Biciclette anti-smog - Federazione dei Verdi

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Biciclette anti-smog - Federazione dei Verdi
Organo ufficiale d’informazione della Federazione dei Verdi
Anno IV - n.55  mercoledì 5 marzo 2008
Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma • Direttore resp.: Enrico Fontana • Comitato edit.: Roberto Poletti, Giuseppe Trepiccione, Gianpaolo Silvestri (inserto Mappe) • Caporedattore: Valerio Ceva Grimaldi • Editore: undicidue srl, via R. Fiore, 8 Roma
Stampa: Rotopress, via E. Ortolani, 33 - Roma • Reg. Trib. di Roma n. 34 del 7/2/2005 • Redazione: via A. Salandra, 6 - 00187 Roma - tel. 0642030616 - fax 0642004600 - [email protected] • Stampato su carta ecologica • La testata fruisce dei contributi di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250
Stop al “flagello sociale”
In Italia ogni anno sono oltre mille le morti bianche. In arrivo un testo unico per l’attuazione della legge 123
Valentina Pennacchio
[email protected]
 Fausto Bertinotti:
“E’ necessario
cambiare le
politiche sul lavoro.
C’è un controllo
fondamentale che
va reso efficace
ed è quello dei
rappresentanti
dei lavoratori”
 a pagina 2 
Biciclette anti-smog
La mobilità sostenibile può contare anche sul bike-sharing: il fenomeno è in espansione
A
Colpo alla
‘Ndrangheta
Sequestrati
beni per 150
milioni di euro
e scoperto un
bunker nella
palazzina della
famiglia di
Antonio Pelle
2
l via il bike sharing.
Una soluzione per
combinare
l’aria
pulita ed evitare il traffico,
dunque umore e salute, noleggiando le due ruote come
valida alternativa all’automobile.
La bici, infatti, non emettendo gas nocivi, rappresenta
un’ottima soluzione per il
trasporto sostenibile. Dopo
il successo registrato nelle
grandi città estere come
New York, Parigi, Barcellona, Lione e Vienna, nel 2008
anche l’Italia sarà promotrice dell’iniziativa. Molti sono
i progetti in itinere. A Roma,
in via sperimentale, sono
stati aperti i cantieri con 250
bici al centro storico per 300
posti. Ancora più significativo il fenomeno a Milano,
dove verranno fornite 250
stazioni e 5.000 bici, che
inizieranno a circolare dal
mese di maggio. Le altre città interessate: Torino (1.160
bici per 100 stazioni entro il
2008), Genova (dove sono
previste da maggio solo due
ruote elettriche con pedalata assistita per affrontare le
salite), Bari, Prato, Modena,
Ravenna, Parma e Ferrara,
Bologna. Sembrerebbe dun-
natore dell’Aicc, l’Associazione italiana città ciclabili
(circa 70 città rispondono
all’appello), Augusto Castagna spiega: ‘’Sono circa un
centinaio i Comuni che utilizzano già il bike sharing.
Il coordinatore dell’iniziativa spiega:
sono circa un centinaio i Comuni
che utilizzano già il sistema di
noleggio. E’ un servizio che funziona,
utile, apprezzato dai cittadini,
con il vantaggio di essere un mezzo
rapido, comodo ed economico
que che il Nord sia il vero
sostenitore del progetto
“anti-smog”. Le stazioni di
noleggio saranno tutte collocate in “zone nevralgiche”
e di collegamento con altri
mezzi pubblici. Il coordi-
E’ un servizio che funziona,
utile, apprezzato dai cittadini, con il vantaggio di essere
un mezzo rapido, comodo
ed economico”. La città di
Bolzano sembra esser la più
longeva in questo senso.
Padre Pio, Lenin e il potere politico 3
E’ sempre
il corpo al centro:
l’anima e l’interezza
dell’essere
arrancano
Olimpiadi inquinate
Pechino
sempre più
invasa dallo
smog e a
rischio acqua
3
Dagli anni ‘80, infatti, rappresenta un vero e proprio
“laboratorio sulla mobilità
sostenibile per l’Italia e l’Europa”. Qui esiste una rete di
50 km di piste ciclabili che
copre l’80% del Comune, il
che consente che la mobilità giornaliera sia sostenuta
una volta su quattro proprio
dalla bici. A Brescia il bike
sharing sarà pronto già da
marzo e i primi 45 minuti
saranno gratis. “L’idea del
futuro - spiega Ettore Brunelli, assessore alla Mobilità
di Brescia - e che sta cominciando a prendere piede,
è quella che chi si sposta
da una città all’altra potrà
usare lo stesso servizio con
la stessa card. Non è tanto difficile lavorando sulle
banche dati con cui le città
possono mettersi in rete”.
