Piano di lavoro
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Piano di lavoro
1. Composizione del Consiglio di Classe: Materia Componenti Firma Coordinatore 1 Calcolo Prof. Carlo Zingone 2 Religione Prof.ssa Caterina Invernizzi 3 Lettere Prof.ssa Angela Digiesi 4 Storia Prof.ssa Angela Digiesi 5 Inglese Prof. Pierpaolo Maiorani 6 Matematica Prof.ssa Luisa Santagostini 7 Informatica Prof. Giuseppe De Filippis 8 Elettronica Prof. Raffaele Bassi 9 Sistemi Prof. Enrico Pallotta 10 Lab. Calcolo Prof. Alessandro Iovane 11 Lab. Matematica Prof. Leonarda Gambino 12 Lab. Elettronica Prof. Angioletto Metta 13 Lab. Sistemi Prof.ssa Leonarda Gambino 14 Lab. Informatica Prof. Domenico De Chiara 15 Educazione fisica Prof. Alberto Goglio 16 Sostegno Prof.Tonoli Marco Data : 15 maggio 2014 Il Dirigente Scolastico prof.ssa Luciana Tonarelli 1 Indice 1. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE:........................................................................................... 1 2. QUADRO ORARIO................................................................................................................................................ 3 3. PROGRAMMAZIONE .......................................................................................................................................... 4 OBIETTIVI GENERALI DELL’INDIRIZZO DI STUDI ........................................................................................................ 4 OBIETTIVI SPECIFICI .................................................................................................................................................. 4 Di carattere generale: ......................................................................................................................................... 4 Area scientifico – tecnologica: (Informatica, Matematica, Calcolo, Sistemi, Elettronica) ................................. 4 Area linguistico – espressiva: (Italiano, Storia, Inglese, Educazione Fisica) ..................................................... 4 CONTENUTI PER DISCIPLINA ...................................................................................................................................... 4 METODI E STRUMENTI ............................................................................................................................................... 5 ATTIVITÀ INTEGRATIVE ............................................................................................................................................ 5 STRUMENTI DI VERIFICA ............................................................................................................................................ 5 CRITERI DI VALUTAZIONE ......................................................................................................................................... 6 4. PROFILO PROFESSIONALE DEL PERITO PER L’INFORMATICA ......................................................... 7 5. SITUAZIONE DELLA CLASSE........................................................................................................................... 8 6. PROGRAMMAZIONE SVOLTA E SUA VALUTAZIONE .............................................................................. 9 PROGRAMMA DI ITALIANO ............................................................................................................................... 9 PROGRAMMA DI STORIA.................................................................................................................................. 12 PROGRAMMA DI INGLESE ............................................................................................................................... 14 PROGRAMMA DI MATEMATICA ..................................................................................................................... 20 PROGRAMMA DI CALCOLO DELLE PROB., STATISTICA E RICERCA OP. ............................................... 22 PROGRAMMA DI INFORMATICA GENERALE E LABORATORIO ............................................................. 24 PROGRAMMA DI SISTEMI ................................................................................................................................ 28 PROGRAMMA DI ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI ...................................................................... 32 PROGRAMMA DI RELIGIONE ........................................................................................................................... 34 PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA ......................................................................................................... 36 7. AREA DI PROGETTO ........................................................................................................................................ 37 8. PROVE D’ESAME ............................................................................................................................................... 38 9. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO........................................................... 39 10. ALLEGATI.......................................................................................................................................................... 40 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO ....................................................... 41 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SIMULAZIONE SECONDA PROVA: SISTEMI .............................................. 45 GRIGLIA E CRITERI DI VALUTAZIONE TERZA PROVA MULTIDISCIPLINARE ...................................... 46 SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA: ITALIANO ................................................................................... 47 SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA: SISTEMI ................................................................................ 54 SIMULAZIONE TERZA PROVA: PRIMA SIMULAZIONE ................................................................................. 55 SIMULAZIONE TERZA PROVA: SECONDA SIMULAZIONE ........................................................................... 63 2 2. Quadro orario Discipline Orario Tipi di settimanale1 prove2 Religione-Materia alternativa 1 Lingue e lettere italiane 3 s.o. Storia ed educazione Civica 2 o. Educazione fisica 2 p. Lingua straniera (inglese) 3 o. Matematica 3 (2) s.o.p. Calcolo delle probabilità, 3 (1) o.p. Elettronica e telecomunicazioni 5 (3) s.o.p. Informatica 5 (3) s.o.p. Sistemi di elaborazione e 5 (3) s.o.p. statistica e ricerca operativa trasmissione delle informazioni 32 (12) 1 2 Fra parentesi sono indicate le ore di laboratorio. s.=scritto; o.=orale; p.=pratico 3 3. Programmazione Obiettivi generali dell’indirizzo di studi Buona preparazione specifica, capacità di inserirsi nel lavoro di gruppo, di assumersi compiti e di svolgerli in autonomia anche affrontando situazioni nuove. Accettare standard di relazione e di comunicazione richiesti dalla situazione. Adattarsi ad interpretare le innovazioni tecnologiche ed organizzative. Obiettivi specifici Il consiglio di classe all’inizio del corrente anno scolastico si è prefissato di conseguire i seguenti obiettivi. Di carattere generale: Crescita umana, sociale e culturale così da portare a maturità e autonomia la personalità di ogni studente. In particolare attraverso: lo sviluppo di capacità di autocontrollo e di socializzazione; il potenziamento dell’autonomia di lavoro e di un personale metodo di studio; il miglioramento del possesso della correttezza nell’esposizione orale e scritta; lo sviluppo delle capacità di analisi e dei problemi nell’ambito della specializzazione di indirizzo informatico specificamente in ordine alla progettazione e alla programmazione. Area scientifico – tecnologica: (Informatica, Matematica, Calcolo, Sistemi, Elettronica) Conoscere i principi e i contenuti fondamentali di ogni disciplina. Acquisire capacità di progetto e di verifica di semplici sistemi di automazione e trasmissione dati con il supporto delle nuove tecnologie informatiche. Acquisire capacità di produrre software dedicato. Acquisire capacità di lavorare in gruppo, ma anche di fare scelte in modo autonomo. Saper utilizzare gli strumenti e le macchine in uso nei laboratori. Saper rielaborare criticamente i contenuti appresi e creare collegamenti interdisciplinari. Saper consultare manuali e documentazione tecnica del settore. Area linguistico – espressiva: (Italiano, Storia, Inglese, Educazione Fisica) Comprensione di un testo. Rielaborazione scritta e orale con uso di linguaggi specifici e tecnici; Capacità di esprimersi in modo chiaro e corretto; Saper sintetizzare i punti essenziali di un testo in lingua L1 e L2; Conoscere i termini tecnici in lingua L1 e L2; Saper comunicare in modo adeguato al contesto. Utilizzare le qualità fisiche e neuromuscolari in modo adeguato alle diverse esperienze e ai vari contenuti tecnici; Applicare operativamente le conoscenze delle metodiche dinamiche inerenti al mantenimento della salute. Contenuti per disciplina I contenuti che saranno sviluppati durante il corso dell’anno scolastico 2010/2011 sono quelli previsti dal progetto di ordinamento per l’indirizzo informatico (Abacus). Gli argomenti che verranno svolti sono riportati nei piani di lavoro delle singole materie, nella programmazione dei singoli docenti, depositati in segreteria. 4 Metodi e strumenti Il Consiglio di Classe ha utilizzato le seguenti metodologie: Lezione frontale Lavoro di gruppo Discussioni in classe relative ad argomenti disciplinari e non Ricerche personali Analisi dei testi Esercitazioni nei laboratori di specializzazione. Gli strumenti utilizzati sono stati: Libri di testo Altri testi e quotidiani Documentazione tecnica e manuali Uso di video e LIM Computer e strumenti in uso presso i laboratori. Attività integrative Orientamento post-diploma Incontri con personale in rappresentanza di aziende del settore Visite a mostre specializzate del settore. Strumenti di verifica Prove strutturate Relazioni Temi, analisi di testi Prove di laboratorio Interrogazioni orali e colloqui. Quesiti a risposta multipla. 5 Criteri di valutazione Il Consiglio di Classe ha esplicitato i seguenti criteri per la valutazione degli alunni in una scala da 1 a 10. Voto 1 2 3 4 Conoscenza Non accertabile, rifiuta la prestazione Non riconosce i dati e le nozioni, li descrive in modo molto lacunoso e meccanico Non riconosce i dati e le nozioni, li descrive in modo molto lacunoso e meccanico Conosce e ricorda in modo lacunoso e frammentario 5 Conosce e ricorda in modo lacunoso e frammentario 6 Conosce i dati, li sa elencare, li descrive in modo semplice anche se non sempre in modo rigoroso Conosce i dati, si orienta e li espone correttamente 7 8 9 10 Conosce ampiamente i dati, li espone in modo chiaro e dettagliato, espone con scioltezza e sicurezza Conosce in modo approfondito i concetti della disciplina, li espone correttamente ed esaurientemente con proprietà di linguaggio Conosce in modo approfondito i concetti della disciplina, li espone in modo chiaro ed esauriente con proprietà di linguaggio Comprensione Applicazione Non accertabile, rifiuta la prestazione Non comprende i più semplici concetti della disciplina Non accertabile, rifiuta la prestazione Non è in grado di produrre nemmeno le più semplici applicazioni Fraintende, confonde i concetti fondamentali, li espone senza ordine logico Non sa utilizzare gli strumenti, non sa produrre Sa spiegare i concetti fondamentali in modo impreciso ed ha bisogno di aiuto Solo se aiutato effettua collegamenti, deduzione, formula simboliche elaborazioni Coglie il senso essenziale delle informazioni e le riespone nella forma propostagli Applica gli strumenti in modo inadeguato, produce in modo frammentario Collega autonomamente argomenti di diverse discipline, rielabora in modo critico i contenuti Dimostra padronanza di metodi di applicazione, riesce a rielaborare nuove soluzioni anche in situazioni non standard in modo autonomo Applica gli strumenti in modo poco autonomo e/o discontinuo Applica gli strumenti correttamente solo in situazioni note, produce in modo elementare ma corretto Spiega e riassume i concetti Conosce metodi e strumenti, parte sa collegarli con sa utilizzarli anche in sicurezza semplici situazioni nuove, se guidato Riorganizza e rielabora dati Dimostra padronanza di da cui sa trarre deduzioni metodi e strumenti e capacità di procedere autonomamente a semplici applicazioni nuove Riorganizza e rielabora dati Dimostra padronanza di da cui sa trarre deduzioni. metodi di applicazione, Collega argomenti di diverse riesce a rielaborare nuove discipline se guidato soluzioni anche in situazioni non standard, se guidato Relativamente alla valutazione delle prove scritte previste per l'esame di stato, il Consiglio di classe ha deciso di attribuire il punteggio di 10/15 alle prove considerate sufficienti (6/10). 