Diffusione di 2° livello ( all`interno dell`area aziendale ) a il a il a il a il

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Diffusione di 2° livello ( all`interno dell`area aziendale ) a il a il a il a il
Procedura Documentata
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CONTROLLO DEGLI STRUMENTI DI MISURA
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CONTROLLO DEGLI STRUMENTI DI MISURA
- SOMMARIO 1
GENERALITÀ ....................................................................................................................................... 2
1.1
1.2
1.3
2
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE.......................................................................................... 2
RESPONSABILITÀ ........................................................................................................................ 2
TERMINI E ACRONIMI................................................................................................................... 2
DESCRIZIONE DEL PROCESSO ........................................................................................................ 3
2.1
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ DI CONTROLLO DEGLI STRUMENTI DI MISURA ................. 3
2.2
ASPETTI PARTICOLARI DEL CONTROLLO DEGLI STRUMENTI DI MISURA ........................... 3
2.2.1
Etichetta identificativa ............................................................................................................. 3
2.2.2
Conservazione ........................................................................................................................ 3
2.2.3
Utilizzo di strumenti non controllati ......................................................................................... 3
2.3
STRUMENTI DI MISURA CHE NON SONO DI PROPRIETA’ DELL’AZIENDA............................. 3
3
DOCUMENTAZIONE ED ARCHIVIAZIONE ........................................................................................ 4
4
ALLEGATI............................................................................................................................................. 4
A1 – DIAGRAMMA DI FLUSSO “FLUSSO DELLE ATTIVITÀ DI CONTROLLO DEGLI STRUMENTI DI MISURA ” ............... 4
A2 - MODULO “REGISTRO DEGLI STRUMENTI DI MISURA” ................................................................................ 4
A3 - MODULO “SCHEDA DI CONTROLLO DI STRUMENTO DI MISURA” ................................................................. 4
COPIA N°
ASSEGNATA A
SI †
IN DISTRIBUZIONE CONTROLLATA :
a
0
Rev
NO †
Diffusione di 2° livello ( all’interno dell’area aziendale )
il
a
il
a
il
a
il
a
il
a
il
Prima emissione
Parti revisionate
SistemAzienda 21.02.05
REDAZIONE
data
RSQ
21.02.05
Vertice
aziendale
21.02.05
VERIFICA
data
APPROVAZIONE
data
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GENERALITÀ
1.1
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
Definire le responsabilità e le modalità di esecuzione delle attività necessarie ad assicurare
che gli strumenti di misura e le apparecchiature di prova utilizzate per la misura o la verifica
di caratteristiche del prodotto (MGQ §8.2.4) o parametri del processo (MGQ §8.2.3) siano in
condizioni di efficienza e rispondano ai requisiti di precisione e ripetibilità per i quali sono
costruiti.
1.2
RESPONSABILITÀ
Le attività impegnano le seguenti unità aziendali:
• AST
Area Servizi Tecnici
• RUT
Responsabile Unità Territoriale
• PM
Project Manager
• RCP
Responsabile Componente di Progetto
• SAG
Acquisti e Servizi Generali
• Personale Tecnico aziendale
AST tiene sotto controllo gli strumenti di misura di proprietà dell’Azienda in applicazione della
presente PD.
Ogni RUT tiene sotto controllo gli strumenti di misura utilizzati nella sede territoriale in
applicazione della presente PD.
Ogni PM tiene sotto controllo gli strumenti di misura utilizzati nella commessa in applicazione
della presente PD.
In tale attività ogni PM è anche responsabile di gestire gli eventuali supporti di strutture
esterne (laboratori metrologici, consulenti, fornitori di apparecchiature di misura ed accessori,
…), previa approvazione dei relativi documenti di incarico da parte della Direzione.
1.3
TERMINI E ACRONIMI
AFC
APO
AST
CN
CSL
DDL
DG
DO
DOS
EP
IC
IS
PM
PRE
RCP
Area Finanza e Controllo
Area Personale e Organizzazione
Area Servizi Tecnici
Contabile
Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione lavori
Direttore dei lavori
Direttore Generale
Direttore operativo
Direttore operativo per la sicurezza
Esperto di Progetto
Ispettore di cantiere
Ispettore per la sicurezza
Project Manager
Presidente
Responsabile Componente di Progetto
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RdF
ROC
RSQ
SAG
SPR
SSI
SUT
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Responsabili di funzione
Responsabile Operativo di Commessa
Responsabile Sistema Qualità
Acquisti e Servizi Generali
Pianificazione e Reporting
Servizi Informativi
Segreteria Unità Territoriale
DESCRIZIONE DEL PROCESSO
2.1
DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ DI CONTROLLO DEGLI STRUMENTI DI MISURA
Le attività con cui è svolto il controllo degli strumenti di misura sono identificate come “FASI”
nel DIAGRAMMA DI FLUSSO in Allegato: per ciascuna FASE sono indicate le
responsabilità, le azioni e le modalità di registrazione eventualmente necessarie.
