I SOCI DELLA COOPERATIVA BANCA ETICA (ANSA) - MILANO, 8 GIU - I soci della cooperativa hanno raggiunto quota 1.300 e il capitale sociale e' arrivato a 2 miliardi: se le cose proseguiranno con questo ritmo la prima 'banca etica' italiana potra' aprire entro il 1997. A fare questa previsione e' stato Luigi Bobba, vice presidente nazionale delle Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani) nel corso di un convegno dedicato a questo tema che si e' svolto a Milano. La neo costituita ''Cooperativa verso la banca etica'', nata per iniziativa di numerose organizzazioni non profit e di volontariato, dalle Acli all'Agesci al gruppo Abele, si propone di portare anche in Italia un meccanismo gia' diffuso all'estero: creare un istituto di credito che raccolga il risparmio privato, da remunerare almeno in misura pari al tasso di inflazione, per poi indirizzarlo al finanziamento delle organizzazioni e dei progetti senza scopo di lucro, il cosiddetto terzo settore. Con benefici anche occupazionali, visto che gia' adesso il settore impegna in Italia circa 800 mila persone. La banca etica potrebbe coniugare al meglio economia e solidarieta', cone ha ricordato al convegno Monsignor Ferdinando Charrier, presidente della Commissione episcopale italiana per i problemi sociali e del lavoro, secondo il quale ''la razionalita' economica e' un valore fondamentale al centro del quale va pero' posta la razionalita' etica''. (ANSA). RS 08-GIU-96 16:02 56 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CAMERA: VIOLANTE, BILANCIO PRIMO MESE DI PRESIDENZA (ANSA) - BOLOGNA, 9 GIU - Il neopresidente della Camera Luciano Violante ha fatto un bilancio dei primi 30 giorni nella terza carica dello Stato, intervenendo a Trebbo di Reno, vicino Bologna, alla festa di ''Libera'', l' associazione che unisce circa 500 gruppi impegnati nella lotta contro la mafia, intervistato insieme a don Luigi Ciotti da un giornalista di ''Repubblica''. ''C' e' un clima diverso in Parlamento - ha detto parlando ai cronisti - mi pare meno nervoso della scorsa volta. Ovviamente e' presto per dare giudizi definitivi, ma mi pare che le cose stanno cominciando a funzionare nel modo giusto: modernizzazione dello Stato, modernizzazione del Parlamento''. Un problema per i lavori parlamentari e' l' intasamento creato dai decreti legge: ''innanzitutto, d' intesa con i presidenti di commissione e i capigruppo - ha risposto Violante - abbiamo stabilito che una parte del tempo sara' dedicata ai decreti, mentre l' altra parte sara' dedicata ai disegni di legge del Governo e a quelli parlamentari. Poi abbiamo stabilito che ci sara' una classificazione dei decreti: il Governo decidera' i decreti piu' semplici da far subito rinviando gli altri ad un secondo momento, e martedi sottoporra' la classificazione alla conferenza riunita dei capigruppo di Camera e Senato. Questo e' uno dei modi per non essere intasati''. (SEGUE). (ANSA) - BOLOGNA, 9 GIU - In questi primo mese si e' parlato praticamente solo di Lega: ''mi permetto di non esprimermi su queste cose - ha detto Violante - io so che un Parlamento e' fatto da piu' forze, che sono associazioni libere e si chiamano come ritengono gli stessi parlamentari che si uniscono. Sono parlamentari eletti dal popolo, retribuiti anche per questo, per stare nel Parlamento di Roma. Questo credo sia un punto che non puo' sfuggire a nessuno''. Non e' quindi un problema di ordine pubblico? e' stato chiesto ancora a Violante: ''No, assolutamente no'', ha risposto. Durante il dibattito, Violante ha detto che comunque occorrera' almeno un anno di lavoro per fare un vero bilancio. Ha detto inoltre che ''solo con la manovra economica di settembre si capira' bene la capacita' di tenuta della maggioranza e anche dell' opposizione''. A proposito della modernizzazione del Parlamento, ha detto che essa riguardera' una semplificazione del lavoro, ma - ha concluso - ''questo Parlamento cosi' com' e' non puo' coesistere con il sistema federale''. (ANSA). MR/LN 09-GIU-96 22:27 57 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MINORI: PROGETTO 'ARCOBALENO', SEMINARIO PER 210 FUNZIONARI (ANSA) - ROMA, 10 GIU - Per contrastare i reati commessi in danno dei minori, ma anche la delinquenza minorile, la Polizia di Stato ha inaugurato il ''progetto Arcobaleno'' che, a partire dalla fine di giugno, vedra' poliziotti specializzati lavorare presso i rinnovati ''Uffici minori'' delle Questure. Oggi, all'istituto superiore di polizia, e' iniziato il seminario che preparera' a questo compito 210 funzionari. ''Ad essi e' demandato il compito di affrontare in un' ottica globale i problemi di giovani e giovanissimi'', ha detto il Capo della Polizia Prefetto Fernando Masone. Concorreranno a realizzare ha aggiunto - ''sinergie efficaci tra le diverse risorse disponibili'' come enti locali e operatori sociali. Gli Uffici minori costituiranno inoltre strutture di riferimento per l'' osservatorio permanente'' presso la Direzione centrale della Polizia criminale. Il progetto Arcobaleno'' - ha concluso Don Ciotti - aiutera' i minori ''a vivere e non a lasciarsi vivere'', soprattutto in una societa' ''troppo distratta rispetto ai problemi dell'infanzia''. Alla cerimonia d'inaugurazione del seminario hanno partecipato, tra gli altri, oltre al capo della polizia, al vice capo Gianni De Gennaro e a don Luigi Ciotti, rappresentanti dell'Unicef e di Telefono Azzurro.(ANSA) KGV 10-GIU-96 12:51 58 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RASSEGNA STAMPA: ATTUALITA' (7) (ANSA) - ROMA, 13 GIU - L' UNITA' (''Gli Usa si schierano, 'L' Italia resti unita' '') apre con il servizio da Washington sul ''primo vertice'' tra Prodi e Clinton per il quale sottolinea la dichiarazione del Dipartimento di Stato (''Il sostegno di Rifondazione al governo? Non preoccupa''). Grande foto, come consuetudine del quotidiano del Pds, per l' avvenimento estero giudicato di maggior rilievo, in questo caso le elezioni di domenica in Russia (''Incubo terrorismo a Mosca a quattro giorni dal voto'') e, a mo' di editoriali, due articoli rispettivamente di Don Luigi Ciotti (''Piu' polizia e citta' sicure? Non credo'') e di Renato Nicolini (''Caro Vattimo, non basta dire 'non proibite''') a proposito della questione emergente dell' ordine pubblico e del ''fai da te'' contro la criminalita' nelle grandi citta' italiane. La riforma in tema di sanita' e' a centro pagina (''Sanita', scontro sui pensionati'') cn l' accento sul ''pollice verso dei sindacati'' alle misure annunciate dal ministro Bindi. A fondo pagina, infine (''Censura dell' Antitrust, 'Articolo-spot sulle penne del Papa' '') il singolare caso dell' intervento del Garante per un servizio sul supplemento della 'Stampa' a proposito del pennarello usato dal Pontefice. MN 13-GIU-96 07:59 59 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE STUPEFACENTI: SINDACO TORINO CHIEDE DIBATTITO E NON POLVERONE (ANSA) - TORINO, 18 GIU - Il sindaco di Torino, Valentino Castellani, dice di essere ''stupito del clamore suscitato'' dalla sua dichiarazione, ieri in consiglio comunale, sulla liberalizzazione delle droghe leggere e chiede che si apra ''un ampio dibattito senza polveroni''. ''Non ho detto - spiega oggi il sindaco - di essere favorevole alla liberalizzazione, dato che non sono ne' un esperto ne' un tecnico. Ribadisco con molta umilta' che non ho alcuna ricetta. Ho fatto delle riflessioni sui problemi di ordine pubblico e, tra le altre cose mi sono chiesto se non sia arrivato il momento di rivedere, in materia di droga, le leggi con una valenza prevalentemente repressiva. Mi stupisce che da una riflessione si possa sollevare un polverone''. Castellani ammette di guardare ''con interesse, cosi' come i sindaci di altre grandi citta', a ipotesi che vanno verso una minore repressione. Ma e' una mia opinione personale e in quanto tale e' irrilevante''. Sulla liberalizzazione delle droghe leggere ''bisogna aprire una riflessione ampia, nelle sedi giuste, coinvolgendo chi opera sul campo. Bisogna riprendere in mano i problemi con serieta' e pragmatismo senza cadere nella trappola delle ideologie''. Per Castellani, non si puo' ridurre San Salvario ''a una pura e semplice questione di ordine pubblico. Altrimenti si arriva a militarizzare le citta'. L' ordine pubblico e' un problema importante, ma guai se restiamo intrappolati in questa dimensione''. (SEGUE). (ANSA) - TORINO, 18 GIU - Diverse e contrastanti le reazioni all' ipotesi di liberalizzare le droghe leggere. Per don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, le dichiarazioni di Castellani ''sono di grande correttezza e pertinenza. Non si puo' ragionare sui problemi e sulle lacerazioni di una citta' senza affrontarne una componente centrale, cioe' la realta' delle droghe e del disagio. Il consumo di droghe leggere aggiunge Don Ciotti - coinvolge migliaia di giovani: e' ingiusto e non contribuisce a migliorare la situazione continuare a pensare di lasciare questi giovani nelle mani delle mafie del narcotraffico o che basti sottoporli a sanzioni. Il problema e' educativo, di senso, di luoghi e di qualita' delle relazioni sociali. Le parole di Castellani sono - conclude Don Ciotti - un significativo contributo in questa direzione: mi associo e solidarizzo''. Carmelo Palma, consigliere comunale antiproibizionista, presidente della sottocommissione tossicodipendenze, ricorda come il sindaco abbia ''denunciato il fallimento della legislazione sulla droga. Continuo a pensare ha aggiunto Palma - che non esista ragione per cui Torino, anziche' essere la prima citta' italiana a crollare sotto le macerie del proibizionismo, non possa essere il primo laboratorio italiano dell' innovazione e della sperimentazione di nuove politiche sociali sanitarie''. (SEGUE). 60 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE (ANSA) - TORINO, 18 GIU - Don Piero Gallo, parroco in San Salvario, la zona di Torino dove ''il primo problema - spiega il sacerdote - e' lo spaccio di droga con i connessi atteggiamenti di arroganza, maleducazione, sopraffazione'', si dice ''possibilista, seppur con rammarico''. Don Gallo ricorda che ''la legge deve prima di tutto educare'' e che ''rinunciare a far rispettare una legge e' in qualche modo un' abdicazione''. Don Sergio Baravalle, direttore della Caritas di Torino, esprime ''riserve sulle politiche antiproibizioniste o di riduzione del danno''. Detto cio', don Baravalle si dice ''disposto a ragionare di qualsiasi ipotesi con coloro che lottano contro le tossicodipendenze'' e aggiunge: ''il problema e' che si continua ad intervenire sempre e solo sugli effetti e mai sulle cause''. Severo invece il commento di Piera Piatti, fondatrice della Lenad (Lega nazionale antidroga): ''Mi sembra una dichiarazione imprudente. Certe riflessioni non si fanno ad alta voce. I problemi di San Salvario non sono mai stati affrontati con serieta' ma solo con demagogia. Ora che la situazione scoppia, si dice la prima cosa che viene in mente, per distrarre l' attenzione. Una questione come la liberalizzazione delle droghe prevede un dibattito approfondito con gli esperti e non solo con i politici. Sono comunque riflessioni pericolose che riaprono questioni dolorose che vanno affrontate con chi conosce bene il problema''. (ANSA). GAN 18-GIU-96 19:33 61 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RASSEGNA STAMPA: ATTUALITA' (10) (ANSA) - ROMA, 25 GIU - IL MANIFESTO, ''La crisi della giustizia'', sullo sfondo di una gabbia in un'aula di giustizia, sostiene che si e' aperta una crepa dentro Cosa nostra e non per merito di Antonina Bagarella. Sono una decina le lettere ricevute da ''Libera'', l'associazione di Luigi Ciotti. Sono scritte da detenuti mafiosi (o camorristi) che vogliono spezzare la cappa del silenzio. E Caselli invita a ''dissociarsi dalle scelte del passato''. IL FOGLIO, ''Nel governo Prodi il superministro Ciampi combatte da solo'', scrive che quando la decisioni su manovrine, nomine, programmazione, sono collegiali diventano guai per l'ex Governatore, e aggiunge che per Carlo Azeglio Ciampi la permanenza al governi si fa di giorno in giorno piu' difficile. IL GIORNO, ''Tasse piu' giuste, ma vanno pagate'', sceglie l'intervento di Scalfaro, seguito dal MATTINO, ''Scalfaro: Tasse facili''. AVVENIRE, ''Dalla ''provetta alla legge'', torna sullo ''Statuto dell'embrione'' approvato dal Comitato di bioetica che nei giorni scorsi si e' pronunciato contro la sua manipolazione, e osserva che l'indicazione del Comitato ''segna un punto di svolta e che ora tocca al Parlamento''. (ANSA). BD 25-GIU-96 09:10 62 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIORNATA MONDIALE CONTRO DROGA: CIOTTI, UNA STRAGE DI MAFIA (ANSA) - ROMA, 25 GIU - ''Le stragi di mafia continuano sempre, anche quando le 'operazioni militari' di Cosa Nostra sembrano ferme. Ogni morto per droga e' un morto di mafia e dal '73 ad oggi la mattanza ha colpito 11.500 giovani''. L'allarme e' stato lanciato da don Luigi Ciotti che, nel corso dell' assemblea degli operatori per le tossicodipendenze in corso a Roma in occasione della giornata mondiale contro la droga, insieme a don Vinicio Albanesi ha richiamato l'attenzione sul ''silenzio generale che ha avvolto il problema della droga, sull' indifferenza di una societa' che ha distolto lo sguardo dalla tossicodipendenza''. ''I collaboratori di giustizia, le lettere della signora Riina possono farci credere che la Mafia sia in difficolta' - ha spiegato don Ciotti - ma, invece, sta solo cambiando pelle. Ha aumentato il suo potere economico anche grazie al traffico di droga e se non commette piu' azioni eclatanti uccide ogni giorno con l'eroina e l'usura''. Secondo don Vinicio Albanesi ''la tranquilla normalita' con cui lo scenario domestico di un paese normalizzato sembra ormai aver accettato che una parte dei giovani venga eliminata da droga o stragi del sabato sera e' mostruosa. E' come se questo venisse considerato il prezzo da pagare al progresso, una sorta di 'scarto della produzione'''.(SEGUE). (ANSA) - ROMA, 25 GIU - ''Il consumo di droga e la politossicomania, invece aumentano - ha detto ancora Albanesi e questo problema non puo' essere lasciato agli operatori dei servizi pubblici(solo il 20% dei quali dotato di personale conforme agli standard previsti) o a quattro preti 'straccioni' mentre il resto della Chiesa si occupa della Catechesi ad alto livello''. ''Risparmiare in materia di prevenzione dalla droga ha concluso Albanesi - significa spendere dopo in assistenza sanitaria e carcere''. Sulla necessita' di impegnare maggiori risorse e piu' attenzione nell' intervento sociale si e' detta daccordo anche il ministro Livia Turco. ''La prevenzione del disagio - ha detto il ministro - deve essere un impegno centrale nell' agenda di ogni governo. Nei confronti della droga, inoltre, nulla deve essere demonizzato, il problema va affrontato senza preclusioni di sorta''. ''Avremmo voluto, ad esempio- ha proseguito Livia Turco - che il decreto sulla tossicodipendenza, in dirittura di arrivo alla Camera, fosse maggiormente caratterizzato da strategie di 'riduzione del danno' ma il tempo non era maturo. Ci sono ancora da fugare le legittime preoccupazioni di chi pensa che con questa politica si rinunci alla riabilitazione. E' prevalsa dunque la decisione di aprire una nuova fase di discussione, mettendo al bando ogni ideologia, che culminera' nella conferenza nazionale sulla droga in programma a fine anno a Napoli''. (ANSA) AU 25-GIU-96 15:02 63 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE AIDS: 'LIVE AIDS'; REAZIONI A ''PROTESTA'' LILA (ANSA) - ROMA, 26 GIU - Il senatore del gruppo verde Luigi Manconi ritiene che la trasmissione ''Live Aids'', interrotta ieri sera per protesta dalla Lila sia stata ''gestita in maniera poco o nulla trasparente''. In una nota, Manconi afferma che ''potrebbe risultare una indecente copertura degli interessi delle case farmaceutiche e di quei ricercatori che mischiano ambizioni private e solidarieta' pubblica''. I verdi hanno presentato a riguardo un'interrogazione al presidente del Consiglio chiedendo anche l'intervento della Commissione Sanita' del Senato. Per Gloria Buffo, responsabile delle politiche sociali del Pds, occorre che le garanzie di trasparenza nella ricerca ''diventino oggetto dell'attenzione di Parlamento e Governo''. Il senatore Roberto Napoli (Ccd) sollecita ''risposte e approfondimenti'' dopo ''la denuncia pubblica in Tv su come vengono gestiti i fondi per l'Aids''. ''Solidarieta''' a Vittorio Agnoletto e' espressa dalla Camera del Lavoro di Milano e da Don Luigi Ciotti, responsabile del gruppo Abele, che in una nota, sottolinea i ''troppi ritardi e talvolta le ambiguita' nelle politiche con cui nel complesso si investe nella lotta alla malattia e nel sostegno ai malati''. Per Riccardo Bonacina, direttore del settimanale di volontariato ''Vita'', quella di ieri e' stata una ''serata da dimenticare, un'offesa a milioni di volontari e malati, un esempio di cattiva informazione, un duro colpo alla generosita' degli italiani''. (ANSA). (ANSA) - GENOVA, 26 GIU - Il presidente dell'Associazione Politrasfusi (Api) Angelo Magrini, dopo la protesta in diretta Tv della Lila, ribadisce che ''bisogna evitare che chi va in televisione a dichiarare il non vero diventi la Vanna Marchi dell'Aids''. Intervendo oggi a Genova in occasione della giornata mondiale contro la tossicodipendenza e del battesimo di ''Arcadia'', nata con l' obiettivo di seguire le persone a rischio Aids, Magrini ha ricordato che ieri la Consulta nazionale Aids, l'assemblea delle associazioni presso il ministero della sanita' ha sottoscritto un documento da inviare al ministro della Sanita' Rosy Bindi e alla Commissione nazionale Aids, in cui tra l' altro chiede di evitare ''che anche autorevoli componenti della Commissione rilascino dichiarazioni intempestive sulla disponibilita' effettiva di nuovi farmaci che possono creare speranze, illusioni, false attese, particolarmente nocive per coloro che possono convivere con l' Aids''. Le associazioni chiedono invece al Governo di ''accelerare i tempi di acquisizione in Italia dei farmaci, trovando una corsia preferenziale nella registrazione europea affinche' i nuovi prodotti possano essere assicurati non oltre la fine di settembre'' e di estendere la sperimentazione ''a tutti quelli che ne facciano richiesta''. (ANSA). 64 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE (ANSA) - ROMA, 26 GIU - Rammarico ''per l'imprevisto esito della trasmissione di beneficienza'' viene espresso in una dichiarazione da Betty Leone, segretario confederale CISL e dai responsabili dei dipartimenti per i diritti e le politiche per la salute della confederazione. Gli eventi della serata, afferma la Leone, dimostrano una volta di piu' ''che nella battaglia per la salute dei cittadini non si puo' prescindere dalla diretta partecipazione degli interessati, in questo caso le persone sieropositive''. L'azione per la ricerca sull'AIDS va proseguita ''senza esclusioni aprioristiche e immotivate'' e ''il drammatico episodio di martedi'sera non deve essere visto come conflitto fra sigle e associazioni'' ma spingere alla massima trasparenza, riconoscendo il ruolo determinante del volontariato. ''In quest'ambito - conclude la rappresentante CISL - rileviamo che la LILA opera da lungo tempo e fattivamente nella lotta contro l'AIDS''. E' invece Giove Bevacqua, presidente di Positifs (Associazione delle persone sieriopositive e con AIDS), a parlare in una nota della ''ipocrisia della kermesse pilotata e gestita dai soliti noti'', ringraziando Agnoletto, per la sua azione ''intelligente e utile''. Al Ministro Bindi Bevacqua fa invece presente che ''nel suo ecumenico intervento si e' dimenticata, speriamo non volutamente, del ruolo importante svolto in tutto il mondo dai sieropositivi e dai malati di AIDS''. (ANSA). KHF 26-GIU-96 19:57 65 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: DON CIOTTI SOLLECITA LEGGE SU DISSOCIAZIONE (ANSA) - ROMA, 2 LUG - Una legge sulla dissociazione, come si fece durante il terrorismo, ''che invogli il mafioso a chiudere con il proprio passato, pagando il proprio conto senza coinvolgere altri'', per ''offrire una possibilita' in piu' a chi vuole abbandonare il crimine''. Don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele e presidente di Libera, l' associazione che coordina 500 tra gruppi e movimenti antimafia, propone, in una intervista a Famiglia Cristiana che sara' pubblicata sul prossimo numero e di cui e' stato anticipato il testo, un intervento legislativo che ''allarghi in ventaglio di offerte per chi vuole uscire dalla mafia, senza tuttavia denunciare i propri complici. Prevedere per costoro una forma di uscita, che possiamo definire 'dissociazione' che consentirebbe di indebolire ulteriormente le organizzazioni criminali''. ''Si tratta - spiega don Ciotti - di introdurre elementi di critica 'dall' interno' delle 'culture' di violenza e di illegalita' di cui si nutrono le mafie, mettendo alla lunga in crisi l' identita' stessa del mafioso, le sue certezze. Il mafioso che, oggi, collabora, viene percepito dal priprio ambiente semplicemente come uno che tradisce che 'cambia campo', ma che non e' in grado di disgregare il tessuto sociale e 'culturale' da cui proviene''.