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Sindrome di Down, l’autonomia possibile
9 OTTOBRE 2016 | di Claudio Arrigoni
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INVISIBILI
Il blog InVisibili si presenta dal nome: denuncia una
condizione nella quale troppo spesso vive chi ha a che
fare con una disabilità. L'obiettivo del blog è cambiare
questa situazione: innanzitutto parlandone, nel modo
più chiaro e sereno possibile. Discutendo idee, proposte,
progetti per mettere i disabili in condizione di vivere e
confrontarsi alla pari. E nello stesso tempo per offrire
alla società le risorse dei disabili. Non vorremmo che lo
spazio venisse occupato dalla compassione o, peggio,
dalla pietà. Sono atteggiamenti inutili in un Paese che
dovrebbe sforzarsi di eliminare qualsiasi tipo di
discriminazione. Vorremmo che Continua...
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Oppure non vogliamo. Perché mettono in gioco anche noi, i nostri pregiudizi, gli
3 Zalone, la ricerca e la Sma: CHECCOsabella!
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stereotipi che costruiamo. Eppure, se solo proviamo ad alzare la testa, ci accorgiamo
che un altro mondo non è solo possibile, ma esiste già. “Tu come mi vedi?”,
chiedono. Domanda legittima: non è solo l’inclusione che si cerca, ma la costruzione
di una comunità nuova, dove a risaltare siano le abilità, ognuno nella propria
condizione. Anche quella di essere nati con sindrome di Down. E questo nuovo
progetto di società passa anche “dallo sguardo degli altri, dai pregiudizi della società
e dalle possibilità che vengono loro offerte”, come spiegano a Coordown, il
coordinamento delle associazioni delle persone con sindrome di Down, che oggi
celebrano la Giornata Nazionale: in oltre duecento piazze è pronto un messaggio di
cioccolato in cambio di un contributo per sostenere i progetti di autonomia e
garantire una migliore qualità della vita con un futuro più sereno a chi ha sindrome
di Down.
Basta raccontare le storie belle di coloro che già la sperimentano nel lavoro o nei
rapporti d’amore o ancora nello studio. Coordown ci porta in un giro d’Italia di
esperienze, solo alcune, con tante altre che aspettano solo di essere vissute.
4 Paralimpiadi, è ora di cambiare!
5 Invalido a chi? Disabilità: le parole corrette
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- Mconsulting srl
Tutti gli annunci di
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È nato con una forma a mosaico, una delle possibili condizioni di sindrome di
Down. Grazie al suo impegno, con il sostegno di genitori e amici ha raggiunto
traguardi importanti: si è diplomato la scorsa estate con il voto di 82/100 all’Ipssar di
Vittorio Veneto, sezione enogastronomia, e ha da poco superato l’esame per il
conseguimento della patente B. Fra le sue passioni più grandi, oltre alla cucina, c’è
anche la ginnastica artistica acrobatica che pratica da alcuni anni con ottimi risultati.
Buongiorno, sono un'assistente alla comunicazione di Milano.
Vi scrivo per segnalare la nascita di A
06.10 | 21:19
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[…]
29.09 | 10:02 Sesso e disabilità: l’Olanda «finanzia» dodici
prestazioni l’annoCorriere Sociale | Corriere Sociale
Benvenuto e buona lettura!
19.09 | 23:32 Simonetta Morelli
Andrea, Gragor, Martina, Francesco e Laura sono assunti a tempo indeterminato al
Milleluci Café di Firenze, una bella realtà imprenditoriale e un interessante progetto
di inclusione lavorativa nato dalla collaborazione fra l’Associazione Trisomia 21 e
Il linguaggio non corretto è diretta conseguenza della
mentalità discriminante che lei dimostra at
19.09 | 23:30 Simonetta Morelli
l’Unicoop. Dopo un periodo di formazione, i ragazzi hanno imparato a occuparsi del
banco caffetteria e della cucina, a servire bibite e panini, accogliere e gestire i clienti
Vorrei partecipare a questo blog perchè sono anch'io un
invisibile, sono Emanuele non vedente
19.09 | 18:31
risultato reso possibile dalla sua determinazione e dal supporto concreto, durante il
periodo di formazione e di inserimento, dell’Associazione Trisomia 21 Onlus.
