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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE 19812013
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IL GRUPPO ABELE ATTRAVERSO IL NOTIZIARIO DELL’ANSA
1996
MEZZO
SECOLO
DI
GRUPPO
ABELE
CAPODANNO: MARCIA NAZIONALE DELLA PACE A LECCE
(ANSA) - LECCE, 1 GEN - In cinquemila sotto una pioggia
battente hanno voluto testimoniare la loro ''ansia di pace''
partecipando ieri sera alla ventottesima marcia nazionale della
pace che quest' anno - su iniziativa di ''Pax Christi'',
arcidiocesi di Lecce e Conferenza Episcopale Italiana - si e'
svolta nel capoluogo salentino. Il tema di quest' anno e' stato:
''Diamo ai bambini un futuro di pace''. Il corteo di migliaia di
persone giunte a Lecce da tutta Italia si e' mosso dalla Basilica di San
Domenico Savio: vescovi
e fedeli, politici (tra gli altri erano presenti il segretario
nazionale del Pds, Massimo D' Alema, e il capogruppo di An alla
Camera, Giuseppe Tatarella), 60 sindaci con i gonfaloni, hanno
percorso le vie del capoluogo Salentino insieme con ragazzi
dell' ex Jugoslavia e dell' Albania. Questi ultimi, indossando i
caratteristici costumi dei loro Paesi, reggevano una grande
stella. Il prologo si e' svolto nella Basilica ed e' stato
festoso: canti, preghiere, discorsi, testimonianze. Un bambino
ha consegnato all' arcivescovo di Lecce, mons. Cosmo Francesco
Ruppi, il messaggio di pace del Papa e il prelato lo ha
''passato'' simbolicamente a tutti i sindaci presenti. (SEGUE) .
(ANSA) - LECCE, 1 GEN - Pioveva a dirotto quando il lungo
corteo, con una festosa fiaccolata, ha raggiunto Piazza S.
Oronzo. L' inclemenza del tempo ha costretto gli organizzatori
ad abbreviare il programma: dopo i saluti del sindaco, Stefano
Salvemini, sono intervenuti fra gli altri uno dei componenti il
consiglio internazionale di ''Pax Christi'', mons. Luigi
Bettazzi, e il presidente del Ctm (Centro informazione terzo
mondo). La marcia e' ripresa alla volta della Chiesa dei Teatini
dove si e' svolta una tavola rotonda alla quale ha partecipato
tra gli altri don Luigi Ciotti, il quale ha evidenziato ''le
gravi conseguenze che provoca la carenza di case e di lavoro'',
lamentando poi che, ''a distanza di cinque anni da formali e
solenni promesse, non e' ancora funzionante un solo ospedale
specializzato per la cura dell' Aids''. Nella Cattedrale, durante
l' omelia, l' arcivescovo di Lecce
ha parlato dei bambini: ''Una societa' senza bambini o con pochi
bambini - ha detto tra l' altro - e' una societa' senza
futuro''. ''I bambini - ha aggiunto - non sono solo la speranza
del domani ma sono anche la grande ricchezza del mondo''.
Pioveva ancora quando e' scoccata la mezzanotte e la gente si
e' riversata nella suggestiva Piazza Duomo: mentre i
partecipanti alla marcia danzavano e cantavano e si scambiavano
gli auguri in calorosi abbracci, sono stati distribuiti dolci
della tradizione salentina. (ANSA) .
B01-AME/CIO
01-GEN-96
11:43
2
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IMMIGRAZIONE:CHIESTA ARCHIVAZIONE SACERDOTI CHE SI DENUNCIARONO
(ANSA) - ROMA, 10 GEN - Chiesta l' archiviazione del
procedimento contro monsignor Vinicio Albanesi, presidente della
comunita' di Capodarco e del Coordinamento delle comunita' di
accoglienza(Cnca), che il 23 febbraio scorso insieme a don Luigi
Ciotti del gruppo Abele si autodenuncio' per aver ospitato
immigrati clandestini. La richiesta di archiviazione avanzata
dal procuratore della Repubblica di Fermo(Ascoli Piceno) Piero
Baschieri, ha reso noto a Roma la comunita' di Capodarco,
riguardava il procedimento avviato in seguito al gesto
provocatorio di monsignor Albanesi seguito all' incriminazione
di due sacerdoti della Caritas accusati di aver ospitato e
aiutato immigrati clandestini. ''Ho cercato di aiutare persone
immigrate tutte le volte che mi e' stato chiesto- aveva scritto
nella sua autodenuncia monsignor Albanesi- nei limiti della
possibilita' della comunita' di Capodarco e mie personali. Non
ho mai chiesto se fossero regolari o irregolari; mi sono sempre
attivato perche' potessero avere cibo, casa, lavoro, convinto
che fosse mio dovere di cittadino, di cristiano, di prete
aiutare chi a noi si rivolgeva. Nell' accoglienza non sono mai
stato compiacente con comportamenti che fossero anche vagamente
delittuosi: le regole che valgono per i cittadini italiani,
infatti, debbono valere anche per coloro che in Italia sono
ospiti''. (ANSA).
AU
10-GEN-96
19:00
3
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: CRESCE IN ZONE NON TRADIZIONALI, CONVEGNO A FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 10 GEN - Le denunce dei casi di estorsione
aumentano soprattutto nelle regioni non tradizionalmente toccate
dal fenomeno mafioso: al primo posto Lazio e Toscana, con un
incremento rispettivamente del 51% e del 48% delle denunce,
seguite da Marche ed Abruzzo. Il dato, riferito al primo
trimestre 1995 e contenuto nell' ultimo rapporto della Dia sulla
penetrazione mafiosa nelle aree non tradizionali, e' stato
citato da Manuele Braghero, vicepresidente dell' associazione
Libera che raccoglie strutture impegnate nella lotta alla mafia,
oggi a Firenze per presentare il convegno che si svolgera'
venerdi' e sabato prossimi nel capoluogo toscano sulla
''formazione alla democrazia e alla legalita'''. All'
iniziativa, promossa dalla Regione Toscana, da Libera e dal
Centro iniziativa insegnanti democratici, e' prevista la
partecipazione, tra gli altri, del ministro della pubblica
istruzione Giancarlo Lombardi, del vicepresidente della Camera
Luciano Violante, del presidente di Libera Luigi Ciotti, dei
magistrati Giancarlo Caselli, Paolo Mancuso, Nicola Piacente,
Salvatore Boemi e Piero Luigi Vigna e del vicepresidente della
commissione antimafia Pino Arlacchi. ''Scopo del convegno hanno spiegato Braghero ed il presidente della Regione Toscana
Vannino Chiti - e' di costruire gli anticorpi al fenomeno dell'
illegalita', partendo proprio dalla scuola e considerando anche
le aree tradizionalmente non toccate dalla mafia''. (SEGUE).
(ANSA) - FIRENZE, 10 GEN - I dati della Dia, secondo Franco
Cazzola, docente universitario impegnato nello studio del
fenomeno mafioso ed ora assessore regionale alla trasparenza,
devono pero' essere letti anche da un punto di vista
incoraggiante: ''Si tratta di dati relativi alle denunce, il cui
numero cresce. E se aumenta il numero delle denunce - ha
spiegato - significa che c' e' un terreno favorevole a battere
il fenomeno dell' estorsione'', legato, secondo Braghero,
soprattutto al riciclaggio. Per Chiti uno dei compiti del convegno e' quello di ''far
emergere tracciati di lavoro, senza limitarsi al sostegno a chi
e' impegnato nella repressione ai fenomeni dell' illegalita' e
della mafia''. Anche per Braghero, secondo il quale il biennio
'95-'96 dovra' essere quello della nascita di una cultura di
''legalita' organizzata'', l' ''azione di contrasto che parte
dalla formazione e' l' unica in grado di prevenire''. Tra le
esperienze che saranno presentate al convegno anche quella
svolta a Napoli, dove il provveditorato agli studi ha
organizzato un corso di formazione per una cultura di legalita',
al quale hanno partecipato 800 insegnanti. Da oggi, infine, le
informazioni ed i progetti di educazione alla democrazia e alla legalita' curati da Libera
sono consultabili su Internet alle pagine http://www.nexus.it/libera. (ANSA).
FBB
10-GEN-96
16:26
4
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CRIMINALITA': SOLO 5 PER CENTO BENI SEQUESTRATI SI CONFISCA
(V. 'MAFIA: E' DI 400 MILIARDI...' DELLE 9.25 CIRCA)
(ANSA) - ROMA, 15 GEN - Oltre 7.400 miliardi. A tanto ammonta
il valore dei beni sequestrati alla criminalita' organizzata tra
il '93 ed il '95. Nello stesso periodo il valore dei beni
confiscati, cioe' definitivamente acquisiti al patrimonio dello
Stato ammonta pero' ad appena 359 miliardi.
In particolare, nel 1993 l' autorita' giudiziaria ha disposto
il sequestro di beni per 2.300 miliardi, mentre sono stati
confiscati beni per circa 41 miliardi e mezzo; nel 1994 il
valore dei sequestri e' stato di 2.220 miliardi, a fronte di
confische per 74 miliardi; nel 1995 sono stati sequestrati beni
per 2.900 miliardi, di cui 243 miliardi successivamente
confiscati.
Il notevole scarto tra sequestri e confische (queste ultime
per i beni la cui provenienza illecita sia stata accertata con
un giudizio definitivo della magistratura) ed i tempi lunghi che
richiede questo passaggio si spiegano anche con la complessita'
del procedimento nel quale sono chiamati in causa piu' enti e
autorita': da quella giudiziaria - in particolare la Sezione
misure di prevenzione del tribunale territorialmente competente
- all' amministrazione finanziaria locale e centrale, dagli
uffici tecnici erariali agli enti locali. La durata del
sequestro varia poi a seconda dei casi e dell' entita' dei beni.
L' eventuale provvedimento di confisca e' comunque impugnabile
in tribunale e in Corte d' appello. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 15 GEN - Tra i boss ''eccellenti'', in testa
alla classifica per valore dei beni sequestrati (dati aggiornati
al '94) c'e', tra i mafiosi, Salvatore Riina con oltre 230
miliardi di lire. Per la camorra, il clan Contini, con circa 400
miliardi. Per la 'ndrangheta la famiglia Papalia, con circa 150.
Quanto alla gestione e destinazione dei beni definitivamente
confiscati alla criminalita' organizzata, lo scorso 25 luglio la
Commissione giustizia della Camera ha approvato una proposta di
legge in base alla quale questi dovrebbero essere utilizzati per
il ''finanziamento di progetti sociali''. In particolare, nei
settori della giustizia, dell' ordine pubblico, della protezione
civile e per progetti di pubblico interesse, come il risanamento
di quartieri urbani degradati, prevenzione ed il recupero delle
situazioni di emarginazione, interventi nelle scuole e per la
promozione di attivita' imprenditoriali a favore di giovani
disoccupati. A sostegno della proposta l' associazione
''Libera'', di cui e' presidente don Luigi Ciotti, aveva
raccolto circa 500mila firme. Attualmente il provvedimento e'
fermo alla Commissione giustizia del Senato, che lo sta
esaminando in sede deliberante. (ANSA)
SL
15-GEN-96
18:26
5
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIUSTIZIA: CONVEGNO 'MICROMEGA', ANCHE SOLIDARIETA' A DI PIETRO
(ANSA) - ROMA, 17 GEN - ''Giustizia e liberta': l'Italia di
'mani pulite', dei nuovi sindaci, dei cittadini che vogliono
cambiare''. Questo il tema di una manifestazione organizzata per
domani a Milano da ''Micromega'', manifestazione che, informa un
comunicato, ''sara' anche un'occasione di solidarieta' con Di
Pietro''. Alla manifestazione, che verra' collegata in diretta
con la trasmissione televisiva 'Tempo Reale', parteciperanno
Gherardo Colombo, Indro Montanelli, Giovanni Conso, don Luigi
Ciotti, Enzo Bearzot, Carla Fracci, Claudio Dematte', Marcello
Maddalena, Marina Salamon, Elio Veltri e il direttore di
''MicroMega'' Paolo Flores D'Arcais. Hanno inviato messaggi di
adesione anche il gen. Franco Angioni, Massimo Cacciari e Rita
Borsellino, sorella del giudice Paolo Borsellino. (ANSA)
COM-RED
17-GEN-96
11:19
6
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DI PIETRO: CONVEGNO MICROMEGA; INVITO A ENTRARE IN POLITICA
(ANSA) - MILANO, 18 GEN - Un ''inno'' ad Antonio Di Pietro. E
un unanime invito: che rompa gli indugi e che entri in politica.
Questo e' stato il messaggio emerso dal convegno-manifestazione
organizzato a Milano dalla rivista 'Micromega' sul tema:
''Giustizia e liberta': l'Italia di 'Mani pulite'''. Anche l'
arcivescovo di Milano, cardinale Carlo Maria Martini, ha voluto
idealmente essere presente inviando al direttore di Micromega,
Paolo Flores D'Arcais, una copia della sua omelia di Sant'
Ambrogio. Sull'omelia, una dedica autografa in cui Martini
esprime ''il suo augurio e il suo incoraggiamento ai
convegnisti, e in particolare ai Magistrati''.
Cosi' il convegno e' stato l'occasione per esprimere da tutti
i convenuti sostegno e solidarieta' al giudice simbolo di 'Mani
pulite'. ''Se non ci fosse stata 'Mani pulite' - ha detto Flores
D'Arcais, aprendo i lavori - oggi avremmo Andreotti Presidente
della Repubblica e Craxi presidente del Consiglio, o viceversa.
Invece, grazie ai magistrati di 'Mani pulite' si e' davvero
voltato pagina''. Pero' oggi in gran parte dell' Italia secondo
Flores D'Arcais ''e' in atto una sorta di sport nazionale:
'sparare' sul pool. Si arriva addirittura all'incredibile di un
signore che, con tanto di tessera della P2 in tasca, accusa Di
Pietro di comportarsi come Licio Gelli''. (SEGUE).
(ANSA) - MILANO, 18 GEN - Per questo secondo i presenti
devono essere considerate come ''preziose'' le parole con le
quali il cardinal Martini ha intitolato la sua omelia: ''C'e' un
tempo per tacere e c'e' un tempo per parlare''. ''E' il colmo
dell' ipocrisia - ha aggiunto Flores D'Arcais - sostenere che i
magistrati per anni hanno saputo che la corruzione c'era e per
anni hanno taciuto. La verita' e' che sono stati ostacolati in
tutti i modi, trasferiti, insabbiati, quando non uccisi''.
Analoghe le posizioni di Giorgio Bocca, Indro Montanelli,
dell'ex ministro di Grazia e Giustizia, Giovanni Conso, di don
Luigi Ciotti, dell'imprenditrice Marina Salamon. ''Di Pietro ha commentato Bocca - e' come Garibaldi: fanno le guerre e poi
vengono spediti a Caprera perche' non rompano le scatole. Mi
sorprende la cautela dei giudici di 'Mani pulite'. Sembra quasi
che abbiano paura di questo Berlusconi. Ma paura di cosa?
Berlusconi sapeva a tal punto che quelle di Di Pietro erano
accuse fondate che e' arrivato ad offrirgli il Ministero dell'
Interno''. Indro Montanelli ha espresso ''personale simpatia'' a
Di Pietro. ''Pero' se Berlusconi un merito ha avuto ieri - ha
detto riferendosi all'udienza di apertura del processo - e'
stato quello di dividere finalmente il campo: ora l' Italia deve
decidere, o sta con Berlusconi, e con quello che lui
rappresenta, o sta con Mani pulite, e con quello che il pool
rappresenta''. (SEGUE).
7
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
(ANSA) - MILANO, 18 GEN - ''So che Di Pietro e' un galantuomo
- ha aggiunto Montanelli - le accuse che gli muovono contro
fanno ridere, pero' sono in grado di offuscare quella aureola di
San Giorgio che noi gli abbiamo creato intorno. Ora spetta a
noi, a noi cittadini, scendere in campo, schierarci: o con
Berlusconi, o con i giudici. Perche' davvero ora si decide il
futuro del nostro Paese''.
Per Giovanni Conso ''Mani pulite non e' finita, perche' non
e' finita Tangentopoli''. ''Purtroppo - ha detto - la pianta
della corruzione non e' stata estirpata, le tangenti, quelle del
passato, del presente e, ahime', del futuro devono ancora essere
estirpate. E' una battaglia giuridica - ha concluso - che va
continuata''. (ANSA).
CLE/TP
18-GEN-96
20:43
8
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DI PIETRO: CONVEGNO MICROMEGA; MESSAGGIO CARD. MARTINI
(ANSA) - MILANO, 18 GEN - Anche l'arcivescovo di Milano,
Cardinale Carlo Maria Martini, ha voluto essere idealmente
presente al convegno organizzato oggi a Milano dalla rivista
''Micromega'' in segno di solidarieta' ad Antonio Di Pietro.
Tema del convegno, ''Giustizia e liberta': l'Italia di 'Mani
pulite', dei nuovi sindaci, dei cittadini che vogliono
cambiare''. Il cardinal Martini ha inviato al direttore di
''Micromega'', Paolo Flores D'Arcais, una copia della sua omelia
di Sant'Ambrogio, con questa dedica autografa: ''Esprimo con
questo mio semplice modo di presenza - ha scritto il cardinale il mio augurio e incoraggiamento a lei e ai convegnisti, in
particolare ai Magistrati, e la mia cordiale partecipazione
nella comune tensione verso un futuro in cui giustizia e
liberta', o, come dice il salmo 85, 'Misericordia e verita'',
'Giustizia e pace', possano incontrarsi, riconoscersi ed
abbracciarsi. Cordialmente, suo Carlo Maria Martini''.
Al convegno, che vedra' una serie di collegamenti anche con
la trasmissione televisiva di RaiTre ''Tempo Reale'', sono
presenti tra gli altri i giornalisti Indro Montanelli e Giorgio
Bocca, Don Luigi Ciotti, l'ex ministro di Grazia e Giustizia,
Giovanni Conso, l'ex presidente della Rai, Claudio Dematte'.
Messaggi di adesione al convegno sono stati inviati dal generale
Franco Angioni, dal sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, e da
Rita Borsellino, sorella del giudice Borsellino. (ANSA).
(ANSA) - MILANO, 18 GEN - L'arcivescovo di Milano ha sempre
difeso l'azione della magistratura e incoraggiato ''la pulizia''
e il ''rinnovamento'' nel costume politico italiano.
Quando Antonio Di Pietro aveva lasciato la toga di magistrato,
il card. Martini non aveva nascosto una certa sorpresa. ''La
giustizia si attua facendo ciascuno il proprio dovere sino in
fondo'', aveva commentato in quell'occasione, esortando a non
farsi ''condizionare dal presente che puo' apparire buio e
nebuloso ma a guardare al futuro''.
Ai doveri degli amministratori, ''anche nei tempi oscuri'',
aveva poi dedicato il discorso di Sant'Ambrogio nel 1994. Quello
del 1995, che Martini ha inviato al direttore di Micromega, e'
stato invece centrato sui pericoli che sta correndo la
democrazia italiana. ''C'e' un crescendo - ha tra l'altro
denunciato - della politica fatta spettacolo, fatta scontro
verbale accompagnato anche da minacce; una politica intesa come
luogo del successo e palcoscenico di personaggi vincenti, che
richiedono deleghe a governare non sulla base di programmi
vagliati e credibili, ma sulla base di promesse o prospettive
generiche''. (ANSA)
PIN
18-GEN-96
20:57
9
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PER VECCHIA RAPINA ARRESTATO MAGNIS DELLA BANDA DELL'AIDS
(ANSA) - TORINO, 20 GEN - E' stato nuovamente arrestato,
stamattina ma per una rapina che risale allo scorso agosto,
Sergio Magnis, uno dei tre componenti della ''banda dell' Aids''
che, armata di taglierina, nel '95 aveva fatto numerose rapine
nelle banche torinesi. La banda, diventata famosa perche' dopo
ogni colpo riusciva a tornare libera date le condizioni di
salute dei rapinatori, era composta anche da Ferdinando
Attanasio e Antonio Lamarra. Magnis, che aveva annunciato di
voler cambiare vita, era ospitato in una comunita' del Gruppo
Abele guidato da Don Ciotti: stamattina e' stato arrestato per
una rapina compiuta il 4 agosto '95 al Credito italiano di
Collegno (Torino); il colpo frutto' 46 milioni. In
quell'occasione, secondo gli inquirenti, agirono in due: il
complice era Attanasio che attualmente si trova, in gravissime
condizioni, agli arresti domiciliari in casa del padre a Torino.
E' in carcere invece Lamarra e, nei giorni scorsi, ha iniziato
uno sciopero della fame e dei farmaci. Ieri mattina e' morto di
Aids, all'ospedale Amedeo di Savoia di Torino, Davide Caputo che
in alcune occasioni aveva operato con la ''banda dell'Aids''.
''Non voglio essere ricoverato nel 'repartino detenuti' di
quell'ospedale'' ha spiegato Magnis mentre veniva tradotto al
carcere delle Vallette dove preferisce andare ma da dove,
probabilmente, uscira' all'inizio della prossima settimana, data
la sua condotta negli ultimi tempi. (ANSA).
(ANSA) - TORINO, 20 GEN - Sergio Magnis in questi giorni
stava lavorando alla Cgil a un progetto editoriale sul problema
dell' Aids da realizzare in collaborazione con il Gruppo Abele.
''E' un lavoro che mi piace - ha detto l' ex componente della
Banda dell' Aids - a febbraio uscira' un giornale che si
chiamera' Maschera''. Magnis ha poi sottolineato di avere
sentito al telefono Attanasio, il quale gli ha raccontato di
avere la febbre molto alta e di essere quasi paralizzato.
Sono stati invece i genitori di Davide Caputo a informare la
polizia e Magnis che il figlio, 24 anni, e' morto ieri di Aids.
Caputo, malato terminale, era salito alla ribalta della cronaca
nell' agosto scorso quando era stato arrestato, con due
complici, subito dopo una rapina in banca a Torino. Agli
investigatori i tre rapinatori avevano raccontato di voler
emulare la Banda dell' Aids. Il 6 giugno di quest' anno, infine, si celebrera' a Torino il
primo processo ai tre componenti della Banda dell' Aids. In
particolare Magnis, Attanasio e Lamarra, il 26 ottobre scorso,
sono stati rinviati a giudizio per una rapina, compiuta il 18
luglio 1995, in una filiale torinese del Banco Ambrosiano
Veneto. (ANSA).
DAM
20-GEN-96
14:36
10
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CARCERI: CONVEGNO CGIL; 'SOLO OMBRE' NEL PANORAMA PENITENZIARIO
(ANSA) - ROMA, 24 GEN - La situazione penitenziaria mostra un
panorama ''solo di ombre, con un tasso di sovraffollamento del
37% pari a 20 mila detenuti di troppo; il 30% delle persone e'
tossicodipente, il 90% proviene dalla fasce sociali piu' basse e
in un anno i costi per ogni detenuto sono cresciuti del 10%''.
Questa la fotografia dell' emergenza carceri scattata da Don
Luigi Ciotti (Gruppo Abele) intervenendo al convegno organizzato
alla facolta' di Ingegneria a Roma dalla Cgil su ''Cittadinanza
e questione carceraria''. In particolare per Don Ciotti ''il
carcere il piu' delle volte costituisce un esito fallimentare di
politiche sociali ed educative le somme che vengono spese, circa
170 mila lire al giorno per ogni detenuto, servono solo per
custodire e non per creare servizi, strutture rieducative o
percorsi di reinserimento sociale''. Inoltre, ha riferito Don
Ciotti, in carcere solo il 22% dei detenuti lavora ma quasi
tutti sono impegnati in lavori domestici interni, solo il 2,8%
svolge attivita' lavorative d' altro genere e i detenuti soci di
cooperative sono solo 56 in tutta Italia.Depenalizzare i reati
minori; contenere della durata delle pene e dare impulso a
misure alternative; formazione lavoro e politiche sociali di
prevenzione sono alcune delle proposte avanzate da Don Ciotti.
Il presidente della Regione Emilia Romagna, Pier Luigi Bersani,
ha ribadito invace la necessita' di adottare una ''prospettiva
federalista'' per riformare il sistema carcere. (ANSA).
GU
24-GEN-96
18:28
11
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DISCOTECHE: BLITZ NEL TORINESE; DON CIOTTI SU NUOVE DROGHE
(ANSA) - ROMA, 24 GEN - Non c' e' emarginazione, come per l'
eroina, dietro il consumo delle nuove droghe che sono invece
''sempre piu' stile di vita e segno del vuoto e della distanza
del mondo giovanile''. Lo ha detto Don Luigi Ciotti (Gruppo
Abele), parlando a margine di un convegno Cgil sulle carceri, in
merito al sequestro a Torino di un nuovo tipo di ecstasy. ''Per
anni il riferimento e' stata l' eroina - ha affermato Don Ciotti
- adesso prendiamo coscienza che il mercato e' piu' vasto, sono
tornati gli acidi e le anfetamine, ci sono sempre piu' droghe
sintetiche ma spesso la loro assunzione e' legata a uno stile di
vita''. ''La societa' - ha aggiunto - e' piu' preoccupata che
occupata del mondo giovanile. Una societa' che si scandalizza e
poi dimentica che lo scorso anno l' Italia, con 81 milioni di
confezioni, ha raggiunto il record europeo di consumo di pillole
antidepressive e ansiolitiche, pari a 5 milioni di italiani che
ne fanno uso, magari - ha detto ancora Don Ciotti - gli stessi
che si scandalizzano per l' uso di droghe da parte dei
ragazzi''. Per Don Ciotti ''non c' e' da scandalizzarsi. Si deve
prendere atto che il mercato e' piu' vasto ma bisogna fare
attenzione ad altre forme di dipendenza''. Il vero problema - ha
concluso Don Ciotti - ''e' che il mondo giovanile sta facendo
fatica. La seconda causa di morte tra gli under 21 e' il
suicidio, in migliaia ricorrono agli psicologi o abusano nel
bere. Bisogna aiutarli''. (ANSA).
GU
24-GEN-96
18:27
12
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CALCIO: FIGC; SABATO CONVEGNO SETTORE GIOVANI E SCUOLA
(ANSA) - ROMA, 24 GEN - Il ruolo e il futuro del calcio
giovanile in Italia, le prospettive non soltanto agonistiche ma
soprattutto educative e sociali di un settore cosi' delicato del
'pianeta calcio'. Sono questi gli argomenti di un convegno
nazionale dal titolo ''Educare attraverso lo sport'' in
programma il prossimo fine settimana a Roma, su iniziativa del
settore giovanile e scolastico della Figc. Gli interventi di
apertura saranno del Ministro della Pubblica Istruzione Lombardi
e dei presidenti del Coni Pescante e della Federcalcio
Matarrese. Tra i relatori che si alterneranno nella due giorni
di lavori oltre al vice presidente federale Pierro e ai
presidenti delle Leghe (Nizzola, Abete e Giulivi) ci saranno il
direttore dell'ufficio sport e tempo libero della Conferenza
episcopale italiana, Mons. Mazza, il fondatore del gruppo Abele,
don Ciotti, docenti universitari, giornalisti, il tecnico della
nazionale juniores Rocca e l'arbitro Trentalange. L'argomento
del convegno - informa una nota della Figc - e' reso ancora piu'
attuale dopo le recenti vicende relative al cosiddetto ''caso
Bosman'', ''con il rischio di un preoccupante ridimensionamento
dei settori giovanili delle societa' calcistiche a tutti i
livelli e quindi di un impoverimento dei vivai nazionali''.
(ANSA).
COM-EI
24-GEN-96
18:02
13
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIORNALISTI: PREMI 'GIORNALISTA DEL MESE' ('PREMIOLINO')
(ANSA) - MILANO, 30 GEN - I premi ''Il Giornalista del
Mese'', noto come ''Premiolino'', per i mesi da luglio a
dicembre 1995, sono stati consegnati questa sera a Milano.
Questi i vincitori:
Luglio: Enrico Vaime (L'Unita'); agosto: Mario Pirani (''La
Repubblica''); settembre: Carlo Forquet (''Il Giornale di San
Patrignano'') e don Luigi Ciotti (''Narcomafie''); ottobre:
Stefano Folli (''Il Corriere della Sera''); novembre: Fiamma
Nirenstein (''La Stampa''); dicembre: Carlo Rossella (direttore
del TG1 - Rai).
Il premio, nato nel 1960 e patrocinato dal 1985 da Parmalat,
consiste in un assegno di tre milioni di lire e un diploma con
il tradizionale disegno del pittore Manzi. Fanno parte della
giuria del ''Premiolino'' i giornalisti Gaetano Tumiati
(presidente), Giancarlo Galli (vicepresidente), Bruno Ambrosi,
Giulio Anselmi, Chiara Beria d'Argentine, Pier Boselli, Maurizio
Chierici, Francesco Conforti, Genesio Fornari, Enrico Gramigna,
Elio Maraone, Morando Morandini, Guido Nozzoli, Donata Righetti,
Valeria Sacchi, Guido Vergani e Demetrio Volcic. (ANSA).
GRA
30-GEN-96
20:56
14
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: PROCURATORE PALERMO SU INDIPENDENZA MAGISTRATI
(ANSA) - PALERMO, 10 FEB - Il Procuratore della Repubblica di
Palermo, Gian Carlo Caselli, intervenendo a Palermo ad un
dibattito su 'Costituzione e legalita': un impegno civile contro
la mafia', ha detto: ''La Costituzione vuole che la magistratura
partecipi alla vita della societa' e se democrazia significa
confronto, competizione di sistemi di valori, va esclusa ogni
omogeneizzazione dalla magistratura alla parte politica
prevalente, e questo a garanzia di tutti i cittadini''. Al
convegno hanno preso parte Rita Borsellino, sorella del giudice
Paolo, il giudice Antonino Caponnetto, il presidente emerito
della Corte Costituzionale Ettore Gallo, don Luigi Ciotti,
fondatore del gruppo Abele, e il sindaco Leoluca Orlando. La
Borsellino ha rilevato che proprio 10 anni fa si apriva il primo
maxi-processo alle cosche. ''Non bisogna dimenticare - ha detto
- le persone che si sono battute per affermare la giustizia e la
legalita' e hanno pagato con la vita''. Caponnetto ha parlato
del suo impegno di testimonianza verso le giovani generazioni, a
partire dei temi della lotta alla mafia, e sottolineato i
pericoli del bonapartismo. Don Ciotti ha denunciato i rischi per
la democrazia costituiti dal ''teatrino della politica'' e dal
ritorno all' ''antimafia di facciata''. Orlando ha evidenziato i
valori contenuti nella Costituzione in merito alla lotta alla
mafia: diritto al lavoro, autonomia e indipendenza della
magistratura, efficienza della pubblica amministrazione. (ANSA).
COM-DA
10-FEB-96
22:22
15
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RELIGIONE: VERONICA PIVETTI IN VIDEO PER ESERCIZI SPIRITUALI
(ANSA) - TORINO, 20 FEB - L' attrice Veronica Pivetti,
sorella della presidente della Camera, e' uno dei
''testimonial'' delle videocassette che la Audiovisivi San Paolo
e l' editrice salesiana Elle Di Ci hanno messo a punto per i
ritiri sprituali dei ragazzi preadolescenti. Il primo video,
''Muscoli, rossetti e videoclip'', affronta il tema del valore
del corpo e Veronica Pivetti racconta dei suoi problemi nell'
eta' dello sviluppo. Sullo stesso tema parla il calciatore del
Milan Demetrio Albertini, ripreso sul campo sportivo della
comunita' milanese, dove e' viceparroco suo fratello Alessio, e
Gino Lapucci, diventato campione di immersioni subacquee dopo
aver perso l' uso delle gambe. La cassetta, che comprende anche
il viedeoclip ''Ci vuole un fisico bestiale'' di Luca Carboni,
fa parte della collana ''Videodeserto'', lanciata l' anno scorso
per gli adolescenti con testionial come don Luigi Ciotti e l' ex
bandito Pietro Cavallero. Anche questa seconda edizione
comprende quattro video. Oltre a ''Muscoli, rossetti e
videoclip'', ci sono ''In viaggio con mamma e papa''' (una
riflessione sulla vita a bordo del veliero 'Nsabu, vincitore
della ''Tranzat des alisee '95'', guidato dai pediatri
piemontesi Silvana e Massimo Buzzi, insieme con i loro figli),
''Sogni di boria'' (sul tema dell' umilta') e ''Bastian, Atreiu
e noi'', con quattro ragazzi che parlano del tema della
comunicazione partendo dal film ''La storia infinita''. (ANSA).
GE
20-FEB-96
17:04
16
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: CONFISCA BENI; ASSOCIAZIONE ''LIBERA''
(ANSA) - ROMA, 28 FEB - ''Profonda soddisfazione'' per l'
approvazione delle legge sulla confisca dei beni mafiosi e'
stata espressa da don Luigi Ciotti, presidente dell'
associazione ''Libera'', che nei mesi scorsi aveva raccolto un
milione di firme di cittadini italiani proprio per sollecitare
la discussione e l' approvazione della legge.
''Oltre che soddisfazione per la legge in se' - ha detto don
Ciotti - e per gli effetti di maggiore giustizia sociale che
produrra', contribuendo a costruire servizi per i cittadini, a
combattere l' emarginazione e a promuovere opportunita'di
lavoro, ci sembra importante sottolineare il senso di
responsabilita' espresso dalle forze politiche. Ci auguriamo
che, in tema di lotta alla mafia, lo spirito costruttivo ed
unitario tra le forze politiche rimanga e si rafforzi nel futuro
e nella stessa campagna elettroale''.
''Ci auguriamo infine - ha proseguito don Ciotti - che la
legge venga applicata correttamente e venga messa in grado di
funzionare al meglio. Occorrera' che le strutture e le persone
che saranno chiamati a gestire ed amministrare i beni immobili
confiscati non siano lasciati soli, poiche' e' facile prevedere
che, in detrminati territori a forte insediamenti mafioso, si
eserciteranno pressioni, ricatti e minacce''. (ANSA).
CAV
28-FEB-96
17:35
17
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IMMIGRAZIONE: 110 MILA GLI ZINGARI IN ITALIA
(ANSA) - TORINO, 29 FEB - Sono 110 mila gli zingari in
Italia, lo 0,17% di tutta la popolazione: Sinti e Rom, molti dei
quali presenti nel nostro Paese da molti anni e quasi tutti
sedentarizzati, alcune migliaia di profughi dalla ex Jugoslavia.
Cifre irrisorie rispetto ad altri Paesi europei (1 milione e 800
mila in Romania, 650 mila in Spagna). Nel numero speciale di
febbraio, Aspe (Agenzia di stampa del Gruppo Abele di Torino
specializzata sui problemi dell' emarginazione) ha percorso la
penisola da Nord a Sud in un viaggio nelle aree sosta di alcune
citta' italiane (a Roma sono circa 5.000 complessivamente gli
zingari, 2.000 a Napoli, 1.500 a Milano, 900 a Torino).
Scarsita' di terreni in cui stabilirsi, aree prive di
servizi, pochissime zone di transito per chi non vuole fermarsi,
le istanze piu' urgenti. Ma la disoccupazione cronica, una
scolarizzazione ancora incerta (circa la meta' della popolazione
zingara e' costituita da minori), convivenza conflittuale con i
cittadini autoctoni e rapporti sempre piu' difficili con le
istituzioni non sono elementi trascurabili. Di tutto questo
parlano, nelle pagine di Aspe, fra gli altri, gli assessori
competenti e i sindaci di Roma, Torino, Genova, Firenze, Napoli,
Palermo, l' associazionismo che lavora con gli zingari, gli
zingari stessi e i comitati di quartiere. (ANSA).
GAN/ZRA
29-FEB-96
16:41
18
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MORTO ATTANASIO, UNO DEI TRE DELLA ''BANDA DELL' AIDS''
(ANSA) - TORINO, 7 MAR - E' morto nella notte all' ospedale
Amedeo di Savoia Ferdinando Attanasio, divenuto noto alle
cronache come uno dei tre malviventi della ''banda dell' Aids''
che ha compiuto numerose rapine in banche torinesi,
approfittando dell' impunita' assicurata da una legge ora
modificata.
Proprio per rispondere di uno dei tanti assalti che gli erano
stati attribuiti, Attanasio sarebbe dovuto comparire stamane,
insieme col suo avvocato Wilmer Perga, davanti al gip di Torino
Mauro Amisano per un' udienza preliminare.
Complici di Attanasio erano Sergio Magnis e Antonio Lamarra.
Il terzetto agiva di solito armato di taglierini. (SEGUE).
(ANSA) - TORINO, 7 MAR - Ferdinando Attanasio era nato nel
'58 a Torino e la famiglia era originaria di Torre Annunziata.
