Anno 17 - n. 34 Dicembre 2014
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Anno 17 - n. 34 Dicembre 2014
Il saluto del Sindaco di Emiliano Beozzo Società RIONE NOTIZIARIO DEL COMUNE DI ALDENO Anno 18 - N. 34 - Dicembre 2014 Autorizzazione n. 959 del 21/05/ 1997 del Tribunale di Trento Presidente: Alida Cramerotti (Assessore alla Cultura) Direttore responsabile: Mattia Frizzera Comitato di Redazione: Angela Baldo Lucio Bernardi Maurizio Cadonna Cristina Cont Samuele Cont Anna Forti Mattia Maistri Danilo Micheletti Direzione - Redazione Amministrazione: presso Comune di Aldeno Piazza Cesare Battisti, 5 www.comune.aldeno.tn.it Lettere e comunicazioni a: L’ARIONE presso Biblioteca comunale Via Giacometti, 6 38060 Aldeno Tel. 0461/842816 [email protected] Grafica e impaginazione: L’ORIZZONTE - Ag. di pubblicità Stampa: GRAFICHE DALPIAZ srl Foto: Remo Mosna Il “bazar” dei Baffetti chiude dopo 60 anni di Mattia Frizzera Non so dove vado, ma so che vado lontano di don R. Tamanini Un sasso nella corrente di Mattia Maistri Due progetti Anffas Trentino nella coresidenza di M. Cadonna Campane a festa per le brasiliane di Renzo Maria Grosselli Naufraghi di Anna Forti Colastici, Gaifassi e ‘Mericani di Samuele Cont Economia Tante mele, ma di bassa qualità di Lucio Bernardi Poca uva, ma vini di qualità di Lucio Bernardi Tre Merlot trentini premiati di Damiano Dallago Obiettivo pareggio nel 2015 di Mattia Frizzera L’angolo della poesia Canzone per Natale di Bruno Coveli La ceséta de Postàl di Alberto Lucianer Cultura Dal Rio Bondone al Volga di Mattia Frizzera Sogni di note di Mattia Maistri Personaggi Le imprese di Fabio Stedile di Riccardo Decarli Con Fabio Stedile sul Campanil Basso di Alberto Maistri Attualità La nuova ludoteca Liocorno (LuLi) di Stefano (LuLi) Scuola e dintorni Esplorando il volontariato delle insegnati Renata, Loreta e Luigina I bambini alla scoperta del paese di C. Tomasi, M. Lupi e G. Galvagni Fiaccolata per i diritti dei bambini di Antonella Zaccaria I giovani generano energia di Paolo Bisesti A lezione di italiano di Ancilla Dominici Sport Sport per 200 ragazzi di Paolo Bisesti Ginnaste agli italiani di Pesaro di Lisa Paternuosto Associazioni Vigili, dal 1858 con altruismo di Daniele Vettori Divertimento e comicità a teatro di Lara Coser Ordine della Torre trionfa a Leno di Silvia Andreatta Nasce il Circolo anziani e pensionati di Aldeno di Cecilia Schir Avis fa formazione sui rischi di Giulia Coser La Banda fa 90 più uno di Giordana Forti Amministrazione Ridurre le emissioni del 20% Giunta e consiglio Aldeno Insieme Aldeno per il Futuro Lega Nord Foto copertina: Pensieri, parole, disegni realizzati dai bambini per la Giornata dei diritti dell’infanzia e adolescenza (20/11/14). Dal Municipio Le scelte dell’Amministrazione 3 5 8 9 13 15 18 20 23 24 26 28 29 30 31 33 35 40 41 42 43 45 47 50 51 54 56 58 61 63 65 66 67 70 72 74 76 Indice A L’ Il saluto del Sindaco Care concittadine e concittadini, mi sembra ieri quando all’inizio della consigliatura mi accingevo a scrivere il mio primo saluto da sindaco per l’Arione. Questi sei anni sono passati come un fulmine. Molte cose sono cambiate e purtroppo non sempre in senso positivo. La grave crisi che stiamo attraversando ha condizionato fortemente lo spazio di azione delle amministrazioni locali. Quando ci si rapporta o ci si incontra con la Provincia è quasi sempre per discutere di tagli dei trasferimenti, di ridimensionamento dei budget e via discorrendo. Una tristezza. Momenti che hanno richiesto e richiedono grande lucidità, capacità di individuare le priorità e determinazione ferrea. È stato molto importante in questi anni avere alle spalle una maggioranza unita che ha saputo far quadrato nei momenti difficili e concentrarsi sugli obiettivi del programma. Penso al grande sforzo che abbiamo fatto per trovare collaborazioni con i comuni vicini al fine di ottimizzare i costi e non far venir meno i servizi ai cittadini. Penso, ad esempio, al momento cruciale della conclusione dei lavori della nuova scuola materna, quando il fallimento della grossa impresa edile che si era aggiudicata i lavori, ha rischiato di far slittare i tempi di consegna oltre le nostre impellenti necessità. C’è stata in quell’occasione una presa di responsabilità diretta, in prima persona, da parte degli amministratori. La stessa determinazione che è stata necessaria, in mezzo a mille difficoltà e ben tre fallimenti, per veder finalmente concluso il progetto della coresidenza nella ex Cantina sociale. Un risultato di cui siamo orgogliosi e che abbiamo sempre considerato come un punto qualificante del nostro programma. In questi giorni gli alloggi sono stati assegnati ai soggetti che hanno dimostrato di possedere i requisiti richiesti dal bando e lo sforzo dei prossimi mesi sarà quello di cominciare a far funzionare la struttura che non è soltanto un intervento edilizio ma è molto di più. È la realizzazione di un’idea che era stata messa in campo una decina d’anni fa durante l’amministrazione guidata da Daniele Baldo. Una realizzazione innovativa, soprattutto da un punto di vista sociale, che mira a creare in quel complesso un modello nuovo, integrato di comunità che abbia alla base il valore della solidarietà e del mutuo aiuto. Allo stesso tempo una comunità integrata con il paese, che anzi rappresenti il lievito delle iniziative a carattere sociale e volontaristico. È bello vedere un’idea nuova, unica sicuramente in Trentino e forse anche in Italia, che si concretizza. Il nostro merito è stato soprattutto quello di crederci e di non mollare, nemmeno quando ci dicevano che le disponibilità finanziarie erano scarse o quando i cambiamenti di assetto interni all’istituzione provinciale mettevano in crisi gli equilibri raggiunti con mesi e mesi di contatti, di incontri, di trattative. Ora la struttura è pronta e ci sarà consegnata ufficialmente fra qualche settimana. Mi piace pensare che il compito di farla funzionare e quindi di L’ ARIONE 3 farla diventare un crogiuolo di iniziative e un fulcro della vita comunitaria non sia solo un compito dell’amministrazione, ma di tutti gli uomini e le donne di buona volontà. In questo centro troveranno casa alcune tra le più importanti associazioni del paese; per loro è un premio meritato, sia per il loro valore che per la pazienza con la quale hanno atteso una sistemazione definitiva ma le stimola anche ad un impegno nuovo, di convivenza innanzitutto e anche di generosità e di collaborazione. Parlando in generale, credo sia giusto rilevare che in questo periodo non ci sono realizzazioni facili e questo ci ha impegnati ancora di più a far le cose per bene. A realizzare cioè i progetti che ci siamo proposti e che ci sembrano importanti per la vita della comunità, facendo però grande attenzione a far quadrare i conti. È difficile ma si può fare. Credo che questo sia il risultato più importante di questa amministrazione: aver fatto realizzazioni importanti, avere ottenuto finanzia- L’ 4 ARIONE menti, sia pubblici che privati, per opere che saranno realizzate nei prossimi anni per circa venti milioni di euro e allo stesso tempo aver provveduto ad una concreta stabilizzazione del bilancio. Con questa impostazione a fine 2016 il Comune di Aldeno chiuderà il bilancio in equilibrio perfetto, tenendo le imposte comunali al minimo, mantenendo un costo dei servizi fra i più bassi della provincia e allo stesso tempo garantendone la qualità. Con grande responsabilità abbiamo pensato al presente ma anche e soprattutto all’eredità che lasceremo ai nostri figli. Ho cercato, in queste poche righe, di sottolineare alcuni concetti che mi sembrano importanti, visto che si stanno chiudendo l’anno e anche la consigliatura. Ed è con vero piacere che colgo l’occasione per augurare a tutti di trascorrere un Natale tranquillo nell’intimità della famiglia e di iniziare il nuovo anno con serenità e un po’ di ottimismo. Il “bazar” dei Baffetti chiude dopo 60 anni di Mattia Frizzera Un grande dispiacere per molti amici e clienti. Finite le scorte di magazzino si abbasseranno le serrande per lo storico negozio di piazza Garibaldi. Per Rosa Baffetti la meritata pensione, futuro incerto per le dipendenti. E se qualcuno decidesse di portare avanti l’esperienza? sa il finestrino e legge sconti dal 30% al 50% fino al 31 ottobre. Chi chiede a Rosa il perché e la risposta recita più o meno così: «è meglio cascare in piedi». Non si sa ancora se il “Vincenzo Baffetti e figli snc” di piazza Garibaldi chiuderà a fine anno o proseguirà anche un po’ oltre, dipenderà da quando gli scaffali saranno stati completamente svuotati. «C’è chi si è fatto la scorta – spiega Rosa – immaginando che per un certo periodo ci sarà comunque un disagio». Disagio che significa dover spostarsi in città anche per un piccolo acquisto: una vite, una lampadina, un piccolo elettrodomestico. Rosa è conscia di questo disagio, ma a 75 anni di età dei quali 60 di lavoro tra elettrodomestici, tv, varia oggettistica è comprensibile che sia arrivato il tempo del meritato riposo. Fratelli e nipoti sono concentrati sull’attività del mobilificio. «Abbiamo proposto anche alle dipendenti di portare avanti la gestione – aggiunge – ma non se la sentono». Un giro sui tre piani del negozio, strettamente collegato all’abitazione di Rosa. Con quella commistione tipica di chi gestisce bottega sotto casa. Basta una rampa di scale per trovarsi in cucina. Riapriamo l’”album” dei ricordi, tornando a inizio anni Cinquanta. «A 14 anni, dopo le scuole medie – spiega Rosa – volevo iscrivermi alle Iti, mi piaceva molto la meccanica». Apriti cielo! Oggi ad esempio in Austria ci sono dei programmi di orientamento che invitano le donne a prendere in considerazione una carriera lavorativa nell’ambito delle professioni tecniche ed artigianali. Più richieste e meglio remunerate. Nel 1954 però il preside delle Iti sconsigliò fortemente a Rosa di iscriversi alla sua scuola. Una donna alle Iti? Una discriminazione pregiudiziale alla quale Rosa rispose decidendo assieme a papà Vincenzo di mettere in piedi un negozio. «Siamo partiti costruendo anche il mobilio ed il negozio aveva la grandezza dell’ingresso di oggi – mostra Rosa – in quelli che erano i “volti a bot” della casa». Papà Vincenzo è stato un vero Società C’è chi passa in auto, abbas- Rosa Baffetti, storica responsabile del negozio di Piazza Garibaldi. L’ ARIONE 5 Società e proprio pioniere imprenditoriale: dalla prima forma di trasporto pubblico con automobile, al negozio di riparazione delle biciclette, fino alla pompa di benzina ed all’imbottigliamento del kerosene. Fino ai mobili. Gabriele prima della pausa pranzo entra nel bazar. Non è un volto sconosciuto, siamo passati entrambi per i banchi della Facoltà di Economia di Trento. Ci tiene a ricordare che chiude il bazar della zia Rosa, ma l’attività nell’ambito dei mobili continua a pieno regime. E tra i mobili in via del Perer continuerà ad essere possibile l’acquisto di elettrodomestici da incasso e anche di quelli da libero posizionamento (lavatrici, frigoriferi, cucine a legna…). Torniamo da Rosa, che intanto spulcia tra licenze ed autorizzazioni. Dal 1988 il bazar è in piazza Garibaldi, prima per un periodo di quasi due decenni era stato in via Dante. Ora il dispiacere non solo per i clienti, soprattutto i più an- Da sx, Rosa Baffetti, con le dipendenti Annamaria Larentis, Ingrid Baldo e Arianna Dallago. ziani, «ma mi dispiace molto anche per le dipendenti; il rapporto con chi lavora è sempre stato molto stretto». Quattro dipendenti in tenuta rosa, che hanno fornito un prezioso servizio per tanti anni. Arianna Dallago si ricorda ancora la data di inizio dell’avventura per lei, lunedì 21 gennaio 1985. Ingrid Baldo lavora nel bazar da 20, Lilla Botticchio da 25, Annamaria Larentis da 8. Sui tre piani del bazar sono pas- Rosa e Arianna dietro al bancone all’ìngresso del negozio. L’ 6 ARIONE sate nel tempo anche altre commesse, tra le quali Anna e Lorenza Muraglia. «Non chiudiamo per motivi economici – sottolinea Rosa – ma per una riorganizzazione all’interno della nostra famiglia. Ora bisogna focalizzare attenzioni e risorse sul mobilificio». Un po’ alla volta ci sarà la staffetta generazionale all’interno della famiglia, visto che anche Lorenzo e Giuliano, fratelli di Rosa, si stanno avvicinando al momento nel quale distribuire ad altri gli oneri del lavoro. Un passaggio quindi molto delicato, in tutte le imprese a conduzione famigliare. Gabriele ricorda che nel bazar si riuscivano a garantire prezzi competitivi per quanto riguarda gli elettrodomestici «grazie alla cooperativa d’acquisto Eurocea, della quale siamo stati fondatori». Dopo essere saliti al primo piano ed aver visto il punto di contatto tra casa e lavoro, viene spontaneo chiedere a Rosa quali sono le prime cose che vorrebbe fare dopo un po’ la merceologia concentrandosi su piccoli elettrodomestici ed altri generi di consumo. Insomma non il grande acquisto, ma le piccole necessità quotidiane. Riscendendo a piano terra, una foto della titolare con le quattro commesse ed il senso che non sarà facile riposizionarsi per loro. Come mai non avete deciso di prendere in mano voi il negozio? «In tempo di crisi economica il momento non è dei più facili» spiega Ingrid, mentre Arianna sottolinea «la mancanza di esperienza in materia di gestione». Per riposizionarsi alle commesse vengono spesso richieste oltre alla maturità superiore anche la padronanza delle lingue tedesca e inglese. Arianna ricorda la forza del bazar, avere tantissime cose utili in un unico posto. Ingrid pesca dai ricordi quando andava ad aiutare gli anziani nel sintonizzare il decoder del digitale terrestre e pensa alle tavole nel bazar quando c’erano le liste nozze. Piccoli aneddoti di amicizia, gentilezza, piccoli gesti che arricchiscono una giornata. Il bazar chiude, ma se un/a volenteroso/a volesse provare a portare avanti l’avventura, faccia una telefonata allo 0461-842263. L’ ARIONE 7 Società aver concluso l’esperienza lavorativa. «Fare qualche giorno di vacanza – risponde – e dedicarmi a famiglia, nipoti e pronipoti». Rimane il disorientamento della clientela. Una media di cento scontrini al giorno fa capire che è forte la funzione di servizio del punto vendita di piazza Garibaldi. Con Gabriele quindi si prova a ragionare su come potrebbe proseguire l’attività. L’identikit è questo: un/a volenteroso/a che risistemi la zona a piano terra e riveda Non so dove vado, ma so che vado lontano di don Renato Tamanini Domenica 28 settembre 2014 ha fatto il suo ingresso nella comunità di Aldeno don Renato Tamanini. Il sacerdote si presenta ai parrocchiani, indicando i suoi auspici e quindi risponde ad alcune domande sul suo passato e sul presente della Chiesa. Ho scelto questa frase, di non Società so quale scrittore, per presentarmi attraverso l’Arione ai parrocchiani di Aldeno, Cimone e Garniga. Che cosa vuol dire questa frase? Che non voglio avere obiettivi immediati né progetti molto definiti, - perché non c’è meta che non debba poi essere superata e ridimensionata: si fa un passo in avanti che chiede poi un altro passo e un altro ancora - perché si può anche sbagliare sia la meta che il percorso: uno si pone un obiettivo e poi si ac- corge che non era quella la meta verso la quale dirigersi o che la strada intrapresa porta da un’altra parte - perché si rischia di costruire programmi sulla base delle proprie inclinazioni o visioni personali senza tenere tanto conto né della situazione reale né delle attese e delle possibilità degli interessati - perché è importante guardare lontano, proporsi un traguardo che resta sempre oltre, in modo che si sia sempre nella necessità e nella decisione di essere ancora per strada, mai arrivati. Il saluto del sindaco all’arrivo di don Renato Tamanini. L’ 8 ARIONE Eduardo Galeano si è posto questa domanda: ha senso andare verso l’utopia (cioè un mondo ideale, un sogno, qualcosa di grande e bello che non esiste in nessun luogo) se ti accorgi che tu fai un passo verso di essa e essa ne fa due in avanti? E si risponde così: il senso è il cammino. Ecco, è questo che voglio dire nel titolo: importante è essere decisi a camminare verso una meta grande, anche se irraggiungibile nella nostra storia. La meta per i cristiani non può essere che Gesù Cristo e il suo regno: un mondo in cui tutti gli uomini si sentano amati, valorizzati, accolti, in cui ogni persona abbia una carica interiore poderosa di speranza e di amore, in cui tutti sappiano ascoltare nel silenzio loro stessi, la natura e le storie di vita degli altri, in cui Dio sia percepito come la fonte suprema della libertà e della gioia. Una meta come questa, si sa, è sempre al di là di quello che concretamente riusciamo a raggiungere e per questo il nostro cammino non si esaurisce mai e, nello stesso tempo, una meta così alta con- tinua a generare risorse e desideri e a stimolare l’impegno. Questo non vuol dire vivere senza una direzione e non vuol dire non fare niente e non sapere che cosa fare. Viceversa, più alta e bella è la meta, più forte diventa l’esigenza di muoversi nella direzione che ci avvicina ad essa, pur sapendo che non si arriverà mai ad ottenere il risultato finale, che, nella nostra fede, si avrà solo come dono dalle mani di Dio alla chiusura del tragitto umano. Camminare guardando alla meta, camminare senza che le giornate e gli insuccessi intristiscano il cuore e offuschino lo sguardo, camminare con umiltà, senza presunzione né arroganza, camminare insieme, senza fughe individua- listiche e senza perdere nessuno lungo il percorso, camminare passo dopo passo, contenti di ogni piccolo passo e capaci anche di tornare indietro quando si sbaglia, camminare celebrando gli sforzi e le fatiche, i successi e gli insuccessi, camminare e cantare, come diceva Sant’Agostino ai fedeli delle sue comunità: cammina e canta, canta e cammina. Un sasso nella corrente di Mattia Maistri mi ricorda fin da subito certe atmosfere del passato: un appartamento caldo, un tavolo coperto di libri e un clima silenzioso, riflessivo, che favorisce il dialogo. Un ambiente che difetta di frenesia e velocità, e che sembra voler prendere le distanze dai caratteri più tipici del nostro tempo, dove si è attivi 24 ore su 24 e non c’è tempo da perdere. Per questa ragione, la chiacchierata prende subito una direzione precisa, che ci porta alle origini, quando è iniziato tutto. Chi è don Renato? Bella domanda... Sono un uomo di settant’anni, figlio di una casalinga e un ferroviere, che furono costretti ad abbandonare Trento, con i loro tre figli, per rifugiarsi a Vigolo Vattaro durante la seconda guerra mondiale. Sono entrato in seminario in prima media e ne sono uscito una volta ordinato sacerdote, l’8 di- Società L’incontro con don Renato Don Renato dietro alla scrivania, in canonica. L’ ARIONE 9 volantino sollevò un animato dibattito con i ragazzi e ancora oggi c’è chi se lo ricorda. Dimostrazione che avevo colto nel segno. La commemorazione dei caduti. cembre del 1970. E da allora è cominciata la vera attività sul territorio. Sì, ho fatto il cappellano a Sacco e a Tione, dove ho pure insegnato religione nel locale istituto tecnico. Società Un ruolo educativo, quindi. Cosa significava insegnare religione nelle valli trentine all’epoca? Per quanto riguarda la disciplina non si faceva molto, poiché le classi erano, diciamo così, “birichine”. Ma quel periodo è stato comunque un’occasione preziosa per sviluppare e stringere grandi rapporti. Lì ho capito quanto siano importanti le relazioni tra le persone e quanto possano risultare utili per educare. Ricordo che, allora, anche le valli Giudicarie erano percorse dal vento della contestazione e della ribellione, pur rimanendo un ambiente “di paese” dove certe esasperazioni del L’ 10 ARIONE movimento degli indiani metropolitani del ’77 non arrivavano. Benché si mescolassero impegno sociale e goliardia, con i ragazzi c’è sempre stato un terreno d’intesa dovuto al nostro comune contatto con la terra che ci consentiva di condividere valori e alcune spinte ideali. Possiamo dire che, al di là dei contenuti, ad avvicinarci era un reciproco atteggiamento dialogante. Un dialogo che assumeva la forma della collaborazione o della dialettica? Sicuramente della dialettica, che diventava però il momento per avvicinarci gli uni agli altri, per capirci, insomma. Ricordo, ad esempio, che un giorno gli studenti decisero di non venire a scuola e di scioperare in solidarietà con le popolazioni del Libano. Decisi di scrivere un volantino per ricordare loro che essere solidali non significa sfruttare l’occasione per fare un giorno di vacanza. Quel Se ho ben capito, il suo ruolo di educatore e, soprattutto, di religioso non poteva essere diviso da quello di uomo che vive nel suo tempo e si occupa di quello che succede fuori dalla chiesa. Senza dubbio. Proprio per questo nel 1983 decisi di andare in missione in Sudamerica. Scelsi quella meta perché era il luogo della grande sperimentazione della Chiesa, dove i poveri non erano “individui” ma “massa”. Se volevo capire come poteva cambiare la Chiesa cattolica, dovevo andare nel continente più in fermento da quel punto di vista. Il continente della teologia della liberazione e della vicinanza tra Chiesa e movimenti politici radicali. Proprio quello. Tuttavia, per essere al centro del movimento avrei dovuto andare in Brasile, invece mi venne assegnato il quartiere di El Alto, periferia de La Paz, capitale della Bolivia. Lassù (la città era a quasi 4mila metri di altitudine) i fermenti di trasformazione erano molto ridotti se non perfino assenti. Di cosa si occupò quindi in quella che di fatto era una metropoli, benché formalmente Certo. E questo l’ho vissuto anche in un’altra zona della Bolivia, dove ho operato a partire dal 1991 con i francescani di Trento. Lì mi occupavo della formazione dei seminaristi e, contemporaneamente, di progetti dedicati alla costruzione di centri sanitari o di pozzi per l’irrigazione e la potabilizzazione dell’acqua. Nel 1998 il nostro gruppo fu pure coinvolto nella gestione dell’emergenza dovuta al forte terremoto che sconvolse il Paese. Fu una delle ultime attività che svolsi laggiù, prima di tornare. Cosa significava per un religioso europeo lavorare in Bolivia? Significava, innanzi tutto, capire che il cattolicesimo dei contadini era legato a ritmi e riti precristiani che, una volta giunti in città, loro vedevano indebolirsi, lasciandoli disorientati. Il nostro compito ecclesiale consisteva nello stare con loro e provare a fare comunità, cercando di coniugare il loro passato e il loro presente. Non sempre era facile trovare un punto d’incontro, poiché la ritualità ancestrale a cui facevano riferimento doveva essere capita nelle sue manifestazioni per essere incrociata con il cattolicesimo. Perché ritornò in Trentino nel 1999? Per due ragioni principali. Innanzi tutto, volevo esser vicino a mia madre anziana. E poi, volevo dare la possibilità ad altri missionari più giovani di partire, poiché il vescovo di allora aveva stabilito che le nuove partenze sarebbero state possibili solo a fronte di un rientro dei “vecchi” missionari. Di cosa si fece carico una volta tornato in Trentino? Dal 1999 a oggi mi sono occupato della formazione dei seminaristi. Poi, un po’ inaspettata, è arrivata la chiamata presso la parrocchia di Aldeno, Cimone e Garniga Terme. Una chiamata inaspettata che l’ha messa in difficoltà? Devo ammettere che si tratta di una grande sfida, perché negli ultimi quindici anni ho avuto più contatto con i sacerdoti che con le comunità. Ma, allo stesso tempo, si tratta per me di una missione molto importante, che mi permette di sviluppare un senso di paternità verso la gente. Cosa significa fare il “padre” di una comunità multiculturale e frammentata? Società fosse un quartiere della capitale? El Alto era una zona di rapida urbanizzazione, dove finivano centinaia di migliaia di contadini che vivevano in condizioni estreme, senza servizi e senza strutture. Anche il cattolicesimo era poco organizzato e il nostro obiettivo fu proprio quello di agire su due livelli: costruire servizi per la comunità e riorganizzare la Chiesa. In 8 anni abbiamo lavorato per l’alfabetizzazione e la scolarizzazione di massa, e per l’assistenza sanitaria, poiché erano del tutto assenti. Possiamo dire, dunque, che l’attività culturale andava a braccetto con quella sociale, per poter raggiungere il medesimo obiettivo: dare senso a una comunità, altrimenti smarrita. L’ ARIONE 11 Parto sempre dall’idea che l’altro sia una ricchezza e che abbia bisogno di essere ascoltato. Soltanto dopo si può fare sintesi. Ad esempio, i giovani sono divisi in subculture diverse e il primo passo per avvicinarli è quello di entrare in relazione senza pretendere adesioni assolute. Il passo successivo lo possono fare solo i coetanei, coloro che vivono la stessa realtà, altrimenti noi risulteremmo estranei e, per forza di cosa, inefficaci. A tal proposito, possiamo dire che papa Francesco risulti molto efficace, anche nei confronti delle nuove generazioni. È possibile che l’attuale pontefice stia preparando un nuovo Concilio, sull’esempio del Concilio Vaticano II? Sinceramente mi sembra un’idea un po’ stiracchiata, anche se ci sono due elementi che papa Francesco ha ripreso dal Vaticano II: il dovere di una condotta collegiale e non solitaria della Chiesa, e il richiamo a vivere il messaggio evangelico nella sua concretezza, mettendo al bando l’esteriorità. La dimensione sociale della Chiesa di Francesco è spiccata e riprende la dottrina sociale della Chiesa contro l’imperialismo del denaro. Una presa di posizione non sempre condivisa in ambiente vaticano... Sicuramente papa Francesco non è succube alle gerarchie vaticane, a differenza di Giovanni Paolo II e di Benedetto XV. Non mi stupisco, perché questa sua maggiore autonomia rappresenta la coerenza che lui vive tra aspetti organizzativi e messaggio spirituale, che non possono rimanere separati tra loro. Perché la fede non è esteriorità da funzionari, ma è qualcosa che prende il cuore e coinvolge tutta la propria esistenza. Società Un’esistenza che nella precarietà della società liquida ha sempre più bisogno di risposte. Quali sono quelle di un sacerdote del XXI secolo? Il sacerdote è una persona che cerca di voler bene, a prescindere. E non in modo riduttivo, ma concreto, dove l’apparenza lascia il posto all’essenza. Questa è la risposta. Molto semplice, se si vuole, ma importantissima. Il sacerdote è come un sasso nel torrente, che ti aiuta a fare un passo più in là, nonostante la forza della corrente. L’ 12 ARIONE