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Rassegna stampa 06 settembre 2016 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio. INDICE ANICA - ANICA CITAZIONI 05/09/2016 www.e-duesse.it 15:45 Il ddl cinema fa discutere 6 05/09/2016 www.e-duesse.it 12:12 Il futuro del cinema tra speranze e tinte fosche 8 06/09/2016 DailyMedia "Io faccio film": le associazioni dell'industria audiovisiva con QMI per il patrimonio creativo italiano 9 05/09/2016 Panorama.it I 10 film più visti della settimana 10 ANICA - ANICA SCENARIO 06/09/2016 Corriere della Sera - Nazionale Una «Piuma» fischiata 13 06/09/2016 Corriere della Sera - Nazionale «Vi racconto la mia amica Jackie Non era la regina di ghiaccio» 15 06/09/2016 Corriere della Sera - Nazionale La non-qualità in un mix di eros e violenza 17 06/09/2016 Il Sole 24 Ore Il peso Piuma del concorso e la grevità del pornostar 18 06/09/2016 La Repubblica - Nazionale Sorrentino dal Papa a Berlusconi Ecco "Loro", il film sul potere 19 06/09/2016 La Repubblica - Nazionale La Mostra allo specchio Divi, musical e un po' di futuro Ecco tutti i temi di Venezia 73 21 06/09/2016 La Repubblica - Nazionale LE PAGELLE 23 06/09/2016 La Stampa - Nazionale Applausi e proteste per "Piuma" La leggerezza al festival fa discutere 24 06/09/2016 La Stampa - Nazionale Per la medusa immortale in platea è sfida di resistenza 26 06/09/2016 La Stampa - Nazionale 1979: quando Lizzani e Clint misero fine al Sessantotto 27 06/09/2016 Il Messaggero - Nazionale E Sorrentino gira il Divo Berlusconi 28 06/09/2016 Il Messaggero - Nazionale Mediaset Premium, spunta il nome di Sky 29 06/09/2016 Il Messaggero - Nazionale Con "Piuma" applausi e polemiche 30 06/09/2016 Il Messaggero - Abruzzo Ovazione per D'Anolfi a Venezia 31 06/09/2016 Il Fatto Quotidiano Dopo il Divo, Sorrentino filma B. 32 06/09/2016 Il Fatto Quotidiano " Voglio Michael Fassbender " Venezia si tinge di Rocco 33 ANICA WEB - ANICA WEB 05/09/2016 www.cinematografo.it 16:47 Ieri, oggi e Microcinema 36 05/09/2016 ilfriuli.it 09:20 Anche a Udine il Cinema2Day 37 05/09/2016 www.comingsoon.it 14:42 Cinema a 2 euro: ecco tutte le sale che aderiscono a Cinema2Day 38 05/09/2016 www.baritoday.it 17:43 "Cinema2Day": ogni primo mercoledì del mese il biglietto del cinema costa 2 euro 39 05/09/2016 www.foggiatoday.it 18:30 Con 'Cinema2Day' film in sala a 2 euro, ogni secondo mercoledì del mese 40 04/09/2016 it.blastingnews.com 05:01 Cinema2Day: al cinema a soli 2 euro, tutte le date e le informazioni sull'iniziativa 41 05/09/2016 lanotiziaweb.it 14:14 "Cinema2Day", anche a Cerignola cinema a 2 euro. GD Cerignola: "ottima iniziativa" 42 05/09/2016 primonumero.it 11:34 Film a 2 euro il secondo mercoledi' del mese al Maestoso e all'Oddo 43 05/09/2016 telefilm-central.org 08:11 Cinema2day: dal 14 settembre il 2° mercoledì del mese il cinema a 2 euro 44 ANICA - ANICA CITAZIONI 4 articoli 05/09/2016 15:45 Sito Web www.e-duesse.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il ddl cinema fa discutere pagerank: 5 05/09/2016 15:45 Il ddl cinema fa discutere Vivace dibattito al Lido di Venezia al convegno oranizzato da Anac e Fice con le Giornate degli Autori Un franco e vivace confronto questa mattina, nell'ambito della Mostra del Cinema di Venezia, durante il convegno organizzato da Anac (Associazione nazionale degli autori di cinema) e Fice (Federazione italiana cinema d'essai), in collaborazione con le Giornate degli autori, sul ruolo del cinema e degli autori indipendenti all'interno della nuova legge in discussione in Parlamento. Molti gli interventi che si sono conclusi con una dura replica del direttore generale cinema del Mibact, Nicola Borrelli. Anac, le critiche alla legge Le critiche più puntuali al ddl sono venute da Francesco Ranieri Martinotti, presidente Anac : " La nostra sensazione è che la riforma non affronti tutti i problemi della nostra industria. E' un provvedimento importante ma mi lascia alcune perplessità . Il ddl 2287, ad esempio, non risolve il problema del rapporto con il sistema televisivo a vantaggio dei broadcaster; non si parla di riforma del sistema televisivo. Come si comporterà il servizio pubblico, ad esempio? C'è poi l'aspetto delle risorse. Arriveranno più soldi, 400 milioni di euro, attraverso il prelievo dell'11% dal gettito Iva delle imprese che operano nell'audiovisivo. Ma perché non prelevare risorse anche dagli operatori Over The Top? I 400 milioni non sono sufficienti. Il terzo tema è la governance: perché si è rinunciato ad un organismo distaccato dalla politica, sul modello del Cnc francese, come esiste in altri Paesi? Veniamo alle forme di sostegno: Non è eccessiva la quota di 82-85% di risorse destinate al sostegno automatico? Le risorse per il sostegno selettivo ammonteranno al 15-18% del totale, meno i costi di Istituto Luce, Biennale, Csc, Museo del Cinema di Torino, Cineteca di Bologna e tutte le risorse per la promozione. Alla fine i contributi selettivi per la produzione indipendente ammonteranno a meno del 10% del totale risorse. E questo non va bene". Gli interventi di Dinoia, Marzotto e Occhipinti Nel suo intervento, il presidente Fice Domenico Dinoia ha dichiarato: "Ritengo importante che l'Italia abbia una nuova legge cinema . Ma che ruolo hanno il cinema d'autore e l'esercizio di qualità in questo ddl? Possibile che non si trovi il modo di sostenere meglio la produzione italiana e la distribuzione di determinati film? Borrelli ieri ha parlato di storture distributive e difficile accesso al prodotto per alcuni piccoli cinema. Credo che sia giusto che all'interno della legge ci siano questi elementi. Dobbiamo cogliere l'occasione della legge per fare un salto di qualità e risolvere determinati problemi". Marina Marzotto, dell'Associazione giovani produttori Agpci , ha chiesto che nella legge vengano introdotti più sostegni alle start up aziendali "anche se il merito di questo ddl è quello di aver capito che sviluppare il prodotto richiede più tempo e risorse che nella fase produttiva . Per quanto riguarda i sostegni automatici, mischiare sviluppo, produzione, scrittura e promozione non aiuta a chiarire meglio dove vadano le risorse". Andrea Occhipinti, presidente dei distributori Anica e a capo di Lucky Red , ha aggiunto: "Quando il disegno di legge era stato annunciato eravamo entusiasti per le risorse messe a disposizione dell'audiovisivo e per l'obiettivo della legge, far crescere l'audiovisivo. Per me sarebbe importante che questa legge, una volta entrata in vigore, facesse crescere tutte le imprese ; quelle grandi, per essere competitive a livello internazionale e quelle medie e piccole perché possano sviluppare progetti e lanciare nuovi autori. Penso, inoltre, che sia fondamentale che lo strumento automatico del tax credit sia modulato per intensità per favorire chi è più fragile, ovvero le società non legate ai broadcaster". ANICA - ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 6 05/09/2016 15:45 Sito Web www.e-duesse.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La replica di Nicola Borrelli Conclusioni lasciate a Nicola Borrelli, direttore generale cinema del Mibact : "Il ddl Franceschini, poi modificato dalla commissione cultura del senato, è scaturito alla fine di tre anni di consultazioni con le associazioni. In Parlamento sono state fatte sessanta audizioni con associazioni e operatori. Dall'analisi sono emersi alcuni aspetti. Il primo: andava rivisto il sistema degli incentivi perché è quello attuale che attribuisce sostegni in modo indifferenziato. Si parla di produzione e cinema indipendente, ma nessuno ha detto che cosa siano esattamente. Contrapporre cinema d'autore a cinema industriale andava bene negli anni 60. Questo non vuol dire che tutti i film siano uguali; distinzioni saranno specificate dai decreti attuativi. Perché tutto l'interesse per il sistema selettivo visti i danni che questo meccanismo ha causato negli anni 90 con centinaia di film sostenuti e che poi non hanno incassato? Secondo punto: era necessario rivedere in profondità il sistema complessivo di regole. Dire che non si affronta il ruolo dei broadcaster e dei produttori indipendenti è sbagliato. C'è una delega legislativa per riscrivere il concetto di produttore indipendente e per definire gli obblighi di investimento delle tv nella produzione e nella programmazione di cinema italiano. Per la prima volta in una legge si prevede che parte delle risorse andranno alla formazione del linguaggio audiovisivo a scuola. Inoltre sono previsti incentivi ad hoc per le start up. Questa non è una legge che sposta il peso sul cinema industriale a scapito di quella d'autore; per questa legge, cinema vuol dire cultura". Al dibattito hanno preso parte, tra gli altri, anche Franco Montini (presidente del Sindacato critici cinematografici), Laura Delli Colli (presidente Sindacato giornalisti cinematografici), gli avvocati Bruno della Ragione e Michele Lo Foco e il produttore Fulvio Lucisano. ANICA - ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 7 05/09/2016 12:12 Sito Web www.e-duesse.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il futuro del cinema tra speranze e tinte fosche pagerank: 5 05/09/2016 12:12 Il futuro del cinema tra speranze e tinte fosche Al Festival di Venezia si è svolto il decimo convegno Microcinema "Il futuro del cinema non è nel passato" è il titolo del decimo convegno di Microcinema, che si è tenuto ieri nella cornice del Festival di Venezia, moderato da Silvana Molino , direttore generale di Microcinema. Tra, da un lato, le speranze date dalla creatività dei talenti italiani e quelle riposte nella Legge Cinema che verrà e, dall'altro, la paura delle prossime mosse dei colossi cinesi, sono state delineati dagli intervenuti alcuni possibili scenari. Roberto Bassano , amministratore delegato di Microcinema, ha presentato contestualmente la pubblicazione "I migliori anni" sul cinema italiano a partire dal secondo dopoguerra: "Il libro vuole ricordarci che il cinema migliore è venuto proprio dopo il periodo più terribile, la guerra. Vuole essere un buon auspicio: siamo convinti che il momento difficile di crisi che stiamo vivendo si tramuterà in un futuro positivo". Luigi Lonigro , direttore di 01 Distribution e vicepresidente dei Distributori Anica, ha concentrato il suo intervento sulla necessità di risolvere nel futuro le criticità strutturali del mercato: "Esiste il problema grave del buco nero dell'estate: la mancanza di film per quattro mesi porta sovraffollamento di titoli nei mesi restanti. L'ingresso nel mercato di Sky come nuovo player della distribuzione dà speranze per il futuro perché porterà certamente delle novità". Lonigro però, ragionando sul futuro, ha anche messo l'accento su possibili scenari negativi che potrebbero derivare dall'ingresso in Italia del colosso cinese Wanda Group: "I territori deboli sono facili da conquistare, mi preoccupa l'ingresso di Wanda nel nostro settore perché non mi sembra che i cinesi abbiano interesse a esportare il loro modello produttivo fuori dalla Cina ma di diventare proprietari assoluti. Se vorranno espandersi e diventare player unico avremo seri problemi di collocazione del prodotto italiano in sala. Credo si debba pensare a una politica difensiva dei circuiti indipendenti e delle sale cittadine. Sarà un anno pericoloso se non sapremo gestirlo con attenzione". Andrea Occhipinti , presidente di Lucky Red e presidente Distributori Anica, ha espresso l'auspicio che il cambiamento arrivi dalla nuova Legge Cinema: "Abbiamo molte aspettative su questa legge, le premesse sono entusiasmanti, sembra una chiave di svolta per la produzione italiana. Abbiamo inoltre aderito con convinzione alla camopagna dei mercoledì a 2 euro del ministro Franceschini per riportare in sala i giovani. Penso però che sia importante che l'intervento dello Stato debba andare nella direzione di compensare lo svantaggio di quei produttori che a differenza di 01, Medusa, Sky o Amazon (qualora dovesse arrivare) non sono legati a broadcaster. È importante infatti che ci sia un tessuto di imprese che possano crescere". Nicola Borrelli , direttore generale Cinema del Mibact, ha risposto: "Un percorso di rinascita si deve basare non solo sul sistema di incentivi, ma anche su un nuovo sistema di regole e su nuovi modelli di business degli operatori. Stiamo lavorando a tutto questo perché per potere davvero far crescere il mercato non bastano i finanziamenti. Con la legge passeremo da un sistema "piatto" che finanzia tutti, a uno che alloca le risorse in base agli obiettivi, in grado dunque di fare delle differenze tra film e imprese". Gianluca Curti di Minerva dalla platea ha sollevato un problema tecnico che potrebbe rallentare i lavori: "La Legge in esame cambia i parametri del tax