La corda dell`arco
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La corda dell`arco
La corda dell’arco By Michael G. Corrigan La corda dell’arco è la vostra linea di comunicazione diretta con l’arco. Anche se la cinetica dell’asta e della corda è rimasta la stessa, il progresso tecnologico ha portato al miglioramento dei materiali e della funzionalità dell’arco. Ciò è particolarmente vero per quel che riguarda la corda. Probabilmente, è la componente dell’arco sulla quale si sono concentrati i più importanti miglioramenti tecnologici. Le corde moderne hanno caratteristiche che le rendono molto più performanti e resistenti di quelle in uso meno di dieci anni fa. Inoltre, la scelta tra i diversi materiali è molto più ampia. Le corde realizzate con una miscela di Dyneema e Vectran sono molto stabili e I materiali teoricamente indeformabili. Le corde Ultra Cam della Brownell contengono il 56% di Si tratta ora di scegliere il Vectran e il 44% di Dyneema. La BCY tipo di corda che dia il produce materiale per corde paragonabile massimo rendimento in alla Ultra Cam e chiamato “452X”. Sono relazione al tipo di arco o entrambi prodotti eccellenti. di camma che si intende impiegare. L’offerta è vastissima e scegliere tra Aramid (nome commerciale Kevlar), Poliestere (nome commerciale Dacron), HMPE – High Modulus Plyethylene – (nome commerciale Spectra e Dyneema) e Liquid Crystal Polymer – LCP- ( nome commerciale Vectran e Carrari), può essere difficile. A complicare ulteriormente le cose, c’è anche la vasta offerta di corde realizzate con una miscela di quei materiali. Dato che, come sempre accade nell’arcieria, ognuno di questi prodotti ha i suoi pro e i suoi contro, la scelta del materiale, o della combinazione di materiali, finisce per dipendere, in ultima analisi, dai gusti personali. Per esempio, una corda realizzata in Vectran offre una stabilità eccezionale ma è più soggetta di altre al logoramento. La sua durata è inferiore a quella di una corda realizzata con materiali tipo Dyneema o Spectra. Ciò detto, una corda realizzata al 100 x 100 in Dyneema o in Spectra ha sì una resistenza all’abrasione superiore al Vectran ma è soggetta al “creep”. Tende cioè a cedere e ad allungarsi – un problema con il quale l’arciere dovrà fare i conti per i primi 200 o 300 tiri. Se parliamo però di pura e semplice velocità, le corde realizzate al 100 x 100 in Dyneema o in Spectra sono attualmente quelle che trasmettono alla freccia la velocità più alta. Il “ creep” della corda Si definisce “creep” un allungamento della corda non recuperabile – mentre “stretch”, indica un allungamento elastico, quindi recuperabile. Il “creep” può essere un problema piuttosto frustrante. L’effetto più ovvio è il progressivo aumento della lunghezza della corda, specialmente quando questa è ancora in fase di “ rodaggio”. Per la precisione del tiro è fondamentale mantenere un punto di ancoraggio costante, soprattutto con gli archi odierni, caratterizzati da un Brace height corto e da una distanza asse / asse corta. Se la misura del vostro allungo aumenta lentamente a causa del “creep” della corda, anche il vostro punto di ancoraggio finirà poco alla volta per scivolare all’indietro. Inoltre, se usate una visette priva di dispositivo di allineamento, tipo tubo di gomma, potreste notare, col tempo, una sua insufficiente rotazione. Una visette che non si allinea correttamente all’occhio, tiro dopo tiro, può essere un vero problema. Per evitare questi seccanti effetti secondari, potete aggiungere periodicamente qualche giro alla vostra corda per accorciarla oppure potete montare una corda che sia stabile fino dal primo giorno. Quest’ultima alternativa è probabilmente più sensata. Quando, circa 10 anni fa, le corde realizzate in Dyneema arrivarono sul mercato, gli arcieri agonisti e i cacciatori con l’arco furono tutti entusiasti della loro superiore velocità rispetto al Dacron. Anche al giorno d’oggi, con l’avvento di tanti nuovi materiali, le corde fatte al 100% con Dyneema o Spectra sono considerate quelle capaci di impartire alla freccia la velocità più alta. Purtroppo, usando questo materiale, bisogna fare i conti con il problema del “creep”. Nel tentativo di trovare una soddisfacente mediazione tra velocità, stabilità e durata, alcuni produttori di corde decisero di “ miscelare” insieme diversi materiali. Per esempio, la corda Ultra Cam della Brownell è fatta per il 56% di Vectran e per il 44 % di Dyneema. Il risultato è una fibra resistente all’usura e soggetta al “creep” in misura molto limitata. La BCY produce una fibra per corde molto simile all’Ultra Cam, chiamata “425X”. La differenza maggiore rispetto alla corda della Brownell è il contenuto leggermente più basso di Vectran. La Brownwll produce