2.2
ASPETTI PARTICOLARI DEL CONTROLLO DEGLI STRUMENTI DI MISURA
2.2.1 Etichetta identificativa
Prima della messa in esercizio, è cura di PM verificare che ogni strumento sia identificato.
Ciò avviene apponendo fisicamente sullo strumento un’etichetta identificativa come segue
Codice
Il codice è del tipo SMNN
mentre
C / NC
C
NC
(ove SM è il tipo di Strumento (CA=calibro, ME=metro, …) e NN
è un n° sequenziale di due cifre)
indica che lo stato di taratura è “Conforme” o “Non Conforme”
2.2.2 Conservazione
Gli strumenti di misura sono conservati dai RUT in luogo protetto, in sede.
PM controlla la movimentazione degli strumenti nella commessa con ausilio dei RCP.
2.2.3 Utilizzo di strumenti non controllati
Per misurazioni grossolane eseguite da operatori durante l’esecuzione delle operazioni di
produzione o installazione (tipicamente misure lineari con metri o decametri) possono essere
impiegati strumenti che, essendo considerati semplici attrezzature da lavoro, non sono sotto
controllo secondo la presente procedura e quindi sono privi di etichetta identificativa.
Per i controlli sui prodotti e sui processi previsti nel Manuale di Gestione per la Qualità ai §§
8.2.3 e 8.2.4 vanno comunque usati strumenti tarati.
2.3
STRUMENTI DI MISURA CHE NON SONO DI PROPRIETA’ DELL’AZIENDA
L’Azienda si assicura della tenuta sotto controllo degli strumenti di misura di proprietà di
Strutture esterne incaricate di eseguire misurazioni per conto dell’Azienda stessa (laboratori
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metrologici, consulenti, subappaltatori di attività che richiedano misurazioni, …).
A tal fine il PM assicura che i documenti di incarico contengano, almeno, le disposizioni che
seguono:
Nello svolgimento delle attività affidate il fornitore dovrà:
- avere un elenco degli strumenti tenuti sotto controllo
- identificare ciascuno strumento tenuto sotto controllo
- definire le modalità di controllo adottate per di ogni strumento di misura che ne
garantiscano la precisione voluta
- registrare i controlli effettuati sugli strumenti di misura
- utilizzare strumenti tenuti sotto controllo come sopra
Il PM verificherà l’applicazione di dette prescrizioni nell’ambito dei controlli esercitati sul
fornitore.
3
DOCUMENTAZIONE ED ARCHIVIAZIONE
Il “Registro delle apparecchiature per prova misurazione e collaudo” di proprietà dell’azienda
è conservato in originale a cura del singolo RUT: esso costituisce l’indice della raccolta delle
Schede di apparecchiatura che seguono.
La “Scheda di apparecchiatura per prove, misurazione e collaudo” è custodita in originale in
apposito raccoglitore a cura del singolo RUT. La scheda è conservata per un periodo di un
anno dopo l’alienazione dello strumento.
I documenti che contengono informazioni sulle modalità di utilizzo dello strumento (manuale
d’uso o simile) e sullo stato di taratura (certificati o verbali di prova) vengono conservati
insieme alla Scheda dell’apparecchio o in apposito raccoglitore dedicato all’insieme degli
strumenti.
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ALLEGATI
A1 – Diagramma di flusso “Flusso delle attività di controllo degli strumenti di misura ”
A2 - Modulo “Registro degli strumenti di misura”
A3 - Modulo “Scheda di controllo di strumento di misura”
Su di essa va descritta la procedura di controllo dello strumento. Questa è stabilita, se non
diversamente previsto in norme cogenti o nei requisiti del Cliente, dai responsabili aziendali;
comunque essa deve tenere in conto le istruzioni fornite dal produttore dello strumento.
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