6 4. Profilo professionale del perito per l’informatica Il Perito Industriale per l’Informatica trova la sua collocazione sia nelle imprese specializzate nella produzione del software sia in tutte le situazioni in cui la produzione e la gestione del software, il dimensionamento e l’esercizio di sistemi di elaborazione dati siano attività rilevanti indipendentemente dal tipo di applicazione. In esse può essere impiegato in una vasta gamma di mansioni che, oltre ad una buona preparazione specifica, richiedano capacità di inserirsi nel lavoro di gruppo, di assumersi compiti e di svolgerli in autonomia anche affrontando situazioni nuove, di accettare gli standard di relazione e di comunicazione richiesti dall’organizzazione in cui opera, di adattarsi alle innovazioni tecnologiche ed organizzative. In tali ambiti il Perito Informatico potrà: collaborare all’analisi di sistemi di vario genere ed alla progettazione dei programmi applicativi; collaborare, per quanto riguarda lo sviluppo del software, alla progettazione di sistemi industriali e di telecomunicazione; sviluppare piccoli pacchetti di software nell’ambito di applicazioni di vario genere, come sistemi di automazione e di acquisizione dati, banche dati, calcolo tecnico-scientifico, applicazioni multimediali e applicativi Web; progettare piccoli sistemi di elaborazione dati, anche in rete locale, inclusa la scelta ed il dimensionamento di interfaccia verso apparati esterni; pianificare lo sviluppo delle risorse informatiche in piccole realtà produttive e dimensionare piccoli sistemi di elaborazione dati; curare l’esercizio di sistemi di elaborazione dati; assistere gli utenti dei sistemi di elaborazione dati fornendo loro consulenza e formazione di base sul software e sull’hardware. 7 5. Situazione della classe La classe 5IB è composta da 25 studenti , 4 femmine e 21 maschi. Uno studente è ripetente, gli altri 24 provengono dalla stessa classe 4IB che è nata dalla fusione delle due terze 3IA e 3IB. La nuova formazione non ha presentato difficoltà nella socializzazione. In quinta gli studenti hanno presentato alcuni cambiamenti, un piccolo gruppo non è riuscito a recuperare le lacune pregresse e, nonostante le sollecitazioni continue degli insegnanti durante l’arco dell’anno, negli ultimi mesi non si sono notati miglioramenti oggettivi. Dal punti di vista disciplinare la classe si è sempre dimostrata corretta e generalmente collaborativa. Si sottolinea che nella classe è presente un alunno con programmazione differenziata, seguito da un insegnante di sostegno per sei ore alla settimana. 8 6.Programmazione svolta e sua valutazione PROGRAMMA DI ITALIANO Docente: Prof.ssa Angela Di Giesi L'Età Postunitaria Il quadro di riferimento Le strutture politiche, economiche e sociali dell'Italia postunitaria L’emigrazione Il Naturalismo francese Emile Zola da "Il romanzo sperimentale" Lo scrittore come "operaio" del progresso sociale Giovanni Verga La poetica La tecnica narrativa del Verga L'ideologia verghiana Il Verismo di Verga e il naturalismo zoliano Lo svolgimento dell'opera verghiana L'approdo al Verismo "I Malavoglia" "Mastro-don Gesualdo" Il ciclo dei "Vinti" e "I Malavoglia" Lotta per la vita e "darwinismo sociale" Impersonalità e "regressione" I"vinti" e la "fiumana del progresso" L'"eclissi" dell'autore e la regressione nel mondo rappresentato Il narratore verista "La roba" "Rosso Malpelo" Il Decadentismo Il quadro di riferimento Gabriele D'Annunzio La vita Le Laudi 9 Il piacere "La filosofia del dandy”" da Alcyone"La pioggia nel pineto" Giovanni Pascoli La vita Le idee Le raccolte poetiche I temi della poesia pascoliana da Myricae "Novembre"," Temporale", dai Canti di Castelvecchio "Il gelsomino notturno" “Il x Agosto” Italo Svevo La vita “La coscienza di Zeno” Luigi Pirandello La vita La visione del mondo e la poetica I romanzi "Il fu Mattia Pascal" “Uno nessuno e centomila” “I quaderni di Serafino Gubbio” dalle Novelle per un anno “Il treno ha fischiato" Il primo Novecento Il quadro di riferimento La situazione storica e sociale Le forme e le tendenze letterarie I futuristi Scrittori del primo Novecento Il mito della macchina Il Futurismo Filippo Tommaso Marinetti "Manifesto del futurismo" "Manifesto tecnico della lettaratura futurista" “Bombardamento ad Adrianopoli” ”All’automobile da corsa” Vladimir Majakovskij " La guerra è dichiarata" Tra le due guerre Scrittori tra le due guerre 10 Umberto Saba La vita Il "Canzoniere" dal Canzoniere: "A mia moglie" "Teatro degli Artigianelli". Giuseppe Ungaretti La vita dal Porto sepolto all'Allegria Il Sentimento del tempo da L'allegria: "In memoria" "Il porto sepolto" "Veglia" "I fiumi" "San Martino del Carso" "Soldati". “Lucca” “L’isola” Eugenio Montale La vita La parola e il significato della poesia Da "Ossi di seppia": "Non chiederci la parola" "Meriggiare pallido e assorto" "Spesso il male di vivere ho incontrato" da Le occasioni :"La casa dei doganieri". Primo Levi "Se questo è un uomo" visione film “NUOVOMONDO” di Crialese “UOMINI CONTRO” di F.Rosi Testo in adozione IL NUOVO FARE LETTERATURA di MAGRI e VITTORINI ed.PARAVIA 11 PROGRAMMA DI STORIA Docente: Prof.ssa Angela Di Giesi L'Italia dopo l’unità Il nuovo secolo Giolitti e la difficile modernizzazione italiana Verso il primo conflitto mondiale La Grande guerra Guerra e rivoluzione in Russia Nuova organizzazione del lavoro e società: taylorismo e fordismo Avvento della società di massa L'Italia dall'emigrazione all'immigrazione L'Europa del dopoguerra La repubblica di Weimar Il problema delle riparazioni tedesche e la crisi della Ruhr Il dopoguerra in Italia. Crisi dello stato liberale e l'avvento del fascismo Il New Deal di Franklin D.Roosevelt L'Unione Sovietica da Lenin a Stalin La dittatura di Stalin L'ascesa del nazionalsocialismo in Germania e la fine della Repubblica di Weimar Il rafforzamento del potere di Hitler e le basi dello stato totalitario L'antisemitismo del dittatore e il regime nazista L'Italia fascista I limiti del sistema totalitario Il fascismo e la società Gli sviluppi dell'economia fascista La risposta del regime alla crisi del 1929 La politica estera fascista La guerra d'Etiopia La seconda guerra mondiale Lo sbarco alleato in Italia e la caduta del fascismo Il crollo del Terzo Reich La fine della guerra nel Pacifico Caratteri generali del dopoguerra I danni morali e materiali della guerra La nascita dell’ONU tra speranze e delusioni La politica statunitense in Europa: la dottrina Truman e il piano Marshall La crisi di Berlino e la nascita delle due Germanie Decolonizzazione e conflitti Caratteri generali della decolonizzazione L'indipendenza dell'India 12 L'Italia dopo il fascismo Le elezioni del 1948 La Costituzione repubblicana L'economia italiana dalla ricostruzione allo sviluppo Decolonizzazione e Terzo mondo 1960 l'anno dell'Africa LIBRO DI TESTO DI GIARDINA SABBATUCCI VIDOTTO EDITORI LATERZA VOLUMI 2°e 3° 13 PROGRAMMA DI INGLESE Docente: Prof. Pierpaolo Maiorani Docente: Pierpaolo Maiorani Obiettivi raggiunti - Conoscenza delle strutture grammaticali e sintattiche a livello intermedio (B1+/B2 del CEFR). - Conoscenza della microlingua (informatica, sistemi, ecc.). - Conoscenza dei contenuti tecnici trattati. - Capacità di cogliere i concetti generali e le informazioni specifiche in testi di carattere tecnico o generale. - Capacità di sostenere una conversazione funzionale al contesto (microlingua ed attualità). - Capacità di riassumere in modo efficace i testi di microlingua analizzati in classe. - Capacità di traduzione (dei testi trattati in classe e, più generalmente, di testi inerenti la microlingua). Metodo di insegnamento Lezione frontale. Dialogo/conversazione in classe su tematiche tecniche e di attualità. Analisi di testi di microlingua, collegamenti alle materie di area tecnica. Ripresa delle strutture grammaticali attraverso la lettura di testi tecnici (metodo deduttivo). Strumenti di lavoro Libri di testo (lingua, microlingua, grammatica). Registratore. Appunti. Strumenti di verifica e criteri di valutazione Prove orali: interrogazioni riguardanti sia i testi di microlingua che le strutture grammaticali in esse contenute (analisi contrastiva italiano-inglese). Conversazione e traduzione. 14 Prove scritte: traduzione dall’italiano all’inglese, comprensione di testi di attualità (con questionario), esercizi di grammatica (livello B1+/B2), domande aperte riguardanti la microlingua. Simulazioni di terza prova: due prove della tipologia C (8 quesiti a risposta multipla). Per quanto riguarda la valutazione sono stati adottati i seguenti criteri: Per le prove orali sono state valutate le capacità di lettura, traduzione, conversazione e grammatica. Per quanto riguarda la conversazione particolare attenzione è stata posta alla capacità di conversare su temi inerenti la microlingua. Per ogni abilità è stata attribuita una valutazione sintetica da “scarsa” (2/3) ad “ottima” (10). Il voto finale è la media ponderata e pensata delle differenti abilità. Per le prove scritte si è attribuito un punteggio ad ogni esercizio. La sufficienza è stata attribuita ad un punteggio pari al 60% del totale. Per le terze prove il punteggio è stato attribuito in base alle risposte corrette o non corrette. Rispondenza della classe Da un punto di vista disciplinare non vi è nulla di significativo da sottolineare. I rapporti orizzontali (studente-studente) e verticali (studente-docente) sono stati sostanzialmente corretti. Si è, tuttavia, riscontrato un atteggiamento abbastanza passivo della classe che ha portato ad uno studio piuttosto mnemonico degli argomenti di microlingua proposti (si auspicava un atteggiamento più dialettico, mostrato solo da un ristretto numero di studenti). La classe può, sostanzialmente, essere suddivisa in tre gruppi: un ristretto numero di studenti ha mostrato buone conoscenze linguistiche e sicura capacità di analisi del materiale presentato (con conseguente attitudine al dialogo e al confronto); un buon numero di studenti ha dimostrato di conoscere in modo sufficiente la lingua (anche se permangono criticità a livello grammaticale, prosodico e sintattico) e di sapere analizzare, seppure non sempre in modo totalmente adeguato i testi di microlingua; un ridotto numero di studenti, infine, ha presentato serie lacune tanto a livello linguistico (errori di grammatica, incertezza prosodica, scarsa gestione delle strutture sintattiche) quanto nella scarsa capacità di analisi dei testi di microlingua (errori di traduzione, difficoltà di interpretazione, scorretto utilizzo della terminologia specifica, ecc.). Contenuti disciplinari A) Contenuti linguistici: Ampia revisione delle strutture grammaticali più importanti (e più insidiose). Si citano a livello esemplificativo le strutture più imporanti: past simple vs. past continuous; present perfect simple; present perfect continuous; discorso indiretto; revisione di tutti i modali (can, could, must, have to, should, ecc.); utilizzo degli articoli in riferimento a sostantivi concreti od astratti; to wish; condizionali di tipo 0,1,2,3. 