Anno 17 - n. 34 Dicembre 2014

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Anno 17 - n. 34 Dicembre 2014
Il saluto del Sindaco di Emiliano Beozzo
Società
RIONE
NOTIZIARIO DEL COMUNE
DI ALDENO
Anno 18 - N. 34 - Dicembre 2014
Autorizzazione n. 959 del 21/05/ 1997
del Tribunale di Trento
Presidente:
Alida Cramerotti
(Assessore alla Cultura)
Direttore responsabile:
Mattia Frizzera
Comitato di Redazione:
Angela Baldo
Lucio Bernardi
Maurizio Cadonna
Cristina Cont
Samuele Cont
Anna Forti
Mattia Maistri
Danilo Micheletti
Direzione - Redazione Amministrazione:
presso Comune di Aldeno
Piazza Cesare Battisti, 5
www.comune.aldeno.tn.it
Lettere e comunicazioni a:
L’ARIONE
presso Biblioteca comunale
Via Giacometti, 6
38060 Aldeno
Tel. 0461/842816
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Grafica e impaginazione:
L’ORIZZONTE - Ag. di pubblicità
Stampa:
GRAFICHE DALPIAZ srl
Foto:
Remo Mosna
Il “bazar” dei Baffetti chiude dopo 60 anni di Mattia Frizzera
Non so dove vado, ma so che vado lontano di don R. Tamanini
Un sasso nella corrente di Mattia Maistri
Due progetti Anffas Trentino nella coresidenza di M. Cadonna
Campane a festa per le brasiliane di Renzo Maria Grosselli
Naufraghi di Anna Forti
Colastici, Gaifassi e ‘Mericani di Samuele Cont
Economia
Tante mele, ma di bassa qualità di Lucio Bernardi
Poca uva, ma vini di qualità di Lucio Bernardi
Tre Merlot trentini premiati di Damiano Dallago
Obiettivo pareggio nel 2015 di Mattia Frizzera
L’angolo della poesia
Canzone per Natale di Bruno Coveli
La ceséta de Postàl di Alberto Lucianer
Cultura
Dal Rio Bondone al Volga di Mattia Frizzera
Sogni di note di Mattia Maistri
Personaggi
Le imprese di Fabio Stedile di Riccardo Decarli
Con Fabio Stedile sul Campanil Basso di Alberto Maistri
Attualità
La nuova ludoteca Liocorno (LuLi) di Stefano (LuLi)
Scuola e dintorni
Esplorando il volontariato delle insegnati Renata, Loreta e Luigina
I bambini alla scoperta del paese di C. Tomasi, M. Lupi e G. Galvagni
Fiaccolata per i diritti dei bambini di Antonella Zaccaria
I giovani generano energia di Paolo Bisesti
A lezione di italiano di Ancilla Dominici
Sport
Sport per 200 ragazzi di Paolo Bisesti
Ginnaste agli italiani di Pesaro di Lisa Paternuosto
Associazioni
Vigili, dal 1858 con altruismo di Daniele Vettori
Divertimento e comicità a teatro di Lara Coser
Ordine della Torre trionfa a Leno di Silvia Andreatta
Nasce il Circolo anziani e pensionati di Aldeno di Cecilia Schir
Avis fa formazione sui rischi di Giulia Coser
La Banda fa 90 più uno di Giordana Forti
Amministrazione
Ridurre le emissioni del 20%
Giunta e consiglio
Aldeno Insieme
Aldeno per il Futuro
Lega Nord
Foto copertina:
Pensieri, parole, disegni realizzati dai
bambini per la Giornata dei diritti
dell’infanzia e adolescenza (20/11/14).
Dal Municipio
Le scelte dell’Amministrazione
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Indice
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Il saluto del
Sindaco
Care concittadine e concittadini,
mi sembra ieri quando all’inizio della consigliatura mi accingevo a scrivere il mio primo saluto da sindaco per l’Arione. Questi sei anni sono
passati come un fulmine. Molte cose sono cambiate e purtroppo non sempre in senso positivo.
La grave crisi che stiamo attraversando ha condizionato fortemente lo spazio di azione delle
amministrazioni locali. Quando ci si rapporta o
ci si incontra con la Provincia è quasi sempre per
discutere di tagli dei trasferimenti, di ridimensionamento dei budget e via discorrendo. Una tristezza. Momenti che hanno richiesto e richiedono grande lucidità, capacità di individuare le priorità e determinazione ferrea. È stato molto importante in questi anni avere alle spalle una maggioranza unita che ha saputo far quadrato nei
momenti difficili e concentrarsi sugli obiettivi del
programma.
Penso al grande sforzo che abbiamo fatto per
trovare collaborazioni con i comuni vicini al fine
di ottimizzare i costi e non far venir meno i servizi ai cittadini. Penso, ad esempio, al momento
cruciale della conclusione dei lavori della nuova
scuola materna, quando il fallimento della grossa impresa edile che si era aggiudicata i lavori,
ha rischiato di far slittare i tempi di consegna oltre le nostre impellenti necessità. C’è stata in quell’occasione una presa di responsabilità diretta, in
prima persona, da parte degli amministratori. La
stessa determinazione che è stata necessaria, in
mezzo a mille difficoltà e ben tre fallimenti, per
veder finalmente concluso il progetto della coresidenza nella ex Cantina sociale. Un risultato
di cui siamo orgogliosi e che abbiamo sempre considerato come un punto qualificante del nostro
programma. In questi giorni gli alloggi sono stati
assegnati ai soggetti che hanno dimostrato di
possedere i requisiti richiesti dal bando e lo sforzo dei prossimi mesi sarà quello di cominciare a
far funzionare la struttura che non è soltanto un
intervento edilizio ma è molto di più. È la realizzazione di un’idea che era stata messa in campo
una decina d’anni fa durante l’amministrazione
guidata da Daniele Baldo.
Una realizzazione innovativa, soprattutto da
un punto di vista sociale, che mira a creare in
quel complesso un modello nuovo, integrato di
comunità che abbia alla base il valore della solidarietà e del mutuo aiuto. Allo stesso tempo una
comunità integrata con il paese, che anzi rappresenti il lievito delle iniziative a carattere sociale e
volontaristico. È bello vedere un’idea nuova,
unica sicuramente in Trentino e forse anche in
Italia, che si concretizza. Il nostro merito è stato
soprattutto quello di crederci e di non mollare,
nemmeno quando ci dicevano che le disponibilità finanziarie erano scarse o quando i cambiamenti di assetto interni all’istituzione provinciale
mettevano in crisi gli equilibri raggiunti con mesi
e mesi di contatti, di incontri, di trattative. Ora
la struttura è pronta e ci sarà consegnata ufficialmente fra qualche settimana. Mi piace pensare che il compito di farla funzionare e quindi di
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farla diventare un crogiuolo di iniziative e un fulcro della vita comunitaria non sia solo un compito dell’amministrazione, ma di tutti gli uomini e
le donne di buona volontà. In questo centro troveranno casa alcune tra le più importanti associazioni del paese; per loro è un premio meritato,
sia per il loro valore che per la pazienza con la
quale hanno atteso una sistemazione definitiva
ma le stimola anche ad un impegno nuovo, di
convivenza innanzitutto e anche di generosità e
di collaborazione.
Parlando in generale, credo sia giusto rilevare che in questo periodo non ci sono realizzazioni
facili e questo ci ha impegnati ancora di più a far
le cose per bene. A realizzare cioè i progetti che ci
siamo proposti e che ci sembrano importanti per
la vita della comunità, facendo però grande attenzione a far quadrare i conti. È difficile ma si
può fare. Credo che questo sia il risultato più importante di questa amministrazione: aver fatto
realizzazioni importanti, avere ottenuto finanzia-
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menti, sia pubblici che privati, per opere che saranno realizzate nei prossimi anni per circa venti
milioni di euro e allo stesso tempo aver provveduto ad una concreta stabilizzazione del bilancio.
Con questa impostazione a fine 2016 il Comune
di Aldeno chiuderà il bilancio in equilibrio perfetto, tenendo le imposte comunali al minimo,
mantenendo un costo dei servizi fra i più bassi
della provincia e allo stesso tempo garantendone
la qualità. Con grande responsabilità abbiamo
pensato al presente ma anche e soprattutto all’eredità che lasceremo ai nostri figli.
Ho cercato, in queste poche righe, di sottolineare alcuni concetti che mi sembrano importanti, visto che si stanno chiudendo l’anno e anche
la consigliatura.
Ed è con vero piacere che colgo l’occasione
per augurare a tutti di trascorrere un Natale
tranquillo nell’intimità della famiglia e di iniziare il nuovo anno con serenità e un po’ di ottimismo.
Il “bazar” dei Baffetti
chiude dopo 60 anni
di Mattia Frizzera
Un grande dispiacere per molti amici e clienti. Finite le scorte di
magazzino si abbasseranno le serrande per lo storico negozio di piazza Garibaldi. Per Rosa Baffetti la meritata pensione, futuro incerto
per le dipendenti. E se qualcuno decidesse di portare avanti l’esperienza?
sa il finestrino e legge sconti dal
30% al 50% fino al 31 ottobre.
Chi chiede a Rosa il perché e la
risposta recita più o meno così: «è
meglio cascare in piedi». Non si
sa ancora se il “Vincenzo Baffetti
e figli snc” di piazza Garibaldi
chiuderà a fine anno o proseguirà
anche un po’ oltre, dipenderà da
quando gli scaffali saranno stati
completamente svuotati. «C’è chi
si è fatto la scorta – spiega Rosa –
immaginando che per un certo
periodo ci sarà comunque un disagio».
Disagio che significa dover
spostarsi in città anche per un piccolo acquisto: una vite, una lampadina, un piccolo elettrodomestico. Rosa è conscia di questo disagio, ma a 75 anni di età dei quali
60 di lavoro tra elettrodomestici,
tv, varia oggettistica è comprensibile che sia arrivato il tempo del
meritato riposo. Fratelli e nipoti
sono concentrati sull’attività del
mobilificio. «Abbiamo proposto
anche alle dipendenti di portare
avanti la gestione – aggiunge – ma
non se la sentono».
Un giro sui tre piani del negozio, strettamente collegato all’abitazione di Rosa. Con quella commistione tipica di chi gestisce bottega sotto casa. Basta una rampa
di scale per trovarsi in cucina.
Riapriamo l’”album” dei ricordi, tornando a inizio anni Cinquanta. «A 14 anni, dopo le scuole medie – spiega Rosa – volevo iscrivermi alle Iti, mi piaceva molto la
meccanica». Apriti cielo! Oggi ad
esempio in Austria ci sono dei programmi di orientamento che invitano le donne a prendere in considerazione una carriera lavorativa
nell’ambito delle professioni tecniche ed artigianali. Più richieste e
meglio remunerate.
Nel 1954 però il preside delle
Iti sconsigliò fortemente a Rosa di
iscriversi alla sua scuola. Una donna alle Iti? Una discriminazione
pregiudiziale alla quale Rosa rispose decidendo assieme a papà Vincenzo di mettere in piedi un negozio. «Siamo partiti costruendo anche il mobilio ed il negozio aveva
la grandezza dell’ingresso di oggi
– mostra Rosa – in quelli che erano i “volti a bot” della casa».
Papà Vincenzo è stato un vero
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C’è chi passa in auto, abbas-
Rosa Baffetti, storica responsabile del negozio di Piazza Garibaldi.
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e proprio pioniere imprenditoriale: dalla prima forma di trasporto
pubblico con automobile, al negozio di riparazione delle biciclette,
fino alla pompa di benzina ed all’imbottigliamento del kerosene.
Fino ai mobili. Gabriele prima
della pausa pranzo entra nel bazar. Non è un volto sconosciuto,
siamo passati entrambi per i banchi della Facoltà di Economia di
Trento. Ci tiene a ricordare che
chiude il bazar della zia Rosa, ma
l’attività nell’ambito dei mobili continua a pieno regime.
E tra i mobili in via del Perer
continuerà ad essere possibile l’acquisto di elettrodomestici da incasso e anche di quelli da libero posizionamento (lavatrici, frigoriferi,
cucine a legna…).
Torniamo da Rosa, che intanto
spulcia tra licenze ed autorizzazioni. Dal 1988 il bazar è in piazza
Garibaldi, prima per un periodo di
quasi due decenni era stato in via
Dante. Ora il dispiacere non solo
per i clienti, soprattutto i più an-
Da sx, Rosa Baffetti, con le dipendenti Annamaria Larentis, Ingrid Baldo e Arianna
Dallago.
ziani, «ma mi dispiace molto anche per le dipendenti; il rapporto
con chi lavora è sempre stato molto stretto».
Quattro dipendenti in tenuta
rosa, che hanno fornito un prezioso servizio per tanti anni. Arianna
Dallago si ricorda ancora la data
di inizio dell’avventura per lei, lunedì 21 gennaio 1985. Ingrid Baldo lavora nel bazar da 20, Lilla
Botticchio da 25, Annamaria Larentis da 8.
Sui tre piani del bazar sono pas-
Rosa e Arianna dietro al bancone all’ìngresso del negozio.
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sate nel tempo anche altre commesse, tra le quali Anna e Lorenza Muraglia.
«Non chiudiamo per motivi
economici – sottolinea Rosa – ma
per una riorganizzazione all’interno della nostra famiglia. Ora bisogna focalizzare attenzioni e risorse
sul mobilificio».
Un po’ alla volta ci sarà la staffetta generazionale all’interno della famiglia, visto che anche Lorenzo e Giuliano, fratelli di Rosa, si
stanno avvicinando al momento nel
quale distribuire ad altri gli oneri
del lavoro. Un passaggio quindi
molto delicato, in tutte le imprese
a conduzione famigliare.
Gabriele ricorda che nel bazar
si riuscivano a garantire prezzi
competitivi per quanto riguarda gli
elettrodomestici «grazie alla cooperativa d’acquisto Eurocea, della quale siamo stati fondatori».
Dopo essere saliti al primo piano
ed aver visto il punto di contatto
tra casa e lavoro, viene spontaneo
chiedere a Rosa quali sono le prime cose che vorrebbe fare dopo
un po’ la merceologia concentrandosi su piccoli elettrodomestici ed
altri generi di consumo. Insomma
non il grande acquisto, ma le piccole necessità quotidiane.
Riscendendo a piano terra, una
foto della titolare con le quattro
commesse ed il senso che non sarà
facile riposizionarsi per loro. Come
mai non avete deciso di prendere
in mano voi il negozio? «In tempo
di crisi economica il momento non
è dei più facili» spiega Ingrid, mentre Arianna sottolinea «la mancanza di esperienza in materia di gestione». Per riposizionarsi alle
commesse vengono spesso richieste oltre alla maturità superiore
anche la padronanza delle lingue
tedesca e inglese. Arianna ricorda
la forza del bazar, avere tantissime cose utili in un unico posto.
Ingrid pesca dai ricordi quando
andava ad aiutare gli anziani nel
sintonizzare il decoder del digitale
terrestre e pensa alle tavole nel
bazar quando c’erano le liste nozze.
Piccoli aneddoti di amicizia,
gentilezza, piccoli gesti che arricchiscono una giornata. Il bazar
chiude, ma se un/a volenteroso/a
volesse provare a portare avanti
l’avventura, faccia una telefonata
allo 0461-842263.
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aver concluso l’esperienza lavorativa. «Fare qualche giorno di vacanza – risponde – e dedicarmi a
famiglia, nipoti e pronipoti».
Rimane il disorientamento della clientela. Una media di cento
scontrini al giorno fa capire che è
forte la funzione di servizio del
punto vendita di piazza Garibaldi.
Con Gabriele quindi si prova a
ragionare su come potrebbe proseguire l’attività. L’identikit è questo: un/a volenteroso/a che risistemi la zona a piano terra e riveda
Non so dove vado,
ma so che vado
lontano
di don Renato Tamanini
Domenica 28 settembre 2014 ha fatto il suo ingresso nella comunità
di Aldeno don Renato Tamanini. Il sacerdote si presenta ai parrocchiani, indicando i suoi auspici e quindi risponde ad alcune domande sul suo passato e sul presente della Chiesa.
Ho scelto questa frase, di non
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so quale scrittore, per presentarmi attraverso l’Arione ai parrocchiani di Aldeno, Cimone e Garniga. Che cosa vuol dire questa
frase? Che non voglio avere obiettivi immediati né progetti molto
definiti,
- perché non c’è meta che non
debba poi essere superata e ridimensionata: si fa un passo in avanti
che chiede poi un altro passo e un
altro ancora
- perché si può anche sbagliare sia la meta che il percorso: uno
si pone un obiettivo e poi si ac-
corge che non era quella la meta
verso la quale dirigersi o che la
strada intrapresa porta da un’altra parte
- perché si rischia di costruire
programmi sulla base delle proprie
inclinazioni o visioni personali senza tenere tanto conto né della situazione reale né delle attese e
delle possibilità degli interessati
- perché è importante guardare lontano, proporsi un traguardo
che resta sempre oltre, in modo
che si sia sempre nella necessità e
nella decisione di essere ancora
per strada, mai arrivati.
Il saluto del sindaco all’arrivo di don Renato Tamanini.
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Eduardo Galeano si è posto
questa domanda: ha senso andare
verso l’utopia (cioè un mondo ideale, un sogno, qualcosa di grande
e bello che non esiste in nessun
luogo) se ti accorgi che tu fai un
passo verso di essa e essa ne fa
due in avanti?
E si risponde così: il senso è il
cammino. Ecco, è questo che voglio dire nel titolo: importante è
essere decisi a camminare verso
una meta grande, anche se irraggiungibile nella nostra storia. La
meta per i cristiani non può essere
che Gesù Cristo e il suo regno: un
mondo in cui tutti gli uomini si sentano amati, valorizzati, accolti, in
cui ogni persona abbia una carica
interiore poderosa di speranza e
di amore, in cui tutti sappiano
ascoltare nel silenzio loro stessi, la
natura e le storie di vita degli altri,
in cui Dio sia percepito come la
fonte suprema della libertà e della
gioia.
Una meta come questa, si sa,
è sempre al di là di quello che concretamente riusciamo a raggiungere e per questo il nostro cammino
non si esaurisce mai e, nello stesso tempo, una meta così alta con-
tinua a generare risorse e desideri
e a stimolare l’impegno.
Questo non vuol dire vivere
senza una direzione e non vuol
dire non fare niente e non sapere che cosa fare. Viceversa, più
alta e bella è la meta, più forte
diventa l’esigenza di muoversi
nella direzione che ci avvicina ad
essa, pur sapendo che non si arriverà mai ad ottenere il risultato
finale, che, nella nostra fede, si
avrà solo come dono dalle mani
di Dio alla chiusura del tragitto
umano.
Camminare guardando alla
meta, camminare senza che le giornate e gli insuccessi intristiscano il
cuore e offuschino lo sguardo,
camminare con umiltà, senza presunzione né arroganza, camminare insieme, senza fughe individua-
listiche e senza perdere nessuno
lungo il percorso, camminare passo
dopo passo, contenti di ogni piccolo passo e capaci anche di tornare indietro quando si sbaglia,
camminare celebrando gli sforzi e
le fatiche, i successi e gli insuccessi, camminare e cantare, come diceva Sant’Agostino ai fedeli delle
sue comunità: cammina e canta,
canta e cammina.
Un sasso nella
corrente
di Mattia Maistri
mi ricorda fin da subito certe atmosfere del passato: un appartamento caldo, un tavolo coperto di
libri e un clima silenzioso, riflessivo, che favorisce il dialogo. Un
ambiente che difetta di frenesia e
velocità, e che sembra voler prendere le distanze dai caratteri più
tipici del nostro tempo, dove si è
attivi 24 ore su 24 e non c’è tempo da perdere. Per questa ragione, la chiacchierata prende subito
una direzione precisa, che ci porta alle origini, quando è iniziato tutto.
Chi è don Renato?
Bella domanda... Sono un
uomo di settant’anni, figlio di una
casalinga e un ferroviere, che furono costretti ad abbandonare
Trento, con i loro tre figli, per rifugiarsi a Vigolo Vattaro durante
la seconda guerra mondiale.
Sono entrato in seminario in prima media e ne sono uscito una
volta ordinato sacerdote, l’8 di-
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L’incontro con don Renato
Don Renato dietro alla scrivania, in canonica.
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volantino sollevò un animato dibattito con i ragazzi e ancora oggi c’è
chi se lo ricorda. Dimostrazione
che avevo colto nel segno.
La commemorazione dei caduti.
cembre del 1970.
E da allora è cominciata la
vera attività sul territorio.
Sì, ho fatto il cappellano a Sacco e a Tione, dove ho pure insegnato religione nel locale istituto
tecnico.
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Un ruolo educativo, quindi.
Cosa significava insegnare religione nelle valli trentine all’epoca?
Per quanto riguarda la disciplina non si faceva molto, poiché le
classi erano, diciamo così, “birichine”. Ma quel periodo è stato
comunque un’occasione preziosa
per sviluppare e stringere grandi
rapporti. Lì ho capito quanto siano importanti le relazioni tra le persone e quanto possano risultare
utili per educare. Ricordo che, allora, anche le valli Giudicarie erano percorse dal vento della contestazione e della ribellione, pur
rimanendo un ambiente “di paese” dove certe esasperazioni del
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movimento degli indiani metropolitani del ’77 non arrivavano. Benché si mescolassero impegno sociale e goliardia, con i ragazzi c’è
sempre stato un terreno d’intesa
dovuto al nostro comune contatto
con la terra che ci consentiva di
condividere valori e alcune spinte
ideali. Possiamo dire che, al di là
dei contenuti, ad avvicinarci era un
reciproco atteggiamento dialogante.
Un dialogo che assumeva la
forma della collaborazione o
della dialettica?
Sicuramente della dialettica,
che diventava però il momento per
avvicinarci gli uni agli altri, per capirci, insomma. Ricordo, ad esempio, che un giorno gli studenti decisero di non venire a scuola e di
scioperare in solidarietà con le
popolazioni del Libano. Decisi di
scrivere un volantino per ricordare loro che essere solidali non significa sfruttare l’occasione per
fare un giorno di vacanza. Quel
Se ho ben capito, il suo ruolo di educatore e, soprattutto,
di religioso non poteva essere
diviso da quello di uomo che
vive nel suo tempo e si occupa
di quello che succede fuori dalla chiesa.
Senza dubbio. Proprio per
questo nel 1983 decisi di andare in missione in Sudamerica.
Scelsi quella meta perché era il
luogo della grande sperimentazione della Chiesa, dove i poveri non erano “individui” ma
“massa”. Se volevo capire come
poteva cambiare la Chiesa cattolica, dovevo andare nel continente più in fermento da quel
punto di vista.
Il continente della teologia
della liberazione e della vicinanza tra Chiesa e movimenti
politici radicali.
Proprio quello. Tuttavia, per
essere al centro del movimento
avrei dovuto andare in Brasile, invece mi venne assegnato il quartiere di El Alto, periferia de La Paz,
capitale della Bolivia. Lassù (la città
era a quasi 4mila metri di altitudine) i fermenti di trasformazione
erano molto ridotti se non perfino
assenti.
Di cosa si occupò quindi in
quella che di fatto era una metropoli, benché formalmente
Certo. E questo l’ho vissuto
anche in un’altra zona della Bolivia, dove ho operato a partire dal
1991 con i francescani di Trento.
Lì mi occupavo della formazione
dei seminaristi e, contemporaneamente, di progetti dedicati alla
costruzione di centri sanitari o di
pozzi per l’irrigazione e la potabilizzazione dell’acqua. Nel 1998
il nostro gruppo fu pure coinvolto nella gestione dell’emergenza
dovuta al forte terremoto che
sconvolse il Paese. Fu una delle
ultime attività che svolsi laggiù,
prima di tornare.
Cosa significava per un religioso europeo lavorare in
Bolivia?
Significava, innanzi tutto, capire che il cattolicesimo dei contadini era legato a ritmi e riti precristiani che, una volta giunti in città,
loro vedevano indebolirsi, lasciandoli disorientati. Il nostro compito
ecclesiale consisteva nello stare
con loro e provare a fare comunità, cercando di coniugare il loro
passato e il loro presente. Non
sempre era facile trovare un punto d’incontro, poiché la ritualità
ancestrale a cui facevano riferimento doveva essere capita nelle
sue manifestazioni per essere incrociata con il cattolicesimo.
Perché ritornò in Trentino
nel 1999?
Per due ragioni principali. Innanzi tutto, volevo esser vicino a
mia madre anziana. E poi, volevo
dare la possibilità ad altri missionari più giovani di partire, poiché
il vescovo di allora aveva stabilito che le nuove partenze sarebbero state possibili solo a fronte
di un rientro dei “vecchi” missionari.
Di cosa si fece carico una
volta tornato in Trentino?
Dal 1999 a oggi mi sono occupato della formazione dei seminaristi. Poi, un po’ inaspettata, è
arrivata la chiamata presso la parrocchia di Aldeno, Cimone e Garniga Terme.
Una chiamata inaspettata
che l’ha messa in difficoltà?
Devo ammettere che si tratta
di una grande sfida, perché negli
ultimi quindici anni ho avuto più
contatto con i sacerdoti che con
le comunità. Ma, allo stesso tempo, si tratta per me di una missione molto importante, che mi permette di sviluppare un senso di
paternità verso la gente.
Cosa significa fare il “padre” di una comunità multiculturale e frammentata?
Società
fosse un quartiere della capitale?
El Alto era una zona di rapida
urbanizzazione, dove finivano centinaia di migliaia di contadini che
vivevano in condizioni estreme,
senza servizi e senza strutture.
Anche il cattolicesimo era poco
organizzato e il nostro obiettivo fu
proprio quello di agire su due livelli: costruire servizi per la comunità e riorganizzare la Chiesa. In 8
anni abbiamo lavorato per l’alfabetizzazione e la scolarizzazione di
massa, e per l’assistenza sanitaria,
poiché erano del tutto assenti.
Possiamo dire, dunque, che
l’attività culturale andava a
braccetto con quella sociale, per
poter raggiungere il medesimo
obiettivo: dare senso a una comunità, altrimenti smarrita.
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Parto sempre dall’idea che
l’altro sia una ricchezza e che abbia bisogno di essere ascoltato.
Soltanto dopo si può fare sintesi.
Ad esempio, i giovani sono divisi
in subculture diverse e il primo
passo per avvicinarli è quello di
entrare in relazione senza pretendere adesioni assolute. Il passo
successivo lo possono fare solo i
coetanei, coloro che vivono la
stessa realtà, altrimenti noi risulteremmo estranei e, per forza di
cosa, inefficaci.
A tal proposito, possiamo
dire che papa Francesco risulti molto efficace, anche nei confronti delle nuove generazioni.
È possibile che l’attuale pontefice stia preparando un nuovo
Concilio, sull’esempio del Concilio Vaticano II?
Sinceramente mi sembra
un’idea un po’ stiracchiata, anche
se ci sono due elementi che papa
Francesco ha ripreso dal Vaticano II: il dovere di una condotta
collegiale e non solitaria della
Chiesa, e il richiamo a vivere il
messaggio evangelico nella sua
concretezza, mettendo al bando
l’esteriorità. La dimensione sociale
della Chiesa di Francesco è spiccata e riprende la dottrina sociale
della Chiesa contro l’imperialismo
del denaro.
Una presa di posizione non
sempre condivisa in ambiente
vaticano...
Sicuramente papa Francesco
non è succube alle gerarchie vaticane, a differenza di Giovanni Paolo II e di Benedetto XV. Non mi
stupisco, perché questa sua maggiore autonomia rappresenta la
coerenza che lui vive tra aspetti
organizzativi e messaggio spirituale, che non possono rimanere separati tra loro. Perché la fede non
è esteriorità da funzionari, ma è
qualcosa che prende il cuore e
coinvolge tutta la propria esistenza.
Società
Un’esistenza che nella precarietà della società liquida ha
sempre più bisogno di risposte.
Quali sono quelle di un sacerdote del XXI secolo?
Il sacerdote è una persona che
cerca di voler bene, a prescindere. E non in modo riduttivo, ma
concreto, dove l’apparenza lascia
il posto all’essenza. Questa è la
risposta. Molto semplice, se si
vuole, ma importantissima. Il sacerdote è come un sasso nel torrente, che ti aiuta a fare un passo
più in là, nonostante la forza della
corrente.
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Due progetti
di Maurizio Cadonna
Anffas Trentino
nella co-residenza
Nell’immobile ex cantina sociale apriranno anche un Centro sociooccupazionale giovani, per offrire percorsi lavorativi ed educativi
ed una Casa satellite, appartamento che grazie alle tecnologie della
domotica permette di sostenere il percorso di emancipazione.
cupato della “co-residenza”, la
nuova realtà abitativa che sta trovando forma nell’immobile ex cantina sociale, ristrutturato dall’Itea.
