Farmacie, passa il piano... a rischio
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Farmacie, passa il piano... a rischio
Tragedia a Sonnino, oggi la salma di Mickail Gabriele Chelariu rientra in Romania Raptus omicida, l’autopsia Il sindaco Gasbarrone promette aiuti alla famiglia di Ana Maria Sierpe IERI sui corpi di Ana Maria Sierpe e Mickail Gabriele Chelariu è stata eseguita l’autopsia presso l’obitorio di Latina. Oggi, la salma del giovane rumeno, che in un momento di raptus ha ucciso la sua ex fidanzata, per togliersi subito dopo la vita, sarà traslata in Romania. I familiari del ventinovenne operaio, che risiedeva a Cecchina, ma lavorava alla rivendita di legna dell’ex stazione ferroviaria di Sonnino, sono giunti in Italia non appena appresa la notizia della tragedia ed hanno dato incarico ad un’agenzia rumena del trasporto funebre. Il recupero della salma è stato effettuato dalla ditta Frateschi di Sonnino. La sorella Latina Oggi di Gabriele avrebbe proposto alla madre di Ana Martedì 8 Settembre 2009 Maria di affidare alla stessa agenzia il trasferimento dei corpi dei due giovani in Romania, ma Adriana è rimasta dubbiosa. Forse potrebbe apparire un assurdo che due vite, spezzate dalla incomprensione e dalla violenza, si ricongiungano idealmente nel viaggio di ritorno nella madrepatria. E’ probabile che la ragazza, che risiedeva ad Albano, dove fa- di tornarsene in Romania ceva la baby sitter, sia e portare con sé la figlia. sepolta a Sonnino e qui Lo stato di indigenza in resti fino a quando la ma- cui vive la famiglia di Ana dre non sia in condizione Maria è oggetto di grave Ana Maria Sierpe preoccupazione per tutti quelli che, a Sonnino, stanno vicino alla madre in questi giorni terribili. Ieri pomeriggio il sindaco Mickail Gabriele Chelariu di Sonnino, Gino Cesare Gasbarrone, si è recato a far visita alla madre di Ana Maria che risiede a Porta Riore in uno dei vicoli più antichi di Sonnino. Il Comune si accollerà alcune spese per cercare di alleviare perlomeno le diff i c o l t à e c o n o miche più impellenti. La tragedia ha anche questi risvolti, oltre al dolore immenso, per entrambe le famiglie, legato alla perdita dei propri cari per la follia di una gelosia smisurata che nessuno è riuscito a bloccare, incanalandola nella ragione. Quanto accaduto a Sonnino Scalo sabato pomeriggio si sarebbe potuto evitare se la separazione di due destini, voluta da Ana Maria in ragione di un rapporto violento e senza pace, fosse stata accettata ed elaborata da Mickail Gabriele come rispetto della volontà altrui a non voler più amare a certe condizioni. Ana Maria era conosciuta a Sonnino perché vi aveva frequentato le scuole medie. Alta, con un fisico giunonico, non passava inosservata. La si vedeva spesso insieme con il fratellino, mentre la madre era al lavoro. Poi ha cominciato a lavorare ad Albano. Tramite un amico rumeno, Gabriel si era fatto dare il suo numero di telefono e da allora si era perdutamente innamorato di lei, fino ad ucciderla, per non essere abbandonato. Poi ha rivolto l’arma su se stesso, forse per non lasciarla da sola nel nuovo viaggio. (Nella foto in alto il luogo della tragedia) Mina Picone SEZZE SCALO, DA IERI IL SERVIZIO Sezze, ok della Regione Lazio alla revisione della pianta organica Differenziata, al via la raccolta Farmacie, passa il piano... a rischio E’ PARTITA ieri la raccolta dei rifiuti porta a porta nella zona di Sezze Scalo. Si tratta di una raccolta diffusa (carta, multi materiale, indifferenziata e organico) che permetterà di ridurre la quantità dei rifiuti da smaltire, recuperare materiali riciclabili ed, ottenere, quindi, un beneficio ambientale e, nel tempo, un vantaggio economico per tutti. I cittadini, da oggi, dovranno semplicemente lasciare i rifiuti differenziati nei luoghi indicati, nei giorni e negli orari prestabiliti dalla Spl, la società che si occupa della gestione dei rifiuti. Saranno 1100 le utenze interessate alle quali è stato fornito un kit (sacchi e bidoncini), il calendario e i depliant informativi che indicano come si differenziano i rifiuti. Un servizio che permetterà l'eliminazione definitiva dei cassonetti finora destinati a contenere i rifiuti nella zona di Sezze Scalo. Per ulteriori informazioni e chiarimenti è possibile contattare telefonicamente la Spl al numero verde 800-421009, poiché, fa sapere il suo presidente Vincenzo Rosella, «la partecipazione di ogni famiglia e di ogni singolo cittadino sono di fondamentale importanza. Solo in questo modo si potranno presto vedere i benefici del nuovo servizio». Alessandro Di Norma LA Regione Lazio pubblica e fa propria la revisione della pianta organica proposta dalla Giunta comunale di Sezze con la delibera n.79 del 23 aprile scorso. Non resta da chiedersi se dietro la decisione assunta dagli uffici regionali si celi la decisione di rinviare al mittente tutte le responsabilità che deriveranno dai futuri ricorsi, scrollandosi di dosso la responsabilità di verificare errori marchiani, o volutamente resi tali. A tutt’oggi infatti, alla terza sede farmaceutica della dottoressa Lidia Cataldi Tassoni è negato il trasferimento da un civico di Corso della Repubblica, ad un altro, a 100 metri di distanza. Tutto in attesa che, secondo una nuova pianta organica, la sesta farmacia venga aperta in via Calabria n.6. Al contempo, la deliberazione pubblicata sul Bur dalla Regione Lazio riporta «de plano» le incongruenze contenute nella delibera n.79/2009. Ovvero la trasformazione della seconda sede farmaceutica in farmacia rurale, sita però in pieno centro urbano, Pubblicata sul Bur la delibera della giunta municipale nonostante le tante anomalie LA SEDE (Farmacia San Carlo); mentre la terza sede, quella di Sezze Scalo, «perde» il requisito di farmacia rurale. Requisito che invece viene scritto a chiare lettere, tra parentesi, al lato della sesta sede farmaceutica, quella che, per intenderci, doveva nascere a Ceriara ma che si vuole far aprire, in centro, in via Calabria. Ma, oltre all’abbaglio cui sembrerebbe essere scivolata l’amministrazione regionale, scartabellando tra le carte s’individua un altro presupposto su cui fonda l’anomalia dell’approvazione: parti congrue del territorio di Sezze Scalo sarebbero scomparse, depennate dalle planimetrie che perimetrano la nuova revisione, tra queste, una mezza dozzina di strade densamente abitate che rimangono di fatto «inassegnate» ed alcuni confini tra la sesta sede e la terza. Ci si chiede allora se una pubblica amministrazione, impreparata al duro compito, possa indurne un’altra, verso l’errore? E se sì, dovendo l’una e l’altra, difendere un proprio atto, dinanzi al Tar, da questo non derivi un danno presunto per la collettività? E se organi a tutela del buon andamento della gestione delle risorse pubbliche, non debbano, anzitempo, tutelare l’interesse pubblico, e quello delle casse dell'erario? E.F.