I dati forniti dal ministero
dell’Ambiente mostrano che
sono già undici i centri che
compaiono nell’elenco dei
cofinanziamenti forniti per
la mobilità sostenibile; essi
sono situati tra Collegno e
Cuneo, Novara e Savona,
Bolzano e Brescia, Terni,
Treviso e Udine. Al Sud
l’unico centro “amante delle due ruote” sembrerebbe
quello di Andria (che comprende Barletta-Andria-Trani). Seguendo una linea di
flessibilità a portata di tutti
per quanto riguarda orari e
spostamenti, il bike sharing
risulta essere senz’altro una
politica valida per affrontare il problema dell’inquinamento e incentivare la mobilità sostenibile, associando l’efficienza energetica,
la salute dell’ambiente e la
tranquillità stessa di chi vi
abita. La cosa fondamentale è credere effettivamente
nelle potenzialità dell’iniziativa e renderla davvero a
portata di cittadino.  V.P.
Il programma
per l’agricoltura
Ieri Fausto Bertinotti, candidato della Sinistra Arcobaleno, ha presentato il
programma per l’agricoltura, l’alimentazione e i
diritti dei consumatori. Un
programma intenso per la
prossima legislatura, ma
già in questa i Verdi sono
riusciti a portare a casa
risultati notevoli. La senatrice Loredana De Petris,
capogruppo dei Verdi in
Commissione Agricoltura
ha sottolineato che “il lavoro importante è stato fatto
al Senato e alla Camera in
occasione delle due finanziarie; scarsa è stata invece
l’iniziativa governativa. In
occasione della finanziaria
2007 si è perfezionato e
modulato il discorso della multifunzionalità, con
una serie di interventi, per
esempio per la forestazione, che evidenziano la centralità dell’agricoltore come
custode del territorio. O
nel campo della vendita
diretta, strumento fondamentale sia contro il caro
prezzi, che per garantire il
reddito di chi produce”. Altro esempio dell’iniziativa
parlamentare svolta, l’intervento a favore dell’agricoltura di qualità: “Il sistema
di certificazione per i prodotti biologici e quelli a denominazione d’origine - ha
detto la senatrice verde - è
molto costoso, noi abbiamo
ottenuto il credito di imposta per il 50% delle spese
sostenute per questa autenticazione”. Con la finanziaria 2008 si è portata poi
a compimento la riforma
del sistema degli incentivi.
E qui passiamo alle potenzialità dell’attività agricola
sul fronte dei cambiamenti
climatici: “Abbiamo dato ha spiegato De Petris - un
indirizzo preciso alle agroenergie, basato sulla filiera
corta, quindi materie prime
che vengono dal territorio,
e su impianti micro e medi”.
Il Piano nazionale del biologico, inoltre, è stato rimpinguato con 30 milioni, 10
all’anno nel triennio 2007
- 2009, mentre per il piano
irriguo nazionale sono stati
stanziati 150 milioni all’anno per dieci anni, per la
manutenzione delle infrastrutture e la creazione di
piccoli invasi per la raccolta
delle acque. Il programma
della Sinistra Arcobaleno
“Per un’agricoltura di qualità, per un’alimentazione
sana e giusta, dal campo
al piatto”, è dunque frutto
di un lavoro già consolidato, che dimostra tra l’altro
come si possano ottenere
risultati importanti anche
senza stare al governo, ma
con un determinato lavoro
parlamentare. “Fondamentale è stata la battaglia culturale e politica per ridare
valore sociale all’agricoltura e all’agricoltore. Anche
grazie alle iniziative contro
gli ogm - evidenzia il capogruppo dei Verdi - oggi
è all’attenzione di tutti che
l’agricoltura è un settore
primario e non marginale
e che il suo, se pensiamo
al dissesto idrogeologico,
è anche un valore ambientale”.