In queste settimane di fine anno
2014 il progetto sta entrando nel
vivo, con l’assegnazione dei primi
spazi abitativi, due dei quali rappresenteranno, per i giovani di
Anffas Trentino Onlus, occasione
per potenziare e migliorare le loro
capacità relazionali, operative, di
autonomia personale.
La co-residenza ospiterà infatti
un “Centro socio-occupazionale
giovani”, con apertura diurna, nel
quale saranno accolte due tipologie di persone con una disabilità
intellettiva: giovani che hanno appena terminato o stanno terminando la scuola e che necessitano
ancora di un percorso educativo
ed occupazionale e giovani adulti
che hanno già frequentato percorsi
successivi a quello scolastico, che
per la loro età e le loro necessità
hanno bisogno di percorsi ad indirizzo occupazionale ed educativo.
I posti disponibili saranno 12.
Questi giovani con disabilità tro-
veranno nelle attività del centro un
sostegno educativo utile per valorizzare al massimo le loro risorse,
i loro interessi, la loro capacità di
prendersi cura di sé, nel dialogo
con adulti educatori appositamente
preparati.
Le proposte del centro rappresenteranno per questi giovani una
nuova esperienza formativa, che li
conferma nel loro essere “grandi”,
migliorandone il livello di consapevolezza e sviluppandone le autonomie sociali, relazionali, psicologiche.
All’interno della giornata troveranno spazio attività di incontro, di
conversazione, di laboratorio per
favorire l’acquisizione di un pensiero operativo e la soluzione di
problemi pratici, di rafforzamento
dell’autostima. I giovani sperimenteranno stages e laboratori presso
altre realtà, anche occupazionali,
mentre particolare attenzione sarà
data alle abilità comunicative, di
ragionamento, di lettura e scrittura, anche con ausili didattici, di
conoscenza sociale ed ambientale. Una volta alla settimana è prevista l’attività motoria.
Un centro, insomma, che lavorerà in base a progetti personalizzati, “studiati” appositamente sul
singolo ragazzo, in base ad obiettivi precisi ed a metodologie defi-
Società
Già più volte l’Arione si è oc-
La coresidenza vista da ovest.
L’
ARIONE 13
nite. Ogni progetto sarà condiviso
e discusso con la famiglia e verificato ogni sei mesi.
Il risultato che Anffas Trentino
si prefigge è quello di fornire a ciascun giovane un’occasione per
crescere come persona, capace di
pensiero autonomo, di gestire le
proprie emozioni, di conoscere le
proprie risorse ed anche i propri
limiti, per poter impostare un proprio “progetto di vita” futura.
Società
La seconda realtà gestita da
Anffas Trentino che troverà spazio nella co-residenza riguarda un
progetto di grande portata innovativa nel panorama trentino ed italiano ed è costituita dalla “Casa
satellite”, cioè da un appartamento nel quale alcuni giovani-adulti
seguiti dall’associazione potranno
abitare sperimentando un nuovo
servizio residenziale, semi-protetto, dotato di un’avanzatissima tecnologia in grado di sostenere queste persone in un percorso di
emancipazione verso un’autonomia più piena.
Gli ospiti di questo servizio han-
L’
14
ARIONE
no un lavoro part-time e sono da
anni inseriti in un percorso di residenzialità, che ha posto le basi per
questo nuovo passo nella loro vita
da adulti.
Anffas Trentino, in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria
dell’Università degli Studi di Trento, negli anni scorsi ha infatti sviluppato una tecnologia in grado di
aiutare le persone nello svolgimento delle normali attività di una casa.
La domotica costituisce oggi uno
degli ausili migliori e più avanzati
per favorire un’autonomia quasi
piena nella conduzione della vita
quotidiana. I giovani-adulti saranno accompagnati da personale
appositamente formato, secondo
gli obiettivi educativi ed abilitativi
di ciascuno.
La collocazione del Centro socio-occupazionale giovani e della
Casa satellite nella co-residenza
avrà un valore importante, in una
duplice direzione: da un lato le
persone che abiteranno gli appartamenti della co-residenza potranno essere sostegno utile ai percorsi
di crescita dei giovani di Anffas
Trentino, con la loro presenza e
magari con qualche utile contributo nelle diverse attività; dall’altro
lato, i giovani frequentanti il Centro e la Casa Satellite potranno
essere utili alle persone della coresidenza fornendo un aiuto in alcune incombenze della vita quotidiana o anche soltanto per qualche momento di apprezzata compagnia…
A sostegno dei due progetti
sarà valorizzata una rete di volontariato, proprio in un’ottica di “riabilitazione di comunità”.
«C’è molto entusiasmo da parte delle famiglie di Anffas Trentino
verso questi due progetti” – ci dice
il presidente, Luciano Enderle,
anche lui cittadino di Aldeno –
“perché l’ambito di un paese e di
una comunità attenta al sociale
potrà dare nel tempo grandi opportunità di cittadinanza attiva per
i nostri ragazzi ed un’inclusione più
serena e più completa rispetto all’ambiente cittadino».
Un “benvenuto” quindi, da parte della Comunità di Aldeno, ai giovani-adulti di Anffas Trentino ed ai
loro educatori ed un augurio di un
buon cammino sulle nostre strade…
Campane a festa
per le brasiliane
di Renzo Maria Grosselli
Le pronipoti di Eugenio Coser e Fortunata Friz in visita ad Aldeno.
Una storia d’emigrazione partita nel 1897, in direzione Stato di Espirito Santo in Brasile.
delle campane”. Quando il suono
dei grandi bronzi della Chiesa di
San Modesto assalì all’improvviso, fuori di orario, ogni casa del
borgo, fin nelle periferie più lontane, ogni uomo, ogni donna. E il rintocco delle campane, si sa, può
essere il miglior annuncio di un
giorno di festa ma anche il segnale
di un pericolo. In molti quel 9 settembre 2014 si arrestarono sulla
via, si guardarono negli occhi dentro le botteghe, e alla sportellista
della Cassa Rurale sfuggì un sospiro in quell’ora di sole: “Mio Dio,
non sarà che...’”.
Ma partiamo da lontano a narrare una storia che, si dice, sia stata
alla base di quel racconto che portò Gabriel Garcia Márquez al
Nobel per la Letteratura, cambiando il nome del luogo e chiamandolo Macondo, e cambiando
i tempi della narrazione.
La vicenda della campane
ebbe origine il 10 di agosto del
1897 quando Eugenio Coser partì
da Aldeno con la moglie Fortunata Friz ed i figli Valerio, Giulia,
Carlotta, Paolo, Giovanni Battista,
Carlo, Maria e Isidoro, con destino a Santa Teresa, “capitale tiro-
lese italiana” dello Stato di Espirito Santo, Brasile.
Le sgualcite carte del tempo
dicono che Eugenio era un contadino. In realtà, era un un pioniere
che avrebbe messo a coltura nuo-
Società
Per Aldeno rimarrà “il giorno
Eugenio Coser con due nipoti.
L’
ARIONE 15
Società
ve terre e dato vita ad una stirpe
gagliarda di brasiliani che porta
ancora nel cuore quella terra di
origine, quella Aldeno e quella
chiesa di San Modesto.
Era nato nel 1840 Eugenio e
con la sua di famiglia attraversò
l’oceano sulla nave “Città di Genova”. Narra un superbo libro,
scritto da tali Jussara Teresa Sepulcri Rosalem e Regina Celis Sepulcri Salaroli, “Tutti insieme. Todos juntos: memórias de imigrantes italianos”, che i Coser avevano lasciato Aldeno «per le difficoltà
finanziarie in cui si dibatteva l’Europa e anche a seguito delle guerre che avevano coinvolto la regione trentina».
Una regione in cui in quei decenni il 20% dei bambini nati vivi,
moriva prima del compimento del
primo anno di età e il 50% rendeva l’anima a Dio prima di festeggiare il 20esimo. E ciò che li portava al trapasso era la “debolezza
congenita”, un eufemismo scientifico per dire che si trattava di gente che poco e male alimentata. In
una terra che all’epoca era preda
L’
16
ARIONE
di malattie disperanti, come la
pellagra, dovuta a carente alimentazione.
Quella gente, nella crisi di fine
Ottocento, molto spesso riusciva
ad alimentarsi solo di polenta e di
crauti, talvolta con un pezzo di formaggio. Contadini sì, ma molti ormai senza terra. Tra il 1870 e il
1890 la metà della terra agricola
trentina aveva cambiato di padrone. I piccoli contadini, oberati dalle
“stéore” (imposte), avevano perduto la loro terra.
Davanti a loro, una sola possibilità, l’emigrazione. Partirono a
decine di migliaia: per le miniere
degli Stati Uniti, per le haciendas
argentine o per ricevere un pezzo
di terra nella foresta brasiliana. Per
raggiungere la sua nuova Israele,
dopo lo sbarco, la famiglia di Eugenio Coser «viaggiò a bordo di
una canoa fino a Santa Leopoldina e poi proseguì a piedi fino a
Várzea Alegre», nel comune di
Santa Teresa.
Oggi, i dieci aldeneri partiti nel
1897, in Brasile si sono trasformati in più di 1.600 uomini e don-
ne. Eugenio e i suoi furono accolti
a Várzea Alegre dal cugino Federico, che stava in Brasile da anni
ormai. Si sarebbero poi spostati a
Tabocas, dove alle vigne del Merlot
avrebbero sostituito la coltivazione del caffè Conilón. Eugenio ritornò “en Naldem” solo nel 1915,
per calmare un poco quella nostalgia “de la Toresèla” che gli sfiancava l’anima. Era ormai morta, nel
1910, la sua amata sposa Fortunata e lui si era andato a vivere ad
Itaguaçu, dove la morte lo colse il
5 agosto del 1927, a 88 anni. La
sua, fu la vita di un patriarca, di un
vero aldenero: una foto lo ritrae nel
1918 in nobile posa sul suo cavallo, a dimostrazione della strada che
l’emigrante aveva percorso dal
tempo della sua partenza dalla
Toresèla.
Ma avviciniamoci al “giorno
delle campane”. Da anni, due sorelle, Jussara e Regina pronipoti di
Eugenio stavano preparando un
viaggio. Loro, che già nel 2000
avevano visitato il Trentino e la
Toresèla, sentendo appieno che
non solo i loro cuori ma anche la
loro identità aveva un ancoraggio
sicuro nella terra del Merlot. Volevano che anche le nipoti dai nomi
splendidi della fantasia, Stelamagda, Maria Regina, Leusa Maria
e Leila Maria, potessero conoscere le loro origini, quel lungo fiato
che aveva portato il loro avo in
Brasile. Via dunque, non più in
nave ma con l’aereo. Qualche
giorno a Caoria (terra della nonna
Maria Loss, sposata Coser) e
poi... Poi fu il giorno delle campa-
Le sei donne brasiliane (col
pazientissimo José Cláudio marito di Jussara) sbarcarono ad Aldeno. Ad accoglierle sulla pubblica piazza fu il sindaco, Emiliano
Beozzo che le accompagnò nella
sala consigliare. Perché, attraverso lui, tutta Aldeno stava dando il
benvenuto alle pronipoti di Eugenio. Jussara e Regina consegnarono al primo cittadino il libro sulla storia della famiglia. E il sindaco
diede loro i libri sulla storia di Aldeno e quell’orologio con la scritta col nome del paese che da allora batte le ore nelle loro case brasiliane. Un’ora di ricordi, emozioni. Poi la visita a quella scuola (ora
nuova e splendida) di cui parlava
il vecchio Eugenio. Quindi la lunga camminata fino alla Cantina
Sociale e qui, la gente che incrociavano sussurrava, “ecco le brasiliane”, e qualcuno proponeva che
da quel giorno la via principale
fosse ribattezzata “Via delle Brasiliane”, in onore a quelle signore
ma soprattutto in onore a Fortunata Friz, la coraggiosa donna che
aveva accompagnato oltre l’oceano il marito. Il tempo di stappare
una bottiglia dell’eccellente spumante della Cantina ed era già
l’ora di andare. Un passaggio davanti alla Chiesa. L’incontro, fortuito e denso di emozione, con due
patriarchi: Camillo Stedile, storico direttore della Rurale, e il sacerdote don Valerio Bottura. Ma
ecco, uscire dalla Chiesa di San
Modesto Alma Mazzurana e Sergio Enderle. E Regina, e Jussara:
«Le campane, bello sarebbe che
le campane...».
E le campane suonarono, per
la commozione del gruppo brasiliano (e lo spavento di qualche
ignaro cittadino). Sarebbe corsa
rapida poi la giornata. Con la visita a Garniga, la culla dei Coser dei
primordi: la chiesa nuova, il cimitero in cui le signore brasiliane rincorrevano i loro ricordi, camminando tra le lapidi che riportavano il glorioso cognome. Coser. Poi
tempo que passou, que te trouxe
e te levou”.
E le Viòte, le tre cime che Eugenio aveva tanto amato: Cima
Verde, Doss d’Abramo e Cornét.
E qui, l’addio al Trentino, la partenza per Firenze, poi Roma. Portando con loro la nostalgia della
campane di San Modesto. Mentre ad Aldeno-Macondo rimaneva il profumo di quel passaggio.
Per generazioni avrebbero poi ricordato “il giorno delle campane,
il giorno delle brasiliane”. Il giorno
di Eugenio Coser e Fortunata Friz,
ritornati nella loro terra.
Anni dopo si sarebbe ritrovata
una lettera di Regina Celis Sepulcri Salaroli: «Avemmo l’immensa
allegria di conoscere la terra dei
nonni e fu con profonda emozione
che udimmo le campane della chiesa suonare, camminammo per le
vie del borgo, conoscemmo la
scuola e fummo alla Toresèla. Con
molta emozione donammo la nostra storia, il nostro libro, al sindaco Emiliano Beozzo. Immerse
come eravamo nella nostra storia
siamo tornate in Brasile contagiate dalla bellezza della terra natale
del nostro nonno, la nostra amatissima Aldeno».
Di qui si è ispirato Gabo per la
sua stesura di “Cent’anni di solitudine”. Aldeno e non Macondo
era il paese. E il nome di quell’avo,
di quel primo seme che aveva portato in America tanta nuova forza,
non era quello di Aureliano Bendía ma di Eugenio Coser. Un piccolo frammento della storia dell’uomo: del suo nascere, crescere, figliare, piantare, poi soffrire ed
emigrare, rimettere casa. Senza
dimenticare il primo amore. E la
Toresèla.
Società
ne.
L’
ARIONE 17
Naufraghi
di Anna Forti
Viaggio all’interno di un mondo, quello giovanile, contraddistinto
dalla precarietà: elemento che dalla condizione lavorativa si estende ad un nuovo modo di intendere la vita.
Il testo che segue è formato
dall’unione di stralci di molte delle
conversazioni che mi è capitato di
ascoltare nell’ultimo periodo. L’intenzione è stata quella di far emergere attraverso un’unica voce una
molteplicità di esperienze di vita
accomunate da una stessa realtà a
cui doversi approcciare. In questo modo ho cercato di dar vita
alla frase che più volte mi è stata
ripetuta: “siamo tutti sulla stessa
barca... una barca che sta affondando”.
Società
Non so dove sarò, cosa farò e
che genere di persona diventerò.
Mi dispiace, non posso prendermi degli impegni qui ed ora, perché domani tutto potrebbe essere
cambiato. Non capisco perché non
parti anche tu, io fossi in te me ne
andrei in Nord Europa. Ho deciso che se non trovo lavoro qui
andrò all’estero ad imparare una
lingua, non si sa mai. Poi non so
se tornerò. Forse andrò in Spagna o in Germania, perché non c’è
nulla che mi trattenga qui. Al limite
partirò anch’io per l’Australia.
Comunque non preoccuparti, ci
sentiremo in Skype, oppure potrai venire a trovarmi.
Lo sai che non ne posso pro-
“La zattera della Medusa” di Theodore Gericault (1819). www.wikipedia.org.
L’
18
ARIONE
prio più di vivere coi miei. Dopo
otto anni fuori, tornare a casa è una
fatica, ma almeno così non spendo. Nel frattempo ho fatto domanda per uno SVE (Servizio volontario europeo) in Finlandia. Sarebbe una bella esperienza all’estero
per un anno. Magari mi torna utile
per il curriculum. Il mio curriculum
fa ridere, è pieno di cose totalmente sconnesse l’una dall’altra. Io sul
curriculum non so cosa scrivere
perché non ho esperienza lavorativa, ma ho sempre e solo fatto
volontariato mentre studiavo. Tra
l’altro il volontariato al giorno
d’oggi mi sembra soltanto un ottimo modo per sfruttare la gente.
Lascia perdere, aspetto da un
mese che escano i bandi del servizio civile: 430 euro al mese sarebbero sempre meglio di niente.
In ogni caso con l’Agenzia del lavoro potrei fare un tirocinio minimamente retribuito e così almeno
per due mesi sarei coperto. Ho
deciso che mi adatterò a tutto
quello che troverò, perché ho 30
anni e non ne posso più di stage
non pagati. Piuttosto lavoro dieci
ore al giorno ai mercatini di Natale. Mi sembra una fortuna aver finalmente trovato qualcosa da fare.
scadere il contratto tentenno, perché potrei di colpo dover riprogrammare tutto. L’incertezza continua mi spaventa. È come essere
costantemente a rischio. Spesso mi
capita di non capire più chi sono.
Sento come se la mia vita non fosse
altro che una serie di frammenti a
cui fatico a dare unità. Chiudo una
fase e ne apro un’altra di continuo. Non riesco proprio a fare un
progetto a lungo termine. Mi muovo a caso. Ho avuto un attacco di
panico. Ci berrò su.
È meglio smettere di pensare. Alle volte creo mondi fantastici e progetti irrealizzabili. Sto
sprecando i miei talenti. Non trovo il canale adeguato per esprimermi. Di fondo non so nemmeno chi sono. Penso che non ci
sia qualcosa di specifico che mi
appartenga. Non so mai cosa
scrivere quando compilo un modulo e arrivo alla voce “professione”. Non so se abbia ancora
un senso intendere il lavoro come
parte della propria identità. Sembra non essere altro che un semplice modo per guadagnare quel
che serve per vivere... ma forse
è ancora peggio non sapere nemmeno se domani potrò ancora
continuare a farlo.
Società
Alle volte mi sento proprio come
se nel mondo non ci fosse posto
per me. Mi sento inutile. Il problema è che vorrei poter fare qualcosa per migliorare le cose. In fin
dei conti penso che l’unica soluzione sia creare qualcosa che ancora non esiste. Troppo spesso
vorrei fuggire. Credo di aver imparato a convivere con l’incertezza.
In fondo sono felice del tempo
determinato perché mi crea meno
vincoli mentali: so che potrebbe
essere un’esperienza circoscritta e
poi potrò continuare a cambiare.
In ogni caso quando mi sta per
L’
ARIONE 19
Colastici, Gaifassi e
‘Mericani
di Samuele Cont
“E ti de chi set?” ci porta alla scoperta di tre soprannomi, all’interno delle famiglie Cont, Cramerotti e Beozzo.
Un bicchiere di vino, magari
Società
una fetta di lucanica e un caffè, il
tutto amalgamato da vecchi racconti sul paese di una volta e sui
vari aneddoti che hanno reso protagonisti i nostri avi. Solitamente
è questo il contesto in cui si inizia
a divagare fra una storia e l’altra,
intrecciando immancabilmente le
storie di una famiglia con le altre
e di conseguenza un soprannome
con l’altro.
In un paese con una identità
forte come quella di Aldeno, in cui
I “Colastici”, in piedi da sx Umberto, Lodovico, Guido, davanti da sx Arnaldo, Luigia,
Gabriella.
L’
20
ARIONE
le persone sono legate al territorio dove sono nate, i ceppi che lo
compongono sono relativamente
pochi ed intrecciati tra di loro.
Probabilmente unendo pochi alberi genealogici abbastanza antichi si potrebbero ricostruire la
storia di tutte le generazioni attuali.
D’altra parte anche a questo
serviva il soprannome: ad aiutare
a distinguere una famiglia dall’altra, in virtù di qualche accadimento o semplicemente dal nome dei
genitori (nonni, bisnonni, …).
COLASTICI
Quanto scritto precedentemente è sicuramente vero per
quanto riguarda i Colastici. Il soprannome “Colastici” lo si ritrova all’interno dell’albero genealogico della famiglia Cont, linea
Marcior, e fa riferimento ai figli
(Lodovico, Giuseppe, Achille,
Riccardo e Augusto) nati dal matrimonio fra Giovanni Cont e Scolastica Betta. Colastici appunto,
figli di Scolastica, per distinguere
dall’altro ramo della famiglia che
prosegue la linea Marcior con il
fratello di Giovanni Cont, Leonardo.
La linea Scolastica prosegue
e quello legato ai figli fra Guido e
Luigia Enderle (e i figli Arnaldo,
Lodovico, Umberto, Gabriella e
Arnaldo).
GAIFASSI
Di diversa origine, e probabilmente meno sicura, è il soprannome Gaifass. Tale soprannome
fa riferimento ad un ramo della fa-
miglia Cramerotti ed inizia con
Angelo Cramerotti (classe 1882).
L’appellativo “Gaifass” probabilmente deriva da una contaminazione con un cognome della zona
di Rovereto. Negli anni a cavallo
del ‘900 Angelo probabilmente
andò a prestare opera nei campi
per conto della famiglia Gaifas di
Rovereto e da qui venne nomi-
Foto della famiglia Cramerotti (1961): da sinistra, in prima fila, Alfredo, Angelo e
Cornelio. Dietro: Amelio, Lilia e Carmela.
L’
ARIONE 21
Società
con l’unione fra Lodovico Cont
e Dirce Malpaga, mentre gli altri
fratelli emigrano fuori Aldeno. Di
Lodovico si dice essere stato una
mente fina e un gran lavoratore.
Commerciante di legname, carbone, sementi (portò nuovi tipi di
semi in paese) e anche vetraio.
Nel periodo invernale si occupava di spalare la neve (el feva
la rota) nel triangolo fra Aldeno,
i Casoni e Mattarello con l’ausilio del cavallo e del slitòm, anche per poter continuare durante
il periodo invernale i suoi interessi commerciali.
La casa di famiglia si trovava
in via F abio Filzi, sotto l’attuale
tabacchino. Lì vi era anche l’osteria di Lodovico (si trova tuttora
una mattonella con inciso il nome
di Lodovico), che, all’inizio del
‘900, era un ritrovo fisso per un
bicchiere di vino e una partita alla
mòra per gli uomini del paese.
La generazione prosegue con
i figli Giuseppina, Enrico, Guido,
Giovanni, Egidio e Bruno. Sarà
Egidio a portare avanti l’attività
dell’osteria di famiglia, ma questa, alla fine degli anni ’30 dovrà
chiudere i battenti a causa dei
contrasti per ragioni politiche con
il podestà dell’epoca (legate soprattutto alla figura del fratello
Enrico, dissidente e amico di Battisti).
I rami generazionali che attualmente sono presenti ad Aldeno
sono due, quello che discende dai
figli di Egidio con Marta Dallago
(e i figli Diego, Annamaria, Elena, Carlo Alberto, Vanda e Leda)
nato dagli altri aldeneri el Gaifass, ovvero quello che lavora
per i Gaifas.
Originariamente di via Altinate, negli anni ’60 i gaifassi si trasferiscono in via Roma, zona ex
cantina. Curiosamente qui, nel
loro giardino, per qualche anno
si erse una torre Eiffel in miniatura. Fu un modo per lasciare visibile a tutti, anche in maniera ironica, i frutti del proprio lavoro
della costruzione del carro per la
Festa dell’Uva anche per qualche
anno successivo alla manifestazione.
La generazione, dal matrimonio fra Angelo e Olivia Dallago,
prosegue con i figli Amelio, Alfredo, Cornelio, Lilia e Carmela.
Società
‘MERICANI
Il soprannome ‘Mericani fa riferimento ad un ramo della fami-
Patagania 1927.
L’
22
ARIONE
glia Beozzo ed in particolar modo
ai figli di Cipriano Beozzo (1871)
e Pia Tonolli (1877).
L’economia di inizio ‘900 non
era sicuramente florida; erano anni
di stagnazione e miseria.
La famiglia di Cipriano si occupava di campagna e di lavori
stagionali nell’edilizia. Sia per la
situazione economica, sia a seguito di liti legate ad un’eredità, Cipriano decise di partire per il Brasile assieme alla moglie e ai tre figli, Enrico, Alma e Arturo. Scelsero il Brasile perchè lì c’erano
altri parenti. Attualmente lì si trova ancora un loro discendente, il
vescovo Josè Oscar Beozzo.
Partirono quindi dal porto di
Genova ed in circa 3 mesi di nave
giunsero alla volta del Brasile. Le
cose qui non andarono nella maniera sperata. Gli immigrati infatti
venivano trattati alla stregua di
Cipriano e Pia Beozzo.
schiavi. Si occuparono principalmente di coltivazione del tabacco e granoturco e di attività legate al disboscamento della foresta
per far spazio all’avanzare dei
campi agricoli; si può facilmente
immaginare come fossero le condizioni di questo tipo di lavoro,
non avendo a disposizione mezzi
meccanici.
In Brasile nacquero altri 4 figli, Iginio, Alberto, Eugenio e Valerio.
Dopo dieci anni, nel 1920, a
seguito anche del peggiorare delle
condizioni di salute della moglie
Pia legate al clima, decisero di ritornare al paese di origine. Si può
dire che la famiglia partì povera e
tornò ancora più povera. In un
tempo in cui era raro assistere a
fenomeni di emigrazione/immigrazione in paese, l’accoglienza fu un
po’ sui toni dello scherno: “è tornà i Mericani...” , da qui il soprannome di famiglia.
Tante mele,
ma di bassa qualità
di Lucio Bernardi
Annata 2014 rovinata dalla grandinata eccezionale dell’11 maggio. Per assecondare le richieste del mercato la produzione si indirizzerà soprattutto verso varietà come Gala e Red Delicious.
to con Armando Paoli, direttore
Sft, la sensazione che si percepisce maggiormente è quella di una
forte preoccupazione per l’andamento del mercato orto-frutticolo
che, come per gli altri settori, è in
forte contrazione a seguito della
diminuzione dei consumi.
A differenza dell’uva, per la
mela è ininfluente l’anomala piovosità del 2014 mentre è stata
determinante, in maniera irreparabile per la qualità del prodotto, la
grandinata dell’11 maggio scorso.
L’evento si è manifestato in un
periodo dell’anno fino ad ora immune da questa tipologia di eventi
atmosferici a conferma che l’annata è da considerarsi estranea ad
ogni statistica storica. La grandine
ha danneggiato fin da subito la produzione ed ha interessato l’80%
del prodotto coltivato nella nostra
zona. Presentarsi sul mercato con
un prodotto che presenta uno standard qualitativo medio basso diventa difficile; la competizione risulta condizionata in un mercato
già in crisi nel quale i prezzi sono
bassi anche per i prodotti qualitativamente migliori.
Tale situazione è dovuta alla
massiccia produzione europea ed
alla contestuale contrazione dei
consumi. Nella nostra zona è stata raggiunta, per la prima volta, la
produzione record di 430mila
quintali di mele; la qualità maggiormente coltivata è la Golden Delicious mentre la seconda, ed anche in questo caso per la prima
volta, è la Granny Smith. Dovendo tradurre le aspettative del mercato queste varietà sono tipologie
di prodotto da dimezzare rispetto
alle quantità attualmente prodotte
dirottando la produzione su prodotti quali la mela Gala o la Red
Delicious. Queste indicazioni vengono ormai ribadite da qualche
anno dalla società, la quale ritiene
ormai inderogabile, sempre per
soddisfare le richieste del mercato, procedere alla sostituzione degli
impianti esistenti facendo riferimento alle indicazioni dei tecnici, incaricati a seguire la nostra zona di
produzione.
Tornando a produzione e mercato è di rilevante importanza la
commercializzazione del conferito;
è sottinteso che il prezzo di vendita viene fissato anche per poter riconoscere al socio un prezzo adeguato per quanto prodotto ed in
anni nei quali il prodotto è buono
è più facile. Quando invece il prodotto è danneggiato, come quest’anno, si intrecciano due fattori
ormai inscindibili all’interno dell’organizzazione dell’impresa agricola. È opportuno aver sottoscrit-
Economia
Nel corso di un incontro avu-
L’
ARIONE 23
to adeguate coperture assicurative ed è indispensabile continuare
ad operare in modo corretto in
campagna, anche in presenza di un
prodotto danneggiato, per garantire qualità a quanto rimasto. I due
fattori combinati assieme potranno dare quelle soddisfazioni economiche simili a quelle di chi è rimasto immune dalla grandine ed
ha conferito un prodotto di qualità.
