Biciclette anti-smog - Federazione dei Verdi
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Biciclette anti-smog - Federazione dei Verdi
Organo ufficiale d’informazione della Federazione dei Verdi Anno IV - n.55 mercoledì 5 marzo 2008 Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma • Direttore resp.: Enrico Fontana • Comitato edit.: Roberto Poletti, Giuseppe Trepiccione, Gianpaolo Silvestri (inserto Mappe) • Caporedattore: Valerio Ceva Grimaldi • Editore: undicidue srl, via R. Fiore, 8 Roma Stampa: Rotopress, via E. Ortolani, 33 - Roma • Reg. Trib. di Roma n. 34 del 7/2/2005 • Redazione: via A. Salandra, 6 - 00187 Roma - tel. 0642030616 - fax 0642004600 - [email protected] • Stampato su carta ecologica • La testata fruisce dei contributi di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250 Stop al “flagello sociale” In Italia ogni anno sono oltre mille le morti bianche. In arrivo un testo unico per l’attuazione della legge 123 Valentina Pennacchio [email protected] Fausto Bertinotti: “E’ necessario cambiare le politiche sul lavoro. C’è un controllo fondamentale che va reso efficace ed è quello dei rappresentanti dei lavoratori” a pagina 2 Biciclette anti-smog La mobilità sostenibile può contare anche sul bike-sharing: il fenomeno è in espansione A Colpo alla ‘Ndrangheta Sequestrati beni per 150 milioni di euro e scoperto un bunker nella palazzina della famiglia di Antonio Pelle 2 l via il bike sharing. Una soluzione per combinare l’aria pulita ed evitare il traffico, dunque umore e salute, noleggiando le due ruote come valida alternativa all’automobile. La bici, infatti, non emettendo gas nocivi, rappresenta un’ottima soluzione per il trasporto sostenibile. Dopo il successo registrato nelle grandi città estere come New York, Parigi, Barcellona, Lione e Vienna, nel 2008 anche l’Italia sarà promotrice dell’iniziativa. Molti sono i progetti in itinere. A Roma, in via sperimentale, sono stati aperti i cantieri con 250 bici al centro storico per 300 posti. Ancora più significativo il fenomeno a Milano, dove verranno fornite 250 stazioni e 5.000 bici, che inizieranno a circolare dal mese di maggio. Le altre città interessate: Torino (1.160 bici per 100 stazioni entro il 2008), Genova (dove sono previste da maggio solo due ruote elettriche con pedalata assistita per affrontare le salite), Bari, Prato, Modena, Ravenna, Parma e Ferrara, Bologna. Sembrerebbe dun- natore dell’Aicc, l’Associazione italiana città ciclabili (circa 70 città rispondono all’appello), Augusto Castagna spiega: ‘’Sono circa un centinaio i Comuni che utilizzano già il bike sharing. Il coordinatore dell’iniziativa spiega: sono circa un centinaio i Comuni che utilizzano già il sistema di noleggio. E’ un servizio che funziona, utile, apprezzato dai cittadini, con il vantaggio di essere un mezzo rapido, comodo ed economico que che il Nord sia il vero sostenitore del progetto “anti-smog”. Le stazioni di noleggio saranno tutte collocate in “zone nevralgiche” e di collegamento con altri mezzi pubblici. Il coordi- E’ un servizio che funziona, utile, apprezzato dai cittadini, con il vantaggio di essere un mezzo rapido, comodo ed economico”. La città di Bolzano sembra esser la più longeva in questo senso. Padre Pio, Lenin e il potere politico 3 E’ sempre il corpo al centro: l’anima e l’interezza dell’essere arrancano Olimpiadi inquinate Pechino sempre più invasa dallo smog e a rischio acqua 3 Dagli anni ‘80, infatti, rappresenta un vero e proprio “laboratorio sulla mobilità sostenibile per l’Italia e l’Europa”. Qui esiste una rete di 50 km di piste ciclabili che copre l’80% del Comune, il che consente che la mobilità giornaliera sia sostenuta una volta su quattro proprio dalla bici. A Brescia il bike sharing sarà pronto già da marzo e i primi 45 minuti saranno gratis. “L’idea del futuro - spiega Ettore Brunelli, assessore alla Mobilità di Brescia - e che sta cominciando a prendere piede, è quella che chi si sposta da una città all’altra potrà usare lo stesso servizio con la stessa card. Non è tanto difficile lavorando sulle banche dati con cui le città possono mettersi