Due progetti di Maurizio Cadonna Anffas Trentino nella co-residenza Nell’immobile ex cantina sociale apriranno anche un Centro sociooccupazionale giovani, per offrire percorsi lavorativi ed educativi ed una Casa satellite, appartamento che grazie alle tecnologie della domotica permette di sostenere il percorso di emancipazione. cupato della “co-residenza”, la nuova realtà abitativa che sta trovando forma nell’immobile ex cantina sociale, ristrutturato dall’Itea. In queste settimane di fine anno 2014 il progetto sta entrando nel vivo, con l’assegnazione dei primi spazi abitativi, due dei quali rappresenteranno, per i giovani di Anffas Trentino Onlus, occasione per potenziare e migliorare le loro capacità relazionali, operative, di autonomia personale. La co-residenza ospiterà infatti un “Centro socio-occupazionale giovani”, con apertura diurna, nel quale saranno accolte due tipologie di persone con una disabilità intellettiva: giovani che hanno appena terminato o stanno terminando la scuola e che necessitano ancora di un percorso educativo ed occupazionale e giovani adulti che hanno già frequentato percorsi successivi a quello scolastico, che per la loro età e le loro necessità hanno bisogno di percorsi ad indirizzo occupazionale ed educativo. I posti disponibili saranno 12. Questi giovani con disabilità tro- veranno nelle attività del centro un sostegno educativo utile per valorizzare al massimo le loro risorse, i loro interessi, la loro capacità di prendersi cura di sé, nel dialogo con adulti educatori appositamente preparati. Le proposte del centro rappresenteranno per questi giovani una nuova esperienza formativa, che li conferma nel loro essere “grandi”, migliorandone il livello di consapevolezza e sviluppandone le autonomie sociali, relazionali, psicologiche. All’interno della giornata troveranno spazio attività di incontro, di conversazione, di laboratorio per favorire l’acquisizione di un pensiero operativo e la soluzione di problemi pratici, di rafforzamento dell’autostima. I giovani sperimenteranno stages e laboratori presso altre realtà, anche occupazionali, mentre particolare attenzione sarà data alle abilità comunicative, di ragionamento, di lettura e scrittura, anche con ausili didattici, di conoscenza sociale ed ambientale. Una volta alla settimana è prevista l’attività motoria. Un centro, insomma, che lavorerà in base a progetti personalizzati, “studiati” appositamente sul singolo ragazzo, in base ad obiettivi precisi ed a metodologie defi- Società Già più volte l’Arione si è oc- La coresidenza vista da ovest. L’ ARIONE 13 nite. Ogni progetto sarà condiviso e discusso con la famiglia e verificato ogni sei mesi. Il risultato che Anffas Trentino si prefigge è quello di fornire a ciascun giovane un’occasione per crescere come persona, capace di pensiero autonomo, di gestire le proprie emozioni, di conoscere le proprie risorse ed anche i propri limiti, per poter impostare un proprio “progetto di vita” futura. Società La seconda realtà gestita da Anffas Trentino che troverà spazio nella co-residenza riguarda un progetto di grande portata innovativa nel panorama trentino ed italiano ed è costituita dalla “Casa satellite”, cioè da un appartamento nel quale alcuni giovani-adulti seguiti dall’associazione potranno abitare sperimentando un nuovo servizio residenziale, semi-protetto, dotato di un’avanzatissima tecnologia in grado di sostenere queste persone in un percorso di emancipazione verso un’autonomia più piena. Gli ospiti di questo servizio han- L’ 14 ARIONE no un lavoro part-time e sono da anni inseriti in un percorso di residenzialità, che ha posto le basi per questo nuovo passo nella loro vita da adulti. Anffas Trentino, in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Trento, negli anni scorsi ha infatti sviluppato una tecnologia in grado di aiutare le persone nello svolgimento delle normali attività di una casa. La domotica costituisce oggi uno degli ausili migliori e più avanzati per favorire un’autonomia quasi piena nella conduzione della vita quotidiana. I giovani-adulti saranno accompagnati da personale appositamente formato, secondo gli obiettivi educativi ed abilitativi di ciascuno. La collocazione del Centro socio-occupazionale giovani e della Casa satellite nella co-residenza avrà un valore importante, in una duplice direzione: da un lato le persone che abiteranno gli appartamenti della co-residenza potranno essere sostegno utile ai percorsi di crescita dei giovani di Anffas Trentino, con la loro presenza e magari con qualche utile contributo nelle diverse attività; dall’altro lato, i giovani frequentanti il Centro e la Casa Satellite potranno essere utili alle persone della coresidenza fornendo un aiuto in alcune incombenze della vita quotidiana o anche soltanto per qualche momento di apprezzata compagnia… A sostegno dei due progetti sarà valorizzata una rete di volontariato, proprio in un’ottica di “riabilitazione di comunità”. «C’è molto entusiasmo da parte delle famiglie di Anffas Trentino verso questi due progetti” – ci dice il presidente, Luciano Enderle, anche lui cittadino di Aldeno – “perché l’ambito di un paese e di una comunità attenta al sociale potrà dare nel tempo grandi opportunità di cittadinanza attiva per i nostri ragazzi ed un’inclusione più serena e più completa rispetto all’ambiente cittadino». Un “benvenuto” quindi, da parte della Comunità di Aldeno, ai giovani-adulti di Anffas Trentino ed ai loro educatori ed un augurio di un buon cammino sulle nostre strade… Campane a festa per le brasiliane di Renzo Maria Grosselli Le pronipoti di Eugenio Coser e Fortunata Friz in visita ad Aldeno. Una storia d’emigrazione partita nel 1897, in direzione Stato di Espirito Santo in Brasile. delle campane”. Quando il suono dei grandi bronzi della Chiesa di San Modesto assalì all’improvviso, fuori di orario, ogni casa del borgo, fin nelle periferie più lontane, ogni uomo, ogni donna. E il rintocco delle campane, si sa, può essere il miglior annuncio di un giorno di festa ma anche il segnale di un pericolo. In molti quel 9 settembre 2014 si arrestarono sulla via, si guardarono negli occhi dentro le botteghe, e alla sportellista della Cassa Rurale sfuggì un sospiro in quell’ora di sole: “Mio Dio, non sarà che...’”. Ma partiamo da lontano a narrare una storia che, si dice, sia stata alla base di quel racconto che portò Gabriel Garcia Márquez al Nobel per la Letteratura, cambiando il nome del luogo e chiamandolo Macondo, e cambiando i tempi della narrazione. La vicenda della campane ebbe origine il 10 di agosto del 1897 quando Eugenio Coser partì da Aldeno con la moglie Fortunata Friz ed i figli Valerio, Giulia, Carlotta, Paolo, Giovanni Battista, Carlo, Maria e Isidoro, con destino a Santa Teresa, “capitale tiro- lese italiana” dello Stato di Espirito Santo, Brasile. Le sgualcite carte del tempo dicono che Eugenio era un contadino. In realtà, era un un pioniere che avrebbe messo a coltura nuo- Società Per Aldeno rimarrà “il giorno Eugenio Coser con due nipoti. L’ ARIONE 15 Società ve terre e dato vita ad una stirpe gagliarda di brasiliani che porta ancora nel cuore quella terra di origine, quella Aldeno e quella chiesa di San Modesto. Era nato nel 1840 Eugenio e con la sua di famiglia attraversò l’oceano sulla nave “Città di Genova”. Narra un superbo libro, scritto da tali Jussara Teresa Sepulcri Rosalem e Regina Celis Sepulcri Salaroli, “Tutti insieme. Todos juntos: memórias de imigrantes italianos”, che i Coser avevano lasciato Aldeno «per le difficoltà finanziarie in cui si dibatteva l’Europa e anche a seguito delle guerre che avevano coinvolto la regione trentina». Una regione in cui in quei decenni il 20% dei bambini nati vivi, moriva prima del compimento del primo anno di età e il 50% rendeva l’anima a Dio prima di festeggiare il 20esimo. E ciò che li portava al trapasso era la “debolezza congenita”, un eufemismo scientifico per dire che si trattava di gente che poco e male alimentata. In una terra che all’epoca era preda L’ 16 ARIONE di malattie disperanti, come la pellagra, dovuta a carente alimentazione. Quella gente, nella crisi di fine Ottocento, molto spesso riusciva ad alimentarsi solo di polenta e di crauti, talvolta con un pezzo di formaggio. Contadini sì, ma molti ormai senza terra. Tra il 1870 e il 1890 la metà della terra agricola trentina aveva cambiato di padrone. I piccoli contadini, oberati dalle “stéore” (imposte), avevano perduto la loro terra. Davanti a loro, una sola possibilità, l’emigrazione. Partirono a decine di migliaia: per le miniere degli Stati Uniti, per le haciendas argentine o per ricevere un pezzo di terra nella foresta brasiliana. Per raggiungere la sua nuova Israele, dopo lo sbarco, la famiglia di Eugenio Coser «viaggiò a bordo di una canoa fino a Santa Leopoldina e poi proseguì a piedi fino a Várzea Alegre», nel comune di Santa Teresa. Oggi, i dieci aldeneri partiti nel 1897, in Brasile si sono trasformati in più di 1.600 uomini e don- ne. Eugenio e i suoi furono accolti a Várzea Alegre dal cugino Federico, che stava in Brasile da anni ormai. Si sarebbero poi spostati a Tabocas, dove alle vigne del Merlot avrebbero sostituito la coltivazione del caffè Conilón. Eugenio ritornò “en Naldem” solo nel 1915, per calmare un poco quella nostalgia “de la Toresèla” che gli sfiancava l’anima. Era ormai morta, nel 1910, la sua amata sposa Fortunata e lui si era andato a vivere ad Itaguaçu, dove la morte lo colse il 5 agosto del 1927, a 88 anni. La sua, fu la vita di un patriarca, di un vero aldenero: una foto lo ritrae nel 1918 in nobile posa sul suo cavallo, a dimostrazione della strada che l’emigrante aveva percorso dal tempo della sua partenza dalla Toresèla. Ma avviciniamoci al “giorno delle campane”. Da anni, due sorelle, Jussara e Regina pronipoti di Eugenio stavano preparando un viaggio. Loro, che già nel 2000 avevano visitato il Trentino e la Toresèla, sentendo appieno che non solo i loro cuori ma anche la loro identità aveva un ancoraggio sicuro nella terra del Merlot. Volevano che anche le nipoti dai nomi splendidi della fantasia, Stelamagda, Maria Regina, Leusa Maria e Leila Maria, potessero conoscere le loro origini, quel lungo fiato che aveva portato il loro avo in Brasile. Via dunque, non più in nave ma con l’aereo. Qualche giorno a Caoria (terra della nonna Maria Loss, sposata Coser) e poi... Poi fu il giorno delle campa- Le sei donne brasiliane (col pazientissimo José Cláudio marito di Jussara) sbarcarono ad Aldeno. Ad accoglierle sulla pubblica piazza fu il sindaco, Emiliano Beozzo che le accompagnò nella sala consigliare. Perché, attraverso lui, tutta Aldeno stava dando il benvenuto alle pronipoti di Eugenio. Jussara e Regina consegnarono al primo cittadino il libro sulla storia della famiglia. E il sindaco diede loro i libri sulla storia di Aldeno e quell’orologio con la scritta col nome del paese che da allora batte le ore nelle loro case brasiliane. Un’ora di ricordi, emozioni. Poi la visita a quella scuola (ora nuova e splendida) di cui parlava il vecchio Eugenio. Quindi la lunga camminata fino alla Cantina Sociale e qui, la gente che incrociavano sussurrava, “ecco le brasiliane”, e qualcuno proponeva che da quel giorno la via principale fosse ribattezzata “Via delle Brasiliane”, in onore a quelle signore ma soprattutto in onore a Fortunata Friz, la coraggiosa donna che aveva accompagnato oltre l’oceano il marito. Il tempo di stappare una bottiglia dell’eccellente spumante della Cantina ed era già l’ora di andare. Un passaggio davanti alla Chiesa. L’incontro, fortuito e denso di emozione, con due patriarchi: Camillo Stedile, storico direttore della Rurale, e il sacerdote don Valerio Bottura. Ma ecco, uscire dalla Chiesa di San Modesto Alma Mazzurana e Sergio Enderle. E Regina, e Jussara: «Le campane, bello sarebbe che le campane...». E le campane suonarono, per la commozione del gruppo brasiliano (e lo spavento di qualche ignaro cittadino). Sarebbe corsa rapida poi la giornata. Con la visita a Garniga, la culla dei Coser dei primordi: la chiesa nuova, il cimitero in cui le signore brasiliane rincorrevano i loro ricordi, camminando tra le lapidi che riportavano il glorioso cognome. Coser. Poi tempo que passou, que te trouxe e te levou”. E le Viòte, le tre cime che Eugenio aveva tanto amato: Cima Verde, Doss d’Abramo e Cornét. E qui, l’addio al Trentino, la partenza per Firenze, poi Roma. Portando con loro la nostalgia della campane di San Modesto. Mentre ad Aldeno-Macondo rimaneva il profumo di quel passaggio. Per generazioni avrebbero poi ricordato “il giorno delle campane, il giorno delle brasiliane”. Il giorno di Eugenio Coser e Fortunata Friz, ritornati nella loro terra. Anni dopo si sarebbe ritrovata una lettera di Regina Celis Sepulcri Salaroli: «Avemmo l’immensa allegria di conoscere la terra dei nonni e fu con profonda emozione che udimmo le campane della chiesa suonare, camminammo per le vie del borgo, conoscemmo la scuola e fummo alla Toresèla. Con molta emozione donammo la nostra storia, il nostro libro, al sindaco Emiliano Beozzo. Immerse come eravamo nella nostra storia siamo tornate in Brasile contagiate dalla bellezza della terra natale del nostro nonno, la nostra amatissima Aldeno». Di qui si è ispirato Gabo per la sua stesura di “Cent’anni di solitudine”. Aldeno e non Macondo era il paese. E il nome di quell’avo, di quel primo seme che aveva portato in America tanta nuova forza, non era quello di Aureliano Bendía ma di Eugenio Coser. Un piccolo frammento della storia dell’uomo: del suo nascere, crescere, figliare, piantare, poi soffrire ed emigrare, rimettere casa. Senza dimenticare il primo amore. E la Toresèla. Società ne. L’ ARIONE 17 Naufraghi di Anna Forti Viaggio all’interno di un mondo, quello giovanile, contraddistinto dalla precarietà: elemento che dalla condizione lavorativa si estende ad un nuovo modo di intendere la vita. Il testo che segue è formato dall’unione di stralci di molte delle conversazioni che mi è capitato di ascoltare nell’ultimo periodo. L’intenzione è stata quella di far emergere attraverso un’unica voce una molteplicità di esperienze di vita accomunate da una stessa realtà a cui doversi approcciare. In questo modo ho cercato di dar vita alla frase che più volte mi è stata ripetuta: “siamo tutti sulla stessa barca... una barca che sta affondando”. Società Non so dove sarò, cosa farò e che genere di persona diventerò. Mi dispiace, non posso prendermi degli impegni qui ed ora, perché domani tutto potrebbe essere cambiato. Non capisco perché non parti anche tu, io fossi in te me ne andrei in Nord Europa. Ho deciso che se non trovo lavoro qui andrò all’estero ad imparare una lingua, non si sa mai. Poi non so se tornerò. Forse andrò in Spagna o in Germania, perché non c’è nulla che mi trattenga qui. Al limite partirò anch’io per l’Australia. Comunque non preoccuparti, ci sentiremo in Skype, oppure potrai venire a trovarmi. Lo sai che non ne posso pro- “La zattera della Medusa” di Theodore Gericault (1819). www.wikipedia.org. L’ 18 ARIONE prio più di vivere coi miei. Dopo otto anni fuori, tornare a casa è una fatica, ma almeno così non spendo. Nel frattempo ho fatto domanda per uno SVE (Servizio volontario europeo) in Finlandia. Sarebbe una bella esperienza all’estero per un anno. Magari mi torna utile per il curriculum. Il mio curriculum fa ridere, è pieno di cose totalmente sconnesse l’una dall’altra. Io sul curriculum non so cosa scrivere perché non ho esperienza lavorativa, ma ho sempre e solo fatto volontariato mentre studiavo. Tra l’altro il volontariato al giorno d’oggi mi sembra soltanto un ottimo modo per sfruttare la gente. Lascia perdere, aspetto da un mese che escano i bandi del servizio civile: 430 euro al mese sarebbero sempre meglio di niente. In ogni caso con l’Agenzia del lavoro potrei fare un tirocinio minimamente retribuito e così almeno per due mesi sarei coperto. Ho deciso che mi adatterò a tutto quello che troverò, perché ho 30 anni e non ne posso più di stage non pagati. Piuttosto lavoro dieci ore al giorno ai mercatini di Natale. Mi sembra una fortuna aver finalmente trovato qualcosa da fare. scadere il contratto tentenno, perché potrei di colpo dover riprogrammare tutto. L’incertezza continua mi spaventa. È come essere costantemente a rischio. Spesso mi capita di non capire più chi sono. Sento come se la mia vita non fosse altro che una serie di frammenti a cui fatico a dare unità. Chiudo una fase e ne apro un’altra di continuo. Non riesco proprio a fare un progetto a lungo termine. Mi muovo a caso. Ho avuto un attacco di panico. Ci berrò su. È meglio smettere di pensare. Alle volte creo mondi fantastici e progetti irrealizzabili. Sto sprecando i miei talenti. Non trovo il canale adeguato per esprimermi. Di fondo non so nemmeno chi sono. Penso che non ci sia qualcosa di specifico che mi appartenga. Non so mai cosa scrivere quando compilo un modulo e arrivo alla voce “professione”. Non so se abbia ancora un senso intendere il lavoro come parte della propria identità. Sembra non essere altro che un semplice modo per guadagnare quel che serve per vivere... ma forse è ancora peggio non sapere nemmeno se domani potrò ancora continuare a farlo. Società Alle volte mi sento proprio come se nel mondo non ci fosse posto per me. Mi sento inutile. Il problema è che vorrei poter fare qualcosa per migliorare le cose. In fin dei conti penso che l’unica soluzione sia creare qualcosa che ancora non esiste. Troppo spesso vorrei fuggire. Credo di aver imparato a convivere con l’incertezza. In fondo sono felice del tempo determinato perché mi crea meno vincoli mentali: so che potrebbe essere un’esperienza circoscritta e poi potrò continuare a cambiare. In ogni caso quando mi sta per L’ ARIONE 19 Colastici, Gaifassi e ‘Mericani di Samuele Cont “E ti de chi set?” ci porta alla scoperta di tre soprannomi, all’interno delle famiglie Cont, Cramerotti e Beozzo. Un bicchiere di vino, magari Società una fetta di lucanica e un caffè, il tutto amalgamato da vecchi racconti sul paese di una volta e sui vari aneddoti che hanno reso protagonisti i nostri avi. Solitamente è questo il contesto in cui si inizia a divagare fra una storia e l’altra, intrecciando immancabilmente le storie di una famiglia con le altre e di conseguenza un soprannome con l’altro. In un paese con una identità forte come quella di Aldeno, in cui I “Colastici”, in piedi da sx Umberto, Lodovico, Guido, davanti da sx Arnaldo, Luigia, Gabriella. L’ 20 ARIONE le persone sono legate al territorio dove sono nate, i ceppi che lo compongono sono relativamente pochi ed intrecciati tra di loro. Probabilmente unendo pochi alberi genealogici abbastanza antichi si potrebbero ricostruire la storia di tutte le generazioni attuali. D’altra parte anche a questo serviva il soprannome: ad aiutare a distinguere una famiglia dall’altra, in virtù di qualche accadimento o semplicemente dal nome dei genitori (nonni, bisnonni, …). COLASTICI Quanto scritto precedentemente è sicuramente vero per quanto riguarda i Colastici. Il soprannome “Colastici” lo si ritrova all’interno dell’albero genealogico della famiglia Cont, linea Marcior, e fa riferimento ai figli (Lodovico, Giuseppe, Achille, Riccardo e Augusto) nati dal matrimonio fra Giovanni Cont e Scolastica Betta. Colastici appunto, figli di Scolastica, per distinguere dall’altro ramo della famiglia che prosegue la linea Marcior con il fratello di Giovanni Cont, Leonardo. La linea Scolastica prosegue e quello legato ai figli fra Guido e Luigia Enderle (e i figli Arnaldo, Lodovico, Umberto, Gabriella e Arnaldo). GAIFASSI Di diversa origine, e probabilmente meno sicura, è il soprannome Gaifass. Tale soprannome fa riferimento ad un ramo della fa- miglia Cramerotti ed inizia con Angelo Cramerotti (classe 1882). L’appellativo “Gaifass” probabilmente deriva da una contaminazione con un cognome della zona di Rovereto. Negli anni a cavallo del ‘900 Angelo probabilmente andò a prestare opera nei campi per conto della famiglia Gaifas di Rovereto e da qui venne nomi- Foto della famiglia Cramerotti (1961): da sinistra, in prima fila, Alfredo, Angelo e Cornelio. Dietro: Amelio, Lilia e Carmela. L’ ARIONE 21 Società con l’unione fra Lodovico Cont e Dirce Malpaga, mentre gli altri fratelli emigrano fuori Aldeno. Di Lodovico si dice essere stato una mente fina e un gran lavoratore. Commerciante di legname, carbone, sementi (portò nuovi tipi di semi in paese) e anche vetraio. Nel periodo invernale si occupava di spalare la neve (el feva la rota) nel triangolo fra Aldeno, i Casoni e Mattarello con l’ausilio del cavallo e del slitòm, anche per poter continuare durante il periodo invernale i suoi interessi commerciali. La casa di famiglia si trovava in via F abio Filzi, sotto l’attuale tabacchino. Lì vi era anche l’osteria di Lodovico (si trova tuttora una mattonella con inciso il nome di Lodovico), che, all’inizio del ‘900, era un ritrovo fisso per un bicchiere di vino e una partita alla mòra per gli uomini del paese. La generazione prosegue con i figli Giuseppina, Enrico, Guido, Giovanni, Egidio e Bruno. Sarà Egidio a portare avanti l’attività dell’osteria di famiglia, ma questa, alla fine degli anni ’30 dovrà chiudere i battenti a causa dei contrasti per ragioni politiche con il podestà dell’epoca (legate soprattutto alla figura del fratello Enrico, dissidente e amico di Battisti). I rami generazionali che attualmente sono presenti ad Aldeno sono due, quello che discende dai figli di Egidio con Marta Dallago (e i figli Diego, Annamaria, Elena, Carlo Alberto, Vanda e Leda) nato dagli altri aldeneri el Gaifass, ovvero quello che lavora per i Gaifas. Originariamente di via Altinate, negli anni ’60 i gaifassi si trasferiscono in via Roma, zona ex cantina. Curiosamente qui, nel loro giardino, per qualche anno si erse una torre Eiffel in miniatura. Fu un modo per lasciare visibile a tutti, anche in maniera ironica, i frutti del proprio lavoro della costruzione del carro per la Festa dell’Uva anche per qualche anno successivo alla manifestazione. La generazione, dal matrimonio fra Angelo e Olivia Dallago, prosegue con i figli Amelio, Alfredo, Cornelio, Lilia e Carmela. Società ‘MERICANI Il soprannome ‘Mericani fa riferimento ad un ramo della fami- Patagania 1927. L’ 22 ARIONE glia Beozzo ed in particolar modo ai figli di Cipriano Beozzo (1871) e Pia Tonolli (1877). L’economia di inizio ‘900 non era sicuramente florida; erano anni di stagnazione e miseria. La famiglia di Cipriano si occupava di campagna e di lavori stagionali nell’edilizia. Sia per la situazione economica, sia a seguito di liti legate ad un’eredità, Cipriano decise di partire per il Brasile assieme alla moglie e ai tre figli, Enrico, Alma e Arturo. Scelsero il Brasile perchè lì c’erano altri parenti. Attualmente lì si trova ancora un loro discendente, il vescovo Josè Oscar Beozzo. Partirono quindi dal porto di Genova ed in circa 3 mesi di nave giunsero alla volta del Brasile. Le cose qui non andarono nella maniera sperata. Gli immigrati infatti venivano trattati alla stregua di Cipriano e Pia Beozzo. schiavi. Si occuparono principalmente di coltivazione del tabacco e granoturco e di attività legate al disboscamento della foresta per far spazio all’avanzare dei campi agricoli; si può facilmente immaginare come fossero le condizioni di questo tipo di lavoro, non avendo a disposizione mezzi meccanici. In Brasile nacquero altri 4 figli, Iginio, Alberto, Eugenio e Valerio. Dopo dieci anni, nel 1920, a seguito anche del peggiorare delle condizioni di salute della moglie Pia legate al clima, decisero di ritornare al paese di origine. Si può dire che la famiglia partì povera e tornò ancora più povera. In un tempo in cui era raro assistere a fenomeni di emigrazione/immigrazione in paese, l’accoglienza fu un po’ sui toni dello scherno: “è tornà i Mericani...” , da qui il soprannome di famiglia. Tante mele, ma di bassa qualità di Lucio Bernardi Annata 2014 rovinata dalla grandinata eccezionale dell’11 maggio. Per assecondare le richieste del mercato la produzione si indirizzerà soprattutto verso varietà come Gala e Red Delicious. to con Armando Paoli, direttore Sft, la sensazione che si percepisce maggiormente è quella di una forte preoccupazione per l’andamento del mercato orto-frutticolo che, come per gli altri settori, è in forte contrazione a seguito della diminuzione dei consumi. A differenza dell’uva, per la mela è ininfluente l’anomala piovosità del 2014 mentre è stata determinante, in maniera irreparabile per la qualità del prodotto, la grandinata dell’11 maggio scorso. L’evento si è manifestato in un periodo dell’anno fino ad ora immune da questa tipologia di eventi atmosferici a conferma che l’annata è da considerarsi estranea ad ogni statistica storica. La grandine ha danneggiato fin da subito la produzione ed ha interessato l’80% del prodotto coltivato nella nostra zona. Presentarsi sul mercato con un prodotto che presenta uno standard qualitativo medio basso diventa difficile; la competizione risulta condizionata in un mercato già in crisi nel quale i prezzi sono bassi anche per i prodotti qualitativamente migliori. Tale situazione è dovuta alla massiccia produzione europea ed alla contestuale contrazione dei consumi. Nella nostra zona è stata raggiunta, per la prima volta, la produzione record di 430mila quintali di mele; la qualità maggiormente coltivata è la Golden Delicious mentre la seconda, ed anche in questo caso per la prima volta, è la Granny Smith. Dovendo tradurre le aspettative del mercato queste varietà sono tipologie di prodotto da dimezzare rispetto alle quantità attualmente prodotte dirottando la produzione su prodotti quali la mela Gala o la Red Delicious. Queste indicazioni vengono ormai ribadite da qualche anno dalla società, la quale ritiene ormai inderogabile, sempre per soddisfare le richieste del mercato, procedere alla sostituzione degli impianti esistenti facendo riferimento alle indicazioni dei tecnici, incaricati a seguire la nostra zona di produzione. Tornando a produzione e mercato è di rilevante importanza la commercializzazione del conferito; è sottinteso che il prezzo di vendita viene fissato anche per poter riconoscere al socio un prezzo adeguato per quanto prodotto ed in anni nei quali il prodotto è buono è più facile. Quando invece il prodotto è danneggiato, come quest’anno, si intrecciano due fattori ormai inscindibili all’interno dell’organizzazione dell’impresa agricola. È opportuno aver sottoscrit- Economia Nel corso di un incontro avu- L’ ARIONE 23 to adeguate coperture assicurative ed è