Adorazione Eucaristica per le vocazioni Vestire gli ignudi

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Adorazione Eucaristica per le vocazioni Vestire gli ignudi
Adorazione Eucaristica per le vocazioni
Marzo 2016
Le opere di misericordia
Vestire gli ignudi
Canto di esposizione
Preghiamo con il Salmo
Rit.:Dio abbia pietà di noi e ci benedica
Beato chi ha cura del debole! Nel giorno della sventura il Signore lo
libererà Il Signore lo proteggerà e lo manterrà in vita; egli sarà felice
sulla terra, e tu non lo darai in balìa dei suoi nemici.
Rit
Signore lo sosterrà quando sarà a letto, ammalato; tu lo consolerai
nella sua malattia Io ho detto: «Signore, abbia pietà di me; guarisci
l'anima mia, perché ho peccato contro di te»
Rit
I miei nemici mi augurano del male, dicendo: «Quando morrà? E
quando sarà dimenticato il suo nome? “E se uno di loro viene a
vedermi, dice menzogne; il suo cuore accumula malvagità dentro di
sé; e, appena uscito, sparla.
Rit
Tutti quelli che m'odiano bisbigliano tra loro contro di me, contro di
me tramano il male. “È stato colpito», essi dicono, “da un male
incurabile e, ora che è steso su un letto, non si rialzerà mai più».
Rit
Anche l'amico con il quale vivevo in pace, in cui avevo fiducia, e che
mangiava il mio pane, si è schierato contro di me. Ma tu, o Signore,
abbi pietà di me e rialzami, e io renderò loro quel che si meritano.
Rit
1
Così saprò che tu mi gradisci se il mio nemico non trionferà di me.
Tu mi sosterrai nella mia integrità e mi accoglierai alla tua presenza
per sempre. Sia benedetto il Signore, il Dio d'Israele, ora e sempre.
Amen!
Rit.
Ascolto della Parola di Dio: Matteo 25,31-46
Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi
angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti
a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore
separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri
alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra:
Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato
per voi fin dalla fondazione del mondo Perché io ho avuto fame e mi
avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero
forestiero e mi avete ospitato nudo e mi avete vestito, malato e mi
avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli
risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti
abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere?
Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti
abbiamo vestito. E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e
siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi
dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei
fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua
sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato
per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi
avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere;
ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito,
malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch'essi allora
risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o
assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo
assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non
avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non
l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i
giusti alla vita eterna
2
Silenzio
L’atto umano di vestire chi è nudo si fonda per la Bibbia sul gesto
originario di Dio stesso che ricoprì la nudità umana dopo la
trasgressione. “Il Signore Dio fece all’uomo e alla donna tuniche di
pelli e li vestì “fu il momento in cui Dio stesso reintegrò la loro
dignità ed essi videro la loro fragilità avvolta dalla misericordia
divina, i loro limiti protetti vedi nudo".
Una riflessione di Luciano Manicardi
La vita umana si svolge tra due nudità: quella dell’inizio della vita e
quella della fine della vita. si nasce nudi, alla fine della vita ci si
spoglia. Si tratta della nudità che toglie identità, la nudità
dell’anonimo, del senza-dignità: lo schiavo che viene venduto (Gen
37,23), il carcerato privato della libertà (Is 20,4; At 12,8), la
prostituta esposta agli sguardi di chiunque (Ger 13,26-27; Os 2,4-6),
il malato di mente che vive una condizione di alienazione (Mc 5,120). La Bibbia mostra particolare interesse per la nudità innocente e
umiliata del povero, della vittima, dell’emarginato. Il semplice
narrarla significa già dare voce a chi non ha voce e tende a suscitare
l’attiva compassione di chi incontra tali situazioni. Si dice nel libro di
Giobbe a proposito dei poveri: “Nudi passano la notte, senza abiti,
non hanno da coprirsi contro il freddo. Sono resi fradici dagli scrosci
della montagna, senza riparo si rannicchiano sotto una roccia., vanno
in giro nudi, senza vestiti, sono affamati” (Gb 24,7-8.10). La Scrittura
elabora così una compassione per il corpo che si esprime in comandi
(“Fa’ parte dei tuoi vestiti a chi è nudo”: Tb 4,16), che rientra fra gli
attributi della giustizia (“il giusto... copre di vesti chi è nudo”: Ez
18,5. 7.16), che sta al cuore di una prassi di digiuno autentica
“Questo è il digiuno che voglio: vestire uno che vedi nudo”(Is 58,7).
Silenzio di meditazione
Canone
3
Dalla Compilazione di Assisi (FF 114)
Essendo andato Francesco in un eremo presso Rocca di Brizio, allo
scopo di predicare agli abitanti della zona, un giorno che doveva
tenere il sermone, ecco venire a lui un poverello in cattiva salute. Al
vederlo, indugiò nel considerare l'indigenza e la infermità di lui e,
mosso a compassione, prese a parlare accoratamente al suo
compagno di quella nudità e malattia. Gli rispose il compagno: «
Fratello, è vero che costui è assai povero, ma in tutta la contrada non
c'è forse un uomo più ricco di lui nel desiderio ». Francesco lo
rimproverò di aver parlato male, e il compagno confessò la sua colpa.
E il Santo: « Vuoi fare la penitenza che ti dirò? ». Rispose: «
Volentieri ». Disse Francesco: « Va', spogliati della tonaca e
presentati nudo dinanzi a quel mendico, gettati ai suoi piedi e digli
che hai peccato contro di lui, disprezzandolo. Gli dirai che preghi per
te affinché il Signore ti perdoni». Andò il compagno ed eseguì quanto
gli era stato ordinato. Ciò fatto, si rimise la veste e tornò dal Santo.
Gli disse Francesco: « Vuoi che ti dica come hai peccato contro di lui
o meglio contro Cristo? Ecco: quando vedi un povero, devi
considerare colui in nome del quale viene, Cristo cioè, fattosi uomo
per prendere la nostra povertà e infermità. Nella povertà e nella
malattia di questo mendicante dobbiamo scorgere con amore la
povertà e infermità del Signore nostro Gesù Cristo, le quali egli portò
nel suo corpo per la salvezza del genere umano».
Silenzio di meditazione
Preghiamo insieme
Signore ci hai insegnato ad essere misericordiosi come
il Padre celeste. Ci hai detto che chi vede te vede Lui:
mostraci il Suo volto e saremo salvi. Risveglia in noi il
desiderio di attendere le persone di attendere Te nel
nostro quotidiano Amen
Padre Nostro
Canto di riposizione
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