15 Unità del libro di testo “Get Real” trattate: 10,11 (grammatica e brani). B) Contenuti di microlingua (si riporta il titolo dell’unità e l’elenco delle letture svolte; per ogni lettura si è proceduto alla traduzione completa e allo svolgimento di un discreto numero di esercizi; testo di riferimento: A Question of ICT, Zanichelli): Unit 1 “Computer everywhere” - Himanchal high school, Nangi.., p.7 -Mahabir Pun…, p.8 -Nangi and the web, p.9 - The wired and the unwired, p.10 -Anywhere and everywhere, p.12 - Networks are better, p.13 - Wireless Networking, p.14 Unit 2 “It’s a digital world” - Binary Information, p.20 - Sampling, p. 21 - Digital anything, p.23 Unit 3 “Core Concepts” - Open Source Software, p.36 -Boot loaders, p. 38 - What BIOS does, pag. 39 - Two companies change their names, p.40 - Who was Ted Hoff?, p. 41 Unit 4 “Household peripherals” - The flatbed scanner, p. 49 16 - Barcodes, p. 50 - Printers, p. 52 - In the beginning was the Command, p. 54 -The first killer application, p. 56 Unit 5 “Chips with everything” - How a semiconductor memory chip works, p. 64 - Inside the cleanroom, p. 66 - Reading and interacting, Storage, p. 69 - University of Portford, Applications…, p. 71 Unit 6 “Input and output devices” - Input devices, p. 72 - How USB works, p. 75 - Reading and Writing, Dear Ms Jackson…, p. 79 Unit 7 “A PC for me” - Who is Masaya Matsuura?, p. 80 - How to write a videogame, p. 81 - MUDs, MOOs and MMORPGs, p. 84 Unit 8 “Languages” - Programming levels and languages, p. 92 - The Bell Laboratories, p. 96 - It is 1969…, p. 96-97 - The bare bones, p. 100 - Vocabulary and Reading, June 2004…, p. 102 - Anatomy of a phishing attack, p. 103 17 - How to become the richest man on the planet, p. 105 Unit 10 “Applications” - Applications overview, p. 108 - WP DB SQL, p. 110 - I remember watching my professor…, p. 112 - A spreadsheet is…, p. 113 - The new vampires, p. 115 Unit 11 “E-Messages” - SMS messages, p. 116 - How to read an email address, p. 118 - U cn B nething u wan2 B, p. 120 - Reading and interacting, The Dangers of Wired Love, p. 123 Unit 12 “Graphics” - Raster Graphics, p. 124 - CADvantages, p. 126-127 Unit 13 “At home, at school” - Multimedia Revolution, p. 132-133 - Multimedia and the Web, p. 134-135 Unit 14 “The Internet (1)” - 127.0.0.1, p. 144-145 - Who owns the Internet?, p. 146 - RFC 2119, pag. 147 - The TLD story, pag. 148 18 Unit 15: “Protocols INC. TCP/IP” - One two, one two,…, p. 152 - WWW: when, where, why? P. 154 - P2P…, p. 157 Unit 16 “The Internet (2)” - Linking each LAN in the WAN, p. 160 *Unit 17 “Security and Insecurity” - Who goes there, p. 168 - Echelon, p. 170 - Malware, p. 172 *Unit 20 “That’s just it!” - Two types of E-Commerce, p. 197 Literature: O. Wilde, The Picture of Dorian Gray (chapters 1 and 20, extracts). * argomenti da trattare dopo il 15 maggio. Libri di testo M. Hobbs, J. S. Keddle, GET REAL Intermediate, Helbling Languages R. Brown, A QUESTION OF ICT, Zanichelli M. Vince, G. Cerulli, INSIDE GRAMMAR, Macmillan (o altra grammatica di riferimento in possesso degli studenti) 19 PROGRAMMA DI MATEMATICA Docenti: Prof.ssa Luisa Santagostini - Prof.ssa Leonarda Gambino Rispondenza della classe Nel corso dell’anno scolastico, la maggioranza degli studenti ha seguito lo svolgimento delle lezioni con impegno ed interesse, un gruppo meno numeroso con difficoltà. Non tutti conoscono gli argomenti svolti in modo soddisfacente ed usano correttamente il linguaggio tecnico-scientifico. Gli studenti che raggiungono i risultati migliori lo devono ad uno studio costante ed approfondito frutto di una progressiva maturazione. Programma: Risoluzione approssimata di equazioni - Metodo di bisezione - Metodo delle secanti - Metodo delle tangenti Integrali indefiniti, definiti e impropri Definizione di integrale indefinito. Integrali immediati e metodi di integrazione (per decomposizione, per sostituzione, per parti, metodo d'integrazione delle funzioni razionali fratte). Integrale definito di una funzione. Proprietà degli integrali definiti. Area del trapezoide e significato geometrico di integrale definito. Integrale definito come limite di una somma. Teorema della media (interpretazione geometrica) La funzione integrale Teorema fondamentale del calcolo integrale (con dimostrazione) Relazione tra funzione integrale e integrale indefinito Formula fondamentale del calcolo integrale (con dimostrazione) Area della parte di piano delimitata dal grafico di due funzioni Integrali impropri, definizioni. Integrazione numerica 1. Integrazione numerica: Metodo dei rettangoli Metodo dei trapezi Metodo delle parabole o di Simpson Successioni e serie numeriche 1. Definizione di successione. 2. Successioni limitate (definizioni) 3. Successioni monotone (definizioni) 4. Progressioni aritmetiche (definizioni, teoremi pag.152 e pag.153 con dimostrazione) 5. Progressioni geometriche (definizioni, teoremi pag.161,pag.163 e pag.167 con dim) 6. Serie numeriche (definizioni e terminologia) 7. Serie geometrica 8. Proprietà delle serie ( teoremi solo enunciato) 9. La serie armonica. 20 10. Criterio generale di convergenza di Cauchy. Resto di una serie numerica. Condizione necessaria e sufficiente per la convergenza (condizione di Cauchy); Condizione necessaria per la convergenza. 11. Criteri di convergenza di una serie numerica a termini positivi: Criterio del confronto primo e secondo Criterio del rapporto o di D'Alembert Criterio della radice o di Cauchy 12. Serie a termini a segno alterno Criterio di Leibniz 13. Serie a termini a segno qualunque Convergenza semplice ed assoluta. Funzioni reali di due variabili reali 1. Ripasso delle nozioni generali delle funzioni reali di variabile reale 2. Funzioni in RxR 3. Insieme di esistenza delle funzioni di due variabili reali (rappresentazione grafica del dominio). Equazioni differenziali del primo ordine 1. Equazioni differenziali ordinarie. 2. Nozioni generali e teorema di Cauchy (interpretazione geometrica del teorema). Soluzioni di un'equazione differenziale ordinaria. 3. Equazioni differenziali a variabili separabili. 4. Equazioni differenziabili lineari del primo ordine. Metodo delle variazioni delle costanti arbitrarie o metodo di Lagrange per determinare l'integrale generale. Esercitazioni in laboratorio: - - Risoluzione approssimata di equazioni - Integrazione numerica - Domini di funzioni a due variabili Bibliografia: Dodero Baroncini Manfredi Moduli di lineamenti di matematica vol. D-F-C2 -G Ghisetti e Corvi Editore 21 PROGRAMMA DI CALCOLO DELLE PROB., STATISTICA E RICERCA OP. Calcolo delle Probabilità, Statistica e Ricerca Operativa Rispondenza della classe. La classe, tranne per qualche elemento, ha risposto con interesse allo studio della materia, raggiungendo complessivamente un livello di conoscenza sufficiente. Alcuni allievi si sono impegnati con costanza e serietà ottenendo così buoni risultati, la parte restante manifesta ancora parziali lacune rispetto agli obiettivi prefissati. Nella classe vi è qualche elemento dotato di ottime capacità ed ha saputo apportare un contributo personale allo svolgimento dell'attività didattica, anche se non é riuscito ad esercitare nei confronti dei compagni un'azione trainante. Per quanto riguarda l’attività di laboratorio, i gruppi hanno realizzato, utilizzando come strumento di lavoro il foglio elettronico Excel con l’utilizzo del V.B.A., esercizi di calcolo sugli argomenti trattati quest’anno. Tutti i gruppi hanno raggiunto l’obiettivo primario di saper impostare e realizzare, anche se per alcuni in modo parziale, i lavori assegnategli. L’impegno per la maggioranza non è stato sempre costante nel corso dell'anno scolastico, alcuni allievi hanno puntato eccessivamente sulla loro capacità di recupero pervenendo ad una preparazione non pienamente sufficiente. La preparazione finale risulta mediamente sufficiente, soltanto per qualche alunno il livello raggiunto è buono. Contenuti Stime intervallari dei parametri statistici Ripasso ed approfondimento sulle stime intervallari della media, della frequenza, della varianza e della differenza tra valori medi. Ipotesi statistiche. Test parametrici Test di ipotesi. Regione di accettazione e regione critica. Test a due code e test a una coda. Errori di prima e seconda specie. Procedura generale per la formulazione di un test. Test sul valor medio, test sulle frequenze relative, test sulla varianza, test sulla differenza tra valori medi e tra frequenze. Metodi campionamento. Stima dei parametri. Vantaggi e procedure. Campionamento casuale semplice. Campionamento stratificato. Statistiche campanarie. Test di ipotesi. Curve operative caratteristiche Test di ipotesi e significatività. Errori di prima e seconda specie. Procedure di controllo delle ipotesi. Test sulla media dei grandi campioni. Curva operativa caratteristica. Test sulle frequenze relative. Curva operativa caratteristica. Determinazione dell’ampiezza campionaria. Test sulla differenza tra valori nedi e frequenze. Test sulla varianza. Curva operativa caratteristica. 22 Controllo Statistico della qualità La qualità come rispondenza all’uso. Dal controllo di qualità alla garanzia di qualità. Valore e costo della qualità. Funzione norme e procedure del controllo di qualità. I circoli di qualità. Il sistema informativo per la gestione di qualità. Controllo di qualità dei processi e collaudo. La teoria statistica delle carte di controllo. Le specifiche. Determinazione della tolleranza naturale. Il controllo statistico mediante le carte. Carte di controllo per variabili. Carte di controllo per attributi. La ricerca operativa. Evoluzione storica - La natura della ricerca operativa - Problemi e modelli come rappresentazioni della realtà - I modelli e le tecniche della ricerca operativa - statistica e ricerca operativa Programmazione lineare. Campi di applicazione - Formulazione di un modello di programmazione lineare - Metodo grafico - proprietà dell’insieme delle soluzioni ammissibili - Metodo del simplesso - Fasi del metodo del simplesso vincoli di maggiore uguale - Metodo del grande M - Casi particolari. Problemi di assegnazione e di trasporto I problemi di assegnazione - Formulazione matematica - Il metodo ungherese - Fasi del metodo ungherese per i problemi di assegnazione - I metodi di trasporto, formulazione matematica Metodo di soluzione per i problemi di trasporto - Prova di ottimalità. Bibliografia Autore: A Broglio Titolo: Statistica. Statistica industriale e ricerca operativa Editore: Petrini Docenti: Prof. Carlo Zingone, Prof.Alessandro Iovane 23 PROGRAMMA DI INFORMATICA GENERALE E LABORATORIO Insegnante: Insegnante Tecnico Pratico: Giuseppe De Filippis Domenico De Chiara Ore presumibili che saranno svolte sino al giorno 7 giugno 2014: 170 Profilo della classe La classe ha palesato generalmente un interesse agli argomenti proposti più che sufficiente, anche se durante lo svolgimento delle lezioni non tutti gli alunni hanno avuto un atteggiamento attento, interessato e coerente con le richieste degli insegnanti. L’impegno nello studio della materia non è stato costante per tutti gli studenti, ma generalmente positivo. Alcuni studenti hanno evidenziato difficoltà nell’apprendimento dovuto a lacune pregresse che si sono impegnati a superare. La maggior parte degli alunni ha raggiunto, comunque, una preparazione che consente loro di affrontare e dare una soluzione a problemi riguardanti la gestione di dati. Per diversi studenti i risultati conseguiti si attestano su livelli più che discreti/buoni. Questi studenti sono in grado di analizzare problematiche inerenti la gestione di basi di dati e sviluppare il conseguente progetto. La gestione dei database sulla rete internet attraverso pagine dinamiche realizzate in PHP sono sicuramente discrete/buone per una parte della classe, sufficienti per gli altri studenti. Si evidenzia qualche elemento di ottime capacità. Programma svolto I Data Base Cos’è un data base Definizione I vantaggi dovuti dall’ uso dei Data Base rispetto agli archivi tradizionali Significato di DBMS I modelli di Data Base La progettazione del Data Base Il modello concettuale Entità-Relazione 24 Tipi di associazioni tra entità I concetti fondamentali del Data Base relazionale: grado, dominio, t-uple, cardinalità, chiave primaria, chiave esterna, relazioni Operazioni relazionali nel modello relazionale: selezione, proiezione, congiunzione Regole di integrità referenziale Il modello logico La normalizzazione Le forme di normalizzazione: 1FN, 2FN, 3FN e FNBC Microsoft Access Introduzione La sessione di lavoro: menù e strumenti Come creare le tabelle di un Data Base Definire le associazioni tra le tabelle Le maschere e i report Come definire ed usare le query Le query parametriche Come aggiornare un Data Base: inserimento e modifica dei dati Il linguaggio SQL Caratteristiche generali e tipi di dati Creazione di tabelle (CREATE TABLE) Le chiavi esterne: FOREIGN KEY REFERENCES Immissione modifica e cancellazione dei dati (INSERT, UPDATE, DELETE) Interrogazione di Data Base (SELECT, SELECT DISTINCT, SELECT … WHERE) Le funzioni di aggregazione ( COUNT(), SUM(), AVG(), MIN(), MAX()) La clausola AS. Ordinamenti e raggruppamenti (ORDER BY, GROUP BY) La clausola HAVING Le condizioni di ricerca (BETWEEN, IN, LIKE, IS NULL, IS NOT NULL) Le sottoquery La congiunzione di tabelle con: INNER JOIN, LEFT e RIGHT JOIN. THETA JOIN Il DBMS MySQL Concetti generali Interazione con MySql per mezzo di PHPMyAdmin 25 Il linguaggio HTML I moduli: gli attributi method e action i pulsanti SUBMIT, RESET le caselle di testo le liste di selezione le caselle di controllo i pulsanti opzione tetxarea I Data Base nel Web Pubblicare i dati con pagine dinamiche Le pagine PHP Il linguaggio PHP: Istruzioni fondamentali: Dichiarazione di variabili Selezione e selezione multipla Iterazione (for, while) Array e array associativi Inviare mail con PHP Recupero dei dati dai Form $_GET e $_POST La permanenza