I suoi primi precedenti penali risalgono a furti accaduti nel
'74. Da allora le forze dell' ordine lo segnalano come
appartenente a varie bande legate alla microcriminalita' e
autore di rapine in farmacie. Nella primavera del 1994, in una
stanza dell' ospedale per malattie ''Amedeo di Savoia'', dove
Attanasio e' morto la scorsa notte, e' avvenuto l' incontro con
gli altri componenti della banda dell' Aids, Sergio Magnis e
Antonio Lamarra. E li' che nasce l' idea di aggregarsi e
compiere rapine, forti del fatto che all' epoca, a causa della
malattia, non potevano essere puniti. L' esplosione del fenomeno
della banda dell' Aids, emulata poi in seguito da un altro
gruppo di pregiudicati torinesi, scoppia nel luglio dello scorso
anno. Da allora e' un susseguirsi di episodi e di entrate e
uscite dal carcere di Torino e di evasione dagli arresti
domiciliari. Dei tre componenti, l' unico che aveva deciso di
cambiare vita era stato Sergio Magnis, capo della banda, che
aveva trovato ospitalita' in una comunita' del Gruppo Abele. Ma
una settimana fa i carabinieri di Pinerolo l' hanno accusato di
avere compiuto, il 27 febbraio, una rapina nella filiale Crt di
Piscina (Torino). Nella comunita', dove era agli arresti
domiciliari, Magnis non e' stato infatti trovato e gli
investigatori lo hanno denunciato a piede libero. (ANSA).
DAM
07-MAR-96
15:28
19
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: 21 MARZO A ROMA GIORNATA PER LA MEMORIA E L'IMPEGNO
(ANSA) - ROMA, 14 MAR - Una giornata per ricordare le tante
vittime della mafia, oltre 400 quelle accertate dal '48 ad oggi,
ma anche per ribadire l'impegno della societa' civile e delle
istituzioni contro la criminalita'. Iniziera' con questi
propositi quest'anno la primavera romana con la manifestazione
che proprio il 21 marzo dalle 10 alle 20 animera' piazza del
Campidoglio trasformata per l'occasione in un ''teatro della
memoria'' dove magistrati come Giancarlo Caselli e Pierluigi
Vigna, i tre segretari di Cgil, Cisl e Uil, Cofferati, D'Antoni
e Larizza, attori e cantanti ma anche semplici cittadini e
studenti ripercoreranno la violenza della mafia leggendo i nomi
delle sue tante vittime alla presenza del presidente della
Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e del sindaco Francesco Rutelli.
La manifestazione, organizzata dall'''Associazione'' Libera
presieduta da don Luigi Ciotti e promossa dal Comune di Roma e
dal coordinamento di Enti Locali e Regionali, prevede anche
momenti attivi di memoria ed impegno con una commemorazione
civile nella sala della Protomoteca, un momento ecumenico di
preghiera e dalle 21 la rappresentazione della ''Cantata per la
festa dei bambini morti per mafia'' scritta da Luciano Violante.
''E' la prima edizione di una manifestazione che nel '97
sbarchera' in una citta' del sud -ha detto don Ciotti- e siamo
partiti da Roma perche' in questa citta' molto si poteva fare ma non e' stato fatto''. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 14 MAR - Una violenza quella della mafia, ha
precisato don Ciotti nel corso di una conferenza stampa, ''che
fa almeno due vittime al giorno, una vera guerra sommersa che
negli ultimi tempi non risparmia donne e bambini''. Una guerra
che l'associazione ''Libera'' ed il Comune di Roma vogliono
ricordare proprio ''il 21 marzo perche' in questo mese nel '48
ci furono le prime vittime storiche della mafia, Epifanio
Lipuma, capo del movimento contadino, e Placido Rizzotto,
segretario della camera del Lavoro di Palermo''. Ma, in piazza
del Campidoglio verranno letti anche i nomi di vittime anonime
ed anche di quelel piu' recenti ''come il piccolo Giuseppe Di
Matteo -ha precisato don Ciotti- appena undici anni, rapito,
strangolato e sciolto nell'acido per punire il padre''.
Per testimoniare presenza ed impegno i partecipanti potranno
appuntare il loro nome ed i loro pensieri su un ''grande libro
della memoria'' allestito nella piazza. L' iniziativa non e' solo pero' un debito di memoria nei
confronti dele vittime ma anche un concreto impegno per il
futuro. A parlare dei progetti ''per combattere la criminalita'
e rendere la Capitale piu' sicura'' sono stati il capo di Gabinetto del comune di
Roma Pietro Barrera ed il consigliere del Pds, Carmine Fotia, che da poco ha avuto
l'incarico dal sindaco di attuare un programma proprio sui temi
della sicurezza e della legalita'. (ANSA).
XTO
14-MAR-96
14:40
20
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
UE: CIG '96; EUROPEI AFFRONTINO PROBLEMA DROGA, DICE DON CIOTTI
(ANSA) - TORINO, 18 MAR - L' auspicio che durante la
Conferenza intergovernativa in programma a Torino il prossimo 29
marzo, i 15 delegati possano affrontare anche le problematiche
sociali, e' stato espresso oggi a Torino da don Ciotti,
presidente del Gruppo Abele. L' appello e' stato lanciato al
convegno ''L' Europa delle droghe, riduzione del danno e
politiche delle citta''' organizzato a Torino dal Forum delle
droghe e dal Gruppo Abele. Per il sacerdote, ''simbolo'' di
Torino nella lotta alla droga, favorire politiche per limitare
il danno (ad esempio, le unita' di strada per contattare i
tossicodipendenti, le distribuzioni di siringhe nuove,
profilattici e fiale di narcan) ''non significa ridurre l'
impegno educativo''. A Torino il gruppo Abele sperimenta da sei
mesi un camper di strada che ha contattato oltre 1.100 persone.
Solo il 39% si era gia' rivolto ai servizi per le
tossicodipendenze. Il convegno ha proposto la depenalizzazione
della cannabis ''perche' non e' pericolosa per la salute''. Gli
europarlamentari Rinaldo Bontempi e Adelaide Aglietta, il
deputato Franco Corleone e il senatore Angelo Dionisi hanno
sottolineato che tutti ''riconoscono il fallimento delle
politiche repressive''. Sergio Segio, ex esponente di Prima
Linea, da anni impegnato nelle iniziative editoriali del Gruppo
Abele, ha presentato una Carta dei diritti dei consumatori di
droga: ''Anche loro sono portatori di diritti umani''. (ANSA).
MOA
18-MAR-96
17:26
21
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DOMANI A ROMA UNA GIORNATA PER LA MEMORIA E L'IMPEGNO
(ANSA) - ROMA, 20 MAR - Piazza del Campidoglio si
trasformera' domani in un ''teatro della memoria'' per ricordare
le tante vittime della mafia e ribadire l'impegno della societa'
civile e delle istituzioni contro la criminalita'. Alla
manifestazione, frutto della collaborazione del comune di Roma
con l'associazione ''Libera'' di Don Luigi Ciotti ed ''Avviso
pubblico'', partecipera' nel pomeriggio il presidente della
Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, del sindaco Francesco Rutelli e
dello stesso Don Ciotti. In mattinata interverranno molti
personaggi dello spettacolo come Teresa De Sio, Gianni Morandi e
Ricky Tognazzi, e magistrati come Giancarlo Caselli e Pierluigi
Vigna. Tutti si alterneranno nella lettura dei nomi delle oltre
400 vittime della mafia assassinate dal 1948 ad oggi.
Nel corso della giornata contro la mafia, una no-stop dalle 9
alle 22, sono previste anche una preghiera ecumenica ed una
commemorazione civile nella sala della Protomoteca.
Alle 21 le vittime piu' indifese della mafia, i bambini
uccisi per vendette o anche per sbaglio, verranno ricordate con
la rappresentazione della ''Cantata per la festa dei bambini
morti'' scritta da Luciano Violante. La manifestazione e' al suo
debutto ed il prossimo anno il giorno della memoria si
celebrera' in una citta' del sud. (ANSA).
XTO
20-MAR-96
18:18
22
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ATLETICA: CON 'VIVICITTA'' SPORT TORNA IN BOSNIA
(ANSA) - ROMA, 20 MAR - Con Vivicitta' lo sport torna in
Bosnia. La gara podistica dell'Uisp (Unione italiana sport
popolari), giunta alla 13/a edizione, si disputera' il 14 aprile
prossimo in 40 citta' italiane (si correra' anche in alcune
carceri e istituti minorili) e 14 europee, sara' infatti la
prima manifestazione internazionale in Bosnia dopo gli accordi
di pace. ''Per noi - ha detto l'ambasciatore bosniaco in Italia,
Vlatko Kraljevic, durante la presentazione cui ha partecipato
anche il presidente del Coni Mario Pescante - sara' la corsa
simbolica della Bosnia dalla guerra verso un futuro migliore''.
Si correra' a Sarajevo (con partenza dalla piazza dove avvenne
la strage del mercato), Tuzla e Mostar, per l'occasione sara'
sospeso il campionato di basket. Alla corsa parteciperanno anche
volontari delle organizzazioni umanitarie, soldati italiani e
della Nato. ''Non c'e' nulla piu' della corsa come metafora
della liberta''' ha osservato Pescante, che vede in iniziative
come queste ''l'ultima difesa'' contro ''il momento di
involuzione che vive il mondo dello sport''. La gara podistica sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e
patrocinata, tra gli altri, dal Comitato olimpico internazionale
- e' legata quest'anno a Libera, l'associazione di don Luigi
Ciotti per l'educazione alla legalita' e per l'impegno contro la
mafia, che spera di poter destinare a impianti sportivi parte
dei terreni confiscati ai boss. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 20 MAR - ''Bisogna uscire dalla logica per cui
di fronte ai grandi delitti di mafia si risponde solo con le
fiaccolate - ha detto il vice presidente di Libera, Manuele
Braghero - Lo sport non permette finzioni, ci obbliga a atti
concreti''. Molte le presenze annunciate, altre probabilmente se
ne aggiungeranno (la distanza competitiva e' di 12 km, la
'passeggiata' non competitiva di 4 km): la pattuglia italiana e'
guidata da Baldini, Bennici, Leone, Modica, Mei, Munerotto e
Panetta, quella straniera vedra' al via, tra gli altri, il
keniano Paul Tergat e l'etiope Derartu Tulu. (ANSA).
EI
20-MAR-96
15:30
23
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: SCALFARO IN CAMPIDOGLIO PER RICORDARE VITTIME
(VEDI ''MAFIA: IN CAMPIDOGLIO UNA GIORNATA ...'' DELLE 19:20 CA)
(ANSA) - ROMA, 21 MAR - Il presidente della Repubblica,
Oscar Luigi Scalfaro, e' intervenuto nel pomeriggio, nella sala
della Protomoteca del Campidoglio, alla Giornata della memoria e
dell' impegno in ricordo di tutte le vittime delle mafie, delle
quali da questa mattina - nella piazza michelangiolesca - si
stanno ricordando i nomi, uno ad uno. Invitato a prendere la parola
da don Luigi Ciotti, presidente
dell' associazione ''Libera'', promotrice dell' iniziativa, il
Capo dello Stato ha definito le mafie ''un insieme di malattie
che colpiscono l' uomo nel quale sono andati in crisi i valori
umani''. Allo stesso tempo, Scalfaro ha sottolineato il grande
''desiderio d' amore'' che appartiene a tutti. ''C' e' una sola
grande malattia nel mondo e nell' uomo - ha detto il presidente
- il no all' amore''.
Rispondendo ad una sollecitazione di don Ciotti (che lo ha
amichevolmente chiamato piu' di una volta per nome), Scalfaro
ha ricordato una visita compiuta appena due giorni fa in un
istituto di pena per minori. ''Ai giovani detenuti - ha riferito
il presidente - ho riconosciuto un diritto alla protesta: quello
di non aver mai avuto l' amore del quale avevano diritto''. ''L'
amore chiede una cosa sola: di essere pagato'', ha osservato
infine il Capo dello Stato. (ANSA).
RF/DOR
21-MAR-96
19:11
24
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: IN CAMPIDOGLIO UNA GIORNATA DI RICORDO E SPERANZA
(ANSA) - ROMA, 21 MAR - Il dolore e la speranza, la memoria e
l' impegno per ricordare tutte le vittime delle mafie: cosi',
oggi, in piazza del Campidoglio si e' deciso di dare un
messaggio per il futuro a quanti ogni giorno si impegnano contro
la mafia, come magistrati, giornalisti e forze dell'
ordine, ma anche a chi in questa guerra che miete circa due
vittime al giorno ha perso figli, parenti e amici. All'
iniziativa, promossa dall' associazione ''Libera'' presieduta da
don Luigi Ciotti, in collaborazione con il comune di Roma, e'
prevista la partecipazione del presidente della Repubblica.
Nella appendice mattutina sulla piazza michelangiolesca si sono
riuniti magistrati come Pier Luigi Vigna, Vittorio Borraccetti,
della Direzione Nazionale antimafia, e il capo della procura di
Napoli Paolo Mancuso, attori come Catherine Spaak e chi ha
pagato in prima persona il prezzo della violenza mafiosa come
Rita Borsellino, sorella di Paolo, scomparso nel '92, e Saveria
Antiochia, madre di Roberto l' agente di scorta di Ninni
Cassara' uccisi nell' agosto del 1985. Alternandosi al leggio
montato sulla piazza tutti, compreso il ministro della Pubblica
Istruzione Giancarlo Lombardi, hanno letto il lungo elenco delle
tante vittime di mafia, dal 1948 ad oggi, scandito anche dai
tanti ragazzi delle scuole medie e superiori che hanno riempito
dalle prime ore della mattina il Campidoglio. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 21 MAR - Il rosario dei nomi comincia con i
primi morti di mafia come Epifanio La Puma, capo del movimento
contadino siciliano ucciso vicino Palermo nel 1948, ed il
piccolo Giuseppe Letizia, di 14 anni, ucciso a Corleone sempre
nel '48, e prosegue toccando le stragi piu' clamorose, come
quella del 1963 di Ciaculli dove una ''Giulietta'' piena di
tritolo uccise sette uomoni delle forze dell' ordine.
Magistrati, ragazzi e attori leggono anche nomi di giornalisti
come Mauro De Mauro e Giuseppe Fava, di bambini come Nicholas
Green, o di Giuseppe e Salvatore Asta, uccisi per sbaglio in una
imboscata organizzata per colpire il magistrato Carlo Palermo,
ma anche di tanti uomini delle forze dell' ordine e della
magistratura come Carlo Alberto Dalla Chiesa, Boris Giuliano,
Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. ''Un filo di dolore lega
questi nomi -dice Saveria Antiochia, madre di Roberto- ma
sentirli scandire dagli studenti e' un messaggio di speranza e
di forza perche' l' impegno contro la mafia non puo' mai venire
meno''. Per il ministro Lombardi ''la scelta di Roma come prima
citta' che ospita questa manifestazione e' importante perche' da
qui deve nascere la reale volonta' di combattere la mafia''. Un
messaggio che don Luigi Ciotti raccoglie sottolineando che ''a
Roma nel passato tanto poteva essere fatto ma non e' stato
fatto. Questi nomi servono anche per non dimenticare gli errori
e per non ripeterli''. (ANSA).
25
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
(ANSA) - ROMA, 21 MAR - A ricordare le tante vittime delle
mafie, sono arrivati in pomeriggio in Campidoglio, oltre al
presidente della repubblica Scalfaro, il procuratore capo di
Palermo Giancarlo Caselli; Antonino Caponnetto, l' ex
guardasigilli Giovanni Conso e il capo della Polizia Fernando
Masone, il comandante generale dell' arma dei Carabinieri Luigi
Federici, e il comandante generale della Guardia di Finanza
Costantino Berlenghi. Accanto a loro, seduti in silenzio ad
ascoltare, gli interventi di Scalfaro, del sindaco di Roma
Francesco Rutelli, di don Luigi Ciotti, c' erano anche parenti
di vittime celebri o sconosciute della criminalita' come i
genitori di Ilaria Alpi, e Davide Grassi, figlio di Libero
Grassi, l' imprenditore ucciso a Palermo nel '91.
''Oggi Roma e' veramente capitale d' Italia -ha detto
Rutelli- perche' con questa manifestazione si rinnova l' unita'
nazionale per sconfiggere il male ed affermare la cultura della
legalita' e della sicurezza. La mafia non si combatte solo in
prima linea, nei luoghi piu' a rischio ma anche nelle scuole,
nelle periferie e nelle amministrazioni pubbliche''. Tra il
pubblico ad ascoltarlo c' erano proprio i rappresentanti delle
amministrazioni pubbliche a rischio come Capaci, Aiello Calabro,
Auria e Conversano, piccoli comuni dove la mafia ha fatto tante
vittime. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 21 MAR - Molti anche gli esponenti politici
che si sono dati appuntamento in campidoglio come il numero due
dell' Ulivo, Valter Veltroni, Massimo Brutti presidente della
Commissione servizi segreti e Luciano Violante. A rappresentanza
delle confederazioni sindacali c' era il segretario nazionale
della Cgil Sergio Cofferati. Anche il cantante Gianni Morandi ha
voluto essere presente. ''Nel mio intervento parlero' anche a
nome di chi non c' e' piu' -ha detto don Ciotti- perche'
ricordarli e' contributo attivo e presupposto indispensabile per
costruire la speranza''. Don Ciotti ha ricordato che le armi
''per combattere tutte le mafie compresa l' usura, il racket e
il caporalato sono anche quelle della giustizia sociale, di un'
informazione accessibile e democratica e di un impegno a
destinare piu' soldi alla giustizia che oggi assorbe solo l' 1%
dell' intero bilancio dello stato''. ''Il nostro messaggio agli
uomini di mafia -ha concluso don Ciotti- e' che c' e' una
societa' organizzata che non gli dara' tregua e fara' fino in
fondo la sua parte''. La giornata di impegno e di memoria
continua in serata con un momento ecumenico di preghiera al
quale parteciperanno, tra gli altri, il direttore della Caritas
monsignor Luigi di Liegro ed il rabbino capo della comunita'
ebraica di Roma, Alberto Piattelli. Infine, il percorso nella
memoria si concludera' con la rappresentazione della ''Cantata
per bambini morti di mafia'' scritta da Luciano Violante.(ANSA).
XTO/DOR
21-MAR-96
19:30
26
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ULIVO: CONVENZIONE; DON CIOTTI, NEUTRALITA' PECCATO GRAVE
(ANSA) - MILANO, 23 MAR - ''E' arrivato il momento di dire
che la neutralita' e' un peccato grave. E' falso pensare di
poter stare al di sopra delle parti''. Questo un passaggio,
applauditissimo, dell' intervento di don Luigi Ciotti, fondatore
del gruppo Abele, alla convenzione dell'Ulivo. Un intervento il
suo che ha toccato la platea richiamando i leader della
coalizione alla ''concretezza e al fare'' affinche' ''la gente
della strada possa capire e non essere catturata dai falsi
messaggi''. ''Nonostante i dubbi e le incertezze - ha proseguito
- e' necessaria una scelta di campo chiara e precisa. Per questo
chiedo a tutti di non dimenticare la strada, di farne un punto
di riferimento''. Poi un lungo e toccante elenco di vicende e
persone di quella ''strada' che lui ha indicato come punto di
riferimento per la concretezza. Don Ciotti ha chiesto di ''non
dimenticarli'' e soprattutto ha chiesto al futuro governo ''atti
concreti per loro, per i bimbi uccisi dalla mafia, per
carcerati, immigrati, senza fissa dimora''.
''Anche io ho un sogno - ha concluso rivolto a Prodi e
Veltroni - che la politica non confonda mediazione con
compromesso, intese con mistificazioni, cittadini con sudditi.
Ma soprattutto che gli ultimi non debbano aspettare il Paradiso
per avere il giusto riconoscimento''. Un intervento ''di forte
spessore'' come lo ha definito il segretario del Pds, Massimo
D'Alema parlando col sindaco di Palermo Leoluca Orlando. (ANSA).
POR
23-MAR-96
20:15
27
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ULIVO: CONVENZIONE; PRODI E VELTRONI ARRIVANO IN PULLMAN
(DELL'INVIATO AMEDEO LA MATTINA)
(ANSA) - MILANO, 23 MAR - Apertura spettacolare della
Convenzione nazionale dell' Ulivo: Romano Prodi e Walter
Veltroni arrivano dentro il Palatrussardi di Milano con il
pullman che li ha portati in giro per l'Italia nei primi giorni
di campagna elettorale.
La sorpresa, che fa esplodere l'applauso degli oltre
settemila partecipanti, e' accompagnata dalla ''Canzone
popolare'' di Ivano Fossati, che scandisce: ''Alzati che si sta
alzando la canzone popolare. Se c'e' qualcosa da dire ancora, ce
la dira', se c'e' qualcosa da capire, si capira'''. Immancabile
l'assalto dei fotografi e delle telecamere che rendono difficile
il saluto dei due leader al popolo dell' Ulivo, mentre si
spostano da una parte all' altra del palco con l'indice e il
medio alzati in segno di vittoria. Nessuna bandiera del Ppi, una
sola dei Verdi e una decina del Pds sventolano confuse tra le
molte dell' Ulivo.
Quando il palco si libera, Prodi e Veltroni rimangono seduti
in un salottino alla destra del palco su cui campeggiano due
maxischermi ed un enorme simbolo dell' Ulivo. Ed ecco arrivare i
conduttori della manifestazione: Carmen Lasorella e Lamberto
Sposini. La giornalista del Tg2 precisa subito, rispondendo alle
polemiche di questi giorni: ''Siamo qui per fare il nostro
mestiere di giornalisti''. (SEGUE).
(ANSA) - MILANO, 23 MAR - La conduttrice del programma
''Cliche''' dice che questa campagna elettorale e'
''difficilissima e aspra''. La stessa cosa la dice Sposini,
aggiungendo che il confronto politico e' ''avvelenato con
attacchi anche personali''. ''Ci sono - afferma il vicedirettore
del Tg5 - temi forti in questa campagna elettorale ma anche
insulti, nell' ambito di tutti i settori, compreso quello dell'
informazione''.
A questo punto Sposini rivolge una domanda a Veltroni,
chiedendogli di chi e' la responsabilita' di questa campagna
elettorale avvelenata. ''Certo nostra no - dice il numero due
dell' Ulivo - da questa convenzione si capira' qual e' il nostro
stile e la nostra voglia di comunicare''.
E' la volta di Prodi, al quale Lasorella chiede se sara'
possibile un confronto sui programmi, ''plagio a parte''.
''Abbiamo sempre voluto un confronto sui temi concreti risponde il numero uno dell' Ulivo - le persone che sono qui
hanno lavorato nelle assemblee provinciali sul programma. Il
pullman non e' un simbolo ma un'esperienza. Vi ringrazio di
cuore - aggiunge Prodi rivolto alla platea e agli spalti - per
il programma che avete fatto voi, non io''. (SEGUE).
28
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
(ANSA) - MILANO, 23 MAR - Alla spicciolata sono arrivati
tutti gli oratori che parleranno questo pomeriggio dopo
l'intervento di apertura di Walter Veltroni. Molti oggi gli
interventi di ospiti stranieri. La figlia di Bob Kennedy,
Courtney Kennedy, che interverra' direttamente dal palco, come
pure Daniel Cohn-Bendit, leader dei Brunen tedeschi, e
protagonista del '68 francese; con un video-messaggio, invece,
saranno presenti il leader dei socialdemocratici tedeschi Oskar
La Fontaine, il premier austriaco Franz Vranitzky, l'ex
governatore dello Stato di New Yor, Mario Cuomo e il leader
storico della Dc cilena Gabriel Valdes.
Gli altri interventi della giornata sono quelli del sindaco
di Roma, Francesco Rutelli, della leader della Federcasalinghe,
Federica Gasparrini, i giornalisti Furio Colombo, Enrico
Deaglio, Tana De Zulueta e Federico Orlando (tutti quattro candidati
dell' Ulivo), don Luigi Ciotti del Gruppo Abele.
Sono previsti poi l'intervento dell' ex presidente dei
deputati leghisti e oggi candidato nella Lista Dini, Pierluigi
Petrini, e quello di Elio Veltri, candidato dell' Ulivo amico di
Di Pietro. Sono previsti anche un discorso di un operaio della
Piaggio, Domenico Contino, e di Giovanni Bachelet, che sfida il
leader di An Fini a Roma. Domani sara' Romano Prodi a chiudere
la manifestazione, a cui lavorano 300 volontari e partecipano
tremila delegati, che approveranno il programma. (SEGUE)
(ANSA) - MILANO, 23 MAR - In platea, tra le prime file, sono
seduti numerosi esponenti politici, tra i quali il ministro
della Pubblica Istruzione, Giancarlo Lombardi, candidato nella
lista Dini. C' e' anche Massimo D'Alema con Giorgio Napolitano,
Gerardo Bianco accompagnato da Giovanni Bianchi, il leader dei
Laburisti, Valdo Spini, e il portavoce dei Verdi, Carlo Ripa di
Meana.
Sono presenti, inoltre, il sindaco di Palermo, Leoluca
Orlando, e quello di Bologna, Walter Vitali, nonche' i registi
Ettore Scola e Maurizio Nichetti. (ANSA).
LT/ARS
23-MAR-96
17:38
29
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ULIVO: CONVENZIONE; SERENITA' E NON LA RISSA DEL POLO
(ANSA) - MILANO, 23 MAR - Romano Prodi e i big dei partiti
del centrosinistra parleranno domani ma gia' oggi, con l'
intervento di Walter Veltroni e' stato chiaro quale ''stile'' l'
Ulivo vuole imprimere alla campagna elettorale. Cosi' come
chiaro e' stato il messaggio agli elettori che viene dalla
convenzione nazionale apertasi oggi al Palatrussardi di Milano:
l' Ulivo e' una forza politica ''tranquilla'', che vuole dare
agli italiani ''serenita' e speranza''. L' Ulivo, dunque, non
rincorrera' il Polo sul piano della ''rissa'' verbale. Le
elezioni saranno vinte, secondo i dirigenti dell' Ulivo, da chi
sapra' parlare alla gente di contenuti programmatici, da coloro
che hanno dimostrato di saper governare.
E' stato questo il leit-motiv ripetuto in tutti gli
interventi che si sono succeduti questo pomeriggio.
Particolarmene sentito e applaudito e' stato quello di don Luigi
Ciotti per il quale ''la neutralita' rispetto ai problemi della
gente e' un peccato grave''. Il fondatore del gruppo Abele si e'
rivolto direttamente ai capi di partito, ai candidati presenti
in sala per sollecitarli ad una fattiva concretezza, guardando
al ''popolo della strada, dei diseredati''.
Niente polemiche al ''calor bianco'', ha sottolineato Romano
Prodi lasciando il Palatrussardi, come ''questa giornata di
entusiasmo e di proposta ha dimostrato''. (SEGUE).
(ANSA) - MILANO, 23 MAR - Anche il leader del Pds, Massimo D'
Alema, ha sottolineato che da parte dell' Ulivo non c' e' alcuna
intenzione di aggredire gli avversari politici. E se Berlusconi
e Fini vogliono ''la rissa'' rimarranno delusi ''perche' per
litigare bisogna essere in due''. E da parte dell' Ulivo questa
volonta' non c' e'. Veltroni e' ricorso ad un passo della Bibbia, all'
Ecclesiaste ''per esprimere questo concetto. ''C' e' un tempo
per distruggere e un tempo per costruire'', ha detto il
direttore dell' ''Unita''' che non ha pero' risparmiato critiche
al Polo. Cosi' come il sindaco di Roma, Francesco Rutelli, il
quale ha detto di conoscere bene questa ''destra faziosa e
becera''. Anche il primo cittadino della capitale ha
sottolineato che gli italiani apprezzano chi lavora per
risolvere i problemi e non per dividere gli italiani.
La giornata dell' Ulivo a Milano ha registrato anche un clima
di unita' tra i vari alleati rappresentati dai massimi vertici
dei partiti. Non c' era Lamberto Dini del quale domani sara'
diffuso un video-messaggio nel quale ribadira' l' unita' di
intenti della coalizione. I leader presenti, come Gerardo Bianco, Antonio Maccanico,
Carlo Ripa di Meana, hanno apprezzato il discorso di Walter Veltroni. Tutti hanno
sottolineato che non e' questo il momento di evidenziare differenze perche'
l'obiettivo comune e' battere la destra. (ANSA).
LT/ADI
23-MAR-96
21:07
30
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ULIVO: CONVENZIONE; LA GIORNATA DELL' UNITA' RITROVATA
(ANSA) - MILANO, 24 MAR - Se ieri e' stata la giornata in cui
l' Ulivo ha detto di non voler fare polemiche, oggi e' stata
quella dell' orgoglio di essere una coalizione unita attorno ad
un programma. Perfino Carlo Ripa di Meana, che tanti dissapori e
contrasti ha avuto con Romano Prodi, ha ricordato che nell'
Ulivo trovano ''cittadinanza'' culture diverse.
E' stata la giornata, come ha affermato Prodi, in cui e'
sventolata una ''unica grande bandiera'', quella dell' Ulivo,
nella quale si sono trasformate le bandiere rosse, verdi e
bianche. Ed e' la prima volta che cio' accade in Italia, ha
fatto presente il leader dell' Ulivo, tra le famiglie politiche
del socialismo, del cattolicesimo democratico e dei
liberaldemocratici. Un risultato che nelle intenzioni di Prodi
ha un futuro oltre le elezioni, per approdare al partito
democratico o a una coalizione sul modello dell' Udf.
Un risultato che e' passato attraverso la sconfitta
elettorale del '94 quando progressisti e centro laico e popolare
ebbero l' ''illusione'' di poter camminare su strade separate.
Ma adesso, nonostante il ''forte senso di appartenenza'', ha
ricordato Massimo D'Alema, c' e' in campo una forte alleanza.
Una coalizione che riuscira' a vincere se ''le ragioni dell'
alleanza saranno piu' forti del senso di identita' di ogni
singola componente''. (SEGUE).
(ANSA) - MILANO, 24 MAR - Anche Gerardo Bianco e Antonio
Maccanico hanno sottolineato questo concetto e nel suo videomessaggio Lamberto Dini ha spiegato in questa chiave il senso
dell' intesa tra Ulivo e Rinnovamento Italiano: una ''forte
convergenza programmatica'' per un' azione di governo che duri
cinque anni.
La destra non puo' dire la stessa cosa, secondo i
protagonisti della Convenzione nazionale dell' Ulivo. Una
kermesse che ha registrato il successo di Antonio Bassolino e
don Luigi Ciotti che hanno rappresentato i due aspetti
''profondi'' dell' Ulivo: il primo e' visto come l'
amministratore di maggiore successo; il secondo come il
portatore delle ''sofferenze'' dei piu' deboli di cui il
centrosinistra vuole farsi carico.
Ma oggi e' stata anche la giornata di Umberto Eco che ha
portato l' affondo contro gli intellettuali ex maoisti adesso
candidati con il Polo. Significativo anche l' intervento del
giornalista Federico Orlando, ex condirettore del ''Giornale''
di Indro Montanelli, il quale ha portato i saluti di quest'
ultimo e ha affermato che anche una destra liberale ma
democratica non si riconosce nelle posizioni del Polo dove
prevalgono ''insulti e ingiurie verso le istituzioni''. (ANSA).
LT-SES/MEN
24-MAR-96
18:19
31
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CRIMINALITA': NASCE OSSERVATORIO SU BENI CONFISCATI A MAFIA
(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 28 MAR - Nasce a Reggio Calabria l'
Osservatorio regionale sui beni confiscati ai mafiosi. Una sorta
di banca-data per l' elencazione e la stima dei beni che
diventano di proprieta' dello Stato ma anche un supporto agli
enti locali per la destinazione a fini sociali ed un controllo
sul corretto funzionamento della legge. L' Osservatorio e' stato
presentato questa mattina a Reggio Calabria da don Luigi Ciotti,
presidente nazionale di Libera, l' associazione che ha raccolto
le firme e si e' battuta per l' approvazione della legge che
reca, appunto, disposizioni in materia di gestione e
destinazione dei beni sequestrati. Don Ciotti stamattina ha
annunciato che la sua battaglia riprendera', con il nuovo
Parlamento, affinche' la confisca dei beni riguardi anche i
corrotti e saranno assunte tutte le iniziative utili perche' la
legge abbia piena attuazione. Ed e' proprio in questo quadro che
si inserisce una iniziativa come l' Osservatorio di Reggio
Calabria, alla quale hanno gia' aderito sindaci di importanti
comuni. Fino a tutto il 1993 nella regione sono stati effettuati
sequestri per 332 miliardi e confische per 66. La provincia
maggiormente interessata e' quella di Reggio ma da uno studio
sull' applicazione della legge risulta che gli uffici misure di
prevenzione sono senza personale e privi di supporti informativi
e che non esiste alcun collegamento stabile tra i vari uffici
competenti in materia. (ANSA).
YGX-VF/MED
28-MAR-96
13:30
32
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
IMMIGRAZIONE: APPELLO ASSOCIAZIONI CATTOLICHE PER PROROGA
(ANSA) - ROMA, 30 MAR - Prorogare i termini per presentare
la domanda o completare le pratiche di regolarizzazione degli
immigrati: e' questa la richiesta rivolta al governo e a tutte
le forze politiche contenuta in un appello sottoscritto da
diversi esponenti del mondo cattolico e presentato oggi, in una
conferenza stampa a Roma, dal direttore della Caritas diocesana,
monsignor Luigi Di Liegro, dal direttore della Fondazione
Migrantes della Cei, padre Bruno Mioli e dal portavoce della
''Rete antirazzista'', Dino Frisullo.
Tra i firmatari del documento figurano anche don Giuseppe
Dossetti; don Albino Bizzotto, dei ''Beati costruttori di
pace''; il responsabile del ''Gruppo Abele'' e presidente
dell'associazione ''Libera'', don Luigi Ciotti; il vescovo
ausiliario di Roma, monsignor Clemente Riva; quello di Caserta,
monsignor Raffaele Nogaro e l'ex parlamentare europeo Eugenio
Melandri.
''La speranza di emersione dalla clandestinita' per centinaia
di migliaia di lavoratori stranieri - si legge nell'appello rischia di essere frustrata dal blocco delle pratiche di
regolarizzazione, fissato dal governo al 31 marzo''. Per questo
nel corso della conferenza stampa e' stato chiesto al governo e
alle forze politiche ''un gesto di umanita' che diventi un gesto
di quinta essenza politica nei confronti di tanti immigrati
che vogliono emergere dalla clandestinita'''. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 30 MAR - ''Secondo fonti del Viminale - ha
ricordato Frisullo, della ''Rete antirazzista'' - sono state
presentate finora 140 mila domande che rappresentano soltanto un
terzo degli immigrati presenti in Italia''.
Nell'appello, e' stato ricordato nell' incontro, si chiede
non soltanto ''la proroga della regolarizzazione ma anche la sua
estensione a chi svolge lavoro saltuario e autonomo o vuole
avviare un percorso di formazione ed inserimento sociale e
lavorativo e la salvaguardia dell'unita' familiare attraverso
una regolarizzazione non restrittiva dei ricongiungimenti''.
Secondo padre Mioli, ''non c'e' altra alternativa alla
regolarizzazione se non la clandestinita''' e per questo motivo
chiediamo ''una pressione delle comunita' cristiane sul
governo'' e ''uno sforzo estremo di mobilitazione della societa'
civile, anche attraverso assunzioni di solidarieta' come forme
di superamento pratico dei limiti della legge''. (ANSA).
CIC
30-MAR-96
17:15
33
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ATLETICA: VIVICITTA' '96 DEDICATA A ''LIBERA'' DI DON CIOTTI
(ANSA) - MILANO, 10 APR - Sara' dedicata a ''Libera'',
l'associazione fondata da Don Luigi Ciotti e composta da 500
associazioni e movimenti contro tutte le mafie, la 13/a edizione
di ''Vivicitta''', la manifestazione podistica internazionale
dell' Uisp che si corre in contemporanea domenica prossima in 40
citta' italiane, coinvolgendo 70.000 partecipanti.
La partenza verra' data alle 10,30: a Milano il via sara' in
Piazza Duomo con arrivo al Campo sportivo Giurati. Non si
correra' solo in Italia, ma anche a Sarajevo e Tuzla: gia'
l'anno scorso atleti italiani volevano correre la Vivicitta' di
Sarajevo, che per l'improvvisa ripresa dei combattimenti fu
svolta nei sotterranei. Proprio a Sarajevo sono previsti almeno
2.000 partecipanti, tra atleti bosniaci, italiani, volontari
delle associazioni umanitarie e soldati della Nato, tra cui
quelli dei reparti italiani.