credit esterno in modo reatroattivo a partire da gennaio 2016. Se ciò venisse approvato seguirebbe il ricorso dei produttori, con il rischio di allungare i tempi dell'approvazione della Legge", ma purtroppo Borrelli non ha potuto rispondere perché impegnato in un altro dei numerosi convegni che in questi giorni coinvolgono gli addetti ai lavori. ANICA - ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 8 06/09/2016 Pag. 1 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato "Io faccio film": le associazioni dell'industria audiovisiva con QMI per il patrimonio creativo italiano Vittorio Parazzoli Anica, Fapav, Mpa e Univideo presentano oggi alla Mostra del Cinema l'adv, ideata con il contributo dell'agenzia di entertainment marketing, che sostiene e valorizza le professionalità del settore. I filmati sul web e, a seguire, nei cinema 9 Viene presentata oggi alla 73ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia la campagna "Io faccio film", promossa dalle associazioni dell'industria audiovisiva a tutela del patrimonio creativo italiano. Per la prima volta in Italia, Anica (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali), Fapav (Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali), Mpa (Motion Picture Association Emea) e Univideo (Editoria Audiovisiva Media Digitali e Online) hanno dato vita a un progetto per sostenere e valorizzare le professionalità del cinema tricolore e gli appassionati della settima arte. Con oltre 170.000 professionisti impiegati, infatti, l'industria audiovisiva italiana ha un valore di circa 14 miliardi di euro e costituisce un'importante risorsa culturale, economica e occupazionale per il nostro Paese. La campagna si propone di chiamare in campo non solo l'industria cinematografica, le istituzioni e gli addetti ai lavori ma anche il grande pubblico, perché chi ama il cinema e lo guarda in modo legale "fa" film, proteggendo e rendendo possibile la sua esistenza e soprattutto contribuendo alla realizzazione di nuove opere. Il progetto è nato con l'obiettivo di tutelare con amore e orgoglio quel sogno che si costruisce dietro la macchina da presa, e rendere consapevoli e partecipi del lavoro di squadra quotidiano necessario alla realizzazione di un contenuto audiovisivo. L'iniziativa è realizzata in collaborazione con la Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali MiBACT, la Direzione Generale Cinema MiBACT e Cinecittà Studios. I professionisti stessi del cinema, ma non attori coinvolti come testimonial, sono i protagonisti dei video, seguiti per la creatività da QMI - l'agenzia italiana di entertainment marketing and communication di cui è presidente Giovanni Cova -, prodotti internamente e curati per la regia da Marco Spagnoli, il giornalista e critico cinematografico che modera anche, questo pomeriggio, il dibattito sul tema. Oltre che sul web, i filmati potrebbero essere poi proposti come spot nelle sale cinematografiche stesse. E' inoltre atteso un arricchimento di contributi e di contenuti nei prossimi mesi. Foto: Alcune immagini dei video promosso dalle associazioni ANICA - ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 9 05/09/2016 Sito Web Panorama.it I 10 film più visti della settimana Cast (voci italiane): Filippo Timi, Claudio Bisio, Pino Insegno, Massimo Giuliani, Roberta Lanfranchi, Isabelle Adriani Trama: Quinto capitolo della popolare saga cinematografica d'animazione, che ha come protagonisti Scrat - scoiattolo simpatico e maldestro - e tutta la banda di suoi amici. Sempre all'inseguimento della mitica ghianda, Scrat verrà catapultato nello spazio dove, accidentalmente, darà origine ad una serie di eventi cosmici che trasformeranno e minacceranno il mondo dell'Era Glaciale. Per salvarsi Sid, Manny, Diego e il resto del gruppo dovranno abbandonare la loro casa e intraprendere un'avventura, viaggiando attraverso nuove terre esotiche e incontrando nuovi e colorati personaggi. DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox (dal 22 agosto 2016. Anteprima il 16 agosto) INCASSO: 2.242.513 euro - INCASSO TOTALE: 6.018.861 euro___* Dati Cinetel, società che fa riferimento all'Associazione Nazionale Esercenti Cinema e all'Anica e che monitora l'85% del mercato potenzialeCast: Emilia Clarke, Sam Clafin, Charles Dance, Matthew Lewis, Vanessa Kirby, Stephen Peacocke Trama: Dall'omonimo libro di Jojo Moyes. L'amore arriva sempre quando meno te lo aspetti. E qualche volta ti porta dove non penseresti mai di andare... Louisa "Lou" Clark vive in una tipica cittadina della campagna inglese. Non sa bene cosa fare della sua vita, ha 26 anni e passa da un lavoro all'altro per aiutare la sua famiglia. Il suo inattaccabile buonumore viene pero messo a dura prova quando si ritrova ad affrontare una nuova sfida lavorativa. Trova infatti lavoro come assistente di Will Traynor, un giovane e ricco banchiere finito sulla sedia a rotelle per un incidente e la cui vita e cambiata radicalmente in un attimo. Lou gli dimostrera che la vita vale ancora la pena di essere vissuta.DISTRIBUZIONE: Warner Bros. (dal 1° settembre 2016. Anteprima il 17 agosto) INCASSO: 1.905.352 euro - INCASSO TOTALE: 2.146.413 euroCast: Will Smith, Jared Leto, Margot Robbie, Joel Kinnaman, Viola Davis, Jai Courtney, Karen Fukuhara, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Cara Delevingne, Adam Beach Trama: Dai fumetti DC Comics, ecco un gruppo di supercattivi. Un ente governativo segreto gestito da Amanda Waller (Davis) e chiamato Argus, crea una task force composta da terribili criminali. A loro vengono assegnati compiti pericolosi da portare a termine. In cambio la promessa di ottenere la clemenza per le loro pene detentive. - RECENSIONE - FOTO TRAILER DISTRIBUZIONE: Warner Bros. (dal 13 agosto 2016) INCASSO: 1.536.914 euro - INCASSO TOTALE: 10.940.686 euroCast: Matt Damon, Alicia Vikander, Julia Stiles, Tommy Lee Jones, Vincent Cassel Trama: Matt Damon torna a vestire i panni del suo personaggio più famoso Jason Bourne, letale ex agente della Cia ora costretto ad uscire dall'ombra. - INTERVISTA-VIDEO A MATT DAMON - I 10 FILM PIÙ BELLI DI MATT DAMONDISTRIBUZIONE: Universal Pictures (dal 1° settembre 2016) INCASSO: 1.066.257 euro - INCASSO TOTALE: 1.066.257 euroCast: Blake Lively Trama: Thriller che si definisce Lo squalo per una nuova generazione. Nancy (Lively) sta facendo surf da sola di fronte a una spiaggia isolata quando viene attaccata da un grande squalo bianco che le impedisce di tornare a riva. Anche se solo 200 metri la separano dalla salvezza, dovrà mettere in gioco tutta la sua forza di volontà per sopravvivere. DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Italia (dal 25 agosto 2016) INCASSO: 848.744 euro - INCASSO TOTALE: 1.632.346 euroCast: Benicio del Toro, Josh Hutcherson, Brady Corbet, Claudia Traisac Trama: Nick (Hutcherson) pensa di aver trovato il paradiso quando raggiunge il fratello in Colombia . Una laguna turchese , una spiaggia d'avorio , onde perfette - è un sogno per questo giovane surfista canadese. Poi incontra Maria , una splendida ragazza colombiana. I due si innamorano follemente e tutto va benissimo fino a quando Maria presenta Nick a suo zio: Pablo Escobar (del Toro). - VIDEODISTRIBUZIONE: Good Films (dal 25 agosto 2016) INCASSO: 364.791 euro - INCASSO TOTALE: 622.410 euroCast: Robert Redford, Bryce Dallas Howard, giovane Oakes Fegley Trama: Ispirato al lungometraggio Disney in tecnica mista del 1977. Il signor Meacham (Redford) ha affascinato i bambini della sua città raccontando le storie di un feroce drago che si nasconde nelle foreste del Pacific Northwest. Per sua figlia Grace (Howard), che ANICA - ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 10 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Cinema 05/09/2016 Sito Web Panorama.it ANICA - ANICA CITAZIONI - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 11 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato lavora come guardia forestale, queste storie non sono altro che leggende... finché non incontra Pete (Fegley). Pete è un misterioso bambino di dieci anni, senza casa né famiglia, che sostiene di vivere nella foresta insieme a un gigantesco drago verde di nome Elliot. - VIDEODISTRIBUZIONE: The Walt Disney Company Italia (dal 10 agosto 2016) INCASSO: 273.317 euro - INCASSO TOTALE: 3.266.868 euroCast: Keenan Kampa, Nicholas Galitzine, Sonoya Mizuno, Jane Seymour Trama: Il film racconta l'avventura di due ragazzi, dei loro sogni e del loro amore. Romanticismo, rivalità, aspirazioni, concorrenza e conquiste: si proiettano le vite e le speranze di giovani artisti, attraverso una colonna sonora originale di tracce che mescolanano stili e generi, come per la danza, dall'hip hop, alla classica, al folk. Ruby è una ballerina; Johnnie suona il violino. Entrambi hanno un sogno: entrare nella più prestigiosa scuola di spettacolo di New York. Insieme lotteranno, cadranno, si rialzeranno.DISTRIBUZIONE: Eagle Pictures (dal 18 agosto 2016) INCASSO: 133.014 euro - INCASSO TOTALE: 801.550 euroCast: Nicole Kidman, Jason Bateman, Christopher Walken, Maryann Plunkett Trama: Caleb e Camilla Fang sono performer le cui creazioni scioccano il pubblico e deliziano gli appassionati d'arte. Protagonisti sin dalla più tenera età sono i loro figli, pedine fondamentali delle loro opere provocatorie spesso al limite tra il genio e la follia. A causa di queste esperienze, Annie (Kidman) e Baxter (Bateman) ormai adulti si sono allontanati dai genitori, e, seppur a distanza, conducono esistenze parallele e altamente problematiche. I fratelli sono costretti a tornare a casa dai loro eccentrici genitori quando, improvvisamente, scompaiono nel nulla. La polizia teme il peggio ma Annie è convinta che si tratti di una nuova performance e che Caleb e Camilla abbiano finto la propria morte per dare vita all'ennesima, bizzarra, "opera d'arte". - VIDEO-INTERVISTA RECENSIONEDISTRIBUZIONE: Adler Entertainment (dal 1° settembre 2016) INCASSO: 129.494 euro INCASSO TOTALE: 129.494 euroCast: Helen Mirren, Alan Rickman, Aaron Paul, Barkhad Abdi Trama: Thriller attuale che racconta i retroscena della guerra contemporanea. Protagonista è il colonnello inglese Katherine Powell (Mirren), che dirige a distanza un'operazione contro una cellula terroristica a Nairobi. Il suo "occhio" sul campo è un drone pilotato in Nevada dal giovane ufficiale Steve Watts (Paul), ma quando diventa inevitabile sferrare un attacco entrambi realizzano che anche una bambina innocente finirebbe tra le vittime. Mentre nessun politico nella "war room" londinese vuole prendersi la responsabilità di una decisione, una drammatica serie di eventi fa precipitare la situazione.DISTRIBUZIONE: Teodora Film (dal 25 agosto 2016) INCASSO: 88.283 euro - INCASSO TOTALE: 211.458 euro ANICA - ANICA SCENARIO 16 articoli 06/09/2016 Pag. 34 diffusione:266814 tiratura:354388 Una «Piuma» fischiata Divide la commedia sugli adolescenti. «Non merita il festival » Il Messico in gara con la storia assurda di un mostro alieno bisex Il regista Roan Johnson: la risata è ancora un tabù nelle rassegne ma abbiamo avuto anche consensi Stefania Ulivi DA UNO DEI NOSTRI INVIATI VENEZIA «I fischi? Ci sono state anche tante risate e tanti applausi, va bene che le reazioni siano diverse. Siamo orgogliosi e felici di essere qui, contenti di essere in gara con una commedia, è giusto sdoganarla ai festival. La risata è ancora un tabù per il cinema d'autore, invece penso sia l'arma migliore che abbiamo» dice il regista Roan Johnson. Piuma , il film più leggero di Venezia 73, ha provocato ad oggi le reazioni più pesanti. I fischi all'anteprima per la stampa, ma anche 10 minuti di applausi durante la proiezione per il pubblico. E prima ancora e contestazioni sulla sua presenza nella selezione ufficiale. Alberto Barbera lo annunciò come «una sorpresa, abituati alle commediole usa e getta del recente cinema italiano». Fino a qui - per citare il regista anglo-pisano - era andato tutto bene. Gli apprezzamenti sulla qualità delle opere in gara, a partire da La La Land , era stata unanime. Ma l'accoppiata tra la leggerezza, per alcuni insostenibile, della commedia su Ferro e Cate, diciottenni alle prese con la nascita di una figlia, e La región salvaje di Amat Escalante, dove l'eros incrocia horror e fantascienza attraverso i tentacoli di una creatura pronta a dare piacere indifferentemente a uomini e donne, fa discutere sulle scelte dei selezionatori. Dove voleva andare a parare il regista messicano con il mostro poli-fallico? «Il miei temi sono sempre gli stessi: ingiustizia, diseguaglianze, machismo, rifiuto della diversità», dice lui. «Poiché la realtà ha superato la fiction, avevo bisogno di cercare risposte altrove». Non tutti hanno gradito. E, soprattutto, capito. In quanto a