(SEGUE). (ANSA) - ROMA, 2 LUG - ''Non dimentichiamo - continua Don Ciotti - che la collaborazione con la magistratura non implica sempre un reale distacco dalla mentalita' mafiosa''. Ma, spiega il fondatore del gruppo Abele, ''se si comincia a incrinare quelle subculture, se si fa breccia in quel senso di appartenenza, l' arruolamento diventera' sempre piu' difficile. Ovviamente non bastera' una o piu' leggi, occorre creare una mentalita' nuova. Occorre poi, al Sud. garantire il lavoro, combattere l' abbandono scolastico, aiutare la Chiesa a essere piu' profetica e le amministrazioni politiche a tutelare meglio i diritti dei cittadini, offrendo loro i servizi necessari''. Don Ciotti, poi, a proposito dei ''pentiti'' di mafia, sottolinea di aver assistito a vere 'conversioni': ''ho seguito ad esempio un giovane, autore di diversi omicidi, preparandolo alla Cresima e al matrimonio cristiano. Le stragi magia del 1992-1993, e forse ancor di piu' il brutale omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, hanno scosso la coscienza di qualcuno''. Negli ultimi tempi, Don Ciotti ha piu' volte invitato i mafiosi a cambiare vita: ''ho ricevuto alcune lettere e telefonate. L' ultima ieri, una donna chiamava dalla Calabria per conto del marito, incarcerato. Sollecitava un incontro.''.(ANSA). CAV 02-LUG-96 13:18 66 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIUSTIZIA: FLICK, TRE PROVVEDIMENTI AL CONSIGLIO DEI MINISTRI (ANSA) - ROMA, 4 LUG - Sono tre i provvedimenti sulla giustizia che domani il ministro Guardasigilli, Giovanni Maria Flick, presentera' al Consiglio dei ministri. Lo ha anticipato lo stesso ministro nel corso della audizione alla commissione Giustizia della Camera. Si tratta di un disegno di legge sulle sezioni stralcio (''per dare un grosso segnale alla giustizia civile''), di un disegno di legge delega sulle competenze penali del giudice di pace e della reiterazione del decreto ''salvaprocessi'' modificato ''tenendo conto di alcune indicazioni emerse dal dibattito'' con gli avvocati, i magistrati e con il Parlamento (per quanto riguarda le norme sulla custodia cautelare e inoltre, ad esempio, il riconoscimento della competenza dei tribunali distrettuali delle sedi distaccate di Corti d'Appello). A questo primo ''pacchetto'' di interventi il ministro intende aggiungerne un secondo, possibilmente prima della pausa estiva, ''di piu' ampio respiro'' cercando cosi' di ''esaurire l'impegno dei cento giorni''. I temi riguardarenno la riorganizzazione degli uffici giudiziari contemporaneamente alla riorganizzazione del ministero e delle strutture amministrative, la ''tipicizzazione'' dell'illecito disciplinare dei magistrati, la disciplina sulla astensione degli avvocati, il potenziamento dell'attivita' del difensore, la disciplina e la distinzione dei ruoli del Gip e del Gup .(SEGUE) (ANSA) - ROMA, 4 LUG - Il ministro ha in agenda anche un disegno di legge sulle videoconferenze al quale manca ancora la copertura economica e per questo motivo non si e' ancora deciso se fara' parte delle norme da discutere domani in consiglio dei ministri. Nel corso dell'audizione Flick ha ricordato ai deputati che l'attribuzione di competenze penali al giudice di pace comporta ''grossi problemi''. ''Abbiamo scelto lo strumento della delega - ha detto - per consentire il massimo di valutazione al Parlamento nella determinazione dei criteri. Vi sottoporremo alcune scelte per delitti perseguibili a querela di parte e per contravvenzioni''. Per Flick e' importante ''lasciare il massimo spazio al ruolo pacificatore del giudice di pace'', sulla cui professionalita' bisogna incidere ''attraverso il reclutamento e la valutazione''. E' necessario inoltre ha detto il ministro ''ridisegnare la geografia giudiziaria'' e per questo obiettivo il ddl delega sulla riforma delle circoscrizioni ''va di pari passo'' con il ddl sulla riforma del ministero e del personale. ''Dovremmo arrivare all'ipotesi - ha detto - di strutture giudiziarie che non potranno avere meno di 20 'giudici unici' e di personale adeguato''. Spettera' poi ai consigli giudiziari, dell'ordine, a comuni e regioni la dislocazione sul territorio delle risorse.(SEGUE) 67 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE (ANSA) - ROMA, 4 LUG - Per quanto riguarda l'indulto Flick ha ribadito che ''l'adozione di provvedimenti di carattere generale'' nei confronti dei terroristi ''puo' passare solo attraverso una scelta e una valutazione politica che esprima il consenso di tutti e tenga conto della posizione delle vittime''. ''L'emergenza tangentopoli'' ha per il ministro ''non e' ancora finita'' e ''non sara' finita fino a quando non ci saranno regole chiare, di trasparenza, efficienza e legalita' a monte che consentano di ridurre al minimo la necessita' di un intervento penale a valle''. Rispondendo alle domande dei giornalisti il ministro ha detto di ''stare valutando'' le proposte di don Luigi Ciotti sui ''dissociati'' di mafia. ''La valutazione di queste proposte molto belle e valide - ha detto - ritengo debba essere fatta alla luce della emergenza mafia, se sia conclusa o meno''. Nel corso della lunga audizione il Ministro ha toccato anche il problema delle risorse economiche ed ha chiesto ''aiuto'' al Parlamento per un aumento degli stanziamenti per la giustizia. (ANSA) AVO 04-LUG-96 16:15 68 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: MASTELLA APPOGGIA PROPOSTA DON CIOTTI (ANSA) - ROMA, 4 LUG - Il presidente del Ccd, Clemente Mastella, ha intenzione di trasformare in proposta di legge le indicazioni fornite da Don Ciotti in materia di dissociazione per i mafiosi. Il sacerdote, fondatore del gruppo Abele, e presidente di Libera, l'associazione che coordina 500 tra gruppi e movimenti antimafia, ha proposto un intervento legislativo che allarghi le 'offerte' per chi vuole uscire dalla mafia, senza tuttavia denunciare i propri complici. Don Ciotti ha chiesto di prevedere per costoro ''una forma di dissociazione, che consentirebbe di indebolire ulteriormente le organizzazioni criminali''. Secondo Mastella, che ha reso noto di aver avuto un colloquio telefonico con don Ciotti, ''ogni fatto, ogni gesto che va nella direzione di una seria dichiarazione di guerra alla criminalita' organizzata deve trovare la massima rispondenza soprattutto nei politici meridionali''. A parere di Mastella ''la criminalita' organizzata continua ad essere una delle piu' rovinose sofferenze per lo sviluppo del Mezzogiorno e la proposta di legge non e' chiusa ma aperta a quanti, una volta definiti anche i dettagli, vorranno sottoscriverla''. (ANSA). TH/DOR 04-LUG-96 16:49 69 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE TOSSICODIPENDENZE: DON CIOTTI, DEPENALIZZARE DROGHE LEGGERE (ANSA) - FERMO (ASCOLI PICENO), 6 LUG - L' ipotesi di depenalizzare le cosiddette droghe leggere e' stata rilanciata a Fermo (Ascoli Piceno), a margine di un seminario del Coordinamento nazionale comunita' di accoglienza, da don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele. ''Torna attuale - ha detto la proposta maturata nel '94 di togliere dal quadro delle sostanze illecite l' hascisc e la marijuana, inserendole in una tabella di sostanze potenzialmente pericolose come il tabacco e l' alcol. L' esempio e' quello degli psicofarmaci, che hanno un inquadramento differenziato. Ma occorre anche piu' proibizionismo riguardo all' alcol: meno accessibilita' da parte dei minori, piu' politica dei costi, piu' prevenzione''. Parlando di Aids, Don Ciotti ha affermato che ''la sovrapposizione tra tossicodipendenti e persone colpite dalla malattia e' in Italia del 64%: un dato agghiacciante''. ''Negli ultimi 10 anni - ha continuato - l' Aids ha posto la prevenzione e il recupero di fronte a problemi del tutto nuovi. Oggi occorre fa venire alla luce l' area sommersa, cioe' i nuovi tossicodipendenti o quelli che non si rivolgono piu' ai servizi, che rappresentano il 50% del fenomeno. I Sert e le comunita' da soli non bastano piu'; circa 1.500 malati di Aids vivono in strada: non si puo' perdere tempo, bisogna rispondere a questi bisogni primari''. (SEGUE). (ANSA) - FERMO (ASCOLI PICENO), 6 LUG - ''Un altro problema ha aggiunto Don Ciotti - e' l' aziendalizzazione delle Usl, che puo' creare nuovi squilibri. I criteri di efficienza impongono alle Usl di ridurre i costi, di orientarsi verso prestazioni remunerative e tagliarne altre, cosi' la lotta alla droga diventa una 'Cenerentola'. E' una scelta miope: non intervenendo la Usl, il problema si scarica su altri settori, con costi molto alti, mentre l' intervento sanitario dovrebbe essere integrato con quello sociale''. ''E' poi necessario - ha concluso - decongestionare le carceri, riducendo la rilevanza penale del problema droga. Piu' della meta' dei detenuti e' dentro per reati di droga e solo il 18% appartiene alla vera criminalita'. Bisogna rendere piu' accessibili le pene alternative, e, d' altronde, le carceri costano: il bilancio e' di 3.000 miliardi l' anno, ogni detenuto costa 170 milioni di lire''. Un accenno, don Ciotti lo ha fatto anche alla mafia, che ''sta cambiando pelle''. ''Le stragi di Capaci e di Via D' Amelio, ma, soprattutto, l' uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo, sono state - ha detto - degli autogol. La mafia oggi non mette piu' bombe: e' arretrata quella militare ed e' cresciuta la mafia finanziaria. Ma la strage di droga continua, e le mafie investiranno sempre di piu' sulle droghe chimiche e su nuove sostanze''. (ANSA). YFN-DAN 06-LUG-96 17:32 70 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: DON CIOTTI, 'TERZA VIA' OLTRE AL PENTITISMO (ANSA) - ROMA, 10 LUG - Una ''rete di supporto'' come via intermedia a quella del pentitismo, capace di aiutare i giovani ad uscire dalla criminalita' organizzata. E' la proposta di don Luigi Ciotti, presidente di Libera-Associazioni nomi e numeri contro le mafie, che - nel corso della presentazione della manifestazione nazionale del terzo settore a Napoli - e' tornato a parlare della ''terza via'', quella della dissociazione, alternativa al pentitismo, per combattere al criminalita' organizzata. Secondo don Ciotti, le associazioni del volontariato che operano quotidianamento sul territorio sono una ''rete di supporto'' ai ''picciotti'' che ''non se la sentono di collaborare con la giustizia'', ma che allo stesso tempo trovano in queste associazioni un valido aiuto perche' ''offrono un' opportunita' in piu'''. E le associazioni criminali - rileva don Ciotti - ''se ne sono accorte perche' da piu' parti ci giungono segnali di quanto siamo scomodi''. ''Siamo covinti - aggiunge - che le mafie debbano fare i conti non solo con le forze dell' ordine e la magistratura, ma anche con una societa' civile che graffia, stimola e si mette in gioco''. Su questo tema il presidente di Libera chiede l' apertura di ''un dibattito serio'', tenendo conto che ''Cosa Nostra, 'Ndrangheta, Sacra corona unita e Camorra sono organizzazioni molto diverse tra loro''. (ANSA). KGV 10-LUG-96 14:50 71 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE VOLONTARIATO: COMMISSIONE ZAMAGNI DOMANI, DON CIOTTI E ARCI (ANSA) - ROMA, 10 LUG - Prima riunione domani, presso il ministero dell Finanze, della Commissione Zamagni, alla quale il ministro Visco ha dato l' incarico di studiare e mettere a punto le agevolazioni fiscali del terzo settore, ovvero le organizzazioni non lucrative di utilita' sociale. In vista dell' incontro, Don Luigi Ciotti e Giampiero Rasimelli, presidenti di Libera e di Arci, due delle maggiori associazioni del volontariato e della cooperazione sociale - a margine di una conferenza di presentazione di una manifestazione nazionale a Napoli - hanno avanzato delle richieste per fare ''maggiore chiarezza'' in un settore che ''ha piu' volti''. Secondo Don Ciotti, il mondo della solidarieta', e' ''cosi' complesso'' che bisogna ''essere attenti a mettere dei paletti per impedire ai furbi di percorrere questa strada per altri interessi''. Tuttavia, secondo il presidente di Libera, la Commissione e' un'inizativa ''positiva'', in quanto ''tutte le realta' che operano nel terzo settore hanno bisogno di agevolazioni'', visto che esistono ''dei costi e dei pesi burocratici che a volte impediscono di fare un servizio di grande qualita' per le persone''. Rasimelli ha sottolineato la necessita' di ''allargare l'accesso dei soggetti al terzo settore, e di essere ''consapevoli'' della possibilita' di sviluppare in proprio attivita' economica ''che non puo' essere considerata concorrenziale sul terreno commerciale''. (ANSA) KGV 10-LUG-96 15:19 72 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RASSEGNA STAMPA: ATTUALITA' (7) (ANSA) - ROMA, 17 LUG - Per il quadro politico, il quotidiano del Pds propone un' intervista al costituzionalista Paolo Barile (''grave errore puntare tutto sul filibustering'') ed anticipa (''Tutti i tagli agli sprechi dello Stato'') il ''piano Ciampi'' per la prossima Finanziaria, una strategia che ha ''nel mirino auto blu, acquisti e telefonate'' delle amministrazioni pubbliche. Accanto all' apertura, un articolo di Don Luigi Ciotti (''358 ricchi posseggono meta' mondo'') ci ricorda alcuni dati contenuti nel Rapporto sullo sviluppo umano 1996 delle Nazioni Unite che fotografa i forti squilibri dell' economia mondiale. IL GIORNALE (''Tassa sui Bot, figuraccia del Governo'') punta tutto sulle polemiche attorno al prelievo relativo ai certificati di Stato: parla di ''un nuovo cambiamento per uniformare le aliquote'' e sostiene che ''l' esecutivo si rifiuta di dichiarare che portera' al 16,5 per cento tutte le imposizioni sui frutti del risparmio''. Sul tema il quotidiano ospita un intervento diretto dal sottosegretario alle Finanze Giovanni Marongiu (''Sui titoli pubblici sono stato frainteso'') che parla di un' ''errata interpretazione'' del suo intervento al Senato ed un ' editoriale del direttore Vittorio Feltri (''No, lei e' stato fin troppo chiaro'') che gli risponde confermando la convizione del giornale di aver esattamente compreso il senso delle sue parole. MN 17-LUG-96 08:04 73 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE TELEFONIA: INCHIESTA ASSUNZIONI; LA VICENDA (ANSA) - NAPOLI, 18 LUG - L'inchiesta sulle presunte pressioni esercitate dall'ex amministratore delegato della Sip, Vito Alfonso Gamberale, sui titolari della impresa IPM, fornitrice della Sip, per ottenere l'assunzione di persone segnalate dall'allora parlamentare Giulio Di Donato e dall'ex consigliere regionale socialista Salvatore Arnese, venne avviata nel 1993. I pm Nicola Quatrano e Rosario Cantelmo acquisirono un'intercettazione telefonica realizzata dai colleghi della procura circondariale l'anno precedente, nell'ambito dell'inchiesta sul cosiddetto ''voto di scambio''. Nel corso della conversazione tra Di Donato e Gamberale, secondo i pm, si faceva riferimento alle ''pressioni'' esercitate dallo stesso Gamberale sugli imprenditori Paolo De Feo e Carmine Meloro. Nell'ottobre 1993, De Feo e Meloro, dopo un primo interrogatorio, vengono arrestati per false dichiarazioni. Nel secondo interrogatorio i titolari della IPM ammisero di aver ricevuto segnalazioni da Gamberale. Il 28 ottobre 1993 nei confronti dell'ex amministratore della Sip venne eseguito un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal gip Luigi Esposito con l'accusa di tentata concussione. Il gip, su richiesta dei pm Cantelmo e Quatrano, emise un ordine di custodia anche nei confronti di Arnese per lo stesso reato. (SEGUE). (ANSA) - NAPOLI, 18 LUG - Alla scadenza del mandato parlamentare anche Di Donato venne arrestato. Gamberale, in una lettera al procuratore generale della corte d'appello, al ministro della Giustizia Conso e al presidente della Repubblica Scalfaro, denuncio' abusi nei suoi confronti. Dopo circa 20 giorni dall'arresto, Gamberale ottenne gli arresti domiciliari e don Luigi Ciotti chiese al gip Esposito di poter incontrare l'ex amministratore della Sip. La richiesta fu respinta. Tale circostanza, e gli esposti presentati da Gamberale, suscitarono reazioni e polemiche e sulla vicenda intervenne il presidente Scalfaro, parlando di ''possibile arbitrio'', nonche' numerosi parlamentari che presentarono diverse interrogazioni. Il ministr della Giustizia dispose un'ispezione che si e' conclusa con l'archiviazione. Un procedimento disciplinare nei confronti dei magistrati avanzato dal ministro stesso si e' chiuso con il proscioglimento. Una successiva denuncia nei confronti del gip Esposito e dei pm Quatrano e Cantelmo venne presentata dai legali di Gamberale alla procura di Salerno. Il pm Mele chiese l'archiviazione per il giudice Esposito, mentre i pm e gli ufficiali dei carabinieri che hanno eseguito l'arresto di Gamberale furono prosciolti dal gip. Polemiche scaturirono, alla fine del dibattimento, dai riferimenti che il pm Avecone, nel corso della requisitoria, fece al Psi e alla posizione di Scalfaro riguardante il reato di abuso d'ufficio. (ANSA) XOR 18-LUG-96 18:42 74 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE A REGGIO CALABRIA CROCIERA ANTIMAFIA ''PER NON DIMENTICARE'' (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 29 LUG - La quinta edizione della manifestazione ''Ecojazz festival - per non dimenticare'', promossa dalle associazioni ''Libera, associazione contro le mafie'' e ''Riferimenti - coordinamento nazionale antimafia'', e' stata avviata stamane a Reggio Calabria con una mini-crociera sulla nave ''Edra''. Alla manifestazione prendono parte, tra gli altri, don Luigi Ciotti, e sindaci della provincia reggina. Facendo riferimento all' iniziativa, don Ciotti ha detto che si tratta di ''una iniziativa come un' altra per dire no alle mafie''. La manifestazione e' dedicata in particolare alla memoria del magistrato di Cassazione Antonino Scopelliti, ucciso negli anni scorsi nei pressi di Villa San Giovanni. Tra le finalita' dell' iniziativa, quella di ''cercare di riattivare con qualsiasi mezzo, anche ludico, sui temi della legalita' e dello sviluppo del Sud la presenza critica e vigile delle coscienze, ponendosi obiettivi sempre piu' avanzati''. (ANSA). COM-XVL 29-LUG-96 14:45 75 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: SI DISSOCIA PRESUNTO KILLER; DON CIOTTI (ANSA) - TORINO, 29 LUG - ''La dissociazione di Salvatore Cocuzza da Cosa Nostra introduce una novita' nella lotta alle mafie, una lotta che non e' certo conclusa e rispetto alla quale ipotizzabili patti o sconti di alcun genere tra lo Stato e le organizzazioni mafiose''. Lo afferma don Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele e di Libera che recentemente aveva avanzato la proposta di favorire legislativamente chi volesse allontanarsi dalla mafia, senza divenire un vero ''collaboratore di giustizia''. ''Tante persone, preso atto delle proprie responsabilita' per i delitti compiuti - aggiunge don Ciotti vogliono separarsi dal proprio passato criminale, scegliendo, senza ambiguita' e strumentalita', il rispetto della legge senza compiere scelte di collaborazione. Cocuzza e' il primo esempio di rilievo, ma numerosi altri, dentro e fuori le carceri, hanno gia' manifestato tale disponibilita' e maturato la rottura con le cosche''. Don Ciotti ricorda come ''l' associazione Libera non ha suggerito soluzioni tecniche e legislative per affrontare queste dissociazioni e le dichiarazioni odierne di Cocuzza costituiscono un ulteriore sollecito per affrontare questa questione: la riflessione deve essere pacata e serena perche' le mafie non si battono solo nei tribunali, ma soprattutto nella societa' intera e nelle culture che la attraversano: nessuna disponibilita' ad uscire dalla mafia deve essere sottovalutata''. (ANSA). GAN 29-LUG-96 18:38 76 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RASSEGNA STAMPA: LE INTERVISTE (5) (ANSA) - ROMA, 3O LUG - Segue elenco delle interviste di particolare interesse che segnaliamo: ALFONSO PECORARO SCANIO (La Stampa, pag. 7 : ''Le liste devono essere attendibili'' e