La ''Citta' corre libera'' si disputera' anche in sei
istituti minorili e in sette carceri.
La manifestazione si svolge con il patrocinio del CIO e l'
alto patronato del Presidente della Repubblica. (ANSA).
COM-IO
10-APR-96
21:06
34
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MINORI: VIOLENTI PER IMITARE I GRANDI, MA RESTANO RAGAZZINI
(ANSA) - ROMA, 16 APR - Fanno di tutto per somigliare ai
'grandi' e dunque, sono sempre piu' violenti. Estorcono soldi ai
compagni di scuola, vessano le compagne, ricattano e commettono
atti vandalici tanto da far invocare al giudice minorile
Simonetta Matone, che ha arrestato i quattro ragazzini
napoletani che hanno seminato il terrore sul treno NapoliMilano, la creazione di una nuova figura giuridica: quella del
'teppista'. Tra il 1986 e il '94 i minori denunciati, secondo
una ricerca del Censis, sono passati da 19.728 a 44.236 e di
questi gli 'under 14' da 2.728 a 9.739; ma cio' che piu' conta
e' che le denunce riguardano reati gravi: contro la fede
pubblica e l'economia (+263% dall'86), la persona(+155,5%), lo
Stato e l' ordine pubblico(+153%). L' incidenza dei minori
condannati su 100 mila adolescenti tra i 10 e i 17 anni e'
passata dai 35 del 1986 agli oltre 43 del '92, mentre il numero
degli ingressi negli istituti penali minorili dai 1.151 del '91
e' arrivato a 2.240 nel '94. La ricerca rileva, infine, come
questa 'crescita patologica interessa anche regioni con
condizioni socioeconomiche tutt'altro che critiche'. Sono piu'
violenti dunque, piu' precoci, ma non piu' maturi. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 16 APR - Gli esperti affermano, infatti che l'
eta' della maturita' si e' innalzata e che certi comportamenti,
anzi, denotano la scarsa capacita' di autocontrollo. ''Sarebbe
dunque il caso addirittura - afferma Duccio Scatolero, docente
di criminologia all'Universita' di Torino - di alzare l' eta'
della punibilita' e non invece di abbassarla''. ''D' altra parte
- sostiene il criminologo - la gestione di un problema grave
come questo non puo' essere affidata alle aule di giustizia.
L'aumento della violenza dei giovani, e tra i giovani, e' un
fenomeno che in altri Paesi e' gia' stato affrontato anche se
con metodi a volte discutibili come in Francia dove le scuole a
rischio sono piantonate dall' esercito. In Italia si va facendo
strada una ipotesi di lavoro che investe sui giovani''. ''A
Torino, in un quartiere difficile, S. Donato - spiega Scatolero
- insieme al gruppo Abele abbiamo fondato il primo 'Centro
giovanile per la gestione del conflitti'. Lo scopo e' quello di
creare una figura che gia' esiste in tutte le scuole degli Usa,
il 'mediator' un ragazzo abilitato a mediare i conflitti tra i
compagni. Una sorta di 'super partes' che non ha il compito di
trovare una soluzione al conflitto ma di aiutare i contendenti a
risolverlo. La tecnica e' facile e la possono apprendere anche i
bambini delle scuole elementari''. ''L' obiettivo - prosegue
Scatolero- e' quello di responsabilizzare i ragazzi e
riconoscere la loro autonomia''. (ANSA)
AU
16-APR-96
17:19
35
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RASSEGNA STAMPA: LE INTERVISTE (6)
(ANSA) - ROMA, 17 APR - Segue elenco delle interviste di
particolare ineteresse che segnaliamo:
GIAMPAOLO D' ANDREA (Avvenire, pag. 5 : ''L' obiettivo e' la
comunita' federale'') e SANDRO FONTANA (Avvenire, pag. 5 : ''Il
futuro dell' Ue e' nella sussidiarieta''') con le dichiarazioni
dell' europarlamentare dell' Ulivo e del vice presidente del
Parlamento Europeo, del Polo, sulle prospettive di integrazione
economica e politica europea.
MICHAIL GORBACIOV (La Repubblica, pag. 9 : ''Aiutateci ad
evitare altre Cernobyl'') con le dichiarazioni dell' ex
presidente russo a dieci anni dalla tragedia della centrale
nucleare.
VALENTINO PARLATO (Il Corriere della Sera, pag. 3 : ''Tonino
decidera' solo dopo le elezioni'') con le opinioni del direttore
del 'Manifesto' sulla possibile entrata in campo in politica
dell' ex pm di Mani Pulite Antonio Di Pietro.
Don LUIGI CIOTTI (Il Manifesto, pag. 13 : ''Sarajevo in corsa
per ritrovarsi'') cone le dichiarazioni del sacrdote animatore
di ''Libera'' che e' tra gli sponsor della manifestazione
''Vivicitta''' programmata anche a Sarajevo.
GIUSEPPE DI LELLO (Liberazione, pag. 14 : ''Quel pool con
Falcone'') con i ricordi del magistrato palermitano, ora
candidato per Rifondazione Comunista, sul primo ''pool''
antimafia a Palermo con Giovanni Falcone.(ANSA).
MN
17-APR-96
10:06
36
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AIDS: ASSOCIAZIONI CHIEDONO INCONTRO A PRODI E VELTRONI
(ANSA) - BOLOGNA, 27 APR - Una richiesta di incontro a Romano
Prodi e Walter Veltroni con un appello perche' venga proseguita
l' esperienza avviata dal ministro Guzzanti nelle politiche
sull' aids. La lettera aperta l' hanno firmata Luigi Ciotti del
Gruppo Abele, Beppe Ramina, coordinatore nazionale dell'
Arcigay-Arcilesbica e Vittorio Agnoletto, presidente della Lila,
la Lega italiana lotta contro l' aids. ''L' insediamento di Elio
Guzzanti al Ministero della sanita' nel governo Dini aveva
prodotto una svolta positiva anche per quanto riguarda le
politiche sull' Aids - hanno scritto - sono infatti riprese le
campagne di prevenzione, anche mirandole a target differenziati,
persone sieropositive sono entrate a far parte della Commissione
nazionale, gli interventi sulle strutture ospedaliere iniziano a
venire monitorati, i rapporti con le associazioni del
volontariato sono migliorati significativamente. Il lavoro da
fare resta pero' molto, moltissimo, non solo per il fatto che l'
infezione, comunque, continua a diffondersi, ma anche perche'
buona parte dei ministri che si sono succeduti al Dicastero
hanno perduto anni preziosi sia per la prevenzione, sia per
quanto riguarda la realizzazione di servizi alle persone, sia
ospedalieri, sia extraospedalieri. Mentre ci auguriamo che l'
esperienza avviata da Guzzanti possa proseguire, chiediamo di
potervi incontrare per esporre le nostre proposte in merito alle
politiche sull' Aids del prossimo governo''. (ANSA).
CST
27-APR-96
15:24
37
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
COPPIA CHIEDE DI TOGLIERE FIGLIO DA STATO FAMIGLIA: DON CIOTTI
(ANSA) - ROMA, 1 MAG - Don Luigi Ciotti, in un'intervista
andata in onda nel Tg3, ha difeso la decisione della coppia di
Verona che ha chiesto all'anagrafe del Comune di togliere il
proprio figlio tossicodipendente dallo stato di famiglia,
respingendo l'idea che si sia trattato di un ripudio.
Don Ciotti ha parlato di un gesto di ''legittima difesa'' dei
genitori nei confronti del figlio, comprensibile di fronte
all'esasperazione, ai debiti e una burocrazia ''che se non trova
il figlio schiaccia i genitori'' e ha detto di conoscere
centinaia di situazioni simili, che diventano ''esasperanti
quando la famiglia viene lasciata sola''. ''La famiglia va
aiutata - ha detto il religioso - il problema e' infatti da una
parte quello di andare incontro ai ragazzi, ma dall'altra anche
quello di dare un sostegno alle famiglie''.
Secondo Don Ciotti, che ha tra l'altro chiamato in causa i
servizi sociali, ''in molti casi richiamare il figlio
tossicodipendente alle proprie responsabilita' puo' essere un
aiuto''. (ANSA).
RED
01-MAG-96
19:43
38
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: TAVOLA ROTONDA AL VIMINALE
(V.ANSA 'ANTIMAFIA: LE RICHIESTE DEGLI ESPERTI..'DELLE 19,20)
(ANSA) - ROMA, 7 MAG - La mafia e' viva e vitale, non bisogna
abbassare la guardia, e' necessario combattere il fatalismo ma
anche il trionfalismo: questa, in sintesi, la diagnosi
tracciata dal vicepresidente della camera Luciano Violante, dal
vicecapo della polizia Gianni De Gennaro, dal direttore della
Dia gen Giovanni Verdicchio, da Don Ciotti e dall'ex giudice
statunitense Dick Martin, riuniti oggi al Viminale
dall'associazione 'Prometeo ricerca' per una tavola rotonda cui
hanno assistito molti funzionari ed ufficiali delle forze di
polizia, presenti anche il sottosegretario all'interno Luigi
Rossi, il capo della polizia Masone ed il vicecapo Ferrante.
A metter in guardia dai ''trionfalismi'', da chi ''batte le
mani ai magistrati e poi li lascia soli'', e' stato Don Ciotti.
C'e' il rischio, ha detto in sostanza, che accada per la mafia
quel che e' accaduto per la droga: se ne e' parlato a lungo, poi
l'argomento non ha piu' destato interesse nei media ed ora
abbiamo servizi tarati sulla tossicodipendenza da eroina, mentre
in Italia siamo sommersi dalle droghe sintetiche.(SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 7 MAG - ''La mafia negli ultimi due anni sembra
aver abbandonato la sfida aperta allo stato, tuttavia la minore
visibilita' non implica un ridimensionamento del pericolo delle
organizzazioni , stanno lavorando a riguadagnare le posizioni
perdute'' ha spiegato il gen Verdicchio, aggiungendo che una
nuova stagione di ''terrorismo mafioso'' e' possibile ed
indicando nella mafia economica e nei ''network internazionali''
i nuovi fronti su cui concentrare l'attenzione.
D'accordo anche Violante: ''oggi piu' che di piovra si deve
parlare di idra. La mafia ha tante teste, economiche,
finanziarie, militari. Anche il suo rapporto con la politica
oggi probabilmnete passa attraverso l'economia'' ha detto,
affermando che ''questo e' il livello piu' pericoloso,
l'attacco al mercato che ha sostituito l'attacco allo
stato''.(ANSA)
CZ
07-MAG-96
20:13
39
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AIDS: LILA, LOTTA A MALATTIA PRIORITA' PER NUOVO GOVERNO
(ANSA) - ROMA, 7 MAG - La lotta all'Aids deve essere una
''priorita''' del nuovo governo. E' quanto chiede la Lila (Lega
italiana lotta all'Aids) sollecitando, in una nota, insieme ad
Arcigay e gruppo Abele, un incontro con il leader dell' Ulivo
Romano Prodi e il numero due Valter Veltroni. Secondo la Lila
''sono i numeri, crudi e indiscutibili, che impongono questa
soluzione. Sono 35 mila ad oggi le persone che hanno contratto
la malattia, 11 mila dei quali viventi ma l'assistenza e'
scarsa: dei 7.000 mila posti previsti non c'e' ombra e il numero
dei malati crescera' di 5-6.000 persone l'anno. Il 15% dei
malati e' senza fissa dimora, abbandonato a se stesso. Le
persone sieropositive sono oltre 100 mila; solo nella provincia
di Milano c'e' un sieropositivo ogni 100-200 persone fra i
giovani tra 18 e 35 anni. L'area di Milano e' seconda in Europa
solo a Parigi. Il trend di crescita del numero dei malati di
Aids e' tra i piu' forti d'Europa; le donne sono il 25% dei
malati e aumentano i bambini sieropositivi; l'Aids e' la prima
causa di morte fra i maschi italiani tra i 24 e i 35 anni''. Per
la Lila ''sono necessari immediati sostegni alle case-famiglia
usando i 2.100 miliardi gia' stanziati e non utilizzati per gli
ospedali'' insieme a ''campagne preventive esplicite e rivolte
ai giovani''. (ANSA).
XMA
07-MAG-96
16:33
40
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RASSEGNA STAMPA: LE INTERVISTE (4)
(ANSA) - ROMA, 9 MAG - Ecco, di seguito, alcune altre
interviste di particolare interesse, pubblicate oggi dai
quotidiani, che segnaliamo:
VITTORIO FOA (Il Corriere della Sera, pag. 3 : ''Ognuno voti
il proprio presidente'') e LEO VALIANI (Il Corriere della Sera,
pag. 2 : ''La maggioranza ha diritto di veto'') entrambe sulla
vicenda della nomina dei presidenti delle Camere.
GIANCARLO PAGLIARINI (Il Giornale, pag. 5 : ''E giu' a Roma
bastano quattro ministeri''), Mons. ALFREDO BATTISTI ( Il
Corriere della Sera, pag. 5 : ''Bossi ci ha aperto gli occhi,
pero'...''), don LUIGI CIOTTI (Il Manifesto, pag. 8 : ''Contro
la Lega, un surplus di politica'') e LORENZO ORNAGHI (Avvenire,
pag. 5 : ''Urge una risposta politica'') con le opinioni dell'
esponente del Carroccio, dell' arcivescovo di Udine, del
fondatore della comunita' Abele e del docente di scienza
politica dell' Universita' Cattolica di Milano sulla questione
della secessione e del federalismo.
SIMON WIESENTHAL (Avvenire, pag. 7 : ''Disprezzava la vita
umana, lo condanno'') con le dichiarazioni del cacciatore di
nazisti sul processo contro Erich Priebke.
MN
09-MAG-96
10:04
41
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CAMERA: VIOLANTE DOMANI E DOMENICA A TORINO
(ANSA) - ROMA, 17 MAG - Il presidente della Camera, Luciano
Violante, partecipera' domani alle 11 ad un convegno sul tema
''a che punto e' la lotta alle mafie?'' che si svolgera' nella
sala dei Cinquecento presso la sede di Lingotto Fiere e
Congressi al Salone del Libro di Torino. Al convegno - come
informa una nota dell'ufficio stampa di Montecitorio interverranno, oltre al presidente Violante, Marina Bertiglia,
Giancarlo Caselli, Luigi Ciotti e Guido Neppi Modona.
Violante, inoltre, presiedera' domenica nella sala Londra
del Salone del Libro di Torino, alle 18, un dibattito di
presentazione del volume dedicato ai discorsi parlamentari di
Aldo Moro ''Aldo Moro: discorsi parlamentari 1947-1977''
pubblicato dalla Camera dei deputati.
Sul tema ''Dalla Costituzione alla solidarieta' nazionale:
30 anni di vita della Repubblica, interverranno Gaetano Arfe',
Massimo D'Alema, Leopoldo Elia, Mino Martinazzoli e Giuliano
Urbani. (ANSA).
SG/MRC
17-MAG-96
20:03
42
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CARCERI: 'BRACCIALETTO' ELETTRONICO;'NO' DI DON CIOTTI
(ANSA) - ROMA, 17 MAG - Don Luigi Ciotti, presidente del
gruppo Abele, boccia la proposta di applicare a circa 13 mila
tossicodipendenti, che dovrebbero essere scarcerati, un
''braccialetto elettronico'' che permetta di controllare i loro
spostamenti.
''E' strano che una societa' che sembra avere perso la fede,
cerchi sempre di risolvere i problemi con i 'miracoli''', ha
affermato don Ciotti, in un' intervista al ''Sir'', l'agenzia
dei settimanali cattolici promossa dalla Cei. ''Questo - ha
aggiunto - e' particolarmente vero per quanto riguarda la
tossicodipendenza: prima e per molti anni si e' guardato alla
comunita' terapeutica come una bacchetta magica. Ora, di fronte
al sovraffollamento carcerario, esce questa proposta''.
''Molti tossicodipendenti - ha spiegato - non hanno piu' una
casa, ed hanno bisogno di accoglienza, di relazioni umane, di
sostegno psicologico e terapeutico, non di esser consegnati a
nuove solitudini. Hanno bisogno di liberarsi dell' 'etichetta' e
della condizione di emarginati, non di vedersi aggiunto un nuovo
e visibile marchio che ridurrebbe ulteriormente la loro
dignita'''. ''Sono dunque - ha concluso il sacerdote - ben altre
le strade da percorrere, strade che mettano al centro l'uomo,
anche quando ha sbagliato, che lo aiutino a risollevarsi, senza
indulgenza ma anche senza ipocrisia''. (ANSA)
PIN
17-MAG-96
17:40
43
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DISCOTECHE: DOPO L' ECSTASY ARRIVA ''SPECIAL K''
(ANSA) - ROMA, 21 MAG - Ti esplode dentro come una cannonata
trenta secondi dopo averla presa. In dieci minuti esaurisce il
suo effetto lasciando conseguenze devastanti come allucinazioni,
dissociazioni, delirio e in qualche caso cecita' transitoria. Si
tratta di ''Special K'' la nuova droga che spopola nelle
discoteche di Rimini e Riccione e per il basso costo, venti mila
lire a dose, e' destinata a soppiantare l' ecstasy. A lanciare
l' allarme sulla pericolosita' di questa sostanza, un anestetico
usato dai veterinari, e' Narcomafie il mensile del Gruppo Abele.
''Special K - mette in guardia, in un' intervista al giornale,
Fabrizio Schifano, psichiatra e farmacologo del Servizio per i
tossicodipendenti di Padova - e' un farmaco pericolossissimo da
non usare assolutamente''.
Oltre all' identikit di questa nuova droga, dagli effetti
rapidi e fulminanti, il numero di Narcomafie di questo mese e'
dedicato alle operazioni di 'marketing' della criminalita'
organizzata olandese che per sostenere i suoi profitti regala
dosi di eroina ai consumatori di ecstasy. (ANSA)
AU
21-MAG-96
17:32
44
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CAPACI: A CORLEONE I COLORI DELLA SPERANZA
(ANSA) - PALERMO, 23 MAG - I giovani di Corleone in piazza
''Falcone e Borsellino'' lanciano un messsaggio coi colori della
speranza. Hanno sfilato per le vie cittadine con gli striscioni
e i teli dipinti, realizzati sotto la guida degli studenti del
liceo artistico di Palermo, che sono arrivati per la
manifestazione ''Coloriamo la speranza'' in un paese, sempre
piu' centro di iniziative per la crescita della societa' civile,
e sempre meno ''patria dei mafiosi''. Accanto a loro, don Luigi
Ciotti, il fondatore del Gruppo Abele di Torino e animatore
dell' associazione ''Libera'' contro le mafie, costituita
con Rita Borsellino, sorella del magistarto Paolo, ucciso
il 19 luglio di 4 anni fa. Erano circa 700 ragazzi delle scuole
corleonesi, dalle elementari al liceo, ad esprimere con i
disegni, non solamente la voglia di cambiare, ma un progetto per
voltare pagina. A gruppi, rannicchiati per terra, nella villa o
sui marciapiedi, hanno progettato e disegnato gli striscioni.
Hanno voluto dare i colori della speranza ad un giorno di lutto,
soprattutto da quando - hanno sottolineato - uno dopo l' altro
''stanno cadendo gli uomini che per anni hanno infangato il nome
del paese in cui c' e' la voglia di vivere lavorare in pace''.
Alla manifestazione hanno preso parte anche il sindaco, Giuseppe
Cipriani, e la giunta. (ANSA).
YID-MIR
23-MAG-96
17:18
45
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: LE 9 REGOLE DELLA LOTTA 'A MISURA DI CITTADINO'
(V.ANSA 'MAFIA: FLICK,'CONNESSIONE TRA TANGENTOPOLI..'14,45)
(ANSA) - ROMA, 23 MAG - Nove suggerimenti pratici da adottare
contro la mafia sull' autobus, a casa, al lavoro, nella pubblica
amministrazione, dal medico, per strada, nelle elezioni. Un
vademecum per il cittadino tracciato nel volume ''A occhi
aperti. Nove Consigli scomodi contro la mafia nel quotidiano''
(edizioni Gruppo Abele di Torino), presentato oggi a Roma in
occasione del quarto anniversario della strage di Capaci e
realizzato su un' iniziativa del Comitato dei lenzuoli di Roma e
Palermo, dell' associazione antimafia Libera e con il contributo
del Credito Cooperativo.
Queste le nove regole antimafia: 1) Imparare a rivendicare i
diritti e non a mendicarli come favori e a considerare 'nostri'
i beni e i servizi pubblici contro degrado e abuso mafioso. 2) A
casa: educare i bambini alla democrazia , insegnare i principi
della Costituzione, la solidarieta' verso i deboli e la
tolleranza verso tutte le religioni, culture ed etnie. 3) Sul
Posto di lavoro, in ufficio, ospedale, al Comune, Regione: se c'
e' sospetto di tangenti, di sperpero di denaro pubblico o
favoritismo, cercare alleati, andare in fondo e rivolgersi ai
magistrati. Gli insegnanti non devono perdere occasione per
parlare di mafia, i commercianti per denunciare 'cravattari' e
chi gia' paga il pizzo per associarsi contro il racket. 4) Nella
pubblica amministrazione imparare a servirsi della legge sulla
trasparenza. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 23 MAG - Queste le altre regole a misura di
cittadino contro la mafia: 5) Chiedere regolare fattura al
medico, al ristorante, all' avvocato ecc.. 6) Collaborare con
gli inquirenti se si e' testimoni di fatti di sangue o rapine.
7) Boicottare gli affari della mafia rifiutando di comprare
sigarette di contrabbando e droga o frequentando locali
sospettati di essere gestiti da mafiosi. 8) Nelle elezioni
rifiutare, prima, durante e dopo, di abbassarsi al voto di
scambio. 9) Intervenire per prevenire l' adesione al modello
mafioso delle giovani generazioni impegnando il tempo nel
volontariato e nella solidarieta' e abbandonando entusiasmi solo
momentanei. (ANSA).
GU
23-MAG-96
14:50
46
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: STRAGE UFFIZI; COMMEMORATE VITTIME DEL 27 MAGGIO 1993
(ANSA) - FIRENZE, 27 MAG - Con un concerto in Palazzo
Vecchio, la premiazione di quindici giovanissimi poeti, un video
sull' Accademia dei Georgofili risorta dalle macerie, Firenze ha
ricordato questa mattina la tragica notte del 27 maggio del '93
quando una bomba squarcio' la Torre dei Pulci e uccise cinque
persone, tra cui Nadia Nencioni, di soli otto anni, alla quale
e' intitolato il premio di poesia riservato agli alunni delle
elementari, giunto quest' anno alla terza edizione. Il Salone
dei cinquecento in Palazzo vecchio ha ospitato il concerto,
eseguito dagli allievi della scuola di musica Luigi Cherubini, e
la premiazione dei quindici poeti in erba. Alla cerimonia di
consegna dei premi hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco
di Firenze Mario Primicerio e don Luigi Ciotti della comunita'
''Abele'' di Torino. Quasi in contemporanea nell' Aula magna
dell' universita' di Firenze veniva presentato un video sulla
storia, l' attivita' presente e le prospettive future dell'
Accademia dei Georgofili che solo l' 11 marzo scorso e' potuta
rientrare nella propria sede storica, la Torre dei Pulci,
distrutta dall' attentato del '93, in quella notte tra il 26 ed
il 27 maggio di cui vengono riproposte le immagini. Il
presidente dell' Accademia Franco Scaramuzzi, voce fuori campo
del video, ha ricordato i morti e le opere andate distrutte:
almeno il 2% dei libri piu' recenti e 10 volumi antichi, 17 mila
sono stati gli inserti recuperati. (ANSA).
CF
27-MAG-96
16:52
47
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAI: '10 MINUTI' CON DON CIOTTI E BARONESSA CORDOPATRI
(ANSA) - ROMA, 28 MAG - Mafia e societa' civile in primo
piano nella puntata di domani di ''Dieci minuti''. Ospiti di
Daniela Brancati nel programma in onda alle 20 su Raitre saranno
la baronessa Teresa Cordopatri, in lotta da anni contro la
'ndrangheta per una vicenda di terreni agricoli in Calabria, e
Don Ciotti del gruppo Abele. (ANSA).
NL
28-MAG-96
18:39
48
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: APPELLO AI GIOVANI MAFIOSI 'ABBANDONATE LE ARMI'
(ANSA) - ROMA, 29 MAG - ''Ci rivolgiamo soprattutto a voi
giovani mafiosi: vi chiediamo di abbandonare le armi e la
violenza, vi chiediamo di riflettere'', di ''ricominciare la
vita'', di ''uscire dalle mafie''. ''Siamo disposti ad aiutarvi
a trovare futuro, senso e significato positivi'', ''siamo pronti
al dialogo per costruire assieme opportunita' di rientro nella
legalita'''. Questi alcuni passi dell' appello lanciato oggi dal
presidente dell' Associazione Libera, don Luigi Ciotti, a nome
di altre 500 associazioni che nei prossimi giorni faranno girare
l' invito per i giovani a lasciare le mafie. Un' iniziativa, ha
detto don Ciotti, che vuole fare da lente di ingrandimento per
''la strage quotidiana nascosta e continua fatta dalla mafia:
gli 11.500 morti ufficiali per droga dal 1973 al '95 li chiamo
morti di mafia - ha affermato don Ciotti - cosi' come i suicidi
per usura, racket e aids''. Occorre lavorare in questo sommerso.
''L' arresto di Brusca - ha detto il deputato Giuseppe Lumia
eletto a Corleone nell' Ulivo - e' solo un sobrio antipasto che
deve anticipare un' azione intelligente dello Stato per stordire
e disarticolare la mafia, per reprimere e colpire i capi ma
anche per offrire occasione di riscatto ai giovani assoldati
nelle mafie''. Per Lumia ''lo spazio di intervento c' e'''. ''E'
un momento - ha detto Saveria Antiochia, la madre di Roberto, un
agente ucciso dalla mafia - in cui tanti hanno deciso di
uscire''. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 29 MAG - Ricordando i momenti del processo in
cui si e' costituita parte civile, Saveria Antiochia e'
intervenuta in merito al dibattito sulla pena di morte e sulle
condanne dichiarando che ''la pena di morte c' e' gia', l' hanno
messa loro. Nella mafia - ha affermato - si agisce solo per dare
la morte''. Ma ora il fenomeno mafia e' giunto a ''un momento
delicato - ha detto don Ciotti confermando le parole di Saveria
Antiochia - sono tanti i segnali che vengono dai ragazzi che
stanno chiedendo l' opportunita' di uscire dal giro. Noi gliela
offriamo ma vogliamo raggiungere anche le migliaia di giovani
che non hanno il coraggio di farsi avanti ma che vorrebbero
chiedere aiuto''.
A dare eco all' iniziativa sara' la prima festa nazionale di
Libera indetta dal primo al 10 giugno a Castel Maggiore (Trebbo
di Reno-Bologna). Dieci giorni di dibattiti in cui Castel
Maggiore sara' anche - e' stato annunciato - la capitale
antiracket e antiusura grazie a SoS impresa che vi trasferira'
il quartier generale. (ANSA).
GU
29-MAG-96
14:47
49
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RASSEGNA STAMPA: ATTUALITA' (1O)
(ANSA) - ROMA, 3O MAG - AVVENIRE (''Fulmini sui dirigenti
ribelli'') preferisce dare maggior rilievo all' ''ultimatum''
del ministro della Funzione pubblica Franco Bassanini che
''bacchetta'' il sindacato dei dirigenti statali definendo
''grave ed inammissibile'' che ''istighi la protesta fiscale o
addirittura vi aderisca'', parla di ''toni preoccupanti'' e di
un ''rischio di estensione della protesta''. In primo piano,
poi, sul quotidiano d' ispirazione cattolica una lettea aperta
di don Luigi Ciotti (''Giovani soldati di mafia abbandonate le
armi, Noi vi offriamo un futuro'') che, a nome di oltre 5OO
associazioni aderenti a 'Libera', sollecita alla rinuncia della
violenza i giovani che si lasciano sopraffare dalle
organizzazioni criminali.
IL MATTINO (''Israele, vince la pace di Peres'') assegna ''al
premier uscente il 5O,7 per cento dei voti'' e segnala ''il
successo dei laburisti''. A centro pagina (''Visco: aboliamo
subito la bolla'') ricorda i problemi legati alla pressione
tributaria e ''lo scontro sul vice-ministro dei Lavori
Pubblici''.(ANSA).
MN
30-MAG-96
08:09
50
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CAMERA: VIOLANTE ADERISCE AD APPELLO DON CIOTTI CONTRO MAFIA
(ANSA) - ROMA, 31 MAG - Il presidente della Camera Luciano
Violante ha risposto positivamente alla richiesta di don Luigi
Ciotti di aderire all' appello ai giovani ''Uscire dalle
mafie''. E' quanto si legge in un comunicato diffuso dall'
ufficio stampa di Montecitorio nel quale si ricorda il contenuto
dell' appello. Il messaggio si rivolge soprattutto ai ''giovani
mafiosi''. ''Vi chiediamo - afferma l' appello - di abbandonare
le armi e la violenza, vi chiediamo di riflettere''. (ANSA).
CLG
31-MAG-96
10:19
51
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIUSTIZIA-INFORMAZIONE; MAGISTRATI E GIORNALISTI A CONFRONTO
(ANSA) - CASTEL MAGGIORE (BOLOGNA), 2 GIU - Un dibattito
pubblico fra magistrati e giornalisti, ma una volta tanto con le
''toghe'' nel ruolo di intervistatori. E' finita con i
magistrati ''implacabili'' come sempre nelle accuse e i
giornalisti nel ruolo se non di veri e propri pentiti, almeno di
rei confessi, per esempio nell' ammettere la scomparsa quasi
totale del giornalismo di inchiesta. Protagonisti di questo
confronto a tutto campo sui rapporti tra stampa e magistratura
dal titolo ''In nome della notizia. Fra scoop ed informazione''
che si e' svolto a Castel Maggiore alla prima festa nazionale di
''Libera'', l' associazione contro le mafie presieduta da Don
Luigi Ciotti, sono stati da una parte il Procuratore della
Repubblica di Palermo Giancarlo Caselli, Gherardo Colombo
esponente del Pool Mani pulite della Procura di Milano, Pier
Luigi Vigna Procuratore di Firenze, Paolo Mancuso capo della
Direzione distrettuale antimafia della Procura di Napoli, e
dall' altra parte tre giornalisti-direttori, Nuccio Fava, Enrico
Mentana, e Andrea Monti. Mancanza di approfondimento,
sensazionalismo, perdita di credibilita', abdicazione dell'
informazione al proprio ruolo di controllo, questi i principali
capi d' accusa che Caselli, Vigna, Colombo e Mancuso, a turno,
hanno contestato alla stampa. (SEGUE).
(ANSA) - CASTEL MAGGIORE (BOLOGNA), 2 GIU - I direttori del
Tg1, del Tg5 e di ''Panorama'' hanno difeso le ragioni di una
professione complicata, condizionata anche dalla questione
proprietaria, hanno contrattaccato (''Anche la magistratura ha
dormito prima di Tangentopoli'') ma poi Mentana ha ammesso che
troppo spesso le inchieste giornalistiche altro non sono che la
pubblicazione di verbali usciti dalle Procure o dagli studi
dagli avvocati. ''Abbiamo imparato troppo a copiare da
magistrati e avvocati, a entrare e a uscire dai palazzi di
giustizia con le borse piene di verbali. Siamo diventati dei
bidelli e non siamo piu' andati nel sociale'', ha detto Mentana
che pero' ha rimproverato anche i magistrati: ''I verbali
teneteveli per voi, oppure comunicateli pubblicamente'', li ha
incalzati il direttore del Tg5, secondo il quale ''le procure
devono essere ermetiche oppure trasparenti''. Mentana si e'
detto a questo proposito favorevole a dotare le Procure di un
portavoce, ''che dice quel che puo' dire, e poi il giornalista
va a scavare, cosi' farebbe il cronista e non il vice
cancelliere''. Accenti autocritici sono venuti anche dal
direttore di ''Panorama'' Andrea Monti: ''Ci siamo messi le
magliette, il giornalismo italiano e' come la nazionale e anche
quando non te la metti tu, la maglietta te la mettono gli altri.
Se critichi in buona fede un magistrato ti dicono che stai con
Sgarbi''. (SEGUE).
52
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
(ANSA) - CASTEL MAGGIORE (BOLOGNA), 2 GIU - Il direttore del
Tg1 Fava ha invece invitato tutti a non perdere di vista la
funzione diversa che hanno magistrati e giornalisti, perche' le
convergenze, ha detto, ''devono essere sui risultati, non per
simpatia personale o politica''. Vigna ha criticato certi
atteggiamenti della stampa ma sulle illegalita' e la corruzione
che si erano cosi' ampiamente diffuse anche lui, magistrato, ha
confessato: ''le maggiori responsabilita' sui silenzi sono della
magistratura, non aver visto prima e' soprattutto una nostra
colpa''.
Mani pulite, ha comunque riconosciuto Mentana, e' stata una
fortuna anche per i giornalisti ''che hanno visto disgregarsi
quella ragnatela di poteri che aveva condizionato tutta la
stampa italiana''. Un sistema che si e' sgretolato, e dunque
oggi i giornalisti usano la liberta' di informare ''anche per
criticare la magistratura''. Di fronte al pressante invito a
schierarsi con la legalita' rivolto da Colombo e Caselli al
sistema dell' informazione, ha risposto ancora una volta il
direttore del Tg5 introducendo una distinzione quasi geografica:
''Quando si tratta di mafia, cioe' di stato contro antistato la
stampa non puo' che arruolarsi, ma in altre vicende le cose sono
piu' controverse. Non e' nostro compito dare dieci a Colombo e
zero a Previti''. (SEGUE).
(ANSA) - CASTEL MAGGIORE (BOLOGNA), 2 GIU - Il Pm di Mani
pulite ha ribadito che l' ingiustizia, non e' solo la mafia,
mentre il Capo della Procura di Palermo ritiene comunque che i
problemi del sud siano tuttora sottovalutati da giornali e tv:
''Nove pagine su dieci sono occupate da notizie sul nord-est. E'
un problema, ma voi l' avete fatto diventare il problema''
mentre nel sud si continua a vivere una situazione
difficilissima, ha detto Caselli richiamando il documento dei
vescovi siciliani ''esplosivo e scioccante, di cui poco o nulla
si e' scritto''.
Caselli ha poi criticato il troppo spazio che la stampa
concede ''agli inquisiti eccellenti, che fanno apparire i
magistrati come persecutori''. Tutti temi delicati e complessi,
che magistrati e giornalisti hanno comunque affrontato con toni
pacati, a volte anche scherzosi. ''Sono l' unico della Fininvest
a cui ancora lei non aveva fatto domande'', aveva scherzato
Mentana alla prima domanda di Gherardo Colombo. (ANSA).
BOG/GG
02-GIU-96
22:24
53
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAI: POLITICI E CANTANTI IN CAMPO PER LA 'PARTITA DEL CUORE'
(ANSA) - ROMA, 5 GIU - Biglietti quasi esauriti per vedere i
politici delle forze di governo e dell' opposizione, compresi un
ministro e un paio di sottosegretari, schierati insieme per una
volta, per giocare la ''Partita del cuore 1996'' contro la
nazionale cantanti. L'appuntamento e' allo stadio Bentegodi di
Verona che ospitera' venerdi' 7 giugno l' iniziativa finalizzata
a raccogliere fondi per otto progetti di volontariato sociale.
La partita, trasmessa in diretta da Raiuno alle 20.50, e' stata
presentata oggi a Roma da Gianni Morandi e Luca Carboni in
rappresentanza della nazionale cantanti, da un numeroso gruppo
di politici-giocatori, tra i quali i sottosegretari Roberto
Borroni e Willer Bordon, Ignazio La Russa, Maurizio Gasparri e
Gigi Martini di An, Clemente Mastella del Ccd.
