TRAMA de LA MANDRAGOLA DI MACHIAVELLI

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TRAMA de LA MANDRAGOLA DI MACHIAVELLI
TRAMA de LA MANDRAGOLA DI MACHIAVELLI
Trama
La commedia occupa l'arco temporale di 24 ore e racconta le vicende di Callimaco, un gentiluomo
fiorentino di 30 anni che da 20 vive a Parigi, il quale, avendo sentito parlare della favolosa bellezza
di una giovane donna fiorentina, Lucrezia, decide di volerla incontrare e torna nella sua città. Dopo
averla vista, ne resta folgorato e desidera ardentemente farla sua.
La donna però, oltre che essere estremamente virtuosa, è anche sposata con un avvocato molto più
anziano di lei, Nicia, conosciuto per la sua dabbenaggine (in pratica era uno sciocco!).
Callimaco chiede aiuto a Ligurio, consigliere di Nicia, affinché elabori un piano per fargli
trascorrere una notte d'amore con Lucrezia.
Ligurio sfrutta il desiderio di Nicia di avere un figlio e gli combina un incontro con Callimaco,
travestito da medico parigino. Quest'ultimo convince l'avvocato che il modo più sicuro perché la
moglie resti incinta sia quello di farle bere una bevanda preparata con la mandragola, un'erba dalle
capacità magiche. Il farmaco però ha un effetto collaterale: provoca la morte del primo uomo che
giacerà con la moglie dopo l'assunzione della bevanda. Qui interviene Ligurio che propone di far
rapire un garzone qualunque e di portarlo a letto con la moglie, cosicché sarà lui a morire e non
Nicia.
Il marito, seppur perplesso, acconsente. Adesso resta da convincere Lucrezia, la cui virtù era ben
nota a tutti. Per questo Callimaco e Ligurio chiedono l'aiuto di Fra' Timoteo, confessore personale
della ragazza, il quale, dietro lauta ricompensa, la persuade a giacere con il garzone. Lucrezia
inizialmente è restìa, ma dopo l'intervento rassicurante della madre Sostrata, accetta.
Nicia, Ligurio e Timoteo (che si finge Callimaco!) rapiscono il grazone-Callimaco e lo portano a
casa, nel letto di Lucrezia.
La donna viene a sapere dell'inganno da Callimaco stesso, la mattina dopo, e accetta di diventare la
sua amante in quanto ritiene che tutto sia accaduto per volere del cielo. Callimaco riprende il suo
travestimento da medico e, conquistata del tutto la fiducia di Nicia, riceve da questi le chiavi di casa
sua affinché possa andare e venire a suo piacimento.
Temi dell'opera
•
l'inganno
Uno dei temi principali di tutta la commedia è l'inganno, di cui tutti i personaggi si servono in
qualche modo, per ottenere il proprio scopo.
Vittima dell'inganno per eccellenza è lo sciocco Nicia che, a causa del suo desiderio di avere un
erede, diventa oggetto dei raggiri di Callimaco e Ligurio. Il piano iniziale prevedeva che Lucrezia si
recasse ai bagni, fuori città, affinché Callimaco avesse la possibilità di catturare la sua attenzione e
conquistarne l'amore. Ma Ligurio, la mente di tutto l'inganno, non è soddisfatto e s'inventa la storia
del medico venuto da Parigi con l'erba miracolosa. In entrambi i casi Nicia dimostra tutta la sua
stupidità credendo a quei fasulli rimedi medici pur di ottenere il figlio desiderato.
Anche Lucrezia, l'unico personaggio che all'inizio della commedia è dotato di una qualche virtù,
alla fine approfitta della stupidità del marito per continuare la sua relazione con Callimaco.
Lucrezia è anche vittima, però, oltre che ingannatrice. E' vittima perché, come suo marito, crede alla
storia della mandragola e viene convinta da Frate Timoteo e da sua madre a giacere con un uomo
che non sia il consorte.
Sostrata, madre di Lucrezia, è parte attiva nell'inganno ai danni della figlia. Forse non del tutto
consapevole, fa comunque di tutto affinché la giovane abbia rapporti con un altro pur di ottenere il
figlio tanto desiderato.
Timoteo è una delle figure più ironiche di tutta la commedia ed è anche il personaggio che
maggiormente esercita l'arte dell'inganno nei confronti di tutti gli altri. Callimaco e Ligurio, infatti,
quando domandano il suo aiuto per convincere Lucrezia, sono convinti di aver raggirato anche lui,
ma il frate è ben sveglio e capisce l'inganno, però tace e porta avanti il disegno al fine di ottenere il
suo tornaconto personale (una certa somma di denaro). Timoteo sa benissimo cosa sta consigliando
a Lucrezia (giacere con un altro uomo) e fa leva proprio sulla fiducia che la giovane ripone in lui
per convincerla, mettendo da parte qualsiasi scrupolo morale.
•
Il fine personale
Ognuno dei personaggi è guidato da un forte desiderio personale: Nicia vuole un erede, Ligurio un
tornaconto personale (l'utile che io sento e che io spero), Callimaco desidera a tutti i costi possedere
Lucrezia, Sostrata vuole un nipote, Lucrezia desidera anch'ella un bambino e Timoteo una
ricompensa in denaro.
Come dicevamo l'unico personaggio virtuoso della commedia è Lucrezia, almeno all'inizio. Poi, pur
avendo saputo dell'inganno di cui sono stati vittime lei e il marito, decide comunque di tacere e
segue il suo desiderio personale di tenersi un amante fresco e giovane come Callimaco.
La commedia ha un lieto fine generale in cui ognuno ha ottenuto ciò che desidera. Il fatto che
questo stato di cose positive sia stato generato da un inganno offre una visione dell'ideologia
machiavellica--->se il fine è positivo, qualunque mezzo per ottenerlo è accettabile, anche
l'inganno.
Anche Frate Timoteo lo sottolinea in un punto della commedia dicendo che "in tutte le cose
bisogna guardare al risultato". Quindi l'inganno è più forte sia dell'intelligenza che della
religione. Questo è il messaggio principale dell'opera. Nel caso del frate, che rappresenta appunto il
sentimento religioso, il fine personale prevale su qualunque precetto di morale cristiana ed egli non
impiega molto a perseguire il male pur di ottenere ciò che vuole.