Novità Librarie - Unione dei Comuni del Medio Brenta

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Novità Librarie - Unione dei Comuni del Medio Brenta
Biblioteca Comunale P. P. Pasolini
Novità Librarie
venerdì 25 settembre 2015
Nelson Pereira e Dora Jobim
La musica secondo Tom Jobim
Dora Jobim racconta l'intenzione di Nelson Pereira Dos Santos,
quella di realizzare un documentario musicale nella forma più
radicale del termine. La prima ad apparire è Gal Costa, che
presta la sua voce inconfondibile. Nel corso del film si alternano
Tom Jobim, Elis Regina e Frank Sinatra, nessuno parla, solo
canto. Il film rappresenta l'antitesi dell'odierno documentario
musicale, molto legato alle testimonianze sugli artisti focalizzati.
Qui è il pubblico che comunica con la musica e interpreta ciò
che vede, così da avere l'impressione di vedere un unico film
diverso per ogni singolo spettatore. Non è stato facile
organizzare il film. Era il periodo del pieno fermento culturale,
Rio era invasa dalla "batida joao gilbertiana"; Brasilia era in fase
di costruzione, dominata dall'architettura innovativa di Oscar
Niemeyer e Lucio Costa. Si staglia la voce di Elizeth che canta
"Agostinho dos Santos" e "A Felicidade". Si alternano Sarah
Vaughan, Diana Krall, Pierre Barouh, Henri Salvador e Silvia
Telles. A gran sorpresa anche la nostra stella Mina! Gli interpreti
prestano la voce al repertorio del maestro, proponendo sempre
qualcosa di intenso, ricco e originale. Immancabile la finale del
Festival Internacional da Canção: Tom Jobim e Chico Buarque
che vincono con "Sabiá", due testimonial di una canzone che
porta in alto l'amore per una patria travagliata dalla cruenta
dittatura, lo sfogo del pubblico che sventola le bandiere
cantando tra lacrime e sorrisi e saudade, tanta saudade.
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venerdì 25 settembre 2015
Emilio Bonicelli
Il sangue e l'amore
Due storie parallele a circa mezzo secolo di distanza sono
destinate ad incrociarsi. Da una parte un giovane seminarista,
Rolando, figlio di contadini emiliani, vive i drammi della seconda
guerra mondiale lungo la Linea Gotica. I nazisti occupano il suo
seminario, determinandone la chiusura, mentre i partigiani
comunisti vogliono eliminarlo per mettere a tacere la sua
ardente testimonianza di fede. Non c'è posto per lui nel
progetto ideologico di chi vuole fare della fine della guerra
l'inizio della rivoluzione proletaria. Per questo Rolando viene
rapito, fatto prigioniero, spogliato dell'abito talare, condannato
innocente a morte. Dall'altra parte in una giovane famiglia
milanese irrompe inaspettata la malattia dell'unica figlia, Marta,
ancora bambina. Un urto improvviso e violento che, nella
sofferenza, rimette in gioco i genitori e lentamente ricompone il
loro amore e la loro unità, che si stava sgretolando. Dopo un
lungo percorso di ansie, speranze e delusioni il terribile morbo,
però, sembra avere il sopravvento. Nella scena finale i due
racconti convergono, improvvisamente, nella stanza di un
ospedale, dove la bambina è in coma. Ma la morte non ha
l'ultima parola. Nello scrivere questo romanzo l'autore si è
ispirato, dopo un lungo lavoro di ricerca, alla storia vera del
seminarista martire Rolando Rivi, per il quale si sta concludendo
la causa di beatificazione presso la romana Congregazione delle
Cause dei Santi.
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venerdì 25 settembre 2015
Andrea Scanzi
Elogio dell'invecchiamento
Conseguito il diploma da sommelier e l'attestato da degustatore
ufficiale, Andrea Scanzi decide di partire alla scoperta dei luoghi
e delle persone dalla cui passione nascono i più grandi vini
italiani, con la convinzione che analizzare il mondo del vino è un
modo per capire cosa proviamo per il nostro passato e cosa
stiamo preparando per il futuro. E cosi si trova ad attraversare il
Belpaese, dalle Langhe all'Alto Adige, dalla Franciacorta a
Montalcino, per raccontare dove e per mano di chi nascono i
nostri vini migliori. Scanzi ci insegna a riconoscere, insieme a
chi li produce, il Barolo, il Pinot Nero, il Sassicaia, l'Aglianico e
altri capolavori di una lunga storia fatta di lavoro, pazienza e
dedizione. Non senza ironia ci svela i piccoli e grandi segreti che
ogni sommelier e ogni buon intenditore hanno messo a punto
nel tempo. E soprattutto, ci insegna a riconoscere la vita
segreta dei vini e ad apprezzare quella sottile arte che ne fa
spesso dei capolavori: l'arte di invecchiare. Divenuto un piccolo
classico nel suo genere, apprezzato dagli intenditori e da chi,
semplicemente, ama il buon vino perché il vino ha vita.