indispensabile continuare ad operare in modo corretto in campagna, anche in presenza di un prodotto danneggiato, per garantire qualità a quanto rimasto. I due fattori combinati assieme potranno dare quelle soddisfazioni economiche simili a quelle di chi è rimasto immune dalla grandine ed ha conferito un prodotto di qualità. In sintesi il mercato detta delle condizioni che vanno recepite, l’alternativa è quella di rimanerne esclusi e non riuscire a vendere quanto prodotto. Va ricercata la qualità ponendo attenzione alla produzione in campagna dove è indispensabile adottare quelle nuo- ve tecniche che vengono introdotte. E’ auspicabile pertanto la rapida sostituzione degli impianti e la maggiore attenzione a momenti particolarmente importanti quali la potatura ed il dirado; queste azioni coordinate fra loro potranno contribuire a produrre un prodotto di migliore qualità senza perdere in quantità. Poca uva, ma vini di qualità di Lucio Bernardi Intervista a Walter Webber, direttore della Cantina sociale di Aldeno, che ripercorre l’estate più piovosa che si ricordi. Giudizi positivi per i primi vini 2014 e tanti premi nei concorsi. L’estate 2014, la prima a me- Economia moria d’uomo, sarà ricordata per le notevoli precipitazioni che l’hanno accompagnata ed hanno condizionato la maturazione dell’uva e la successiva vendemmia. A prodotto trasformato però, i risultati degli esami di laboratorio, preannunciano sorprendentemente un prodot- L’ 24 ARIONE to di ottima qualità. Direttore, come è stata la vendemmia 2014? Prima di commentare la vendemmia è opportuno sottolineare l’unicità dell’anno che si sta per concludere. La stagione si apre dopo un inverno durante il quale abbiamo avuto temperature particolarmente miti e fin dalla primavera le precipitazioni hanno accompagnato e condizionato la vegetazione delle viti. In questo periodo si rilevano inoltre i danni causati da forti venti ed a maggio assistiamo anche ad un’importante grandinata. Oltre alle problematiche legate agli eventi atmosferici, a primavera, si sono anche manifestate quelle causate dalla “nottua”, larva della falena, ovvero la farfalla notturna. I soggetti adulti di nottue, che hanno sviluppo sugli organi aerei delle piante, svernano nel terreno, sotto forma di ninfe ed a primavera inoltrata iniziano lo sfarfallamento e la successiva deposizione di uova sulle pagine inferiori delle foglie, vicino ai germogli ed ai fiori. Con queste premesse inizia, a memoria Come si arriva alla raccolta e quanta uva è stata conferita? Come detto la stagione condiziona la maturazione ed all’inizio dell’estate l’uva prende rapidamente forma facendo presagire una raccolta molto precoce. In seguito, le temperature contenute rallentano la maturazione ed ai primi di agosto i tempi di vendemmia si ipotizzano simili a quelli del 2013. A settembre poi la problematica legata al marciume detta i tempi di vendemmia e si è costretti ad anticipare la raccolta per evitare danni ben più gravi. Le condizioni meteorologiche, in determinate situazioni, fanno optare per un prodotto meno danneggiato a scapito di una completa maturazione. Complessivamente vengono conferiti 29mila 562 quintali di uva rispetto ai 46mila 279 dello scorso anno registrando un decremento assoluto pari al 36,12%. Nel dettaglio la varietà del Pinot grigio presenta una diminuzione del 33%, il Merlot del 34%, la Schiava del 44%, il Marzemino del 50% ed il Traminer del 58%. In tutte le qualità sono presenti problemi legati al marciume ad eccezione delle qualità più tardive, quali Lagrein, Cabernet e Moscati, che soffrono meno per questa problematica. Per quanto riguarda la qualità del Müller si registra il dimezzamento del conferito ma quello prodotto in collina presenta una maggiore qualità. A vendemmia ultimata il grado zuccherino “medio cantina” è inferiore rispetto a quello dello scorso anno di circa 1,5 gradi Babo. Con uve così guaste quanto è stata problematica la trasformazione in vino? Prima di parlare della trasformazione è doveroso ringraziare i soci per l’ottimo lavoro di selezione eseguito al momento della vendemmia. Oltre all’abituale cura dei grappoli in corso di maturazione i soci hanno dovuto affrontare, al momento della raccolta, anche l’impegnativo lavoro di selezione cernendo la parte sana dell’uva da quella guasta. Questo impegno è stato fondamentale per il lavoro che si è successivamente svolto in cantina, dove da parte nostra, sono state gestite in maniera precisa le fasi che vanno dal conferimento alla fermentazione. Coordinare e prestare attenzione al susseguirsi della trasformazione ha permesso di ottenere dei vini che, dai primi esami di laboratorio ed allo stato attuale, risultano avere delle proprietà migliori di quanto ottenuto lo scorso anno. Se ne può dedurre che, rispetto al 2013, la parte sana dell’uva conferita, anche se inferiore in termini di quantità, ha garantito maggiore qualità. Quanto affermato trova anche conferma da alcuni grandi clienti che hanno espresso giudizi positivi su più campioni di prodotto della stessa qualità. Con queste premesse continua l’impegno per migliorare la qualità dei vini prodotti? Come noto la nostra cantina ha in corso i “progetti qualità” che prevedono degli standard ben definiti ad iniziare dal lavoro in campagna ed a seguire in cantina. Questi progetti hanno permesso di raggiungere lusinghiere soddisfazioni nel corso del 2014 raccogliendo i frutti di un costante lavoro iniziato parecchi anni or sono. Per citare i più prestigiosi quest’anno abbiamo ottenuto l’oro qui ad Aldeno al concorso di Mondo Merlot, per il secondo anno consecutivo l’oro con il vino San Zeno al concorso internazionale “Emozioni nel mondo”, la Confraternita della Vite e del Vino ci ha insigniti del miglior Trento Doc con lo spumante Altinum Brut ed al concorso internazionale dei vini di Vienna, a fronte di 9 vini presentati, abbiamo ottenuto 7 riconoscimenti con un oro, quattro argenti e due diplomi. Continueremo pertanto a sviluppare i progetti intrapresi per lo Chardonnay (eccellente per la base spumante e per il vino), il Merlot, il Lagrein ed il Castel Beseno. Stiamo progettando anche lo sviluppo del progetto sulla qualità del Cabernet per garantire ulteriore affinamento del nostro San Zeno. In conclusione si può affermare che gli standard di qualità raggiunti dalla nostra cantina sono buoni e vengono confermati dai numerosi riconoscimenti ottenuti ai vari concorsi. Questo ci sprona ad investire ulteriormente nella ricerca di una migliore qualità per portare sul mercato un prodotto sempre più apprezzato. L’ ARIONE 25 Economia anche dei più anziani, l’estate più piovosa che si ricordi accompagnata da poco sole, basse temperature e forti precipitazioni. Tre Merlot trentini premiati di Damiano Dallago MondoMerlot 2014, alla quindicesima edizione, si conferma manifestazione di risalto nazionale ed ha portato, nel tempo, ad una crescita di qualità delle aziende trentine. Si è conclusa domenica sera, Economia 26 ottobre, l’edizione 2014 di questa rassegna che, unica a occuparsi di Merlot, ha portato Aldeno alla ribalta nazionale del panorama enovinicolo grazie anche ai grandi media (Il Sole 24 Ore, Italia a Tavola, Il Giornale, Civiltà del bere, Rai 3 Nazionale, per citarne solo alcuni) che oltre a stampa e radio/tv locali hanno parlato dell’evento. La manifestazione, va detto subito, si è confermata un format vincente e nonostante i suoi quindici anni - fra un po’ sarà maggiorenne - è stata ancora una volta un grande successo di critica e pubblico. Nereo Pederzolli intervista Sebastiano Cont. L’ 26 ARIONE Walter Webber, direttore della Cantina Aldeno, durante la premiazione. Molto affollato il teatro comunale di Aldeno nella tre giorni di Mostra dei Merlot nazionali e assolutamente “sold out” da giorni i due eventi principe: a Palazzo Geremia di Trento con la premiazione e degustazione dei vini vincitori il 12° Concorso nazionale Merlot d’Italia (100 presenti in sala ad ascoltare la conduzione del volto di Rai e Sky Adua Villa e del direttore di “Civiltà del bere” Alessandro Torcoli) e a Palazzo Piomarta di Rovereto con una degustazione su vini nazionali e internazionali dal titolo Il Merlot nel mondo (80 presenti alla conduzione di Barbara Tamburini e Antonio Garofolin coordinati dal professor Francesco Spagnolli). Grande riscontro di pubblico anche per le degustazioni sui Merlot francesi curata da Ais Trentino, per quelle organizzate alla Can- Presenze da record al Baccanale. In questo senso vanno letti i dati dei punteggi medi che le nostre aziende hanno ottenuto nei primi anni della manifestazione 78-79/100 - contro gli 84-85/100 delle ultime edizioni. Una crescita notevole e quasi impensabile per i nostri Merlot! Un traguardo, questo, raggiunto grazie anche ad un’attenta zonazione applicata sul campo per seguire le linee guida del progetto qualità adottato da qualche anno dai viticoltori trentini. Possiamo quindi degustare degli ottimi Merlot trentini che pur non raggiungendo i parametri alcolici dei toscani o dei siciliani riescono però ad affermarsi sul mercato per la loro caratteristica organolettica tipica del nostro territorio. Come dire che ad una buona semina segue quasi sempre un buon raccolto. Alla prossima edizione! Economia tina Aldeno sul bordolese San Zeno e sull’abbinamento Merlot/ Trentingrana e per tutti gli altri eventi collaterali della rassegna. Ancora numeri da record per il Baccanale e la Cucina d’Autore curata mirabilmente anche in questa edizione dal giovanissimo e preparatissimo Sebastiano Cont, collaboratore dello chef stellato Alfio Ghezzi. La cosa che poi ha caratterizzato particolarmente questa edizione è stato il risultato del 12° Concorso nazionale che quest’anno ha potuto premiare ben tre aziende trentine (Cantina Aldeno, Cavit, Cantina Mori Colli Zugna) sulle dodici salite sul podio delle migliori. È questo motivo di grande soddisfazione da parte degli organizzatori che hanno sempre creduto nello spirito propositivo di MondoMerlot come mezzo efficace di confronto per aumentare la qualità produttiva delle aziende vinicole trentine. Foto di gruppo per i vincitori del Concorso nazionale Merlot d’Italia. L’ ARIONE 27 Obiettivo pareggio nel 2015 di Mattia Frizzera La Famiglia Cooperativa di Aldeno e Mattarello vive la fase difficile della recensione dei consumi chiudendo il 2014 in segno meno. Per il 2015 operazione ascolto con i soci e la speranza di far tornare il bilancio in positivo. Da L’Arione di giugno Lucia- Economia no Maistri, presidente Fcam, ha scritto una lettera a tutti i presidenti e direttori di Sait ed in novembre è andato a fare un trekking in Nepal sostenendo l’associazione “Ciao namaste”. La distanza tra Nepal e Italia c’è anche fra Sait e Dao, i due consorzi cooperativi trentini, anche se una ha sede a Spini di Gardolo e l’altra a Lavis. Maistri prova a fare da mediatore tra le due realtà, vedendo se è possibile con una sinergia fare il bene delle Famiglie Cooperative. Sembra un discorso preso molto da lontano, ma il concetto riassunto semplicemente è questo: molte Famiglie Cooperative, Aldeno e Mattarello compresa, hanno bisogno di controlli di gestione interni per migliorare la propria performance economica, ma per poter proporre prezzi e condizioni più competitive c’è bisogno che si muova qualcosa a livello di consorzio di secondo livello. Quindi Sait. Tornando ad Aldeno «i dati aggregati mostrano che stiamo perdendo un po’ meno (tra il -3 ed il -4%) – spiega Maistri – della L’ 28 ARIONE media delle cooperative provinciali (-5/-6%)». Contrazione dei ricavi che non si concentra soprattutto in una tipologia merceologica, ma è generalizzata. A settembre è stato chiuso il punto vendita di via Florida ad Aldeno; i ricavi sono stati assorbiti dal punto vendita principale. Ma l’aspetto che segna una discontinuità con il passato è il fatto che questa chiusura ha comportato la perdita di un posto di lavoro, aspetto abbastanza raro pensando che si ha a che fare con una cooperativa. «Abbiamo fatto una scelta commerciale. Il negozio era in perdita e ci sono stati due mesi di chiusura temporanea (luglio e agosto) per capire il sentore». Non si è riusciti a ricollocare la persona che lavorava in via Florida, ma Maistri sottolinea che comunque non bisogna dimenticare l’aspetto sociale «considerando ad esempio che nei punti vendita di Romagnano e Vela non si ragiona di possibili chiusure, proprio per il servizio che svolgono come unici punti vendita in quelle comunità». I due negozi più concorrenziali rimangono quindi quelli di Mattarello e Aldeno. «A Mattarello l’aspettativa era quella di poter fare un risultato migliore, potendo avere un piccolo rimbalzo dopo i lavori di sistemazione». Ora per il 2015 l’auspicio è quello, anche beneficiando della chiusura del secondo punto vendita di Aldeno, di riuscire a tornare a chiudere a zero. «Continuiamo a tenere alta la guardia – spiega Maistri – con massimo controllo sui punti critici». Con il cda del 10 dicembre è partita ufficialmente l’operazione ascolto nei confronti dei soci, che culminerà a marzo con la distribuzione di un questionario. A maggio poi in assemblea si provvederà all’elezione di due nuovi consiglieri della zona di Mattarello e uno di quella di Aldeno. Luciano Maistri. Canzone per Natale di Bruno Coveli Un testo scritto 30 anni fa da Bruno Coveli e musicato dal Maestro Armando Franceschini. È stata cantata per qualche anno in chiesa e poi è finita nel dimenticatoio. (rit.) Non c’è la capanna si è persa nel tempo la gente ora ha freddo di fuori e di dentro ha missili atomici e bombe al neutrone, nascoste dovunque in ogni nazione in mano al potente cieco sordo e incosciente la vita dell’uomo è meno di niente.... Miseria e dolore intorno e dovunque ma viene da sempre Natale comunque odio violenza e sopraffazione con l’uomo più debole con l’uomo che muore..ma sempre ritorni Bambino Gesù a darci la luce per un Natale in più.. (rit)..Non c’è la capanna ecc. L’ ARIONE 29 L’angolo della poesia E’ ancora Natale tu vieni per noi fatto bambino a morire di nuovo su legni incrociati, ed un soffio di vita riscalda già il cuore dell’uomo che aspetta dell’uomo che cerca...speranza ed amore. La ceséta de Postàl di Alberto Lucianer Alberto Lucianer, figlio di Silvio e Amelia Zanotti, scrisse questa poesia all’inizio degli anni Cinquanta, quando aveva circa 12 anni. La maestra Camilla Gottardi la lesse e ne fu tanto colpita da farla imparare a memoria a tutti i suoi alunni, nei lunghissimi anni di insegnamento alle scuole elementari di Aldeno. Per esaudire il suo desiderio, espresso poco prima di morire, di rendere ancor più pubblica questa poesia così amata, ora essa – nella sua bella cornice rossa – si trova nell’unico luogo in cui può trovarsi a casa: ‘n te la ceséta de Postàl. Ceséta che te stai su ‘n te ‘na ròcia e te ciàpi le brume del Bondóm, te pari propri ‘n fiorelìn che sbòcia ‘ntra Garniga, le Pale e lì Zimóm. L’angolo della poesia Te vardàva, da pìcol, cói ocióni, da là zó ‘n mèz al spiazàl de la césa o vizìn a la banca, ‘ndó che i nòni i ciacolàva e i tiréva ‘na presa. Ma i tempi i è cambiài, da adès a alóra, no interesa pù nanca la ferata. Còsa digo: far i mili a l’óra l’è come nar per spàresi e salata. Ma la césa che sta su ‘n te ‘na ròcia no la cambia né de dentro né so fòr: per mi la sarà sempre ‘n fiór che sbòcia e che resta zó ‘n fónt en té ‘l me còr. L’ 30 ARIONE Dal Rio Bondone al Volga di Mattia Frizzera La storia di Nando Molinari e Uber Friz, spediti da Garniga sul fronte russo. A “Incontri con l’autore” la Grande Guerra e l’esperienza pionieristica di Renzo Francescotti con questo tema. Renzo Francescotti con “Ta- Cultura lianski” prima e con “La luna annega nel Volga” poi si è dedicato quasi trent’anni fa al tema dei trentini prigionieri in Russia durante la Grande Guerra. Quando ancora la vicenda era sconosciuta, o coperta da successive strumentalizzazioni della storia. La ricerca, il dialogo con quei reduci che allora avevano fra gli 84 ed i 92 anni, fu una preziosa documentazione che venne poi ripresa anche in uno sceneggiato radiofonico. «Anche altri scrittori – dice scherzando Francescotti – hanno anche “saccheggiato” dai miei libri». La prima edizione de “La luna annega nel Volga” è datata 1987, quando ancora il mondo si divideva in due grandi blocchi contrapposti. Giovedì 4 dicembre, su invito dell’assessorato alla cultura del Comune di Aldeno, Francescotti in sala consigliare ha presentato di fronte a 50 persone molto interessate la ristampa del libro, edita da Curcu e Genovese. «Ricordo di un anziano della Bassa Valsugana – spiega Francescotti – che respirava con affanno grazie all’aiuto di una bombola d’ossigeno. Mi ha parlato per un’ora ininterrottamente finché non aveva più fiato». Un racconto tutto d’un fiato per cercare di rispondere ad una domanda: su 40mila trentini in guerra come mai ben 15mila si sono dati quasi immediatamente prigionieri? «La spiega- zione di regime era quella che volessero protestare contro l’Austria-Ungheria – chiarisce Francescotti – invece la spiegazione reale era il fatto che i trentini volevano concludere prima possibile la loro esperienza in guerra». Renzo Francescotti con la ristampa del suo libro. L’ ARIONE 31 Cultura Così come avviene per Nando Molinari e Uber Friz, protagonisti maschili del libro di Francescotti, assieme a Tanya, russa che conoscono durante la loro esperienza da prigionieri in una fattoria. Nando e Uber si consegnano quasi immediatamente ai russi, alzando bandiera bianca in una buca nel campo di battaglia. Non c’è ideologia o partigianeria: i due si sentono italiani e spesso ricordano le loro bravate nel paese nativo di Garniga, ma allo stesso tempo sono cresciuti nella fedeltà all’Imperatore Francesco Giuseppe, sotto il quale in Trentino regnava pace da 50 anni. Arrigo Dalfovo e Chiara Turrini del Gruppo Neruda hanno letto diversi brani del libro: dall’incipit con gli amici Nando e Uber che raccontano la loro vita di paese a Qualche dedica ai fedelissimi di Francescotti. Garniga, fino all’incontro con Tanya ed Irina in prigionia. Nando si innamorerà di Tanya, avrà un figlio da lei, ma poi tornerà a Gar- Renzo Francescotti e Mattia Frizzera alla presentazione de “La luna annega nel Volga”. L’ 32 ARIONE niga a sposare la sua Emma. La prigionia russa non è così truce, mentre lo è certamente di più quella dopo la fine del conflitto all’Asinara. Nell’isola sarda infatti Nando e Uber vengono spediti al ritorno a casa, assieme ad altri prigionieri del conflitto. Una scena toccante è il passaggio in treno dei due sotto a Garniga, l’occhiata al campanile della chiesa e... il treno che non si ferma. Non si ferma a Trento, ma prosegue fino a Civitavecchia. Nando e Uber passeranno il Natale del 1918 in traghetto verso una nuova, immeritata, prigionia. Francescotti è anche andato a conoscere delle esperienze di donne russe sposate con prigionieri trentini. Donne, spesso infelici, che sono venute a vivere in Trentino con i loro uomini ed hanno vissuto condizioni di miseria. Sogni di note di Mattia Maistri Un libro di Sandra Tafner che racconta la vita artistica di Armando Franceschini e ne intreccia gli sviluppi con la storia della cultura musicale trentina e italiana. una biografia. Quella che Sandra Tafner racconta nel suo “Sogni di note” (Edizioni Curcu&Genovese) è, infatti, un viaggio che corre su due livelli. Il primo è quello personale, che tratteggia la straordinaria parabola di Armando Franceschini, destinato a portare avanti il negozio di famiglia ad Aldeno e finito, invece, grazie al talento e alla volontà, per diventare un artista musicale a tutto tondo. Il secondo, che si interseca ritmicamente nel primo, è un livello storico, che consente al lettore di fare visita ai costumi, ai luoghi e alle persone che hanno inciso in modo significativo nel panorama culturale trentino e italiano degli ultimi cinquant’anni. Il viaggio storico comincia proprio ad Aldeno, crocevia di esperienze musicali di livello, grazie anche all’intraprendenza degli sfollati del periodo bellico, tra cui Silvio Bettali, musicista cieco, che con Livio Ober e Francesco Barozzi diede vita al “Trio Bob” e fu presenza indispensabile per la nascita dell’orchestra in paese. Ma nelle pagine del libro di Tafner si trovano ulteriori nomi e altrettanti esempi della ricca vita artistica aldene- se, che costituiscono l’humus perfetto nel quale ha potuto trovare slancio un talentuoso come Armando (mi si conceda la confidenza, da conoscente e compaesano). Scorrendo le pagine del testo si vengono così a scoprire i suoi precoci passi musicali, condotti grazie ai rudimenti insegnatigli da don Marco Giuliani e alle lezioni “di seconda mano” che il fratello Silvio gli trasmetteva, dopo averle apprese da Nicola Capuano. Per proseguire con il primo grande amore musicale, ovvero la fisarmonica, e le impegnative lezioni di Giuseppe Oss che lo iniziò, quasi per gioco, alla passione per la composizione. Cultura Premessa: questo libro non è Armando Franceschini L’ ARIONE 33 La presentazione in Sala consiliare del Municipio. Da sx: Danilo Curti, Pres. del Conservatorio Bonporti di Trento, Mattia Maistri, Armando Franceschini, Sandra Tafner e l’Ass. alla cultura Alida Cramerotti. Cultura “Violenta come un rock” fu una delle prime canzoni di Armando, segno dei tempi e del temperamento giovanile che l’arte riusciva a filtrare dal bailamme adolescenziale alla disperata ricerca di un senso o, più semplicemente, di uno sbocco. E lo sbocco non fu univoco, bensì poliedrico: fisarmonica, pianoforte e chitarra che lo accompagnarono a vincere nel 1963 la selezione trentina del concorso “Voci nuove per il Clan” voluto da Celentano, (una sorta di talent-show ante litteram), oppure a suonare nelle band che cominciavano a punteggiare il Trentino (I Dollari, I Delfini, gli Orphe- on) e vivacizzavano i locali della provincia, oppure ad avvicinarsi ad alcuni dei “grandi” della musica, come Renato Carosone o Giorgio Gaber, conosciuti a Milano grazie a Peppino Vaccari, padrone della casa dove alloggiava il fratello Silvio, studente alla Bocconi. Diventa difficile rendere conto di tutti i passaggi che portarono Armando a passare dal ragazzo dotato, che aiutava i genitori in negozio, all’arrangiatore indiscusso che collaborava a trecentosessanta gradi con i grandi cantautori italiani (Dalla, Ron, Bindi su tutti); o dall’appassionato e fine ricercatore di musica Armando Franceschini con Sandra Tafner, autrice del libro. L’ 34 ARIONE antica, al compositore di colonne sonore per il cinema; o ancora, dal genio dell’arrangiamento negli spettacoli televisivi del sabato sera nei ruggenti anni Ottanta della televisione commerciale, al direttore del Conservatorio “Bonporti” di Trento. Tutto questo, musicalmente e professionalmente, è stato ed è Armando Franceschini. E le pagine del libro di Sandra Tafner consentono di godere di una ricca serie di aneddoti (i migliori, a mio avviso, quelli che hanno Lucio Dalla come protagonista) che disegnano i tratti di una personalità vivace, mai stanca, che trasuda, pagina dopo pagina, di quell’umiltà paesana che, a fine lettura, ci lascia un ritratto di prossimità, come se la storia appena letta riguardasse il nostro vicino di casa. E in effetti il principale merito del libro è questo: consegnarci una confidenza con il protagonista, all’interno di cornici storiche ampie, grazie alla quale ognuno è in grado di cogliere il filo rosso che unisce l’individuo e la collettività. Dove i ritratti familiari a ciascuno di noi assumono una valenza più ampia e la storia si fa più vicina, fino a incarnarsi al nostro fianco. Con il cardiologo, ex Maestro della Banda, Michele Dallago. Le imprese di Fabio Stedile di Riccardo Decarli Le avventure dell’alpinista di Aldeno dall’Europa fino al Sud America. La Bibliioteca della montagna Sat custodirà per il pubblico il patrimonio documentale raccolto da Stedile: diapositive, negativi e pellicole. ricorrono i vent’anni dalla scomparsa di Fabio Stedile, un lasso di tempo sufficiente per tentare un bilancio dell’attività alpinistica e, soprattutto, del ruolo di Stedile nella lunga ed affascinante storia dell’alpinismo trentino e non solo. Scorrendo l’attività di Fabio emerge subito un dato: l’ampiezza dell’ambito geografico e la diversità dei “terreni di gioco”. Se inizialmente le Prealpi Trentine (Valle del Sarca: “Via Similaun” con Angelo Giovanetti sulle Placche Zebrate nel 1982) e le Dolomiti (prima ripetizione della severa “Via acquario” al Pilastro nord di Cima Tosa, nel 1994) sono state la sua palestra, con ripetizioni di notevole difficoltà, Fabio ben presto ha allargato l’orizzonte a Verdon e Calanques, il paradiso dell’arrampicata libera; ma anche il severo Monte Bianco, dove l’alpinismo prende l’iniziale maiuscola; conosce pure le semisconosciute (all’epoca) Torri di Arenaria in Cecoslovacchia, strutture dove lo scalatore si deve confrontare con precari sistemi di protezione su altissime difficoltà. Dunque Fabio era un alpinista completo su ogni terreno: alta montagna, ghiaccio, ascensioni dolomitiche e su granito, arrampicata sportiva. Non solo. Di Fabio va sottolineata anche la precocità, fin da giovane mostra le sue qualità e, non a caso, a soli vent’anni diventa guida alpina. Dunque alpinista completo e precoce, ma è giunto il momento per introdurre un altro aggettivo: curioso. Infatti nel 1983 compie un lungo viaggio negli USA, arrampi- cando in Colorado, Wyoming, Utah e California. Tra agosto e ottobre del 1984, compie un primo tentativo di salita sul Makalù (8463 m), lungo la cresta sud-est, con la Spedizione “Città di Trento”, guidata da Almo Giambisi, con Carlo Claus, Sergio Martini, Tone Valeruz, Francesco Mich, Maurizio Giarolli, Ermanno Salvaterra, Fausto De Stefani, Italo Nardi e Michele Dalla Palma. La spedizione non raggiun- La serata in ricordo di Fabio, in teatro. Da sx gli alpinisti Ermanno Salvaterra, Almo Giambisi e Fausto De Stefani L’ ARIONE 35 Personaggi Q uest’anno Personaggi ge la cima (Stedile arriva a quota 7400, Martini e De Stefani a quasi 8000 m), ma mentre stanno per rinunciare a causa del fortissimo vento, una cordata spagnola chiede loro aiuto: il canadese Mario Blasevich da giorni non dà più notizie. Stedile, Giarolli e Salvaterra lo cercano sulla grande montagna, trovandolo infine a settemila metri, in condizioni disperate; riescono a portarlo al campo base salvandogli la vita. Nel 1985 Stedile ha di nuovo nel mirino il Makalù. La spedizione “Project 85”, composta da Almo Giambisi, Fausto De Stefani e Fabio Stedile, con capo spedizione Sergio Martini, raggiunge