Elena e Spartaco hanno cominciato a frequentarsi molti anni fa. Dopo un lungo e
graduale percorso verso l’autonomia sono riusciti a coronare il sogno di vivere
insieme, in una loro casa. Sono stati tra i primi a seguire il progetto di vita
indipendente “Casa al Sole”, avviato nel 2001 per volontà di alcuni genitori e gestito
dalla Fondazione Down Friuli Venezia Giulia in collaborazione con l’AAS 5 Friuli
Occidentale. Quelli che erano due ragazzi sono divenuti ormai giovani adulti e hanno
imparato a prendersi cura di loro stessi, a mettersi in relazione e ad affrontare in
modo consapevole le difficoltà e le gioie della quotidianità. Sono stati anche
protagonisti di una delle testimonianze del dossier su sesso e amore di 27ora.
Andiamo in Piemonte, a Torino. Andrea, al termine della scuola dell’obbligo, ha
frequentato un corso di formazione organizzato dall’associazione Air Down di
Torino. Dopo un tirocinio durato un anno, “La Granda -Hamburgeria di Eataly” lo ha
assunto con un contratto a tempo indeterminato. Fabio ha 24 anni. Finita la scuola,
ha intrapreso un percorso di formazione professionale e dopo uno stage di 6 mesi è
stato assunto dall’azienda Tiger con un contratto part-time a tempo determinato e
concrete prospettive di rinnovo. Grandi soddisfazioni anche per Alberto che ha
conseguito il diploma di tecnico turistico e ha poi frequentato un corso di 300 ore
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in sala. Il nome del locale l’hanno scelto loro stessi, immaginando un posto pieno di
luce ed energia. Sempre a Firenze, anche Sara ha raggiunto un bel traguardo nel suo
percorso di autonomia. Lavora infatti all’Apple Store di piazza della Repubblica, un
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Francesco ha 21 anni e vive a Brugnera, un piccolo paese in provincia di Pordenone.
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per addetto alle vendite. Subito dopo è arrivato il tirocinio presso Eataly al termine
del quale l’azienda lo ha assunto con contratto a tempo determinato di 6 mesi
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trasformato alla scadenza in tempo indeterminato, con un part-time di 21 ore
DITELO A NOI
settimanali.
Riccardo e Matteo sono due ragazzi con sindrome di Down che da qualche mese
vivono da soli in uno degli appartamenti del progetto “Io sogno per me”, gestito
dalla Fondazione “Più di un Sogno” di San Giovanni Lupatoto, nel veronese.
Entrambi lavoratori, hanno raggiunto questo importante traguardo grazie alla fiducia
delle loro famiglie e all’aiuto di volontari e operatori. “Io sogno per me” è rivolto a
giovani con disabilità intellettiva a partire dal quattordicesimo anno di età: si
concentra su interventi di inclusione sociale e di residenzialità autonoma e
rappresenta la prima esperienza del genere sul territorio veronese e una delle poche
in Italia.
L’associazione Crescere Insieme di Rimini, in collaborazione con Coop Adriatica, ha
curato la realizzazione di un’aiuola e di un parco giochi collocati in una piccola piazza
della città antistante al supermercato. Il progetto si è esteso al ripristino di tutta
l’area, per anni abbandonata al degrado, e ha visto il coinvolgimento dei ragazzi di
Geox for Valemour, i quali hanno realizzato le immagini e le bellissime fantasie di
colori stampate sui pannelli che circondano la piazzetta e sui teli che coprono il
parco giochi. La manutenzione è affidata invece ai ragazzi con disabilità intellettiva
della Cooperativa La Formica. Grazie al prezioso lavoro di tutti loro oggi questo
angolo di città è diventato un posto molto bello e accogliente dove i bambini sono
tornati a giocare.
Francesco vive a Napoli con i suoi genitori. Ha da poco compiuto 26 anni e fin da
quando era piccolo adora le attività pratiche di ogni genere. Lavora ormai da tempo,
in maniera stabile, al Veritas, un ristorante gourmet con pochi coperti nel cuore della
città, poco lontano da Mergellina. Fierissimo dei suoi compiti, si occupa di
apparecchiare i tavoli, preparare la sala al servizio e sistemare la dispensa e le
bottiglie di vino. Nelle serate più affollate non si tira indietro e dà una mano anche in
cucina per lavare e asciugare piatti, posate e bicchieri. Ama la pizza, e sta seguendo
un corso professionale per imparare a farla, il mare e il nuoto, lo sport che pratica da
sempre.
Tag: CoorDown, Giornata Nazionale Persone con sindrome di Down, Persone con sindrome di Down, sindrome di Down
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