dei dati nel web: Stringhe d’interrogazione (Dati passati tramite URL) Variabili di sessione; array associativo $_SESSION Cookies; array associatico $_COOKIES Database MySQL sul Web Istruzioni e loro utilizzo per la connessione, selezione e chiusura Istruzioni e loro utilizzo per l’interrogazione e recupero dati Manipolazione dei dati (DML): Cancellazione, Inserimento e Aggiornamento Libri di test e riferimenti bibliografici: A. Lorenzi – E.Cavalli INFORMATICA: PROGETTAZIONE DEI DATABASE LINGUAGGIO SQL DATI IN RETE Atlas Editore 26 Attività di laboratorio L’attività di laboratorio si è svolta una volta alla settimana in un blocco di 3 ore. Lo svolgimento dell’attività è stata suddivisa in due momenti: 1. Un primo momento in cui, generalmente, l’insegnante tecnico-pratico illustrava con l’aiuto di una Lim o di un video-proiettore le modalità operative di quanto spiegato in teoria e/o lo sviluppo pratico degli esercizi svolti in classe oppure l’utilizzo di software; 2. Un secondo momento in cui gli studenti dovevano applicare quanto spiegato risolvendo degli esercizi proposti attraverso la generazione dell’opportuno software. Sono state svolte le seguenti tipologie di esercitazioni: Esercitazioni per l'acquisizione delle conoscenze di Microsoft Access e consolidamento della teoria per la progettazione e manipolazione di un database Esercitazioni per rafforzare la conoscenza del linguaggio SQL. Esercitazioni per l'acquisizione delle conoscenze dei Form del linguaggio HTML e loro utilizzo Esercitazioni per la realizzazione di pagine PHP, con lo scopo di consolidare le conoscenze di progettazione e utilizzo di pagine dinamiche Esercitazioni per la realizzazione di pagine PHP che si interfacciano con un database MySQL con l’obiettivo di consolidare le conoscenze e l’utilizzo di un database sulla rete Internet utilizzando operazioni DML e QL Software utilizzati MS Access 2010, Dreamweaver, EasyPHP, PHPMyAdmin. 27 PROGRAMMA DI SISTEMI Docenti: Prof. Enrico Pallotta e Prof.ssa Leonarda Gambino OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA: Al termine dell'anno scolastico lo studente dovrà raggiungere i seguenti obiettivi disciplinari conoscenze Principi di funzionamento delle reti locali Concetti base di segnale, rappresentazione/codifica, mezzo trasmissivo, protocollo Standard per il cablaggio: standard EIA/TIA 568A Apparati di rete Caratteristiche e differenze dei più diffusi mezzi di trasmissione (wired e wireless) Protocolli: TCP/IP, HTTP, FTP, SSH… Elementi di sicurezza delle reti Cenni sulle norme e sistemi di sicurezza capacità Sa installare gli apparati di rete Sa applicare le regole del cablaggio strutturato Sa utilizzare dispositivi di comunicazione in rete e apparati Ethernet Sa utilizzare dispositivi di modulazione/demodulazione, dispositivi di instradamento (router), dispositivi per reti locali virtuali (VLAN) Sa applicare standard di funzionamento delle reti senza fili Sa applicare protocolli di comunicazione Sa utilizzare gli strumenti per la sicurezza delle reti Sa configurare firewall e proxy competenze Analizzare LAN in semplici realtà valutando l’eventuale sistema esistente ed eventuali espandibilità future Progettare semplici reti locali: scegliere gli apparati di rete e definire gli servizi di rete Installare e configurare i vari apparati e i componenti di una LAN, compreso i servizi software Gestire elementi di base della sicurezza informatica Diagnosticare e risolvere semplici malfunzionamenti Progettare realizzare, testare semplici interfaccie in ambito di telecontrollo e piccola automazione Metodologia: I criteri didattici adottati comprendevano sia lezioni teoriche tradizionali che un lavoro sviluppato - prima singolarmente poi in gruppo - in laboratorio. Molto importante è stato ritenuto riuscire ad individuare e a descrivere la varie fasi del lavoro: schematizzazione, modellizzazione, codifica; al fine di acquisire una corretta metodologia di lavoro, saper stendere e controllare il piano di lavoro. Strumenti di verifica: verifiche orali e test sul livello di conoscenza degli argomenti teorici; verifiche di laboratorio, al fine di individuare il grado di autonomia e le capacità nell’uso dell’elaboratore; verifiche scritte, per individuare le capacità di analisi e la conoscenza del linguaggio di programmazione; 28 Rispondenza della classe Il programma fissato all'inizio dell'anno non è stato completato, in alcuni momenti si è dovuto rallentare il lavoro al fine di recuperare quanto in precedenza svolto. Durante l’anno la partecipazione e l’attenzione è stata costante, lo stesso si può dire per lo studio individuale, ciò ha aiutato la gran parte della classe a seguire con attenzione e a superare le difficoltà che di volta in volta venivano incontrate, oltre ad acquisire le competenze inizialmente fissate . Discreto l’impegno profuso dalla classe in laboratorio nella trattazione di problemi inerenti la progettazione e il cablaggio di piccole reti, sviluppando esperienze relative la comunicazione fra elaboratori. Permangono, comunque, in una piccola parte della classe lacune nella rielaborazione personale dei contenuti e nello sviluppo autonomo dei problemi proposti. Gran parte della classe raggiunge mediamente un profitto più che sufficiente; si evidenziano elementi di spicco; alcuni riescono a raggiungere risultati ottimi grazie ad un impegno costante e ad una ottima rielaborazione personale dei contenuti. Programma svolto Fondamenti di reti di calcolatori La velocità di trasmissione dei dati Commutazione Classificazione dimensionale LAN MAN WAN Il modello di riferimento OSI: Primitive; Servizi confermati e non; I livelli del modello OSI; Servizi connessi e non; Modello TCP/IP Schema generale Livello Network Inteface Livello Internetworking Livello Transport Livello Application Mezzi trasmissivi Il doppino in rame Il cavo coassiale Fibre ottiche Trasmissione Wireless Rilevamento e correzione degli errori Multiplazione; 29 Codifica dei dati nella trasmissione Local Area Network: Topologia delle reti LAN; Il sottrostrato MAC: Protocollo ALOHA; Protocollo CSMA; Protocollo Token Ring; Indirizzi a livello MAC; Il sottostrato LLC: Servizio non connesso non confermato; Servizio connesso Rete Ethernet (IEEE 802.3) Token ring (IEEE 802.5) Wireless (IEEE 802.11 a/b/g/n/) Protocollo HDLC; Protocollo PPP Controllo del flusso Stop and wait Sliding windows L’architettura TCP/IP: Protocollo IP Indirizzamento IP; Le sottoreti I protocolli di routing; Il protocollo ICMP Il protocollo ARP Il sistema a domini; Il protocollo TCP; Il protocollo UDP Infrastruttura e apparati LAN Cablaggio strutturato Cablaggio EIA/TIA 568A Apparati di rete Hub Switch Router Le reti geografiche Reti generali PSTN ISDN Reti dati DSL Frame ralay 30 ATM Internet Evoluzione e gestione Gestione di Internet Gestione del Web Gestione degli indirizzi e dei nomi Assegnazione statica DHCP APIPA NAT Il namespace DNS Protezione Firewall Proxy La crittografia Chiave simmetrica e chiave asimmetrica La rete VPN Laboratorio: Progetto rete LAN e software di gestione Socket Configurazione proxy Configurazione DHCP Bibliografia Sistemi3: reti, internet, tecnologie web A. Lorenzi, T. Pizzigalli, A. Rizzi Editore Atlas Prof. Enrico Pallotta 31 PROGRAMMA DI ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI Docenti: Prof.Raffaele Bassi, Prof. Angelo Metta Relazione finale della classe 5 IB La classe risulta disomogenea nel livello di preparazione e nell’interesse verso la materia. Il livello medio di preparazione della classe può dirsi sufficiente, ma solo alcuni alunni della classe si notano per l’attenzione in classe e la costante preparazione con lo studio a casa. PROGRAMMA SVOLTO L'inizio dell'anno scolastico è stato dedicato al completamento del programma del 4° anno, in particolare sono state illustrate le conversioni A/D e D/A. Si è poi iniziato il programma del 5° anno illustrando il comportamento dei: resistori, induttori e condensatori in regime sinusoidale, con particolare attenzione agli sfasament i introdotti fra tensione e corrente e loro rappresentazione vettoriale. L'analisi armonica: i segnali periodici e la serie di Fourier; l'analizzatore di spettro. I diagrammi di Bode: analisi di un circuito lineare a regime sinusoidale; la funzione di trasferimento, poli e zeri; risposta in frequenza e diagrammi di Bode. Filtri passivi RC ed RL passa basso e passa alto e filtri di ordine superiore al primo; circuiti risonanti serie e parallelo. Amplificatori con operazionali: il filtro attivo passa basso, passa alto e passa banda in configurazione invertente e non invertente. Filtri attivi: filtri passa basso del secondo ordine; approssimazioni di Butterworth, Chebyschev, Bessel. I mezzi metallici: le costanti primarie e secondarie di una linea di trasmissione su mezzi metallici. Onde stazionarie. La propagazione delle onde elettromagnetiche e loro classificazione; l'atmosfera; cenni sui principali parametri elettrici delle antenne. Le fibre ottiche: ottica fisica e geometrica; struttura delle fibre ottiche e propagazione; banda passante; costituzione di un canale in fibra ottica. Tecniche di conversione: la conversione A/D e il problema dell'acquisizione di grandezze variabili nel tempo; il circuito sample & hold. Alla data del 12 maggio si stanno illustrando le modulazioni d’ampiezza: DSB-SC, DSBTC, SSB. Si pensa di poter arrivare ad illustrare le modulazioni di frequenza e di fase, indice di modulazione, preenfasi, deenfasi ed a spiegare il significato di FDM e TDM. Il programma non è stato svolto completamente, alcuni argomenti non sono stati trattati a differenza delle quinte degli anni precedenti. Le cause sono state: il dover trattare le 32 conversioni A/D e D/A che normalmente vengono concluse in quarta, ma soprattutto la perdita di due settimane nel primo quadrimestre per mia assenza e quasi una ventina di ore nel secondo quadrimestre (stop di una intera settimana per un corso Java, diversi incontri in aula magna, orientamento universitario, gite, uscite didattiche, ponti.....). Pur avendo utilizzato anche parte delle ore di laboratorio, il programma non è stato completato. Si invita a fare riferimento al programma dettagliato effettivamente svolto che verrà compilato alla fine del corso. Programma svolto in laboratorio Convertitore tensione- frequenza a rampa e soglia Realizzazione e verifica del funzionamento di un DAC a resistori pesati. Filtro passa basso rc: studio della risposta in frequenza Filtro passa basso Butterworth del 1° ordine Filtro passa basso del 2° ordine Filtro passa alto del 2° ordine Multisim:simulazione della risposta di una linea aperta Multisim: simulazione della risposta di una linea chiusa su un impedenza caratteristica Multisim: simulazione della risposta di una linea chiusa su carico corto circuito. Multisim: simulazione della risposta di una linea su carico circuito aperto Modulazione AM sia con la strumentazione che con il multisim Libri di testo Ambrosini, Lorenzi “Elettronica e telecomunicazioni” vol. III Ed. Tramontana Appunti prof. Bassi 33 PROGRAMMA DI RELIGIONE Docente : Prof.ssa Caterina Invernizzi Libro di testo : Autore Titolo Solinas Giuseppe Tutti i colori della vita Volume unico Editore SEI Competenze acquisite Gli alunni che si sono avvalsi dell'insegnamento della religione cattolica, sono stati sempre interessati alla disciplina, propositivi e aperti al dialogo educativo. Gli studenti hanno contribuito attivamente ad ogni lezione e ad ognuna delle tematiche proposte. Gli alunni sono in grado di - confrontare le diverse risposte alle problematiche attuali e morali, assumendo posizioni proprie fondate su motivazioni propositive - affrontare conoscenze, idee e credenze, mediante il riconoscimento della loro storicità - saper valutare una argomentazione nella sua coerenza e nella sua capacità dimostrativa - cogliere la complessità delle problematiche della realtà contemporanea Contenuti La classe ha affrontato i problemi etici più significativi per l’esistenza personale e la convivenza sociale, come previsto dalla programmazione iniziale. Tematiche affrontate: Problematiche giovanili Giovani e pornografia. Lettera di papa Francesco ai non credenti. Il comportamento educativo degli adulti. 