Stéphanie de Saint Marc
Nadar : un bohémien introverso
L'eccentrico Baudelaire con l'estroso fiocco nero annodato sulla
camicia immacolata, lo sguardo fiero e inflessibile di Victor Hugo
da vecchio o il fascino magnetico di Sarah Bernhardt, ancora
ventenne. Difficile non conoscere i ritratti fotografici di Felix
Tournachon, in arte Nadar, abile come nessun altro nel cogliere
la "sembianza intima" dei suoi contemporanei nella Parigi della
seconda metà dell'Ottocento. Nato sotto la Restaurazione e
uscito di scena alla vigilia della Grande Guerra, Nadar visse
quasi un secolo da personaggio pubblico di primo piano. In
questa biografia Stéphanie de Saint Marc ci svela gli altri volti
del grande fotografo, incarnazione di un "paradosso vitale dalle
mille sfumature": i turbolenti esordi che spiazzarono l'opinione
pubblica con le prime, pioneristiche vignette, contribuendo alla
nascita della petite presse, la futura stampa scandalistica; i
"colpi di testa", come quel mattino di marzo del 1848 in cui
mollò tutto e, a piedi, partì con l'esercito francese alla volta
della Polonia per liberarla dall'invasore russo; l'insaziabile spirito
d'avventura che lo portò prima in cielo, a fotografare le nuvole
a bordo di un pallone aerostatico, e poi giù nelle viscere della
terra, a immortalare le catacombe di Parigi utilizzando una sorta
di flash ante litteram; il carattere goliardico di un artista
chiacchierato "che in cinque minuti passava al tu e aveva
ottomila amici", ma al contempo introverso…
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venerdì 25 settembre 2015
Paula Hawkins
La ragazza del treno
La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola,
non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la
porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel
viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua
giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, non vista,
le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma
puntualmente a uno stop, può spiare una coppia, un uomo e
una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in
veranda. Un appuntamento cui Rachel, nella sua solitudine, si è
affezionata. Li osserva, immagina le loro vite, ha perfino dato
loro un nome: per lei, sono Jess e Jason, la coppia perfetta
dalla vita perfetta. Non come la sua. Ma una mattina Rachel, su
quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere. E da
quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante invenzione
di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà
inestricabilmente legata a quella della coppia. Ma che cos'ha
visto davvero Rachel?
Davide Rondoni
E se brucia anche il cielo
Che cos'è un eroe? Cos'è stata questa unica, epica italiana?
Questi gli spunti dell'ultima ricerca di Maurizio, storico
all'università. Ma Francesco Baracca, la terra di Romagna, la
storia con la giovane amante Agata, accendono il viaggio che ha
intrapreso. Non più solo un simbolo, ma un uomo. I suoi amori,
E il suo coraggio, il vuoto, il fuoco.
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venerdì 25 settembre 2015
Michael Connelly
La scatola nera
Nella vita ci sono momenti in cui è difficile conciliare attività
professionale e vita privata. Harry Bosch si trova in uno di
questi momenti. Ha una figlia adolescente di cui occuparsi, una
ragazzina per cui è ormai l'unico punto di riferimento, e ha il
lavoro, quello che vive da sempre come una missione, che
assorbe quasi totalmente i suoi pensieri. E che si fa sempre più
pressante ora che Bosch è alle prese con un caso che lo
inquieta particolarmente. L'aveva già affrontato vent'anni
prima, nel 1992, all'epoca dei disordini scoppiati a Los Angeles
dopo il pestaggio di Rodney King da parte della polizia, quando
era stato chiamato sulla scena dell'omicidio di una giovane
fotografa danese. Poi le indagini erano state assegnate a un
altro dipartimento, senza alcun esito. Ed ecco che Harry,
passato all'unità Casi Irrisolti, viene incaricato di occuparsi
proprio di quel delitto. Ma il lavoro di indagine è complicato
anche dalle continue interferenze del nuovo capo, un impiccione
che gli mette i bastoni tra le ruote, non gli autorizza le trasferte
e arriva a deferirlo anche alla commissione disciplinare. Bosch,
come sempre, va dritto per la sua strada e, intuendo che la
morte della giovane non è stata causata dalla situazione
esplosiva della città, ma è legata a un intrigo assai più
complesso, si inoltra in un labirinto di indizi alla ricerca della
"scatola nera", l'elemento rivelatore che potrà fornirgli la
soluzione del caso.
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