Piuma fischiato, sembra ripetersi un copione già visto in occasione di altri italiani in gara al Lido. Si ricordano gli esempi di Michele Placido e Cristina Comencini. Il fuoco amico l'anno scorso colpì Luca Guadagnino ( A Bigger Splash ). Prodotto da Palomar e Sky, sarà nelle sale il 20 ottobre. Johnson sembra fare sua una delle battute affidate a Ferro (Luigi Fedele). «Quando arriva la sventura il Samurai se ne rallegra. Perché quando l'acqua sale la barca fa altrettanto». E la barca qui al Lido è affollata. Il cast, la coprotagonista Blu Yoshimi, i suoi genitori Michela Cescon e Sergio Pierattini, il padre di Ferro, Francesco Colella, l'amico del cuore Brando Pacitto. Francesca Michielin, autrice del brano della colonna sonora «Almeno tu». Una marea di paperelle gialle, come quelle che spuntano qua e là nel film. E un'altra marea, il cast e i fan della serie «Braccialetti rossi» che in comune con Piuma ha produttore (Carlo Degli Esposti) e attore (Pacitto), tra red carpet e social, tutti pronti a sostenere il film nei cinema. Dove avrebbe potuto approdare senza il passaggio nel concorso veneziano. «La gara è un attestato di stima - ribadisce il regista -. Un filo rosso mi lega alla grande tradizione della commedia all'italiana, sono allievo di Virzì e Bruni che lo erano di Scarpelli. Questo è il mio film più maturo». Lo spunto è personale: la nascita del primo figlio (il secondo è in arrivo) con la compagna Olivia Madeddu, cosceneggiatrice. «Il tema del film è l'assunzione di responsabilità, possiamo decidere se sottometterci al pessimismo dei nostri tempi o volare con l'incoscienza di Ferro e Cate. Ci sembrava bello raccontare dei ventenni ribaltando la prospettiva: altro che imbecilli, sono più maturi di noi». E il Fertility Day? «Nessun contatto. Ferro sarà un cazzaro ma una cosa l'ha capita: la scelta in tema di maternità è della donna». © RIPRODUZIONE RISERVATA Trio In alto, i tre protagonisti di «Piuma» sfilano sul tappeto rosso: da sinistra, Blu Yoshimi (Cate), Luigi Fedele (Ferro) e Brando Pacitto. Il film è la storia di due liceali e dell'inadegua-tezza del diventare genitori ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Venezia 2016 Il titolo italiano contestato alla prima proiezione . Ieri sera applausi dal pubblico 06/09/2016 Pag. 34 diffusione:266814 tiratura:354388 ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 14 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: Paura Una scena di «La región salvaje», il film fra horror e fantascienza diretto dal regista messicano Amat Escalante 06/09/2016 Pag. 35 diffusione:266814 tiratura:354388 Marina Cicogna e il film in arrivo al Lido. «Noi insieme allo Studio 54» Con Bolkan «Quella sera a New York ero con Florinda Bolkan e Berger che aveva preso droghe» Valerio Cappelli DA UNO DEI NOSTRI INVIATI VENEZIA Marina e la sua amica Jackie. Marina Cicogna è stata, a 27 anni, la prima produttrice di cinema in Italia. È nipote del conte Volpi che «inventò» il Lido di Venezia e fondò il Festival per rilanciare le sue attività alberghiere. Jackie Kennedy fu la moglie del leggendario presidente John F. Kennedy. Il film Jackie di Pablo Larraín, in gara domani, racconta i giorni successivi all'omicidio. Marina, cosa ne pensa di Natalie Portman come Jackie Kennedy? «Ho visto il trailer e mi sono stupita, poteva interpretare Lee, la sorella. La Portman è bravissima ma con Jackie non c'entra nulla, lei aveva una figura quasi maschile, fisicamente possente, per niente delicata. Della fisicità di Jackie si parlava molto nella famiglia Kennedy». Come la ricorda? «Era determinata, molto legata al padre che aveva una faccia da avventuriero, ricordava Clark Gable, era uno abbastanza scialacquatore. Di ingenuo Jackie non aveva niente, sapeva quello che voleva anche quando andò controcorrente, e lo mostrò sposando tra lo scandalo generale Onassis in seconde nozze. Morto il presidente, non aveva più una sua vita personale. Onassis era affascinante, non gli interessava la cultura ma parlava otto lingue. Il contrario di Jackie». Cioè? «Lei era affascinata dall'Europa, soprattutto dalla Francia che considerava il paese d'origine. Ma Onassis la liberò a una specie di sottomissione al clan Kennedy, in cui tutti dovevano identificarsi, e che lei non aveva mai accettato. Non voleva che i suoi figli conducessero la vita dei figli di Bob, il fratello di John. Erano tutti drogati, alcuni si misero a posto dopo». Come vi conosceste? «Oh, direi mentre John faceva campagna elettorale. Io ero molto giovane, erano conversazioni semi mondane sugli amici comuni, sugli Agnelli o su mio nonno. Anni dopo ricordo una serata uscendo dallo Studio 54, il locale di New York. Ero con Florinda Bolkan e Helmut Berger che aveva preso droghe e scambiò Jackie per Elizabeth Taylor. Onassis beveva, Jackie non lo faceva mai ed era in un angolo paziente, cercando di mantenere una conversazione normale. Aveva la mania di parlare sottovoce, a mezze parole, con un'aria falsamente timida: era riservata, piuttosto. Anche quando si trovava in situazioni difficili aveva una sua dignità. Poi la ricordo al mare in Grecia, c'era anche Maria Callas che non voleva si andasse a fare il bagno nudi, mentre a Jackie piaceva molto. Ecco, Jackie era perfetta anche quando era nuda, mai il viso spettinato». Gli stereotipi su Jackie: la donna indipendente, raffinata, sofisticata... «Sì, sono cliché. Era una donna tipicamente americana. Vestiva elegante, non molto femminile, pochi gioielli, niente fronzoli. Era in competizione con la sorella Lee. Quelle donne americane sono abituate a essere costruite nell'apparenza. Aveva molto pelo sullo stomaco, donne che non ci pensano due volte a portarti via l'uomo e infatti John prima era stato l'amante di sua sorella Lee. Jackie credo avesse avuto una storia col fratello Bob. Era intelligente, coraggiosa durante la malattia che se la portò via ancora giovane». Il cinema conserva la memoria. Le piacciono i biopic? «Sì, ma sono pericolosi, rischiano di essere fuorvianti e avere un punto di vista che non corrisponde alla realtà». ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 15 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato «Vi racconto la mia amica Jackie Non era la regina di ghiaccio» 06/09/2016 Pag. 35 diffusione:266814 tiratura:354388 ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 16 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato È vero che a Jackie non piaceva essere chiamata First Lady perché le ricordava il nome di un cavallo? «So che non le piaceva la definizione di regina di ghiaccio. Che infatti non era». Ci sono state donne simili a lei? «Abbastanza simili, soprattutto in quell'epoca. Jackie ha avuto la fortuna, o sfortuna, di non affrontare la decadenza fisica e la vecchiaia». © RIPRODUZIONE RISERVATA Produttrice Marina Cicogna Mozzoni Volpi di Misurata (82 anni) è produttrice e sceneggiatrice cinematografi-ca. Il nonno, Giuseppe Volpi, ha fondato il festival di Venezia; il padre ha prodotto «Ladri di biciclette» Cicogna (nella foto sopra con Jackie Kennedy negli anni 60) ha prodotto tanti successi del cinema italiano, da «Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto», a «Medea» a «C'era una volta il West» Foto: Papere Invasione di paperelle di plastica sul red carpet. In «Piuma» simboleggiano il bimbo in arrivo Foto: Linguaccia La cantante Francesca Michielin ieri alla prima di «Piuma»: la sua canzone «Almeno tu» è nella colonna sonora del film Foto: Paladine Michelle Hunziker ha presentato ieri al Lido il nuovo coro realizzato dalla fondazione creata con Giulia Bongiorno, «Doppia Difesa» Foto: First Lady L'attrice premio Oscar Natalie Portman (35 anni) è la First Lady Jacqueline Kennedy nel biopic «Jackie» diretto dal regista cileno Pablo Larraín e prodotto da Darren Aronofsky 06/09/2016 Pag. 35 diffusione:266814 tiratura:354388 La non-qualità in un mix di eros e violenza Paolo Mereghetti Ogni categoria ha i propri scheletri negli armadi e i critici avrebbero quello di non amare le commedie. Una specie di mantra al contrario riesploso ieri dopo la proiezione di Piuma di Roan Johnson, commedia giovanilistica che parla delle fragilità dei giovani (i 18enni Ferro e Cate aspettano un figlio) per raccontare i limiti e le colpe della generazione dei genitori. Niente di nuovo se non fosse per l'aria di compiaciuta furberia su cui si regge tutto il film, preoccupato di far ridere (con le solite trovate dialettali: il padre di Ferro è toscano, la madre romana) più che di dare una vera anima ai suoi personaggi. Tutto è subordinato alla battuta che però non nasce dal personaggio (come a esempio in Fantozzi ) ma piuttosto dagli stereotipi che il pubblico può aspettarsi (il giovane svalvolato, il padre irresponsabile, il nonno terribile), secondo una logica che funziona benissimo nelle fiction tv ma lascia molto a desiderare al cinema. L'elementarità della recitazione e la superficialità delle psicologie (se così si possono chiamare i caratteri) non è molto diversa dalla non-qualità media del cinema italiano mainstream. Quello che ci si chiede è cosa faccia un prodotto così all'interno di una Mostra che si vuole «d'arte cinematografica». Anche il film messicano non è una commedia, eppure è egualmente insensato e finito dove non doveva stare, cioè in concorso. La región salvaje ( La regione selvaggia ) di Amat Escalante assomiglia agli appunti per due o tre film a venire, tanto gli episodi sono slegati tra loro: da una parte c'è una povera famiglia messicana dove il marito tradisce la moglie con il cognato; dall'altra c'è un misterioso mostro polifallico di cui i vari personaggi sperimentano in momenti diversi la capacità di soddisfazione sessuale (ma anche la inesplicata violenza). Perché queste due situazioni stiano insieme è un mistero, così come sfugge - a me, almeno - il senso del film. A meno che non sia un sogno-metafora sull'insoddisfazione erotica dei messicani poveri e sui modi per combatterla. Metafora di cui avremmo tranquillamente fatto a meno. © RIPRODUZIONE RISERVATA Piuma di Roan Johnson La región salvaje di Amat Escalante Foto: da evitare interessante da non perdere capolavoro ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 17 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Le stelle del Mereghetti 06/09/2016 Pag. 22 diffusione:149769 tiratura:200828 Il peso Piuma del concorso e la grevità del pornostar Cristina Battocletti edizione della Mostra del cinema di Venezia. Sembrava una platea per lo meno scoordinata, visto che si sono levate risa (e anche un applausino) durante la proiezione.I boati di disapprovazione non erano tanto rivolti al film, una commedia dolceamara sulle traversie di una coppia di ragazzi, Catee Ferro, che decidono di tenere un bambino concepito per errore. Quanto alla direzione del festival che ha piazzato in gara una pellicola non allenata per il massimo campionato. Johnsonè rimasto su un terrenoa lui familiare, quello dei ragazzi di "Fin qui tutto bene", tra amarcord di sughi, festee amori studenteschi. Ma oltre ai ragazzi, "Piuma" fa da specchioa una generazione di genitori capaci soltanto di crescere una mandria di «sdraiati» per dirla con Michela Serra, che più che organizzare viaggi post scolastici non sa fare. Ce li ha raccontati anche Gabriele Muccino la scorsa settimana con "L'estate addosso", ma siè fatto la sua passerella al Lidoe poi si è fermato al cinema in Giardino, senza sfiorare la sacralità del Leone. La sceneggiatura del film ha dei "non detti" molto divertenti, mescolatia luoghi comuni granitici: Cate (Blu Yoshimi) ha una famiglia alle spalle alquanto flebile (la madre rumenaè tornata in patria pur di fuggire dal marito perditempoe scommettitore)e proprio per questoè responsabile, bravaa scuola. Ferro (Luigi Fedele) nonè un fulmine trai banchi, ha creato grossi problemi alla famigliae non gli balena in testa nemmeno per un istante di industriarsi per mantenere la figlia che arriveràe che si chiamerà Piuma. Il suo ruoloè tenere bottaa chi gli sussurra all'orecchio, per lo più in romanesco (sembra che in Italia al cinema esistano solo le borgateei Parioli), che Cate dovrebbe abortire. Bravii ragazzia recitare, bravissima Michela Cescon (non ne sbaglia mai una) nel ruolo della madre di Ferro. Ma per il concorso non basta. Altro evento della giornataè stato "Rocco", documentario di Thierry Demaizieree Alban Teurlai, alle "Giornate degli Autori". Protagonistaè il pornodivo ortonese Rocco Siffredi, famoso per essere un vero prodigio in prestazioni che peri più sono quasi impossibili davanti alla macchina da presa. La prima inquadraturaè per ciò che lui chiama il suo «diavolo tra le gambe», di dimensioni nettamente superiori alla media. Sarebbe stato lui, con la sua sproporzione,a rovinargli la vita: l'esistenza del pornodivoè maledettae terribile, racconta Rocco ai due registi che in passato si erano occupati delle biografie di Vincent Lindon, Fabrice Luchinie Karl Lagerfeld. Così, tra (s)vestitia rete che permettono libero accesso alle virtù meno evidenti delle donne, dichiarazioni di intenti (non avere nessun limite), aggeggi stimolantie sadomaso, il pornodivo fa intuire come quello sia davvero un mondo per tosti, che la miniera in confrontoè nulla.E poi di avere un cuoree molte fragilità, nonostante- per citare Elioe le storie tese per il collega John Holmes- tutti quei «centimetri di dimensione artistica». Per esempio, la donna cui era più legato era la madre (fatto sensazionale) e, mannaggia, ogni volta che fa un casting deve per forza testare la candidata. Lo rende piuttosto fiero il fatto che anche all'estero si dica che è un prepotente, che le ragazze dell'Est ne abbiano paura ma non vedano l'ora di finire sottoi suoi ferri del mestiere.E che perfino in America sia un divo tra le ragazze di un'agenzia gestita da un tizio, il cui aspetto basterebbea confermare le teorie di Lombroso. Nonostante tanta agitazione ormonale, molta gente si assopisce in sala.E l'unico momento davvero interessante (e qui sta l'abilità mefistofelica dei registi)è il lampo di solitudine che attraversa Siffredi davanti allo sguardo imbarazzato dei figli adolescenti, quando li incalzaa dare un'opinione su di lui.