scaricabili - Isis Valdarno

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scaricabili - Isis Valdarno
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DOCENTE
DISCIPLINA INSEGNATA
Tanzi Luigi
Scienze Motorie e Sportive
Biason Marco
Lab. Gest. Prog. Org., Lab. Sistemi e Reti.
Biloghi Fiorenza
Lingua e Lett. Italiana e Storia
Scarpelli Carla
Informatica
Fiori Sonia
Matematica
Piazzesi Patrizio
Sistemi e reti, Gest. Di Prog. Org. Di Impresa
Romano Giuseppe
Lab. di Informatica
Rossi Giovanni
Religione
Cimino Paolo
Tecn. Prog. Sistemi Informatici e di telecomunicazioni
Sbaragli Emanuele
Lab. Tecn. Prog. Sistemi Informatici e di telecomunicazioni
Sestini Piera
Lingua Inglese
Raspini Benedetta
Sostegno
Bernasconi Sara
Sostegno
ALUNNI INTERNI
Amodeo Marco
Atri Giacomo
Badhan Simranjit
Becattini Cristiano
Bergamaschi Roberto
Borghese Andrea
Borri Federico
Bucciarelli Alessio
Ciatti Andrea
Di Puorto Gaetano
Fabbri Giulio
Furelli Marco
Girezzi Lorenzo
Magri Alessio
Matassini Lorenzo
Morrone Valentina
Nannelli Elia
Neri Marcovalerio
Pieralli Niccolò
Piroli Dajana
Russo Salvatore
CANDIDATI PRIVATISTI
PRESENTAZIONE SINTETICA DELLA CLASSE:
Situazione iniziale e peculiare della classe
La classe all’inizio del triennio era alquanto differenziata in quanto gli alunni provenivano da diverse
sezioni, attualmente, dopo tre anni di percorso comune, il gruppo classe si è consolidato tanto da
risultare abbastanza omogeneo. Durante i tre anni della specializzazione gli alunni hanno rafforzato i
caratteri delle rispettive personalità proiettandosi poi con serenità nelle esperienze di classe. Ciò ha
comportato l’instaurazione di un sistema relazionale tra coetanei che ha contribuito alla crescita dei
singoli e del gruppo, anche se con risultati non sempre omogenei e facilmente riscontrabili. Gli alunni
DSA/BES sono stati presenti fin dalla classe terza e non hanno mai manifestato problemi di
integrazione. L’alunno con handicap ha fatto il suo percorso per tutto l’arco dei tre anni raccogliendo
la simpatia e la comprensione dei compagni che si sono dimostrati, in questo caso, esenti da
preconcetti e pienamente disposti all’accoglienza. L’applicazione allo studio da parte degli studenti è
risultata accettabile, così come il livello di attenzione e di interesse verso le singole discipline che sono
state generalmente svolte secondo i programmi preventivi dei rispettivi insegnanti. Alcune positive
eccezioni si sono avute riguardo a certe materie tecniche che hanno visto una partecipazione più
attenta e determinata. Il rendimento complessivo è sufficiente anche se non omogeneo e ha,
comunque, evidenziato una intenzionalità cosciente di voler portare a termine il percorso scolastico
nel migliore dei modi .
Disposizioni per gli alunni DSA, BES e L.104.
Per quanto riguarda gli alunni DSA e BES si rimanda ai documenti di presentazione del candidato
con DSA/BES che riporta integralmente il contenuto dei PDP approvati dal consiglio di classe e
sottoscritti dai genitori, al quale risultano allegati: il testo della simulazione di terza prova e i relativi
criteri di valutazione. Per l'alunno L.104 si rimanda al fascicolo personale con il testo delle prove
somministrate nel corso dell'anno in varie discipline, compreso quello della simulazione della terza
prova con la relativa griglia di valutazione.
Rapporto con la realtà socio-culturale
Dal punto di vista disciplinare gli alunni non hanno dato adito a nessun problema, tutti hanno
mantenuto comportamenti più che positivi riguardo all’educazione e al rispetto di persone e cose.
Buono è stato il loro rapporto con gli insegnanti e con l’Istituzione in generale tanto da motivare
giudizi decisamente buoni, da parte del corpo docente, riguardo all’aspetto umano della classe in
generale. Dalla partecipazione alla gita scolastica dell’anno 2013-2014 e dalle varie uscite giornaliere
per incontri o conferenze di questo anno scolastico, gli alunni hanno raccolto unanime approvazione
per la correttezza del comportamento e il senso di responsabilità dimostrati. Nell'ambito
dell'alternanza scuola-lavoro lo stage lavorativo, presso le aziende del territorio, è stato condensato in
tre settimane all'inizio del corrente anno scolastico: una relativa alla classe quarta e due alla classe
quinta. Su questa esperienza i tutor in loco hanno espresso giudizi unanimemente più che positivi,
sottolineando la serietà, l’impegno e, in alcuni casi, le capacità operative dei singoli. Gli insegnanti
ritengono che la classe, durante lo svolgersi del triennio, si sia aperta ad un processo di maturazione
culturale. Alcuni studenti hanno svolto attività di tutoraggio con una ricaduta positiva sul gruppo che
ha avuto modo in diverse occasioni di conoscere, capire e prendere atto delle molteplici realtà
relazionali presenti all’interno della scuola. Interesse è stato dimostrato per le problematiche esterne e
gli avvenimenti che caratterizzano la storia e la politica contemporanee a dimostrazione di
un’acquisita curiosità critica e di un’auspicata e auspicabile autonomia di giudizio.
CLIL
Il percorso interdisciplinare CLIL è stato attivato grazie ad una sinergia tra la Prof.ssa Scarpelli Carla e
la Prof.ssa di Lingua Inglese Piera Sestini. I docenti, sentito il Consiglio di Classe, hanno scelto di
trattare l’argomento The Database. Il materiale è stato accuratamente selezionato dalle docenti
secondo le linee guida per il CLIL e risulta pertanto autentico e adeguato alle competenze linguistiche
della classe. Le lezioni sono state svolte in compresenza e la prof.ssa Piera Sestini ha preparato tutte le
lezioni, secondo la metodologia CLIL.
FLUSSI DEGLI STUDENTI NELLA CLASSE
CLASSE
TERZA
QUARTA
QUINTA
numero
iscritti
26
23
21
Provenienti
dalla stessa
classe
19
20
Provenienti
da altra
classe
3
1
promossi a
giugno
11
20
promossi a
settembre
8
non
promossi
7
2
ritirati
0
1
ATTIVITÀ SVOLTE NEL CORSO DEL TRIENNIO
III ANNO – A.S. 2013/2014
Viaggio di istruzione: Strasburgo e Alsazia
IV ANNO – A. S. 2014/2015 e V ANNO – A. S. 2015/2016
Ha partecipato alla presentazione del libro “Eroi e poveri diavoli della grande guerra” di Brogi Paolo
presso il museo Le mine di Cavriglia interagendo con l'autore durante la discussione che ne è
scaturita
Ha partecipato al Seminario su: “Alternanza scuola-lavoro” presso il centro Geotecnologie
Stage presso le aziende del territorio dal 7/9/2015 al 25/9/2015
Azienda ospitante
Alunni
EL.CO.
Badhan Simranjit
Bertolotti SPA
Nannelli Elia
Pieralli Niccolò
In.Tec.
Morrone Valentina
Alias 2K
Bucciarelli Alessio
Neri Marcovalerio
Piroli Dajana
Di Puorto Gaetano
ABB (ex Power One)
Ciatti Andrea
Magri Alessio
NBN automazione
Borri federico
Becattini Cristiano
VOBIS
Furelli marco
Amodeo Marco
Borghese Andrea
Mufy SNC
Bergamaschi Robero
Russo Salvatore
Visia Imaging
Girezzi Lorenzo
SKYNET Tecnology
Fabbri Giulio
Atri Giacomo
Matassini Lor
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
La valutazione del docente prende in considerazione la sinergia delle seguenti voci:
 raggiungimento delle conoscenze, abilità e competenze dell’indirizzo
 impegno nel lavoro a scuola ed a casa
 disponibilità al dialogo educativo
 partecipazione al lavoro che viene svolto in classe o in laboratorio
 rispetto delle regole sociali nei confronti di compagni e personale scolastico
 progresso di apprendimento sia in senso negativo che positivo.
SCALA DOCIMOLOGICA
Prestazioni dello studente
Giudizio sintetico
voto
Lo studente non ha prodotto alcun lavoro e rifiuta ogni attività ed
nullo
impegno
1
Lo studente non ha alcuna conoscenza degli argomenti trattati e non è in
quasi nullo
grado di svolgere anche semplici compiti assegnati
2
Lo studente evidenzia conoscenze molto parziali e disorganiche con gravi
errori, gravissime difficoltà nella comprensione dei contenuti e
nell’applicazione dei concetti di base; metodo di studio inadeguato
Lo studente evidenzia conoscenze parziali o disorganiche con gravi errori;
difficoltà nella comprensione dei contenuti e nell’applicazione dei concetti
di base; metodo di studio non del tutto adeguato
Lo studente evidenzia conoscenze parziali con alcuni errori o complete
con gravi errori; risultano difficoltà nell’orientamento autonomo nei
contenuti e nell’elaborazione dei processi cognitivi, nonostante un certo
impegno e motivazione
gravemente
insufficiente
3
insufficiente
4
mediocre
5
Lo studente evidenzia conoscenze abbastanza corrette, ma imprecise nella
forma e nel contenuto, oppure parziali ma corrette; possesso delle sufficiente
contenuti essenziali della disciplina
6
Lo studente evidenzia conoscenze corrette, ma con qualche imprecisione;
lo studente è in grado di applicare nella pratica le conoscenze acquisite e discreto
dimostra adeguate capacità espositive
7
Lo studente evidenzia conoscenze sostanzialmente complete e corrette.
Articolate abilità espositive e sviluppate capacità logico - rielaborative dei buono
contenuti acquisiti
8
Lo studente evidenzia conoscenze complete e corrette con rielaborazione
personale. Ottima padronanza della materia. Lo studente sa valutare
ottimo
criticamente i risultati e i procedimenti e sa esporli con ricchezza
argomentativa
9
Lo studente evidenzia conoscenze complete e corrette con rielaborazione
personale e pienamente rispondente alle richieste. Ottima padronanza
eccellente
della materia. Sa valutare criticamente i risultati e i procedimenti, sa
esporli con ricchezza argomentativa ed applicarli in situazioni nuove.
10
Il cre di to sc olasti c o viene attr ibui to sec ond o i c ri ter i stabi li ti d al C ollegi o D o c enti e i nser i ti nel
P.O.F.
SIMULAZIONI PROVE D’ESAME
Prima prova scritta.
Elaborati di Lingua Italiana secondo le tipologie previste dall’Esame di Stato.
COMMISSIONE – CLASSE
SCHEDA DI VALUTAZIONE I PROVA:
ITALIANO - (Sufficienza 10/15)
CANDIDATO/A___________________________________________________________
PUNTEGGIO ASSEGNATO ALLA PROVA: …..…..…..…..../15
Il punteggio è stato assegnato dalla commissione all'Unanimità / a Maggioranza.
INDICATORI
A: CORRETEZZA E
PROPRIETÀ DI
LINGUAGGIO
B: CONOSCENZE
RELATIVE
ALL'ARGOMENTO E
AL QUADRO
GENERALE DI
RIFERIMENTO
PUNT.
MAX
4
5
DESCRITTORI