Presenti anche il presidente della Camera, Luciano Violante,
e due ''preti coraggio'', don Luigi Ciotti e don Piero Gelmini,
in rappresentanza delle associazioni che beneficeranno del
ricavato della partita del cuore. ''Il nostro obiettivo e' di
raggiungere la cifra di un miliardo - ha detto Morandi - grazie
ai biglietti venduti e al numero verde 167.460.460 a cui tutti
potranno fare donazioni a favore delle iniziative dei 'preti
coraggio'. A rispondere alle telefonate saranno alcuni
'testimoni di solidarieta', tra i quali Sandro Ciotti, Sara Simenoni, Marco Simone,
Gianni Ippoliti, Serena Dandini, Rita Dalla Chiesa, Ornella Vanoni e Gianluca Vialli''. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 5 GIU - Molta ''pre tattica'' tra i politici
che non vogliono fare vedere le loro ''carte segrete'', come i
due ex calciatori Gigi Martini, campione d'Italia nel 1974 con
la Lazio, e Massimo Mauro, un recente passato da campione nella
Juventus. Anche se l'undici di partenza vedra' tra i pali il
ministro Walter Veltroni, con Massimo D'Alema numero 9, ''la
formazione definitiva e' coperta dal piu' stretto riserbo - ha
detto Borroni - per una squadra di tutto rispetto. Si giochera'
per beneficenza, ma in campo non se ne fara'. Oltre all'aspetto
legato alla beneficenza, la nazionale politici ha costruito tra
gli esponenti dei vari partiti un clima di amicizia vera che
contribuisce a rispettarci anche fuori dal campo''. Gasparri
sara' ''attento a non fare una figuraccia'', mentre per Martini
si trattera' della sua ''partita piu' importante''. Le due squadre saranno ''sposorizzate''
dall' associazione Libera contro la mafia, coordinata da don Ciotti: ''sara' un'
occasione per rilanciare l'appello ai giovani mafiosi affinche'
abbandonino il crimine e per ricordare che la strage di mafia
continua anche con i morti per droga e Aids''. Raiuno ha in programma una serie di iniziative a partire
dalle 7 di venerdi per la ''giornata del cuore''. Conduttore
della serata sara' Fabrizio Frizzi, coadivato in campo da Mara
Venier e Bruno Vespa, rispettivamente sulle panchiane cantanti e
dei politici, e da Nando Martellini per la radiocronaca. (ANSA).
KGZ
05-GIU-96
15:02
54
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CALCIO: PARTITA DEL CUORE; CHI SONO I PRETI CORAGGIO
(ANSA) - VERONA, 7 GIU - Cinque tonache ''difficili'',
''d'assalto'', spesso ''scomode'' ma soprattutto in versione
''rullo compressore''. Sono quelle di Luigi Ciotti, Antonio
Mazzi, Pietro Gelmini, Renzo Zocca e Sergio Pighi, i ''preti
coraggio'' accomunati dall'impegno in prima persona in nome
della solidarieta' e contro il disagio. Sono i sacerdoti - le
cui tonache in verita' non si impolverano spesso perche'
preferiscono i jeans - alle cui attivita' ugole piu' o meno
d'oro e politici piu' o meno di ''peso'' hanno offerto lo
''scontro'' calcistico del Bentegodi tentando con il loro
impegno di prendere a calci l'emarginazione e la diversita'.
L'incasso della partita, detratti Siae e diritti televisivi,
sara' impiegato nei progetti dei cinque preti e per le attivita'
dell'Associazione bambino emopatico oncologico, dell'Associazion
genitori amici ragazzi San Patrignano, dell'Associazione per
l'aiuto dei giovani diabetici. Don Luigi Ciotti , 51 anni,
fondatore del ''Gruppo Abele'' impegnera' i finanziamenti per la
ristrutturazione di villa Ulrich a San Mauro Torinese: sara' un
centro di accoglienza per giovani donne tossicodipendenti con
bambini sieropositivi e bambini abbandonati affetti dal virus
Hiv. (SEGUE).
(ANSA) - VERONA, 7 GIU - Don Antonio Mazzi (67), fondatore
del gruppo ''Exodus'' incrementera' con i fondi dell'incontro
del Cuore il progetto da due miliardi e mezzo relativo alla
costruzione della ''casa di Beniamino'', un complesso che
sull'area gardesana regalera' un rifugio con tanto di maneggio,
piscine coperta e scoperta per il recupero dei
tossicodipendenti.
La speranza di don Pierino Gelmini (71) e' la ristrutturazione
di un rustico a Bovolone (Verona) per le attivita' terapeutiche
della comunita' ''Incontro'' che lo stesso Gelmini ha fondato.
Una spesa complessiva, quella del progetto di Gelmini, di 370
milioni di lire.
Don Renzo Zocca (58) vuole creare una struttura polifunzionale,
detta ''la casa del quarto ponte'' aperta ai disagiati nel cuore
del Saval, uno dei quartieri piu' ''difficili'' di Verona. Con
il contributo della partita in particolare, vuole realizzare
una piastra sportiva per il pattinaggio, calcetto, pallamano,
pallavolo e basket.
Don Sergio Pighi (64), da decenni vicino ai tossicodipendenti,
ha fondato la ''comunita' dei giovani''. Il suo ''progetto
Castoro'' intende intervenire nei luoghi di aggregazione dei
giovani riproponendo nei pressi di Verona sull'esempio delle
''vecchie parrocchie'' un centro socio culturale per strappare
dalla strada i casi piu' difficili. (ANSA).
XBE
07-GIU-96
20:22
55
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
BANCHE: A QUOTA 1.300 I SOCI DELLA COOPERATIVA BANCA ETICA
(ANSA) - MILANO, 8 GIU - I soci della cooperativa hanno
raggiunto quota 1.300 e il capitale sociale e' arrivato a 2
miliardi: se le cose proseguiranno con questo ritmo la prima
'banca etica' italiana potra' aprire entro il 1997. A fare
questa previsione e' stato Luigi Bobba, vice presidente
nazionale delle Acli (Associazioni cristiane lavoratori
italiani) nel corso di un convegno dedicato a questo tema che si
e' svolto a Milano.
La neo costituita ''Cooperativa verso la banca etica'', nata
per iniziativa di numerose organizzazioni non profit e di
volontariato, dalle Acli all'Agesci al gruppo Abele, si propone
di portare anche in Italia un meccanismo gia' diffuso
all'estero: creare un istituto di credito che raccolga il
risparmio privato, da remunerare almeno in misura pari al tasso
di inflazione, per poi indirizzarlo al finanziamento delle
organizzazioni e dei progetti senza scopo di lucro, il
cosiddetto terzo settore. Con benefici anche occupazionali,
visto che gia' adesso il settore impegna in Italia circa 800
mila persone. La banca etica potrebbe coniugare al meglio
economia e solidarieta', cone ha ricordato al convegno Monsignor
Ferdinando Charrier, presidente della Commissione episcopale
italiana per i problemi sociali e del lavoro, secondo il quale
''la razionalita' economica e' un valore fondamentale al centro
del quale va pero' posta la razionalita' etica''. (ANSA).
RS
08-GIU-96
16:02
56
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CAMERA: VIOLANTE, BILANCIO PRIMO MESE DI PRESIDENZA
(ANSA) - BOLOGNA, 9 GIU - Il neopresidente della Camera
Luciano Violante ha fatto un bilancio dei primi 30 giorni nella
terza carica dello Stato, intervenendo a Trebbo di Reno, vicino
Bologna, alla festa di ''Libera'', l' associazione che unisce
circa 500 gruppi impegnati nella lotta contro la mafia,
intervistato insieme a don Luigi Ciotti da un giornalista di
''Repubblica''. ''C' e' un clima diverso in Parlamento - ha
detto parlando ai cronisti - mi pare meno nervoso della scorsa
volta. Ovviamente e' presto per dare giudizi definitivi, ma mi
pare che le cose stanno cominciando a funzionare nel modo
giusto: modernizzazione dello Stato, modernizzazione del
Parlamento''. Un problema per i lavori parlamentari e' l'
intasamento creato dai decreti legge: ''innanzitutto, d' intesa
con i presidenti di commissione e i capigruppo - ha risposto
Violante - abbiamo stabilito che una parte del tempo sara'
dedicata ai decreti, mentre l' altra parte sara' dedicata ai
disegni di legge del Governo e a quelli parlamentari. Poi
abbiamo stabilito che ci sara' una classificazione dei decreti:
il Governo decidera' i decreti piu' semplici da far subito
rinviando gli altri ad un secondo momento, e martedi sottoporra'
la classificazione alla conferenza riunita dei capigruppo di
Camera e Senato. Questo e' uno dei modi per non essere
intasati''. (SEGUE).
(ANSA) - BOLOGNA, 9 GIU - In questi primo mese si e' parlato
praticamente solo di Lega: ''mi permetto di non esprimermi su
queste cose - ha detto Violante - io so che un Parlamento e'
fatto da piu' forze, che sono associazioni libere e si chiamano
come ritengono gli stessi parlamentari che si uniscono. Sono
parlamentari eletti dal popolo, retribuiti anche per questo, per
stare nel Parlamento di Roma. Questo credo sia un punto che non
puo' sfuggire a nessuno''. Non e' quindi un problema di ordine
pubblico? e' stato chiesto ancora a Violante: ''No,
assolutamente no'', ha risposto.
Durante il dibattito, Violante ha detto che comunque
occorrera' almeno un anno di lavoro per fare un vero bilancio.
Ha detto inoltre che ''solo con la manovra economica di
settembre si capira' bene la capacita' di tenuta della
maggioranza e anche dell' opposizione''. A proposito della
modernizzazione del Parlamento, ha detto che essa riguardera'
una semplificazione del lavoro, ma - ha concluso - ''questo
Parlamento cosi' com' e' non puo' coesistere con il sistema
federale''. (ANSA).
MR/LN
09-GIU-96
22:27
57
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MINORI: PROGETTO 'ARCOBALENO', SEMINARIO PER 210 FUNZIONARI
(ANSA) - ROMA, 10 GIU - Per contrastare i reati commessi in
danno dei minori, ma anche la delinquenza minorile, la Polizia
di Stato ha inaugurato il ''progetto Arcobaleno'' che, a partire
dalla fine di giugno, vedra' poliziotti specializzati lavorare
presso i rinnovati ''Uffici minori'' delle Questure. Oggi,
all'istituto superiore di polizia, e' iniziato il seminario che
preparera' a questo compito 210 funzionari. ''Ad essi e'
demandato il compito di affrontare in un' ottica globale i
problemi di giovani e giovanissimi'', ha detto il Capo della
Polizia Prefetto Fernando Masone. Concorreranno a realizzare ha aggiunto - ''sinergie efficaci tra le diverse risorse
disponibili'' come enti locali e operatori sociali. Gli Uffici
minori costituiranno inoltre strutture di riferimento per l''
osservatorio permanente'' presso la Direzione centrale della
Polizia criminale.
Il progetto Arcobaleno'' - ha concluso Don Ciotti - aiutera'
i minori ''a vivere e non a lasciarsi vivere'', soprattutto in
una societa' ''troppo distratta rispetto ai problemi
dell'infanzia''. Alla cerimonia d'inaugurazione del seminario
hanno partecipato, tra gli altri, oltre al capo della polizia,
al vice capo Gianni De Gennaro e a don Luigi Ciotti,
rappresentanti dell'Unicef e di Telefono Azzurro.(ANSA)
KGV
10-GIU-96
12:51
58
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RASSEGNA STAMPA: ATTUALITA' (7)
(ANSA) - ROMA, 13 GIU - L' UNITA' (''Gli Usa si schierano,
'L' Italia resti unita' '') apre con il servizio da Washington
sul ''primo vertice'' tra Prodi e Clinton per il quale
sottolinea la dichiarazione del Dipartimento di Stato (''Il
sostegno di Rifondazione al governo? Non preoccupa''). Grande
foto, come consuetudine del quotidiano del Pds, per l'
avvenimento estero giudicato di maggior rilievo, in questo caso
le elezioni di domenica in Russia (''Incubo terrorismo a Mosca a
quattro giorni dal voto'') e, a mo' di editoriali, due articoli
rispettivamente di Don Luigi Ciotti (''Piu' polizia e citta'
sicure? Non credo'') e di Renato Nicolini (''Caro Vattimo, non
basta dire 'non proibite''') a proposito della questione
emergente dell' ordine pubblico e del ''fai da te'' contro la
criminalita' nelle grandi citta' italiane. La riforma in tema di
sanita' e' a centro pagina (''Sanita', scontro sui pensionati'')
cn l' accento sul ''pollice verso dei sindacati'' alle misure
annunciate dal ministro Bindi. A fondo pagina, infine (''Censura
dell' Antitrust, 'Articolo-spot sulle penne del Papa' '') il
singolare caso dell' intervento del Garante per un servizio sul
supplemento della 'Stampa' a proposito del pennarello usato dal
Pontefice.
MN
13-GIU-96
07:59
59
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
STUPEFACENTI: SINDACO TORINO CHIEDE DIBATTITO E NON POLVERONE
(ANSA) - TORINO, 18 GIU - Il sindaco di Torino, Valentino
Castellani, dice di essere ''stupito del clamore suscitato''
dalla sua dichiarazione, ieri in consiglio comunale, sulla
liberalizzazione delle droghe leggere e chiede che si apra ''un
ampio dibattito senza polveroni''. ''Non ho detto - spiega oggi
il sindaco - di essere favorevole alla liberalizzazione, dato
che non sono ne' un esperto ne' un tecnico. Ribadisco con molta
umilta' che non ho alcuna ricetta. Ho fatto delle riflessioni
sui problemi di ordine pubblico e, tra le altre cose mi sono
chiesto se non sia arrivato il momento di rivedere, in materia
di droga, le leggi con una valenza prevalentemente repressiva.
Mi stupisce che da una riflessione si possa sollevare un
polverone''. Castellani ammette di guardare ''con interesse,
cosi' come i sindaci di altre grandi citta', a ipotesi che vanno
verso una minore repressione. Ma e' una mia opinione personale e
in quanto tale e' irrilevante''. Sulla liberalizzazione delle
droghe leggere ''bisogna aprire una riflessione ampia, nelle
sedi giuste, coinvolgendo chi opera sul campo. Bisogna
riprendere in mano i problemi con serieta' e pragmatismo senza
cadere nella trappola delle ideologie''. Per Castellani, non si
puo' ridurre San Salvario ''a una pura e semplice questione di
ordine pubblico. Altrimenti si arriva a militarizzare le citta'.
L' ordine pubblico e' un problema importante, ma guai se
restiamo intrappolati in questa dimensione''. (SEGUE).
(ANSA) - TORINO, 18 GIU - Diverse e contrastanti le reazioni
all' ipotesi di liberalizzare le droghe leggere. Per don Luigi
Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, le dichiarazioni di
Castellani ''sono di grande correttezza e pertinenza. Non si
puo' ragionare sui problemi e sulle lacerazioni di una citta'
senza affrontarne una componente centrale, cioe' la realta'
delle droghe e del disagio. Il consumo di droghe leggere aggiunge Don Ciotti - coinvolge migliaia di giovani: e' ingiusto
e non contribuisce a migliorare la situazione continuare a
pensare di lasciare questi giovani nelle mani delle mafie del
narcotraffico o che basti sottoporli a sanzioni. Il problema e'
educativo, di senso, di luoghi e di qualita' delle relazioni
sociali. Le parole di Castellani sono - conclude Don Ciotti - un
significativo contributo in questa direzione: mi associo e
solidarizzo''. Carmelo Palma, consigliere comunale
antiproibizionista, presidente della sottocommissione
tossicodipendenze, ricorda come il sindaco abbia ''denunciato il
fallimento della legislazione sulla droga. Continuo a pensare ha aggiunto Palma - che non esista ragione per cui Torino,
anziche' essere la prima citta' italiana a crollare sotto le
macerie del proibizionismo, non possa essere il primo
laboratorio italiano dell' innovazione e della sperimentazione
di nuove politiche sociali sanitarie''. (SEGUE).
60
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
(ANSA) - TORINO, 18 GIU - Don Piero Gallo, parroco in San
Salvario, la zona di Torino dove ''il primo problema - spiega il
sacerdote - e' lo spaccio di droga con i connessi atteggiamenti
di arroganza, maleducazione, sopraffazione'', si dice
''possibilista, seppur con rammarico''. Don Gallo ricorda che
''la legge deve prima di tutto educare'' e che ''rinunciare a
far rispettare una legge e' in qualche modo un' abdicazione''.
Don Sergio Baravalle, direttore della Caritas di Torino,
esprime ''riserve sulle politiche antiproibizioniste o di
riduzione del danno''. Detto cio', don Baravalle si dice
''disposto a ragionare di qualsiasi ipotesi con coloro che
lottano contro le tossicodipendenze'' e aggiunge: ''il problema
e' che si continua ad intervenire sempre e solo sugli effetti e
mai sulle cause''. Severo invece il commento di Piera Piatti,
fondatrice della Lenad (Lega nazionale antidroga): ''Mi sembra
una dichiarazione imprudente. Certe riflessioni non si fanno ad
alta voce. I problemi di San Salvario non sono mai stati
affrontati con serieta' ma solo con demagogia. Ora che la
situazione scoppia, si dice la prima cosa che viene in mente,
per distrarre l' attenzione. Una questione come la
liberalizzazione delle droghe prevede un dibattito approfondito
con gli esperti e non solo con i politici. Sono comunque
riflessioni pericolose che riaprono questioni dolorose che vanno
affrontate con chi conosce bene il problema''. (ANSA).
GAN
18-GIU-96
19:33
61
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RASSEGNA STAMPA: ATTUALITA' (10)
(ANSA) - ROMA, 25 GIU - IL MANIFESTO, ''La crisi della
giustizia'', sullo sfondo di una gabbia in un'aula di giustizia,
sostiene che si e' aperta una crepa dentro Cosa nostra e non
per merito di Antonina Bagarella. Sono una decina le lettere
ricevute da ''Libera'', l'associazione di Luigi Ciotti. Sono
scritte da detenuti mafiosi (o camorristi) che vogliono spezzare
la cappa del silenzio. E Caselli invita a ''dissociarsi dalle
scelte del passato''.
IL FOGLIO, ''Nel governo Prodi il superministro Ciampi combatte
da solo'', scrive che quando la decisioni su manovrine, nomine,
programmazione, sono collegiali diventano guai per l'ex
Governatore, e aggiunge che per Carlo Azeglio Ciampi la
permanenza al governi si fa di giorno in giorno piu' difficile.
IL GIORNO, ''Tasse piu' giuste, ma vanno pagate'',
sceglie l'intervento di Scalfaro, seguito dal MATTINO,
''Scalfaro: Tasse facili''.
AVVENIRE, ''Dalla ''provetta alla legge'', torna sullo
''Statuto dell'embrione'' approvato dal Comitato di bioetica che
nei giorni scorsi si e' pronunciato contro la sua manipolazione,
e osserva che l'indicazione del Comitato ''segna un punto di
svolta e che ora tocca al Parlamento''. (ANSA).
BD
25-GIU-96
09:10
62
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIORNATA MONDIALE CONTRO DROGA: CIOTTI, UNA STRAGE DI MAFIA
(ANSA) - ROMA, 25 GIU - ''Le stragi di mafia continuano
sempre, anche quando le 'operazioni militari' di Cosa Nostra
sembrano ferme. Ogni morto per droga e' un morto di mafia e dal
'73 ad oggi la mattanza ha colpito 11.500 giovani''. L'allarme
e' stato lanciato da don Luigi Ciotti che, nel corso dell'
assemblea degli operatori per le tossicodipendenze in corso a
Roma in occasione della giornata mondiale contro la droga,
insieme a don Vinicio Albanesi ha richiamato l'attenzione sul
''silenzio generale che ha avvolto il problema della droga,
sull' indifferenza di una societa' che ha distolto lo sguardo
dalla tossicodipendenza''. ''I collaboratori di giustizia, le
lettere della signora Riina possono farci credere che la Mafia
sia in difficolta' - ha spiegato don Ciotti - ma, invece, sta
solo cambiando pelle. Ha aumentato il suo potere economico anche
grazie al traffico di droga e se non commette piu' azioni
eclatanti uccide ogni giorno con l'eroina e l'usura''. Secondo
don Vinicio Albanesi ''la tranquilla normalita' con cui lo
scenario domestico di un paese normalizzato sembra ormai aver
accettato che una parte dei giovani venga eliminata da droga o
stragi del sabato sera e' mostruosa. E' come se questo venisse
considerato il prezzo da pagare al progresso, una sorta di 'scarto della produzione'''.(SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 25 GIU - ''Il consumo di droga e la
politossicomania, invece aumentano - ha detto ancora Albanesi e questo problema non puo' essere lasciato agli operatori dei
servizi pubblici(solo il 20% dei quali dotato di personale
conforme agli standard previsti) o a quattro preti 'straccioni'
mentre il resto della Chiesa si occupa della Catechesi ad alto
livello''. ''Risparmiare in materia di prevenzione dalla droga ha concluso Albanesi - significa spendere dopo in assistenza
sanitaria e carcere''. Sulla necessita' di impegnare maggiori
risorse e piu' attenzione nell' intervento sociale si e' detta
daccordo anche il ministro Livia Turco. ''La prevenzione del
disagio - ha detto il ministro - deve essere un impegno centrale
nell' agenda di ogni governo. Nei confronti della droga,
inoltre, nulla deve essere demonizzato, il problema va
affrontato senza preclusioni di sorta''. ''Avremmo voluto, ad
esempio- ha proseguito Livia Turco - che il decreto sulla
tossicodipendenza, in dirittura di arrivo alla Camera, fosse
maggiormente caratterizzato da strategie di 'riduzione del
danno' ma il tempo non era maturo. Ci sono ancora da fugare le
legittime preoccupazioni di chi pensa che con questa politica si
rinunci alla riabilitazione. E' prevalsa dunque la decisione di
aprire una nuova fase di discussione, mettendo al bando ogni
ideologia, che culminera' nella conferenza nazionale sulla droga
in programma a fine anno a Napoli''. (ANSA)
AU
25-GIU-96
15:02
63
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AIDS: 'LIVE AIDS'; REAZIONI A ''PROTESTA'' LILA
(ANSA) - ROMA, 26 GIU - Il senatore del gruppo verde Luigi
Manconi ritiene che la trasmissione ''Live Aids'', interrotta
ieri sera per protesta dalla Lila sia stata ''gestita in maniera
poco o nulla trasparente''. In una nota, Manconi afferma che
''potrebbe risultare una indecente copertura degli interessi
delle case farmaceutiche e di quei ricercatori che mischiano
ambizioni private e solidarieta' pubblica''. I verdi hanno
presentato a riguardo un'interrogazione al presidente del
Consiglio chiedendo anche l'intervento della Commissione Sanita'
del Senato. Per Gloria Buffo, responsabile delle politiche
sociali del Pds, occorre che le garanzie di trasparenza nella
ricerca ''diventino oggetto dell'attenzione di Parlamento e
Governo''. Il senatore Roberto Napoli (Ccd) sollecita ''risposte
e approfondimenti'' dopo ''la denuncia pubblica in Tv su come
vengono gestiti i fondi per l'Aids''. ''Solidarieta''' a
Vittorio Agnoletto e' espressa dalla Camera del Lavoro di Milano
e da Don Luigi Ciotti, responsabile del gruppo Abele, che in una
nota, sottolinea i ''troppi ritardi e talvolta le ambiguita'
nelle politiche con cui nel complesso si investe nella lotta
alla malattia e nel sostegno ai malati''. Per Riccardo Bonacina,
direttore del settimanale di volontariato ''Vita'', quella di
ieri e' stata una ''serata da dimenticare, un'offesa a milioni
di volontari e malati, un esempio di cattiva informazione, un
duro colpo alla generosita' degli italiani''. (ANSA).
(ANSA) - GENOVA, 26 GIU - Il presidente dell'Associazione
Politrasfusi (Api) Angelo Magrini, dopo la protesta in diretta
Tv della Lila, ribadisce che ''bisogna evitare che chi va in
televisione a dichiarare il non vero diventi la Vanna Marchi
dell'Aids''. Intervendo oggi a Genova in occasione della
giornata mondiale contro la tossicodipendenza e del battesimo di
''Arcadia'', nata con l' obiettivo di seguire le persone a
rischio Aids, Magrini ha ricordato che ieri la Consulta
nazionale Aids, l'assemblea delle associazioni presso il
ministero della sanita' ha sottoscritto un documento da
inviare al ministro della Sanita' Rosy Bindi e alla Commissione
nazionale Aids, in cui tra l' altro chiede di evitare ''che
anche autorevoli componenti della Commissione rilascino
dichiarazioni intempestive sulla disponibilita' effettiva di
nuovi farmaci che possono creare speranze, illusioni, false
attese, particolarmente nocive per coloro che possono convivere
con l' Aids''. Le associazioni chiedono invece al Governo di
''accelerare i tempi di acquisizione in Italia dei farmaci,
trovando una corsia preferenziale nella registrazione europea
affinche' i nuovi prodotti possano essere assicurati non oltre
la fine di settembre'' e di estendere la sperimentazione ''a
tutti quelli che ne facciano richiesta''. (ANSA).
64
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
(ANSA) - ROMA, 26 GIU - Rammarico ''per l'imprevisto esito
della trasmissione di beneficienza'' viene espresso in una
dichiarazione da Betty Leone, segretario confederale CISL e dai
responsabili dei dipartimenti per i diritti e le politiche per
la salute della confederazione. Gli eventi della serata, afferma
la Leone, dimostrano una volta di piu' ''che nella battaglia per
la salute dei cittadini non si puo' prescindere dalla diretta
partecipazione degli interessati, in questo caso le persone
sieropositive''. L'azione per la ricerca sull'AIDS va proseguita
''senza esclusioni aprioristiche e immotivate'' e ''il
drammatico episodio di martedi'sera non deve essere visto come
conflitto fra sigle e associazioni'' ma spingere alla massima
trasparenza, riconoscendo il ruolo determinante del
volontariato. ''In quest'ambito - conclude la rappresentante
CISL - rileviamo che la LILA opera da lungo tempo e fattivamente
nella lotta contro l'AIDS''. E' invece Giove Bevacqua,
presidente di Positifs (Associazione delle persone
sieriopositive e con AIDS), a parlare in una nota della
''ipocrisia della kermesse pilotata e gestita dai soliti noti'',
ringraziando Agnoletto, per la sua azione ''intelligente e
utile''. Al Ministro Bindi Bevacqua fa invece presente che ''nel
suo ecumenico intervento si e' dimenticata, speriamo non
volutamente, del ruolo importante svolto in tutto il mondo dai
sieropositivi e dai malati di AIDS''. (ANSA).
KHF
26-GIU-96
19:57
65
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI SOLLECITA LEGGE SU DISSOCIAZIONE
(ANSA) - ROMA, 2 LUG - Una legge sulla dissociazione, come si
fece durante il terrorismo, ''che invogli il mafioso a chiudere
con il proprio passato, pagando il proprio conto senza
coinvolgere altri'', per ''offrire una possibilita' in piu' a
chi vuole abbandonare il crimine''.
Don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele e presidente di
Libera, l' associazione che coordina 500 tra gruppi e movimenti
antimafia, propone, in una intervista a Famiglia Cristiana che
sara' pubblicata sul prossimo numero e di cui e' stato
anticipato il testo, un intervento legislativo che ''allarghi in
ventaglio di offerte per chi vuole uscire dalla mafia, senza
tuttavia denunciare i propri complici. Prevedere per costoro una
forma di uscita, che possiamo definire 'dissociazione' che
consentirebbe di indebolire ulteriormente le organizzazioni
criminali''.
''Si tratta - spiega don Ciotti - di introdurre elementi di
critica 'dall' interno' delle 'culture' di violenza e di
illegalita' di cui si nutrono le mafie, mettendo alla lunga in
crisi l' identita' stessa del mafioso, le sue certezze. Il
mafioso che, oggi, collabora, viene percepito dal priprio
ambiente semplicemente come uno che tradisce che 'cambia campo',
ma che non e' in grado di disgregare il tessuto sociale e
'culturale' da cui proviene''.(SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 2 LUG - ''Non dimentichiamo - continua Don
Ciotti - che la collaborazione con la magistratura non implica
sempre un reale distacco dalla mentalita' mafiosa''.
Ma, spiega il fondatore del gruppo Abele, ''se si comincia a
incrinare quelle subculture, se si fa breccia in quel senso di
appartenenza, l' arruolamento diventera' sempre piu' difficile.
Ovviamente non bastera' una o piu' leggi, occorre creare una
mentalita' nuova. Occorre poi, al Sud. garantire il lavoro,
combattere l' abbandono scolastico, aiutare la Chiesa a essere
piu' profetica e le amministrazioni politiche a tutelare meglio
i diritti dei cittadini, offrendo loro i servizi necessari''.
Don Ciotti, poi, a proposito dei ''pentiti'' di mafia,
sottolinea di aver assistito a vere 'conversioni': ''ho seguito
ad esempio un giovane, autore di diversi omicidi, preparandolo
alla Cresima e al matrimonio cristiano. Le stragi magia del
1992-1993, e forse ancor di piu' il brutale omicidio del piccolo
Giuseppe Di Matteo, hanno scosso la coscienza di qualcuno''.
Negli ultimi tempi, Don Ciotti ha piu' volte invitato i
mafiosi a cambiare vita: ''ho ricevuto alcune lettere e
telefonate. L' ultima ieri, una donna chiamava dalla Calabria
per conto del marito, incarcerato. Sollecitava un
incontro.''.(ANSA).
CAV
02-LUG-96
13:18
66
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIUSTIZIA: FLICK, TRE PROVVEDIMENTI AL CONSIGLIO DEI MINISTRI
(ANSA) - ROMA, 4 LUG - Sono tre i provvedimenti sulla
giustizia che domani il ministro Guardasigilli, Giovanni Maria
Flick, presentera' al Consiglio dei ministri. Lo ha anticipato
lo stesso ministro nel corso della audizione alla commissione
Giustizia della Camera. Si tratta di un disegno di legge sulle
sezioni stralcio (''per dare un grosso segnale alla giustizia
civile''), di un disegno di legge delega sulle competenze penali
del giudice di pace e della reiterazione del decreto
''salvaprocessi'' modificato ''tenendo conto di alcune
indicazioni emerse dal dibattito'' con gli avvocati, i
magistrati e con il Parlamento (per quanto riguarda le norme
sulla custodia cautelare e inoltre, ad esempio, il
riconoscimento della competenza dei tribunali distrettuali delle
sedi distaccate di Corti d'Appello).
A questo primo ''pacchetto'' di interventi il ministro
intende aggiungerne un secondo, possibilmente prima della pausa
estiva, ''di piu' ampio respiro'' cercando cosi' di ''esaurire
l'impegno dei cento giorni''. I temi riguardarenno la
riorganizzazione degli uffici giudiziari contemporaneamente alla
riorganizzazione del ministero e delle strutture amministrative,
la ''tipicizzazione'' dell'illecito disciplinare dei magistrati,
la disciplina sulla astensione degli avvocati, il potenziamento
dell'attivita' del difensore, la disciplina e la distinzione dei
ruoli del Gip e del Gup .(SEGUE)
(ANSA) - ROMA, 4 LUG - Il ministro ha in agenda anche un
disegno di legge sulle videoconferenze al quale manca ancora la
copertura economica e per questo motivo non si e' ancora deciso
se fara' parte delle norme da discutere domani in consiglio dei
ministri. Nel corso dell'audizione Flick ha ricordato ai deputati che
l'attribuzione di competenze penali al giudice di pace comporta
''grossi problemi''. ''Abbiamo scelto lo strumento della delega
- ha detto - per consentire il massimo di valutazione al
Parlamento nella determinazione dei criteri. Vi sottoporremo
alcune scelte per delitti perseguibili a querela di parte e per
contravvenzioni''. Per Flick e' importante ''lasciare il massimo
spazio al ruolo pacificatore del giudice di pace'', sulla cui
professionalita' bisogna incidere ''attraverso il reclutamento e
la valutazione''. E' necessario inoltre ha detto il ministro ''ridisegnare la
geografia giudiziaria'' e per questo obiettivo il ddl delega
sulla riforma delle circoscrizioni ''va di pari passo'' con il
ddl sulla riforma del ministero e del personale. ''Dovremmo
arrivare all'ipotesi - ha detto - di strutture giudiziarie che
non potranno avere meno di 20 'giudici unici' e di personale
adeguato''. Spettera' poi ai consigli giudiziari, dell'ordine, a
comuni e regioni la dislocazione sul territorio delle
risorse.(SEGUE)
67
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
(ANSA) - ROMA, 4 LUG - Per quanto riguarda l'indulto Flick ha
ribadito che ''l'adozione di provvedimenti di carattere
generale'' nei confronti dei terroristi ''puo' passare solo
attraverso una scelta e una valutazione politica che esprima il
consenso di tutti e tenga conto della posizione delle vittime''.
''L'emergenza tangentopoli'' ha per il ministro ''non e'
ancora finita'' e ''non sara' finita fino a quando non ci
saranno regole chiare, di trasparenza, efficienza e legalita' a
monte che consentano di ridurre al minimo la necessita' di un
intervento penale a valle''.
Rispondendo alle domande dei giornalisti il ministro ha detto
di ''stare valutando'' le proposte di don Luigi Ciotti sui
''dissociati'' di mafia. ''La valutazione di queste proposte
molto belle e valide - ha detto - ritengo debba essere fatta
alla luce della emergenza mafia, se sia conclusa o meno''.
Nel corso della lunga audizione il Ministro ha toccato anche
il problema delle risorse economiche ed ha chiesto ''aiuto'' al
Parlamento per un aumento degli stanziamenti per la giustizia.
(ANSA)
AVO
04-LUG-96
16:15
68
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: MASTELLA APPOGGIA PROPOSTA DON CIOTTI
(ANSA) - ROMA, 4 LUG - Il presidente del Ccd, Clemente
Mastella, ha intenzione di trasformare in proposta di legge le
indicazioni fornite da Don Ciotti in materia di dissociazione
per i mafiosi. Il sacerdote, fondatore del gruppo Abele, e
presidente di Libera, l'associazione che coordina 500 tra gruppi
e movimenti antimafia, ha proposto un intervento legislativo che
allarghi le 'offerte' per chi vuole uscire dalla mafia, senza
tuttavia denunciare i propri complici. Don Ciotti ha chiesto di
prevedere per costoro ''una forma di dissociazione, che
consentirebbe di indebolire ulteriormente le organizzazioni
criminali''.
Secondo Mastella, che ha reso noto di aver avuto un
colloquio telefonico con don Ciotti, ''ogni fatto, ogni gesto
che va nella direzione di una seria dichiarazione di guerra alla
criminalita' organizzata deve trovare la massima rispondenza
soprattutto nei politici meridionali''. A parere di Mastella
''la criminalita' organizzata continua ad essere una delle piu'
rovinose sofferenze per lo sviluppo del Mezzogiorno e la
proposta di legge non e' chiusa ma aperta a quanti, una volta
definiti anche i dettagli, vorranno sottoscriverla''. (ANSA).
TH/DOR
04-LUG-96
16:49
69
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TOSSICODIPENDENZE: DON CIOTTI, DEPENALIZZARE DROGHE LEGGERE
(ANSA) - FERMO (ASCOLI PICENO), 6 LUG - L' ipotesi di
depenalizzare le cosiddette droghe leggere e' stata rilanciata a
Fermo (Ascoli Piceno), a margine di un seminario del
Coordinamento nazionale comunita' di accoglienza, da don Luigi
Ciotti, fondatore del Gruppo Abele. ''Torna attuale - ha detto la proposta maturata nel '94 di togliere dal quadro delle
sostanze illecite l' hascisc e la marijuana, inserendole in una
tabella di sostanze potenzialmente pericolose come il tabacco e
l' alcol. L' esempio e' quello degli psicofarmaci, che hanno un
inquadramento differenziato. Ma occorre anche piu'
proibizionismo riguardo all' alcol: meno accessibilita' da parte
dei minori, piu' politica dei costi, piu' prevenzione''.
Parlando di Aids, Don Ciotti ha affermato che ''la
sovrapposizione tra tossicodipendenti e persone colpite dalla
malattia e' in Italia del 64%: un dato agghiacciante''. ''Negli
ultimi 10 anni - ha continuato - l' Aids ha posto la prevenzione
e il recupero di fronte a problemi del tutto nuovi. Oggi occorre
fa venire alla luce l' area sommersa, cioe' i nuovi
tossicodipendenti o quelli che non si rivolgono piu' ai servizi,
che rappresentano il 50% del fenomeno. I Sert e le comunita' da
soli non bastano piu'; circa 1.500 malati di Aids vivono in
strada: non si puo' perdere tempo, bisogna rispondere a questi bisogni primari''. (SEGUE).
(ANSA) - FERMO (ASCOLI PICENO), 6 LUG - ''Un altro problema ha aggiunto Don Ciotti - e' l' aziendalizzazione delle Usl, che
puo' creare nuovi squilibri. I criteri di efficienza impongono
alle Usl di ridurre i costi, di orientarsi verso prestazioni
remunerative e tagliarne altre, cosi' la lotta alla droga
diventa una 'Cenerentola'. E' una scelta miope: non intervenendo
la Usl, il problema si scarica su altri settori, con costi molto
alti, mentre l' intervento sanitario dovrebbe essere integrato
con quello sociale''.
