Sulla coerenza fra filiere produttive e scolastiche

Transcript

Sulla coerenza fra filiere produttive e scolastiche
ECONOMIA LOCALE
E PROFILI FORMATIVI
Nicola Sciclone
IRPET
Formazione e territorio nella nuova programmazione
regionale - Scandicci, 25 settembre 2014
1. Crisi economica e capitale umano
• Se la crisi è strutturale, devono cambiare le
priorità, i comportamenti individuali e collettivi, i
protagonisti dello sviluppo…
• …poco
credibile, senza un
investimento in capitale umano
adeguato
Più capitale umano per tornare a crescere
• I benefici individuali e sociali dell’istruzione sono elevati
• La natura strutturale della crisi richiede il passaggio dal vecchio ad
un nuovo equilibrio. Tale passaggio è tanto più probabile abbia un
esito virtuoso se accompagnato da un innalzamento dei saperi e
delle competenze: nella scuola, nel mondo del lavoro, nella vita
adulta
• Nella divisione internazionale del lavoro, in un mondo aperto ai
flussi di persone oltre che di beni e servizi, la competizione passa
anche per l’istruzione nella scuola, nell’università e per la
formazione lungo l’intero arco della vita
IRPET
2. Lo skill gap rispetto all’Europa
• L’abbandono scolastico è più altro che altrove
• Anche l’insuccesso scolastico è elevato
• Giovani con laurea: siamo gli ultimi
• Meno risorse pubbliche degli altri
Un elevato abbandono scolastico
Giovani (18-24) che abbandonano
prematuramente gli studi 2012
30
L’uscita
prematura
dal
circuito scolastico non si
spiega con un ingresso
anticipato nel Mdl.
25
18
20
I 18-24enni occupati sono:
15
• il 30% in Toscana
10
• il 50% in Francia
5
Spagna
Portogallo
TOSCANA
ITALIA
Regno Unito
Belgio
Francia
Grecia
Germania
Irlanda
Danimarca
Finlandia
Paesi Bassi
Lussemburgo
Austria
Svezia
0
• il 60% in Svezia
• il 64% in Germania e Regno
Unito
IRPET
Elevato insuccesso scolastico
Quindicenni con insufficienti livelli di
apprendimento - Pisa 2012
40
Matematica
35
Italiano
L’obiettivo di Agenda
2020 è ridurre sotto il
30
22-21
25
15% la quota di studenti
20
con competenze
15
insufficienti nelle materie
10
5
di base: italiano,
Finlandia
Paesi Bassi
Danimarca
Irlanda
Germania
Austria
Belgio
Regno Unito
TOSCANA
Francia
Spagna
Lussemburgo
ITALIA
Portogallo
Svezia
Grecia
0
matematica e scienze
IRPET
Giovani con laurea: siamo fra gli ultimi
I 30-34enni con istruzione universitaria
60
50
40
30
23
20
10
Irlanda
Lussemburgo
Lituania
Svezia
