Dieci piazze per dieci comandamenti

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Dieci piazze per dieci comandamenti
chiesa
domani
speciale eventi
Dieci piazze per
dieci comandamenti
di L u i s a S a n t i n e l l o
Un’ottantina di
ospiti tra artisti,
intellettuali
e religiosi.
L’intervento
virtuale del Papa.
E un pubblico
stimato intorno
al milione
di persone:
l’iniziativa del
Rinnovamento
nello Spirito
mira a sdoganare
il Decalogo tra
la gente comune.
E
ravamo abituati a ripeterli a memoria durante
l’ora di catechismo, non
certo a discuterli in piazza,
davanti a centinaia di concittadini di tutte le età. L’idea di
portare i dieci comandamenti in altrettante piazze d’Italia,
venuta al movimento ecclesiale Rinnovamento nello Spirito
(RnS) e patrocinata dal Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, recupera la millenaria tradizione cristiana e le regala un’inedita veste di attualità. Bari, Milano, Torino, Cagliari, Napoli, Firenze, Verona, Genova, Palermo e Bologna: ecco le dieci città – undici con Roma, dove la kermesse sarà inaugurata l’8 settembre, al suono della frase «Io
sono il Dio tuo» – che parteciperanno all’evento. A ogni
piazza è abbinato un comandamento; a ogni città una
serata di festeggiamenti, celebrazioni e approfo n d i m e n t o
a tema. «Die-
il concorso
Un premio da palco
Non solo cantanti, attori e showmen: a settembre, sul
palco delle piazze iscritte all’evento del RnS saliranno –
per ritirare il loro premio – anche gli studenti vincitori del
concorso «Quando l’amore dà senso alla tua vita… I dieci
comandamenti oggi». La «gara», estesa a tutte le scuole
statali e parificate di ogni ordine e grado delle undici diocesi
coinvolte, prevedeva l’invio di un elaborato di area letteraria,
multimediale e artistica entro il 31 maggio scorso. Il tema su
cui arrovellarsi: «Che cosa significa amare il prossimo».
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ci piazze per dieci comandamenti» si snoda attraverso i
cinque sabati di settembre (1,
8, 15, 22 e 29) e, in contemporanea all’anniversario dei 40
anni del Rinnovamento dello Spirito in Italia, cade a ridosso del sinodo sulla Nuova Evangelizzazione (7-28 ottobre 2012), nonché dell’Anno
della fede (11 ottobre 2012 –
24 novembre 2013). Un’ottantina gli ospiti attesi nelle piazze d’Italia – tra attori, intellettuali, giornalisti e musicisti –, più un parterre di cardinali e vescovi. Anche papa Benedetto XVI parteciperà, seppur virtualmente, agli eventi.
Il suo messaggio verrà proiettato su un maxischermo in
ogni piazza. In totale, la festa
lunga un mese dovrebbe attirare circa un milione di persone delle più disparate età e tipologie: oltre a giovani, adulti
e anziani, credenti e non, faranno la loro parte anche i rappresentanti delle istituzioni, sindaci in primis. Perché «Dieci piazze per
dieci comandamenti» non è solo un incontro di
evangelizzazione,
ma anche un appuntamento di cultura, spettacolo e
divertimento laico.
RnS, pioniere
di evangelizzazione
«Questa è la prima volta che
viene sperimentata una lettura
sincronica dei dieci comanda-
menti – spiega Salvatore Martinez, presidente del RnS, movimento ecclesiale che a livello nazionale conta oltre 200
mila aderenti –. Proporremo
in tutta Italia una riflessione
vitale e creativa sull’attualità
delle leggi divine. Il nostro è
un Paese di ricchezze negate,
con un forte bisogno di cittadinanza attiva. Ripartire dai
comandamenti significa ripartire dall’uomo». Lungi dal
divenire protesta di piazza in
versione cattolica, l’evento «si
offrirà come una piattaforma
comune, condivisibile da tutti gli uomini di buona volontà – continua Martinez –. Una
grande occasione d’incontro
e d’identificazione, ma anche
un sano segno di provocazione al “bene comune”». Non è
un caso, dunque, che gli obiettivi della kermesse di settembre remino tutti in questa direzione: riscoprire il Decalogo come fondamento della legge naturale, attualizzare la parola di Dio con un linguaggio
nuovo, renderla interessante
agli occhi delle nuove generazioni. Riordinare le idee a
Cinque date
per settembre
Una gremita piazza
del Popolo a Roma.