in rete”. I dati forniti dal ministero dell’Ambiente mostrano che sono già undici i centri che compaiono nell’elenco dei cofinanziamenti forniti per la mobilità sostenibile; essi sono situati tra Collegno e Cuneo, Novara e Savona, Bolzano e Brescia, Terni, Treviso e Udine. Al Sud l’unico centro “amante delle due ruote” sembrerebbe quello di Andria (che comprende Barletta-Andria-Trani). Seguendo una linea di flessibilità a portata di tutti per quanto riguarda orari e spostamenti, il bike sharing risulta essere senz’altro una politica valida per affrontare il problema dell’inquinamento e incentivare la mobilità sostenibile, associando l’efficienza energetica, la salute dell’ambiente e la tranquillità stessa di chi vi abita. La cosa fondamentale è credere effettivamente nelle potenzialità dell’iniziativa e renderla davvero a portata di cittadino. V.P. Il programma per l’agricoltura Ieri Fausto Bertinotti, candidato della Sinistra Arcobaleno, ha presentato il programma per l’agricoltura, l’alimentazione e i diritti dei consumatori. Un programma intenso per la prossima legislatura, ma già in questa i Verdi sono riusciti a portare a casa risultati notevoli. La senatrice Loredana De Petris, capogruppo dei Verdi in Commissione Agricoltura ha sottolineato che “il lavoro importante è stato fatto al Senato e alla Camera in occasione delle due finanziarie; scarsa è stata invece l’iniziativa governativa. In occasione della finanziaria 2007 si è perfezionato e modulato il discorso della multifunzionalità, con una serie di interventi, per esempio per la forestazione, che evidenziano la centralità dell’agricoltore come custode del territorio. O nel campo della vendita diretta, strumento fondamentale sia contro il caro prezzi, che per garantire il reddito di chi produce”. Altro esempio dell’iniziativa parlamentare svolta, l’intervento a favore dell’agricoltura di qualità: “Il sistema di certificazione per i prodotti biologici e quelli a denominazione d’origine - ha detto la senatrice verde - è molto costoso, noi abbiamo ottenuto il credito di imposta per il 50% delle spese sostenute per questa autenticazione”. Con la finanziaria 2008 si è portata poi a compimento la riforma del sistema degli incentivi. E qui passiamo alle potenzialità dell’attività agricola sul fronte dei cambiamenti climatici: “Abbiamo dato ha spiegato De Petris - un indirizzo preciso alle agroenergie, basato sulla filiera corta, quindi materie prime che vengono dal territorio, e su impianti micro e medi”. Il Piano nazionale del biologico, inoltre, è stato rimpinguato con 30 milioni, 10 all’anno nel triennio 2007 - 2009, mentre per il piano irriguo nazionale sono stati stanziati 150 milioni all’anno per dieci anni, per la manutenzione delle infrastrutture e la creazione di piccoli invasi per la raccolta delle acque. Il programma della Sinistra Arcobaleno “Per un’agricoltura di qualità, per un’alimentazione sana e giusta, dal campo al piatto”, è dunque frutto di un lavoro già consolidato, che dimostra tra l’altro come si possano ottenere risultati importanti anche senza stare al governo, ma con un determinato lavoro parlamentare. “Fondamentale è stata la battaglia culturale e politica per ridare valore sociale all’agricoltura e all’agricoltore. Anche grazie alle iniziative contro gli ogm - evidenzia il capogruppo dei Verdi - oggi è all’attenzione di tutti che l’agricoltura è un settore primario e non marginale e che il suo, se pensiamo al dissesto idrogeologico, è anche un valore ambientale”. Dal sito www.verdi.it 2 mercoledì 5 marzo 2008 Sicurezza immediata dopo la tragedia Damiano: “Da sole le buone leggi non bastano, serve una più diffusa ed incisiva presa di coscienza collettiva” V dalla prima incenzo, Guglielmo, Biagio, Luigi e Michele: sono questi i nomi delle vittime di Molfetta, le ultime vittime di una tragedia senza fine, dopo l’episodio di Genova degli ultimi giorni, e che vanno ad alimentare statistiche allarmanti, che ci rivelano una realtà agghiacciante. In Italia, ogni anno, i morti sul lavoro sono oltre mille, precisamente 1341 nel 2006 e 102 da gennaio a novembre del 2007. Semplici