Aggressione coppia gay. La politica insorge
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Aggressione coppia gay. La politica insorge
Aggressione coppia gay. La politica insorge Lunedì 17 Agosto 2009 22:37 AGROPOLI (SA)- Insultati e aggrediti perché passeggiavano mano nella mano. Momenti di paura, ad Agropoli, per una coppia gay in vacanza, due stranieri avvicinati minacciosamente da alcuni ragazzi fra i 15 e i 20 anni. Dopo una serie di frasi oscene, dinanzi a decine di persone, uno del gruppo ha raggiunto la coppia e ha afferrato uno degli stranieri per un orecchio. Secondo il racconto dei testimoni, la coppia sarebbe poi riuscita ad allontanarsi. La coppia gay passeggiava sul lungomare, fra altri turisti. L´aggressione è avvenuta lì. Secondo le prime testimonianze, gli aggressori non erano di Agropoli: si trattava di villeggianti. È dello stesso parere Martina Castellana (nella foto), dirigente Asl, candidata transgender del Pdl alle recenti elezioni per la Provincia di Salerno: «Invit o perciò i cittadini di Agropoli a riflettere prima di affittare le abitazioni a gente di dubbia provenienza e rispetto. L´episodio è la spia di una intolleranza dilagante. Un gesto ignominioso, sintomo di decadimento morale, culturale e intellettuale. Non è una questione ideologica di destra o di sinistra, e neppure laica o cattolica, qui siamo all´homo homini lupus, un modo di pensare che va sempre combattuto». Francesco Alfieri, il sindaco che guida la giunta di centrosinistra dal maggio del 2007, porge le scuse alla coppia aggredita. « Una cosa grave. Inammissibile. Mi informerò meglio su quanto accaduto. Se posso rimediare in qualche modo, lo farò molto volentieri. Sarò lieto di incontrare i turisti aggrediti. È un episodio increscioso: mi meraviglia. Non è nel costume di Agropoli, città civile, ma chiunque sia stato il responsabile, la cosa non ci fa onore». Sergio Rovasio , segretario dell´associazione radicale Certi Diritti, sollecita il governo «a considerare una vera emergenza gli oltre 100 casi di violenza omofobica avvenuti nell´ultimo anno in Italia, alcuni dei quali sfociati in omicidio». La Repubblica_ Napoli 1/1