la vetta il 1° ottobre, assieme all’alpinista spagnolo Juanjo San Sebastian. Si tratta della prima salita italiana, compiuta da una spedizione leggera, in stile alpino, senza sponsor e senza utilizzo di ossigeno supplementare. Nell’autunno del 1986 è in Patagonia, dove è atteso da Cesarino Fava. Armando Aste gli ha suggerito l’obiettivo e il 2 novembre, dopo otto giorni in parete, assieme ai colleghi poliziotti Mario Manica e Fabrizio Defrancesco è in cima alla Torre Centrale del Paine, dopo aver percorso una nuova via “Rosso di sera” (dedicata a Renzo e Giorgio Novella) sugli 800 metri della parete ovest, con difficoltà fino al 7° e A3. Nel 1987 Stedile e Fabrizio Defrancesco sono in Nordamerica con una spedizione leggera (“Rockies Mountain 87”). I due atterrano a Los Angeles e su un vecchio furgone percorrono la co- L’ 36 ARIONE sta del Pacifico verso nord (California, Oregon, Washington e Canada). Sulle Montagne Rocciose canadesi ripetono alcuni itinerari sulle pareti granitiche del Bugaboo e Snowpatch, ma l’impresa di maggiore rilievo avviene a fine luglio, con la salita di una nuova cima nel gruppo del Bugaboo. Dopo tre giorni di arrampicata i due sono sulla vetta di un pilastro alto 3300 metri, sul versante sud-ovest delle Howser’s Towers, battezzato “Italian Pillar” e dedicato a Oscar Luigi Scalfaro, ex ministro degli interni. La via presenta difficoltà di 7° e A3-A4 su uno sviluppo di 750 metri. Dopo la notevole ascensione Stedile e Defrancesco proseguono il loro viaggio verso sud e a Yosemite salgono “The Nose” sul celebre El Capitan. Il racconto della spedizione viene pubblicato in un lungo articolo su Alp. Nell’autunno del 1990 torna in Himalaya, questa volta con Oscar Piazza, Angelo Giovanetti e Francesco Mich (che rientra anticipatamente in Italia per un’infiammazione dentale); l’obiettivo è il Cho Oyu (8201 m), da salire lungo il versante tibetano in stile alpino. Questa volta la fortuna non assiste i trentini, che arrivano a 300 metri dalla cima. Le rinunce fanno parte dell’alpinismo e la forza dell’alpinista si misura anche nella capacità di superare questi momenti ripartendo con nuovi obiettivi. Stedile, Giovanetti e Piazza, con Renato Lorenzi, si ritrovano assieme nel 1992 con un ambizioso programma: “American Summit ’92", che intende salire prestigiose cime americane, come il McKinley lungo la via “Orient Express” (giungono in vetta e aiutano a recuperare il povero Gianni Calcagno). In Patagonia Stedile e Piazza tentano la Supercanaleta al Fitz Roy, rinunciando per l’eccessivo innevamento e il maltempo; ripiegano così sul Paine dove compiono la traversata integrale del gruppo. Infine i due tentano l’Aconcagua, ma rinunciano a causa di un problema tecnico e ripiegano su altre cime come il Cerro Penitentes (nuova via). La curiosità di Stedile, unita alla grande passione per gli sport all’aria aperta, lo spinge ad avventure singolari, come il volo a vela o come quando, con Gianfranco Defrancesco, partecipa alle selezioni in Costa d’Avorio per il primo Camel Trophy Italia; Stedile riesce a passare la selezione per il Camel Trophy International e supera pure il programma di prove in Inghilterra, ma per poco gli sfugge il sogno di partecipare alla prova finale in Borneo. Nel marzo del 1988 è di nuovo pronto per una nuova avventura, questa volta sulle nevi francesi: con una squadra di Campiglio composta da Egidio Bonapace, Maurizio Dellantonio, Luca Leonardi e Olindo Cozzio partecipa al 3° Raid Blanc - organizzato da Thierry Sabine, lo stesso della Paris-Dakar , cogliendo un prestigioso quarto posto. Lo spirito del raid è di mettere assieme squadre di cinque elementi: due professionisti, una guida alpina e due amatori e fargli com- Alberto Stedile racconta alcuni aneddoti del fratello Fabio scomparso 20 anni fa sul Cerro Torre. distanza è facile notare la lucidità e preveggenza di Stedile: oggi i clienti che chiedono di affrontare grandi vie sono sempre di meno, ciò che è richiesto alla guida, oltre naturalmente alla grande preparazione tecnica, è anche una conoscenza a tutto tondo della montagna, la capacità di raccontare questo mondo, di trasmettere emozioni. Purtroppo una caduta dal Cerro Torre, il 28 ottobre del 1994, ha troncato tutte queste iniziative. Rimane il ricordo di uno degli alpinisti più completi ed intelligenti che il Trentino ha mai avuto. Nel maggio di quest’anno la famiglia Stedile (i genitori Camillo e Frida e i fratelli Gloria e Alberto), tramite il socio Pierino Friz, hanno generosamente donato alla Biblioteca della montagna-Sat (una delle maggiori strutture europee vocate alla montagna e all’alpinismo): 8.888 diapositive, 240 negativi fotografici su pellicola, 2 pellicole Super 8 mm ed altri documenti del grande alpinista trentino. Con il fondamentale aiuto di Daniela Pera è stata iniziata la sistemazione del fondo, rendendo in tal modo fruibile questa importante documentazione e tramandando alle future generazioni il nome di Fabio Stedile. L’auspicio è che questo patrimonio, ora di pubblico dominio, possa rimanere come punto di partenza e riferimento per non disperdere il prezioso insegnamento di Fabio Stedile. Il 15 novembre di quest’anno, al Teatro comunale di Aldeno, si è tenuta una serata in ricordo di Fabio Stedile, condotta da Diego Decarli, con interventi del vicesindaco Alida Cramerotti, del presidente della Sezione SAT di Aldeno Ugo Cont, del presidente della Coppa delle Dolomiti Alberto Stedile e naturalmente del papà di Fabio, Camillo, e dell’amico Alberto Maistri. La proiezione di filmati e immagini originali ha destato grande interesse e commozione, così come gli interventi di amici e alpinisti: Lucio Tonina, Alberto Pedrotti, Alberto Pattini, Ermanno Salvaterra, Mario Manica, Fausto de Stefani e Almo Giambisi. L’ ARIONE 37 Personaggi piere un massacrante itinerario di circa una settimana con qualcosa come trentamila metri di dislivello. L’anno dopo la squadra sale sul gradino più alto del podio, ma motivi poco chiari viene retrocessa al secondo posto. Dal gelo della neve delle Alpi Occidentali al caldo umido della foresta pluviale, nel 1989 Stedile attraversa la foresta Amazzonica in mountain bike (“TransAmazonas bike expedition”), percorrendo ben 2500 km. Un’attività multiforme, che forse potrebbe sembrare un po’ dispersiva, infatti se si fosse dedicato esclusivamente ad una unica disciplina, probabilmente sarebbe arrivato facilmente ai vertici assoluti. Ma questo non faceva parte del suo carattere generoso, spesso impegnato anche in progetti per avvicinare i giovani alla montagna. Oggi quei ragazzi sono adulti e molti serbano con commozione gli insegnamenti di Fabio, tanto che in occasione del ventennale non pochi chiedono di saperne di più su quella guida alpina che amava ripetere: “La montagna non si vince, quello che l’uomo può tentare di fare è capirla, la sua vera vittoria è capirla”. L’ultimo aspetto che merita di essere ricordato è proprio la sua capacità innovativa all’interno del mondo, talvolta conservatore, delle guide alpine. Fabio credeva che coinvolgendo il mondo del turismo (le Apt, ad esempio) e della scuola, modernizzando l’approccio della guida al cliente ci sarebbe stato un futuro per le guide. A vent’anni di Con Fabio Stedile sul Campanil Basso di Alberto Maistri Ricordi personali di Fabio Stedile, scomparso 20 anni fa scendendo dal Cerro Torre in Argentina. Tra momenti felici sul lavoro e la passione comune per la montagna. «Vorrei andare a comperar- Personaggi mi un imbrago da roccia! Potresti accompagnarmi?». Questa fu la richiesta che Fabio mi fece una quarantina di anni fa. Fabio Stedile veniva in gita in montagna con la sua famiglia da bambino e lì l’avevo conosciuto. Le gite allora erano organizzate dalla società sportiva sezione alpinismo (ad Aldeno non c’era ancora la sezione Sat). Io avevo iniziato ad andare in montagna e a prendere confidenza con corde e chiodi alla fine degli anni ’60, questo grazie a dei colleghi di lavoro, che andavano ad arrampicare. Ciò agli occhi di Fabio Stedile. L’ 38 ARIONE quel ragazzo di 14 anni, faceva di me un esperto. Alcuni giorni dopo andammo a provare l’imbrago a Romagnano, lì c’era la palestra di roccia, da dove sono passati tutti i grandi rocciatori di Trento e dintorni. Tutte le vie avevano un nome, si iniziava dalla più semplice la Rondine, per poi passare al Diedro Fastival, al Diedro Rosso, la Pisoni, e con l’arrampicata artificiale la via dei Tetti. Lì iniziò la carriera alpinistica di Fabio. Iniziò il liceo classico e poco dopo frequentò il corso di roccia organizzato dalla Sat. Poi via verso i grandi gruppi dolomitici, Brenta, Catinaccio ed altre cime. Salì le grandi pareti, per vie sempre più impegnative, divenne Guida alpina e dopo istruttore nei corsi di formazione delle guide stesse. Il suo amore per la montagna e per l’avventura era a 360 gradi. Era un ottimo scialpinista, attraversò l’Amazzonia in bicicletta, fu selezionato per partecipare al Camel Trophy, gara estrema a bordo di un fuoristrada. Arrampicò in Alaska, nell’americana Yosemite Valley, in Patagonia. Partecipò ad alcune spedizioni himalayane, salì a 25 anni il Makalu di 8481 metri, facendo di lui uno dei più giovani ad arrivare in cima ad un ottomila. Questa cima la salì con Fausto De Stefani, Sergio Martini (questi due hanno poi salito tutti gli altri ottomila della terra) e con Almo Gianbisi grande alpinista e con uno spagnolo conosciuto al campo base. Intanto in paese, la mia vita prese una piega completamente diversa; mi sposai giovane poi lavoro, figli, e casa da sistemare, riducevano per me l’arrampicare. L’attività in montagna era ridotta a poche uscite sporadiche. Il legame di amicizia con Fabio non si Fabio Stedile con Alberto Maistri. a lui, con fare ironico mi diceva: “rispetto l’anzianità” e lasciava a me “l’onore” dell’uscita. Nell’estate 1991 avevo insegnato a mio figlio Mattia, allora tredicenne, le basi dell’arrampicata, fare sicurezza, i nodi, fare una discesa a corda doppia. Ne avevo parlato con Fabio e mi propose di andare tutti e tre a fare una via sul Campanil Basso di Brenta. Io ne fui subito entusiasta, alla sera ne parlai con Claudia, mia moglie: «la stimana che vegn vago a far el Bas col Mattia!» lei sapendo di che cosa si parlava mi guardò un po’ perplessa, mi afrettai ad aggiungere: «Vegn anca el Fabio!» e lei mi rispose subito «Ah! se vegn anca el Fabio som pu tranquila». Fu una giornata bellissima, la sera della salita io e Mattia andammo a dormire al rifugio Pedrotti, Fabio impegnato quel giorno con un cliente ci raggiunse al mattino, in tempo per fare colazione assieme. Poi via, giornata perfetta,sereno limpido aria fresca di fine estate. L’arrampicata fu divertente, Mattia se la cavò benissimo e si arrivò velocemente in cima. L’aria fresca lasciò il posto al sole ancora caldo di fine agosto. Eravamo solo noi tre sul poco spazio della cima di questa ardita guglia. Strette di mano, foto, firma sul libro di vetta e spuntino, poi io e Fabio al caldo sole ci siamo addormentati e Mattia ormai stanco di aspettare ci svegliò; avevamo dormito per quasi un’ora! Poi giù con una scia di corde doppie fino alla base e felici e contenti sul sentiero che ci conduceva alla L’ ARIONE 39 Personaggi interruppe mai, lui diventò il giovane amico di famiglia. Appena ritornava ad Aldeno dai suoi viaggi e dalle sue imprese, veniva sempre a casa nostra, a volte si fermava a cena, si parlava di tutto, ci confidava i suoi dubbi, chiedeva consigli ed esprimeva pareri, raccontandoci della sua vita e di dove sognava di arrivare. Quando era in viaggio, ci spediva sempre una cartolina accompagnata da una frase carina, mai solo banali saluti. Lasciò l’Università di Scienze forestali, si arruolò nella Polizia di Stato, fece servizio sulle piste da sci e dopo due anni si congedò. Il suo grande sogno e la sua scommessa, me lo ripeteva sempre, era di poter arrivare a vivere in montagna. Lavorò per l’Apt di Trento, accompagnava, scolaresche e turisti l’estate sulle cime del Bondone. Per due estati lavorai assieme a lui per due giorni alla settimana nei mesi di luglio e agosto. Accompagnavamo la gente sulle nostre cime, lui come guida alpina ed io come forestale. Lui con la responsabilità tecnica ed io a spiegare di fiori e piante, informare delle leggi sulla protezione della natura e a raccontare storie e curiosità della nostra gente. Ricorderò sempre con piacere e nostalgia quelle giornate. Tra di noi era nata ormai una tradizione; diventata poi una consuetudine, a fine estate una giornata era solo per noi, andavamo ad arrampicare, la via la sceglieva Fabio. Se, nel comando alterno della salita, l’ultimo tiro di corda toccava Personaggi macchina. Fabio era anche istruttore di parapendio, molte volte mi aveva chiesto di fare un volo con lui a per ben due volte, nei ritagli di tempo, salimmo in Cima Verde per lanciarci, ma per entrambe le volte l’aria tirava in direzione sbagliata così che, dovemmo dopo aver aspettato invano tornare sui nostri passi. Nell’estate del 1994 lavorammo ancora insieme, gli avevano appaltato un lavoro, consolidare i cordini di sicurezza per la salita al Doss d’Abramo e Cima Verde, mi chiese se potevo aiutarlo. Presi una settimana di ferie e via a disgaggiare sassi, fare buchi, tirare cordini, portando zaini pesantissimi. Abbiamo lavorato per cinque giorni, sudando, parlando, ridendo. Di quei giorni ne ho un nostalgico ricordo. Un’ultima volta mi disse che andava in Spagna e poi in Patagonia per fare il Cerro Torre. Purtroppo quella guglia così ardita e affascinante gli fu fatale. Il caso, fece, che venissi a conoscen- L’ 40 ARIONE za della caduta di Fabio poche ore dopo l’arrivo della tragica notizia. Era caduto nella discesa della parete, le cause parlano di una rottura del cordino di sicurezza, una tragica fatalità. Era il 28 ottobre 1994. Per me e la mia famiglia furono giorni tristissimi. Troppi bei ricordi, troppe cose che mi ricordavano di lui. Sulla parete del soggiorno di casa, allora come adesso c’erano appese diverse foto fatte con lui, facce felici, sorridenti, soddisfatte. La famiglia di Fabio mi fece un grande regalo, mi chiamò assieme ad alcuni dei suoi più cari amici e mi fece scegliere dal suo materiale alpinistico un suo ricordo, prima che tutto venisse messo all’asta e il ricavato dato ad una associazione benefica proprio in America Latina. Terrò per sem- pre la sua maglietta rossa e bianca, il suo moschettone autobloccante, la sua piccozza che portò al Makalu. In aggiunta un piccolo cordino da roccia che contribuì a tirarci fuori dai guai in un passaggio problematico nel tentativo di aprire una nostra via, ma poi mai terminata. La scomparsa di Fabio per me fu molto traumatica, per ben due anni non volli più sapere di salite in montagna e ci volle il deciso e determinato intervento di mia moglie per scuotermi da quel torpore in cui ero rimasto e incominciare ancora ad andare in montagna. Una cosa è certa, il ricordo del suo splendido sorriso,della sua chiacchierata con quella sua caratteristica erre francese resterà in me per sempre. La nuova ludoteca Liocorno (LuLi) di Stefano (LuLi) Il 18 ottobre è stata finalmente inaugurata nella ex scuola elementare la nuova ludoteca di Aldeno: durante l’intero pomeriggio grandi e piccini hanno avuto modo di toccare con mano e provare i numerosi giochi messi a disposizione dai volontari, dal Comune e dall’associazione ludica Volkan di Trento. La LuLi, acronimo di Ludoteca Liocorno (il simbolo è un buffo unicorno, un liocornino), non è un’associazione ma un gruppo di genitori che a titolo volontario si sono organizzati per garantire un’alternativa ai bambini delle elementari; il progetto nasce con lo scopo di creare un luogo di aggregazione per “piccoli liocorni”, un posto dove poter giocare, stringere nuove amicizie e passare del tempo in compagnia. L’idea ed il conseguente impegno dei volontari non è rivolto tanto ad un servizio di baby-sitting per genitori impegnati, quanto piuttosto per offrire un’opzione durante il periodo scolastico, alla solitudine della tv o dei video giochi. Naturalmente le quattro ore settimanali di attività possono anche rivolgersi al primo aspetto dato che per tutta la durata dell’attività i liocornini saranno seguiti dai volontari e potranno essere lasciati e recuperati al termine delle due ore. Durante i pomeriggi ludici la LuLi si prefigge di far conoscere il vasto mondo dei giochi da tavolo ai bambini: oltre ai classici di sempre - come Indovina Chi?, L’allegro chirurgo o Monopoli esiste un’ampia gamma di giochi poco conosciuti fuori dal settore ma molto apprezzati da chi li prova. Anzi, si potrebbe dire che quelli conosciuti dalla maggioranza delle persone rappresentano solo una porzione marginale del panorama ludico; ci sono quelli che aiutano a sviluppare e migliorare la fantasia, il linguaggio, la creatività, la collaborazione, la coordinazione. Per citarne uno Dixit, che ha già riscosso grande successo tra i piccoli liocorni. Al momento attuale la ludoteca apre le sue porte due volte la settimana ma, poiché siamo sempre in cerca di nuovi volontari che sappiano “mettersi in gioco”, speriamo in futuro di poter estendere le attività ludiche ad un numero maggiore di pomeriggi, per fornire così un servizio più completo alla comunità dei piccoli (e dei loro genitori). Vogliamo inoltre sottolineare come la Luli non esaurirà le sue proposte nell’ambito dei giochi, perché è nostra intenzione sperimentare dei laboratori artistici incentrati sulla fantasia e la creatività. Ricordando che gli orari della ludoteca sono il lunedì ed il giovedì dalle 16.30 alle 18.30, non possiamo non ringraziare tutti quelli che ci hanno aiutato a sviluppar questa idea, a partire dal Comune che ci ha sostenuto e fornito la sala, l’associazione Noi che ci ha permesso di appoggiarci al loro sistema assicurativo e l’associazione Volkan - Tana del Goblin-Trento, che ha contribuito a rendere questo progetto più concreto, ampio e strutturato. Vi aspettiamo tutti nella banda dei Piccoli Liocorni! L’ ARIONE 41 Attualità Un gruppo di genitori ha creato uno spazio di aggregazione per i bambini delle scuole elementari, per far conoscere il vasto mondo dei giochi da tavolo. Esplorando il volontariato delle insegnanti Renata, Loreta e Luigina Il valore della gratuità spiegato ai bambini della scuola materna, anche attraverso la visita alle realtà associative del paese. “Esplorando il volontaria- Scuola e dintorni to” è stato il tema scelto come filo conduttore per il progetto didattico rivolto ai bambini di quattro anni per l’anno scolastico 2013/ 2014. Avvicinare i bambini al mondo del volontariato ha significato far conoscere e far capire loro l’importanza di questa risorsa per la vita sociale del nostro paese, attraverso esperienze a contatto di- Da grande farò il pompiere... L’ 42 ARIONE retto con alcune associazioni, fornendo un’idea di solidarietà concreta e riconoscibile dai bambini. Inizialmente avevamo delle perplessità circa la capacità dei bambini di recepire il principio sul quale si fonda il volontariato “dare aiuto a chi ne ha bisogno senza chiedere nulla in cambio”. Poi ci siamo convinte che i bambini hanno una potenziale tendenza all’aiuto in modo generalizzato in quanto liberi da pregiudizi e quindi ci è sembrato importante educarli e sostenerli in questo cammino, per aiutarli a crescere responsabili e rispettosi verso gli altri. Educare al volontariato significa insegnare ai bambini che è importante donarsi alla comunità non solo da adulti e mostrare quanto importante può essere anche solo offrire un sorriso, una parola o un gesto affettuoso. Insegnare il valore della gratuità significa renderli consapevoli che è gratificante contribuire positivamente al bene della comunità a prescindere che si venga ricompensati o no. La scuola può agire sulle esperienze quotidiane dei bambini, aiutandoli a sviluppare una certa empatia con le altre persone e preparandoli ad una partecipazione più attiva e responsabile. Le esperienze vissute dai nostri bambini hanno dato loro la possibilità di confrontarsi con gli altri, di sentirsi parte di un gruppo, di avere e dare amicizia, di conoscere modelli di riferimento. Abbiamo iniziato il nostro percorso con la visita alla casa degli anziani, dove alcune nonne ci hanno accolto con gioia e con i loro Carlo Nicolodi, della Banda sociale, incanta i bambini. racconti ci hanno trasmesso saperi preziosi che non devono essere dimenticati, perché fanno parte della nostra storia. Poi siamo andati a visitare la caserma dei pompieri dove alcuni volontari ci hanno mostrato il loro equipaggiamen- to e ci hanno spiegato come aiutano le persone in caso di pericolo. Nel mese di gennaio siamo andati alla sede della Banda sociale, per conoscere i vari strumenti e capire che la musica è portatrice di gioia e divertimento e quindi utile per il benessere delle persone. L’incontro con gli alpini ci ha fatto conoscere la loro storia e il grande contributo che danno alla popolazione nelle avversità. Per concludere il nostro percorso siamo andati a visitar gli impianti sportivi per comprendere il valore dello sport come mezzo di aggregazione e per far cimentare i bambini in alcuni sport proposti da volontari della società sportiva. “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”. La frase di Madre Teresa di Calcutta ben rappresenta i nostri bambini, che con i loro piccoli gesti, i loro sorrisi e le loro parole affettuose, contribuiscono a creare le condizioni per una nuova cultura della solidarietà. I Nell’anno scolastico 20132014 i bambini di 5 anni nel loro percorso educativo – didattico hanno avuto modo di conoscere varie realtà del paese di Aldeno. Prendendo come punto di riferimento la propria abitazione e la scuola i bambini hanno attraver- sato le vie del paese incontrando varie agenzie e realtà sociali: municipio, chiesa, biblioteca, supermercato, casa degli anziani. L’incontro con il vigile Massimiliano ha introdotto l’educazione stradale nel nostro percorso didattico, anticipando le uscite e favo- rendo che queste si svolgessero in modo ordinato e sicuro. La finalità ha favorito nel bambino non solo la conoscenza della locazione dei vari edifici, ma la loro valenza sociale, l’importanza delle norme che regolano ognuna di esse e come si ripercuotono nella L’ ARIONE 43 Scuola di Carmen Tomasi, Michela Lupi e Gabriella Galvagni bambini alla scoperta del paese quotidianità di vita del paese. Un valore aggiunto alla vita sociale è stata la scoperta del volontariato (casa degli anziani) che offre collaborazione e sostegno nei bisogni specifici. Questo spirito collaborativo lo abbiamo avvertito lungo tutto il percorso nelle persone che incontravamo e che lo hanno arricchito di significato. Per questo le insegnanti ringraziano tutti coloro che hanno dato la propria disponibilità in termini di tempo e attenzione ai bambini, permettendo così la realizzazione di questo percorso didattico. Il sindaco, l’amministrazione comunale, il parroco don Daniele, le responsabili della casa degli anziani, le bibliotecarie Consuelo e Cristina, il vigile Massimiliano e i suoi colleghi, i genitori dei bambini che ci hanno sempre supportato e affiancato nel bisogno e nel rispetto dei tempi scolastici e in primis l’ente gestore che ci ha sempre sostenuto e accompagnato con fiducia. A tutti un grazie di cuore dalle insegnanti Scuola e dintorni Festa di fine anno alla scuola materna. Grazie per l’aiuto In questo periodo quando si parla di “collaborazione” scorgo sui volti delle persone molta perplessità, forse dovuta ai troppi impegni quotidiani. Ma quando una persona si permette di donare il proprio tempo, soprattutto a favore dei bambini, solo per il piacere di condividere con i propri figli momenti delle loro giornate all’interno della scuola materna, si avverte uno spazio di gioia e gratitudine. Con questo volevo ringraziare l’Ente Gestore, le maestre ed il personale della scuola e tutti i genitori che attraverso la loro disponibilità e spirito di collaborazione hanno reso la festa di fine anno, organizzata all’interno della struttura, un momento di lieta condivisione. Un ulteriore grazie va alla Cassa Rurale di Aldeno, al Caffè Centrale, al panificio Migole de Pam, al Bar 2000, alla pasticceria Mosna, al Baffetti, a Pedri Paolo, alla fioreria Arte del Fiore e a Alberto Bottura, per aver contribuito alla realizzazione della festa. Marina Dallago L’ 44 ARIONE Fiaccolata per i diritti dei bambini di Antonella Zaccaria Il 20 novembre istituzioni educative e associazioni hanno promosso un momento di riflessione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. colata per dar spazio e voce ai diritti dei bambini? All’inizio di ottobre ho partecipato ad un incontro formativo promosso dalla Provincia Autonoma di Trento e rivolto a insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori di asilo nido nel quale è stata proposta la visione di un cortometraggio dal titolo: “Corpi bambini – sprechi d’infanzia” ricco di provocazioni ed immagini di un infanzia resa adulta anzi tempo o “sfruttata” in vari modi, che ha provocato in me una forte emozione. Ho così proposto al gruppo di lavoro del personale educativo del nido di Aldeno e Cimone di proporre alla comunità un “segno visibile” per ricordare a tutti che i bambini hanno bisogni fondamentali e dei diritti che vanno rispettati dagli adulti. Quale occasione migliore del 25° anniversario della proclamazione della Carta dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che cadeva il 20 novembre? Sono 42 gli articoli che compongono la convenzione e sono tutti trascritti in un documento visionabile nel sito dell’Unicef ( w w w. u n i c e f . i t / A l l e g a t i / Convenzione_diritti_infanzia.pdf). E’ nata così l’idea di proporre una “fiaccolata” che potesse partire dal nido ed arrivare in piazza della chiesa coinvolgendo possibilmente l’intera comunità. Ho chiesto l’appoggio al mio presidente Luigi Serafini e all’assessore del comune di Aldeno Alida Cramerotti che mi hanno subito sostenuto e aiutato nell’organizzazione dell’evento. L’idea era quella di coinvolgere tutte le istituzioni educative del territorio e le associazioni che si occupano di minori ed unirsi per portare la pro- pria presenza attiva all’interno della comunità. Abbiamo organizzato un incontro con i responsabili delle associazioni e alcuni rappresentanti delle agenzie educative e tutti hanno accolto positivamente la proposta. È stato rassicurante e coinvolgente vedere attorno allo stesso tavolo tutti i rappresentanti delle diverse realtà di volontariato insieme alle scuole ed istituzioni