Novembre 2015-Gennaio 2016 - Suore Domenicane di Santa

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Novembre 2015-Gennaio 2016 - Suore Domenicane di Santa
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SUORE DOMENICANE
di S. Caterina da Siena
FOGLIO INFORMATIVO
n.8 – Novembre 2015 - Gennaio 2016
Redazione: Via S. Margherita, 23 – 33070 Tamai di Brugnera –PN
 0434.606758
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Tempo di Capitoli Provinciali e di Assemblee
PROVINCIA D’ITALIA
4° CAPITOLO PROVINCIALE della Provincia ‘Beata Vergine del Rosario’
Roma- Montemario, 26 dicembre 2015 – 5 gennaio 2016
Dopo l’incontro introduttivo della sera del 26 dicembre, la mattina del 27 ha avuto inizio il 4° Capitolo
Ordinario della Provincia d’Italia con la celebrazione della S. Messa presieduta da P. Rinaldo Giuliani op.
«Perché mi cercavate?...» (Lc 2, 49). Di fronte alle parole di Gesù, che sottolineano una vocazione, Maria
e Giuseppe, pur non comprendendo totalmente, si abbandonano con fiducia al disegno di Dio. Anche la
nostra Famiglia religiosa, pur non comprendendo a volte cosa sta succedendo, è chiamata ad affrontare
la situazione attuale, dando spazio anche all’imprevisto, come Maria e Giuseppe hanno saputo fare.
Nella mattinata la vicaria provinciale, suor M. Liana Mattei, ci ha guidate in una lettura interessante e
realistica della storia della nostra Provincia in questi ultimi quattro anni. Sono emersi eventi e situazioni dolorose, ma anche semi e germi di «vita e speranza».
Il pomeriggio è stato dedicato ai lavori di gruppo sulla relazione e nella serata abbiamo vissuto un momento di ricordo e comunione con le sorelle che sono già nella luce di Dio.
28 dicembre 2015 : La giornata inizia con la celebrazione della Santa Messa nella festa dei Santi martiri
Innocenti. Durante la mattinata in assemblea le sorelle condividono quanto emerso dai lavori del
giorno precedente: punti forza, punti critici e sfide evidenziati dalla relazione sulla Provincia durante
l’ultimo quadriennio. Nel pomeriggio, in vista della elezione della Priora provinciale il 29 mattina, le
sorelle si confrontano in un’assemblea informale a cui ha fatto seguito un momento di preghiera e di
riflessione personale.
29 dicembre: Il Capitolo ha eletto PRIORA PROVINCIALE Sr. M. CINZIA VENNARI e membri del
Consiglio provinciale: sr. M. Laura Grigis (vicaria); sr. M. Viviana Ballarin; Sr. M. Lara Morelli; sr. M.
Barbara Bonfante.
30 dicembre: Dopo i festeggiamenti alle sorelle del nuovo Consiglio provinciale, abbiamo ripreso con
lo studio e i lavori di gruppo. Abbiamo utilizzato come metodo di lavoro quello del VedereIlluminare-Agire. La mattinata ci ha viste impegnate in un tempo di studio personale, di condivisione
nei gruppi sulla “vita apostolica” della Provincia utilizzando il materiale elaborato dalle diverse comunità e durante l’Assemblea provinciale, e nel pomeriggio abbiamo discusso e sintetizzato i punti critici,
i punti forza e le sfide di: missione, vita fraterna, preghiera, studio.
1 gennaio 2016: Nel pomeriggio di ieri, 31 Dicembre, abbiamo celebrato insieme e con gioia la memoria della nostra fondatrice Madre Gérine. Durante il momento di preghiera a fine giornata abbiamo ascoltato alcune testimonianze delle juniores che si preparano ai voti perpetui. Ci hanno condiviso la
gioia dell’esperienza vissuta ad Albi nell’approfondire la conoscenza della nostra fondatrice e della sua
spiritualità. Dopo aver ricordato la semplicità, l’audacia e la prontezza di chi sa di essere “meno che
niente”, abbiamo potuto celebrare come il Vangelo si fa annuncio di una misericordia materna nei gesti e nelle parole delle figlie di Madre Gérine. La tombola e un momento di festa, fatto di danze e canti della nostra più o meno antica tradizione italiana, ci hanno accompagnato nell’attesa del Nuovo
Anno festeggiato con panettone, spumante e auguri. Al mattino del Nuovo anno, dopo aver pregato
le Lodi eravamo pronte a iniziare un nuovo passo dei nostri lavori capitolari. La giornata, dedicata
all’ILLUMINARE, ci ha viste assidue allo studio personale e di gruppo sui testi della Parola di Dio, del
Magistero della Chiesa e altri contributi utili ad illuminare le criticità emerse nei giorni precedenti. Abbiamo concluso la serata celebrando Maria Madre di Dio, chiedendole che continui ad accompagnarci
nei lavori capitolari.
