Piano di lavoro

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Piano di lavoro
1. Composizione del Consiglio di Classe:
Materia
Componenti
Firma
Coordinatore
1
Calcolo
Prof. Carlo Zingone
2
Religione
Prof.ssa Caterina Invernizzi
3
Lettere
Prof.ssa Angela Digiesi
4
Storia
Prof.ssa Angela Digiesi
5
Inglese
Prof. Pierpaolo Maiorani
6
Matematica
Prof.ssa Luisa Santagostini
7
Informatica
Prof. Giuseppe De Filippis
8
Elettronica
Prof. Raffaele Bassi
9
Sistemi
Prof. Enrico Pallotta
10 Lab. Calcolo
Prof. Alessandro Iovane
11 Lab. Matematica
Prof. Leonarda Gambino
12 Lab. Elettronica
Prof. Angioletto Metta
13 Lab. Sistemi
Prof.ssa Leonarda Gambino
14 Lab. Informatica
Prof. Domenico De Chiara
15 Educazione fisica
Prof. Alberto Goglio
16 Sostegno
Prof.Tonoli Marco
Data : 15 maggio 2014
Il Dirigente Scolastico
prof.ssa Luciana Tonarelli
1
Indice
1. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE:........................................................................................... 1
2. QUADRO ORARIO................................................................................................................................................ 3
3. PROGRAMMAZIONE .......................................................................................................................................... 4
OBIETTIVI GENERALI DELL’INDIRIZZO DI STUDI ........................................................................................................ 4
OBIETTIVI SPECIFICI .................................................................................................................................................. 4
Di carattere generale: ......................................................................................................................................... 4
Area scientifico – tecnologica: (Informatica, Matematica, Calcolo, Sistemi, Elettronica) ................................. 4
Area linguistico – espressiva: (Italiano, Storia, Inglese, Educazione Fisica) ..................................................... 4
CONTENUTI PER DISCIPLINA ...................................................................................................................................... 4
METODI E STRUMENTI ............................................................................................................................................... 5
ATTIVITÀ INTEGRATIVE ............................................................................................................................................ 5
STRUMENTI DI VERIFICA ............................................................................................................................................ 5
CRITERI DI VALUTAZIONE ......................................................................................................................................... 6
4. PROFILO PROFESSIONALE DEL PERITO PER L’INFORMATICA ......................................................... 7
5. SITUAZIONE DELLA CLASSE........................................................................................................................... 8
6. PROGRAMMAZIONE SVOLTA E SUA VALUTAZIONE .............................................................................. 9
PROGRAMMA DI ITALIANO ............................................................................................................................... 9
PROGRAMMA DI STORIA.................................................................................................................................. 12
PROGRAMMA DI INGLESE ............................................................................................................................... 14
PROGRAMMA DI MATEMATICA ..................................................................................................................... 20
PROGRAMMA DI CALCOLO DELLE PROB., STATISTICA E RICERCA OP. ............................................... 22
PROGRAMMA DI INFORMATICA GENERALE E LABORATORIO ............................................................. 24
PROGRAMMA DI SISTEMI ................................................................................................................................ 28
PROGRAMMA DI ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI ...................................................................... 32
PROGRAMMA DI RELIGIONE ........................................................................................................................... 34
PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA ......................................................................................................... 36
7. AREA DI PROGETTO ........................................................................................................................................ 37
8. PROVE D’ESAME ............................................................................................................................................... 38
9. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO........................................................... 39
10. ALLEGATI.......................................................................................................................................................... 40
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO ....................................................... 41
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SIMULAZIONE SECONDA PROVA: SISTEMI .............................................. 45
GRIGLIA E CRITERI DI VALUTAZIONE TERZA PROVA MULTIDISCIPLINARE ...................................... 46
SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA: ITALIANO ................................................................................... 47
SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA: SISTEMI ................................................................................ 54
SIMULAZIONE TERZA PROVA: PRIMA SIMULAZIONE ................................................................................. 55
SIMULAZIONE TERZA PROVA: SECONDA SIMULAZIONE ........................................................................... 63
2
2.
Quadro orario
Discipline
Orario
Tipi di
settimanale1
prove2
Religione-Materia alternativa
1
Lingue e lettere italiane
3
s.o.
Storia ed educazione Civica
2
o.
Educazione fisica
2
p.
Lingua straniera (inglese)
3
o.
Matematica
3 (2)
s.o.p.
Calcolo delle probabilità,
3 (1)
o.p.
Elettronica e telecomunicazioni
5 (3)
s.o.p.
Informatica
5 (3)
s.o.p.
Sistemi di elaborazione e
5 (3)
s.o.p.
statistica e ricerca operativa
trasmissione delle informazioni
32 (12)
1
2
Fra parentesi sono indicate le ore di laboratorio.
s.=scritto; o.=orale; p.=pratico
3
3. Programmazione
Obiettivi generali dell’indirizzo di studi
Buona preparazione specifica, capacità di inserirsi nel lavoro di gruppo, di assumersi compiti e di svolgerli in
autonomia anche affrontando situazioni nuove.
Accettare standard di relazione e di comunicazione richiesti dalla situazione. Adattarsi ad interpretare le
innovazioni tecnologiche ed organizzative.
Obiettivi specifici
Il consiglio di classe all’inizio del corrente anno scolastico si è prefissato di conseguire i seguenti obiettivi.
Di carattere generale:
Crescita umana, sociale e culturale così da portare a maturità e autonomia la personalità di ogni studente.
In particolare attraverso: lo sviluppo di capacità di autocontrollo e di socializzazione; il potenziamento
dell’autonomia di lavoro e di un personale metodo di studio; il miglioramento del possesso della correttezza
nell’esposizione orale e scritta; lo sviluppo delle capacità di analisi e dei problemi nell’ambito della
specializzazione di indirizzo informatico specificamente in ordine alla progettazione e alla programmazione.
Area scientifico – tecnologica: (Informatica, Matematica, Calcolo, Sistemi,
Elettronica)







Conoscere i principi e i contenuti fondamentali di ogni disciplina.
Acquisire capacità di progetto e di verifica di semplici sistemi di automazione e trasmissione
dati con il supporto delle nuove tecnologie informatiche.
Acquisire capacità di produrre software dedicato.
Acquisire capacità di lavorare in gruppo, ma anche di fare scelte in modo autonomo.
Saper utilizzare gli strumenti e le macchine in uso nei laboratori.
Saper rielaborare criticamente i contenuti appresi e creare collegamenti interdisciplinari.
Saper consultare manuali e documentazione tecnica del settore.
Area linguistico – espressiva: (Italiano, Storia, Inglese, Educazione Fisica)








Comprensione di un testo.
Rielaborazione scritta e orale con uso di linguaggi specifici e tecnici;
Capacità di esprimersi in modo chiaro e corretto;
Saper sintetizzare i punti essenziali di un testo in lingua L1 e L2;
Conoscere i termini tecnici in lingua L1 e L2;
Saper comunicare in modo adeguato al contesto.
Utilizzare le qualità fisiche e neuromuscolari in modo adeguato alle diverse esperienze e ai
vari contenuti tecnici;
Applicare operativamente le conoscenze delle metodiche dinamiche inerenti al mantenimento
della salute.
Contenuti per disciplina
I contenuti che saranno sviluppati durante il corso dell’anno scolastico 2010/2011 sono quelli previsti dal
progetto di ordinamento per l’indirizzo informatico (Abacus). Gli argomenti che verranno svolti sono riportati
nei piani di lavoro delle singole materie, nella programmazione dei singoli docenti, depositati in segreteria.
4
Metodi e strumenti
Il Consiglio di Classe ha utilizzato le seguenti metodologie:
 Lezione frontale
 Lavoro di gruppo
 Discussioni in classe relative ad argomenti disciplinari e non
 Ricerche personali
 Analisi dei testi
 Esercitazioni nei laboratori di specializzazione.
Gli strumenti utilizzati sono stati:
 Libri di testo
 Altri testi e quotidiani
 Documentazione tecnica e manuali


Uso di video e LIM
Computer e strumenti in uso presso i laboratori.
Attività integrative
Orientamento post-diploma
Incontri con personale in rappresentanza di aziende del settore
Visite a mostre specializzate del settore.
Strumenti di verifica






Prove strutturate
Relazioni
Temi, analisi di testi
Prove di laboratorio
Interrogazioni orali e colloqui.
Quesiti a risposta multipla.
5
Criteri di valutazione
Il Consiglio di Classe ha esplicitato i seguenti criteri per la valutazione degli alunni in una scala da 1 a 10.
Voto
1
2
3
4
Conoscenza
Non accertabile, rifiuta la
prestazione
Non riconosce i dati e le
nozioni, li descrive in
modo molto lacunoso e
meccanico
Non riconosce i dati e le
nozioni, li descrive in
modo molto lacunoso e
meccanico
Conosce e ricorda in
modo lacunoso e
frammentario
5
Conosce e ricorda in
modo lacunoso e
frammentario
6
Conosce i dati, li sa
elencare, li descrive in
modo semplice anche se
non sempre in modo
rigoroso
Conosce i dati, si orienta
e li espone correttamente
7
8
9
10
Conosce ampiamente i
dati, li espone in modo
chiaro e dettagliato,
espone con scioltezza e
sicurezza
Conosce in modo
approfondito i concetti
della disciplina, li espone
correttamente ed
esaurientemente con
proprietà di linguaggio
Conosce in modo
approfondito i concetti
della disciplina, li espone
in modo chiaro ed
esauriente con proprietà
di linguaggio
Comprensione
Applicazione
Non accertabile, rifiuta la
prestazione
Non comprende i più
semplici concetti della
disciplina
Non accertabile, rifiuta la
prestazione
Non è in grado di produrre
nemmeno le più semplici
applicazioni
Fraintende, confonde i
concetti fondamentali, li
espone senza ordine logico
Non sa utilizzare gli
strumenti, non sa produrre
Sa spiegare i concetti
fondamentali in modo
impreciso ed ha bisogno di
aiuto
Solo se aiutato effettua
collegamenti, deduzione,
formula simboliche
elaborazioni
Coglie il senso essenziale
delle informazioni e le
riespone nella forma
propostagli
Applica gli strumenti in modo
inadeguato, produce in
modo frammentario
Collega autonomamente
argomenti di diverse
discipline, rielabora in modo
critico i contenuti
Dimostra padronanza di
metodi di applicazione,
riesce a rielaborare nuove
soluzioni anche in situazioni
non standard in modo
autonomo
Applica gli strumenti in modo
poco autonomo e/o
discontinuo
Applica gli strumenti
correttamente solo in
situazioni note, produce in
modo elementare ma
corretto
Spiega e riassume i concetti Conosce metodi e strumenti,
parte sa collegarli con
sa utilizzarli anche in
sicurezza
semplici situazioni nuove, se
guidato
Riorganizza e rielabora dati Dimostra padronanza di
da cui sa trarre deduzioni
metodi e strumenti e
capacità di procedere
autonomamente a semplici
applicazioni nuove
Riorganizza e rielabora dati Dimostra padronanza di
da cui sa trarre deduzioni.
metodi di applicazione,
Collega argomenti di diverse riesce a rielaborare nuove
discipline se guidato
soluzioni anche in situazioni
non standard, se guidato
Relativamente alla valutazione delle prove scritte previste per l'esame di stato, il Consiglio di classe ha
deciso di attribuire il punteggio di 10/15 alle prove considerate sufficienti (6/10).
6
4. Profilo professionale del perito per l’informatica
Il Perito Industriale per l’Informatica trova la sua collocazione sia nelle imprese specializzate nella
produzione del software sia in tutte le situazioni in cui la produzione e la gestione del software, il
dimensionamento e l’esercizio di sistemi di elaborazione dati siano attività rilevanti indipendentemente dal
tipo di applicazione.
In esse può essere impiegato in una vasta gamma di mansioni che, oltre ad una buona preparazione
specifica, richiedano capacità di inserirsi nel lavoro di gruppo, di assumersi compiti e di svolgerli in
autonomia anche affrontando situazioni nuove, di accettare gli standard di relazione e di comunicazione
richiesti dall’organizzazione in cui opera, di adattarsi alle innovazioni tecnologiche ed organizzative.
In tali ambiti il Perito Informatico potrà:







collaborare all’analisi di sistemi di vario genere ed alla progettazione dei programmi
applicativi;
collaborare, per quanto riguarda lo sviluppo del software, alla progettazione di sistemi
industriali e di telecomunicazione;
sviluppare piccoli pacchetti di software nell’ambito di applicazioni di vario genere, come
sistemi di automazione e di acquisizione dati, banche dati, calcolo tecnico-scientifico,
applicazioni multimediali e applicativi Web;
progettare piccoli sistemi di elaborazione dati, anche in rete locale, inclusa la scelta ed il
dimensionamento di interfaccia verso apparati esterni;
pianificare lo sviluppo delle risorse informatiche in piccole realtà produttive e dimensionare
piccoli sistemi di elaborazione dati;
curare l’esercizio di sistemi di elaborazione dati;
assistere gli utenti dei sistemi di elaborazione dati fornendo loro consulenza e formazione di
base sul software e sull’hardware.
7
5. Situazione della classe
La classe 5IB è composta da 25 studenti , 4 femmine e 21 maschi. Uno studente è ripetente, gli altri 24
provengono dalla stessa classe 4IB che è nata dalla fusione delle due terze 3IA e 3IB.
La nuova formazione non ha presentato difficoltà nella socializzazione.
In quinta gli studenti hanno presentato alcuni cambiamenti, un piccolo gruppo non è riuscito a recuperare le
lacune pregresse e, nonostante le sollecitazioni continue degli insegnanti durante l’arco dell’anno, negli
ultimi mesi non si sono notati miglioramenti oggettivi.
Dal punti di vista disciplinare la classe si è sempre dimostrata corretta e generalmente collaborativa.
Si sottolinea che nella classe è presente un alunno con programmazione differenziata, seguito da un
insegnante di sostegno per sei ore alla settimana.
8
6.Programmazione svolta e sua valutazione
PROGRAMMA DI ITALIANO
Docente:
Prof.ssa Angela Di Giesi
L'Età Postunitaria
Il quadro di riferimento
Le strutture politiche, economiche e sociali dell'Italia postunitaria
L’emigrazione
Il Naturalismo francese
Emile Zola
da "Il romanzo sperimentale" Lo scrittore come "operaio" del progresso sociale
Giovanni Verga
La poetica
La tecnica narrativa del Verga
L'ideologia verghiana
Il Verismo di Verga e il naturalismo zoliano
Lo svolgimento dell'opera verghiana
L'approdo al Verismo
"I Malavoglia"
"Mastro-don Gesualdo"
Il ciclo dei "Vinti" e "I Malavoglia"
Lotta per la vita e "darwinismo sociale"
Impersonalità e "regressione"
I"vinti" e la "fiumana del progresso"
L'"eclissi" dell'autore e la regressione nel mondo rappresentato
Il narratore verista
"La roba"
"Rosso Malpelo"
Il Decadentismo
Il quadro di riferimento
Gabriele D'Annunzio
La vita
Le Laudi
9
Il piacere "La filosofia del dandy”"
da Alcyone"La pioggia nel pineto"
Giovanni Pascoli
La vita
Le idee
Le raccolte poetiche
I temi della poesia pascoliana
da Myricae "Novembre"," Temporale",
dai Canti di Castelvecchio "Il gelsomino notturno" “Il x Agosto”
Italo Svevo
La vita
“La coscienza di Zeno”
Luigi Pirandello
La vita
La visione del mondo e la poetica
I romanzi "Il fu Mattia Pascal" “Uno nessuno e centomila” “I quaderni di Serafino
Gubbio”
dalle Novelle per un anno “Il treno ha fischiato"
Il primo Novecento
Il quadro di riferimento
La situazione storica e sociale
Le forme e le tendenze letterarie
I futuristi
Scrittori del primo Novecento
Il mito della macchina
Il Futurismo
Filippo Tommaso Marinetti
"Manifesto del futurismo"
"Manifesto tecnico della lettaratura futurista"
“Bombardamento ad Adrianopoli”
”All’automobile da corsa”
Vladimir Majakovskij " La guerra è dichiarata"
Tra le due guerre
Scrittori tra le due guerre
10
Umberto Saba
La vita
Il "Canzoniere"
dal Canzoniere:
"A mia moglie"
"Teatro degli Artigianelli".
Giuseppe Ungaretti
La vita
dal Porto sepolto all'Allegria
Il Sentimento del tempo
da L'allegria:
"In memoria"
"Il porto sepolto"
"Veglia"
"I fiumi"
"San Martino del Carso"
"Soldati".
“Lucca”
“L’isola”
Eugenio Montale
La vita
La parola e il significato della poesia
Da "Ossi di seppia":
"Non chiederci la parola"
"Meriggiare pallido e assorto"
"Spesso il male di vivere ho incontrato"
da Le occasioni :"La casa dei doganieri".
Primo Levi
"Se questo è un uomo"
visione film
“NUOVOMONDO” di Crialese
“UOMINI CONTRO” di F.Rosi
Testo in adozione IL NUOVO FARE LETTERATURA di MAGRI e VITTORINI
ed.PARAVIA
11
PROGRAMMA DI STORIA
Docente:
Prof.ssa Angela Di Giesi
L'Italia dopo l’unità
Il nuovo secolo
Giolitti e la difficile modernizzazione italiana
Verso il primo conflitto mondiale
La Grande guerra
Guerra e rivoluzione in Russia
Nuova organizzazione del lavoro e società: taylorismo e fordismo
Avvento della società di massa
L'Italia dall'emigrazione all'immigrazione
L'Europa del dopoguerra
La repubblica di Weimar
Il problema delle riparazioni tedesche e la crisi della Ruhr
Il dopoguerra in Italia. Crisi dello stato liberale e l'avvento del fascismo
Il New Deal di Franklin D.Roosevelt
L'Unione Sovietica da Lenin a Stalin
La dittatura di Stalin
L'ascesa del nazionalsocialismo in Germania e la fine della Repubblica di Weimar
Il rafforzamento del potere di Hitler e le basi dello stato totalitario
L'antisemitismo del dittatore e il regime nazista
L'Italia fascista
I limiti del sistema totalitario
Il fascismo e la società
Gli sviluppi dell'economia fascista
La risposta del regime alla crisi del 1929
La politica estera fascista
La guerra d'Etiopia
La seconda guerra mondiale
Lo sbarco alleato in Italia e la caduta del fascismo
Il crollo del Terzo Reich
La fine della guerra nel Pacifico
Caratteri generali del dopoguerra
I danni morali e materiali della guerra
La nascita dell’ONU tra speranze e delusioni
La politica statunitense in Europa: la dottrina Truman e il piano Marshall
La crisi di Berlino e la nascita delle due Germanie
Decolonizzazione e conflitti
Caratteri generali della decolonizzazione
L'indipendenza dell'India
12
L'Italia dopo il fascismo
Le elezioni del 1948
La Costituzione repubblicana
L'economia italiana dalla ricostruzione allo sviluppo
Decolonizzazione e Terzo mondo
1960 l'anno dell'Africa
LIBRO DI TESTO DI GIARDINA SABBATUCCI VIDOTTO EDITORI LATERZA VOLUMI 2°e 3°
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PROGRAMMA DI INGLESE
Docente: Prof. Pierpaolo Maiorani
Docente: Pierpaolo Maiorani
Obiettivi raggiunti
- Conoscenza delle strutture grammaticali e sintattiche a livello intermedio (B1+/B2 del CEFR).
- Conoscenza della microlingua (informatica, sistemi, ecc.).
- Conoscenza dei contenuti tecnici trattati.
- Capacità di cogliere i concetti generali e le informazioni specifiche in testi di carattere tecnico o
generale.
- Capacità di sostenere una conversazione funzionale al contesto (microlingua ed attualità).
- Capacità di riassumere in modo efficace i testi di microlingua analizzati in classe.
- Capacità di traduzione (dei testi trattati in classe e, più generalmente, di testi inerenti la
microlingua).
Metodo di insegnamento
Lezione frontale.
Dialogo/conversazione in classe su tematiche tecniche e di attualità.
Analisi di testi di microlingua, collegamenti alle materie di area tecnica.
Ripresa delle strutture grammaticali attraverso la lettura di testi tecnici (metodo deduttivo).
Strumenti di lavoro
Libri di testo (lingua, microlingua, grammatica).
Registratore.
Appunti.
Strumenti di verifica e criteri di valutazione
Prove orali: interrogazioni riguardanti sia i testi di microlingua che le strutture grammaticali in esse
contenute (analisi contrastiva italiano-inglese). Conversazione e traduzione.
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Prove scritte: traduzione dall’italiano all’inglese, comprensione di testi di attualità (con
questionario), esercizi di grammatica (livello B1+/B2), domande aperte riguardanti la microlingua.
Simulazioni di terza prova: due prove della tipologia C (8 quesiti a risposta multipla).
Per quanto riguarda la valutazione sono stati adottati i seguenti criteri:
Per le prove orali sono state valutate le capacità di lettura, traduzione, conversazione e grammatica.
Per quanto riguarda la conversazione particolare attenzione è stata posta alla capacità di conversare
su temi inerenti la microlingua. Per ogni abilità è stata attribuita una valutazione sintetica da
“scarsa” (2/3) ad “ottima” (10). Il voto finale è la media ponderata e pensata delle differenti abilità.
Per le prove scritte si è attribuito un punteggio ad ogni esercizio. La sufficienza è stata attribuita ad
un punteggio pari al 60% del totale.
Per le terze prove il punteggio è stato attribuito in base alle risposte corrette o non corrette.
Rispondenza della classe
Da un punto di vista disciplinare non vi è nulla di significativo da sottolineare. I rapporti orizzontali
(studente-studente) e verticali (studente-docente) sono stati sostanzialmente corretti. Si è, tuttavia,
riscontrato un atteggiamento abbastanza passivo della classe che ha portato ad uno studio piuttosto
mnemonico degli argomenti di microlingua proposti (si auspicava un atteggiamento più dialettico,
mostrato solo da un ristretto numero di studenti).
La classe può, sostanzialmente, essere suddivisa in tre gruppi: un ristretto numero di studenti ha
mostrato buone conoscenze linguistiche e sicura capacità di analisi del materiale presentato (con
conseguente attitudine al dialogo e al confronto); un buon numero di studenti ha dimostrato di
conoscere in modo sufficiente la lingua (anche se permangono criticità a livello grammaticale,
prosodico e sintattico) e di sapere analizzare, seppure non sempre in modo totalmente adeguato i
testi di microlingua; un ridotto numero di studenti, infine, ha presentato serie lacune tanto a livello
linguistico (errori di grammatica, incertezza prosodica, scarsa gestione delle strutture sintattiche)
quanto nella scarsa capacità di analisi dei testi di microlingua (errori di traduzione, difficoltà di
interpretazione, scorretto utilizzo della terminologia specifica, ecc.).
Contenuti disciplinari
A) Contenuti linguistici:
Ampia revisione delle strutture grammaticali più importanti (e più insidiose). Si citano a livello
esemplificativo le strutture più imporanti: past simple vs. past continuous; present perfect simple;
present perfect continuous; discorso indiretto; revisione di tutti i modali (can, could, must, have to,
should, ecc.); utilizzo degli articoli in riferimento a sostantivi concreti od astratti; to wish;
condizionali di tipo 0,1,2,3.
15
Unità del libro di testo “Get Real” trattate: 10,11 (grammatica e brani).
B) Contenuti di microlingua (si riporta il titolo dell’unità e l’elenco delle letture svolte; per ogni
lettura si è proceduto alla traduzione completa e allo svolgimento di un discreto numero di esercizi;
testo di riferimento: A Question of ICT, Zanichelli):
Unit 1 “Computer everywhere”
- Himanchal high school, Nangi.., p.7
-Mahabir Pun…, p.8
-Nangi and the web, p.9
- The wired and the unwired, p.10
-Anywhere and everywhere, p.12
- Networks are better, p.13
- Wireless Networking, p.14
Unit 2 “It’s a digital world”
- Binary Information, p.20
- Sampling, p. 21
- Digital anything, p.23
Unit 3 “Core Concepts”
- Open Source Software, p.36
-Boot loaders, p. 38
- What BIOS does, pag. 39
- Two companies change their names, p.40
- Who was Ted Hoff?, p. 41
Unit 4 “Household peripherals”
- The flatbed scanner, p. 49
16
- Barcodes, p. 50
- Printers, p. 52
- In the beginning was the Command, p. 54
-The first killer application, p. 56
Unit 5 “Chips with everything”
- How a semiconductor memory chip works, p. 64
- Inside the cleanroom, p. 66
- Reading and interacting, Storage, p. 69
- University of Portford, Applications…, p. 71
Unit 6 “Input and output devices”
- Input devices, p. 72
- How USB works, p. 75
- Reading and Writing, Dear Ms Jackson…, p. 79
Unit 7 “A PC for me”
- Who is Masaya Matsuura?, p. 80
- How to write a videogame, p. 81
- MUDs, MOOs and MMORPGs, p. 84
Unit 8 “Languages”
- Programming levels and languages, p. 92
- The Bell Laboratories, p. 96
- It is 1969…, p. 96-97
- The bare bones, p. 100
- Vocabulary and Reading, June 2004…, p. 102
- Anatomy of a phishing attack, p. 103
17
- How to become the richest man on the planet, p. 105
Unit 10 “Applications”
- Applications overview, p. 108
- WP DB SQL, p. 110
- I remember watching my professor…, p. 112
- A spreadsheet is…, p. 113
- The new vampires, p. 115
Unit 11 “E-Messages”
- SMS messages, p. 116
- How to read an email address, p. 118
- U cn B nething u wan2 B, p. 120
- Reading and interacting, The Dangers of Wired Love, p. 123
Unit 12 “Graphics”
- Raster Graphics, p. 124
- CADvantages, p. 126-127
Unit 13 “At home, at school”
- Multimedia Revolution, p. 132-133
- Multimedia and the Web, p. 134-135
Unit 14 “The Internet (1)”
- 127.0.0.1, p. 144-145
- Who owns the Internet?, p. 146
- RFC 2119, pag. 147
- The TLD story, pag. 148
18
Unit 15: “Protocols INC. TCP/IP”
- One two, one two,…, p. 152
- WWW: when, where, why? P. 154
- P2P…, p. 157
Unit 16 “The Internet (2)”
- Linking each LAN in the WAN, p. 160
*Unit 17 “Security and Insecurity”
- Who goes there, p. 168
- Echelon, p. 170
- Malware, p. 172
*Unit 20 “That’s just it!”
- Two types of E-Commerce, p. 197
Literature:
O. Wilde, The Picture of Dorian Gray (chapters 1 and 20, extracts).
* argomenti da trattare dopo il 15 maggio.
Libri di testo
M. Hobbs, J. S. Keddle, GET REAL Intermediate, Helbling Languages
R. Brown, A QUESTION OF ICT, Zanichelli
M. Vince, G. Cerulli, INSIDE GRAMMAR, Macmillan (o altra grammatica di riferimento in
possesso degli studenti)
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PROGRAMMA DI MATEMATICA
Docenti:
Prof.ssa Luisa Santagostini - Prof.ssa Leonarda Gambino
Rispondenza della classe
Nel corso dell’anno scolastico, la maggioranza degli studenti ha seguito lo svolgimento delle lezioni con
impegno ed interesse, un gruppo meno numeroso con difficoltà. Non tutti conoscono gli argomenti svolti in
modo soddisfacente ed usano correttamente il linguaggio tecnico-scientifico.
Gli studenti che raggiungono i risultati migliori lo devono ad uno studio costante ed approfondito frutto di
una progressiva maturazione.
Programma:
Risoluzione approssimata di equazioni
- Metodo di bisezione
- Metodo delle secanti
- Metodo delle tangenti
Integrali indefiniti, definiti e impropri
Definizione di integrale indefinito. Integrali immediati e metodi di integrazione (per decomposizione, per
sostituzione, per parti, metodo d'integrazione delle funzioni razionali fratte).
Integrale definito di una funzione. Proprietà degli integrali definiti. Area del trapezoide e significato
geometrico di integrale definito. Integrale definito come limite di una somma.
Teorema della media (interpretazione geometrica)
La funzione integrale
Teorema fondamentale del calcolo integrale (con dimostrazione)
Relazione tra funzione integrale e integrale indefinito
Formula fondamentale del calcolo integrale (con dimostrazione)
Area della parte di piano delimitata dal grafico di due funzioni
Integrali impropri, definizioni.
Integrazione numerica
1. Integrazione numerica:

Metodo dei rettangoli

Metodo dei trapezi

Metodo delle parabole o di Simpson
Successioni e serie numeriche
1. Definizione di successione.
2. Successioni limitate (definizioni)
3. Successioni monotone (definizioni)
4. Progressioni aritmetiche (definizioni, teoremi pag.152 e pag.153 con dimostrazione)
5. Progressioni geometriche (definizioni, teoremi pag.161,pag.163 e pag.167 con dim)
6. Serie numeriche (definizioni e terminologia)
7. Serie geometrica
8. Proprietà delle serie ( teoremi solo enunciato)
9. La serie armonica.
20
10. Criterio generale di convergenza di Cauchy. Resto di una serie numerica. Condizione necessaria
e sufficiente per la convergenza (condizione di Cauchy); Condizione necessaria per la
convergenza.
11. Criteri di convergenza di una serie numerica a termini positivi:

Criterio del confronto primo e secondo

Criterio del rapporto o di D'Alembert
 Criterio della radice o di Cauchy
12. Serie a termini a segno alterno
 Criterio di Leibniz
13. Serie a termini a segno qualunque

Convergenza semplice ed assoluta.
Funzioni reali di due variabili reali
1. Ripasso delle nozioni generali delle funzioni reali di variabile reale
2. Funzioni in RxR
3. Insieme di esistenza delle funzioni di due variabili reali (rappresentazione grafica del dominio).
Equazioni differenziali del primo ordine
1. Equazioni differenziali ordinarie.
2. Nozioni generali e teorema di Cauchy (interpretazione geometrica del teorema). Soluzioni di
un'equazione differenziale ordinaria.
3. Equazioni differenziali a variabili separabili.
4. Equazioni differenziabili lineari del primo ordine. Metodo delle variazioni delle costanti arbitrarie o
metodo di Lagrange per determinare l'integrale generale.
Esercitazioni in laboratorio:
-
- Risoluzione approssimata di equazioni
- Integrazione numerica
- Domini di funzioni a due variabili
Bibliografia:
Dodero Baroncini Manfredi
Moduli di lineamenti di matematica vol. D-F-C2 -G
Ghisetti e Corvi Editore
21
PROGRAMMA DI CALCOLO DELLE PROB., STATISTICA E RICERCA OP.
Calcolo delle Probabilità, Statistica e Ricerca Operativa
Rispondenza della classe.
La classe, tranne per qualche elemento, ha risposto con interesse allo studio della materia,
raggiungendo complessivamente un livello di conoscenza sufficiente. Alcuni allievi si sono
impegnati con costanza e serietà ottenendo così buoni risultati, la parte restante manifesta ancora
parziali lacune rispetto agli obiettivi prefissati. Nella classe vi è qualche elemento dotato di ottime
capacità ed ha saputo apportare un contributo personale allo svolgimento dell'attività didattica,
anche se non é riuscito ad esercitare nei confronti dei compagni un'azione trainante. Per quanto
riguarda l’attività di laboratorio, i gruppi hanno realizzato, utilizzando come strumento di lavoro il
foglio elettronico Excel con l’utilizzo del V.B.A., esercizi di calcolo sugli argomenti trattati
quest’anno. Tutti i gruppi hanno raggiunto l’obiettivo primario di saper impostare e realizzare,
anche se per alcuni in modo parziale, i lavori assegnategli. L’impegno per la maggioranza non è
stato sempre costante nel corso dell'anno scolastico, alcuni allievi hanno puntato eccessivamente
sulla loro capacità di recupero pervenendo ad una preparazione non pienamente sufficiente. La
preparazione finale risulta mediamente sufficiente, soltanto per qualche alunno il livello raggiunto
è buono.
Contenuti
Stime intervallari dei parametri statistici
Ripasso ed approfondimento sulle stime intervallari della media, della frequenza, della varianza
e della differenza tra valori medi.
Ipotesi statistiche. Test parametrici
Test di ipotesi. Regione di accettazione e regione critica.
Test a due code e test a una coda. Errori di prima e seconda specie.
Procedura generale per la formulazione di un test.
Test sul valor medio, test sulle frequenze relative, test sulla varianza, test sulla differenza tra
valori medi e tra frequenze.
Metodi campionamento. Stima dei parametri.
Vantaggi e procedure. Campionamento casuale semplice.
Campionamento stratificato. Statistiche campanarie.
Test di ipotesi. Curve operative caratteristiche
Test di ipotesi e significatività. Errori di prima e seconda specie.
Procedure di controllo delle ipotesi. Test sulla media dei grandi campioni.
Curva operativa caratteristica.
Test sulle frequenze relative. Curva operativa caratteristica.
Determinazione dell’ampiezza campionaria.
Test sulla differenza tra valori nedi e frequenze.
Test sulla varianza. Curva operativa caratteristica.
22
Controllo Statistico della qualità
La qualità come rispondenza all’uso. Dal controllo di qualità alla garanzia di qualità.
Valore e costo della qualità. Funzione norme e procedure del controllo di qualità.
I circoli di qualità. Il sistema informativo per la gestione di qualità.
Controllo di qualità dei processi e collaudo.
La teoria statistica delle carte di controllo. Le specifiche.
Determinazione della tolleranza naturale. Il controllo statistico mediante le carte.
Carte di controllo per variabili. Carte di controllo per attributi.
La ricerca operativa.
Evoluzione storica - La natura della ricerca operativa - Problemi e modelli come
rappresentazioni della realtà - I modelli e le tecniche della ricerca operativa - statistica e ricerca
operativa
Programmazione lineare.
Campi di applicazione - Formulazione di un modello di programmazione lineare - Metodo
grafico - proprietà dell’insieme delle soluzioni ammissibili - Metodo del simplesso - Fasi del metodo
del simplesso vincoli di maggiore uguale - Metodo del grande M - Casi particolari.
Problemi di assegnazione e di trasporto
I problemi di assegnazione - Formulazione matematica - Il metodo ungherese - Fasi del metodo
ungherese per i problemi di assegnazione - I metodi di trasporto, formulazione matematica Metodo di soluzione per i problemi di trasporto - Prova di ottimalità.
Bibliografia
Autore: A Broglio
Titolo: Statistica. Statistica industriale e ricerca operativa
Editore: Petrini
Docenti: Prof. Carlo Zingone, Prof.Alessandro Iovane
23
PROGRAMMA DI INFORMATICA GENERALE E LABORATORIO
Insegnante:
Insegnante Tecnico Pratico:
Giuseppe De Filippis
Domenico De Chiara
Ore presumibili che saranno svolte sino al giorno 7 giugno 2014:
170
Profilo della classe
La classe ha palesato generalmente un interesse agli argomenti proposti più che
sufficiente, anche se durante lo
svolgimento delle lezioni non tutti gli alunni
hanno avuto un atteggiamento attento, interessato e coerente con le richieste
degli insegnanti.
L’impegno nello studio della materia non è stato costante per tutti gli studenti, ma
generalmente positivo. Alcuni studenti hanno evidenziato difficoltà nell’apprendimento
dovuto a lacune pregresse che si sono impegnati a superare.
La maggior parte degli alunni ha raggiunto, comunque, una preparazione che consente
loro di affrontare e dare una soluzione a problemi riguardanti la gestione di dati.
Per diversi studenti i risultati conseguiti si attestano su livelli più che discreti/buoni.
Questi studenti sono in grado di analizzare problematiche inerenti la gestione di basi di
dati e sviluppare il conseguente progetto.
La gestione dei database sulla rete internet attraverso pagine dinamiche realizzate in
PHP sono sicuramente discrete/buone per una parte della classe, sufficienti per gli altri
studenti.
Si evidenzia qualche elemento di ottime capacità.
Programma svolto
I Data Base
Cos’è un data base
Definizione
I vantaggi dovuti dall’ uso dei Data Base rispetto agli archivi tradizionali
Significato di DBMS
I modelli di Data Base
La progettazione del Data Base
Il modello concettuale Entità-Relazione
24
Tipi di associazioni tra entità
I concetti fondamentali del Data Base relazionale: grado, dominio, t-uple, cardinalità,
chiave primaria, chiave esterna, relazioni
Operazioni relazionali nel modello relazionale: selezione, proiezione, congiunzione
Regole di integrità referenziale
Il modello logico
La normalizzazione
Le forme di normalizzazione: 1FN, 2FN, 3FN e FNBC
Microsoft Access
Introduzione
La sessione di lavoro: menù e strumenti
Come creare le tabelle di un Data Base
Definire le associazioni tra le tabelle
Le maschere e i report
Come definire ed usare le query
Le query parametriche
Come aggiornare un Data Base: inserimento e modifica dei dati
Il linguaggio SQL
Caratteristiche generali e tipi di dati
Creazione di tabelle (CREATE TABLE)
Le chiavi esterne: FOREIGN KEY REFERENCES
Immissione modifica e cancellazione dei dati (INSERT, UPDATE, DELETE)
Interrogazione di Data Base (SELECT, SELECT DISTINCT, SELECT … WHERE)
Le funzioni di aggregazione ( COUNT(), SUM(), AVG(), MIN(), MAX())
La clausola AS.
Ordinamenti e raggruppamenti (ORDER BY, GROUP BY)
La clausola HAVING
Le condizioni di ricerca (BETWEEN, IN, LIKE, IS NULL, IS NOT NULL)
Le sottoquery
La congiunzione di tabelle con:
INNER JOIN, LEFT e RIGHT JOIN. THETA JOIN
Il DBMS MySQL
Concetti generali
Interazione con MySql per mezzo di PHPMyAdmin
25
Il linguaggio HTML
I moduli: gli attributi method e action






i pulsanti SUBMIT, RESET
le caselle di testo
le liste di selezione
le caselle di controllo
i pulsanti opzione
tetxarea
I Data Base nel Web
Pubblicare i dati con pagine dinamiche
Le pagine PHP
Il linguaggio PHP:
Istruzioni fondamentali:




Dichiarazione di variabili
Selezione e selezione multipla
Iterazione (for, while)
Array e array associativi
Inviare mail con PHP
Recupero dei dati dai Form
 $_GET e $_POST
La permanenza dei dati nel web:
 Stringhe d’interrogazione (Dati passati tramite URL)
 Variabili di sessione; array associativo $_SESSION
 Cookies; array associatico $_COOKIES
Database MySQL sul Web
 Istruzioni e loro utilizzo per la connessione, selezione e chiusura
 Istruzioni e loro utilizzo per l’interrogazione e recupero dati
 Manipolazione dei dati (DML): Cancellazione, Inserimento e Aggiornamento
Libri di test e riferimenti bibliografici:
A. Lorenzi – E.Cavalli
INFORMATICA: PROGETTAZIONE DEI DATABASE LINGUAGGIO SQL DATI IN
RETE
Atlas Editore
26
Attività di laboratorio
L’attività di laboratorio si è svolta una volta alla settimana in un blocco di 3 ore. Lo
svolgimento dell’attività è stata suddivisa in due momenti:
1. Un primo momento in cui, generalmente, l’insegnante tecnico-pratico illustrava con
l’aiuto di una Lim o di un video-proiettore le modalità operative di quanto spiegato in
teoria e/o lo sviluppo pratico degli esercizi svolti in classe oppure l’utilizzo di software;
2. Un secondo momento in cui gli studenti dovevano applicare quanto spiegato
risolvendo degli esercizi proposti attraverso la generazione dell’opportuno software.
Sono state svolte le seguenti tipologie di esercitazioni:
 Esercitazioni per l'acquisizione delle conoscenze di Microsoft Access e
consolidamento della teoria per la progettazione e manipolazione di un database
 Esercitazioni per rafforzare la conoscenza del linguaggio SQL.
 Esercitazioni per l'acquisizione delle conoscenze dei Form del linguaggio HTML e
loro utilizzo
 Esercitazioni per la realizzazione di pagine PHP, con lo scopo di consolidare le
conoscenze di progettazione e utilizzo di pagine dinamiche
 Esercitazioni per la realizzazione di pagine PHP che si interfacciano con un database
MySQL con l’obiettivo di consolidare le conoscenze e l’utilizzo di un database sulla
rete Internet utilizzando operazioni DML e QL
Software utilizzati
MS Access 2010, Dreamweaver, EasyPHP, PHPMyAdmin.
27
PROGRAMMA DI SISTEMI
Docenti:
Prof. Enrico Pallotta e Prof.ssa Leonarda Gambino
OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA:
Al termine dell'anno scolastico lo studente dovrà raggiungere i seguenti obiettivi disciplinari
conoscenze








Principi di funzionamento
delle reti locali
Concetti base di segnale,
rappresentazione/codifica,
mezzo trasmissivo,
protocollo
Standard per il cablaggio:
standard EIA/TIA 568A
Apparati di rete
Caratteristiche e differenze
dei più diffusi mezzi di
trasmissione (wired e
wireless)
Protocolli: TCP/IP, HTTP,
FTP, SSH…
Elementi di sicurezza delle
reti
Cenni sulle norme e sistemi
di sicurezza
capacità







Sa installare gli apparati di
rete
Sa applicare le regole del
cablaggio strutturato
Sa utilizzare dispositivi di
comunicazione in rete e
apparati Ethernet
Sa utilizzare dispositivi di
modulazione/demodulazione,
dispositivi di instradamento
(router), dispositivi per reti
locali virtuali (VLAN)
Sa applicare standard di
funzionamento delle reti senza
fili
Sa applicare protocolli di
comunicazione
Sa utilizzare gli strumenti per
la sicurezza delle reti
Sa configurare firewall e proxy
competenze






Analizzare LAN in semplici
realtà valutando l’eventuale
sistema esistente ed
eventuali espandibilità future
Progettare semplici reti
locali: scegliere gli apparati di
rete e definire gli servizi di
rete
Installare e configurare i vari
apparati e i componenti di
una LAN, compreso i servizi
software
Gestire elementi di base
della sicurezza informatica
Diagnosticare e risolvere
semplici malfunzionamenti
Progettare realizzare, testare
semplici interfaccie in ambito
di telecontrollo e piccola
automazione
Metodologia:
I criteri didattici adottati comprendevano sia lezioni teoriche tradizionali che un lavoro sviluppato - prima
singolarmente poi in gruppo - in laboratorio. Molto importante è stato ritenuto riuscire ad individuare e a
descrivere la varie fasi del lavoro: schematizzazione, modellizzazione, codifica; al fine di acquisire una
corretta metodologia di lavoro, saper stendere e controllare il piano di lavoro.
Strumenti di verifica:

verifiche orali e test sul livello di conoscenza degli argomenti teorici;

verifiche di laboratorio, al fine di individuare il grado di autonomia e le capacità nell’uso
dell’elaboratore;