In sintesi il mercato detta delle
condizioni che vanno recepite, l’alternativa è quella di rimanerne
esclusi e non riuscire a vendere
quanto prodotto. Va ricercata la
qualità ponendo attenzione alla
produzione in campagna dove è
indispensabile adottare quelle nuo-
ve tecniche che vengono introdotte. E’ auspicabile pertanto la rapida sostituzione degli impianti e la
maggiore attenzione a momenti
particolarmente importanti quali la
potatura ed il dirado; queste azioni coordinate fra loro potranno
contribuire a produrre un prodotto di migliore qualità senza perdere in quantità.
Poca uva,
ma vini di qualità
di Lucio Bernardi
Intervista a Walter Webber, direttore della Cantina sociale di Aldeno, che ripercorre l’estate più piovosa che si ricordi. Giudizi positivi
per i primi vini 2014 e tanti premi nei concorsi.
L’estate 2014, la prima a me-
Economia
moria d’uomo, sarà ricordata per
le notevoli precipitazioni che l’hanno accompagnata ed hanno condizionato la maturazione dell’uva e la
successiva vendemmia. A prodotto trasformato però, i risultati degli
esami di laboratorio, preannunciano sorprendentemente un prodot-
L’
24
ARIONE
to di ottima qualità.
Direttore, come è stata la
vendemmia 2014?
Prima di commentare la vendemmia è opportuno sottolineare
l’unicità dell’anno che si sta per
concludere. La stagione si apre
dopo un inverno durante il quale
abbiamo avuto temperature particolarmente miti e fin dalla primavera le precipitazioni hanno accompagnato e condizionato la vegetazione delle viti. In questo periodo
si rilevano inoltre i danni causati da
forti venti ed a maggio assistiamo
anche ad un’importante grandinata. Oltre alle problematiche legate
agli eventi atmosferici, a primavera, si sono anche manifestate quelle causate dalla “nottua”, larva della falena, ovvero la farfalla notturna. I soggetti adulti di nottue, che
hanno sviluppo sugli organi aerei
delle piante, svernano nel terreno,
sotto forma di ninfe ed a primavera
inoltrata iniziano lo sfarfallamento e
la successiva deposizione di uova
sulle pagine inferiori delle foglie, vicino ai germogli ed ai fiori. Con
queste premesse inizia, a memoria
Come si arriva alla raccolta
e quanta uva è stata conferita?
Come detto la stagione condiziona la maturazione ed all’inizio
dell’estate l’uva prende rapidamente forma facendo presagire una raccolta molto precoce. In seguito, le
temperature contenute rallentano la
maturazione ed ai primi di agosto i
tempi di vendemmia si ipotizzano
simili a quelli del 2013. A settembre poi la problematica legata al
marciume detta i tempi di vendemmia e si è costretti ad anticipare la
raccolta per evitare danni ben più
gravi. Le condizioni meteorologiche, in determinate situazioni, fanno optare per un prodotto meno
danneggiato a scapito di una completa maturazione.
Complessivamente vengono
conferiti 29mila 562 quintali di uva
rispetto ai 46mila 279 dello scorso
anno registrando un decremento
assoluto pari al 36,12%. Nel dettaglio la varietà del Pinot grigio presenta una diminuzione del 33%, il
Merlot del 34%, la Schiava del
44%, il Marzemino del 50% ed il
Traminer del 58%. In tutte le qualità sono presenti problemi legati al
marciume ad eccezione delle qualità più tardive, quali Lagrein, Cabernet e Moscati, che soffrono
meno per questa problematica. Per
quanto riguarda la qualità del Müller si registra il dimezzamento del
conferito ma quello prodotto in
collina presenta una maggiore qualità. A vendemmia ultimata il grado
zuccherino “medio cantina” è inferiore rispetto a quello dello scorso
anno di circa 1,5 gradi Babo.
Con uve così guaste quanto
è stata problematica la trasformazione in vino?
Prima di parlare della trasformazione è doveroso ringraziare i soci
per l’ottimo lavoro di selezione eseguito al momento della vendemmia.
Oltre all’abituale cura dei grappoli
in corso di maturazione i soci hanno
dovuto affrontare, al momento della
raccolta, anche l’impegnativo lavoro di selezione cernendo la parte
sana dell’uva da quella guasta. Questo impegno è stato fondamentale
per il lavoro che si è successivamente
svolto in cantina, dove da parte nostra, sono state gestite in maniera
precisa le fasi che vanno dal conferimento alla fermentazione. Coordinare e prestare attenzione al susseguirsi della trasformazione ha permesso di ottenere dei vini che, dai
primi esami di laboratorio ed allo stato attuale, risultano avere delle proprietà migliori di quanto ottenuto lo
scorso anno. Se ne può dedurre che,
rispetto al 2013, la parte sana dell’uva conferita, anche se inferiore in
termini di quantità, ha garantito maggiore qualità. Quanto affermato trova anche conferma da alcuni grandi
clienti che hanno espresso giudizi
positivi su più campioni di prodotto
della stessa qualità.
Con queste premesse continua l’impegno per migliorare la
qualità dei vini prodotti?
Come noto la nostra cantina ha
in corso i “progetti qualità” che prevedono degli standard ben definiti
ad iniziare dal lavoro in campagna
ed a seguire in cantina. Questi progetti hanno permesso di raggiungere
lusinghiere soddisfazioni nel corso
del 2014 raccogliendo i frutti di un
costante lavoro iniziato parecchi
anni or sono. Per citare i più prestigiosi quest’anno abbiamo ottenuto
l’oro qui ad Aldeno al concorso di
Mondo Merlot, per il secondo anno
consecutivo l’oro con il vino San
Zeno al concorso internazionale
“Emozioni nel mondo”, la Confraternita della Vite e del Vino ci ha
insigniti del miglior Trento Doc con
lo spumante Altinum Brut ed al concorso internazionale dei vini di Vienna, a fronte di 9 vini presentati, abbiamo ottenuto 7 riconoscimenti
con un oro, quattro argenti e due
diplomi. Continueremo pertanto a
sviluppare i progetti intrapresi per
lo Chardonnay (eccellente per la
base spumante e per il vino), il
Merlot, il Lagrein ed il Castel Beseno. Stiamo progettando anche lo
sviluppo del progetto sulla qualità
del Cabernet per garantire ulteriore affinamento del nostro San Zeno.
In conclusione si può affermare
che gli standard di qualità raggiunti
dalla nostra cantina sono buoni e
vengono confermati dai numerosi
riconoscimenti ottenuti ai vari concorsi. Questo ci sprona ad investire ulteriormente nella ricerca di una
migliore qualità per portare sul mercato un prodotto sempre più apprezzato.
L’
ARIONE 25
Economia
anche dei più anziani, l’estate più
piovosa che si ricordi accompagnata da poco sole, basse temperature e forti precipitazioni.
Tre Merlot
trentini premiati
di Damiano Dallago
MondoMerlot 2014, alla quindicesima edizione, si conferma manifestazione di risalto nazionale ed ha portato, nel tempo, ad una crescita di qualità delle aziende trentine.
Si è conclusa domenica sera,
Economia
26 ottobre, l’edizione 2014 di
questa rassegna che, unica a occuparsi di Merlot, ha portato Aldeno alla ribalta nazionale del panorama enovinicolo grazie anche
ai grandi media (Il Sole 24 Ore,
Italia a Tavola, Il Giornale, Civiltà
del bere, Rai 3 Nazionale, per citarne solo alcuni) che oltre a stampa e radio/tv locali hanno parlato
dell’evento.
La manifestazione, va detto
subito, si è confermata un format
vincente e nonostante i suoi quindici anni - fra un po’ sarà maggiorenne - è stata ancora una volta
un grande successo di critica e
pubblico.
Nereo Pederzolli intervista Sebastiano Cont.
L’
26
ARIONE
Walter Webber, direttore della Cantina Aldeno, durante la premiazione.
Molto affollato il teatro comunale di Aldeno nella tre giorni di
Mostra dei Merlot nazionali e assolutamente “sold out” da giorni i
due eventi principe: a Palazzo
Geremia di Trento con la premiazione e degustazione dei vini vincitori il 12° Concorso nazionale
Merlot d’Italia (100 presenti in
sala ad ascoltare la conduzione del
volto di Rai e Sky Adua Villa e del
direttore di “Civiltà del bere” Alessandro Torcoli) e a Palazzo Piomarta di Rovereto con una degustazione su vini nazionali e internazionali dal titolo Il Merlot nel
mondo (80 presenti alla conduzione di Barbara Tamburini e Antonio Garofolin coordinati dal professor Francesco Spagnolli).
Grande riscontro di pubblico
anche per le degustazioni sui Merlot francesi curata da Ais Trentino, per quelle organizzate alla Can-
Presenze da record al Baccanale.
In questo senso vanno letti i
dati dei punteggi medi che le nostre aziende hanno ottenuto nei
primi anni della manifestazione 78-79/100 - contro gli 84-85/100
delle ultime edizioni.
Una crescita notevole e quasi
impensabile per i nostri Merlot!
Un traguardo, questo, raggiunto grazie anche ad un’attenta zonazione applicata sul campo per
seguire le linee guida del progetto
qualità adottato da qualche anno
dai viticoltori trentini.
Possiamo quindi degustare degli ottimi Merlot trentini che pur
non raggiungendo i parametri alcolici dei toscani o dei siciliani riescono però ad affermarsi sul mercato per la loro caratteristica organolettica tipica del nostro territorio.
Come dire che ad una buona
semina segue quasi sempre un
buon raccolto. Alla prossima edizione!
Economia
tina Aldeno sul bordolese San
Zeno e sull’abbinamento Merlot/
Trentingrana e per tutti gli altri
eventi collaterali della rassegna.
Ancora numeri da record per
il Baccanale e la Cucina d’Autore
curata mirabilmente anche in questa edizione dal giovanissimo e
preparatissimo Sebastiano Cont,
collaboratore dello chef stellato
Alfio Ghezzi.
La cosa che poi ha caratterizzato particolarmente questa edizione è stato il risultato del 12°
Concorso nazionale che quest’anno ha potuto premiare ben tre
aziende trentine (Cantina Aldeno,
Cavit, Cantina Mori Colli Zugna)
sulle dodici salite sul podio delle
migliori.
È questo motivo di grande soddisfazione da parte degli organizzatori che hanno sempre creduto
nello spirito propositivo di MondoMerlot come mezzo efficace di
confronto per aumentare la qualità produttiva delle aziende vinicole trentine.
Foto di gruppo per i vincitori del Concorso nazionale Merlot d’Italia.
L’
ARIONE 27
Obiettivo pareggio
nel 2015
di Mattia Frizzera
La Famiglia Cooperativa di Aldeno e Mattarello vive la fase difficile della recensione dei consumi chiudendo il 2014 in segno meno.
Per il 2015 operazione ascolto con i soci e la speranza di far tornare
il bilancio in positivo.
Da L’Arione di giugno Lucia-
Economia
no Maistri, presidente Fcam, ha
scritto una lettera a tutti i presidenti
e direttori di Sait ed in novembre
è andato a fare un trekking in Nepal sostenendo l’associazione
“Ciao namaste”. La distanza tra
Nepal e Italia c’è anche fra Sait e
Dao, i due consorzi cooperativi
trentini, anche se una ha sede a
Spini di Gardolo e l’altra a Lavis.
Maistri prova a fare da mediatore
tra le due realtà, vedendo se è
possibile con una sinergia fare il
bene delle Famiglie Cooperative.
Sembra un discorso preso
molto da lontano, ma il concetto
riassunto semplicemente è questo:
molte Famiglie Cooperative, Aldeno e Mattarello compresa, hanno
bisogno di controlli di gestione interni per migliorare la propria performance economica, ma per poter proporre prezzi e condizioni più
competitive c’è bisogno che si
muova qualcosa a livello di consorzio di secondo livello. Quindi
Sait.
Tornando ad Aldeno «i dati
aggregati mostrano che stiamo
perdendo un po’ meno (tra il -3
ed il -4%) – spiega Maistri – della
L’
28
ARIONE
media delle cooperative provinciali
(-5/-6%)». Contrazione dei ricavi
che non si concentra soprattutto
in una tipologia merceologica, ma
è generalizzata. A settembre è stato
chiuso il punto vendita di via Florida ad Aldeno; i ricavi sono stati
assorbiti dal punto vendita principale. Ma l’aspetto che segna una
discontinuità con il passato è il fatto
che questa chiusura ha comportato la perdita di un posto di lavoro,
aspetto abbastanza raro pensando che si ha a che fare con una
cooperativa. «Abbiamo fatto una
scelta commerciale. Il negozio era
in perdita e ci sono stati due mesi
di chiusura temporanea (luglio e
agosto) per capire il sentore».
Non si è riusciti a ricollocare la
persona che lavorava in via Florida, ma Maistri sottolinea che comunque non bisogna dimenticare
l’aspetto sociale «considerando ad
esempio che nei punti vendita di
Romagnano e Vela non si ragiona
di possibili chiusure, proprio per il
servizio che svolgono come unici
punti vendita in quelle comunità».
I due negozi più concorrenziali
rimangono quindi quelli di Mattarello e Aldeno. «A Mattarello
l’aspettativa era quella di poter fare
un risultato migliore, potendo avere un piccolo rimbalzo dopo i lavori di sistemazione». Ora per il
2015 l’auspicio è quello, anche
beneficiando della chiusura del
secondo punto vendita di Aldeno,
di riuscire a tornare a chiudere a
zero. «Continuiamo a tenere alta
la guardia – spiega Maistri – con
massimo controllo sui punti critici».
Con il cda del 10 dicembre è
partita ufficialmente l’operazione
ascolto nei confronti dei soci, che
culminerà a marzo con la distribuzione di un questionario. A maggio poi in assemblea si provvederà all’elezione di due nuovi consiglieri della zona di Mattarello e uno
di quella di Aldeno.
Luciano Maistri.
Canzone
per Natale
di Bruno Coveli
Un testo scritto 30 anni fa da Bruno Coveli e musicato dal Maestro
Armando Franceschini. È stata cantata per qualche anno in chiesa
e poi è finita nel dimenticatoio.
(rit.) Non c’è la capanna
si è persa nel tempo
la gente ora ha freddo di fuori e di dentro
ha missili atomici e bombe al neutrone, nascoste dovunque
in ogni nazione
in mano al potente cieco
sordo e incosciente
la vita dell’uomo è meno di niente....
Miseria e dolore
intorno e dovunque
ma viene da sempre Natale
comunque
odio
violenza e sopraffazione
con l’uomo più debole
con l’uomo che muore..ma sempre ritorni
Bambino Gesù
a darci la luce
per un Natale in più..
(rit)..Non c’è la capanna ecc.
L’
ARIONE 29
L’angolo della poesia
E’ ancora Natale
tu vieni per noi
fatto bambino a morire di nuovo
su legni incrociati, ed un soffio di vita
riscalda già il cuore
dell’uomo che aspetta
dell’uomo che cerca...speranza ed amore.
La
ceséta de Postàl
di Alberto Lucianer
Alberto Lucianer, figlio di Silvio e Amelia Zanotti, scrisse questa
poesia all’inizio degli anni Cinquanta, quando aveva circa 12 anni.
La maestra Camilla Gottardi la lesse e ne fu tanto colpita da farla
imparare a memoria a tutti i suoi alunni, nei lunghissimi anni di
insegnamento alle scuole elementari di Aldeno. Per esaudire il suo
desiderio, espresso poco prima di morire, di rendere ancor più pubblica questa poesia così amata, ora essa – nella sua bella cornice
rossa – si trova nell’unico luogo in cui può trovarsi a casa: ‘n te la
ceséta de Postàl.
Ceséta che te stai su ‘n te ‘na ròcia
e te ciàpi le brume del Bondóm,
te pari propri ‘n fiorelìn che sbòcia
‘ntra Garniga, le Pale e lì Zimóm.
L’angolo della poesia
Te vardàva, da pìcol, cói ocióni,
da là zó ‘n mèz al spiazàl de la césa
o vizìn a la banca, ‘ndó che i nòni
i ciacolàva e i tiréva ‘na presa.
Ma i tempi i è cambiài, da adès a alóra,
no interesa pù nanca la ferata.
Còsa digo: far i mili a l’óra
l’è come nar per spàresi e salata.
Ma la césa che sta su ‘n te ‘na ròcia
no la cambia né de dentro né so fòr:
per mi la sarà sempre ‘n fiór che sbòcia
e che resta zó ‘n fónt en té ‘l me còr.
L’
30
ARIONE
Dal Rio Bondone
al Volga
di Mattia Frizzera
La storia di Nando Molinari e Uber Friz, spediti da Garniga sul
fronte russo. A “Incontri con l’autore” la Grande Guerra e l’esperienza pionieristica di Renzo Francescotti con questo tema.
Renzo Francescotti con “Ta-
Cultura
lianski” prima e con “La luna annega nel Volga” poi si è dedicato
quasi trent’anni fa al tema dei trentini prigionieri in Russia durante la
Grande Guerra. Quando ancora la
vicenda era sconosciuta, o coperta da successive strumentalizzazioni della storia. La ricerca, il dialogo con quei reduci che allora avevano fra gli 84 ed i 92 anni, fu una
preziosa documentazione che venne poi ripresa anche in uno sceneggiato radiofonico. «Anche altri
scrittori – dice scherzando Francescotti – hanno anche “saccheggiato” dai miei libri».
La prima edizione de “La luna
annega nel Volga” è datata 1987,
quando ancora il mondo si divideva in due grandi blocchi contrapposti. Giovedì 4 dicembre, su
invito dell’assessorato alla cultura
del Comune di Aldeno, Francescotti in sala consigliare ha presentato di fronte a 50 persone molto
interessate la ristampa del libro,
edita da Curcu e Genovese.
«Ricordo di un anziano della
Bassa Valsugana – spiega Francescotti – che respirava con affanno grazie all’aiuto di una bombola
d’ossigeno. Mi ha parlato per
un’ora ininterrottamente finché non
aveva più fiato». Un racconto tutto d’un fiato per cercare di rispondere ad una domanda: su 40mila
trentini in guerra come mai ben
15mila si sono dati quasi immediatamente prigionieri? «La spiega-
zione di regime era quella che volessero protestare contro l’Austria-Ungheria – chiarisce Francescotti – invece la spiegazione reale era il fatto che i trentini volevano concludere prima possibile la
loro esperienza in guerra».
Renzo Francescotti con la ristampa del suo libro.
L’
ARIONE 31
Cultura
Così come avviene per Nando
Molinari e Uber Friz, protagonisti
maschili del libro di Francescotti,
assieme a Tanya, russa che conoscono durante la loro esperienza
da prigionieri in una fattoria.
Nando e Uber si consegnano
quasi immediatamente ai russi, alzando bandiera bianca in una buca
nel campo di battaglia. Non c’è
ideologia o partigianeria: i due si
sentono italiani e spesso ricordano le loro bravate nel paese nativo di Garniga, ma allo stesso tempo sono cresciuti nella fedeltà all’Imperatore Francesco Giuseppe, sotto il quale in Trentino regnava pace da 50 anni.
Arrigo Dalfovo e Chiara Turrini del Gruppo Neruda hanno letto
diversi brani del libro: dall’incipit
con gli amici Nando e Uber che
raccontano la loro vita di paese a
Qualche dedica ai fedelissimi di Francescotti.
Garniga, fino all’incontro con Tanya ed Irina in prigionia. Nando si
innamorerà di Tanya, avrà un figlio da lei, ma poi tornerà a Gar-
Renzo Francescotti e Mattia Frizzera alla presentazione de “La luna annega nel Volga”.
L’
32
ARIONE
niga a sposare la sua Emma. La
prigionia russa non è così truce,
mentre lo è certamente di più quella dopo la fine del conflitto all’Asinara. Nell’isola sarda infatti Nando e Uber vengono spediti al ritorno a casa, assieme ad altri prigionieri del conflitto. Una scena
toccante è il passaggio in treno dei
due sotto a Garniga, l’occhiata al
campanile della chiesa e... il treno
che non si ferma. Non si ferma a
Trento, ma prosegue fino a Civitavecchia. Nando e Uber passeranno il Natale del 1918 in traghetto verso una nuova, immeritata,
prigionia.
Francescotti è anche andato a
conoscere delle esperienze di donne russe sposate con prigionieri
trentini. Donne, spesso infelici, che
sono venute a vivere in Trentino
con i loro uomini ed hanno vissuto
condizioni di miseria.
Sogni di note
di Mattia Maistri
Un libro di Sandra Tafner che racconta la vita artistica di Armando
Franceschini e ne intreccia gli sviluppi con la storia della cultura
musicale trentina e italiana.
una biografia. Quella che Sandra
Tafner racconta nel suo “Sogni di
note” (Edizioni Curcu&Genovese)
è, infatti, un viaggio che corre su
due livelli. Il primo è quello personale, che tratteggia la straordinaria
parabola di Armando Franceschini, destinato a portare avanti il negozio di famiglia ad Aldeno e finito,
invece, grazie al talento e alla volontà, per diventare un artista musicale a tutto tondo. Il secondo, che
si interseca ritmicamente nel primo,
è un livello storico, che consente al
lettore di fare visita ai costumi, ai
luoghi e alle persone che hanno inciso in modo significativo nel panorama culturale trentino e italiano
degli ultimi cinquant’anni.
Il viaggio storico comincia proprio ad Aldeno, crocevia di esperienze musicali di livello, grazie anche all’intraprendenza degli sfollati
del periodo bellico, tra cui Silvio
Bettali, musicista cieco, che con
Livio Ober e Francesco Barozzi
diede vita al “Trio Bob” e fu presenza indispensabile per la nascita
dell’orchestra in paese. Ma nelle
pagine del libro di Tafner si trovano ulteriori nomi e altrettanti esempi della ricca vita artistica aldene-
se, che costituiscono l’humus perfetto nel quale ha potuto trovare
slancio un talentuoso come Armando (mi si conceda la confidenza, da
conoscente e compaesano).
Scorrendo le pagine del testo si
vengono così a scoprire i suoi precoci passi musicali, condotti grazie
ai rudimenti insegnatigli da don
Marco Giuliani e alle lezioni “di seconda mano” che il fratello Silvio
gli trasmetteva, dopo averle apprese
da Nicola Capuano. Per proseguire con il primo grande amore musicale, ovvero la fisarmonica, e le
impegnative lezioni di Giuseppe
Oss che lo iniziò, quasi per gioco,
alla passione per la composizione.
Cultura
Premessa: questo libro non è
Armando Franceschini
L’
ARIONE 33
La presentazione in Sala consiliare del Municipio. Da sx: Danilo Curti, Pres. del
Conservatorio Bonporti di Trento, Mattia Maistri, Armando Franceschini, Sandra Tafner e l’Ass. alla cultura Alida Cramerotti.
Cultura
“Violenta come un rock” fu una
delle prime canzoni di Armando,
segno dei tempi e del temperamento giovanile che l’arte riusciva a filtrare dal bailamme adolescenziale
alla disperata ricerca di un senso o,
più semplicemente, di uno sbocco.
E lo sbocco non fu univoco, bensì
poliedrico: fisarmonica, pianoforte
e chitarra che lo accompagnarono
a vincere nel 1963 la selezione trentina del concorso “Voci nuove per
il Clan” voluto da Celentano, (una
sorta di talent-show ante litteram),
oppure a suonare nelle band che
cominciavano a punteggiare il Trentino (I Dollari, I Delfini, gli Orphe-
on) e vivacizzavano i locali della
provincia, oppure ad avvicinarsi ad
alcuni dei “grandi” della musica,
come Renato Carosone o Giorgio
Gaber, conosciuti a Milano grazie
a Peppino Vaccari, padrone della
casa dove alloggiava il fratello Silvio, studente alla Bocconi.
Diventa difficile rendere conto di
tutti i passaggi che portarono Armando a passare dal ragazzo dotato, che aiutava i genitori in negozio,
all’arrangiatore indiscusso che collaborava a trecentosessanta gradi
con i grandi cantautori italiani (Dalla, Ron, Bindi su tutti); o dall’appassionato e fine ricercatore di musica
Armando Franceschini con Sandra Tafner, autrice del libro.
L’
34
ARIONE
antica, al compositore di colonne
sonore per il cinema; o ancora, dal
genio dell’arrangiamento negli spettacoli televisivi del sabato sera nei
ruggenti anni Ottanta della televisione commerciale, al direttore del Conservatorio “Bonporti” di Trento. Tutto questo, musicalmente e professionalmente, è stato ed è Armando
Franceschini. E le pagine del libro di
Sandra Tafner consentono di godere di una ricca serie di aneddoti (i
migliori, a mio avviso, quelli che hanno Lucio Dalla come protagonista)
che disegnano i tratti di una personalità vivace, mai stanca, che trasuda, pagina dopo pagina, di quell’umiltà paesana che, a fine lettura,
ci lascia un ritratto di prossimità,
come se la storia appena letta riguardasse il nostro vicino di casa.
E in effetti il principale merito del
libro è questo: consegnarci una
confidenza con il protagonista, all’interno di cornici storiche ampie,
grazie alla quale ognuno è in grado
di cogliere il filo rosso che unisce
l’individuo e la collettività. Dove i
ritratti familiari a ciascuno di noi
assumono una valenza più ampia e
la storia si fa più vicina, fino a incarnarsi al nostro fianco.
Con il cardiologo, ex Maestro della Banda, Michele Dallago.
Le imprese
di Fabio Stedile
di Riccardo Decarli
Le avventure dell’alpinista di Aldeno dall’Europa fino al Sud America. La Bibliioteca della montagna Sat custodirà per il pubblico il
patrimonio documentale raccolto da Stedile: diapositive, negativi e
pellicole.
ricorrono i
vent’anni dalla scomparsa di Fabio
Stedile, un lasso di tempo sufficiente
per tentare un bilancio dell’attività
alpinistica e, soprattutto, del ruolo
di Stedile nella lunga ed affascinante storia dell’alpinismo trentino e
non solo.
Scorrendo l’attività di Fabio
emerge subito un dato: l’ampiezza
dell’ambito geografico e la diversità
dei “terreni di gioco”. Se inizialmente le Prealpi Trentine (Valle del Sarca: “Via Similaun” con Angelo Giovanetti sulle Placche Zebrate nel
1982) e le Dolomiti (prima ripetizione della severa “Via acquario” al
Pilastro nord di Cima Tosa, nel
1994) sono state la sua palestra, con
ripetizioni di notevole difficoltà, Fabio ben presto ha allargato l’orizzonte a Verdon e Calanques, il paradiso dell’arrampicata libera; ma anche
il severo Monte Bianco, dove l’alpinismo prende l’iniziale maiuscola;
conosce pure le semisconosciute
(all’epoca) Torri di Arenaria in Cecoslovacchia, strutture dove lo scalatore si deve confrontare con precari sistemi di protezione su altissime difficoltà. Dunque Fabio era un
alpinista completo su ogni terreno:
alta montagna, ghiaccio, ascensioni
dolomitiche e su granito, arrampicata sportiva. Non solo. Di Fabio
va sottolineata anche la precocità,
fin da giovane mostra le sue qualità
e, non a caso, a soli vent’anni diventa guida alpina.
Dunque alpinista completo e
precoce, ma è giunto il momento
per introdurre un altro aggettivo:
curioso. Infatti nel 1983 compie un
lungo viaggio negli USA, arrampi-
cando in Colorado, Wyoming, Utah
e California. Tra agosto e ottobre
del 1984, compie un primo tentativo di salita sul Makalù (8463 m),
lungo la cresta sud-est, con la Spedizione “Città di Trento”, guidata da
Almo Giambisi, con Carlo Claus,
Sergio Martini, Tone Valeruz, Francesco Mich, Maurizio Giarolli, Ermanno Salvaterra, Fausto De Stefani, Italo Nardi e Michele Dalla
Palma. La spedizione non raggiun-
La serata in ricordo di Fabio, in teatro. Da sx gli alpinisti Ermanno Salvaterra, Almo
Giambisi e Fausto De Stefani
L’
ARIONE 35
Personaggi
Q uest’anno
Personaggi
ge la cima (Stedile arriva a quota
7400, Martini e De Stefani a quasi
8000 m), ma mentre stanno per rinunciare a causa del fortissimo vento, una cordata spagnola chiede
loro aiuto: il canadese Mario Blasevich da giorni non dà più notizie.
Stedile, Giarolli e Salvaterra lo cercano sulla grande montagna, trovandolo infine a settemila metri, in
condizioni disperate; riescono a
portarlo al campo base salvandogli
la vita. Nel 1985 Stedile ha di nuovo nel mirino il Makalù. La spedizione “Project 85”, composta da
Almo Giambisi, Fausto De Stefani
e Fabio Stedile, con capo spedizione Sergio Martini, raggiunge la
vetta il 1° ottobre, assieme all’alpinista spagnolo Juanjo San Sebastian. Si tratta della prima salita italiana, compiuta da una spedizione
leggera, in stile alpino, senza sponsor e senza utilizzo di ossigeno supplementare. Nell’autunno del 1986
è in Patagonia, dove è atteso da
Cesarino Fava. Armando Aste gli
ha suggerito l’obiettivo e il 2 novembre, dopo otto giorni in parete, assieme ai colleghi poliziotti Mario Manica e Fabrizio Defrancesco
è in cima alla Torre Centrale del
Paine, dopo aver percorso una
nuova via “Rosso di sera” (dedicata a Renzo e Giorgio Novella)
sugli 800 metri della parete ovest,
con difficoltà fino al 7° e A3.