utilizzo di un linguaggio e di uno stile e registro linguistico
correttezza
presenza di improprietà morfosintattiche
presenza diffusa di errori
presenza diffusa di errori gravi
PUNT. PUNT.
PROVA
4
3
2
1
0
tip. a,c,d:
approfondita conoscenza degli argomenti scelti
tip. b:
comprensione dei materiali forniti e loro efficace utilizzo
5
tip. a,c,d:
conoscenza parziale degli elementi essenziali e padronanza
degli elementi discussi
tip. b:
comprensione dei materiali forniti e loro efficace utilizzo
4
tip. a,c,d:
conoscenza parziale degli elementi discussi
tip. b:
comprensione ed utilizzo parziale dei materiali forniti
3
tip. a,c,d:
conoscenza superficiale degli argomenti discussi
tip. b:
comprensione superficiale e/o mancato utilizzo dei materiali
forniti
2
C: PERTINENZA
ALLE CONSEGNE
2



adeguatezza alle richieste
parziale adeguatezza alle richieste
assente adeguatezza
2
1
0
D: COERENZA ED
ORGANICITÀ
2



argomenti in termini sostanzialmente coerenti
argomenti con termini non sempre coerenti
argomenti con termini incongruenti
2
1
0
E: RIFLESSIONI E
CRITICHE
PERSONALI
2



propone riflessioni pertinenti documentate e/o originali
propone riflessioni lineari
non propone riflessioni di rilievo
2
1
0
Seconda prova scritta.
Descrizione del tipo di prova prevista
Ia parte: Analisi, descrizione, progettazione ed implementazione di sistemi informatici in rete
IIa parte: Due quesiti a scelta fra quattro proposti
PARAMETRI/INDICATORI
 Analisi delle soluzioni proposte con discussione, completamento/semplificazione e puntuale riferimento alle specifiche funzionali ed alle prestazioni richieste
 Descrizione delle architetture, dei sistemi, delle applicazioni, dei protocolli proposti
 Inquadramento delle soluzioni con linguaggio informatico/sistemistico con riferimento agli
standard ed agli strumenti di sviluppo proposti.
 Dimensionamenti, configurazioni e/o dettagli implementativi della soluzione proposta
Per la valutazione della prova i singoli punti della traccia ed le due risposte sono valutate in 15esimi
in relazione agli indicatori presenti nella traccia e nei quesiti proposti. I pesi per gli indicatori e per i
punti della traccia ed i quesiti dipendono dalla prova ma indicativamente seguono lo schema sotto
riportato utilizzato per la correzione della prima simulazione.
Le esercitazioni pratiche sono state sviluppate in modo da progressivamente avvicinarsi alla struttura
della seconda prova. È stato programmato lo svolgimento di due simulazioni di seconda prova
nell’ultimo periodo del corso quando sono state completate/ripassate le competenze necessarie al tipo
di prova previsto. La prima simulazione è stata svolta il 3 Maggio 2016.
Si riporta di seguito la griglia utilizzata per la valutazione della prima simulazione derivata
dall'esempio 1 fornito dal ministero, dove è evidenziato un esempio di correzione che fornisce una
valutazione arrotondata a 10.
Terza prova scritta.
Tipolologia adottata C con 32 quesiti a risposta multipla con 4 item per quesito e una sola risposta
corretta. La prova di Inglese consiste in un brano di carattere tecnico (della lunghezza simile/uguale a
quella delle simulazioni e di difficoltà conforme a quella delle simulazioni ) con due domande aperte
miranti all’accertamento della comprensione. Questa scelta è stata ritenuta la più idonea alle
caratteristiche culturali della classe ed è stata validata con diverse prove di simulazione.
Per la valutazione delle domande a scelta multipla:
 Per ogni risposta corretta verrà attribuito un punteggio pari a +3.
 Per ogni risposta errata o non correttamente indicata verrà attribuito un punteggio di -1;
 Per ogni risposta non data verrà attribuito un punteggio pari a 0.
Punteggio relativo all’accertamento della lingua straniera: a ciascun quesito è attribuito un punteggio
intero da un minimo di 0 a un massimo di 16, di seguito la griglia di valutazione.
INDICATORI
PUNTI
VALUTAZIONE
A. COMPRENSIONE
insufficiente
0-1
mediocre
2-3
sufficiente
4
discreto/buono
5
ottimo
6
B. CORRETTEZZA
insufficiente
0-1
mediocre
2
sufficiente
3
discreto/buono
4
ottimo
5
C. RICCHEZZA DEI CONTENUTI
insufficiente
0-1
mediocre
2
sufficiente
3
discreto/buono
4
ottimo
5
TOTALE PUNTI _______/16____
Griglia di conversione tra punteggio grezzo e voto in quindicesimi
Punteggio
Valutazione
da
a
-32
-25
1
-24
-16
2
-15
-7
3
-6
2
4
3
11
5
12
20
6
21
29
7
30
38
8
39
47
9
48
60
10
61
73
11
74
86
12
87
100
13
101
114
14
115
128
15
Sono state effettuate 3 simulazioni di terza prova con differente numero di quesiti e differenti materie.
Si allega il testo della prova svolta il giorno 29 aprile 2016 per la quale è stato concesso un tempo
totale di 70 minuti.
RELAZIONE FINALE MATERIA:
DOCENTE:
BILOGHI
LINGUA E LETTERE ITALIANE
FIORENZA
BREVE GIUDIZIO SULLA CLASSE:
Gli alunni si sono rapportati ai contenuti della materia in maniera diligente e seguendo con attenzione
le indicazioni proposte. Non sono mancate riflessioni personali e giudizi mirati sulla letteratura in
generale e sui singoli autori. I contenuti sono stati trattati in maniera il più possibile interdisciplinare
in modo da legare la cultura letteraria al suo sottofondo storico; tale accezione è risultata
particolarmente gradita agli studenti. L’impostazione dello studio personale, seppure evidentemente
faticosa per una certa lontananza di interessi dall’ambito letterario che ormai caratterizza le nuove
generazioni, risulta essere in genere accettabile e proficua così come le competenze relative all’analisi
del testo, sia in prosa che in poesia . La classe nel complesso ha ampliato e consolidato le conoscenze
storico-letterarie dimostrando di aver compiuto un percorso di maturazione culturale.
OBIETTIVI DISCIPLINARI








Inquadramento storico – letterario di correnti ed autori.
Capacità di analisi e di comprensione dei testi letterari.
Contestualizzazione dei contenuti proposti.
Gestione autonoma della lingua sia orale che scritta.
Correttezza e proprietà morfologica, sintattica, grammaticale.
Controllo di “nuove” modalità espressive scritte, soprattutto di analisi del testo, di articoli
giornalistici e saggi brevi.
Acquisizione di un adeguato patrimonio lessicale.
Comprensione di tematiche culturali attuali e riflessione critica sulle stesse.
METODI



Lezione frontale
Insegnamento per problemi
Discussione
TIPOLOGIA DELLE PROVE:





Interrogazione
Domande a flash
Esercizi
Testo scritto: articolo di giornale, saggio breve, tema storico, tema di ordine generale.
Relazione orale e/o scritta
MATERIALI DIDATTICI:



Libro di testo: Bologna-Rocchi “Rosa fresca aulentissima” Ed. Loescher vol. 3A - 3B
Estratti da altri testi
LIM
CONTENUTI DISCIPLINARI:
CRISI DEL ROMANTICISMO ED ETÀ DEL REALISMO.
La Scapigliatura. Aspetti della crisi romantica: il secondo Romanticismo.
Il Positivismo e l’Evoluzionismo. Il Verismo italiano e il Naturalismo francese. Principi di fondo del
Verismo. Il privilegiamento della narrativa e le scelte linguistiche.
GIOVANNI VERGA. La vita, le opere. La prima produzione letteraria. La fase verista. Il ciclo dei
“vinti”. Contenuti dei romanzi. I temi della condizione di vita primitiva e della roba. La morale
dell’ostrica. Il progresso e la selezione.
Letture integrative
da “Vita dei campi”:

Rosso Malpelo

Cavalleria rusticana

La lupa
da “Novelle rusticane”:

La roba
GIOSUE CARDUCCI. La vita. Le opere. Il classicismo carducciano e la bellezza assoluta. La poesia
bipolare .La visione della storia. La sensibilità pre-decadente
Letture integrative
da “Rime Nuove”

Pianto antico

San Martino

Il comune rustico
da “Odi barbare”

Alla stazione in una mattina d'autunno

Nevicata
IL DECADENTISMO. La crisi del Positivismo. La rivalutazione dell’irrazionale e l’esasperazione del
soggettivismo. Nuove tendenze linguistiche e stilistiche. La nuova concezione dell’arte. Le teorie di
supporto a livello europeo.
GABRIELE d’ANNUNZIO. La vita, le opere. La poetica. Estetismo, panismo e concezione del
superuomo. Il nihilismo. Il sensualismo aristocratico. Nuovi modi espressivi linguistici e stilistici.
Letture integrative
Da “Il Piacere”:
 L’attesa di Andrea Sperelli
da “Alcyone”:
La sera fiesolana
La pioggia nel pineto
L’onda
GIOVANNI PASCOLI. La vita, le opere. La poetica. Il “fanciullino”. IL simbolismo. La natura
pascoliana e il tema del male e del nido. Il Pascoli della vertigine e il rapporto con i morti. Caratteri e
novità del linguaggio poetico pascoliano.



Letture integrative
da “Myricae”:
 L’assiuolo
 Lavandare
 X Agosto
dai “Canti di Castelvecchio”:
 Il gelsomino notturno
 Nebbia
LUIGI PIRANDELLO. La vita, le opere. La “vita” e la “forma”. L’umorismo e la percezione del
paradosso. La novellistica e i primi romanzi. Una nuova concezione del teatro. Le tre fasi della
produzione teatrale. Il teatro nel teatro. Il periodo dei miti.
Letture integrative
da “Novelle per un anno”:
 Ciaula scopre la luna
 Il treno ha fischiato
 Di sera un geranio
 La petente

Da “Il fu Mattia Pascal”
Il fu Mattia Pascal (lettura antologica)
ITALO SVEVO. La vita, le opere. Un intellettuale di confine. L’opera narrativa .Contenuti dei romanzi.
La storia editoriale e l’intervento di Montale. Echi culturali nella sua produzione. Autobiografia e
racconto analitico: l’influenza di Freud .La figura dell’inetto. Malattia e Salute.
Letture integrative
Da “La coscienza di Zeno”:
 Il finale
Le avanguardie:Crepuscolarismo e Futurismo:principi fondamentali
ERMETISMO:principi di fondo e localizzazione culturale. La poesia pura ed elitaria
GIUSEPPE UNGARETTI. .La vita, le opere .L’allegria e il dolore. Simbolismo,
convergenza nell’esperienza umana. La scelta religiosa.
Letture integrative
Da “L’Allegria”

I fiumi
 Il porto sepolto
 Veglia
 Mattina
 Sono una creatura
 Soldati
 Girovago
Da “Il dolore”
 Non gridate più
spiritualità e
EUGENIO MONTALE. La vita, le opere .La militanza antifascista aconfessionale. La negatività.
L’indifferenza e il ricordo. Il paesaggio. Il correlativo oggettivo. Le occasioni.
Letture integrative
Da “Ossi di seppia”
 Non chiederci la parola
 Spesso il male di vivere ho incontrato
 Meriggiare pallido e assorto
 I limoni
Da “Le occasioni”

Non recidere forbice quel volto
Da “Satura”
 Ho sceso dandoti il braccio..
 Le rime
SALVATORE QUASIMODO. La vita, le opere. I due tempi della sua poetica. L’ermetismo e la forza
assoluta della parola. Tecniche e temi. La militanza politica..
Letture integrative
Da “Acque e terre”

Ed è subito sera
 Vento a Tindari
Da “Giorno dopo giorno”

Alle fronde dei salici
LETTERATURA E RESISTENZA.(topos)
Letture integrative



L’imboscamento di Jonny
L’eco della guerra
La forza della Resistenza
B.Fenoglio
C.Pavese
R.Viganò
L. SCIASCIA. Vita. L’impegno morale e civile. La Sicilia nelle sue opere. Il giallo e l’inchiesta
giudiziaria
Letture integrative
“ Todo modo” Lettura integrale
RELAZIONE FINALE MATERIA:
DOCENTE:
BILOGHI
STORIA
FIORENZA
BREVE GIUDIZIO SULLA CLASSE:
La materia è stata affrontata con sufficienti interesse ed impegno il che ha prodotto un’acquisizione
dei contenuti generalmente accettabile. Non sono mancate richieste di chiarimenti riguardo alla
storia contemporanea, alla cronaca attuale, alla situazione economica del nostro paese e alle strategie
governative nazionali. La materia è stata impostata mettendo in particolare evidenza le relazioni, i
rapporti causa/effetto e le problematiche consequenziali degli eventi storici. Più che il semplice
approccio nozionistico,che è ovviamente necessario, è stata richiesta una visione critica dei fatti
all’interno di un contesto progressivo che ha come base sempre e comunque l’uomo nella sue
molteplici sfaccettature personali e sociali .Tale impostazione,d’altra parte, segue le indicazioni delle
linee guida indicate dal ministero L’impostazione dello studio personale è risultata sufficiente tenendo
in dovuto conto le differenze personali di carattere e le singole competenze e capacità. L’interesse è
stato costante e i contenuti disciplinari possono considerarsi acquisiti.
OBIETTIVI DISCIPLINARI





Inquadramento cronologico, ideologico e relazionale di fatti e movimenti storici.
Acquisizione di uno spirito critico che tenda a superare il semplice, anche se necessario,
nozionismo di base, tramite l’abitudine alla ricerca delle cause e dei perché.
Capacità di contestualizzare i contenuti proposti e di rapportarli alla realtà moderna.
Attitudini analitiche e spirito obiettivo nel considerare le diversità storiche e le problematiche
di interesse civile
Acquisizione di un adeguato patrimonio lessicale e di capacità espositive.
METODI



Lezione frontale
Insegnamento per problemi
Discussione
TIPOLOGIA DELLE PROVE




Interrogazione
Domande a flash
Relazione orale e/o scritta
Test
MATERIALI DIDATTICI



Libro di testo: “Dentro la storia” Ciuffoletti.Baldocchi.Bucciareli.Sodi.
Estratti da altre fonti
LIM
CONTENUTI DISCIPLINARI




