Dal sito www.verdi.it
2
mercoledì 5 marzo 2008
Sicurezza immediata dopo la tragedia
Damiano: “Da sole le buone leggi non bastano, serve una più diffusa ed incisiva presa di coscienza collettiva”
V
dalla prima
incenzo,
Guglielmo, Biagio, Luigi e
Michele: sono questi i nomi delle vittime di
Molfetta, le ultime vittime
di una tragedia senza fine,
dopo l’episodio di Genova
degli ultimi giorni, e che
vanno ad alimentare statistiche allarmanti, che ci
rivelano una realtà agghiacciante. In Italia, ogni anno,
i morti sul lavoro sono oltre
mille, precisamente 1341 nel
2006 e 102 da gennaio a novembre del 2007. Semplici
numeri, morti “bianche” in
realtà sporche di sangue per
le famiglie che si trovano
ad affrontare il dolore della scomparsa e le difficoltà
economiche che spesso ne
derivano, cadendo nel dimenticatoio pochi giorni
dopo la tragedia. Forse semplicemente perché si tratta
di una morte poco “spettacolare” o “anonima” rispetto a quella di qualcun altro.
“La tragedia di Molfetta è
un’ennesima ferita per tutta
la coscienza civile del nostro
Paese”. Così il ministro del
Lavoro, Cesare Damiano,
che prosegue: ‘’Ci rendiamo
tutti conto che le buone leggi da sole non bastano, serve
una più diffusa ed incisiva
presa di coscienza collettiva,
che deve camminare su leggi
e regole condivise e applicate da tutti i soggetti interessati”. Un Paese democratico e civile come il nostro
non può permettersi ancora così tanto sangue e cifre
così elevate; deve impedire
che i suoi lavoratori vengano esposti a rischi vitali
nell’adempimento dei loro
doveri. A questo proposito il
governo sta lavorando a un
decreto, al fine di arginare il
“flagello sociale” delle morti
bianche. Le voci della società civile e del mondo politico chiedono all’unisono
una soluzione immediata. I
ministeri del Lavoro e della
Salute rispondono con un
testo unico sulla sicurezza
nei luoghi di lavoro per l’attuazione della legge 123. Si
tratta di 300 articoli volti a
prevenire, vigilare, ispezionare, ma soprattutto punire
con sanzioni più severe le
violazioni: ammende da cinque a quindici mila euro se
la violazione non provoca rischi per il lavoratore, arresto
da sei a dodici mesi per i casi
meno gravi e detenzione fino
a due anni senza alternativa
per progettisti, fabbricanti e
installatori. Una soluzione
che possa dare un assetto sicuro alla previdenza sociale
è auspicata da diversi strati
del mondo politico, unito,
indipendentemente
dalle
appartenenze, dinanzi una
IN POCHE RIGHE
Rifiuti. Pellegrino: “Bene il
ricorso del Comune di Acerra”
“Il ricorso al Tar del Comune di Acerra contro l’ordinanza che permette di bruciare le ecoballe non a norma nel
costruendo termovalorizzatore è un atto da sostenere. Il
provvedimento governativo, infatti, viola le norme europee e mette in pericolo la tutela dell’ambiente e la salute
dei cittadini”. Lo dice in una nota il deputato Tommaso
Pellegrino, della Sinistra Arcobaleno. “Non solo i cittadini stanno pagando il caro prezzo di avere sul proprio
territorio 7 milioni di ecoballe, che in realtà sono solo immondizia tritovagliata e impacchettata: ora si vorrebbe
far pagare un prezzo ancora più alto ai cittadini in termini di devastazione ambientale e di pericolo per la salute. Ora basta, la regione non può continuare ad essere
devastata: non è certo con ordinanze di questo tipo che si
risolve l’emergenza rifiuti”, ha concluso Pellegrino.
Danno ambientale.
Il portavoce del ministro
Pecoraro Scanio: “Urgenti
le modifiche al codice”
“La messa in mora inviata dalla Commissione europea
all’Italia sul danno ambientale dimostra come sia sempre più urgente completare l’approvazione delle modifiche al codice ambientale, così come proposto, ormai
da mesi, dalla Commissione di riforma del Decreto 152
del ministero dell’Ambiente”. Lo ha dichiarato Giovanni Nani, portavoce del ministro dell’Ambiente Alfonso
Pecoraro Scanio. “Le modifiche necessarie a superare
questa infrazione comunitaria erano state inserite nel
correttivo alla parte IV del decreto 152 - spiega il portavoce -, ma, oltre alla contrarietà di una parte della maggioranza ed al forte contrasto di tutta l’opposizione, si
sono scontrate con la prematura caduta del governo”.
“Il ministero dell’Ambiente - conclude - continuerà a
lavorare, anche in quest’ultimo scorcio di legislatura,
affinché sia possibile superare questa infrazione”.
Pecoraro Scanio: non si possono
spendere parole di circostanza
e poi rimanere immobili, è un
atteggiamento ipocrita e colpevole.