Nel 1987 Stedile e Fabrizio
Defrancesco sono in Nordamerica
con una spedizione leggera
(“Rockies Mountain 87”). I due
atterrano a Los Angeles e su un
vecchio furgone percorrono la co-
L’
36
ARIONE
sta del Pacifico verso nord (California, Oregon, Washington e Canada). Sulle Montagne Rocciose
canadesi ripetono alcuni itinerari
sulle pareti granitiche del Bugaboo
e Snowpatch, ma l’impresa di maggiore rilievo avviene a fine luglio, con
la salita di una nuova cima nel gruppo del Bugaboo. Dopo tre giorni
di arrampicata i due sono sulla vetta di un pilastro alto 3300 metri, sul
versante sud-ovest delle Howser’s
Towers, battezzato “Italian Pillar”
e dedicato a Oscar Luigi Scalfaro,
ex ministro degli interni. La via presenta difficoltà di 7° e A3-A4 su
uno sviluppo di 750 metri. Dopo la
notevole ascensione Stedile e Defrancesco proseguono il loro viaggio verso sud e a Yosemite salgono
“The Nose” sul celebre El Capitan. Il racconto della spedizione viene pubblicato in un lungo articolo
su Alp.
Nell’autunno del 1990 torna in
Himalaya, questa volta con Oscar
Piazza, Angelo Giovanetti e Francesco Mich (che rientra anticipatamente in Italia per un’infiammazione dentale); l’obiettivo è il Cho
Oyu (8201 m), da salire lungo il
versante tibetano in stile alpino.
Questa volta la fortuna non assiste
i trentini, che arrivano a 300 metri
dalla cima. Le rinunce fanno parte
dell’alpinismo e la forza dell’alpinista si misura anche nella capacità
di superare questi momenti ripartendo con nuovi obiettivi. Stedile,
Giovanetti e Piazza, con Renato
Lorenzi, si ritrovano assieme nel
1992 con un ambizioso programma: “American Summit ’92", che
intende salire prestigiose cime americane, come il McKinley lungo la
via “Orient Express” (giungono in
vetta e aiutano a recuperare il povero Gianni Calcagno). In Patagonia Stedile e Piazza tentano la Supercanaleta al Fitz Roy, rinunciando per l’eccessivo innevamento e
il maltempo; ripiegano così sul Paine dove compiono la traversata integrale del gruppo. Infine i due tentano l’Aconcagua, ma rinunciano a
causa di un problema tecnico e ripiegano su altre cime come il Cerro Penitentes (nuova via).
La curiosità di Stedile, unita alla
grande passione per gli sport all’aria
aperta, lo spinge ad avventure singolari, come il volo a vela o come
quando, con Gianfranco Defrancesco, partecipa alle selezioni in Costa d’Avorio per il primo Camel
Trophy Italia; Stedile riesce a passare la selezione per il Camel
Trophy International e supera pure
il programma di prove in Inghilterra, ma per poco gli sfugge il sogno
di partecipare alla prova finale in
Borneo.
Nel marzo del 1988 è di nuovo
pronto per una nuova avventura,
questa volta sulle nevi francesi: con
una squadra di Campiglio composta da Egidio Bonapace, Maurizio
Dellantonio, Luca Leonardi e Olindo Cozzio partecipa al 3° Raid
Blanc - organizzato da Thierry Sabine, lo stesso della Paris-Dakar , cogliendo un prestigioso quarto
posto. Lo spirito del raid è di mettere assieme squadre di cinque elementi: due professionisti, una guida
alpina e due amatori e fargli com-
Alberto Stedile racconta alcuni aneddoti del fratello Fabio scomparso 20 anni fa sul
Cerro Torre.
distanza è facile notare la lucidità e
preveggenza di Stedile: oggi i clienti
che chiedono di affrontare grandi
vie sono sempre di meno, ciò che
è richiesto alla guida, oltre naturalmente alla grande preparazione tecnica, è anche una conoscenza a tutto tondo della montagna, la capacità di raccontare questo mondo,
di trasmettere emozioni. Purtroppo una caduta dal Cerro Torre, il
28 ottobre del 1994, ha troncato
tutte queste iniziative. Rimane il ricordo di uno degli alpinisti più completi ed intelligenti che il Trentino ha
mai avuto.
Nel maggio di quest’anno la famiglia Stedile (i genitori Camillo e
Frida e i fratelli Gloria e Alberto),
tramite il socio Pierino Friz, hanno
generosamente donato alla Biblioteca della montagna-Sat (una delle
maggiori strutture europee vocate alla
montagna e all’alpinismo): 8.888 diapositive, 240 negativi fotografici
su pellicola, 2 pellicole Super 8 mm
ed altri documenti del grande alpinista trentino. Con il fondamentale aiuto di Daniela Pera è stata iniziata la
sistemazione del fondo, rendendo in
tal modo fruibile questa importante
documentazione e tramandando alle
future generazioni il nome di Fabio
Stedile. L’auspicio è che questo patrimonio, ora di pubblico dominio,
possa rimanere come punto di partenza e riferimento per non disperdere il prezioso insegnamento di
Fabio Stedile.
Il 15 novembre di quest’anno,
al Teatro comunale di Aldeno, si è
tenuta una serata in ricordo di Fabio Stedile, condotta da Diego
Decarli, con interventi del vicesindaco Alida Cramerotti, del presidente della Sezione SAT di Aldeno
Ugo Cont, del presidente della
Coppa delle Dolomiti Alberto Stedile e naturalmente del papà di Fabio, Camillo, e dell’amico Alberto
Maistri. La proiezione di filmati e
immagini originali ha destato grande interesse e commozione, così
come gli interventi di amici e alpinisti: Lucio Tonina, Alberto Pedrotti,
Alberto Pattini, Ermanno Salvaterra, Mario Manica, Fausto de Stefani e Almo Giambisi.
L’
ARIONE 37
Personaggi
piere un massacrante itinerario di
circa una settimana con qualcosa
come trentamila metri di dislivello.
L’anno dopo la squadra sale sul
gradino più alto del podio, ma motivi poco chiari viene retrocessa al
secondo posto. Dal gelo della neve
delle Alpi Occidentali al caldo umido della foresta pluviale, nel 1989
Stedile attraversa la foresta Amazzonica in mountain bike (“TransAmazonas bike expedition”), percorrendo ben 2500 km.
Un’attività multiforme, che forse potrebbe sembrare un po’ dispersiva, infatti se si fosse dedicato
esclusivamente ad una unica disciplina, probabilmente sarebbe arrivato facilmente ai vertici assoluti.
Ma questo non faceva parte del suo
carattere generoso, spesso impegnato anche in progetti per avvicinare i giovani alla montagna. Oggi
quei ragazzi sono adulti e molti serbano con commozione gli insegnamenti di Fabio, tanto che in occasione del ventennale non pochi chiedono di saperne di più su quella
guida alpina che amava ripetere:
“La montagna non si vince, quello che l’uomo può tentare di fare
è capirla, la sua vera vittoria è
capirla”.
L’ultimo aspetto che merita di
essere ricordato è proprio la sua
capacità innovativa all’interno del
mondo, talvolta conservatore, delle guide alpine. Fabio credeva che
coinvolgendo il mondo del turismo
(le Apt, ad esempio) e della scuola, modernizzando l’approccio della
guida al cliente ci sarebbe stato un
futuro per le guide. A vent’anni di
Con Fabio Stedile
sul Campanil Basso
di Alberto Maistri
Ricordi personali di Fabio Stedile, scomparso 20 anni fa scendendo
dal Cerro Torre in Argentina. Tra momenti felici sul lavoro e la passione comune per la montagna.
«Vorrei andare a comperar-
Personaggi
mi un imbrago da roccia! Potresti
accompagnarmi?». Questa fu la
richiesta che Fabio mi fece una
quarantina di anni fa. Fabio Stedile veniva in gita in montagna con
la sua famiglia da bambino e lì
l’avevo conosciuto. Le gite allora
erano organizzate dalla società
sportiva sezione alpinismo (ad Aldeno non c’era ancora la sezione
Sat).
Io avevo iniziato ad andare in
montagna e a prendere confidenza con corde e chiodi alla fine degli anni ’60, questo grazie a dei
colleghi di lavoro, che andavano
ad arrampicare. Ciò agli occhi di
Fabio Stedile.
L’
38
ARIONE
quel ragazzo di 14 anni, faceva di
me un esperto. Alcuni giorni dopo
andammo a provare l’imbrago a
Romagnano, lì c’era la palestra di
roccia, da dove sono passati tutti i
grandi rocciatori di Trento e dintorni. Tutte le vie avevano un
nome, si iniziava dalla più semplice la Rondine, per poi passare al
Diedro Fastival, al Diedro Rosso,
la Pisoni, e con l’arrampicata artificiale la via dei Tetti.
Lì iniziò la carriera alpinistica di
Fabio. Iniziò il liceo classico e poco
dopo frequentò il corso di roccia
organizzato dalla Sat. Poi via verso i grandi gruppi dolomitici, Brenta, Catinaccio ed altre cime.
Salì le grandi pareti, per vie
sempre più impegnative, divenne Guida alpina e dopo istruttore nei corsi di formazione delle
guide stesse. Il suo amore per la
montagna e per l’avventura era
a 360 gradi. Era un ottimo scialpinista, attraversò l’Amazzonia in
bicicletta, fu selezionato per partecipare al Camel Trophy, gara
estrema a bordo di un fuoristrada. Arrampicò in Alaska, nell’americana Yosemite Valley, in
Patagonia. Partecipò ad alcune
spedizioni himalayane, salì a 25
anni il Makalu di 8481 metri, facendo di lui uno dei più giovani
ad arrivare in cima ad un ottomila. Questa cima la salì con
Fausto De Stefani, Sergio Martini (questi due hanno poi salito
tutti gli altri ottomila della terra)
e con Almo Gianbisi grande alpinista e con uno spagnolo conosciuto al campo base.
Intanto in paese, la mia vita
prese una piega completamente
diversa; mi sposai giovane poi lavoro, figli, e casa da sistemare, riducevano per me l’arrampicare.
L’attività in montagna era ridotta
a poche uscite sporadiche. Il legame di amicizia con Fabio non si
Fabio Stedile con Alberto Maistri.
a lui, con fare ironico mi diceva:
“rispetto l’anzianità” e lasciava a
me “l’onore” dell’uscita.
Nell’estate 1991 avevo insegnato a mio figlio Mattia, allora tredicenne, le basi dell’arrampicata,
fare sicurezza, i nodi, fare una discesa a corda doppia.
Ne avevo parlato con Fabio e
mi propose di andare tutti e tre a
fare una via sul Campanil Basso
di Brenta. Io ne fui subito entusiasta, alla sera ne parlai con Claudia, mia moglie: «la stimana che
vegn vago a far el Bas col Mattia!» lei sapendo di che cosa si
parlava mi guardò un po’ perplessa, mi afrettai ad aggiungere: «Vegn
anca el Fabio!» e lei mi rispose
subito «Ah! se vegn anca el Fabio
som pu tranquila». Fu una giornata bellissima, la sera della salita io
e Mattia andammo a dormire al
rifugio Pedrotti, Fabio impegnato
quel giorno con un cliente ci raggiunse al mattino, in tempo per fare
colazione assieme. Poi via, giornata perfetta,sereno limpido aria
fresca di fine estate. L’arrampicata fu divertente, Mattia se la cavò
benissimo e si arrivò velocemente
in cima. L’aria fresca lasciò il posto al sole ancora caldo di fine
agosto. Eravamo solo noi tre sul
poco spazio della cima di questa
ardita guglia. Strette di mano, foto,
firma sul libro di vetta e spuntino,
poi io e Fabio al caldo sole ci siamo addormentati e Mattia ormai
stanco di aspettare ci svegliò; avevamo dormito per quasi un’ora!
Poi giù con una scia di corde doppie fino alla base e felici e contenti
sul sentiero che ci conduceva alla
L’
ARIONE 39
Personaggi
interruppe mai, lui diventò il giovane amico di famiglia. Appena ritornava ad Aldeno dai suoi viaggi
e dalle sue imprese, veniva sempre a casa nostra, a volte si fermava a cena, si parlava di tutto, ci
confidava i suoi dubbi, chiedeva
consigli ed esprimeva pareri, raccontandoci della sua vita e di dove
sognava di arrivare. Quando era
in viaggio, ci spediva sempre una
cartolina accompagnata da una
frase carina, mai solo banali saluti.
Lasciò l’Università di Scienze forestali, si arruolò nella Polizia di
Stato, fece servizio sulle piste da
sci e dopo due anni si congedò. Il
suo grande sogno e la sua scommessa, me lo ripeteva sempre, era
di poter arrivare a vivere in montagna. Lavorò per l’Apt di Trento, accompagnava, scolaresche e
turisti l’estate sulle cime del Bondone. Per due estati lavorai assieme a lui per due giorni alla settimana nei mesi di luglio e agosto.
Accompagnavamo la gente sulle
nostre cime, lui come guida alpina
ed io come forestale.
Lui con la responsabilità tecnica ed io a spiegare di fiori e piante, informare delle leggi sulla protezione della natura e a raccontare storie e curiosità della nostra
gente. Ricorderò sempre con piacere e nostalgia quelle giornate. Tra
di noi era nata ormai una tradizione; diventata poi una consuetudine, a fine estate una giornata era
solo per noi, andavamo ad arrampicare, la via la sceglieva Fabio.
Se, nel comando alterno della salita, l’ultimo tiro di corda toccava
Personaggi
macchina. Fabio era anche istruttore di parapendio, molte volte mi
aveva chiesto di fare un volo con
lui a per ben due volte, nei ritagli
di tempo, salimmo in Cima Verde
per lanciarci, ma per entrambe le
volte l’aria tirava in direzione sbagliata così che, dovemmo dopo
aver aspettato invano tornare sui
nostri passi.
Nell’estate del 1994 lavorammo ancora insieme, gli avevano
appaltato un lavoro, consolidare i
cordini di sicurezza per la salita al
Doss d’Abramo e Cima Verde, mi
chiese se potevo aiutarlo. Presi
una settimana di ferie e via a disgaggiare sassi, fare buchi, tirare
cordini, portando zaini pesantissimi. Abbiamo lavorato per cinque
giorni, sudando, parlando, ridendo. Di quei giorni ne ho un nostalgico ricordo. Un’ultima volta mi
disse che andava in Spagna e poi
in Patagonia per fare il Cerro Torre. Purtroppo quella guglia così
ardita e affascinante gli fu fatale. Il
caso, fece, che venissi a conoscen-
L’
40
ARIONE
za della caduta di Fabio poche ore
dopo l’arrivo della tragica notizia.
Era caduto nella discesa della parete, le cause parlano di una rottura del cordino di sicurezza, una
tragica fatalità. Era il 28 ottobre
1994. Per me e la mia famiglia furono giorni tristissimi. Troppi bei
ricordi, troppe cose che mi ricordavano di lui. Sulla parete del soggiorno di casa, allora come adesso c’erano appese diverse foto
fatte con lui, facce felici, sorridenti, soddisfatte. La famiglia di Fabio mi fece un grande regalo, mi
chiamò assieme ad alcuni dei suoi
più cari amici e mi fece scegliere
dal suo materiale alpinistico un suo
ricordo, prima che tutto venisse
messo all’asta e il ricavato dato ad
una associazione benefica proprio
in America Latina. Terrò per sem-
pre la sua maglietta rossa e bianca, il suo moschettone autobloccante, la sua piccozza che portò
al Makalu. In aggiunta un piccolo
cordino da roccia che contribuì a
tirarci fuori dai guai in un passaggio problematico nel tentativo di
aprire una nostra via, ma poi mai
terminata.
La scomparsa di Fabio per me
fu molto traumatica, per ben due
anni non volli più sapere di salite
in montagna e ci volle il deciso e
determinato intervento di mia moglie per scuotermi da quel torpore
in cui ero rimasto e incominciare
ancora ad andare in montagna.
Una cosa è certa, il ricordo del suo
splendido sorriso,della sua chiacchierata con quella sua caratteristica erre francese resterà in me
per sempre.
La nuova ludoteca
Liocorno (LuLi)
di Stefano (LuLi)
Il 18 ottobre è stata finalmente inaugurata nella ex scuola elementare la nuova ludoteca di Aldeno: durante l’intero pomeriggio
grandi e piccini hanno avuto modo
di toccare con mano e provare i
numerosi giochi messi a disposizione dai volontari, dal Comune e
dall’associazione ludica Volkan di
Trento.
La LuLi, acronimo di Ludoteca Liocorno (il simbolo è un buffo
unicorno, un liocornino), non è
un’associazione ma un gruppo di
genitori che a titolo volontario si
sono organizzati per garantire
un’alternativa ai bambini delle elementari; il progetto nasce con lo
scopo di creare un luogo di aggregazione per “piccoli liocorni”,
un posto dove poter giocare, stringere nuove amicizie e passare del
tempo in compagnia. L’idea ed il
conseguente impegno dei volontari non è rivolto tanto ad un servizio di baby-sitting per genitori
impegnati, quanto piuttosto per
offrire un’opzione durante il periodo scolastico, alla solitudine della tv o dei video giochi. Naturalmente le quattro ore settimanali di
attività possono anche rivolgersi al
primo aspetto dato che per tutta
la durata dell’attività i liocornini
saranno seguiti dai volontari e potranno essere lasciati e recuperati
al termine delle due ore.
Durante i pomeriggi ludici la
LuLi si prefigge di far conoscere
il vasto mondo dei giochi da tavolo ai bambini: oltre ai classici di
sempre - come Indovina Chi?,
L’allegro chirurgo o Monopoli esiste un’ampia gamma di giochi
poco conosciuti fuori dal settore
ma molto apprezzati da chi li prova. Anzi, si potrebbe dire che quelli
conosciuti dalla maggioranza delle persone rappresentano solo una
porzione marginale del panorama
ludico; ci sono quelli che aiutano a
sviluppare e migliorare la fantasia,
il linguaggio, la creatività, la collaborazione, la coordinazione. Per
citarne uno Dixit, che ha già riscosso grande successo tra i piccoli liocorni.
Al momento attuale la ludoteca apre le sue porte due volte la
settimana ma, poiché siamo sempre in cerca di nuovi volontari che
sappiano “mettersi in gioco”, speriamo in futuro di poter estendere
le attività ludiche ad un numero
maggiore di pomeriggi, per fornire così un servizio più completo
alla comunità dei piccoli (e dei loro
genitori). Vogliamo inoltre sottolineare come la Luli non esaurirà le
sue proposte nell’ambito dei giochi, perché è nostra intenzione sperimentare dei laboratori artistici
incentrati sulla fantasia e la creatività.
Ricordando che gli orari della
ludoteca sono il lunedì ed il giovedì dalle 16.30 alle 18.30, non possiamo non ringraziare tutti quelli
che ci hanno aiutato a sviluppar
questa idea, a partire dal Comune
che ci ha sostenuto e fornito la sala,
l’associazione Noi che ci ha permesso di appoggiarci al loro sistema assicurativo e l’associazione
Volkan - Tana del Goblin-Trento,
che ha contribuito a rendere questo progetto più concreto, ampio
e strutturato.
Vi aspettiamo tutti nella banda
dei Piccoli Liocorni!
L’
ARIONE 41
Attualità
Un gruppo di genitori ha creato uno spazio di aggregazione per i
bambini delle scuole elementari, per far conoscere il vasto mondo
dei giochi da tavolo.
Esplorando
il volontariato
delle insegnanti Renata,
Loreta e Luigina
Il valore della gratuità spiegato ai bambini della scuola materna,
anche attraverso la visita alle realtà associative del paese.
“Esplorando il volontaria-
Scuola e dintorni
to” è stato il tema scelto come filo
conduttore per il progetto didattico rivolto ai bambini di quattro
anni per l’anno scolastico 2013/
2014.
Avvicinare i bambini al mondo
del volontariato ha significato far
conoscere e far capire loro l’importanza di questa risorsa per la
vita sociale del nostro paese, attraverso esperienze a contatto di-
Da grande farò il pompiere...
L’
42
ARIONE
retto con alcune associazioni, fornendo un’idea di solidarietà concreta e riconoscibile dai bambini.
Inizialmente avevamo delle
perplessità circa la capacità dei
bambini di recepire il principio sul
quale si fonda il volontariato “dare
aiuto a chi ne ha bisogno senza
chiedere nulla in cambio”. Poi
ci siamo convinte che i bambini
hanno una potenziale tendenza all’aiuto in modo generalizzato in
quanto liberi da pregiudizi e quindi ci è sembrato importante educarli e sostenerli in questo cammino, per aiutarli a crescere responsabili e rispettosi verso gli altri.
Educare al volontariato significa insegnare ai bambini che è importante donarsi alla comunità non
solo da adulti e mostrare quanto
importante può essere anche solo
offrire un sorriso, una parola o un
gesto affettuoso. Insegnare il valore della gratuità significa renderli
consapevoli che è gratificante contribuire positivamente al bene della comunità a prescindere che si
venga ricompensati o no.
La scuola può agire sulle esperienze quotidiane dei bambini, aiutandoli a sviluppare una certa empatia con le altre persone e preparandoli ad una partecipazione
più attiva e responsabile. Le esperienze vissute dai nostri bambini
hanno dato loro la possibilità di
confrontarsi con gli altri, di sentirsi
parte di un gruppo, di avere e dare
amicizia, di conoscere modelli di
riferimento.
Abbiamo iniziato il nostro percorso con la visita alla casa degli
anziani, dove alcune nonne ci hanno accolto con gioia e con i loro
Carlo Nicolodi, della Banda sociale, incanta i bambini.
racconti ci hanno trasmesso saperi
preziosi che non devono essere
dimenticati, perché fanno parte
della nostra storia. Poi siamo andati a visitare la caserma dei pompieri dove alcuni volontari ci hanno mostrato il loro equipaggiamen-
to e ci hanno spiegato come aiutano le persone in caso di pericolo. Nel mese di gennaio siamo andati alla sede della Banda sociale,
per conoscere i vari strumenti e
capire che la musica è portatrice
di gioia e divertimento e quindi utile
per il benessere delle persone.
L’incontro con gli alpini ci ha fatto
conoscere la loro storia e il grande contributo che danno alla popolazione nelle avversità. Per concludere il nostro percorso siamo
andati a visitar gli impianti sportivi
per comprendere il valore dello
sport come mezzo di aggregazione e per far cimentare i bambini in
alcuni sport proposti da volontari
della società sportiva.
“Quello che noi facciamo è
solo una goccia nell’oceano, ma
se non lo facessimo l’oceano
avrebbe una goccia in meno”.
La frase di Madre Teresa di Calcutta ben rappresenta i nostri bambini, che con i loro piccoli gesti, i
loro sorrisi e le loro parole affettuose, contribuiscono a creare le
condizioni per una nuova cultura
della solidarietà.
I
Nell’anno scolastico 20132014 i bambini di 5 anni nel loro
percorso educativo – didattico
hanno avuto modo di conoscere
varie realtà del paese di Aldeno.
Prendendo come punto di riferimento la propria abitazione e
la scuola i bambini hanno attraver-
sato le vie del paese incontrando
varie agenzie e realtà sociali: municipio, chiesa, biblioteca, supermercato, casa degli anziani.
L’incontro con il vigile Massimiliano ha introdotto l’educazione
stradale nel nostro percorso didattico, anticipando le uscite e favo-
rendo che queste si svolgessero in
modo ordinato e sicuro.
La finalità ha favorito nel bambino non solo la conoscenza della
locazione dei vari edifici, ma la loro
valenza sociale, l’importanza delle norme che regolano ognuna di
esse e come si ripercuotono nella
L’
ARIONE 43
Scuola
di Carmen Tomasi, Michela
Lupi e Gabriella Galvagni
bambini alla
scoperta del paese
quotidianità di vita del paese.
Un valore aggiunto alla vita sociale è stata la scoperta del volontariato (casa degli anziani) che offre collaborazione e sostegno nei
bisogni specifici.
Questo spirito collaborativo lo
abbiamo avvertito lungo tutto il
percorso nelle persone che incontravamo e che lo hanno arricchito
di significato.
Per questo le insegnanti ringraziano tutti coloro che hanno dato
la propria disponibilità in termini di
tempo e attenzione ai bambini,
permettendo così la realizzazione
di questo percorso didattico. Il sindaco, l’amministrazione comunale, il parroco don Daniele, le responsabili della casa degli anziani,
le bibliotecarie Consuelo e Cristina, il vigile Massimiliano e i suoi
colleghi, i genitori dei bambini che
ci hanno sempre supportato e affiancato nel bisogno e nel rispetto
dei tempi scolastici e in primis l’ente gestore che ci ha sempre sostenuto e accompagnato con fiducia.
A tutti un grazie di cuore dalle
insegnanti
Scuola e dintorni
Festa di fine anno alla scuola materna.
Grazie per l’aiuto
In questo periodo quando si parla di “collaborazione” scorgo sui volti delle persone molta perplessità, forse dovuta ai troppi impegni quotidiani.
Ma quando una persona si permette di donare il proprio tempo, soprattutto a favore dei bambini,
solo per il piacere di condividere con i propri figli momenti delle loro giornate all’interno della scuola
materna, si avverte uno spazio di gioia e gratitudine.
Con questo volevo ringraziare l’Ente Gestore, le maestre ed il personale della scuola e tutti i
genitori che attraverso la loro disponibilità e spirito di collaborazione hanno reso la festa di fine anno,
organizzata all’interno della struttura, un momento di lieta condivisione.
Un ulteriore grazie va alla Cassa Rurale di Aldeno, al Caffè Centrale, al panificio Migole de Pam,
al Bar 2000, alla pasticceria Mosna, al Baffetti, a Pedri Paolo, alla fioreria Arte del Fiore e a Alberto
Bottura, per aver contribuito alla realizzazione della festa.
Marina Dallago
L’
44
ARIONE
Fiaccolata per i
diritti dei bambini
di Antonella Zaccaria
Il 20 novembre istituzioni educative e associazioni hanno promosso
un momento di riflessione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
colata per dar spazio e voce ai diritti dei bambini?
All’inizio di ottobre ho partecipato ad un incontro formativo
promosso dalla Provincia Autonoma di Trento e rivolto a insegnanti
della scuola dell’infanzia ed educatori di asilo nido nel quale è stata proposta la visione di un cortometraggio dal titolo: “Corpi bambini – sprechi d’infanzia” ricco di
provocazioni ed immagini di un infanzia resa adulta anzi tempo o
“sfruttata” in vari modi, che ha provocato in me una forte emozione.
Ho così proposto al gruppo di
lavoro del personale educativo del
nido di Aldeno e Cimone di proporre alla comunità un “segno visibile” per ricordare a tutti che i
bambini hanno bisogni fondamentali e dei diritti che vanno rispettati
dagli adulti.
Quale occasione migliore del
25° anniversario della proclamazione della Carta dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che cadeva il 20 novembre?
Sono 42 gli articoli che compongono la convenzione e sono
tutti trascritti in un documento visionabile nel sito dell’Unicef
( w w w. u n i c e f . i t / A l l e g a t i /
Convenzione_diritti_infanzia.pdf).
E’ nata così l’idea di proporre
una “fiaccolata” che potesse partire dal nido ed arrivare in piazza
della chiesa coinvolgendo possibilmente l’intera comunità.
Ho chiesto l’appoggio al mio
presidente Luigi Serafini e all’assessore del comune di Aldeno Alida Cramerotti che mi hanno subito sostenuto e aiutato nell’organizzazione dell’evento. L’idea era
quella di coinvolgere tutte le istituzioni educative del territorio e le
associazioni che si occupano di
minori ed unirsi per portare la pro-
pria presenza attiva all’interno della
comunità. Abbiamo organizzato un
incontro con i responsabili delle
associazioni e alcuni rappresentanti delle agenzie educative e tutti
hanno accolto positivamente la
proposta.
È stato rassicurante e coinvolgente vedere attorno allo stesso
tavolo tutti i rappresentanti delle
diverse realtà di volontariato insieme alle scuole ed istituzioni amministrative.
Ogni momento, gesto e segno
sono stati pensati per dare significato a questo evento: i genitori del
nido hanno collaborato nel realiz-
Scuola e dintorni
Perché pensare ad una fiac-
L’
ARIONE 45
La conclusione della fiaccolata e l’allestimento dell’albero dei diritti.