anche due fibre (TCD-150 e Excellerant) con un materiale molto simile al Vectran, chiamato Carrari. Entrambe sono realizzate al 47% con Carrari e al 53% con Dyneema. L’unica differenza fra le due sta nel fatto che il TCD-150 è un prodotto “ritorto” mentre l’Excellerant è “intrecciato”. Anche le sempre popolari Zebra ZS ritorte e le Tiger ZS ritorte, sono realizzare con una mescolanza di materiali. Le corde Zebra ZS contengono circa il 70% di Spectra (un materiale simile al Dyneema) e il 30% di Vectran. Le corde Tiger ZS sono fatte invece al 50% di Dyneema e al 50% di Vectran. Le Tiger ZS cedono meno delle Zebra ZS (un “creep” prossimo allo zero) grazie all’alta percentuale di Vectran. D’altra parte, producono una velocità da tre a quattro fps (feet per second) inferiore a quella impartita alla freccia dalle Zebra ZS. Le corde sottoposte a pre-tensione Oltre ad incorporare fibre stabili, tipo Vectran, un altro sistema per creare una corda poco o nulla soggetta al “creep” consiste nel sottoporre le fibre ad un pre-allungamento, o durante il processo di fabbricazione o prima del montaggio sull’arco. E’ un procedimento che sta incontrando un notevole successo. In effetti, le corde pre-allungate realizzate in Dyneema al 100% sono forse quelle più richieste dagli arcieri agonisti. Offrono una durata straordinaria, resistenza all’usura ed eccezionale velocità di uscita della freccia – tutto ciò con minimi, se non inesistenti, problemi di “creep” . La Dakota, prodotta dalla Stone Mountain Bowstrings è un esempio di corda pre-allungata, costituita al 100% da Dyneema. La Dakota è sottoposta in anticipo ad una tensione di 800 libbre. La nuova Barracuda, della Zebra Bowstrings, è un altro esempio di fibra pre-allungata realizzata al 100% in Dyneema. Sono entrambi prodotti eccellenti. La “strategia” della ZS-Ritorta Un altro metodo per creare una corda stabile consiste nell’incorporare due fasci di fibre essenzialmente ritorti in direzione opposta. Ogni fascio ha una colorazione diversa – per esempio bianco e nero. La differenza dei colori dei fasci facilita l’installazione della visette e rende il conteggio dei fili un fatto del passato. Anche se superficialmente possono sembrare semplici corde a doppio colore, le corde della linea Zebra (Zebra ZS Twist, Tiger ZS Twist, Barracuda ) incorporano in un fascio fili ritorti in senso orario (Z) e in un altro fascio fili ritorti in senso antiorario (S). Il prodotto finito consiste di due fasci di fili di diverso colore avvolti in senso opposto e i fasci ritorti in direzione opposta si contrastano a vicenda concorrendo a ridurre la rotazione della visette. Velocità e numero dei fili Generalmente parlando, minore è il numero dei fili impiegati per fare la corda, maggiore è la velocità che la corda è in grado di imprimere alla freccia. Alla maggior parte delle corde standard vengono aggiunti fili extra come fattore di sicurezza ma alcune corde custom vengono realizzate su ordinazione con un numero minore di fili, con il risultato di aggiungere da 5 a 10 fps di velocità extra alla freccia. Tuttavia, se si va troppo al di sotto del numero di fili raccomandato dalla Casa produttrici, si può notare un aumento delle vibrazioni al rilascio. Queste vibrazioni sono il risultato di una massa dei fili insufficiente ad assorbire l’energia elastica indispensabile al momento dello “sparo”. Se decidete di apportare modifiche al numero dei fili della vostra corda, la vostra prima preoccupazione dovrebbe essere la sicurezza. Prima di impiegare corde realizzate con un numero di fili inferiore a quello raccomandato, contattate sia il produttore della corda che quello dell’arco sul quale volete montarla e chiedete loro un consiglio tecnico. Usare una corda diversa da quella consigliata potrebbe invalidare la garanzia dell’arco. Comprare o fare Si possono acquistare ottime corde o cavi già fatti nei negozi specializzati ma alcuni provano una maggiore soddisfazione a costruirseli da soli. In questo caso è necessario dotarsi di un Jig, un’ attrezzatura di montaggio da sistemare sul banco da lavoro. Come fare la scelta Prima di acquistare una corda cercate di acquisire tutte le informazioni tecniche che vi servono. La maggior parte delle corde costruite con fibre diverse sono state già testate e quindi, nei negozi specializzati, si possono ottenere dati sulla velocità, il “creep”, la durata e le vibrazioni associate ai diversi tipi di materiali impiegati nella loro realizzazione. Queste informazioni vi consentono di fare un acquisto “consapevole”. Scegliere una nuova corda è importante quanto selezionare delle nuove frecce. Una scelta corretta massimizzerà le performance del vostro arco e del vostro equipaggiamento. Il che, sui campi di tiro, paga sempre.