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2 gennaio: Il Vangelo di oggi ci ha rilanciato una domanda: “Tu chi sei?” viene chiesto a Giovanni il
Battista. Giovanni è chiamato ad essere testimone di Cristo, ad annunciarlo con la vita, a indicarlo al
mondo come unica via di salvezza. Anche noi, oggi, siamo chiamati ad essere suoi testimoni. In questi
giorni di Capitolo è molto forte in ognuna di noi il desiderio di ricerca e apertura per incarnare in modo sempre più autentico il Vangelo, per ascoltare e... risponder al “grido” dell’umanità. Con questi atteggiamenti abbiamo iniziato i nostri lavori insieme. Da oggi sono presenti anche i laici associati Rosaria Marchesi, Marco Cacelli, Elettra Viel. Hanno partecipato con noi alle assemblee capitolari dando il
loro contributo per il bene della Famiglia in Italia.
L’ordine del giorno è stato caratterizzato dal confronto sui principi e sui criteri che ci permetteranno di
formulare le linee-guida riguardo a Governo, Amministrazione economica, Formazione, Vita Apostolica. Le condivisioni sono state ricche e fraterne e hanno fatto percepire il desiderio di camminare insieme. La giornata di lavoro si è conclusa con un momento di preghiera curato e animato dalla commissione liturgica.
3 gennaio : La nostra giornata inizia con la Celebrazione Eucaristica e le Lodi.
“E il Verbo si è fatto carne” ci ripete la liturgia. Nell’omelia il celebrante ribadisce che “il Padre ha
mandato il Figlio nel mondo perché ama il mondo e continua ad amarlo”. Non ha inviato il Figlio solo nella grotta di Betlemme, ma il Figlio nasce ogni giorno in noi e in tutta l’umanità.
Il nostro impegno è portare Cristo nel mondo e continuare nell’oggi la Sua missione come suore domenicane sull’esempio di san Domenico, di santa Caterina sulla strada vissuta da Madre Gérine. Continuiamo a pregare per avere il coraggio di vivere questa fede ed essere segno dell’amore di Dio. Il lavoro di oggi ci prospetta una grande responsabilità: elaborare concretamente le linee di azione che illumineranno e guideranno il quadriennio della nostra Provincia, quindi la mattinata è dedicata a lavorare nei gruppi, il pomeriggio al confronto sui testi formulati in un dibattito sereno e collaborativo.
La giornata si conclude con la preghiera personale e… un po’ di relax.
5 gennaio : La Parola di Dio nella Messa del giorno conclusivo del Capitolo già ci affida le consegne
per il ritorno nelle nostre case. La prima Lettera di Giovanni ci richiama all’amore fraterno. Amarci gli
uni gli altri, in modo concreto, dando sostegno e aiuto a chi si trova nel bisogno. Ecco la condivisione.
Ancora più forte e chiaro è quanto ci dice Gesù. Parla a Filippo, eppure si rivolge a tutti noi: “Seguimi!”.
Non è un comando, è un invito espresso con la forza dell’amore. Cammina con me. Ecco la sequela.
In questi giorni il lavoro e il confronto
hanno contribuito a costruire non solo una
“comunità” tra le capitolari e i laici associati, ma a delineare le linee guida del futuro
di tutta la Provincia. Un cammino che continua, viene da lontano e con l’aiuto del
Padre vuole andare lontano, seguendo il
vento dello Spirito, che guida, illumina, riscalda e ci aiuta ad accettare e superare le
sfide e le difficoltà. Così ci siamo ritrovati
nell’ultima assemblea per chiudere i lavori,
con interventi sul Direttorio per la sua approvazione, l’ascolto di nuove sfide che ci
interrogano sul futuro di suore e laici che
insieme sono al servizio della missione. Il
Capitolo si conclude con il saluto della Priora provinciale Sr. M. Cinzia Vennari del
quale riportiamo soltanto la parte finale:
“Il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi: è un dato di realtà che orienta la nostra ricer‐
ca a cercare Dio nell’uomo, il divino nell’umano. È professione di fede che tutto ciò che è vita pienamente u‐
mana, è vita autenticamente evangelica. Che la vita di Dio non è sopra le nubi, ma radicata nel mondo, in mez‐
zo a noi. Il Verbo che si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi è uscito dal seno del Padre e seguirlo signifi‐
ca porsi in una dinamica di continua uscita. È ora anche per noi di uscire da questa sala capitolare: è stato bello per noi stare qui! Anche i Magi “Al vedere la stella provarono una gioia grandissima”
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PROVINCIA DEL PAKISTAN
4° CAPITOLO PROVINCIALE della Provincia ‘St. Joseph’
Faisalabad: 28 dicembre 2015 ­ 7 gennaio 2016 27 dicembre 2015: Le suore capitolari sono arrivate al Convento del Sacro Cuore a Faisalabad la sera di domenica 27 dicembre per partecipare al 4° Capitolo provinciale dal 28 dicembre al 7 gennaio 2016. Tut‐
te erano presenti alla cena in un’atmosfera di festa natalizia e di attesa per l’apertura del Capitolo provin‐
ciale. 28 dicembre: Le capitolari si sono riunite nella Cappella alle 7.30 per la Santa Messa che è stata celebra‐
ta dal Vescovo di Faisalabad, Mons. Arshad Joseph. La prima sessione del Capitolo è iniziata alle 9.00. Tutti i membri di diritto erano presenti. Insieme con le parole di benvenuto, Sr. M. Razia Chanan, Priora provinciale, ha letto la lettera di Sr. M. Elvira Bonacorsi, la Priora generale della Congregazione. Abbiamo sentito la mancata presenza tra noi di sorelle del Consi‐