''E' poi necessario - ha concluso - decongestionare le
carceri, riducendo la rilevanza penale del problema droga. Piu'
della meta' dei detenuti e' dentro per reati di droga e solo il
18% appartiene alla vera criminalita'. Bisogna rendere piu'
accessibili le pene alternative, e, d' altronde, le carceri
costano: il bilancio e' di 3.000 miliardi l' anno, ogni detenuto
costa 170 milioni di lire''. Un accenno, don Ciotti lo ha fatto
anche alla mafia, che ''sta cambiando pelle''. ''Le stragi di
Capaci e di Via D' Amelio, ma, soprattutto, l' uccisione del
piccolo Giuseppe Di Matteo, sono state - ha detto - degli
autogol. La mafia oggi non mette piu' bombe: e' arretrata quella
militare ed e' cresciuta la mafia finanziaria. Ma la strage di
droga continua, e le mafie investiranno sempre di piu' sulle
droghe chimiche e su nuove sostanze''. (ANSA).
YFN-DAN
06-LUG-96
17:32
70
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI, 'TERZA VIA' OLTRE AL PENTITISMO
(ANSA) - ROMA, 10 LUG - Una ''rete di supporto'' come via
intermedia a quella del pentitismo, capace di aiutare i giovani
ad uscire dalla criminalita' organizzata. E' la proposta di don
Luigi Ciotti, presidente di Libera-Associazioni nomi e numeri
contro le mafie, che - nel corso della presentazione della
manifestazione nazionale del terzo settore a Napoli - e' tornato
a parlare della ''terza via'', quella della dissociazione,
alternativa al pentitismo, per combattere al criminalita'
organizzata.
Secondo don Ciotti, le associazioni del volontariato che
operano quotidianamento sul territorio sono una ''rete di
supporto'' ai ''picciotti'' che ''non se la sentono di
collaborare con la giustizia'', ma che allo stesso tempo trovano
in queste associazioni un valido aiuto perche' ''offrono un'
opportunita' in piu'''.
E le associazioni criminali - rileva don Ciotti - ''se ne
sono accorte perche' da piu' parti ci giungono segnali di quanto
siamo scomodi''. ''Siamo covinti - aggiunge - che le mafie
debbano fare i conti non solo con le forze dell' ordine e la
magistratura, ma anche con una societa' civile che graffia,
stimola e si mette in gioco''. Su questo tema il presidente di
Libera chiede l' apertura di ''un dibattito serio'', tenendo
conto che ''Cosa Nostra, 'Ndrangheta, Sacra corona unita e
Camorra sono organizzazioni molto diverse tra loro''. (ANSA).
KGV
10-LUG-96
14:50
71
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
VOLONTARIATO: COMMISSIONE ZAMAGNI DOMANI, DON CIOTTI E ARCI
(ANSA) - ROMA, 10 LUG - Prima riunione domani, presso il
ministero dell Finanze, della Commissione Zamagni, alla quale il
ministro Visco ha dato l' incarico di studiare e mettere a punto
le agevolazioni fiscali del terzo settore, ovvero le
organizzazioni non lucrative di utilita' sociale. In vista dell'
incontro, Don Luigi Ciotti e Giampiero Rasimelli, presidenti di
Libera e di Arci, due delle maggiori associazioni del
volontariato e della cooperazione sociale - a margine di una
conferenza di presentazione di una manifestazione nazionale a
Napoli - hanno avanzato delle richieste per fare ''maggiore
chiarezza'' in un settore che ''ha piu' volti''. Secondo Don
Ciotti, il mondo della solidarieta', e' ''cosi' complesso'' che
bisogna ''essere attenti a mettere dei paletti per impedire ai
furbi di percorrere questa strada per altri interessi''.
Tuttavia, secondo il presidente di Libera, la Commissione e'
un'inizativa ''positiva'', in quanto ''tutte le realta' che
operano nel terzo settore hanno bisogno di agevolazioni'', visto
che esistono ''dei costi e dei pesi burocratici che a volte
impediscono di fare un servizio di grande qualita' per le
persone''. Rasimelli ha sottolineato la necessita' di
''allargare l'accesso dei soggetti al terzo settore, e di essere
''consapevoli'' della possibilita' di sviluppare in proprio
attivita' economica ''che non puo' essere considerata
concorrenziale sul terreno commerciale''. (ANSA)
KGV
10-LUG-96
15:19
72
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RASSEGNA STAMPA: ATTUALITA' (7)
(ANSA) - ROMA, 17 LUG - Per il quadro politico, il
quotidiano del Pds propone un' intervista al costituzionalista
Paolo Barile (''grave errore puntare tutto sul filibustering'')
ed anticipa (''Tutti i tagli agli sprechi dello Stato'') il
''piano Ciampi'' per la prossima Finanziaria, una strategia che
ha ''nel mirino auto blu, acquisti e telefonate'' delle
amministrazioni pubbliche. Accanto all' apertura, un articolo di
Don Luigi Ciotti (''358 ricchi posseggono meta' mondo'') ci
ricorda alcuni dati contenuti nel Rapporto sullo sviluppo umano
1996 delle Nazioni Unite che fotografa i forti squilibri dell'
economia mondiale.
IL GIORNALE (''Tassa sui Bot, figuraccia del Governo'') punta
tutto sulle polemiche attorno al prelievo relativo ai
certificati di Stato: parla di ''un nuovo cambiamento per
uniformare le aliquote'' e sostiene che ''l' esecutivo si
rifiuta di dichiarare che portera' al 16,5 per cento tutte le
imposizioni sui frutti del risparmio''. Sul tema il quotidiano
ospita un intervento diretto dal sottosegretario alle Finanze
Giovanni Marongiu (''Sui titoli pubblici sono stato frainteso'')
che parla di un' ''errata interpretazione'' del suo intervento
al Senato ed un ' editoriale del direttore Vittorio Feltri
(''No, lei e' stato fin troppo chiaro'') che gli risponde
confermando la convizione del giornale di aver esattamente
compreso il senso delle sue parole.
MN
17-LUG-96
08:04
73
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TELEFONIA: INCHIESTA ASSUNZIONI; LA VICENDA
(ANSA) - NAPOLI, 18 LUG - L'inchiesta sulle presunte
pressioni esercitate dall'ex amministratore delegato della Sip,
Vito Alfonso Gamberale, sui titolari della impresa IPM,
fornitrice della Sip, per ottenere l'assunzione di persone
segnalate dall'allora parlamentare Giulio Di Donato e dall'ex
consigliere regionale socialista Salvatore Arnese, venne avviata
nel 1993. I pm Nicola Quatrano e Rosario Cantelmo acquisirono
un'intercettazione telefonica realizzata dai colleghi della
procura circondariale l'anno precedente, nell'ambito
dell'inchiesta sul cosiddetto ''voto di scambio''. Nel corso
della conversazione tra Di Donato e Gamberale, secondo i pm, si
faceva riferimento alle ''pressioni'' esercitate dallo stesso
Gamberale sugli imprenditori Paolo De Feo e Carmine Meloro.
Nell'ottobre 1993, De Feo e Meloro, dopo un primo
interrogatorio, vengono arrestati per false dichiarazioni. Nel
secondo interrogatorio i titolari della IPM ammisero di aver
ricevuto segnalazioni da Gamberale. Il 28 ottobre 1993 nei
confronti dell'ex amministratore della Sip venne eseguito un
ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal gip Luigi
Esposito con l'accusa di tentata concussione. Il gip, su
richiesta dei pm Cantelmo e Quatrano, emise un ordine di
custodia anche nei confronti di Arnese per lo stesso reato. (SEGUE).
(ANSA) - NAPOLI, 18 LUG - Alla scadenza del mandato
parlamentare anche Di Donato venne arrestato. Gamberale,
in una lettera al procuratore generale della corte d'appello, al
ministro della Giustizia Conso e al presidente della Repubblica
Scalfaro, denuncio' abusi nei suoi confronti. Dopo circa 20
giorni dall'arresto, Gamberale ottenne gli arresti domiciliari e
don Luigi Ciotti chiese al gip Esposito di poter incontrare l'ex
amministratore della Sip. La richiesta fu respinta. Tale
circostanza, e gli esposti presentati da Gamberale, suscitarono
reazioni e polemiche e sulla vicenda intervenne il presidente
Scalfaro, parlando di ''possibile arbitrio'', nonche' numerosi
parlamentari che presentarono diverse interrogazioni. Il ministr
della Giustizia dispose un'ispezione che si e' conclusa con
l'archiviazione. Un procedimento disciplinare nei confronti dei
magistrati avanzato dal ministro stesso si e' chiuso con il
proscioglimento. Una successiva denuncia nei confronti del gip
Esposito e dei pm Quatrano e Cantelmo venne presentata dai
legali di Gamberale alla procura di Salerno. Il pm Mele chiese
l'archiviazione per il giudice Esposito, mentre i pm e gli
ufficiali dei carabinieri che hanno eseguito l'arresto di
Gamberale furono prosciolti dal gip. Polemiche scaturirono, alla
fine del dibattimento, dai riferimenti che il pm Avecone, nel
corso della requisitoria, fece al Psi e alla posizione di
Scalfaro riguardante il reato di abuso d'ufficio. (ANSA)
XOR
18-LUG-96
18:42
74
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
A REGGIO CALABRIA CROCIERA ANTIMAFIA ''PER NON DIMENTICARE''
(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 29 LUG - La quinta edizione della
manifestazione ''Ecojazz festival - per non dimenticare'',
promossa dalle associazioni ''Libera, associazione contro le
mafie'' e ''Riferimenti - coordinamento nazionale antimafia'',
e' stata avviata stamane a Reggio Calabria con una mini-crociera
sulla nave ''Edra''.
Alla manifestazione prendono parte, tra gli altri, don Luigi
Ciotti, e sindaci della provincia reggina. Facendo riferimento
all' iniziativa, don Ciotti ha detto che si tratta di ''una
iniziativa come un' altra per dire no alle mafie''.
La manifestazione e' dedicata in particolare alla memoria del
magistrato di Cassazione Antonino Scopelliti, ucciso negli anni
scorsi nei pressi di Villa San Giovanni.
Tra le finalita' dell' iniziativa, quella di ''cercare di
riattivare con qualsiasi mezzo, anche ludico, sui temi della
legalita' e dello sviluppo del Sud la presenza critica e vigile
delle coscienze, ponendosi obiettivi sempre piu' avanzati''.
(ANSA).
COM-XVL
29-LUG-96
14:45
75
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: SI DISSOCIA PRESUNTO KILLER; DON CIOTTI
(ANSA) - TORINO, 29 LUG - ''La dissociazione di Salvatore
Cocuzza da Cosa Nostra introduce una novita' nella lotta alle
mafie, una lotta che non e' certo conclusa e rispetto alla quale
ipotizzabili patti o sconti di alcun genere tra lo Stato e le
organizzazioni mafiose''. Lo afferma don Luigi Ciotti,
presidente del Gruppo Abele e di Libera che recentemente aveva
avanzato la proposta di favorire legislativamente chi volesse
allontanarsi dalla mafia, senza divenire un vero ''collaboratore
di giustizia''. ''Tante persone, preso atto delle proprie
responsabilita' per i delitti compiuti - aggiunge don Ciotti vogliono separarsi dal proprio passato criminale, scegliendo,
senza ambiguita' e strumentalita', il rispetto della legge senza
compiere scelte di collaborazione. Cocuzza e' il primo esempio
di rilievo, ma numerosi altri, dentro e fuori le carceri, hanno
gia' manifestato tale disponibilita' e maturato la rottura con
le cosche''. Don Ciotti ricorda come ''l' associazione Libera
non ha suggerito soluzioni tecniche e legislative per affrontare
queste dissociazioni e le dichiarazioni odierne di Cocuzza
costituiscono un ulteriore sollecito per affrontare questa
questione: la riflessione deve essere pacata e serena perche' le
mafie non si battono solo nei tribunali, ma soprattutto nella
societa' intera e nelle culture che la attraversano: nessuna
disponibilita' ad uscire dalla mafia deve essere
sottovalutata''. (ANSA).
GAN
29-LUG-96
18:38
76
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RASSEGNA STAMPA: LE INTERVISTE (5)
(ANSA) - ROMA, 3O LUG - Segue elenco delle interviste di
particolare interesse che segnaliamo:
ALFONSO PECORARO SCANIO (La Stampa, pag. 7 : ''Le liste
devono essere attendibili'' e Il Giornale, pag. 6 : ''Non e' l'
unico caso, Treu deve indagare su tutto il Paese'') e LUCIANO DE
CRESCENZO (La Stampa, pag. 7 : ''La citta' e' abituata ai
prodigi'') con le dichiarazioni del deputato verde e dello
scrittore napoletano sulla vicenda della riduzione del numero
degli invalidi nelle liste del' ufficio di collocamento del
capoluogo campano.
Don LUIGI CIOTTI (L' Unita', pag. 7 : ''Una novita', purche'
non sia strumentale'', La Stampa, pag. 11 : ''Una strada che va
incoraggiata'' e Avvenire, pag. 9 : ''Una chance di riscatto per
i picciotti''), GIANCARLO CASELLI (La Stampa, pag. 9 : ''Prima
vinciamo la mafia, poi lo Stato decidera' e Il Corriere della
Sera, pag. 9 : ''Scelta ambigua, puo' aiutare Cosa Nostra'') e
GIUSEPPINA LA TORRE ( La Stampa, pag. 11 : ''Cerca di strappare
sconti senza concedere nulla'') tutte sul caso del boss della
mafia che sceglie la strada della 'dissociazione'.
ACHILLE SERRA (Il Tempo, pag. 2 : ''Sara' decisiva la
prevenzione'') e JEANNE BOYLAN (La Stampa, pag. 2 : ''La mia
caccia al killer di Atlanta'') con le dichiarazioni dell' ex
prefetto e dell' investigatrice dell' Fbi sugli attentati ad
Atlanta e la prevenzione per Roma 2OO4. (ANSA).
MN
30-LUG-96
10:18
77
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RASSEGNA STAMPA: ATTUALITA' (5)
(ANSA) - ROMA, 1 AGO - LA STAMPA (''Vince il governo, si'
alla manovra'') sostiene che i ''troppi litigi'' hanno indotto
ad un rinvio dell' incontro del Centro e ricorda la ''rissa in
aula'' dove e' stato ''colpito un deputato'' ed ''espulso un
leghista''. Poi, un servizio sulle valutazioni a proposito della
mossa di Prodi di porre la fiducia per la 'manovrina', con
Ciriaco De Mita che sostiene che ''non c' e' un vero premier''
mentre Massimo D' Alema difende il Professore (''non e' un segno
di debolezza, dara' fiducia anche ai mercati''). A centro pagina
('' 'Alla sbarra i minori di 14 anni' '') il quotidiano torinese
parla di ''proposta-choc'' del procuratore per i minori di
Napoli, dopo le violenze dei giorni scorsi. Ed ancora (''Vende
case per pagare le pensioni'') un richiamo in prima per l'
annuncio del presidente dell' Inps Gianni Billia di liquidare al
piu' presto le proprieta' immobiliari dell' istituto a causa
della riduzione del gettito del contributo previdenziale. Le
''petizioni'' e le ''proteste'' dei cattolici italiani per la
vicenda degli embrioni sono a fondo pagina (''Embrioni inglesi,
oggi la distruzione'') insieme con la denuncia del Vaticano
(''crimine contro la vita, stop alla produzione''). Infine, il
giornale torinese ospita un' intervento di don Luigi Ciotti
(''Dissociazione, perche' la difendo'') nella polemica aperta
sulla questione della dissociazione di boss mafiosi.
MAFIA: DISSOCIAZIONE; RIUNIONE ALLA DNA
(ANSA) - ROMA, 1 AGO - Uno scambio di opinioni sulla
questione della dissociazione dei mafiosi, dopo la propsta di
don Luigi Ciotti e l'uscita del boss Salvatore Cucuzza: questa
ufficialmente la ragione della riunione in corso alla Dna tra il
procuratore nazionale Bruno Siclari ed i procuratori distrettual
antimafia. All'incontro - convocato una settimana fa - sono
presenti tra gli altri i procuratori di Palermo Giancarlo
Caselli, di Firenze Pierluigi Vigna e di Caltanissetta Giovanni
Tinebra. I tre magistrati prima dell'inizio della riunione,
sembra si siano incontrati con Siclari per fare il punto sulle
indagini sulle stragi del '92 e del '93, dopo le dichiarazioni
del 'pentito' Cancemi, ascoltato martedi' scorso per dieci ore a
Firenze da Vigna e Caselli e che oggi dovrebbe essere
interrogato da Tinebra e dal suo aggiunto Paolo Giordano,
presente anche lui questa mattina a via Giulia.(ANSA)
FH
01-AGO-96
12:27
78
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TROVATO FETO IN STABILE GRUPPO ABELE A TORINO
(ANSA) - TORINO, 3 AGO - Un feto (morto apparentemente al
quinto mese di gravidanza e presumibilmente maschio) e' stato
ritrovato ieri pomeriggio, a Torino, in un bagno dello stabile
dove ha sede il Gruppo Abele. Si tratta di una zona di passaggio
abitualmente adibita alla prima accoglienza delle centinaia di
persone, per lo piu' tossicodipendenti, che ogni giorno bussano
alla porta dell' associazione fondata da Don Luigi Ciotti che si
occupa di emarginazione e disagio.
E' stata una donna delle pulizie a scoprire il feto morto,
nudo e con qualche traccia di sangue sul corpicino, e ad
avvisare Don Luigi Ciotti. ''Ho avuto subito un sentimento di
sofferenza - ha commentato il sacerdote - poi ho richiuso la
porta e ho chiamato la polizia''.
Gli agenti hanno quindi prelevato il feto e lo hanno portato
all' Istituto di medicina legale, dove verra' sottoposto ad
autopsia. Al momento e' impossibile stabilire se sia stato
partorito prematuramente nel bagno oppure se qualcuno lo abbia
li trasportato. ''Insieme alla sofferenza - ha aggiunto Don
Ciotti - ho avvertito anche una grande pieta' sia per la mamma
sia per il bimbo. Viene voglia di chiedersi cosa si puo' fare di
piu' perche' ci siano in questa Citta' maggiori relazioni umane,
piu' aiuto, piu' ascolto''. (SEGUE).
(ANSA) - TORINO, 3 AGO - Lo stabile si trova in via Giolitti
21, a pochi passi dal centro storico di Torino. E' una palazzina
a tre piani, dove, oltre alla sede del Gruppo Abele, sono
ospitati altri gruppi sempre legati all' associazione di Don
Ciotti: come Aliseo, che si occupa dei problemi degli alcolisti,
Arnica, che raggruppa genitori di tossicodipendenti, l' Aspe, l'
associazione di stampa sui problemi dell' emarginazione, e
Libera, il raggruppamento di associazioni contro le mafie.
Gli uffici della prima accoglienza si trovano a piano terreno
e l'ingresso da direttamente su via Giolitti. ''Questo bimbo, la
fatica di sua mamma - ha precisato Don Ciotti - ci interrogano
perche' quello che si fa e' sempre insufficiente per combattere
le tante solitudini che esistono nella nostra societa'. Si pensi
che il 50% delle mille persone che si sono avvicinate in pochi
mesi al nostro camper sulla droga erano sconosciute ai servizi
sia pubblici sia privati per le tossicodipendenze''. Don Ciotti
conclude ricordando che ''quel bimbo magari e' morto fuori,
magari e' stato partorito nel nostro bagno: in ogni caso voglio
dire a quella donna che non e' sola, che la nostra porta e'
sempre aperta''. (ANSA).
DAM-GAN
03-AGO-96
19:02
79
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TROVATO FETO IN BAGNO GRUPPO ABELE A TORINO, AUTOPSIA
(ANSA) - TORINO, 5 AGO - I primi risultati dell' autopsia
compiuta oggi sul feto rinvenuto venerdi' scorso in un bagno
nella sede del Gruppo Abele a Torino non hanno potuto risolvere
i tanti dubbi che circondano la vicenda. In particolare non e'
ancora chiaro se il bimbo nato prematuro fosse ancora in vita o
gia' morto quando e' stato abbandonato. I periti, in
particolare, non avrebbero trovato nei polmoni delle tracce di
aria: questo significherebbe che non ha respirato ma non
necessariamente che e' nato morto. Questo particolare e'
importante per l' inchiesta, in quanto si deve decidere se l'
accusa e' omicidio oppure abbandono di cadavere.
Intanto oggi gli inquirenti hanno interrogato il personale
che opera nel Gruppo Abele ed anche le tante persone che passano
nella sede dell' associazione contro la droga e l' emarginazione
fondata da don Luigi Ciotti. Qualcuno ricorda di aver notato,
negli ultimi giorni, una ragazza in gravidanza, molto provata,
pallida e triste. Intanto il feto e' stato battezzato con il
nome di Nicola. Don Ciotti ha ribadito l' invito alla mamma a
presentarsi al Gruppo Abele per essere aiutata. (ANSA).
YNS-GAN
05-AGO-96
21:28
80
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: VIGNA E CASELLI, 60 PENTITI AL MESE, UN SOLO DISSOCIATO
(ANSA) - GROSSETO, 4 AGO - Il numero dei pentiti di mafia e'
passato, secondo il procuratore della repubblica di Firenze
Piero Luigi Vigna, in poco tempo da 30 a 60 al mese, mentre di
''dissociati'', per ora, ce n' e' solo uno, afferma il
procuratore di Palermo Giancarlo Caselli. E' ancora la
discussione sulla possibilita' di dissociazione dalla mafia a
tenere banco nel confronto tra i magistrati, anche ieri sera nel
corso del dibattito sulla ''ecomafia'' svoltosi a Festambiente,
la festa nazionale di Legambiente in corso a Grosseto. ''Non
faccio fatica ad essere in disaccordo con don Luigi Ciotti - ha
detto Caselli riferendosi alla proposta della dissociazione perche' proprio da lui ho imparato a non avere mai certezze''.
Per Caselli la dissociazione e' ''affacciarsi appena sul piano
della chiarezza, dell' approfondimento e della verita'''. Una
organizzazione segreta si smantella solo dall' interno e,
secondo Caselli, riservare all' ipotesi della dissociazione
''un' attenzione istituzionale e' un salto nel buio, un lusso
che non possiamo permetterci''. (SEGUE).
(ANSA) - GROSSETO, 4 AGO - Per Vigna, invece, e' ''un terreno
che merita attenzione, una ipotesi da esplorare, ma con precisi
'paletti' e riservata a chi non e' ancora indagato''. Per il
procuratore di Firenze sembra strategica anche quella ''frattura
generazionale'' tra vecchi e giovani mafiosi: i primi fedeli
alle regole, i secondi che, invece, ''leggono, viaggiano, si
confrontano con la realta' ed e' allora - ha detto Vigna - che
quel sistema di regole entra in crisi''. (ANSA).
FBB/FP
04-AGO-96
12:53
81
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
CALCIO: CONSEGNATO UN MILIARDO PER 'PARTITA DEL CUORE'
(ANSA) - VERONA, 7 AGO - Un miliardo di lire dalla ''Partita
del cuore'' per i progetti dei ''preti coraggio'' e per quelli
delle associazioni veronesi di aiuto sanitario: e' l'importo
consegnato oggi a Verona dai promotori della manifestazione che
il 7 giugno scorso allo stadio Bentegodi mise di fronte a scopo
benefico le nazionali cantanti e politici. La somma e'
costituita da 654 milioni frutto dell'incasso della partita al
netto degli oneri fiscali e dai 346 milioni che rappresentano
sino ad oggi il concretizzarsi delle ''promesse'' raccolte nel
corso della diretta televisiva. A due mesi dall' incontro - che
tra stadio, numero verde e altri contributi raccolse un miliardo
e 700 milioni - il denaro e' giunto attraverso il sindaco di
Verona Michela Sironi alle destinazioni annunciate. Fra i
contributi maggiori, un assegno di 230 milioni e' stato
consegnato a don Luigi Ciotti per il suo gruppo Abele, e 215
milioni al gruppo Exodus di don Antonio Mazzi. Da parte sua Don
Ciotti, che in occasione della ''Partita del Cuore'' lancio' un
appello per la redenzione dei giovani mafiosi, ha annunciato i
primi risultati di quella sua 'predica'. ''In questi giorni - ha
detto - sui verbali di un tribunale siciliano ho visto che un
uomo ha chiesto di ravvedersi e di diventare collaboratore di
giustizia dopo il mio appello''. Il sacerdote ha aggiunto di
aver ricevuto poi da famiglie e detenuti pugliesi, campani e
siciliani centinaia di richieste di aiuto. (ANSA).
XBE
07-AGO-96
15:13
82
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DISSOCIAZIONE; SE NE PARLA DA DUE ANNI
(ANSA) - ROMA, 13 AGO - A lanciare la proposta, due anni fa,
fu il vescovo di Acerra, monsignor Antonio Riboldi, e il mese
scorso e' stato Don Luigi Ciotti a riaprire il dibattito sulla
questione: concedere la possibilita' ai mafiosi di
''dissociarsi'', senza per questo essere considerati
collaboratori di giustizia.
Nel febbraio del '94 monsignor Riboldi parlo' di una possibile
''resa'' di centinaia di camorristi, disponibili a consegnarsi
alla giustizia e a confessare i propri crimini: ''I vantaggi che
chiedono - disse il vescovo di Acerra - sono un processo con
rito abbreviato, e se possibile riconoscere la loro
dissociazione''.
Da allora il dibattito sul riconoscimento, anche legislativo,
della dissociazione di mafia, e' rimasto acceso. Da una parte,
molti religiosi che vedono nel progetto una via di uscita dalla
malavita organizzata, oltre alla possibilita' di riparare il
male e di trasmettere una educazione diversa ai propri figli;
dall'altra quasi tutti gli esperti del fenomeno mafioso, dal pm
Ilda Boccassini, al sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe
Ayala, fino a capi di tutte le direzioni distrettuali antimafia
riuniti a discuetere sul tema dal procuratore nazionale Siclari
nei giorni scorsi che si sono dichiarati contrari ad iniziative
legislative che riconoscano ai mafiosi la possibilita' di
dissociarsi oltre che di 'pentirsi'. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 13 AGO - Era stato proprio un ''pentito'',
il killer Domenico Cuomo, a rivelare, nel settembre del '94,
che la proposta di dissociazione di cui si fece portavoce Don
Riboldi, era di fatto ''pilotata'', a insaputa del vescovo,
dalla camorra. L' intenzione dei camorristi - secondo quanto
disse Cuomo - era quella di convincere gli affiliati detenuti a
fare una scelta di dissociazione per consentire a ciascuno di
loro di godere, senza accusare nessuno, dei notevoli benefici
previsti da una legge 'ad hoc' di cui si sarebbe fatto promotore
un parlamentare, il cui nome e' coperto da ''omissis''. La
strategia della ''finta resa'' nacque a seguito del pentimento
di Pasquale Galasso e l'arresto del boss Carmine Alfieri. ''In
tal modo - rivelo' Cuomo - nel giro di pochi anni tutti noi
detenuti avremmo potuto ritornare liberi e riprendere il nostro
posto nell' organizzazione che intanto avrebbe conservato tutto
il suo potere''. E ancora: a tenere i contatti con don Riboldi
era, secondo quanto riferito da Cuomo, Luigi Moccia,
appartenente al clan Moccia, il cui leader, la vedova Mazza, e'
oggi tornata a chiedere di concedere la possibilita' a suo
figlio, Angelo Moccia, di dissociarsi. (ANSA)
KGV
13-AGO-96
17:54
83
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RASSEGNA STAMPA: ATTUALITA' (9)
(ANSA) - ROMA, 24 AGO - L' UNITA' (''Il crollo del boss piu'
feroce'') riporta le parole che, stando al suo legale, avrebbe
pronunciato Giovanni Brusca per spiegare le ragioni dellla sua
decisione (''Il carcere e' peggio della morte'') ed annuncia,
tra l' altro, un' intervista con il procuratore di Palermo
Giancarlo Caselli (''Brusca pentito? E' presto per dirlo''). Di
'spalla' (''Romiti a sorpresa, 'Prima il lavoro, Maastricht puo'
aspettare' '') il quotdiano del Pds antepone il servizio dal
Meeting di Cl per le dichiarazioni di Romiti ad una serie di
interviste e commenti, da Prodi a Cofferati, circa l' ipotesi di
un rallentamento sulla strada di Maastricht. Grande spazio, poi,
sia all' operazione della polizia francese (''Assalto in chiesa
ai 'sans papier' '') con un commento di don Luigi Ciotti
(''Brutali contro la dignita''') e alla sparatoria nel parco a
Milano (''Far West a Milano, muore un bandito''). Infine, come
fanno anche numerose altre testate nazionali, il giornale di
Botteghe Oscure segnala (''Processo choc. Interrogata in aula
dal suo stupratore'') il caso, avvenuto in Inghilterra, della
vittima di una violenza carnale costretta a rivivere per sei
giorni consecutivi la triste esperienza in un interrogatorio
condotto direttamente dal suo stupratore.
MN
24-AGO-96
08:18
84
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FESTA UNITA': VIGNA E SERRA SU RUOLO PENTITI
(ANSA) - MODENA, 9 SET - Una difesa del ruolo dei pentiti e'
stata fatta dal procuratore di Firenze Pier Luigi Vigna e dall'
ex prefetto di Palermo Achille Serra, ora deputato di Forza
Italia, in un dibattito sulla mafia alla Festa nazionale dell'
Unita'. Sia Vigna che Serra non condividono le prese di
posizione dell' on.Tiziana Parenti, secondo la quale con il
pentitismo ora in Italia ci sarebbe uno Stato di polizia. ''Non
credo - ha detto Serra - che l'istituto del collaboratore di
giustizia porti allo Stato di polizia. Credo fermamente in
quest' istituto anche perche' sono testimone di quello che
alcuni pentiti hanno fatto. Per esempio il pentito Messina ha
permesso di arrestare ben 400 mafiosi''. Serra ha anche detto di
condividere le proposte avanzate dal ministro degli Interni
Giorgio Napolitano per migliorare la legge sui collaboratori di
giustizia e ha parlato del pericolo che la mafia ''infili falsi
collaboratori per scardinare il sistema del pentitismo''.
Secondo Serra, bisogna ''impedire la collaborazione a rate'' e
far si' ''non ci sia un appiattimento del ruolo investigativo''
sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.
In precedenza il procuratore Pier Luigi Vigna in un lungo
intervento sull' importanza del ruolo dei pentiti aveva
accennato alle dichiarazioni di Tiziana Parenti, criticandole. (SEGUE)
(ANSA) - MODENA, 9 SET - ''Non voglio polemizzare con l'ex
presidente della commissione Antimafia - ha detto Vigna - ma non
si puo dire che con i pentiti siamo ormai allo Stato di polizia,
perche' l'elemento dello Stato di polizia e' il confidente e non
il collaboratore di giustizia. Il confidente - ha spiegato il
procuratore di Firenze - rimane oscuro e viene utilizzato
tenendolo pero' dietro le quinte mentre il pentito si mostra, si
rende oggetto di contestazione e affronta a viso aperto
l'indagine. Una cosa e' muovere una critica al singolo pentito
ma altra cosa e' una critica al sistema in se' del pentitismo''.
Il dibattito sulla mafia e' stato incentrato sull' appello di
don Ciotti in favore della dissociazione dei giovani mafiosi, e
al dibattito hanno preso parte oltre allo stesso Ciotti, Vigna e
Serra, anche un altro magistrato pugliese, Nicola Piacente, e il
responsabile della giustizia del Pds, Pietro Folena. Tutti hanno
sottolineato l'importanza di questo appello e hanno evidenziato
come occorra spingere i pentiti a rivelare anche il modo come
vengono realizzati i patrimoni mafiosi. A questo proposito Pier
Luigi Vigna ha detto che i collaboratori sono stati
''efficacissimi su due fronti: lo smantellamento della struttura
militare e le rivelazioni su collusioni tra mafia e mondo
politico e lo Stato'', mentre ''i pentiti hanno dato poco sulla
questione di come la mafia si arricchisce e ricicla il denaro''.
(ANSA).
SES/FV
09-SET-96
23:25
85
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
STUPEFACENTI: MOZIONE TORINO; COMMENTI POLITICI
(ANSA) - ROMA, 11 SET - ''Non sono d' accordo con il
consiglio comunale di Torino. Tra la repressione (sulla quale
sono contrarissimo) e la legalizzazione, con la somministrazione
controllata di eroina, c' e' uno spazio enorme che bisogna
riempire di politiche e servizi sociali che possano combattere
realmente la droga e non far accettare la logica di una
convivenza passiva con essa''. Cosi' ha commentato la scelta del
consiglio comunale di Torino il deputato dell' Ulivo Giuseppe
Lumia. ''Come relatore alla Camera del decreto sulle
tossicopendenze ho accettato di sostenere l' idea della
riduzione del danno in un' ottica diversa da quella che gli
antiproibizionisti propongono - ha concluso Lumia, - cioe'
quella di avere una maggiore gamma di strumenti e di servizi per
evitare che i tossicodipendenti divengano degli emarginati,
abbandonati alla loro solitudine, al rischio di contrarre l'
Aids o di cadere in un' overdose.
''La decisione assunta dal comune di Torino - ha dichiarato
Paolo Vigevano, segretario del movimento dei Club Pannellariformatori - e' importante sia per il suo contenuto sia per l'
opportunita' che offre al Parlamento ed al Paese di tornare a
discutere di proibizionismo sulle droghe. Camera e Senato - ha
concluso Vigevano - non possono eludere la richiesta di Torino:
devono decidere''. (SEGUE)
(ANSA) - ROMA, 11 SET - ''La mozione approvata dal comune di
Torino e' un atto di grande responsabilita' e di buonsenso''. Lo
ha dichiarato il deputato Verde Anna Maria Procacci, che ha
concluso: ''I Verdi da sempre sostengono la necessita' di
tentare la strada della somministrazione gratuita dell' eroina,
provvedimento da anni gia' adottato in Gran Bretagna, piu' di
recente in Svizzera ed in Olanda''.
''Siamo fermamente contrari - ha, invece, dichiarato l'
on.Giuseppe Fioroni, capogruppo dei Popolari nella commissione
Affari sociali e Sanita' - alla legalizzazione delle droghe
leggere ed all' uso sperimentale degli oppiacei come
trattamento terapeutico. Le recenti sperimentazioni in alcuni
Stati europei - ha continuato - hanno dimostrato l' assenza di
risultati positivi ed il totale fallimento della
sperimentazione''. ''L' obiettivo dello Stato non puo' che
essere - ha concluso - da una parte, una forte azione di
prevenzione sul territorio e nelle scuole e, dall' altro, un'
azione di recupero del tossicodipendente ed il suo reinserimento
a pieno titolo nella societa'''.
Per Marco Taradash, la decisione di Torino ''e' la riprova
del fallimento delle politiche contro la droga''. ''Se una
grande citta' se ne rende conto bisogna capire che l'
antiproibizionismo e' la ricostruzione di valori distrutti dalla
mafia della droga, ma anche dalla repressione''. (SEGUE).
86
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
(ANSA) - ROMA, 11 SET - ''Noi giudichiamo l' iniziativa come
una proposta avanzata'', ha commentato l' on.Pecoraro Scanio
(Verde), che ha aggiunto: ''E' chiaro che sicuramente da' un
contributo importante a riaprire un dibattito sul tema della
droga, che in questo Paese si discute in modo molto emotivo''.
''Noi siamo per una politica di riduzione del danno - ha
dichiarato Pietro Folena (Pds) - quindi siamo contro una
legalizzazione generalizzata dell' eroina e, in generale, della
droga. Siamo anche convinti che, per cio' che riguarda le droghe
leggere, si possano studiare alcune forme di sperimentazione di
legalizzazione nel corso dei prossimi anni''.
''Sono assolutamente contrario - ha dichiarato il capogruppo
di Ri alla Camera, Diego Masi, intervistato dal Tg1 insieme a
Taradash, Pecoraro Scanio e Folena - alla liberalizzazione delle
droghe leggere. Non vorrei che le nostre citta' diventassero
come Amsterdam, ricettacoli di droga e di drogati''.
''E' ora che il Governo Prodi dica chiaramente se e' a favore
della liberalizzazione della droga, come sostiene il ministro
Flick, autore dell' affermazione, resa nota dal sottosegretario
Corleone, che 'drogarsi e' espressione di autodeterminazione e,
quindi, un' espressione di liberta' morale'''. Lo ha dichiarato
Carlo Giovanardi, capogruppo del Ccd-Cdu alla Camera, che ha
aggiunto: ''Garantiamo che impediremo a questo Parlamento di
approvare soluzioni devastanti''. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 11 SET - Per il sottosegretario alla
Giustizia, Franco Corleone, ''la sollecitazione del Consiglio
comunale di Torino, alla ripresa dei lavori parlamentari, e'
preziosa perche' costringe il Parlamento a mettere all' ordine
del giorno le proposte di legge per una politica sulle droghe
non miope e non moralistica''. ''Per quanto riguarda la
legalizzazione dei derivati della canapa indiana - ha proseguito
il presidente del Consiglio federale dei Verdi - nei prossimi
giorni sara' ripresentata una proposta di legge che gia' nella
scorsa legislatura ebbe numerose e qualificate adesioni. E' una
proposta parlamentare che, ovviamente, non impegna il Governo ha concluso Corleone - ma intende cercare in Parlamento i
consensi trasversali ai confini tra maggioranza e opposizione''.