È la sua unica vera croce, non certo quella da cui scende nell'ultimo film, di cuiè blasfemo protagonista, nella metafora cristologica della sua esistenza. «Vergogna!» ha urlato la critica in sala al termine di "Piuma" di Roan Johnson, passato in concorso ieri alla 73esima ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 18 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LA MOSTRA DEL CINEMA 06/09/2016 Pag. 1 diffusione:226066 tiratura:334292 Sorrentino dal Papa a Berlusconi Ecco "Loro", il film sul potere ARIANNA FINOS A PAGINA 39 ORA i tempi sono maturi. Paolo Sorrentino sta preparando un film su Silvio Berlusconi. Variety lo annuncia e il regista lo conferma. C'è anche un titolo provvisorio, Loro (il gioco di parole è con "l'oro"). Che Sorrentino nutrisse grande attrazione per l'uomo che ha segnato il destino politico dell'Italia per oltre un ventennio, era noto. Già nel 2008 ai tempi del Divo, ritratto caustico su Giulio Andreotti, aveva dichiarato che Berlusconi era un soggetto molto interessante, ma che era troppo presto per un film: mancava la giusta distanza. Ma ora l'ex premier non è più al centro della scena politica. E, come già fatto per Andreotti, Sorrentino sceglie di raccontare Berlusconi insieme al suo "cerchio magico": Previti e Dell'Utri al posto degli Sbardella e Pomicino? Secondo le indiscrezioni di Variety «sarà il racconto di un mondo, non uno sterile esercizio di critica». L'idea di un film su Berlusconi è continuata a ronzare in testa a Sorrentino. Ai tempi di This must be the place, nel 2011, diceva: «Le intercettazioni e i suoi protagonisti, a partire da Berlusconi, sono uno straordinario materiale da film. Ma non si può maneggiarlo mentre ancora offre spunti di cronaca. Il cinema fa un altro lavoro». E anche: «L'Italia di oggi è devastante per chi la vive, ma bacino inesauribile di stimoli per chi fa cinema. Altro che scappare da qui. È un paese che di tutto si può accusare tranne che manchi di vivacità e novità. Chi per mestiere racconta non può che trovarcisi come un topo nel formaggio. Altroché se mi va di raccontarla». Non stupisce quindi che il regista stia scrivendo la sceneggiatura: le riprese del film, girato in italiano, potrebbero partire nell'estate del 2017. A produrre sarà ancora Indigo, mente Medusa fa sapere che non produrrà né distribuirà. La società di proprietà della famiglia Berlusconi precisa di non aver mai ricevuto il nuovo progetto e di averne appreso la notizia leggendo Variety. Nulla trapela anche riguardo il cast. The Guardian azzarda che la scelta più ovvia sarebbe quella di Toni Servillo, già mimetico divo andreottiano. Il film di Sorrentino è l'ultimo titolo di quello che rischia di diventare un genere cinematografico , quello berlusconiano. Il precedente più autorevole è firmato da Nanni Moretti. Di Il Caimano resta soprattutto il potente finale in cui Berlusconi, interpretato dallo stesso regista, esce dal palazzo di Giustizia in fiamme mentre una folla di sostenitori inveisce contro i magistrati. Ha il sapore della biografia non autorizzata Silvio forever, il film girato nel 2011 da Roberto Faenza e scritto da Gian Antonio Stella e Antonio Rizzo. S.B. Io lo conoscevo bene di Giacomo Durzi e Giovanni Fasanella è del 2012. Giocano con la cornice di genere Ho ammazzato Berlusconi, in cui un tizio investe un uomo durante un temporale per scoprire che è il premier, e Shooting Silvio di Berardo Carboni, in cui il protagonista ne progetta volontariamente l'assassinio. Presentato con clamore alla Berlinale 2005 e mai distribuito in Italia, Bye Bye Berlusconi di Jan Henrick Stahlberg metteva in scena il rapimento dell'allora premier e l'uccisione delle sue guardie del corpo. Videocracy è il documentario del 2009 di Erik Gandini che esplora con grande efficacia il potere mediatico del fondatore di Mediaset. FOTO: © ANSA GLI ALTRI VIDEOCRACY Lele Mora, Corona (qui mentre conta i soldi) appaiono nel documentario di Erik Gandini del 2009 SHOOTING SILVIO Nel primo film di Berardo Carboni, uscito nel 2007, si immagina di eliminare Berlusconi IL CAIMANO Il film diretto da Nanni Moretti nel 2006 racconta l'ascesa di Silvio Berlusconi TAPPETO ROSSO PAPERE IN PASSERELLA Papere gialle sul red carpet di "Piuma"; Giulia Andò in posa quasi fatale; la brava ragazza Francesca Michielin versione bad girl tra corna e linguaccia. Blu Yoshimi, nel cast del film di Roan Johnson, divertita, raccoglie le papere ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 19 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato R2/ Gli spettacoli 06/09/2016 Pag. 1 diffusione:226066 tiratura:334292 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: Il regista Paolo Sorrentino ha presentato a Venezia le prime due puntate di "The young Pope" ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 20 06/09/2016 Pag. 38 diffusione:226066 tiratura:334292 La Mostra allo specchio Divi, musical e un po' di futuro Ecco tutti i temi di Venezia 73 EMILIANO MORREALE VENEZIA DOPO il weekend, a metà della Mostra del cinema, si cominciano a fare i conti. Le stellette dei critici comprendono già una metà dei film in concorso, ma ancora nessuno insidia il primo posto del film di apertura La La Land. Ma ieri è passato El ciudadano ilustre, commedia che ha conquistato molti. Apprezzati anche i film di Tom Ford e di Denis Villeneuve (gli stranieri, invece, hanno gradito anche Frantz di Ozon). AUTORI IN CERCA DI GENERI L'impressione è di un cinema frastagliato e inafferrabile, che a volte cerca la propria identità nel cinema del passato: una metà dei titoli sono in costume, e c'è qualcuno che guarda a modelli cinematografici precisi (Ozon sulle orme di Lubitsch, Brimstone che cita La morte corre sul fiume di Charles Laughton, The Bleeder che rifà un po' Scorsese). Ma soprattutto, tanti cercano di prendere forza dal genere, come un territorio riconoscibile su cui lavorare dall'interno: il musical, la fantascienza, l'horror, la commedia, il western e soprattutto il melodramma ( La luce sugli oceani, Frantz ). Non solo, come già a Cannes, non è di moda l'impegno, e la politica e la società sono assenti (o relegati a qualche documentario), ma lo stesso realismo tipico di certe produzioni "da festival" sembra non bastare più. Esemplari i latinoamericani: due mantengono uno stile realistico ma si spingono verso il surrealemistico ( El Cristo ciego) o l'horror ( La regiòn salvaje ), mentre il terzo, El ciudadano ilustre, fa una commedia con uno spunto da film indipendente americano. BELLI E BRAVE Smottamento di gender, come segnalavamo su queste pagine qualche settimana fa. La tendenza del divismo nelle produzioni culturalmente più distinte segnala un cambio di direzione. Le star maschili possono essere così così, ma devono essere sempre più sex symbol. Le dive, invece, sono anzitutto brave, e volentieri si tolgono il glamour di dosso. Insomma, veri oggetti del desiderio nei film sono Gosling e non Emma Stone, Fassbender e non Alicia Vikander, in fondo perfino Jake Gyllenhaal e non Amy Adams (che se nel film di Tom Ford è defilata, in Arrival si mostra sofferente e stinta). Sarà che per il cinema di fascia alta e medio-alta il pubblico è ormai più femminile che maschile? Comunque davanti a molte candidate per la miglior attrice, rischiano finora di essere pochi i concorrenti alla Coppa Volpi maschile (al momento, a parte Gosling, il più accreditato pare l'argentino Oscar Martinez). NIENTE SESSO SIAMO AL LIDO I giornalisti cercano sempre almeno un paio di film-scandalo a ogni festival, ma qui finora non è scoppiato nessun "caso". Ieri è sbarcato al Lido Rocco, documentario sul pornodivo Siffredi. E il personaggio più interessante che ne emerge è in realtà il cugino del divo: un bancario che vorrebbe seguirne le orme ma che, pur fisicamente dotato forse più di Rocco stesso, non riesce per scarsa prontezza erettile a lanciarsi come attore, e si accoda alle produzioni come una specie di consulente pasticcione. Per il resto, il poco sesso in giro è tutto estremo o sgradevole. Bordelli con clienti maneschi ( Brimstone ), addirittura un serpentone multifallico pericolosissimo (La regiòn salvaje ). Al confronto, le ossessioni del maschio italiano al centro di Tommaso di Kim Rossi Stuart, che passa oggi, sembreranno roba da educande. POLARIZZAZIONI «Certo, l'impressione è che in Italia abbiate un cinema un po'... polarizzato». Così, mesi fa, mi diceva un collega francese. Ne danno una conferma eclatante i due titoli visti finora in concorso a Venezia, che non si potrebbero immaginare più diversi. Da un lato Spira mirabilis, un film austero, senza ombra di narrazione tradizionale, che mette a dura prova lo spettatore più benintenzionato. Dall'altro Piuma, un prodotto banale, da prima serata Tv. ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 21 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Un cinema frastagliato e inafferrabile che cerca l'identità nel passato Italiani divisi tra linguaggio d' autore e commedie dal sapore televisivo / R2 SPETTACOLI 06/09/2016 Pag. 38 diffusione:226066 tiratura:334292 ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 22 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Manca un cinema medio, si dirà: ma manca anche un cinema d'autore con una vita reale e un dialogo con un pubblico, sia pure d'élite. Del resto, basti pensare a quanto sono scesi, di film in film, gli incassi di nomi come Moretti, Bellocchio, Garrone. FLASH FORWARD Intanto, in una saletta al secondo piano del Casinò, un gruppo di spettatori è proiettato forse nel futuro del cinema. Con dei caschi muniti di visore in testa e delle cuffie alle orecchie, li si vede ruotare le teste a 360 gradi, e poi verso l'alto e il basso. Si stanno muovendo nell'ambiente di Jesus VR- The Story of Christ, primo lungometraggio al mondo girato in Virtual Reality, di cui qui è stato presentato un assaggio di 35 minuti. FOTO: ©ANSA Foto: IL CAST Sul tappeto rosso sfila il cast al completo di "Piuma" di Roan Johnson 06/09/2016 Pag. 38 diffusione:226066 tiratura:334292 LE PAGELLE EMILIANO MORREALE La la land DAMIEN CHAZELLE Tenta un musical, operazione oggi rischiosissima, che vuole appassionare. Il film è pervaso da una malinconia e un senso di perdita per un cinema che non c'è più. I numeri musicali sono pieni di idee La luce sugli oceani DEREK CIANFRANCE La tensione emotiva e l'interesse per la storia si diluiscono tra troppi passaggi e un'emozione che si affida per lo più a musiche e fotografia. E il film non commuove quanto la storia avrebbe permesso Arrival DENIS VILLENEUVE Progetto ambizioso che s'inserisce in una nuova moda di fantascienza intellettuale. Parte dall'arrivo degli alieni e mette fuori campo ogni spettacolarità. Interessante anche la scelta visiva con il grigiore uniforme Les beaux jours.. . WIM WENDERS Delude l'adattamento della piéce di Peter Handke. Si tratta di un dialogo in giardino sugli aspetti più dolenti del rapporto tra uomo e donna Se si esclude prologo e finale non si capisce il perché dell'uso del 3D El Cristo ciego CHRISTOPHER MURRAY Cinema "da festival": ritmi lenti, tentazioni antropologiche e un pizzico di "realismo magico" Il modello è il grande regista cileno Raul Ruiz. La cosa migliore è il ritratto di una terra desolata Animali notturni TOM FORD Se si può rimanere perplessi sulla denuncia dell'aridità