glio generalizio alle quali è stato rifiutato il visto di entrata in Pakistan. 29 dicembre: Abbiamo iniziato la nostra giornata con la Santa Eucaristia celebrata da Padre Ijaz Hayat, il Vicario generale della diocesi di Faisalabad. Le capitolari sono poi state impegnate nello studio personale in gruppi e di seguito in assemblea per la‐
vorare sui punti critici presenti nella relazione della Priora provinciale e dell’ Economa provinciale. 31 dicembre: Memoria di Madre Gérine La festa della nostra Madre e Fondatrice è stata celebrata nel corso di tutta la giornata con preghiere spe‐
ciali, un pasto speciale e canti di festa. Nella sala del Capitolo le capitolari si sono riunite in cerchio intorno all’immagine della nostra madre Gé‐
rine. La candela rappresentava il carisma che è vivo e sta progredendo nella Provincia. Un ringraziamen‐
to speciale è stato offerto a Madre Gérine per essere modello di coraggio e di umiltà. Alle 11.30 siamo andate tutte insieme alla Messa di ringraziamento nella cattedrale. 1 gennaio 2016: Anno nuovo! Alle 8.30 la giornata è iniziata nel clima di gioia e di ringraziamento con la preghiera del mattino seguita dalla Santa Messa in Cattedrale. La gioia è stata rinnovata all’ora del tè quando le sorelle hanno ricevuto Eidi (un regalo che le anziane donano alle giovani). Nel pomeriggio sono state lette e condivise le linee di azione, analizzate in tre gruppi. 2 gennaio: Nella sessione del mattino le sorelle hanno lavorato nei loro rispettivi gruppi per esaminare le raccomandazioni degli atti del Capitolo provinciale del 2012 come anche quelle nuove che sono state espresse dai piccoli gruppi ai quali era stato assegnato il compito di esaminarle e individuare nuove rac‐
comandazioni. L’assemblea ha ripreso i lavori verso le 12.00. 4 e 5 gennaio: sono i giorni dedicati alla elezione del Governo provinciale che ora risulta formato da: Priora provinciale: Sr. M. Lillian Raphael Assistenti provinciali: Sr. M. Angelina Ibrahim (vicaria); Sr. M. Parveen Rehmat; Sr. M. Rukhsana Yaqoob; Sr. M. Catherine Hamid 6­7 gennaio: Dopo aver lavorato per elaborare tutta la documentazione necessaria nel tempo stabilito, si giunge alla conclusione di un momento importante ed arricchente della vita della Provincia, nel quale ogni capitolare ha dato il suo contributo con impegno. Al felice esito del Capitolo, inoltre, hanno collaborato in modo forte le sorelle della comunità di Faisalabad per tutti gli aspetti logistici. Sr. M. Lillian Raphael, neo‐eletta Priora provinciale, rivolge a tutte il suo ringraziamento nel messaggio di chiusura, ma in particolare alle sorelle del Governo provinciale uscente, che tanto hanno lavorato per preparare il sereno svolgimento dei lavori capitolari. Ella inizia il suo saluto finale dicendo: Noi abbiamo camminato insieme durante il 4° Capitolo provinciale con il tema "Ma se viviamo la nostra vita nella luce come Egli è la luce, siamo in comunione gli uni cogli altri" (1Giovanni 1:7) questo sogno è fluito fortemente nei racconti durante questo Capitolo. Come capitolari, siamo venute insieme per condividere il nostro vissuto e la buona notizia e per ascoltare il vissuto della nostra Provincia al fine di essere più in contatto con le radici della nostra spiritualità domenicana e col nostro carisma. 3
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amminato insieme a Madre M
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Tutte le nosstre storie ci legano in i
comuniione con Dio
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ostre sorellee in tutta la l
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nati, con i nostri n
laici, ccon i collabo
oratori, con i credentti di altre relligioni e con la creazionee. E dopo
o aver parlaato a lungo
o del modo in cui Gessù manifesstava la sua umana com
mpassione veerso le folle e di comee soltanto Lui L può trassformare i nostri n
cuori e le nostrre comunità, conclude d
dicendo: Ora la n
nostra missione inizia dii nuovo. Nella forza delllo Spirito SSanto, ci imp
pegniamo a continuare a raccontarre le nostrre storie, perr portare la buona Noveella con cuorre gioioso e testimon
niare il nosstro ideale nella nostrra ne. Siamo sullla strada e G
Gesù è il nostro cammino
o. mission
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ore gioioso lo
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ngraziamo ill nostro Dio.
DELEGA
AZIONE DI NIGERIA
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10a Assembblea della Delegazzione
331 dicembree 2015: L’A
Assemblea è cominciataa con l’invoccazione allo Spirito Sannto, con cantti e lettura di
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della vita
v di Madrre Gérine.
L Delegataa Sr. M. Marrgaret ha lettto il discorso di apertu
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ura, dando ill benvenuto alle sorelle ed incoraggg
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Bene
Comunne in ogni deecisione.