Sulla legalizzazione delle droghe leggere e' intervenuto
anche Marco Pannella, intervistato dal Tg2. ''Bisogna
immediatamente coinvolgere - ha detto - anche i consigli
comunali di Roma e di Genova, nel quadro di una campagna di
imposizione della politica di riduzione del danno, di
legalizzazione contro la criminalita' e la criminalizzazione
della vita della gente''. Pannella annuncia, inoltre,
iniziative a Montecitorio e Rebibbia. ''Manifesteremo - ha
concluso - alla gandiana e non alla bossiana e andremo anche
nelle carceri perche' tutti escano e perche' la legge sia seria,
severa, ma anche possibile''. (SEGUE).
87
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
(ANSA) - ROMA, 11 SET - ''Il pronunciamento del Consiglio
comunale di Torino, ma anche cio' che don Ciotti e altri fanno
tutti i giorni sul problema delle droghe, richiamano tutti al
fatto che le politiche proibizionistiche sono risultate
perdenti''. Lo ha detto il deputato del Pds Gloria Buffo che ha
aggiunto: ''E' arrivato il momento di aprire la porta a cio' che
altri paesi e citta' europee gia' fanno: l'uscita
dall'illegalita' per le droghe leggere, con regole precise e
senza liberalizzazioni, e la sperimentazione limitata e
sorvegliata della somministrazione controllata di eroina''.
''Torino si colloca fuori dalle posizioni del Parlamento
europeo che, attuando il piano di prevenzione delle
tossicodipendenze, si e' espresso contro ogni genere di
liberalizzazione e legalizzazione''. E' quanto si legge in un
articolo sul ''Popolo'' anticipato alla stampa dell'
europarlamentare Ppi Giovanni Burtone. ''Da parte di un
organismo istituzionale come un consiglio comunale e' logico
aspettarsi ben altra posizione: un impegno per la prevenzione,
un programma che guardi al disagio e alle devianze giovanili,
che operi sul fronte dell'abbandono scolastico e che garantisca
sbocchi occupazionali. Ma e' indispensabile - ha concluso anche una lotta senza quartiere al traffico di stupefacenti,
colpendo non solo gli spacciatori, ma mettendo a punto un
impegno contro la criminalita' organizzata e la mafia''. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 11 SET - ''Ritengo di eccezionale gravita' la
mozione approvata a maggioranza dal Consiglio comunale di
Torino''. Lo ha dichiarato in una nota il deputato della Lega
Nord Mario Borghezio, che ha aggiunto: ''I consiglieri del Pds,
di Prc, dei Verdi e quelli di Alleanza per Torino che l' hanno
votata si sono assunti una responsabilita' enorme, in una citta'
gia' devastata da una crescita esponenziale dello spaccio e del
consumo di droghe, 'leggere' e 'pesanti'''. ''Si vogliono
reiterare a Torino - si chiede concludendo - gli esperimenti
zurighesi di 'Platzpitz' diventato il parco dello spaccio di
droga e di 'Letten' che fu trasformato in quartiere ghetto degli
spacciatori e dei tossicodipendenti?''.
L' on.Raffaele Costa ha affermato: ''Sono convinto che la
delibera sia stata frutto di scelte in buona fede ma sbagliate,
che alimenteranno la confusione tra i giovani. E' un errore
fatto da chi crede di risolvere il problema della
tossicodipendenza dicendo solo dei si' mentre l' intero mondo
che discute lo stesso problema risponde, con maggior umilta', di
no''.
''Spero che i liberali del Polo - ha dichiarato l'
eurodeputato di FI Ernesto Caccavale - colgano quest' occasione
per aprire un grande dibattito, sostenendo in Parlamento questa
battaglia contro le ipocrisie imperanti, contro la criminalita'
e contro la mafia dell' anti-droga''. (SEGUE).
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
(ANSA) - ROMA, 11 SET - Roberto Rosso, coordinatore regionale
del Piemonte di Forza Italia, ha detto: ''La maggioranza di
centrosinistra che governa Torino si e' bevuta il cervello ed ha
aggiunto un'altra perla alla sua ormai ben nota incapacita'
amministrativa. La citta' di Torino e' immersa in una profonda
crisi anche perche' l'Ulivo ha scelto la strada della demagogia,
dei proclami, delle dichiarazioni di intenti e della pubblicita'
a buon mercato invece di studiare e rendere operative misure
contro la crisi economica e occupazionale''.
Telesio Delfino e Nicandro Marinacci (Ccd-Cdu), in una
interpellanza ai ministri di Grazia e Giustizia e della Sanita',
hanno sollecitato le valutazioni del governo in merito alla
scelta fatta dal comune di Torino, ''percorrendo la strada
infausta della irresponsabile tolleranza e del facile
permissivismo''. Chiedono anche al governo quali iniziative
intende assumere riguardo alla decisione che e' ''in contrasto
con la legislazione vigente''. Infine se i ministri
interpellati ''non ritengano che tale posizione non possa essere
stata sollecitata anche dalle posizioni emerse in sede
parlamentare sulla questione dell'utilizzo di droghe nella
strategia della riduzione del danno''.(SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 11 SET - ''E' molto saggia e ragionevole la
mozione approvata dal consiglio comunale di Torino''. Lo
sostiene il senatore dei Verdi Luigi Manconi, fautore della
legalizzazione delle droghe leggere. ''Uno spinello - sottolinea
- non fa piu' male di un superalcolico. Il che non vuol dire che
hashish e marjiuana non facciano assolutamente male: significa
che, qualora non se ne abusi, quelle sostanze non producono
danni maggiori di quanti ne producono sostanze perfettamente
legali come tabacco e whisky. Per questo i derivati della canapa
indiama vanno disciplinati, con i dovuti disincentivi, al pari
di tabacco e superalcolici: sia dal punto di vista della
distribuzione commerciale sia da quello dei limiti alla
diffusione (ad esempio, divieto di vendita ai minori di 16
anni), sia di quello della propaganda positiva e negativa''
Negativo, invece , il parere della responsabile del settore
famiglia del Ccd, Maria Grazia Siliquini: ''La decisione del
comune di Torino e' vergognosa. La droga, pesante o leggera,
uccide i nostri figli ogni giorno nelle citta' italiane. In quanto madre
e cittadina mi battero' per la difesa della salute e dell'integrita'
psicofisica dei miei figli e di tutti i ragazzi italiani. Se sara' necessario
organizzero' manifestazioni pannelliane a rovescio a costo
di incatenarmi alle colonne del comune''. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 11 SET - La on.Marida Bolognesi, eletta per i
Comunisti Unitari nella Sinistra Democratica, afferma che ''non
hanno senso i tentativi di spostare il dibattito su un terreno
ideologico''. ''Se questo avviene - sottolinea la presidente
della commissione Affari sociali di Montecitorio - e'
89
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
inevitabile il rischio di forti strumentalizzazioni politiche.
Nessuno intende fare l' antiproibizionismo in un Comune solo,
ne' crede che su questo terreno si esaurisca il problema della
droga. Se si ha chiaro questo, se ne discute nelle sedi dovute,
in Parlamento, e non si corre il rischio di trasformare un
problema serio in un referendum tra alterantive estreme''.
Per l' on.Giovanni Alemanno, di Alleanza Nazionale, ''piu'
del 50 per cento dei giovani che fanno uso di hascisc e
marijuana finisce per passare all' eroina. Negli Stati Uniti prosegue Alemanno - dove non c' e' distinzione politica su un
tema cosi' vitale, repubblicani e democratici rifiutano
categoricamente sia la legalizzazione che la liberalizzazione
delle droghe. Il Governo italiano ha il dovere di bocciare la
mozione del comune di Torino per evitare di creare un precedente
che potrebbe portare alla rovina il nostro Paese''. (ANSA).
CSS/ARS
11-SET-96
19:56
90
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
STUPEFACENTI: MOZIONE TORINO; DON CIOTTI E DON ALBANESI
(V. 'STUPEFACENTI: MOZIONE TORINO ''NON E'...'DELLE 13:45 CIRCA)
(ANSA) - ROMA, 11 SET - La proposta del comune di Torino di
legalizzare le droghe leggere e farsi citta' pilota per la
somministrazione controllata di eroina ''e' senz'altro una
grande provocazione ma anche un invito a riflettere e a capire
il problema droga senza pregiudizi e senza enfasi''. Ad
affermarlo e' don Luigi Ciotti, responsabile del Gruppo Abele,
che proprio a Torino da anni lavora per il recupero e
l'assistenza agli emarginati. '' Da questa proposta politica
sono convinto si debba partire - prosegue don Ciotti - per
ragionare insieme e trovare risposte che non siano solo
'tecniche' ma opportunita' diverse che non lascino fuori
nessuno, rispettando la centralita' della persona per aiutarla a
ritrovare dei riferimenti''. ''In un anno nella citta' di
Torino e nella provincia - dice Luigi Ciotti - i morti per droga
sono raddoppiati e, nello stesso periodo, l'unita' di strada che
il gruppo Abele gestisce con la usl ha contattato oltre 2 mila
tossicodipendenti, meta' dei quali sconosciuti ai servizi. E'
dunque ora di interrogarci sull' efficenza dei servizi pubblici
e privati, nell'ambito dei quali c'e' spazio per nuove
sperimentazioni. La risposta pero' deve essere globale, non si
puo' infatti dimenticare il problema delle nuove droghe ancora
non inserite in nessuna tabella ufficiale, a causa delle quali
sono gia' morti 8 giovani o allentare la lotta alla criminalita'
organizzata''. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 11 SET - Secondo don Vinicio Albanesi,
responsabile del Coordinamento nazionale comunita' di
accoglienza, '' il comune di Torino e' voluto passare dall'
annosa discussione legalizzazione si', legalizzazione no alla
messa in atto''. '' Ci auguriamo - dice Albanesi - che
l'esperimento, una volta avviato venga seriamente monitorato
affinche' si possano avere riscontri sulla possibile riduzione
dei consumi, cavallo di battaglia degli antiproibizionisti''.
Secondo don Vinicio Albanesi ''non possono pero' non rimanere
dubbi sull' esperimento circa ad esempio il pericolo di una
forte immigrazione di tossicodipendenti verso la citta'
'pilota'''. (ANSA).
AU
11-SET-96
13:50
91
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
VERDI: CONTROMANIFESTAZIONE IL 15 SETTEMBRE SUL PO
(ANSA) - ROMA, 12 SET - Il 15 settembre anche i Verdi
saranno sul Po per una ''contromanifestazione'' in concomitanza
con l'iniziativa della Lega: a San Benedetto Po, in provincia di
Mantova, i Verdi daranno vita a un ''ponte simbolico che
attraversi il fiume da una sponda all'altra''. ''Il ponte di
Alex'' e' il nome scelto per l'iniziativa, volta a ricordare l'
impegno a favore del dialogo e della convivenza svolto dallo
scomparso leader ambientalista Alex Langer. All'iniziativa dei
verdi hanno aderito Legambiente, la redazione di 'Cuore' e il
Wwf: l' obiettivo e' quello di ricordare la figura di Langer e,
insieme, ''far capire come il federalismo sia strumento di
dialogo e di solidarieta', contro ogni volonta' di secessione''.
Numerose le adesioni raccolte dalla Federazione nazionale dei
Verdi: dal sindaco di Venezia Massimo Cacciari a Enrico Deaglio,
Gino e Michele, Fabio Fazio, don Antonio Mazzi, don Luigi
Ciotti, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando; il sindaco di
Roma Francesco Rutelli, che non potra' essere presente, ha
inviato un messaggio in cui si dice vicino all'iniziativa.
(ANSA).
DEL/MRY
12-SET-96
17:51
92
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAI: QUATTRO GRANDI DELLA MODA A PIAZZA NAVONA
(ANSA) - ROMA, 19 SET - Quattro grandi della moda italiana,
Ferre', Armani, Valentino e Krizia, avranno il compito lunedi'
23 settembre alle 20,40 su Raiuno, di 'creare l'evento' con le
loro sfilate in diretta eurovisione ''sotto il cielo di Roma'' a
Piazza Navona, sullo sfondo della fontana dei Fiumi del Bernini,
nello spettacolo ''Le stelle della moda'' condotto da Milly
Carlucci. ''Per la Rai - ha detto il vicedirettore di Raiuno,
Paola De Benedetti - e' quasi un dovere, come servizio pubblico,
mettere in rilievo la moda, come aspetto vincente della cultura
italiana''. Lo scorso anno, la serata ebbe grande successo di
audience, con picchi intorno ai 10 milioni di spettatori.
L'impegno della Rai e' notevole: un budget di 1 miliardo per la
serata, incluse le spese per l'ingaggio delle modelle che
parteciperanno alle sfilate (tra i nomi sicuri Valeria Mazza,
Jasmeen Ghauri e Carla Bruni). Agli stilisti il compito di
individuare (e pagare) le super top model che sfileranno in
esclusiva. I biglietti dello spettacolo saranno a pagamento
(dalle 250.000 alle 50.000) e il ricavato andra' in beneficienza
a quattro associazioni cui sono abbinati gli stilisti: Valentino
per Life, Ferre' per Anffass, Armani per Filo d'Oro e Krizia per
il Gruppo Abele. Tra una sfilata e l'altra le esibizioni di
Jamiroquai (''Virtual Insanity''), Vasco Rossi (''Angeli''),
Laura Pausini (''Incancellabile''), Lucio Dalla (''Canzone''),
Gianni Morandi (''La regina dell'ultimo tango''). (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 19 SET - Julio Boca, tra i piu' importanti
ballerini classici, si esibira' in un tango. E' prevista anche
la partecipazione di Diana Ross. In platea, personaggi dello
spettacolo, della cultura, del giornalismo. Ci sara' anche
Vittorio Sgarbi che si e' assicurato il biglietto per vedere
sfilare l'ultima fidanzata, Elenoire, con gli abiti di Krizia.
Sono previste incursioni nel back stage, dove gli stilisti in un
ordine sorteggiato da loro stessi, daranno gli ultimi tocchi
agli abiti prima di uscire sul palco.
Rispetto alla serata dello scorso anno, non ci saranno Dolce
& Gabbana (''altri impegni'', ha precisato il capostruttura
Mario Maffucci). L'appuntamento di Piazza Navona e' promosso in
collaborazione con l'Assessorato al turismo della Regione Lazio
e con il Comune di Roma. Come per lo scorso anno, l'architetto
Paolo Portoghesi si occupera' della scenografia che avra' ai
lati della fontana dei Fiumi due tendoni e una passarella di 25
metri illuminata da sotto. Autore del programma e' Carla
Vistarini; la regia e' di Luigi Martelli. (ANSA).
MA
19-SET-96
15:41
93
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ANNIVERSARIO OMICIDI LIVATINO E SAETTA,MANIFESTAZIONI CANICATTI'
(ANSA) - CANICATTI' (AGRIGENTO), 20 SET - Circa cinquanta
persone hanno partecipato a Canicatti' alla commemorazione dei
giudici Rosario Livatino e Antonio Saetta, uccisi il 21
settembre 1990 e il 25 settembre del 1988. Alla cerimonia,
organizzata dall' Associazione Tecnopolis in collaborazione con
le associazioni ''Amici di Rosario Livatino'' e ''Canicatti' ti
amo'' con il Comune, hanno preso parte l' anziano padre di
Rosario Livatino, Vincenzo, e la vedova del giudice Saetta. Ad
un convegno sulla figura dei due magistrati uccisi, svoltosi nei
locali della scuola Don Bosco, hanno partecipato i giudici
Stefano Dambruoso della procura della repubblica di Messina,
Claudio Castelli, membro togato del Consiglio Superiore della
Magistratura, don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo ''Abele''
di Torino, e il sottosegretario alla Giustizia Franco Corleone.
Quasi tutti gli intervenuti hanno posto l' accento sul fatto che
''non sono piu' sufficienti le commemorazioni e che occorre che
i cittadini prendano maggiore coscienza dei problemi e si
adoperino per combattere sempre piu' il fenomeno mafioso''.
(ANSA).
P08-DA/BM
20-SET-96
22:19
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
GIUSTIZIA: MINISTRO FLICK SU TANGENTOPOLI E FALSO IN BILANCIO
(ANSA) - TRECENTA (ROVIGO), 21 SET - ''Occorre non abbassare
la guardia di fronte alla corruzione. Per uscire da Tangentopoli
e' necessario ripristinare una cultura di legalita' e accelerare
l' iter dei processi, perche' l' efficienza e' essenziale per la
democrazia, ma anche per la giustizia''. Lo ha detto il ministro
della Giustizia Giovanni Maria Flick, parlando a Trecenta in un
incontro al quale hanno partecipato anche il presidente della
Camera, Luciano Violante, e don Luigi Ciotti, fondatore della
comunita' Abele. Secondo Flick, la prima Tangentopoli poneva
problemi di efficienza del sistema politico, mentre la seconda
pone problemi di trasparenza. ''Non si esce da Tangentopoli
abolendo il reato di falso in bilancio - ha detto ancora il
ministro - e sono preoccupato dalle sollecitazioni in tal senso
che provengono da varie parti''. ''Occorre affidarsi alla
prevenzione - ha aggiunto - e non alla repressione, perche'
sarebbe inutile. La seconda ondata di Tangentopoli che giunge
dopo la prima lo conferma''. Il ministro ha anche annunciato una
serie di iniziative che dovrebbero portare, entro sei mesi o un
anno, a creare un sistema giudiziario piu' efficiente.
''Opereremo in tre direzioni - ha precisato - attraverso le
norme, le strutture e gli uomini''. Flick ha infine ricordato
che sono giacenti in Parlamento dodici disegni di legge, e ha
preannunciato una riorganizzazione degli uffici giudiziari
dislocati sul territorio nazionale. (ANSA).
V01-BOR/FC
21-SET-96
22:15
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MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MODA: SFILATA AL FREDDO 'SOTTO IL CIELO DI ROMA'/ ANN.
(ANSA) - ROMA, 23 SET - Gli abiti seducenti della moda
italiana, modelle famose, cantanti internazionali, etoile della
danza, parterre di divi del cinema e della tv: ''Sotto il cielo
di Roma'', l'appuntamento di Raiuno con la moda in diretta
eurovisione da Piazza Navona, non ha tradito le aspettative. La
moda e' diventata spettacolo sullo sfondo della scenografia
naturale dello stadio di Domiziano reso capolavoro del barocco
dal Bernini e utilizzato con semplicita' dall'architetto Paolo
Portoghesi, che per l'occasione ha affiancato alla Fontana dei
Fiumi due bianchi tendoni da torneo cavalleresco ad uso di
spogliatoio.
La serata, risparmiata solo all'ultimo minuto dalla
pioggia, e' stata caratterizzata da un vento freddo che ha reso
quasi livide le modelle, gli spettatori in platea e la
conduttrice Milly Carlucci che dopo una prima uscita in abito
scollato ha preferito un completo pantalone con giacchino nude
look e poi un abito lungo.
Dopo le polemiche dichiarazioni di Giorgio Armani di alcuni
giorni fa - ''la moda e' morta'' - lo spettacolo, con la sua
eleganza, intendeva dimostrare il contrario e lo stesso Armani,
protagonista di una coreografica passerella con i suoi modelli e
modelle in nero e beige ha voluto spiegare che 'la moda e' morta
come diktat per le donne, ma e' rinata come liberta' di
scegliere cosa indossare tra tante proposte''. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA 23 SET - Spostata gia' dallo scorso anno da
luglio a settembre per soddisfare gli stilisti poiche' lancia in
tv le stesse collezioni in vendita in questi giorni nelle
boutique di tutta Italia (e del mondo), ''Sotto il cielo di
Roma'', e' stata in sostanza un gigantesco spot per la moda dei
quattro grandi Ferre', Armani, Valentino e Krizia. Ma anche uno
show televisivo che ha avuto nell'apparizione della diva
americana Sharon Stone (avara di parole, capelli cortissimi,
infreddolita dentro un completo Valentino grigio a pochi passi
dall'ex testimonial Ornella Muti passata ad indossare abiti di
Armani), uno dei momenti clou.
Primi piani sulle modelle, sugli abiti naturalmente (in
verita', soprattutto pantaloni, quasi sempre neri), le canzoni
di Diana Ross, Vasco Rossi, Lucio Dalla, Gianni Morandi, Laura
Pausini, Jamiroquai, spazio a Sharon Stone, il tango sensuale di
Julio Bocca (l'altro anno ci fu il piu' sexy Joaquin Cortes),
hanno fatto lo spettacolo. Quanto agli abiti, dopo quelli
rigorosi di Ferre' e Armani, Valentino e Krizia hanno proposto
in passerella anche molte creazioni ricche di 'scandalose'
trasparenze nude look.
Krizia, ultima con la sua sfilata orientaleggiante, ha
aperto la passerella delle sue creazioni con la bellissima
francese Ophely Winter, nella doppia veste di cantante e modella
(con cappottone nero a vestaglia, molto trendy). (SEGUE).
96
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
(ANSA) - ROMA, 23 SET - Dopo la 'bocciatura' nel pomeriggio,
anche Miss Italia Denny Mendez ha partecipato alla sfilata,
chiudendo con un abito da sposa in bianco e nero e una fascio di
rose, la passerella di Ferre'. Non si sono viste le super top
Naomi Campbell, Claudia Schiffer, Elle MacPherson che pure lo
scorso anno avevano partecipato alla serata: gli stilisti hanno
preferito l'ormai popolare argentina Valeria Mazza, la francese
Chirs, Sybil Buck, l'inossidabile Jasmine Gauri (evidentemente
meno esose).
Il ricavato della serata (i biglietti erano a pagamento)
andra' a quattro associazioni: Anffas, Gruppo Abele, Lega del
Filo d'oro, Life. Lo scorso anno, davanti la tv ci furono quasi
nove milioni di spettatori (ma stasera su Canale 5 la
concorrenza offriva un'attesa prima tv, ''Il socio''). Un
miliardo il costo annunciato per lo spettacolo.
Il gran finale ha visto sul palco tutti insieme Ferre' con
Alessandra Martines, Armani con Ornella Muti e Francesca Neri,
Valentino con Sharon Stone (che ha salutato con enfasi Armani),
Krizia con Ophelie Winters e poi Valeria Mazza e la seminuda
Elenoire Casalegno (attuale fidanzata di Vittorio Sgarbi).
(ANSA).
MA
23-SET-96
23:32
97
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DISCOTECHE: CONGRESSO SILB, PROPOSTO ALBO IMPRENDITORI
(ANSA) - POIANO (VERONA), 24 SET - Non demonizzare le
discoteche, ma elaborare regole precise e - soprattutto - capire
il disagio giovanile che porta all' abuso di droghe ed alcool in
luoghi che dovrebbero essere solo di svago e divertimento. Nel
corso della seconda giornata del 17/o congresso nazionale del
Silb (Sindacato imprenditori locali da ballo) - in corso a
Poiano, sul Lago di Garda (Verona) - tante sono state le
proposte in questa direzione. Da quella di un albo nazionale e
comunitario per gli imprenditori che gestiscono discoteche,
avanzata dal parlamentare europeo Enrico Ferri, a quella di una
seria riflessione sulla condizione giovanile, cui ha invitato
Don Luigi Ciotti, del Gruppo Abele. Ferri, ha annunciato che presto
presentera' una proposta al Parlamento di Strasburgo, affinche'
tutti gli Stati membri dell'Unione Europea siano invitati ad istituire
un albo nazionale degli imprenditori di discoteca, ''con poche
regole, ma chiare e coraggiose''.
''La discoteca e' un' impresa di intrattenimento ha detto l' ex ministro dei trasporti - e l' imprenditore non si
puo' improvvisare. Sono, dunque, necessarie alcune regole per
combattere l' abusivismo e che tengano anche conto della
particolare mobilita' dei giovani, che oggi passano facilmente
da una discoteca all' altra, anche oltre confine''. (SEGUE).
(ANSA) - POIANO (VERONA), 24 SET - Per Ferri, inoltre, ''al
grido d' allarme delle 'stragi del sabato sera' si deve
rispondere con serieta', vale a dire - ha osservato l'
europarlamentare - allargando il quadro, richiamando regole,
come ad esempio quella di moderare la velocita', non solo per l'
uscita dalla discoteca, ma anche dallo stadio, dall'
universita', dai luoghi di lavoro, dall' incontro con la
ragazza''.
Anche per Don Ciotti e' fuorviante parlare di ''discoteca
killer'', sia per quanto riguardo l' abuso di sostanze
stupefacenti che quello di alcool. ''La diffusione dell' ecstasy
- ha spiegato il fondatore del Gruppo Abele - non e' legata solo
al divertimento notturno, ma coinvolge altri ambienti, dagli
stadi alle scuole e alle piazze''. Per Don Ciotti, lo sforzo
deve essere quello di ''decodificare lo stile di vita dei
giovani, riflettendo sul problema in modo ampio e senza
rovesciare le responsabilita' sulla discoteca''. Il congresso
del Silb, al quale partecipano circa 500 imprenditori del
settore in rappresentanza delle discoteche piu' importanti d'
Italia, proseguira' fino al 26 settembre. (ANSA).
COM-CU
24-SET-96
16:49
98
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: GIUDICE INGROIA; ''C' E' PERICOLO DI FALSI PENTITI''
(ANSA) - PALERMO, 28 SET - ''Se prima era soltanto un'
ipotesi adesso esiste il pericolo concreto che Cosa Nostra possa
infiltrare falsi pentiti per destabilizzare il sistema
giudiziario''. Lo ha detto ieri sera il sostituto procuratore
della Dda di Palermo Antonio Ingroia, intervenendo ad un
dibattito alla festa dell' Unita', moderato dall' avvocato
Armando Sorrentino, al quale hanno partecipato anche l' on.
Achille Serra (Forza Italia), don Luigi Ciotti, ed il sindaco di
Corleone Giuseppe Cipriani. Il pm non ha citato esplicitamente
il caso di Giovanni Brusca, ma ha sostenuto che il pericolo di
un' infiltrazione di falsi collaboratori poggia su alcuni dati
oggettivi. ''Innanzitutto il caso Brusca- Violante-avvocato
Ganci - ha osservato il magistrato - e poi le dichiarazioni
spontanee del boss Raffaele Ganci, che dalla sua gabbia dell'
aula bunker ha annunciato rivelazioni, apprese dal figlio
pentito. E' possibile che un fenomeno come quello del
pentitismo, finora ferocemente avversato da Cosa Nostra, venga
adesso utilizzato per procurare vantaggi all' organizzazione''.
Se e' vera questa tesi, ha sostenuto il pm, e' possibile che
collaboratori di Giustizia si presentino ad offrire un' immagine
falsa di Cosa Nostra, come un' organizzazione allo sbando, quasi
vittima della ferocia dei corleonesi, unica ispiratrice ed
esecutrice della strategia stragista degli anni scorsi. (SEGUE).
(ANSA) - PALERMO, 28 SET - ''Se a cio' si aggiunge - ha
proseguito Ingroia - il pericolo che nuove rivelazioni possono
mettere in serio dubbio acquisizioni probatorie gia' raggiunte,
rischiando di demolire processi gia' chiusi e di smentire
collaboratori di giustizia la cui attendibilita' e' stata gia'
accertata processualmente, si comprende pienamente il rischio
che questo nuovo fenomeno porta in se' ''. ''Condotta nel
silenzio delle armi, che contro i collaboratori tacciono ormai
da qualche anno - ha osservato il magistrato - questa strategia
potrebbe essere finalizzata ad un unico obbiettivo: nel caos
giudiziario, Cosa Nostra, per ora perfettamente inabissata,
sarebbe in grado risorgere piu' forte di prima''. Per
scongiurare questo scenario, e rafforzare gli strumenti di
difesa dello Stato, Ingroia ho proposto l' istituzione di un
contratto con i collaboratori di Giustizia, che, a suo avviso,
dovranno essere anche divisi per fasce di importanza del
contributo che sono in grado di fornire. ''Un contratto mette in
chiaro i diritti ed i doveri da entrambe le parti - ha concluso
il pm - non e' possibile, inoltre, che boss di rilievo abbiano
il medesimo trattamento di spacciatori o di rapinatori, tutt'
ora anch' essi inseriti nel programma di protezione''. (ANSA).
LOB
28-SET-96
14:20
99
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SANITA': AIDS; LILA, '3.000 MLD MAI ARRIVATI A DESTINAZIONE'
(ANSA) - NAPOLI, 2 OTT - Sarebbero circa 2.500/3.000 i
miliardi stanziati negli ultimi anni dallo Stato per la lotta
all'Aids - risorse per la costruzione di case-alloggio, posti
letto, finanziamenti per la ricerca e per le associazioni ''mai arrivati a destinazione''. Lo ha detto il presidente della
''Lila'' (Lega italiana per la lotta all'Aids) Vincenzo
Agnoletto, a margine di una conferenza stampa organizzata sul
''caso-Cotugno'', l'ospedale napoletano dove nei giorni scorsi
e' morto per overdose un paziente affetto da Hiv. Una relazione
redatta dalla Lila, dal Gruppo Abele e dall'Arci-gay, con la
specifica dei fondi, sara' inviata lunedi' prossimo alla
Commissione d'inchiesta del ministero della Sanita', e a meta'
ottobre alla Commissione affari sociali della Camera, oltre che
materia di un esposto all'autorita' giudiziaria.
''Non e' vero che in Italia non si stanziano sufficienti
soldi per la lotta all'Aids - ha detto Agnoletto - il problema
e' che gran parte di questi fondi non sono mai arrivati a
destinazione: di circa 3.000 miliardi si ignora la destinazione
e sara' compito della commissione di indagine verificarne l'uso,
ma entro la fine del'anno formalizzeremo un esposto alla
magistratura''. Secondo Agnoletto sarebbero stati stanziati per
la ricerca negli ultimi anni circa 216 miliardi. (SEGUE).
(ANSA) - NAPOLI, 2 OTT - Duemilacento miliardi sono stati
erogati per la costruzione di posti letto secondo la legge 135
del 1990, mentre dei circa 2.100 posti letto 'extraospedalieri'
(case-alloggio e assistenza domiciliare) ne sono stati
realizzati circa 750. ''Oltre 400 miliardi del business
complessivo dell'Aids - ha aggiunto il presidente della Lila sono stati pagati per consulenze alle ditte incaricate di
costruire i nuovi padiglioni ospedalieri all'epoca del dicastero
De Lorenzo che surrogo' le Regioni: noi chiederemo all'autorita'
giudiziaria che vengano restituiti dato che i progetti redatti
sono stati completamente rifatti dalla Regioni: in alcuni casi,
secondo tali studi, si sarebbe dovuto edificare anche su suoli
vincolati''. ''La situazione del Cotugno - ha aggiunto Agnoletto
- e' uno dei risultati di tale spreco di risorse: infatti non ci
sono le case alloggio, l'assistenza domiciliare, non sono state
fatte le assunzioni previste dalla legge 135. Ripeto lo Stato
non ha stanziato pochi soldi, i soldi ci sono, ora e' compito
della magistratura, della commissione parlamentare di inchiesta
e del ministero capire dove sono andati a finire i fondi''.
(ANSA).
YIX
02-OTT-96
14:14
100
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
OBIEZIONE COSCIENZA: PRESENTATA AGENDA SU COMPORTAMENTI PACE
(ANSA) - ROMA, 4 OTT - Dodici comportamenti di pace che
ognuno puo' attuare per contribuire al cambiamento della
societa', accompagnati ogni mese da una filastrocca e da una
tavola illustrata da Filippo Sassoli. E' l' ''Agenda di
comportamenti di pace 1997'', curata da Massimo Paolicelli,
portavoce nazionale dell' Associazione Obiettori Nonviolenti,
pubblicata dalla Icone Edizioni. Stampata per ora in duemila
copie, mille in piu' rispetto lo scorso anno, l' agenda - ha
spiegato in una conferenza stampa Paolicelli - ogni mese tratta
un comportamento affidato nella stesura ad un esperto che si sia
distinto nel suo campo. Per questo Luigi Ciotti parla di mafia,
Nicoletta Dentico di campagna antimine, Adolfo Sansolini (Lav)
dei diritti di tutti i viventi. ''Abbiamo pensato all'agenda ha affermato Paolicelli - perche' e' uno strumento che ognuno di
noi ha in mano tutti i giorni e che appunto per questo puo'
offrire spunti e riflessioni''. Ogni esperto - ha continuato ha dato il suo contributo gratuitamente ed i proventi della
vendita dell' agenda andranno alla campagna sulla legge 772
sull' obiezione di coscienza. ''La mondializzazione dei problemi
- spiega Paolicelli - ci impone una visione ampia delle
questioni quali guerre, fame, inquinamento e altro, coscienti
pero' che ognuno di noi nel suo piccolo e' corresponsabile di
questi problemi e proprio per questo puo' fare molto per
invertire una rotta che sembra immodificabile''.(ANSA)
PET
04-OTT-96
13:29
101
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TANGENTI: DON CIOTTI, CONFISCARE BENI FRUTTO DI CORRUZIONE
(V.'VOLONTARIATO: FORUM A NAPOLI CON PROCURATORE..' DELLE 17.17)
(ANSA) - NAPOLI, 5 OTT - Una legge che consenta ''di
restituire ai cittadini, tramite la confisca, i patrimoni frutto
della corruzione'': e' la richiesta rivolta alle forze politiche
e al Governo da don Luigi Ciotti, presidente dell' associazione
''Libera'', che ha partecipato alla manifestazione nazionale del
volontariato sociale e del ''terzo settore'' svoltasi oggi a
Napoli. Il sacerdote, accompagnato dal procuratore capo di
Palermo Gian Carlo Caselli, ha preso parte al corteo di migliaia
di persone, rappresentanti decine di associazioni di tutta
Italia, che ha percorso la citta' da piazza Mancini a piazza
Municipio, dove si e' svolto il momento conclusivo della
giornata, seguito da un concerto dei Nomadi.
''Vogliamo al piu' presto - ha detto don Ciotti - una
normativa per riportare i patrimoni della corruzione in una
economia di legalita'. E' un nostro diritto, cosi' come e' un
diritto che le ricchezze delle mafie vengano restituite alla
collettivita': e' stata approvata una legge in tal senso, ora
bisogna attuarla''. Con Ciotti e Caselli hanno concluso la
manifestazione il presidente nazionale delle Acli, Franco
Passuello, il presidente dell' Arci, Giampiero Rasimelli, il
sindaco di Napoli Antonio Bassolino. Al corteo hanno partecipato
delegazioni dei sindacati, di alcuni partiti politici, di
associazioni studentesche, di gruppi laici e cattolici operanti
nel settore del ''no profit''. (ANSA).
DT
05-OTT-96
18:45
102
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AIDS: SI DIMETTE PRESIDENTE COMMISSIONE INDAGINE SU FONDI
(ANSA) - ROMA, 5 OTT - Il presidente della commissione di
indagine sui fondi per l'Aids Alfonso Quaranta si e' dimesso
dall'incarico comunicandolo per lettera al ministro della
sanita' Rosy Bindi. Secondo il presidente della Lila Vittorio
Agnoletto e il presidente del settore accoglienza del ''gruppo
Abele'', Leopoldo Grasso, si tratta, hanno sottolineato in una
nota congiunta, ''di un fatto di estrema gravita'''. La
commissione, nominata il 31 luglio dal ministro Bindi, formata
oltre che da Quaranta (presidente di sezione del Consiglio di
Stato) da Giulio Lucente (Corte dei Conti) e Paolo Beciolini
(medico legale dell'universita' di Padova) aveva il compito di
verificare se le risorse pubbliche stanziate per la lotta
all'Aids dal 1988 ad oggi erano state impiegate ''con atti
rispondenti a criteri di trasparenza, imparzialita' , efficacia ed economicita'''. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 5 OTT - Secondo la Lila e il Gruppo Abele
''sembra che in Italia sia impossibile condurre un'opera di
trasparenza sull'utilizzo dei fondi per l'Aids; il business Aids
con il suo giro di migliaia di miliardi - continua la nota
congiunta - sembra godere quasi di una sorta di
extraterritorialita'. Oltre 2000 mld gia' stanziati per la lotta
all'Aids dal ministero non sono arrivati a destinazione e
individuare le eventuali responsabilita' amministrative,
burocratiche e verificare l'eventuale presenza di interessi
privati e illeciti e' un obiettivo minimo ma irrinunciabile di
qualsiasi paese civile''. Agnoletto e Grasso affermano inoltre
che ''la decisione del presidente della commissione rischia di
procrastinare il tentativo di appurare la verita''' e chiedono
che vengano rispettati i tempi stabiliti dal ministero per la
conclusione dell'indagine (31 gennaio '97). ''Se, dopo tre anni
dall'esposto depositato dalla Lila e dal Gruppo Abele alla
procura di Milano - conclude la nota - anche il tentativo del
ministro della sanita' Bindi dovesse scontrarsi con ostacoli
insormontabili', allora alle persone sieropositive, malate e
alle associazioni non rimarrebbe che la totale e solitaria disperazione''. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 5 OTT - Il presidente del Coordinamento
nazionale delle persone sieropositive, Luigi Cerina, afferma in
una dichiarazione di ''non condividere il clima di sospetti''
sollevato intorno alle dimissioni di Quaranta. ''Non ho motivo aggiunge - di dubitare di quanto dichiarato dal ministro Bindi e
cioe' che il presidente si sia dimesso per motivi riguardanti la
propria carriera''. A suo avviso, sui fondi dell'Aids, ''si
tratta di accertare responsabilita' e inefficienze ma non furti.