Scuola e dintorni
zare delle manine in cartoncino,
segno di presenza con scritti i diritti scelti dai genitori e dei fazzoletti da portare al collo come segno di appartenenza. I genitori della scuola dell’infanzia hanno aiutato i bambini a completare le piccole lanterne che avrebbero accompagnato il loro cammino. I
bambini della scuola primaria hanno realizzato delle lanterne colorate e i ragazzi delle scuole medie
hanno composto degli striscioni e
cartelloni che richiamavano l’importanza di questo ricordo. Le associazioni hanno attivamente collaborato nell’organizzazione della
fiaccolata. Tutto questo si è potuto mettere insieme con il prezioso
aiuto di Cristina Cont, responsabile della biblioteca di Aldeno che
è anche stata parte attiva nella stesura della locandina che pubblicizzava questo importante appuntamento.
Ed ecco che, nel pomeriggio di
L’
46
ARIONE
giovedì 20 novembre, un folto
gruppo di genitori è partito dall’asilo nido e dalla scuola dell’infanzia,
preceduto dalle fiaccole degli alpini, dalla sorveglianza dei Carabinieri in congedo, da alcuni rappresentanti della banda giovanile
e da insegnanti ed educatrici che
tenevano in mano 4 gruppi di palloncini con i colori rappresentanti
i 5 continenti (giallo per l’Asia,
verde per l’Europa, rosso per
l’America, azzurro per l’Oceania
e nero per l’Africa), dirigendosi
verso la piazza, passando per via
25 Aprile, via Florida e via Filzi,
“raccogliendo” i partecipanti delle
diverse agenzie educative e delle
associazioni partecipanti.
Quando siamo arrivati in piazza, ogni scuola ha potuto appendere, con l’aiuto dei pompieri, i
suoi prodotti grafici (disegni, scritte, piccoli simboli) su un albero
portato dalla fioreria Maistri che è
diventato simbolo di quest’appun-
tamento.
Accompagnava il momento
della manifestazione un video ricco d’immagini, anche forse alcune
impattanti, ma necessarie per fermare l’attenzione e ricordare l’infanzia e la necessità di riflettere e
pensare ai suoi bisogni essenziali.
Pro Loco, circolo Noi e Sat
hanno collaborato nell’offrire un
caldo ristoro e, per completare
questo momento, sono stati lasciati
andare al cielo i palloncini colorati
e 4 lanterne volanti (una per ogni
istituzione educativa), segno di
speranza e di collaborazione attiva.
È stato importante e molto significativo che, pensando ai bambini, si sono potute superare tutte
le differenze delle diverse associazioni e delle realtà educative e si
può pensare di lavorare insieme
con uno scopo comune.
Stampa e tv hanno dato risalto
alla nostra iniziativa e siamo felici
di aver dato un’immagine positiva
della nostra comunità che, unendosi nelle proprie forze, può essere esempio attivo alle nuove generazioni.
Volevo ringraziare tutti i partecipanti (soprattutto le famiglie e i
bambini) e le diverse associazioni
per l’effettiva disponibilità e collaborazione per la realizzazione di
questa prima fiaccolata per i diritti
dei bambini, ma soprattutto l’ente
gestore della scuola dell’infanzia
“Emanuele Mosna” e dell’Asilo
Nido “Primo Volo” e l’Amministrazione comunale di Aldeno per aver
creduto nel nostro progetto.
I giovani
generano energia
di Paolo Bisesti
I tanti progetti 2014 del Piano giovani Arcimaga su diverse tematiche: cambiamento climatico, energia, arti, musica, cooperazione,
crescita culturale, riscoperta e valorizzazione del rapporto con il
territorio.
di prediche, i giovani hanno bisogno, da parte degli anziani, di
esempi di onestà, di coerenza e
di altruismo. (Sandro Pertini)
E di occasioni potremmo aggiungere... È proprio partendo
dalla riflessione del Presidente
Pertini che vogliamo raccontare
l’esperienza di quest’anno del Piano Giovani Arcimaga.
Il Piano operativo 2014 nasce
da un intenso lavoro di ascolto del
territorio, frutto delle collaborazioni
tra istituzioni, gruppi informali giovanili, associazioni e le organizzazioni e realtà socio economiche
che ne fanno parte. Nel nostro territorio, infatti, sono presenti numerosi soggetti che a vario titolo si
occupano di giovani a cominciare
dagli enti coinvolti e i poli sociali
per continuare con il variegato
mondo associazionistico culturale,
musicale, sportivo e di promozione sociale, senza dimenticare la
presenza dell’Istituto comprensivo Aldeno – Mattarello e la sempre più forte partecipazione nello
sviluppo e sostegno di iniziative e
progettualità legate al mondo gio-
vanile delle realtà cooperative locali.
Con tali soggetti il Piano giovani è in stretto e costante contatto e molti di loro sono rappresentati all’interno del Tavolo stesso.
Fare rete sul territorio diventa
quindi fondamentale per offrire una
panoramica delle iniziative che
sono proposte con e per i giovani,
in modo da rinforzare e “connettere” i vari interventi.
Da questo intenso lavoro di
analisi e preparazione, che getta le
sue basi nelle ceneri delle esperienze degli anni passati e che trova
pratica traduzione nelle progettualità promosse da associazioni giovanili, gruppi informali, realtà associative e istituzioni, ri -nasce,
anno dopo anno come una moderna Araba fenice, Arcimaga.
Tanti gli ingredienti che danno
sapore al nostro piano. Innanzitutto
la presentazione di progetti dal
basso, coinvolgendo realtà giovanili consolidate e gruppi informali.
Questa scelta trae spunto dalla
precisa volontà di insistere su un
“lavoro di rete” nella convinzione
che Arcimaga possa essere un
ponte tra le diverse realtà territo-
I partecipanti al progetto City nella sede della Commissione Europea.
L’
ARIONE 47
Scuola e dintorni
I giovani non hanno bisogno
I ragazzi nell’Ufficio Europeo della Lotta Antifrode (OLAF).
Scuola e dintorni
riali, offrendo ai singoli progetti e
contestualmente agli attori a vario
titolo coinvolti, occasioni di crescita. Abbiamo cercato di premiare l’originalità e l’innovazione delle presentazioni, evidenziando una
volontà di investire in progettualità in grado di trasmettere nuove
competenze e idee.
Anche la persistenza di una
sostanziale diversità tra esigenze e
attese dei giovani delle differenti
realtà del territorio è un ingrediente essenziale del nostro piano.
Quest’aspetto se da un lato contribuisce a rendere più difficile il
compito di far risaltare e intercettare le diverse esigenze emergenti
dal contesto locale dall’altro ci
permette di dare una connotazione territoriale e diversificata alle
nostre azioni.
Tanti sapori diversi legati da
una linea comune concertante la
necessità del mondo adulto di individuare gli strumenti idonei a migliorare il rapporto e il confronto
con il mondo giovanile, con
L’
48
ARIONE
l’obiettivo di continuare a essere
occasione di co-progettazione e
co–partecipazione, nell’ottica di
una comune responsabilità nelle
politiche giovanili delle nostre comunità.
Nelle proposte di quest’anno
abbiamo potuto trovare una particolare attenzione per tematiche
legate al cambiamento climatico ed
all’energia, alle arti e la musica,
alla cooperazione e crescita culturale, alla riscoperta e valorizzazione del rapporto con il territorio.
“Mettere le mani in pasta” è
stata la caratteristica principale del
progetto Formai.com, che ha permesso a venti ragazzi delle comunità di Cimone e Garniga Terme
di vivere un’iniziativa dalla connotazione esplorativa ed esperienziale, provando a cimentarsi nella lavorazione (il latte, la panificazione, corso fotografico e video) per
poi proporsi come attori della promozione locale.
Tutto questo per “sentirsi parte di un luogo, scoprendolo a sé
ed agli altri”, in primis gli altri giovani, con i quali condividere, non
solo le fatiche del pendolarismo,
ma anche il sapore dei luoghi e
delle relazioni con coloro che in
essi vivono.
Con il progetto STAYaLIVE,
la musica è tornata grande protagonista. Organizzato dall’Associazione giovanile Comitato Progetto Futuro, l’iniziativa si è concentrata sulla storia e la cultura della
grande musica rock, vista come
una lente sul mondo giovanile. Attraverso un percorso di cineforum
i partecipanti hanno dato vita, appuntamento dopo appuntamento
ad un’indagine sociale sul mondo,
i suoi cambiamenti, le sue mode,
attraverso intramontabile genere
della musica rock. La sua capacità di trasmettere informazioni e
messaggi di sfogo, unisce ancora
generazioni e popolazioni di ogni
tipo, oggi come allora.
Attraverso il progetto CITY,
organizzato mediante una partnership con la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, abbiamo intrapreso
un percorso che si è concluso con
la realizzazione di un compito di
reale responsabilità nei confronti
della comunità di appartenenza.
Iniziato con la conoscenza dell’esperienza cooperativistica trentina e dell’evoluzione del concetto
di partecipazione alla gestione del
bene comune in un territorio di
confine come il nostro, il percorso
ha affrontato il tema della cittadinanza attiva, della partecipazione
avvicinandosi alla storia del piano,
la forza e le debolezze del tessuto
giovanile, associazionistico, economico e amministrativo del territorio come mezzi con i quali intercettare le esigenze delle giovani
generazioni, favorendo nel contempo la nascita di strategie rivolte all’orientamento e autonomia
dei giovani nel percorso di transizione verso l’età adulta.
Accanto a queste iniziative, tante sono state le opportunità promosse.
Tra tutte non possiamo fare a
meno di citare due importati progettualità che hanno coinvolto i
nostri giovani negli ambiti della
memoria e cittadinanza attiva e del
lavoro, attraverso una piccola
esperienza di lavoro estivo. Il Treno della memoria ha permesso a
19 ragazzi del nostro territorio di
vivere la comune esperienza del
viaggio in treno verso Cracovia e
la visita ai campi di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau con l’obiettivo di unire alla tematica della conoscenza, quella
della scoperta e della memoria.
La seconda edizione del Progetto Summerjobs, progetto realizzato in rete con l’Ufficio politiche giovanili del Comune di Trento, il Piano giovani della Valle dei
Laghi, e alcuni istituti superiori della
città di Trento, ha dato la possibilità ad una decina di giovani tra i
16 e i 17 anni di svolgere uno stage retribuito della durata di due
settimane presso aziende ed enti
pubblici del territorio. A qualche
mese dalla conclusione dell’inizia-
tiva piace rilevare come la piccola
ma significativa esperienza abbia
contribuito a dare una risposta a
quell’esigenza di autonomia emergente nei nostri giovani, cercando
di porsi come occasione per iniziare un percorso di transizione
verso l’età adulta.
Ma Arcimaga non si ferma qui.
Giunti ormai alla fine di un’intensa annata di attività, lo sguardo
volge ai progetti futuri, alle occasioni e alle opportunità che sapremo creare e costruire. L’obiettivo, oggi e domani, sarà quello di
continuare a essere uno spazio,
utile alla costruzione di politiche
giovanili territoriali delle comunità, uno strumento nelle mani dei
giovani in grado di diventare stimolo per le Istituzioni e la cittadinanza contribuendo a creare occasioni di autonomia.
Scuola e dintorni
a processi decisionali di dimensione internazionale, con uno sguardo particolare al contesto europeo, in un anno importante per il
futuro dell’Unione Europea, che ha
visto l’elezione del nuovo Parlamento .
Il progetto “ (Ri)generiamo
energia” è stato un utile veicolo
d’informazione, capace di portare all’attenzione dei giovani ragazzi
coinvolti la soddisfazione nell’assumere un comportamento maggiormente responsabile in ambito
ambientale. Realizzato attraverso
il lavoro di un gruppo di giovani
professionisti del settore e rivolto
a ragazzi in età scolare, il progetto
si è caratterizzato come un’esperienza di sostenibilità ambientale energetica, ma anche un momento in cui fare comunità, trasmettendo l’importanza di concetti quali
la collaborazione e la cooperazione. Fare squadra, uniti e supportati gli uni dagli altri, agendo in
maniera attiva e incisiva nella lotta
al cambiamento climatico.
Arcimaga nel corso dell’anno
ha dato vita a varie azioni di promozione e informazione sulle variegate attività del Piano giovani.
Crescere e sviluppare nuove
competenze di comunicazione per
diventare sempre più un punto di
riferimento per le comunità, è stata l’idea che ha dato vita ai percorsi formativi “Pillole di grafica”
veri e propri laboratori d’arte sulla comunicazione.
Parallelamente si è voluto investire in strumenti d’indagine a disposizione del Tavolo del piano
L’
ARIONE 49
A lezione di italiano
di Ancilla Dominici
Orario: dalle 8 e un quarto alle 9 e tre quarti ogni lunedì di dicembre e gennaio. Luogo: Sala Fabio Stedile della Biblioteca di Aldeno
Attività: corso di lingua italiana per non italiani.
In fondo a destra gli auguri di Natale in filippino ed arabo.
Qui si ritrovano settimanal-
Scuola e dintorni
mente alcune donne, persone che
più faticano a impadronirsi dell’italiano perché sono o casalinghe che
giustamente comunicano in famiglia
nella propria lingua d’origine o fanno pulizie nelle nostre case o sono
le badanti dei nostri anziani che
spesso parlano solo dialetto. Sono
quindi loro le persone che hanno
meno opportunità di usare la nuova lingua. A volte si vede a lezione
anche qualche maschio, a volte anche una bimba piccolissima e buonissima che mi guarda (io sono l’insegnante del corso) come volesse
anche lei approfittare per imparare. È un’ora e mezza di scuola, con
spiegazioni ed esercizi, ma è anche
un momento d’incontro e uno
scambio di saperi dove anche chi
insegna ha da imparare.
Queste persone hanno capito
bene che parlare la lingua del luogo è
L’
50
ARIONE
veramente importante, lo strumento
più efficace per integrarsi e stare bene
dove si vive. È anche un’arma per
difendersi dai luoghi comune e dai
preconcetti molto diffusi nei confronti
degli stranieri. Siamo spesso tentati
di giudicare una persona partendo da
opinioni diffuse sul gruppo sociale o
lavorativo o sul popolo al quale appartiene: i nonesi sono avari, i trentini
sono grandi lavoratori, le donne guidano male, gli artisti sono strambi, i
bambini sono buoni, i dipendenti pubblici sono scansafatiche, i politici sono
ladri, i tedeschi sono duri.... Sono
convinta che sia profondamente scorretto.
Le generalizzazioni portano a
valutazioni errate. Persino le più
ovvie, come le mamme vogliono
bene ai propri figli, sono smentite
dalla realtà. Penso a me stessa, per
esempio. Sono italiana, italianissima anche se non sempre orgogliosa di esserlo. All’estero siamo giudicati mafiosi, ladri e inaffidabili, in
compenso pensano che siamo fantasiosi, creativi, pieni di idee e bravi a cucinare. Ebbene io non sono
mafiosa, non rubo e cerco di meritare la fiducia degli altri, in compenso non sono fantasiosa né creativa,
non sono un vulcano di idee e non
sono brava a cucinare. Se dovessi
vivere in un paese per me straniero
mi darebbe fastidio essere vista con
pregi e difetti che non mi appartengono e non per quello che sono.
Troppo spesso le persone straniere sono vittime di pregiudizi e non
solo da noi. Ogni persona dovrebbe essere valutata positivamente o
negativamente per quello che dice
o che fa, non per il gruppo di cui fa
parte. Le donne che vengono a lezione hanno ben capito che la lingua è essenziale per capire e farsi
capire, per non subire preconcetti,
belli o brutti che siano. So bene
quanto sia difficile imparare da
adulti una nuova lingua e non sono
certo alcune ore che possono esaurire il lavoro, ma è pur sempre un
contributo, un’occasione che chi
frequenta ha voluto cogliere.
Ringrazio il personale della biblioteca che organizza il corso e
dà la disponibilità di un luogo per
effettuarlo.
Maligayang pasko at manigong bagong taon!
Ajmel altehani bemonasebt
almilad wa helol alseneh
aljedidah.
Sport per
200 ragazzi
di Paolo Bisesti
Tra calcio, judo, pallavolo e tamburello si conferma la natura polisportiva della Ss Aldeno. In continua crescita il settore volley, con
50 adesioni.
no al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi
al gioco e ad attività ricreative
proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica.”
Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza,
articolo 31, 20 novembre 1989
Promuovere lo sport, a tutti i
livelli e in tutte le sue forme è, o
almeno dovrebbe essere, per usare un termine molto in voga, la
“mission” di ogni società sportiva.
Per la nostra società sportiva lo è
sicuramente. Il gioco, il divertimento, la possibilità di stare con
gli altri, crescere e mettersi alla
prova attraverso la pratica di una
disciplina scoprendo le gioie e le
difficoltà di un piccolo impegno
quotidiano, sono le caratteristiche
di uno sport costruito su misura di
bambino.
Ci piace pensare che l’attenzione a queste caratteristiche, che
trova concreta applicazione nell’impegno a costruire molteplici
offerte formative legate alla pratica degli sport del calcio, pallavolo, judo e tamburello, venga, sta-
gione dopo stagione, premiata da
una costante partecipazione, animata dal lavoro di tecnici, collaboratori e dirigenti responsabili.
La volontà di continuare a rappresentare un punto di riferimento
per la promozione dello sport nella nostra comunità, si riflette anche per questa stagione nell’attivazione di diverse proposte sportive, in modo particolare i corsi di
scuola calcio, le iniziative legate ai
settori della pallavolo, dello judo
e della palla tamburello.
Il nostro piccolo viaggio nel
mondo della società sportiva di
Aldeno inizia con la scuola calcio,
settore che da sempre riveste
un’importanza centrale nella programmazione della nostra attività
ed ha per oggetto esclusivo la formazione, la preparazione e la gestione di giovani aspiranti calciatori.
Attraverso varie tappe, secondo un percorso di crescita graduale i bambini si possono avvicinare
alla disciplina del calcio, visto sempre come un gioco, un momento
per stare assieme, un’occasione di
maturazione prima di tutto umana.
L’attuale stagione sportiva
vede il nostro sodalizio, allestire,
con grande impegno di risorse
Foto di gruppo per i piccoli amici, pulcini ed esordienti della Società sportiva Aldeno.
L’
ARIONE 51
Sport
“Gli Stati parti riconosco-
Giovani tamburellisti con dirigenti e allenatori.
Sport
umane e finanziarie, tutte le categorie giovanili, con sette squadre
iscritte ai rispettivi campionati di
categoria Figc e un totale di circa
100 giovani tesserati.
Il percorso di formazione prende avvio con i “Piccoli Amici”, che
iniziano a muovere i primi passi nel
mondo del calcio, per continuare
con le squadre “Pulcini” per le annate 2004, 2005, 2006 e le squadre “Esordienti” (a 11 e a 9) che
vedono coinvolti i ragazzi nati nelle annate 2002 e 2003. Il settore
giovanile della Società Sportiva di
Aldeno continua con la squadra
“Giovanissimi” che vedrà impegnati i giovani calciatori delle annate 2000 e 2001. A questi vanno
aggiunti i ragazzi della categoria
“Allievi” (annate 1998 e 1999)
impegnati nel campionato “Elite”
di categoria, incominciato l’ultimo
weekend di agosto.
Il nostro viaggio continua con
il settore palla tamburello. Dalla
scorsa stagione la Società Sportiva Aldeno è tornata a organizzare
in proprio, con il sostegno e il patrocinio delle amministrazioni co-
Piccoli Judoka della Societa Sportiva Aldeno con i tecnici Giuseppe Angeri e Elisa Piffer.
L’
52
ARIONE
munali di Aldeno e Cimone, una
proposta formativa legata al mondo del tamburello attraverso la realizzazione di corsi specifici rivolti
a bambini e ragazzi delle comunità
di Aldeno, Cimone e Garniga Terme. La fortunata esperienza della
passata stagione ci permette di lavorare su un gruppo di circa 25
tra bambini, bambine, ragazzi e
ragazze in età scolare. La volontà
è di iscrivere un paio di squadre
giovanili ai rispettivi campionati di
categoria, e, alla luce dei buoni
numeri, una squadra giovanile femminile. L’attività iniziata nel mese
di ottobre si svolge prevalentemente nella palestra comunale di Cimone con tre appuntamenti settimanali, e un allenamento (lunedì
pomeriggio) nella palestra di Aldeno.
Altro settore storico della società sportiva è quello dello judo.
Dopo un anno difficile, ha ripreso
nell’autunno 2014 l’attività dello
judo, lasciando intravvedere buone prospettive anche per questo
settore.
Nonostante le difficoltà si conferma, anche per quest’anno, l’at-
La squadra under15 dell’Aldeno Volley.
cinarsi e cimentarsi con il gioco
della pallavolo attraverso dei corsi che si svolgono nella palestra
delle scuole medie di Aldeno, in
quella di Cimone, e di Ravina rispondendo a una precisa esigenza comune a molte famiglie della
nostra comunità, e permettendoci
di promuovere nel territorio uno
sport la cui popolarità è in costante aumento.
Fare tutto ciò significa permettere a 200 tra bambini e ragazzi
dai 5 ai 18 anni, la pratica del gioco del calcio, della pallavolo, dello judo e del tamburello, attraverso un impegno che vede coinvolto, a vario titolo in tutto l’arco della
settimana, un importante staff tecnico supportato da dirigenti e collaboratori e coordinato dai responsabili dei vari settori giovanili.
Nella consapevolezza che il
nostro impegno debba strutturarsi
sempre più come valida risposta
ad esigenze formative ed educative in ambito sportivo, al servizio
della nostra comunità, non possia-
mo fare a meno di evidenziare
come questo impegno, per la promozione di uno sport che prima di
tutto è occasione di coesione sociale, comporti un difficile lavoro
di programmazione e di coinvolgimento delle amministrazioni e
delle realtà scolastiche, produttive ed economiche del nostro territorio, con un notevole impegno
organizzativo e finanziario.
Obiettivo essenziale, oggi come
ieri, deve essere la crescita dei
nostri ragazzi, per formare non
solo dei buoni atleti ma soprattutto persone corrette, leali e responsabili, capaci di riconoscere oltre
alle regole del campo di gioco anche quelle poste dalla società in cui
si vive.
Al termine di questo breve viaggio nel mondo dello sport targato
società sportiva possiamo tranquillamente dire che, per chi vuole
mettersi in gioco, per chi semplicemente, con curiosità, scoprire un
nuovo sport, divertirsi, crescere ed
essere protagonista… con noi le
occasioni non mancano!
L’
ARIONE 53
Sport
tivazione dei corsi di judo e difesa
personale rivolti ai più giovani.
Questa disciplina che negli anni
scorsi era riuscita a conquistare
una buona fetta di appassionati, ha
sofferto recentemente di un netto
calo nei numeri dei partecipanti. La
nuova proposta, in continuità con
il meritevole lavoro svolto negli
anni dal settore, è riuscita a coinvolgere circa 20 giovani partecipanti, interpretando al meglio le
esigenze emerse nelle nostre comunità. Ricordiamo che anche
quest’attività ha avuto inizio nel
mese di ottobre e si svolge interamente nella palestra di Aldeno.
Il nostro viaggio si conclude
con l’importante esperienza di
“Aldeno Volley”, un’assoluta garanzia nel settore della pallavolo.
Alla luce degli ottimi risultati
conseguiti gli anni scorsi, in termini di partecipazione e crescita
sportiva, Aldeno Volley torna ad
organizzare una proposta formativa legata al mondo della pallavolo attraverso la realizzazione di
corsi di mini volley e volley under
18. Affianco al corso di minivolley, che vede la partecipazione insieme a tante bambine delle nostre comunità, di un agguerrito
gruppo di maschietti, con l’adesione di circa 50 tra bambine e bambini, ragazze e ragazzi, sarà attivo
anche quest’anno un settore giovanile con squadre under 13, under 14, under 15 e under 16 che
parteciperanno ai rispettivi campionati di categoria. L’obiettivo
resta quello di continuare ad offrire a tutti loro la possibilità di avvi-
Ginnaste agli italiani
di Pesaro
di Lisa Paternuosto
Allieva ed insegnante parlano di una stagione di soddisfazioni tra
ginnastica artistica, danza creativa e ginnastica acrobatica.
È iniziata la nuova stagione di
ginnastica artistica 2014/2015 e
siamo cariche di energia per affrontare un nuovo anno! Quello scorso lo abbiamo concluso con il saggio intitolato “I giullari di Dio” la
cui preparazione ci ha impegnato
per diverse settimane, ricompensandoci però con la presenza in
palestra di un numeroso pubblico
che ha apprezzato le nostre coreografie e la musica dal vivo.
A fine giugno, dopo le fatiche
del saggio, Jasmine Manica, Giulia De Filippo ed io siamo partite
alla volta di Pesaro per partecipare ai Campionati nazionali di gin-
nastica artistica, naturalmente accompagnate dalla nostra insegnante Sheila Mosna.
È sempre bello ed emozionante trovarsi in mezzo a centinaia di
atlete arrivate da tutta Italia per
gareggiare sì, ma soprattutto per
praticare lo sport che amano e per
cui si sacrificano tutto l’anno. Abbiamo messo tutte le nostre forze
ed energie per rappresentare al
meglio il nostro paese di Aldeno
in una manifestazione così importante.
Siamo rimaste soddisfatte dell’esperienza sportiva e umana che
abbiamo vissuto e anche dei risul-
tati ottenuti da ognuna di noi. Il
nostro ultimo impegno dell’anno è
stato quello di preparare un’esibizione da presentare durante lo
spettacolo di Natale, organizzato
dal Circolo Anziani, per il 19 dicembre, tenutosi nel teatro comunale di Aldeno, sperando di aver
contribuito ad allietare la serata dei
nonni e di tutti quelli che sono intervenuti alla manifestazione.
Ricordiamo che le iscrizioni ai
corsi di ginnastica artistica, danza
creativa e ginnastica acrobatica
sono sempre aperte! Se volete
venire a sperimentare o ritornare
a praticare questa fantastica disciplina contattate direttamente il nostro Responsabile Tecnico, Istruttore Nazionale FGI Sheila Mosna
(347/4480339).
Sport
di Sheila Mosna
Da sx: Lisa Paternuosto, Giulia Di Filippo, Jasmine Manica e Sheila Mosna (Campionati
Nazionali Pesaro 2014).
L’
54
ARIONE
Per dovere di cronaca va aggiunto che Lisa, alle Fasi Nazionali GPT 1° livello della Federazione Ginnastica D’Italia, nell’ambito della manifestazione “Ginnastica in Festa - Pesaro 2014” si è
classificata 49esima nella specialità del mini-trampolino elastico, a
soli due decimi dalla prima, per-
Da sx: Lisa e Sofia Paternuoso, Giulia Di Filippo, Jasmine Manica le ginnaste agoniste
che hanno partecipato alla gara regionale gpt 1° livello, artistica femminile.
pagno giovani ginnaste/i a manifestazioni, nazionali e internazionali,
avventure ne abbiamo fatte tante
e di diversi tipi, ma le trasferte sono
sempre state foriere di forti emozioni e di grandi insegnamenti.
Quando torniamo al paesello, anche solo dopo pochi giorni, le riscopro più mature, più indipendenti, più responsabili e consapevoli
dei loro limiti, ma anche dei loro
talenti.
Sport
chè il livello era molto alto e c’erano tantissimi parimerito.
Lo stesso vale per Jasmine
Manica, che era alla sua seconda
esperienza in una competizione
nazionale, si è difesa molto bene,
in particolare nella specialità del
corpo libero, arrivando a metà
classifica, su oltre 180 partecipanti,
ma solo a pochi decimi dalle prime classificate (perchè anche qui
erano anche in dieci o più a parimerito).
L’esperienza dei meeting nazionali è sempre emozionante per
le ginnaste, è un’esperienza di crescita sportiva e soprattutto umana
e la sensazione è un po’ quella di
“tornare a casa”, alla casa della
ginnastica, dove trovi tutti quelli
che, come te, sono accomunati
dall’amore per questa fantastica
disciplina. È dal 1996 che accom-
Saggio 2014.
L’
ARIONE 55
Vigili, dal 1858
con altruismo
di Daniele Vettori
I Vigili del fuoco di Aldeno ricostruiscono il loro passato e sono alla
ricerca delle origini, cercando di capire la vera data di fondazione.
Un impegno civico che non si fermò nemmeno durante la Prima
guerra mondiale, quando cinque ragazze portarono avanti il corpo
assieme ad Achille Lucianer.
Fin dai tempi più remoti le
Associazioni
popolazioni del Trentino hanno
sentito il bisogno di difendersi e
auto tutelarsi dalle calamita che
allora come oggi si verificavano,
di particolare frequenza e violenza erano gli incendi e le alluvioni.