Il Giornale, pag. 6 : ''Non e' l' unico caso, Treu deve indagare su tutto il Paese'') e LUCIANO DE CRESCENZO (La Stampa, pag. 7 : ''La citta' e' abituata ai prodigi'') con le dichiarazioni del deputato verde e dello scrittore napoletano sulla vicenda della riduzione del numero degli invalidi nelle liste del' ufficio di collocamento del capoluogo campano. Don LUIGI CIOTTI (L' Unita', pag. 7 : ''Una novita', purche' non sia strumentale'', La Stampa, pag. 11 : ''Una strada che va incoraggiata'' e Avvenire, pag. 9 : ''Una chance di riscatto per i picciotti''), GIANCARLO CASELLI (La Stampa, pag. 9 : ''Prima vinciamo la mafia, poi lo Stato decidera' e Il Corriere della Sera, pag. 9 : ''Scelta ambigua, puo' aiutare Cosa Nostra'') e GIUSEPPINA LA TORRE ( La Stampa, pag. 11 : ''Cerca di strappare sconti senza concedere nulla'') tutte sul caso del boss della mafia che sceglie la strada della 'dissociazione'. ACHILLE SERRA (Il Tempo, pag. 2 : ''Sara' decisiva la prevenzione'') e JEANNE BOYLAN (La Stampa, pag. 2 : ''La mia caccia al killer di Atlanta'') con le dichiarazioni dell' ex prefetto e dell' investigatrice dell' Fbi sugli attentati ad Atlanta e la prevenzione per Roma 2OO4. (ANSA). MN 30-LUG-96 10:18 77 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RASSEGNA STAMPA: ATTUALITA' (5) (ANSA) - ROMA, 1 AGO - LA STAMPA (''Vince il governo, si' alla manovra'') sostiene che i ''troppi litigi'' hanno indotto ad un rinvio dell' incontro del Centro e ricorda la ''rissa in aula'' dove e' stato ''colpito un deputato'' ed ''espulso un leghista''. Poi, un servizio sulle valutazioni a proposito della mossa di Prodi di porre la fiducia per la 'manovrina', con Ciriaco De Mita che sostiene che ''non c' e' un vero premier'' mentre Massimo D' Alema difende il Professore (''non e' un segno di debolezza, dara' fiducia anche ai mercati''). A centro pagina ('' 'Alla sbarra i minori di 14 anni' '') il quotidiano torinese parla di ''proposta-choc'' del procuratore per i minori di Napoli, dopo le violenze dei giorni scorsi. Ed ancora (''Vende case per pagare le pensioni'') un richiamo in prima per l' annuncio del presidente dell' Inps Gianni Billia di liquidare al piu' presto le proprieta' immobiliari dell' istituto a causa della riduzione del gettito del contributo previdenziale. Le ''petizioni'' e le ''proteste'' dei cattolici italiani per la vicenda degli embrioni sono a fondo pagina (''Embrioni inglesi, oggi la distruzione'') insieme con la denuncia del Vaticano (''crimine contro la vita, stop alla produzione''). Infine, il giornale torinese ospita un' intervento di don Luigi Ciotti (''Dissociazione, perche' la difendo'') nella polemica aperta sulla questione della dissociazione di boss mafiosi. MAFIA: DISSOCIAZIONE; RIUNIONE ALLA DNA (ANSA) - ROMA, 1 AGO - Uno scambio di opinioni sulla questione della dissociazione dei mafiosi, dopo la propsta di don Luigi Ciotti e l'uscita del boss Salvatore Cucuzza: questa ufficialmente la ragione della riunione in corso alla Dna tra il procuratore nazionale Bruno Siclari ed i procuratori distrettual antimafia. All'incontro - convocato una settimana fa - sono presenti tra gli altri i procuratori di Palermo Giancarlo Caselli, di Firenze Pierluigi Vigna e di Caltanissetta Giovanni Tinebra. I tre magistrati prima dell'inizio della riunione, sembra si siano incontrati con Siclari per fare il punto sulle indagini sulle stragi del '92 e del '93, dopo le dichiarazioni del 'pentito' Cancemi, ascoltato martedi' scorso per dieci ore a Firenze da Vigna e Caselli e che oggi dovrebbe essere interrogato da Tinebra e dal suo aggiunto Paolo Giordano, presente anche lui questa mattina a via Giulia.(ANSA) FH 01-AGO-96 12:27 78 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE TROVATO FETO IN STABILE GRUPPO ABELE A TORINO (ANSA) - TORINO, 3 AGO - Un feto (morto apparentemente al quinto mese di gravidanza e presumibilmente maschio) e' stato ritrovato ieri pomeriggio, a Torino, in un bagno dello stabile dove ha sede il Gruppo Abele. Si tratta di una zona di passaggio abitualmente adibita alla prima accoglienza delle centinaia di persone, per lo piu' tossicodipendenti, che ogni giorno bussano alla porta dell' associazione fondata da Don Luigi Ciotti che si occupa di emarginazione e disagio. E' stata una donna delle pulizie a scoprire il feto morto, nudo e con qualche traccia di sangue sul corpicino, e ad avvisare Don Luigi Ciotti. ''Ho avuto subito un sentimento di sofferenza - ha commentato il sacerdote - poi ho richiuso la porta e ho chiamato la polizia''. Gli agenti hanno quindi prelevato il feto e lo hanno portato all' Istituto di medicina legale, dove verra' sottoposto ad autopsia. Al momento e' impossibile stabilire se sia stato partorito prematuramente nel bagno oppure se qualcuno lo abbia li trasportato. ''Insieme alla sofferenza - ha aggiunto Don Ciotti - ho avvertito anche una grande pieta' sia per la mamma sia per il bimbo. Viene voglia di chiedersi cosa si puo' fare di piu' perche' ci siano in questa Citta' maggiori relazioni umane, piu' aiuto, piu' ascolto''. (SEGUE). (ANSA) - TORINO, 3 AGO - Lo stabile si trova in via Giolitti 21, a pochi passi dal centro storico di Torino. E' una palazzina a tre piani, dove, oltre alla sede del Gruppo Abele, sono ospitati altri gruppi sempre legati all' associazione di Don Ciotti: come Aliseo, che si occupa dei problemi degli alcolisti, Arnica, che raggruppa genitori di tossicodipendenti, l' Aspe, l' associazione di stampa sui problemi dell' emarginazione, e Libera, il raggruppamento di associazioni contro le mafie. Gli uffici della prima accoglienza si trovano a piano terreno e l'ingresso da direttamente su via Giolitti. ''Questo bimbo, la fatica di sua mamma - ha precisato Don Ciotti - ci interrogano perche' quello che si fa e' sempre insufficiente per combattere le tante solitudini che esistono nella nostra societa'. Si pensi che il 50% delle mille persone che si sono avvicinate in pochi mesi al nostro camper sulla droga erano sconosciute ai servizi sia pubblici sia privati per le tossicodipendenze''. Don Ciotti conclude ricordando che ''quel bimbo magari e' morto fuori, magari e' stato partorito nel nostro bagno: in ogni caso voglio dire a quella donna che non e' sola, che la nostra porta e' sempre aperta''. (ANSA). DAM-GAN 03-AGO-96 19:02 79 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE TROVATO FETO IN BAGNO GRUPPO ABELE A TORINO, AUTOPSIA (ANSA) - TORINO, 5 AGO - I primi risultati dell' autopsia compiuta oggi sul feto rinvenuto venerdi' scorso in un bagno nella sede del Gruppo Abele a Torino non hanno potuto risolvere i tanti dubbi che circondano la vicenda. In particolare non e' ancora chiaro se il bimbo nato prematuro fosse ancora in vita o gia' morto quando e' stato abbandonato. I periti, in particolare, non avrebbero trovato nei polmoni delle tracce di aria: questo significherebbe che non ha respirato ma non necessariamente che e' nato morto. Questo particolare e' importante per l' inchiesta, in quanto si deve decidere se l' accusa e' omicidio oppure abbandono di cadavere. Intanto oggi gli inquirenti hanno interrogato il personale che opera nel Gruppo Abele ed anche le tante persone che passano nella sede dell' associazione contro la droga e l' emarginazione fondata da don Luigi Ciotti. Qualcuno ricorda di aver notato, negli ultimi giorni, una ragazza in gravidanza, molto provata, pallida e triste. Intanto il feto e' stato battezzato con il nome di Nicola. Don Ciotti ha ribadito l' invito alla mamma a presentarsi al Gruppo Abele per essere aiutata. (ANSA). YNS-GAN 05-AGO-96 21:28 80 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: VIGNA E CASELLI, 60 PENTITI AL MESE, UN SOLO DISSOCIATO (ANSA) - GROSSETO, 4 AGO - Il numero dei pentiti di mafia e' passato, secondo il procuratore della repubblica di Firenze Piero Luigi Vigna, in poco tempo da 30 a 60 al mese, mentre di ''dissociati'', per ora, ce n' e' solo uno, afferma il procuratore di Palermo Giancarlo Caselli. E' ancora la discussione sulla possibilita' di dissociazione dalla mafia a tenere banco nel confronto tra i magistrati, anche ieri sera nel corso del dibattito sulla ''ecomafia'' svoltosi a Festambiente, la festa nazionale di Legambiente in corso a Grosseto. ''Non faccio fatica ad essere in disaccordo con don Luigi Ciotti - ha detto Caselli riferendosi alla proposta della dissociazione perche' proprio da lui ho imparato a non avere mai certezze''. Per Caselli la dissociazione e' ''affacciarsi appena sul piano della chiarezza, dell' approfondimento e della verita'''. Una organizzazione segreta si smantella solo dall' interno e, secondo Caselli, riservare all' ipotesi della dissociazione ''un' attenzione istituzionale e' un salto nel buio, un lusso che non possiamo permetterci''. (SEGUE). (ANSA) - GROSSETO, 4 AGO - Per Vigna, invece, e' ''un terreno che merita attenzione, una ipotesi da esplorare, ma con precisi 'paletti' e riservata a chi non e' ancora indagato''. Per il procuratore di Firenze sembra strategica anche quella ''frattura generazionale'' tra vecchi e giovani mafiosi: i primi fedeli alle regole, i secondi che, invece, ''leggono, viaggiano, si confrontano con la realta' ed e' allora - ha detto Vigna - che quel sistema di regole entra in crisi''. (ANSA). FBB/FP 04-AGO-96 12:53 81 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE CALCIO: CONSEGNATO UN MILIARDO PER 'PARTITA DEL CUORE' (ANSA) - VERONA, 7 AGO - Un miliardo di lire dalla ''Partita del cuore'' per i progetti dei ''preti coraggio'' e per quelli delle associazioni veronesi di aiuto sanitario: e' l'importo consegnato oggi a Verona dai promotori della manifestazione che il 7 giugno scorso allo stadio Bentegodi mise di fronte a scopo benefico le nazionali cantanti e politici. La somma e' costituita da 654 milioni frutto dell'incasso della partita al netto degli oneri fiscali e dai 346 milioni che rappresentano sino ad oggi il concretizzarsi delle ''promesse'' raccolte nel corso della diretta televisiva. A due mesi dall' incontro - che tra stadio, numero verde e altri contributi raccolse un miliardo e 700 milioni - il denaro e' giunto attraverso il sindaco di Verona Michela Sironi alle destinazioni annunciate. Fra i contributi maggiori, un assegno di 230 milioni e' stato consegnato a don Luigi Ciotti per il suo gruppo Abele, e 215 milioni al gruppo Exodus di don Antonio Mazzi. Da parte sua Don Ciotti, che in occasione della ''Partita del Cuore'' lancio' un appello per la redenzione dei giovani mafiosi, ha annunciato i primi risultati di quella sua 'predica'. ''In questi giorni - ha detto - sui verbali di un tribunale siciliano ho visto che un uomo ha chiesto di ravvedersi e di diventare collaboratore di giustizia dopo il mio appello''. Il sacerdote ha aggiunto di aver ricevuto poi da famiglie e detenuti pugliesi, campani e siciliani centinaia di richieste di aiuto. (ANSA). XBE 07-AGO-96 15:13 82 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: DISSOCIAZIONE; SE NE PARLA DA DUE ANNI (ANSA) - ROMA, 13 AGO - A lanciare la proposta, due anni fa, fu il vescovo di Acerra, monsignor Antonio Riboldi, e il mese scorso e' stato Don Luigi Ciotti a riaprire il dibattito sulla questione: concedere la possibilita' ai mafiosi di ''dissociarsi'', senza per questo essere considerati collaboratori di giustizia. Nel febbraio del '94 monsignor Riboldi parlo' di una possibile ''resa'' di centinaia di camorristi, disponibili a consegnarsi alla giustizia e a confessare i propri crimini: ''I vantaggi che chiedono - disse il vescovo di Acerra - sono un processo con rito abbreviato, e se possibile riconoscere la loro dissociazione''. Da allora il dibattito sul riconoscimento, anche legislativo, della dissociazione di mafia, e' rimasto acceso. Da una parte, molti religiosi che vedono nel progetto una via di uscita dalla malavita organizzata, oltre alla possibilita' di riparare il male e di trasmettere una educazione diversa ai propri figli; dall'altra quasi tutti gli esperti del fenomeno mafioso, dal pm Ilda Boccassini, al sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Ayala, fino a capi di tutte le direzioni distrettuali antimafia riuniti a discuetere sul tema dal procuratore nazionale Siclari nei giorni scorsi che si sono dichiarati contrari ad iniziative legislative che riconoscano ai mafiosi la possibilita' di dissociarsi oltre che di 'pentirsi'. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 13 AGO - Era stato proprio un ''pentito'', il killer Domenico Cuomo, a rivelare, nel settembre del '94, che la proposta di dissociazione di cui si fece portavoce Don Riboldi, era di fatto ''pilotata'', a insaputa del vescovo, dalla camorra. L' intenzione dei camorristi - secondo quanto disse Cuomo - era quella di convincere gli affiliati detenuti a fare una scelta di dissociazione per consentire a ciascuno di loro di godere, senza accusare nessuno, dei notevoli benefici previsti da una legge 'ad hoc' di cui si sarebbe fatto promotore un parlamentare, il cui nome e' coperto da ''omissis''. La strategia della ''finta resa'' nacque a seguito del pentimento di Pasquale Galasso e l'arresto del boss Carmine Alfieri. ''In tal modo - rivelo' Cuomo - nel giro di pochi anni tutti noi detenuti avremmo potuto ritornare liberi e riprendere il nostro posto nell' organizzazione che intanto avrebbe conservato tutto il suo potere''. E ancora: a tenere i contatti con don Riboldi era, secondo quanto riferito da Cuomo, Luigi Moccia, appartenente al clan Moccia, il cui leader, la vedova Mazza, e' oggi tornata a chiedere di concedere la possibilita' a suo figlio, Angelo Moccia, di dissociarsi. (ANSA) KGV 13-AGO-96 17:54 83 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RASSEGNA STAMPA: ATTUALITA' (9) (ANSA) - ROMA, 24 AGO - L' UNITA' (''Il crollo del boss piu' feroce'') riporta le parole che, stando al suo legale, avrebbe pronunciato Giovanni Brusca per spiegare le ragioni dellla sua decisione (''Il carcere e' peggio della morte'') ed annuncia, tra l' altro, un' intervista con il procuratore di Palermo Giancarlo Caselli (''Brusca pentito? E' presto per dirlo''). Di 'spalla' (''Romiti a sorpresa, 'Prima il lavoro, Maastricht puo' aspettare' '') il quotdiano del Pds antepone il servizio dal Meeting di Cl per le dichiarazioni di Romiti ad una serie di interviste e commenti, da Prodi a Cofferati, circa l' ipotesi di un rallentamento sulla strada di Maastricht. Grande spazio, poi, sia all' operazione della polizia francese (''Assalto in chiesa ai 'sans papier' '') con un commento di don Luigi Ciotti (''Brutali contro la dignita''') e alla sparatoria nel parco a Milano (''Far West a Milano, muore un bandito''). Infine, come fanno anche numerose altre testate nazionali, il giornale di Botteghe Oscure segnala (''Processo choc. Interrogata in aula dal suo stupratore'') il caso, avvenuto in Inghilterra, della vittima di una violenza carnale costretta a rivivere per sei giorni consecutivi la triste esperienza in un interrogatorio condotto direttamente dal suo stupratore. MN 24-AGO-96 08:18 84 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE FESTA UNITA': VIGNA E SERRA SU RUOLO PENTITI (ANSA) - MODENA, 9 SET - Una difesa del ruolo dei pentiti e' stata fatta dal procuratore di Firenze Pier Luigi Vigna e dall' ex prefetto di Palermo Achille Serra, ora deputato di Forza Italia, in un dibattito sulla mafia alla Festa nazionale dell' Unita'. Sia Vigna che Serra non condividono le prese di posizione dell' on.Tiziana Parenti, secondo la quale con il pentitismo ora in Italia ci sarebbe uno Stato di polizia. ''Non credo - ha detto Serra - che l'istituto del collaboratore di giustizia porti allo Stato di polizia. Credo fermamente in quest' istituto anche perche' sono testimone di quello che alcuni pentiti hanno fatto. Per esempio il pentito Messina ha permesso di arrestare ben 400 mafiosi''. Serra ha anche detto di condividere le proposte avanzate dal ministro degli Interni Giorgio Napolitano per migliorare la legge sui collaboratori di giustizia e ha parlato del pericolo che la mafia ''infili falsi collaboratori per scardinare il sistema del pentitismo''. Secondo Serra, bisogna ''impedire la collaborazione a rate'' e far si' ''non ci sia un appiattimento del ruolo investigativo'' sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia. In precedenza il procuratore Pier Luigi Vigna in un lungo intervento sull' importanza del ruolo dei pentiti aveva accennato alle dichiarazioni di Tiziana Parenti, criticandole. (SEGUE) (ANSA) - MODENA, 9 SET - ''Non voglio polemizzare con l'ex presidente della commissione Antimafia - ha detto Vigna - ma non si puo dire che con i pentiti siamo ormai allo Stato di polizia, perche' l'elemento dello Stato di polizia e' il confidente e non il collaboratore di giustizia. Il confidente - ha spiegato il procuratore di Firenze - rimane oscuro e viene utilizzato tenendolo pero' dietro le quinte mentre il pentito si mostra, si rende oggetto di contestazione e affronta a viso aperto l'indagine. Una cosa e' muovere una critica al singolo pentito ma altra cosa e' una critica al sistema in se' del pentitismo''. Il dibattito sulla mafia e' stato incentrato sull' appello di don Ciotti in favore della dissociazione dei giovani mafiosi, e al dibattito hanno preso parte oltre allo stesso Ciotti, Vigna e Serra, anche un altro magistrato pugliese, Nicola Piacente, e il responsabile della giustizia del Pds, Pietro Folena. Tutti hanno sottolineato l'importanza di questo appello e hanno evidenziato come occorra spingere i pentiti a rivelare anche il modo come vengono realizzati i patrimoni mafiosi. A questo proposito Pier Luigi Vigna ha detto che i collaboratori sono stati ''efficacissimi su due fronti: lo smantellamento della struttura militare e le rivelazioni su collusioni tra mafia e mondo politico e lo Stato'', mentre ''i pentiti hanno dato poco sulla questione di come la mafia si arricchisce e ricicla il denaro''. (ANSA). SES/FV 09-SET-96 23:25 85 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE STUPEFACENTI: MOZIONE TORINO; COMMENTI POLITICI (ANSA) - ROMA, 11 SET - ''Non sono d' accordo con il consiglio comunale di Torino. Tra la repressione (sulla quale sono contrarissimo) e la legalizzazione, con la somministrazione controllata di eroina, c' e' uno spazio enorme che bisogna riempire di politiche e servizi sociali che possano combattere realmente la droga e non far accettare la logica di una convivenza passiva con essa''. Cosi' ha commentato la scelta del consiglio comunale di Torino il deputato dell' Ulivo Giuseppe Lumia. ''Come relatore alla Camera del decreto sulle tossicopendenze ho accettato di sostenere l' idea della riduzione del danno in un' ottica diversa da quella che gli antiproibizionisti propongono - ha concluso Lumia, - cioe' quella di avere una maggiore gamma di strumenti e di servizi per evitare che i tossicodipendenti divengano degli emarginati, abbandonati alla loro solitudine, al rischio di contrarre l' Aids o di cadere in un' overdose. ''La decisione assunta dal comune di Torino - ha dichiarato Paolo Vigevano, segretario del movimento dei Club Pannellariformatori - e' importante sia per il suo contenuto sia per l' opportunita' che offre al Parlamento ed al Paese di tornare a discutere di proibizionismo sulle droghe. Camera e Senato - ha concluso Vigevano - non possono eludere la richiesta di Torino: devono decidere''. (SEGUE) (ANSA) - ROMA, 11 SET - ''La mozione approvata dal comune di Torino e' un atto di grande responsabilita' e di buonsenso''. Lo ha dichiarato il deputato Verde Anna Maria Procacci, che ha concluso: ''I Verdi da sempre sostengono la necessita' di tentare la strada della somministrazione gratuita dell' eroina, provvedimento da anni gia' adottato in Gran Bretagna, piu' di recente in Svizzera ed in Olanda''. ''Siamo fermamente contrari - ha, invece, dichiarato l' on.Giuseppe Fioroni, capogruppo dei Popolari nella commissione Affari sociali e Sanita' - alla legalizzazione delle droghe leggere ed all' uso sperimentale degli oppiacei come trattamento terapeutico. Le recenti sperimentazioni in alcuni Stati europei - ha continuato - hanno dimostrato l' assenza di risultati positivi ed il totale fallimento della sperimentazione''. ''L' obiettivo dello Stato non puo' che essere - ha concluso - da una parte, una forte azione di prevenzione sul territorio e nelle scuole e, dall' altro, un' azione di recupero del tossicodipendente ed il suo reinserimento a pieno titolo nella societa'''. Per Marco Taradash, la decisione di Torino ''e' la riprova del fallimento delle politiche contro la droga''. ''Se una grande citta' se ne rende conto bisogna capire che l' antiproibizionismo e' la ricostruzione di valori distrutti dalla mafia della droga, ma anche dalla repressione''. (SEGUE). 