Il clima di sospetto nelle questioni della lotta all'Aids conclude - non giova a nessuno ne' ai malati ne' alle
associazioni ne' ai medici ne' al paese in generale''. (ANSA).
COM-MAS/MRC
05-OTT-96
19:41
103
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AMATO E COFFERATI SU ''LO SPAZIO DELLA SOLIDARIETA'''
(ANSA) - ROMA, 9 OTT - Allo ''spazio della solidarieta''' e
al ruolo che la societa' civile puo' svolgere nei servizi ai
piu' deboli e' stato dedicato oggi a Roma un convegno
nell'ambito dell'incontro Uomini e religioni della Comunita' di
Sant'Egidio. Alla presenza dell'arcivescovo di Perugia, Giuseppe
Chiaretti, hanno partecipato il presidente dell'Antitrust,
Giuliano Amato, Luigi Ciotti del Gruppo Abele, Sergio Cofferati,
segretario generale Cgil, Bruno Musso, amministratore delegato
Ansaldo e Mario Marazziti della Comunita' Sant'Egidio.
Amato ha affrontato il discorso piu' ampio della necessita'
della ricostruzione di un ''ordine morale'', a cui dovrebbrero
concorre anche i partiti, che consenta ai singoli e alle imprese
di agire per il bene, e non contro, l' umanita'. Secondo Amato,
la societa' puo' ''chiedere allo stato alcune regole'' per
evitare che la solidarieta' esca dal quotidiano: le regole
statali hanno un ''limite inviolabile'' e non possono dire ad un
imprenditore come investire o ad una famiglia quale
comportamento avere, ma possono solo sottolineare la loro
responsabilita'. Amato ha fatto l'esempio dei cartoni aminati
violenti che le televisioni mandano in onda: non c'e' nessuna
regola di mercato che impedisca di comprare questi prodotti ma
''ci vorrebbe un po' di coscienza e prendere la decisione:
questa roba ai bambini italiani non la facciamo vedere''. (SEGUE)
(ANSA) - ROMA, 9 OTT - Secondo Amato soltanto coloro che non
riescono ''ad accantonare il risparmio'' hanno diritto allo
stato sociale, mentre ora chi non e' in stato di bisogno occupa
tante risorse destinate ad altri.
''Lo spazio della solidarieta' e' compresso, osteggiato,
coccolato e conteso'', ha spiegato don Ciotti, da anni in prima
linea nelle attivita' di sostegno ai piu' deboli: ''compresso da
una coltura sempre piu' contro chi rallenta la corsa dell'
economia; osteggiato perche' accusato di dilatare costi pubblici
e spesa sociale; coccolato, almeno a parole, perche' per molti
e' un bacino di consenso, solidarieta' a parole, purche' con
costi e la facciano gli altri; conteso perche' puo' diventare un
affare.Ma la solidarieta non puo' essere un businnes''.
Cofferati ha sottolineato che ''sono storicamente i
sindacati che rappresentano i bisogni generali perche' orientati
a garantire una tutela a tutti, con solidarietae' e mediazione
nei confronti degli altri''. ''La solidarieta' e' uno dei valori che fa l'identita'
nazionale - ha affermato Marazziti - valore sul quale si sono
fondate molte democrazie occidentali. L'identita' nazionale non
e' solo liberta' e mercato. E' anche questo ma senza regole e
senza solidarieta' liberta' e mercato imbarbariscono. Abbiamo
ancora la possibilita' di ripensare la nostra identita' non
contro, ma con, non blindata, ma al plurale''. (ANSA).
KGZ
09-OTT-96
20:42
104
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TOSSICODIPENDENZE:DON CIOTTI, 'RIVEDERE MODI LOTTA ALLA DROGA'
(ANSA) - VENEZIA, 11 OTT - Nelle strategie di lotta alla
droga molti dei modi di operare utilizzati finora vanno rivisti
dati i grandi cambiamenti in atto nel mondo: vi sono ritardi
dei servizi nell'affrontare le nuove droghe, e non e' un caso
che la diffusione degli stupefacenti proceda di pari passo con
il problema dell'aumento della poverta' mondiale. Sono alcune
delle sottolineature fatte oggi a Venezia nel convegno ''Inferni
territoriali e paradisi finanziari'' da don Luigi Ciotti, leader
del Gruppo Abele. L'incontro che terminera' domenica, e' stato
promosso, oltre che dal Gruppo Abele, dal comune di Venezia.
''Oggi la compenetrazione delle economie legali e illegali - ha
detto don Ciotti - e' sotto gli occhi di tutti. La criminalita'
spende l'80% delle proprie energie in attivita' di riciclaggio e
le vie per le quali si compiono le frondi fiscali coincidono con
quelle del riciclaggio di denaro proveniente dai traffici di
droga''. Gli effetti del commercio di droghe naturali (foglie di
coca, cannabis ed oppio) nei condizionamenti della geopolitica,
fin dal passato, sono state il tema toccato da Alain Labrousse,
dell'Osservatorio parigino di Geopolitica della Droga. Lo
studioso ha rilevato che dal 1988 ad oggi la produzione nel
mondo di cocaina, eroina e cannabis e' piu' che raddoppiata e
aree nuove si apprestano a sostituire od affiancare quelle
tradizionali (Centroamerica, Africa del nord e Asia orientale),
nella coltivazione di coca, marijuana e oppio. (ANSA).
YKX-GM/GT
11-OTT-96
16:17
105
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PREMI: A CAIANIELLO, DE ROSA, EINAUDI E DON CIOTTI UNIVERSUM 96
(ANSA) - POTENZA, 14 OTT - Vincenzo Caianiello per il
diritto, Gabriele De Rosa per la storia, Giulio Einaudi per l'
editoria e don Luigi Ciotti per l' impegno sociale hanno
ricevuto in serata, a Potenza, il ''Premio internazionale
Universum'' per il 1996, promosso dal Centro di solidarieta'
internazionale ''Giovanni 23/o'' e giunto alla 23/a edizione.
Caianiello e' stato premiato per la costante attivita' di
studioso del diritto e per le prestigiose funzioni ricoperte (e'
stato Presidente emerito della Corte Costituzionale e Ministro
della Giustizia); De Rosa ha ricevuto il riconoscimento per i
suoi studi sulla storia sociale del Mezzogiorno; Einaudi e'
stato premiato per aver fondato una casa editrice ''sui cui
volumi si sono formate piu' generazioni''; a don Ciotti, infine,
il premio e' stato attribuito per la fondazione, trent' anni fa,
del ''Gruppo Abele'' e per il suo impegno in favore dei piu'
deboli.
Durante la cerimonia, in una relazione su autonomie locali e
riforme costituzionali, Caianiello ha indicato il modello
tedesco come quello da seguire per la riforma in senso federale
dello stato italiano. (ANSA).
RES
14-OTT-96
20:14
106
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TOSSICODIPENDENZA: CONFERENZA NAPOLI, DOCUMENTO PROGRAMMATICO
(ANSA) - ROMA, 15 OTT - Ha preso il via il lavoro
preparatorio della seconda conferenza nazionale contro la droga,
in programma a Napoli in Febbraio. Il ministro per la
solidarieta' sociale, Livia Turco ha presentato al comitato di
esperti per la lotta alla droga un primo documento di
orientamento sul lavoro da svolgere. ''E' da apprezzare commenta Vittorio Agnoletto della Lila - la volonta' del
ministro di superare una posizione puramente repressiva''. ''Tra
i punti nodali che la conferenza sara' chiamata ad affrontare aggiunge Agnoletto - il documento pone la questione carceri con
una popolazione di oltre 25 mila detenuti con problemi di droga;
l'area del sommerso, tutti quei tossicodipendenti che non
arriveranno mai ai servizi e la riduzione del danno, come una
delle strategie complessiva della lotta alla droga''. Per don
Oreste Benzi della comunita' ''Papa Giovanni XXIII'' la
conferenza di Napoli si preannuncia ''ricca di stimoli ma anche
di contrasti tra coloro che in materia di droga si trovano in
schieramenti opposti''. '' Mi auguro - aggiunge - che superando
posizioni preconcette la conferenza possa essere di stimolo al
governo affinche' affronti nella maniera giusta e partendo dalla
centralita' della persona il problema droga''. Due nuovi esperti
sono entrati a far parte della commissione (che comprende, tra
gli altri, Cancrini, don Picchi, don Albanesi): Grazia Zuffa del
'Forum droghe' e Leopoldo Grosso del 'Gruppo Abele'.(ANSA)
AU
15-OTT-96
19:42
107
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FEDERALISMO: CONVEGNO CARITAS, NASCONDE SENTIMENTO FEROCE
(ANSA) - FIRENZE, 18 OTT - ''Il federalismo nasconde un
sentimento feroce che sta lentamente emergendo, rivelandosi
deleterio per ogni forma di solidarieta' '': lo ha detto Vinicio
Albanesi, presidente del Coordinamento nazionale delle comunita'
di accoglienza, intervenendo al convegno ''Annunciare la carita'
Vivere la speranza-Dalla spiritualita', alla politica, all'
economia'' che si e' aperto oggi al teatro Tenda per iniziativa,
oltreche' del Cnca, della Caritas italiana, del Gruppo Abele e
della rivista il Regno. ''Il principio - ha proseguito Albanesi
- e' che 'chi paga le tasse' e' anche il gestore della loro
destinazione. Se cosi' avvenisse probabilmente si verificherebbe
una spaccatura verticale nei confronti delle risposte sociali.
Ai contribuenti, in altre parole, spetterebbe il diritto di dire
a chi, in che modo e in che quantita' vanno destinati i fondi da
loro sborsati con la fiscalita'. Non e' difficile immaginare il
meccanismo perverso del risparmio di ciascuno sulla fiscalita',
a tutto svantaggio della spesa sociale''. ''Per impedire tutto
cio' - secondo Albanesi - e' urgente stabilire, pur nella
proporzionalita' delle risorse, cio' che deve essere garantito
obbligatoriamente a livello nazionale, cosi' da non creare
cittadini di serie A e cittadini di serie B''. (SEGUE).
(ANSA) - FIRENZE, 18 OTT - Albanesi ha concluso il suo
intervento con la ''preghiera dei privilegi'' chiedendo il
''perdono di Dio per l' arricchimento dei liberi professionisti,
l' oligarchia finanziaria, l' evasione fiscale, lo squilibrio
retributivo dei lavoratori dipendenti, la parte di famiglie
benestanti che detiene una ricchezza finanziaria pari a quattro
volte il livello medio''.
Nella giornata odierna sono intervenuti anche il generale dei
gesuiti Peter-Hans Kolvenbach, il teologo Piero Coda, l'
arcivescovo di Firenze cardinale Silvano Piovanelli. Al convegno
partecipano un migliaio di esponenti del volontariato cattolico
italiano che rilanciano, ad un anno di distanza dall' analoga
manifestazione svoltasi a Firenze su questo stesso tema, le
sfide econimiche, culturali e politiche elaborate all' interno
delle proprie esperienze. All' iniziativa hanno aderito quest'
anno anche la Federazione delle comunita' terapeutiche (Fict),
il centro delle opere salesiane e la Fondazione E. Zancan''.
(ANSA).
GAR
18-OTT-96
19:00
108
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SCALFARO: MESSAGGIO A CONVEGNO CARITAS, STATO CASA DI TUTTI
(ANSA) - FIRENZE, 18 OTT - ''Il grazie piu' riconoscente e
vivo'' a don Ciotti e a tutti coloro che, come il fondatore del
gruppo Abele, danno ''anima'' e ''vita'', con la loro
''testimonianza di solidarieta', di fraternita', alla democrazia
alle istituzioni, allo stato come casa di tutti, come luogo dove
ciascuno ha diritto di sentirsi a casa propria''. Lo ha espresso
il presidente della repubblica Oscar Luigi Scalfaro in un
messaggio inviato ai promotori del convegno ''Annunciare la
carita', vivere la speranza'' (Caritas italiana, Coordinamento
nazionale delle comunita' di accoglienza, gruppo Abele, diocesi
di Firenze, rivista il Regno) cominciato oggi a Firenze.
''Nel nostro incontro del febbraio dello scorso anno - scrive
Scalfaro - ci siamo a lungo soffermati sull' essenza della
democrazia, su cosa veramente significhi interpretare la
politica in senso alto, da laici o da cristiani: ne convenimmo
che c' era un terreno comune, la centralita' della persona umana
come fine dell' azione politica. Concezione questa che e' si
profondamente cristiana, ma e' soprattutto umana e percio'
condivisa da chi prescindendo dalla fede, ispira il proprio
impegno a criteri universali di eticita'''. Per il presidente
i contributi dei partecipanti al dibattito ''potranno essere la
conclusione migliore di questa riflessione ricca di contenuti e
meritoriamente volta ad illuminare di autentici valori la nostra
vita democratica, la democrazia in cui crediamo'''. (ANSA).
GAR
18-OTT-96
18:15
109
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FISCO: PRODI, REDDITI BASSI NON SARANNO PENALIZZATI
(ANSA) - FIRENZE, 20 OTT - ''La revisione delle aliquote
sara' accompagnata da una profonda riforma delle detrazioni'' e
''i redditi piu' bassi non escono piu' penalizzati da questa
manovra, mentre la fascia piu' povera continuera' a non pagare
tasse, come prima''. Lo ha detto il presidente del Consiglio dei
ministri Romano Prodi, intervenuto oggi a Firenze al convegno
''Annunciare la carita', vivere la speranza'' organizzato, sui
temi della solidarieta', dalla Caritas Italiana, dal C.N.C.A.,
dal Regno e dal Gruppo Abele. Rispondendo indirettamente alle
critiche suscitate in questi giorni dall' annuncio della riforma
delle aliquote, Prodi ha aggiunto: ''Era impensabile che il mio
Governo potesse esordire con una ingiustizia fiscale di questo
tipo''. Prodi ha anche spiegato che con l' unificazione al 20%
delle due fasce di reddito tra i 7 e i 15 milioni la fascia piu'
alta, fino ad ora al 22%, guadagnera' qualcosa, mentre per la
fascia piu' bassa, fino ad oggi al 10%, continuera', in pratica,
a non essere gravata, ''grazie - ha detto - al meccanismo delle
detrazioni''. Il presidente del Consiglio ha anche sostenuto che
la revisione delle aliquote consentira' di ''creare risorse per
gli assegni familiari''. ''Il sistema fiscale - ha aggiunto sara' riformato ma non certo con i tempi della finanziaria,
tuttavia sono gia' stati dati dei segnali basati sugli inviti
che, in campagna elettorale, sono giunti proprio dal
volontariato e dall' associazionismo''. (ANSA).
(ANSA) - FIRENZE, 20 OTT - Il presidente del consiglio ha
anche risposto alle domande dei giornalisti sulle critiche
avanzate dal leader di Rifondazione comunista, Fausto
Bertinotti. ''Credo - ha detto Prodi - che il problema non sia
di convincere, ma di prendere in mano i dati''. Per Prodi il
dibattito apertosi in questi giorni (''dibattito che e' sempre
salutare'', ha commentato), e' derivato ''da una mancata
conoscenza dei dati. Il confronto sui dati chiarira' tutto'', ha
aggiunto Prodi che, rispondendo alla domanda di un giornalista,
ha detto che non e' previsto tuttavia alcun incontro con
Bertinotti. ''Il ministro delle finanze - ha poi detto il
presidente del consiglio - ha gia' chiarito gli aspetti
generali. Ora, cifre alla mano, vedremo come si tratti di un
allarme ingiustificato''. Sempre nel merito del nuovo assetto delle aliquote, Prodi ha
ripetuto che ''non ci sara' alcun aggravio per le categorie piu'
deboli'' e che e' prevista invece una ''redistribuzione
interna'' per ''favorire le famiglie numerose attraverso il
sistema delle esenzioni e gli assegni familiari'' che dovrebbero
aumentare di 1.400 miliardi nel 1997 e di 1.500 miliardi per
ognuno dei due anni successivi. Gli interventi in materia
fiscale, per Prodi, sono destinati ''ad armonizzare la
situazione in modo da non produrre danni alle categorie che devono essere preservate''. (ANSA).
FBB/FG
20-OTT-96
14:32
110
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
TASSI: PRODI, RENDERLI UGUALI A QUELLI EUROPEI
(ANSA) - FIRENZE, 20 OTT - Di fronte ai partner comunitari
''dobbiamo essere cosi' credibili da abbassare i tassi fino a
quando essi non saranno uguali, per definizione, a quelli degli
altri Paesi europei''. Il presidente del consiglio Romano Prodi
lo ha detto oggi a Firenze, parlando al convegno sulla
solidarieta' e lo stato sociale (organizzato dalla Caritas
italiana, dal Cnca, dal periodico Regno e dal Gruppo Abele),
durante il quale ha preso la parola anche il governatore della
Banca d' Italia Antonio Fazio. Prodi ha ricordato che ''ogni
punto in meno rappresenta 20.000 miliardi'' in meno da trovare
per sanare il debito pubblico. ''Ma la riduzione del tasso d'
interesse - ha aggiunto - non riguarda solo lo Stato: riguarda
tutto il Paese, a cominciare dal mondo lavoro''. Il presidente
del consiglio ha anche affermato che il differenziale del tasso
di interesse rispetto alla Germania, ora al 2,40, ''sta ancora
migliorando''.
Poco prima Prodi aveva definito ''forte'' la Finanziaria
''che comporta sacrifici e che sapevo - ha aggiunto - avrebbe
causato reazioni vigorose''. Tuttavia essa, sempre secondo il
presidente del consiglio, indica l' unica via d' uscita per il
Paese ''perche' sa che, se passa questa fase, e' salvo''.
(ANSA).
FBB
20-OTT-96
16:27
111
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
VOLONTARIATO: PRODI E FAZIO A CONVEGNO SU STATO SOCIALE
(ANSA) - FIRENZE, 20 OTT - ''Non credete a chi dice che la
crescita economica e' legata all' ingiustizia'': e' l' appello
con cui il presidente del Consiglio Romano Prodi ha concluso il
suo intervento al convegno ''Annunciare la carita', vivere la
speranza'', organizzato a Firenze da Caritas italiana, Cnca, Il
Regno e Gruppo Abele - nella sua ultima sessione in gran parte
dedicato ai problemi dello stato sociale - e al quale hanno
preso parte, tra gli altri, il governatore della Banca d' Italia
Antonio Fazio e l' economista Mario Baldassarri. Invitato dagli
organizzatori a illustrare il ''progetto Italia per uno stato
sociale'' (''E dico poco'', ha esclamato scherzosamente Prodi),
il presidente del Consiglio ha riservato gran parte del suo
intervento al tema delle aliquote Irpef, ma ha anche toccato le
questioni delle pensioni e della stabilita' politica collegata
alla necessita' di un confronto fuori ''dalla stanze chiuse del
palazzo''. Proprio parlando delle pensioni Prodi ha detto che esse ''non
sono state toccate non per fare un piacere a qualcuno'', bensi'
per fedelta' al patto in base al quale ''le pensioni non devono
essere toccate fino al primo gennaio del 1998''. Tuttavia Prodi
le ha definite ''il capitolo piu' difficile del bilancio dello
Stato'' e ''un' anomalia rispetto agli altri Paesi europei'',
dove il loro costo e' piu' basso del 4%. (SEGUE).
(ANSA) - FIRENZE, 20 OTT - Per Fazio ''il modello di welfare,
impostato quando il tasso di crescita dell' economia era assai
elevato, e' entrato in crisi''. Ed e' quindi ''inevitabile un
ripensamento dell' intervento pubblico anche nel campo sociale,
concentrando le risorse sulla difesa delle fasce piu' deboli
della popolazione''. Ma per il governatore della Banca d'Italia
''in un contesto di ridimensionamento dell' intervento
pubblico'' proprio ''il potenziamento del privato sociale potra'
contribuire ad evitare un arretramento del grado di protezione e
nei servizi offerti''. Fazio ha anche ricordato le agevolazioni
fiscali previste in diversi Paesi per le societa' senza fini di
lucro e, in alcuni casi, anche l' attribuzione di quote di
gettito erariale al privato sociale. Un settore quest'ultimo,
che per il governatore ''puo' contribuire a risolvere alcune
delle carenze della rete di protezione, raggiungendo aree di
bisogno attualmente trascurate dallo Stato''.
Accolto da reazioni contrastanti, e da qualche fischio,
invece, l' interevento di Baldassarri, il quale - dopo aver
definito ''una mistificazione storica sostenere che lo stato
sociale sia possibile rimandando il debito al futuro'' - ha
insistito sulla distinzione dello stato sociale ''ex post'',
cioe' quello attuale, da quello''ex ante, che invece - ha
spiegato l' economista - apre le opportunita' e consente a tutti
la stessa linea di partenza''. (ANSA).
FBB
20-OTT-96
18:03
112
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FORZE POLIZIA: CONGRESSO SIAP: 'IMPEGNO GOVERNO SU UNIFICAZIONE'
(ANSA) - SALERNO, 24 OTT - ''E' necessario che dal Governo
dopo i cambi ai vertici dei servizi, arrivino segnali precisi
per un impegno profondo nell'unificazione delle forze di polizia
e nel recupero delle risorse economiche per contrastare la
criminalita' organizzata''. E' quanto ha detto, nella sua
relazione introduttiva, Mario Bruno Piras, segretario nazionale
del S.I.A.P. (sindacato italiano appartenenti polizia)
all'apertura del terzo Congresso nazionale in corso a Capaccio
(Salerno) alla presenza del capo della polizia di Stato,
Fernando Masone, e di don Luigi Ciotti, presidente
dell'associazione ''Libera''. Il segretario del Siap ha poi
elencato cifre che indicano in un milione e 113 mila miliardi il
potere economico della malavita organizzata, tra cui 30 miliardi
di dollari procacciati dal controllo dello smaltimento dei
rifiuti tossici, 200 miliardi di dollari nella produzione di
banconote false, 550 miliardi di dollari dei beni posseduti da
mafia e camorra, 120 miliardi di lire dal danaro sporco
riciclato, 8 mila miliardi di lire dalla prostituzione, 20 mila
miliardi dall'usura, 35 mila miliardi dal traffico di droga e 7
mila miliardi di lire da totonero e scommesse. (SEGUE).
(ANSA) - SALERNO, 24 OTT - Il progetto del Siap e' di
abbattere ''la dispersione di energie, di mezzi, di uomini,
tecnologia e risorse'', e riunire ''tutte le forze di polizia
sotto un unico vertice dando loro un ordinamento civile e
formando grandi branche specializzate''. Il Siap propone inoltre
l'utilizzo delle ingenti risorse economiche confiscate alla
criminalita': tra il 1993 e il 1995 per 7.400 miliardi e solo il
5 per cento di queste ricchesse, circa 359 miliardi, e' stato
definitivamente acquisito dallo Stato''. Con lo snellimento
delle forze di polizia in seguito alla riforma dell'Arma dei
carabinieri, della Guardia di Finanza, della Forestale e della
Polizia Carceraria, si avrebbe, secondo il sindacato, un
alleggerimento delle strutture, con forti risparmi di spese, e
un recupero di uomini da utilizzare nelle strade della citta'
contro la microcriminalita' e il racket. Attualmente in Italia
operano per la sicurezza 104 mila poliziotti, 120 mila
carabinieri, 65 mila finanzieri e 43 mila guardie penitenziarie.
''Un vero esercito - ha concluso Piras - ma in una metropoli
come Roma, dove operano oltre trentamila tutori dell'ordine, vi
sono solo una cinquantina di Volanti. Con la riforma ce ne
sarebbero 1200''. (ANSA).
YNX/ARB
24-OTT-96
18:28
113
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FORZE POLIZIA: CONGRESSO SIAP; MASONE PRUDENTE SU UNIFICAZIONE
(ANSA) - SALERNO, 24 OTT - Il capo della polizia di Stato,
Ferdinando Masone, nel suo intervento sul progetto avanzato dal
Siap al congresso nazionale di Paestum, di unificazione delle
forze dell'ordine, ha affermato che ''il problema e' molto
delicato e bisogna procedere con la massima prudenza''. ''L'idea
va rispettata, ma verificata con gli altri''.
Masone si e' dichiarato favorevole alla confisca dei beni
della criminalita' e alla loro riutilizzazione, dopo la sentenza
definitiva, attribuendo ai prefetti la gestione
dell'assegnazione dei beni. Sono intervenuti anche monsignor
Antonio Riboldi e don Luigi Ciotti, che oltre a sostenere la
necessita' di collaborare con le forze dell'ordine da parte dei
cittadini, hanno sottolineato anche una maggiore
sensibilizzazione della classe politica. Per il maresciallo
Cariglia, rappresentante del Cocer (consiglio centrale di
rappresentanza dei carabinieri), la distinzione dei corpi deve
rimanere, perche' ''il pluralismo delle forze di polizia e'
garanzia per la democrazia, e, soprattutto, perche' il popolo
italiano vuole che l'Arma rimanda cosi' com'e', ossia forza di
polizia a ordinamento militare''. Cariglia ha concluso
sostenendo la necessita' di riforma del codice di procedura
penale, di guardare con piu' attenzione al pentitismo,
''diventato ormai uno sport nazionale'', e al garantismo ''che
finisce in molti casi per tutelare i delinquenti''. (ANSA).
YNX-CER/ARB
24-OTT-96
20:50
114
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
DIRITTI UMANI:'MANIFESTO' AMNESTY PER TRIBUNALE INTERNAZIONALE
(ANSA) - ROMA, 30 OTT - A sostegno dell'istituzione di un
Tribunale penale internazionale permanente, la sezione italiana
di Amnesty international lancia un ''Manifesto'' con il quale si
''appella'' ai governi di tutto il mondo e a tutti gli Stati
membri dell'Onu perche' venga ''sostenuta'' l'istituzione del
Tribunale. Un Tribunale il cui statuto gia' allo studio sia
''ulteriormente migliorato per consentire di perseguire in modo
concreto ed efficace i propri fini istituzionali''.
''La scarsa determinazione con cui gli Stati membri delle
Nazioni unite hanno sinora affrontato la porposta di istituire
un Tribunale penale internazionale permanente - osserva Carla
Gottardi, presidente della sezione italiana dell'Associazione
umanitaria - li rende ogni giorno piu' sempre piu' complici di
tutte le atrocita' e dei crimini di cui l'umanita' e' stata ed
e', anche in queste ore, testimone''. Amnesty international
''auspica'' che il governo italiano ''che piu' volte si e'
espresso in favore del Tribunale, rendendosi anche disponibile
ad ospitare la Conferenza internazionale istitutiva, sappia
attivarsi in modo fermo e determinato nei confronti di altri
governi, forte - precisa il comunicato - di un'opinione pubblica
conventa dell'importanza di aggiungere questo decisivo anello
mancante al sistema di giustizia internazionale''. Tra i primi
firmatari del Manifesto: Norberto Bobbio, Giovanni Conso,
Valentino Castellani, Luigi Ciotti e Gianni Vattimo. (ANSA)
FG
30-OTT-96
13:35
115
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
FINTA ESECUZIONE PROSINDACO VENEZIA: MANIFESTAZIONE A MARGHERA
(ANSA) - MARGHERA (VENEZIA), 31 OTT - Piu' di cinquecento
persone si sono strette questa sera a Marghera attorno al
prosindaco di Venezia Gianfranco Bettin, per esprimergli
solidarieta' dopo l' episodio di intimidazione denunciato l'
altra sera dal prosindaco veneziano. Decine di lavoratori, ma
anche intere famiglie, hanno voluto dire ''no alle
intimidazioni'', come recitava lo slogan coniato dal Comune di
Venezia per invitare i cittadini a partecipare alla
manifestazione. Presenti, tra gli altri, il Patriarca di Venezia
Marco Ce', il sindaco Massimo Cacciari, il prefetto Giuseppe
Troiani, e i rappresentanti dei vari gruppi politici e delle
forze sindacali. Cacciari ha fatto precedere il proprio
intervento dalla lettura di una lettera di solidarieta' inviata
da don Luigi Ciotti del gruppo Abele. Sostegno a Bettin e' stato
espresso dagli assessori Cesare Campa e Anna Furlan,
rispettivamente per la Regione e la Provincia di Venezia. Il
prefetto ha ribadito che da parte delle forze dell' ordine non
manchera' una risposta adeguata, annunciando l' attuazione da
novembre di un piano di controllo del territorio, con
particolare riferimento alle aree urbane. Alla fine della
manifestazione ha preso la parola lo stesso Bettin, il cui
intervento e' stato accolto con un prolungato applauso. Il
prosindaco ha riferito di aver ricevuto attestati di
solidarieta' anche dai sindaci Rutelli e Bassolino. (SEGUE).
(ANSA) - MARGHERA (VENEZIA), 31 OTT - Solidarieta', inoltre,
dal capo della Procura di Palermo, Giancarlo Caselli.
Il prosindaco ha detto, inoltre, di non ritenere che l'
episodio di cui e' stato vittima rappresenti un salto di
qualita' della malavita locale. ''Il salto - ha affermato - c'
e' stato da tempo con la banda Maniero, annodando i legami con
le mafie classiche e le nuove mafie importate dall' estero''.
Bettin ha sostenuto che questo salto di qualita' ''non e' stato
molto colto a Roma, usando Roma come metafora del centro''.
Infine ha ammesso di sentirsi molto piu' stanco e provato di
ieri. (ANSA)
XCD-/FC
31-OTT-96
20:51
116
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AIDS: DOMANI MANIFESTAZIONE ASSOCIAZIONI PER ''SVOLTA''
(ANSA) - ROMA, 22 NOV - Gran parte delle associazioni
impegnate nella lotta all'Aids manifesteranno domani a Roma
di fronte al ministero della Sanita' per ''chiedere una svolta
radicale'' nelle politiche contro la malattia. Fra le
associazioni che aderiranno all'iniziativa c'e' la Lila, il
Gruppo Abele, l'Arci.
A 14 anni dalla comparsa in Italia del virus e a pochi giorni
dalla giornata mondiale di lotta all'Aids, - si legge in una
nota delle associazioni - ''vogliamo denunciare ancora una volta
come la stragrande maggioranza dei fondi stanziati, circa 2.700
miliardi, non siamo mai giunti alle destinazioni prestabilite,
in particolare per quanto riguarda la legge 135 del '90'', la
legge per l'Aids. Le associazioni hanno anche ricordato che non
sono mai stati realizzati i 7.000 posti letto previsti, non e'
mai stata attivata un'adeguata assistenza domiciliare e ''poco o
nulla'' e' stato investito nella creazione delle case alloggio.
(ANSA).
BR
22-NOV-96
18:06
117
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AIDS: SIT-IN ASSOCIAZIONI, IMPEGNO MINISTERO SU ASSISTENZA
(ANSA) - ROMA, 23 NOV - Il ministero della Sanita' si e'
impegnato a recuperare i fondi per i nuovi farmaci contro
l'Aids, a potenziare il sistema di assistenza basato sulle casealloggio, ad ''andare a fondo'' con la commissione di inchiesta
sull'uso dei fondi per combattere la malattia. Sono questi i
primi risultati, ha spiegato il responsabile della Lila (lega
per la lotta all'Aids) Vittorio Agnoletto, ottenuti dopo
l'incontro con la segreteria del ministro della Sanita', Rosy
Bindi, che ha consegnato un documento di impegno alle
associazioni che oggi manifestato davanti la sede del dicastero.
Agnoletto, ha spiegato che e' stato anche concordato un incontro
a breve con il ministro e che il prossimo passo sara' appunto
quello di ''vigilare che quanto promesso oggi venga mantenuto''.
Le associazioni, con lo slogan ''L'Aids e' la nostra malattia,
non il vostro business'' hanno ribadito la denuncia sul mancato
utilizzo dei fondi stanziati nel '90 (circa 2.700 miliardi), la
mancata realizzazione delle case alloggio, l'assenza di
assistenza domiciliare. Alla manifestazione organizzata dalla
Lila, che proseguira' di fronte al carcere di Regina Coeli,
hanno partecipato numerose associazioni impegnate nella lotta
all'Aids come il Gruppo Abele, il Coordinamento Nazionale delle
Comunita' di accoglienza (Cnca) e quello delle case-alloggio
(Cica). (ANSA).
BR
23-NOV-96
14:09
118
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AIDS: DON CIOTTI RACCONTA LA STORIA DI PAOLO
(ANSA) - ROMA, 26 NOV - Don Luigi Ciotti comincia dal
prossimo numero la collaborazione con il settimanale
''Famiglia Cristiana''. La sua rubrica si chiama ''Le strade del
Vangelo'' e sara' attenta, assicura il settimanale, ''alla
concretezza dell'esperienza cristiana''.
Nel primo articolo don Ciotti racconta la storia-simbolo di
Paolo, un giovane ammalato di Aids. Dopo essersi scoperto
sieropositivo, questi vive dapprima il momento della
disperazione, con la perdita degli affetti, poi la solitudine
dell'ammalato abbandonato a se stesso, fino a riscoprire la
solidarieta' in una delle case alloggio gestite da gruppi del
volontariato laico e cattolico. ''Un viaggio verso il termine
della notte - scrive Don Ciotti - difficile da accettare. Ma
anche un momento di riconciliazione: mentre gli occhi si
chiudono il cuore si sveglia. Per molti di noi succede
l'opposto''. (ANSA)
KIQ
26-NOV-96
19:40
119
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
STUPEFACENTI: GRUPPO ABELE REPLICA A GASPARRI E GIOVANARDI
(V. STUPEFACENTI: GASPARRI E GIOVANARDI, DON ...' DELLE 17,19)
(ANSA) - ROMA, 29 NOV - ''Gasparri e Giovanardi dimostrano
assai poca pacatezza e una scarsissima informazione''. Ad
affermarlo e' il Gruppo Abele che rispondendo a quello che
definisce ''un attacco gratuito a don Ciotti'' ricorda come il
gruppo ha ''un'attivita' di accoglienza e sostegno terapeutico
consistente''. ''Da gennaio '96 - si spiega nella nota - il
servizio di pronta accoglienza ha preso in carico 603 persone,
mentre le nostre comunita' ne hanno accolte 400. I servizi per
persone alcoliste hanno accolto quest'anno 150 persone e hanno
avuto oltre 5 mila contatti e colloqui di sostegno''. ''L'unita'
di strada che il gruppo Abele gestisce con la Usl di Torino in
un anno ha incontrato 1.678 persone, di cui 400 sono state
inviate ai servizi pubblici e del privato sociale (in un'ottica
di cooperazione e non di assurda 'concorrenzialita'). I contatti
sono stati oltre 43 mila perche' le persone sono tornate piu'
volte. Nello stesso periodo l'equipe dell'unita' di strada ha
salvato da overdose 95 persone''. Il gruppo Abele che aderisce
al Coordinamento delle comunita' di accoglienza (Cnca) ricorda
inoltre l'impegno di don Ciotti contro le mafie e il
narcotraffico attraverso l' associazione 'Libera'. ''Spiace conclude la nota - essere costretti a puntualizzare i risultati
del proprio impegno e invitiamo Gasparri e Giovanardi a
riflettere sul fatto che la comunita' e' solo una delle risposte
alla tossicodipendenza''.(ANSA)
AU
29-NOV-96
19:07
120
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
ANTIMAFIA: DEL TURCO PRESIDENTE; DON CIOTTI
(ANSA) - ROMA, 5 DIC - Sulla designazione di Ottaviano Del
Turco a presidente della Commissione antimafia, don Luigi
Ciotti, a margine di una conferenza stampa sul fenomeno della
'tratta' delle donne nella prostituzione ha affermato: ''non
facciamo una questione di nomi ma forse avremmo preferito
qualcuno che avesse gia' esperienza in questo campo''. ''Forse ha dichiarato don Ciotti - sarebbe stato giusto chiamare a
presiedere una commissione cosi' importante un esperto''. ''Da
tempo registriamo segnali molto inquietanti nel Paese - ha
proseguito Ciotti - a cui speriamo questa commissione sappia
dare risposte''. ''Di certo c'e' che in Italia oggi - ha
concluso il sacerdote - esiste 'Libera' l'associazione che,
attraverso 200 gruppi, vuole contrastare la cultura della mafia
e che mordera' le istituzioni competenti chiedendo conto di cio'
che fanno''. (ANSA)
AU
05-DIC-96
14:48
121
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
PROSTITUZIONE: IL 'BOOM' DELLE STRANIERE, UNA LEGGE DI MERCATO
(ANSA) - ROMA, 5 DIC - Una legge di mercato vuole che
aumentando la domanda aumenti l'offerta e i prezzi scendano. E'
per questo che la prostituzione di donne immigrate e' arrivata a
livelli di guardia, con un numero stimato tra 19 e 26 mila
unita'. E' nei confronti dei clienti, dunque, secondo la
Caritas, il gruppo Abele e Migrantes, che bisogna agire, senza
fotografie, ma rendendoli consapevoli che alimentano la ''tratta
delle schiave''. E' indispensabile inoltre applicare la legge
Merlin in quelle parti che consentono di punire lo sfruttamento.