amministrative. Ogni momento, gesto e segno sono stati pensati per dare significato a questo evento: i genitori del nido hanno collaborato nel realiz- Scuola e dintorni Perché pensare ad una fiac- L’ ARIONE 45 La conclusione della fiaccolata e l’allestimento dell’albero dei diritti. Scuola e dintorni zare delle manine in cartoncino, segno di presenza con scritti i diritti scelti dai genitori e dei fazzoletti da portare al collo come segno di appartenenza. I genitori della scuola dell’infanzia hanno aiutato i bambini a completare le piccole lanterne che avrebbero accompagnato il loro cammino. I bambini della scuola primaria hanno realizzato delle lanterne colorate e i ragazzi delle scuole medie hanno composto degli striscioni e cartelloni che richiamavano l’importanza di questo ricordo. Le associazioni hanno attivamente collaborato nell’organizzazione della fiaccolata. Tutto questo si è potuto mettere insieme con il prezioso aiuto di Cristina Cont, responsabile della biblioteca di Aldeno che è anche stata parte attiva nella stesura della locandina che pubblicizzava questo importante appuntamento. Ed ecco che, nel pomeriggio di L’ 46 ARIONE giovedì 20 novembre, un folto gruppo di genitori è partito dall’asilo nido e dalla scuola dell’infanzia, preceduto dalle fiaccole degli alpini, dalla sorveglianza dei Carabinieri in congedo, da alcuni rappresentanti della banda giovanile e da insegnanti ed educatrici che tenevano in mano 4 gruppi di palloncini con i colori rappresentanti i 5 continenti (giallo per l’Asia, verde per l’Europa, rosso per l’America, azzurro per l’Oceania e nero per l’Africa), dirigendosi verso la piazza, passando per via 25 Aprile, via Florida e via Filzi, “raccogliendo” i partecipanti delle diverse agenzie educative e delle associazioni partecipanti. Quando siamo arrivati in piazza, ogni scuola ha potuto appendere, con l’aiuto dei pompieri, i suoi prodotti grafici (disegni, scritte, piccoli simboli) su un albero portato dalla fioreria Maistri che è diventato simbolo di quest’appun- tamento. Accompagnava il momento della manifestazione un video ricco d’immagini, anche forse alcune impattanti, ma necessarie per fermare l’attenzione e ricordare l’infanzia e la necessità di riflettere e pensare ai suoi bisogni essenziali. Pro Loco, circolo Noi e Sat hanno collaborato nell’offrire un caldo ristoro e, per completare questo momento, sono stati lasciati andare al cielo i palloncini colorati e 4 lanterne volanti (una per ogni istituzione educativa), segno di speranza e di collaborazione attiva. È stato importante e molto significativo che, pensando ai bambini, si sono potute superare tutte le differenze delle diverse associazioni e delle realtà educative e si può pensare di lavorare insieme con uno scopo comune. Stampa e tv hanno dato risalto alla nostra iniziativa e siamo felici di aver dato un’immagine positiva della nostra comunità che, unendosi nelle proprie forze, può essere esempio attivo alle nuove generazioni. Volevo ringraziare tutti i partecipanti (soprattutto le famiglie e i bambini) e le diverse associazioni per l’effettiva disponibilità e collaborazione per la realizzazione di questa prima fiaccolata per i diritti dei bambini, ma soprattutto l’ente gestore della scuola dell’infanzia “Emanuele Mosna” e dell’Asilo Nido “Primo Volo” e l’Amministrazione comunale di Aldeno per aver creduto nel nostro progetto. I giovani generano energia di Paolo Bisesti I tanti progetti 2014 del Piano giovani Arcimaga su diverse tematiche: cambiamento climatico, energia, arti, musica, cooperazione, crescita culturale, riscoperta e valorizzazione del rapporto con il territorio. di prediche, i giovani hanno bisogno, da parte degli anziani, di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo. (Sandro Pertini) E di occasioni potremmo aggiungere... È proprio partendo dalla riflessione del Presidente Pertini che vogliamo raccontare l’esperienza di quest’anno del Piano Giovani Arcimaga. Il Piano operativo 2014 nasce da un intenso lavoro di ascolto del territorio, frutto delle collaborazioni tra istituzioni, gruppi informali giovanili, associazioni e le organizzazioni e realtà socio economiche che ne fanno parte. Nel nostro territorio, infatti, sono presenti numerosi soggetti che a vario titolo si occupano di giovani a cominciare dagli enti coinvolti e i poli sociali per continuare con il variegato mondo associazionistico culturale, musicale, sportivo e di promozione sociale, senza dimenticare la presenza dell’Istituto comprensivo Aldeno – Mattarello e la sempre più forte partecipazione nello sviluppo e sostegno di iniziative e progettualità legate al mondo gio- vanile delle realtà cooperative locali. Con tali soggetti il Piano giovani è in stretto e costante contatto e molti di loro sono rappresentati all’interno del Tavolo stesso. Fare rete sul territorio diventa quindi fondamentale per offrire una panoramica delle iniziative che sono proposte con e per i giovani, in modo da rinforzare e “connettere” i vari interventi. Da questo intenso lavoro di analisi e preparazione, che getta le sue basi nelle ceneri delle esperienze degli anni passati e che trova pratica traduzione nelle progettualità promosse da associazioni giovanili, gruppi informali, realtà associative e istituzioni, ri -nasce, anno dopo anno come una moderna Araba fenice, Arcimaga. Tanti gli ingredienti che danno sapore al nostro piano. Innanzitutto la presentazione di progetti dal basso, coinvolgendo realtà giovanili consolidate e gruppi informali. Questa scelta trae spunto dalla precisa volontà di insistere su un “lavoro di rete” nella convinzione che Arcimaga possa essere un ponte tra le diverse realtà territo- I partecipanti al progetto City nella sede della Commissione Europea. L’ ARIONE 47 Scuola e dintorni I giovani non hanno bisogno I ragazzi nell’Ufficio Europeo della Lotta Antifrode (OLAF). Scuola e dintorni riali, offrendo ai singoli progetti e contestualmente agli attori a vario titolo coinvolti, occasioni di crescita. Abbiamo cercato di premiare l’originalità e l’innovazione delle presentazioni, evidenziando una volontà di investire in progettualità in grado di trasmettere nuove competenze e idee. Anche la persistenza di una sostanziale diversità tra esigenze e attese dei giovani delle differenti realtà del territorio è un ingrediente essenziale del nostro piano. Quest’aspetto se da un lato contribuisce a rendere più difficile il compito di far risaltare e intercettare le diverse esigenze emergenti dal contesto locale dall’altro ci permette di dare una connotazione territoriale e diversificata alle nostre azioni. Tanti sapori diversi legati da una linea comune concertante la necessità del mondo adulto di individuare gli strumenti idonei a migliorare il rapporto e il confronto con il mondo giovanile, con L’ 48 ARIONE l’obiettivo di continuare a essere occasione di co-progettazione e co–partecipazione, nell’ottica di una comune responsabilità nelle politiche giovanili delle nostre comunità. Nelle proposte di quest’anno abbiamo potuto trovare una particolare attenzione per tematiche legate al cambiamento climatico ed all’energia, alle arti e la musica, alla cooperazione e crescita culturale, alla riscoperta e valorizzazione del rapporto con il territorio. “Mettere le mani in pasta” è stata la caratteristica principale del progetto Formai.com, che ha permesso a venti ragazzi delle comunità di Cimone e Garniga Terme di vivere un’iniziativa dalla connotazione esplorativa ed esperienziale, provando a cimentarsi nella lavorazione (il latte, la panificazione, corso fotografico e video) per poi proporsi come attori della promozione locale. Tutto questo per “sentirsi parte di un luogo, scoprendolo a sé ed agli altri”, in primis gli altri giovani, con i quali condividere, non solo le fatiche del pendolarismo, ma anche il sapore dei luoghi e delle relazioni con coloro che in essi vivono. Con il progetto STAYaLIVE, la musica è tornata grande protagonista. Organizzato dall’Associazione giovanile Comitato Progetto Futuro, l’iniziativa si è concentrata sulla storia e la cultura della grande musica rock, vista come una lente sul mondo giovanile. Attraverso un percorso di cineforum i partecipanti hanno dato vita, appuntamento dopo appuntamento ad un’indagine sociale sul mondo, i suoi cambiamenti, le sue mode, attraverso intramontabile genere della musica rock. La sua capacità di trasmettere informazioni e messaggi di sfogo, unisce ancora generazioni e popolazioni di ogni tipo, oggi come allora. Attraverso il progetto CITY, organizzato mediante una partnership con la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, abbiamo intrapreso un percorso che si è concluso con la realizzazione di un compito di reale responsabilità nei confronti della comunità di appartenenza. Iniziato con la conoscenza dell’esperienza cooperativistica trentina e dell’evoluzione del concetto di partecipazione alla gestione del bene comune in un territorio di confine come il nostro, il percorso ha affrontato il tema della cittadinanza attiva, della partecipazione avvicinandosi alla storia del piano, la forza e le debolezze del tessuto giovanile, associazionistico, economico e amministrativo del territorio come mezzi con i quali intercettare le esigenze delle giovani generazioni, favorendo nel contempo la nascita di strategie rivolte all’orientamento e autonomia dei giovani nel percorso di transizione verso l’età adulta. Accanto a queste iniziative, tante sono state le opportunità promosse. Tra tutte non possiamo fare a meno di citare due importati progettualità che hanno coinvolto i nostri giovani negli ambiti della memoria e cittadinanza attiva e del lavoro, attraverso una piccola esperienza di lavoro estivo. Il Treno della memoria ha permesso a 19 ragazzi del nostro territorio di vivere la comune esperienza del viaggio in treno verso Cracovia e la visita ai campi di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau con l’obiettivo di unire alla tematica della conoscenza, quella della scoperta e della memoria. La seconda edizione del Progetto Summerjobs, progetto realizzato in rete con l’Ufficio politiche giovanili del Comune di Trento, il Piano giovani della Valle dei Laghi, e alcuni istituti superiori della città di Trento, ha dato la possibilità ad una decina di giovani tra i 16 e i 17 anni di svolgere uno stage retribuito della durata di due settimane presso aziende ed enti pubblici del territorio. A qualche mese dalla conclusione dell’inizia- tiva piace rilevare come la piccola ma significativa esperienza abbia contribuito a dare una risposta a quell’esigenza di autonomia emergente nei nostri giovani, cercando di porsi come occasione per iniziare un percorso di transizione verso l’età adulta. Ma Arcimaga non si ferma qui. Giunti ormai alla fine di un’intensa annata di attività, lo sguardo volge ai progetti futuri, alle occasioni e alle opportunità che sapremo creare e costruire. L’obiettivo, oggi e domani, sarà quello di continuare a essere uno spazio, utile alla costruzione di politiche giovanili territoriali delle comunità, uno strumento nelle mani dei giovani in grado di diventare stimolo per le Istituzioni e la cittadinanza contribuendo a creare occasioni di autonomia. Scuola e dintorni a processi decisionali di dimensione internazionale, con uno sguardo particolare al contesto europeo, in un anno importante per il futuro dell’Unione Europea, che ha visto l’elezione del nuovo Parlamento . Il progetto “ (Ri)generiamo energia” è stato un utile veicolo d’informazione, capace di portare all’attenzione dei giovani ragazzi coinvolti la soddisfazione nell’assumere un comportamento maggiormente responsabile in ambito ambientale. Realizzato attraverso il lavoro di un gruppo di giovani professionisti del settore e rivolto a ragazzi in età scolare, il progetto si è caratterizzato come un’esperienza di sostenibilità ambientale energetica, ma anche un momento in cui fare comunità, trasmettendo l’importanza di concetti quali la collaborazione e la cooperazione. Fare squadra, uniti e supportati gli uni dagli altri, agendo in maniera attiva e incisiva nella lotta al cambiamento climatico. Arcimaga nel corso dell’anno ha dato vita a varie azioni di promozione e informazione sulle variegate attività del Piano giovani. Crescere e sviluppare nuove competenze di comunicazione per diventare sempre più un punto di riferimento per le comunità, è stata l’idea che ha dato vita ai percorsi formativi “Pillole di grafica” veri e propri laboratori d’arte sulla comunicazione. Parallelamente si è voluto investire in strumenti d’indagine a disposizione del Tavolo del piano L’ ARIONE 49 A lezione di italiano di Ancilla Dominici Orario: dalle 8 e un quarto alle 9 e tre quarti ogni lunedì di dicembre e gennaio. Luogo: Sala Fabio Stedile della Biblioteca di Aldeno Attività: corso di lingua italiana per non italiani. In fondo a destra gli auguri di Natale in filippino ed arabo. Qui si ritrovano settimanal- Scuola e dintorni mente alcune donne, persone che più faticano a impadronirsi dell’italiano perché sono o casalinghe che giustamente comunicano in famiglia nella propria lingua d’origine o fanno pulizie nelle nostre case o sono le badanti dei nostri anziani che spesso parlano solo dialetto. Sono quindi loro le persone che hanno meno opportunità di usare la nuova lingua. A volte si vede a lezione anche qualche maschio, a volte anche una bimba piccolissima e buonissima che mi guarda (io sono l’insegnante del corso) come volesse anche lei approfittare per imparare. È un’ora e mezza di scuola, con spiegazioni ed esercizi, ma è anche un momento d’incontro e uno scambio di saperi dove anche chi insegna ha da imparare. Queste persone hanno capito bene che parlare la lingua del luogo è L’ 50 ARIONE veramente importante, lo strumento più efficace per integrarsi e stare bene dove si vive. È anche un’arma per difendersi dai luoghi comune e dai preconcetti molto diffusi nei confronti degli stranieri. Siamo spesso tentati di giudicare una persona partendo da opinioni diffuse sul gruppo sociale o lavorativo o sul popolo al quale appartiene: i nonesi sono avari, i trentini sono grandi lavoratori, le donne guidano male, gli artisti sono strambi, i bambini sono buoni, i dipendenti pubblici sono scansafatiche, i politici sono ladri, i tedeschi sono duri.... Sono convinta che sia profondamente scorretto. Le generalizzazioni portano a valutazioni errate. Persino le più ovvie, come le mamme vogliono bene ai propri figli, sono smentite dalla realtà. Penso a me stessa, per esempio. Sono italiana, italianissima anche se non sempre orgogliosa di esserlo. All’estero siamo giudicati mafiosi, ladri e inaffidabili, in compenso pensano che siamo fantasiosi, creativi, pieni di idee e bravi a cucinare. Ebbene io non sono mafiosa, non rubo e cerco di meritare la fiducia degli altri, in compenso non sono fantasiosa né creativa, non sono un vulcano di idee e non sono brava a cucinare. Se dovessi vivere in un paese per me straniero mi darebbe fastidio essere vista con pregi e difetti che non mi appartengono e non per quello che sono. Troppo spesso le persone straniere sono vittime di pregiudizi e non solo da noi. Ogni persona dovrebbe essere valutata positivamente o negativamente per quello che dice o che fa, non per il gruppo di cui fa parte. Le donne che vengono a lezione hanno ben capito che la lingua è essenziale per capire e farsi capire, per non subire preconcetti, belli o brutti che siano. So bene quanto sia difficile imparare da adulti una nuova lingua e non sono certo alcune ore che possono esaurire il lavoro, ma è pur sempre un contributo, un’occasione che chi frequenta ha voluto cogliere. Ringrazio il personale della biblioteca che organizza il corso e dà la disponibilità di un luogo per effettuarlo. Maligayang pasko at manigong bagong taon! Ajmel altehani bemonasebt almilad wa helol alseneh aljedidah. Sport per 200 ragazzi di Paolo Bisesti Tra calcio, judo, pallavolo e tamburello si conferma la natura polisportiva della Ss Aldeno. In continua crescita il settore volley, con 50 adesioni. no al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica.” Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, articolo 31, 20 novembre 1989 Promuovere lo sport, a tutti i livelli e in tutte le sue forme è, o almeno dovrebbe essere, per usare un termine molto in voga, la “mission” di ogni società sportiva. Per la nostra società sportiva lo è sicuramente. Il gioco, il divertimento, la possibilità di stare con gli altri, crescere e mettersi alla prova attraverso la pratica di una disciplina scoprendo le gioie e le difficoltà di un piccolo impegno quotidiano, sono le caratteristiche di uno sport costruito su misura di bambino. Ci piace pensare che l’attenzione a queste caratteristiche, che trova concreta applicazione nell’impegno a costruire molteplici offerte formative legate alla pratica degli sport del calcio, pallavolo, judo e tamburello, venga, sta- gione dopo stagione, premiata da una costante partecipazione, animata dal lavoro di tecnici, collaboratori e dirigenti responsabili. La volontà di continuare a rappresentare un punto di riferimento per la promozione dello sport nella nostra comunità, si riflette anche per questa stagione nell’attivazione di diverse proposte sportive, in modo particolare i corsi di scuola calcio, le iniziative legate ai settori della pallavolo, dello judo e della palla tamburello. Il nostro piccolo viaggio nel mondo della società sportiva di Aldeno inizia con la scuola calcio, settore che da sempre riveste un’importanza centrale nella programmazione della nostra attività ed ha per oggetto esclusivo la formazione, la preparazione e la gestione di giovani aspiranti calciatori. Attraverso varie tappe, secondo un percorso di crescita graduale i bambini si possono avvicinare alla disciplina del calcio, visto sempre come un gioco, un momento per stare assieme, un’occasione di maturazione prima di tutto umana. L’attuale stagione sportiva vede il nostro sodalizio, allestire, con grande impegno di risorse Foto di gruppo per i piccoli amici, pulcini ed esordienti della Società sportiva Aldeno. L’ ARIONE 51 Sport “Gli Stati parti riconosco- Giovani tamburellisti con dirigenti e allenatori. Sport umane e finanziarie, tutte le categorie giovanili, con sette squadre iscritte ai rispettivi campionati di categoria Figc e un totale di circa 100 giovani tesserati. Il percorso di formazione prende avvio con i “Piccoli Amici”, che iniziano a muovere i primi passi nel mondo del calcio, per continuare con le squadre “Pulcini” per le annate 2004, 2005, 2006 e le squadre “Esordienti” (a 11 e a 9) che vedono coinvolti i ragazzi nati nelle annate 2002 e 2003. Il settore giovanile della Società Sportiva di Aldeno continua con la squadra “Giovanissimi” che vedrà impegnati i giovani calciatori delle annate 2000 e 2001. A questi vanno aggiunti i ragazzi della categoria “Allievi” (annate 1998 e 1999) impegnati nel campionato “Elite” di categoria, incominciato l’ultimo weekend di agosto. Il nostro viaggio continua con il settore palla tamburello. Dalla scorsa stagione la Società Sportiva Aldeno è tornata a organizzare in proprio, con il sostegno e il patrocinio delle amministrazioni co- Piccoli Judoka della Societa Sportiva Aldeno con i tecnici Giuseppe Angeri e Elisa Piffer. L’ 52 ARIONE munali di Aldeno e Cimone, una proposta formativa legata al mondo del tamburello attraverso la realizzazione di corsi specifici rivolti a bambini e ragazzi delle comunità di Aldeno, Cimone e Garniga Terme. La fortunata esperienza della passata stagione ci permette di lavorare su un gruppo di circa 25 tra bambini, bambine, ragazzi e ragazze in età scolare. La volontà è di iscrivere un paio di squadre giovanili ai rispettivi campionati di categoria, e, alla luce dei buoni numeri, una squadra giovanile femminile. L’attività iniziata nel mese di ottobre si svolge prevalentemente nella palestra comunale di Cimone con tre appuntamenti settimanali, e un allenamento (lunedì pomeriggio) nella palestra di Aldeno. Altro settore storico della società sportiva è quello dello judo. Dopo un anno difficile, ha ripreso nell’autunno 2014 l’attività dello judo, lasciando intravvedere buone prospettive anche per questo settore. Nonostante le difficoltà si conferma, anche per quest’anno, l’at- La squadra under15 dell’Aldeno Volley. cinarsi e cimentarsi con il gioco della pallavolo attraverso dei corsi che si svolgono nella palestra delle scuole medie di Aldeno, in quella di Cimone, e di Ravina rispondendo a una precisa esigenza comune a molte famiglie della nostra comunità, e permettendoci di promuovere nel territorio uno sport la cui popolarità è in costante aumento. Fare tutto ciò significa permettere a 200 tra bambini e ragazzi dai 5 ai 18 anni, la pratica del gioco del calcio, della pallavolo, dello judo e del tamburello, attraverso un impegno che vede coinvolto, a vario titolo in tutto l’arco della settimana, un importante staff tecnico supportato da dirigenti e collaboratori e coordinato dai responsabili dei vari settori giovanili. Nella consapevolezza che il nostro impegno debba strutturarsi sempre più come valida risposta ad esigenze formative ed educative in ambito sportivo, al servizio della nostra comunità, non possia- mo fare a meno di evidenziare come questo impegno, per la promozione di uno sport che prima di tutto è occasione di coesione sociale, comporti un difficile lavoro di programmazione e di coinvolgimento delle amministrazioni e delle realtà scolastiche, produttive ed economiche del nostro territorio, con un notevole impegno organizzativo e finanziario. Obiettivo essenziale, oggi come ieri, deve essere la crescita dei nostri ragazzi, per formare non solo dei buoni atleti ma soprattutto persone corrette, leali e responsabili, capaci di riconoscere oltre alle regole del campo di gioco anche quelle poste dalla società in cui si vive. Al termine di questo breve viaggio nel mondo dello sport targato società sportiva possiamo tranquillamente dire che, per chi vuole mettersi in gioco, per chi semplicemente, con curiosità, scoprire un nuovo sport, divertirsi, crescere ed essere protagonista… con noi le occasioni non mancano! L’ ARIONE 53 Sport tivazione dei corsi di judo e difesa personale rivolti ai più giovani. Questa disciplina che negli anni scorsi era riuscita a conquistare una buona fetta di appassionati, ha sofferto recentemente di un netto calo nei numeri dei partecipanti. La nuova proposta, in continuità con il meritevole lavoro svolto negli anni dal settore, è riuscita a coinvolgere circa 20 giovani partecipanti, interpretando al meglio le esigenze emerse nelle nostre comunità. Ricordiamo che anche quest’attività ha avuto inizio nel mese di ottobre e si svolge interamente nella palestra di Aldeno. Il nostro viaggio si conclude con l’importante esperienza di “Aldeno Volley”, un’assoluta garanzia nel settore della pallavolo. Alla luce degli ottimi risultati conseguiti gli anni scorsi, in termini di partecipazione e crescita sportiva, Aldeno Volley torna ad organizzare una proposta formativa legata al mondo della pallavolo attraverso la realizzazione di corsi di mini volley e volley under 18. Affianco al corso di minivolley, che vede la partecipazione insieme a tante bambine delle nostre comunità, di un agguerrito gruppo di maschietti, con l’adesione di circa 50 tra bambine e bambini, ragazze e ragazzi, sarà attivo anche quest’anno un settore giovanile con squadre under 13, under 14, under 15 e under 16 che parteciperanno ai rispettivi campionati di categoria. L’obiettivo resta quello di continuare ad offrire a tutti loro la possibilità di avvi- Ginnaste agli italiani di Pesaro di Lisa Paternuosto Allieva ed insegnante parlano di una stagione di soddisfazioni tra ginnastica artistica, danza creativa e ginnastica acrobatica. È iniziata la nuova stagione di ginnastica artistica 2014/2015 e siamo cariche di energia per affrontare un nuovo anno! Quello scorso lo abbiamo concluso con il saggio intitolato “I giullari di Dio” la cui preparazione ci ha impegnato per diverse settimane, ricompensandoci però con la presenza in palestra di un numeroso pubblico che ha apprezzato le nostre coreografie e la musica dal vivo. A fine giugno, dopo le fatiche del saggio, Jasmine Manica, Giulia De Filippo ed io siamo partite alla volta di Pesaro per partecipare ai Campionati nazionali di gin- nastica artistica, naturalmente accompagnate dalla nostra insegnante Sheila Mosna. È sempre bello ed emozionante trovarsi in mezzo a centinaia di atlete arrivate da tutta Italia per gareggiare sì, ma soprattutto per praticare lo sport che amano e per cui si sacrificano tutto l’anno. Abbiamo messo tutte le nostre forze ed energie per rappresentare al meglio il nostro paese di Aldeno in una manifestazione così importante. Siamo rimaste soddisfatte dell’esperienza sportiva e umana che abbiamo vissuto e anche dei risul- tati ottenuti da ognuna di noi. Il nostro ultimo impegno dell’anno è stato quello di preparare un’esibizione da presentare durante lo spettacolo di Natale, organizzato dal Circolo Anziani, per il 19 dicembre, tenutosi nel teatro comunale di Aldeno, sperando di aver contribuito ad allietare la serata dei nonni e di tutti quelli che sono intervenuti alla manifestazione. Ricordiamo che le iscrizioni ai corsi di ginnastica artistica, danza creativa e ginnastica acrobatica sono sempre aperte! Se volete venire a sperimentare o ritornare a praticare questa fantastica disciplina contattate direttamente il nostro Responsabile Tecnico, Istruttore Nazionale FGI Sheila Mosna (347/4480339). Sport di Sheila Mosna Da sx: Lisa Paternuosto, Giulia Di Filippo, Jasmine Manica e Sheila Mosna (Campionati Nazionali Pesaro 2014). L’ 54 ARIONE Per dovere di cronaca va aggiunto che Lisa, alle Fasi Nazionali GPT 1° livello della Federazione Ginnastica D’Italia, nell’ambito della manifestazione “Ginnastica in Festa - Pesaro 2014” si è classificata 49esima nella specialità del mini-trampolino elastico, a soli due decimi dalla prima, per- Da sx: Lisa e Sofia Paternuoso, Giulia Di Filippo, Jasmine Manica le ginnaste agoniste che hanno partecipato alla gara regionale gpt 1° livello, artistica femminile. pagno giovani ginnaste/i a manifestazioni, nazionali e internazionali, avventure ne abbiamo fatte tante e di diversi tipi, ma le trasferte sono sempre state foriere di forti emozioni e di grandi insegnamenti. Quando torniamo al paesello, anche solo dopo pochi giorni, le riscopro più mature, più indipendenti, più responsabili e consapevoli dei loro limiti, ma anche dei loro