Presentazione - Monastero Benedettine S. Cecilia
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Presentazione - Monastero Benedettine S. Cecilia
Scuola di Spiritualità liturgica e Canto Gregoriano “Cantantibus organis” Programma del corso residenziale Presentazione Il motivo propulsore che ha portato alla costituzione della scuola “Cantantibus organis” per monache e monaci, presso il monastero di S. Cecilia a Roma, è una risposta alla richiesta di spiritualità liturgica. Quarantacinque anni fa, il Concilio Vaticano II ci insegnò: “Si conservi e si incrementi con grande cura il patrimonio della musica sacra” (SC, 114) ; “La Chiesa riconosce il canto gregoriano come canto proprio della liturgia romana; perciò nelle azioni liturgiche, a parità di condizioni, gli si riservi il posto principale” (SC 116); “La musica sacra sarà tanto più santa quanto più strettamente sarà unita all’azione liturgica, sia dando alla preghiera un’espressione più soave e favorendo l’unanimità, sia arricchendo di maggiore solennità i riti sacri” (SC 112). Come ha puntualizzato l'Istruzione Musicam Sacram, promulgata con l'approvazione di Paolo VI nel 1967, un'approfondita conoscenza del canto gregoriano è indispensabile per ogni serio lavoro nella musica liturgica, tanto quanto lo studio della grammatica formale è un pre-requisito per gli scrittori, e, a maggior ragione, per la sperimentazione di nuovi linguaggi anche di tipo musicale: “I compositori si accingano alla nuova opera con l’impegno di continuare quella tradizione musicale che ha donato alla Chiesa un vero patrimonio per il culto divino. Studino le opere del passato, i loro generi e le loro caratteristiche, ma considerino attentamente anche le nuove leggi e le nuove esigenze della sacra Liturgia, così che «le nuove forme risultino come uno sviluppo organico di quelle già esistenti» (Cf Institutio generalis Missalis Romani, editio typica III, 393), e le nuove opere formino una nuova parte del patrimonio musicale della Chiesa, non indegne di stare a fianco del patrimonio del passato” (MS 59). La tradizione della Chiesa romana ha costantemente associato questo patrimonio alla Regola di S. Benedetto e lo ha affidato ai monasteri, per esservi custodito. Paolo VI ha ribadito la necessità che “per conservare il patrimonio della musica sacra e per favorire debitamente le nuove forme del canto sacro, «si curi molto la formazione e la pratica musicale nei seminari, nei noviziati dei religiosi e delle religiose e nei loro studentati, come pure negli istituti e scuole cattoliche in genere» (SC 115), specialmente presso gli Istituti superiori creati a questo scopo. Si incrementi prima di tutto lo studio e l’uso del canto gregoriano che, per le sue caratteristiche, è una base importante nella educazione alla musica sacra” (MS 52). Il 12 settembre 2008, Benedetto XVI, nel discorso tenuto a Parigi al Collège des Bernardins, ha ricordato che “la liturgia cristiana è invito a cantare insieme agli angeli e a portare così la parola alla sua destinazione più alta… i monaci con il loro pregare e cantare devono corrispondere alla grandezza della Parola loro affidata, alla sua esigenza di vera bellezza. Da questa esigenza intrinseca del parlare con Dio e del cantarLo con le parole donate da Lui stesso è nata la grande musica occidentale”. Il canto gregoriano, come aveva intuito la sapienza dei padri conciliari, è una forma musicale senza tempo. Ciò è confermato dal successo sorprendente di registrazioni come quelle di Silos e di Heiligenkreuz, che hanno raggiunto il “top” della pop music, come anche la hit-parade della musica classica. È richiamo universale ed è fonte di ispirazione di opere inedite di uguale potenza evocativa. Dopo la generazione del Concilio Vaticano II, le comunità monastiche stanno facendo un bilancio della loro vita liturgica, valutando i cambiamenti che sono stati fatti nella ricerca di vie nuove. Come incoraggiare l'entusiasmo dei giovani monaci e monache per il patrimonio gregoriano, e come aiutare i direttori di coro che vorrebbero saperne di più, in teoria e in pratica? Come comunicare un intelligente apprezzamento per questo canto, che è trasposizione diretta della Parola? Di qui la proposta di una scuola per soddisfare queste esigenze, sia pratiche sia spirituali, nel contesto di un ambiente monastico, ove le competenze tecniche siano acquisite e fatte proprie nell'ambito del ciclo liturgico annuale. Il corso residenziale La scuola “Cantantibus organis” è nata con l’intento di fare esperienza dell’ars celebrandi in ambiente monastico. Le lezioni pubbliche hanno già inaugurato l’iniziativa. Si vuol ora proporre la partecipazione a un corso residenziale progettato per monaci e monache, a coloro che nel proprio monastero già svolgono o svolgeranno il compito di cantori o animatori della liturgia o maestri di schola e a quanti, anche laici, desiderano che la musica liturgica sia una parte importante della propria formazione spirituale. Le lezioni comprenderanno nozioni fondamentali di musica, di canto gregoriano e polifonico e di strumento (pianoforte e organo) (vd. Infra Programma). L'avvio del corso è previsto per la prima domenica d'Avvento: 28 novembre 2010. Le lezioni, in lingua italiana, seguiranno lo svolgersi dell'anno liturgico e si concluderanno nella solennità di Cristo Re il 20 novembre 2011. La peculiarità del corso è quella di unire l'aspetto tecnico-teorico musicale a quello spirituale e teologico, perché il corso avrà luogo nel monastero di S. Cecilia condividendo con le consorelle i vari momenti dell'Opus Dei. Per tutte le informazioni rivolgersi alla segreteria, all'indirizzo email: [email protected] Programma Le materie di insegnamento differenziate su due livelli in base alla preparazione degli iscritti (che verrà verificata all'inizio del corso) si svolgeranno in complessive venti ore settimanali (oltre alle lezioni individuali), per la durata di un anno liturgico e sono le seguenti: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) Tecnica vocale Propedeutica alla musica Pianoforte Organo Semiologia Modalità Canto gregoriano - Esercitazioni corali Pratica Polifonica Accompagnamento al gregoriano Liturgia e Spiritualità liturgica Teologia e spiritualità dei Salmi Musica e Liturgia Nozioni di lingua latina Per ogni ulteriore aggiornamento/approfondimento consultare il sito www.benedettinesantacecilia.it UIOGD SCUOLA “CANTANTIBUS ORGANIS”, MONASTERO BENEDETTINE DI S. CECILIA P.ZZA S. CECILIA 22, 00153 - ROMA