numeri, morti “bianche” in realtà sporche di sangue per le famiglie che si trovano ad affrontare il dolore della scomparsa e le difficoltà economiche che spesso ne derivano, cadendo nel dimenticatoio pochi giorni dopo la tragedia. Forse semplicemente perché si tratta di una morte poco “spettacolare” o “anonima” rispetto a quella di qualcun altro. “La tragedia di Molfetta è un’ennesima ferita per tutta la coscienza civile del nostro Paese”. Così il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, che prosegue: ‘’Ci rendiamo tutti conto che le buone leggi da sole non bastano, serve una più diffusa ed incisiva presa di coscienza collettiva, che deve camminare su leggi e regole condivise e applicate da tutti i soggetti interessati”. Un Paese democratico e civile come il nostro non può permettersi ancora così tanto sangue e cifre così elevate; deve impedire che i suoi lavoratori vengano esposti a rischi vitali nell’adempimento dei loro doveri. A questo proposito il governo sta lavorando a un decreto, al fine di arginare il “flagello sociale” delle morti bianche. Le voci della società civile e del mondo politico chiedono all’unisono una soluzione immediata. I ministeri del Lavoro e della Salute rispondono con un testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro per l’attuazione della legge 123. Si tratta di 300 articoli volti a prevenire, vigilare, ispezionare, ma soprattutto punire con sanzioni più severe le violazioni: ammende da cinque a quindici mila euro se la violazione non provoca rischi per il lavoratore, arresto da sei a dodici mesi per i casi meno gravi e detenzione fino a due anni senza alternativa per progettisti, fabbricanti e installatori. Una soluzione che possa dare un assetto sicuro alla previdenza sociale è auspicata da diversi strati del mondo politico, unito, indipendentemente dalle appartenenze, dinanzi una IN POCHE RIGHE Rifiuti. Pellegrino: “Bene il ricorso del Comune di Acerra” “Il ricorso al Tar del Comune di Acerra contro l’ordinanza che permette di bruciare le ecoballe non a norma nel costruendo termovalorizzatore è un atto da sostenere. Il provvedimento governativo, infatti, viola le norme europee e mette in pericolo la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini”. Lo dice in una nota il deputato Tommaso Pellegrino, della Sinistra Arcobaleno. “Non solo i cittadini stanno pagando il caro prezzo di avere sul proprio territorio 7 milioni di ecoballe, che in realtà sono solo immondizia tritovagliata e impacchettata: ora si vorrebbe far pagare un prezzo ancora più alto ai cittadini in termini di devastazione ambientale e di pericolo per la salute. Ora basta, la regione non può continuare ad essere devastata: non è certo con ordinanze di questo tipo che si risolve l’emergenza rifiuti”, ha concluso Pellegrino. Danno ambientale. Il portavoce del ministro Pecoraro Scanio: “Urgenti le modifiche al codice” “La messa in mora inviata dalla Commissione europea all’Italia sul danno ambientale dimostra come sia sempre più urgente completare l’approvazione delle modifiche al codice ambientale, così come proposto, ormai da mesi, dalla Commissione di riforma del Decreto 152 del ministero dell’Ambiente”. Lo ha dichiarato Giovanni Nani, portavoce del ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. “Le modifiche necessarie a superare questa infrazione comunitaria erano state inserite nel correttivo alla parte IV del decreto 152 - spiega il portavoce -, ma, oltre alla contrarietà di una parte della maggioranza ed al forte contrasto di tutta l’opposizione, si sono scontrate con la prematura caduta del governo”. “Il ministero dell’Ambiente - conclude - continuerà a lavorare, anche in quest’ultimo scorcio di legislatura, affinché sia possibile superare questa infrazione”. Pecoraro Scanio: non si possono spendere parole di circostanza e poi rimanere immobili, è un atteggiamento ipocrita e colpevole. I lavoratori vanno tutelati, innanzitutto rendendo sicuri i luoghi di lavoro e superando il precariato, che in alcuni casi è una forma di moderna schiavitù simile situazione di emergenza civile. Il premier Romano