talenti. Sport chè il livello era molto alto e c’erano tantissimi parimerito. Lo stesso vale per Jasmine Manica, che era alla sua seconda esperienza in una competizione nazionale, si è difesa molto bene, in particolare nella specialità del corpo libero, arrivando a metà classifica, su oltre 180 partecipanti, ma solo a pochi decimi dalle prime classificate (perchè anche qui erano anche in dieci o più a parimerito). L’esperienza dei meeting nazionali è sempre emozionante per le ginnaste, è un’esperienza di crescita sportiva e soprattutto umana e la sensazione è un po’ quella di “tornare a casa”, alla casa della ginnastica, dove trovi tutti quelli che, come te, sono accomunati dall’amore per questa fantastica disciplina. È dal 1996 che accom- Saggio 2014. L’ ARIONE 55 Vigili, dal 1858 con altruismo di Daniele Vettori I Vigili del fuoco di Aldeno ricostruiscono il loro passato e sono alla ricerca delle origini, cercando di capire la vera data di fondazione. Un impegno civico che non si fermò nemmeno durante la Prima guerra mondiale, quando cinque ragazze portarono avanti il corpo assieme ad Achille Lucianer. Fin dai tempi più remoti le Associazioni popolazioni del Trentino hanno sentito il bisogno di difendersi e auto tutelarsi dalle calamita che allora come oggi si verificavano, di particolare frequenza e violenza erano gli incendi e le alluvioni. Per quanto riguarda la regolamentazione per la prevenzione degli incendi le prime norme risalgono al 1300-1400 sotto forma di statuti o di carte di regola. In quel tempo era il “Saltaro”, figura che spesso abbiamo sentito nominare nelle manifestazioni del Comun Comunale che doveva vigilare per sventare rapidamente possibili incendi sia civili che boschivi , oltre a svolgere le sue funzioni di messo comunale e guardia forestale. Ma questi statuti oltre a stabilire chi era addetto al controllo, per tradizione e necessità impegnavano moralmente ogni abitante all’aiuto reciproco in caso di calamità! Negli secoli si susseguirono poi svariate figure addette alla sorveglianza e all’estinzione degli incendi come il “Portatore” o in seguito il “Sovrastante del Fuoco”, fino ad I pompieri di Aldeno in una foto di gruppo di inizio 1900. L’ 56 ARIONE arrivare poi al 1787 anno in cui viene emesso il “Regolamento generale per gli incendi da osservarsi nella città capitale d’Innsbruck e nelle altre città e borghi del Tirolo. Sarà questo regolamento che nella seconda metà del 1800 porterà in tutto l’Impero Austroungarico alla nascita dei “Civici pompieri zappatori”. Venendo a noi, in base ai documenti dell’epoca che abbiamo pare che il Comune di Aldeno già dal 1851 fosse dotato di attrezzatura antincendio e troviamo in seguito un contratto datato 1856 dell’allora Capo Comune Leopoldo Mosna tramite il quale viene ordinata la costruzione di una pompa idraulica al signor Martino Feichter di Campo Tures in val Pusteria. E invece del 14 luglio 1858 la delibera con la quale il comune nomina Francesco Schir deputato in materia d’incendi e pompieri. Il suo compito era di comandare ad intervenire i pompieri, far eseguire loro 6 volte l’anno la prova delle macchine idrauliche e proporre al municipio le misure opportune per evitare il pericolo d’incendio. Veniva poi elencata l’attrezzatura in possesso al comune come segue: - 1 grande macchina idraulica - 1 piccola spostabile - 10 manichette - 2 scaloni con uncini - 2 ramponi - 3 mannaie - 1 lanterna In seguito nella stessa delibera Domenico Micheletti (falegname) e Stefano Cimadom (muratore) vengono nominati pompieri. Loro stringono un vero e proprio contratto con il Comune, nel quale si impegnano in caso di incendio, sia di giorno che di notte, a maneggiare le macchine idrauliche del Comune anche se ce ne fosse bisogno in altri comuni. Non sappiamo se questo fu proprio l’atto di fondazione del corpo e per questo stiamo cercando di trovare altri documenti per ricostruirne l’esatta nascita e storia ma siamo certi che anche ad Aldeno come in tanti altri comuni allora come oggi ci sono delle persone che con grande senso civico diciottenni Fortunata Bampi, Luigia Maule, Silvia Piffer, Maria Perini e Maria Scandella. Da ricordare poi il furioso incendio che distrusse casa Maestranzi nel 1932, successivamente gli incendi nel 1950 delle abitazioni delle famiglie Larentis Larcher e nel 1956 le abitazioni delle famiglie Bottura Dallago. Gli anni successivi, il 1960, il 1965 ed in particolar modo il 1966 sono ricordati per le alluvioni che colpirono tutta la nostra provincia. Molti altri furono gli interventi più o meno gravi fino ad arrivare ai giorni nostri. Oggi sono 24 i componenti del corpo guidati da Rudy Cimadom con tutt’altri mezzi e dotazioni e quindi molto più avvantaggiati di un tempo, ma con la stessa dedizione e passione che oltre 150 anni fa i nostri predecessori mettevano nel difendere e tenere sicura la loro e nostra comunità. I vigili domano l’incendio del 6 marzo 2014, in Piazza della Torre. L’ ARIONE 57 Associazioni Osvaldo Endrighi. e altruismo si mettono a disposizione della comunità sia per i più semplici servizi che per i più tragici eventi. Da quei giorni ad oggi parecchi furono gli eventi che colpirono la comunità, un triste ricordo per il corpo fu l’alluvione del 1900 dove i pompieri allora comandati da Augusto Coser furono impegnati a cercare di arginare il torrente Arione, durante lo scarico di legname in località Albere un grosso legno colpì il vigile Osvaldo Endrighi ferendolo mortalmente. Lo spirito altruista nel nostro Comune non mancò anche durante il periodo della Prima guerra mondiale, il corpo rimase quasi completamente sguarnito a causa della chiamata alle armi. Il comandante di allora Achille Lucianer, esonerato dalla leva militare, si trovò ben 5 giovani donne come sue sottoposte. Erano le poco più che Divertimento e comicità a teatro di Lara Coser Mario Cagol, Andrea Castelli, “I Sarcaioli” dell’Alto Garda, la “Gustavo Modena” di Mori e infine la Filodrammatica dell’Associazione Teatro e Spettacolo di Aldeno nella stagione 2014-2015. Appuntamenti anche per le scuole e prosegue anche nell’”era digitale”, complessa per le sale locali, la stagione cinematografica. Si è aperta il 22 novembre con Associazioni Mario Cagol e la Banda sociale di Aldeno la stagione teatrale 2014/ 2015 frutto, da anni, della collaborazione tra l’amministrazione comunale e l’Associazione Teatro e Spettacolo. Note salienti della manifestazione saranno comicità, divertimento e dinamicità, in un cartellone dedicato anche a spez- zoni di vita locale e paesana capaci di far rivivere i tempi passati e nel contempo divertire lo spettatore. Ritornando allo specifico la “stagione” è stata inaugurata dall’amatissimo Mario Cagol e dalla Banda sociale di Aldeno che si è dovuta esibire nel teatro comunale molestata dal continuo fracasso La Banda Sociale di Aldeno sul palco con Mario Cagol. L’ 58 ARIONE generato da un gruppo di operai burloni con un bizzarro capo squadra impersonato dallo stesso Cagol. Le sferzanti battute, condite con dialoghi di inedita ed esilarante comicità, cui la banda ha affiancato apprezzati intermezzi musicali, hanno dato vita ad uno spettacolo di cabaret e musica unico nel suo genere e molto apprezzato dal Andrea Castelli, in cartellone con il suo ultimo lavoro “Libere storie”. Anche in quest’opera, pur spaziando e narrando da par suo, come ormai fa da anni su palcoscenici trentini e non, Castelli amalgama profondità di pensiero e giusta ironia in un mix vincente creato ad arte per rubare al pubblico una risata, ma quella intelligente, che fa riflettere, e rende, allo stesso tempo, la vita meno pesante pur senza paura di colpir nel segno al momento giusto. A seguire, sabato 7 marzo, la Compagnia teatrale “I Sarcaioli” dell’Alto Garda propone lo spettacolo di Alberto Maria Betta “Per no nar en malora”. La compagnia nasce nel 1991 per volontà di alcuni appassionati e da allora cre- sce e si fa apprezzare in ambito teatrale Trentino. Innumerevoli i lavori portati in scena. Quella che proporranno ad Aldeno è una commedia intrigante e divertente. «Baldo, ormai vecchio e stanco, ha una grande preoccupazione: quella di evitare la chiusura dell’agenzia viaggi che lui ha fondato e fatto crescere e in cui ha profuso le energie di un’intera vita. Vorrebbe che l’agenzia continuasse l’attività anche dopo la sua morte. Per disparate cause gli unici dipendenti rimasti sono il nipote Teo e Nina la direttrice tuttofare. Ma ora anche Nina vuole abbandonare e andare in pensione, e l’amato e imbranato nipote non L’ ARIONE 59 Associazioni numeroso pubblico. Il 24 gennaio sarà la volta della Compagnia Gustavo Modena di Mori con “L’Operetta nostra di Castelbarco”, una rappresentazione in forma di recital, scritta circa 50 anni fa dal nostro concittadino don Valerio Bottura, con musiche di Enrico Less e la collaborazione di vari artisti. Lo spettacolo narra la triste storia d’amore tra Nostra, figlia del barone Nicolò di GrestaCastelbarco e il giovane barone Madruzzo. Rapporto ostacolato dalla famiglia di lei nemica dei Madruzzo, principi di Trento, e causa della lite per il possesso dei Quattro Vicariati. Il 21 febbraio ritorna ad Aldeno il noto autore ed attore trentino Andrea Castelli con “Libere storie”. Come lui stesso afferma «lo spettacolo è un pacato ritorno alla parola, attraverso le storie. Semplici o complicate che siano, esse raccontano le esperienze che costituiscono il bagaglio personale, il vissuto , di una persona. Che si voglia o no contengono sempre un avviso ai navigatori i quali, prima o poi, ma sempre prima che sia troppo tardi, dovrebbero trovare indicazioni per il viaggio». Sarà un monologo basato sul racconto di situazioni divertenti, che hanno però lasciato in lui un forte segno. Più che uno spettacolo una lunga chiacchierata e «forse nel ritrovarsi a rivivere casi della vita, avventure, gesta e peripezie si può imbattersi in un minimo comune denominatore che ci fa tornare a casa un po’ più sollevati». Associazioni sarà di certo in grado di proseguire l’attività». Che fare? Lo scopriremo …. Successiva tappa in cartellone, sabato 18 aprile, è l’appuntamento con la Filodrammatica dell’Associazione Teatro e Spettacolo di Aldeno che, sotto la regia di Mauro Bandera, presenterà “Pautasso Antonio esperto di matrimonio”. È la più nota commedia portata alla ribalta dal grande attore italiano del Novecento Erminio Macario, noto semplicemente come Macario, che veste i panni del modesto avvocato di provincia Antonio Pautasso, un classico “travet” delle aule giudiziarie, che conduce una vita estremamente monotona in compagnia della sua governante Teresa, molto “bella dentro”, innamorata da sempre di lui, ma mai corrisposta. La quotidianità verrà stravolta dall’arrivo di una lontana parente di Pautasso che, suo malgrado, coinvolto dal fascino della nuova arrivata (Margherita) e tra mille peripezie non mancherà di dimostrare, a modo suo, d’ esser un esperto di matrimoni, riuscendo a risolvere i problemi sentimentali, e non, di parecchie persone. Lo spettacolo appartiene al genere della commedia brillante, degli equivoci costruita su di un intreccio ricco di situazioni comiche e di esilaranti colpi di scena. Tutti gli spettacoli meritano di essere visti, vuoi per la loro intensità o per la loro energia, apprezzati in chiave comica ovvero per l‘innata capacità di coinvolgere ed emozionare il pubblico. Non mancheranno gli appuntamenti dedicati alle scuole. L’Uovo Teatro stabile di innovazione Onlus e La Baracca porteranno in scena due spettacoli fuori abbonamento proposti in orario scolastico ai bambini delle materne ed elementari. Entrambi gli spettacoli trattano tematiche importanti quali la storia di un’amicizia scaturita dalla condivisione e dalla solidarietà e l’attenzione che devono ricevere i fanciulli dai grandi con diritto ad un mondo dove poter vivere con gioia la propria avventura. La scomparsa a fine 2013 delle famose “pizze-pellicole”, i costi proibitivi per un possibile adeguamento della sala cinematografica La filodrammatica di Aldeno, in scena con la commedia “Pautasso Antonio esperto di matrimonio”. L’ 60 ARIONE alla tecnologia digitale o l’alternativa di un dvd blu-ray con oneri altrettanto impegnativi ci ha costretto a parecchie riflessioni e sacrifici ma ciò nonostante siamo riusciti a far partire ugualmente la stagione cinematografica autunnale grazie alla possibilità offertaci dal Coordinamento Teatrale Trentino di noleggiare a costi ridotti l’attrezzatura. Mi sono voluta ritagliare lo spazio finale per i ringraziamenti. E’ stata davvero una bella esperienza quella che ho portato avanti in questi anni da presidente dell’Associazione Teatro e Spettacolo. Grazie anche alla collaborazione che ho avuto dall’amministrazione comunale in particolare dall’Assessore alla Cultura e dai miei collaboratori dell’associazione. Un sentito ringraziamento lo rivolgo pure a tutti i volontari delle varie associazioni, e non, che in questi anni mi hanno sempre affiancata con generosità ed altruismo in ogni manifestazione proposta, in particolare “Mondo Merlot” e “Calici di stelle”. Sono fermamente convinta che eventi come questi, senza la loro fattiva ed appassionata partecipazione non potrebbero esistere. Augurando a tutti un Buon Natale e un Sereno 2015, dedico a voi e a me stessa questa affermazione «Il volontariato è una scelta di persone libere che decidono di fare e di attivarsi non solo per rispondere ai bisogni, ma per responsabilità personale. Enrico Giovannini, ex ministro del Lavoro». Ordine della Torre trionfa a Leno di Silvia Andreatta Il successo del gruppo di Aldeno nella rievocazione storica “All’ombra dell’abbazia” e la giornata medievale svolta in paese il 25 ottobre. Brescia Finalmente ritorna la rievocazione storica “All’ombra dell’abbazia”, una delle manifestazioni medievali più grandi e frequentate del nord Italia e l’Ordine della Torre risponde alla chiamata. Si parte sabato mattina, di buonora, per preparare l’accampamento nella splendida cornice offerta dalla tenuta Villa Badia. I gruppi sono tanti, il tempo perfetto e il caldo beneaugurante. La manifestazione è interamente dedicata alla rievocazione della vita e delle attività del 1200, il tutto suffragato dalla massima serietà e fedeltà storica. Il campo è aperto a tutti coloro che, appassionati, hanno voglia di conoscere la giornata-tipo di un’epoca remota. Tutto è pronto: le tende montate, le spade esposte, le armature e le vesti indossate, i calici pieni e le braci accese. Mancherebbe solo un porcellino allo spiedo... Chissà che a questo non si possa rimediare, si perché c’è un premio da aggiudicarsi. Un trofeo verrà assegnato alla miglior compagnia, e il nostro capitano lo sa bene, e vuole la fama per l’Ordine, tant’è che subito mette le cose in chiaro: “Vardé putèi, no digo primi, ma gnanca ultimi!”. I compiti sono subito assegnati alla perfezione: i mastri cuochi controllano attentamente le carni al fuoco, le dame accolgono i visita- Associazioni 27 e 28 settembre - Leno, L’ ARIONE 61 Un momento della giornata medievale del 25 ottobre al Parco Albere. Associazioni tori ed insegnano i giochi storici ai bambini, i cavalieri mostrano le armi da guerra ed illustrano l’arte della spada, i pazienti artigiani realizzano a mano le cotte in ferro per le armature. E giunge così anche l’ora del torneo in armi: tra il tiro dell’ascia, il lancio della bora ed il tiro con l’arco, i nostri uomini, Johan de la Rustega (Giovanni Bisesti), Ulrich aus Welschtirol (Mauro Zancanella) e la Belva Mochena (Vichingo Zancanella) eccellono nelle rispettive discipline. Il punteggio della competizione, sommato al voto che la competente giuria (costituita da uno storico, un giornalista ed uno stilista), incoronano l’Ordine della Torre come miglior gruppo. La stanchezza è tanta, ma è mag- L’ 62 ARIONE giore la soddisfazione per il bel lavoro svolto, premiato con un suino-da-25-chili. 25 ottobre – Aldeno, Trento Prima edizione della “Giornata Medievale”. L’obiettivo che ci siamo posti è di divulgazione culturale partendo dal lavoro di ricerca storica che portiamo avanti da anni. Abbiamo focalizzato la nostra attenzione sulle scuole medie di Aldeno e Mattarello e siamo riusciti, attraverso la collaborazione con la professoressa Armenante e l’assessore alla cultura Alida Cramerotti, a portare gli studenti nel medioevo. Un viaggio nel tempo che ha permesso ai ragazzi di toccare con mano la “Storia” che so- litamente sono abituati a leggere su un libro. Un percorso didattico che spazia dalla vita civile a quella militare con specifici approfondimenti sui mestieri dell’epoca. A conclusione della giornata e a conclusione di questa stagione rievocativa i soci si sono poi deliziati con il premio conquistato faticosamente nella competizione lenese. Per questo 2014 le battaglie sono terminate. Si aprirà a gennaio l’arruolamento per la stagione 2015. Appassionati di storia le porte sono aperte! Gli scudi e le lance ti attendono, ti riserveremo un posto fra i ranghi e nella prossima carica potrai assaporare l’adrenalina dello scontro! Nasce il Circolo di Cecilia Schir pensionati e anziani di Aldeno Avviato il tesseramento al nuovo circolo, nato dopo l’assemblea degli anziani e pensionati di Aldeno tenutasi il 26 agosto. investono, sempre più rapidamente, la nostra società, anche una realtà consolidata come il Centro Pensionati ed Anziani del Comune di Aldeno ha ritenuto opportuno, dopo 35 anni di intenso e soddisfacente impegno, interrogarsi su come i suoi servizi andassero ripensati e riadattati ad un nuovo contesto sociale ed economico, caratterizzato sempre più da fenomeni quali la fluidità e la precarietà. Per tentare di costruire insieme risposte adeguate alle nuove sfide che attendono anche i pensionati e gli anziani della nostra comunità, il Centro, in collaborazione con l’amministrazione comunale, ha avviato un lungo percorso di lavoro, finalizzato ad Il direttivo del nuovo Circolo Pensionati e Anziani di Aldeno. individuare, in maniera condivisa, una nuova formula organizzativa ed una nuova declinazione delle linee guida che dovranno portare ad immaginare come porsi, in maniera rinnovata, all’interno del contesto di vita, sociale ed economico, che ci circonda. Si è giunti così alla convocazione di un’assemblea generale di tutti i pensionati ed anziani presenti sull’intero territorio comunale, che si è tenuta il 26 agosto scorso nel teatro di Aldeno. Si è trattato di un partecipatissimo evento, allietato dai canti dei bambini delle scuole elementari, coordinati dalla maestra L’ ARIONE 63 Associazioni Di fronte ai cambiamenti che Raffaella Peterlini. Teresa Larentis ed appositamente preparati dalla sapiente guida di Monica Zeni. In questa occasione, dopo gli interventi del Sindaco e dell’Assessora alle attività sociali del nostro paese, l’assemblea ha rinnovato il Consiglio direttivo del centro. Sono risultati eletti: Cecilia Schir, presidente, Bisesti Sandro, vicepresidente, Emiliana Coser, segretaria, Anna Aubry, rando, in primo luogo, l’adesione all’Associazione ANCeSCAO, l’Associazione nazionale che raggruppa i Centri Sociali ed i Comitati Anziani d’Italia, trasformando la propria denominazione in “Circolo Pensionati ed Anziani di Aldeno” e prevedendo uno specifico tesseramento annuale, che prenderà avvio verso la metà del mese di dicembre 2014. Associazioni Un buon caffè nella sede di via Damiano Chiesa. Don Valerio con la Presidente del Circolo, Cecilia Schir. L’ 64 ARIONE Sandra Benvenuti, Fabio Comper, Gina Brunelli, Gianfranco Ziglio, Giuliana Coser, Silvia Dallago, Nino Scandella, Marcello Enderle, Claudia Frizzera, Riccardo Giuliani, Riccardo Comper ed Annamaria Giovannini, in qualità di consiglieri con diversificati incarichi associativi. Successivamente il Consiglio direttivo ha celermente iniziato il suo percorso di attività, delibe- Il riconoscimento ad un pilastro del vecchio Centro Anziani, Raffaella Peterlini. Avis fa formazione sui rischi di Giulia Coser L’Avis ha lo scopo di promuovere la donazione di sangue periodica, volontaria, anonima e non remunerata e deve essere considerata come un valore sociale, solidale e umanitario. Nonostante il momento di crisi non solo economica ma anche sociale, nel quale spesso vengono a mancare aiuto reciproco e rispetto alla persona, nella nostra Provincia si è riusciti a soddisfare il fabbisogno trasfusionale. Per quanto riguarda la nostraAvis comunale ad oggi conta 241 soci di cui 15 nuovi donatori e 13 in attesa di ottenere l’idoneità. In questa occasione ringraziamo per il loro contributo i soci che hanno dovuto rinunciare per motivi di salute o di età a donare il sangue. In merito alle donazioni la nostra associazione ha raggiunto le 279, mantenendo un buon livello di crescita. Il direttivo ha cercato di sensibilizzare la comunità sul tema delle donazioni di sangue attraverso la presenza del nostro gazebo, durante le varie iniziative che si sono svolte nei tre comuni. Nel mese di giugno abbiamo organizzato la gita sociale con la partecipazione di 58 persone, tra soci e simpatizzanti, con meta la diga del Vajont e visita al Museo di Erto, dove attraverso numerose documentazioni viene ricostruita la tragedia che colpì la vallata. Molto interessante il racconto fatto in prima persona dalla guida che ci ha accompagnati. Durante la gita però non sono mancati i momenti conviviali e di aggregazione nonostante la diversità di età dei partecipanti. In novembre come ormai consuetudine si è svolta la tradizionale castagnata aperta a tutti, che ha riscosso un crescente e notevole successo, grazie anche alla collaborazione della Sat di Aldeno che ci ha fornito il forno delle caldarroste, e un particolare grazie va ad Ugo e Ennio per l’aiuto offerto e a Don Renato per averci concesso l’utilizzo delle sale della canonica. Nel mese di gennaio verrà organizzata una serata informativa sulla prevenzione dei rischi in ambiente domestico. Durante questo incontro verranno approfonditi alcuni rischi particolari come l’incendio, il rischio chimico e tante altre pratiche comuni che possono provocare infortuni o malattie. Tutti i giorni siamo esposti a dei rischi che non conosciamo: conoscere, valutare e prevenire ci aiuta a vivere meglio. Anche questa iniziativa sarà aperta non solo ai soci ma a tutta la comunità proprio per sensibilizzare le persone e soprattutto i giovani, non solo sul tema delle donazioni, ma anche sull’importanza dei rapporti umani, della solidarietà e a condividere il significato dell’appartenere ad una associazione. Il direttivo del Avis comunale di Aldeno, Cimone e Garniga Terme augura un Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutta la comunità. Gita sociale alla diga del Vajont per il gruppo AVIS di Aldeno, Cimone e Garniga. L’ ARIONE 65 Associazioni Accanto alle donazioni e all’attività associativa Avis organizzerà a gennaio una serata sulla prevenzione dei rischi domestici. La Banda fa 90 più uno di Giordana Forti Nel 91esimo anno di vita la Banda sociale di Aldeno, da luglio, ha proposto ben 11 concerti. E aspetta tutti il 25 dicembre in teatro per il tradizionale Concerto di Natale. Prossimi alla fine dell’anno è Associazioni tempo di bilanci e come sempre anche questo è stato per la Banda sociale di Aldeno un anno molto impegnativo e ricco di eventi. Una gran parte è già stata elencata nel precedente numero dell’Arione, ma ancora molte iniziative meritano di essere raccontate prima dell’inizio del 2015. Iniziamo con una novità tra le attività della Banda, come già accennato, in collaborazione con la sezione Sat di Aldeno il 13 luglio scorso la Banda si è “arrampicata”, strumenti in spalla, fino al rifugio Denza ai piedi della Presanella. La musica della Banda ha accompagnato la messa per commemorare il centenario dall’inizio della Grande Guerra ed eseguito un concerto per ricordare i 150 anni dalla prima scalata della parete nord della Presanella. Non sono mancati gli interventi delle autorità tra cui i presidenti di SAT e Banda sociale di Aldeno, il Sindaco e il presidente della sezione Sat di Vermiglio. Unica macchia: il tempo, che non è stato clemente nemmeno per un’uscita così importante e ben organizzata. L’ 66 ARIONE Domenica 10 agosto, la Banda si è recata a Fondo, in val di Non, dove ha eseguito un concerto all’interno della manifestazione “Cosina nonesa en ti somasi da Fon”. Domenica 17 agosto e 14 settembre ha partecipato alla processione di Valle San Felice e Cimone. Domenica 21 settembre ha salutato, assieme a tutto il paese, il parroco don Daniele Morandini. La domenica successiva, 28 settembre, si è trasferita in provincia di Modena e precisamente a Concordia sulla Secchia, su invito della Filarmonica G. Diazzi, per un concerto in onore dell’AVIS locale. Grazie al rientro tempestivo, la Banda è riuscita ad arrivare in tempo per festeggiare (anche se all’ultimo momento) l’arrivo del nuovo parroco don Renato Tamanini. Domenica 2 novembre ha partecipato alla commemorazione dei caduti, suonando il “Signore delle La Banda di Aldeno al rifugio Denza, ai piedi della Presanella. cime” assieme al coro Tre Cime di Cimone. Sabato 15 novembre è stata presente a Trento per l’inaugurazione di piazza Dante. Sabato 22 novembre ha aperto la Stagione di Prosa 2014/2015 di Aldeno con uno spettacolo di cabaret e musica con la partecipazione di Mario Cagol dal titolo “Una serata più o meno musicale”. Spettacolo già eseguito in occasione del 90esimo anniversario della Banda ma riproposto con qualche piccola modifica. Il giorno seguente, domenica 23 novembre, assieme ai cori parrocchiali, ha allietato con le proprie note la messa per Santa Cecilia, patrona della musica, di strumentisti e cantanti. Domenica 30 novembre ha accompagnato il corteo di turisti ai mercatini di Natale dalla stazione dei treni a piazza Duomo. Ed infine, come iniziativa conclusiva dell’anno, la Banda vi aspetta numerosi per il consueto Concerto di Natale che si terrà in Teatro giovedì 25 dicembre. Con l’occasione ci scambieremo gli auguri di Natale in un’atmosfera di musica e festa. Ridurre le emissioni del 20% di Alessandro Bridi L’obiettivo entro il 2020 indicato dal Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile. Anche ad Aldeno si dovrà ridurre l’emissione di anidride carbonica. ne, è stato adottato dal Consiglio Comunale il PAES, Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, del Comune di Aldeno. Una discussione interessante e approfondita, tenuta dai tecnici dott.urb. Gianluca Pesce e dott.ssa urb. Anna Viganò, ha presentato il Piano presso la sala del Consiglio il 28 luglio 2014, dove è stato approvato all’unanimità dai consiglieri presenti. Apprezzamenti sono stati avanzati dalle parti politiche, sia di maggioranza che di minoranza, affiancate da sottolineature rispetto ad iniziative già oggetto di discussione e proposta in sede comunale. Al piano approvato è seguita una serata di presentazione, rivolta alla cittadinanza, che si è tenuta il 2 dicembre 2014 presso l’Aula Magna delle scuole elementari. Un momento non molto partecipato ma che comunque ha raccolto entusiasmi e proposte avanzate dai presenti. Durante l’incontro il piano è stato presentato dai tecnici in tutte le sue parti, a partire da un piccolo riepilogo sui consumi energetici ed emissioni di CO2 registrate sul territorio comunale. Il PAES infatti si propone, una volta analizzata la situazione di partenza presente sull’intero territorio comunale, di ideare e implementare una serie di azioni per ridurre le emissioni di CO2 presenti di almeno il 20% entro il 2020. Questi i parametri obbligatori a cui il Comune di Aldeno ha deciso di aderire una volta firmato il Patto dei Sindaci, di cui il PAES ne è lo strumento operativo. Per quanto attiene al territorio aldenese è stato fissato come baseline (anno in cui viene redatta la fotografia dei consumi e delle emissioni e rispetto al quale calcolare la riduzione attesa al 2020) il 2008. In tale data il territorio di Aldeno presentava un totale di 9.421,35 tCO2/a pari a circa 42.477,20 MWh/a consumati. Tali consumi sono imputabili a (% sul totale): - Trasporti privati e commerciali 44,2% - Settore residenziale 43% - Settore terziario 7,8% - Patrimonio pubblico 4,1% (compresa l’illuminazione pubblica) - Trasporti pubblici 0,8% - Parco auto comunale 0,1% I dati di consumo e il corrispettivo di emissioni erano già stati oggetto di presentazione pubblica a maggio 2014, a cui era seguito un articolo dedicato su L’Arione, giornale locale. Quello che ora si aggiunge sono i passi successivi, la riduzione che ci si attende al 2020 e le azioni chiave per poterla raggiungere. In accordo con l’Amministrazione, e vista la situazione analizzata, è stato deciso di fissare l’obiettivo di riduzione al 22% al 2020, pari a 2.100 tCO2/a risparmiate. Questa scelta deriva principalmente dal fatto che molto lavoro è stato già fatto. Fissando infatti la baseline al 2008, tutte quelle iniziative sia pubbliche che private (parliamo ad esempio di attività di risparmio energetico ed efficientamento degli involucri edilizi, sostituzione delle auto private con tipologie dal minor impatto, etc.) già implementate a partire da questa data, fanno già parte del PAES, sono azioni già soddisfatte. La strada che, in maniera au- L’ ARIONE 67 Amministrazione Dopo vari mesi di lavorazio- Amministrazione tonoma, stanno percorrendo Amministrazione e privati cittadini di Aldeno, è decisamente quella giusta. Tuttavia non è sufficiente. Come si può vedere dai dati di consumo, sono due i settori sui quali è maggiormente importante agire: i trasporti privati e il settore residenziale (intendendo sia edifici che attrezzature/impianti). Due settori decisamente difficili vista l’incapacità, in parte, dell’ente pubblico ad entrare in quelle che sono delle pratiche e abitudini private. Nel primo caso, i trasporti privati, si è deciso di sviluppare due strategie differenti ma parallele. 