Regno Unito
Finlandia
Belgio
Francia
Danimarca
Paesi Bassi
Spagna
Slovenia
Estonia
Polonia
Lettonia
Germania
Grecia
Ungheria
Portogallo
Bulgaria
Austria
Repubblica Ceca
Slovacchia
TOSCANA
Romania
ITALIA
0
• La commissione
europea indica come
obiettivo per il 2020 il
raggiungimento di
quota 40%
• Siamo 17 punti sotto il
target
• Se proiettiamo in
avanti le tendenze degli
ultimi anni
raggiungeremo il target
non prima del 2030
IRPET
3. Elevata sfasatura fra mondo della
formazione e mercato del lavoro
• Il titolo di studio ha un basso contenuto informativo
• I tempi di attesa fra uscita dalla scuola/università e
l’ingresso nel mercato del lavoro sono maggiori che altrove
(fra i più alti nell’europa a 27)
• Ampia quota di lavoratori sottoinquadrati (mismatch
verticale) e di laureati che svolgono una professione
disallineata al tipo di laurea posseduto (mismatch
orizzontale)
Il titolo di studio non ha valore
segnaletico
Tasso di disoccupazione dei giovani (under 30)
• Il tasso di
rispetto a quello degli adulti (over 30)
disoccupazione dei
giovani è 4 volte quello
degli adulti
5,0
4,5
4,0
3,5
3,0
2,5
2,0
1,5
1,0
0,5
0,0
TOSCANA
Italia
Svezia
Gran Bretagna
Belgio
Lussemburgo
Francia
Portogallo
Finlandia
Grecia
Spagna
EU 15
Austria
Irlanda
Danimarca
Olanda
Germania
• L’istruzione non riduce
il gap di esperienza
lavorativa che i più
giovani scontano
rispetto agli adulti e che
li penalizza nel rapporto
con chi domanda
lavoro
IRPET
Elevato mismatch verticale ed orizzontale
Mismatch verticale: quota di under 30
che esercitano un lavoro per cui non è
richiesto il titolo di studio acquisito
50%
43%
40%
30%
Mismatch orizzontale: under 35 che svolgono
una professione per la quale la tipologia di
laura potenzialmente richiesta è diversa da
quella posseduta
80
67
60
24%
40
20%
33
20
10%
0
0%
Diplomati
Laureati
Totale laureati
di cui lauree
umanistiche
IRPET
4. Dove intervenire?
• Potenziare l’orientamento
• Conoscere prima il lavoro
• Rafforzare e riqualificare l’asse vocazionale
dell’istruzione e della formazione
Rafforzare l’istruzione vocazionale
LEARNING FOR JOBS:
Summary and Policy
messages - OECD
IRPET
Gli argomenti a favore dell’istruzione
vocazionale
• Dietro lo sviluppo di molti sistemi locali (Prato, Biella, ecc.) e il successo
economico di molte imprese (Ferrari, Buitoni, ecc.) c’è spesso un Istituto
tecnico e/o professionale (Buzzi, Quintino Sella, IPSIA A. Ferrari, ecc.)