di un mondo di apparenze, da parte di chi su quel mondo ha costruito le sue fortune, la tenuta registica e l'apporto degli interpreti sono indubbi Frantz FRANÇOIS OZON Ozon passa dal tedesco al francese, e dal bianco e nero al colore, con uno stile controllato e un po' inerte, senza affondare il pedale nel melodramma e non arrivando mai al cuore della storia Brimstone MARTIN KOOLHOVEN All'inizio la vicenda incuriosisce con il capitolo "Apocalisse" in cui una levatrice viene perseguitata da un predicatore. Poi parte un accumulo granguignolesco di colpi di scena che rende indigesto il risultato Spira mirabilis MASSIMO D'ANOLFI/MARTINA PARENTI L'idea che il cinema debba ritrovare la propria anima mostrando le pieghe dei corpi, degli oggetti e della luce, in un mondo infestato dallo storytelling, è sacrosanta El ciudadano ilustre MARIANO COHN/GASTÓN DUPRAT Sceneggiatura bilanciata tra empatia e ferocia, come in certe tarde commedie all'italiana. Quello del nobel Daniel del film è uno dei ritratti di artista e intellettuale più convincenti nel cinema recente ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 23 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato R2 SPETTACOLI 06/09/2016 Pag. 38 diffusione:159940 tiratura:227480 Applausi e proteste per "Piuma" La leggerezza al festival fa discutere Il secondo film italiano in gara racconta la storia di una gravidanza giovanile Una commedia divertente che non tutti hanno trovato all'altezza del concorso FULVIA CAPRARA VENEZIA La Mostra si impenna, scoppia la polemica, gli esperti si interrogano. E il pubblico apprezza: alla proiezione ufficiale gli applausi sono partiti fin dai titoli di coda e sono durati più di dieci minuti. A provocare il tutto è un film leggero leggero, Piuma di Roan Johnson, secondo titolo italiano in gara, accompagnato da risate, applausi a scena aperta, ma anche da fischi e proteste indignate alla prima proiezione, quella per la platea degli addetti ai lavori, la più esigente. C'è stato perfino qualcuno che ha abbandonato la sala gridando: «Vergogna». Motivo? Secondo i puri e duri della critica, non è giusto includere nella competizione di una Mostra d'arte cinematografica una commedia che fa sorridere, ben recitata e ben diretta, ma senza pretese, se non quella di divertire. A una rassegna che tra gli altri compiti ha anche quello di offrire alla platea internazionale una panoramica sul cinema italiano contemporaneo, si chiede di più. Il teorema proposto dal dire t t o re A l b e r t o B a rb e ra (manca il terzo titolo in corsa per il L eone, Questi giorni di Giuseppe Piccioni) oscilla, fino ra, t ra due e ccessi. Da una parte gli obiettivi fin troppo alti di Spira mirabilis, dall 'alt ra quelli fin t roppo semplici di P iuma. Forse si poteva dare di più. Così, a fronteggiare il dibattito, si sono ritrovati gli incolpevoli realizzatori di un film lieve e divertente che, descrivendo le peripezie di Ferro (Luigi Fedele) e Cate (Blu Yoshimi), mette il dito in una piaga di forte attualità, ovvero quanto è difficile fare figli oggi in Italia: «Siamo contenti che la gente abbia riso e applaudito - commenta a caldo il regista Roan Johnson - e che ci sia stato un ampio ventaglio di reazioni. Una commedia italiana in gara a un festival è un caso più unico che raro. Per me essere qui è una gioia, credo che la scelta rifletta il buon momento che il nostro cinema sta vivendo, spero che non si tratti di un evento straordinario. È grazie alla commedia all'italiana che abbiamo orgogliosamente girato il mondo, e la capacità di prendere in giro noi stessi è il filo rosso che la caratterizza». Classe 1974, nato a Londra, cresciuto a Pisa, cinematograficamente adott ato da Paolo Virzì, Johnson osserva che la storia di P iuma (dal 20 ottobre nelle sale con Lucky Red) ruota intorno al concetto di inadeguatezza. S olo che i più inadeguati, invece di essere i ragazzi, sono i genitori. Tutti, con diverse sfumatur e, confusi, impreparati, egoisti: «L'arrivo del bambino travolge anche i nonni, come una palla di neve che diventa valanga». Il punto è che da grandi, privi della meravigliosa leggerezza dell'età giovanile, si vedono solo i problemi, chiari e grandi. La natalità zero non è una barzelletta, e nemmeno la campagna ministeriale del Fertility day: «Diventare padri a 18 anni - dice Luigi Fedele - non è un'esperienza da augurare ai miei coetanei, però, se capitasse a me, prenderei esempio da Ferro, dalla sua spensieratezza e dalla forza dei suoi sentimenti». I genitori dei nostri giorni, fa notare Michela Cescon, che nel film è la madre di Ferro, «sono spesso più impegnati a costruire un curriculum che a fare un bambino. È un problema grave. Più degli spot e delle campagne, servirebbe una precisa politica di sostegno e di aiuto. Conosco un sacco di donne che non possono diventare madri perchè non hanno chi può dar loro una mano. E poi, senza casa e senza lavoro, non è facile fare figli». Per questo Piuma è anche un racconto fantastico, in cui può succedere, come nella scena più onirica del film, che due ragazzi innamo rati riescano a trasformare in piscina la giungla d'asfalto di un quartiere romano. La loro bambina si chiamerà Piuma, per indicare, dice il regista, «la leggerezza con cui sono capaci di planare sopra la vita e sopra questo mondo incasinato». c Papere sul tappeto rosso I tre giovanissimi protagonisti di «Piuma», da sinistra Blu Yoshimi, Brando Pacitto e Luigi Fedele circondati sul tappeto rosso da centinaia di piccole paperelle gialle di plastica. Nel film le papere simboleggiano il nascituro che sconvolge la vita dei due protagonisti diciottenni e delle loro famiglie ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 24 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL TEMA DEL GIORNO 06/09/2016 Pag. 38 diffusione:159940 tiratura:227480 ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 25 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: REUTERS Foto: Amorevole Sopra, il regista italiano di «Piuma» Roan Johnson bacia sulla pancia la moglie Ottavia Madeddu durante il red carpet 06/09/2016 Pag. 38 diffusione:159940 tiratura:227480 Per la medusa immortale in platea è sfida di resistenza ALBERTO MATTIOLI INVIATO A VENEZIA S'ode a destra un commento con accento veneziano: «Bisognava tenere duro». A sinistra risponde un commento, stavolta romanissimo: «Aho', di bono c'aveva almeno 'na cosa: è finito». Siamo alla fine di un esperimento cinesociologico: vedere come reagisce il pubblico «vero», non quello festivaliero, al film considerato finora il più palloso dell'intera Mostra, Spira Mirabilis di Massimo D'Anolfi e Martina Parenti (c'è anche la scuola di pensiero che sostiene che sia i n v e c e L e s b e a u x j o u r s d'Aranjuez di Wim Wenders, ma è minoritaria). In conferenza stampa, gli autori avevano dichiarato che il pubblico capisce i film molto meglio di chi glieli dovrebbe spiegare, cioè i giornalisti. Vediamo se è vero alla proiezione delle 17.45 al PalaBiennale. Pubblico misto, villeggianti in libera uscita dalle spiagge e cinefili fanatici che «devono» recuperare un film perso nelle ostensioni precedenti, nessun giornalista. Molti hanno letto le recensioni, quindi l'atmosfera è dubbiosa: «Mi hanno detto che è come una sassata nelle... (omissis)», «È un documentario, qualcosa di biologico» (sic). È effettivamente un documentario. Tema: l'immortalità. Raccontata att raverso storie apparentemente senza nesso (e di certo senza fine): le statue del Duomo di Milano continuamente rimpiazzate per sottrarle allo smog, gli indiani della riserva di Wounded Knee, la medusa scoperta da un bizzarro scienziatocantautore giapponese che si rigenera di continuo e quindi non muo re mai. Ah, parte parti colarmente oscu ra, ci sono anche due musicistifonditori svizzeri che fabbricano strani strumenti a percussione e poi li vanno a suonare ai neonati nell'incubatrice («Così capiscono subito che la vita è dura», chiosa un Anonimo veneziano). Il tutto senza spiegazione alcuna, senza voce fuori campo a parte Marina Vlady che legge in francese Borges, e tutto lentissimo, minuziosissimo, lunghissimo. Bene, iniziamo. Ho davanti due ragazze rockettare con maglietta di un imprecisato tour e il cappello da baseball portato alla rovescia, a sinistra un signore veneziano barbuto molto distinto che sembra un doge ritratto da Tiziano, dietro un cinefilo che legge Variety con la stessa concentrazione di un seminarista immerso in San Tommaso (a destra, il corridoio, per allungare le zampe). Si comincia con un canto funebre degli indiani. Tutti aspettano fiduciosi una spiegazione, poi quando si rendono conto che non ce ne saranno e che tutto il film è così, iniziano a scappare. I primi scelgono la libertà esattamente dopo sei minuti, du rante l'estenuante sequenza della cava di marmo. Le fughe singole diventano poi esodo colletti vo all'interminabile ripresa delle meduse al microscopi o. A un certo punt o, semb ra di esse re in uno di quei gialli di Agatha Christie dove i personaggi scompaiono uno dopo l'altro. La platea, più ancora che annoiata, sembra annichilita. Doppiata la prima ora, però, i superstiti decidono di tenere duro. Resistere, resistere, resistere. Di rockettara ne è rimasta una sola (l'altra ha tagliato la corda all'altezza del secondo estratto di Borges) e smanetta sul tele fonin o. Il Doge dorme, o forse è morto. Il Cinefilo invece non solo è sveglissimo, ma prende pure appunti. L'ultima mezz'ora, quando ci vengono inflitti anche i filmini di famiglia degli svizzeri con un bambino che butta le oche nello stagno e accarezza il gatto (ma perché? boh), è ormai una gara di resistenza. Si sente da sinistra un «Basta!» che sveglia il Doge - dunque era vivo - e indigna il Cinefilo. Finalmente arriva qualche vaga spiegazione su come si leghino i vari temi. Subito dopo, notizia ancora più mirabilis: è finita. I sopravvissuti si esibis cono in un fiacco applauso. Se non altro, avremo qualcosa da raccontare ai nipoti: quella volta che io ho visto Spira Mirabilis ... c 6 inuti Il tempo dall'inizio del film in cui i primi spettatori scelgono di uscire dalla sala Cicli senza fine Sopra, le statue del Duomo di Milano: il documentario «Spira Mirabilis» di Massimo D'Anolfi e Martina Parenti mostra come vengano continuamente rimpiazzate per sottrarle allo smog ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 26 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL CASO « SPIRA MIRABILIS» 06/09/2016 Pag. 39 diffusione:159940 tiratura:227480 1979: quando Lizzani e Clint misero fine al Sessantotto STEVE DELLA CASA Fran ces co Munzi, dopo il grande successo del suo film Anime nere, ha deciso di realizzare per Istituto Luce-Cinecittà un documentario che racconta gli anni della contestazione giovanile (1968-1977) e che con il titolo Assalto al cielo arriva a Venezia. Si tratta di un film che utilizza solo m ateriali d'archivio e che non fa mai vedere i leader, ma solo militanti comuni, per meglio dare il senso della rivolta generazionale. E quella fase politica ha avuto molto a che fa re con il festi val. In principio, ovviamente, c'è stato il 1968. In quell'anno la Mostra è diretta da Luigi Chiarini e si svol ge 4 mesi dopo il Maggio francese. A Venezia vengono registi e attori, ma anche contestatori come Oreste Scalzone, futuro leader di Potere o p e ra i o. Pasolini inc o n t r a g l i operai di Porto Marghera a c c o m p a g n a t o dal futuro scrittore e regista David Grieco. Dopo quell'anno, la Mostra non avrà più carattere competitivo e per un decennio avrà più dibattiti che film, più microfoni che proiettori. Con momenti memorabili: Cesare Zavattini lancia un appello per impedire che l'attore Lou Castel (militante nel gruppo maoista Servire il popolo) venga espulso dall'Italia per motivi politici (salvo poi scoprire che l'attore svedese ha lasciato scadere per dimenticanza il permesso di soggiorno); Lotta continua lancia un appello per la liberazione del suo diri gente Guido Viale (arrestato a Torino) e riceve centinaia di firme, da Jean-Luc G odard a Florinda Bolkan a Neri Parenti, futuro regista di cinepanettoni. Quando nel 1979 il regista comunista Ca rlo Lizzani (nella foto), nominato direttore, reintroduce il concorso e invita Clint Eastwood e il suo Fu ga da Alcat raz, un'epoca è davvero finita. Ma i sospiri di sollievo sono molto più numerosi, anche tra quelli che avevano fatto il 68. c ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 27 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Ieri e oggi 06/09/2016 Pag. 1 diffusione:112565 tiratura:151086 E Sorrentino gira il Divo Berlusconi Gloria Satta Echeggiano ancora gli applausi ricevuti da The Young Pope , la serie Sky di cui la Mostra di Venezia ha presentato due puntate in anteprima. Paolo