1. Diminuire l’impatto del parco auto privato, facendo riferimento in particolare al cambio tecnologico del parco auto (gli ultimi modelli di auto consumano ed emettono di meno) che, grazie anche al supporto dell’ente pubblico impegnato in campagne di sensibilizzazione e informazione, verterà possibilmente anche verso tipi di mobilità quali l’elettrica e l’ibrida. 2. Diminuire la mole del parco circolante privato puntando da una parte sul miglioramento della dotazione di piste e percorsi per la mobilità lenta (pedonale e ciclabile) sia interni al Comune che di congiunzione esterna con i vicini territori di Trento, e contemporaneamente proponendo soluzioni di mobilità condivisa sullo stile carpooling. Questa idea deriva principalmente dai dati raccolti grazie al questionario diffuso fra i residenti, che ha portato alla luce come L’ 68 ARIONE buona parte degli spostamenti dei cittadini di Aldeno interessi le stesse località (Trento e Rovereto). Appare dunque una buona proposta quella di avviare un sistema di condivisione del mezzo privato così da spezzare il rapporto una macchina = una persona. L’Amministrazione sta quindi lavorando ad un portale web riservato ai residenti, dove accordarsi sugli spostamenti, trovare passaggi, lasciare commenti, etc. Il portale, così come il tema della mobilità condivisa, sarà oggetto di presentazione pubblica nei prossimi mesi. Per quanto attiene invece al settore residenziale, molto si è basato sui trend identificati per il territorio di Aldeno. Durante la redazione del Piano infatti è stata avviata una campagna di censimento di tutte le pratiche edilizie rilasciate dal Comune, che ha consentito l’identificazione di tutti quegli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica messi in atto negli ultimi anni. Quest’attività sta già contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo, quello che con questo piano ci si propone di fare è di spingerla ulteriormente in termini quantitativi, a fronte di una miglior informazione e supporto da parte dell’ente pubblico. Molte sono le iniziative a sostegno di queste azioni, in particolare per quanto riguarda vantaggi economici e possibilità di finanziamento. L’idea dell’Amministrazione pubblica è che attraverso una miglior informazio- ne, capace di aiutare realmente la popolazione a capire i vantaggi legati a queste attività, il numero di interventi atteso al 2020 potrà soddisfare le aspettative. Contemporaneamente l’Amministrazione pubblica si doterà, compatibilmente con i lavori di aggiornamento del PRG dovuti all’uscita del nuovo piano di comunità (Territori dell’Adige), di un nuovo sistema di regolamentazione edilizia che andrà a migliorare gli standard energetici nel caso di nuove costruzioni e di attività di ristrutturazione. Gli stessi interventi di efficientamento sono previsti per il settore terziario, anche se quest ultio presenta un impatto decisamente inferiore. Altro settore fondamentale è la produzione di energia green, sia pubblica che privata. Anche in questo caso ci si attende che il trend dimostrato negli ultimi anni nel settore residenziale di installazione di impianti di produzione da FER (Fonti di Energia Rinnovabile) venga confermato fino al 2020. Contemporaneamente vengono proposte attività innovative in cui è coinvolto il Comune (idea di un “Parcheggio Solare” a copertura dell’area parcheggi degli impianti sportivi) e il settore terziario. A quest’ultimo verranno proposte delle tavole rotonde in cui verranno coinvolti tutti gli attori locali, con lo scopo di “fare rete” e poter pensare assieme a soluzioni innovative in questo senso. La riduzione che ci si attende al 2020 per ogni settore è la seguente (i valori percentuali fanno riferimento al totale di riduzione atteso al 2020): - L’amministrazione in prima linea (settore pubblico) -26t CO2 (1,2%) - Un movimento sostenibile (trasporti privati /commerciali e pubblici) -837 t CO2 (40%) - Un sistema insediativo a basso impatto (settore residenziale e terziario) -706 t CO2 (33%) - Un’energia green (produzione di energia da fonti rinnovabili) -536 t CO2 (25,8%) L’impegno è sicuramente grande, ma la convinzione che i residenti e l’Amministrazione siano in grado di sostenerlo è altrettanta. I tempi sono maturi, ed è il momento in cui diventa necessario agire prima che sia troppo tardi. Molto è già stato fatto e contribuisce ogni giorno al raggiungimento dell’obiettivo preposto. Il resto è una strada da percorrere assieme, di cui l’Amministrazione si fa da promotore e aiutante a fianco dei suoi cittadini. Si ricorda che il PAES in versione integrale, contenente quindi sia l’analisi che la strategia d’azione, è scaricabile dal sito www.pattodeisindaci.eu/azioni (ricercare Aldeno), e a breve verrà pubblicato un estratto sul sito istituzionale del Comune. Amministrazione Come si può notare, molto viene chiesto alla popolazione, che detiene a conti fatti la responsabilità del raggiungimento dell’obiettivo. Chiaramente ci si conforta pensando che di queste azioni gioverà il territorio di Aldeno, luogo in cui viviamo quotidianamente. Tuttavia l’Amministrazione comunale, anche se responsabile per un 4% circa delle emissioni registrate, scende in campo in maniera forte e decisa, per dare il “buon esempio” e per aiutare i suoi cittadini a percorrere l’importante strada della sostenibilità energetica e ambientale. In primo luogo è intenzione dell’Amministrazione efficientare il suo patrimonio pubblico, attività sostanzialmente già compiuta con gli interventi sulla sede municipale, sulla scuola media e sul comparto di illuminazione, e adottare un sistema di certificazioni energetiche per lo stesso. Secondariamente migliorare il parco auto comunale, pensando a degli interventi di sostituzione. Ed infine, ma decisamente non meno importanti, creare culturale, informare e sensibilizzare tanto i dipendenti pubblici quanto la cittadinanza. Questa attività non va sottovalutata, in quanto proprio grazie a questo tipo di interventi la popolazione può sentirsi parte di un gruppo, supportata da un ente pubblico capace di dare risposte e trovare soluzioni, anche in termini di fattibilità degli interventi proposti. A questo proposito è bene sottolineare come il PAES si presenti in maniera flessibile, adattabile a esigenze sollevate anche nel prossimo futuro. A questo scopo si invita la popolazione a partecipare attivamente alle iniziative proposte, così da poter avanzare richieste di approfondimento o idee laddove d’interesse. L’ ARIONE 69 Aldeno Insieme Progetti conclusi, Tutti i gruppi consigliari hanno mandato i loro articoli entro il 5 dicembre (ndr). altri già finanziati di Mauro Bandera Il gruppo di maggioranza ripercorre le iniziative realizzate durante la legislatura ed i progetti da concludere. Dai parcheggi fino a palestra e centro sportivo, caserma dei Vigili del fuoco, nuovo Cantiere comunale, struttura ricettiva all’ex Acli. Care concittadine e cari con- riori in materia di polizia municipale, attività di competenza dei servizi tecnici, asilo nido, servizi bibliotecari. Questa integrazione ci sembra una pista di lavoro da perseguire e sviluppare ulteriormente perché in questo momento storico ed economico, è l’unica possibile. AMMINISTRAZIONE E SVILUPPO SOSTENIBILE. Quest’attività fa riferimento in particolare alle iniziative intraprese, previste dalle norme provinciali vigenti, in tema di collaborazione con i comuni limitrofi. È stata costituita la comunità di ambito con Trento, Cimone e Garniga: tale collaborazione ha consentito di garantire pari servizi a costi infe- URBANISTICA e LAVORI PUBBLICI. I principi su cui è fondata la nostra attività sono visibili nelle opere realizzate o finanziate in coerenza con la programmazione. Ad esempio nei nuovi parcheggi, i cui lavori a breve prenderanno avvio sia nella parte alta del paese sia in zona cimitero. Quindi si possono citare il completamento della zona scolastica, Giunta e Consiglio cittadini. Siamo dunque arrivati agli ultimi mesi di consigliatura. Devo ammettere che sono passati in fretta questi cinque anni e mezzo, fra molteplici progetti e impegni portati avanti senza clamore, ma con serietà e costanza, nella consapevolezza che il Consiglio comunale è espressione di un patto tra cittadini, che con ruoli diversi, perseguono il bene comune. In coerenza con quanto previsto dal programma della lista Aldeno Insieme, vorrei procedere a una comparazione tra quanto enunciato alla vigilia della tornata elettorale e quanto realizzato a fine mandato. L’ 70 ARIONE con ristrutturazione della scuola media secondo criteri tecnologici moderni basati sul risparmio energetico, il completamento della nuova scuola materna e asilo nido, e la sistemazione, da finire, della viabilità attigua. Nel centro storico di Aldeno abbiamo rinnovato l’impianto d’illuminazione pubblica, con sistemi a luce bianca e a risparmio energetico, con un evidente risultato funzionale ed estetico. La pavimentazione inoltre in porfido è stata estesa alle vie nel cuore di Aldeno, conferendo un aspetto ordinato e di pregio nel paese . Conclusa l’attività di restyling della sede municipale. Finalmente la struttura che rappresenta le istituzioni civili locali ha l’aspetto e la dignità che merita. Un grosso capitolo è la conclusione dell’innovativa struttura di co-residenza, centro diurno per disabili con annessa la sede della Banda sociale, del Gruppo alpini e di altri spazi per associazioni. AGRICOLTURA. L’amministrazione comunale ha costante- POLITICHE SOCIALI. L’avvio dell’attività del Punto prelievi è sicuramente un’adeguata risposta alle esigenze dei nostri concittadini e a distanza di tre anni circa conferma la sua utilità e il gradimento da parte di molti utenti. Altri interventi che hanno caratterizzato il nostro impegno, che non sono ancora visibili, ma sui quali sono già disponibili progetti e finanziamenti sono: la realizzazione della palestra comunale in zona “Albere” e del centro sportivo nazionale in collaborazione con la Figc, la ristrutturazione e apertura di una struttura ricettiva nello stabile ex Acli, la costruzione della nuova caserma dei Vigili del fuoco e del nuovo Cantiere comunale. Questi progetti, il cui stato di avanzamento è già a buon punto, hanno subito un rallentamento dovuto a problemi burocratici e al prolungamento dei tempi di trasferimento dei finanziamenti da parte della Provincia Autonoma di Trento. È doveroso a questo punto ringraziare tutti quelli che, al di là delle appartenenze politiche, si sono impegnati in prima persona per la nostra comunità, a partire dai consiglieri comunali, dagli assessori e dal nostro Sindaco: sappiamo che è sempre più difficile trovare persone motivate e impegnate che sappiano esporsi e mettersi in gio- co in maniera positiva e disinteressata a servizio della comunità. Eppure una comunità vive e si sviluppa solo se riesce a metter in campo continuamente donne e uomini ispirati da valori “alti” che, pur in mezzo a tante difficoltà, consapevoli dei propri mezzi e dei propri limiti, decidano di dedicare il loro tempo a servizio del bene comune. Auspico davvero che la stagione elettorale che si aprirà nei prossimi mesi sia un’autentica occasione di disinteressato e leale confronto democratico fra forze politiche, alla ricerca delle idee e dei progetti migliori da proporre agli elettori per il futuro del nostro comune. Con quest’auspicio, colgo l’occasione per augurare a tutta la cittadinanza un sereno Natale ed un 2015 proficuo ricco di incontri, di impegno, di sfide e soddisfazioni. Giunta e Consiglio mente garantito attenzione a un’agricoltura di qualità. Con i fatti sosteniamo che l’attività agricola deve reggersi sullo sviluppo e la promozione del suo territorio. In quest’ottica Mondo Merlot, giunto quest’anno alla 15esima edizione, rappresenta un evento che di fatto dà evidenza a questa visione. L’ ARIONE 71 Aldeno per il Futuro Cittadini di serie A e di serie B Aldeno per il futuro critica le scelte politiche dell’amministrazione in materia urbanistica. Perplessità anche sulla politica energetica, sulle politiche sociali, la viabilità e la ciclabile mancata. Siamo giunti a fine 2014 e an- Giunta e Consiglio che a fine consiliatura e riteniamo di utilizzare questo ultimo spazio che ci è concesso per un sintetico rendiconto delle criticità che abbiamo riscontrato in questo percorso durato ben 6 anni, reso difficile dalla mancanza di comunicazione da parte dell’attuale amministrazione, dove addirittura la posta indirizzata al Consiglio comunale non veniva recapitata ma censurata. Da parte nostra abbiamo appoggiato progetti che ritenevamo positivi, partecipando attivamente con proposte e criticato quanto non condiviso. Ricordiamo solo le principali direttrici della non-politica dell’attuale amministrazione comunale, sottolineando che mai sono state recepite le istanze della minoranza e tuttalpiù dirottate in commissioni volutamente inconcludenti. 1) Politica energetica: a fronte di concrete proposte circa l’utilizzo di denaro provinciale per il fotovoltaico si era preferito istituire una “commissione energia” che non è stata mai fatta funzionare; 2) politiche sociali: su iniziativa di Aldeno per il futuro 4 anni fa L’ 72 ARIONE si erano proposti interventi comunali rivolti all’area giovanile. Nominata una commissione, dopo vari incontri anche allargati, non si è risolto nulla; 3) viabilità: totale assenza di un progetto generale della viabilità che dia uno sbocco a Sud del paese (budello di via 3 novembre) e che regoli il consistente pendolarismo a Nord verso Trento; 4) ciclabile: nonostante la raccolta di 250 firme di cittadini, tale iniziativa è stata “rifiutata” dall’amministrazione che ha rinunciato di fatto al contributo provinciale. Anche per quanto riguarda l’ultima proposta di variazione di bilancio non possiamo che esprimere la nostra contrarietà. Non tanto per la variazione in se, ma piuttosto per ciò che il bi- lancio rappresenta nel suo complesso. Esso è la fotografia di una politica i cui punti cardine non possono essere condivisi, non certo per la quantità delle opere programmate ma piuttosto per loro effettiva necessità e la non condivisione con l’intera comunità. La nostra contrarietà deriva anche dalla politica “differenziata”, che suddivide la comunità tra cittadini di serie “A” e cittadini di serie “B”, catalogando le istanze dei primi come prioritarie e fondamentali e mettendo sempre in secondo piano, o addirittura non considerando, quelle dei secondi. Tra questi ultimi si colloca, ad esempio, il proprietario della rimessa per le attrezzature agricole oggetto di esproprio per il nuovo parcheggio di via Borelli. Un intervento che riteniamo assurdo, 7 o 8 posti auto con costi unitari inconcepibili e del tutto fuori mercato, che non tiene conto delle reali difficoltà che l’azienda agricola si troverebbe a dover affrontare a causa dell’esproprio. Si pensi poi all’atteggiamento dilazionatorio e pretestuoso nel ze sono invece prioritarie a qualsiasi altra questione. Si è fatto ogni sforzo e attuata ogni facilitazione per l’insediamento nell’area PAG 1 (ex S.O.A.), di cui si è in attesa dei risultati futuri: il piano è stato mandato avanti senza alcun intoppo (con le relative varianti) e le necessarie autorizzazioni sono state concesse con delibere di giunta a tempo di record (il giorno successivo alla richiesta!!). Il tutto nonostante la convenzione vincolante non fosse ancora stata firmata dalla società proprietaria del terreno (la firma è arrivata solo dopo alcuni anni, senza alcun rispetto di quanto deliberato dal Consiglio comunale nel lontano 2009). In momenti di crisi edilizia, la partenza dei lavori nelle aree PAG 1 così come nel PAG 2 avrebbe- ro attivato le imprese locali e stimolato investimenti privati, ed era importante dare le stesse opportunità a tutti gli interessati. Altra considerazione sulle politiche sociali. Un’amministrazione che afferma di avere a cuore le esigenze e le problematiche giovanili della propria comunità, non può delegare ad un altro soggetto (il Comune di Trento) la gestione amministrativa e contabile del Piano Giovani di Zona della destra Adige – A.r.ci.ma.ga. Una comunità si sente attiva e partecipe se riesce, in maniera autonoma, a valorizzare i propri giovani e quindi curarsi delle loro necessità. Viste le imminenti festività natalizie, porgiamo a tutti un caloroso augurio. Giunta e Consiglio non portare a compimento la realizzazione del PAG 2.(area edificabile ad EST del paese, a fianco della strada provinciale della destra Adige) . Il piano è stato introdotto nel lontano 2005 e, solo per forza di cose, dovrà essere obbligatoriamente approvato entro breve, vista la scadenza formale fissata per la primavera del 2015. A tutt’oggi, dopo quasi 10 anni, è ancora tutto fermo. Il pensiero va ai cittadini, sempre di serie “B”, proprietari dei terreni ricompresi nel piano del PAG 2 e alle decine di migliaia di Euro (forse più per chi non aveva agevolazioni) versati in tutti questi anni in imposte e tasse, senza poter iniziare qualsiasi tipo di lavoro. Per i Cittadini di serie “A”, invece, la musica cambia e le istan- L’ ARIONE 73 Lega Nord Ripartiamo con un nuovo modello di società di Mirko Bisesti Il gruppo della Lega Nord sottolinea come l’autonomia del Comune di Aldeno sia pesantemente compromessa. L’analisi politica di un movimento che in 6 anni ha vissuto picchi e cali vertiginosi. È con una certa emozione che Giunta e Consiglio ci troviamo a scrivere questo articolo. Quando iniziò la nostra avventura nel Comune di Aldeno era il marzo del 2009 e la nostra sezione stava facendo i primi passi. Ci riuscì l’impresa, dopo più di vent’anni d’assenza di simboli di partito nel consiglio comunale, di riportare un partito nella vita locale della nostra comunità. In questi sei anni, tante cose sono cambiate. La crisi economica si è rilevata grave come denunciavamo e perdura senza dare segni di miglioramento e aiuta l’incrementare della disoccupazione e di una crisi sociale che si fa sempre più forte. Il distacco dalla politica, generalizzato da nord a sud senza distinzioni e senza precedenti ne è un chiaro esempio. Ci ritroviamo perciò dopo sei anni con il mondo completamente cambiato – ma in questa sede non parleremo degli aspetti geopolitici mondiali rivoluzionati o di scenari apocalittici o rosee previsioni. Ci concentreremo su di noi anche considerando che questo è l’ultimo articolo prima delle prossime elezioni. Quando ricevevate i primi vo- L’ 74 ARIONE lantini della sezione di Aldeno era il 2008. La Lega a livello nazionale era in un momento di ottima salute e due anni più tardi invece sarebbe stata scossa dagli scandali e avrebbe visto tanti sostenitori allontanarsi. Tanti speravano che scomparissimo, ma grazie alla tenacia dei tanti che invece hanno continuato a credere nell’ideale e grazie anche al rilancio dato dal nostro Segretario Matteo Salvini ora si rivede l’amore della gente e i risultati premiano nuovamente e giustamente il nostro movimento. L’anima sana e popolare della Lega ha permesso al movimento stesso di poter ripartire. Ed è ripartito con quella “sana cattiveria” che lo stesso Salvini richiese ai militanti appena un anno fa quando fu eletto Segretario. Dal 4 % di dodici mesi fa ora siamo al 13% a livello nazionale. Abbiamo appena registrato uno storico 20% nella regione più “rossa” d’Italia, l’Emilia Romagna e ci prepariamo a molte nuove battaglie. Il ritorno alla passione per la politica che vogliamo ridare a tutti i cittadini parte da delle proposte serie e fattibili. Quello che stiamo proponendo e che vedrete formalizzato nell’immediato futuro è una proposta non di un simbolo di partito, non di un nome di un leader, non di una coalizione o slogan, ma una proposta per un Modello di società alternativo a quello attuale. Ci vuole coraggio ma quello fortunatamente non ci manca! Partiremo da un nuovo modello di sviluppo, un nuovo modello di tassazione. Una nuova e seria politica di Immigrazione che rispetti quello che diciamo da tanti anni (accettiamo se possiamo, se non possiamo, e oggi come oggi non possiamo dobbiamo dire chiaramente che non c’è posto). Rivedere il sistema di welfare aggiustando in maniera più equa il sistema pensionistico. Una nuova moneta – quando lanciammo il dobbiamo stringere al massimo i contenuti. Comune Aldeno Quello che ci rammarica è che lo svuotamento di poteri, competenze e autorità del nostro Comune che denunciavamo anni fa è avvenuto e sta avvenendo sempre più anche in questi giorni. Questa a nostro avviso sarà una delle ultime volte dove probabilmente avremo ancora “Il Comune di Al- Il segretario Federale Matteo Salvini (al centro) con la leader del Front National francese Marine LePen e con Lorenzo Fontana, il capodelegazione del carroccio al Parlamento Europeo e artefice dell’alleanza fra la Lega Nord e il primo partito di Francia. deno” così come lo conosciamo. La politica miope che i partiti di governo della nostra Provincia (dal PD al PATT) stanno portando avanti da tanti anni, delega sempre più risorse e competenze verso l’alto. Da Aldeno a Trento, da Trento a Roma e da Roma a Bruxells. E la nostra amministrazione ha seguito e segue a ruota tutte le indicazioni che arrivano dal capoluogo. L’Autonomia del Comune è ormai compromessa pesantemente. Quello che perciò nella prossima primavera saremmo chiamati a fare sarà sicuramente una scelta importante. Per questa ragione e per cercare di cambiare le cose dal basso siamo a disposizione di chi vuole cambiare. Si coglie l’occasione per augurare a tutti: Buon Natale e Felice Anno Nuovo Se vuoi partecipare contatta il Presidente della Sezione, Riccardo Comper al 3470027824 o il Cons. Mirko Bisesti al numero 3336213339. L’ ARIONE 75 Giunta e Consiglio nostro grido d’allarme sull’Euro fummo presi dai più come pazziora, due anni dopo sempre più persone si accorgono di quanto avessimo e di quanto abbiamo ragione e quello che prima era un tabù ora è argomento di attualità anche fra coloro che ci davano dei populisti e visionari. Ci vorrebbe un libro intero per esporre chiaramente tutti questi concetti e molti altri non menzionati ma lo spazio è limitato perciò Le scelte dell’Amministrazione Vi proponiamo una selezione delle delibere e delle determinazioni più rilevanti. AREA ISTITUZIONALE Delibere del Consiglio comunale n. 19 del 23.06.2014 Esame ed approvazione definitiva del “Piano sociale del Territorio Val d’Adige” n. 20 del 28.07.2014 Approvazione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) del Comune di Aldeno all’interno del Patto dei Sindaci. Dal Municipio n. 25 del 15.09.2014 Approvazione modifica dello Statuto comunale secondo quanto disposto dall’art. 22 della legge regionale 5 febbraio 2013, n. 1 “Modifiche alle disposizioni regionali in materia di ordinamento ed elezione degli organi dei Comuni”. n. 27 del 15.09.2014 Sdemanializzazione e dichiarazione di disponibilità, ai fini della loro alienazione, delle particelle fondiarie di proprietà comunale ricomprese nel Piano Attuativo denominato PAG 1. n. 29 del 26.11.2014 Presa d’atto della relazione della Giunta Comunale al Consiglio Co- L’ 76 ARIONE munale in ordine alle risultanze complessive di bilancio nonché allo stato di attuazione dei programmi n. 31 del 26.11.2014 Esame e approvazione modifiche al Regolamento di Gestione dell’Asilo