Motivi del colonialismo e dell’imperialismo di fine ‘800. Il colonialismo inglese e francese. La
colonizzazione dell’Africa e dell’Asia.
L’Italia giolittiana: le riforme, la questione meridionale, la politica estera. La Triplice Alleanza.
La guerra di Libia.
La prima guerra mondiale: Cause e motivi. Dalla guerra di movimento a quella di trincea.
L’Italia dalla neutralità all’intervento .Luoghi, tempi e strumenti della guerra. La disfatta del
1917. Il ritiro della Russia e l’ingresso degli U.S.A. La fine della guerra e i trattati di pace.
Condizioni dell’Italia. Condizioni della Germania.
La rivoluzione russa: da febbraio ad ottobre. Dittatura e guerra civile. Il comunismo di guerra.
L’unione sovietica. Da Lenin a Stalin.
Il biennio rosso in Italia e il movimento dei fasci. La repubblica di Weimar in Germania.
Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo. La vittoria mutilata e l’impresa di Fiume.
L’occupazione delle fabbriche. Il fascismo agrario. La marcia su Roma. Caratteri dell’Italia
fascista:l’economia; i rapporti con la Chiesa; la riforma della scuola. Il liberalismo, lo Stato
imprenditore; l’autarchia. La politica estera. La guerra di Etiopia.
La grande depressione del 1929: motivi finanziari e risvolti economici. La teoria di Keynes.
Roosevelt e il New Deal
L’affermarsi dei fascismi in Europa. La guerra civile spagnola. La vittoria di Franco
L’avvento del Nazismo in Germania. L’ascesa al potere di Hitler. L’apparato militare SA e SS.
La persecuzione antiebraica e le leggi razziali. La teoria dello spazio vitale.La politica estera:
l’annessione dell’Austria. L’occupazione dei Sudeti e l’invasione della Cecoslovacchia. Il
Congresso di Monaco. L’invasione della Polonia
La seconda guerra mondiale: cause. Caratteri di fondo e linee di svolgimento. La posizione
dell’Italia.
L’ingresso dell’Italia in guerra.IL fronte greco. Il fronte africano L’Europa continentale in
mano al nazifascismo.
L’attacco all’URSS. Caratteri e motivazioni. Le Resistenze nazionali
La guerra tra americani e giapponesi nel Pacifico. Le scelte del 1943 in Europa e in Italia. La
fine di Mussolini
La Resistenza italiana: caratteri e modalità operative. La fine della guerra e il disastro
atomico.
L’ONU. Bretton Woods. La conferenza di Yalta. La guerra di Corea.
La scelta referendaria in Italia. Caratteri della Costituzione democratica e repubblicana
Il dopoguerra: nuovo ordine delle relazioni internazionali. La divisione del mondo in blocchi.
La guerra fredda. La guerra in Vietnam. La questione medio-orientale. La decolonizzazione.
L’indipendenza delle colonie. La crisi di Cuba. Gli eventi bellici del secondo ‘900.
La ricostruzione in Italia. La scelta della sfera di influenza americana
I partiti e la politica italiana fino agli anni ’60: il centrismo . L’europeismo.
Il '68 in Italia e nel Mondo. Caratteri della contestazione. La politica italiana degli anni '70: il
centro-sinistra. Gli estremismi politici: motivazioni e modalità operative dell’estrema sinistra
e dell’estrema destra. Il caso Moro.
RELAZIONE FINALE MATERIA:
DOCENTE:
MATEMATICA
FIORI SONIA
La classe è composta da 21 studenti, la maggior parte di loro con un percorso scolastico non lineare. La
classe è piuttosto variegata infatti al suo interno ci sono studenti con certificazione di DSA, BES, H104
e ripetenti di diversi anni.
Solo pochi studenti riescono, per carattere o capacità a partecipare attivamente alle lezioni, la maggior
parte segue le lezioni senza riuscire ad intervenire in modo efficace e propositivo.
L’impegno e il profitto è stato nella maggior parte dei casi appena sufficiente. Nel corso del triennio si
sono evidenziati alcuni studenti che hanno avuto un particolare interesse per la materia migliorando e
riportando sempre risultati buoni.
Nello svolgimento dei vari moduli è stata data maggior importanza all'acquisizione dei concetti
fondamentali e ai procedimenti risolutivi dei vari problemi. Le dimostrazioni fatte sono solo quelle che
sono indicate in modo specifico nel programma, le altre proprietà sono state giustificate, quando
possibile, graficamente.
Il programma preventivato è stato ridimensionato perché il numero di ore di lezione è stato inferiore a
quello previsto.
Infatti i tempi previsti dai programmi ministeriali sono di 3 ore settimanali, per un totale di 99 ore
annue ma durante questo anno scolastico sono state svolte anche altre attività: assemblee di classe e di
Istituto, stage aziendale, progetti organizzati dalla scuola, teatro, recupero in itinere, orientamento
universitario e tutto questo ha interessato, ad oggi, un totale di 17 ore.
OBIETTIVI DISCIPLINARI:






Conoscere le definizioni e le proprietà degli operatori incontrati
Saper calcolare integrali dei tipi studiati
Saper calcolare aree e volumi con gli integrali
Esprimersi nel linguaggio proprio della materia
Saper calcolare superfici e volumi di solidi notevoli
Saper risolvere semplici problemi di geometria solida
METODOLOGIE:




Lezioni frontali e partecipate
Argomenti presentati attraverso problemi
Esercitazioni singole e di gruppo da svolgere in classe
Esercizi assegnati da svolgere a casa
TIPOLOGIA DELLE PROVE:



Interrogazioni orali
Problemi ed esercizi scritti
Test a risposta chiusa
MATERIALI DIDATTICI:

Personal Computer e software didattico
Libro di testo:
Bergamini - Trifone – Barozzi “Corso base verde di Matematica. Plus” volume 4 Zanichelli.
Bergamini - Trifone – Barozzi “Corso base verde di Matematica. Plus” volume 5s
Zanichelli.

CONTENUTI DISCIPLINARI:
Integrali indefiniti:
Definizione di primitiva, teoremi sulle primitive (dim.)
Definizione di integrale indefinito
Linearità dell’integrale indefinito (dim.)
Integrazione delle funzioni elementari
Integrali riconducibili ad immediati.
-
-
Integrale definito:
Il trapezoide
Definizione e significato geometrico dell’integrale definito
Proprietà: integrale tra estremi uguali, scambio degli estremi d’integrazione, proprietà
del terzo punto, valore assoluto dell’integrale e integrale del valore assoluto, linearità
Teorema della media
Valor medio
Definizione di funzione integrale
Teorema fondamentale del calcolo integrale (dim.)
Conseguenze del teorema fondamentale
Formula fondamentale del calcolo integrale (dim.)
Metodo di integrazione per sostituzione (alcune irrazionali e parametriche)
Metodo di integrazione per parti (dim.)
Integrali ricorsivi
Metodo di integrazione delle funzioni razionali fratte
Calcolo dell’integrale definito con il metodo di sostituzione
Calcolo dell’integrale definito di una funzione con modulo
Area di una superficie delimitata dal grafico di una o due funzioni
Volume dei solidi di rotazione attorno all’asse x
Integrazione di una funzione pari e di una funzione dispari in un intervallo centrato
nell’origine
Integrali impropri:
Integrale di una funzione con un numero finito di discontinuità in un intervallo chiuso
Integrale di una funzione in un intervallo illimitato
Calcolo area regione piana illimitata.
Geometria solida euclidea:
Definizioni di diedro, angoloide
Poliedro
Prisma, prisma retto, prisma regolare
Parallelepipedo, parallelepipedo rettangolo e sue proprietà (dim.)
Cubo
Poliedro regolare
Piramide, piramide retta, piramide regolare
Superficie di un poliedro
- Area della superficie del prisma retto, parallelepipedo rettangolo, cubo, piramide retta, tronco
di piramide retta
Definizione di solido di rotazione, cilindro, cono, sfera
Area della superficie del cilindro, cono, tronco di cono, sfera, calotta sferica
Programma che si presume di svolgere dal 9 maggio al 10 giugno:
Estensione dei solidi, equivalenza
volume di un solido
-
solidi equivalenti ed equiscomponibili
Principio di Cavalieri
Equivalenza tra prismi, tra piramidi, tra prisma e cilindro, tra piramide e cono
Teorema dell’equivalenza tra piramide e prisma
Volume dei solidi notevoli: parallelepipedo rettangolo, cubo, prisma, piramide, tronco di
piramide, cilindro, cono, tronco di cono, sfera.
RELAZIONE FINALE MATERIA:
DOCENTE:
INFORMATICA
SCARPELLI CARLA
BREVE GIUDIZIO SULLA CLASSE:
Gli alunni hanno affrontato gli argomenti teorici con sufficiente impegno pertanto i contenuti sono
stati acquisiti in modo accettabile. La parte pratica è stata affrontata con maggiore interesse
partecipando attivamente ottenendo mediamente profitti migliori. In particolare lo stage aziendale è
stato affrontato con entusiasmo distinguendosi per impegno e serietà.
La classe ha avuto durante tutto l'anno scolastico un comportamento corretto sia nei confronti
dell'insegnante che fra i ragazzi stessi.
OBIETTIVI DISCIPLINARI:














Comprendere le necessità dei database.
Conoscere i vantaggi di un DBMS.
Utilizzare modelli per descrivere processi aziendali.
Individuare le entità e le relazioni tra le entità all'interno di una situazione complessa.
Acquisire la conoscenza degli aspetti funzionali e organizzativi di una base di dati.
Conoscere il concetto di dipendenza funzionale.
Comprendere le motivazioni alla base della normalizzazione.
Conoscere il significato di database.
Riconoscere il ruolo dei DBMS.
Individuare i tipi di DBMS e le architetture di riferimento.
Conoscere la struttura di tabelle, record e campi.
Conoscere il significato di relazione e di chiave primaria.
Effettuare ricerche nelle tabelle.
Interrogare il database mediante query.
METODOLOGIE:








Lezione frontale
Presentazione degli argomenti attraverso esempi e problemi
Discussione guidata
Lezione interattiva
Lavoro individuale
Produzione libera o guidata di schemi
Lavoro di gruppo
Esercitazioni di laboratorio
TIPOLOGIA DELLE PROVE:




Interrogazioni orali
Problemi ed esercizi scritti
Esercitazioni di laboratorio individuali e di gruppo
Relazione orale e/o scritta
MATERIALI DIDATTICI:








Libro di testo: “Progettare i database – SQL e PHP”, Paolo Camagni, Riccardo Nikolassy,
Hoepli
Personal Computer in rete
Lezioni proiettate con videoproiettore
Piattaforma MOODLE
Compilatori: CodeBlock per linguaggi C e C++
DBMS: MySQL Xampp
Client per MySQL: Linea di Comando, PhpMyAdmin
XAMPP
CONTENUTI DISCIPLINARI
Le basi di dati: generalità
 Sistemi informativi e sistemi informatici
 Necessità di un database
 Progettazione
 DBMS: DataBase Management System
Progettazione concettuale di un sistema informatico
 Modello ER
 Entità, attributi, chiavi
 Associazioni (o relazioni)
 Vincoli di integrità
 Laboratorio: Esercizi di progettazione di database utilizzando il modello E.R.
Progettazione logica: modello relazionale
 Le relazioni (o tabelle)
 Dal diagramma ER allo schema relazionale
 Operazioni relazionali
 Interrogazioni sullo schema relazionale
 La normalizzazione delle tabelle
 Laboratorio: Esercizi di progettazione di database utilizzando il modello relazionale. Supporti
software: Xammp ( MySQL, Linea di Comando e PhpMyAdmin): ambiente di lavoro, tipi di
dati, tabelle ( INNODB), query, backup e restore di un DB.
SQL: un linguaggio per basi di dati relazionali
 Definizioni di tabelle (Create Table, Alter Table, Drop Table, Create Index)
 Comandi per manipolare i dati (Insert Into, Update, Delete)
 Operazioni relazionali (Select, Inner Join, Left Join, Right Join, Self Join)
 Funzioni di aggregazione (Count, Min, Max, Sum, AVG)
 Ordinamenti e raggruppamenti (Order By, Group By, Having)
 Laboratorio: Esercizi applicativi sull’utilizzo dei comandi SQL
I Linguaggi del Web
 Programmazione lato client e lato server
 I forms o moduli
 La programmazione dinamica
 Il Linguaggio PHP