Per quanto riguarda la regolamentazione per la prevenzione
degli incendi le prime norme risalgono al 1300-1400 sotto forma di
statuti o di carte di regola. In quel
tempo era il “Saltaro”, figura che
spesso abbiamo sentito nominare
nelle manifestazioni del Comun
Comunale che doveva vigilare per
sventare rapidamente possibili incendi sia civili che boschivi , oltre
a svolgere le sue funzioni di messo
comunale e guardia forestale. Ma
questi statuti oltre a stabilire chi era
addetto al controllo, per tradizione e necessità impegnavano moralmente ogni abitante all’aiuto reciproco in caso di calamità!
Negli secoli si susseguirono poi
svariate figure addette alla sorveglianza e all’estinzione degli incendi
come il “Portatore” o in seguito il
“Sovrastante del Fuoco”, fino ad
I pompieri di Aldeno in una foto di gruppo di inizio 1900.
L’
56
ARIONE
arrivare poi al 1787 anno in cui
viene emesso il “Regolamento generale per gli incendi da osservarsi nella città capitale d’Innsbruck
e nelle altre città e borghi del Tirolo. Sarà questo regolamento che
nella seconda metà del 1800 porterà in tutto l’Impero Austroungarico alla nascita dei “Civici pompieri zappatori”.
Venendo a noi, in base ai documenti dell’epoca che abbiamo
pare che il Comune di Aldeno già
dal 1851 fosse dotato di attrezzatura antincendio e troviamo in seguito un contratto datato 1856
dell’allora Capo Comune Leopoldo Mosna tramite il quale viene
ordinata la costruzione di una pompa idraulica al signor Martino Feichter di Campo Tures in val Pusteria.
E invece del 14 luglio 1858 la
delibera con la quale il comune
nomina Francesco Schir deputato
in materia d’incendi e pompieri. Il
suo compito era di comandare ad
intervenire i pompieri, far eseguire
loro 6 volte l’anno la prova delle
macchine idrauliche e proporre al
municipio le misure opportune per
evitare il pericolo d’incendio. Veniva poi elencata l’attrezzatura in
possesso al comune come segue:
- 1 grande macchina idraulica
- 1 piccola spostabile
- 10 manichette
- 2 scaloni con uncini
- 2 ramponi
- 3 mannaie
- 1 lanterna
In seguito nella stessa delibera
Domenico Micheletti (falegname)
e Stefano Cimadom (muratore)
vengono nominati pompieri.
Loro stringono un vero e proprio contratto con il Comune, nel
quale si impegnano in caso di incendio, sia di giorno che di notte,
a maneggiare le macchine idrauliche del Comune anche se ce ne
fosse bisogno in altri comuni.
Non sappiamo se questo fu
proprio l’atto di fondazione del
corpo e per questo stiamo cercando di trovare altri documenti per
ricostruirne l’esatta nascita e storia ma siamo certi che anche ad
Aldeno come in tanti altri comuni
allora come oggi ci sono delle persone che con grande senso civico
diciottenni Fortunata Bampi, Luigia Maule, Silvia Piffer, Maria Perini e Maria Scandella.
Da ricordare poi il furioso incendio che distrusse casa Maestranzi nel 1932, successivamente
gli incendi nel 1950 delle abitazioni delle famiglie Larentis Larcher
e nel 1956 le abitazioni delle famiglie Bottura Dallago.
Gli anni successivi, il 1960, il
1965 ed in particolar modo il 1966
sono ricordati per le alluvioni che
colpirono tutta la nostra provincia.
Molti altri furono gli interventi più
o meno gravi fino ad arrivare ai
giorni nostri.
Oggi sono 24 i componenti del
corpo guidati da Rudy Cimadom
con tutt’altri mezzi e dotazioni e
quindi molto più avvantaggiati di
un tempo, ma con la stessa dedizione e passione che oltre 150 anni
fa i nostri predecessori mettevano
nel difendere e tenere sicura la loro
e nostra comunità.
I vigili domano l’incendio del 6 marzo 2014, in Piazza della Torre.
L’
ARIONE 57
Associazioni
Osvaldo Endrighi.
e altruismo si mettono a disposizione della comunità sia per i più
semplici servizi che per i più tragici eventi.
Da quei giorni ad oggi parecchi furono gli eventi che colpirono la comunità, un triste ricordo
per il corpo fu l’alluvione del
1900 dove i pompieri allora comandati da Augusto Coser furono impegnati a cercare di arginare il torrente Arione, durante lo
scarico di legname in località Albere un grosso legno colpì il vigile Osvaldo Endrighi ferendolo
mortalmente.
Lo spirito altruista nel nostro
Comune non mancò anche durante il periodo della Prima guerra
mondiale, il corpo rimase quasi
completamente sguarnito a causa
della chiamata alle armi. Il comandante di allora Achille Lucianer,
esonerato dalla leva militare, si trovò ben 5 giovani donne come sue
sottoposte. Erano le poco più che
Divertimento e
comicità a teatro
di Lara Coser
Mario Cagol, Andrea Castelli, “I Sarcaioli” dell’Alto Garda, la
“Gustavo Modena” di Mori e infine la Filodrammatica dell’Associazione Teatro e Spettacolo di Aldeno nella stagione 2014-2015.
Appuntamenti anche per le scuole e prosegue anche nell’”era digitale”, complessa per le sale locali, la stagione cinematografica.
Si è aperta il 22 novembre con
Associazioni
Mario Cagol e la Banda sociale di
Aldeno la stagione teatrale 2014/
2015 frutto, da anni, della collaborazione tra l’amministrazione
comunale e l’Associazione Teatro
e Spettacolo. Note salienti della
manifestazione saranno comicità,
divertimento e dinamicità, in un
cartellone dedicato anche a spez-
zoni di vita locale e paesana capaci di far rivivere i tempi passati
e nel contempo divertire lo spettatore.
Ritornando allo specifico la
“stagione” è stata inaugurata dall’amatissimo Mario Cagol e dalla
Banda sociale di Aldeno che si è
dovuta esibire nel teatro comunale molestata dal continuo fracasso
La Banda Sociale di Aldeno sul palco con Mario Cagol.
L’
58
ARIONE
generato da un gruppo di operai
burloni con un bizzarro capo squadra impersonato dallo stesso Cagol. Le sferzanti battute, condite
con dialoghi di inedita ed esilarante comicità, cui la banda ha affiancato apprezzati intermezzi musicali,
hanno dato vita ad uno spettacolo
di cabaret e musica unico nel suo
genere e molto apprezzato dal
Andrea Castelli, in cartellone con il suo ultimo lavoro “Libere storie”.
Anche in quest’opera, pur spaziando e narrando da par suo,
come ormai fa da anni su palcoscenici trentini e non, Castelli
amalgama profondità di pensiero
e giusta ironia in un mix vincente
creato ad arte per rubare al pubblico una risata, ma quella intelligente, che fa riflettere, e rende, allo
stesso tempo, la vita meno pesante pur senza paura di colpir nel
segno al momento giusto.
A seguire, sabato 7 marzo, la
Compagnia teatrale “I Sarcaioli”
dell’Alto Garda propone lo spettacolo di Alberto Maria Betta “Per
no nar en malora”. La compagnia
nasce nel 1991 per volontà di alcuni appassionati e da allora cre-
sce e si fa apprezzare in ambito
teatrale Trentino. Innumerevoli i
lavori portati in scena. Quella che
proporranno ad Aldeno è una
commedia intrigante e divertente.
«Baldo, ormai vecchio e stanco, ha una grande preoccupazione: quella di evitare la chiusura
dell’agenzia viaggi che lui ha fondato e fatto crescere e in cui ha
profuso le energie di un’intera vita.
Vorrebbe che l’agenzia continuasse l’attività anche dopo la sua
morte. Per disparate cause gli unici
dipendenti rimasti sono il nipote
Teo e Nina la direttrice tuttofare.
Ma ora anche Nina vuole abbandonare e andare in pensione, e
l’amato e imbranato nipote non
L’
ARIONE 59
Associazioni
numeroso pubblico.
Il 24 gennaio sarà la volta della
Compagnia Gustavo Modena di
Mori con “L’Operetta nostra di
Castelbarco”, una rappresentazione in forma di recital, scritta circa
50 anni fa dal nostro concittadino
don Valerio Bottura, con musiche
di Enrico Less e la collaborazione
di vari artisti. Lo spettacolo narra
la triste storia d’amore tra Nostra,
figlia del barone Nicolò di GrestaCastelbarco e il giovane barone
Madruzzo. Rapporto ostacolato
dalla famiglia di lei nemica dei
Madruzzo, principi di Trento, e
causa della lite per il possesso dei
Quattro Vicariati.
Il 21 febbraio ritorna ad Aldeno il noto autore ed attore trentino
Andrea Castelli con “Libere storie”. Come lui stesso afferma «lo
spettacolo è un pacato ritorno alla
parola, attraverso le storie. Semplici o complicate che siano, esse
raccontano le esperienze che costituiscono il bagaglio personale, il
vissuto , di una persona. Che si
voglia o no contengono sempre un
avviso ai navigatori i quali, prima
o poi, ma sempre prima che sia
troppo tardi, dovrebbero trovare
indicazioni per il viaggio».
Sarà un monologo basato sul
racconto di situazioni divertenti, che
hanno però lasciato in lui un forte
segno. Più che uno spettacolo una
lunga chiacchierata e «forse nel ritrovarsi a rivivere casi della vita,
avventure, gesta e peripezie si può
imbattersi in un minimo comune
denominatore che ci fa tornare a
casa un po’ più sollevati».
Associazioni
sarà di certo in grado di proseguire l’attività». Che fare? Lo scopriremo ….
Successiva tappa in cartellone, sabato 18 aprile, è l’appuntamento con la Filodrammatica dell’Associazione Teatro e Spettacolo
di Aldeno che, sotto la regia di
Mauro Bandera, presenterà
“Pautasso Antonio esperto di matrimonio”.
È la più nota commedia portata alla ribalta dal grande attore italiano del Novecento Erminio Macario, noto semplicemente come
Macario, che veste i panni del
modesto avvocato di provincia
Antonio Pautasso, un classico
“travet” delle aule giudiziarie, che
conduce una vita estremamente
monotona in compagnia della sua
governante Teresa, molto “bella
dentro”, innamorata da sempre di
lui, ma mai corrisposta.
La quotidianità verrà stravolta
dall’arrivo di una lontana parente
di Pautasso che, suo malgrado,
coinvolto dal fascino della nuova
arrivata (Margherita) e tra mille
peripezie non mancherà di dimostrare, a modo suo, d’ esser un
esperto di matrimoni, riuscendo a
risolvere i problemi sentimentali, e
non, di parecchie persone. Lo
spettacolo appartiene al genere
della commedia brillante, degli
equivoci costruita su di un intreccio ricco di situazioni comiche e di
esilaranti colpi di scena.
Tutti gli spettacoli meritano di
essere visti, vuoi per la loro intensità o per la loro energia, apprezzati in chiave comica ovvero per
l‘innata capacità di coinvolgere ed
emozionare il pubblico.
Non mancheranno gli appuntamenti dedicati alle scuole. L’Uovo
Teatro stabile di innovazione Onlus
e La Baracca porteranno in scena
due spettacoli fuori abbonamento
proposti in orario scolastico ai bambini delle materne ed elementari.
Entrambi gli spettacoli trattano tematiche importanti quali la storia di
un’amicizia scaturita dalla condivisione e dalla solidarietà e l’attenzione che devono ricevere i fanciulli
dai grandi con diritto ad un mondo
dove poter vivere con gioia la propria avventura.
La scomparsa a fine 2013 delle famose “pizze-pellicole”, i costi
proibitivi per un possibile adeguamento della sala cinematografica
La filodrammatica di Aldeno, in scena con la commedia “Pautasso Antonio esperto di
matrimonio”.
L’
60
ARIONE
alla tecnologia digitale o l’alternativa di un dvd blu-ray con oneri
altrettanto impegnativi ci ha costretto a parecchie riflessioni e sacrifici ma ciò nonostante siamo
riusciti a far partire ugualmente la
stagione cinematografica autunnale
grazie alla possibilità offertaci dal
Coordinamento Teatrale Trentino
di noleggiare a costi ridotti l’attrezzatura.
Mi sono voluta ritagliare lo spazio finale per i ringraziamenti. E’
stata davvero una bella esperienza quella che ho portato avanti in
questi anni da presidente dell’Associazione Teatro e Spettacolo.
Grazie anche alla collaborazione
che ho avuto dall’amministrazione
comunale in particolare dall’Assessore alla Cultura e dai miei collaboratori dell’associazione.
Un sentito ringraziamento lo rivolgo pure a tutti i volontari delle
varie associazioni, e non, che in
questi anni mi hanno sempre affiancata con generosità ed altruismo in ogni manifestazione proposta, in particolare “Mondo Merlot” e “Calici di stelle”. Sono fermamente convinta che eventi
come questi, senza la loro fattiva
ed appassionata partecipazione
non potrebbero esistere.
Augurando a tutti un Buon Natale e un Sereno 2015, dedico a
voi e a me stessa questa affermazione «Il volontariato è una scelta
di persone libere che decidono di
fare e di attivarsi non solo per rispondere ai bisogni, ma per responsabilità personale. Enrico Giovannini, ex ministro del Lavoro».
Ordine della Torre
trionfa a Leno
di Silvia Andreatta
Il successo del gruppo di Aldeno nella rievocazione storica “All’ombra dell’abbazia” e la giornata medievale svolta in paese il 25 ottobre.
Brescia
Finalmente ritorna la rievocazione storica “All’ombra dell’abbazia”, una delle manifestazioni
medievali più grandi e frequentate
del nord Italia e l’Ordine della
Torre risponde alla chiamata.
Si parte sabato mattina, di buonora, per preparare l’accampamento nella splendida cornice offerta dalla tenuta Villa Badia. I
gruppi sono tanti, il tempo perfetto e il caldo beneaugurante. La
manifestazione è interamente dedicata alla rievocazione della vita
e delle attività del 1200, il tutto
suffragato dalla massima serietà e
fedeltà storica.
Il campo è aperto a tutti coloro che, appassionati, hanno voglia
di conoscere la giornata-tipo di
un’epoca remota. Tutto è pronto:
le tende montate, le spade esposte, le armature e le vesti indossate, i calici pieni e le braci accese.
Mancherebbe solo un porcellino
allo spiedo...
Chissà che a questo non si
possa rimediare, si perché c’è un
premio da aggiudicarsi. Un trofeo verrà assegnato alla miglior
compagnia, e il nostro capitano
lo sa bene, e vuole la fama per
l’Ordine, tant’è che subito mette le cose in chiaro: “Vardé putèi, no digo primi, ma gnanca ultimi!”.
I compiti sono subito assegnati
alla perfezione: i mastri cuochi controllano attentamente le carni al
fuoco, le dame accolgono i visita-
Associazioni
27 e 28 settembre - Leno,
L’
ARIONE 61
Un momento della giornata medievale del 25 ottobre al Parco Albere.
Associazioni
tori ed insegnano i giochi storici ai
bambini, i cavalieri mostrano le
armi da guerra ed illustrano l’arte
della spada, i pazienti artigiani realizzano a mano le cotte in ferro
per le armature.
E giunge così anche l’ora del
torneo in armi: tra il tiro dell’ascia,
il lancio della bora ed il tiro con
l’arco, i nostri uomini, Johan de la
Rustega (Giovanni Bisesti), Ulrich
aus Welschtirol (Mauro Zancanella) e la Belva Mochena (Vichingo
Zancanella) eccellono nelle rispettive discipline. Il punteggio della
competizione, sommato al voto
che la competente giuria (costituita da uno storico, un giornalista ed
uno stilista), incoronano l’Ordine
della Torre come miglior gruppo.
La stanchezza è tanta, ma è mag-
L’
62
ARIONE
giore la soddisfazione per il bel lavoro svolto, premiato con un suino-da-25-chili.
25 ottobre – Aldeno, Trento
Prima edizione della “Giornata
Medievale”. L’obiettivo che ci siamo posti è di divulgazione culturale partendo dal lavoro di ricerca
storica che portiamo avanti da
anni.
Abbiamo focalizzato la nostra
attenzione sulle scuole medie di
Aldeno e Mattarello e siamo riusciti, attraverso la collaborazione
con la professoressa Armenante e
l’assessore alla cultura Alida Cramerotti, a portare gli studenti nel
medioevo. Un viaggio nel tempo
che ha permesso ai ragazzi di toccare con mano la “Storia” che so-
litamente sono abituati a leggere su
un libro.
Un percorso didattico che spazia dalla vita civile a quella militare
con specifici approfondimenti sui
mestieri dell’epoca.
A conclusione della giornata e
a conclusione di questa stagione
rievocativa i soci si sono poi deliziati con il premio conquistato faticosamente nella competizione lenese.
Per questo 2014 le battaglie
sono terminate. Si aprirà a gennaio l’arruolamento per la stagione
2015. Appassionati di storia le
porte sono aperte! Gli scudi e le
lance ti attendono, ti riserveremo
un posto fra i ranghi e nella prossima carica potrai assaporare
l’adrenalina dello scontro!
Nasce il Circolo
di Cecilia Schir
pensionati e anziani
di Aldeno
Avviato il tesseramento al nuovo circolo, nato dopo l’assemblea degli anziani e pensionati di Aldeno tenutasi il 26 agosto.
investono, sempre più rapidamente, la nostra società, anche
una realtà consolidata come il
Centro Pensionati ed Anziani del
Comune di Aldeno ha ritenuto
opportuno, dopo 35 anni di intenso e soddisfacente impegno,
interrogarsi su come i suoi servizi andassero ripensati e riadattati ad un nuovo contesto sociale ed economico, caratterizzato
sempre più da fenomeni quali la
fluidità e la precarietà.
Per tentare di costruire insieme risposte adeguate alle nuove
sfide che attendono anche i pensionati e gli anziani della nostra
comunità, il Centro, in collaborazione con l’amministrazione
comunale, ha avviato un lungo
percorso di lavoro, finalizzato ad
Il direttivo del nuovo Circolo Pensionati e Anziani di Aldeno.
individuare, in maniera condivisa, una nuova formula organizzativa ed una nuova declinazione delle linee guida che dovranno portare ad immaginare come
porsi, in maniera rinnovata, all’interno del contesto di vita, sociale ed economico, che ci circonda.
Si è giunti così alla convocazione di un’assemblea generale
di tutti i pensionati ed anziani presenti sull’intero territorio comunale, che si è tenuta il 26 agosto
scorso nel teatro di Aldeno.
Si è trattato di un partecipatissimo evento, allietato dai canti dei bambini delle scuole elementari, coordinati dalla maestra
L’
ARIONE 63
Associazioni
Di fronte ai cambiamenti che
Raffaella Peterlini.
Teresa Larentis ed appositamente preparati dalla sapiente guida
di Monica Zeni. In questa occasione, dopo gli interventi del Sindaco e dell’Assessora alle attività sociali del nostro paese, l’assemblea ha rinnovato il Consiglio direttivo del centro.
Sono risultati eletti: Cecilia
Schir, presidente, Bisesti Sandro, vicepresidente, Emiliana
Coser, segretaria, Anna Aubry,
rando, in primo luogo, l’adesione all’Associazione ANCeSCAO, l’Associazione nazionale
che raggruppa i Centri Sociali ed
i Comitati Anziani d’Italia, trasformando la propria denominazione in “Circolo Pensionati ed
Anziani di Aldeno” e prevedendo uno specifico tesseramento
annuale, che prenderà avvio verso la metà del mese di dicembre
2014.
Associazioni
Un buon caffè nella sede di via Damiano Chiesa.
Don Valerio con la Presidente del Circolo, Cecilia Schir.
L’
64
ARIONE
Sandra Benvenuti, Fabio Comper, Gina Brunelli, Gianfranco
Ziglio, Giuliana Coser, Silvia
Dallago, Nino Scandella, Marcello Enderle, Claudia Frizzera,
Riccardo Giuliani, Riccardo
Comper ed Annamaria Giovannini, in qualità di consiglieri con
diversificati incarichi associativi.
Successivamente il Consiglio
direttivo ha celermente iniziato il
suo percorso di attività, delibe-
Il riconoscimento ad un pilastro del vecchio Centro Anziani, Raffaella Peterlini.
Avis fa formazione
sui rischi
di Giulia Coser
L’Avis ha lo scopo di promuovere la donazione di sangue periodica, volontaria, anonima e non remunerata e deve essere considerata
come un valore sociale, solidale e
umanitario.
Nonostante il momento di crisi
non solo economica ma anche sociale, nel quale spesso vengono a
mancare aiuto reciproco e rispetto
alla persona, nella nostra Provincia
si è riusciti a soddisfare il fabbisogno trasfusionale.
Per quanto riguarda la nostraAvis
comunale ad oggi conta 241 soci di
cui 15 nuovi donatori e 13 in attesa
di ottenere l’idoneità. In questa occasione ringraziamo per il loro contributo i soci che hanno dovuto rinunciare per motivi di salute o di età
a donare il sangue.
In merito alle donazioni la nostra
associazione ha raggiunto le 279,
mantenendo un buon livello di crescita. Il direttivo ha cercato di sensibilizzare la comunità sul tema delle
donazioni di sangue attraverso la
presenza del nostro gazebo, durante le varie iniziative che si sono svolte nei tre comuni.
Nel mese di giugno abbiamo organizzato la gita sociale con la partecipazione di 58 persone, tra soci e
simpatizzanti, con meta la diga del
Vajont e visita al Museo di Erto, dove
attraverso numerose documentazioni viene ricostruita la tragedia che
colpì la vallata. Molto interessante il
racconto fatto in prima persona dalla
guida che ci ha accompagnati.
Durante la gita però non sono
mancati i momenti conviviali e di
aggregazione nonostante la diversità di età dei partecipanti.
In novembre come ormai consuetudine si è svolta la tradizionale
castagnata aperta a tutti, che ha riscosso un crescente e notevole successo, grazie anche alla collaborazione della Sat di Aldeno che ci ha
fornito il forno delle caldarroste, e
un particolare grazie va ad Ugo e
Ennio per l’aiuto offerto e a Don
Renato per averci concesso l’utilizzo delle sale della canonica.
Nel mese di gennaio verrà organizzata una serata informativa sulla
prevenzione dei rischi in ambiente
domestico. Durante questo incontro verranno approfonditi alcuni rischi particolari come l’incendio, il
rischio chimico e tante altre pratiche
comuni che possono provocare infortuni o malattie.
Tutti i giorni siamo esposti a dei
rischi che non conosciamo: conoscere, valutare e prevenire ci aiuta a
vivere meglio.
Anche questa iniziativa sarà aperta non solo ai soci ma a tutta la comunità proprio per sensibilizzare le
persone e soprattutto i giovani, non
solo sul tema delle donazioni, ma
anche sull’importanza dei rapporti
umani, della solidarietà e a condividere il significato dell’appartenere ad
una associazione.
Il direttivo del Avis comunale di
Aldeno, Cimone e Garniga Terme
augura un Buon Natale e Felice
Anno Nuovo a tutta la comunità.
Gita sociale alla diga del Vajont per il gruppo AVIS di Aldeno, Cimone e Garniga.
L’
ARIONE 65
Associazioni
Accanto alle donazioni e all’attività associativa Avis organizzerà a
gennaio una serata sulla prevenzione dei rischi domestici.
La Banda fa 90
più uno
di Giordana Forti
Nel 91esimo anno di vita la Banda sociale di Aldeno, da luglio, ha
proposto ben 11 concerti. E aspetta tutti il 25 dicembre in teatro per
il tradizionale Concerto di Natale.
Prossimi alla fine dell’anno è
Associazioni
tempo di bilanci e come sempre anche questo è stato per la Banda sociale di Aldeno un anno molto impegnativo e ricco di eventi. Una
gran parte è già stata elencata nel
precedente numero dell’Arione, ma
ancora molte iniziative meritano di
essere raccontate prima dell’inizio
del 2015.
Iniziamo con una novità tra le attività della Banda, come già accennato, in collaborazione con la sezione Sat di Aldeno il 13 luglio
scorso la Banda si è “arrampicata”, strumenti in spalla, fino al rifugio Denza ai piedi della Presanella.
La musica della Banda ha accompagnato la messa per commemorare il centenario dall’inizio della Grande Guerra ed eseguito un
concerto per ricordare i 150 anni
dalla prima scalata della parete
nord della Presanella. Non sono
mancati gli interventi delle autorità
tra cui i presidenti di SAT e Banda
sociale di Aldeno, il Sindaco e il
presidente della sezione Sat di Vermiglio.
Unica macchia: il tempo, che
non è stato clemente nemmeno per
un’uscita così importante e ben organizzata.
L’
66
ARIONE
Domenica 10 agosto, la Banda
si è recata a Fondo, in val di Non,
dove ha eseguito un concerto all’interno della manifestazione “Cosina nonesa en ti somasi da Fon”.
Domenica 17 agosto e 14 settembre ha partecipato alla processione di Valle San Felice e Cimone.
Domenica 21 settembre ha salutato, assieme a tutto il paese, il
parroco don Daniele Morandini.
La domenica successiva, 28
settembre, si è trasferita in provincia di Modena e precisamente a
Concordia sulla Secchia, su invito
della Filarmonica G. Diazzi, per un
concerto in onore dell’AVIS locale. Grazie al rientro tempestivo, la
Banda è riuscita ad arrivare in tempo per festeggiare (anche se all’ultimo momento) l’arrivo del nuovo
parroco don Renato Tamanini.
Domenica 2 novembre ha partecipato alla commemorazione dei
caduti, suonando il “Signore delle
La Banda di Aldeno al rifugio Denza, ai
piedi della Presanella.
cime” assieme al coro Tre Cime di
Cimone.
Sabato 15 novembre è stata
presente a Trento per l’inaugurazione di piazza Dante.
Sabato 22 novembre ha aperto
la Stagione di Prosa 2014/2015 di
Aldeno con uno spettacolo di cabaret e musica con la partecipazione di Mario Cagol dal titolo “Una
serata più o meno musicale”. Spettacolo già eseguito in occasione del
90esimo anniversario della Banda
ma riproposto con qualche piccola
modifica.
Il giorno seguente, domenica 23
novembre, assieme ai cori parrocchiali, ha allietato con le proprie
note la messa per Santa Cecilia,
patrona della musica, di strumentisti e cantanti.
Domenica 30 novembre ha accompagnato il corteo di turisti ai
mercatini di Natale dalla stazione
dei treni a piazza Duomo.
Ed infine, come iniziativa conclusiva dell’anno, la Banda vi aspetta numerosi per il consueto Concerto di Natale che si terrà in Teatro giovedì 25 dicembre. Con l’occasione ci scambieremo gli auguri
di Natale in un’atmosfera di musica e festa.
Ridurre le emissioni
del 20%
di Alessandro Bridi
L’obiettivo entro il 2020 indicato dal Piano d’Azione per l’Energia
Sostenibile. Anche ad Aldeno si dovrà ridurre l’emissione di anidride carbonica.
ne, è stato adottato dal Consiglio
Comunale il PAES, Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, del
Comune di Aldeno.
Una discussione interessante e
approfondita, tenuta dai tecnici
dott.urb. Gianluca Pesce e dott.ssa
urb. Anna Viganò, ha presentato il
Piano presso la sala del Consiglio
il 28 luglio 2014, dove è stato approvato all’unanimità dai consiglieri presenti. Apprezzamenti sono
stati avanzati dalle parti politiche,
sia di maggioranza che di minoranza, affiancate da sottolineature rispetto ad iniziative già oggetto di
discussione e proposta in sede
comunale.
Al piano approvato è seguita
una serata di presentazione, rivolta alla cittadinanza, che si è tenuta
il 2 dicembre 2014 presso l’Aula
Magna delle scuole elementari. Un
momento non molto partecipato
ma che comunque ha raccolto entusiasmi e proposte avanzate dai
presenti.
Durante l’incontro il piano è
stato presentato dai tecnici in tutte
le sue parti, a partire da un piccolo riepilogo sui consumi energetici
ed emissioni di CO2 registrate sul
territorio comunale.
Il PAES infatti si propone, una
volta analizzata la situazione di
partenza presente sull’intero territorio comunale, di ideare e implementare una serie di azioni per ridurre le emissioni di CO2 presenti di almeno il 20% entro il 2020.
Questi i parametri obbligatori a cui
il Comune di Aldeno ha deciso di
aderire una volta firmato il Patto
dei Sindaci, di cui il PAES ne è lo
strumento operativo.
Per quanto attiene al territorio
aldenese è stato fissato come baseline (anno in cui viene redatta la
fotografia dei consumi e delle
emissioni e rispetto al quale calcolare la riduzione attesa al 2020)
il 2008. In tale data il territorio di
Aldeno presentava un totale di
9.421,35 tCO2/a pari a circa
42.477,20 MWh/a consumati.