Prodi ha scritto in un messaggio: ”Esprimo, con il dolore nel cuore, vicinanza e solidarietà ai familiari dei cinque caduti sul lavoro a Molfetta. A nome mio e del governo ribadisco l’impegno per spezzare questa tragica catena di morte. Proprio in questi giorni sono stati messi a punto ulteriori provvedimenti, che saranno sottoposti nelle prossime ore all’approvazione delle parti sociali. Con l’adozione di questi atti il governo sarà in grado di completare in tempi rapidissimi il quadro normativo della sicurezza sui luoghi di lavoro”. Il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, candidato premier della Sinistra Arcobaleno, preme per una riunione straordinaria del governo per varare provvedimenti in questo senso: “E’ necessario cambiare le politiche sul lavoro. C’è un controllo fondamentale che va reso efficace ed è quello dei rappresentanti dei lavoratori. Questo è un controllo fondamentale”. Sulla stessa linea Franco Marini, presidente del Senato: ‘’Cinque vite spezzate sul lavoro e il ripetersi drammatico di questi incidenti sono un prezzo troppo alto. Uno stillicidio inaccettabile. Occorre che tutte le istituzioni e le forze sociali, nonostante l’attuale fase elettorale, proseguano con determinazione nell’impegno comune fin qui profuso, per attuare tutte le azioni necessarie e debellare definitivamente la piaga delle morti sul lavoro”. Sul punto è intervenuto anche Alfonso Pecoraro Scanio, presidente dei Verdi e ministro dell’Ambiente, che afferma: “Basta con i veti di Confindustria, il Cdm deve approvare immediatamente il decreto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. La sciagura delle morti bianche - aggiunge Pecoraro - va arrestata con provvedimenti urgenti e senza tentennamenti. Non si possono spendere parole di circostanza e poi rimanere immobili: è un atteggiamento ipocrita e colpevole. I lavoratori vanno tutelati, innanzitutto rendendo sicuri i luoghi di lavoro e superando il precariato, che in alcuni casi è una forma di moderna schiavitù”. Un allarme, quello delle morti bianche, generalmente diffuso e ormai, purtroppo, così radicato, da esser definito dall’Anmil (Associazione dei mutilati ed invalidi di lavoro) come un “fenomeno sociale di massa”, una vera e propria “guerra a bassa intensità, che di regola si svolge nell’ombra e nel silenzio”. L’Anmil lamenta poi la “scarsa ed inefficace opera di prevenzione”: “Se si do- vessero controllare tutte le aziende italiane, ognuna di esse riceverebbe un controllo ogni ventitre anni”. Il dato più preoccupante è quello dell’ Inca-Cgil, il patronato del sindacato di Corso d’Italia, secondo cui le statistiche sarebbero erronee per difetto: “Non tengono conto - sostiene - del lavoro nero, dei casi fatti passare come malattie comuni e dei non assicurati all’Inail. Nel solo settore industriale ogni anno, risultano indennizzati dall’Inail 550 mila persone, quasi 2/3 concentrati nelle Regioni del Nord”. “Basta” all’indifferenza dell’utilitarismo, vogliamo più sicurezza per i nostri lavoratori. E la vogliamo subito! Elezioni Rifiuti: Fundarò; gravi parole di Profumo sui termovalorizzatori in Sicilia “Le parole di Alessandro Profumo, Ad di Unicredit, sono molto gravi perché denotano un assoluto disprezzo per le ragioni dell’ambiente e la tutela degli interessi di tutti i cittadini siciliani”. Lo afferma il deputato dei Verdi Massimo Fundarò, esponente della sinistra arcobaleno. “La verità - ha aggiunto - è che, grazie all’impegno dei Verdi in parlamento, i fondi del Cipe destinati alla termovalorizzazione dei rifiuti, una vera e propria truffa pagata da tutti i cittadini sulle bollette elettriche, sono stati bloccati. Preoccupa - ha concluso - la disinformazione di Profumo e il disprezzo mostrato nei confronti del rispetto dell’ambiente e la salute dei siciliani”. Colpo alla ‘Ndrangheta Sequestrati beni per 150 milioni di euro e scoperto un bunker nella palazzina della famiglia di Antonio Pelle Giancarlo Longo I [email protected] carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno scoperto un bunker, probabilmente utilizzato come nascondiglio dal latitante Antonio