Bestiario umanitario
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Bestiario umanitario
RECENSIONE LIBRI L’ultimo libro di Sergio Abram Bestiario umanitario Sergio Ferrari LA LUMETA Na sera, ‘ntant che neva ‘n temporal, soto na foia de salata tra ‘n fracas ‘nfernal, na luméta meza mata nel vardar el zig-zag de na saéta, che la cascava su ‘n cornàl, la s’è dit: oh, benedeta mi, che luso e no bruso, no fago né rumor, né dani, enveze chi vol far lum e aparir, fa malani. porterà gli umani, che si sapranno adeguare, verso una supercoscienza con una percezione ciclica e fluida del tempo. Gli animali, quindi, lanciano messaggi per l’adattamento a una nuova era di luce, dando speranza e invitando a cercare la soluzione dentro di sé e non all’esterno, trovando il genio, che ognuno tiene racchiuso nel proprio essere. L’opera, corredata da una cinquantina di meravigliosi disegni del pittore teserano Bepi Zanon, scomparso nell’ottobre del 2006, è presentata da Paolo Ghezzi, già apprezzato direttore del quotidiano L’Adige. Ghezzi, citando autori come Esopo, La Fontaine, i fratelli Grimm e Trilussa, vi affianca Sergio Abram, che ha saputo dare voce agli animali, troppo spesso divorati, calpestati e offesi, restituendo la libertà di critica anche agli umani. Il direttore continua: “È la rivincita dei perdenti, è il mondo capovolto. E Sergio Abram – lui cervo, lui gallo cedrone, lui lince, lui “bis” – si diverte e ci diverte nel mettere sottosopra l’ipocrisia delle convenzioni sociali e la noia insopportabile della normalità. Così noi lettori gli dobbiamo essere grati, perché mettersi dalla parte dell’orso ci aiuta a capire la nostra umana goffaggine, l’insostenibile pesantezza della nostra apparente normalità.” Sergio Abram considera gli animali come messaggeri per l’evoluzione dell’umanità ed esprime il suo grande amore ed entusiasmo per la natura e per gli animali in particolare. Considera ogni cosa e ogni essere Dio, soprattutto gli umani, in parte ancora inconsapevoli del proprio viaggio spirituale. Inoltre ritiene questa sua opera una raccolta di satire allegre, divertenti e profonde, che inducono alla riflessione, e alla fine ne annuncia una seconda, che dovrebbe essere pubblicata tra alcuni mesi. Bestiario umanitario è composto da 120 pagine, nel formato di centimetri 22 x 12, ed è in vendita a 10,00 euro. TERRA TRENTINA 6/2008 È intitolato “Bestiario umanitario – Omeni e bestie ‘n la satira” l’ultimo libro di Sergio Abram, il naturalista della Valle di Non, che ha pubblicato un libro ogni anno, partendo dal 1988 con “Uccelli, nidi artificiali e mangiatoie”e continuando l’anno successivo con “Gallo cedrone”. I suoi libri trattano soprattutto di animali, ma anche di piante, di ambiente e di biodiversità. Questo ultimo libro di 41 poesie satiriche, in dialetto trentino con traduzione italiana, ha come protagonisti 33 specie e gruppi animali, tra cui volpe, lepre, scoiattolo, lucciola, gallo, cormorano, upupa, lince, orso, scricciolo, fringuello, tacchino, pulcino, vipera, picchio, pesce, torcicollo, cervo e capriolo, camoscio, vacca, pipistrello, piccioni, lucherino, cince, tordo, serpente, gallo cedrone, gatto, cane, lucertola, rondine e ape. Ogni animale, attraverso la consapevolezza dell’Autore, lancia messaggi all’umanità, invitandola a osservare principalmente le azioni impattanti dell’uomo sulla natura, a prenderne coscienza e a cambiare atteggiamento, prima che la Terra, considerata dall’Autore organismo vivente molto sensibile che avverte non solo le azioni umane, ma anche tutti pensieri distruttivi, inizi la sua ribellione rigeneratrice. Il nostro pianeta, secondo Sergio Abram, dal 1987 ha iniziato ad elevare le proprie vibrazioni, intraprendendo una vera ascensione, che 43