• Garantisce una dotazione minima di competenze qualificate anche a chi,
altrimenti, non le acquisirebbe in un sistema scolastico di stampo generalista
• Può miscelare opportunamente le competenze generaliste e quelle
vocazionali. Le imprese da sole non lo fanno: o perché hanno strategie di
breve respiro, o perché non lo sanno fare, specie nei sistemi di PMI
• La possibilità di disporre di lavoratori “pronti all’uso” -in quanto formati
dentro un percorso formativo vocazionale- favorisce l’occupazione giovanile
come dimostra l’evidenza empirica dei paesi in cui l’istruzione vocazionale è
molto forte
IRPET
Non è una questione di numeri,
ma di qualità
Quota di studenti scuola secondaria di secondo
grado in percorsi vocazionali
80
70
60
50
40
30
20
10
0
di cui in integrazione scuola lavoro
Irlanda
Regno Unito
Grecia
Portogallo
Spagna
Francia
Danimarca
Germania
Italia
Svezia
Lussemburgo
Olanda
Finlandia
Austria
Belgio
Studenti nei percorsi vocazionali
IRPET
5. Come intervenire?
• Governare
l’offerta formativa (scuola, ma anche
formazione professionale per occupati e disoccupati),
coerentemente con i fabbisogni del sistema produttivo
• Adottare logiche premianti/incentivanti al fine di passare,
nella scuola, dalla logica della alternanza scuola lavoro a
quella della integrazione scuola lavoro e, nella formazione
professionale, ad un maggiore coinvolgimenti delle
imprese tanto nella programmazione quanto nella gestione
della offerta formativa
Sul governo dell’offerta formativa
Istruzione scolastica
Formazione professionale
Analisi di coerenza fra filiere produttive e formative Analisi di coerenza fra filiere produttive e formative
(scuole tecniche, professionali e IEFP) nei sistemi
(corsi di FP) nei sistemi economici locali della
economici locali della Toscana
Toscana
Analisi della domanda (espressa) di figure
Analisi della domanda (espressa) di figure
professionali da parte del sistema produttivo nei
professionali da parte del sistema produttivo nei
sistemi economici locali della Toscana. A tale scopo sistemi economici locali della Toscana. A tale scopo
si utilizzano i dati delle CO (avviamenti, cessaizoni, si utilizzano i dati delle CO (avviamenti, cessazioni,
proroghe e trasformazioni di rapporti di lavoro)
proroghe e trasformazioni di rapporti di lavoro)
Analisi della domanda (inespressa) di figure
Analisi della domanda (inespressa) di figure
professionali da parte del sistema produttivo nei
professionali da parte del sistema produttivo nei
sistemi economici locali della Toscana. A tale scopo sistemi economici locali della Toscana. A tale scopo
si utilizzerà una indagine sui fabbisogni formativi di si utilizzerà una indagine sui fabbisogni formativi di
un insieme selezionato di imprese toscane
un insieme selezionato di imprese toscane
Monitoraggio ed esiti occupazionali di coloro che
Monitoraggio ed esiti occupazionali di coloro che
escono dal sistema scolastico
hanno svolto un corso di formazione professionale
Ultimato
In progress
Da impostare
Sulla coerenza fra filiere produttive e
scolastiche - Agribusinness
Addetti
nella filiera
Punti di
erogazione
Numero di alunni
IRPET
Sulla coerenza fra filiere produttive e
scolastiche - Moda
Addetti
nella filiera
Punti di
erogazione
Numero di alunni
IRPET
Sulla coerenza fra filiere produttive e
scolastiche - Meccanica
Addetti
nella filiera
Punti di
erogazione
Numero di alunni
IRPET
Sulla coerenza fra filiere produttive e
scolastiche - ICT
Addetti
nella filiera
Punti di
erogazione
Numero di alunni
IRPET
Sulla coerenza fra filiere produttive e
scolastiche - Chimica farmaceutica
Addetti
nella filiera
Punti di
erogazione
Numero di alunni
IRPET
Sulla coerenza fra filiere produttive e
scolastiche - Sistema casa
Addetti
nella filiera
Punti di
erogazione
Numero di alunni
IRPET
Sulla coerenza fra filiere produttive e
scolastiche - Logistica trasporti
Addetti
nella filiera
Punti di
erogazione
Numero di alunni
IRPET
Sulla coerenza fra filiere produttive e
scolastiche - Turismo
Addetti
nella filiera
Punti di
erogazione
Numero di alunni
IRPET
Tutto questo a cosa serve?
Circa il 47% delle scuole tecnico e professionali ha indirizzi formativi non
coerenti con la specializzazione produttiva del sistema economico
locale. Si tratta di capire se ciò derivi:
• Da una programmazione sbilanciata sulle preferenze delle famiglie
e/o dei docenti
• Dal retaggio di scelte intervenute nel passato, magari un tempo
legittime, ma oggi non più giustificabili a causa dei mutamenti nel
frattempo intervenuti nel quadro economico
• Da una scelta maturata nella comunità locale e condivisa dagli attori
sociali in essa presenti, per garantire allo sviluppo del territorio una
diversa e/o più ricca qualificazione
IRPET
Sulla formazione professionale
Corsi di FP (frequentanti) a contenuto vocazionale nei
sistemi economici locali della Toscana 2010-2013
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
• Perché questa eterogeneità
territoriale?
• I corsi a contenuto
vocazionale pesano di più nei
territori economicamente
specializzati?
• I corsi a contenuto
vocazionale sono coerenti con
la/e filiera/e produttiva/e
prevalente/i?
• I corsi di base (lingue,
informatica, ecc.) riflettono gli
svantaggi di alfabetizzazione
osservati sul territorio?
IRPET