86 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE (ANSA) - ROMA, 11 SET - ''Noi giudichiamo l' iniziativa come una proposta avanzata'', ha commentato l' on.Pecoraro Scanio (Verde), che ha aggiunto: ''E' chiaro che sicuramente da' un contributo importante a riaprire un dibattito sul tema della droga, che in questo Paese si discute in modo molto emotivo''. ''Noi siamo per una politica di riduzione del danno - ha dichiarato Pietro Folena (Pds) - quindi siamo contro una legalizzazione generalizzata dell' eroina e, in generale, della droga. Siamo anche convinti che, per cio' che riguarda le droghe leggere, si possano studiare alcune forme di sperimentazione di legalizzazione nel corso dei prossimi anni''. ''Sono assolutamente contrario - ha dichiarato il capogruppo di Ri alla Camera, Diego Masi, intervistato dal Tg1 insieme a Taradash, Pecoraro Scanio e Folena - alla liberalizzazione delle droghe leggere. Non vorrei che le nostre citta' diventassero come Amsterdam, ricettacoli di droga e di drogati''. ''E' ora che il Governo Prodi dica chiaramente se e' a favore della liberalizzazione della droga, come sostiene il ministro Flick, autore dell' affermazione, resa nota dal sottosegretario Corleone, che 'drogarsi e' espressione di autodeterminazione e, quindi, un' espressione di liberta' morale'''. Lo ha dichiarato Carlo Giovanardi, capogruppo del Ccd-Cdu alla Camera, che ha aggiunto: ''Garantiamo che impediremo a questo Parlamento di approvare soluzioni devastanti''. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 11 SET - Per il sottosegretario alla Giustizia, Franco Corleone, ''la sollecitazione del Consiglio comunale di Torino, alla ripresa dei lavori parlamentari, e' preziosa perche' costringe il Parlamento a mettere all' ordine del giorno le proposte di legge per una politica sulle droghe non miope e non moralistica''. ''Per quanto riguarda la legalizzazione dei derivati della canapa indiana - ha proseguito il presidente del Consiglio federale dei Verdi - nei prossimi giorni sara' ripresentata una proposta di legge che gia' nella scorsa legislatura ebbe numerose e qualificate adesioni. E' una proposta parlamentare che, ovviamente, non impegna il Governo ha concluso Corleone - ma intende cercare in Parlamento i consensi trasversali ai confini tra maggioranza e opposizione''. Sulla legalizzazione delle droghe leggere e' intervenuto anche Marco Pannella, intervistato dal Tg2. ''Bisogna immediatamente coinvolgere - ha detto - anche i consigli comunali di Roma e di Genova, nel quadro di una campagna di imposizione della politica di riduzione del danno, di legalizzazione contro la criminalita' e la criminalizzazione della vita della gente''. Pannella annuncia, inoltre, iniziative a Montecitorio e Rebibbia. ''Manifesteremo - ha concluso - alla gandiana e non alla bossiana e andremo anche nelle carceri perche' tutti escano e perche' la legge sia seria, severa, ma anche possibile''. (SEGUE). 87 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE (ANSA) - ROMA, 11 SET - ''Il pronunciamento del Consiglio comunale di Torino, ma anche cio' che don Ciotti e altri fanno tutti i giorni sul problema delle droghe, richiamano tutti al fatto che le politiche proibizionistiche sono risultate perdenti''. Lo ha detto il deputato del Pds Gloria Buffo che ha aggiunto: ''E' arrivato il momento di aprire la porta a cio' che altri paesi e citta' europee gia' fanno: l'uscita dall'illegalita' per le droghe leggere, con regole precise e senza liberalizzazioni, e la sperimentazione limitata e sorvegliata della somministrazione controllata di eroina''. ''Torino si colloca fuori dalle posizioni del Parlamento europeo che, attuando il piano di prevenzione delle tossicodipendenze, si e' espresso contro ogni genere di liberalizzazione e legalizzazione''. E' quanto si legge in un articolo sul ''Popolo'' anticipato alla stampa dell' europarlamentare Ppi Giovanni Burtone. ''Da parte di un organismo istituzionale come un consiglio comunale e' logico aspettarsi ben altra posizione: un impegno per la prevenzione, un programma che guardi al disagio e alle devianze giovanili, che operi sul fronte dell'abbandono scolastico e che garantisca sbocchi occupazionali. Ma e' indispensabile - ha concluso anche una lotta senza quartiere al traffico di stupefacenti, colpendo non solo gli spacciatori, ma mettendo a punto un impegno contro la criminalita' organizzata e la mafia''. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 11 SET - ''Ritengo di eccezionale gravita' la mozione approvata a maggioranza dal Consiglio comunale di Torino''. Lo ha dichiarato in una nota il deputato della Lega Nord Mario Borghezio, che ha aggiunto: ''I consiglieri del Pds, di Prc, dei Verdi e quelli di Alleanza per Torino che l' hanno votata si sono assunti una responsabilita' enorme, in una citta' gia' devastata da una crescita esponenziale dello spaccio e del consumo di droghe, 'leggere' e 'pesanti'''. ''Si vogliono reiterare a Torino - si chiede concludendo - gli esperimenti zurighesi di 'Platzpitz' diventato il parco dello spaccio di droga e di 'Letten' che fu trasformato in quartiere ghetto degli spacciatori e dei tossicodipendenti?''. L' on.Raffaele Costa ha affermato: ''Sono convinto che la delibera sia stata frutto di scelte in buona fede ma sbagliate, che alimenteranno la confusione tra i giovani. E' un errore fatto da chi crede di risolvere il problema della tossicodipendenza dicendo solo dei si' mentre l' intero mondo che discute lo stesso problema risponde, con maggior umilta', di no''. ''Spero che i liberali del Polo - ha dichiarato l' eurodeputato di FI Ernesto Caccavale - colgano quest' occasione per aprire un grande dibattito, sostenendo in Parlamento questa battaglia contro le ipocrisie imperanti, contro la criminalita' e contro la mafia dell' anti-droga''. (SEGUE). 88 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE (ANSA) - ROMA, 11 SET - Roberto Rosso, coordinatore regionale del Piemonte di Forza Italia, ha detto: ''La maggioranza di centrosinistra che governa Torino si e' bevuta il cervello ed ha aggiunto un'altra perla alla sua ormai ben nota incapacita' amministrativa. La citta' di Torino e' immersa in una profonda crisi anche perche' l'Ulivo ha scelto la strada della demagogia, dei proclami, delle dichiarazioni di intenti e della pubblicita' a buon mercato invece di studiare e rendere operative misure contro la crisi economica e occupazionale''. Telesio Delfino e Nicandro Marinacci (Ccd-Cdu), in una interpellanza ai ministri di Grazia e Giustizia e della Sanita', hanno sollecitato le valutazioni del governo in merito alla scelta fatta dal comune di Torino, ''percorrendo la strada infausta della irresponsabile tolleranza e del facile permissivismo''. Chiedono anche al governo quali iniziative intende assumere riguardo alla decisione che e' ''in contrasto con la legislazione vigente''. Infine se i ministri interpellati ''non ritengano che tale posizione non possa essere stata sollecitata anche dalle posizioni emerse in sede parlamentare sulla questione dell'utilizzo di droghe nella strategia della riduzione del danno''.(SEGUE). (ANSA) - ROMA, 11 SET - ''E' molto saggia e ragionevole la mozione approvata dal consiglio comunale di Torino''. Lo sostiene il senatore dei Verdi Luigi Manconi, fautore della legalizzazione delle droghe leggere. ''Uno spinello - sottolinea - non fa piu' male di un superalcolico. Il che non vuol dire che hashish e marjiuana non facciano assolutamente male: significa che, qualora non se ne abusi, quelle sostanze non producono danni maggiori di quanti ne producono sostanze perfettamente legali come tabacco e whisky. Per questo i derivati della canapa indiama vanno disciplinati, con i dovuti disincentivi, al pari di tabacco e superalcolici: sia dal punto di vista della distribuzione commerciale sia da quello dei limiti alla diffusione (ad esempio, divieto di vendita ai minori di 16 anni), sia di quello della propaganda positiva e negativa'' Negativo, invece , il parere della responsabile del settore famiglia del Ccd, Maria Grazia Siliquini: ''La decisione del comune di Torino e' vergognosa. La droga, pesante o leggera, uccide i nostri figli ogni giorno nelle citta' italiane. In quanto madre e cittadina mi battero' per la difesa della salute e dell'integrita' psicofisica dei miei figli e di tutti i ragazzi italiani. Se sara' necessario organizzero' manifestazioni pannelliane a rovescio a costo di incatenarmi alle colonne del comune''. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 11 SET - La on.Marida Bolognesi, eletta per i Comunisti Unitari nella Sinistra Democratica, afferma che ''non hanno senso i tentativi di spostare il dibattito su un terreno ideologico''. ''Se questo avviene - sottolinea la presidente della commissione Affari sociali di Montecitorio - e' 89 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE inevitabile il rischio di forti strumentalizzazioni politiche. Nessuno intende fare l' antiproibizionismo in un Comune solo, ne' crede che su questo terreno si esaurisca il problema della droga. Se si ha chiaro questo, se ne discute nelle sedi dovute, in Parlamento, e non si corre il rischio di trasformare un problema serio in un referendum tra alterantive estreme''. Per l' on.Giovanni Alemanno, di Alleanza Nazionale, ''piu' del 50 per cento dei giovani che fanno uso di hascisc e marijuana finisce per passare all' eroina. Negli Stati Uniti prosegue Alemanno - dove non c' e' distinzione politica su un tema cosi' vitale, repubblicani e democratici rifiutano categoricamente sia la legalizzazione che la liberalizzazione delle droghe. Il Governo italiano ha il dovere di bocciare la mozione del comune di Torino per evitare di creare un precedente che potrebbe portare alla rovina il nostro Paese''. (ANSA). CSS/ARS 11-SET-96 19:56 90 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE STUPEFACENTI: MOZIONE TORINO; DON CIOTTI E DON ALBANESI (V. 'STUPEFACENTI: MOZIONE TORINO ''NON E'...'DELLE 13:45 CIRCA) (ANSA) - ROMA, 11 SET - La proposta del comune di Torino di legalizzare le droghe leggere e farsi citta' pilota per la somministrazione controllata di eroina ''e' senz'altro una grande provocazione ma anche un invito a riflettere e a capire il problema droga senza pregiudizi e senza enfasi''. Ad affermarlo e' don Luigi Ciotti, responsabile del Gruppo Abele, che proprio a Torino da anni lavora per il recupero e l'assistenza agli emarginati. '' Da questa proposta politica sono convinto si debba partire - prosegue don Ciotti - per ragionare insieme e trovare risposte che non siano solo 'tecniche' ma opportunita' diverse che non lascino fuori nessuno, rispettando la centralita' della persona per aiutarla a ritrovare dei riferimenti''. ''In un anno nella citta' di Torino e nella provincia - dice Luigi Ciotti - i morti per droga sono raddoppiati e, nello stesso periodo, l'unita' di strada che il gruppo Abele gestisce con la usl ha contattato oltre 2 mila tossicodipendenti, meta' dei quali sconosciuti ai servizi. E' dunque ora di interrogarci sull' efficenza dei servizi pubblici e privati, nell'ambito dei quali c'e' spazio per nuove sperimentazioni. La risposta pero' deve essere globale, non si puo' infatti dimenticare il problema delle nuove droghe ancora non inserite in nessuna tabella ufficiale, a causa delle quali sono gia' morti 8 giovani o allentare la lotta alla criminalita' organizzata''. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 11 SET - Secondo don Vinicio Albanesi, responsabile del Coordinamento nazionale comunita' di accoglienza, '' il comune di Torino e' voluto passare dall' annosa discussione legalizzazione si', legalizzazione no alla messa in atto''. '' Ci auguriamo - dice Albanesi - che l'esperimento, una volta avviato venga seriamente monitorato affinche' si possano avere riscontri sulla possibile riduzione dei consumi, cavallo di battaglia degli antiproibizionisti''. Secondo don Vinicio Albanesi ''non possono pero' non rimanere dubbi sull' esperimento circa ad esempio il pericolo di una forte immigrazione di tossicodipendenti verso la citta' 'pilota'''. (ANSA). AU 11-SET-96 13:50 91 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE VERDI: CONTROMANIFESTAZIONE IL 15 SETTEMBRE SUL PO (ANSA) - ROMA, 12 SET - Il 15 settembre anche i Verdi saranno sul Po per una ''contromanifestazione'' in concomitanza con l'iniziativa della Lega: a San Benedetto Po, in provincia di Mantova, i Verdi daranno vita a un ''ponte simbolico che attraversi il fiume da una sponda all'altra''. ''Il ponte di Alex'' e' il nome scelto per l'iniziativa, volta a ricordare l' impegno a favore del dialogo e della convivenza svolto dallo scomparso leader ambientalista Alex Langer. All'iniziativa dei verdi hanno aderito Legambiente, la redazione di 'Cuore' e il Wwf: l' obiettivo e' quello di ricordare la figura di Langer e, insieme, ''far capire come il federalismo sia strumento di dialogo e di solidarieta', contro ogni volonta' di secessione''. Numerose le adesioni raccolte dalla Federazione nazionale dei Verdi: dal sindaco di Venezia Massimo Cacciari a Enrico Deaglio, Gino e Michele, Fabio Fazio, don Antonio Mazzi, don Luigi Ciotti, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando; il sindaco di Roma Francesco Rutelli, che non potra' essere presente, ha inviato un messaggio in cui si dice vicino all'iniziativa. (ANSA). DEL/MRY 12-SET-96 17:51 92 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RAI: QUATTRO GRANDI DELLA MODA A PIAZZA NAVONA (ANSA) - ROMA, 19 SET - Quattro grandi della moda italiana, Ferre', Armani, Valentino e Krizia, avranno il compito lunedi' 23 settembre alle 20,40 su Raiuno, di 'creare l'evento' con le loro sfilate in diretta eurovisione ''sotto il cielo di Roma'' a Piazza Navona, sullo sfondo della fontana dei Fiumi del Bernini, nello spettacolo ''Le stelle della moda'' condotto da Milly Carlucci. ''Per la Rai - ha detto il vicedirettore di Raiuno, Paola De Benedetti - e' quasi un dovere, come servizio pubblico, mettere in rilievo la moda, come aspetto vincente della cultura italiana''. Lo scorso anno, la serata ebbe grande successo di audience, con picchi intorno ai 10 milioni di spettatori. L'impegno della Rai e' notevole: un budget di 1 miliardo per la serata, incluse le spese per l'ingaggio delle modelle che parteciperanno alle sfilate (tra i nomi sicuri Valeria Mazza, Jasmeen Ghauri e Carla Bruni). Agli stilisti il compito di individuare (e pagare) le super top model che sfileranno in esclusiva. I biglietti dello spettacolo saranno a pagamento (dalle 250.000 alle 50.000) e il ricavato andra' in beneficienza a quattro associazioni cui sono abbinati gli stilisti: Valentino per Life, Ferre' per Anffass, Armani per Filo d'Oro e Krizia per il Gruppo Abele. Tra una sfilata e l'altra le esibizioni di Jamiroquai (''Virtual Insanity''), Vasco Rossi (''Angeli''), Laura Pausini (''Incancellabile''), Lucio Dalla (''Canzone''), Gianni Morandi (''La regina dell'ultimo tango''). (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 19 SET - Julio Boca, tra i piu' importanti ballerini classici, si esibira' in un tango. E' prevista anche la partecipazione di Diana Ross. In platea, personaggi dello spettacolo, della cultura, del giornalismo. Ci sara' anche Vittorio Sgarbi che si e' assicurato il biglietto per vedere sfilare l'ultima fidanzata, Elenoire, con gli abiti di Krizia. Sono previste incursioni nel back stage, dove gli stilisti in un ordine sorteggiato da loro stessi, daranno gli ultimi tocchi agli abiti prima di uscire sul palco. Rispetto alla serata dello scorso anno, non ci saranno Dolce & Gabbana (''altri impegni'', ha precisato il capostruttura Mario Maffucci). L'appuntamento di Piazza Navona e' promosso in collaborazione con l'Assessorato al turismo della Regione Lazio e con il Comune di Roma. Come per lo scorso anno, l'architetto Paolo Portoghesi si occupera' della scenografia che avra' ai lati della fontana dei Fiumi due tendoni e una passarella di 25 metri illuminata da sotto. Autore del programma e' Carla Vistarini; la regia e' di Luigi Martelli. (ANSA). MA 19-SET-96 15:41 93 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ANNIVERSARIO OMICIDI LIVATINO E SAETTA,MANIFESTAZIONI CANICATTI' (ANSA) - CANICATTI' (AGRIGENTO), 20 SET - Circa cinquanta persone hanno partecipato a Canicatti' alla commemorazione dei giudici Rosario Livatino e Antonio Saetta, uccisi il 21 settembre 1990 e il 25 settembre del 1988. Alla cerimonia, organizzata dall' Associazione Tecnopolis in collaborazione con le associazioni ''Amici di Rosario Livatino'' e ''Canicatti' ti amo'' con il Comune, hanno preso parte l' anziano padre di Rosario Livatino, Vincenzo, e la vedova del giudice Saetta. Ad un convegno sulla figura dei due magistrati uccisi, svoltosi nei locali della scuola Don Bosco, hanno partecipato i giudici Stefano Dambruoso della procura della repubblica di Messina, Claudio Castelli, membro togato del Consiglio Superiore della Magistratura, don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo ''Abele'' di Torino, e il sottosegretario alla Giustizia Franco Corleone. Quasi tutti gli intervenuti hanno posto l' accento sul fatto che ''non sono piu' sufficienti le commemorazioni e che occorre che i cittadini prendano maggiore coscienza dei problemi e si adoperino per combattere sempre piu' il fenomeno mafioso''. (ANSA). P08-DA/BM 20-SET-96 22:19 94 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE GIUSTIZIA: MINISTRO FLICK SU TANGENTOPOLI E FALSO IN BILANCIO (ANSA) - TRECENTA (ROVIGO), 21 SET - ''Occorre non abbassare la guardia di fronte alla corruzione. Per uscire da Tangentopoli e' necessario ripristinare una cultura di legalita' e accelerare l' iter dei processi, perche' l' efficienza e' essenziale per la democrazia, ma anche per la giustizia''. Lo ha detto il ministro della Giustizia Giovanni Maria Flick, parlando a Trecenta in un incontro al quale hanno partecipato anche il presidente della Camera, Luciano Violante, e don Luigi Ciotti, fondatore della comunita' Abele. Secondo Flick, la prima Tangentopoli poneva problemi di efficienza del sistema politico, mentre la seconda pone problemi di trasparenza. ''Non si esce da Tangentopoli abolendo il reato di falso in bilancio - ha detto ancora il ministro - e sono preoccupato dalle sollecitazioni in tal senso che provengono da varie parti''. ''Occorre affidarsi alla prevenzione - ha aggiunto - e non alla repressione, perche' sarebbe inutile. La seconda ondata di Tangentopoli che giunge dopo la prima lo conferma''. Il ministro ha anche annunciato una serie di iniziative che dovrebbero portare, entro sei mesi o un anno, a creare un sistema giudiziario piu' efficiente. ''Opereremo in tre direzioni - ha precisato - attraverso le norme, le strutture e gli uomini''. Flick ha infine ricordato che sono giacenti in Parlamento dodici disegni di legge, e ha preannunciato una riorganizzazione degli uffici giudiziari dislocati sul territorio nazionale. (ANSA). V01-BOR/FC 21-SET-96 22:15 95 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MODA: SFILATA AL FREDDO 'SOTTO IL CIELO DI ROMA'/ ANN. (ANSA) - ROMA, 23 SET - Gli abiti seducenti della moda italiana, modelle famose, cantanti internazionali, etoile della danza, parterre di divi del cinema e della tv: ''Sotto il cielo di Roma'', l'appuntamento di Raiuno con la moda in diretta eurovisione da Piazza Navona, non ha tradito le aspettative. La moda e' diventata spettacolo sullo sfondo della scenografia naturale dello stadio di Domiziano reso capolavoro del barocco dal Bernini e utilizzato con semplicita' dall'architetto Paolo Portoghesi, che per l'occasione ha affiancato alla Fontana dei Fiumi due bianchi tendoni da torneo cavalleresco ad uso di spogliatoio. La serata, risparmiata solo all'ultimo minuto dalla pioggia, e' stata caratterizzata da un vento freddo che ha reso quasi livide le modelle, gli spettatori in platea e la conduttrice Milly Carlucci che dopo una prima uscita in abito scollato ha preferito un completo pantalone con giacchino nude look e poi un abito lungo. Dopo le polemiche dichiarazioni di Giorgio Armani di alcuni giorni fa - ''la moda e' morta'' - lo spettacolo, con la sua eleganza, intendeva dimostrare il contrario e lo stesso Armani, protagonista di una coreografica passerella con i suoi modelli e modelle in nero e beige ha voluto spiegare che 'la moda e' morta come diktat per le donne, ma e' rinata come liberta' di scegliere cosa indossare tra tante proposte''. (SEGUE). (ANSA) - ROMA 23 SET - Spostata gia' dallo scorso anno da luglio a settembre per soddisfare gli stilisti poiche' lancia in tv le stesse collezioni in vendita in questi giorni nelle boutique di tutta Italia (e del mondo), ''Sotto il cielo di Roma'', e' stata in sostanza un gigantesco spot per la moda dei quattro grandi Ferre', Armani, Valentino e Krizia. Ma anche uno show televisivo che ha avuto nell'apparizione della diva americana Sharon Stone (avara di parole, capelli cortissimi, infreddolita dentro un completo Valentino grigio a pochi passi dall'ex testimonial Ornella Muti passata ad indossare abiti di Armani), uno dei momenti clou. Primi piani sulle modelle, sugli abiti naturalmente (in verita', soprattutto pantaloni, quasi sempre neri), le canzoni di Diana Ross, Vasco Rossi, Lucio Dalla, Gianni Morandi, Laura Pausini, Jamiroquai, spazio a Sharon Stone, il tango sensuale di Julio Bocca (l'altro anno ci fu il piu' sexy Joaquin Cortes), hanno fatto lo spettacolo. Quanto agli abiti, dopo quelli rigorosi di Ferre' e Armani, Valentino e Krizia hanno proposto in passerella anche molte creazioni ricche di 'scandalose' trasparenze nude look. Krizia, ultima con la sua sfilata orientaleggiante, ha aperto la passerella delle sue creazioni con la bellissima francese Ophely Winter, nella doppia veste di cantante e modella (con cappottone nero a vestaglia, molto trendy). (SEGUE). 