Taxi, Uber, NCC: Autorità dei Trasporti incontra AACC

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Taxi, Uber, NCC: Autorità dei Trasporti incontra AACC
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Taxi, Uber, NCC: Autorità dei Trasporti incontra AACC
lunedì 02 marzo 2015
Uber o taxi? Mentre loro continuano a farsi la guerra l’Autorità dei trasporti sta consultando le
Associazioni dei consumatori per raccogliere le loro posizioni in materia di
trasporto collettivo non di linea (taxi, noleggio con conducente e trasporti
alternativi, tipo Uber).
L’UNC fa un resoconto dell’incontro
di ieri.Il Presidente dell’Autorità di
Regolazione dei Trasporti Andrea Camanzi, proseguendo nell’attività
ricognitiva in materia di regolazione dell’autotrasporto pubblico non di linea,
ha incontrato a Torino ieri i rappresentanti delle Associazioni dei consumatori
e oggi quelli di società fornitrici di piattaforme tecnologiche per servizi di
trasporto e mobilità di persone.
“L’autorità
non si è minimamente sbottonata e ci ha soltanto detto che sta facendo incontro
con tutte le parti, dai tassisti che ha incontrato prima di noi, a Uber che
incontra oggi” ha spiegato ad Help Consumatori Mauro Antonelli dell’Unione
Nazionale Consumatori. “Qualche
elemento possiamo dedurlo dalle domande che l’Autorithy ha rivolto a noi: ad
esempio ci ha chiesto se avessimo condotto studi o indagini su domanda e
offerta, sui costi o su problemi specifici del servizio taxi. Ci hanno poi
chiesto se le Associazioni sono soddisfatte dell’attuale tariffazione dei taxi,
ovvero se è troppo piatta o se è sufficientemente diversificata”.
“Rispetto
alla tariffa, come UNC, ho fatto presente che deve essere più chiara e più
semplice. Già adesso, in molti casi, c’è un
cartello sul sedile posteriore del taxi che spiega al cliente il tipo di
tariffa applicata, ma non sempre è immediatamente comprensibile. A Milano, ad
esempio, è specificato che quando si supera una certa velocità si applica una
tariffa più alta”.
“Sulla
tariffa massina, noi siamo sfavorevoli perché tanto i tassisti poi non si fanno
concorrenza tra di loro. Il vero problema è: o liberalizzi totalmente il
settore dei taxi e liberi il mercato fissando alcuni requisiti di sicurezza, oppure è complicato capire a chi affidare le
decisioni. Ad esempio, è giusto che
siano i sindaci a decidere sulle competenze? Secondo noi no perché spesso il
Comune è in ostaggio dei tassisti. La matera quindi va normata a livello
nazionale”.
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“E a tal proposito l’UNC sottolinea come si sia persa una buona
occasione con il ddl concorrenza, lasciando fuori dal decreto questa matera.
Dovremmo, invece, approfittare di questo momento per introdurre una volta per
tutte più concorrenza tra le varie forme di trasporto non di linea, rendendo
anche più efficente il servizio di noleggio con conducente e approfittando
delle forme di sharing economy che in un momento di crisi si diffondono sempre
di più. E non possiamo far finta di nulla.
L’Unione
Nazionale Consumatori sottolinea quindi l’urgenza di “una nuova
regolamentazione, considerato che attualmente la legislazione è così
antidiluviana da non considerare neanche la possibilità di ricevere una
prenotazione tramite App”.
Considerando anche il fatto che ci
si avvicina ad eventi importanti, come l’Expo di Milano, dove i taxi sono
assolutamente insufficienti. “Tutti i
tentativi di aumentare le licenze, fin dal sindaco Albertini, sono finora
falliti. L’imminenza dell’evento Expo rendeva, quindi, necessario rivedere la
normativa già nel ddl concorrenza, anzi, sarebbe addirittura auspicabile un
decreto legge, se non si vuole, in occasione di Expo, fare una magra figuraccia
internazionale” aggiunge l’Associazione.
Ecco di
seguito le proposte avanzate dall’UNC all’Autorità dei Trasporti, che mirano a consentire l’utilizzo di piattaforme
tecnologiche e le nuove forme innovative di trasporto legate alla sharing
economy, oltre che a mettere in concorrenza taxi e noleggio con conducente,
sovrapponendo, almeno in parte, i due servizi:
sì alla multicanalità
nella mobilità cittadina e alle nuove forme di mobilità personale su
chiamata;
sì alle proposte contenute nella bozza del ddl
concorrenza e poi ritirate, ossia l’abolizione dell’art. 3 comma 3,
art. 5 bis, art. 8 comma 3 (limitatamente alle parole “situati nel territorio del Comune che
ha rilasciato l’autorizzazione”) e art. 11 comma 4 della legge
quadro n. 21 del 15 gennaio 1992. In pratica eliminare, per il servizio di NCC, l’obbligo di avere la rimessa nel
Comune che ha rilasciato l’autorizzazione, la possibilità per i Comuni di
far pagare per il servizio svolto nel loro territorio, ed il fatto che
l’inizio ed il termine di ogni servizio avvenga alla rimessa;
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UNC ha fatto presente all’Authority che per
l’Antitrust era necessario rivedere, sempre per la legge n. 21/1992, anche l’art. 11 comma 3 (obbligo di
stazionamento esclusivamente all’interno della rimessa) e 11 bis (le
sanzioni esagerate per chi trasgredisce);
revisione anche dei commi 1 e 2 dell’art. 3, in
modo che le prenotazioni possano
avvenire non solo presso la rimessa, ma anche con l’utilizzo di
piattaforme tecnologiche, ad es. via smartphone;
revisione degli art. 11 comma 2 e art. 2 comma 1,
in modo che sia gli autisti di
noleggio che i tassisti possano operare anche oltre i confini del comune
che ha rilasciato loro la licenza (provvedimento urgente in
previsione di Expo;
accogliere tutte le
proposte dell’Antitrust contenute nella segnalazione del 3 marzo 2004, ossia compensare gli attuali tassisti per la
perdita di valore della licenza (o con indennizzo, finanziato ad es. da
una procedura d’asta per le nuove licenze, o con doppia licenza,
consentendo il cumulo delle licenze, anche se in modo limitato) e poi
liberalizzare l’accesso alla professione;
licenze part time per
orari di punta e bandi temporanei per eventi tipo Expo.
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