L Priora geenerale, Sr. M. Elvira, nel
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o l’accento sul fatto chee l’Assembllea annuale è
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o lo è maggiiormente perrché si trattaa di assumerre
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mblea elettiva. Il Vangello
d Marco: 12, 38-44 sceelto come tem
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ma, è una guuida significcativa ed illuuminante.
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Subito
dopo è cominciatta la fase dell VEDERE.
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gruppi hann
no lavorato, tenendo prresenti anche progressi e
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olare e attinngendo inoltrre dalla proppria esperiennza, per trarrre 3 aspetti di
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progresso e tre resistennze ancora presenti nellla vita dellla
Delegazionee.
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condivviso in Asseemblea: la riicerca del beene comune fatta insiem
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1 gennaio 2016: Con laa gioia dell’inizio di un nuovo annoo
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visssuto in maattinata la faase dell’ILL
LUMINARE
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iniziata
il giiorno preceddente con loo studio perrsonale degli
A del Capitolo 2015. In
Atti
I Assembleea abbiamo chiesto a Srr.
M Elvira dii spiegarci i punti meno chiari per noi,
M.
n sia degli
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Atti
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del prranzo la Prioora generale ha letto la nomina
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Deleggata: Sr. MaaryPia Adeesanya e nell pomeriggio
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abbiamo
prooceduto all’’elezione deelle due Coonsigliere di
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Delegazione
e, confermatte poi dalla Priora geneerale col suo
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Consiglio:
S M. Clem
Sr.
mentina Oti e Sr. M. Caaroline Igw
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2 gennaio 2016: Anche l’ultimo giorno di Assemblea è cominciato invocando lo Spirito Santo e col desiderio da parte di tutte di lavorare bene.
La Priora generale ha introdotto i lavori spiegando che era il giorno dedicato all’ “AGIRE” e perciò dovevamo pensare alle linee operative per il futuro, cioè a concretizzare secondo i criteri trovati dopo il VEDERE e l’ILLUMINARE il nostro modo di agire.
Il risultato dei lavori nei gruppi è stato condiviso in Assemblea e si è visto che le linee operative emerse
nei gruppi erano molto simili: questo per noi è un segno che il Signore è in mezzo a noi e ci guida.
Nel saluto di chiusura la Priora generale ci ha incoraggiato a cercare sempre di migliorare; in seguito la
neo-Delegata Sr. MaryPia ha ringraziato le sorelle per il loro impegno e ha dichiarato chiusa l’Assemblea.
Nella preghiera dei primi Vespri dell’Epifania abbiamo offerto i nostri doni di ringraziamento al neonato
Re come hanno fatto i Magi. Il Principe della Pace è con noi, parla ai nostri cuori affinché sappiamo vivere
come figlie di Madre Gérine nella nostra terra di Nigeria.
Siamo grate per i messaggi ricevuti che ci hanno fatto sentire la vicinanza di tutta la Famiglia. La cronista
DELEGAZIONE DELLE FRONTIERE
Missione Popolare a Kranj, Slovenia – Ottobre 2015
Dal 15 al 25 ottobre 2015 ho partecipato a una missione popolare nel Decanato di Kranj. Ero veramente
felice di fare parte dei 21 religiosi formanti gruppi diversi e sparsi come missionari in 7 parrocchie del Decanato a testimoniare la bontà di Dio per noi.
Ero nella parrocchia nel centro di Kranj con due padri cappuccini e una suora della Congregazione delle
Francescane Missionarie di Maria. Il parroco, con la sua esperienza e calma, ha contribuito molto alla buona
riuscita della missione. Essa comprendeva: visita alle famiglie, evangelizzazione di strada, spiegazione del
Santo Rosario secondo l’indicazione espressa da Papa Francesco, invito alle persone a venire in chiesa, assicurandole dell’amore di Dio per tutti. Insieme ai gruppi incontrati in parrocchia abbiamo organizzato in chiesa momenti di preghiera e di adorazione per le famiglie e una messa con la partecipazione attiva dei parrocchiani., nell’ oratorio abbiamo realizzato programmi adatti per i bambini.
Sono grata a Dio per questa grande opportunità di incontrare non solo i cristiani, ma anche persone musulmane,
atee o di fedi diverse. Abbiamo incontrato realtà della vita opposte: calore e ostilità; alcuni ci hanno accolto a
braccia aperte, altri sono stati freddi, aggressivi, altri ancora indifferenti, cioè, tutto ciò che si vive nel mondo.
È stata una grande gioia stare con la gente e in parrocchia. San Paolo ha scritto: “Mi sono fatto tutto per tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno. Ma tutto io faccio per il Vangelo” (cfr.1Cor 9, 22-23) e Papa Francesco ha detto che dovremmo andare fuori dalle nostre parrocchie e dai conventi per incontrare la gente.
L’entusiasmo che abbiamo lasciato nelle persone al punto da decidersi ad impegnarsi di più per se stessi e in
parrocchia, ci dà la convinzione che lo spirito di Dio continua a muovere, lavorare, salvare e rinnovare. Essere missionaria mi aiuta a capire che la vita è un viaggio e che in questo viaggio della mia vita la più grande
ricchezza è la verità che Dio mi ama!
