Il collaboratore di giustizia sarà sentito, insieme a Stefano Lo Verso

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Il collaboratore di giustizia sarà sentito, insieme a Stefano Lo Verso
29/06/2011 - Processo a Mori, tribunale di Palermo ammette la deposizione di Brusca
Giovanni Brusca, il giorno dell'arresto
Il collaboratore di giustizia sarà sentito, insieme a Stefano Lo
Verso, dopo aver chiesto di poter fornire particolari sulla data
di consegna del "papello". Verrà ascoltato il 10 ottobre
PALERMO. I giudici della quarta sezione del tribunale di Palermo, che celebrano il processo per
favoreggiamento alla mafia al generale dei carabinieri Mario Mori e al colonnello Mauro Obinu,
hanno ammesso le deposizioni dei pentiti Giovanni Brusca e Stefano Lo Verso.
Brusca torna per la seconda volta nel dibattimento all'ufficiale dell'Arma: sentito a maggio sulla
trattativa tra lo Stato e la mafia, ha chiesto, nei giorni scorsi, alla procura e al tribunale di potere
essere riascoltato per fornire particolari che daterebbero con certezza la consegna del papello con le
richieste della mafia alle istituzioni avanzante nel periodo tra la strage di Capaci e quella di via
D'Amelio. Circostanza che ha indotto i pm a sollecitarne una nuova audizione.
Ammessa anche la deposizione dell'ex mafioso bagherese Stefano Lo Verso, per anni vicino al boss
Bernardo Provenzano che avrebbe anche ospitato a casa durante la latitanza. Lo Verso dovrà
deporre su un episodio fondamentale per il processo, che ruota attorno al mancato blitz perla cattura
di Provenzano dell'ottobre del '95: il collaboratore, ha riferito di avere saputo dal boss di Corleone
che il giorno della mancata cattura aveva incontrato il mafioso Luigi Ilardo. Una rivelazione che
conferma il racconto di Ilardo, poi diventato confidente dei carabinieri: fu proprio lui a parlare del
summit con Provenzano che - per la procura - avrebbe potuto portare alla cattura del capomafia.
Secondo gli inquirenti, invece, il blitz non scatto' perché tra il boss e l'Arma era in corso una
trattativa, parte del più ampio dialogo tra mafia e Stato, in nome della quale Provenzano doveva
restare libero.
Il tribunale ha anche ammesso i documenti sequestrati dalla procura negli archivi del maxi processo:
carte appartenute all'ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino, tra i protagonisti della trattativa, che
ne dimostrerebbero i saldi rapporti con esponenti delle istituzioni tra i quali l'ex generale del Ros
Antonio Subranni che, invece, ha sempre negato di averlo conosciuto.
Brusca verrà sentito il 10 ottobre in videoconferenza a Palermo. con le stesse modalità deporrà, il 25
ottobre, Lo Verso. La prossima udienza del processo è stata fissata al 20 settembre, data in cui
saliranno sul banco dei testi i consulenti della difesa di Mori per dire la loro sui documenti forniti
alla procura da Massimo Ciancimino.