I lavoratori vanno tutelati, innanzitutto
rendendo sicuri i luoghi di lavoro e
superando il precariato, che in alcuni
casi è una forma di moderna schiavitù
simile situazione di emergenza civile. Il premier Romano Prodi ha scritto in un
messaggio: ”Esprimo, con il
dolore nel cuore, vicinanza
e solidarietà ai familiari dei
cinque caduti sul lavoro a
Molfetta. A nome mio e del
governo ribadisco l’impegno
per spezzare questa tragica
catena di morte. Proprio in
questi giorni sono stati messi a punto ulteriori provvedimenti, che saranno sottoposti nelle prossime ore all’approvazione delle parti sociali. Con l’adozione di questi
atti il governo sarà in grado
di completare in tempi rapidissimi il quadro normativo
della sicurezza sui luoghi di
lavoro”. Il presidente della
Camera, Fausto Bertinotti,
candidato premier della Sinistra Arcobaleno, preme
per una riunione straordinaria del governo per varare provvedimenti in questo
senso: “E’ necessario cambiare le politiche sul lavoro.
C’è un controllo fondamentale che va reso efficace ed è
quello dei rappresentanti dei
lavoratori. Questo è un controllo fondamentale”. Sulla
stessa linea Franco Marini,
presidente del Senato: ‘’Cinque vite spezzate sul lavoro
e il ripetersi drammatico
di questi incidenti sono un
prezzo troppo alto. Uno
stillicidio inaccettabile. Occorre che tutte le istituzioni
e le forze sociali, nonostante l’attuale fase elettorale,
proseguano con determinazione nell’impegno comune
fin qui profuso, per attuare
tutte le azioni necessarie e
debellare definitivamente la
piaga delle morti sul lavoro”.
Sul punto è intervenuto anche Alfonso Pecoraro Scanio, presidente dei Verdi e
ministro dell’Ambiente, che
afferma: “Basta con i veti di
Confindustria, il Cdm deve
approvare immediatamente
il decreto sulla sicurezza nei
luoghi di lavoro. La sciagura
delle morti bianche - aggiunge Pecoraro - va arrestata
con provvedimenti urgenti e
senza tentennamenti. Non si
possono spendere parole di
circostanza e poi rimanere
immobili: è un atteggiamento ipocrita e colpevole. I
lavoratori vanno tutelati, innanzitutto rendendo sicuri i
luoghi di lavoro e superando
il precariato, che in alcuni
casi è una forma di moderna
schiavitù”. Un allarme, quello delle morti bianche, generalmente diffuso e ormai,
purtroppo, così radicato, da
esser definito dall’Anmil (Associazione dei mutilati ed
invalidi di lavoro) come un
“fenomeno sociale di massa”,
una vera e propria “guerra a
bassa intensità, che di regola
si svolge nell’ombra e nel silenzio”. L’Anmil lamenta poi
la “scarsa ed inefficace opera
di prevenzione”: “Se si do-
vessero controllare tutte le
aziende italiane, ognuna di
esse riceverebbe un controllo ogni ventitre anni”. Il dato
più preoccupante è quello
dell’ Inca-Cgil, il patronato del sindacato di Corso
d’Italia, secondo cui le statistiche sarebbero erronee
per difetto: “Non tengono
conto - sostiene - del lavoro
nero, dei casi fatti passare
come malattie comuni e dei
non assicurati all’Inail. Nel
solo settore industriale ogni
anno, risultano indennizzati
dall’Inail 550 mila persone,
quasi 2/3 concentrati nelle
Regioni del Nord”. “Basta”
all’indifferenza dell’utilitarismo, vogliamo più sicurezza
per i nostri lavoratori. E la
vogliamo subito! 
Elezioni
Rifiuti: Fundarò; gravi
parole di Profumo sui
termovalorizzatori in Sicilia
“Le parole di Alessandro Profumo, Ad di Unicredit,
sono molto gravi perché denotano un assoluto disprezzo per le ragioni dell’ambiente e la tutela degli interessi
di tutti i cittadini siciliani”. Lo afferma il deputato dei
Verdi Massimo Fundarò, esponente della sinistra arcobaleno. “La verità - ha aggiunto - è che, grazie all’impegno dei Verdi in parlamento, i fondi del Cipe destinati
alla termovalorizzazione dei rifiuti, una vera e propria
truffa pagata da tutti i cittadini sulle bollette elettriche,
sono stati bloccati. Preoccupa - ha concluso - la disinformazione di Profumo e il disprezzo mostrato nei confronti del rispetto dell’ambiente e la salute dei siciliani”.