Ore bibliche per i bambini a Petrovče
Durante l’Avvento 2015 la comunità, in collaborazione con le nostre due catechiste, ha dato inizio alle ore
bibliche per bambini dai 3 ai 6 anni. L’obiettivo era di introdurre i bambini in età prescolare alla conoscenza di storie bibliche utilizzando un metodo adeguato e interessante che mette al centro le capacità del
bambino. E’ un modo molto semplice e rilassante di fare penetrare le verità della fede e la liturgia e di presentare la bellezza delle feste religiose. Nello svolgersi del metodo vi è l’uso di ingegnose narrazioni intrecciate con la preghiera, il gioco, la danza, il canto e l’arte, adatti all’età infantile.
Lo scopo dell’attività aveva tre direzioni: verso l’animatore, verso il bambino e verso la sua famiglia, per:
1. Seguire la chiamata di Dio
2. Fare esperienza dell’amore di Dio e della sua presenza in noi mediante l’aiuto della sua Parola e della
preghiera
3. Acquisire familiarità con la Bibbia
Come sappiamo dagli studi psicologici, i bambini di questa età assorbono con facilità la maggior parte di
ciò che viene insegnato e la loro mente è pronta a ricevere ed accettare nuove informazioni. Ecco perché è
bene stimolarla in questa fase della vita.
Abbiamo scelto di mettere questa esperienza in contemporanea alla Messa delle ore 10.00, al fine di aiutare i genitori a concentrarsi nella celebrazione della Messa e al tempo stesso aiutare i bambini a comprende5
re la Parola di Dio.
Per concludere, vorrei condividere una breve testimonianza della nostra esperienza prendendo l’esempio di
un bambino iper-attivo. Questo bambino non riusciva a prestare attenzione stando fermo per un momento e
gli altri erano costantemente disturbati dal suo rumore. Tuttavia, si è proceduto con le nostre attività con calma senza badare al suo disturbo. Al termine delle attività abbiamo voluto sapere quanto i bambini avessero
compreso e con nostra sorpresa, questo bambino era in grado di ripetere tutto per filo e per segno. Che
gioia! Davvero l’amore e la pazienza possono fare miracoli. Questa è stata una prova che il metodo è un
buono metodo per questi bambini e, forse, per tutti.
È stata un’esperienza di comunità, di equipe con le catechiste, di accoglienza da parte del parroco, P. Vanci
o.p. e dei genitori che ci hanno affidato i loro figli. A tutti: GRAZIE!
Possa Dio continuare a concederci la grazia di trovare nuovi modi perché le persone si avvicinino di più a Lui
e gli aprano il loro cuore.
Sr. M. Felicitas op
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KAIRE: VERSO PRAGA 2017
Nei giorni 10-13 novembre 2015 la commissione del Kaire, formata da nove donne
consacrate delle diverse confessioni cristiane, si è incontrata nel monastero benedettino di Civitella San Paolo (RM). Accolte dalle monache e dalla fraternità di Bose, che
condivide e supporta la vita delle monache, in un clima semplice e fraterno abbiamo
lavorato per preparare il prossimo Kaire meeting, che si terrà a Praga nei giorni 13-19
giugno 2017. La caratteristica di questi incontri è data dal fatto che sono incontri biblici tenuti da e rivolti a donne di tutte le confessioni cristiane. Attraverso la riflessione su un testo biblico scelto di anno in anno, le condivisioni nei gruppi, la preghiera attenta a tutte le
tradizioni cristiane e le uscite per conoscere il luogo e la storia del Paese che ci ospita, cerchiamo con
semplicità di riflettere, vivere e attualizzare quello che è “l’ecumenismo spirituale”. Nel 2017 la riflessione biblica sarà affidata a una monaca domenicana, parteciperemo a una liturgia di vespri ortodossi e alla celebrazione della S. Messa domenicale in una chiesa di rito greco – cattolica: questo, a
grandi linee, è il programma, che definiremo meglio nel prossimo incontro della commissione nei
pressi di Ginevra nell’ottobre di quest’anno. Nell’incontro a Civitella abbiamo anche affrontato e risolto la questione del segretariato: sr Alice Reuter, del monastero di Bose, ha terminato il suo mandato
lo scorso anno e, grazie anche al suo aiuto, abbiamo deciso che il servizio di segreteria del Kaire sia assunto non soltanto da una, ma da 2-3 sorelle, di modo che l’organizzazione delle varie attività e dei
meeting sia condivisa e com-partecipata. Una bella esperienza di collaborazione, fraternità e “sinodalià”.
Per me in più c’è stata la gioia di poter trascorrere anche una giornata nella nostra comunità di Fiano
Romano, a pochi km da Civitella, in un clima di famiglia, semplice e gioviale.