Leggere i dati inviati da un form html (Get e Post)
Connessione ad un database
Eseguire query su un database
Implementazione di accesso con password.
I file include.
Array e Array Associativi.
Le variabili dell’array $_GET. $_POST
RELAZIONE FINALE MATERIA: T. e P.S.I.T.
DOCENTE:
CIMINO PAOLO
Tecnologie e progettazione di Sistemi Informatici e di Telecomunicazione
BREVE GIUDIZIO SULLA CLASSE:
La classe mi è stata affidata per la prima volta nel mese di novembre del 2015, nel prosieguo
dell’attività didattica ho potuto prendere visione delle capacità acquisite negli anni precedenti, nel
complesso le suddette capacità non sono brillanti anche se non sono mancati momenti di slancio
creativo da parte di singoli allievi.
OBIETTIVI DISCIPLINARI:
Le lezioni svolte, sia quelle teoriche sia quelle esercitative svolte in laboratorio, hanno avuto lo scopo
di portare gli allievi alla conoscenza e a far proprie le tematiche degli argomenti trattati; in particolare:
dopo un riepilogo dei protocolli ISO/OSI e in generale sui protocolli e le norme che regolano la
trasmissione dei dati in una rete, si è passati allo studio dei socket, si è cercato di concentrarsi sugli
argomenti elencati di seguito, e non disperdere l’attenzione nella vasta bibliografia esistente. Nella
parte finale del corso, si è affrontato l’argomento del linguaggio XML. Un buon lavoro è stato svolto in
laboratorio, andando di pari passo tra teoria ed esercitazioni, così da fissare in modo chiaro e duraturo
gli argomenti trattati.
METODOLOGIE:
Le lezioni sono avvenute sia in modo frontale, sia con l’ausilio della LIM, proiettando materiale
raccolto in rete o preparato precedentemente. In laboratorio poi si è passati alla fase di elaborazioni e
realizzazione di prove pratiche, utilizzando anche linguaggi ad alto livello quali il C quando è stato
necessario.
TIPOLOGIA DELLE PROVE:
Le prove sono state effettuate soprattutto con elaborati pratici in laboratorio, ma anche si è sfruttato il
momento delle simulazioni di III prova come classico compito in classe, valido a tutti gli effetti per la
valutazione finale.
MATERIALI DIDATTICI:
Non essendovi un libro di testo, per le lezioni si è attinto soprattutto al materiale già esistente in
formato elettronico, e alla bisogna si è ricercato in rete altro materale per altro abbondante, quando
era necessario.
CONTENUTI DISCIPLINARI:
I Sistemi Distrubuiti:
Elaborazione centralizzata e distrubuita.
Benefici della didtribuzione.
Svantaggi legati alla distribuzione.
Architetture distribuite hardware: dalle SISD al cluster PC:
SISD, SIMD, MISD, MIMD.
Architetture distribuite software: dai terminali remoti ai sistemi completamente distribuiti.
Architettura a terminali remoti, client-server, cooperativa, WEB-centric completamente distribuita
Architettura a livelli.
Richiami sul protocollo OSI e alla funzione dei 7 livelli.
Richiami del protocollo TCP/IP e alla funzione dei suoi livelli.
Confronto tra protocollo OSI vs TCP/IP.
Indirizzi IP e segmentazione di una rete.
Le applicazioni di rete:
Il modello ISO/OSI e le applicazioni.
Applicazioni di rete e identificazione mediante socket.
Scelta dell’architettura per l’applicazione di rete.
Architettura client-server, peer-too-peer.
Servizi offerti dallo strato di trasporto alle applicazioni.
I socket e i protocolli per la comunicazione di rete.
Applicazioni di rete.
Le porte di comunicazione e i socket.
Socket e processi client-server.
Famiglie e tipi di socket.
Il linguaggio XML
Generalità sul linguaggio XML.
Utilizzo dell’XML.
La sintassi XML.
Elementi principali dell’XML.
RELAZIONE FINALE MATERIA:
DOCENTE:
LINGUA INGLESE
SESTINI PIERA
BREVE GIUDIZIO SULLA CLASSE:
La classe VAI si presenta eterogenea riguardo allo sviluppo delle quattro abilità linguistiche. Pochi
studenti possiedono una competenza linguistica pari a B1 o B1+, mentre la maggioranza presenta
una preparazione A2 +. La classe non ha sempre partecipato attivamente al dialogo educativo,
nonostante abbia rivelato un buon interesse nei confronti della disciplina e la consapevolezza del
ruolo fondamentale che essa ricopre nella comunicazione odierna. Le verifiche orali hanno richiesto
un continuo incoraggiamento e supporto per compensare la loro paura di sbagliare e la poca fiducia in
loro stessi. L’approccio comunicativo a tutti gli argomenti trattati ha promosso un apprendimento non
mnemonico dei contenuti, che risultano pertanto sufficientemente interiorizzati, ma l’esposizione non
è sempre fluida ed accurata e risente di uno studio poco approfondito e, in certi casi, discontinuo. Il
profitto della classe risulta globalmente sufficiente, se si considerano sia la produzione orale che quella
scritta
OBIETTIVI DISCIPLINARI:
Tenuto conto dei Nuovi Programmi per gli Istituti tecnici, considerato il profilo della classe e la
competenza linguistica generale, la programmazione ha cercato di promuovere i seguenti obiettivi,
corrispondenti (nell’insieme) al livello B1 del CEFR:
1.
Saper cogliere il significato di vari testi, in particolare quelli di carattere tecnico, anche di una
certa complessità (livello B1/B2);
2.
Saper produrre testi scritti, in genere relazioni, quesiti relativi a brani di vario tipo e registro,
in modo chiaro e con un lessico appropriato (livello B1);
3.
Aver potenziato le abilità di ascolto nella conversazione in generale e di saper cogliere il senso
generale di filmati in lingua inglese (livello B1);
4. Saper interagire oralmente in vari contesti, incluso quello relativo al mondo dell’informatica
in modo autonomo e con un lessico appropriato (livello B1).
METODOLOGIA:
Approccio sostanzialmente comunicativo. La metodologia è stata quella CLIL, da intendersi,
ovviamente, come un approccio didattico di tipo “immersivo” che punta alla costruzione di
competenze linguistiche e abilità comunicative in lingua straniera insieme allo sviluppo e
all’acquisizione di conoscenze disciplinari. Comunque, nessun metodo o tecnica particolare sono stati
esclusi a priori. Sono state selezionate, di volta in volta, quelle metodologie più efficaci in base agli
obiettivi, al contesto e agli stili cognitivi degli studenti.
TIPOLOGIA DELLE PROVE:
Produzione scritta: brani per l’accertamento della comprensione e avvio alla terza prova; redazione
del Curriculum Vitae. Per la simulazione della terza prova si è ritenuto opportuno, in taluni casi,
proporre brani di carattere tecnico non brevissimi per far sì che il contenuto fosse significativo e
permettesse agli studenti di rispondere più facilmente ai due quesiti. Si concede l’uso del
dizionario bilingue durante la prova. Tempo concesso: 35 minuti.
Produzione orale: esposizione degli argomenti trattati, conversazione sulle tematiche affrontate e sui
collegamenti fra i vari argomenti.
MATERIALI DIDATTICI
•
•
•
•
Libro di testo in adozione INFORMATION TECHNOLOGY per quanto concerne la
microlingua della specializzazione;
Appunti “Wikinotes” di Piera Sestini per gli argomenti tecnici. Gli appunti sono scaricabili
dalla piattaforma Moodle;
Fotocopie varie reperibili sulla piattaforma Moodle;
Computer e DVD per l’ascolto.
CONTENUTI DISCIPLINARI
Argomenti tecnici
Dal testo in adozione: M.Bernardini, G.Haskell Information Technology ed. Loescher:
Describing telecommunications pag. 131-133
Networks- Overview pagg 152-154 ( Hubs, switches, routers)
Wired and Wireless pagg 162-164
Types of networks pagg. 167-169
Careers. Jobs in IT pagg 231-214
Dagli appunti “Wikinotes” i seguenti argomenti:
First Chapter: The computer ( definition, Alan Turing and his intelligent machine, hardware components, kinds of computers, software and the operating system,)
Second Chapter : Computer Networks: Definition of computer network, Kinds and topologies of
computer networks, The Internet and its services, Websites and the HTML language, Social Networks )
Third Chapter: The Computer Expert ( the professional profile, the C.V., the concept of I.C.T., Internships and their importance)
Programming Languages ( functions and most important programming languages )
Fourth Chapter: Five Inventors who have changed Tech ( Biografia di Steve Jobs, Bill Gates, Mark
Zuckerberg and Tim Berners-Lee).
Civiltà
Ireland: history and writers (in fotocopia);
Dublin(in fotocopia);
Technology in the classroom: Australia's digital education (in fotocopia);
Visione del film In the Name of the Father + recensione del film (in fotocopia);
Film in lingua: The Pianist + brano sul background storico e recensione del film( in fotocopia);
Testo del discorso di Steve Jobs Stay hungry, stay foolish”.
Attività di ascolto, scrittura ed esercitazione grammaticale.
Esercizi di comprensione del testo come guida alla terza prova;
Uso dei principali connettori nelle esercitazioni per la terza prova;
Guida alla scrittura del Curriculum Vitae in lingua.
Argomenti affrontati con la lettrice madrelingua (4 ore):
Internship, C.V., soft and hard skills;
Social Networks;
Digital education and the learning of a foreign language.
RELAZIONE FINALE MATERIA:
DOCENTE:
SISTEMI E RETI
PIAZZESI PATRIZIO
BREVE GIUDIZIO SULLA CLASSE:
La classe, nella disciplina, ha risentito della mancata continuità didattica al quarto anno (quattro
insegnanti quasi equamente distribuiti nell'anno ) che ha condizionato, assieme al prima previsto, poi
effettivo utilizzo della disciplina, nella seconda prova dell'Esame di Stato, lo svolgimento dei
contenuti. Il comportamento della classe, pur migliorato nel corso dell'anno, non ha permesso nella