Colpo alla ‘Ndrangheta
Sequestrati beni per 150 milioni di euro e scoperto un bunker nella palazzina della famiglia di Antonio Pelle
Giancarlo Longo
I
[email protected]
carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno scoperto un bunker, probabilmente utilizzato come nascondiglio dal latitante Antonio Pelle, boss
della ‘Ndrangheta, irreperibile dal
2000 da quando deve scontare una
condanna di 26 anni di reclusione.
E’ venuto alla luce un vero
e proprio tesoro derivante
da attività illegali quali il
traffico di droga, tangenti
e speculazioni di ogni tipo
Il ritrovamento è avvenuto durante
il sequestro di beni immobili appartenenti alle famiglie Nirta-Strangio
e Pelle-Vottari, coinvolte nella faida
culminata nella strage di Ferragosto a Duisburg. Il nascondiglio pare
sia stato utilizzato di recente ed è
il secondo venuto alla luce in pochi giorni. Realizzato a piano terra
vi si accedeva con un meccanismo
telecomandato. Il valore dei beni
immobili sequestrati ammonta a
150 milioni, comprendenti sia quelli
direttamente collegati alle famiglie
mafiose, sia quelli appartenenti a
prestanome. Tra i beni sequestrati
figurano attività commerciali, aziende, auto di lusso, polizze assicurative. Il sequestro è stato disposto dal
tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Direzione Distrettuale
di Reggio e della Procura di Locri.
Durante la conferenza stampa gli
investigatori hanno spiegato che si
trattava di beni immobili edificati
abusivamente non solo nel territorio di San Luca, ma anche nelle zone
circostanti, spesso su terreni di proprietà di enti come l’Enel e lo stesso
Comune di San Luca. E’ venuto alla
luce un vero e proprio tesoro derivante da attività illegali quali il traffico di droga, tangenti e speculazioni
di ogni tipo. La faida tra la famiglia
Nirta-Strangio e la famiglia PelleVottari ha avuto inizio nel 1991 con
un agguato nel quale furono uccise
due persone. Con gli anni lo scontro ha assunto connotati sempre
più sanguinosi, con un susseguirsi
di omicidi legati all’acquisizione del
traffico di stupefacenti e infiltrazioni
negli appalti pubblici. Una tregua è
stata interrotta nel Natale 2006, con
una agguato in cui rimase uccisa la
moglie di uno dei presunti boss, Maria Strangio. La vendetta è la recente
strage di Duisburg. La ‘Ndrangheta,
nome che identifica la criminalità
organizzata calabrese, è oggi una
delle più potenti cosche mafiose non
solo italiane ma anche europee, detenendo il monopolio del traffico di
cocaina. Sviluppata su gruppi uniti
fra di loro solo ed esclusivamente da
legami di sangue, è diffusa su tutto il
territorio italiano, mantenendo però
il centro di potere nelle zona di Reggio Calabria. La forza della ‘Ndrangheta consiste proprio nel legame di
sangue tra gli adepti i quali, attraverso
un giuramento, vincolano la propria
incolumità e quella della propria famiglia. La Calabria è sottoposta ad
un controllo totale da parte della
‘Ndrangheta, dal settore della Sanità, al settore dei trasporti, ai lavori
pubblici. I lavori della Salerno-Reggio
Calabria sono nelle mani dell’organizzazione mafiosa, come i finanziamenti dell’Unione Europea destinati
alla Regione. La ‘Ndrangheta agisce
in maniera determinante anche in
ambito politico: si contano dal 2000
al 2004 323 atti intimidatori verso
amministratori locali della Calabria.
Dal 1991 al 2004 32 consigli comunali
sono stati sciolti per “mafia”. Il potere
che la ‘Ndrangheta gestisce è difficilmente definibile ed è accompagnato
da risorse economiche in costante
crescita. Il sequestro dei beni per
150 milioni è sicuramente un colpo
importante inflitto dallo Stato alla
mafia calabrese, che segue ad una
serie di altre operazioni di contrasto
messe in atto negli ultimi anni. 
mercoledì 5 marzo 2008
3
Padre Pio, Lenin e il potere politico
Nella nostra mitologia dei corpi, sono questi che danno forma alla bellezza e alla nobiltà dell’anima
Alessio Postiglione
[email protected]
A
llo scienziato Aleksej Abrikosov non si
ascrivono particolari
meriti scientifici; ma almeno
uno è stato tale da portare i
malpensanti a credere che
stesse barando. Egli mummificò la salma di Lenin, esposta
nel mausoleo suprematista
di Aleksej Ščusev, dal 1924.