DUSSELDORF 2016
Mi è stato chiesto dalla Priora generale di partecipare all’incontro delle giovani suore domenicane
dell’Europa, che si tiene ogni anno nei primi giorni di gennaio a Dusseldorf, in Germania. E’ stata
una bella esperienza e opportunità per riflettere insieme sul futuro e significato della vita domenicana
in Europa. E’ stato questo il tema dei due giorni di riflessione e condivisione. Si è iniziato dapprima
con un ripercorrere la storia del Processo Dusseldorf, cioè di questi incontri iniziati nel 2010 per ascoltare la voce delle giovani suore domenicane e delle loro proposte da riportare all’assemblea annuale del DSI; il frutto di questo processo è stato la formazione nel 2013 di un nuovo consiglio DSE
formato da giovani suore domenicane rappresentanti delle varie zone d’Europa, che sono il Nord Europa (zona inglese), Centro-Est Europa, Groupement Fraternel, SEDEP (Portogallo, Spagna), USMID
(Italia); AGOP (zona tedesca). Abbiamo poi condiviso quanto è avvenuto nell’ultimo anno nelle varie
zone. Per concludere c’è stata la forte testimonianza di sr Marjolen sulla tratta delle donne e il suo
impegno per contrastare questo fenomeno. Siamo ripartite da Dusseldorf con la consapevolezza che,
come domenicane, siamo chiamate a coltivare la speranza, a non lasciarci sopraffare dalle difficoltà
che le nostre Congregazioni in Europa stanno vivendo (poche suore giovani, molte suore anziane,
molte comunità da chiudere, poche vocazioni…), siamo chiamate ad avere gli occhi di Dio per vedere
differentemente, per agire differentemente e in verità, e gioire dei piccoli germogli di vita che comunque in tutte le Congregazioni ci sono.
EVENTO DELLA MEMORIA 2016
Domenica 24 gennaio le Pastorali giovanili diocesane del Friuli Venezia Giulia hanno organizzato
l’evento della Memoria offrendo a tutti i giovani, e in particolare a quelli che prenderanno parte alla
GMG di Cracovia, la possibilità di visitare la Risiera di San Sabba a Trieste, per ricordare e non dimenticare una delle pagine più tristi e nere della nostra storia. La risiera di San Sabba è l’unico campo di sterminio in Italia, dove sono passati circa 8000 prigionieri, 3000 dei quali uccisi nella “Sala
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della morte” e poi cremati nel forno, costruito appositamente dai tedeschi. Abbiamo ascoltato la forte
testimonianza del signor Emo Giandesin, sopravvissuto al campo di concentramento di Dachau, e le
sue parole sono state accolte da un grande e rispettoso silenzio dei giovani. A conclusione dell’intenso
pomeriggio vi è stato un bel momento di preghiera all’interno della Risiera, durante il quale abbiamo
ascoltato anche la testimonianza di un giovane uomo pakistano costretto a fuggire dal suo Paese perché impegnato nell’educazione e nell’insegnamento ai bambini più poveri del suo villaggio: dopo varie
minacce, i terroristi hanno distrutto e bruciato la sua scuola e tentato di ucciderlo, ora vive in Italia
come rifugiato politico. Come segno, ai giovani è stata consegnata una candela, la candela della speranza, perché la coltivino nel cuore e la diffondano nel mondo. Un’esperienza forte per i tanti giovani
che vi hanno partecipato e anche per il piccolo gruppo di giovani animatori di Tamai che ho accompagnato.
Sr. M. Sonia Mele
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COME RENDERÒ GRAZIE AL SIGNORE PER LA SUA BONTÀ PER ME ...
CONDIVIDERE LE NOSTRE ESPERIENZE CON GIOIA E GRATITUDINE!
Il Trimestre Sabbatico è stato per noi davvero un periodo di grazia e ricco di
Spirito. Il programma organizzato dall’USMI, l’organismo delle Superiore
Maggiori delle Religiose in Italia, è stato ben pianificato per raggiungere gli
obiettivi di una esperienza sabbatica.
Abbiamo iniziato il programma con un seminario in sede ed un workshop dal 2
al 5 settembre 2015. Lo scopo iniziale era quello di unire tutte le partecipanti
nello scambio reciproco di conoscenza prima che iniziassero le lezioni regolari.
Tutte insieme eravamo 59 suore di 31 diverse Congregazioni, di 30 nazionalità provenienti dai 5 Continenti.
I nostri corsi si tenevano regolarmente dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 12.00. Le lezioni erano
costituite da diversi argomenti che concernevano la vita personale e di comunità, la Teologia della Vita Consacrata, le nuove sfide e i temi di attualità nel nostro mondo di oggi, il dialogo religioso e i suoi
differenti approcci. Abbiamo condiviso la Parola di Dio ogni settimana durante la Lectio Divina e la
Celebrazione Eucaristica mensile, così come il Sacramento della Riconciliazione per tutto il gruppo. I
nostri docenti sono stati per la maggior parte sacerdoti, religiosi e religiose, docenti delle diverse Università Pontificie a Roma e da altre parti d’Italia, ognuno secondo il proprio ambito di studio e specializzazione. Sono stati tutti bravi nelle loro presentazioni. Tutti ci hanno aiutato a concentrarci sugli
aspetti essenziali, per impegnarci maggiormente e in modo autentico con la nostra missione profetica
come religiose di questo nostro secolo.