L’appuntamento nella
capitale è fissato
per l’8 settembre
alle 20.30.
eidon
un’umanità che manca di un
principio spirituale unificatore. Garantire il primato alla dimensione spirituale, finora osteggiata dal materialismo
e dall’ateismo. Il tutto mantenendo, però, una visione positiva e ottimista. «Oggi ci sono tanti giovani che non solo
non si vergognano della loro
fede, ma che desiderano anche esprimerla con rinnovato
entusiasmo – continua Martinez –. L’immagine di queste piazze colorate di speranza creatrice offrirà loro l’occasione di scoprire cosa la vita
può regalare».
Tutti in piazza, dunque, alla
ricerca di identità e speranze.
Tra concerti, spettacoli e letture, la manifestazione porterà il pubblico oltre i significati letterali, verso la comprensione più profonda del Decalogo. «Questi precetti che oggi ti
do, ti stiano fissi nel cuore. Li
ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando ti troverai a casa
tua, quando camminerai per
la via, quando ti coricherai e
quando ti alzerai», disse Mosè
(Dt 6,6-7) trasmettendo le leg-
gi, ricevute da Dio sul Monte Sinai, al popolo di Israele.
In un mondo sempre più complesso e indecifrabile, è giunto il momento di rispolverare
le «dieci parole», perché «sono misura del nostro rapporto con Dio, con il prossimo,
con noi stessi – conclude Martinez –; legge di un amore da-
to e ancora da ribadire e da
sperimentare. Ci dicono come
avere la vita eterna e come riconoscersi figli di Dio, in un
tempo in cui l’obbedienza alla
Parola di Dio è per molti credenti una pena, un limite alla modernità o, nella migliore delle ipotesi, una possibilità tra le tante».
il programma
Quando
Dove
Comandamento
1 settembre
8 settembre
15 settembre
22 settembre
29 settembre
BARI piazza Santa Scolastica ore 20.30
MILANO piazza Duomo ore 18.30
TORINO piazza Castello ore 20.30
CAGLIARI arena Grandi Eventi,
lungomare S. Elia ore 20.30
ROMA piazza del Popolo ore 20.30
NAPOLI piazza Plebiscito ore 20.30
FIRENZE piazza S. Croce ore 20.30
VERONA piazza dei Signori ore 20.30
GENOVA piazza Ferrari ore 18.30
PALERMO piazza Politeama ore 20.30
BOLOGNA piazza Maggiore ore 20.30
«Non commettere atti impuri»
«Ricordati di santificare le feste»
«Non avrai altro Dio all’infuori di me»
«Non desiderare la roba d’altri»
«Io sono il Signore Dio tuo»
«Onora il padre e la madre»
«Non dire falsa testimonianza»
«Non nominare il nome di Dio invano»
«Non rubare»
«Non uccidere»
«Non desiderare la donna d’altri»
Date e orari potrebbero subire variazioni. Consultare il sito www.diecipiazze.it
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Sotto l’ala del
Pontificio consiglio
L’idea di sdoganare il Decalogo ha entusiasmato fin
dall’inizio il Pontificio consiglio per la promozione della
nuova evangelizzazione, tanto da spingerlo a patrocinare l’evento. «Questa iniziativa esprime tutta la forza della Pentecoste – ha confermato monsignor Rino Fisichella, presidente del dicastero
vaticano, alla presentazione
dell’evento –. Richiama lo Spi-
rito che spalancò la porta della casa dove i discepoli, vinti
dalla paura, si erano rinchiusi. Allo stesso modo, i cristiani di oggi non possono nascondersi nelle chiese: è tempo di superare il timore che li
condiziona, di trovare nuove
forme di evangelizzazione». E
un appuntamento come «Dieci piazze per dieci comandamenti» potrebbe fare da apripista. «In un momento storico in cui l’oblio sembra crescere – continua Fisichella –,
ritrovarsi in piazza equivale a
ravvivare la memoria storica
e a valorizzare un patrimonio
culturale condiviso da generazioni. Perché la piazza è il luogo dove ritroviamo noi stessi
e la nostra identità, lo spazio
vitale entro cui possiamo condividere valori. Così, se questa
iniziativa offre a ciascun credente la possibilità di riconsiderare il proprio stile di vita e
l’impegno nel mondo, la speranza per il futuro è di rendere anche altre piazze d’Italia strumento di nuova evangelizzazione».