Pelle, boss della ‘Ndrangheta, irreperibile dal 2000 da quando deve scontare una condanna di 26 anni di reclusione. E’ venuto alla luce un vero e proprio tesoro derivante da attività illegali quali il traffico di droga, tangenti e speculazioni di ogni tipo Il ritrovamento è avvenuto durante il sequestro di beni immobili appartenenti alle famiglie Nirta-Strangio e Pelle-Vottari, coinvolte nella faida culminata nella strage di Ferragosto a Duisburg. Il nascondiglio pare sia stato utilizzato di recente ed è il secondo venuto alla luce in pochi giorni. Realizzato a piano terra vi si accedeva con un meccanismo telecomandato. Il valore dei beni immobili sequestrati ammonta a 150 milioni, comprendenti sia quelli direttamente collegati alle famiglie mafiose, sia quelli appartenenti a prestanome. Tra i beni sequestrati figurano attività commerciali, aziende, auto di lusso, polizze assicurative. Il sequestro è stato disposto dal tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Direzione Distrettuale di Reggio e della Procura di Locri. Durante la conferenza stampa gli investigatori hanno spiegato che si trattava di beni immobili edificati abusivamente non solo nel territorio di San Luca, ma anche nelle zone circostanti, spesso su terreni di proprietà di enti come l’Enel e lo stesso Comune di San Luca. E’ venuto alla luce un vero e proprio tesoro derivante da attività illegali quali il traffico di droga, tangenti e speculazioni di ogni tipo. La faida tra la famiglia Nirta-Strangio e la famiglia PelleVottari ha avuto inizio nel 1991 con un agguato nel quale furono uccise due persone. Con gli anni lo scontro ha assunto connotati sempre più sanguinosi, con un susseguirsi di omicidi legati all’acquisizione del traffico di stupefacenti e infiltrazioni negli appalti pubblici. Una tregua è stata interrotta nel Natale 2006, con una agguato in cui rimase uccisa la moglie di uno dei presunti boss, Maria Strangio. La vendetta è la recente strage di Duisburg. La ‘Ndrangheta, nome che identifica la criminalità organizzata calabrese, è oggi una delle più potenti cosche mafiose non solo italiane ma anche europee, detenendo il monopolio del traffico di cocaina. Sviluppata su gruppi uniti fra di loro solo ed esclusivamente da legami di sangue, è diffusa su tutto il territorio italiano, mantenendo però il centro di potere nelle zona di Reggio Calabria. La forza della ‘Ndrangheta consiste proprio nel legame di sangue tra gli adepti i quali, attraverso un giuramento, vincolano la propria incolumità e quella della propria famiglia. La Calabria è sottoposta ad un controllo totale da parte della ‘Ndrangheta, dal settore della Sanità, al settore dei trasporti, ai lavori pubblici. I lavori della Salerno-Reggio Calabria sono nelle mani dell’organizzazione mafiosa, come i finanziamenti dell’Unione Europea destinati alla Regione. La ‘Ndrangheta agisce in maniera determinante anche in ambito politico: si contano dal 2000 al 2004 323 atti intimidatori verso amministratori locali della Calabria. Dal 1991 al 2004 32 consigli comunali sono stati sciolti per “mafia”. Il potere che la ‘Ndrangheta gestisce è difficilmente definibile ed è accompagnato da risorse economiche in costante crescita. Il sequestro dei beni per 150 milioni è sicuramente un colpo importante inflitto dallo Stato alla mafia calabrese, che segue ad una serie di altre operazioni di contrasto messe in atto negli ultimi anni. mercoledì 5 marzo 2008 3 Padre Pio, Lenin e il potere politico Nella nostra mitologia dei corpi, sono questi che danno forma alla bellezza e alla nobiltà dell’anima Alessio Postiglione [email protected] A llo scienziato Aleksej Abrikosov non si ascrivono particolari meriti scientifici; ma almeno uno è stato tale da portare i malpensanti a credere che stesse barando. Egli mummificò la salma di Lenin, esposta nel mausoleo suprematista di Aleksej Ščusev, dal 1924. Lo stato di conservazione del corpo era tanto perfetto da suscitare l’idea si trattasse di una statua di cera. La cosa non deve stupire. Quando si è aperta la cripta di Santa Maria delle Grazie, anche l’arcivescovo Domenico D’Ambrosio ha