34 Rapporto adolescenti e adulti. Omosessualità. Problematiche personali, familiari e social I valori della vita umana. La famiglia. Importanza e funzione del fidanzamento. Matrimonio civile, religioso e concordatario. Casi di nullità del matrimonio cristiano. Bioetica. Fecondazione assistita. Fivet omologa ed eterologa. Aborto Eutanasia. Attiva e passiva. Metodi e Tecniche di apprendimento: Discussione Lezione frontale Analisi documenti Mezzi e strumenti di lavoro Libri Articoli di giornali. Visione di filmati Verifica e valutazione Confronto Discussione in classe 35 PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA Docente: Prof. Alberto Goglio Libro di testo adottato:Praticamente sport -autore:Del Nista Parker Tasselli - Editore : G.D.Anna Ore di lezione effettivamente svolte al 15 Maggio 2014 : N.56 Ore settimanali previste n.2 Contenuti del programma: Attività a corpo libero in situazioni significative in relazione agli obiettivi tecnici e ai mezzi disponibili; a carico naturale e aggiuntivo; di opposizione e resistenza; con piccoli e grandi mezzi, codificati e non codificati; con varietà di ampiezza e di ritmo, in condizioni spazio-temporali diversificate; di equilibrio, in condizioni dinamiche complesse Gioco di squadra:fondamentali individuali e tecnica del gioco Pallavolo-Pallacanestro-Pallamano Metodo di insegnamento Esercitazioni in palestra relative ad attività sportive individuali e di squadra; organizzazione di attività e di arbitraggio degli sport individuali e di squadra praticati Obiettivi realizzati: Lo studente sa: compiere attività di resistenza, forza, velocità e articolarità; coordinare azioni efficaci in situazioni di gioco di squadra o attività individuali complesse; E' in grado di: utilizzare le qualità fisiche e neuro muscolari in modo adeguato alle diverse esperienze e ai vari contenuti tecnici; applicare operativamente le conoscenze delle metodiche inerenti al mantenimento della salute dinamiche; praticare gli sport programmati nei ruoli congeniali alle proprie attitudini e propensioni: Conosce: le caratteritiche tecnico-tattiche e metodologiche degli sport praticati; Mezzi e strumenti di lavoro Palestra Piccoli e grandi attrezzi Strumenti di verifica: esercitazioni fisico sportive. L’insegnante Alberto Goglio . 36 7.Area di Progetto Non è stata attivata un'area di progetto 37 8. Prove d’esame Nel corso dell'anno scolastico sono state realizzate le prove relative agli scritti dell’esame di stato. Prova da simulare Prima prova: Data Durata Tipologia 25/03/2014 6 ore Temi d’esame anni precedenti Lettere Vedi griglia della prova 09/05/2014 6 ore Temi d’esame anni precedenti Sistemi Vedi griglia della prova Lettere Seconda prova: sistemi Terza prova 28/03/2014 90’ Scelta Multipla Materie Coinvolte Elettronica Informatica Inglese Matematica Elettronica Terza prova 05/05/2014 90’ Scelta Multipla Informatica Inglese Matematica Numero quesiti Modalità di valutazione 32 (8 per Vedi griglia allegata al testo disciplina) della Terza prova 32 (8 per Vedi griglia allegata al testo disciplina) della Terza prova 38 9. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO Relativamente all’assegnazione del credito scolastico in occasione degli scrutini di fine anno, fino al massimo punteggio consentito, saranno adottati i criteri stabiliti dal Collegio docenti: - l’interesse e l’impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo - la partecipazione alle attività complementari ed integrative - eventuali crediti formativi 39 10. ALLEGATI Griglia e criteri di valutazione prova scritta di Italiano Griglia di valutazione della simulazione seconda prova scritta di informatica Griglia e criteri di valutazione terza prova multidisciplinare Testi della simulazione prima prova scritta di italiano Testo della simulazione seconda prova scritta di informatica Testi delle simulazioni terza prova scritta multidisciplinare 40 Alunno Classe Commissione GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO TIPOLOGIA A INDICATORI punteggio basso punteggio medio comprensione complessiva del testo analizzato 1 - 1,5 2 - 2,5 3 precisione, completezza dell'analisi 1 - 1,5 2 - 2,5 3 interpretazione del testo analizzato e approfondimenti critici 1 - 1,5 2 - 2,5 3 organizzazione dei testi prodotti: chiarezza, ordine e coerenza nell'esposizione dei contenuti 1 - 1,5 2 - 2,5 3 1 - 1,5 2 - 2,5 3 correttezza ortografica e morfosintattica, proprietà lessicale punteggio alto TOTALE DATA voto proposto.........../15 voto deliberato............./15 41 Alunno Classe Commissione GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO TIPOLOGIA B INDICATORI punteggio basso punteggio medio punteggio alto aderenza alla consegna (coerenza del registro linguistico con la tipologia del testo scelto, titolazione ed eventuale destinazione editoriale) 1 - 1,5 2 - 2,5 3 comprensione e corretto utilizzo dei documenti forniti; pertinenza e completezza dei contenuti espressi 1 - 1,5 2 - 2,5 3 chiarezza dell'impostazione; coerenza e correttezza 1 - 1,5 2 - 2,5 3 correttezza morfo sintattica e ortografica; proprietà lessicale 1 - 1,5 2 - 2,5 3 originalità della trattazione dell'argomento e dell'elaborazione personale. Eventuali apporti critici e creativi 1 - 1,5 2 - 2,5 3 dell'argomentazione TOTALE DATA voto proposto.........../15 voto deliberato............./15 42 Alunno Classe Commissione GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO TIPOLOGIA C INDICATORI punteggio basso punteggio medio 1 - 1,5 2 - 2,5 3 corretto utilizzo delle conoscenze storiche; pertinenza e completezza dei contenuti espressi 1 - 1,5 2 - 2,5 3 chiarezza dell'impostazione; dell'argomentazione coerenza 1 - 1,5 2 - 2,5 3 correttezza ortografica e morfosintattica; proprietà 1 - 1,5 2 - 2,5 3 1 - 1,5 2 - 2,5 3 aderenza alla consegna (coerenza del registro punteggio alto linguistico con la tipologia del testo) lessicale Originalità della trattazione dell'elaborazione personale. dell'argomento e TOTALE DATA voto proposto.........../15 voto deliberato............./15 43 Alunno Classe Commissione GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO TIPOLOGIA D INDICATORI punteggio basso punteggio medio 1 - 1,5 2 - 2,5 3 1 - 1,5 2 - 2,5 3 chiarezza dell'impostazione; coerenza e completezza dell'argomentazione 1 - 1,5 2 - 2,5 3 correttezza ortografica e morfosintattica; proprietà 1 - 1,5 2 - 2,5 3 1 - 1,5 2 - 2,5 3 aderenza alla consegna (coerenza del registro linguistico con la tipologia del testo) pertinenza e completezza dei contenuti espressi punteggio alto lessicale originalità della trattazione dell'elaborazione personale. dell'argomento e TOTALE DATA voto proposto.........../15 voto deliberato............./15 44 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SIMULAZIONE SECONDA PROVA: SISTEMI Griglia di valutazione della seconda prova scritta Candidato : ____________________________________________ Indicatori Livello di analisi Completezza dell’analisi generale Livello applicativo Correttezza e completezza dello schema Correttezza e completezza del progetto a livello di protocollo e servizi di rete Scelta adeguata delle apparecchiature in rapporto alla struttura Organizzazione dei dati Basso Punteggio Medio Alto 1-2 2 3 0-1 2 3 0-1 2 3 0-1 2 3 0-1 2 3 45 GRIGLIA E CRITERI DI VALUTAZIONE TERZA PROVA MULTIDISCIPLINARE Segnare con una X una sola risposta Se vi sono più risposte la domanda si considera errata Non sono ammesse correzioni Punteggio: In caso di risposta corretta si attribuisce 4 punti In caso di risposta errata si attribuisce -1 punti In caso di risposta nulla si attribuisce 0 punti Griglia di valutazione Punteggio Voto -32 -26 1 -25 -14 2 -13 -2 3 -1 10 4 11 22 5 23 34 6 35 46 7 47 58 8 59 72 9 73 82 10 83 92 11 93 102 12 103 113 13 114 124 14 125 128 15 46 SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA: ITALIANO P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE PROVA DI ITALIANO (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005. Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte. Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo. Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era invalicabile, – almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo. Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del “mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali. 1. testo Comprensione del Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo. 2. testo Analisi del 2.1. 2.2. 2.3. 2.4. 2.5. Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo. Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo. Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo. Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Proponi una interpretazione complessiva del testo proposto, facendo riferimento ad altri testi di Magris e/o di altri autori del Novecento. Puoi fare riferimento anche a tue esperienze personali. 47 TIPOLOGIAB - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN“ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Individuo e società di massa. DOCUMENTI «Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza” della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d’informazioni. Le strade, la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al Centro, abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e decisiva. Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese, che era così storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neo- laico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.» Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari, Garzanti, Milano 1975 «La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa, non ero andato come al solito all’Istituto di Chimica nella Währingerstrasse. Nel caffé di Ober-Sankt-Veit mi misi a leggere i giornali del mattino. Sento ancora l’indignazione che mi travolse quando presi in mano la “Reichspost” e lessi un titolo a caratteri cubitali: “Una giusta sentenza”. Nel Burgenland c’era stata una sparatoria, alcuni operai erano rimasti uccisi. Il tribunale aveva assolto gli assassini. L’organo di stampa del partito al governo dichiarava, o meglio strombazzava, che con quella assoluzione era stata emessa una “giusta sentenza”. Più che l’assoluzione in quanto tale, fu proprio questo oltraggio a ogni sentimento di giustizia che esasperò enormemente gli operai viennesi. Da tutte le zone della città i lavoratori sfilarono, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il nome incarnava ai loro occhi l’ingiustizia in sé. La reazione fu assolutamente spontanea, me ne accorsi più che mai dai miei sentimenti. Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di Vienna, che normalmente erano disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito socialdemocratico e si dichiaravano soddisfatti del modo esemplare in cui essi amministravano il Comune di Vienna, agirono in quel giorno senza consultare i loro capi. Quando appiccarono il fuoco al Palazzo di Giustizia, il borgomastro Seitz, su un automezzo dei pompieri, cercò di tagliar loro la strada alzando la mano destra. Fu un gesto assolutamente inefficace: il Palazzo di Giustizia andò in fiamme. La polizia ebbe l’ordine di sparare, i morti furono novanta. Sono passati cinquantatré anni, eppure sento ancora nelle ossa la febbre di quel giorno. È la cosa più vicina a una rivoluzione che io abbia mai vissuto sulla mia pelle. […] Quel giorno tremendo, di luce abbagliante, lasciò in me la vera immagine della massa, la massa che riempie il nostro secolo. […] Quel giorno era stato dominato dal tremendo fragore delle urla, urla di sdegno. Erano urla micidiali, alle urla rispondevano gli spari, e le urla diventavano più forti ogni volta che le persone colpite crollavano al suolo. […] Non molto tempo dopo, le urla si trasferirono nelle vicinanze della Hagenberggasse. A meno di un quarto d’ora di strada dalla mia camera, a Hütteldorf, dall’altra parte della valle, si trovava il campo sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di festa vi accorreva una gran folla, che non si lasciava sfuggire una sola partita di quella celebre squadra. Io non ci avevo mai badato gran che; il calcio non mi interessava. Ma una delle domeniche dopo il 15 luglio, era un giorno altrettanto afoso, mentre stavo aspettando visite e tenevo aperta la finestra, sentii, all’improvviso, le grida della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l’esperienza di quel giorno terribile era ancora a tal punto radicata in me che per un attimo rimasi sgomento e cercai con lo sguardo il fuoco da cui quell’esperienza era stata illuminata. Ma il fuoco non c’era, sotto il sole brillava la cupola dorata della chiesa dello Steinhof. Tornai in me e mi misi a riflettere: quelle urla dovevano venire dal campo sportivo. […] Le urla di trionfo erano state causate da un goal, e venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e suonò ben diverso, un grido di delusione. Dalla mia finestra non potevo vedere nulla, me l’impedivano alberi e case, la distanza era troppa, ma sentivo la massa, essa sola, come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. Non potevo sapere da quale parte venissero le grida. Non 48 sapevo quali erano le squadre in campo, i loro nomi non li avevo notati e neanche cercai di appurarli. Evitai perfino di leggere la cronaca sportiva sul giornale e, nella settimana che seguì, non mi lasciai coinvolgere in discorsi sull’argomento. Ma durante i sei anni che trascorsi in quella stanza, non persi occasione di ascoltare quei suoni. Vedevo la folla affluire laggiù, alla stazione della ferrovia urbana. […] Non mi è facile descrivere la tensione con cui seguivo da lontano la partita invisibile. Non ero parte in causa perché le parti neanche le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò che sapevo, due masse ugualmente eccitabili, che parlavano la medesima lingua.» Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007 [ed. originale tedesca 1980] «L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo con i suoi valori di dignità e libertà (ristretti, certo, finora, alle élite), minacciando di introdurre nuove forme di pianificato assoggettamento gregario. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne d’allevamento, procurando loro la soddisfazione, in termini soprattutto quantitativi, di bisogni primari e secondari cui per millenni la maggior parte dell’umanità non aveva avuto pieno e garantito accesso (cibo, sesso, divertimento). L’acclimatazione a questo sistema di potere e di cultura si paga però con l’anestetizzazione e la banalizzazione dell’esperienza, anche a causa dell’inflazione dei desideri così scatenata e del corrispondente bisogno di gestire le inevitabili frustrazioni. Nello stesso tempo, se esercitato in forme non oligarchiche, lo stesso uso delle tecniche e dei media spalanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare le fatiche più pesanti e ripetitive sulle macchine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di far fruttare l’eredità culturale delle generazioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di quella biologica), di disancorarsi da ruoli fissi, di acquisire consapevolezza, cultura e informazione su scala mondiale e di conseguire una più duratura soddisfazione.» Remo BODEI, Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2002 1 2 3 4 5 6 7 8 Ora il chiarore si fa più diffuso. Ancora chiusi gli ultimi ombrelloni. Poi appare qualcuno che trascina il suo gommone. La venditrice d’erbe viene e affonda sulla rena la sua mole, un groviglio di vene varicose. È un monolito diroccato dai picchi di Lunigiana. 9 1 1 1 1 1 1 1 Quando mi parla resto senza fiato, le sue parole sono la Verità. Ma tra poco sarà qui il cafarnao delle carni, dei gesti e delle barbe. Tutti i lemuri umani avranno al collo croci e catene. Quanta religione. E c’è chi s’era illuso di ripetere l’exploit di Crusoe! 0 1 2 3 4 5 Eugenio MONTALE, Sulla spiaggia, da Diario6 del ’71 e del ’72, Mondadori, Milano 1973 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Stato, mercato e democrazia. DOCUMENTI «Il problema centrale del capitalismo fondato sulla libera impresa in una democrazia moderna è sempre stato quello di riuscire a bilanciare il ruolo del governo e quello del mercato. Ma, nonostante molta energia intellettuale sia stata spesa nel tentativo di definire il campo di manovra appropriato a ciascuno di essi, l’interazione fra i due rimane una fonte di fragilità fondamentale. In una democrazia il governo (o la banca centrale) non può semplicemente permettere che le persone soffrano un danno collaterale per lasciare che la dura logica del mercato si esprima. […] Dobbiamo anche riconoscere che una buona economia non può essere separata da una buona politica – e questa, forse, è la ragione per cui un tempo la teoria economica era nota come economia politica. L’errore degli economisti è stato credere che, una volta sviluppato un forte telaio di istituzioni all’interno di un Paese, le influenze politiche al suo interno si sarebbero stemperate e il Paese si sarebbe emancipato per sempre da una condizione «in via di sviluppo». Ma dovremmo ora ammettere che istituzioni quali i regolamentatori hanno influenza soltanto finché la politica è ragionevolmente ben bilanciata.» Raghuram G. RAJAN, Terremoti finanziari, Einaudi, Torino 2012 «Tra tutte le scuse che sentiamo accampare per giustificare il mancato tentativo di mettere fine a questa depressione, c’è il ritornello che viene ripetuto costantemente dagli apologeti dell’inazione: “Dobbiamo focalizzarci sul lungo termine, e non sul breve”. [...] Concentrarsi unicamente sul lungo termine significa ignorare l’enorme sofferenza che sta causando l’attuale depressione, le vite che sta distruggendo irreparabilmente mentre leggete questo libro. I nostri problemi di breve periodo – sempre che una depressione giunta al quinto anno rientri in questa definizione – stanno intaccando anche le prospettive di lungo termine, su diversi canali. [...] Il primo è l’effetto corrosivo della disoccupazione di lungo termine: se i lavoratori che hanno perso il posto da tempo si considerano inoccupabili, si determina una riduzione di lungo termine nella forza lavoro del paese, e quindi nella sua capacità produttiva. La situazione dei neolaureati costretti ad accettare dei lavori in cui non sono necessarie le loro competenze è abbastanza simile: con il passare del tempo potrebbero ritrovarsi, quantomeno agli occhi dei potenziali datori di lavoro, declassati a lavoratori generici, e il loro stock di competenze andrebbe definitivamente perduto. Il secondo è il calo degli investimenti. Le imprese non spendono grosse somme per accrescere la propria capacità produttiva […]. […] Ultimo problema, ma non certo per importanza: la (pessima) gestione della crisi economica ha mandato in fumo i programmi finalizzati a garantire il futuro.» 49 Paul KRUGMAN, Fuori da questa crisi, adesso!, Garzanti, Milano 2012 «Gli americani sono arrabbiati. Sono arrabbiati con i banchieri che hanno contribuito alla crisi finanziaria, senza pagarne le conseguenze. Sono arrabbiati per l’incapacità del sistema politico che ha incolpato i banchieri, ma non è stato in grado di tenerli sotto controllo. Sono arrabbiati con un sistema economico che arricchisce ulteriormente i ricchi e abbandona i poveri al loro destino. Sono arrabbiati perché l’ideale di un “governo del popolo, dal popolo e per il popolo” sembra sparito dalla faccia della Terra. […] Fortunatamente gli Stati Uniti possiedono nel loro DNA i geni per intraprendere una riforma. Diversamente da molti altri Paesi, gli americani condividono una grande fiducia nel potere della concorrenza che […] genera enormi benefici. Per sostenere il sistema abbiamo bisogno di più, e non di meno, concorrenza. A differenza di altri Paesi in cui il populismo è sinonimo di demagogia e di dittature autocratiche, l’America ha una positiva tradizione populista volta a proteggere gli interessi dei più deboli nei confronti del potere opprimente delle grandi imprese. Non è un caso che le leggi antitrust siano state inventate negli Stati Uniti.» Luigi Z INGALES, Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta, Rizzoli, Milano 2012 «Un libro fin troppo ricco di intelligenza e di provocazioni intellettuali, quello appena uscito di Giorgio Ruffolo col contributo di Stefano Sylos Labini, Il film della crisi. La mutazione del capitalismo […]. […] La tesi centrale del libro è che la crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nascerebbe dalla rottura di un compromesso storico tra capitalismo e democrazia. La fase successiva a questa rottura – cioè quella attuale – può essere definita come l’Età del Capitalismo Finanziario e costituisce la terza mutazione che il capitalismo ha attraversato dall’inizio del secolo precedente. La prima fase è un’Età dei Torbidi, che si è verificata tra l’inizio del secolo e lo scoppio della seconda guerra mondiale. La seconda fase è costituita dalla cosiddetta Età dell’Oro: un sistema di intese fra capitalismo e democrazia fondato nell’immediato secondo dopoguerra su due accordi fondamentali, il Gatt (oggi Wto-World Trade Organization) che riguardava la libera circolazione delle merci, cui faceva da contrappeso il controllo del movimento dei capitali, che assicurava un largo spazio all’autonomia della politica economica. Il secondo accordo è appunto quello di Bretton Woods, sul controllo dei cambi e le garanzie da movimenti incontrollati dei capitali, grazie all’aggancio monetario al metallo giallo e automaticamente, di converso, al dollaro. Secondo i due saggisti, la terza fase, con la rottura dell’Età dell’Oro, si produce con la liberazione dei movimenti dei capitali nel mondo […]. Inizia l’Età del Capitalismo Finanziario ampiamente descritta nelle sue varie fasi e interventi, dominati dall’indebitamento pubblico e privato alimentato dall’illusione di vivere in «un sistema nel quale i debiti non si rimborsano mai». Per i critici la rappresentazione di questa fase del saggio si presterebbe a più di una osservazione. Mi limiterò ad indicare una mancanza che indebolisce alla base il paradigma ruffoliano. Chi sarebbero i soggetti - Capitalismo e Democrazia - che darebbero vita a questo scontro epocale? Chi concretamente li rappresenta? I grandi gruppi finanziari contrapposti ad una fantomatica Democrazia? […] Ora, se è vera e convincente l’analisi della dittatura finanziaria nell’epoca delle traversie che tendono ad allargarsi a tutti i continenti, come non cercarne le radici, anche ideologiche, nel fallimento precedente? In particolare nel crollo dell’illusione fondante del sistema socialista di regolare l’offerta, la domanda e il livello dei prezzi attraverso la pianificazione quinquennale totalitaria. Una idea che pervase la pratica e la teoria dei partiti che al socialismo si rifacevano e il cui dissolversi si contaminò nel magma della globalizzazione, attraverso la libera circolazione degli uomini e dei capitali e nella unificazione in tempo reale dei sistemi internazionali attraverso la mondializzazione e l’informatica.» Mario PIRANI, Il nuovo capitale, “la Repubblica” - 1° dicembre 2012 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Omicidi politici. DOCUMENTI «Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).» Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972 «Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza nei confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risultati non corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne un numero di suffragi minore di quello delle liste d’opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con grande passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo, la cui complicità nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. […] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò alla Camera per assumersi tutta la responsabilità del delitto Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò praticamente la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò 50 definitivamente di esistere.» Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971 «Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente che, dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la trasformazione della difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito assumere proporzioni gigantesche. […] In politica interna, nonostante i propositi espressi nell’ideologia della Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative all’educazione, alla riforma fiscale, alle cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero bloccate dall’opposizione repubblicana e conservatrice. […] Kennedy agì invece con risolutezza per assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la sua impostazione era essenzialmente giuridica-formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi limiti, Kennedy con la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un viaggio in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le opposizioni erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza che mai si accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile della sua organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.» Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976 «Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un commando delle Brigate rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena uscito di casa e sta andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano. […] Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola strada nel cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto, insanguinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e una donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una Renault rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un commissario capo della Digos va subito sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per aprire l’auto intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio dà la notizia pochi minuti dopo le 14.» I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it» (http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=moro) 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello. DOCUMENTI «“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole il presidente americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una “ricerca che punta a rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nel bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies” è di aiutare i ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer, l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come le singole cellule cerebrali e i complessi circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega un documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni contenute ed usate dal cervello, gettando nuova luce sui collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa “Brain” (cervello) è una delle “Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi ma realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende private, centri di ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la leadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.» Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013 «Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio elettronico. Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. È l’iniziativa Human brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future and emerging technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto, coordinato dal neuroscienziato Henry Markram dell’École 51 Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca europei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […] prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer. Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti database sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano. Una specie di clone hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni precisano gli esperti - permetterebbe di studiare possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di Human Brain Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cervello.» “Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com) «Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni che nei precedenti cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento attuale è estremamente favorevole. Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentali illuminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e che ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata dalla cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo insomma metterlo alla prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la psicologia sperimentale è molto lenta: per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse rimasta l’unica linea di ricerca, ci avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per fortuna, contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della biologia molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in particolare, del cervello sono d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In un caso come nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È una linea relativamente nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non ha ancora un nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più incisiva delle tre linee, quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartito un’accelerazione inusitata. Parliamo della visualizzazione dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti familiare: tomografia ad emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e fMRI). Queste tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto, mentre esegue un compito.» Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011 «Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca scientifica, caratterizzato dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre mondiali, per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità crescente dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno comportato una ridefinizione del modello organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.» Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecento. La grande storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008 TIPOLOGIAC - TEMA DI ARGOMENTO STORICO In economia internazionale l’acronimo BRICS indica oggi i seguenti Paesi considerati in una fase di significativo sviluppo economico: Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica. Premesse le profonde differenze intercorrenti fra le storie di ciascuno di tali Paesi, il candidato illustri gli aspetti più rilevanti della vicenda politica di due di essi nel corso del ventesimo secolo. TIPOLOGIAD - TEMADI ORDINE GENERALE Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi macroscopici, compresi noi stessi, sono prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a lungo andare falliscono. Alla fine gli aggressori distruggono sempre se stessi, lasciando il posto ad altri individui che sanno come cooperare e progredire. La vita non è quindi solo una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività. Di fatto, dalla creazione delle prime cellule nucleate, l’evoluzione ha proceduto attraverso accordi di cooperazione e di coevoluzione sempre più intricati». Il candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi studi e delle sue esperienze di vita. 52 Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. 53 SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA: SISTEMI Sistemi di elaborazione e trasmissione delle informazioni Data:9/05/14 Studente:______________________ Un’azienda di intermediazione immobiliare dispone di una sede centrale a Milano e di sedi in ogni capoluogo di provincia della regione Lombardia. La sede centrale è disposta su tre piani e precisamente: piano terra uffici dei rappresentanti di zona( 10 PC e 2 stampanti), primo piano ufficio di segreteria ( 12 PC, 1 server 4 stampanti), secondo piano uffici responsabili, (4 PC 2 stampanti), ogni agenzia periferica è formata da almeno due locali, uno per i rappresentanti ( 3 PC e 1 stampante) e un ufficio del responsabile di zona con 1 PC e 1 stampante). Si vuole progettare la rete in grado di unire le singole LAN delle sedi, in modo da condividere in opportune cartelle tutti i documenti con le compravendite di case. L’azienda vuole realizzare un’applicazione software in ambiente internet per la gestione di un archivio delle case disponibili. Per ogni casa sono disponibili le seguenti informazioni: Indirizzo Il costo Superficie in metri quadrati L’anno di costruzione Una breve descrizione di non più di cento parole Una fotografia Il candidato formulate le ipotesi aggiuntive che ritiene necessarie deve: 1. proporre un'architettura di rete adatta alla situazione indicando in particolare: l’infrastruttura hardware delle varie reti schema logico schema fisico le caratteristiche dei diversi componenti hardware della rete gli indirizzi delle interfacce dei router e degli elementi che hanno bisogno di indirizzi statici il tipo del sistema operativo 2. illustrare come propone di organizzare i dati (ER, schema relazionale, tabella descrittiva dei campi) 3. indicare quali strumenti software intendono utilizzare 4. realizzare, con lo strumento software prescelto, la ricerca di una casa in archivio in base ad uno o più dei seguenti elementi di ricerca provincia (obbligatorio) fascia di prezzo superficie 5. visualizzare i dati relativi alle case con le caratteristiche indicate nel punto precedente 54 SIMULAZIONE TERZA PROVA: PRIMA SIMULAZIONE 2013/2014 ELETTRONICA Cognome ……………………….. Classe: 5^IB 1) Il grafico vettoriale delle tensioni e correnti presenti in un circuito RC serie è il seguente: a VC è in anticipo rispetto a VR; VTOT è in ritardo rispetto a VR; la corrente I è in fase con VC b VC è in ritardo rispetto a VR; VTOT è in ritardo rispetto a VR; la corrente I è in fase con VR c VC è in anticipo rispetto a VR; VTOT è in anticipo rispetto a VR; la corrente I è in fase con VC d VC è in ritardo rispetto a VR; VTOT è in anticipo rispetto a VR; la corrente I è in fase con VR 2) Fourier ci assicura che: a qualunque segnale può essere ottenuto sommando: una componente continua e sinusoidi con frequenza multipla della fondamentale, ciascuna con opportuna ampiezza e fase b qualunque segnale periodico può essere ottenuto sommando: una componente continua e sinusoidi con frequenza multipla della fondamentale, ciascuna con opportuna ampiezza e fase c solo un segnale sinusoidale può essere ottenuto sommando: una componente continua e sinusoidi con frequenza multipla della fondamentale, ciascuna con opportuna ampiezza e fase d qualunque segnale periodico può essere ottenuto sommando: sinusoidi a frequenza multipla della fondamentale, ciascuna con opportuna ampiezza e fase 3) Data la seguente F.d.t. 5 ( s 10) (1 s0,5) il suo diagramma di Bode dei moduli: s 2 (1 s0,2) a ha guad. 5; 2 zeri; inizia con -40db/dec b ha guad. 5; 2 zeri; inizia orizzontale con valore di 13,98db c ha guad. 50; 3 poli di cui 1 non nell’origine; inizia con +40db/dec d ha guad. 50; 2 zeri ;1 polo nell’orig. di moltepl. 2; inizia con -40db/dec 4) Un filtro passivo ideale passa-basso RC : a ha guadagno in banda di 0db; guad. alla freq. di taglio di –3db; pendenza fuori banda – 20db/dec; freq. di taglio fT = 1/(2**R*C); sfasamento in banda di 0° b ha guadagno in banda un po’ minore di 0db; guad. alla freq. di taglio di –6db; pendenza fuori banda –20db/dec; freq. di taglio fT = 2**R*C; sfasamento in banda di +90° c ha guadagno in banda di 0db; guad. alla freq. di taglio di –3db; pendenza fuori banda – 20db/dec; freq. di taglio fT = 1/(2**R*C); sfasamento in banda di +90 55 d ha guadagno in banda di 0db; guad. alla freq. di taglio di –3db; pendenza fuori banda – 20db/dec; freq. di taglio fT = 1/(2**R*C); sfasamento in banda di -90° 5) Un filtro progettato con l’approssimazione di Butterworth garantisce: a una limitata distorsione di fase b una più accentuata attenuazione in prossimità della frequenza di taglio c la massima piattezza del diagramma di Bode dei moduli nella banda passante d la massima pendenza del diagramma di Bode dei moduli fuori dalla banda passante 6) In un filtro attivo passa banda, in configurazione invertente: a la fTL dipende dall’ RC serie sulla rete di retroazione b la fTL dipende dall’ RC parallelo dell’ingresso c la fTH dipende dall’ RC parallelo sulla rete di retroazione d la fTH dipende dall’ RC serie dell’ingresso 7) in una fibra ottica, l’apertura numerica: a è il diametro del nucleo b è l’area del nucleo c è il numero di modi possibili d è il seno dell’angolo limite 8) in una fibra ottica, per dispersione modale si intende: a la differenza di tempo di propagazione tra i due raggi limite b la differenza di tempo di propagazione tra due raggi con lunghezza d’onda posta agli estremi dello spettro della sorgente luminosa c la differenza di tempo di propagazione tra due raggi che utilizzano modi diversi d la quantità di dati persi nel tragitto dall’ingresso all’uscita della fibra ottica 56 Simulazione III Prova – Materia: INFORMATICA Classe 5IB – 24 marzo 2014 1. L'integrità referenziale a. non accetta valore null nella chiave esterna di una tabella b. impedisce di modificare il valore di una chiave primaria se esistono tuple corrispondenti a quella chiave di una tabella correlata c. impedisce che il DB venga danneggiato da interventi di utenti non autorizzati d. impedisce che gli stessi dati appaiano in diverse tabelle 2. Il processo di normalizzazione a. è una tecnica alternativa alla progettazione concettuale b. non ha l’obiettivo di prevenire la ridondanza c. garantisce la conservazione dell’informazione d. ha come effetto indesiderato l’anomalia di aggiornamento dell’informazione 3. Una chiave candidata è a. formata sempre da un solo attributo b. formata da un attributo scelto da progettista c. un insieme minimale di attributi i cui valori possono ripetersi nella tabella d. un insieme minimale di attributi che permette di identificare in modo univoco una tupla 4. A B a. B è un insieme di attributi che dipendono da A b. i valori dell’insieme degli attributi A determina il valore dell’attributo B c. B è un determinante d. A è una chiave candidata 5. Una relazione in 2FN a. è in 1FN b. non ha nessuna dipendenza funzionale transitiva c. ha come determinanti sono solo chiavi candidate d. ha attributi non chiave che possono dipendere anche da una parte della chiave 57 6. L’integrità referenziale a. impedisce che il DB venga danneggiato da interventi di utenti non autorizzati b. impedisce che gli stessi dati appaiano in diverse tabelle c. non accetta valore null nella chiave esterna di una tabella d. impedisce di modificare il valore di una chiave primaria se esistono tuple corrispondenti a quella chiave in una tabella correlata con chiave esterna 7. Quale istruzione è scritta in modo corretto per assegnare ad una variabile il valore proveniente da una casella di testo avente la proprietà Name uguale a “tot”, contenuta in un Form di una pagina HTML con la proprietà Method=”POST”? a. $totale = $_POST(“tot”) b. $Totale=$_POST[“tot”] c. $totale=$_post[“tot”] d. $totale=$_get(“tot”) 8. Cosa restituisce la funzione mysql_fetch_array()? a. un array associativo in cui ogni elemento corrisponde ad una tupla oppure false b. un array associativo in cui ogni elemento corrisponde ad una tupla oppure un errore c. un array associativo in cui ogni elemento corrisponde ad un campo di una tupla oppure false d. un array associativo in cui ogni elemento corrisponde ad un campo di una tupla oppure un errore 58 COGNOME______________NOME_________________ DATA:____________ CLASSE: 5 IB SIMULAZIONE TERZA PROVA LINGUA INGLESE 1) Storage is: a) a way of sending data without using ROM memory. b) useful for keeping information within the computer. c) a cheap device that you can buy in specialized shops. d) an instrument that checks if you have viruses in your hard disk. 2) Laser printers: a) are non-impact printers but they must use some pins. b) spray ink onto a ribbon. c) print low-quality documents. d) have a rich print quality. 