Sorrentino non ha ancora lasciato il Lido, impegnato a incontrare la stampa internazionale e Variety lancia lo scoop: il prossimo film del regista premio Oscar sarà dedicato a Berlusconi. S'intitolerà Loro (gioco di parole con "L'oro"), viene anticipato, e avrà come protagonista anche l'entourage dell'ex premier. A pag. 25 V E N E Z I A cheggiano ancora gli applausi ricevuti da The Young Pope , la serie Sky di cui la Mostra ha presentato due puntate in anteprima. Paolo Sorrentino non ha ancora lasciato il Lido, impegnato a incontrare la stampa internazionale e Variety lancia lo scoop: il prossimo film del regista premio Oscar sarà dedicato a Berlusconi. S'intitolerà Loro (gioco di parole con "L'oro"), anticipa l'inviato di Variety, Nick Vivarelli, e avrà come protagonista non soltanto l'ex premier, protagonista di oltre vent'anni della politica italiana, ma anche (soprattutto?) il suo entourage più stretto sul piano politico e umano. È tutto vero, ammettono gli intimi di Sorrentino, e spiegano a mezza bocca che il regista non ha ancora cominciato a scrivere la sceneggiatura: si metterà a tavolino quando le 10 puntate di The Young Pope , interpretate da uno strepitoso Jude Law nei panni di un immaginario pontefice americano, saranno archiviate. Le riprese di Loro dovrebbero svolgersi nell'estate 2017. Sono ancora top secret i dettagli del progetto, che alla satira coniugherà i ritratto d'ambiente, ma un fatto è sicuro: il film ha già ingolosito i mercati internazionali. Si sa soltanto che a produrre il film su Berlusconi, che sta per compiere gli 80, sarà Indigo Film, la società coinvolta fin dall'inizio nei lavori del regista, compresi La grande bellezza e Youth , e che Medusa non prenderà parte al progetto: la società del gruppo Mediaset lo ha smentito ufficialmente. Né ci sarà Sky, che pure con la serie ambientata in Vaticano ha inaugurato una felice collaborazione con Sorrentino. PRECEDENTI La figura di Berlusconi non è nuova nel cinema: dell'imprenditore, politico e patron del Milan aveva già parlato, nel 2006, Nanni Moretti ne Il caimano , sulfurea satira presentata al Festival di Cannes: nel film, curiosamente, lo stesso Sorrentino (come altri registi italiani, da Virzì a Montaldo) interpretava un piccolo ruolo. NUOVO CAPITOLO Oggi non è difficile immaginare che Loro rappresenti un nuovo capitolo nell'indagine sul potere che caratterizza il cinema del maestro napoletano 46enne. Questa indagine era cominciata con Il divo , il capolavoro che nel 2008 descriveva la figura di Andreotti, protagonista immarcescibile dell'Italia del dopoguerra e titolare dei suoi più impenetrabili segreti, interpretato da un immenso Toni Servillo (il film vinse il Premio della Giuria a Cannes). Del potere (sociale, mondano) parla in qualche modo anche La grande bellezza , il film ambientato a Roma e premiato con l'Oscar nel 2014. E oggi The Young Pope , che descrive il rapporto del contraddittorio Pio XIII con i meccanismi della curia, i rituali e le gerarchie vaticane, può essere letto come una tappa ulteriore nella ricerca artistica di Sorrentino: nessuno, come il capo della cristianità, è adatto a esprimere la quintessenza del potere. C'è grande attesa per il progetto su Berlusconi. Ma chi interpreterà il protagonista? Si è aperta la caccia all'attore. Niente divi hollywoodiani, questa volta: il film sarà girato in italiano. Gl. S. Politici & cinema IL CAIMANO Film di Nanni Moretti del 2006 che parla di Berlusconi ma anche, e soprattutto, del berlusconismo IL DIVO Film del 2008 di Sorrentino dedicato ad Andreotti Nel ruolo del politico, un grande Toni Servillo DALLA PARABOLA DI GIULIO ANDREOTTI ALLE GESTA DI SILVIO ANCHE "LA GRANDE BELLEZZA" PARLAVA DEL POTERE Foto: Paolo Sorrentino a Venezia ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 28 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'anticipazione: nel 2017 le riprese di "Loro", il nuovo film 06/09/2016 Pag. 19 diffusione:112565 tiratura:151086 Mediaset Premium, spunta il nome di Sky GLI ANALISTI DI UBS TIRANO IN BALLO IL GRUPPO MURDOCH CON CUI BERLUSCONI AVEVA GIÀ CERCATO UN ACCORDO R. Ec. R O M A Mentre Mediaset e Vivendi continuano a non trovare l'accordo sulla tv a pagamento Premium, gli analisti fanno il nome dell'inglese Sky. Il Biscione rimane fermo sulla sua richiesta di rispetto dell'intesa dell'acquisto dello 100% della pay tv da parte dei francesi prima di avviare qualsiasi trattativa. In parallelo, Ubs riapre una vecchia "pista": quella che porta a Sky, che nel litigio potrebbe trovare un'opportunità per rientrare sul dossier Premium. Un report della banca svizzera vede infatti per il gruppo Murdoch la possibilità di «sbloccare valore» in Italia, attribuendo al titolo Mediaset un prezzo obiettivo molto speculativo. Nella primavera dell'anno scorso in effetti Silvio Berlusconi con il figlio Pier Silvio e Rupert Murdoch accompagnato dal figlio Lachlan avevano discusso anche di Premium, ma non se ne fece nulla, soprattutto per il valore attribuito da Mediaset, vicino al miliardo. A Sky in effetti farebbe comodo tornare monopolista della pay tv in Italia, acquisendo tra l'altro anche la piattaforma del digitale terrestre, ma ci sarebbero comunque enormi problemi tecnici, a partire proprio da quelli Antitrust. Più facile che Premium e Sky si trovino avversari alla prossima fondamentale asta dei diritti televisivi sulla Champions league. Attualmente è l'asset cruciale della pay tv del Biscione ma, complice anche la scarsa competitività delle squadre italiane a parte la Juventus, non ha portato finora i risultati attesi e pesa sui conti. ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 29 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'IPOTESI 06/09/2016 Pag. 24 diffusione:112565 tiratura:151086 Con "Piuma" applausi e polemiche Venezia si divide sul film di Roan Johnson in concorso : otto minuti di ovazioni ma anche fischi Il regista : «Mi spiace per le contestazioni ma abbiamo cercato di regalare emozioni» Nel cast con due giovani protagonisti , Luigi Fedele e Blu Yoshimi, spicca Michela Cescon Gloria Satta Risate a raffica durante la proiezione stampa: non è frequente, ai festival, dove le commedie scarseggiano. E alla fine, dalla platea dei giornalisti, si levano applausi mischiati con qualche fischio, e c'è perfino chi grida «vergogna!». Ma alla proiezione per il pubblico, che ha sfilato su un red carpet popolato di paperelle gialle, il simbolo del film, è partita l'ovazione: otto minuti di battimani. Possibile che Piuma , secondo film italiano a caccia del Leone, diventi un "caso" a Venezia mentre gli esercenti fanno a gara a richiederlo? «Le commedie in concorso sono rarissime e Piuma è il mio film più maturo e riuscito», replica il regista Roan Johnson, 42, pisano ( Fino a qui tutto bene , I delitti del BarLume ). «Mi spiace per le contestazioni, ma lavorando per quattro anni con gli sceneggiatori Madeddu, Massimi e Lantieri ho cercato di offrire un ampio ventaglio di emozioni». Prodotto da Sky Cinema Hd con Palomar, Piuma (in sala con Lucky Red il 20 ottobre) ha per protagonisti due liceali che alla vigilia della maturità scoprono di aspettare una bambina. Dopo il primo choc, si riveleranno più maturi e responsabili degli adulti, sgangherati nelle loro reazioni e del tutto impreparati all'evento imprevisto. «Diciamo la verità: l'idea del film è nata nel momento in cui, con la mia compagna e un'altra coppia di amici, ci interrogavamo sull'opportunità di diventare genitori. Ce la facevamo sotto dalla paura e abbiamo provato ad esorcizzarla immedesimandoci in due diciottenni alle prese con un progetto di vita più grande di loro. Piuma non pretende di essere un trattato sociologico, è una storia di formazione. Descrive un momento particolare e un ambiente come ha sempre fatto la commedia italiana». PROVINI Per trovare i protagonisti, gli adorabili Luigi Fedele e Blu Yoshimi, Johnson ha fatto migliaia di provini. «Lei è stata scelta relativamente presto, ma per lui stavo perdendo le speranze tanto che avevo ipotizzato di alzare l'età dei personaggi a 23-24 anni. Ma avrebbe significato riscrivere il film», racconta il regista. «I due attori hanno dato un contributo determinante, offrendoci "dritte" non solo sul linguaggio dei giovani ma anche sull'amore». Blu, 19 anni, figlia d'arte (sua madre è l'attrice Lidia Vitale), studentessa modello, dimostra la stessa maturità del suo personaggio: «Se avessi un bambino troppo presto», dice, «cercherei di dargli il massimo. Anch'io sono stata una figlia inaspettata, ma sono cresciuta circondata d'amore». Fedele, 18, attore da quando era piccolo, dice che il film «abbatte gli stereotipi sulla nostra generazione. Il mio personaggio, un ragazzo casinaro e immaturo, affronta un percorso di crescita e impara a provare, con leggerezza, i grandi sentimenti». Michela Cescon, felice interprete di una commedia e nella vita madre di tre bambini, nel film fa l'unico adulto positivo: è la madre del protagonista e, dopo il primo choc, decide di appoggiare i ragazzi. «La nascita di un figlio in una coppia troppo giovane», spiega l' attrice, «può far paura: oggi i genitori sono impegnati a costruire un curriculum per i loro figli, più che a preoccuparsi delle loro reali necessità. A 17-18 anni sei forse più stupido, ma fai cose che dopo non faresti più». Il film sbarca a Venezia all'indomani delle polemiche per il Fertility Day, la campagna lanciata dal ministero della Salute. «In Italia il problema della denatalità è reale», osserva Cescon, «ma più che uno spot serve una politica di aiuti concreti. Oggi tanti vorrebbero avere figli, ma senza lavoro, casa e prospettive non possono permetterselo». Foto: PAPERE In alto, l'intero cast di "Piuma". Tra centinaia di paperelle, simbolo del film, sul red carpet. A sinistra l'attrice protagonista Blu Yoshimi, in una scena Foto: DUE RAGAZZI ALLA VIGILIA DELLA MATURITÀ SCOPRONO DI ASPETTARE UNA BAMBINA ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 30 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL CASO 06/09/2016 Pag. 37 Ed. Abruzzo diffusione:112565 tiratura:151086 COPPIA D'ARTE Smentisce il nemo propheta in patria il successo, testimoniato da sei minuti di applauso ininterrotto, della prima proiezione nella sala grande della Mostra del Cinema di Venezia del film Spira Mirabilis, in gara per il Leone d'Oro, firmato dalla coppia di registi Massimo D'Anolfi, di Pescara, e Martina Parenti, milanese ma legata al capoluogo adriatico. I due registi, uniti professionalmente e nella vita privata, sono i primi italiani in concorso al Lido con un film che parla di immortalità e, soprattutto, si discosta dall'appiattimento culturale figlio del nostro tempo. «Il nostro film - spiegano emozionati il regista pescarese Massimo D'Anolfi e la compagna Martina Parenti, il giorno dopo la prima proiezione - è un viaggio che cerca la parte migliore degli uomini, proprio in un tempo come questo, in cui sembriamo averla smarrita. Viviamo un momento in cui non c'è da essere ottimisti, ma c'è una minoranza resistente e anche ciascuno di noi può esserlo se si guarda dentro e non la soffoca. Resistenza, rinascita, rigenerazione sono gli ambiti di questo film che non racconta eroi ma persone, comunità, che nella quotidianità tenacemente aspirano a lasciare se stessi nel tempo e qualcosa di migliore». SUCCESSI CRESCENTI E, stavolta, dopo che la coppia di registi ha calcato il red carpet a Berlino prima e a Cannes dopo, anche il pubblico di Venezia ha dimostrato di apprezzare quel messaggio di speranza, che incarna le sembianze del desiderio di immortalità dell'uomo e arriva da un film che parte da una piccola medusa, dalla ricerca di uno scienziato giapponese e attraverso 5 diverse storie coraggiose, affronta il tema dell'etica. «Questo film continuano D'Anolfi e Parenti - è un inno all'etica del lavoro, quotidiano, appassionato, artigianale, fuori da logiche industriali, da standardizzazione». Due le proiezioni a Venezia, ma dal 22 settembre il film approderà nelle sale cinematografiche italiane, compresa Pescara, dove il regista Massimo D'Anolfi sarà presente, per concedersi al calore del pubblico della sua città natale. «Il film - concludono i due registi - è sempre del pubblico e in base alle emozioni che in esso riesce a suscitare si misura la sua riuscita. Noi non vogliamo compiacere lo spettatore, crediamo che ci sia un pubblico spesso migliore di quello che si vuole far credere e l'indubbio appiattimento culturale che viviamo è dovuto anche a questo, per noi contano le persone». Concludendo: «Essere in concorso con un film così è un segno di apertura e ne siamo felici». Monica Di Pillo © RIPRODUZIONE RISERVATA ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 31 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Ovazione