96 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE (ANSA) - ROMA, 23 SET - Dopo la 'bocciatura' nel pomeriggio, anche Miss Italia Denny Mendez ha partecipato alla sfilata, chiudendo con un abito da sposa in bianco e nero e una fascio di rose, la passerella di Ferre'. Non si sono viste le super top Naomi Campbell, Claudia Schiffer, Elle MacPherson che pure lo scorso anno avevano partecipato alla serata: gli stilisti hanno preferito l'ormai popolare argentina Valeria Mazza, la francese Chirs, Sybil Buck, l'inossidabile Jasmine Gauri (evidentemente meno esose). Il ricavato della serata (i biglietti erano a pagamento) andra' a quattro associazioni: Anffas, Gruppo Abele, Lega del Filo d'oro, Life. Lo scorso anno, davanti la tv ci furono quasi nove milioni di spettatori (ma stasera su Canale 5 la concorrenza offriva un'attesa prima tv, ''Il socio''). Un miliardo il costo annunciato per lo spettacolo. Il gran finale ha visto sul palco tutti insieme Ferre' con Alessandra Martines, Armani con Ornella Muti e Francesca Neri, Valentino con Sharon Stone (che ha salutato con enfasi Armani), Krizia con Ophelie Winters e poi Valeria Mazza e la seminuda Elenoire Casalegno (attuale fidanzata di Vittorio Sgarbi). (ANSA). MA 23-SET-96 23:32 97 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DISCOTECHE: CONGRESSO SILB, PROPOSTO ALBO IMPRENDITORI (ANSA) - POIANO (VERONA), 24 SET - Non demonizzare le discoteche, ma elaborare regole precise e - soprattutto - capire il disagio giovanile che porta all' abuso di droghe ed alcool in luoghi che dovrebbero essere solo di svago e divertimento. Nel corso della seconda giornata del 17/o congresso nazionale del Silb (Sindacato imprenditori locali da ballo) - in corso a Poiano, sul Lago di Garda (Verona) - tante sono state le proposte in questa direzione. Da quella di un albo nazionale e comunitario per gli imprenditori che gestiscono discoteche, avanzata dal parlamentare europeo Enrico Ferri, a quella di una seria riflessione sulla condizione giovanile, cui ha invitato Don Luigi Ciotti, del Gruppo Abele. Ferri, ha annunciato che presto presentera' una proposta al Parlamento di Strasburgo, affinche' tutti gli Stati membri dell'Unione Europea siano invitati ad istituire un albo nazionale degli imprenditori di discoteca, ''con poche regole, ma chiare e coraggiose''. ''La discoteca e' un' impresa di intrattenimento ha detto l' ex ministro dei trasporti - e l' imprenditore non si puo' improvvisare. Sono, dunque, necessarie alcune regole per combattere l' abusivismo e che tengano anche conto della particolare mobilita' dei giovani, che oggi passano facilmente da una discoteca all' altra, anche oltre confine''. (SEGUE). (ANSA) - POIANO (VERONA), 24 SET - Per Ferri, inoltre, ''al grido d' allarme delle 'stragi del sabato sera' si deve rispondere con serieta', vale a dire - ha osservato l' europarlamentare - allargando il quadro, richiamando regole, come ad esempio quella di moderare la velocita', non solo per l' uscita dalla discoteca, ma anche dallo stadio, dall' universita', dai luoghi di lavoro, dall' incontro con la ragazza''. Anche per Don Ciotti e' fuorviante parlare di ''discoteca killer'', sia per quanto riguardo l' abuso di sostanze stupefacenti che quello di alcool. ''La diffusione dell' ecstasy - ha spiegato il fondatore del Gruppo Abele - non e' legata solo al divertimento notturno, ma coinvolge altri ambienti, dagli stadi alle scuole e alle piazze''. Per Don Ciotti, lo sforzo deve essere quello di ''decodificare lo stile di vita dei giovani, riflettendo sul problema in modo ampio e senza rovesciare le responsabilita' sulla discoteca''. Il congresso del Silb, al quale partecipano circa 500 imprenditori del settore in rappresentanza delle discoteche piu' importanti d' Italia, proseguira' fino al 26 settembre. (ANSA). COM-CU 24-SET-96 16:49 98 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: GIUDICE INGROIA; ''C' E' PERICOLO DI FALSI PENTITI'' (ANSA) - PALERMO, 28 SET - ''Se prima era soltanto un' ipotesi adesso esiste il pericolo concreto che Cosa Nostra possa infiltrare falsi pentiti per destabilizzare il sistema giudiziario''. Lo ha detto ieri sera il sostituto procuratore della Dda di Palermo Antonio Ingroia, intervenendo ad un dibattito alla festa dell' Unita', moderato dall' avvocato Armando Sorrentino, al quale hanno partecipato anche l' on. Achille Serra (Forza Italia), don Luigi Ciotti, ed il sindaco di Corleone Giuseppe Cipriani. Il pm non ha citato esplicitamente il caso di Giovanni Brusca, ma ha sostenuto che il pericolo di un' infiltrazione di falsi collaboratori poggia su alcuni dati oggettivi. ''Innanzitutto il caso Brusca- Violante-avvocato Ganci - ha osservato il magistrato - e poi le dichiarazioni spontanee del boss Raffaele Ganci, che dalla sua gabbia dell' aula bunker ha annunciato rivelazioni, apprese dal figlio pentito. E' possibile che un fenomeno come quello del pentitismo, finora ferocemente avversato da Cosa Nostra, venga adesso utilizzato per procurare vantaggi all' organizzazione''. Se e' vera questa tesi, ha sostenuto il pm, e' possibile che collaboratori di Giustizia si presentino ad offrire un' immagine falsa di Cosa Nostra, come un' organizzazione allo sbando, quasi vittima della ferocia dei corleonesi, unica ispiratrice ed esecutrice della strategia stragista degli anni scorsi. (SEGUE). (ANSA) - PALERMO, 28 SET - ''Se a cio' si aggiunge - ha proseguito Ingroia - il pericolo che nuove rivelazioni possono mettere in serio dubbio acquisizioni probatorie gia' raggiunte, rischiando di demolire processi gia' chiusi e di smentire collaboratori di giustizia la cui attendibilita' e' stata gia' accertata processualmente, si comprende pienamente il rischio che questo nuovo fenomeno porta in se' ''. ''Condotta nel silenzio delle armi, che contro i collaboratori tacciono ormai da qualche anno - ha osservato il magistrato - questa strategia potrebbe essere finalizzata ad un unico obbiettivo: nel caos giudiziario, Cosa Nostra, per ora perfettamente inabissata, sarebbe in grado risorgere piu' forte di prima''. Per scongiurare questo scenario, e rafforzare gli strumenti di difesa dello Stato, Ingroia ho proposto l' istituzione di un contratto con i collaboratori di Giustizia, che, a suo avviso, dovranno essere anche divisi per fasce di importanza del contributo che sono in grado di fornire. ''Un contratto mette in chiaro i diritti ed i doveri da entrambe le parti - ha concluso il pm - non e' possibile, inoltre, che boss di rilievo abbiano il medesimo trattamento di spacciatori o di rapinatori, tutt' ora anch' essi inseriti nel programma di protezione''. (ANSA). LOB 28-SET-96 14:20 99 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE SANITA': AIDS; LILA, '3.000 MLD MAI ARRIVATI A DESTINAZIONE' (ANSA) - NAPOLI, 2 OTT - Sarebbero circa 2.500/3.000 i miliardi stanziati negli ultimi anni dallo Stato per la lotta all'Aids - risorse per la costruzione di case-alloggio, posti letto, finanziamenti per la ricerca e per le associazioni ''mai arrivati a destinazione''. Lo ha detto il presidente della ''Lila'' (Lega italiana per la lotta all'Aids) Vincenzo Agnoletto, a margine di una conferenza stampa organizzata sul ''caso-Cotugno'', l'ospedale napoletano dove nei giorni scorsi e' morto per overdose un paziente affetto da Hiv. Una relazione redatta dalla Lila, dal Gruppo Abele e dall'Arci-gay, con la specifica dei fondi, sara' inviata lunedi' prossimo alla Commissione d'inchiesta del ministero della Sanita', e a meta' ottobre alla Commissione affari sociali della Camera, oltre che materia di un esposto all'autorita' giudiziaria. ''Non e' vero che in Italia non si stanziano sufficienti soldi per la lotta all'Aids - ha detto Agnoletto - il problema e' che gran parte di questi fondi non sono mai arrivati a destinazione: di circa 3.000 miliardi si ignora la destinazione e sara' compito della commissione di indagine verificarne l'uso, ma entro la fine del'anno formalizzeremo un esposto alla magistratura''. Secondo Agnoletto sarebbero stati stanziati per la ricerca negli ultimi anni circa 216 miliardi. (SEGUE). (ANSA) - NAPOLI, 2 OTT - Duemilacento miliardi sono stati erogati per la costruzione di posti letto secondo la legge 135 del 1990, mentre dei circa 2.100 posti letto 'extraospedalieri' (case-alloggio e assistenza domiciliare) ne sono stati realizzati circa 750. ''Oltre 400 miliardi del business complessivo dell'Aids - ha aggiunto il presidente della Lila sono stati pagati per consulenze alle ditte incaricate di costruire i nuovi padiglioni ospedalieri all'epoca del dicastero De Lorenzo che surrogo' le Regioni: noi chiederemo all'autorita' giudiziaria che vengano restituiti dato che i progetti redatti sono stati completamente rifatti dalla Regioni: in alcuni casi, secondo tali studi, si sarebbe dovuto edificare anche su suoli vincolati''. ''La situazione del Cotugno - ha aggiunto Agnoletto - e' uno dei risultati di tale spreco di risorse: infatti non ci sono le case alloggio, l'assistenza domiciliare, non sono state fatte le assunzioni previste dalla legge 135. Ripeto lo Stato non ha stanziato pochi soldi, i soldi ci sono, ora e' compito della magistratura, della commissione parlamentare di inchiesta e del ministero capire dove sono andati a finire i fondi''. (ANSA). YIX 02-OTT-96 14:14 100 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE OBIEZIONE COSCIENZA: PRESENTATA AGENDA SU COMPORTAMENTI PACE (ANSA) - ROMA, 4 OTT - Dodici comportamenti di pace che ognuno puo' attuare per contribuire al cambiamento della societa', accompagnati ogni mese da una filastrocca e da una tavola illustrata da Filippo Sassoli. E' l' ''Agenda di comportamenti di pace 1997'', curata da Massimo Paolicelli, portavoce nazionale dell' Associazione Obiettori Nonviolenti, pubblicata dalla Icone Edizioni. Stampata per ora in duemila copie, mille in piu' rispetto lo scorso anno, l' agenda - ha spiegato in una conferenza stampa Paolicelli - ogni mese tratta un comportamento affidato nella stesura ad un esperto che si sia distinto nel suo campo. Per questo Luigi Ciotti parla di mafia, Nicoletta Dentico di campagna antimine, Adolfo Sansolini (Lav) dei diritti di tutti i viventi. ''Abbiamo pensato all'agenda ha affermato Paolicelli - perche' e' uno strumento che ognuno di noi ha in mano tutti i giorni e che appunto per questo puo' offrire spunti e riflessioni''. Ogni esperto - ha continuato ha dato il suo contributo gratuitamente ed i proventi della vendita dell' agenda andranno alla campagna sulla legge 772 sull' obiezione di coscienza. ''La mondializzazione dei problemi - spiega Paolicelli - ci impone una visione ampia delle questioni quali guerre, fame, inquinamento e altro, coscienti pero' che ognuno di noi nel suo piccolo e' corresponsabile di questi problemi e proprio per questo puo' fare molto per invertire una rotta che sembra immodificabile''.(ANSA) PET 04-OTT-96 13:29 101 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE TANGENTI: DON CIOTTI, CONFISCARE BENI FRUTTO DI CORRUZIONE (V.'VOLONTARIATO: FORUM A NAPOLI CON PROCURATORE..' DELLE 17.17) (ANSA) - NAPOLI, 5 OTT - Una legge che consenta ''di restituire ai cittadini, tramite la confisca, i patrimoni frutto della corruzione'': e' la richiesta rivolta alle forze politiche e al Governo da don Luigi Ciotti, presidente dell' associazione ''Libera'', che ha partecipato alla manifestazione nazionale del volontariato sociale e del ''terzo settore'' svoltasi oggi a Napoli. Il sacerdote, accompagnato dal procuratore capo di Palermo Gian Carlo Caselli, ha preso parte al corteo di migliaia di persone, rappresentanti decine di associazioni di tutta Italia, che ha percorso la citta' da piazza Mancini a piazza Municipio, dove si e' svolto il momento conclusivo della giornata, seguito da un concerto dei Nomadi. ''Vogliamo al piu' presto - ha detto don Ciotti - una normativa per riportare i patrimoni della corruzione in una economia di legalita'. E' un nostro diritto, cosi' come e' un diritto che le ricchezze delle mafie vengano restituite alla collettivita': e' stata approvata una legge in tal senso, ora bisogna attuarla''. Con Ciotti e Caselli hanno concluso la manifestazione il presidente nazionale delle Acli, Franco Passuello, il presidente dell' Arci, Giampiero Rasimelli, il sindaco di Napoli Antonio Bassolino. Al corteo hanno partecipato delegazioni dei sindacati, di alcuni partiti politici, di associazioni studentesche, di gruppi laici e cattolici operanti nel settore del ''no profit''. (ANSA). DT 05-OTT-96 18:45 102 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE AIDS: SI DIMETTE PRESIDENTE COMMISSIONE INDAGINE SU FONDI (ANSA) - ROMA, 5 OTT - Il presidente della commissione di indagine sui fondi per l'Aids Alfonso Quaranta si e' dimesso dall'incarico comunicandolo per lettera al ministro della sanita' Rosy Bindi. Secondo il presidente della Lila Vittorio Agnoletto e il presidente del settore accoglienza del ''gruppo Abele'', Leopoldo Grasso, si tratta, hanno sottolineato in una nota congiunta, ''di un fatto di estrema gravita'''. La commissione, nominata il 31 luglio dal ministro Bindi, formata oltre che da Quaranta (presidente di sezione del Consiglio di Stato) da Giulio Lucente (Corte dei Conti) e Paolo Beciolini (medico legale dell'universita' di Padova) aveva il compito di verificare se le risorse pubbliche stanziate per la lotta all'Aids dal 1988 ad oggi erano state impiegate ''con atti rispondenti a criteri di trasparenza, imparzialita' , efficacia ed economicita'''. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 5 OTT - Secondo la Lila e il Gruppo Abele ''sembra che in Italia sia impossibile condurre un'opera di trasparenza sull'utilizzo dei fondi per l'Aids; il business Aids con il suo giro di migliaia di miliardi - continua la nota congiunta - sembra godere quasi di una sorta di extraterritorialita'. Oltre 2000 mld gia' stanziati per la lotta all'Aids dal ministero non sono arrivati a destinazione e individuare le eventuali responsabilita' amministrative, burocratiche e verificare l'eventuale presenza di interessi privati e illeciti e' un obiettivo minimo ma irrinunciabile di qualsiasi paese civile''. Agnoletto e Grasso affermano inoltre che ''la decisione del presidente della commissione rischia di procrastinare il tentativo di appurare la verita''' e chiedono che vengano rispettati i tempi stabiliti dal ministero per la conclusione dell'indagine (31 gennaio '97). ''Se, dopo tre anni dall'esposto depositato dalla Lila e dal Gruppo Abele alla procura di Milano - conclude la nota - anche il tentativo del ministro della sanita' Bindi dovesse scontrarsi con ostacoli insormontabili', allora alle persone sieropositive, malate e alle associazioni non rimarrebbe che la totale e solitaria disperazione''. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 5 OTT - Il presidente del Coordinamento nazionale delle persone sieropositive, Luigi Cerina, afferma in una dichiarazione di ''non condividere il clima di sospetti'' sollevato intorno alle dimissioni di Quaranta. ''Non ho motivo aggiunge - di dubitare di quanto dichiarato dal ministro Bindi e cioe' che il presidente si sia dimesso per motivi riguardanti la propria carriera''. A suo avviso, sui fondi dell'Aids, ''si tratta di accertare responsabilita' e inefficienze ma non furti. Il clima di sospetto nelle questioni della lotta all'Aids conclude - non giova a nessuno ne' ai malati ne' alle associazioni ne' ai medici ne' al paese in generale''. (ANSA). COM-MAS/MRC 05-OTT-96 19:41 103 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE AMATO E COFFERATI SU ''LO SPAZIO DELLA SOLIDARIETA''' (ANSA) - ROMA, 9 OTT - Allo ''spazio della solidarieta''' e al ruolo che la societa' civile puo' svolgere nei servizi ai piu' deboli e' stato dedicato oggi a Roma un convegno nell'ambito dell'incontro Uomini e religioni della Comunita' di Sant'Egidio. Alla presenza dell'arcivescovo di Perugia, Giuseppe Chiaretti, hanno partecipato il presidente dell'Antitrust, Giuliano Amato, Luigi Ciotti del Gruppo Abele, Sergio Cofferati, segretario generale Cgil, Bruno Musso, amministratore delegato Ansaldo e Mario Marazziti della Comunita' Sant'Egidio. Amato ha affrontato il discorso piu' ampio della necessita' della ricostruzione di un ''ordine morale'', a cui dovrebbrero concorre anche i partiti, che consenta ai singoli e alle imprese di agire per il bene, e non contro, l' umanita'. Secondo Amato, la societa' puo' ''chiedere allo stato alcune regole'' per evitare che la solidarieta' esca dal quotidiano: le regole statali hanno un ''limite inviolabile'' e non possono dire ad un imprenditore come investire o ad una famiglia quale comportamento avere, ma possono solo sottolineare la loro responsabilita'. Amato ha fatto l'esempio dei cartoni aminati violenti che le televisioni mandano in onda: non c'e' nessuna regola di mercato che impedisca di comprare questi prodotti ma ''ci vorrebbe un po' di coscienza e prendere la decisione: questa roba ai bambini italiani non la facciamo vedere''. (SEGUE) (ANSA) - ROMA, 9 OTT - Secondo Amato soltanto coloro che non riescono ''ad accantonare il risparmio'' hanno diritto allo stato sociale, mentre ora chi non e' in stato di bisogno occupa tante risorse destinate ad altri. ''Lo spazio della solidarieta' e' compresso, osteggiato, coccolato e conteso'', ha spiegato don Ciotti, da anni in prima linea nelle attivita' di sostegno ai piu' deboli: ''compresso da una coltura sempre piu' contro chi rallenta la corsa dell' economia; osteggiato perche' accusato di dilatare costi pubblici e spesa sociale; coccolato, almeno a parole, perche' per molti e' un bacino di consenso, solidarieta' a parole, purche' con costi e la facciano gli altri; conteso perche' puo' diventare un affare.Ma la solidarieta non puo' essere un businnes''. Cofferati ha sottolineato che ''sono storicamente i sindacati che rappresentano i bisogni generali perche' orientati a garantire una tutela a tutti, con solidarietae' e mediazione nei confronti degli altri''. ''La solidarieta' e' uno dei valori che fa l'identita' nazionale - ha affermato Marazziti - valore sul quale si sono fondate molte democrazie occidentali. L'identita' nazionale non e' solo liberta' e mercato. E' anche questo ma senza regole e senza solidarieta' liberta' e mercato imbarbariscono. Abbiamo ancora la possibilita' di ripensare la nostra identita' non contro, ma con, non blindata, ma al plurale''. (ANSA). KGZ 09-OTT-96 20:42 104 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE TOSSICODIPENDENZE:DON CIOTTI, 'RIVEDERE MODI LOTTA ALLA DROGA' (ANSA) - VENEZIA, 11 OTT - Nelle strategie di lotta alla droga molti dei modi di operare utilizzati finora vanno rivisti dati i grandi cambiamenti in atto nel mondo: vi sono ritardi dei servizi nell'affrontare le nuove droghe, e non e' un caso che la diffusione degli stupefacenti proceda di pari passo con il problema dell'aumento della poverta' mondiale. Sono alcune delle sottolineature fatte oggi a Venezia nel convegno ''Inferni territoriali e paradisi finanziari'' da don Luigi Ciotti, leader del Gruppo Abele. L'incontro che terminera' domenica, e' stato promosso, oltre che dal Gruppo Abele, dal comune di Venezia. ''Oggi la compenetrazione delle economie legali e illegali - ha detto don Ciotti - e' sotto gli occhi di tutti. La criminalita' spende l'80% delle proprie energie in attivita' di riciclaggio e le vie per le quali si compiono le frondi fiscali coincidono con quelle del riciclaggio di denaro proveniente dai traffici di droga''. Gli effetti del commercio di droghe naturali (foglie di coca, cannabis ed oppio) nei condizionamenti della geopolitica, fin dal passato, sono state il tema toccato da Alain Labrousse, dell'Osservatorio parigino di Geopolitica della Droga. Lo studioso ha rilevato che dal 1988 ad oggi la produzione nel mondo di cocaina, eroina e cannabis e' piu' che raddoppiata e aree nuove si apprestano a sostituire od affiancare quelle tradizionali (Centroamerica, Africa del nord e Asia orientale), nella coltivazione di coca, marijuana e oppio. (ANSA). YKX-GM/GT 11-OTT-96 16:17 105 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE PREMI: A CAIANIELLO, DE ROSA, EINAUDI E DON CIOTTI UNIVERSUM 96 (ANSA) - POTENZA, 14 OTT - Vincenzo Caianiello per il diritto, Gabriele De Rosa per la storia, Giulio Einaudi per l' editoria e don Luigi Ciotti per l' impegno sociale hanno ricevuto in serata, a Potenza, il ''Premio internazionale Universum'' per il 1996, promosso dal Centro di solidarieta' internazionale ''Giovanni 23/o'' e giunto alla 23/a edizione. Caianiello e' stato premiato per la costante attivita' di studioso del diritto e per le prestigiose funzioni ricoperte (e' stato Presidente emerito della Corte Costituzionale e Ministro della Giustizia); De Rosa ha ricevuto il riconoscimento per i suoi studi sulla storia sociale del Mezzogiorno; Einaudi e' stato premiato per aver fondato una casa editrice ''sui cui volumi si sono formate piu' generazioni''; a don Ciotti, infine, il premio e' stato attribuito per la fondazione, trent' anni fa, del ''Gruppo Abele'' e per il suo impegno in favore dei piu' deboli. Durante la cerimonia, in una relazione su autonomie locali e riforme costituzionali, Caianiello ha indicato il modello tedesco come quello da seguire per la riforma in senso federale dello stato italiano. (ANSA). RES 14-OTT-96 20:14 106 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE TOSSICODIPENDENZA: CONFERENZA NAPOLI, DOCUMENTO PROGRAMMATICO (ANSA) - ROMA, 15 OTT - Ha preso il via il lavoro preparatorio della seconda conferenza nazionale contro la droga, in programma a Napoli in Febbraio. Il ministro per la solidarieta' sociale, Livia Turco ha presentato al comitato di esperti per la lotta alla droga un primo documento di orientamento sul lavoro da svolgere. ''E' da apprezzare commenta Vittorio Agnoletto della Lila - la volonta' del ministro di superare una posizione puramente repressiva''. ''Tra i punti nodali che la conferenza sara' chiamata ad affrontare aggiunge Agnoletto - il documento pone la questione carceri con una popolazione di oltre 25 mila detenuti con problemi di droga; l'area del sommerso, tutti quei tossicodipendenti che non arriveranno mai ai servizi e la riduzione del danno, come una delle strategie complessiva della lotta alla droga''. Per don Oreste Benzi della comunita' ''Papa Giovanni XXIII'' la conferenza di Napoli si preannuncia ''ricca di stimoli ma anche di contrasti tra coloro che in materia di droga si trovano in schieramenti opposti''. '' Mi auguro - aggiunge - che superando posizioni preconcette la conferenza possa essere di stimolo al governo affinche' affronti nella maniera giusta e partendo dalla centralita' della persona il problema droga''. Due nuovi esperti sono entrati a far parte della commissione (che comprende, tra gli altri, Cancrini, don Picchi, don Albanesi): Grazia Zuffa del 'Forum droghe' e Leopoldo Grosso del 'Gruppo Abele'.(ANSA) AU 15-OTT-96 19:42 107 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE FEDERALISMO: CONVEGNO CARITAS, NASCONDE SENTIMENTO FEROCE (ANSA) - FIRENZE, 18 OTT - ''Il federalismo nasconde un sentimento feroce che sta lentamente emergendo, rivelandosi deleterio per ogni forma di solidarieta' '': lo ha detto Vinicio Albanesi, presidente del Coordinamento nazionale delle comunita' di accoglienza, intervenendo al convegno ''Annunciare la carita' Vivere la speranza-Dalla spiritualita', alla politica, all' economia'' che si e' aperto oggi al teatro Tenda per iniziativa, oltreche' del Cnca, della Caritas italiana, del Gruppo Abele e della rivista il Regno. ''Il principio - ha proseguito Albanesi - e' che 'chi paga le tasse' e' anche il gestore della loro destinazione. Se cosi' avvenisse probabilmente si verificherebbe una spaccatura verticale nei confronti delle risposte sociali. Ai contribuenti, in altre parole, spetterebbe il diritto di dire a chi, in che modo e in che quantita' vanno destinati i fondi da loro sborsati con la fiscalita'. Non e' difficile immaginare il meccanismo perverso del risparmio di ciascuno sulla fiscalita', a tutto svantaggio della spesa sociale''. ''Per impedire tutto cio' - secondo Albanesi - e' urgente stabilire, pur nella proporzionalita' delle risorse, cio' che deve essere garantito obbligatoriamente a livello nazionale, cosi' da non creare cittadini di serie A e cittadini di serie B''. (SEGUE). (ANSA) - FIRENZE, 18 OTT - Albanesi ha concluso il suo intervento con la ''preghiera dei privilegi'' chiedendo il ''perdono di Dio per l' arricchimento dei liberi professionisti, l' oligarchia finanziaria, l' evasione fiscale, lo squilibrio retributivo dei lavoratori dipendenti, la parte di famiglie benestanti che detiene una ricchezza finanziaria pari a quattro volte il livello medio''. Nella giornata odierna sono intervenuti anche il generale dei gesuiti Peter-Hans Kolvenbach, il teologo Piero Coda, l' arcivescovo di Firenze cardinale Silvano Piovanelli. Al convegno partecipano un migliaio di esponenti del volontariato cattolico italiano che rilanciano, ad un anno di distanza dall' analoga manifestazione svoltasi a Firenze su questo stesso tema, le sfide econimiche, culturali e politiche elaborate all' interno delle proprie esperienze. All' iniziativa hanno aderito quest' anno anche la Federazione delle comunita' terapeutiche (Fict), il centro delle opere salesiane e la Fondazione E. Zancan''. (ANSA). GAR 18-OTT-96 19:00 108 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE SCALFARO: MESSAGGIO A CONVEGNO CARITAS, STATO CASA DI TUTTI (ANSA) - FIRENZE, 18 OTT - ''Il grazie piu' riconoscente e vivo'' a don Ciotti e a tutti coloro che, come il fondatore del gruppo Abele, danno ''anima'' e ''vita'', con la loro ''testimonianza di solidarieta', di fraternita', alla democrazia alle istituzioni, allo stato come casa di tutti, come luogo dove ciascuno ha diritto di sentirsi a casa propria''. Lo ha espresso il presidente della repubblica Oscar Luigi Scalfaro in un messaggio inviato ai promotori del convegno ''Annunciare la carita', vivere la speranza'' (Caritas italiana, Coordinamento nazionale delle comunita' di accoglienza, gruppo Abele, diocesi di Firenze, rivista il Regno) cominciato oggi a Firenze. ''Nel nostro incontro del febbraio dello scorso anno - scrive Scalfaro - ci siamo a lungo soffermati sull' essenza della democrazia, su cosa veramente significhi interpretare la politica in senso alto, da laici o da cristiani: ne convenimmo che c' era un terreno comune, la centralita' della persona umana come fine dell' azione politica. Concezione questa che e' si profondamente cristiana, ma e' soprattutto umana e percio' condivisa da chi prescindendo dalla fede, ispira il proprio impegno a criteri universali di eticita'''. Per il presidente i contributi dei partecipanti al dibattito ''potranno essere la conclusione migliore di questa riflessione ricca di contenuti e meritoriamente volta ad illuminare di autentici valori la nostra vita democratica, la democrazia in cui crediamo'''. (ANSA). GAR 18-OTT-96 18:15 109 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE FISCO: PRODI, REDDITI BASSI NON SARANNO PENALIZZATI (ANSA) - FIRENZE, 20 OTT - ''La revisione delle aliquote sara' accompagnata da una profonda riforma delle detrazioni'' e ''i redditi piu' bassi non escono piu' penalizzati da questa manovra, mentre la fascia piu' povera continuera' a non pagare tasse, come prima''. Lo ha detto il presidente del Consiglio dei ministri Romano Prodi, intervenuto oggi a Firenze al convegno ''Annunciare la carita', vivere la speranza'' organizzato, sui temi della solidarieta', dalla Caritas Italiana, dal C.N.C.A., dal Regno e dal Gruppo Abele. Rispondendo indirettamente alle critiche suscitate in questi giorni dall' annuncio della riforma delle aliquote, Prodi ha aggiunto: ''Era impensabile che il mio Governo potesse esordire con una ingiustizia fiscale di questo tipo''. Prodi ha anche spiegato che con l' unificazione al 20% delle due fasce di reddito tra i 7 e i 15 milioni la fascia piu' alta, fino ad ora al 22%, guadagnera' qualcosa, mentre per la fascia piu' bassa, fino ad oggi al 10%, continuera', in pratica, a non essere gravata, ''grazie - ha detto - al meccanismo delle detrazioni''. Il presidente del Consiglio ha anche sostenuto che la revisione delle aliquote consentira' di ''creare risorse per gli assegni familiari''. ''Il sistema fiscale - ha aggiunto sara' riformato ma non certo con i tempi della finanziaria, tuttavia sono gia' stati dati dei segnali basati sugli inviti che, in campagna elettorale, sono giunti proprio dal volontariato e dall' associazionismo''. (ANSA). (ANSA) - FIRENZE, 20 OTT - Il presidente del consiglio ha anche risposto alle domande dei giornalisti sulle critiche avanzate dal leader di Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti. ''Credo - ha detto Prodi - che il problema non sia di convincere, ma di prendere in mano i dati''. Per Prodi il dibattito apertosi in questi giorni (''dibattito che e' sempre salutare'', ha commentato), e' derivato ''da una mancata conoscenza dei dati. Il confronto sui dati chiarira' tutto'', ha aggiunto Prodi che, rispondendo alla domanda di un giornalista, ha detto che non e' previsto tuttavia alcun incontro con Bertinotti. ''Il ministro delle finanze - ha poi detto il presidente del consiglio - ha gia' chiarito gli aspetti generali. Ora, cifre alla mano, vedremo come si tratti di un allarme ingiustificato''. Sempre nel merito del nuovo assetto delle aliquote, Prodi ha ripetuto che ''non ci sara' alcun aggravio per le categorie piu' deboli'' e che e' prevista invece una ''redistribuzione interna'' per ''favorire le famiglie numerose attraverso il sistema delle esenzioni e gli assegni familiari'' che dovrebbero aumentare di 1.400 miliardi nel 1997 e di 1.500 miliardi per ognuno dei due anni successivi. Gli interventi in materia fiscale, per Prodi, sono destinati ''ad armonizzare la situazione in modo da non produrre danni alle categorie che devono essere preservate''. (ANSA). FBB/FG 20-OTT-96 14:32 110 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE TASSI: PRODI, RENDERLI UGUALI A QUELLI EUROPEI (ANSA) - FIRENZE, 20 OTT - Di fronte ai partner comunitari ''dobbiamo essere cosi' credibili da abbassare i tassi fino a quando essi non saranno uguali, per definizione, a quelli degli altri Paesi europei''. Il presidente del consiglio Romano Prodi lo ha detto oggi a Firenze, parlando al convegno sulla solidarieta' e lo stato sociale (organizzato dalla Caritas italiana, dal Cnca, dal periodico Regno e dal Gruppo Abele), durante il quale ha preso la parola anche il governatore della Banca d' Italia Antonio Fazio. Prodi ha ricordato che ''ogni punto in meno rappresenta 20.000 miliardi'' in meno da trovare per sanare il debito pubblico. ''Ma la riduzione del tasso d' interesse - ha aggiunto - non riguarda solo lo Stato: riguarda tutto il Paese, a cominciare dal mondo lavoro''. Il presidente del consiglio ha anche affermato che il differenziale del tasso di interesse rispetto alla Germania, ora al 2,40, ''sta ancora migliorando''. Poco prima Prodi aveva definito ''forte'' la Finanziaria ''che comporta sacrifici e che sapevo - ha aggiunto - avrebbe causato reazioni vigorose''. Tuttavia essa, sempre secondo il presidente del consiglio, indica l' unica via d' uscita per il Paese ''perche' sa che, se passa questa fase, e' salvo''. (ANSA). FBB 20-OTT-96 16:27 111 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE VOLONTARIATO: PRODI E FAZIO A CONVEGNO SU STATO SOCIALE (ANSA) - FIRENZE, 20 OTT - ''Non credete a chi dice che la crescita economica e' legata all' ingiustizia'': e' l' appello con cui il presidente del Consiglio Romano Prodi ha concluso il suo intervento al convegno ''Annunciare la carita', vivere la speranza'', organizzato a Firenze da Caritas italiana, Cnca, Il Regno e Gruppo Abele - nella sua ultima sessione in gran parte dedicato ai problemi dello stato sociale - e al quale hanno preso parte, tra gli altri, il governatore della Banca d' Italia Antonio Fazio e l' economista Mario Baldassarri. Invitato dagli organizzatori a illustrare il ''progetto Italia per uno stato sociale'' (''E dico poco'', ha esclamato scherzosamente Prodi), il presidente del Consiglio ha riservato gran parte del suo intervento al tema delle aliquote Irpef, ma ha anche toccato le questioni delle pensioni e della stabilita' politica collegata alla necessita' di un confronto fuori ''dalla stanze chiuse del palazzo''. Proprio parlando delle pensioni Prodi ha detto che esse ''non sono state toccate non per fare un piacere a qualcuno'', bensi' per fedelta' al patto in base al quale ''le pensioni non devono essere toccate fino al primo gennaio del 1998''. Tuttavia Prodi le ha definite ''il capitolo piu' difficile del bilancio dello Stato'' e ''un' anomalia rispetto agli altri Paesi europei'', dove il loro costo e' piu' basso del 4%. (SEGUE). (ANSA) - FIRENZE, 20 OTT - Per Fazio ''il modello di welfare, impostato quando il tasso di crescita dell' economia era assai elevato, e' entrato in crisi''. Ed e' quindi ''inevitabile un ripensamento dell' intervento pubblico anche nel campo sociale, concentrando le risorse sulla difesa delle fasce piu' deboli della popolazione''. Ma per il governatore della Banca d'Italia ''in un contesto di ridimensionamento dell' intervento pubblico'' proprio ''il potenziamento del privato sociale potra' contribuire ad evitare un arretramento del grado di protezione e nei servizi offerti''. Fazio ha anche ricordato le agevolazioni fiscali previste in diversi Paesi per le societa' senza fini di lucro e, in alcuni casi, anche l' attribuzione di quote di gettito erariale al privato sociale. Un settore quest'ultimo, che per il governatore ''puo' contribuire a risolvere alcune delle carenze della rete di protezione, raggiungendo aree di bisogno attualmente trascurate dallo Stato''. Accolto da reazioni contrastanti, e da qualche fischio, invece, l' interevento di Baldassarri, il quale - dopo aver definito ''una mistificazione storica sostenere che lo stato sociale sia possibile rimandando il debito al futuro'' - ha insistito sulla distinzione dello stato sociale ''ex post'', cioe' quello attuale, da quello''ex ante, che invece - ha spiegato l' economista - apre le opportunita' e consente a tutti la stessa linea di partenza''. (ANSA). FBB 20-OTT-96 18:03 112 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE FORZE POLIZIA: CONGRESSO SIAP: 'IMPEGNO GOVERNO SU UNIFICAZIONE' (ANSA) - SALERNO, 24 OTT - ''E' necessario che dal Governo dopo i cambi ai vertici dei servizi, arrivino segnali precisi per un impegno profondo nell'unificazione delle forze di polizia e nel recupero delle risorse economiche per contrastare la criminalita' organizzata''. E' quanto ha detto, nella sua relazione introduttiva, Mario Bruno Piras, segretario nazionale del S.I.A.P. (sindacato italiano appartenenti polizia) all'apertura del terzo Congresso nazionale in corso a Capaccio (Salerno) alla presenza del capo della polizia di Stato, Fernando Masone, e di don Luigi Ciotti, presidente dell'associazione ''Libera''. Il segretario del Siap ha poi elencato cifre che indicano in un milione e 113 mila miliardi il potere economico della malavita organizzata, tra cui 30 miliardi di dollari procacciati dal controllo dello smaltimento dei rifiuti tossici, 200 miliardi di dollari nella produzione di banconote false, 550 miliardi di dollari dei beni posseduti da mafia e camorra, 120 miliardi di lire dal danaro sporco riciclato, 8 mila miliardi di lire dalla prostituzione, 20 mila miliardi dall'usura, 35 mila miliardi dal traffico di droga e 7 mila miliardi di lire da totonero e scommesse. (SEGUE). (ANSA) - SALERNO, 24 OTT - Il progetto del Siap e' di abbattere ''la dispersione di energie, di mezzi, di uomini, tecnologia e risorse'', e riunire ''tutte le forze di polizia sotto un unico vertice dando loro un ordinamento civile e formando grandi branche specializzate''. Il Siap propone inoltre l'utilizzo delle ingenti risorse economiche confiscate alla criminalita': tra il 1993 e il 1995 per 7.400 miliardi e solo il 5 per cento di queste ricchesse, circa 359 miliardi, e' stato definitivamente acquisito dallo Stato''. Con lo snellimento delle forze di polizia in seguito alla riforma dell'Arma dei carabinieri, della Guardia di Finanza, della Forestale e della Polizia Carceraria, si avrebbe, secondo il sindacato, un alleggerimento delle strutture, con forti risparmi di spese, e un recupero di uomini da utilizzare nelle strade della citta' contro la microcriminalita' e il racket. Attualmente in Italia operano per la sicurezza 104 mila poliziotti, 120 mila carabinieri, 65 mila finanzieri e 43 mila guardie penitenziarie. ''Un vero esercito - ha concluso Piras - ma in una metropoli come Roma, dove operano oltre trentamila tutori dell'ordine, vi sono solo una cinquantina di Volanti. Con la riforma ce ne sarebbero 1200''. (ANSA). YNX/ARB 24-OTT-96 18:28 113 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE FORZE POLIZIA: CONGRESSO SIAP; MASONE PRUDENTE SU UNIFICAZIONE (ANSA) - SALERNO, 24 OTT - Il capo della polizia di Stato, Ferdinando Masone, nel suo intervento sul progetto avanzato dal Siap al congresso nazionale di Paestum, di unificazione delle forze dell'ordine, ha affermato che ''il problema e' molto delicato e bisogna procedere con la massima prudenza''. ''L'idea va rispettata, ma verificata con gli altri''. Masone si e' dichiarato favorevole alla confisca dei beni della criminalita' e alla loro riutilizzazione, dopo la sentenza definitiva, attribuendo ai prefetti la gestione dell'assegnazione dei beni. Sono intervenuti anche monsignor Antonio Riboldi e don Luigi Ciotti, che oltre a sostenere la necessita' di collaborare con le forze dell'ordine da parte dei cittadini, hanno sottolineato anche una maggiore sensibilizzazione della classe politica. Per il maresciallo Cariglia, rappresentante del Cocer (consiglio centrale di rappresentanza dei carabinieri), la distinzione dei corpi deve rimanere, perche' ''il pluralismo delle forze di polizia e' garanzia per la democrazia, e, soprattutto, perche' il popolo italiano vuole che l'Arma rimanda cosi' com'e', ossia forza di polizia a ordinamento militare''. Cariglia ha concluso sostenendo la necessita' di riforma del codice di procedura penale, di guardare con piu' attenzione al pentitismo, ''diventato ormai uno sport nazionale'', e al garantismo ''che finisce in molti casi per tutelare i delinquenti''. (ANSA). YNX-CER/ARB 24-OTT-96 20:50 114 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE DIRITTI UMANI:'MANIFESTO' AMNESTY PER TRIBUNALE INTERNAZIONALE (ANSA) - ROMA, 30 OTT - A sostegno dell'istituzione di un Tribunale penale internazionale permanente, la sezione italiana di Amnesty international lancia un ''Manifesto'' con il quale si ''appella'' ai governi di tutto il mondo e a tutti gli Stati membri dell'Onu perche' venga ''sostenuta'' l'istituzione del Tribunale. Un Tribunale il cui statuto gia' allo studio sia ''ulteriormente migliorato per consentire di perseguire in modo concreto ed efficace i propri fini istituzionali''. ''La scarsa determinazione con cui gli Stati membri delle Nazioni unite hanno sinora affrontato la porposta di istituire un Tribunale penale internazionale permanente - osserva Carla Gottardi, presidente della sezione italiana dell'Associazione umanitaria - li rende ogni giorno piu' sempre piu' complici di tutte le atrocita' e dei crimini di cui l'umanita' e' stata ed e', anche in queste ore, testimone''. Amnesty international ''auspica'' che il governo italiano ''che piu' volte si e' espresso in favore del Tribunale, rendendosi anche disponibile ad ospitare la Conferenza internazionale istitutiva, sappia attivarsi in modo fermo e determinato nei confronti di altri governi, forte - precisa il comunicato - di un'opinione pubblica conventa dell'importanza di