Lo stato di conservazione del
corpo era tanto perfetto da
suscitare l’idea si trattasse di
una statua di cera. La cosa
non deve stupire. Quando si è
aperta la cripta di Santa Maria
delle Grazie, anche l’arcivescovo Domenico D’Ambrosio ha
detto che il corpo di San Padre Pio era perfetto. Il corpo
del campione, del leader, del
santo, reca nella propria carne
lo stigma della forza interiore,
morale o fisica. Nella nostra
mitologia dei corpi, sono questi che danno forma alla bellezza e alla nobiltà dell’anima.
E’ una cosa singolare. La nostra
cultura crea i concetti di corpo
e anima, dai quali discendono
altre fondamentali categorie
euristiche attraverso le quali
pensiamo il mondo, come ragione e sentimento, eros e thanatos, ma sottomette la materia alla ragione dello spirito
per provare attraverso l’unico
dato certo, il corpo, l’esistenza
del polo metafisico, il pneuma,
il soffio vitale. Sembra, infatti,
che l’invenzione dell’anima - e
la sistematizzazione del polo
opposto che in difetto precisa
la prima, ovvero il corpo - risalga soprattutto a Sant’Agostino, che importò nell’escatologia cristiana la distinzione
di anima e corpo propria di
Platone; ma ancora più probabilmente di Plotino. Il termine
ebraico con il quale si descriveva il corpo che rinasce con
la resurrezione, ad esempio,
è nefas che descriveva, però,
l’interezza dell’essere, non un
corpo disgiunto dallo spirito.
Da quel momento in poi, però,
la filosofia costruirà sempre
di più la mitologia del corpo.
Attorno alla quale, fra l’altro,
in un incessante interscambio
simbolico fra religione e politica, si struttureranno varie teofanie e teleologie. L’Eucarestia
è il Corpo e il Sangue di Cristo
che è consustanziale (homousios to Patrì), cioè della stessa
sostanza, rispetto al Padre e
allo Spirito Santo. Corpo divino tanto materico da poter essere mangiato simbolicamente
dai fedeli. La manducazione
del corpo (simbolico?) della
divinità, d’altronde, si presenta
come un archetipo universale,
presente sia presso le mitiche
popolazioni
mediterranee
pre-indoeuropee, attraverso
la “manducazione del Re Saggio”, sia nelle popolazioni tribali, come attestano gli studi
di Durkheim sull’intichiuma.
L’esposizione del corpo di Padre Pio, quindi, scava nelle viscere della storia e ripropone
un fenomeno molto arcaico,
eppure attuale. Con lo Stato
moderno il potere politico diventa essenzialmente un potere sul corpo, biopolitico. Con
questo termine si descrive un
nuovo Stato che, piuttosto
che controllare i sudditi attraverso la minaccia della morte,
controlla e disciplina con una
Sia il Mussolini a torso nudo a
trebbiar grano, che il maschio
proletario dell’iconografia comunista,
che lo scattante Cavaliere dopo il
lifting, sono accumunati da una
mitologia del corpo che - quale
paradosso! - vuole incarnare la
giovinezza e l’immortalità dell’anima;
ma quest’ultima esiste solo se si
accetta che il corpo muore!
serie di pratiche che hanno
per oggetto il corpo e la vita;
è in questo solco che nascono
la fisiognomica, la psichiatria
e l’antropologia. Un esempio
lampante e attuale di questo
trend sono le leggi sulla procreazione, sull’aborto, sull’eutanasia. Il corpo, così, non
esce mai di scena e afferma
un primato politico. I cittadini
sono riuniti nel corpo politico,
che veicola la forza dello Stato.
Sia il Mussolini a torso nudo a
trebbiar grano, che il maschio
proletario dell’iconografia comunista, che lo scattante Ca-
valiere dopo il lifting, sono accumunati da una mitologia del
corpo che - quale paradosso!
- vuole incarnare la giovinezza e l’immortalità dell’anima;
ma quest’ultima esiste solo se
si accetta che il corpo muore!