Un altro aspetto di grande arricchimento durante questo trimestre sono stati i numerosi pellegrinaggi. Dal momento che non era consigliabile per l’USMI, come avveniva in passato, organizzare il consueto pellegrinaggio in Terra Santa, a causa della situazione inquietante nel mondo odierno, sono state organizzate visite in altri luoghi sacri di Roma e in Italia per coprire questa lacuna. I luoghi che abbiamo visitato a Roma sono stati: la Basilica di San Clemente, la Sinagoga, il quartiere ebraico, le Catacombe di San Callisto. Abbiamo partecipato come gruppo anche ad una speciale udienza con il Santo
Padre in Piazza San Pietro. Punti salienti dei pellegrinaggi sono state le nostre visite: al Santuario
della "Montagna Spaccata", al Santuario di Santa Maria Goretti, dove riposa il suo corpo, e alla sua
casa, luogo dove subì il martirio. Poi due giorni sono stati dedicati al nostro pellegrinaggio a Pietrelcina, il luogo di nascita di San Padre Pio, così come a San Giovanni Rotondo per visitare la Basilica
ove riposa il suo corpo. Abbiamo anche visitato Città Sant’Angelo e la sua antica chiesa dedicata a S.
Michele Arcangelo, nel viaggio di ritorno verso Roma.
Per concludere questo corso di tre mesi l’USMI ha organizzato per noi gli esercizi spirituali di
Sant’Ignazio. Per noi hanno costituito l’apice dell’intera esperienza, un’esperienza unica con la figura
di Gesù fatta carne nella Parola di Dio
La Grazia ci ha guidato fin qui, sentiamo i nostri cuori gonfi di gioia. Siamo piene di gratitudine verso
Dio, il Governo generale della nostra Congregazione, le suore della nostra Delegazione di Nigeria per
averci permesso questo periodo di riposo e di rinascita dello spirito, dell’anima e del corpo. Diciamo
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grazie a tutte voi, sorelle, che ci avete seguito con le vostre preghiere e gli auguri. Infine un ‘grazie’
speciale a tutte le suore della comunità di Via degli Artisti che ci hanno ospitato e si sono prese cura di
noi in modo meraviglioso .
Sì, siamo piene di RICONOSCENZA ‘ poiché l’Onnipotente ha fatto grandi cose per noi e Santo è il
suo Nome! ‘
Sr. M. Bernadette Duru e Sr. M. Paulina Chioma Ogbonnaya
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RRiiccoorrddoo ddii…
Sr. M. Caterina Traverso
Vigevano, 4/11/2015
Partecipo al funerale. Una bara coperta da fiori bianchi. Un fascio di luce penetra in chiesa. Una farfalla
aleggia in alto su quella bara e, a termine rito, vola all’aperto accompagnando il feretro all’uscita. Al
cimitero una giornata di sole accecante. La bara scende nella nuda terra. Metafore di vita. Segni simbolici caratteristici della personalità di Suor Caterina Traverso, la mia Madre maestra. Disponibile sempre
all’ascolto. Sapeva coniugare serenità e tenerezza, autorità ed umiltà, forza e dolcezza. Molto suora,
tanto donna ! Ricca di umanità.
Quante volte, giovane suora, immersa nella bolla sempre più grande di una crisi permanente, oscillavo
impotente e senza via d’uscita fra la rabbia e la rassegnazione, fra l’entusiasmo e l’apatia e Madre maestra era sempre lì a ricordarmi che Cristo è un abisso di luce e “devi cadervi dentro per esserne accecata”. Non è stato così. O meglio, come pensavo sarebbe potuto essere.
Oggi non vesto più l’abito bianco ma Dio continuo a sentirlo impresso nella mia vita grazie all’opera ed
alla testimonianza di Suor Caterina. Preferiva formare le anime che governare la Congregazione, così mi
diceva.
Sul “ricordino” della sua morte è riportato il versetto 2° del salmo 40. Il salmo va pregato tutto, in esso
leggo il vissuto di Suor Caterina. “Ecco, io vengo”! Il testo esprime in forma simbolica un tema veramente vissuto dalla Madre maestra, cioè quello della connessione tra culto e vita, tra fede e giustizia, ed
esalta l’adesione di tutta la vita a Dio e non soltanto l’offerta di un semplice olocausto o di un sacrificio
per il peccato. La scelta della Madre è stata quella di camminare sempre sulla strada del Signore… E Lui
su di lei si è chinato. Grazie, Madre, maestra di vita.
