LE OPERE IN CARTAPESTA

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LE OPERE IN CARTAPESTA
 LE OPERE IN CARTAPESTA I vincitori riceveranno in premio un’opera gentilmente offerta dal Centro Restauro Materiale Cartaceo di Lecce, vincitore della sezione Tradizione della passata edizione del Premio Carte. In particolare le opere realizzate sono il risultato del concorso Cartapesta 2009, promosso da Comieco e dal Centro Restauro Materiale Cartaceo di Lecce, e rivolto ad artisti/artigiani emergenti che lavorano la cartapesta. Il tema scelto per il premio è l’uovo, antichissimo simbolo legato alla fecondità e all’innovazione. Rappresentazione congeniale oltre all’iniziativa, anche alla cartapesta leccese, che sta vivendo in questo terzo millennio una nuova rinascita. Le sette opere in cartapesta sono di cm 20. L’uovo è stato realizzata nel Centro di Restauro Materiale Cartaceo di Lecce mentre agli artisti (Paolo Arnò di Imola, Silvana Bracchi di Bergamo e Milvia Botticelli di Bergamo, Cosimo Raccaniello e Lidiana Miotto di Lecce) hanno completamento l’opera con la decorazione. Breve profilo del Centro Restauro Materiale Cartaceo Lecce Dal controsoffitto settecentesco della Chiesa di Santa Chiara a Lecce a quello della Chiesa del Carmine di Barletta, fino alla monumentale statua ottocentesca di San Giuseppe Patriarca. Sono queste alcune delle importanti opere che il Centro Restauro Materiale Cartaceo di Lecce ha riportato all’antico splendore. Un lavoro certosino che coniuga tecniche e materiali innovativi con una profonda conoscenza degli aspetti storici e artistici dell’opera. Fondato nel 1983, il Centro è oggi una solida realtà nel campo del restauro di materiali cartacei che può vantare un forte legame col territorio del Salento, in cui la lavorazione della cartapesta ha origini antichissime. E proprio questa tradizione che il Centro si propone di valorizzare in chiave innovativa. L’utilizzo delle più avanzate tecnologie e la costante collaborazione con i laboratori universitari hanno consentito l’applicazione di nuove tecniche d’intervento e nuovi materiali. Fra questi, vi è “l’impasto di fibre di cellulosa”che permette la ricostruzione delle parti mancanti di un’opera, anche di quelle gravemente danneggiate, salvaguardandone l’identità tecnico‐formale.