E’ proprio in base al primato
politico del corpo che si inscrive l’esposizione o il vilipendio
del corpo. Dalla bellezza de “I
funerali di Togliatti” di Renato
Guttuso, all’obbrobrio del corpo del Duce, appeso come al
macello dai partigiani. E’ proprio grazie a questa centralità
che il corpo diventa un oggetto
sociale, al centro di densi discorsi estetici ed etici. Il corpo
va depilato, rasato, profumato, scolpito, isolato, separato,
segregato, abbellito, colorato,
vestito, mostrato. Non si dice,
forse, che la seduzione è l’arte
del celare? Per poi mostrare il
corpo ad un fortunato partner?
La storia sociale degli odori
di Alain Corbin, ad esempio,
mette in relazione la fisiologia
dell’ordine sociale con gli odori, le strategie di purificazione
dello spazio pubblico attraverso la deodorizzazione dei corpi. Per il razzista, il meridionale, il nero e il rom puzzano. Il
loro corpo è diverso, anormale,
rozzo, deforme, sporco. Non
hanno il lindore, il profumo,
la freschezza, la sinuosità di un
corpo di una pubblicità di Dolce e Gabbana o Benetton. Il
paradosso dell’uso politico del
corpo, per quanto irriverente
possa suonare, è che le logiche
di esposizione di Padre Pio e di
un poster di moda sono simili.
Anche se la Chiesa, come nel
caso della malattia di Wojtyla,
sottolinea l’importanza di mostrare la sofferenza, piuttosto
che la potenza del corpo, per
marcare la propria diversità,
sarebbe preferibile fare una
sola cosa. Occultare i corpi. 
Olimpiadi inquinate
Pechino sempre più invasa dallo smog e a rischio acqua
Floriana Bulfon
D
[email protected]
al 2001, l’anno in cui è stata assegnata a Pechino l’organizzazione
dei Giochi del 2008, sono stati
spesi 12 miliardi di dollari per migliorare
la qualità dell’aria e proprio in vista delle
Olimpiadi in programma per agosto, da
Pechino arrivano tranquillizzanti buone
notizie: i maggiori inquinanti sono diminuiti e la qualità dell’aria migliorata per il
nono anno consecutivo. Gli ambientalisti e le organizzazioni che chiedono il
boicottaggio delle Olimpiadi di Pechino
sostengono che i dati forniti dal governo
sono manipolati per esempio ponendo
le centraline di rilevamento degli inquinanti in luoghi più “puliti”. Il Wall Street
Journal afferma che le autorità di Pechino hanno chiuso tre stazioni di monitoraggio nel centro della città per aprirne
due in zone meno inquinate, abbassando
la media dei valori registrati. In realtà si
parla di aria irrespirabile. Du Shaozhong,
il direttore aggiunto dell’Ufficio della
protezione dell’ambiente di Pechino,
ha indetto una conferenza stampa per
fornire gli ultimi dati sull’inquinamento
della metropoli e ha esordito dicendo
che in nove anni la quantità di diossido
di zolfo nell’aria della capitale è sceso del
60,8%, mentre il monossido di carbonio
è in ribasso del 39,4%. Il diossido di azoto è stato ridotto del 10,8%, e i particolati
sono arretrati del 17,8%. Salvo che per
il particolato, gli altri indici rispondono
alle norme nazionali. Il particolato e le
polveri dei cantieri edili, che coprono
una superficie di circa 100 milioni di
metri quadrati a Pechino, sono una delle
fonti principali di inquinamento.
Per diminuire lo smog fino ad un livello
accettabile sono state introdotte misure
come divieti di circolazione, controllo
delle emissioni per le industrie, aumento
del trasporto pubblico, incentivi ad usare
l’energia elettrica invece del carbone; ma
in realtà si tratta di un controsenso, visto
che l’energia elettrica cinese è prodotto
Occupa la prima posizione
tra le città più inquinate al
mondo. Il ritmo vertiginoso
del boom economico cinese,
sommato all’utilizzo ancora
frequentissimo del carbone
e al crescente numero di
automobili e motorini,
determina forti livelli di
inquinamento atmosferico
dal carbone. I progressi non sembrano
convincere molti atleti, che minacciano di
non andare a Pechino a causa dello smog
soffocante o quantomeno di fermarsi
il meno tempo possibile. Il maratoneta
Gebre ad esempio non ha ancora deciso
se parteciperà e lo stesso presidente del
Comitato Internazionale per le Olimpiadi Rogge ha affermato che alcune prove
di resistenza potrebbero essere annullate
nel caso in cui le condizioni dell’aria non
consentissero agli atleti di poter espletare
gare consone. Le Olimpiadi sono anche a
rischio rifornimento idrico, nonostante la
deviazione di interi fiumi verso Pechino
con la realizzazione di 309 chilometri di
canali e acquedotti. La siccità sta colpendo duramente la provincia dell’Hebei,
che fornisce la maggior parte dell’acqua
potabile agli abitanti della capitale, mettendo così a rischio le forniture già ora,
senza considerare che nel mese di agosto
ci sarà un incremento del 30% del fabbisogno. Il problema della Cina è incombente: la Banca Mondiale ha calcolato
che 16 delle 20 città più inquinate si trovano in questo Paese. L’augurio è che gli
sforzi siano veri e a lungo termine e che
non siano limitati a salvare solo il buon
andamento dell’evento sportivo. 