Ortensia Rossato
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Sr. M. Lucia Vettor
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Venezia, 23/01/2016
Come si fa a tratteggiare una vita così lunga? È la domanda che si è posto il celebrante Mons. Giacomo
Marchesan nell’omelia del rito funebre di Sr. M. Lucia. Il quotidiano “La Nuova” di Venezia, lo stesso giorno pubblicava: “Un record di longevità, ma anche di sim‐
patia e amore per il prossimo, quello di suor Lucia che ha trascorso la sua vita nel segno della fede, a fare del bene e a curare gli ammalati, andando per le case ad assistere gli anziani. Per questo a Cannaregio e in altri sestieri della città, in tanti la ricordano ancor oggi con grande affetto… Nata a Monastier, in provincia di Treviso, il 31 marzo 1907, ha attraversato nella sua lunga vita due secoli e due guerre mondiali.. .. Una presenza forte quella di Sr Lucia. Non le mancava mai la battuta e nemmeno la potente risata. Anche que‐
sto con fede, diceva, un segreto per vivere a lungo… le suore Domenicane la accudivano come una sorella maggiore tornata un po’ bambina, che amava mangiar bene e accudire il giardino, attività che aveva svolto fino a pochi anni prima…” “Il pensiero dell’incontro finale con il Signore - ha proseguito il celebrante –la preoccupava perché non sapeva cosa dovesse dirgli. Al che le suggerii che quando si sarebbe trovata davanti al Signore bastava che gli
dicesse “Gesù mio, misericordia!” e lei: così poco? Le risposi: dentro c’è tutto, vada tranquilla… Sono qui a
presiedere il suo funerale perché più volte me l’ha chiesto e mi ha dato suggerimenti per la predica. Ecco le
sue parole: “Non dica tante cose belle nei miei confronti altrimenti chi ascolta pensa che non abbia bisogno
di preghiere e se vado in Purgatorio dovrò rimanere lì tanto tempo, mentre dirà qualcosa di bene, dica anche
le mie debolezze in modo che si sentano impegnati a pregare per la mia anima”. Non è stato solo l’essere
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infermiera, ma la sua fede, la sua buona volontà, la passione, l’amore del prossimo che le ha permesso di
fare tanto del bene in 50 anni di servizio domiciliare a Venezia. Stiamo vivendo il giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco. Sono le opere di misericordia corporale e spirituale che permettono di entrare
nel cuore del Vangelo, il viverle è il termometro che ci dà le risposte se viviamo o no come discepoli di Gesù. “L’amor con l’amor si paga”, questa è stata la spinta di suor Lucia nel vivere le opere di misericordia…
Carattere forte, volitivo, intraprendente, ma è stata una vera religiosa. La Madonna del Rosario a cui era
particolarmente devota, avrà presente tutte le volte che le ha ripetuto nella recita dell’Ave Maria ‘prega per
noi peccatori adesso e nell’ora della nostra morte’.”
Saluto finale dei tanti nipoti presenti:
Cara zia,
quanti ricordi, quanti momenti belli trascorsi insieme a te, ricordi che per molti di noi arrivano sino all'infanzia. Quelli più recenti ci portano alle mitiche feste organizzate dalle tue consorelle per i tuoi strabilianti
compleanni. Ricordo che proprio in una di quelle occasioni con tutta l'ironia che ti contraddistingueva ci
lanciasti una sfida: ti domandavi se oltre a banchettare per le feste di compleanno ci saremmo mobilitati
anche per venire a salutarti dopo aver ricevuto la telefonata della tua partenza. Ebbene cara zia, eccoci qui
a salutarti e a dimostrarti con la nostra presenza tutto l'affetto e la gratitudine nei tuoi confronti. Anche
oggi per te è un giorno di grande festa, forse la più importante fra tutte e ti immaginiamo nella casa celeste
a riabbracciare la tua mamma, il tuo papà, i tuoi fratelli le tue sorelle e tutti quelli a cui hai voluto bene e
che ti hanno preceduto. Noi siamo qui a raccogliere in eredità i tuoi insegnamenti in particolare: il donarsi
infaticabilmente al prossimo, la gioia di vivere, il tuo ottimismo, la tua gratitudine verso Dio e verso le tue
consorelle, il forte senso della famiglia, lo spirito di sacrificio e il senso del dovere e del lavoro uniti all'ironia e ad un carattere forte che sapeva però esprimere nei momenti giusti tutta la sua dolcezza. Ricorderemo sempre quello che ci hai insegnato: l'allegria, tanto lavoro, tante preghiere..senza dimenticare il piacere
di un bicchierino di fernet dopo pranzo.
Anche se oggi siamo tristi per la tua partenza non possiamo che ringraziare il Signore per averti lasciato
con noi così tanto tempo e ti promettiamo che non mancherai nelle nostre preghiere ma tu veglia sempre
su di noi! Ringraziamo con tanto affetto anche la Madre e tutte le tue consorelle che ti sono state vicine e
ti hanno accudito amorevolmente nel momento del bisogno. Ti vogliamo bene, ci mancherai e sappi che
torneremo sempre a Venezia a trovare te e le tue care consorelle.
Tutti i tuoi nipoti  
Calendario della Curia generalizia
Febbraio - Aprile 2016
Mentre viene diffuso questo F.I. alcuni membri della Curia generalizia si trovano ancora fuori sede per
la partecipazione alle Assemblee e la visita alle sorelle: in Uganda sono presenti la Priora generale e
Sr. M. Romina Pietrangelo, nella Delegazione di Guadeloupe sono presenti Sr. Maria del Rosario
Peña e Sr. M. Laura Restelli.
A Roma-Montemario il 7 febbraio la Priora generale riceverà la Professione dei Voti perpetui di 4
juniores, come in Uganda ha ricevuto la medesima Professione di una juniore il 23 gennaio e in Nigeria di altre 4 sorelle il 9 gennaio.
Febbraio: a partire dal 15 febbraio ci saranno molte giornate di Consiglio generalizio dedicate, oltre
che all’esame della documentazione corrente, anche alla programmazione del Piano di animazione
generale per il sessennio.
Marzo: giornate di Consiglio generalizio dal 16 al 18 marzo.
Aprile: il 28 aprile inizia a Roma l’ottava Assemblea generale del DSI (Dominican Sisters International) a cui parteciperà la Priora generale.
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