In occasione di un seminario, che si terra' a Roma, nei prossimi
due giorni sulla ''tratta degli esseri umani a scopo di
sfruttamento sessuale'', le associazioni di volontariato, da
sempre impegnate nel campo dell' emarginazione, hanno fornito i
dati di questo fenomeno ''sul quale - ha dichiarato il direttore
della Caritas, don Elvio Damoli - la Chiesa non puo' tacere''.
Le stime, secondo il sociologo Maurizio Ambrosini, che sulla
prostituzione delle immigrate ha pubblicato una ricerca, solo
nel Lazio sono di 5 mila donne, ridotte in schiavitu' e
obbligate a prostituirsi, di cui 2.500 a Roma. Altre 4.500
risultano in Lombardia la maggior parte delle quali, circa
2.500, sono a Milano. E' con l'arrivo di nigeriane e albanesi,
negli anni '92 -'94 che e' esploso il 'boom' della prostituzione straniera”. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 5 DIC - ''Molte arrivano ignare, altre
coscienti di cio' che vengono a fare - ha detto Ambrosini nessuna sa' la violenza a cui sara' sottoposta e lo stato di
schiavitu' in cui sara' costretta a vivere, pena la morte''. La
repressione nei confronti di questi criminali, secondo le
associazioni, ''scatta solo in presenza di una denuncia da parte
delle vittima che se non ha futuro non alzera' mai il capo''.
Dei 222 minori stranieri ricoverati in istituta a Milano nel
'95, secondo i dati forniti, i due terzi (per la maggior parte
femmine tra i 12 e i 16 anni avviate alla prostituzione) sono
scappati dopo pochi giorni. '' E' necessario, dunque - e' stato
detto - spezzare il terrore che lega le vittime agli
sfruttatori''. ''La possibilita' di ottenere il permesso di
soggiorno per chi denunciava i responsabili della 'tratta' - ha
detto don Luigi Ciotti - e' scomparsa dal decreto sull'
immigrazione, mentre pensiamo sia uno strumento indispensabile
per aiutare queste donne, cosi' come e' necessario avviare
programmi di cooperazione nei Paesi d' origine per il
reinserimento delle donne che vogliono tornare''. ''In Italia ha detto Ciotti - si vende e si compra tutto, anche i bambini.
Bisogna far capire ai clienti, a caccia di minorenni, che pagano
tre volte di piu' per avere rapporti senza preservativo e
prestazioni violente, che sfruttano delle schiave e
arricchiscono la criminalita' organizzata''. (ANSA)
AU
05-DIC-96
16:17
122
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DIBATTITO A PALERMO; 'APPLICARE LEGGE CONFISCA BENI'
(ANSA) - PALERMO, 7 DIC - L' attuazione delle norme
applicative della legge 109 del '96, sulla confisca dei beni
mafiosi, e' stata chiesta da tutti i partecipanti al dibattito
sul tema ''Oltre la repressione penale verso la solidarieta'
sociale'', organizzato da Magistratura democratica, comitato
Dossetti e associazione Libera, che si e' svolto nell'auditorium
''Giuseppe Di Matteo'', a Palermo. Don Luigi Ciotti ha detto che
''bisogna spingere affinche' la legge abbia le norme applicative
e proporre una normativa per la confisca dei beni frutto di
corruzione''. Il sostituto procuratorre della Dda, Franca
Imbergamo, ha lanciato l' allarme sullo stato di attuazione
della legge dicendo che ''mancano le strutture burocratiche per
attuarla''. Il prefetto di Palermo Luigi Damiano, ha rivelato di
aver dato ''80 pareri su beni confiscati, ma solo tre sono stati
assegnati''. ''Ci sono - ha aggiunto - evidenti difficolta'
negli altri uffici preposti''. L' ex magistrato a Palermo ed ex
deputato progressista, Giuseppe Di Lello, ha invece posto il
problema di una normativa che separi le figure del pentito e del
testimone. Al dibattito hanno partecipato anche Rita
Borsellino, sorella di Paolo, Giampiero Rasimelli, presidente
dell' Arci, don Gino Sacchetti, responsabile dell' opera don
Calabria a Termini Imerese, il segretario regionale della Cgil
Filippo Panarello ed i docenti della facolta di Giurisprudenza a
Palermo Alessandro Garilli e Fulvio Vassallo Paleologo. (ANSA).
KIM
07-DIC-96
14:13
123
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
MAFIA: DON CIOTTI, 'INQUIETA LA POVERTA' DELL' INFORMAZIONE'
(ANSA) - PALERMO, 7 DIC - ''C'e' una poverta' che inquieta ed
e' quella dell' informazione. Le insinuazioni, gli attentati
scritti, lo scavare in un certo modo, contro i magistrati che
rischiano, che lavorano seriamente per la giustizia, sono dati
inquietanti''. Lo ha detto Don Luigi Ciotti, presidente del
cartello di associazioni ''Libera'' al dibattito sul tema:
''Oltre la repressione penale, verso la solidarieta' sociale'',
nell' auditorium ''Giuseppe Di Matteo'', nel quartiere
Brancaccio Palermo. Don Ciotti ha fatto riferimento anche ad
un articolo uscito nello scorso numero del settimanale
''Panorama'' sul procuratore Gian Carlo Caselli. Il presidente
di Libera ha poi spiegato: ''Non bisogna generalizzare. La
maggior parte dei giornalisti e' gente seria. Ma ci sono troppi
giornalisti a libro paga di qualcuno in questo momento. Allora
certi attacchi, certe ambiguita' che si creano in un momento
cosi' difficile contribuisce a non far comprendere alla gente i
termini esatti dei problemi''. ''L' informazione rincorre molto
cio' che fa spettacolo - ha proseguito - l' emotivita' sociale,
tende a mettere gli uni conto gli altri, si demoliscono in
fretta le persone. Credo che ci voglia un coraggio serio di
documentazione, una volonta' di essere uomini liberi, affinche'
la gente possa comprendere e soprattutto fare in modo che non si
occultino le ragioni dei problemi''. (ANSA).
KIM
07-DIC-96
13:43
124
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
SCUOLA: IN 500 A ROMA PER 'MEETING DEGLI STUDENTI', UDS
(ANSA) - ROMA, 7 DIC - Almeno 500 studenti si sono riuniti
oggi a Roma, nel ''primo meeting degli studenti e delle
studentesse''. All'incontro, organizzato dall'Unione degli
studenti (Uds), hanno partecipato Pietro Ingrao, don Luigi
Ciotti e il segretario generale della Federazione per le
politiche formative della Cgil, Andrea Ranieri. Lo ha reso noto
uno dei leader dell'Uds, Walter Schepis, aggiungendo che nel
meeting sono rappresentati studenti di tutta Italia, da Messina
a Torino.
L'incontro, intitolato ''Il futuro inizia qui'', e' nato
sotto la spinta di una ''forte critica sia al governo che al
ministro per l'Universita' e la ricerca, Luigi Berlinguer''.
Almeno due, ha detto Schepis, i temi del dibattito. Il primo
riguarda direttamente il fronte scolastico, dove i problemi piu'
urgenti sono il riconoscimento dello statuto dei diritti degli
studenti e la pari rappresentanza di studenti e insegnanti negli
organi collegiali. ''Questioni - ha detto Schepis - sulle quali
finora Berlinguer ha parlato tanto senza produrre fatti reali''.
Il secondo tema riguarda piu' in generale le politiche
giovanili, sulle quali l'azione del governo Prodi e' stata
''insufficiente e lacunosa'', ha detto Schepis. Per l'esponente
dell'Uds e' inoltre ''drammatico che non sia stata ancora
organizzata una conferenza nazionale sull'occupazione
giovanile''. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 7 DIC - Critiche, infine, anche alla legge
finanziaria. Per Schepis ''il taglio delle risorse per la
scuola, pari a cinquemila miliardi in tre anni, e' il segnale
piu' eloquente che ci si trova davanti ad una generazione che ha
deciso di non investire sui giovani e che, di conseguenza, non
vuole investire sul proprio futuro''. (ANSA).
BG
07-DIC-96
17:41
125
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
STUPEFACENTI: COORDINAMENTO CITTA' PER LEGALIZZAZIONE
(ANSA) - ROMA, 15 DIC - ''Riparte da Catania l' iniziativa
per il superamento dell' attuale legge proibizionista e
punizionista in materia di droghe, a favore di nuove politiche
di sperimentazione, riduzione del danno e legalizzazione delle
droghe leggere''. Questo quanto emerso dal convegno svoltosi a
Catania dal titolo ''Il finesecolo delle droghe in Europa: nuove
politiche, nuovi servizi, nuovi diritti, nuove leggi'', promosso
dal Forum Droghe e dal Comune di Catania che si e' concluso,
hanno riferito gli organizzatori, con ''la proposta di un
coordinamento delle citta' che hanno approvato le mozioni
critiche verso l' esperienza della legge 'Iervolino-Vassalli'''.
Durante la tavola rotonda finale, introdotta da Don Luigi
Ciotti, l' on. Franco Corleone (Verdi), primo firmatario della
proposta di legge per la ''legalizzazione dei derivati della
cannabis indica'', ha fatto il punto della situazione in
Parlamento. ''Sono ben 118 i deputati di maggioranza e
opposizione - ha riferito Corleone - che ad oggi hanno
sottoscritto il testo per fare nel nostro Paese, con una legge,
cio' che in Olanda, da oltre 20 anni, fanno con la tolleranza.
Il primo fondamentale obiettivo che intendiamo raggiungere e' di
sottrarre all' illegalita' del mercato clandestino gli oltre 3
milioni di italiani che consumano hascish e marijuana''.
Tra gli ultimi firmatari Vittorio Sgarbi, Roberto Maroni,
Michele Salvati e Fabio Mussi. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 15 DIC - ''Dopo Torino, Venezia e Genova - ha
detto Corleone - un numero sempre crescente di amministrazioni
locali verificano ogni giorno sul proprio territorio, il
fallimento e le nefaste conseguenze di una legge che mette
sullo stesso piano, quello dell' illegalita', i consumatori di
tutte le droghe, senza distinzione, e ne chiedono il
superamento, affermando la necessita' di intraprendere nuove
forme di sperimentazione su un fenomeno sociale cosi' diffuso e
complesso come quello delle droghe. Dinanzi alla nascita di un
coordinamento di queste citta' - ha aggiunto - Camera e Senato
hanno l' obbligo di assumersi la responsabilita' di dare vita ad
un dibattito sereno e non ideologico. Questo e' cio' che chiedo:
che il dibattito in corso nelle citta' trovi spazio e dignita'
anche in Parlamento''.
In merito alla sentenza del Consiglio di Stato che ha
affermato l' incompatibilita' tra droga e servizio civile, il
presidente del Forum Droghe, Grazia Buffa, ha affermato: ''L'
equazione consumatore di droghe uguale criminale e'
culturalmente figlia di questa legge repressiva che tanti guasti
ha prodotto nella nostra societa'''. (ANSA).
COM-GU
15-DIC-96
16:04
126
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAI: 'REGALO DI NATALE' PER AIUTARE IL 'GRUPPO ABELE'
(ANSA) - ROMA, 16 DIC - E' interamente dedicata ad una piu'
che meritoria azione di sostegno al ''Gruppo Abele'' di Don
Ciotti la nuova edizione di ''Regalo di Natale'', la
trasmissione di Raiuno che, presentata oggi alla stampa, segna
uno dei tradizionali appuntamenti con la solidarieta' della rete
e andra' in onda in prima serata il 19 dicembre e il quattro
gennaio. A condurre le due serate realizzate in collaborazione
con l' ente nazionale Circhi e ospitate dal Circo Medrano
saranno rispettivamente Mara Venier e Milly Carlucci. Alla base
dello spettacolo c' e' la raccolta di fondi a favore del Gruppo
Abele, autentico punto di riferimento per il volontariato,
impegnato da trent' anni in una complessa azione di solidarieta'
e che oggi si trova ad affrontare una situazione economica cosi'
grave da metterne in discussione la stessa sopravvivenza. Il
sistema di raccolta di fondi avverra' attraverso il televoto: a
sostenere la campagna a favore del Gruppo Abele ci sono
personaggi come Claudio Baglioni, Gigi Proietti, Max Biaggi, la
nazionale cantanti, Nino Manfredi, Bruno Vespa, Luca Giurato,
Nino Frassica, Wendy Windham, Tiberio Timperi, Giampiero Galeazzi,
Katia Ricciarelli, Raoul Bova che, nel corso delle due puntate,
si produrranno in numeri circensi che serviranno a sensilizzare
i telespettatori a partecipare alle offerte a favore del Gruppo Abele. (SEGUE).
(ANSA) - ROMA, 16 DIC - ''Sono sempre stato restio alle
passerelle, forse sbagliando, perche' la complessita' dell'
attivita' del Gruppo Abele non e' conosciuta - ha detto Don
Ciotti - Mi rendo conto che e' difficile trovare il consenso
quando si combattono i vari tipi di mafia e ci si occupa di
prostituzione, malati di Aids, tossicodipendenti, alcolizzati,
carcerati. Vorremmo far sapere che il nostro impegno e'
strettamente collegato alla giustizia, non a caso ci occupiamo
anche delle vittime dell' emarginazione, come i familiari dei
malati, dei mafiosi e delle vittime della mafia o i poveri
rapinati. Purtroppo oggi le offerte servono a stento a pagare
gli interessi passivi accumulati con le banche''. ''Il debito
ammonta a tre miliardi'' ha ricordato il prof. Conso, presidente
della Fondazione Gruppo Abele, Gli artisti che parteciperanno
alla trasmissione, realizzata dalla Publispei, percepiranno un
gettone di cinque milioni. ''Il gettone e' uguale per tutti e
molti nelle passate edizioni lo hanno devoluto in beneficienza''
ha detto Carlo Bixio della Publispei. La Venier e la Carlucci
hanno annunciato la decisione di devolvere il loro compenso.
''Raiuno - ha detto il capostruttura Mario Maffucci - ha
diminuito il numero di iniziative benefiche: in questo ambito e'
necessaria una normativa. Raiuno si impegnera' in un numero
ridotto di iniziative qualificate, delle quali questa a favore
del Gruppo Abele rappresenta l' esempio migliore''. (ANSA).
BIA
16-DIC-96
17:21
127
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAI:LETTERA DEPUTATI ANTIDROGA A SICILIANO SU 'REGALO DI NATALE'
(ANSA) - ROMA, 17 DIC - Estendere i benefici e ripartire i
fondi che verranno raccolti dalla trasmissione 'Regalo di
Natale' a tutte le comunita' di recupero e non soltanto al
'Gruppo Abele' di don Luigi Ciotti ''per evitare che i cittadini
offrano il loro contributo di solidarieta' per fini diversi da
quelli per i quali intendono contribuire''. E' questa la
richiesta avanzata, in una lettera inviata al presidente della
Rai, dal capogruppo dei deputati del CCD-CDU, Carlo Giovanardi,
dal coordinatore dell'esecutivo di AN, Maurizio Gasparri, dal
capogruppo di Rinnovamento Italiano alla Camera, Diego Masi, e
dal presidente della commissione Finanze di Montecitorio,
Giorgio Benvenuto.
I parlamentari, a nome del 'Gruppo interparlamentare per la
lotta alla droga', denunciano a Siciliano l'esclusione
dall'iniziativa di quattro comunita' religiose per il recupero
dei tossicodipendenti (quelle di don Gelmini, don Mazzi, don
Benzi e don Picchi) e di quella laica di San Patrignano.
''Riteniamo inammissibile - concludono - che la tv pubblica,
alla vigilia di un referendum che dovra' decidere sulla proposta
di liberalizzare le droghe leggere, assuma un atteggiamento
cosi' unilaterale, sostenendo una delle poche comunita' che non
si oppongono con decisione a questa, per noi sciagurata,
proposta''. (ANSA)
PH
17-DIC-96
19:54
128
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAI: SICILIANO RISPONDE A DEPUTATI SU 'REGALO DI NATALE'
(V. 'CAMERA: RAI, GIOVANARDI E GASPARRI..' DELLE 12.05 CIRCA)
(ANSA) - ROMA, 18 DIC - Con una lettera all'on. Carlo
Giovanardi, presidente del gruppo parlamentare Ccd-Cdu, il
presidente della Rai Enzo Siciliano ha spiegato i criteri
adottati per la trasmissione ''Regalo di Natale''.
''La trasmissione - scrive Siciliano - ha avuto fin dall'
inizio un unico destinatario, sia perche' i telespettatori
potessero ben individuare l'indirizzo dei loro generosi
interventi, sia per non frammentarli. Nel 1994 il destinatario
fu la Croce Rossa, in favore delle popolazioni aluvionate, nel
1995 Telefono azzurro, che attraversava una situazione di crisi.
Per il 1996 la Rai ha scelto il Gruppo Abele, del quale
ricorrono i trenta anni di fondazione''.
Siciliano aggiunge poi alcune informazioni sull'attivita' di
volontariato, che hanno motivato la scelta della Rai, ''che non
intende sottovalutare altre benemerte organizzazioni'': con 150
operatori a tempo pieno e 200 collaboratori, l' impegno centrale
di Abele non riguarda la tossicodipendenza ma piu' segnatamente
l' attivita' di accoglienza con 14 strutture sul territorio
dedicate a alcolisti, malati termiali di Aids, bambini
sieropositivi e famiglie; altro importante settore quello delle
attivita' culturali, con una casa editrice, un centro studi,
''l'universita' della strada''. ''L'intera attivita' sottolinea il presidente Rai - e' assoggettata a bilanci
pubblici, sui quali vigila la Regione Piemonte.'' (ANSA).
GIA
18-DIC-96
15:31
129
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAI: DEPUTATI REPLICANO A SICILIANO SU ''REGALO DI NATALE''
(V. ''RAI: SICILIANO RISPONDE A DEPUTATI..'' DELLE 15,30 CIRCA)
(ANSA) - ROMA, 18 DIC - ''La sua cortese risposta, conferma
tutte le nostre preoccupazioni e riserve sulla vicenda della
trasmissione 'regalo di Natale', in programma sulle reti Rai''.
Cosi' Giovanardi, Pisanu, Gasparri, Masi e Benvenuto hanno cosi'
replicato a Enzo Siciliano il quale ha spiegato i criteri
adottati per la trasmissione.
''I precedenti citati nella sua lettera richiamano, infatti,
un ente pubblico che svolge un ruolo istituzionale su tutto il
territorio nazionale (la Croce Rossa Italiana) ed un' iniziativa
unica nel suo genere (il Telefono azzurro). Viceversa - hanno
aggiunto i deputati - la descrizione che Lei fa dell' attivita'
del Gruppo Abele puo' facilmente essere ripetuta per tanti altri
soggetti e comunita' che operano nel campo del volontariato. In
piu', don Ciotti puo' soltanto aggiungere un legittimo, ma
discutibile, impegno politico sul tema della riduzione del danno
e della liberalizzazione delle droghe leggere, che non puo'
essere 'premiato' dalle tv di Stato alla vigilia di un
referendum popolare sulla materia. Per questo insistiamo con
fermezza nell' invitarLa a devolvere quanto raccolto nella
trasmissione a favore di tutte le comunita' di recupero, in
attesa di un indifferibile regolamentazione dei meccanismi della
beneficenza promossa e gestita dalla tv di Stato, che chiediamo
alla commissione di Vigilanza sulla Rai di mettere urgentemente
all' ordine del giorno''. (ANSA).
SN/BIM
18-DIC-96
18:17
130
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAI: LETTERA MELUZZI A DON CIOTTI SU ''REGALO DI NATALE''
(ANSA) - ROMA, 18 DIC - Il sen. Alessandro Meluzzi (Fi) ha
reso noto di avere scritto una lettera a Don Ciotti sulla
trasmissione ''Regalo di Natale'' che andra' in onda domani
sulla Rai e nella quale verra' aperta una sottoscrizione a
favore della comunita' ''Gruppo Abele''. ''Caro Don Ciotti,
conosco da circa un ventennio - scrive Meluzzi - il tuo impegno
e la tua sensibilita' sui temi dell'emarginazione e della lotta
contro l'indifferenza, ma conoscono soprattutto la tua
sensibilita' sui temi della giustizia, in tutti i sensi, e sul
non voler diventare un comodo paravento di operazione di regime.
Non permettere che l'impegno del gruppo Abele finisca come un
carrozzone alimentato con metodi di monopolio da una Rai che non
vuole sentire le ragioni di tutti. Sono certo che sarai tu ad
interrompere questa polemica, rinunciando ad essere l'unico
beneficiario dell'operazione Siciliano-Ulivo. Neppure Craxi era
tanto esclusivo nella scelta dei suoi interlocutori. Sono certo
che rinuncerai ad una cosa sentita come ingiusta da molti
italiani. Gli altri organismi del volontariato - conclude
Meluzzi - te ne saranno grati, ma soprattutto avrai dato un
contributo ad un Paese che ha piu' bisogno di dialogo e di
saggezza che di arroganza e pervicace occupazione di spazi e di
potere''. (ANSA).
CSS/MRC
18-DIC-96
21:40
131
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAI: PAISSAN REPLICA A GIOVANARDI SU GRUPPO ABELE
(ANSA) - ROMA, 18 DIC - ''La Rai fa benissimo ad organizzare
una trasmissione a sostegno del gruppo Abele, uno dei gruppi
piu' impegnati nel volontariato sociale''. Cosi' Mauro Paissan
(Verdi), vicepresidente della commissione di vigilanza, ha
replicato, in una nota, a Carlo Giovanardi, capogruppo del CcdCdu alla Camera, che ieri aveva inviato una lettera al
presidente della Rai Enzo Siciliano, lamentando che i fondi
raccolti nella trasmissione ''Regalo di Natale'' sarebbero
andati ''al gruppo Abele di don Luigi Ciotti''.
''Il servizio pubblico radiotelevisivo - ha aggiunto Paissan
- dedica spesso trasmissioni e spazi televisivi a gruppi e
associazioni di volontariato: basti pensare a Telethon, alle
presenze domenica di don Mazzi, alle dirette televisive di
S.Patrignano e cosi' via. E molto di piu' dovrebbe fare in
questo settore. Preoccupazione della Rai - ha aggiunto - deve
semmai essere quella di rappresentare l'intero arco delle
esperienze associative, senza discriminazioni''.
''L'on.Giovanardi - ha concluso Paissan - per meschini
interessi politici invoca invece la messa al bando di
un'associazione che molto fa in tema di marginalita' sociale. La
sensibilita' dei telespettatori sara' sicuramente maggiore''.
(ANSA).
KIE/FV
18-DIC-96
16:58
132
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAI: RAFFAELLI E GIULIETTI REPLICANO E STORACE E GASPARRI
(ANSA) - ROMA, 18 DIC - I deputati della Sinistra Democratica
Giuseppe Giulietti e Paolo Raffaelli hanno replicato alle
affermazioni di Francesco Storace e di Maurizio Gasparri sulla
Rai. ''Storace spara a zero su Liliana Cavani, Gasparri fa
altrettanto contro la Rai che ha deciso di dare voce alla
limpida battaglia antidroga del gruppo Abele: ci sembra - hanno
affermato - che fra i settori oltranzisti del Polo, quelli che
hanno digerito a fatica l' accordo di ieri, ci sia una grande
voglia di mettere sotto tutela l' informazione''. ''Capiamo che
quest' ansia di Minculpop - hanno sottolineato - sia presente in
chi, ai tempi della gestione Moratti, ha fatto di tutto per
realizzare un' informazione a senso unico, improntata a una
logica di dominio delle redazioni. Ci piacerebbe tuttavia sapere
cosa ne pensano i liberali del Polo, quelli che hanno per
settimane messo sotto tiro la Rai, accusandola di essere
strumento dell' Ulivo''.
I due parlamentari hanno quindi fatto riferimento ai dati
di novembre dell' osservatorio di Pavia e hanno spiegato che
''si vede che il leader del partito piu' in onda e' il cavalier
Berlusconi e la forza politica in testa alle classifiche di
minutaggio e' Forza Italia. Sarebbe bene, soprattutto dopo il
voto di ieri, recuperare un po' di equilibrio perche' tanto, sia
chiaro, la commissione di vigilanza non diventera' un
commissariato politico''. (ANSA).
CLG
18-DIC-96
16:04
133
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAI: DOMANI 'REGALO DI NATALE';COMUNITA' SOLIDALI CON DON CIOTTI
(V. 'CAMERA: RAI; GIOVANARDI E GASPARRI... ' DELLE 12.05 CIRCA)
(ANSA) - ROMA, 18 DIC - I 'preti contro la droga' approvano
l' iniziativa della Rai che domani dedica la trasmissione di
beneficienza 'Regalo di Natale' ai 30 anni del 'Gruppo Abele'.
Don Gelmini (Comunita' Incontro), don Antonio Mazzi (Gruppo
Exodus), don Oreste Benzi (Comunita' Papa Giovanni XXIII), don
Mario Picchi (Centro italiano di Solidarieta') e don Vinicio
Albanesi (Coordinamento nazionale comunita' di accoglienza)
intervengono cosi' nella polemica sollevata, ieri, da alcuni
deputati del 'Gruppo interparlamentare per la lotta alla droga'
che con una lettera invitavano il Presidente della Rai a
ripartire i fondi che verranno raccolti nel corso della
trasmissione tra tutte le comunita' di recupero non assegnandoli
solo al Gruppo Abele.
I responsabili delle comunita' cui secondo il 'Gruppo
interparlamentare' sarebbero dovuti andare parte dei fondi si
dicono, invece, d' accordo a destinare tutti i contributi che
arriveranno a don Ciotti ''nella consapevolezza e nel rispetto
dell' opera svolta dal Gruppo da lui guidato e nella certezza
che occasioni come queste, comunque preziose, possano sostenere
in un prossimo futuro anche altre associazioni e comunita'
impegnate in prima fila nella difficilissima lotta in favore
dell' Uomo libero dalla droga''. (ANSA).
AU
18-DIC-96
16:56
134
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAI: DOMANI 'REGALO DI NATALE' PER FONDI A GRUPPO ABELE
(V.'RAI: SICILIANO RISPONDE A DEPUTATI SU ...' DELLE 15,31)
(ANSA) - ROMA, 18 DIC - Claudio Baglioni, Milly Carlucci,
parte del cast di ''Domenica in'' (Roncato, Casella, Giurato,
Salvatori, Giustini, Galeazzi), Idris, Gigi Proietti, Carmen
Russo, Tiberio Timperi e Bruno Vespa parteciperanno domani alle
20,40 su Raiuno alla trasmissione ''Regalo di Natale''
presentata da Mara Venier in diretta dal circo Medrano a Roma.
Gli ospiti si esibiranno in numeri circensi per incentivare gli
spettatori a fare le loro offerte di beneficenza al gruppo Abele
di don Luigi Ciotti, fondato a Torino 30 anni fa, che si trova
in gravi difficolta' economiche e rischia la chiusura.
In questi giorni diverse sono state le prese di posizione contro
la scelta di raccogliere fondi per un'unica associazione, quella
di Don Ciotti. Durante le precedenti edizioni, ''Regalo di
Natale'' raccolse fondi a favore delle popolazioni alluvionate
del Piemonte (1994) e di Telefono azzurro (1995). E anche in
quest'ultimo caso si trattava di un ente in difficolta'
economica.
Nel corso della serata, Carlo Conti sara' in collegamento da
Berlino, dal Friedrichstadtpalast, che e' il piu' grande teatro
di rivista d'Europa, per presentare due numeri circensi. La
serata e' organizzata da Raiuno in collaborazione con la
Publispei e con l'Ente nazionale circhi. (ANSA).
MA
18-DIC-96
15:38
135
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
RAI: INTERPELLANZA POLO SU ''REGALO DI NATALE''
(ANSA) - ROMA, 19 DIC - Circa 30 deputati del Polo hanno
firmato una interpellanza al ministro delle Poste e
Telecomunicazioni sulla trasmissione ''Regalo di Natale'' che
raccogliera' fondi a favore del Gruppo Abele di don Luigi
Ciotti.
''Lo stesso don Luigi Ciotti - ricordano i firmatari, tra i
quali, Carlo Giovanardi (CCD-CDU), Maurizio Gasparri (AN) e
Achille Serra (FI) - e' dichiaratamente sostenitore della
'teoria della riduzione del danno' e ispiratore dell'ordine del
giorno del Comune di Torino, favorevole alla liberalizzazione
delle droghe; su tale questione, nei prossimi mesi, gli italiani
saranno chiamati ad esprimersi, attraverso un referendum''.
L'interrogazione chiede al ministro ''quali iniziative
intende urgentemente assumere perche' i fondi raccolti dalle tv
di Stato per iniziative contro la droga non siano, in questa
occasione come nelle prossime, destinati ad un unico soggetto,
ma divisi equamente tra tutte le comunita' di recupero''. (ANSA)
PH
19-DIC-96
17:24
136
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
VOLONTARIATO: I 30 ANNI DEL GRUPPO ABELE
(DI BEPPE GANDOLFO)
(ANSA) - TORINO, 18 DIC - Compie trent' anni il Gruppo Abele,
il movimento di volontariato protagonista, domani sera e sabato
4 gennaio, della trasmissione ''Regalo di Natale'' su Raiuno.
Una notte della fine di dicembre 1966, vicino alla stazione di
Porta Nuova a Torino, un giovane avvicino' un vecchio barbone
per offrirgli aiuto. Il clochard, dopo avergli raccontato le sue
peregrinazioni, invito' il giovane a occuparsi dei giovani che
''sulle panchine della stazione si stanno bruciando la vita con
le anfetamine''. Quel giovane era Luigi Ciotti: ''Avevo 17 anni
- racconta - e fu quella sera che nacque il mio interesse per i
giovani, per gli sbandati. Li' nacque lo spirito, l' idea del
Gruppo Abele''. Il primo nucleo di ragazzi attorno a Ciotti si
diede il nome di Gioventu' Impegnata, poi nel '68 fu adottato il
nome di Gruppo Abele. Nel '72 il cardinal Michele Pellegrino,
arcivescovo di Torino, ordino' sacerdote quel giovane, Luigi
Ciotti. ''Chiesi che non mi fosse assegnata una parrocchia spiega - e scelsi la strada come missione''. Dal 1973 al 1975
don Ciotti e i suoi volontari tennero aperto un ''centro sulla
strada'' cui si rivolsero, in due anni, piu' di quattromila
giovani torinesi con problemi di droga. (SEGUE).
(ANSA) - TORINO, 18 DIC - Nell' estate 1975, Don Ciotti fu in
prima fila, con uno sciopero della fame, nella battaglia per una
nuova legge sulla droga. Nel corso degli anni l' impegno e'
proseguito allargandosi ad ogni forma di disagio. Le prese di
posizione di Don Ciotti sul piano politico, spesso vicine anche
all' estrema sinistra, hanno creato discussioni sia all' interno
della Chiesa sia nella societa'. Dal Gruppo Abele e' nata la
spinta per il Cnca, coordinamento nazionale comunita' d'
accoglienza, cui aderiscono 160 gruppi. ''Presso di noi racconta Don Ciotti - si sono tenute le prime riunioni della
Lila, Lega Italiana Lotta all' Aids, e nel '95 abbiamo dato vita
a Libera, 600 gruppi in tutta Italia impegnati contro ogni forma
di mafia''. Oggi il Gruppo Abele ha 41 attivita', 150 operatori
a tempo pieno e circa 200 collaboratori, volontari e giovani in
servizio civile. Ci sono i servizi di accoglienza, il settore
culturale (casa editrice, libreria, agenzia di stampa sull'
emarginazione, mensile Narcomafie e altri periodici) diverse
cooperative di lavoro e comunita' in Guatemala, Costa d' Avorio
e Messico. A sovrintendere il tutto c' e' la Fondazione Gruppo
Abele, cui partecipano banche, imprese e privati e di cui e'
presidente l' ex ministro Giovanni Conso. ''Per i trent' anni
non ci sara' alcun festeggiamento - conclude don Ciotti terremo le nostre sedi aperte 24 ore su 24 anche a Natale e
Capodanno, come segno di presenza e di accoglienza''. (SEGUE).
137
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
(ANSA) - TORINO, 18 DIC - Don Ciotti a proposito della
polemica che in questi giorni ha caratterizzato la decisione di
Raiuno di aiutare il Gruppo Abele con la trasmissione ''Regalo
di Natale'', ribadisce alcuni concetti. ''Apprezziamo la scelta
dei dirigenti della Rai. Non credo che scegliendo il nostro
gruppo si sia voluto penalizzare altre realta': negli anni
passati si e' voluto aiutare il Telefono Azzurro e le
popolazioni alluvionate, nei prossimi se ne sceglieranno altre.
Non nascondo che ci costa fatica chiedere la solidarieta', ma ne
abbiamo veramente bisogno: le nostre difficolta' economiche sono
note e mi auguro che alla fine di queste trasmissioni, grazie a
tante persone, saremo riusciti a ridurre o azzerare il nostro
deficit. A chi collaborera' con noi, proporremo una sorta di
azionariato popolare, per far entrare nella nostra famiglia
tutti coloro che avranno raccolto l' appello del Gruppo. Sono
contento che la trasmissione della Rai sia legata al circo
Medrano - conclude Don Ciotti - parecchie volte io ho scelto il
tendone circense per raccogliere i miei giovani e mi sembra che
si tratti di una intrattenimento umile e pieno di dignita' come
vuole essere il Gruppo Abele''. (ANSA).
GAN
18-DIC-96
15:07
138
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE
AIDS: LILA PRESENTA ESPOSTO SU UTILIZZO FONDI
(ANSA) - ROMA, 19 DIC - Passa nelle mani della magistratura
la questione dell'utilizzo dei fondi per l'Aids negli ultimi 10
anni: e' quanto ha spiegato la Lila (lega per la lotta all'Aids)
annunciando di avere presentato questa mattina un esposto alla
Procura di Roma. L'associazione, cha ha illustrato i contenuti
dell'iniziativa, ha consegnato ai giudici un memorandum e un
volume di 300 pagine di allegati (elaborato in collaborazione
con le associazioni Gruppo Abele e Arci Gay) sui punti per i
quali si sollecita l'intervento del magistrato. Le questioni, in
sostanza sono queste: come sono stati utilizzati i circa 2.500
miliardi stanziati a partite dalla legge 135 del '90; come sono
stati utilizzati i fondi, e quanti sono, da parte dei consorzi
edilizi (Con.Somi, Fiat Engineering, Ispredil S.T.S., Medi-In)
che furono al centro di un precedente esposto della associazione
nel 1993; se esistono delle incompatibilita' all'interno della
attuale e delle precedenti commissioni nazionali Aids; se
esistono incompatibilita' fra i membri della commissione
giudicatrice dei progetti per la ricerca scientifica nei bandi
ottavo e nono; come sono stati utilizzati i fondi per
l'assistenza extraospedaliera. Vittorio Agnoletto, presidente
dell'associzione e Claudio Fazio, coordinatore nazionale, hanno
spiegato che la decisione di presentare un esposto si aggiunge
al lavoro delle due commissioni, una ministeriale, una
parlamentare, che stanno indagando sugli stessi fatti. (ANSA).
BR
19-DIC-96 17:00
139
MEZZO SECOLO DI GRUPPO ABELE