la posa della prima pietra di un grande centro fiorentino di
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la posa della prima pietra di un grande centro fiorentino di
LA POSA DELLA PRIMA PIETRA DI UN GRANDE CENTRO FIORENTINO DI RIABILITAZIONE, IL NUOVO IRCCS DELLA FONDAZIONE DON CARLO GNOCCHI Il 6 ottobre 2007 si è tenuta la cerimonia della posa della prima pietra del nuovo IRCCS di riabilitazione della Fondazione Don Carlo Gnocchi, che verrà costruito in località Torregalli a Firenze. La Fondazione Don Carlo Gnocchi è sorta nel secondo dopoguerra grazie al lavoro di Don Carlo Gnocchi (1902-1956), ed il centro fiorentino della Fondazione Don Carlo Gnocchi si è inserito nell’Opera di Don Gnocchi alla fine del 1951. Dal primo ambito di interesse clinico-riabilitativo, centrato sulla assistenza ai piccoli mutilati ed ai giovani poliomielitici, la Fondazione Don Carlo Gnocchi ha progressivamente esteso la propria attività alla riabilitazione globale del paziente, la “restaurazione della persona umana”, come ha scritto Don Carlo. L’attività della Fondazione Don Carlo Gnocchi è stata, a Firenze, sempre particolarmente intensa, e, se già negli ’80 esistevano rapporti di collaborazione tra la Fondazione e l’Ateneo di Firenze, in particolare la Facoltà medica, nel corso degli ultimi decenni i rapporti tra l’Università degli Studi di Firenze e la Fondazione Don Carlo Gnocchi si sono costantemente rafforzati, prima grazie a convenzioni, e successivamente grazie ad un accordo quadro di collaborazione diretto a promuovere sempre di più la condivisione delle reciproche esperienze di eccellenza, nel contesto della ricerca, della assistenza e della formazione di interesse comune. Tale accordo quadro, siglato nel 2005 grazie al costante e personale impegno del prof. Gensini, è volto ad assicurare una più elevata qualificazione dell’offerta formativa della Università-Facoltà di Medicina e Chirurgia e a promuovere l’ottimizzazione dei servizi erogati dalla Fondazione Don Carlo Gnocchi. Durante la cerimonia della posa della prima pietra, che si è svolta alla presenza di un gran numero di partecipanti, sono intervenuti il dottor Francesco Converti, direttore dell’IRCCS di Firenze della Fondazione Don Carlo Gnocchi, monsignor Claudio Maniago, vescovo ausiliare della diocesi di Firenze, il dottor Enrico Rossi, assessore al Diritto alla Salute della Regione Toscana, il dottor Graziano Cioni, presidente della Società della Salute di Firenze, il dottor Matteo Renzi, presidente della Provincia di Firenze, l’ingegner Luigi Marroni, direttore generale della ASL 10 Firenze, il professor Gian Franco Gensini, preside della Facoltà medica fiorentina e direttore scientifico dell’IRCCS di Firenze della Fondazione Don Carlo Gnocchi, il dottor Riboldazzi, direttore generale della Fondazione Don Carlo Gnocchi, il professor Pietro Attilio Tonali, direttore scientifico della Fondazione Don Carlo Gnocchi, e monsignor Angelo Bazzari, presidente della Fondazione Don Carlo Gnocchi. In un clima festoso di grande partecipazione emotiva è stato presentato il nuovo polo fiorentino per la riabilitazione globale, una struttura ospedaliera che si propone come un presidio fortemente innovativo a servizio di tutta l’area metropolitana fiorentina. Il centro, articolato su tre livelli, si svilupperà su una superficie complessiva di circa 24.000 metri quadrati dedicati alla diagnostica, cura, ricerca, convegnistica e formazione, come pure alla degenza ospedaliera per acuti, subacuti ed in regime diurno (moduli da 30 e 32 posti letto per un totale di 150 posti letto accreditati collocati su due piani). E’ prevista un’area di circa cinquecentocinquanta metri quadrati per i laboratori in cui si svolgerà la ricerca scientifica, una ricerca tipicamente traslazionale (come indicato agli IRCCS dal Ministero della Salute), strettamente legata alle attività clinico-assistenziali dell’istituto, quali la pletismografia, la spirometria, l’ergometria-telemetria, l’ergospirometria, la neurofisiopatologia, il laboratorio ELITE, il sistema SMART, l’isocinetica, l’elettromiografia, la polisonnografia, la bioingegneria ed il laboratorio di dietologia. Con riferimento alla formazione, come sottolineato con chiarezza dal direttore Converti, in occasione della posa della prima pietra del nuovo IRCCS, il progetto della costruenda struttura prevede notevoli spazi per il polo formativo, costituito da nove aule polifunzionali, oltre che da una biblioteca, una segreteria scientifica ed un grande auditorium da oltre duecento posti modernamente attrezzato, per un totale di circa settecento metri quadrati. Proprio in occasione della cerimonia del 6 ottobre, i vertici della Fondazione Don Carlo Gnocchi hanno ribadito la volontà di rinsaldare le sinergie già stabilite con l’Ateneo fiorentino, mettendo a disposizione un ulteriore supporto alle attività formative per corsi di laurea triennali e specialistici delle professioni sanitarie, coerentemente con gli obiettivi clinico-assistenziali ed educazionali della Fondazione. I vertici della Fondazione Don Gnocchi hanno nell’occasione confermato anche il loro deciso impegno nelle aree della assistenza, della ricerca e della educazione sanitaria, coerentemente con il carattere di IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) che, nell’anno 2000, con Decreto Interministeriale del 2 agosto, è stato esteso dal centro di Milano al presidio di Firenze della Fondazione. Tale riconoscimento, confermato dalla visita ispettiva ministeriale del febbraio 2005, ha certificato la notevole attività e la elevata competenza acquisita dal centro fiorentino nelle aree della fisiopatologia respiratoria, della fisiopatologia del movimento, della fisiatria e della riabilitazione cardiocircolatoria, e rappresenta una spinta notevole per l’investimento della Fondazione sul nuovo IRCCS che sorgerà in zona Torregalli. Come ha avuto modo di sottolineare il professor Gensini, il nuovo polo ospedaliero costituirà, in armonia con gli impegni fissati nelle convenzioni tra l’Ateneo fiorentino e la Fondazione Don Carlo Gnocchi, una struttura riabilitativa di eccellenza nel panorama nazionale e, come ricordato dal direttore Converti, rappresenterà un presidio in grado di garantire quella “restaurazione della persona umana” tanto cara a Don Carlo Gnocchi.