detto che il corpo di San Padre Pio era perfetto. Il corpo del campione, del leader, del santo, reca nella propria carne lo stigma della forza interiore, morale o fisica. Nella nostra mitologia dei corpi, sono questi che danno forma alla bellezza e alla nobiltà dell’anima. E’ una cosa singolare. La nostra cultura crea i concetti di corpo e anima, dai quali discendono altre fondamentali categorie euristiche attraverso le quali pensiamo il mondo, come ragione e sentimento, eros e thanatos, ma sottomette la materia alla ragione dello spirito per provare attraverso l’unico dato certo, il corpo, l’esistenza del polo metafisico, il pneuma, il soffio vitale. Sembra, infatti, che l’invenzione dell’anima - e la sistematizzazione del polo opposto che in difetto precisa la prima, ovvero il corpo - risalga soprattutto a Sant’Agostino, che importò nell’escatologia cristiana la distinzione di anima e corpo propria di Platone; ma ancora più probabilmente di Plotino. Il termine ebraico con il quale si descriveva il corpo che rinasce con la resurrezione, ad esempio, è nefas che descriveva, però, l’interezza dell’essere, non un corpo disgiunto dallo spirito. Da quel momento in poi, però, la filosofia costruirà sempre di più la mitologia del corpo. Attorno alla quale, fra l’altro, in un incessante interscambio simbolico fra religione e politica, si struttureranno varie teofanie e teleologie. L’Eucarestia è il Corpo e il Sangue di Cristo che è consustanziale (homousios to Patrì), cioè della stessa sostanza, rispetto al Padre e allo Spirito Santo. Corpo divino tanto materico da poter essere mangiato simbolicamente dai fedeli. La manducazione del corpo (simbolico?) della divinità, d’altronde, si presenta come un archetipo universale, presente sia presso le mitiche popolazioni mediterranee pre-indoeuropee, attraverso la “manducazione del Re Saggio”, sia nelle popolazioni tribali, come attestano gli studi di Durkheim sull’intichiuma. L’esposizione del corpo di Padre Pio, quindi, scava nelle viscere della storia e ripropone un fenomeno molto arcaico, eppure attuale. Con lo Stato moderno il potere politico diventa essenzialmente un potere sul corpo, biopolitico. Con questo termine si descrive un nuovo Stato che, piuttosto che controllare i sudditi attraverso la minaccia della morte, controlla e disciplina con una Sia il Mussolini a torso nudo a trebbiar grano, che il maschio proletario dell’iconografia comunista, che lo scattante Cavaliere dopo il lifting, sono accumunati da una mitologia del corpo che - quale paradosso! - vuole incarnare la giovinezza e l’immortalità dell’anima; ma quest’ultima esiste solo se si accetta che il corpo muore! serie di pratiche che hanno per oggetto il corpo e la vita; è in questo solco che nascono la fisiognomica, la psichiatria e l’antropologia. Un esempio lampante e attuale di questo trend sono le leggi sulla procreazione, sull’aborto, sull’eutanasia. Il corpo, così, non esce mai di scena e afferma un primato politico. I cittadini sono riuniti nel corpo politico, che veicola la forza dello Stato. Sia il Mussolini a torso nudo a trebbiar grano, che il maschio proletario dell’iconografia comunista, che lo scattante Ca- valiere dopo il lifting, sono accumunati da una mitologia del corpo che - quale paradosso! - vuole incarnare la giovinezza e l’immortalità dell’anima; ma quest’ultima esiste solo se si accetta che il corpo muore! E’ proprio in base al primato politico del corpo che si inscrive l’esposizione o il vilipendio del corpo. Dalla bellezza de “I funerali di Togliatti” di Renato Guttuso, all’obbrobrio del corpo del Duce, appeso come al macello dai partigiani. E’ proprio grazie a questa centralità che il corpo diventa un oggetto sociale, al centro di densi discorsi estetici ed etici. Il corpo va depilato, rasato, profumato, scolpito, isolato, separato, segregato, abbellito, colorato, vestito, mostrato. Non si dice, forse, che la seduzione è l’arte del celare? Per poi mostrare il corpo ad un fortunato partner? La storia sociale degli odori di Alain Corbin, ad esempio, mette in relazione la fisiologia dell’ordine sociale con gli odori, le