Tali consumi sono imputabili a
(% sul totale):
- Trasporti privati e commerciali 44,2%
- Settore residenziale 43%
- Settore terziario 7,8%
- Patrimonio pubblico 4,1%
(compresa l’illuminazione pubblica)
- Trasporti pubblici 0,8%
- Parco auto comunale 0,1%
I dati di consumo e il corrispettivo di emissioni erano già stati
oggetto di presentazione pubblica
a maggio 2014, a cui era seguito
un articolo dedicato su L’Arione,
giornale locale.
Quello che ora si aggiunge
sono i passi successivi, la riduzione che ci si attende al 2020 e le
azioni chiave per poterla raggiungere.
In accordo con l’Amministrazione, e vista la situazione analizzata, è stato deciso di fissare
l’obiettivo di riduzione al 22% al
2020, pari a 2.100 tCO2/a risparmiate. Questa scelta deriva principalmente dal fatto che molto lavoro è stato già fatto. Fissando
infatti la baseline al 2008, tutte
quelle iniziative sia pubbliche che
private (parliamo ad esempio di
attività di risparmio energetico ed
efficientamento degli involucri edilizi, sostituzione delle auto private
con tipologie dal minor impatto,
etc.) già implementate a partire da
questa data, fanno già parte del
PAES, sono azioni già soddisfatte.
La strada che, in maniera au-
L’
ARIONE 67
Amministrazione
Dopo vari mesi di lavorazio-
Amministrazione
tonoma, stanno percorrendo Amministrazione e privati cittadini di
Aldeno, è decisamente quella giusta. Tuttavia non è sufficiente.
Come si può vedere dai dati di
consumo, sono due i settori sui
quali è maggiormente importante
agire: i trasporti privati e il settore
residenziale (intendendo sia edifici che attrezzature/impianti). Due
settori decisamente difficili vista
l’incapacità, in parte, dell’ente pubblico ad entrare in quelle che sono
delle pratiche e abitudini private.
Nel primo caso, i trasporti privati, si è deciso di sviluppare due
strategie differenti ma parallele.
1. Diminuire l’impatto del parco auto privato, facendo riferimento in particolare al cambio tecnologico del parco auto (gli ultimi
modelli di auto consumano ed
emettono di meno) che, grazie anche al supporto dell’ente pubblico impegnato in campagne di sensibilizzazione e informazione, verterà possibilmente anche verso tipi
di mobilità quali l’elettrica e l’ibrida.
2. Diminuire la mole del parco
circolante privato puntando da una
parte sul miglioramento della dotazione di piste e percorsi per la
mobilità lenta (pedonale e ciclabile) sia interni al Comune che di
congiunzione esterna con i vicini
territori di Trento, e contemporaneamente proponendo soluzioni di
mobilità condivisa sullo stile carpooling. Questa idea deriva principalmente dai dati raccolti grazie
al questionario diffuso fra i residenti, che ha portato alla luce come
L’
68
ARIONE
buona parte degli spostamenti dei
cittadini di Aldeno interessi le stesse località (Trento e Rovereto).
Appare dunque una buona proposta quella di avviare un sistema di
condivisione del mezzo privato
così da spezzare il rapporto una
macchina = una persona. L’Amministrazione sta quindi lavorando
ad un portale web riservato ai residenti, dove accordarsi sugli spostamenti, trovare passaggi, lasciare commenti, etc. Il portale, così
come il tema della mobilità condivisa, sarà oggetto di presentazione pubblica nei prossimi mesi.
Per quanto attiene invece al
settore residenziale, molto si è basato sui trend identificati per il territorio di Aldeno. Durante la redazione del Piano infatti è stata
avviata una campagna di censimento di tutte le pratiche edilizie
rilasciate dal Comune, che ha consentito l’identificazione di tutti quegli interventi di ristrutturazione e
riqualificazione energetica messi in
atto negli ultimi anni.
Quest’attività sta già contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo, quello che con questo
piano ci si propone di fare è di
spingerla ulteriormente in termini
quantitativi, a fronte di una miglior
informazione e supporto da parte
dell’ente pubblico. Molte sono le
iniziative a sostegno di queste azioni, in particolare per quanto riguarda vantaggi economici e possibilità di finanziamento. L’idea dell’Amministrazione pubblica è che
attraverso una miglior informazio-
ne, capace di aiutare realmente la
popolazione a capire i vantaggi legati a queste attività, il numero di
interventi atteso al 2020 potrà
soddisfare le aspettative.
Contemporaneamente l’Amministrazione pubblica si doterà,
compatibilmente con i lavori di
aggiornamento del PRG dovuti all’uscita del nuovo piano di comunità (Territori dell’Adige), di un
nuovo sistema di regolamentazione edilizia che andrà a migliorare
gli standard energetici nel caso di
nuove costruzioni e di attività di
ristrutturazione.
Gli stessi interventi di efficientamento sono previsti per il settore terziario, anche se quest ultio
presenta un impatto decisamente
inferiore.
Altro settore fondamentale è la
produzione di energia green, sia
pubblica che privata. Anche in
questo caso ci si attende che il
trend dimostrato negli ultimi anni
nel settore residenziale di installazione di impianti di produzione da
FER (Fonti di Energia Rinnovabile) venga confermato fino al 2020.
Contemporaneamente vengono
proposte attività innovative in cui
è coinvolto il Comune (idea di un
“Parcheggio Solare” a copertura
dell’area parcheggi degli impianti
sportivi) e il settore terziario. A
quest’ultimo verranno proposte
delle tavole rotonde in cui verranno coinvolti tutti gli attori locali,
con lo scopo di “fare rete” e poter
pensare assieme a soluzioni innovative in questo senso.
La riduzione che ci si attende
al 2020 per ogni settore è la seguente (i valori percentuali fanno
riferimento al totale di riduzione
atteso al 2020):
- L’amministrazione in prima
linea (settore pubblico)
-26t CO2 (1,2%)
- Un movimento sostenibile
(trasporti privati /commerciali e
pubblici)
-837 t CO2 (40%)
- Un sistema insediativo a basso impatto (settore residenziale e
terziario)
-706 t CO2 (33%)
- Un’energia green (produzione di energia da fonti rinnovabili)
-536 t CO2 (25,8%)
L’impegno è sicuramente grande, ma la convinzione che i residenti e l’Amministrazione siano in
grado di sostenerlo è altrettanta. I
tempi sono maturi, ed è il momento in cui diventa necessario agire
prima che sia troppo tardi. Molto
è già stato fatto e contribuisce ogni
giorno al raggiungimento dell’obiettivo preposto. Il resto è una
strada da percorrere assieme, di
cui l’Amministrazione si fa da promotore e aiutante a fianco dei suoi
cittadini.
Si ricorda che il PAES in versione integrale, contenente quindi
sia l’analisi che la strategia d’azione, è scaricabile dal sito
www.pattodeisindaci.eu/azioni (ricercare Aldeno), e a breve verrà
pubblicato un estratto sul sito istituzionale del Comune.
Amministrazione
Come si può notare, molto viene chiesto alla popolazione, che
detiene a conti fatti la responsabilità del raggiungimento dell’obiettivo. Chiaramente ci si conforta
pensando che di queste azioni gioverà il territorio di Aldeno, luogo
in cui viviamo quotidianamente.
Tuttavia l’Amministrazione comunale, anche se responsabile per
un 4% circa delle emissioni registrate, scende in campo in maniera forte e decisa, per dare il “buon
esempio” e per aiutare i suoi cittadini a percorrere l’importante strada della sostenibilità energetica e
ambientale.
In primo luogo è intenzione
dell’Amministrazione efficientare il
suo patrimonio pubblico, attività
sostanzialmente già compiuta con
gli interventi sulla sede municipale, sulla scuola media e sul comparto di illuminazione, e adottare
un sistema di certificazioni energetiche per lo stesso. Secondariamente migliorare il parco auto comunale, pensando a degli interventi
di sostituzione.
Ed infine, ma decisamente non
meno importanti, creare culturale,
informare e sensibilizzare tanto i
dipendenti pubblici quanto la cittadinanza. Questa attività non va
sottovalutata, in quanto proprio
grazie a questo tipo di interventi la
popolazione può sentirsi parte di
un gruppo, supportata da un ente
pubblico capace di dare risposte
e trovare soluzioni, anche in termini di fattibilità degli interventi
proposti. A questo proposito è
bene sottolineare come il PAES si
presenti in maniera flessibile, adattabile a esigenze sollevate anche
nel prossimo futuro. A questo scopo si invita la popolazione a partecipare attivamente alle iniziative
proposte, così da poter avanzare
richieste di approfondimento o
idee laddove d’interesse.
L’
ARIONE 69
Aldeno Insieme
Progetti conclusi,
Tutti i gruppi consigliari hanno
mandato i loro articoli entro il 5
dicembre (ndr).
altri già finanziati
di Mauro Bandera
Il gruppo di maggioranza ripercorre le iniziative realizzate durante
la legislatura ed i progetti da concludere. Dai parcheggi fino a palestra e centro sportivo, caserma dei Vigili del fuoco, nuovo Cantiere
comunale, struttura ricettiva all’ex Acli.
Care concittadine e cari con-
riori in materia di polizia municipale, attività di competenza dei
servizi tecnici, asilo nido, servizi
bibliotecari. Questa integrazione ci
sembra una pista di lavoro da perseguire e sviluppare ulteriormente
perché in questo momento storico ed economico, è l’unica possibile.
AMMINISTRAZIONE E
SVILUPPO SOSTENIBILE.
Quest’attività fa riferimento in particolare alle iniziative intraprese,
previste dalle norme provinciali
vigenti, in tema di collaborazione
con i comuni limitrofi. È stata costituita la comunità di ambito con
Trento, Cimone e Garniga: tale
collaborazione ha consentito di
garantire pari servizi a costi infe-
URBANISTICA e LAVORI
PUBBLICI. I principi su cui è
fondata la nostra attività sono visibili nelle opere realizzate o finanziate in coerenza con la programmazione. Ad esempio nei nuovi
parcheggi, i cui lavori a breve
prenderanno avvio sia nella parte
alta del paese sia in zona cimitero.
Quindi si possono citare il completamento della zona scolastica,
Giunta e Consiglio
cittadini.
Siamo dunque arrivati agli ultimi mesi di consigliatura. Devo
ammettere che sono passati in fretta questi cinque anni e mezzo, fra
molteplici progetti e impegni portati avanti senza clamore, ma con
serietà e costanza, nella consapevolezza che il Consiglio comunale
è espressione di un patto tra cittadini, che con ruoli diversi, perseguono il bene comune.
In coerenza con quanto previsto dal programma della lista Aldeno Insieme, vorrei procedere a
una comparazione tra quanto
enunciato alla vigilia della tornata
elettorale e quanto realizzato a fine
mandato.
L’
70
ARIONE
con ristrutturazione della scuola
media secondo criteri tecnologici
moderni basati sul risparmio energetico, il completamento della nuova scuola materna e asilo nido, e
la sistemazione, da finire, della viabilità attigua.
Nel centro storico di Aldeno
abbiamo rinnovato l’impianto d’illuminazione pubblica, con sistemi
a luce bianca e a risparmio energetico, con un evidente risultato
funzionale ed estetico.
La pavimentazione inoltre in
porfido è stata estesa alle vie nel
cuore di Aldeno, conferendo un
aspetto ordinato e di pregio nel
paese .
Conclusa l’attività di restyling
della sede municipale. Finalmente
la struttura che rappresenta le istituzioni civili locali ha l’aspetto e la
dignità che merita.
Un grosso capitolo è la conclusione dell’innovativa struttura di
co-residenza, centro diurno per
disabili con annessa la sede della
Banda sociale, del Gruppo alpini
e di altri spazi per associazioni.
AGRICOLTURA. L’amministrazione comunale ha costante-
POLITICHE SOCIALI.
L’avvio dell’attività del Punto prelievi è sicuramente un’adeguata risposta alle esigenze dei nostri concittadini e a distanza di tre anni circa conferma la sua utilità e il gradimento da parte di molti utenti.
Altri interventi che hanno caratterizzato il nostro impegno, che non
sono ancora visibili, ma sui quali
sono già disponibili progetti e finanziamenti sono: la realizzazione della
palestra comunale in zona “Albere” e del centro sportivo nazionale
in collaborazione con la Figc, la
ristrutturazione e apertura di una
struttura ricettiva nello stabile ex
Acli, la costruzione della nuova caserma dei Vigili del fuoco e del nuovo Cantiere comunale.
Questi progetti, il cui stato di
avanzamento è già a buon punto,
hanno subito un rallentamento dovuto a problemi burocratici e al
prolungamento dei tempi di trasferimento dei finanziamenti da parte
della Provincia Autonoma di Trento.
È doveroso a questo punto ringraziare tutti quelli che, al di là delle
appartenenze politiche, si sono
impegnati in prima persona per la
nostra comunità, a partire dai consiglieri comunali, dagli assessori e
dal nostro Sindaco: sappiamo che
è sempre più difficile trovare persone motivate e impegnate che
sappiano esporsi e mettersi in gio-
co in maniera positiva e disinteressata a servizio della comunità. Eppure una comunità vive e si sviluppa solo se riesce a metter in
campo continuamente donne e
uomini ispirati da valori “alti” che,
pur in mezzo a tante difficoltà, consapevoli dei propri mezzi e dei
propri limiti, decidano di dedicare
il loro tempo a servizio del bene
comune.
Auspico davvero che la stagione elettorale che si aprirà nei prossimi mesi sia un’autentica occasione di disinteressato e leale confronto democratico fra forze politiche, alla ricerca delle idee e dei
progetti migliori da proporre agli
elettori per il futuro del nostro comune.
Con quest’auspicio, colgo l’occasione per augurare a tutta la cittadinanza un sereno Natale ed un
2015 proficuo ricco di incontri, di
impegno, di sfide e soddisfazioni.
Giunta e Consiglio
mente garantito attenzione a
un’agricoltura di qualità. Con i fatti
sosteniamo che l’attività agricola
deve reggersi sullo sviluppo e la
promozione del suo territorio. In
quest’ottica Mondo Merlot, giunto quest’anno alla 15esima edizione, rappresenta un evento che di
fatto dà evidenza a questa visione.
L’
ARIONE 71
Aldeno per il Futuro
Cittadini di serie A
e di serie B
Aldeno per il futuro critica le scelte politiche dell’amministrazione
in materia urbanistica. Perplessità anche sulla politica energetica,
sulle politiche sociali, la viabilità e la ciclabile mancata.
Siamo giunti a fine 2014 e an-
Giunta e Consiglio
che a fine consiliatura e riteniamo
di utilizzare questo ultimo spazio
che ci è concesso per un sintetico
rendiconto delle criticità che abbiamo riscontrato in questo percorso durato ben 6 anni, reso difficile dalla mancanza di comunicazione da parte dell’attuale amministrazione, dove addirittura la
posta indirizzata al Consiglio comunale non veniva recapitata ma
censurata. Da parte nostra abbiamo appoggiato progetti che ritenevamo positivi, partecipando attivamente con proposte e criticato quanto non condiviso.
Ricordiamo solo le principali
direttrici della non-politica dell’attuale amministrazione comunale,
sottolineando che mai sono state
recepite le istanze della minoranza
e tuttalpiù dirottate in commissioni
volutamente inconcludenti.
1) Politica energetica: a fronte
di concrete proposte circa l’utilizzo di denaro provinciale per il fotovoltaico si era preferito istituire
una “commissione energia” che
non è stata mai fatta funzionare;
2) politiche sociali: su iniziativa di Aldeno per il futuro 4 anni fa
L’
72
ARIONE
si erano proposti interventi comunali rivolti all’area giovanile. Nominata una commissione, dopo vari
incontri anche allargati, non si è risolto nulla;
3) viabilità: totale assenza di un
progetto generale della viabilità che
dia uno sbocco a Sud del paese
(budello di via 3 novembre) e che
regoli il consistente pendolarismo
a Nord verso Trento;
4) ciclabile: nonostante la raccolta di 250 firme di cittadini, tale
iniziativa è stata “rifiutata” dall’amministrazione che ha rinunciato di
fatto al contributo provinciale.
Anche per quanto riguarda l’ultima proposta di variazione di bilancio non possiamo che esprimere
la nostra contrarietà.
Non tanto per la variazione in
se, ma piuttosto per ciò che il bi-
lancio rappresenta nel suo complesso.
Esso è la fotografia di una politica i cui punti cardine non possono essere condivisi, non certo
per la quantità delle opere programmate ma piuttosto per loro
effettiva necessità e la non condivisione con l’intera comunità.
La nostra contrarietà deriva
anche dalla politica “differenziata”, che suddivide la comunità tra
cittadini di serie “A” e cittadini di
serie “B”, catalogando le istanze
dei primi come prioritarie e fondamentali e mettendo sempre in
secondo piano, o addirittura non
considerando, quelle dei secondi.
Tra questi ultimi si colloca, ad
esempio, il proprietario della rimessa per le attrezzature agricole
oggetto di esproprio per il nuovo
parcheggio di via Borelli. Un intervento che riteniamo assurdo, 7
o 8 posti auto con costi unitari inconcepibili e del tutto fuori mercato, che non tiene conto delle reali difficoltà che l’azienda agricola
si troverebbe a dover affrontare a
causa dell’esproprio.
Si pensi poi all’atteggiamento
dilazionatorio e pretestuoso nel
ze sono invece prioritarie a qualsiasi altra questione.
Si è fatto ogni sforzo e attuata
ogni facilitazione per l’insediamento nell’area PAG 1 (ex S.O.A.),
di cui si è in attesa dei risultati futuri: il piano è stato mandato avanti
senza alcun intoppo (con le relative varianti) e le necessarie autorizzazioni sono state concesse con
delibere di giunta a tempo di record (il giorno successivo alla richiesta!!). Il tutto nonostante la
convenzione vincolante non fosse
ancora stata firmata dalla società
proprietaria del terreno (la firma è
arrivata solo dopo alcuni anni, senza alcun rispetto di quanto deliberato dal Consiglio comunale nel
lontano 2009).
In momenti di crisi edilizia, la
partenza dei lavori nelle aree PAG
1 così come nel PAG 2 avrebbe-
ro attivato le imprese locali e stimolato investimenti privati, ed era
importante dare le stesse opportunità a tutti gli interessati.
Altra considerazione sulle politiche sociali. Un’amministrazione che afferma di avere a cuore
le esigenze e le problematiche giovanili della propria comunità, non
può delegare ad un altro soggetto (il Comune di Trento) la gestione amministrativa e contabile del
Piano Giovani di Zona della destra Adige – A.r.ci.ma.ga. Una
comunità si sente attiva e partecipe se riesce, in maniera autonoma, a valorizzare i propri giovani e quindi curarsi delle loro
necessità.
Viste le imminenti festività natalizie, porgiamo a tutti un caloroso augurio.
Giunta e Consiglio
non portare a compimento la realizzazione del PAG 2.(area edificabile ad EST del paese, a fianco
della strada provinciale della destra Adige) .
Il piano è stato introdotto nel
lontano 2005 e, solo per forza di
cose, dovrà essere obbligatoriamente approvato entro breve, vista la scadenza formale fissata per
la primavera del 2015. A tutt’oggi, dopo quasi 10 anni, è ancora
tutto fermo.
Il pensiero va ai cittadini, sempre di serie “B”, proprietari dei
terreni ricompresi nel piano del
PAG 2 e alle decine di migliaia di
Euro (forse più per chi non aveva
agevolazioni) versati in tutti questi
anni in imposte e tasse, senza poter iniziare qualsiasi tipo di lavoro.
Per i Cittadini di serie “A”, invece, la musica cambia e le istan-
L’
ARIONE 73
Lega Nord
Ripartiamo con un
nuovo modello di
società
di Mirko Bisesti
Il gruppo della Lega Nord sottolinea come l’autonomia del Comune
di Aldeno sia pesantemente compromessa. L’analisi politica di un
movimento che in 6 anni ha vissuto picchi e cali vertiginosi.
È con una certa emozione che
Giunta e Consiglio
ci troviamo a scrivere questo articolo. Quando iniziò la nostra avventura nel Comune di Aldeno era
il marzo del 2009 e la nostra sezione stava facendo i primi passi.
Ci riuscì l’impresa, dopo più di
vent’anni d’assenza di simboli di
partito nel consiglio comunale, di
riportare un partito nella vita locale della nostra comunità.
In questi sei anni, tante cose
sono cambiate. La crisi economica si è rilevata grave come denunciavamo e perdura senza dare segni di miglioramento e aiuta l’incrementare della disoccupazione e
di una crisi sociale che si fa sempre più forte. Il distacco dalla politica, generalizzato da nord a sud
senza distinzioni e senza precedenti ne è un chiaro esempio. Ci ritroviamo perciò dopo sei anni con il
mondo completamente cambiato
– ma in questa sede non parleremo degli aspetti geopolitici mondiali rivoluzionati o di scenari apocalittici o rosee previsioni. Ci concentreremo su di noi anche considerando che questo è l’ultimo articolo prima delle prossime elezioni.
Quando ricevevate i primi vo-
L’
74
ARIONE
lantini della sezione di Aldeno era
il 2008. La Lega a livello nazionale era in un momento di ottima salute e due anni più tardi invece sarebbe stata scossa dagli scandali
e avrebbe visto tanti sostenitori
allontanarsi. Tanti speravano che
scomparissimo, ma grazie alla tenacia dei tanti che invece hanno
continuato a credere nell’ideale e
grazie anche al rilancio dato dal
nostro Segretario Matteo Salvini
ora si rivede l’amore della gente e
i risultati premiano nuovamente e
giustamente il nostro movimento.
L’anima sana e popolare della
Lega ha permesso al movimento
stesso di poter ripartire. Ed è ripartito con quella “sana cattiveria”
che lo stesso Salvini richiese ai
militanti appena un anno fa quando fu eletto Segretario. Dal 4 %
di dodici mesi fa ora siamo al 13%
a livello nazionale. Abbiamo appena registrato uno storico 20%
nella regione più “rossa” d’Italia,
l’Emilia Romagna e ci prepariamo
a molte nuove battaglie. Il ritorno
alla passione per la politica che
vogliamo ridare a tutti i cittadini
parte da delle proposte serie e fattibili.
Quello che stiamo proponendo e che vedrete formalizzato nell’immediato futuro è una proposta
non di un simbolo di partito, non
di un nome di un leader, non di una
coalizione o slogan, ma una proposta per un Modello di società
alternativo a quello attuale.
Ci vuole coraggio ma quello
fortunatamente non ci manca! Partiremo da un nuovo modello di
sviluppo, un nuovo modello di tassazione. Una nuova e seria politica di Immigrazione che rispetti
quello che diciamo da tanti anni
(accettiamo se possiamo, se
non possiamo, e oggi come oggi
non possiamo dobbiamo dire
chiaramente che non c’è posto).
Rivedere il sistema di welfare aggiustando in maniera più equa il
sistema pensionistico. Una nuova
moneta – quando lanciammo il
dobbiamo stringere al massimo i
contenuti.
Comune Aldeno
Quello che ci rammarica è che
lo svuotamento di poteri, competenze e autorità del nostro Comune che denunciavamo anni fa è
avvenuto e sta avvenendo sempre
più anche in questi giorni. Questa
a nostro avviso sarà una delle ultime volte dove probabilmente
avremo ancora “Il Comune di Al-
Il segretario Federale Matteo Salvini (al centro) con la leader del Front National francese
Marine LePen e con Lorenzo Fontana, il capodelegazione del carroccio al Parlamento
Europeo e artefice dell’alleanza fra la Lega Nord e il primo partito di Francia.
deno” così come lo conosciamo.
La politica miope che i partiti di
governo della nostra Provincia (dal
PD al PATT) stanno portando
avanti da tanti anni, delega sempre più risorse e competenze verso l’alto. Da Aldeno a Trento, da
Trento a Roma e da Roma a Bruxells. E la nostra amministrazione
ha seguito e segue a ruota tutte le
indicazioni che arrivano dal capoluogo. L’Autonomia del Comune
è ormai compromessa pesantemente. Quello che perciò nella
prossima primavera saremmo
chiamati a fare sarà sicuramente
una scelta importante.
Per questa ragione e per cercare di cambiare le cose dal basso siamo a disposizione di chi vuole
cambiare.
Si coglie l’occasione per augurare a tutti:
Buon Natale e Felice Anno
Nuovo
Se vuoi partecipare contatta il
Presidente della Sezione, Riccardo Comper al 3470027824 o
il Cons. Mirko Bisesti al numero
3336213339.
L’
ARIONE 75
Giunta e Consiglio
nostro grido d’allarme sull’Euro
fummo presi dai più come pazziora, due anni dopo sempre più
persone si accorgono di quanto
avessimo e di quanto abbiamo ragione e quello che prima era un
tabù ora è argomento di attualità
anche fra coloro che ci davano dei
populisti e visionari.
Ci vorrebbe un libro intero per
esporre chiaramente tutti questi
concetti e molti altri non menzionati ma lo spazio è limitato perciò
Le scelte
dell’Amministrazione
Vi proponiamo una selezione delle delibere e delle determinazioni
più rilevanti.
AREA ISTITUZIONALE
Delibere del
Consiglio comunale
n. 19 del 23.06.2014
Esame ed approvazione definitiva del “Piano sociale del Territorio
Val d’Adige”
n. 20 del 28.07.2014
Approvazione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES)
del Comune di Aldeno all’interno del
Patto dei Sindaci.
Dal Municipio
n. 25 del 15.09.2014
Approvazione modifica dello
Statuto comunale secondo quanto
disposto dall’art. 22 della legge regionale 5 febbraio 2013, n. 1 “Modifiche alle disposizioni regionali in
materia di ordinamento ed elezione
degli organi dei Comuni”.
n. 27 del 15.09.2014
Sdemanializzazione e dichiarazione di disponibilità, ai fini della loro alienazione, delle particelle fondiarie di
proprietà comunale ricomprese nel
Piano Attuativo denominato PAG 1.
n. 29 del 26.11.2014
Presa d’atto della relazione della Giunta Comunale al Consiglio Co-
L’
76
ARIONE
munale in ordine alle risultanze complessive di bilancio nonché allo stato di attuazione dei programmi
n. 31 del 26.11.2014
Esame e approvazione modifiche al Regolamento di Gestione dell’Asilo Nido comunale.
Delibere della
Giunta comunale
n. 67 del 09.06.2014
Assegnazione contributo straordinario al Club Ciclistico Forti e Veloci per l’organizzazione e lo svolgimento della manifestazione ciclistica cross country denominata “5°
Trofeo Daniele Baldo” per categoria “giovanissimi 7-12 anni”.
n. 68 del 09.06.2014
Adesione al Progetto di Rete
Summerjobs 16-17 del Comune di
Trento, capofila, condiviso con i
partner: Comune di Aldeno (capofila del Piano giovani di zona ARCIMAGA) e Comunità di Valle dei Laghi per l’omonimo Piano giovani di
zona e rivolto a studenti dai 16 anni
compiuti ai 18 anni non compiuti.
n. 69 del 09.06.2014
Determinazione contributo in
conto capitale per interventi di restauro, risanamento conservativo e
ristrutturazione delle facciate dei
fabbricati confinanti con le pubbliche vie
n. 71 del 09.06.2014
Approvazione schema di Protocollo di Intesa sperimentale teso a
favorire l’occupazione dei residenti
nel territorio di Aldeno pro anno 2014
n. 72 del 19.06.2014
Approvazione schema di rinnovo della concessione per l’utilizzo ai
fini ricreativi e di transito con pista
ciclabile dell’area costituente il parco fluviale nell’alveo del torrente
Arione, (iscritto nell’elenco delle Acque Pubbliche al n. 1439) piazza di
deposito con annesse strutture in
località Albere contraddistinto dalla
p.f. 3475/1 in C.C. di Aldeno, rilasciata da parte del Servizio Sistemazione Montana della P.A.T con
Concessione n. di raccolta 32940 n.
di Reg. 989 di data 01.03.2004
Lavori di realizzazione di un parcheggio in via Borelli sulle pp. ed.
625 e 800 in C.C. Aldeno. Approvazione in linea tecnica del progetto
definitivo
n. 95 del 01.09.2014
Aggiornamento del codice di
comportamento dei dipendenti
n. 96 del 01.09.2014
Progetto Co-Residenza: riapprovazione bando per locazione a canone concordato di 23 alloggi ITEA
S.p.a. da destinare a nuclei familiari interessati alla realizzazione del
progetto pilota di co-residenza, ai
sensi della legge provinciale 7 novembre 2005, n. 15 e ss.mm. e ii. articolo 9, comma 9 ter. Edilizia
abitativa pubblica a grande valenza sociale e urbana di cui all’articolo 25 bis della legge provinciale 13
novembre, n. 21 e s.m. e i...
n. 100 del 15.09.2014
Convenzione con l’Istituto Comprensivo Aldeno-Mattarello, l’Associazione Sportiva Ginnastica Aldeno, la Società Sportiva Aldeno e la
S.A.T. – Sezione di Aldeno per l’utilizzo della palestra della Scuola
Media a.s. 2014-2015.
n. 103 del 15.09.2014
Bando di mobilità per l’assunzione a tempo indeterminato a 36 ore
settimanali di un assistente amministrativo - categoria C livello base
- attraverso mobilità volontaria ai
sensi dell’articolo 73 del CCPL 20/
10/2003 del personale del comparto autonomie locali, area non diri-
genziale. Atto di indirizzo.
n. 104 del 15.09.2014
Approvazione integrazioni a
schema di convenzione del “PAG 1
– Progetto di riqualificazione urbanistica e riuso dell’area S.O.A. localizzata tra Via del Perer e Via dei
Vegri ad Aldeno”, di cui all’atto consiliare 31/2014 di modifica della
convenzione rep. nr. 615/2013. Atto
di indirizzo per: l’alienazione di parte di via del Perer e di cubatura di
particelle comunali; l’acquisto gratuito di particelle della lottizzante
S.F.T. s.c.a., anche a titolo di perequazione, ricomprese nel Piano Attuativo denominato PAG 1
n. 107 del 29.09.2014
Deliberazione a contrattare: comodato da stipularsi con l’Associazione “Pesca Sportiva Dilettantistica Aldeno” relativo al parco fluviale
“Albere” per il periodo 01.10.2014 –
30.09.2019
n. 110 del 07.10.2014
Organizzazione manifestazione
“XV Edizione MondoMerlot” e XII
Concorso Nazionale “Merlot d’Italia”.
Approvazione del progetto organizzativo. Atto di indirizzo.
n. 113 del 14.10.2014
Determinazione contributo straordinario all’Associazione Una
Scuola per la Vita ONLUS.
n. 118 del 27.10.2014
“Progetto di riqualificazione urbanistica e riuso dell’area S.O.A. localizzata tra Via del Perer e Via dei
Vegri ad Aldeno” mediante Piano attuativo a fini generali denominato
PAG 1: autorizzazione al trasferimento di aree ai sensi dell’art. 28
della convenzione rep. 615 sotto-
scritta in data 12.12.2013, come
modificata/integrata con successivo atto sottoscritto in data 26 settembre 2014 rep. nr. 618.
n. 124 del 10.11.2014
Progetto Co-Residenza: locazione a canone concordato di 23 alloggi ITEA S.p.a. da destinare a
nuclei familiari interessati alla realizzazione del progetto pilota di coresidenza, ai sensi della legge provinciale 7 novembre 2005, n. 15 e
ss.mm. e ii. - articolo 9, comma 9
ter. Edilizia abitativa pubblica a grande valenza sociale e urbana di cui
all’articolo 25 bis della legge provinciale 13 novembre, n. 21 e s.m. e i.
– nomina commissione giudicatrice
n. 127 del 17.11.2014
Istituzione del diritto fisso per gli
accordi di separazione consensuale, richiesta congiunta di scioglimento o di cessazione degli effetti civile del matrimonio nonché modifica
delle condizione di separazione o
di divorzio conclusi innanzi all’Ufficiale dello Stato Civile
n. 129 del 02.12.2014
Assegnazione contributo all’Associazione Pesca Sportiva Dilettantistica di Aldeno.
n. 130 del 02.12.2014
Accordo tra il Comune di Aldeno ed il Consorzio di Miglioramento
Fondiario di Aldeno per la sistemazione straordinaria della strada Canova. Liquidazione acconto.
Determinazioni del
Segretario comunale
n. 150 del 04/06/2014
Gestione del servizio di asilo
L’
ARIONE 77
Dal Municipio
n. 90 del 08.08.2014
Progetto sovracomunale “DIRE,
FARE, GIOCARE… SPAZIO ALLE
FAMIGLIE!”. Promozione di relazioni familiari e di comunità nel Territorio Val d’Adige nell’ambito delle
iniziative in materia di “Politiche di
promozione del benessere familiare”: approvazione in linea tecnica
del progetto triennale 2014-2016.
nido nei Comuni di Aldeno e Cimone per il periodo 2014-2016. Determina a contrarre: approvazione
schema di contratto ed impegno
della spesa. CIG n. 5793020754
n. 151 del 04/06/2014
Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. 2013 –
Progetto n. 7: “La torta dell’economia. Un percorso per le giovani generazioni, per educarsi ed educare
la comunità in cui vivono al risparmio, alla previdenza e alla solidarietà”. Proroga convenzione con
Università di Udine – Dipartimento
Scienze Umane.
n. 152 del 04/06/2014
Progetto A.R.Ci.Ma.Ga 2014 –
Progetto n. 6 : “City – Cooperation.
Internazionality. Territory. Youth”.
CIG Z840FE42A9 (Cassa Rurale di
Aldeno e Cadine BCC). Impegno di
spesa.
n. 160 del 19/06/2014
Progetto A.R.Ci.Ma.Ga 2014 –
Progetto n. 3: “Progetto
FORMAI.COM.” Impegni di spesa.
CIG ZD50FE42EC (Società Coope-
rativa Sociale “La Bussola”).
n. 177 del 14/07/2014
Approvazione integrazione Progetto Intervento 19 – 2014 “Progetti per l’accompagnamento alla occupabilità attraverso lavori socialmente utili”. Affidamento del servizio di gestione alla Soc. Coop. Sociale
AURORA.
CUP
C55D14000150005.
CIG
5724476309.
n. 188 del 28/07/2014
Affidamento incarico per appoggio mediatico e copertura giornalistica nell’organizzazione dell’evento MondoMerlot - 12ª Edizione del
Concorso Nazionale “Merlot d’Italia”
e 15ª Mostra Nazionale “Merlot
d’Italia” - alla ditta Editoriale Lariana S.r.l. di Milano (MI) – Codice
X900FF4CA9.
n. 212 del 18/09/2014
Indizione bando di mobilità volontaria, ai sensi dell’articolo 73
del contratto collettivo provinciale di lavoro 20/10/2003 del personale del comparto autonomie lo-
cali, area non dirigenziale, per
assunzione a tempo indeterminato a 36 ore settimanali di un assistente amministrativo - categoria
C livello base.
n. 239 del 27/10/2014
Vendita particelle e cubatura a
S.F.T.
n. 247 del 30/10/2014
PGZ ARCIMAGA 2014 – Progetto 04 “STAYALIVE”
n. 283 del 09/12/2014
Formazione Graduatoria Concorso Mobilità C Base.
Determinazioni del Caposervizio Contabilità e Bilancio
n. 10 del 27.06.2014
Asilo Nido – Approvazione graduatoria straordinaria per inserimenti nel mese di settembre 2014.
n. 12 del 17/07/2014
Ripartizione dei diritti di segreteria riscossi durante il 2° trimestre
2014.
Dal Municipio
OPERE PUBBLICHE, URBANISTICA
URBANISTICA,, CANTIERE COMUNALE
Delibere della
Giunta comunale
n. 70 del 09.06.2014
Affitto dei locali identificati dalla p.ed. 484 in C.C. Aldeno, siti in
piazza Cesare Battisti n. 2 (edificio ex Acli), per esercizio commerciale per il periodo 01.09.201531.08.2035. Approvazione atto di
L’
78
ARIONE
indirizzo.
n. 73 del 19.06.2014
Lavori di sistemazione con allargamento e dotazione di marciapiede di via 3 novembre ad Aldeno. Approvazione in linea tecnica
del progetto definitivo
n. 74 del 19.06.2014
Lavori di realizzazione di un parcheggio in via Borelli sulle pp. ed.
625 e 800 in C.C. Aldeno. Approvazione in linea tecnica del progetto definitivo
n. 75 del 19.06.2014
Lavori di realizzazione di un parcheggio in via Martignoni e per la
sistemazione dell’incrocio con via
n. 84 del 08.07.2014
Affidamento incarico per la redazione del progetto definitivo, esecutivo e della direzione lavori riguardante i lavori di realizzazione
di un impianto fotovoltaico sulla copertura del C.R.M. di Aldeno al dott.
ing. Renato Coser di Castello di
Fiemme (TN). (Euro 4.726,55=).
(CIG X520FF4C9E)
n. 86 del 28.07.2014
Lavori di realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura
del C.R.M. di Aldeno. Approvazione in linea tecnica del progetto definitivo
n. 92 del 25.08.2014
Incarico al dott. ing. Marco Peterlini della direzione lavori e del
dott. ing. Giovanni Pisetti di direttore operativo delle opere di urbanizzazione primaria del Piano Attuativo ai Fini Generali P.A.G.1,
(area ex SOA), ad esclusione delle opere elettriche.
n. 93 del 25.08.2014
Incarico al per. ind. Lorenzo
Bendinelli della direzione lavori
delle opere elettriche all’interno
delle opere di urbanizzazione
primaria del Piano Attuativo ai
Fini Generali P.A.G.1, (area ex
SOA).
n. 94 del 25.08.2014
Incarico alla Ditta NECSI S.r.l.
per la verifica di possibile presenza di amianto presso l’edificio comunale ex Asilo Nido e Scuola Materna
di
Aldeno.
CIG
XEB0FF4CAD.
n. 109 del 29.09.2014
Incarico all’ing. Alessio Buffa
Simoni con studio tecnico ad Aldeno, per la redazione del Piano di
Protezione Civile Comunale.
n. 116 del 20.10.2014
Piano di lottizzazione dell’area
ex scuola materna e asilo nido di
Aldeno P.L.1 – comparto A: approvazione in linea tecnica del progetto definitivo.
n. 117 del 20.10.2014
Incarico all’ing. Claudio Zordan
dello studio STZ ingegneria con
sede a Lavarone (TN), per i calcoli
statici delle opere in cemento armato e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione delle “opere di urbanizzazione a servizio del “Polo scolastico” di Aldeno” - CIG ZA111624D6.
n. 123 del 03.11.2014
Incarico al dott. ing. Sergio Deromedis, dipendente della Provincia Autonoma di Trento – APOP
Servizio Opere Stradali e Ferroviarie, del collaudo tecnico in corso
d’opera delle opere di urbanizzazione primaria del Piano Attuativo ai
Fini Generali P.A.G.1, (area ex
SOA).
Determinazioni del
Segretario comunale
n. 147 del 03/06/2014
Aggiudicazione dell’appalto per
la fornitura di lampade e apparecchiature per gli impianti di illuminazione pubblica del Comune di Aldeno. CIG ZEF0F577E9.
n. 158 del 11/06/2014
Affitto dei locali identificati dalla p.ed. 484 in C.C. Aldeno, siti in
piazza Cesare Battisti, n. 2 (edificio ex Acli), per esercizio commerciale ad uso BAR, per il periodo
01.09.2015 – 31.08.2035 – Approvazione del Disciplinare – Determina a contrarre
n. 163 del 20/06/2014
Aggiudicazione dell’appalto per
l’esecuzione del servizio di manutenzione controllo semestrale e revisione degli estintori, per la verifica e collaudo delle manichette e
complesso idranti antincendio, per
il controllo delle porte tagliafuoco
REI e dei maniglioni antipanico degli immobili del Comune di Aldeno,
da effettuare nel mese di luglio
2014. CIG Z510FA063E
n. 172 del 08/07/2014
Lavori per la realizzazione di un
parcheggio in via Borelli sulle
pp.ed. 625 e 800 in C.C. Aldeno:
Affidamento incarico per la redazione del progetto definitivo al dott.
arch. Claudio Battisti (Euro
5.075,20=) (CIG XD50FF4CA1)
n. 173 del 08/07/2014
Lavori per la realizzazione di un
parcheggio in via Martignoni e per
la sistemazione dell’incrocio con
via Roma del comune di Aldeno:
Affidamento incarico per la redazione del progetto al dott. ing. Gabriella Spagnolli (Euro 6.597,76=)
(CIG XAD0FF4CA2)
n. 174 del 08/07/2014
Lavori per la sostituzione delle
condotte fognarie in via 25 aprile
e in via del Perer nel comune di
Aldeno: Affidamento incarico per
la redazione del progetto definitivo al dott. ing. Enrico Manfrini
(Euro
6.292,24=)
CIG
X400FF4CAB
L’
ARIONE 79
Dal Municipio
Roma del Comune di Aldeno. Approvazione in linea tecnica del progetto definitivo
n. 175 del 08/07/2014
Lavori per la sistemazione con
allargamento e dotazione di marciapiede di via 3 novembre ad Aldeno: Affidamento incarico per la
redazione del progetto preliminare
e definitivo al dott. ing. Massimo
Fattoretti (Euro 14.591,20=) (CIG
XE00FF4CA7)
n. 176 del 08/07/2014
Lavori per la realizzazione di un
parcheggio in via Roma a servizio
dell’area cimiteriale del comune di
Aldeno: Affidamento incarico per la
relazione geologica comprensiva
della relazione sulla pericolosità sismica di base e delle terre e rocce
da scavo, la relazione geotecnica
e la relazione sul rischio geologico, nonché le indagini geognostiche al dott. geol. Giovanni Galatà
(Euro
2.862,12=)
CIG
X0D0FF4CA6
n. 199 del 02/09/2014
Approvazione della lettera invito e dell’elenco delle ditte da invitare per l’affidamento del servizio
di pulizia della palestra della Scuola Media di Aldeno (01.10.2014 –
30.09.2017)
Dal Municipio
n. 200 del 05/09/2014
Incarico alla Ditta GIOCHIMPARA S.r.l. di Pergine per la fornitura
di arredi scolastici per la Scuola
Secondaria di Aldeno. CIG.
X730FF4CB0.
n. 201 del 05/09/2014
Affidamento incarico per la redazione della documentazione tecnica e per l’esecuzione del controllo
tecnico e verifica delle condizioni
di sicurezza delle strutture da installare nel Teatro comunale e presso la Cantina di Aldeno per la ma-
L’
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ARIONE
nifestazione “MONDO MERLOT
2014” all’ing. Ennio Zandonai. CIG
X4B0FF4CB1.
n. 208 del 15/09/2014
Affido mediante trattativa privata previo confronto concorrenziale
alla Ditta T.S. Service srl con sede
in Rovereto (TN) dell’incarico relativo all’affidamento del servizio di
pulizia della palestra della Scuola
Media di Aldeno, per la durata di
tre anni decorrenti dal 01.10.2014
al 30.09.2017. Determina di aggiudicazione, impegno di spesa e approvazione schema contrattuale –
CIG Z431081D89
n. 214 del 29/09/2014
Convenzione con il Consorzio
Lavoro Ambiente – C.L.A. per l’attività di supporto presso il Comune di Aldeno – 01.07.2014 –
31.12.2014 – Codice CIG.
Z3E10F6219
n. 215 del 29/09/2014
Incarico alla Ditta GIEMME di
Menestrina Daniele di Aldeno dell’appalto per la sostituzione delle
cartucce di n. 6 miscelatori termostatici dei servizi sanitari della
Scuola Materna di Aldeno. CIG
ZAE10FB927.
n. 222 del 06/10/2014
Approvazione del capitolato
d’appalto, della lettera invito e dell’elenco delle ditte da interpellare
per l’affidamento del servizio per
la conduzione, la manutenzione
ordinaria e la manutenzione straordinaria degli impianti termici e di
climatizzazione degli edifici dell’Amministrazione comunale di Aldeno per il periodo 18 ottobre 2014
– 17 ottobre 2017. Determinazione
a contrattare. CIG Z3F1117BAA.
n. 223 del 07/10/2014
Incarico alla Ditta CHINESPORT S.p.a. di Udine per la fornitura di un lettino tipo “visita e trattamenti” per la Scuola Primaria di
Aldeno. CIG. Z21111D0B9.
n. 225 del 08/10/2014
Approvazione del disciplinare
e della lettera invito per l’appalto
del servizio di pulizia in occasione della manifestazione - 15^ edizione Mostra Merlot d’Italia/MondoMerlot – e 12° edizione del
Concorso – 2014 Codice CIG.
X1C11184DC
n. 230 del 14/10/2014
Affido dell’appalto del servizio
di pulizia in occasione della manifestazione - 15^ edizione Mostra
Merlot d’Italia/Mondo Merlot e 12
– 2014. Determina di aggiudicazione ed impegno di spesa. CIG
X1C11184DC
n. 231 del 14/10/2014
Approvazione della lettera invito per l’appalto di fornitura del materiale di promozione in occasione
della manifestazione - 15^ edizione Mostra Merlot d’Italia/MondoMerlot – e 12° edizione del Concorso – 2014
Codice CIG. XEF11184DD
n. 240 del 27/10/2014
Ideazione e gestione di un progetto volto a promuovere e incentivare l’applicazione di fonti rinnovabili e di tecnologie per l’efficienza energetica presso i residenti del
comune di Aldeno. Incarico alla ditta Habitech – Distretto Tecnologico Trentino S.c.a.r.l. Approvazione della relazione finale e della
spesa complessivamente sostenuta. CIG Z99117B0C0
d’appalto, della lettera invito e dell’elenco delle ditte da interpellare
per l’affidamento del “servizio di
manutenzione ordinaria e straordinaria di rivelazione incendio del
Teatro comunale di Aldeno per il
periodo dal 01.01.2015 al
31.12.2017”.
n. 252 del 10/11/2014
Incarico alla Ditta CE.MA IMPIANTI S.a.s. di Aldeno per la sostituzione dei componenti guasti
dell’impianto luci di emergenza del
Teatro Comunale di Comune di Aldeno. CIG Z6F11A81D7.
n. 269 del 24/11/2014
Approvazione del capitolato
d’appalto, della lettera invito e dell’elenco delle ditte da interpellare
per l’affidamento del servizio di
manutenzione con assistenza per
gli impianti di sollevamento della
Scuola Media, del Municipio, della Scuola Materna-Asilo Nido e
della Scuola Elementare di Aldeno per il periodo 01.01.2015 –
31.12.2017. Determinazione a contrattare.
n. 266 del 24/11/2014
Approvazione del capitolato
d’appalto, della lettera invito e dell’elenco delle ditte da interpellare
per l’affidamento del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto elettrico e dell’impianto di rivelazione incendio della
Scuola Elementare di Aldeno per il
periodo dal 01.01.2015 al
31.12.2017.
n. 267 del 24/11/2014
Approvazione del capitolato
d’appalto, del computo metrico
estimativo, della richiesta di offerta e dell’elenco delle ditte da interpellare per l’affidamento del servizio di manutenzione degli estintori, manichette antincendio e complesso idranti, per la manutenzione ed il controllo delle porte tagliafuoco e dei maniglioni antipanico
delle uscite di sicurezza degli immobili del Comune di Aldeno per il
periodo 01 gennaio 2015 – 31 dicembre 2017. Determinazione a
contrattare. CIG
n. 268 del 24/11/2014
Approvazione del capitolato
n. 271 del 24/11/2014
Approvazione del capitolato
d’appalto, dell’appalto per il servizio di noleggio di mezzi con
conducente per operazioni di
sgombero neve dalle Vie e Piazze del Comune di Aldeno per il
p e r i o d o d a l 2 5 . 11 . 2 0 1 4 a l
15.04.2017
n. 272 del 24/11/2014
Affidamento alla Ditta Baldo Lorenzo di Aldeno dell’appalto per il
servizio di noleggio di mezzi con
conducente per operazioni di sgombero neve per il periodo dal
25.11.2014 al 15.04.2017.
n. 273 del 24/11/2014
Affidamento alla Ditta Baldo
Emanuele di Aldeno dell’appalto per
il servizio di noleggio di mezzi con
conducente per operazioni di sgombero neve per il periodo dal
25.11.2014 al 15.04.2017.
Determinazioni Responsabile
Servizio Territorio
e Lavori Pubblici
n. 28 del 23.06.2014
Lavori per la realizzazione di
una nuova recinzione al campo
da palla tamburello presso il Centro Sportivo Albere: Approvazione a tutti gli effetti della perizia,
autorizzazione all’esecuzione dei
lavori in economia, ai sensi dell’art. 52 della L.P. 10/09/1993 n.
26 e s.m., mediante trattativa
privata e affidamento diretto
art.52 comma 3 e 9 L.P. 26/93 e
s.m. Determinazione a contrarre.
n. 33 del 21/08/2014
“Lavori per l’allargamento del
marciapiede sul lato NORD della nuova co-residenza in corrispondenza dell’incrocio fra via
Roma e Via Martignoni “: Approvazione a tutti gli effetti della
perizia, autorizzazione all’esecuzione dei lavori in economia, ai
sensi dell’art. 52 della L.P. 10/
09/1993 n. 26 s.m., mediante
trattativa privata e affidamento
diretto art.52 comma 3 e 9 L.P.
26/93 e s.m.. Determinazione a
contrarre.
n. 47 del 28/11/2014
Lavori per la realizzazione di
nuovi loculi cinerari all’interno
dell’area cimiteriale di Aldeno”:
Approvazione a tutti gli effetti
della perizia, autorizzazione all’esecuzione dei lavori in economia, ai sensi dell’art. 52 della
L.P. 10/09/1993 n. 26 e s.m.,
mediante trattativa privata e affidamento diretto art.52 comma
3 e 9 L.P. 26/93 e s.m.. Determinazione a contrarre.
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ARIONE 81
Dal Municipio
n. 251 del 10/11/2014
Incarico alla Ditta GIEMME di
Menestrina Daniele di Aldeno per
la sostituzione dei componenti guasti degli impianti di riscaldamento
della Scuola Elementare e del Centro Sportivo del Comune di Aldeno. CIG Z2711A820B.
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Delibere della
Giunta comunale
n. 101 del 15.09.2014
Incarico al sig. Ricci Mario per
realizzazione di opera lignea in legno di mogano e cirmolo con supporto in ferro.
n. 106 del 29.09.2014
Progetto annuale denominato
“Proposte per il tempo libero”. Approvazione corsi anno 2014-2015.
n. 119 del 27.10.2014
Determinazione contributo straordinario all’Associazione Ludoteca
Liocorno Luli
n. 121 del 27.10.2014
Determinazione contributo all’Associazione A.R.C.A. ai sensi
dell’art. 6 del contratto rep. n. 573
dd. 14.11.2007
n. 122 del 03.11.2014
Determinazione contributo stra-
ordinario alla Scuola Media di Aldeno per il progetto Concerto di Natale con la partecipazione di un organista.
Determinazioni
del Segretario comunale
n. 155 del 10/06/2014
Impegno di spesa liquidazione
compenso sig. Irio Zenatti per la
docenza di un corso di “Chitarra
classica” inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 –
2014”
n. 241 del 28/10/2014
Biblioteca comunale: approvazione rendiconto ITEA S.p.A. per
spese condominiali relative al periodo 01.07.2011 – 31.12.2012. Presa atto dell’impegno di spesa per il
periodo 01.07.2013 – 30.06.2014.
n. 246 del 30/10/2014
Iniziativa “Pomeriggio da paura
in biblioteca”. Incarichi vari (CIG
Z60117B6F5 per Gruppo Passpartù, CIG ZE9117B79B per Aurora Beozzo).
n. 254 del 11/11/2014
Incarico al gruppo Passpartù per
incontri lettura classi scuole elementari e medie nell’ambito del progetto “Sceglilibro” (CIG Z1711A9834).
n. 261 del 18/11/2014
Affido incarico a Attilio Papaleo
per la docenza dei corsi denominati “Functional Training” e “Total Body
Training” inseriti nel progetto “Proposte per il tempo libero 2014 2015”. CIG Z0611CB9AA.
n. 275 del 26/11/2014
Affido incarico sig.ra Aurora Beozzo – Proposte per il tempo libero
- Biblioteca
n. 276 del 26/11/2014
Affido incarico sig.ra Marina
Zencher – Proposte per il tempo libero - Biblioteca
Dal Municipio
Chiarimenti sulle vendite porta a porta
Sul territorio comunale sono in corso proposte di vendita porta a porta di vari
prodotti, quali sistemi di allarme, dispositivi elettronici per rilevazione fughe di gas,
oltre al cambio di gestione dei servizi elettrici, telefonici, del gas e (addirittura!) idrico.
Il Sindaco Emiliano Beozzo precisa in un avviso che nonostante il venditore rassicuri gli utenti, lasciando credere che il Comune di Aldeno abbia autorizzato o avallato
queste iniziative, ciò non corrisponde al vero perché «il Comune di Aldeno non ha mai
autorizzato nulla di simile, in quanto non di sua competenza». L’adesione alle offerte
quindi è del tutto volontaria da parte dei cittadini.
Le iniziative del Comune o patrocinate dallo stesso vengono segnalate esclusivamente con gli usuali mezzi di comunicazione: locandine, comunicazioni dirette alle
famiglie, sito web, email o sms per i cittadini che ne abbiano fatto richiesta.
In caso di comportamenti scorretti da parte dei venditori i cittadini sono invitati a
rivolgersi agli uffici comunali o a segnalare i fatti alla stazione dei Carabinieri.
L’
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ARIONE
PROMEMORIA
Informazioni utili, di pronto impiego, per accedere ai servizi del Comune di Aldeno
COMUNE DI ALDENO Tel. 0461.842523 / 842711 - Fax 0461.842140 - www.comune.aldeno.tn.it
Orario di apertura al pubblico: Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.30
Orario ricevimento Sindaco
Orario ricevimento Vicesindaco e Assessori
Lun. 8.00 - 10.00
da Martedì a Venerdì previo appuntamento
Lun. 16.30 - 17.30
da Martedì a Sabato mattina previo appuntamento
BIBLIOTECA COMUNALE DI ALDENO Tel. e Fax 0461.842816 Orario di apertura al pubblico:
Lunedì
20.00 - 22.00
14.00 - 18.00
Martedì - Mercoledì
14.00 - 18.00
8.30 - 11.30
Giovedì - Venerdì
14.00 - 18.00
CORPO DI POLIZIA LOCALE TRENTO-MONTE BONDONE
Agenti di Polizia Locale Aldeno: Tel. 0461.843188 - Centralino di Trento: Tel. 0461.889111
FARMACIA DOTT. G. BARBACOVI
Orario di apertura : 8.30 - 12.00 15.30 - 19.00 - Chiusura: sabato pomeriggio - tel. 0461.842956
DOTT. MARCO GIOVANNINI Via Florida, 1 - Tel. 0461.843221 - Cell. 335.364950 Orario di ricevimen8.00 - 10.30
Lunedì - Giovedì
16.00 - 18.30
Martedì
8.00 - 10.30 19.00 - 20.00
Venerdì
su appuntamento
Sabato
11.00 - 11.30
Cimone
Mercoledì
9.30 - 10.30
Garniga
Mercoledì
to:Aldeno
DOTT. MAURO LUNELLI Via Florida, 1 - Cell. 328.6912852 Orario di ricevimento:
Aldeno
Lunedì - Martedì - Mercoledì
9.00 - 12.30
Venerdì
15.00 - 19.00
Sabato
9.00 - 12.00
Cimone
Mercoledì
15.00 - 16.30
Garniga
Martedì
15.00 - 16.00
DOTT. MAURO PIFFER Via Roma, 38 - Tel. 0461.842865 Orario di ricevimento:
Aldeno
Cimone
Garniga
15.00 - 19.00
15.00 - 19.00 su appuntamento
10.00 - 13.00
9.00 - 11.00
11.00 - 12.00
Lunedì
Mercoledì - Giovedì
Venerdì
Martedì
Martedì
DOTT.SSA MARINA CESTELE - Pediatra
Aldeno: via Florida, 1 - Trento: Via Perini, 2/1
Tel. 340.1504738 preferibilmente dalle 8.00 alle 9.00 e al di fuori degli orari di visita per impegnative,
appuntamenti o informazioni in ambulatorio
Orario Trento (su appuntamento): Lunedì 14.30-17.30 - Martedì 9.00 - 11.30 Venerdì 9.00 - 12.00
Aldeno (su appuntamento): Lunedì: 10.00-12.00, Mercoledì: 14.15 - 16.15, Giovedì: 9.00-11.30
7.00 - 9.00
CONSULTORIO INFERMIERISTICO Via Florida, 1 - tel. 0461.843221
dal Lunedì al Venerdì
9.30 - 10.00
ASSISTENZA SOCIALE Tel. 0461.889910 - POLIAMBULATORI ALDENO Tel. 0461.843313
Assistente Sociale MARCELLA TORRESANI - area minori e famiglie
Orario: Martedì 14.00 - 16.00. Per appuntamenti o informazioni: tel. 0461.889910
Assistente Sociale CINZIA BRUSCHETTI - area adulti e anziani - Martedì 9.00 - 11.00
PARROCCHIA SAN VITO E MODESTO
P.zza C. Battisti, 14 - Tel. 0461.842514 - Parroco don Renato Tamanini
Orario apertura canonica: dal Lunedì al Venerdì 9.00 - 11.00
ORARIO APERTURA CRM (Centro Raccolta Materiali)
Martedì: 13.30-15.30 - Giovedì: 15.00-18.00 - Sabato: 8.30 - 12.30
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Notizie utili
PUNTO PRELIEVI Via Florida, 1
Martedì