verifiche scritte, per individuare le capacità di analisi e la conoscenza del linguaggio di
programmazione;
28
Rispondenza della classe
Il programma fissato all'inizio dell'anno non è stato completato, in alcuni momenti si è dovuto rallentare
il lavoro al fine di recuperare quanto in precedenza svolto. Durante l’anno la partecipazione e
l’attenzione è stata costante, lo stesso si può dire per lo studio individuale, ciò ha aiutato la gran parte
della classe a seguire con attenzione e a superare le difficoltà che di volta in volta venivano incontrate,
oltre ad acquisire le competenze inizialmente fissate .
Discreto l’impegno profuso dalla classe in laboratorio nella trattazione di problemi inerenti la
progettazione e il cablaggio di piccole reti, sviluppando esperienze relative la comunicazione fra
elaboratori.
Permangono, comunque, in una piccola parte della classe lacune nella rielaborazione personale dei
contenuti e nello sviluppo autonomo dei problemi proposti.
Gran parte della classe raggiunge mediamente un profitto più che sufficiente; si evidenziano elementi di
spicco; alcuni riescono a raggiungere risultati ottimi grazie ad un impegno costante e ad una ottima
rielaborazione personale dei contenuti.
Programma svolto
Fondamenti di reti di calcolatori
La velocità di trasmissione dei dati
Commutazione
Classificazione dimensionale
LAN
MAN
WAN
Il modello di riferimento OSI:
Primitive;
Servizi confermati e non;
I livelli del modello OSI;
Servizi connessi e non;
Modello TCP/IP
Schema generale
Livello Network Inteface
Livello Internetworking
Livello Transport
Livello Application
Mezzi trasmissivi
Il doppino in rame
Il cavo coassiale
Fibre ottiche
Trasmissione Wireless
Rilevamento e correzione degli errori
Multiplazione;
29
Codifica dei dati nella trasmissione
Local Area Network:
Topologia delle reti LAN;
Il sottrostrato MAC:
Protocollo ALOHA;
Protocollo CSMA;
Protocollo Token Ring;
Indirizzi a livello MAC;
Il sottostrato LLC:
Servizio non connesso non confermato;
Servizio connesso
Rete Ethernet (IEEE 802.3)
Token ring (IEEE 802.5)
Wireless (IEEE 802.11 a/b/g/n/)
Protocollo HDLC;
Protocollo PPP
Controllo del flusso
Stop and wait
Sliding windows
L’architettura TCP/IP:
Protocollo IP
Indirizzamento IP;
Le sottoreti
I protocolli di routing;
Il protocollo ICMP
Il protocollo ARP
Il sistema a domini;
Il protocollo TCP;
Il protocollo UDP
Infrastruttura e apparati LAN
Cablaggio strutturato
Cablaggio EIA/TIA 568A
Apparati di rete
Hub
Switch
Router
Le reti geografiche
Reti generali
PSTN
ISDN
Reti dati
DSL
Frame ralay
30
ATM
Internet
Evoluzione e gestione
Gestione di Internet
Gestione del Web
Gestione degli indirizzi e dei nomi
Assegnazione statica
DHCP
APIPA
NAT
Il namespace DNS
Protezione
Firewall
Proxy
La crittografia
Chiave simmetrica e chiave asimmetrica
La rete VPN
Laboratorio:
Progetto rete LAN e software di gestione
Socket
Configurazione proxy
Configurazione DHCP
Bibliografia
Sistemi3: reti, internet, tecnologie web
A. Lorenzi, T. Pizzigalli, A. Rizzi
Editore Atlas
Prof. Enrico Pallotta
31
PROGRAMMA DI ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI
Docenti: Prof.Raffaele Bassi, Prof. Angelo Metta
Relazione finale della classe 5 IB
La classe risulta disomogenea nel livello di preparazione e nell’interesse verso la materia.
Il livello medio di preparazione della classe può dirsi sufficiente, ma solo alcuni alunni della
classe si notano per l’attenzione in classe e la costante preparazione con lo studio a casa.
PROGRAMMA SVOLTO
L'inizio dell'anno scolastico è stato dedicato al completamento del programma del 4°
anno, in particolare sono state illustrate le conversioni A/D e D/A.
Si è poi iniziato il programma del 5° anno illustrando il comportamento dei: resistori,
induttori e condensatori in regime sinusoidale, con particolare attenzione agli sfasament i
introdotti fra tensione e corrente e loro rappresentazione vettoriale.
L'analisi armonica: i segnali periodici e la serie di Fourier; l'analizzatore di spettro.
I diagrammi di Bode: analisi di un circuito lineare a regime sinusoidale; la funzione di
trasferimento, poli e zeri; risposta in frequenza e diagrammi di Bode.
Filtri passivi RC ed RL passa basso e passa alto e filtri di ordine superiore al primo;
circuiti risonanti serie e parallelo.
Amplificatori con operazionali: il filtro attivo passa basso, passa alto e passa banda in
configurazione invertente e non invertente.
Filtri attivi: filtri passa basso del secondo ordine; approssimazioni di Butterworth,
Chebyschev, Bessel.
I mezzi metallici: le costanti primarie e secondarie di una linea di trasmissione su mezzi
metallici. Onde stazionarie.
La propagazione delle onde elettromagnetiche e loro classificazione; l'atmosfera; cenni
sui principali parametri elettrici delle antenne.
Le fibre ottiche: ottica fisica e geometrica; struttura delle fibre ottiche e propagazione;
banda passante; costituzione di un canale in fibra ottica.
Tecniche di conversione: la conversione A/D e il problema dell'acquisizione di
grandezze variabili nel tempo; il circuito sample & hold.
Alla data del 12 maggio si stanno illustrando le modulazioni d’ampiezza: DSB-SC, DSBTC, SSB.
Si pensa di poter arrivare ad illustrare le modulazioni di frequenza e di fase, indice di
modulazione, preenfasi, deenfasi ed a spiegare il significato di FDM e TDM.
Il programma non è stato svolto completamente, alcuni argomenti non sono stati trattati
a differenza delle quinte degli anni precedenti. Le cause sono state: il dover trattare le
32
conversioni A/D e D/A che normalmente vengono concluse in quarta, ma soprattutto la
perdita di due settimane nel primo quadrimestre per mia assenza e quasi una ventina di
ore nel secondo quadrimestre (stop di una intera settimana per un corso Java, diversi
incontri in aula magna, orientamento universitario, gite, uscite didattiche, ponti.....). Pur
avendo utilizzato anche parte delle ore di laboratorio, il programma non è stato
completato.
Si invita a fare riferimento al programma dettagliato effettivamente svolto che verrà
compilato alla fine del corso.
Programma svolto in laboratorio
Convertitore tensione- frequenza a rampa e soglia
Realizzazione e verifica del funzionamento di un DAC a resistori pesati.
Filtro passa basso rc: studio della risposta in frequenza
Filtro passa basso Butterworth del 1° ordine
Filtro passa basso del 2° ordine
Filtro passa alto del 2° ordine
Multisim:simulazione della risposta di una linea aperta
Multisim: simulazione della risposta di una linea chiusa su un impedenza caratteristica
Multisim: simulazione della risposta di una linea chiusa su carico corto circuito.
Multisim: simulazione della risposta di una linea su carico circuito aperto
Modulazione AM sia con la strumentazione che con il multisim
Libri di testo
Ambrosini, Lorenzi
“Elettronica e telecomunicazioni” vol. III Ed. Tramontana
Appunti prof. Bassi
33
PROGRAMMA DI RELIGIONE
Docente : Prof.ssa Caterina Invernizzi
Libro di testo :
Autore
Titolo
Solinas Giuseppe
Tutti i colori della vita
Volume
unico
Editore
SEI
Competenze acquisite
Gli alunni che si sono avvalsi dell'insegnamento della religione cattolica, sono stati
sempre interessati alla disciplina, propositivi e aperti al dialogo educativo. Gli studenti
hanno contribuito attivamente ad ogni lezione e ad ognuna delle tematiche proposte.
Gli alunni sono in grado di
- confrontare le diverse risposte alle problematiche attuali e morali, assumendo
posizioni proprie fondate su motivazioni propositive
- affrontare conoscenze, idee e credenze, mediante il riconoscimento della loro storicità
- saper valutare una argomentazione nella sua coerenza e nella sua capacità
dimostrativa
- cogliere la complessità delle problematiche della realtà contemporanea
Contenuti
La classe ha affrontato i problemi etici più significativi per l’esistenza personale e la
convivenza sociale, come previsto dalla programmazione iniziale.
Tematiche affrontate:
Problematiche giovanili
Giovani e pornografia.
Lettera di papa Francesco ai non credenti.
Il comportamento educativo degli adulti.
34
Rapporto adolescenti e adulti.
Omosessualità. Problematiche personali, familiari e social
I valori della vita umana.
La famiglia.
Importanza e funzione del fidanzamento.
Matrimonio civile, religioso e concordatario.
Casi di nullità del matrimonio cristiano.
Bioetica.
Fecondazione assistita. Fivet omologa ed eterologa.
Aborto
Eutanasia. Attiva e passiva.
Metodi e Tecniche di apprendimento:
Discussione
Lezione frontale
Analisi documenti
Mezzi e strumenti di lavoro
Libri
Articoli di giornali.
Visione di filmati
Verifica e valutazione
Confronto
Discussione in classe
35
PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA
Docente: Prof. Alberto Goglio
Libro di testo adottato:Praticamente sport -autore:Del Nista Parker Tasselli - Editore : G.D.Anna
Ore di lezione effettivamente svolte al 15 Maggio 2014 : N.56
Ore settimanali previste n.2
Contenuti del programma:
Attività
a corpo libero in situazioni significative in relazione
agli obiettivi tecnici e ai mezzi
disponibili;
a carico naturale e aggiuntivo;
di opposizione e resistenza;
con piccoli e grandi mezzi, codificati e non codificati;
con varietà di ampiezza e di ritmo, in condizioni spazio-temporali diversificate;
di equilibrio, in condizioni dinamiche complesse
Gioco di squadra:fondamentali individuali e tecnica del gioco
Pallavolo-Pallacanestro-Pallamano
Metodo di insegnamento
Esercitazioni in palestra relative ad attività sportive individuali e di squadra;
organizzazione di attività e di arbitraggio degli sport individuali e di squadra praticati
Obiettivi realizzati:
Lo studente sa:
compiere attività di resistenza, forza, velocità e articolarità;
coordinare azioni efficaci in situazioni di gioco di squadra o attività individuali complesse;
E' in grado di:
utilizzare le qualità fisiche e neuro muscolari in modo adeguato alle diverse esperienze e ai vari
contenuti tecnici;
applicare operativamente le conoscenze delle metodiche inerenti al mantenimento della salute
dinamiche;
praticare gli sport programmati nei ruoli congeniali alle proprie attitudini e propensioni:
Conosce:
le caratteritiche tecnico-tattiche e metodologiche degli sport praticati;
Mezzi e strumenti di lavoro
Palestra
Piccoli e grandi attrezzi
Strumenti di verifica:
esercitazioni fisico sportive.
L’insegnante
Alberto Goglio
.
36
7.Area di Progetto
Non è stata attivata un'area di progetto
37
8. Prove d’esame
Nel corso dell'anno scolastico sono state realizzate le prove relative agli scritti dell’esame di stato.
Prova da
simulare
Prima
prova:
Data
Durata
Tipologia
25/03/2014
6 ore
Temi d’esame anni
precedenti
Lettere
Vedi griglia della
prova
09/05/2014
6 ore
Temi d’esame anni
precedenti
Sistemi
Vedi griglia della
prova
Lettere
Seconda
prova:
sistemi
Terza
prova
28/03/2014
90’
Scelta Multipla
Materie
Coinvolte
Elettronica
Informatica
Inglese
Matematica
Elettronica
Terza
prova
05/05/2014
90’
Scelta Multipla
Informatica
Inglese
Matematica
Numero
quesiti
Modalità di
valutazione
32
(8 per
Vedi griglia
allegata al testo
disciplina)
della Terza prova
32
(8 per
Vedi griglia
allegata al testo
disciplina)
della Terza prova
38
9. CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Relativamente all’assegnazione del credito scolastico in occasione degli scrutini di fine anno, fino
al massimo punteggio consentito, saranno adottati i criteri stabiliti dal Collegio docenti:
-
l’interesse e l’impegno nella partecipazione attiva al dialogo educativo
-
la partecipazione alle attività complementari ed integrative
-
eventuali crediti formativi
39
10. ALLEGATI
 Griglia e criteri di valutazione prova scritta di Italiano
 Griglia di valutazione della simulazione seconda prova scritta di informatica
 Griglia e criteri di valutazione terza prova multidisciplinare
 Testi della simulazione prima prova scritta di italiano
 Testo della simulazione seconda prova scritta di informatica
 Testi delle simulazioni terza prova scritta multidisciplinare
40
Alunno
Classe
Commissione
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO
TIPOLOGIA A
INDICATORI
punteggio
basso
punteggio
medio
comprensione complessiva del testo analizzato
1 - 1,5
2 - 2,5
3
precisione, completezza dell'analisi
1 - 1,5
2 - 2,5
3
interpretazione del testo analizzato e approfondimenti
critici
1 - 1,5
2 - 2,5
3
organizzazione dei testi prodotti: chiarezza, ordine e
coerenza nell'esposizione dei contenuti
1 - 1,5
2 - 2,5
3
1 - 1,5
2 - 2,5
3
correttezza ortografica e morfosintattica,
proprietà lessicale
punteggio
alto
TOTALE
DATA
voto proposto.........../15
voto deliberato............./15
41
Alunno
Classe
Commissione
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO
TIPOLOGIA B
INDICATORI
punteggio
basso
punteggio
medio
punteggio
alto
aderenza alla consegna (coerenza del registro
linguistico con la tipologia del testo scelto, titolazione ed
eventuale destinazione editoriale)
1 - 1,5
2 - 2,5
3
comprensione e corretto utilizzo dei documenti forniti;
pertinenza e completezza dei contenuti espressi
1 - 1,5
2 - 2,5
3
chiarezza dell'impostazione; coerenza e correttezza
1 - 1,5
2 - 2,5
3
correttezza morfo sintattica e ortografica; proprietà
lessicale
1 - 1,5
2 - 2,5
3
originalità
della trattazione dell'argomento e
dell'elaborazione personale. Eventuali apporti critici e
creativi
1 - 1,5
2 - 2,5
3
dell'argomentazione
TOTALE
DATA
voto proposto.........../15
voto deliberato............./15
42
Alunno
Classe
Commissione
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO
TIPOLOGIA C
INDICATORI
punteggio
basso
punteggio
medio
1 - 1,5
2 - 2,5
3
corretto utilizzo delle conoscenze storiche; pertinenza
e completezza dei contenuti espressi
1 - 1,5
2 - 2,5
3
chiarezza
dell'impostazione;
dell'argomentazione
coerenza
1 - 1,5
2 - 2,5
3
correttezza ortografica e morfosintattica; proprietà
1 - 1,5
2 - 2,5
3
1 - 1,5
2 - 2,5
3
aderenza alla consegna (coerenza del registro
punteggio
alto
linguistico con la tipologia del testo)
lessicale
Originalità della trattazione
dell'elaborazione personale.
dell'argomento
e
TOTALE
DATA
voto proposto.........../15
voto deliberato............./15
43
Alunno
Classe
Commissione
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO
TIPOLOGIA D
INDICATORI
punteggio
basso
punteggio
medio
1 - 1,5
2 - 2,5
3
1 - 1,5
2 - 2,5
3
chiarezza dell'impostazione; coerenza e completezza
dell'argomentazione
1 - 1,5
2 - 2,5
3
correttezza ortografica e morfosintattica; proprietà
1 - 1,5
2 - 2,5
3
1 - 1,5
2 - 2,5
3
aderenza alla consegna (coerenza del registro
linguistico con la tipologia del testo)
pertinenza e completezza dei contenuti espressi
punteggio
alto
lessicale
originalità
della trattazione
dell'elaborazione personale.
dell'argomento
e
TOTALE
DATA
voto proposto.........../15
voto deliberato............./15
44
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SIMULAZIONE SECONDA PROVA: SISTEMI
Griglia di valutazione della seconda prova scritta
Candidato : ____________________________________________
Indicatori
Livello di analisi
Completezza dell’analisi generale
Livello applicativo
Correttezza e completezza dello schema
Correttezza e completezza del progetto a
livello di protocollo e servizi di rete
Scelta adeguata delle apparecchiature in
rapporto alla struttura
Organizzazione dei dati
Basso
Punteggio
Medio
Alto
1-2
2
3
0-1
2
3
0-1
2
3
0-1
2
3
0-1
2
3
45
GRIGLIA E CRITERI DI VALUTAZIONE TERZA PROVA MULTIDISCIPLINARE
Segnare con una X una sola risposta
Se vi sono più risposte la domanda si considera errata
Non sono ammesse correzioni
Punteggio:
 In caso di risposta corretta si attribuisce 4 punti
 In caso di risposta errata si attribuisce -1 punti
 In caso di risposta nulla si attribuisce 0 punti
Griglia di valutazione
Punteggio
Voto
-32
-26
1
-25
-14
2
-13
-2
3
-1
10
4
11
22
5
23
34
6
35
46
7
47
58
8
59
72
9
73
82
10
83
92
11
93
102
12
103
113
13
114
124
14
125
128
15
46
SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA: ITALIANO
P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE
SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005.
Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle
invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la
strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma,
salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili,
provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i
viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte.
Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte.
In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel
momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel
momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che è,
almeno parzialmente, pure il suo.
Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era invalicabile,
– almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la
Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché là
cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e disprezzato.
Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte,
erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima
volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperienza:
qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un
paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta
sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e
giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale
parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo.
Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del
“mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali.
1.
testo
Comprensione del
Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.
2.
testo
Analisi del
2.1.
2.2.
2.3.
2.4.
2.5.
Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo.
Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo.
Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo.
Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”.
Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Proponi una interpretazione complessiva del testo proposto, facendo riferimento ad altri testi di Magris e/o di altri autori del
Novecento. Puoi fare riferimento anche a tue esperienze personali.
47
TIPOLOGIAB - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN“ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi
che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed
esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo
debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Individuo e società di massa.
DOCUMENTI
«Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un
modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie,
operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a
parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati.
L’abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza” della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la
peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne
all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d’informazioni. Le strade, la
motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al Centro, abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del
sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e decisiva. Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese,
che era così storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni
autenticità e concretezza. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la
quale non si accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del
consumo. Un edonismo neo- laico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.»
Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari, Garzanti, Milano 1975
«La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa, non ero andato come al solito all’Istituto di Chimica nella
Währingerstrasse. Nel caffé di Ober-Sankt-Veit mi misi a leggere i giornali del mattino. Sento ancora l’indignazione che mi travolse
quando presi in mano la “Reichspost” e lessi un titolo a caratteri cubitali: “Una giusta sentenza”. Nel Burgenland c’era stata una
sparatoria, alcuni operai erano rimasti uccisi. Il tribunale aveva assolto gli assassini. L’organo di stampa del partito al governo
dichiarava, o meglio strombazzava, che con quella assoluzione era stata emessa una “giusta sentenza”. Più che l’assoluzione in quanto
tale, fu proprio questo oltraggio a ogni sentimento di giustizia che esasperò enormemente gli operai viennesi. Da tutte le zone della
città i lavoratori sfilarono, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il nome incarnava ai loro occhi l’ingiustizia in sé.
La reazione fu assolutamente spontanea, me ne accorsi più che mai dai miei sentimenti. Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a
uno di questi cortei. Gli operai di Vienna, che normalmente erano disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito
socialdemocratico e si dichiaravano soddisfatti del modo esemplare in cui essi amministravano il Comune di Vienna, agirono in quel
giorno senza consultare i loro capi. Quando appiccarono il fuoco al Palazzo di Giustizia, il borgomastro Seitz, su un automezzo dei
pompieri, cercò di tagliar loro la strada alzando la mano destra. Fu un gesto assolutamente inefficace: il Palazzo di Giustizia andò
in fiamme. La polizia ebbe l’ordine di sparare, i morti furono novanta. Sono passati cinquantatré anni, eppure sento ancora nelle ossa
la febbre di quel giorno. È la cosa più vicina a una rivoluzione che io abbia mai vissuto sulla mia pelle. […] Quel giorno tremendo, di
luce abbagliante, lasciò in me la vera immagine della massa, la massa che riempie il nostro secolo. […] Quel giorno era stato
dominato dal tremendo fragore delle urla, urla di sdegno. Erano urla micidiali, alle urla rispondevano gli spari, e le urla diventavano
più forti ogni volta che le persone colpite crollavano al suolo. […] Non molto tempo dopo, le urla si trasferirono nelle vicinanze della
Hagenberggasse. A meno di un quarto d’ora di strada dalla mia camera, a Hütteldorf, dall’altra parte della valle, si trovava il campo
sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di festa vi accorreva una gran folla, che non si lasciava sfuggire
una sola partita di quella celebre squadra. Io non ci avevo mai badato gran che; il calcio non mi interessava. Ma una delle domeniche
dopo il 15 luglio, era un giorno altrettanto afoso, mentre stavo aspettando visite e tenevo aperta la finestra, sentii, all’improvviso, le
grida della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l’esperienza di quel giorno terribile era ancora a tal punto radicata in me che per
un attimo rimasi sgomento e cercai con lo sguardo il fuoco da cui quell’esperienza era stata illuminata. Ma il fuoco non c’era, sotto