strategie di purificazione dello spazio pubblico attraverso la deodorizzazione dei corpi. Per il razzista, il meridionale, il nero e il rom puzzano. Il loro corpo è diverso, anormale, rozzo, deforme, sporco. Non hanno il lindore, il profumo, la freschezza, la sinuosità di un corpo di una pubblicità di Dolce e Gabbana o Benetton. Il paradosso dell’uso politico del corpo, per quanto irriverente possa suonare, è che le logiche di esposizione di Padre Pio e di un poster di moda sono simili. Anche se la Chiesa, come nel caso della malattia di Wojtyla, sottolinea l’importanza di mostrare la sofferenza, piuttosto che la potenza del corpo, per marcare la propria diversità, sarebbe preferibile fare una sola cosa. Occultare i corpi. Olimpiadi inquinate Pechino sempre più invasa dallo smog e a rischio acqua Floriana Bulfon D [email protected] al 2001, l’anno in cui è stata assegnata a Pechino l’organizzazione dei Giochi del 2008, sono stati spesi 12 miliardi di dollari per migliorare la qualità dell’aria e proprio in vista delle Olimpiadi in programma per agosto, da Pechino arrivano tranquillizzanti buone notizie: i maggiori inquinanti sono diminuiti e la qualità dell’aria migliorata per il nono anno consecutivo. Gli ambientalisti e le organizzazioni che chiedono il boicottaggio delle Olimpiadi di Pechino sostengono che i dati forniti dal governo sono manipolati per esempio ponendo le centraline di rilevamento degli inquinanti in luoghi più “puliti”. Il Wall Street Journal afferma che le autorità di Pechino hanno chiuso tre stazioni di monitoraggio nel centro della città per aprirne due in zone meno inquinate, abbassando la media dei valori registrati. In realtà si parla di aria irrespirabile. Du Shaozhong, il direttore aggiunto dell’Ufficio della protezione dell’ambiente di Pechino, ha indetto una conferenza stampa per fornire gli ultimi dati sull’inquinamento della metropoli e ha esordito dicendo che in nove anni la quantità di diossido di zolfo nell’aria della capitale è sceso del 60,8%, mentre il monossido di carbonio è in ribasso del 39,4%. Il diossido di azoto è stato ridotto del 10,8%, e i particolati sono arretrati del 17,8%. Salvo che per il particolato, gli altri indici rispondono alle norme nazionali. Il particolato e le polveri dei cantieri edili, che coprono una superficie di circa 100 milioni di metri quadrati a Pechino, sono una delle fonti principali di inquinamento. Per diminuire lo smog fino ad un livello accettabile sono state introdotte misure come divieti di circolazione, controllo delle emissioni per le industrie, aumento del trasporto pubblico, incentivi ad usare l’energia elettrica invece del carbone; ma in realtà si tratta di un controsenso, visto che l’energia elettrica cinese è prodotto Occupa la prima posizione tra le città più inquinate al mondo. Il ritmo vertiginoso del boom economico cinese, sommato all’utilizzo ancora frequentissimo del carbone e al crescente numero di automobili e motorini, determina forti livelli di inquinamento atmosferico dal carbone. I progressi non sembrano convincere molti atleti, che minacciano di non andare a Pechino a causa dello smog soffocante o quantomeno di fermarsi il meno tempo possibile. Il maratoneta Gebre ad esempio non ha ancora deciso se parteciperà e lo stesso presidente del Comitato Internazionale per le Olimpiadi Rogge ha affermato che alcune prove di resistenza potrebbero essere annullate nel caso in cui le condizioni dell’aria non consentissero agli atleti di poter espletare gare consone. Le Olimpiadi sono anche a rischio rifornimento idrico, nonostante la deviazione di interi fiumi verso Pechino con la realizzazione di 309 chilometri di canali e acquedotti. La siccità sta colpendo duramente la provincia dell’Hebei, che fornisce la maggior parte dell’acqua potabile agli abitanti della capitale, mettendo così a rischio le forniture già ora, senza considerare che nel mese di agosto ci sarà un incremento del 30% del fabbisogno. Il problema della Cina è incombente: la Banca Mondiale ha calcolato che 16 delle 20 città più inquinate si trovano in questo Paese. L’augurio è che gli