per D'Anolfi a Venezia 06/09/2016 Pag. 1 diffusione:35068 tiratura:81573 Dopo il Divo, Sorrentino filma B. FEDERICO PONTIGGIA Loro . O, forse, L ' oro . Il cerchio magico o, forse, il cerchio tragico. Poco importa, è l ' ossessione principe del cinema italiano contemporaneo, ex aequo con quella per i Papi: Silvio Berlusconi. L ' ultimo a incarnarla è Paolo Sorrentino, che probabilmente ne aggiunge una terza, nel segno della coazione a ripetere: Nanni Moretti. Cinque anni dopo Il Caimano , dal 2006 ufficialmente aggiunto agli epiteti di Mr B, Nanni realizzò Habemus Papam , sorprendente profezia sulla rinuncia di Papa Ratzinger; Sorrentino copia a soggetto, ma con uno iato inferiore: ha appena presentato alla 73ª Mostra del Cinema di Venezia The Young Pope , la serie tv su Papa Pio XIII interpretato da Jude Law, e Loro dovrebbe battere il primo ciak nell ' estate 2017. Contattato dal Fatto , il regista si trincera dietro un " non ho nulla da dire in proposito " . L ' utilizzo de ll ' italiano al posto dell ' i nglese e internazionale " no comment " si deve forse al fatto che, contrariamente a Th e Young Pope e al precedente film Yout h con Michael Caine, Loro (titolo di lavorazione) verrà girato in lingua italiana. Sarà un ' opera su Silvio Berlusconi e la sua cerchia, le cui vicende hanno dominato cronache, immaginario e Palazzi di Giustizia negli ultimi anni. A darne l ' annuncio Nick Vivarelli sul Daily Variety , la cosiddetta Bibbia di Hollywood, che rivela come Sorrentino starebbe attualmente scrivendo la sceneggiatura bruciando le tappe per iniziare le riprese tra meno di un anno. La notizia, o come dicono gli americani breaking news , arriva a ridosso della presentazione veneziana della serie papale e, in spregio dell ' ignara stampa italiana, rimette in Mostra Sorrentino: per quel che ci ha fatto vedere con Papa Belardo e per quel che promette con Il Divo Silvio, è Paolo il Leone d ' Oro italiano della 73esima edizione. Verdetto per " no contest " . Non a caso, Paolo parla, e fa parlare, anglosassone. Con L or o dovremo attenderci un ritratto del mondo berlusconiano, ma non " una critica feroce e sterile " . Nonostante questo preservativo poetico, Medusa, la controllata Mediaset che ha co-prodotto e distribuito gli ultimi film di Sorrentino, ovvero La grande bellez za , Oscar al miglior film straniero nel 2014, e You th (2015), non parteciperà al progetto. Non solo, dichiara ufficialmente di aver appreso la notizia di Variety : a sua insaputa, insomma. Al contrario, pare certa la presenza produttiva dell ' abituale partner di Sorrentino, Indigo: il co-titolare Nicola Giuliano replica Sorrentino, anzi, dopo l ' in i zi al e sorpresa per lo scoop di V a r ie t y si nega. No comm en t , ma in absentia . Che cosa, pres u m i b i lm e n t e , possiamo aspettarci? Sorrentino, si sa, è avvezzo a manipolare a u d i o v is i v a m e nte il potere: con Il Divo , ritratto di Giulio Andreotti, ha fatto dell ' estetica pop il grimaldello per scassare il forziere ideologico democristiano del sette volte presidente del Consiglio. Con successo: l ' operazio ne ha riportato la silhouette pubblica del Divo Giulio nel nostro immaginario. Farà lo stesso con il Divo Silvio? Innanzitutto, Sorrentino gli fa in anticipo il regalo per l ' ottantesimo compleanno, che cadrà il 29 settembre, e forse ne stempera gli ultimi dispiaceri, dall ' o p e r azione al cuore alla vendita ai cinesi dell ' a ma to Milan. R i m a n e d a chiedersi se il regista duplicherà il Moretti del C ai ma n o , in cui peraltro aveva un cameo, ovvero interpreterà lui stesso il Cavaliere: la differenza, tra l ' 1,85 di Paolo e l ' 1,65 di Silvio, sono 20 centimetri. Se la vedranno Loro ... FED. PONT. " Loro " o " L ' oro " Per il momento si conosce solo un titolo provviso rio Il primo ciak, forse, nell ' estate 2017 S f id a a distanza I registi Nanni Moretti , 63 anni e Paolo Sorrentino, 46 La Presse ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 32 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato IL NUOVO FILM Altro derby con Moretti: dal Papa al Caimano 06/09/2016 Pag. 19 diffusione:35068 tiratura:81573 " Voglio Michael Fassbender " Venezia si tinge di Rocco FEDERICO PONTIGGIA Michael Fassbender. È l ' attore che apprezzo di p i ù : s p e r o che un giorno sarà lui a fare il film sulla mia vita. Shame di Steve McQueen è quell ' opera a luci non rosse che avrei voluto interpretare. L ' ho visto, e ho pianto, perché è stato come ritrovarmi allo specchio: quella dipendenza, quel rapporto totalizzante e totalitario con il sesso, un ' esperienza sconvolgente " . Le dimensioni contano, soprattutto quelle artistiche: Rocco Antonio Tano, in arte Rocco Siffredi (da Roch Sifredi, il gangster di Alain Delon in Borsalino ), per tutti semplicemente Rocco. CI SONO ALTRI attori italiani che individui per nome, i Toni, gli Elio, i Kim e i Pierfrancesco, ma solo lui è oggi quel che fu Marcello (Mastroianni): residenza stabile e inequivocabile nel nostro immaginario collettivo. Piccolo problema, Rocco non è un attore normale, ma un pornoattore e, se è vero che " oggi la pornografia, in particolare il sesso maschile, è l ' ultimo tabù rimasto, come dimostrano le polemiche per il servizio dedicatomi da Le Monde " , la sua straordinaria popolarità è paradossale: " I genitori mi dicono, ' l ' abbiamo chiamato Rocco in tuo onore ' , io rimango un po ' disorientato, ma poi capisco. Nel mio lavoro non c ' ho messo solo l ' uccello, - per carità, quello c ' è - ma anche la faccia, e la gente lo riconosce " . Chierichetto, pornostar e " ri coverato per abuso di masturbazioni " , Rocco è alla Mostra di Venezia, il festival cinematografico più antico e blasonato al mondo. Nella sezione indipendente Giornate degli Autori - Venice Days porta il documentario omonimo, cucitogli addosso dai registi francesi Thierry Demaizière e Alban Teurlai, che ritroveremo in sala con Bim dal 31 ottobre. Le lacrime, le difficoltà familiari (ha moglie e due figli, a parlarne gli si rompe la voce), la gestione problematica di quel " diavolo " in mezzo alle gambe umanizzano la macchina del sesso che è, gli danno persino un ' aura tragica: " De vo chiarire, il doc parla dei miei ultimi tre anni: il porno non mi ha fatto soffrire, al contrario, in questi 32 anni di attività ha realizzato il mio sogno. Avevo 11 anni, sfogliando il giornaletto Supersex abban donato da un camionista a Ortona vidi una bella bionda nuda, nella pagina seguente una bruna, in quella dopo una rossa: nella quarta un uomo le aveva tutte e tre, e decisi che volevo essere io al suo posto " . IN ROCCO ci sono i colleghi e le colleghe di porno, giovanissime con cui Rocco si mostra protettivo nel backstage e, da copione, dominante in scena; ci sono il cugino à la Sancho Panza, Gabriele, che ne filma, spesso malamente, le imprese e il ricordo pulsante e ossessivo della madre defunta, un lutto che Siffredi ha cercato di elaborare anche attraverso la fellatio imposta a un ' amica ottantenne della donna. Già, un festival vive anche di scandali, anzi, ci prospera. E sopravvive tra fischi, buu e, inqualificabili, " V ergo gna ! " esplosi nel buio dei titoli di coda. Una tradizione molto veneziana, e tutta italiana, perché contestazione e film condividono i natali: è capitato, tra gli altri, a Michele Placido, Cristina Comencini, Luca Guadagnino, tocca ora a Roan Johnson, il cui Piuma incassa applausi a scena aperta e boati. Più che demeriti intrinseci, parrebbe di capire, gli si rimprovera l ' inserimento in Concorso, che poco si confà a una commedia qual è: in verità, il rimbrotto non è di genere, ma generico. IN PRIMIS, rispettando la " re g o la " dei tre italiani in Concorso si dovrebbe individuare l ' irrefutabile capolavoro cui Piuma avrebbe scippato il posto al sole Indivisibili di Edoardo De Angelis non lo è - ma soprattutto dove sta scritto che una commedia, per di più fresca, esilarante e senziente come questa, non possa competere per il Leone? O si vogliono forse eludere le drammatiche condizioni del nostro cinema drammatico, ovvero " d ' autore " (rimasto a secco nelle competizioni di Cannes e Locarno), dando la caccia alle commedie? Scuola Virzì, in carnet i convincenti I primi della lista e Fino a qui tutto bene , Johnson ha cuore, occhio e pancia per un romanzo di formazione sapido e divertente, alimentato da ottimi attori, a partire dai giovani protagonisti Luigi Fedele e Blu Yoshimi alle prese con una gravidanza non voluta. Avercene. ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 33 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato FUORI CONCORSO Siffredi e il doc sulla sua vita: " La gente dà ai figli il mio nome Il porno mi ha dato tutto. Spero che l ' attore irlandese faccia un film su di me " 06/09/2016 Pag. 19 diffusione:35068 tiratura:81573 ANICA - ANICA SCENARIO - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 34 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: Il divo Rocco Siffredi, 52 anni, star del cinema porno italiano e internazionale fin dagli Anni 80 Ansa Foto: Il film preferito " Shame " di Steve McQueen, come stare allo specchio: lo stesso rapporto totalizzan te con il sesso ANICA WEB - ANICA WEB 9 articoli 05/09/2016 16:47 Sito Web www.cinematografo.it pagerank: 6 Il futuro del cinema non è nel passato: un convegno di studi con Gabriele Mainetti a Venezia 73 Ieri, oggi e Microcinema IL FUTURO DEL CINEMA NON E' NEL PASSATO, e proprio su questa affermazione, dalla quale prende il titolo, si è aperto il decimo Convegno di Studi Cinematografici di Microcinema organizzato alla 73.Mostra Internazionale del Cinema - Biennale di Venezia, con il patrocinio del MiBACT - Direzione Generale per il Cinema, Venice Production Bridge Industry Office e ANICA, e con il supporto della Fondazione Ente dello Spettacolo. A rappresentare "il futuro del cinema" uno dei nuovi outsider italiani: Gabriele Mainetti, regista dell'acclamatissimo Lo chiamavano Jeeg Robot. L'incontro, a cura di Cesare Fragnelli e moderato da Silvana Molino, si è rivelato un importante scambio di opinioni sull'attuale situazione e le prospettive future del cinema italiano. Non solo. Nel corso del Convegno è stato presentato il nono volume della collana "I quaderni di Microcinema" I MIGLIORI ANNI. "La nona edizione, come da titolo, è dedicata al momento storico di ricostruzione, di boom economico e di ripresa del nostro Paese ponendo un costante parallelismo tra storia e cinema", ha dichiarato Roberto Bassano (Amministratore Delegato Microcinema), aggiungendo: "con questo volume miriamo ad evidenziare che gli anni d'oro per il cinema devono ancora arrivare. E' necessario al momento capire e conoscere il presente, non guardare al passato, per sapersi poi muovere in futuro" A seguire, è intervenuto Gabriele Mainetti: "Il mio è stato un esperimento nel quale nessuno ha creduto in principio. Ho portato avanti il progetto Jeeg Robot da solo, con le mie forze e l'aiuto dei miei collaboratori", ha dichiarato il giovane regista, che ha aggiunto: "si trattava di qualcosa di diverso, che però spaventava i produttori". In concomitanza con gli importanti meeting riguardanti l'accordo di co-produzione tra Italia e Cina che si stanno svolgendo in questi giorni a Venezia, il convegno ha fatto riferimento proprio all'Oriente e al continuo sviluppo dell'industria cinematografica cinese. In merito al ruolo dello Stato è intervenuto Nicola Borrelli (Direttore Generale Cinema MiBACT) che, oltre a presentare un quadro completo, obiettivo e dettagliato dell'industria cinematografica italiana ha aggiunto che è molto importante puntare sulla diversità dei progetti, offrendo un più ampio respiro al nostro cinema e questo grazie anche alle co-produzioni. Tra i relatori anche Luigi Lonigro (01 Distribution/Rai Cinema), Maria Francesca Lossa (Infinity) e Andrea Occhipinti (Lucky Red, Presidente Coordinatore dei Distributori Cinematografici Italiani). ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 36 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Ieri, oggi e Microcinema 05/09/2016 09:20 Sito Web ilfriuli.it pagerank: 5 Visionario e Centrale aderiscono all'iniziativa che permette di vivere la magia del grande schermo a 2 euro Anche a Udine il Cinema2Day 05/09/2016 14 settembre, 12 ottobre, 9 novembre, 14 dicembre, 11 gennaio e 8 febbraio: segnatevi queste date, perché l'ingresso al cinema - per tutta la giornata - costerà solo... 2 euro! All'iniziativa, chiamata Cinema2Day e promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali in collaborazione con produttori, distributori ed esercenti, hanno già aderito le due sale di qualità di Udine, Visionario e Centrale, facendo propria la linea d'azione del Ministro Franceschini. "È un modo di riavvicinare le persone alla magia della sala: un conto è vedere un film in televisione o su un tablet - ha dichiarato, infatti, lo stesso Franceschini, presentando alla stampa Cinema2day - e un conto è vederlo al cinema, nella magia che hanno vissuto generazioni e generazioni. Una tradizione che, purtroppo, molti giovani hanno perso. Lavorando insieme, speriamo appunto di riuscire a raggiungere soprattutto quella fascia di popolazione che in sala ci va al massimo due volte all'anno". Ogni secondo mercoledì del mese, fino all'inizio del 2017, basterà dunque una moneta per godersi dell'ottimo cinema e, sempre citando Franceschini, "al termine di questo periodo di sperimentazione, verranno analizzati i risultati così da poter valutare un eventuale proseguimento della campagna". Cinema2Day, che finora può contare sull'appoggio di più di 3000 sale in tutta Italia, vede come partner del Ministero l'Anem - Associazione Nazionale Esercenti Multiplex, l'Anica - Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali e l'Anec - Associazione Nazionale Esercenti Cinema. ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 37 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Anche a Udine il Cinema2Day 05/09/2016 14:42 Sito Web www.comingsoon.it pagerank: 5 Cinema a 2 euro: ecco tutte le sale che aderiscono a Cinema2Day A partire da mercoledì 14 settembre 2016, in tutti i cinema d'Italia aderenti all'iniziativa Cinema2Day, il costo del biglietto offerto al pubblico sarà pari a 2 euro. L'iniziativa, promossa dal Mibact - Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, in collaborazione con ANEM - Associazione Nazionale Esercenti Multiplex, ANICA - Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali e ANEC Associazione Nazionale Esercenti Cinema, sarà valida ogni secondo mercoledì del mese. Grazie alla promozione, in vigore nelle giornate del 14 settembre, 12 ottobre, 9 novembre, 14 dicembre 2016, 11 gennaio e 8 febbraio 2017, si potranno acquistare al costo unitario di due euro tutti i film in programmazione, in ognuno degli orari previsti, con la sola esclusione delle visioni in 3D, che godranno comunque di una tariffa agevolata, comunicata direttamente alla cassa. Tutti i cinema che aderiscono all'iniziativa Cinema2Day, al cinema con solo 2 euro. Iscriviti alla nostra newsletter: Inserisci il tuo indirizzo email Iscriviti Iscrivendoti dichiari di aver letto e accettato la nostra Privacy Policy e Termini e Condizioni. Accetto di ricevere newsletter con informazioni commerciali relative al servizio Accetto di ricevere newsletter con informazioni commerciali relative a Filmeter e MysocialTV Accetto di ricevere via mail informazioni commerciali relative a prodotti e servizi di terzi Accetto la profilazione dei miei dati per scopi di analisi commerciale finalizzata alla personalizzazione del marketing diretto ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 38 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Cinema a 2 euro: ecco tutte le sale che aderiscono a Cinema2Day 05/09/2016 17:43 Sito Web www.baritoday.it pagerank: 4 A partire da mercoledì 14 settembre, in tutti i cinema d'Italia aderenti all'iniziativa Cinema2Day, il costo del biglietto offerto al pubblico sarà pari a 2 euro. L'iniziativa, promossa dal Mibact - Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, in collaborazione con ANEM - Associazione Nazionale Esercenti Multiplex, ANICA - Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali e ANEC Associazione Nazionale Esercenti Cinema, sarà valida ogni secondo mercoledì del mese. Grazie alla promozione, in vigore nelle giornate del 14 settembre, 12 ottobre, 9 novembre, 14 dicembre 2016, 11 gennaio e 8 febbraio 2017, si potranno acquistare al costo unitario di due euro tutti i film in programmazione, in ognuno degli orari previsti, con la sola esclusione delle visioni in 3D, che godranno comunque di una tariffa agevolata, comunicata direttamente alla cassa. "Cinema2day è un'iniziativa per riavvicinare le persone alla magia della sala", Dario Franceschini, ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. le sale di Bari: ABC BARI MULTICINEMA GALLERIA BARI CIAKY BARI UCI-CINEMAS SHOWVILLE BARI THE SPACE - CASAMASSIMA BARI (CASAMASSIMA) Info sulle altre sale della provincia aderenti all'iniziativa: http://www.cinema2day.beniculturali.it/#/trova-sala Info sull'iniziativa: http://www.cinema2day.beniculturali.it/#/ ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 39 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato "Cinema2Day": ogni primo mercoledì del mese il biglietto del cinema costa 2 euro 05/09/2016 18:30 Sito Web www.foggiatoday.it pagerank: 4 Una sala cinematrografica A partire da mercoledì 14 settembre, in tutti i cinema d'Italia aderenti all'iniziativa 'Cinema2Day, il costo del biglietto offerto al pubblico sarà pari a 2 euro. L'iniziativa, promossa dal Mibact - Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, in collaborazione con ANEM - Associazione Nazionale Esercenti Multiplex, ANICA - Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali e ANEC Associazione Nazionale Esercenti Cinema, sarà valida ogni secondo mercoledì del mese. Grazie alla promozione, in vigore nelle giornate del 14 settembre, 12 ottobre, 9 novembre, 14 dicembre 2016, 11 gennaio e 8 febbraio 2017, si potranno acquistare al costo unitario di due euro tutti i film in programmazione, in ognuno degli orari previsti, con la sola esclusione delle visioni in 3D, che godranno comunque di una tariffa agevolata, comunicata direttamente alla cassa. "Cinema2day è un'iniziativa per riavvicinare le persone alla magia della sala", Dario Franceschini, ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. In provincia di Foggia vi hanno aderito la 'Città del Cinema' di via Miranda, le sale del circuito Cicolella, le sale di Cerignola, il cinema 'San Michele' di Manfredonia, il Teatro dell'Opera di Lucera e il Palladino di San Giovanni Rotondo. Prezzi ridotti a 4/5 euro anche per i film in 3D. ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 40 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Con 'Cinema2Day' film in sala a 2 euro, ogni secondo mercoledì del mese 04/09/2016 05:01 Sito Web it.blastingnews.com Cinema a soli 2 euro: tutte le informazioni sulla nuova promozione nei cinema italiani. Cinema2Day: al #Cinema pagando 2 euro. A partire dal prossimo 14 settembre, sarà possibile grazie all'iniziativa promossa dal ministro Dario Franceschini, pagare il costo del biglietto al cinema scontato. L'iniziativa sarà in vigore tutti i secondi mercoledì del mese, con l' esclusione delle visioni dei film in 3D, che comunque rientreranno nel progetto, con una tariffa agevolata. Il progetto è stata ufficialmente presentata al Festival di Venezia e fortemente voluto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Cinema2day: per promuovere la cultura e il cinema Il progetto del #cinema2day, ideato dal Ministero dei Beni Culturali in collaborazione con l' Anem, l'Anica e l'Anece, permetterà di pagare l'ingresso al cinema a soli 2 euro ogni secondo mercoledì del mese. Il Cinema2day entrerà in vigore da mercoledì 14 Settembre 2016 e sarà attivo in più di 3000 sale cinematografiche in tutta Italia fino a febbraio 2017. I mercoledì a soli 2 euro al cinema saranno 6 in totale e precisamente quelli del 14 settembre, del 12 ottobre, del 9 novembre, del 14 dicembre per il 2016 e mercoledì 11 gennaio e 8 febbraio per il 2017. Al cinema pagando 2 euro: le motivazioni dell'iniziativa Il progetto del Cinema2day nasce principalmente per incentivare il più possibile le persone ad andare al cinema. Vedere un film sul grande schermo, permette sicuramente di godere molto di più del fascino dei dettagli e della magia che il cinema regala ai suoi telespettatori, rispetto alla visione estremamente limitata sullo schermo della propria TV o del PC. L'iniziativa oltre a coinvolgere il grande pubblico, di assidui frequentatori del cinema, andrà in contro a tutte quelle famiglie che finalmente potranno godersi il cinema senza dover necessariamente spendere un patrimonio. Grazie al ministro Dario Franceschini, promotore dell'iniziativa, a partire dal 14 settembre, in tutti i cinema italiani che aderiranno all'iniziativa Cinema2Day, con 2 euro si entrerà al cinema e una famiglia di quattro persone spenderà in totale solo 8 euro. Questa iniziativa risulta estremamente importante per riavvicinare il grande pubblico alle sale cinematografiche offrendo la possibilità di vedere film in prima visione a soli due euro. #Culura ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 41 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Cinema2Day: al cinema a soli 2 euro, tutte le date e le informazioni sull'iniziativa 05/09/2016 14:14 Sito Web lanotiziaweb.it Il Ministero dei beni Culturali in collaborazione con Anica, Anec e Anem ha presentato il progetto "Cinema2Day". A partire dal 14 settembre, per ogni secondo mercoledì del mese, l'ingresso al cinema costerà per tutti solo 2 euro. Oltre 3000 sale (circa l'80%) hanno già aderito all'iniziativa, tra queste anche i Cinema di Cerignola. Per i film in 3D, invece, con "Cnema2Day" il prezzo del biglietto scenderà a 4-5 euro. Le giornate dell'iniziativa saranno: 14 settembre, 12 ottobre, 9 novembre, 14 dicembre 2016, 11 gennaio e 8 febbraio 2017. Per ulteriori dettagli e informazioni è possibile visitare i siti: www.cinemadays.it e www.cinema2day.it. Un'ottima iniziativa quella presentata dal Governo (e in particolare dal MiBACT) che, dopo l'ingresso ai musei gratis la domenica e i 500 euro per i diciottenni del 2016, investe ancora una volta risorse economiche in un settore fondamentale come quello appunto della cultura. Attraverso questo progetto si potrà incentivare il ritorno nelle sale delle persone e soprattutto dei giovani, per far riapprezzare loro questa magica arte, sostenendo al contempo un settore da sempre importante anche per lo sviluppo economico del Paese. ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 42 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato "Cinema2Day", anche a Cerignola cinema a 2 euro. GD Cerignola: "ottima iniziativa" 05/09/2016 11:34 Sito Web primonumero.it 05/09/2016 - FILM A 2 EURO IL SECONDO MERCOLEDÌ DEL MESE AL MAESTOSO E ALL'ODDO Anche in Molise, a partire dal 14 settembre, il secondo mercoledì del mese sarà possibile andare al cinema e veder e un film pagando soltanto 2 euro. Ad aderire all'iniziativa, promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo in collaborazione con Anem (Associazione nazionale esercenti multiplex), Anica (Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e multimediali) e Anec (Associazione nazionale esercenti cinema) sono stati il multisala Maestoso di Campobasso ed il cinema Oddo di Termoli. L'iniziativa proseguirà fino a febbraio e riguarda tutti i film, con la sola esclusione delle visioni in 3D, che godranno comunque di una tariffa agevolata, comunicata direttamente alla cassa. "Cinema2day è un'iniziativa per riavvicinare le persone alla magia della sala" ha dichiarato il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, che prevede un "grande successo". "Le adesioni sono già oltre 3mila - ha aggiunto - e altri aderiranno in futuro. L'obiettivo principale è avvicinare al cinema il pubblico giovanile". Tutte le informazioni e le sale aderenti sono su www.cinema2day.it ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 43 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Film a 2 euro il secondo mercoledi' del mese al Maestoso e all'Oddo 05/09/2016 08:11 Sito Web telefilm-central.org Cinema2day: dal 14 settembre il 2° mercoledì del mese il cinema a 2 euro Cinema2day: dal 14 settembre il 2° mercoledì del mese il cinema a 2 euro 0 Comments, 05/09/2016, by Valentina Marino, in Cinema, News Cinema Da settembre fino a febbraio 2017, il 2° mercoledì del mese si potrà andare al cinema a soli 2 euro. Cinema2day, l'iniziativa promossa dal Mibact in collaborazione con ANEM, ANICA, e ANEC, riguarderà a tutti i film in programmazione a qualsiasi orario, ad esclusione delle visioni in 3D alle quali sarà comunque applicata una tariffa agevolata. Sul sito di Cinema2day è possibile scoprire le sale aderenti. Il 2° mercoledì del mese al cinema a soli 2 euro I giorni interessati saranno: 14 settembre, 12 ottobre, 9 novembre, 14 dicembre 2016, 11 gennaio e 8 febbraio 2017. "Cinema2day è un'iniziativa per riavvicinare le persone alla magia della sala", Dario Franceschini, ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. ANICA WEB - ANICA WEB - Rassegna Stampa 06/09/2016 - 06/09/2016 44 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Cinema2day: dal 14 settembre il 2° mercoledì del mese il cinema a 2 euro