il sole brillava la cupola dorata della chiesa dello Steinhof. Tornai in me e mi misi a riflettere: quelle urla dovevano venire dal
campo sportivo. […] Le urla di trionfo erano state causate da un goal, e venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e suonò ben
diverso, un grido di delusione. Dalla mia finestra non potevo vedere nulla, me l’impedivano alberi e case, la distanza era troppa, ma
sentivo la massa, essa sola, come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. Non potevo sapere da quale parte venissero le grida. Non
48
sapevo quali erano le squadre in campo, i loro nomi non li avevo notati e neanche cercai di appurarli. Evitai perfino di leggere la
cronaca sportiva sul giornale e, nella settimana che seguì, non mi lasciai coinvolgere in discorsi sull’argomento. Ma durante i sei anni che
trascorsi in quella stanza, non persi occasione di ascoltare quei suoni. Vedevo la folla affluire laggiù, alla stazione della ferrovia urbana.
[…] Non mi è facile descrivere la tensione con cui seguivo da lontano la partita invisibile. Non ero parte in causa perché le parti
neanche le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò che sapevo, due masse ugualmente eccitabili, che parlavano la
medesima lingua.»
Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007 [ed. originale tedesca 1980]
«L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo con i suoi valori di dignità
e libertà (ristretti, certo, finora, alle élite), minacciando di introdurre nuove forme di pianificato assoggettamento gregario. Esiste
cioè il rischio di creare uomini e donne d’allevamento, procurando loro la soddisfazione, in termini soprattutto quantitativi, di
bisogni primari e secondari cui per millenni la maggior parte dell’umanità non aveva avuto pieno e garantito accesso (cibo, sesso,
divertimento). L’acclimatazione a questo sistema di potere e di cultura si paga però con l’anestetizzazione e la banalizzazione
dell’esperienza, anche a causa dell’inflazione dei desideri così scatenata e del corrispondente bisogno di gestire le inevitabili
frustrazioni. Nello stesso tempo, se esercitato in forme non oligarchiche, lo stesso uso delle tecniche e dei media spalanca enormi
potenzialità, consente a tutti di scaricare le fatiche più pesanti e ripetitive sulle macchine, di uscire dalla morsa dei
condizionamenti sociali, di far fruttare l’eredità culturale delle generazioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di
quella biologica), di disancorarsi da ruoli fissi, di acquisire consapevolezza, cultura e informazione su scala mondiale e di conseguire
una più duratura soddisfazione.»
Remo BODEI, Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2002
1
2
3
4
5
6
7
8
Ora il chiarore si fa più diffuso.
Ancora chiusi gli ultimi ombrelloni.
Poi appare qualcuno che trascina
il suo gommone.
La venditrice d’erbe viene e affonda
sulla rena la sua mole, un groviglio
di vene varicose. È un monolito
diroccato dai picchi di Lunigiana.
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1
Quando mi parla resto senza fiato,
le sue parole sono la Verità.
Ma tra poco sarà qui il cafarnao
delle carni, dei gesti e delle barbe.
Tutti i lemuri umani avranno al collo
croci e catene. Quanta religione.
E c’è chi s’era illuso di ripetere
l’exploit di Crusoe!
0
1
2
3
4
5
Eugenio MONTALE, Sulla spiaggia, da Diario6 del ’71 e del ’72, Mondadori, Milano 1973
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Stato, mercato e democrazia.
DOCUMENTI
«Il problema centrale del capitalismo fondato sulla libera impresa in una democrazia moderna è sempre stato quello di riuscire
a bilanciare il ruolo del governo e quello del mercato. Ma, nonostante molta energia intellettuale sia stata spesa nel tentativo di
definire il campo di manovra appropriato a ciascuno di essi, l’interazione fra i due rimane una fonte di fragilità fondamentale. In
una democrazia il governo (o la banca centrale) non può semplicemente permettere che le persone soffrano un danno
collaterale per lasciare che la dura logica del mercato si esprima. […] Dobbiamo anche riconoscere che una buona economia
non può essere separata da una buona politica – e questa, forse, è la ragione per cui un tempo la teoria economica era nota come
economia politica. L’errore degli economisti è stato credere che, una volta sviluppato un forte telaio di istituzioni all’interno di un
Paese, le influenze politiche al suo interno si sarebbero stemperate e il Paese si sarebbe emancipato per sempre da una condizione
«in via di sviluppo». Ma dovremmo ora ammettere che istituzioni quali i regolamentatori hanno influenza soltanto finché la politica
è ragionevolmente ben bilanciata.»
Raghuram G. RAJAN, Terremoti finanziari, Einaudi, Torino 2012
«Tra tutte le scuse che sentiamo accampare per giustificare il mancato tentativo di mettere fine a questa depressione, c’è il
ritornello che viene ripetuto costantemente dagli apologeti dell’inazione: “Dobbiamo focalizzarci sul lungo termine, e non sul
breve”. [...] Concentrarsi unicamente sul lungo termine significa ignorare l’enorme sofferenza che sta causando l’attuale
depressione, le vite che sta distruggendo irreparabilmente mentre leggete questo libro. I nostri problemi di breve periodo – sempre
che una depressione giunta al quinto anno rientri in questa definizione – stanno intaccando anche le prospettive di lungo termine,
su diversi canali. [...] Il primo è l’effetto corrosivo della disoccupazione di lungo termine: se i lavoratori che hanno perso il posto da
tempo si considerano inoccupabili, si determina una riduzione di lungo termine nella forza lavoro del paese, e quindi nella sua
capacità produttiva. La situazione dei neolaureati costretti ad accettare dei lavori in cui non sono necessarie le loro competenze è
abbastanza simile: con il passare del tempo potrebbero ritrovarsi, quantomeno agli occhi dei potenziali datori di lavoro, declassati
a lavoratori generici, e il loro stock di competenze andrebbe definitivamente perduto. Il secondo è il calo degli investimenti. Le
imprese non spendono grosse somme per accrescere la propria capacità produttiva […]. […] Ultimo problema, ma non certo per
importanza: la (pessima) gestione della crisi economica ha mandato in fumo i programmi finalizzati a garantire il futuro.»
49
Paul KRUGMAN, Fuori da questa crisi, adesso!, Garzanti, Milano 2012
«Gli americani sono arrabbiati. Sono arrabbiati con i banchieri che hanno contribuito alla crisi finanziaria, senza pagarne le
conseguenze. Sono arrabbiati per l’incapacità del sistema politico che ha incolpato i banchieri, ma non è stato in grado di tenerli
sotto controllo. Sono arrabbiati con un sistema economico che arricchisce ulteriormente i ricchi e abbandona i poveri al loro
destino. Sono arrabbiati perché l’ideale di un “governo del popolo, dal popolo e per il popolo” sembra sparito dalla faccia della
Terra. […] Fortunatamente gli Stati Uniti possiedono nel loro DNA i geni per intraprendere una riforma. Diversamente da molti altri
Paesi, gli americani condividono una grande fiducia nel potere della concorrenza che […] genera enormi benefici. Per sostenere il
sistema abbiamo bisogno di più, e non di meno, concorrenza. A differenza di altri Paesi in cui il populismo è sinonimo di
demagogia e di dittature autocratiche, l’America ha una positiva tradizione populista volta a proteggere gli interessi dei più deboli nei
confronti del potere opprimente delle grandi imprese. Non è un caso che le leggi antitrust siano state inventate negli Stati Uniti.»
Luigi Z INGALES, Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta, Rizzoli, Milano 2012
«Un libro fin troppo ricco di intelligenza e di provocazioni intellettuali, quello appena uscito di Giorgio Ruffolo col
contributo di Stefano Sylos Labini, Il film della crisi. La mutazione del capitalismo […]. […] La tesi centrale del libro è che la
crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nascerebbe dalla rottura di un compromesso storico tra capitalismo e
democrazia. La fase successiva a questa rottura – cioè quella attuale – può essere definita come l’Età del Capitalismo Finanziario
e costituisce la terza mutazione che il capitalismo ha attraversato dall’inizio del secolo precedente. La prima fase è un’Età
dei Torbidi, che si è verificata tra l’inizio del secolo e lo scoppio della seconda guerra mondiale. La seconda fase è
costituita dalla cosiddetta Età dell’Oro: un sistema di intese fra capitalismo e democrazia fondato nell’immediato secondo
dopoguerra su due accordi fondamentali, il Gatt (oggi Wto-World Trade Organization) che riguardava la libera circolazione
delle merci, cui faceva da contrappeso il controllo del movimento dei capitali, che assicurava un largo spazio all’autonomia
della politica economica. Il secondo accordo è appunto quello di Bretton Woods, sul controllo dei cambi e le garanzie
da movimenti incontrollati dei capitali, grazie all’aggancio monetario al metallo giallo e automaticamente, di converso, al
dollaro. Secondo i due saggisti, la terza fase, con la rottura dell’Età dell’Oro, si produce con la liberazione dei movimenti dei
capitali nel mondo […]. Inizia l’Età del Capitalismo Finanziario ampiamente descritta nelle sue varie fasi e interventi,
dominati dall’indebitamento pubblico e privato alimentato dall’illusione di vivere in «un sistema nel quale i debiti non si
rimborsano mai». Per i critici la rappresentazione di questa fase del saggio si presterebbe a più di una osservazione. Mi
limiterò ad indicare una mancanza che indebolisce alla base il paradigma ruffoliano. Chi sarebbero i soggetti - Capitalismo e
Democrazia - che darebbero vita a questo scontro epocale? Chi concretamente li rappresenta? I grandi gruppi finanziari
contrapposti ad una fantomatica Democrazia? […] Ora, se è vera e convincente l’analisi della dittatura finanziaria nell’epoca
delle traversie che tendono ad allargarsi a tutti i continenti, come non cercarne le radici, anche ideologiche, nel fallimento
precedente? In particolare nel crollo dell’illusione fondante del sistema socialista di regolare l’offerta, la domanda e il livello dei
prezzi attraverso la pianificazione quinquennale totalitaria. Una idea che pervase la pratica e la teoria dei partiti che al
socialismo si rifacevano e il cui dissolversi si contaminò nel magma della globalizzazione, attraverso la libera circolazione
degli uomini e dei capitali e nella unificazione in tempo reale dei sistemi internazionali attraverso la mondializzazione e
l’informatica.»
Mario PIRANI, Il nuovo capitale, “la Repubblica” - 1° dicembre 2012
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Omicidi politici.
DOCUMENTI
«Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in un attentato
compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità
dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il
bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo atto
rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).»
Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972
«Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza nei confronti degli
avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risultati non corrisposero alle speranze di
Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle regioni
dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne un numero di suffragi minore di quello delle liste d’opposizione. La
denuncia del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con grande passione e coraggio
alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso
parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della campagna romana. Parve per un
momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo, la cui complicità nell’assassinio ben pochi mettevano in
dubbio. […] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò alla Camera per assumersi tutta la responsabilità del delitto
Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non
accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò praticamente la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò
50
definitivamente di esistere.»
Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971
«Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente che, dopo il
sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la trasformazione della difficile situazione del
Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito assumere proporzioni gigantesche.
[…] In politica interna, nonostante i propositi espressi nell’ideologia della Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy
furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative all’educazione, alla riforma fiscale, alle cure mediche per gli anziani, alle
assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero bloccate dall’opposizione repubblicana e conservatrice. […] Kennedy agì invece con
risolutezza per assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la sua
impostazione era essenzialmente giuridica-formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale generale a
danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi limiti, Kennedy con la sua ideologia “progressista” aveva
suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste
opposizioni. Decisosi ad un viaggio in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas,
dove le opposizioni erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza che mai si accertasse o si
volesse accertare chi fosse responsabile della sua organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.»
Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976
«Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un commando delle Brigate rosse
tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena uscito di casa e sta andando alla Camera accompagnato da
cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera,
Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano. […]
Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse
l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della
Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola strada nel cuore
della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove c’è
quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro
la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto, insanguinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due
persone, un uomo e una donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro:
«Andate in via Caetani, c’è una Renault rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un commissario capo
della Digos va subito sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per
aprire l’auto intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio dà
la notizia pochi minuti dopo le 14.»
I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it»
(http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=moro)
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello.
DOCUMENTI
«“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole il presidente
americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una “ricerca che punta a
rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nel bilancio
federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies” è di aiutare i ricercatori a
trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer, l’epilessia e i gravi
traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come le singole cellule cerebrali e i
complessi circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega un documento pubblicato dalla Casa
Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni contenute ed usate dal cervello, gettando nuova luce sui
collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa “Brain” (cervello) è una delle “Grandi Sfide” che
l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi ma realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della
tecnologia” in cooperazione con aziende private, centri di ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di
assicurare agli Stati Uniti la leadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.»
Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” –
02/04/2013
«Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio elettronico.
Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. È l’iniziativa Human
brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future and emerging technologies).
Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue
appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata prevista degli studi è di 10 anni,
per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto, coordinato dal neuroscienziato Henry Markram dell’École
51
Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca europei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il
progetto […] prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer.
Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei
circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti database sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l’obiettivo è costruire un
simulatore dell’intera attività del cervello umano. Una specie di clone hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni precisano gli esperti - permetterebbe di studiare possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e
schizofrenia. Il patrimonio di dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il
mondo. L’intenzione di Human Brain Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cervello.»
“Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com)
«Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni che nei precedenti cinque
millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento attuale è estremamente favorevole.
Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentali illuminate da una linea
di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e che ha prodotto una serie di
risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata dalla cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole
studiare l’essere umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo insomma metterlo alla
prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la psicologia sperimentale è molto lenta: per arrivare a una
qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse rimasta l’unica linea di ricerca, ci avrebbe fornito indicazioni senz’altro
preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per fortuna, contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto
della genetica e della biologia molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in
particolare, del cervello sono d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In
un caso come nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È
una linea relativamente nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo
campo di ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non ha ancora un
nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più incisiva delle tre linee, quella che ha
dato un vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartito un’accelerazione inusitata. Parliamo della
visualizzazione dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti familiare: tomografia ad emissione di
positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e fMRI). Queste tecniche strumentali permettono di guardare
dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto, mentre esegue un compito.»
Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011
«Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla seconda metà del
Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca scientifica, caratterizzato
dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze nazionali e
dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre mondiali, per trovare una
diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità crescente dei bisogni della società e lo
sviluppo della ricerca hanno comportato una ridefinizione del modello organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo
all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.»
Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecento.
La grande storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008
TIPOLOGIAC - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
In economia internazionale l’acronimo BRICS indica oggi i seguenti Paesi considerati in una fase di significativo
sviluppo economico: Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica.
Premesse le profonde differenze intercorrenti fra le storie di ciascuno di tali Paesi, il candidato illustri gli aspetti più
rilevanti della vicenda politica di due di essi nel corso del ventesimo secolo.
TIPOLOGIAD - TEMADI ORDINE GENERALE
Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi macroscopici, compresi noi stessi, sono
prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a lungo andare falliscono. Alla fine gli aggressori distruggono sempre se
stessi, lasciando il posto ad altri individui che sanno come cooperare e progredire. La vita non è quindi solo una lotta di
competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività. Di fatto, dalla creazione delle prime cellule nucleate, l’evoluzione
ha proceduto attraverso accordi di cooperazione e di coevoluzione sempre più intricati».
Il candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi studi e delle sue esperienze di vita.
52
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non
italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
53
SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA: SISTEMI
Sistemi di elaborazione e trasmissione delle informazioni
Data:9/05/14
Studente:______________________
Un’azienda di intermediazione immobiliare dispone di una sede centrale a Milano e di sedi in
ogni capoluogo di provincia della regione Lombardia. La sede centrale è disposta su tre piani e
precisamente: piano terra uffici dei rappresentanti di zona( 10 PC e 2 stampanti), primo piano
ufficio di segreteria ( 12 PC, 1 server 4 stampanti), secondo piano uffici responsabili, (4 PC 2
stampanti), ogni agenzia periferica è formata da almeno due locali, uno per i rappresentanti ( 3 PC e
1 stampante) e un ufficio del responsabile di zona con 1 PC e 1 stampante). Si vuole progettare la
rete in grado di unire le singole LAN delle sedi, in modo da condividere in opportune cartelle tutti i
documenti con le compravendite di case.
L’azienda vuole realizzare un’applicazione software in ambiente internet per la gestione di un
archivio delle case disponibili.
Per ogni casa sono disponibili le seguenti informazioni:






Indirizzo
Il costo
Superficie in metri quadrati
L’anno di costruzione
Una breve descrizione di non più di cento parole
Una fotografia
Il candidato formulate le ipotesi aggiuntive che ritiene necessarie deve:
1. proporre un'architettura di rete adatta alla situazione indicando in particolare:
 l’infrastruttura hardware delle varie reti
 schema logico
 schema fisico
 le caratteristiche dei diversi componenti hardware della rete
 gli indirizzi delle interfacce dei router e degli elementi che hanno bisogno di
indirizzi statici
 il tipo del sistema operativo
2. illustrare come propone di organizzare i dati (ER, schema relazionale, tabella
descrittiva dei campi)
3. indicare quali strumenti software intendono utilizzare
4. realizzare, con lo strumento software prescelto, la ricerca di una casa in archivio in
base ad uno o più dei seguenti elementi di ricerca
 provincia (obbligatorio)
 fascia di prezzo
 superficie
5. visualizzare i dati relativi alle case con le caratteristiche indicate nel punto
precedente
54
SIMULAZIONE TERZA PROVA: PRIMA SIMULAZIONE
2013/2014
ELETTRONICA
Cognome ………………………..
Classe: 5^IB
1) Il grafico vettoriale delle tensioni e correnti presenti in un circuito RC serie è il seguente:
a  VC è in anticipo rispetto a VR; VTOT è in ritardo rispetto a VR; la corrente I è in fase con VC
b  VC è in ritardo rispetto a VR; VTOT è in ritardo rispetto a VR; la corrente I è in fase con VR
c  VC è in anticipo rispetto a VR; VTOT è in anticipo rispetto a VR; la corrente I è in fase con VC
d  VC è in ritardo rispetto a VR; VTOT è in anticipo rispetto a VR; la corrente I è in fase con VR
2) Fourier ci assicura che:
a  qualunque segnale può essere ottenuto sommando: una componente continua e sinusoidi con
frequenza multipla della fondamentale, ciascuna con opportuna ampiezza e fase
b  qualunque segnale periodico può essere ottenuto sommando: una componente continua e
sinusoidi con frequenza multipla della fondamentale, ciascuna con opportuna ampiezza e fase
c  solo un segnale sinusoidale può essere ottenuto sommando: una componente continua e
sinusoidi con frequenza multipla della fondamentale, ciascuna con opportuna ampiezza e fase
d  qualunque segnale periodico può essere ottenuto sommando: sinusoidi a frequenza multipla
della fondamentale, ciascuna con opportuna ampiezza e fase
3) Data la seguente F.d.t. 5
( s  10)  (1  s0,5)
il suo diagramma di Bode dei moduli:
s 2 (1  s0,2)
a  ha guad. 5; 2 zeri; inizia con -40db/dec
b  ha guad. 5; 2 zeri; inizia orizzontale con valore di 13,98db
c  ha guad. 50; 3 poli di cui 1 non nell’origine; inizia con +40db/dec
d  ha guad. 50; 2 zeri ;1 polo nell’orig. di moltepl. 2; inizia con -40db/dec
4) Un filtro passivo ideale passa-basso RC :
a  ha guadagno in banda di 0db; guad. alla freq. di taglio di –3db; pendenza fuori banda –
20db/dec; freq. di taglio fT = 1/(2**R*C); sfasamento in banda di 0°
b  ha guadagno in banda un po’ minore di 0db; guad. alla freq. di taglio di –6db; pendenza fuori
banda –20db/dec; freq. di taglio fT = 2**R*C; sfasamento in banda di +90°
c  ha guadagno in banda di 0db; guad. alla freq. di taglio di –3db; pendenza fuori banda –
20db/dec; freq. di taglio fT = 1/(2**R*C); sfasamento in banda di +90
55
d  ha guadagno in banda di 0db; guad. alla freq. di taglio di –3db; pendenza fuori banda –
20db/dec; freq. di taglio fT = 1/(2**R*C); sfasamento in banda di -90°
5) Un filtro progettato con l’approssimazione di Butterworth garantisce:
a  una limitata distorsione di fase
b  una più accentuata attenuazione in prossimità della frequenza di taglio
c  la massima piattezza del diagramma di Bode dei moduli nella banda passante
d  la massima pendenza del diagramma di Bode dei moduli fuori dalla banda passante
6) In un filtro attivo passa banda, in configurazione invertente:
a  la fTL dipende dall’ RC serie sulla rete di retroazione
b  la fTL dipende dall’ RC parallelo dell’ingresso
c  la fTH dipende dall’ RC parallelo sulla rete di retroazione
d  la fTH dipende dall’ RC serie dell’ingresso
7) in una fibra ottica, l’apertura numerica:
a  è il diametro del nucleo
b  è l’area del nucleo
c  è il numero di modi possibili
d  è il seno dell’angolo limite
8) in una fibra ottica, per dispersione modale si intende:
a  la differenza di tempo di propagazione tra i due raggi limite
b  la differenza di tempo di propagazione tra due raggi con lunghezza d’onda posta agli estremi
dello spettro della sorgente luminosa
c  la differenza di tempo di propagazione tra due raggi che utilizzano modi diversi
d  la quantità di dati persi nel tragitto dall’ingresso all’uscita della fibra ottica
56
Simulazione III Prova – Materia: INFORMATICA
Classe 5IB – 24 marzo 2014
1. L'integrità referenziale
a. non accetta valore null nella chiave esterna di una tabella
b. impedisce di modificare il valore di una chiave primaria se esistono tuple
corrispondenti a quella chiave di una tabella correlata
c. impedisce che il DB venga danneggiato da interventi di utenti non autorizzati
d. impedisce che gli stessi dati appaiano in diverse tabelle
2. Il processo di normalizzazione
a. è una tecnica alternativa alla progettazione concettuale
b. non ha l’obiettivo di prevenire la ridondanza
c. garantisce la conservazione dell’informazione
d. ha come effetto indesiderato l’anomalia di aggiornamento dell’informazione
3. Una chiave candidata è
a. formata sempre da un solo attributo
b. formata da un attributo scelto da progettista
c. un insieme minimale di attributi i cui valori possono ripetersi nella tabella
d. un insieme minimale di attributi che permette di identificare in modo univoco una
tupla
4. A  B
a. B è un insieme di attributi che dipendono da A
b. i valori dell’insieme degli attributi A determina il valore dell’attributo B
c. B è un determinante
d. A è una chiave candidata
5. Una relazione in 2FN
a. è in 1FN
b. non ha nessuna dipendenza funzionale transitiva
c. ha come determinanti sono solo chiavi candidate
d. ha attributi non chiave che possono dipendere anche da una parte della chiave
57
6. L’integrità referenziale
a. impedisce che il DB venga danneggiato da interventi di utenti non autorizzati
b. impedisce che gli stessi dati appaiano in diverse tabelle
c. non accetta valore null nella chiave esterna di una tabella
d. impedisce di modificare il valore di una chiave primaria se esistono tuple
corrispondenti a quella chiave in una tabella correlata con chiave esterna
7. Quale istruzione è scritta in modo corretto per assegnare ad una variabile il valore
proveniente da una casella di testo avente la proprietà Name uguale a “tot”, contenuta in un
Form di una pagina HTML con la proprietà Method=”POST”?
a. $totale = $_POST(“tot”)
b. $Totale=$_POST[“tot”]
c. $totale=$_post[“tot”]
d. $totale=$_get(“tot”)
8. Cosa restituisce la funzione mysql_fetch_array()?
a. un array associativo in cui ogni elemento corrisponde ad una tupla oppure false
b. un array associativo in cui ogni elemento corrisponde ad una tupla oppure un errore
c. un array associativo in cui ogni elemento corrisponde ad un campo di una tupla
oppure false
d. un array associativo in cui ogni elemento corrisponde ad un campo di una tupla
oppure un errore
58
COGNOME______________NOME_________________ DATA:____________ CLASSE: 5 IB
SIMULAZIONE TERZA PROVA
LINGUA INGLESE
1) Storage is:
a) a way of sending data without using ROM memory.
b) useful for keeping information within the computer.
c) a cheap device that you can buy in specialized shops.
d) an instrument that checks if you have viruses in your hard disk.
2) Laser printers:
a) are non-impact printers but they must use some pins.
b) spray ink onto a ribbon.
c) print low-quality documents.
d) have a rich print quality.
3) WAN stands for:
a) World Area Network.
b) World Asset Network.
c) Wide Area Network.
d) Wide Asset Network.
4) When you buy software:
a) you never get the digital version of it.
b) you usually get the binary information of the code.
c) you must pay extra money for buying the binary information of more than two codes.
d) the code can’t be installed without an Internet connection.
59
5) A scanner:
a) looks like personal photocopiers and it shares much of the same technology.
b) looks like personal photocopiers but it can’t be used for documents.
c) needs more than two PCs to be activated.
d) is always cheaper than a MP3 player.
6) GUI stands for:
a) Graphical Unix Interface.
b) Graphical Universal Interconnection.
c) Graphical User Interface.
d) Graphical User Interconnection.
7) Which one of these sentences is grammatically acceptable?
a) We haven’t to go there because we don’t need money.
b) That computer have to work! I’ve fixed it!
c) If we had had more money, we would have bought that fantastic computer game.
d) Tell to me if you want to update that programme.
8) Which one of these sentences is NOT grammatically acceptable?
a) While I was visiting my hometown I discovered my friend had got married.
b) I have been believing for two years that he had stolen my scanner.
c) You should call Tim; I know he needs your help!
d) Where have you been? Your jumper is so dirty!
60
MATEMATICA
Classe 5IB
Data…….…………….
Cognome Nome………………………..………
1. Il valor medio della funzione y 