Nido comunale. Delibere della Giunta comunale n. 67 del 09.06.2014 Assegnazione contributo straordinario al Club Ciclistico Forti e Veloci per l’organizzazione e lo svolgimento della manifestazione ciclistica cross country denominata “5° Trofeo Daniele Baldo” per categoria “giovanissimi 7-12 anni”. n. 68 del 09.06.2014 Adesione al Progetto di Rete Summerjobs 16-17 del Comune di Trento, capofila, condiviso con i partner: Comune di Aldeno (capofila del Piano giovani di zona ARCIMAGA) e Comunità di Valle dei Laghi per l’omonimo Piano giovani di zona e rivolto a studenti dai 16 anni compiuti ai 18 anni non compiuti. n. 69 del 09.06.2014 Determinazione contributo in conto capitale per interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione delle facciate dei fabbricati confinanti con le pubbliche vie n. 71 del 09.06.2014 Approvazione schema di Protocollo di Intesa sperimentale teso a favorire l’occupazione dei residenti nel territorio di Aldeno pro anno 2014 n. 72 del 19.06.2014 Approvazione schema di rinnovo della concessione per l’utilizzo ai fini ricreativi e di transito con pista ciclabile dell’area costituente il parco fluviale nell’alveo del torrente Arione, (iscritto nell’elenco delle Acque Pubbliche al n. 1439) piazza di deposito con annesse strutture in località Albere contraddistinto dalla p.f. 3475/1 in C.C. di Aldeno, rilasciata da parte del Servizio Sistemazione Montana della P.A.T con Concessione n. di raccolta 32940 n. di Reg. 989 di data 01.03.2004 Lavori di realizzazione di un parcheggio in via Borelli sulle pp. ed. 625 e 800 in C.C. Aldeno. Approvazione in linea tecnica del progetto definitivo n. 95 del 01.09.2014 Aggiornamento del codice di comportamento dei dipendenti n. 96 del 01.09.2014 Progetto Co-Residenza: riapprovazione bando per locazione a canone concordato di 23 alloggi ITEA S.p.a. da destinare a nuclei familiari interessati alla realizzazione del progetto pilota di co-residenza, ai sensi della legge provinciale 7 novembre 2005, n. 15 e ss.mm. e ii. articolo 9, comma 9 ter. Edilizia abitativa pubblica a grande valenza sociale e urbana di cui all’articolo 25 bis della legge provinciale 13 novembre, n. 21 e s.m. e i... n. 100 del 15.09.2014 Convenzione con l’Istituto Comprensivo Aldeno-Mattarello, l’Associazione Sportiva Ginnastica Aldeno, la Società Sportiva Aldeno e la S.A.T. – Sezione di Aldeno per l’utilizzo della palestra della Scuola Media a.s. 2014-2015. n. 103 del 15.09.2014 Bando di mobilità per l’assunzione a tempo indeterminato a 36 ore settimanali di un assistente amministrativo - categoria C livello base - attraverso mobilità volontaria ai sensi dell’articolo 73 del CCPL 20/ 10/2003 del personale del comparto autonomie locali, area non diri- genziale. Atto di indirizzo. n. 104 del 15.09.2014 Approvazione integrazioni a schema di convenzione del “PAG 1 – Progetto di riqualificazione urbanistica e riuso dell’area S.O.A. localizzata tra Via del Perer e Via dei Vegri ad Aldeno”, di cui all’atto consiliare 31/2014 di modifica della convenzione rep. nr. 615/2013. Atto di indirizzo per: l’alienazione di parte di via del Perer e di cubatura di particelle comunali; l’acquisto gratuito di particelle della lottizzante S.F.T. s.c.a., anche a titolo di perequazione, ricomprese nel Piano Attuativo denominato PAG 1 n. 107 del 29.09.2014 Deliberazione a contrattare: comodato da stipularsi con l’Associazione “Pesca Sportiva Dilettantistica Aldeno” relativo al parco fluviale “Albere” per il periodo 01.10.2014 – 30.09.2019 n. 110 del 07.10.2014 Organizzazione manifestazione “XV Edizione MondoMerlot” e XII Concorso Nazionale “Merlot d’Italia”. Approvazione del progetto organizzativo. Atto di indirizzo. n. 113 del 14.10.2014 Determinazione contributo straordinario all’Associazione Una Scuola per la Vita ONLUS. n. 118 del 27.10.2014 “Progetto di riqualificazione urbanistica e riuso dell’area S.O.A. localizzata tra Via del Perer e Via dei Vegri ad Aldeno” mediante Piano attuativo a fini generali denominato PAG 1: autorizzazione al trasferimento di aree ai sensi dell’art. 28 della convenzione rep. 615 sotto- scritta in data 12.12.2013, come modificata/integrata con successivo atto sottoscritto in data 26 settembre 2014 rep. nr. 618. n. 124 del 10.11.2014 Progetto Co-Residenza: locazione a canone concordato di 23 alloggi ITEA S.p.a. da destinare a nuclei familiari interessati alla realizzazione del progetto pilota di coresidenza, ai sensi della legge provinciale 7 novembre 2005, n. 15 e ss.mm. e ii. - articolo 9, comma 9 ter. Edilizia abitativa pubblica a grande valenza sociale e urbana di cui all’articolo 25 bis della legge provinciale 13 novembre, n. 21 e s.m. e i. – nomina commissione giudicatrice n. 127 del 17.11.2014 Istituzione del diritto fisso per gli accordi di separazione consensuale, richiesta congiunta di scioglimento o di cessazione degli effetti civile del matrimonio nonché modifica delle condizione di separazione o di divorzio conclusi innanzi all’Ufficiale dello Stato Civile n. 129 del 02.12.2014 Assegnazione contributo all’Associazione Pesca Sportiva Dilettantistica di Aldeno. n. 130 del 02.12.2014 Accordo tra il Comune di Aldeno ed il Consorzio di Miglioramento Fondiario di Aldeno per la sistemazione straordinaria della strada Canova. Liquidazione acconto. Determinazioni del Segretario comunale n. 150 del 04/06/2014 Gestione del servizio di asilo L’ ARIONE 77 Dal Municipio n. 90 del 08.08.2014 Progetto sovracomunale “DIRE, FARE, GIOCARE… SPAZIO ALLE FAMIGLIE!”. Promozione di relazioni familiari e di comunità nel Territorio Val d’Adige nell’ambito delle iniziative in materia di “Politiche di promozione del benessere familiare”: approvazione in linea tecnica del progetto triennale 2014-2016. nido nei Comuni di Aldeno e Cimone per il periodo 2014-2016. Determina a contrarre: approvazione schema di contratto ed impegno della spesa. CIG n. 5793020754 n. 151 del 04/06/2014 Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. 2013 – Progetto n. 7: “La torta dell’economia. Un percorso per le giovani generazioni, per educarsi ed educare la comunità in cui vivono al risparmio, alla previdenza e alla solidarietà”. Proroga convenzione con Università di Udine – Dipartimento Scienze Umane. n. 152 del 04/06/2014 Progetto A.R.Ci.Ma.Ga 2014 – Progetto n. 6 : “City – Cooperation. Internazionality. Territory. Youth”. CIG Z840FE42A9 (Cassa Rurale di Aldeno e Cadine BCC). Impegno di spesa. n. 160 del 19/06/2014 Progetto A.R.Ci.Ma.Ga 2014 – Progetto n. 3: “Progetto FORMAI.COM.” Impegni di spesa. CIG ZD50FE42EC (Società Coope- rativa Sociale “La Bussola”). n. 177 del 14/07/2014 Approvazione integrazione Progetto Intervento 19 – 2014 “Progetti per l’accompagnamento alla occupabilità attraverso lavori socialmente utili”. Affidamento del servizio di gestione alla Soc. Coop. Sociale AURORA. CUP C55D14000150005. CIG 5724476309. n. 188 del 28/07/2014 Affidamento incarico per appoggio mediatico e copertura giornalistica nell’organizzazione dell’evento MondoMerlot - 12ª Edizione del Concorso Nazionale “Merlot d’Italia” e 15ª Mostra Nazionale “Merlot d’Italia” - alla ditta Editoriale Lariana S.r.l. di Milano (MI) – Codice X900FF4CA9. n. 212 del 18/09/2014 Indizione bando di mobilità volontaria, ai sensi dell’articolo 73 del contratto collettivo provinciale di lavoro 20/10/2003 del personale del comparto autonomie lo- cali, area non dirigenziale, per assunzione a tempo indeterminato a 36 ore settimanali di un assistente amministrativo - categoria C livello base. n. 239 del 27/10/2014 Vendita particelle e cubatura a S.F.T. n. 247 del 30/10/2014 PGZ ARCIMAGA 2014 – Progetto 04 “STAYALIVE” n. 283 del 09/12/2014 Formazione Graduatoria Concorso Mobilità C Base. Determinazioni del Caposervizio Contabilità e Bilancio n. 10 del 27.06.2014 Asilo Nido – Approvazione graduatoria straordinaria per inserimenti nel mese di settembre 2014. n. 12 del 17/07/2014 Ripartizione dei diritti di segreteria riscossi durante il 2° trimestre 2014. Dal Municipio OPERE PUBBLICHE, URBANISTICA URBANISTICA,, CANTIERE COMUNALE Delibere della Giunta comunale n. 70 del 09.06.2014 Affitto dei locali identificati dalla p.ed. 484 in C.C. Aldeno, siti in piazza Cesare Battisti n. 2 (edificio ex Acli), per esercizio commerciale per il periodo 01.09.201531.08.2035. Approvazione atto di L’ 78 ARIONE indirizzo. n. 73 del 19.06.2014 Lavori di sistemazione con allargamento e dotazione di marciapiede di via 3 novembre ad Aldeno. Approvazione in linea tecnica del progetto definitivo n. 74 del 19.06.2014 Lavori di realizzazione di un parcheggio in via Borelli sulle pp. ed. 625 e 800 in C.C. Aldeno. Approvazione in linea tecnica del progetto definitivo n. 75 del 19.06.2014 Lavori di realizzazione di un parcheggio in via Martignoni e per la sistemazione dell’incrocio con via n. 84 del 08.07.2014 Affidamento incarico per la redazione del progetto definitivo, esecutivo e della direzione lavori riguardante i lavori di realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura del C.R.M. di Aldeno al dott. ing. Renato Coser di Castello di Fiemme (TN). (Euro 4.726,55=). (CIG X520FF4C9E) n. 86 del 28.07.2014 Lavori di realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura del C.R.M. di Aldeno. Approvazione in linea tecnica del progetto definitivo n. 92 del 25.08.2014 Incarico al dott. ing. Marco Peterlini della direzione lavori e del dott. ing. Giovanni Pisetti di direttore operativo delle opere di urbanizzazione primaria del Piano Attuativo ai Fini Generali P.A.G.1, (area ex SOA), ad esclusione delle opere elettriche. n. 93 del 25.08.2014 Incarico al per. ind. Lorenzo Bendinelli della direzione lavori delle opere elettriche all’interno delle opere di urbanizzazione primaria del Piano Attuativo ai Fini Generali P.A.G.1, (area ex SOA). n. 94 del 25.08.2014 Incarico alla Ditta NECSI S.r.l. per la verifica di possibile presenza di amianto presso l’edificio comunale ex Asilo Nido e Scuola Materna di Aldeno. CIG XEB0FF4CAD. n. 109 del 29.09.2014 Incarico all’ing. Alessio Buffa Simoni con studio tecnico ad Aldeno, per la redazione del Piano di Protezione Civile Comunale. n. 116 del 20.10.2014 Piano di lottizzazione dell’area ex scuola materna e asilo nido di Aldeno P.L.1 – comparto A: approvazione in linea tecnica del progetto definitivo. n. 117 del 20.10.2014 Incarico all’ing. Claudio Zordan dello studio STZ ingegneria con sede a Lavarone (TN), per i calcoli statici delle opere in cemento armato e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione delle “opere di urbanizzazione a servizio del “Polo scolastico” di Aldeno” - CIG ZA111624D6. n. 123 del 03.11.2014 Incarico al dott. ing. Sergio Deromedis, dipendente della Provincia Autonoma di Trento – APOP Servizio Opere Stradali e Ferroviarie, del collaudo tecnico in corso d’opera delle opere di urbanizzazione primaria del Piano Attuativo ai Fini Generali P.A.G.1, (area ex SOA). Determinazioni del Segretario comunale n. 147 del 03/06/2014 Aggiudicazione dell’appalto per la fornitura di lampade e apparecchiature per gli impianti di illuminazione pubblica del Comune di Aldeno. CIG ZEF0F577E9. n. 158 del 11/06/2014 Affitto dei locali identificati dalla p.ed. 484 in C.C. Aldeno, siti in piazza Cesare Battisti, n. 2 (edificio ex Acli), per esercizio commerciale ad uso BAR, per il periodo 01.09.2015 – 31.08.2035 – Approvazione del Disciplinare – Determina a contrarre n. 163 del 20/06/2014 Aggiudicazione dell’appalto per l’esecuzione del servizio di manutenzione controllo semestrale e revisione degli estintori, per la verifica e collaudo delle manichette e complesso idranti antincendio, per il controllo delle porte tagliafuoco REI e dei maniglioni antipanico degli immobili del Comune di Aldeno, da effettuare nel mese di luglio 2014. CIG Z510FA063E n. 172 del 08/07/2014 Lavori per la realizzazione di un parcheggio in via Borelli sulle pp.ed. 625 e 800 in C.C. Aldeno: Affidamento incarico per la redazione del progetto definitivo al dott. arch. Claudio Battisti (Euro 5.075,20=) (CIG XD50FF4CA1) n. 173 del 08/07/2014 Lavori per la realizzazione di un parcheggio in via Martignoni e per la sistemazione dell’incrocio con via Roma del comune di Aldeno: Affidamento incarico per la redazione del progetto al dott. ing. Gabriella Spagnolli (Euro 6.597,76=) (CIG XAD0FF4CA2) n. 174 del 08/07/2014 Lavori per la sostituzione delle condotte fognarie in via 25 aprile e in via del Perer nel comune di Aldeno: Affidamento incarico per la redazione del progetto definitivo al dott. ing. Enrico Manfrini (Euro 6.292,24=) CIG X400FF4CAB L’ ARIONE 79 Dal Municipio Roma del Comune di Aldeno. Approvazione in linea tecnica del progetto definitivo n. 175 del 08/07/2014 Lavori per la sistemazione con allargamento e dotazione di marciapiede di via 3 novembre ad Aldeno: Affidamento incarico per la redazione del progetto preliminare e definitivo al dott. ing. Massimo Fattoretti (Euro 14.591,20=) (CIG XE00FF4CA7) n. 176 del 08/07/2014 Lavori per la realizzazione di un parcheggio in via Roma a servizio dell’area cimiteriale del comune di Aldeno: Affidamento incarico per la relazione geologica comprensiva della relazione sulla pericolosità sismica di base e delle terre e rocce da scavo, la relazione geotecnica e la relazione sul rischio geologico, nonché le indagini geognostiche al dott. geol. Giovanni Galatà (Euro 2.862,12=) CIG X0D0FF4CA6 n. 199 del 02/09/2014 Approvazione della lettera invito e dell’elenco delle ditte da invitare per l’affidamento del servizio di pulizia della palestra della Scuola Media di Aldeno (01.10.2014 – 30.09.2017) Dal Municipio n. 200 del 05/09/2014 Incarico alla Ditta GIOCHIMPARA S.r.l. di Pergine per la fornitura di arredi scolastici per la Scuola Secondaria di Aldeno. CIG. X730FF4CB0. n. 201 del 05/09/2014 Affidamento incarico per la redazione della documentazione tecnica e per l’esecuzione del controllo tecnico e verifica delle condizioni di sicurezza delle strutture da installare nel Teatro comunale e presso la Cantina di Aldeno per la ma- L’ 80 ARIONE nifestazione “MONDO MERLOT 2014” all’ing. Ennio Zandonai. CIG X4B0FF4CB1. n. 208 del 15/09/2014 Affido mediante trattativa privata previo confronto concorrenziale alla Ditta T.S. Service srl con sede in Rovereto (TN) dell’incarico relativo all’affidamento del servizio di pulizia della palestra della Scuola Media di Aldeno, per la durata di tre anni decorrenti dal 01.10.2014 al 30.09.2017. Determina di aggiudicazione, impegno di spesa e approvazione schema contrattuale – CIG Z431081D89 n. 214 del 29/09/2014 Convenzione con il Consorzio Lavoro Ambiente – C.L.A. per l’attività di supporto presso il Comune di Aldeno – 01.07.2014 – 31.12.2014 – Codice CIG. Z3E10F6219 n. 215 del 29/09/2014 Incarico alla Ditta GIEMME di Menestrina Daniele di Aldeno dell’appalto per la sostituzione delle cartucce di n. 6 miscelatori termostatici dei servizi sanitari della Scuola Materna di Aldeno. CIG ZAE10FB927. n. 222 del 06/10/2014 Approvazione del capitolato d’appalto, della lettera invito e dell’elenco delle ditte da interpellare per l’affidamento del servizio per la conduzione, la manutenzione ordinaria e la manutenzione straordinaria degli impianti termici e di climatizzazione degli edifici dell’Amministrazione comunale di Aldeno per il periodo 18 ottobre 2014 – 17 ottobre 2017. Determinazione a contrattare. CIG Z3F1117BAA. n. 223 del 07/10/2014 Incarico alla Ditta CHINESPORT S.p.a. di Udine per la fornitura di un lettino tipo “visita e trattamenti” per la Scuola Primaria di Aldeno. CIG. Z21111D0B9. n. 225 del 08/10/2014 Approvazione del disciplinare e della lettera invito per l’appalto del servizio di pulizia in occasione della manifestazione - 15^ edizione Mostra Merlot d’Italia/MondoMerlot – e 12° edizione del Concorso – 2014 Codice CIG. X1C11184DC n. 230 del 14/10/2014 Affido dell’appalto del servizio di pulizia in occasione della manifestazione - 15^ edizione Mostra Merlot d’Italia/Mondo Merlot e 12 – 2014. Determina di aggiudicazione ed impegno di spesa. CIG X1C11184DC n. 231 del 14/10/2014 Approvazione della lettera invito per l’appalto di fornitura del materiale di promozione in occasione della manifestazione - 15^ edizione Mostra Merlot d’Italia/MondoMerlot – e 12° edizione del Concorso – 2014 Codice CIG. XEF11184DD n. 240 del 27/10/2014 Ideazione e gestione di un progetto volto a promuovere e incentivare l’applicazione di fonti rinnovabili e di tecnologie per l’efficienza energetica presso i residenti del comune di Aldeno. Incarico alla ditta Habitech – Distretto Tecnologico Trentino S.c.a.r.l. Approvazione della relazione finale e della spesa complessivamente sostenuta. CIG Z99117B0C0 d’appalto, della lettera invito e dell’elenco delle ditte da interpellare per l’affidamento del “servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria di rivelazione incendio del Teatro comunale di Aldeno per il periodo dal 01.01.2015 al 31.12.2017”. n. 252 del 10/11/2014 Incarico alla Ditta CE.MA IMPIANTI S.a.s. di Aldeno per la sostituzione dei componenti guasti dell’impianto luci di emergenza del Teatro Comunale di Comune di Aldeno. CIG Z6F11A81D7. n. 269 del 24/11/2014 Approvazione del capitolato d’appalto, della lettera invito e dell’elenco delle ditte da interpellare per l’affidamento del servizio di manutenzione con assistenza per gli impianti di sollevamento della Scuola Media, del Municipio, della Scuola Materna-Asilo Nido e della Scuola Elementare di Aldeno per il periodo 01.01.2015 – 31.12.2017. Determinazione a contrattare. n. 266 del 24/11/2014 Approvazione del capitolato d’appalto, della lettera invito e dell’elenco delle ditte da interpellare per l’affidamento del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto elettrico e dell’impianto di rivelazione incendio della Scuola Elementare di Aldeno per il periodo dal 01.01.2015 al 31.12.2017. n. 267 del 24/11/2014 Approvazione del capitolato d’appalto, del computo metrico estimativo, della richiesta di offerta e dell’elenco delle ditte da interpellare per l’affidamento del servizio di manutenzione degli estintori, manichette antincendio e complesso idranti, per la manutenzione ed il controllo delle porte tagliafuoco e dei maniglioni antipanico delle uscite di sicurezza degli immobili del Comune di Aldeno per il periodo 01 gennaio 2015 – 31 dicembre 2017. Determinazione a contrattare. CIG n. 268 del 24/11/2014 Approvazione del capitolato n. 271 del 24/11/2014 Approvazione del capitolato d’appalto, dell’appalto per il servizio di noleggio di mezzi con conducente per operazioni di sgombero neve dalle Vie e Piazze del Comune di Aldeno per il p e r i o d o d a l 2 5 . 11 . 2 0 1 4 a l 15.04.2017 n. 272 del 24/11/2014 Affidamento alla Ditta Baldo Lorenzo di Aldeno dell’appalto per il servizio di noleggio di mezzi con conducente per operazioni di sgombero neve per il periodo dal 25.11.2014 al 15.04.2017. n. 273 del 24/11/2014 Affidamento alla Ditta Baldo Emanuele di Aldeno dell’appalto per il servizio di noleggio di mezzi con conducente per operazioni di sgombero neve per il periodo dal 25.11.2014 al 15.04.2017. Determinazioni Responsabile Servizio Territorio e Lavori Pubblici n. 28 del 23.06.2014 Lavori per la realizzazione di una nuova recinzione al campo da palla tamburello presso il Centro Sportivo Albere: Approvazione a tutti gli effetti della perizia, autorizzazione all’esecuzione dei lavori in economia, ai sensi dell’art. 52 della L.P. 10/09/1993 n. 26 e s.m., mediante trattativa privata e affidamento diretto art.52 comma 3 e 9 L.P. 26/93 e s.m. Determinazione a contrarre. n. 33 del 21/08/2014 “Lavori per l’allargamento del marciapiede sul lato NORD della nuova co-residenza in corrispondenza dell’incrocio fra via Roma e Via Martignoni “: Approvazione a tutti gli effetti della perizia, autorizzazione all’esecuzione dei lavori in economia, ai sensi dell’art. 52 della L.P. 10/ 09/1993 n. 26 s.m., mediante trattativa privata e affidamento diretto art.52 comma 3 e 9 L.P. 26/93 e s.m.. Determinazione a contrarre. n. 47 del 28/11/2014 Lavori per la realizzazione di nuovi loculi cinerari all’interno dell’area cimiteriale di Aldeno”: Approvazione a tutti gli effetti della perizia, autorizzazione all’esecuzione dei lavori in economia, ai sensi dell’art. 52 della L.P. 10/09/1993 n. 26 e s.m., mediante trattativa privata e affidamento diretto art.52 comma 3 e 9 L.P. 26/93 e s.m.. Determinazione a contrarre. L’ ARIONE 81 Dal Municipio n. 251 del 10/11/2014 Incarico alla Ditta GIEMME di Menestrina Daniele di Aldeno per la sostituzione dei componenti guasti degli impianti di riscaldamento della Scuola Elementare e del Centro Sportivo del Comune di Aldeno. CIG Z2711A820B. VOL ONT ARIA TO TUR A , SPOR OLONT ONTARIA ARIATO TO,, CUL CULTUR TURA SPORTT Delibere della Giunta comunale n. 101 del 15.09.2014 Incarico al sig. Ricci Mario per realizzazione di opera lignea in legno di mogano e cirmolo con supporto in ferro. n. 106 del 29.09.2014 Progetto annuale denominato “Proposte per il tempo libero”. Approvazione corsi anno 2014-2015. n. 119 del 27.10.2014 Determinazione contributo straordinario all’Associazione Ludoteca Liocorno Luli n. 121 del 27.10.2014 Determinazione contributo all’Associazione A.R.C.A. ai sensi dell’art. 6 del contratto rep. n. 573 dd. 14.11.2007 n. 122 del 03.11.2014 Determinazione contributo stra- ordinario alla Scuola Media di Aldeno per il progetto Concerto di Natale con la partecipazione di un organista. Determinazioni del Segretario comunale n. 155 del 10/06/2014 Impegno di spesa liquidazione compenso sig. Irio Zenatti per la docenza di un corso di “Chitarra classica” inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014” n. 241 del 28/10/2014 Biblioteca comunale: approvazione rendiconto ITEA S.p.A. per spese condominiali relative al periodo 01.07.2011 – 31.12.2012. Presa atto dell’impegno di spesa per il periodo 01.07.2013 – 30.06.2014. n. 246 del 30/10/2014 Iniziativa “Pomeriggio da paura in biblioteca”. Incarichi vari (CIG Z60117B6F5 per Gruppo Passpartù, CIG ZE9117B79B per Aurora Beozzo). n. 254 del 11/11/2014 Incarico al gruppo Passpartù per incontri lettura classi scuole elementari e medie nell’ambito del progetto “Sceglilibro” (CIG Z1711A9834). n. 261 del 18/11/2014 Affido incarico a Attilio Papaleo per la docenza dei corsi denominati “Functional Training” e “Total Body Training” inseriti nel progetto “Proposte per il tempo libero 2014 2015”. CIG Z0611CB9AA. n. 275 del 26/11/2014 Affido incarico sig.ra Aurora Beozzo – Proposte per il tempo libero - Biblioteca n. 276 del 26/11/2014 Affido incarico sig.ra Marina Zencher – Proposte per il tempo libero - Biblioteca Dal Municipio Chiarimenti sulle vendite porta a porta Sul territorio comunale sono in corso proposte di vendita porta a porta di vari prodotti, quali sistemi di allarme, dispositivi elettronici per rilevazione fughe di gas, oltre al cambio di gestione dei servizi elettrici, telefonici, del gas e (addirittura!) idrico. Il Sindaco Emiliano Beozzo precisa in un avviso che nonostante il venditore rassicuri gli utenti, lasciando credere che il Comune di Aldeno abbia autorizzato o avallato queste iniziative, ciò non corrisponde al vero perché «il Comune di Aldeno non ha mai autorizzato nulla di simile, in quanto non di sua competenza». L’adesione alle offerte quindi è del tutto volontaria da parte dei cittadini. Le iniziative del Comune o patrocinate dallo stesso vengono segnalate esclusivamente con gli usuali mezzi di comunicazione: locandine, comunicazioni dirette alle famiglie, sito web, email o sms per i cittadini che ne abbiano fatto richiesta. In caso di comportamenti scorretti da parte dei venditori i cittadini sono invitati a rivolgersi agli uffici comunali o a segnalare i fatti alla stazione dei Carabinieri. L’ 82 ARIONE PROMEMORIA Informazioni utili, di pronto impiego, per accedere ai servizi del Comune di Aldeno COMUNE DI ALDENO Tel. 0461.842523 / 842711 - Fax 0461.842140 - www.comune.aldeno.tn.it Orario di apertura al pubblico: Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.30 Orario ricevimento Sindaco Orario ricevimento Vicesindaco e Assessori Lun. 8.00 - 10.00 da Martedì a Venerdì previo appuntamento Lun. 16.30 - 17.30 da Martedì a Sabato mattina previo appuntamento BIBLIOTECA COMUNALE DI ALDENO Tel. e Fax 0461.842816 Orario di apertura al pubblico: Lunedì 20.00 - 22.00 14.00 - 18.00 Martedì - Mercoledì 14.00 - 18.00 8.30 - 11.30 Giovedì - Venerdì 14.00 - 18.00 CORPO DI POLIZIA LOCALE TRENTO-MONTE BONDONE Agenti di Polizia Locale Aldeno: Tel. 0461.843188 - Centralino di Trento: Tel. 0461.889111 FARMACIA DOTT. G. BARBACOVI Orario di apertura : 8.30 - 12.00 15.30 - 19.00 - Chiusura: sabato pomeriggio - tel. 0461.842956 DOTT. MARCO GIOVANNINI Via Florida, 1 - Tel. 0461.843221 - Cell. 335.364950 Orario di ricevimen8.00 - 10.30 Lunedì - Giovedì 16.00 - 18.30 Martedì 8.00 - 10.30 19.00 - 20.00 Venerdì su appuntamento Sabato 11.00 - 11.30 Cimone Mercoledì 9.30 - 10.30 Garniga Mercoledì to:Aldeno DOTT. MAURO LUNELLI Via Florida, 1 - Cell. 328.6912852 Orario di ricevimento: Aldeno Lunedì - Martedì - Mercoledì 9.00 - 12.30 Venerdì 15.00 - 19.00 Sabato 9.00 - 12.00 Cimone Mercoledì 15.00 - 16.30 Garniga Martedì 15.00 - 16.00 DOTT. MAURO PIFFER Via Roma, 38 - Tel. 0461.842865 Orario di ricevimento: Aldeno Cimone Garniga 15.00 - 19.00 15.00 - 19.00 su appuntamento 10.00 - 13.00 9.00 - 11.00 11.00 - 12.00 Lunedì Mercoledì - Giovedì Venerdì Martedì Martedì DOTT.SSA MARINA CESTELE - Pediatra Aldeno: via Florida, 1 - Trento: Via Perini, 2/1 Tel. 340.1504738 preferibilmente dalle 8.00 alle 9.00 e al di fuori degli orari di visita per impegnative, appuntamenti o informazioni in ambulatorio Orario Trento (su appuntamento): Lunedì 14.30-17.30 - Martedì 9.00 - 11.30 Venerdì 9.00 - 12.00 Aldeno (su appuntamento): Lunedì: 10.00-12.00, Mercoledì: 14.15 - 16.15, Giovedì: 9.00-11.30 7.00 - 9.00 CONSULTORIO INFERMIERISTICO Via Florida, 1 - tel. 0461.843221 dal Lunedì al Venerdì 9.30 - 10.00 ASSISTENZA SOCIALE Tel. 0461.889910 - POLIAMBULATORI ALDENO Tel. 0461.843313 Assistente Sociale MARCELLA TORRESANI - area minori e famiglie Orario: Martedì 14.00 - 16.00. Per appuntamenti o informazioni: tel. 0461.889910 Assistente Sociale CINZIA BRUSCHETTI - area adulti e anziani - Martedì 9.00 - 11.00 PARROCCHIA SAN VITO E MODESTO P.zza C. Battisti, 14 - Tel. 0461.842514 - Parroco don Renato Tamanini Orario apertura canonica: dal Lunedì al Venerdì 9.00 - 11.00 ORARIO APERTURA CRM (Centro Raccolta Materiali) Martedì: 13.30-15.30 - Giovedì: 15.00-18.00 - Sabato: 8.30 - 12.30 L’ ARIONE 83 Notizie utili PUNTO PRELIEVI Via Florida, 1 Martedì