IL VOLUME CHE RACCONTA I 60 ANNI DELLA PIZZERIA SPONTINI

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IL VOLUME CHE RACCONTA I 60 ANNI DELLA PIZZERIA SPONTINI
IL VOLUME CHE RACCONTA I 60 ANNI
DELLA PIZZERIA SPONTINI
Spontini - Il trancio di pizza milanese fra sapori, incontri e ricordi
20 maggio 2015
Voluto dal patron Massimo Innocenti
Scritto da Roberta Schira
Edito da Rizzoli
"S" come Spontini, "S" come sessant'anni, "S" come Schira. Tre "ingredienti" amalgamati da Massimo
Innocenti, patron dello storico brand milanese. Non per un gustoso trancio di pizza "sexy, allegra, gioiosa,
speciale" (è il parere di un cliente da sempre: Elio Fiorucci), ma per questo volume illustrato. In 160 pagine
(formato 22X24) è raccontata la storia della Spontini Holding: 6 negozi a Milano, uno a Monza, altri in apertura
a Tokyo e Dubai. Ne ha fatta di strada il trancio di buona pizza che esordì nel 1953, al numero 4 di una traversa
di corso Buenos Aires, quella dedicata al musicista Gaspare Luigi Pacifico Spontini.
Una storia tutta italiana, raccontata nel libro da Roberta Schira attraverso una lunga intervista a Massimo
Innocenti, accompagnata da testimonianze e ricordi raccolti in una città che ha cambiato pelle, dalle atmosfere
alla De Sica di "Miracolo a Milano" ai giorni dell'Expo.
La famiglia Innocenti gestisce l'"impero del trancio" dal 1977. Un cognome con il Dna giusto, visto che
appartiene alla grande famiglia dei ristoratori toscani, quasi tutti imparentati tra loro, e che riconoscono nei
Mungai una sorta di primogenitura. Massimo Innocenti, cresciuto nell'Italia del boom economico, parte dalla
gavetta: fa esperienza in bottega, impasta le pizze, serve ai tavoli. Poi va in America e apre i suoi orizzonti. Nel
1987 suo padre gli passa il timone di Spontini. E lui lo prende con orgoglio e forza immaginifica: introduce la
cucina a vista e un sistema moderno per regolare e separare le code.
Negli anni aprono i locali di viale Papiniano, via Marghera, via Cenisio, Cinque Giornate, Duomo, Monza e ora
sono in corso progetti per centri commerciali e outlet. Milano e l'Italia però non bastano: ed ecco i 5 locali in
Giappone (a Tokyo), altri a Dubai, per non parlare delle trattative in Germania e Inghilterra. Innocenti è
un perfezionista, pensa anche alla formazione del personale con la Spontini Factory School and Research
di Milano.
I numeri spiegano bene il successo: nel 2014 Spontini Holding ha venduto 2 milioni e 334.937 tranci di pizza,
pari a 337.376 padelle; ha utilizzato 350 mila kg di farina; 199.400 kg di pomodoro; 240.100 kg di mozzarella;
oltre 800 mila, invece, le birre vendute. L’azienda, dato non trascurabile, dà lavoro diretto a quasi 200 persone.
L’unione fa la forza: un motto classico che è anche quello di Massimo Innocenti.
Nel volume tante immagini in bianco e nero, che diventano poi a colori, come quella di copertina in “rosso
Spontini”, il colore che caratterizza tutti i negozi del marchio. E anche la ricetta della vera pizza Spontini, per
realizzarla in casa. Roberta Schira, l’autrice del libro, è giornalista - sul Corriere della Sera ha una seguita
rubrica di critica gastronomica - e scrittrice con oltre dieci titoli sulla cultura del cibo, l’ultimo dei quali è
“Mangiato bene? Le 7 regole per riconoscere la buona cucina”, tradotto in Brasile e in Olanda e diventato un
format per cinema, Tv e web.