3
2

1
2. L’ integrale
1

x
0
 
3. Data la f x  
 3e x
e
x
2

1
2

e 2 3
4. L’ integrale
2
 

1
2
. La f x  primitiva passante per A0;1 è:

x
3
8
3

dx vale:
 2

1
16
1
nell’intervallo 2;8 è:
x2
2

3
3
2
e 2

x
3
e 2
x

e
9
x
2

2
1
 x  1 dx è un integrale improprio in quanto la funzione integranda è:
0
 discontinua nel dominio
 discontinua negli estremi di integrazione
5. Dato l’integrale
 fratta
 discontinua in un punto interno all’intervallo 0;3
3
 1  6 x dx , il suo risultato è :
1
  ln 6 x  1  c
2
  3 ln 1  6 x  c
1
  ln 1  6 x  c
2
 ln 1  6 x  c
6. L’area del trapezoide delimitato dalla funzione y  x 3 in  1;0 è uguale a:
1
1
1
 3

 
 
4
3
4
3
4
7. In una progressione aritmetica si ha a1   , a5 

4
3
 
4
3
5
; d risulta uguale a
4

1
2
 
1
2
8. Una progressione geometrica ha tutti i termini negativi, se è:
61
 a1  0  q  0
 a1  0  q  0
 a1  0  q  0
 a1  0  q  0
62
SIMULAZIONE TERZA PROVA: SECONDA SIMULAZIONE
Seconda simulazione della terza prova dell’esame di stato 2013/2014
Cognome ………………………..
Classe: 5^IB
ELETTRONICA
1) Le costanti primarie e secondarie di una linea di trasmissione sono rispettivamente:
a  L, vel. di propag., C,
e
, G
b  L, C, G
e
, vel. di propag.
c  L, R, C, G
e
, vel. di propag.
d  L, , C, vel. di propag.
e
, vel. di propag., R
2) L’impedenza caratteristica di una linea dipende:
a  dalla potenza applicata all’ingresso
b  dalla sua lunghezza
c  dall’ampiezza del segnale applicato all’ingresso
d  dalle sue proprietà elettromagnetiche
3) La velocità di propagazione della tensione o corrente lungo la linea è v x= 1/√LC
a  solo se la linea ha lunghezza infinita
b  solo se la linea è priva di perdite
c  solo per frequenze molto elevate
d  solo se la linea è aperta
4) La costante di attenuazione:
a  è α ed è la parte reale della costante di propagazione ed è > 0
b  è α ed è la parte reale della costante di propagazione ed è <0
c  è  ed è la parte immaginaria della costante di propagazione ed è >0
d  è  ed è la parte immaginaria della costante di propagazione ed è <0
5) Una linea di trasmissione si dice adattata quando:
a  è chiusa su una impedenza di carico infinita ed il ROS è infinito
b  è chiusa su una impedenza di carico uguale alla sua impedenza caratteristica ed il ROS è 1
c  è chiusa su una impedenza di carico infinita ed il ROS è 0
63
d  è chiusa su una impedenza di carico uguale alla sua impedenza caratteristica e d il ROS è 0
6) Il coefficiente di riflessione in un punto della linea è:
a  il rapporto tra l’onda progressiva e l’onda regressiva
b  il rapporto tra l’impedenza caratteristica e l’impedenza equivalente della linea nel punto
considerato
c  un numero sicuramente reale
d  il rapporto tra l’onda regressiva e l’onda progressiva
7) La dispersione cromatica:
a  è la differenza di tempo di propagazione tra i due raggi limite
b  fa aumentare la quantità di dati trasmissibili
c  fa aumentare la velocità di trasmissione dei dati
d  è nulla se la sorgente è monocromatica
8) La banda passante di una fibra ottica:
a  diminuisce all’aumentare della larghezza dello spettro luminoso
b  non dipende dalla larghezza dello spettro luminoso
c  aumenta col quadrato della larghezza dello spettro luminoso
d  aumenta all’aumentare della larghezza dello spettro luminoso
64
Simulazione terza prova Materia: INFORMATICA
Classe 5IB – 24 marzo 2014
1. L’integrità referenziale
a. Non accetta valore null nella chiave esterna di una tabella
b. Impedisce di modificare il valore di una chiave primaria se esistono tuple
corrispondenti a quella chiave in una tabella correlata
c. Impedisce che il DB venga danneggiato da interventi di utenti non autorizzati
d. Impedisce che gli stessi dati appaiono in diverse tabelle
2. Il processo di normalizzazione
a. È una tecnica alternativa alla progettazione concettuale
b. Non ha l’obiettivo di prevenire la ridondanza
c. Garantisce la conservazione dell’informazione
d. Ha come effetto indesiderato l’anomalia di aggiornamento dell’informazione
3. Una chiave candidata è
a. Formata sempre da un solo attributo
b. Formata da un attributo scelto da progettista
c. Un insieme minimale di attributi i cui valori possono ripetersi nella tabella
d. Un insieme minimale di attributi che permette di identificare in modo univoco una
tupla
4. A → B
a. B è un insieme di attributi che dipendono da A
b. I valori dell’insieme degli attributi A determina il valore dell’attributo B
c. B è un determinante
d. A è una chiava candidata
5. Una relazione in 2FN
a. È in 1FN
b. Non ha nessuna dipendenza funzionale transitiva
c. Ha come determinanti sono solo chiavi candidate
d. Ha attributi non chiave che possono dipendere anche da una parte della chiave
6. L’integrità referenziale
a. Impedisce che il DB venga danneggiato da interventi di utenti non autorizzati
b. Impedisce che gli stessi dati appaiano in diverse tabelle
c. Non accetta il valore null nella chiave esterna di una tabella
d. Impedisce di modificare il valore di una chiave primaria se esistono tuple
corrispondenti a quella chiave in una tabella correlata con chiave esterna
7. Quale istruzione è scritta in modo corretto per assegnare ad una variabile il valore
proveniente da una casella di testo avente la proprietà Name uguale a “tot”, contenuta in un
Form di una pagina HTML con la proprietà Method=”POST”?
a. $totale=$_POST(“tot”)
b. $Totale=$_POST[“tot”]
c. $totale=$_post[“tot”]
d. $totale=$_get(“tot”)
8. Cosa restituisce la funzione mysql_fetch_array()?
65
a. Un array associativo in cui ogni elemento corrisponde ad una tupla oppure false
b. Un array associativo in cui ogni elemento corrisponde ad una tupla oppure un errore
c. Un array associativo in cui ogni elemento corrisponde ad un campo di una tupla
oppure false
d. Un array associativo in cui ogni elemento corrisponde ad un campo di una tupla
oppure un errore
66
COGNOME______________NOME_________________ DATA:____________ CLASSE: 5 IB
SIMULAZIONE TERZA PROVA
LINGUA INGLESE
1) Metcalfe’s law affirms that:
a) the usefulness of two networks is the square of the number of connected computers.
b) the usefulness of a network is the square of the number of connected computers.
c) the usefulness of a computer is the square of the number of working networks.
d) the usefulness of a WAN is the square of the number of connected computers.
2) MAN stands for:
a) Metropolitan Area Network.
b) Micro Area Network.
c) Mega Area Network.
d) Municipality Area Network.
3) A common task that the BIOS performs is:
a) a power-on self-test (POST) for all the different hardware components.
b) a power-on self-test (POST) for activating the printer.
c) a power-on self-test (POST) for some software components.
d) a power-on self-test (POST) for checking your email.
4) The first Apple computers were designed:
a) in 1978, in a garage by Steve Wozniak.
b) in 1976, in a laboratory by Bill Gates.
c) in 1956, in the Bell Laboratories.
d) in 1964, in a secret place by Steve Jobs.
67
5) In a semiconductor:
a) bit lines are made of metal and word lines are made of polysilicon.
b) the bit is a group of chips that is at the intersection between two word lines.
c) bit lines are made of polysilicon and word lines are made of metal.
d) information is stored at the bit, which can have a value of 0, 1 or 2.
6) CAD stands for:
a) Computer Assistance Development.
b) Computer Acronym Drawing.
c) Computer Accessible Development.
d) Computer Aided Design.
7) Which one of these sentences is grammatically acceptable?
a) I have been owning this house for ten years. Now I want to sell it!
b) I need that pen! Give it to me as soon as possible.
c) My grandparents didn’t want moving so they wrote us that letter. You can read it if you want.
d) If I had watched that film some years ago I would have written an article about it.
8) Which one of these sentences is NOT grammatically acceptable?
a) If you want to become a professional musician, you have to practice every day.
b) In order to log on to the Internet, you have to enter your user I.D.
c) Look at the sky! It’s going to rain!
d) They said they will have visited the Niagara Falls the following year.
68
MATEMATICA
Data…….…………….
Classe 5IB
Cognome Nome………………………..………..…

n2
, è:
n3  1
n 1
 convergente perché lim a n  0
1. La serie
 an
con a n 
n
 convergente perché è una minorante della serie armonica

1
 divergente perché è una maggiorante della serie  3
n 1 n  1
a
 divergente perché lim n  1
n   1
n
n3  n 2
, deduci che:

n!
n 0

2. Applica il criterio del rapporto alla serie
an 1
0
an
a
 la serie diverge perché lim n  
n  a
n 1
a
 la serie è indeterminata perché lim n 1  0
n  a
n
a
 la serie diverge perché lim n1  0
n  a
n
 la serie converge perché lim
n 

n
5
2  è:

n4  6 
 convergente con somma 6
625
 convergente con somma
216
3. La serie
 x 1 
4. La serie  
 è divergente se:
n 0  x  2 
1
 x
  2  x 1
2

 convergente con somma 12
625
 convergente con somma
108
n
1
 x    x  2
2
 x
1
2
69

 an e
5. Di due serie a termini positivi
n 1

b
n 1
n
si sa che bn  an si può dire che:
 le due serie hanno lo stesso carattere
 se

 an converge,
n 1
 se
 se

b
n 1
n
diverge


b
converge, anche
b
diverge, anche
n 1

n 1
6. Della serie
n
n
a
n 1

n 1

 5n
n 1
n!

a
n
n
converge
diverge
si può dire che:
 è oscillante
 è assolutamente convergente
 è divergente
 è semplicemente convergente

7. Di due serie a termini positivi
a
n 1

e
n
b
n 1
n
si sa che lim
n 
an
 0 si può dire che:
bn
 le due serie hanno lo stesso carattere
 se
 se

 an converge,
n 1


b
n 1
n
 bn diverge, anche
n 1


se
diverge

a
n 1
 bn converge, anche
n 1

1
8. Data le serie 1.   
n 0  5 
risultano convergenti :
 1, 3, 5
n
n
diverge

a
n 1
n
converge
 7

2.  

n 0  2 

 1, 3
n

 1
3.   ln 
2
n 0 
 2,3
n

4.
  1
n
n 0

 7
5.    
5
n 0 
n
 4,5
70