aggiungere questo decisivo anello mancante al sistema di giustizia internazionale''. Tra i primi firmatari del Manifesto: Norberto Bobbio, Giovanni Conso, Valentino Castellani, Luigi Ciotti e Gianni Vattimo. (ANSA) FG 30-OTT-96 13:35 115 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE FINTA ESECUZIONE PROSINDACO VENEZIA: MANIFESTAZIONE A MARGHERA (ANSA) - MARGHERA (VENEZIA), 31 OTT - Piu' di cinquecento persone si sono strette questa sera a Marghera attorno al prosindaco di Venezia Gianfranco Bettin, per esprimergli solidarieta' dopo l' episodio di intimidazione denunciato l' altra sera dal prosindaco veneziano. Decine di lavoratori, ma anche intere famiglie, hanno voluto dire ''no alle intimidazioni'', come recitava lo slogan coniato dal Comune di Venezia per invitare i cittadini a partecipare alla manifestazione. Presenti, tra gli altri, il Patriarca di Venezia Marco Ce', il sindaco Massimo Cacciari, il prefetto Giuseppe Troiani, e i rappresentanti dei vari gruppi politici e delle forze sindacali. Cacciari ha fatto precedere il proprio intervento dalla lettura di una lettera di solidarieta' inviata da don Luigi Ciotti del gruppo Abele. Sostegno a Bettin e' stato espresso dagli assessori Cesare Campa e Anna Furlan, rispettivamente per la Regione e la Provincia di Venezia. Il prefetto ha ribadito che da parte delle forze dell' ordine non manchera' una risposta adeguata, annunciando l' attuazione da novembre di un piano di controllo del territorio, con particolare riferimento alle aree urbane. Alla fine della manifestazione ha preso la parola lo stesso Bettin, il cui intervento e' stato accolto con un prolungato applauso. Il prosindaco ha riferito di aver ricevuto attestati di solidarieta' anche dai sindaci Rutelli e Bassolino. (SEGUE). (ANSA) - MARGHERA (VENEZIA), 31 OTT - Solidarieta', inoltre, dal capo della Procura di Palermo, Giancarlo Caselli. Il prosindaco ha detto, inoltre, di non ritenere che l' episodio di cui e' stato vittima rappresenti un salto di qualita' della malavita locale. ''Il salto - ha affermato - c' e' stato da tempo con la banda Maniero, annodando i legami con le mafie classiche e le nuove mafie importate dall' estero''. Bettin ha sostenuto che questo salto di qualita' ''non e' stato molto colto a Roma, usando Roma come metafora del centro''. Infine ha ammesso di sentirsi molto piu' stanco e provato di ieri. (ANSA) XCD-/FC 31-OTT-96 20:51 116 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE AIDS: DOMANI MANIFESTAZIONE ASSOCIAZIONI PER ''SVOLTA'' (ANSA) - ROMA, 22 NOV - Gran parte delle associazioni impegnate nella lotta all'Aids manifesteranno domani a Roma di fronte al ministero della Sanita' per ''chiedere una svolta radicale'' nelle politiche contro la malattia. Fra le associazioni che aderiranno all'iniziativa c'e' la Lila, il Gruppo Abele, l'Arci. A 14 anni dalla comparsa in Italia del virus e a pochi giorni dalla giornata mondiale di lotta all'Aids, - si legge in una nota delle associazioni - ''vogliamo denunciare ancora una volta come la stragrande maggioranza dei fondi stanziati, circa 2.700 miliardi, non siamo mai giunti alle destinazioni prestabilite, in particolare per quanto riguarda la legge 135 del '90'', la legge per l'Aids. Le associazioni hanno anche ricordato che non sono mai stati realizzati i 7.000 posti letto previsti, non e' mai stata attivata un'adeguata assistenza domiciliare e ''poco o nulla'' e' stato investito nella creazione delle case alloggio. (ANSA). BR 22-NOV-96 18:06 117 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE AIDS: SIT-IN ASSOCIAZIONI, IMPEGNO MINISTERO SU ASSISTENZA (ANSA) - ROMA, 23 NOV - Il ministero della Sanita' si e' impegnato a recuperare i fondi per i nuovi farmaci contro l'Aids, a potenziare il sistema di assistenza basato sulle casealloggio, ad ''andare a fondo'' con la commissione di inchiesta sull'uso dei fondi per combattere la malattia. Sono questi i primi risultati, ha spiegato il responsabile della Lila (lega per la lotta all'Aids) Vittorio Agnoletto, ottenuti dopo l'incontro con la segreteria del ministro della Sanita', Rosy Bindi, che ha consegnato un documento di impegno alle associazioni che oggi manifestato davanti la sede del dicastero. Agnoletto, ha spiegato che e' stato anche concordato un incontro a breve con il ministro e che il prossimo passo sara' appunto quello di ''vigilare che quanto promesso oggi venga mantenuto''. Le associazioni, con lo slogan ''L'Aids e' la nostra malattia, non il vostro business'' hanno ribadito la denuncia sul mancato utilizzo dei fondi stanziati nel '90 (circa 2.700 miliardi), la mancata realizzazione delle case alloggio, l'assenza di assistenza domiciliare. Alla manifestazione organizzata dalla Lila, che proseguira' di fronte al carcere di Regina Coeli, hanno partecipato numerose associazioni impegnate nella lotta all'Aids come il Gruppo Abele, il Coordinamento Nazionale delle Comunita' di accoglienza (Cnca) e quello delle case-alloggio (Cica). (ANSA). BR 23-NOV-96 14:09 118 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE AIDS: DON CIOTTI RACCONTA LA STORIA DI PAOLO (ANSA) - ROMA, 26 NOV - Don Luigi Ciotti comincia dal prossimo numero la collaborazione con il settimanale ''Famiglia Cristiana''. La sua rubrica si chiama ''Le strade del Vangelo'' e sara' attenta, assicura il settimanale, ''alla concretezza dell'esperienza cristiana''. Nel primo articolo don Ciotti racconta la storia-simbolo di Paolo, un giovane ammalato di Aids. Dopo essersi scoperto sieropositivo, questi vive dapprima il momento della disperazione, con la perdita degli affetti, poi la solitudine dell'ammalato abbandonato a se stesso, fino a riscoprire la solidarieta' in una delle case alloggio gestite da gruppi del volontariato laico e cattolico. ''Un viaggio verso il termine della notte - scrive Don Ciotti - difficile da accettare. Ma anche un momento di riconciliazione: mentre gli occhi si chiudono il cuore si sveglia. Per molti di noi succede l'opposto''. (ANSA) KIQ 26-NOV-96 19:40 119 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE STUPEFACENTI: GRUPPO ABELE REPLICA A GASPARRI E GIOVANARDI (V. STUPEFACENTI: GASPARRI E GIOVANARDI, DON ...' DELLE 17,19) (ANSA) - ROMA, 29 NOV - ''Gasparri e Giovanardi dimostrano assai poca pacatezza e una scarsissima informazione''. Ad affermarlo e' il Gruppo Abele che rispondendo a quello che definisce ''un attacco gratuito a don Ciotti'' ricorda come il gruppo ha ''un'attivita' di accoglienza e sostegno terapeutico consistente''. ''Da gennaio '96 - si spiega nella nota - il servizio di pronta accoglienza ha preso in carico 603 persone, mentre le nostre comunita' ne hanno accolte 400. I servizi per persone alcoliste hanno accolto quest'anno 150 persone e hanno avuto oltre 5 mila contatti e colloqui di sostegno''. ''L'unita' di strada che il gruppo Abele gestisce con la Usl di Torino in un anno ha incontrato 1.678 persone, di cui 400 sono state inviate ai servizi pubblici e del privato sociale (in un'ottica di cooperazione e non di assurda 'concorrenzialita'). I contatti sono stati oltre 43 mila perche' le persone sono tornate piu' volte. Nello stesso periodo l'equipe dell'unita' di strada ha salvato da overdose 95 persone''. Il gruppo Abele che aderisce al Coordinamento delle comunita' di accoglienza (Cnca) ricorda inoltre l'impegno di don Ciotti contro le mafie e il narcotraffico attraverso l' associazione 'Libera'. ''Spiace conclude la nota - essere costretti a puntualizzare i risultati del proprio impegno e invitiamo Gasparri e Giovanardi a riflettere sul fatto che la comunita' e' solo una delle risposte alla tossicodipendenza''.(ANSA) AU 29-NOV-96 19:07 120 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE ANTIMAFIA: DEL TURCO PRESIDENTE; DON CIOTTI (ANSA) - ROMA, 5 DIC - Sulla designazione di Ottaviano Del Turco a presidente della Commissione antimafia, don Luigi Ciotti, a margine di una conferenza stampa sul fenomeno della 'tratta' delle donne nella prostituzione ha affermato: ''non facciamo una questione di nomi ma forse avremmo preferito qualcuno che avesse gia' esperienza in questo campo''. ''Forse ha dichiarato don Ciotti - sarebbe stato giusto chiamare a presiedere una commissione cosi' importante un esperto''. ''Da tempo registriamo segnali molto inquietanti nel Paese - ha proseguito Ciotti - a cui speriamo questa commissione sappia dare risposte''. ''Di certo c'e' che in Italia oggi - ha concluso il sacerdote - esiste 'Libera' l'associazione che, attraverso 200 gruppi, vuole contrastare la cultura della mafia e che mordera' le istituzioni competenti chiedendo conto di cio' che fanno''. (ANSA) AU 05-DIC-96 14:48 121 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE PROSTITUZIONE: IL 'BOOM' DELLE STRANIERE, UNA LEGGE DI MERCATO (ANSA) - ROMA, 5 DIC - Una legge di mercato vuole che aumentando la domanda aumenti l'offerta e i prezzi scendano. E' per questo che la prostituzione di donne immigrate e' arrivata a livelli di guardia, con un numero stimato tra 19 e 26 mila unita'. E' nei confronti dei clienti, dunque, secondo la Caritas, il gruppo Abele e Migrantes, che bisogna agire, senza fotografie, ma rendendoli consapevoli che alimentano la ''tratta delle schiave''. E' indispensabile inoltre applicare la legge Merlin in quelle parti che consentono di punire lo sfruttamento. In occasione di un seminario, che si terra' a Roma, nei prossimi due giorni sulla ''tratta degli esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale'', le associazioni di volontariato, da sempre impegnate nel campo dell' emarginazione, hanno fornito i dati di questo fenomeno ''sul quale - ha dichiarato il direttore della Caritas, don Elvio Damoli - la Chiesa non puo' tacere''. Le stime, secondo il sociologo Maurizio Ambrosini, che sulla prostituzione delle immigrate ha pubblicato una ricerca, solo nel Lazio sono di 5 mila donne, ridotte in schiavitu' e obbligate a prostituirsi, di cui 2.500 a Roma. Altre 4.500 risultano in Lombardia la maggior parte delle quali, circa 2.500, sono a Milano. E' con l'arrivo di nigeriane e albanesi, negli anni '92 -'94 che e' esploso il 'boom' della prostituzione straniera”. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 5 DIC - ''Molte arrivano ignare, altre coscienti di cio' che vengono a fare - ha detto Ambrosini nessuna sa' la violenza a cui sara' sottoposta e lo stato di schiavitu' in cui sara' costretta a vivere, pena la morte''. La repressione nei confronti di questi criminali, secondo le associazioni, ''scatta solo in presenza di una denuncia da parte delle vittima che se non ha futuro non alzera' mai il capo''. Dei 222 minori stranieri ricoverati in istituta a Milano nel '95, secondo i dati forniti, i due terzi (per la maggior parte femmine tra i 12 e i 16 anni avviate alla prostituzione) sono scappati dopo pochi giorni. '' E' necessario, dunque - e' stato detto - spezzare il terrore che lega le vittime agli sfruttatori''. ''La possibilita' di ottenere il permesso di soggiorno per chi denunciava i responsabili della 'tratta' - ha detto don Luigi Ciotti - e' scomparsa dal decreto sull' immigrazione, mentre pensiamo sia uno strumento indispensabile per aiutare queste donne, cosi' come e' necessario avviare programmi di cooperazione nei Paesi d' origine per il reinserimento delle donne che vogliono tornare''. ''In Italia ha detto Ciotti - si vende e si compra tutto, anche i bambini. Bisogna far capire ai clienti, a caccia di minorenni, che pagano tre volte di piu' per avere rapporti senza preservativo e prestazioni violente, che sfruttano delle schiave e arricchiscono la criminalita' organizzata''. (ANSA) AU 05-DIC-96 16:17 122 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: DIBATTITO A PALERMO; 'APPLICARE LEGGE CONFISCA BENI' (ANSA) - PALERMO, 7 DIC - L' attuazione delle norme applicative della legge 109 del '96, sulla confisca dei beni mafiosi, e' stata chiesta da tutti i partecipanti al dibattito sul tema ''Oltre la repressione penale verso la solidarieta' sociale'', organizzato da Magistratura democratica, comitato Dossetti e associazione Libera, che si e' svolto nell'auditorium ''Giuseppe Di Matteo'', a Palermo. Don Luigi Ciotti ha detto che ''bisogna spingere affinche' la legge abbia le norme applicative e proporre una normativa per la confisca dei beni frutto di corruzione''. Il sostituto procuratorre della Dda, Franca Imbergamo, ha lanciato l' allarme sullo stato di attuazione della legge dicendo che ''mancano le strutture burocratiche per attuarla''. Il prefetto di Palermo Luigi Damiano, ha rivelato di aver dato ''80 pareri su beni confiscati, ma solo tre sono stati assegnati''. ''Ci sono - ha aggiunto - evidenti difficolta' negli altri uffici preposti''. L' ex magistrato a Palermo ed ex deputato progressista, Giuseppe Di Lello, ha invece posto il problema di una normativa che separi le figure del pentito e del testimone. Al dibattito hanno partecipato anche Rita Borsellino, sorella di Paolo, Giampiero Rasimelli, presidente dell' Arci, don Gino Sacchetti, responsabile dell' opera don Calabria a Termini Imerese, il segretario regionale della Cgil Filippo Panarello ed i docenti della facolta di Giurisprudenza a Palermo Alessandro Garilli e Fulvio Vassallo Paleologo. (ANSA). KIM 07-DIC-96 14:13 123 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE MAFIA: DON CIOTTI, 'INQUIETA LA POVERTA' DELL' INFORMAZIONE' (ANSA) - PALERMO, 7 DIC - ''C'e' una poverta' che inquieta ed e' quella dell' informazione. Le insinuazioni, gli attentati scritti, lo scavare in un certo modo, contro i magistrati che rischiano, che lavorano seriamente per la giustizia, sono dati inquietanti''. Lo ha detto Don Luigi Ciotti, presidente del cartello di associazioni ''Libera'' al dibattito sul tema: ''Oltre la repressione penale, verso la solidarieta' sociale'', nell' auditorium ''Giuseppe Di Matteo'', nel quartiere Brancaccio Palermo. Don Ciotti ha fatto riferimento anche ad un articolo uscito nello scorso numero del settimanale ''Panorama'' sul procuratore Gian Carlo Caselli. Il presidente di Libera ha poi spiegato: ''Non bisogna generalizzare. La maggior parte dei giornalisti e' gente seria. Ma ci sono troppi giornalisti a libro paga di qualcuno in questo momento. Allora certi attacchi, certe ambiguita' che si creano in un momento cosi' difficile contribuisce a non far comprendere alla gente i termini esatti dei problemi''. ''L' informazione rincorre molto cio' che fa spettacolo - ha proseguito - l' emotivita' sociale, tende a mettere gli uni conto gli altri, si demoliscono in fretta le persone. Credo che ci voglia un coraggio serio di documentazione, una volonta' di essere uomini liberi, affinche' la gente possa comprendere e soprattutto fare in modo che non si occultino le ragioni dei problemi''. (ANSA). KIM 07-DIC-96 13:43 124 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE SCUOLA: IN 500 A ROMA PER 'MEETING DEGLI STUDENTI', UDS (ANSA) - ROMA, 7 DIC - Almeno 500 studenti si sono riuniti oggi a Roma, nel ''primo meeting degli studenti e delle studentesse''. All'incontro, organizzato dall'Unione degli studenti (Uds), hanno partecipato Pietro Ingrao, don Luigi Ciotti e il segretario generale della Federazione per le politiche formative della Cgil, Andrea Ranieri. Lo ha reso noto uno dei leader dell'Uds, Walter Schepis, aggiungendo che nel meeting sono rappresentati studenti di tutta Italia, da Messina a Torino. L'incontro, intitolato ''Il futuro inizia qui'', e' nato sotto la spinta di una ''forte critica sia al governo che al ministro per l'Universita' e la ricerca, Luigi Berlinguer''. Almeno due, ha detto Schepis, i temi del dibattito. Il primo riguarda direttamente il fronte scolastico, dove i problemi piu' urgenti sono il riconoscimento dello statuto dei diritti degli studenti e la pari rappresentanza di studenti e insegnanti negli organi collegiali. ''Questioni - ha detto Schepis - sulle quali finora Berlinguer ha parlato tanto senza produrre fatti reali''. Il secondo tema riguarda piu' in generale le politiche giovanili, sulle quali l'azione del governo Prodi e' stata ''insufficiente e lacunosa'', ha detto Schepis. Per l'esponente dell'Uds e' inoltre ''drammatico che non sia stata ancora organizzata una conferenza nazionale sull'occupazione giovanile''. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 7 DIC - Critiche, infine, anche alla legge finanziaria. Per Schepis ''il taglio delle risorse per la scuola, pari a cinquemila miliardi in tre anni, e' il segnale piu' eloquente che ci si trova davanti ad una generazione che ha deciso di non investire sui giovani e che, di conseguenza, non vuole investire sul proprio futuro''. (ANSA). BG 07-DIC-96 17:41 125 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE STUPEFACENTI: COORDINAMENTO CITTA' PER LEGALIZZAZIONE (ANSA) - ROMA, 15 DIC - ''Riparte da Catania l' iniziativa per il superamento dell' attuale legge proibizionista e punizionista in materia di droghe, a favore di nuove politiche di sperimentazione, riduzione del danno e legalizzazione delle droghe leggere''. Questo quanto emerso dal convegno svoltosi a Catania dal titolo ''Il finesecolo delle droghe in Europa: nuove politiche, nuovi servizi, nuovi diritti, nuove leggi'', promosso dal Forum Droghe e dal Comune di Catania che si e' concluso, hanno riferito gli organizzatori, con ''la proposta di un coordinamento delle citta' che hanno approvato le mozioni critiche verso l' esperienza della legge 'Iervolino-Vassalli'''. Durante la tavola rotonda finale, introdotta da Don Luigi Ciotti, l' on. Franco Corleone (Verdi), primo firmatario della proposta di legge per la ''legalizzazione dei derivati della cannabis indica'', ha fatto il punto della situazione in Parlamento. ''Sono ben 118 i deputati di maggioranza e opposizione - ha riferito Corleone - che ad oggi hanno sottoscritto il testo per fare nel nostro Paese, con una legge, cio' che in Olanda, da oltre 20 anni, fanno con la tolleranza. Il primo fondamentale obiettivo che intendiamo raggiungere e' di sottrarre all' illegalita' del mercato clandestino gli oltre 3 milioni di italiani che consumano hascish e marijuana''. Tra gli ultimi firmatari Vittorio Sgarbi, Roberto Maroni, Michele Salvati e Fabio Mussi. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 15 DIC - ''Dopo Torino, Venezia e Genova - ha detto Corleone - un numero sempre crescente di amministrazioni locali verificano ogni giorno sul proprio territorio, il fallimento e le nefaste conseguenze di una legge che mette sullo stesso piano, quello dell' illegalita', i consumatori di tutte le droghe, senza distinzione, e ne chiedono il superamento, affermando la necessita' di intraprendere nuove forme di sperimentazione su un fenomeno sociale cosi' diffuso e complesso come quello delle droghe. Dinanzi alla nascita di un coordinamento di queste citta' - ha aggiunto - Camera e Senato hanno l' obbligo di assumersi la responsabilita' di dare vita ad un dibattito sereno e non ideologico. Questo e' cio' che chiedo: che il dibattito in corso nelle citta' trovi spazio e dignita' anche in Parlamento''. In merito alla sentenza del Consiglio di Stato che ha affermato l' incompatibilita' tra droga e servizio civile, il presidente del Forum Droghe, Grazia Buffa, ha affermato: ''L' equazione consumatore di droghe uguale criminale e' culturalmente figlia di questa legge repressiva che tanti guasti ha prodotto nella nostra societa'''. (ANSA). COM-GU 15-DIC-96 16:04 126 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RAI: 'REGALO DI NATALE' PER AIUTARE IL 'GRUPPO ABELE' (ANSA) - ROMA, 16 DIC - E' interamente dedicata ad una piu' che meritoria azione di sostegno al ''Gruppo Abele'' di Don Ciotti la nuova edizione di ''Regalo di Natale'', la trasmissione di Raiuno che, presentata oggi alla stampa, segna uno dei tradizionali appuntamenti con la solidarieta' della rete e andra' in onda in prima serata il 19 dicembre e il quattro gennaio. A condurre le due serate realizzate in collaborazione con l' ente nazionale Circhi e ospitate dal Circo Medrano saranno rispettivamente Mara Venier e Milly Carlucci. Alla base dello spettacolo c' e' la raccolta di fondi a favore del Gruppo Abele, autentico punto di riferimento per il volontariato, impegnato da trent' anni in una complessa azione di solidarieta' e che oggi si trova ad affrontare una situazione economica cosi' grave da metterne in discussione la stessa sopravvivenza. Il sistema di raccolta di fondi avverra' attraverso il televoto: a sostenere la campagna a favore del Gruppo Abele ci sono personaggi come Claudio Baglioni, Gigi Proietti, Max Biaggi, la nazionale cantanti, Nino Manfredi, Bruno Vespa, Luca Giurato, Nino Frassica, Wendy Windham, Tiberio Timperi, Giampiero Galeazzi, Katia Ricciarelli, Raoul Bova che, nel corso delle due puntate, si produrranno in numeri circensi che serviranno a sensilizzare i telespettatori a partecipare alle offerte a favore del Gruppo Abele. (SEGUE). (ANSA) - ROMA, 16 DIC - ''Sono sempre stato restio alle passerelle, forse sbagliando, perche' la complessita' dell' attivita' del Gruppo Abele non e' conosciuta - ha detto Don Ciotti - Mi rendo conto che e' difficile trovare il consenso quando si combattono i vari tipi di mafia e ci si occupa di prostituzione, malati di Aids, tossicodipendenti, alcolizzati, carcerati. Vorremmo far sapere che il nostro impegno e' strettamente collegato alla giustizia, non a caso ci occupiamo anche delle vittime dell' emarginazione, come i familiari dei malati, dei mafiosi e delle vittime della mafia o i poveri rapinati. Purtroppo oggi le offerte servono a stento a pagare gli interessi passivi accumulati con le banche''. ''Il debito ammonta a tre miliardi'' ha ricordato il prof. Conso, presidente della Fondazione Gruppo Abele, Gli artisti che parteciperanno alla trasmissione, realizzata dalla Publispei, percepiranno un gettone di cinque milioni. ''Il gettone e' uguale per tutti e molti nelle passate edizioni lo hanno devoluto in beneficienza'' ha detto Carlo Bixio della Publispei. La Venier e la Carlucci hanno annunciato la decisione di devolvere il loro compenso. ''Raiuno - ha detto il capostruttura Mario Maffucci - ha diminuito il numero di iniziative benefiche: in questo ambito e' necessaria una normativa. Raiuno si impegnera' in un numero ridotto di iniziative qualificate, delle quali questa a favore del Gruppo Abele rappresenta l' esempio migliore''. (ANSA). BIA 16-DIC-96 17:21 127 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RAI:LETTERA DEPUTATI ANTIDROGA A SICILIANO SU 'REGALO DI NATALE' (ANSA) - ROMA, 17 DIC - Estendere i benefici e ripartire i fondi che verranno raccolti dalla trasmissione 'Regalo di Natale' a tutte le comunita' di recupero e non soltanto al 'Gruppo Abele' di don Luigi Ciotti ''per evitare che i cittadini offrano il loro contributo di solidarieta' per fini diversi da quelli per i quali intendono contribuire''. E' questa la richiesta avanzata, in una lettera inviata al presidente della Rai, dal capogruppo dei deputati del CCD-CDU, Carlo Giovanardi, dal coordinatore dell'esecutivo di AN, Maurizio Gasparri, dal capogruppo di Rinnovamento Italiano alla Camera, Diego Masi, e dal presidente della commissione Finanze di Montecitorio, Giorgio Benvenuto. I parlamentari, a nome del 'Gruppo interparlamentare per la lotta alla droga', denunciano a Siciliano l'esclusione dall'iniziativa di quattro comunita' religiose per il recupero dei tossicodipendenti (quelle di don Gelmini, don Mazzi, don Benzi e don Picchi) e di quella laica di San Patrignano. ''Riteniamo inammissibile - concludono - che la tv pubblica, alla vigilia di un referendum che dovra' decidere sulla proposta di liberalizzare le droghe leggere, assuma un atteggiamento cosi' unilaterale, sostenendo una delle poche comunita' che non si oppongono con decisione a questa, per noi sciagurata, proposta''. (ANSA) PH 17-DIC-96 19:54 128 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RAI: SICILIANO RISPONDE A DEPUTATI SU 'REGALO DI NATALE' (V. 'CAMERA: RAI, GIOVANARDI E GASPARRI..' DELLE 12.05 CIRCA) (ANSA) - ROMA, 18 DIC - Con una lettera all'on. Carlo Giovanardi, presidente del gruppo parlamentare Ccd-Cdu, il presidente della Rai Enzo Siciliano ha spiegato i criteri adottati per la trasmissione ''Regalo di Natale''. ''La trasmissione - scrive Siciliano - ha avuto fin dall' inizio un unico destinatario, sia perche' i telespettatori potessero ben individuare l'indirizzo dei loro generosi interventi, sia per non frammentarli. Nel 1994 il destinatario fu la Croce Rossa, in favore delle popolazioni aluvionate, nel 1995 Telefono azzurro, che attraversava una situazione di crisi. Per il 1996 la Rai ha scelto il Gruppo Abele, del quale ricorrono i trenta anni di fondazione''. Siciliano aggiunge poi alcune informazioni sull'attivita' di volontariato, che hanno motivato la scelta della Rai, ''che non intende sottovalutare altre benemerte organizzazioni'': con 150 operatori a tempo pieno e 200 collaboratori, l' impegno centrale di Abele non riguarda la tossicodipendenza ma piu' segnatamente l' attivita' di accoglienza con 14 strutture sul territorio dedicate a alcolisti, malati termiali di Aids, bambini sieropositivi e famiglie; altro importante settore quello delle attivita' culturali, con una casa editrice, un centro studi, ''l'universita' della strada''. ''L'intera attivita' sottolinea il presidente Rai - e' assoggettata a bilanci pubblici, sui quali vigila la Regione Piemonte.'' (ANSA). GIA 18-DIC-96 15:31 129 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RAI: DEPUTATI REPLICANO A SICILIANO SU ''REGALO DI NATALE'' (V. ''RAI: SICILIANO RISPONDE A DEPUTATI..'' DELLE 15,30 CIRCA) (ANSA) - ROMA, 18 DIC - ''La sua cortese risposta, conferma tutte le nostre preoccupazioni e riserve sulla vicenda della trasmissione 'regalo di Natale', in programma sulle reti Rai''. Cosi' Giovanardi, Pisanu, Gasparri, Masi e Benvenuto hanno cosi' replicato a Enzo Siciliano il quale ha spiegato i criteri adottati per la trasmissione. ''I precedenti citati nella sua lettera richiamano, infatti, un ente pubblico che svolge un ruolo istituzionale su tutto il territorio nazionale (la Croce Rossa Italiana) ed un' iniziativa unica nel suo genere (il Telefono azzurro). Viceversa - hanno aggiunto i deputati - la descrizione che Lei fa dell' attivita' del Gruppo Abele puo' facilmente essere ripetuta per tanti altri soggetti e comunita' che operano nel campo del volontariato. In piu', don Ciotti puo' soltanto aggiungere un legittimo, ma discutibile, impegno politico sul tema della riduzione del danno e della liberalizzazione delle droghe leggere, che non puo' essere 'premiato' dalle tv di Stato alla vigilia di un referendum popolare sulla materia. Per questo insistiamo con fermezza nell' invitarLa a devolvere quanto raccolto nella trasmissione a favore di tutte le comunita' di recupero, in attesa di un indifferibile regolamentazione dei meccanismi della beneficenza promossa e gestita dalla tv di Stato, che chiediamo alla commissione di Vigilanza sulla Rai di mettere urgentemente all' ordine del giorno''. (ANSA). SN/BIM 18-DIC-96 18:17 130 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RAI: LETTERA MELUZZI A DON CIOTTI SU ''REGALO DI NATALE'' (ANSA) - ROMA, 18 DIC - Il sen. Alessandro Meluzzi (Fi) ha reso noto di avere scritto una lettera a Don Ciotti sulla trasmissione ''Regalo di Natale'' che andra' in onda domani sulla Rai e nella quale verra' aperta una sottoscrizione a favore della comunita' ''Gruppo Abele''. ''Caro Don Ciotti, conosco da circa un ventennio - scrive Meluzzi - il tuo impegno e la tua sensibilita' sui temi dell'emarginazione e della lotta contro l'indifferenza, ma conoscono soprattutto la tua sensibilita' sui temi della giustizia, in tutti i sensi, e sul non voler diventare un comodo paravento di operazione di regime. Non permettere che l'impegno del gruppo Abele finisca come un carrozzone alimentato con metodi di monopolio da una Rai che non vuole sentire le ragioni di tutti. Sono certo che sarai tu ad interrompere questa polemica, rinunciando ad essere l'unico beneficiario dell'operazione Siciliano-Ulivo. Neppure Craxi era tanto esclusivo nella scelta dei suoi interlocutori. Sono certo che rinuncerai ad una cosa sentita come ingiusta da molti italiani. Gli altri organismi del volontariato - conclude Meluzzi - te ne saranno grati, ma soprattutto avrai dato un contributo ad un Paese che ha piu' bisogno di dialogo e di saggezza che di arroganza e pervicace occupazione di spazi e di potere''. (ANSA). CSS/MRC 18-DIC-96 21:40 131 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RAI: PAISSAN REPLICA A GIOVANARDI SU GRUPPO ABELE (ANSA) - ROMA, 18 DIC - ''La Rai fa benissimo ad organizzare una trasmissione a sostegno del gruppo Abele, uno dei gruppi piu' impegnati nel volontariato sociale''. Cosi' Mauro Paissan (Verdi), vicepresidente della commissione di vigilanza, ha replicato, in una nota, a Carlo Giovanardi, capogruppo del CcdCdu alla Camera, che ieri aveva inviato una lettera al presidente della Rai Enzo Siciliano, lamentando che i fondi raccolti nella trasmissione ''Regalo di Natale'' sarebbero andati ''al gruppo Abele di don Luigi Ciotti''. ''Il servizio pubblico radiotelevisivo - ha aggiunto Paissan - dedica spesso trasmissioni e spazi televisivi a gruppi e associazioni di volontariato: basti pensare a Telethon, alle presenze domenica di don Mazzi, alle dirette televisive di S.Patrignano e cosi' via. E molto di piu' dovrebbe fare in questo settore. Preoccupazione della Rai - ha aggiunto - deve semmai essere quella di rappresentare l'intero arco delle esperienze associative, senza discriminazioni''. ''L'on.Giovanardi - ha concluso Paissan - per meschini interessi politici invoca invece la messa al bando di un'associazione che molto fa in tema di marginalita' sociale. La sensibilita' dei telespettatori sara' sicuramente maggiore''. (ANSA). KIE/FV 18-DIC-96 16:58 132 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RAI: RAFFAELLI E GIULIETTI REPLICANO E STORACE E GASPARRI (ANSA) - ROMA, 18 DIC - I deputati della Sinistra Democratica Giuseppe Giulietti e Paolo Raffaelli hanno replicato alle affermazioni di Francesco Storace e di Maurizio Gasparri sulla Rai. ''Storace spara a zero su Liliana Cavani, Gasparri fa altrettanto contro la Rai che ha deciso di dare voce alla limpida battaglia antidroga del gruppo Abele: ci sembra - hanno affermato - che fra i settori oltranzisti del Polo, quelli che hanno digerito a fatica l' accordo di ieri, ci sia una grande voglia di mettere sotto tutela l' informazione''. ''Capiamo che quest' ansia di Minculpop - hanno sottolineato - sia presente in chi, ai tempi della gestione Moratti, ha fatto di tutto per realizzare un' informazione a senso unico, improntata a una logica di dominio delle redazioni. Ci piacerebbe tuttavia sapere cosa ne pensano i liberali del Polo, quelli che hanno per settimane messo sotto tiro la Rai, accusandola di essere strumento dell' Ulivo''. I due parlamentari hanno quindi fatto riferimento ai dati di novembre dell' osservatorio di Pavia e hanno spiegato che ''si vede che il leader del partito piu' in onda e' il cavalier Berlusconi e la forza politica in testa alle classifiche di minutaggio e' Forza Italia. Sarebbe bene, soprattutto dopo il voto di ieri, recuperare un po' di equilibrio perche' tanto, sia chiaro, la commissione di vigilanza non diventera' un commissariato politico''. (ANSA). CLG 18-DIC-96 16:04 133 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RAI: DOMANI 'REGALO DI NATALE';COMUNITA' SOLIDALI CON DON CIOTTI (V. 'CAMERA: RAI; GIOVANARDI E GASPARRI... ' DELLE 12.05 CIRCA) (ANSA) - ROMA, 18 DIC - I 'preti contro la droga' approvano l' iniziativa della Rai che domani dedica la trasmissione di beneficienza 'Regalo di Natale' ai 30 anni del 'Gruppo Abele'. Don Gelmini (Comunita' Incontro), don Antonio Mazzi (Gruppo Exodus), don Oreste Benzi (Comunita' Papa Giovanni XXIII), don Mario Picchi (Centro italiano di Solidarieta') e don Vinicio Albanesi (Coordinamento nazionale comunita' di accoglienza) intervengono cosi' nella polemica sollevata, ieri, da alcuni deputati del 'Gruppo interparlamentare per la lotta alla droga' che con una lettera invitavano il Presidente della Rai a ripartire i fondi che verranno raccolti nel corso della trasmissione tra tutte le comunita' di recupero non assegnandoli solo al Gruppo Abele. I responsabili delle comunita' cui secondo il 'Gruppo interparlamentare' sarebbero dovuti andare parte dei fondi si dicono, invece, d' accordo a destinare tutti i contributi che arriveranno a don Ciotti ''nella consapevolezza e nel rispetto dell' opera svolta dal Gruppo da lui guidato e nella certezza che occasioni come queste, comunque preziose, possano sostenere in un prossimo futuro anche altre associazioni e comunita' impegnate in prima fila nella difficilissima lotta in favore dell' Uomo libero dalla droga''. (ANSA). AU 18-DIC-96 16:56 134 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RAI: DOMANI 'REGALO DI NATALE' PER FONDI A GRUPPO ABELE (V.'RAI: SICILIANO RISPONDE A DEPUTATI SU ...' DELLE 15,31) (ANSA) - ROMA, 18 DIC - Claudio Baglioni, Milly Carlucci, parte del cast di ''Domenica in'' (Roncato, Casella, Giurato, Salvatori, Giustini, Galeazzi), Idris, Gigi Proietti, Carmen Russo, Tiberio Timperi e Bruno Vespa parteciperanno domani alle 20,40 su Raiuno alla trasmissione ''Regalo di Natale'' presentata da Mara Venier in diretta dal circo Medrano a Roma. Gli ospiti si esibiranno in numeri circensi per incentivare gli spettatori a fare le loro offerte di beneficenza al gruppo Abele di don Luigi Ciotti, fondato a Torino 30 anni fa, che si trova in gravi difficolta' economiche e rischia la chiusura. In questi giorni diverse sono state le prese di posizione contro la scelta di raccogliere fondi per un'unica associazione, quella di Don Ciotti. Durante le precedenti edizioni, ''Regalo di Natale'' raccolse fondi a favore delle popolazioni alluvionate del Piemonte (1994) e di Telefono azzurro (1995). E anche in quest'ultimo caso si trattava di un ente in difficolta' economica. Nel corso della serata, Carlo Conti sara' in collegamento da Berlino, dal Friedrichstadtpalast, che e' il piu' grande teatro di rivista d'Europa, per presentare due numeri circensi. La serata e' organizzata da Raiuno in collaborazione con la Publispei e con l'Ente nazionale circhi. (ANSA). MA 18-DIC-96 15:38 135 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE RAI: INTERPELLANZA POLO SU ''REGALO DI NATALE'' (ANSA) - ROMA, 19 DIC - Circa 30 deputati del Polo hanno firmato una interpellanza al ministro delle Poste e Telecomunicazioni sulla trasmissione ''Regalo di Natale'' che raccogliera' fondi a favore del Gruppo Abele di don Luigi Ciotti. ''Lo stesso don Luigi Ciotti - ricordano i firmatari, tra i quali, Carlo Giovanardi (CCD-CDU), Maurizio Gasparri (AN) e Achille Serra (FI) - e' dichiaratamente sostenitore della 'teoria della riduzione del danno' e ispiratore dell'ordine del giorno del Comune di Torino, favorevole alla liberalizzazione delle droghe; su tale questione, nei prossimi mesi, gli italiani saranno chiamati ad esprimersi, attraverso un referendum''. L'interrogazione chiede al ministro ''quali iniziative intende urgentemente assumere perche' i fondi raccolti dalle tv di Stato per iniziative contro la droga non siano, in questa occasione come nelle prossime, destinati ad un unico soggetto, ma divisi equamente tra tutte le comunita' di recupero''. (ANSA) PH 19-DIC-96 17:24 136 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE VOLONTARIATO: I 30 ANNI DEL GRUPPO ABELE (DI BEPPE GANDOLFO) (ANSA) - TORINO, 18 DIC - Compie trent' anni il Gruppo Abele, il movimento di volontariato protagonista, domani sera e sabato 4 gennaio, della trasmissione ''Regalo di Natale'' su Raiuno. Una notte della fine di dicembre 1966, vicino alla stazione di Porta Nuova a Torino, un giovane avvicino' un vecchio barbone per offrirgli aiuto. Il clochard, dopo avergli raccontato le sue peregrinazioni, invito' il giovane a occuparsi dei giovani che ''sulle panchine della stazione si stanno bruciando la vita con le anfetamine''. Quel giovane era Luigi Ciotti: ''Avevo 17 anni - racconta - e fu quella sera che nacque il mio interesse per i giovani, per gli sbandati. Li' nacque lo spirito, l' idea del Gruppo Abele''. Il primo nucleo di ragazzi attorno a Ciotti si diede il nome di Gioventu' Impegnata, poi nel '68 fu adottato il nome di Gruppo Abele. Nel '72 il cardinal Michele Pellegrino, arcivescovo di Torino, ordino' sacerdote quel giovane, Luigi Ciotti. ''Chiesi che non mi fosse assegnata una parrocchia spiega - e scelsi la strada come missione''. Dal 1973 al 1975 don Ciotti e i suoi volontari tennero aperto un ''centro sulla strada'' cui si rivolsero, in due anni, piu' di quattromila giovani torinesi con problemi di droga. (SEGUE). (ANSA) - TORINO, 18 DIC - Nell' estate 1975, Don Ciotti fu in prima fila, con uno sciopero della fame, nella battaglia per una nuova legge sulla droga. Nel corso degli anni l' impegno e' proseguito allargandosi ad ogni forma di disagio. Le prese di posizione di Don Ciotti sul piano politico, spesso vicine anche all' estrema sinistra, hanno creato discussioni sia all' interno della Chiesa sia nella societa'. Dal Gruppo Abele e' nata la spinta per il Cnca, coordinamento nazionale comunita' d' accoglienza, cui aderiscono 160 gruppi. ''Presso di noi racconta Don Ciotti - si sono tenute le prime riunioni della Lila, Lega Italiana Lotta all' Aids, e nel '95 abbiamo dato vita a Libera, 600 gruppi in tutta Italia impegnati contro ogni forma di mafia''. Oggi il Gruppo Abele ha 41 attivita', 150 operatori a tempo pieno e circa 200 collaboratori, volontari e giovani in servizio civile. Ci sono i servizi di accoglienza, il settore culturale (casa editrice, libreria, agenzia di stampa sull' emarginazione, mensile Narcomafie e altri periodici) diverse cooperative di lavoro e comunita' in Guatemala, Costa d' Avorio e Messico. A sovrintendere il tutto c' e' la Fondazione Gruppo Abele, cui partecipano banche, imprese e privati e di cui e' presidente l' ex ministro Giovanni Conso. ''Per i trent' anni non ci sara' alcun festeggiamento - conclude don Ciotti terremo le nostre sedi aperte 24 ore su 24 anche a Natale e Capodanno, come segno di presenza e di accoglienza''. (SEGUE). 137 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE (ANSA) - TORINO, 18 DIC - Don Ciotti a proposito della polemica che in questi giorni ha caratterizzato la decisione di Raiuno di aiutare il Gruppo Abele con la trasmissione ''Regalo di Natale'', ribadisce alcuni concetti. ''Apprezziamo la scelta dei dirigenti della Rai. Non credo che scegliendo il nostro gruppo si sia voluto penalizzare altre realta': negli anni passati si e' voluto aiutare il Telefono Azzurro e le popolazioni alluvionate, nei prossimi se ne sceglieranno altre. Non nascondo che ci costa fatica chiedere la solidarieta', ma ne abbiamo veramente bisogno: le nostre difficolta' economiche sono note e mi auguro che alla fine di queste trasmissioni, grazie a tante persone, saremo riusciti a ridurre o azzerare il nostro deficit. A chi collaborera' con noi, proporremo una sorta di azionariato popolare, per far entrare nella nostra famiglia tutti coloro che avranno raccolto l' appello del Gruppo. Sono contento che la trasmissione della Rai sia legata al circo Medrano - conclude Don Ciotti - parecchie volte io ho scelto il tendone circense per raccogliere i miei giovani e mi sembra che si tratti di una intrattenimento umile e pieno di dignita' come vuole essere il Gruppo Abele''. (ANSA). GAN 18-DIC-96 15:07 138 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE AIDS: LILA PRESENTA ESPOSTO SU UTILIZZO FONDI (ANSA) - ROMA, 19 DIC - Passa nelle mani della magistratura la questione dell'utilizzo dei fondi per l'Aids negli ultimi 10 anni: e' quanto ha spiegato la Lila (lega per la lotta all'Aids) annunciando di avere presentato questa mattina un esposto alla Procura di Roma. L'associazione, cha ha illustrato i contenuti dell'iniziativa, ha consegnato ai giudici un memorandum e un volume di 300 pagine di allegati (elaborato in collaborazione con le associazioni Gruppo Abele e Arci Gay) sui punti per i quali si sollecita l'intervento del magistrato. Le questioni, in sostanza sono queste: come sono stati utilizzati i circa 2.500 miliardi stanziati a partite dalla legge 135 del '90; come sono stati utilizzati i fondi, e quanti sono, da parte dei consorzi edilizi (Con.Somi, Fiat Engineering, Ispredil S.T.S., Medi-In) che furono al centro di un precedente esposto della associazione nel 1993; se esistono delle incompatibilita' all'interno della attuale e delle precedenti commissioni nazionali Aids; se esistono incompatibilita' fra i membri della commissione giudicatrice dei progetti per la ricerca scientifica nei bandi ottavo e nono; come sono stati utilizzati i fondi per l'assistenza extraospedaliera. Vittorio Agnoletto, presidente dell'associzione e Claudio Fazio, coordinatore nazionale, hanno spiegato che la decisione di presentare un esposto si aggiunge al lavoro delle due commissioni, una ministeriale, una parlamentare, che stanno indagando sugli stessi fatti. (ANSA). BR 19-DIC-96 17:00 139 MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE