Un falso amico (Pañcatantra I, 22)

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Un falso amico (Pañcatantra I, 22)
Un falso amico (Pañcatantra I, 22)
Traduzione e commento
TRADUZIONE
È meglio un nemico saggio che un benefattore stupido.
Un re fu ucciso dalla (sua) scimmia; dei brahmani furono salvati da un ladro.
Un re aveva (lett.: di un re era…) una scimmia, guardia del corpo sempre fedelissima, a cui non era
proibito l'ingresso neppure nel gineceo, oggetto di estrema fiducia.
Una volta, mentre la scimmia del re che era caduto nel sonno (gli) faceva vento usando (lett. avendo
portato) un ventaglio, una mosca si posò sul petto del re.
Sebbene più volte cacciata col ventaglio, ogni volta proprio lì si posa(va).
Allora dalla stolta scimmia, per la quale la sventatezza è connaturata, essendosi adirata
violentemente, avendo preso una spada, fu assestato un colpo su di quella.
Allora la mosca, essendosi levata in volo, se ne andò e da quella spada dall'acuto taglio il petto del
re diventò (diviso) in due parti e il re morì.
Perciò da un re che desidera una lunga vita un servo stupido non deve essere tenuto.
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COM MENTO
पिडतो = पिडत: nom. m. sing. agg. saggio.
ऽिप = अिप anche
वरं = वरम ्meglio > è meglio
शुन = शुः न che (na introduce il secondo termine di paragone) un nemico
मूख = मूखः nom. m. sing. agg sciocco
िहतकारकः = िहत-कारकः nom. m. sing (sostantivo composto da hita “bene, cosa buona” e kåraka
“che fa” =benefattore
«È meglio un nemico saggio che un benefattore sciocco».
वानरेण = str. sg. di vånara (NB. –e~a per -ena per la presenza della r) = da una scimmia
हतो = हतः part. perf. pass. (fu) ucciso: (dalla radice han; 3 ª pers. sing. hanti)
राजा = nom. m. sing di råjan- re
िवाौरेण = िवाः चौरेण vipråª nom. m. plur. sacerdoti, brahmani; caure~a str m. sing (NB. –e~a
per -ena per la presenza della r) da un ladro.
रिाताः nom. m. plur part. perf. pass. (furono) salvati, protetti
«Un re fu ucciso da una scimmia. Dei brahmani furono salvati da un ladro».
किचाो = क िचद ् राः gen. sing.pronome indefinito (formato da interrogativo ka + particella
cit [qui cid per sandhi] di un certo (kasya cit) re (råjñaª gen. di råjan-)
िनं = िनम ् accus. avverbiale, sempre
वानरो = वानरः nom. m. sing. una scimmia
ऽितभिपरो = अितभिपरः ati- (oltre) bhakti-(devozione) para-(oggetto principale) = fedelissimo
(lett. avente oltremodo come oggetto principale la devozione)
ऽसेवको = असेवकः nom. m. sing composto da aπga (corpo) e sevaka (guardia) = guardia del
corpodel corpo
ऽःपुरे = अःपुरे loc. n. sing. nel gineceo (lett. luogo, cittadella interna); composto da antar
(dentro) e pura (stanza, cittadella)
ऽितिषसरो = अिप अ-ित-िष--सरः api anche; a-prati-siddha (da a [particella negativa] pratisidh+ta [part perf pass; si noti s > ‚ perché preceduta da i e l'esito ddh < dh+t]) non proibito prasara (sostantivo dalla radice s® prefissata con pra) ingresso, l'andare = a cui non è proibito
l'entrare
ऽितिवासानमभूत ्= अित-िवास-ानम ्अभूत ् ati oltre, estremamente, viçvåsa sost. m. sing.
fiducia sthåna nom. n. sing. luogo = sede di estrema fiducia; abh¨t fu, aoristo di bh¨ essere (abh¨-t).
«Di un certo re fu una scimmia, sempre fedelissima guardia del corpo, a cui perfino nel gineceo non
era proibito l'ingresso, sede di estrema fiducia».
एकदा = avv. di tempo (-då) una volta
राो = राः gen. sing. del re; ma qui il genitivo fa le funzioni del dativo
िनां = िनाम ् acc. f. sing. tema in å, nidrå sonno
गत = gen. sing. del part perf pass della radice gam (< *gµta), andato
वानरे = loc. m. sing. di vånara scimmia
जनं = जनम ् acc. neutro sing. ventaglio
नीा = assolutivo da radice n⁄ avendo portato, avendo preso = con
वायुं = वायुम ् acc. sing. di våyu- vento
िवदधित = loc. sing. del part. pres. di vi-dhå (ind. Pres. vidadhåti) fare, emettere, emanare:
concordato con vånare: forma un locativo assoluto = mentre la scimmia faceva vento
राो = राः gen. sing. del re
वलोपिर = व-ल-उपिर composto da upari sopra, sthala luogo e vak‚as n. petto = sopra il
luogo del petto
मिकोपिवा = मिका उप-िवा mak‚ikå fem . in å mosca, upa-vi‚†a- part perf pass di upa- viç
(notare ç + t = ‚†) si posò
«Una volta mentre la scimmia faceva vento al (lett. “del”) re caduto nel sonno con un ventaglio, una
mosca si posò sul luogo del petto del re».
जनेन = str. sing. con il ventaglio
मुहुमुहुिनिषमानािप = मुहुः - मुहुः िन-िषमाना अिप muhur di colpo, all’improvviso; ripetuto muhurmuhur più volte, di continuo; ni-‚idhyamånå nom. part. pres. pass. f. di ni-sidh( s>‚ per via di i)
scacciare; api sebbene
पुन पुनैवोपिवशित = पुन पुनः त एव उप-िवशित punar di nuovo; punaª punar ogni volta; tatra lì;
eva proprio; upa-viçati 3° pers. sing. pres.ind. si posa.
«Sebbene più volte cacciata con il ventaglio, quella proprio lì ogni volta si posa».
ततेन = ततः
तेन tataª allora; tena str.sing. di sa så tat egli, quello
वभावचपलेन = str.sing. di svabhåva-capala composto possessivo : che ha naturale (svabhåva) la
sventatezza (capala)
मूखण = str.sing. sciocco
वानरेण = str.sing. scimmia
ुेन = str.sing. part perf pass. di krudh-ta adirato (NB dh+t = ddh)
सता = str.sing. pppres. radice as(essere) che è
तीं = तीम ् acc.avv. violentemente
खमादाय = खम ् अादाय = kha∂gam spada; ådåya ass. avendo preso da å-då (då dare, å- då
prendere)
ता = ताः gen.sing.fem. pronome di quella, di essa
उपिर = prep. sopra + gen
हारो = हारः nom.sing. colpo
िवहतः = nom.sing. part perf pass vi-han calato, assestato
«Allora da quella stolta scimmia a cui è connaturata la sventatezza, che si era adirata violentemente,
dopo aver preso una spada su quella un colpo fu assestato».
ततो = ततः = avv. allora
मिकोीय = मिका उीय = nom.fem sing. mosca , u∂∂⁄ya assolut. essendosi levata in volo
गता = part perf pass nom. f. sing andata via (da gam, presente gacchati)
परं = परम ् cong. ma, però in questo caso: e
तेन = str.sing. da quella
िशतधारेणािसना = िशत-धारेण अिसना; çita-dhåra- composto che ha il taglio affilato; asinå strum di asim. spada
राो = राः gen. sing. del re
वो = वः acc.sing neutro, tema in –s, petto
िधा = avv. in due parti
जातं = जातम ् nom.sing.neutro part perf pass da jan nascere, qui divenuto
राजा = nom.sing mas. di råjan re
मृत = मृतः च nom. sing. ppp. di m® morire, qui= morì.
«Allora la mosca,levatasi in volo, andò (via) e da quella spada dall'acuto taglio il petto del re divenne
in due parti e il re morì».
तािरायुिरता = तात ् िचरायुः इता = ablativo di sa så tat qui vale perciò; cira-åyus- comp.
determinativo lunga (cira) vita (åyus, tema in –s-); icchat-å strum del participio pres di icchati
radice i‚ desiderare
नृपेण = str. sing di n®-pa re, (lett. pastore di uomini )
मूख = मूखः nom.sing. sciocco
ऽनुचरो = अनुचरः nom.sing.m. servo
न = avv. negazione non
रणीयः = nom.sing. gerundivo da rak‚ tenere, mantenere.
«Perciò un re che desidera una lunga vita non deve tenere un servo sciocco».
Lode a Indra (¸gveda II, 12, 1)
Colui che appena nato, il primo, il dio provvisto di saggezza,
superò gli (altri) Dei con la sua forza;
colui per la forza del quale perfino i due mondi tremarono
a causa della grandezza della sua virilità, questi, o uomini, è Indra!
यो = य: pronome relativo nom. sing. “che, il quale”
जात = जातः ppp. da jan “generare”, “nato”
एव particella “appunto, proprio”.
तमो = तम: agg. “primo”
नमन ् nom. sing tema in –vant- “provvisto di manas, saggio”
देवो = देवः nom. sing. “dio”
देवातुना = देवान ् तुना devån acc. plur “dei”, kratunå str. sing di kratu- “forza”
पयभूष ्3° sing aoristo sig. di bh¨ + pari “circondò, superò”
यय genit. del pron relat. “del quale”
शुमाोदसी = शुमात ्रोदसी çu‚måt abl. di çu‚ma "forza”; rodas⁄ “i due mondi”
अयसे तां = अयसेताम ्3° duale impf di bhyas “tremare”
नृणय genit. di n®m~a “eroismo”
मा strum. sing. di mahan- “grandezza”
स pron. correlativo del relativo “egli”
जनासा = जनासाः nom. plur vedico di jana; in sccr, class. solo janåª
इः Indra