n
Sonohra
La fede cantata dai giovani
V
incere il Festival di Sanremo
2008 nella sezione giovani
non è un esordio banale per
due teenager. Da allora i fratelli Luca
e Diego Fainello (oggi
rispettivamente 30 e 25 anni, da
sinistra nella foto) – in arte Sonohra –
hanno collaborato con grandi nomi
della musica (Eugenio Finardi e lo
spagnolo Hevia, per citarne alcuni), si
sono esibiti in tre tour in giro per
l’Italia e hanno pubblicato altrettanti
album. Sabato 15 settembre i due
musicisti saranno in piazza dei
Signori a Verona per partecipare
all’evento «Dieci piazze per dieci
comandamenti» e dimostrare che
anche i giovani, se avvicinati col
giusto linguaggio, possono essere
testimoni di fede e protagonisti di
nuova evangelizzazione.
Msa. In cosa vi esibirete il prossimo
15 settembre?
Luca Fainello. Con l’aiuto del basso
e delle percussioni sperimenteremo
un nuovo set acustico e nuovi
arrangiamenti per rendere l’atmosfera
intima. Tra i brani che eseguiremo: Si
chiama libertà e Il cielo è tuo, entrambi
tratti dall’ultimo album La storia parte
da qui, uscito lo scorso 15 maggio.
Di cosa parlano le vostre canzoni?
Di attualità. Attraverso la
musica lanciamo messaggi nei
quali l’ascoltatore è invitato a
immedesimarsi. Ad esempio, il
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brano La storia parte da qui, che dà
il titolo all’ultimo album, analizza il
nostro periodo storico: la mancanza
di valori, la scarsa attenzione
ambientale e il disagio politico che lo
contraddistinguono.
Che rapporto avete con la fede?
Premesso che siamo entrambi
credenti, penso che la vera essenza
della religione stia nella sensibilità di
ciascuno e nel desiderio di offrire il
proprio contributo a chi è in difficoltà.
Nel nostro piccolo, cerchiamo di
seguire questa rotta partecipando a
alessandra tisato
concerti di beneficenza, come quelli
organizzati a sostegno dei terremotati
in Emilia o, tre anni fa, in Abruzzo.
La manifestazione a cui
parteciperete si svolgerà nelle
principali piazze d’Italia. Che cosa
rappresenta per voi la piazza?
È un luogo di interazione perfetto
per incontrarsi, riflettere e scambiarsi
idee. La piazza è fatta di persone
diverse, di ogni età e tipologia. Per
questo è significativo che proprio la
piazza sia stata scelta come teatro
di un evento aggregante che, con
l’aiuto della musica, possa parlare
al pubblico di Vangelo. Il fatto
che per salire sul palco siano stati
selezionati gruppi giovani come
il nostro dimostra la volontà degli
organizzatori di coinvolgere anche le
nuove generazioni.
Il «progetto Dieci piazze»
ha abbinato a ogni città un
comandamento. A Verona è
spettato «Non nominare il nome di
Dio invano». Che legame intercorre
tra musica e bestemmia?
Mai utilizzato parole volgari nei nostri
testi, tantomeno bestemmie. Il che
tuttavia non ci impedisce di affrontare
tematiche forti. Se è vero che la
musica deve sensibilizzare e aprire al
dibattito, è altrettanto indispensabile
che il concetto che vuole esprimere
arrivi alla gente con chiarezza
ed eleganza.