3) WAN stands for: a) World Area Network. b) World Asset Network. c) Wide Area Network. d) Wide Asset Network. 4) When you buy software: a) you never get the digital version of it. b) you usually get the binary information of the code. c) you must pay extra money for buying the binary information of more than two codes. d) the code can’t be installed without an Internet connection. 59 5) A scanner: a) looks like personal photocopiers and it shares much of the same technology. b) looks like personal photocopiers but it can’t be used for documents. c) needs more than two PCs to be activated. d) is always cheaper than a MP3 player. 6) GUI stands for: a) Graphical Unix Interface. b) Graphical Universal Interconnection. c) Graphical User Interface. d) Graphical User Interconnection. 7) Which one of these sentences is grammatically acceptable? a) We haven’t to go there because we don’t need money. b) That computer have to work! I’ve fixed it! c) If we had had more money, we would have bought that fantastic computer game. d) Tell to me if you want to update that programme. 8) Which one of these sentences is NOT grammatically acceptable? a) While I was visiting my hometown I discovered my friend had got married. b) I have been believing for two years that he had stolen my scanner. c) You should call Tim; I know he needs your help! d) Where have you been? Your jumper is so dirty! 60 MATEMATICA Classe 5IB Data…….……………. Cognome Nome………………………..……… 1. Il valor medio della funzione y 3 2 1 2. L’ integrale 1 x 0 3. Data la f x 3e x e x 2 1 2 e 2 3 4. L’ integrale 2 1 2 . La f x primitiva passante per A0;1 è: x 3 8 3 dx vale: 2 1 16 1 nell’intervallo 2;8 è: x2 2 3 3 2 e 2 x 3 e 2 x e 9 x 2 2 1 x 1 dx è un integrale improprio in quanto la funzione integranda è: 0 discontinua nel dominio discontinua negli estremi di integrazione 5. Dato l’integrale fratta discontinua in un punto interno all’intervallo 0;3 3 1 6 x dx , il suo risultato è : 1 ln 6 x 1 c 2 3 ln 1 6 x c 1 ln 1 6 x c 2 ln 1 6 x c 6. L’area del trapezoide delimitato dalla funzione y x 3 in 1;0 è uguale a: 1 1 1 3 4 3 4 3 4 7. In una progressione aritmetica si ha a1 , a5 4 3 4 3 5 ; d risulta uguale a 4 1 2 1 2 8. Una progressione geometrica ha tutti i termini negativi, se è: 61 a1 0 q 0 a1 0 q 0 a1 0 q 0 a1 0 q 0 62 SIMULAZIONE TERZA PROVA: SECONDA SIMULAZIONE Seconda simulazione della terza prova dell’esame di stato 2013/2014 Cognome ……………………….. Classe: 5^IB ELETTRONICA 1) Le costanti primarie e secondarie di una linea di trasmissione sono rispettivamente: a L, vel. di propag., C, e , G b L, C, G e , vel. di propag. c L, R, C, G e , vel. di propag. d L, , C, vel. di propag. e , vel. di propag., R 2) L’impedenza caratteristica di una linea dipende: a dalla potenza applicata all’ingresso b dalla sua lunghezza c dall’ampiezza del segnale applicato all’ingresso d dalle sue proprietà elettromagnetiche 3) La velocità di propagazione della tensione o corrente lungo la linea è v x= 1/√LC a solo se la linea ha lunghezza infinita b solo se la linea è priva di perdite c solo per frequenze molto elevate d solo se la linea è aperta 4) La costante di attenuazione: a è α ed è la parte reale della costante di propagazione ed è > 0 b è α ed è la parte reale della costante di propagazione ed è <0 c è ed è la parte immaginaria della costante di propagazione ed è >0 d è ed è la parte immaginaria della costante di propagazione ed è <0 5) Una linea di trasmissione si dice adattata quando: a è chiusa su una impedenza di carico infinita ed il ROS è infinito b è chiusa su una impedenza di carico uguale alla sua impedenza caratteristica ed il ROS è 1 c è chiusa su una impedenza di carico infinita ed il ROS è 0 63 d è chiusa su una impedenza di carico uguale alla sua impedenza caratteristica e d il ROS è 0 6) Il coefficiente di riflessione in un punto della linea è: a il rapporto tra l’onda progressiva e l’onda regressiva b il rapporto tra l’impedenza caratteristica e l’impedenza equivalente della linea nel punto considerato c un numero sicuramente reale d il rapporto tra l’onda regressiva e l’onda progressiva 7) La dispersione cromatica: a è la differenza di tempo di propagazione tra i due raggi limite b fa aumentare la quantità di dati trasmissibili c fa aumentare la velocità di trasmissione dei dati d è nulla se la sorgente è monocromatica 8) La banda passante di una fibra ottica: a diminuisce all’aumentare della larghezza dello spettro luminoso b non dipende dalla larghezza dello spettro luminoso c aumenta col quadrato della larghezza dello spettro luminoso d aumenta all’aumentare della larghezza dello spettro luminoso 64 Simulazione terza prova Materia: INFORMATICA Classe 5IB – 24 marzo 2014 1. L’integrità referenziale a. Non accetta valore null nella chiave esterna di una tabella b. Impedisce di modificare il valore di una chiave primaria se esistono tuple corrispondenti a quella chiave in una tabella correlata c. Impedisce che il DB venga danneggiato da interventi di utenti non autorizzati d. Impedisce che gli stessi dati appaiono in diverse tabelle 2. Il processo di normalizzazione a. È una tecnica alternativa alla progettazione concettuale b. Non ha l’obiettivo di prevenire la ridondanza c. Garantisce la conservazione dell’informazione d. Ha come effetto indesiderato l’anomalia di aggiornamento dell’informazione 3. Una chiave candidata è a. Formata sempre da un solo attributo b. Formata da un attributo scelto da progettista c. Un insieme minimale di attributi i cui valori possono ripetersi nella tabella d. Un insieme minimale di attributi che permette di identificare in modo univoco una tupla 4. A → B a. B è un insieme di attributi che dipendono da A b. I valori dell’insieme degli attributi A determina il valore dell’attributo B c. B è un determinante d. A è una chiava candidata 5. Una relazione in 2FN a. È in 1FN b. Non ha nessuna dipendenza funzionale transitiva c. Ha come determinanti sono solo chiavi candidate d. Ha attributi non chiave che possono dipendere anche da una parte della chiave 6. L’integrità referenziale a. Impedisce che il DB venga danneggiato da interventi di utenti non autorizzati b. Impedisce che gli stessi dati appaiano in diverse tabelle c. Non accetta il valore null nella chiave esterna di una tabella d. Impedisce di modificare il valore di una chiave primaria se esistono tuple corrispondenti a quella chiave in una tabella correlata con chiave esterna 7. Quale istruzione è scritta in modo corretto per assegnare ad una variabile il valore proveniente da una casella di testo avente la proprietà Name uguale a “tot”, contenuta in un Form di una pagina HTML con la proprietà Method=”POST”? a. $totale=$_POST(“tot”) b. $Totale=$_POST[“tot”] c. $totale=$_post[“tot”] d. $totale=$_get(“tot”) 8. Cosa restituisce la funzione mysql_fetch_array()? 65 a. Un array associativo in cui ogni elemento corrisponde ad una tupla oppure false b. Un array associativo in cui ogni elemento corrisponde ad una tupla oppure un errore c. Un array associativo in cui ogni elemento corrisponde ad un campo di una tupla oppure false d. Un array associativo in cui ogni elemento corrisponde ad un campo di una tupla oppure un errore 66 COGNOME______________NOME_________________ DATA:____________ CLASSE: 5 IB SIMULAZIONE TERZA PROVA LINGUA INGLESE 1) Metcalfe’s law affirms that: a) the usefulness of two networks is the square of the number of connected computers. b) the usefulness of a network is the square of the number of connected computers. c) the usefulness of a computer is the square of the number of working networks. d) the usefulness of a WAN is the square of the number of connected computers. 2) MAN stands for: a) Metropolitan Area Network. b) Micro Area Network. c) Mega Area Network. d) Municipality Area Network. 3) A common task that the BIOS performs is: a) a power-on self-test (POST) for all the different hardware components. b) a power-on self-test (POST) for activating the printer. c) a power-on self-test (POST) for some software components. d) a power-on self-test (POST) for checking your email. 4) The first Apple computers were designed: a) in 1978, in a garage by Steve Wozniak. b) in 1976, in a laboratory by Bill Gates. c) in 1956, in the Bell Laboratories. d) in 1964, in a secret place by Steve Jobs. 67 5) In a semiconductor: a) bit lines are made of metal and word lines are made of polysilicon. b) the bit is a group of chips that is at the intersection between two word lines. c) bit lines are made of polysilicon and word lines are made of metal. d) information is stored at the bit, which can have a value of 0, 1 or 2. 6) CAD stands for: a) Computer Assistance Development. b) Computer Acronym Drawing. c) Computer Accessible Development. d) Computer Aided Design. 7) Which one of these sentences is grammatically acceptable? a) I have been owning this house for ten years. Now I want to sell it! b) I need that pen! Give it to me as soon as possible. c) My grandparents didn’t want moving so they wrote us that letter. You can read it if you want. d) If I had watched that film some years ago I would have written an article about it. 8) Which one of these sentences is NOT grammatically acceptable? a) If you want to become a professional musician, you have to practice every day. b) In order to log on to the Internet, you have to enter your user I.D. c) Look at the sky! It’s going to rain! d) They said they will have visited the Niagara Falls the following year. 68 MATEMATICA Data…….……………. Classe 5IB Cognome Nome………………………..………..… n2 , è: n3 1 n 1 convergente perché lim a n 0 1. La serie an con a n n convergente perché è una minorante della serie armonica 1 divergente perché è una maggiorante della serie 3 n 1 n 1 a divergente perché lim n 1 n 1 n n3 n 2 , deduci che: n! n 0 2. Applica il criterio del rapporto alla serie an 1 0 an a la serie diverge perché lim n n a n 1 a la serie è indeterminata perché lim n 1 0 n a n a la serie diverge perché lim n1 0 n a n la serie converge perché lim n n 5 2 è: n4 6 convergente con somma 6 625 convergente con somma 216 3. La serie x 1 4. La serie è divergente se: n 0 x 2 1 x 2 x 1 2 convergente con somma 12 625 convergente con somma 108 n 1 x x 2 2 x 1 2 69 an e 5. Di due serie a termini positivi n 1 b n 1 n si sa che bn an si può dire che: le due serie hanno lo stesso carattere se an converge, n 1 se se b n 1 n diverge b converge, anche b diverge, anche n 1 n 1 6. Della serie n n a n 1 n 1 5n n 1 n! a n n converge diverge si può dire che: è oscillante è assolutamente convergente è divergente è semplicemente convergente 7. Di due serie a termini positivi a n 1 e n b n 1 n si sa che lim n an 0 si può dire che: bn le due serie hanno lo stesso carattere se se an converge, n 1 b n 1 n bn diverge, anche n 1 se diverge a n 1 bn converge, anche n 1 1 8. Data le serie 1. n 0 5 risultano convergenti : 1, 3, 5 n n diverge a n 1 n converge 7 2. n 0 2 1, 3 n 1 3. ln 2 n 0 2,3 n 4. 1 n n 0 7 5. 5 n 0 n 4,5 70