Televisione
Ecotv (Sky906): “Filo diretto”
con il ministro Pecoraro Scanio
Serata da non perdere su Ecotv. Alle ore 21.00 Michele Cucuzza è ospite di Pino Gagliardi a “Letto”,
il programma di promozione letteraria e culturale in onda sul canale Sky906. Il noto giornalista e
conduttore Rai presenta il suo ultimo libro “Sotto
i 40. Storie di giovani in un paese vecchio”.
I giovani in Italia hanno sempre maggiori difficoltà a conquistare posizioni di rilievo nel mondo dell’imprenditoria, della politica, della ricerca, dell’industria culturale e dello spettacolo. Per
esplorare questa realtà e verificare concrete possibilità di invertire la tendenza, Michele Cucuzza ha
scelto di raccontare una serie rappresentativa di
felici eccezioni, una galleria di ritratti-interviste
a under quaranta che nei campi più diversi hanno avuto successo: da Eleonora Abbagnato, prima
ballerina all’Opera di Parigi a Luigi de Magistris,
pubblico ministero a Catanzaro, da Carolina Kostner a Mario Biondi.
A seguire “Filo Diretto” con il ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, Alfonso Pecoraro Scanio. Per intervenire in diretta
si può chiamare il numero 800 - 030808 oppure
scrivere a: [email protected].
Il programma è contemporaneamente disponibile anche in streaming sul web all’indirizzo www.
ecotv.it
Agenda
Appuntamenti verdi di domani
Genova - Fiera di Genova
III Energethica (6-8 marzo 2008)
Salone dell’energia rinnovabile e sostenibile.
Info: http://www.energethica.it/home_IT.htm
Genova - Quartiere fieristico
Robinwood: esperienze e prospettive
(6-7 marzo 2008)
Convegno nell’ambito di Energethica 2008
Nell’ambito di Energethica 2008 si svolgerà il convegno
internazionale del progetto Robinwood con due appuntamenti: 6 marzo: incontro internazionale, alla presenza
dei responsabili regionali del progetto e di rappresentanti della Commissione Europea, cui parteciperanno tutti i
partner ed i beneficiari locali delle 15 partnership internazionali finanziate (oltre 40 beneficiari) e dove verranno presentati i risultati delle componenti tecniche.
7 marzo: incontro locale per la Liguria nel corso del quale saranno presentati i risultati dei sottoprogetti liguri
finanziati con 11 workshop, dedicati ai principali temi
affrontati (gestione forestale sostenibile, idrogeologia,
energia, biodiversità, governance territoriale....).
Info: www.energethica.it [email protected]
Lecce - Aula Ferrari Palazzo Codacci Pisanelli
Centrali biodiesel a Lecce e nel Salento? Rischi su ambiente e salute
Convegno
Un pomeriggio per dialogare e informarsi sulle vertenze
ambientali che investono oggi più che mai il territorio
salentino. Per uno sviluppo razionale e partecipato.
Relazione: prof. G. Tamino, Università di Padova
Info: [email protected]
Bologna - Federazione dei Verdi, Via Galliera 2
Generazione sostenibile
Come cambia il concetto di casa e di edilizia urbana.
Edifici eco-sostenibili, giardini verticali, tetti verdi e
co-housing.
Ne parliamo con:
Michele Carlini - libero professionista, esperto energetico Casa Klima Bolzano
Maurizio Corrado- Scuola Sup. di Verde Pensile - (Ass.
Maja Natura e Architettura)
Giovanni Bazzocchi - Spin off Eugea-Progetto Giardini
cittadini -Facoltà di Agraria
Virginio Merola- Assessore all’Urbanistica Comune di
Bologna
Carlo Bottos - Presidente Verdi Bologna
Introduce e modera Roberta Rendina - Federazione
Verdi Bologna - Assoc. prog. E’/co-Housing
Info: Tel/Fax: 051/267903 [email protected]
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