sforzi siano veri e a lungo termine e che non siano limitati a salvare solo il buon andamento dell’evento sportivo. Televisione Ecotv (Sky906): “Filo diretto” con il ministro Pecoraro Scanio Serata da non perdere su Ecotv. Alle ore 21.00 Michele Cucuzza è ospite di Pino Gagliardi a “Letto”, il programma di promozione letteraria e culturale in onda sul canale Sky906. Il noto giornalista e conduttore Rai presenta il suo ultimo libro “Sotto i 40. Storie di giovani in un paese vecchio”. I giovani in Italia hanno sempre maggiori difficoltà a conquistare posizioni di rilievo nel mondo dell’imprenditoria, della politica, della ricerca, dell’industria culturale e dello spettacolo. Per esplorare questa realtà e verificare concrete possibilità di invertire la tendenza, Michele Cucuzza ha scelto di raccontare una serie rappresentativa di felici eccezioni, una galleria di ritratti-interviste a under quaranta che nei campi più diversi hanno avuto successo: da Eleonora Abbagnato, prima ballerina all’Opera di Parigi a Luigi de Magistris, pubblico ministero a Catanzaro, da Carolina Kostner a Mario Biondi. A seguire “Filo Diretto” con il ministro dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, Alfonso Pecoraro Scanio. Per intervenire in diretta si può chiamare il numero 800 - 030808 oppure scrivere a: [email protected]. Il programma è contemporaneamente disponibile anche in streaming sul web all’indirizzo www. ecotv.it Agenda Appuntamenti verdi di domani Genova - Fiera di Genova III Energethica (6-8 marzo 2008) Salone dell’energia rinnovabile e sostenibile. Info: http://www.energethica.it/home_IT.htm Genova - Quartiere fieristico Robinwood: esperienze e prospettive (6-7 marzo 2008) Convegno nell’ambito di Energethica 2008 Nell’ambito di Energethica 2008 si svolgerà il convegno internazionale del progetto Robinwood con due appuntamenti: 6 marzo: incontro internazionale, alla presenza dei responsabili regionali del progetto e di rappresentanti della Commissione Europea, cui parteciperanno tutti i partner ed i beneficiari locali delle 15 partnership internazionali finanziate (oltre 40 beneficiari) e dove verranno presentati i risultati delle componenti tecniche. 7 marzo: incontro locale per la Liguria nel corso del quale saranno presentati i risultati dei sottoprogetti liguri finanziati con 11 workshop, dedicati ai principali temi affrontati (gestione forestale sostenibile, idrogeologia, energia, biodiversità, governance territoriale....). Info: www.energethica.it [email protected] Lecce - Aula Ferrari Palazzo Codacci Pisanelli Centrali biodiesel a Lecce e nel Salento? Rischi su ambiente e salute Convegno Un pomeriggio per dialogare e informarsi sulle vertenze ambientali che investono oggi più che mai il territorio salentino. Per uno sviluppo razionale e partecipato. Relazione: prof. G. Tamino, Università di Padova Info: [email protected] Bologna - Federazione dei Verdi, Via Galliera 2 Generazione sostenibile Come cambia il concetto di casa e di edilizia urbana. Edifici eco-sostenibili, giardini verticali, tetti verdi e co-housing. Ne parliamo con: Michele Carlini - libero professionista, esperto energetico Casa Klima Bolzano Maurizio Corrado- Scuola Sup. di Verde Pensile - (Ass. Maja Natura e Architettura) Giovanni Bazzocchi - Spin off Eugea-Progetto Giardini cittadini -Facoltà di Agraria Virginio Merola- Assessore all’Urbanistica Comune di Bologna Carlo Bottos - Presidente Verdi Bologna Introduce e modera Roberta Rendina - Federazione Verdi Bologna - Assoc. prog. E’/co-Housing Info: Tel/Fax: 051/267903 [email protected] Ogilvy&Mather Per la salute e la dignità, prendi posizione. Dentro i problemi, dentro le comunità, dentro la realtà africana in rapido cambiamento. Questo, da 50 anni, è il modo di operare di AMREF: uomini e donne africani impegnati a costruire salute e dignità per i popoli più svantaggiati del continente. Se anche tu credi che il futuro dell’Africa incominci in Africa, sostienici adesso. | c/c postale n. 68 42 15 51 | www.amref.it AMREF Italia onlus, via Boezio 17 - 00192 Roma - tel.06.99704650 PP_D_257-390_HR.indd 1 24-09-2007 14:44:01