Prevenire le complicanze del diabete dalla ricerca di base
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Prevenire le complicanze del diabete dalla ricerca di base
VI CONVEGNO PREVENIRE LE COMPLICANZE DEL DIABETE: DALLA RICERCA DI BASE ALL’ASSISTENZA ROMA, 5 E 6 MARZO 2012 AZIENDA U.S.L. RIETI L’ANALISI DEI DATI DEI FLUSSI INFORMATIVI PER LA PREVENZIONE DEL DIABETE MELLITO NELLA PROVINCIA DI RIETI U.O.C. STATISTICA SANITARIA E DETERMINANTI DELLA SALUTE Autori: G. De Matteis, A. Beccarini, G. Giglioni, R. Paolucci Lo studio della diffusione del diabete mellito nella ASL di Rieti, il cui territorio coincide con quello della Provincia, è stato realizzato per fornire alla Direzione ASL uno strumento per individuare i migliori interventi di prevenzione sul diabete mellito, patologia cronico-degenerativa di grande rilievo in una popolazione vecchia quale quella reatina (al 01/01/11 indice vecchiaia pari a 187%, con valori fino a 282% in alcuni Distretti ASL). 2,8 1,3 - 4,2 TOTALE 19,7 4,7 2,7 - 6,7 It alia 19,6 L az io FEMMINE io ne 3,0 - 10,7 Reg 6,8 o ne 19,8 Fro s in MASCHI o I.C. 95% Pr ov . Standardizzati (X 100.000) Vit er b Grezzi (X 100.000) Pr ov . TASSI DI MORTALITA' SESSO 200,0 180,0 160,0 140,0 120,0 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0 Lat in a Tab. 1 - Tassi di mortalità per diabete mellito, per sesso Graf. 2 - Indice di vecchiaia al 01.01.2001 e 01.01.2011 Pr ov . Femmine Rom a Maschi Risultati Nel biennio 2009-2010 risultano deceduti per diabete mellito 63 residenti (31 maschi, 32 femmine), pari al 1,8% del totale; il tasso grezzo di mortalità nei maschi è 19,8x100.000 (tutte le età), quello standardizzato (standard popolazione mondiale) è 6,8x100.000, (IC95% 3,0-10,7); il tasso grezzo nelle femmine è 19,6x100.000, quello standardizzato è 2,8x100.000 (IC95% 1,3-4,2). Pr ov . Femmine Ri eti Maschi Metodi - Metodologia statistico-epidemiologica descrittiva; - informazioni ricavate dai flussi informativi dei ricoveri, deceduti per causa, esenti per patologia; - periodo: ricoveri biennio 2007 - 2008; decessi biennio 2009 2010; esenti al 31/12/2009; - selezione decessi: ricerca nel campo “causa di morte” dei codici ICD9-CM riconducibili al diabete mellito; - selezione ricoveri: ricerca nel campo “diagnosi principale” dei codici ICD9-CM riconducibili al diabete mellito; - calcolo dei tassi di ospedalizzazione e mortalità, grezzi e standardizzati e degli intervalli di confidenza (IC) al 95%. Pr ov . Graf. 1 – Popolazione della ASL di Rieti al 01.01.2011, per sesso ed età 2001 2011 Nel biennio 2007-2008 si registrano 1.489 ricoveri con diabete mellito in diagnosi principale (2,3% del totale), di cui 1.033 in regime di Day Hospital. Il 75% circa di questi ricoveri riguardano pazienti non insulinodipendenti. Inoltre di questi ricoveri, 495 (33% del totale) sono in mobilità passiva, in strutture ubicate prevalentemente nella Regione Lazio ed, in particolare, nell’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma (50%). Il tasso di ospedalizzazione grezzo è 1,5x1.000, quello standardizzato (standard popolazione europea) è 1x1.000 (IC95% 0,9-1,1); il tasso grezzo nei maschi è 1,3x1.000, quello standardizzato è 1x1.000 (IC95% 0,8-1,2); il tasso grezzo nelle femmine è 1,6x1.000, quello standardizzato è 1x1.000 (IC95% 0,8-1,2). Al 31/12/09 risultano 6.714 residenti esenti per diabete mellito (3.414 maschi e 3.300 femmine) con una “prevalenza degli esenti” pari al 42x1.000. Graf. 3 - Ricoveri dei residenti nella Provincia di Rieti con Tab. 2 - Tassi di ospedalizzazione per diabete mellito, per sesso TASSI DI OSPEDALIZZAZIONE SESSO Grezzi (X 100.000) Standardizzati (X 100.000) I.C. 95% MASCHI 1,3 1,0 0,8 - 1,2 FEMMINE 1,6 1,0 0,8 - 1,2 TOTALE 1,5 1,0 0,9 - 1,1 diabete mellito in diagnosi principale, per tipo di diabete Diabete tipo I (insulinodipendente) n. 307 ricoveri Altri disturbi metabolici n. 242 ricoveri Diabete tipo II (non insulinodipendente) n. 940 ricoveri Conclusioni L’analisi della diffusione del diabete mellito mediante i flussi informativi ha consentito di produrre informazioni ad hoc che hanno evidenziato la necessità di effettuare attività di prevenzione, primaria, secondaria e terziaria, sulla popolazione reatina, che, invecchiata e residente in un territorio montano, a bassa densità abitativa, è assai difficilmente “assistibile” in modo efficace quando ormai la malattia è insorta. Azienda USL Rieti – U.O.C. S.S.D.S. – [email protected]