maggior parte dei suoi componenti che il raggiungimento di accettabili obiettivi di conoscenza e di
orientamento, con maggiori difficoltà nelle poche occasioni di sviluppo applicativo. Solo pochi studenti
hanno dimostrato impegno e capacità per un apprezzabile profitto.
OBIETTIVI DISCIPLINARI:
Tecniche di filtraggio del traffico di rete.
Tecniche crittografiche applicate alla protezione dei sistemi e delle reti.
Reti private virtuali.
Installare, configurare e gestire reti in riferimento alla privatezza, alla sicurezza e all’accesso ai servizi.
Modello client/server e distribuito per i servizi di rete.
Funzionalità e caratteristiche dei principali servizi di rete
Identificare le caratteristiche di un servizio di rete.
Selezionare, installare, configurare e gestire un servizio di rete locale o ad accesso pubblico.
Strumenti e protocolli per la gestione ed il monitoraggio delle reti.
Macchine e servizi virtuali, reti per la loro implementazione.
Integrare differenti sistemi operativi in rete.
METODOLOGIE:
Gli argomenti proposti da un lato riprendono e consolidano la conoscenza delle reti e del modello di
riferimento studiato principalmente al quarto anno ed introducono gli aspetti legati alla sicurezza ed
alla amministrazione dei sistemi informativi in rete.
Gli argomenti sono stati proposti principalmente con lezioni frontali coadiuvate dall'utilizzo di
proiettore.
Le abilità pratiche sono state condizionate dall'attuale laboratorio e sono consistite nello sviluppo di
software specifico in C relativo ai temi sviluppati e nell'analisi di protocolli con l'utilizzo di
Wireshark..
In preparazione della seconda prova dell'Esame di Stato sono state studiate le precedenti tracce e
effettuate simulazioni parziali e totali.
TIPOLOGIA DELLE PROVE:
In ciascun quadrimestre sono previste prove diversifica scritte, pratiche ed interrogazioni orali.
La valutazione scritta, pertinente alla conoscenza e competenza di base della disciplina, si è svolta
mediante domande sintetiche a risposta aperta e esercizi, quella pratica, relativa alle competenze e
capacità applicative, ha richiesto lo sviluppo di programmi C e la compilazione di relazione tecniche.
MATERIALI DIDATTICI:
Libro di testo: L. Lo Russo E. Bianchi SISTEMI E RETI vol 2 e vol. 3 Hoepli, Milano
Appunti di approfondimento o di sintesi forniti dall’insegnante reperibili nella Intranet d'Istituto
Guide ai linguaggi ed agli ambienti di sviluppo disponibili in Internet
CONTENUTI DISCIPLINARI:
Ripasso/ recupero del modello di riferimento ISO/OSI e del sottosistema di comunicazione.
Calcolo bit-rate e numero pacchetti per trasferimento file in assenza e presenza di rumore.Calcolo bitrate livello applicativo con tempo di propagazione e protocollo stop & wait. Enti di Normalizzazione e
standard ISO/OSI. Protocollo, interfaccia, entità, primitive di interfaccia, protocolli confermati e non,
protocolli connessi e non. Sottosistema di trasmissione e dispositivi interni relativi ai diversi
livelli.Calcolo bit rate livello applicativo in presenza di dispositivi interni con ritardo e meccanismo
store & forward. Tempi di accodamento ed elaborazione. Indirizzi IP e loro classificazione con e senza
classe. Eserci9tazione: calcolo del dominio di collisione e subnetting
Livello di trasporto:indirizzamento (porta), multiplexing/demultiplexing, Negoziazione della qualità di
servizio. Protocollo UDP. Struttura del pacchetto, calcolo del checksum, multicasting. Protocolli
affidabili: stop&wait con RTO ed enumerazione. Protocolli a finestra. Descrizione intestazione TCP.
Apertura e chiusura connessione. Scambio dati. Le flag di controllo. Esercizio di valutazione protocollo
stop wait /a finestra. Finestra minima.
Livello applicativo: interfaccia client/server (socket). Applicazioni e computer client e server. DNS
organizzazione del servizio, TLD, server autoritativi, repliche e caching, protocollo e formato record
delle risorse. I servizi Telnet, FTP e TFTP. Email e webmail, protocolli SMTP, POP3,IMAP. Codifica
della busta, dell'intestazione e del contenuto:principali campi Protocollo MIME. Content-type e
Content-transfer-encoding. Introduzione www:browser,web server, html e http. Evoluzione pagine
web: pagine statiche, pagine dinamiche (elaborazione lato server e linguaggi relativi), pagine attive
(elaborazione lato client e linguaggi relativi). Evoluzione del linguaggio html e dei browser .HTML4 e
CSS. Da HTML a XHTML, il web2.0, AJAX e HTML5. Evoluzione del protocollo http. La versione 1.0
ed 1.1. I metodi, la connessione, l’autenticazione, i cookie.
Sicurezza dei sistemi informatici: pericoli,naturali inclusi guasti e fenomeni collettivi imprevedibili,
umani volontari e accidentali. Danni: perdita del servizio, dell'integrità dei dati, della riservatezza e
della paternità delle informazioni ,rischio danno atteso, interventi preventivi e di recupero.
Ridondanza (statica e dinamica). Sicurezza dei sistemi e delle reti: Interventi umani accidentali,
formazione, conferma e recupero operativi. Tecniche di backup statico totale, incrementale, in linea.
Interventi volontari, autenticazione (sono, conosco possiedo) e autorizzazione (dettaglio).
Crittografia. Ruolo della crittografia.Crittografia Classica, steganografia, codice Cesare, principio di
Kerkchoff, brute force, sostituzione monoletterale, decrittazione statistica, trasposizione, codice
Vigenere, Enigma
Crittografia Digitale, XOR con sequenza casuale, crittografia blocco, DES, Triple DES, AES
Crittografia Simmetrica; Protezione e autenticazione. Prestazioni, chiave condivisa e non scalabilità.
Crittografia Asimmetrica: chiave pubblica e chiave privata. Protezione e autenticazione. prestazioni,
distribuzione chiavi, scalabilità. Algoritmo di Diffie Hellman per lo scambio delle chiavi e RSA.
Crittazione Ibrida. Protezione messaggio con chiave di sessione scambiata attraverso crittografia
asimmetrica. Autenticazione documento mediante crittografia asimmetrica dell’impronta del
documento (firma elettronica)
Inizio PGP inquadramento storico, schema a blocchi. S/MIME, https, SSL/TLS: le fasi di scelta
versione/algoritmo , l'invio sicuro di premaster key, la protezione/autenticazione simmetrica del flusso
di dati. Cenni sugli algoritmi di compressione basati su dizionari. Motivazione del protocollo SET. Reti
Private Virtuali: IPsec Tunnel, connessioni in modalità trasporto. Intranet Extranet. Classificazione
firewall e definizione di DMZ.
Sicurezza nelle applicazioni e nei sistemi distribuiti : definizione, presentazione ( front end) ,logica
applicazione,logica di accesso dati. Configurazioni single tiered, two tiered, three tiered. Middleware.
Sistem di elaborazionei distribuita. Applicazioni N tiered. Server Farm (Cloning, Partitioning). Modelli
di condivisione in rete MS (workgroup e domain).
Classificazione Servizi, utenti e operazioni Web.Architetture Web 3 tiered, 5 tiered, sistemi RACS e
RAPS, DMZ, https.
Amministrazione di una rete. Amministrazione di una rete: servizi di directory, LDAP,domini, albero
di domini e foreste di domini ( relazione di fiducia). Cenni di Active Directiory, PDC, BDC, pila dei
protocolli, ACL di NTFS. Ricerca guasti e sicurezza in rete.
Wireless e reti mobili. Descrizione funzionale e classificazione dei servizi e delle architetture. I
componenti di una rete wireless.Cenno alle problematiche ed al livello fisico wireless. Multiplazione di
codice. Gli standard 802.11. Protezione ed utenticazione della comunicazione wireless, WEP, WPA,
WPA 2.
Attività Laboratorio
Confronto dei metodi acquisizione stringa (gets, scanf e getchar). Operatori C bitwise. Sviluppo
acquisizione e controllo indirizzo IP con gets e getchar. Ripasso union e scanf. Sviluppo acquisizione,
calcolo maschera, rete ed host di indirizzo CIDR Formalizzazione della funzione di checksum UDP
RFC 1071 (algoritmo Internet checksum) Installazione ed utilizzo Wireshark. Traccia delle
interrogazioni DNS, della connessione TCP e della richiesta HTTP con wireshark Descrizione rete
d'istituto: configurazione di un client, processo di trasmissione pacchetto all'interno della sottorete
(ARP). Trasmissione di un pacchetto all'interno della rete d'istituto ed in internet (NAT)
Codifica base64. Sviluppo esercitazione di codifica/decodifica di una stringa in base64. Visualizzazione
con wireshark di una connessione web (DNS, TCP, e HTTP ) analisi delle principali intestazioni, di
una sessione DHCP, del processo di autenticazione al file server Samba d'istituto e di una connessione
remota SSH.Dettagli implementativi firewall. Iptable Discussione e simulazione di seconde prove di
Esame di Stato di Sistemi.
RELAZIONE FINALE MATERIA:
DOCENTE:
G.P.O.I.
PIAZZESI PATRIZIO
Gestione di Progetto e Organizzazione di Impresa
BREVE GIUDIZIO SULLA CLASSE:
La peculiarità della disciplina ( nuova introduzione, novità/diversità degli argomenti ) ha contribuito
ad un impegno/profitto altalenante fra interesse/disinteresse convinzione di recupero/difficoltà non
previste. Difficoltà aggiuntiva è stato l'utilizzo degli strumenti di produttività personale (CALC) che
con il nuovo ordinamento sono risultati molto carenti ed hanno condizionato lo svolgimento delle
attività di laboratorio.
Il comportamento della classe è stato motivato al raggiungimento di obiettivi minimali, solo pochi
studenti hanno evidenziato interesse per i temi specifici e per l'approfondimento interdisciplinare.
OBIETTIVI DISCIPLINARI:
Elementi di economia e di organizzazione di impresa con particolare riferimento al settore ICT.
Processi aziendali generali e specifici del settore ICT, modelli di rappresentazione dei processi e delle
loro interazioni e figure professionali.
Analizzare e rappresentare, anche graficamente, l’organizzazione dei processi produttivi e gestionali
delle aziende di settore.
Comprendere e rappresentare le interdipendenze tra i processi aziendali.
Ciclo di vita di un prodotto/servizio.
Tecniche e per la pianificazione, previsione e controllo di costi, risorse e software per lo sviluppo di un
progetto.
Gestire le specifiche, la pianificazione e lo stato di avanzamento di un progetto del settore ICT, anche
mediante l’utilizzo di strumenti software specifici.
Individuare e selezionare le risorse e gli strumenti operativi per lo sviluppo di un progetto anche in
riferimento ai costi.
Manualistica e strumenti per la generazione della documentazione di un progetto
Realizzare la documentazione tecnica, utente ed organizzativa di un progetto, anche in riferimento alle
norme ed agli standard di settore.
Tecniche e metodologie di testing a livello di singolo componente e di sistema.
Verificare e validare la rispondenza del risultato di un progetto alle specifiche, anche attraverso
metodologie di testing conformi ai normative o standard di settore
Norme e di standard settoriali di per la verifica e la validazione del risultato di un progetto.
Metodologie certificate per l’assicurazione della qualità di progettazione, realizzazione ed erogazione
di prodotti/servizi .
Applicare le norme e le metodologie relative alle certificazioni di qualità di prodotto e/o di processo .
Normativa internazionale, comunitaria e nazionale di settore relativa alla sicurezza e alla prevenzione
degli infortuni.
Individuare le cause di rischio connesse alla sicurezza negli ambienti di lavoro.
METODOLOGIE:
Per la programmazione del corso di nuova istituzione si è cercato di incentrare lo studio
dell'organizzazione aziendale sul ruolo del sistema informativo in modo da immergere la disciplina nel
contesto didattico delle altre materie.
Gli argomenti sono stati proposti principalmente con lezioni frontali coadiuvate dall'utilizzo di
proiettore, LIM e/o programmi di condivisione delle schermate su monitor.
Le abilità pratiche sono state sviluppate in laboratorio anche con l'ausilio di applicativi di produttività
personale CALC e specifici di gestione progetti ProjectLibre
L’attività applicativa di laboratorio sarà prevalentemente costituita da esercitazioni di
approfondimento di specifici temi legati alle scienze applicate (statistica, ricerca operativa).
Particolare attenzione sarà posta alla discussione ed alla distribuzione delle esercitazioni sviluppate.
TIPOLOGIA DELLE PROVE:
In ciascun quadrimestre sono state svolte prove diversificate: pratiche ( Esercitazioni CALC),
interrogazioni orali, prove scritte con questionari a risposta aperta ed esercizi.
MATERIALI DIDATTICI:
Libro di testo: Conte, Camagni, Nikolassy Gestione del progetto ed organizzazione d'impresa Hoepli
Appunti di approfondimento o di sintesi forniti dall’insegnante reperibili nella Intranet d'Istituto
Esempi di esercitazioni sviluppate con strumenti di produttività personale (calc).
CONTENUTI DISCIPLINARI:
Informazione ed organizzazione Introduzione ai modelli delle realtà aziendali. Approccio sistemistico,
modelli descrittivi/esplicativi e predittivi/prescrittivi Identificazione, simulazione e validazione di
modelli.
Organizzazioni, aziende ed imprese. La risorsa informatica nell'impresa: tecnologia dell’informazione
embedded, di automazione, infrastrutturali, di supporto alle decisioni. L’impresa come sistema aperto:
gli stakeholder. Il modello meccanicistico dell’impresa: la divisione del lavoro Adam Smith, Taylor,
Ford e Max Weber (il modello burocratico) Divisione del lavoro verticale/orizzontale Meccanismi di
coordinamento Posizione, mansioni ruolo. Macro e micro struttura. Funzioni aziendali. Struttura
organizzativa. Crescita orizzontale ( job enlargement ) e verticale (job enrichment). Organizzazione
semplice e funzionale. Organigrammi: posizione di linea e di staff. Rapporti gerarchici fra le posizioni
aziendali. Organizzazione divisionale ed ibrida, Organizzazione a matrice. Sistema meccanico vs
organico. Costi aziendali
Sistema informativo aziendale: progressiva informatizzazione delle funzioni e loro integrazione.
Contabilità personale ed istituzionale. Pianificazione e contabilità industriale. CAD/CAM.
Acquisizione dati e controllo di produzione CIM. Customer Relationship Management CRM, Gestione
delle informazioni e supporto delle decisioni. Caratteristiche tecniche e sistemi ERP:
(Modularità,Configurabilità,Disponibilità ed omogeneità delle informazioni, Univocità della base dati,
Integrazione dei processi aziendali,). Reti aziendali: Reti di processo, bus di campo, Intranet, Internet
ed Extranet
Introduzione processi aziendali. Processi primari e di supporto. Processi: valore (costo, qualità, tempi
e flessibilità), Sottoprocessi modalità di interazione, cultura del processo e principi della gestione dei
processi, differenza con progetto, catena dei valori, cliente/fornitore, responsabile del processo,
bilanciamento efficienza/efficacia nella tempistica (just in time) . Decentrare i processi di supporto e la
gestione delle informazioni. Utilizzo ICT per ridisegnare i processi: ricomporre le attività
frammentarie ( job enlargement) Introdurre la delega decisionale ( job enrichment ). Realizzare un
organizzazione snella
Introduzione Sicurezza. Agente avverso, bene esposto,pericolo, danno, rischio, Prevenzione e
protezione. Processo di valutazione dei rischi. Evoluzione della normativa della sicurezza
nell’ambiente di lavoro dalle cause oggettive a quelle soggettive. Gli infortuni e le malattie
professionali. Il TUSL e l’organizzazione della gestione della sicurezza. Figure e ruoli. Certificazioni
inerenti la sicurezza del lavoro (linee guida, struttura norma, Plan, Do, Check , Act). Rischio elettrico,
campi elettromagnetici, postazioni di videoscrittura (interfaccia uomo/macchina), stress lavoro
correlato.
Qualità: aspetti della qualità nelle diverse fasi del ciclo di vita del prodotto. Evoluzione dell'idea di
qualità dal lavoro artigianale all’industrializzazione. Dalla conformità alla qualità totale. Il
miglioramento continuo. Strumenti e tecniche per il miglioramento continuo. I costi della qualità.
Enti di formazione e ISO 9000. Certificazione del sistema di gestione della qualità. Certificazione dei
prodotti.
Progetto: definizione, unicità, obiettivo, vincoli, fasi del progetto, il principio di anticipazione dei
vincoli. il project manager. Gestione Progetti: Il PM, funzioni in relazione all'organizzazione del
progetto (tempi, costi, qualità). Gestione del personale e della comunicazione. La matrice
compiti/responsabilità .
Introduzione WBS, deliverable, criteri di decomposizione, vincoli della WBS, precedenza delle attività.
La pianificazione ed il controllo dei tempi. Le tecniche reticolari. PERT e Diagramma di
Gantt.Percorso critico. La programmazione ed il controllo dei costi e del rischio. Pianificazione e
controllo della qualità e gestione della documentazione.
I progetti informatici. Il processo di produzione del Software. Specificità dei progetti informatici: le
metriche del software e gestione personale. Valutazione dei costi e della qualità del software.
Attività di laboratorio. Simulazione di campioni di variabile aleatorie con foglio elettronico. Funzioni
casuale.tra(), conta.se() per la rappresentazione di un istogramma di una variabile discreta uniforme in
un intervallo di inter. Valutazione statistica di una sequenza campionaria discreta di valori
equiprobabili (media, varianza, (scarto), frequenze relative (istogramma)). Definizione della funzione
di probabilità e di ripartizione (probabilità cumulata ).
Simulazione di campioni di variabili aleatorie a valori discreti con assegnate probabilità. Calcolo della
funzione di probabilità e di ripartizione teoriche e valutazione statistica dei campioni. Ripetizione
multipla della simulazione.
Simulazione di campioni di variabili aleatorie continue. Variabile normale e normale std.
Caratteristiche delle funzioni di
densità e di ripartizione della probabilità. Individuazione delle classi (formula di Struges) e calcolo
delle frequenze dei
campioni. Esercitazione:simulazione di grandezza continua normale con assegnata media e deviazione
standard,
calcolo delle caratteristiche della sequenza campionaria e dell'istogramma. Ripetizione multipla della
simulazione. Esercitazione: Analisi di Pareto e di regressione su dati campionari Strumenti statistici
di gestione della qualità: foglio
raccolta dati, diagrammi causa effetto, analisi correlazione. Importazione ed esportazione dati da Calc
in formato csv. Dal foglio di acquisizione dati all'analisi con foglio di sintesi (istogramma, analisi di
Pareto, correlazione e regressione).
Carte di controllo per variabili, per campioni e media dei valori. Carte di controllo della dispersione
dei dati, scarto ed escursione. Carte di controllo per attributi ( carta P e carta D ).
Rappresentazione del diagramma di Gantt e calcolo del percorso critico con CALC. Stima dei tempi
con PERT e con metodo Montecarlo, stima dei costi sempre con CALC. Utilizzo di applicativi per la
gestione di progetto (ProjectLibre)
RELAZIONE FINALE MATERIA:
DOCEN T E:
RELIGIONE
ROSSI GIOVAN N I
CONOSCENZE:

La classe ha mostrato di avere appreso in modo ottimo le conoscenze previste.
ABILITÀ

Ottime le abilità mostrate nell’approfondimento personale e nelle discussioni in classe
OBIETTIVI MINIMI


Comprensione, confronto, valutazione dei diversi sistemi di significato delle diverse religioni
presenti nel proprio ambiente di vita.
I temi fondamentali della storia della salvezza e in particolare quello dell’alleanza tra Dio e
l’uomo. Gesù Cristo salvezza per l’intera umanità, la Chiesa il suo significato teologico,
sociale, culturale e storico, la morale cristiana di fronte alle sfide culturali dell’odierna società
COMPETENZE DI BASE ATTESE A CONCLUSIONE DELL’OBBLIGO (1° BIENNIO)



Sapersi interrogare sulla propria identità umana, religiosa e spirituale
Riconoscere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nella storia
Confrontarsi con la visione cristiana del mondo
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ESPRESSI IN TERMINI DI COMPETENZE (2° BIENNIO E 5°
ANNO)



Porsi domande di senso in ordine alla ricerca di un’identità libera e consapevole
Rilevare il contributo della tradizione giudaico cristiana nello sviluppo della civiltà umana
Impostare una riflessione sulla vita a partire dalla conoscenza della Bibbia e della persona di
Gesù
METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO PROPRIE DELLA MATERIA



Lezione frontale
Presentazione degli argomenti attraverso esempi e problemi
Discussione guidata
VALUTAZIONE
La valutazione è basata sull’attenzione, l’interesse e la partecipazione con cui gli alunni si inseriscono
nel dialogo educativo.
STRUMENTI E RISORSE



Libro di testo: Religione di Flavio Pajer
la Bibbia,
documenti del magistero della Chiesa









Carità e Giustizia
I diritti dell’uomo nel magistero cattolico
Una tavola dei diritti fondamentali
Nozioni fondamentali di etica
L’etica delle relazioni
L’uomo un essere in relazione
Relazione con se stessi
Vita come progetto
Relazione con gli altri
OBIETTIVI MINIMI
-
Comprensione, confronto, valutazione dei diversi sistemi di significato delle diverse religioni
presenti nel proprio ambiente di vita.
Secondo Periodo
ARGOMENTI SVOLTI










Rapporto uomo-donna
Significati della sessualità
Il rapporto con lo straniero
Costruire un’etica della convivenza
L’etica delle comunicazioni sociali
Etica ed economia
Il pensiero sociale della chiesa
L’etica della vita
La Bibbia e il Dio della vita
Il non uccidere nella storia cristiana
OBIETTIVI MINIMI
-
temi fondamentali della storia della salvezza e in particolare quello dell’alleanza tra Dio e
l’uomo. Gesù Cristo salvezza per l’intera umanità, la Chiesa il suo significato teologico, sociale,
culturale e storico, la morale cristiana di fronte alle sfide culturali dell’odierna società
Libro di testo: Religione di Flavio Pajer
RELAZIONE FINALE MATERIA: SCIENZE MOTORIE
DOCENTE:
TANZI LUIGI
BREVE GIUDIZIO SULLA CLASSE
La classe ha avuto durante tutto l'anno scolastico un comportamento corretto sia nei confronti
dell'insegnante che fra i ragazzi stessi. Rispetto alla parte teorica gli alunni hanno seguito le lezioni in
modo continuo ed sufficientemente interessato. Rispetto alla pratica, la loro applicazione è da ritenersi
soddisfacente . Nel complesso, il rendimento medio può ritenersi più che sufficiente, dato l' impegno
dimostrato durante tutto l'anno. Ore di lezione svolte 66.
OBIETTIVI DISCIPLINARI:
a) OBIETTIVI EDUCATIVI (Comportamento, partecipazione, impegno, metodo di studio,
socializzazione)
L’educazione fisica non può essere che un’organizzazione di attività in situazione. Partendo quindi da
apprendimenti già consolidati, le attività sono state trattate con l’inserimento di difficoltà graduali in
modo che potessero essere acquisite correttamente dagli allievi. Sono state richieste sempre maggiori
risorse che hanno fatto acquisire fiducia nelle proprie possibilità con un miglioramento delle proprie
capacità di base.
b) OBIETTIVI COGNITIVI (Conoscenze, competenze, capacità acquisite)
Nel complesso gli alunni hanno raggiunto una discreta conoscenza delle tecniche, maggiore fiducia in
se stessi e nelle loro capacità, realizzando un equilibrio psicofisico in armonia con l’ambiente di vita e
con le altre persone. Le capacità acquisite e il loro utilizzo sono state discrete ed hanno messo in luce,
in alcuni alunni, particolari attitudini di esecuzione delle regole e dei fondamentali dei giochi di
squadra. Hanno raggiunto una buona conoscenza di argomenti quali: educazione alla salute, doping,
attività fisica e salute dinamica, pronto soccorso. Le competenze acquisite, soprattutto nei giochi di
squadra, hanno offerto loro occasioni per affinare gesti usuali quali correre, saltare, lanciare ed hanno
facilitato la presa di coscienza della loro corporeità sia come mezzo espressivo, sia come modo per
inserirsi nel sociale.
METODOLOGIE
Lezioni frontali supportate da molti esempi sia teorici che pratici. L’insegnamento è stato diretto e
specifico ed ha fornito indicazioni sulle modalità di esecuzione, sul linguaggio tecnico proprio della
disciplina, sulle difficoltà incontrate e sulle tecniche per superarle.
TIPOLOGIA DELLE PROVE
Verifiche scritte, orali, tests a risposta multipla, percorsi standard con elementi dei fondamentali
individuali dei vari sport.
MATERIALI DIDATTICI
Libro di testo,dispense, LIM.
CONTENUTI DISCIPLINARI

per il potenziamento fisiologico, corsa di resistenza, di velocità, es. per il potenziamento aerobico, potenziamento anaerobico lattacido e alattacido, es. ai piccoli e grandi attrezzi, es. per
l’aumento della forza con attrezzi specialistici, circuit t., interval t..

per il consolidamento e affinamento degli schemi motori e per il miglioramento delle capacità
coordinative:es. di preacrobatica, es. di coordinazione semplice e complessa, es. ai piccoli e
grandi attrezzi;

per la formazione del carattere e del senso civico: es. di preacrobatica, giochi di squadra e compiti di arbitraggio;

per la conoscenza e pratica delle attività sportive: giochi di squadra, –pallacanestro- calcio a
cinque- pallavolo, pallamano, relativi fondamentali individuali con e senza la palla, fondamentali di squadra, compiti di arbitraggio; giochi individuali, , tennis tavolo.

informazioni fondamentali sulla tutela della salute durante lo svolgimento delle varie attività
partendo sempre dall’ analisi di certi movimenti attivi e dalle esperienze del vissuto corporeo.
TEORIA
Traumatologia e primo soccorso.



Danni da sport: crampi, stiramenti, strappi.
Traumi sportivi: contusioni (tessuti molli), ferite-abrasioni-escoriazioni (a carico della cute),
incrinature, fratture (a carico delle ossa), distorsioni- lussazioni (articolazioni).
Traumi a carico del torace e cranio.
Ipocinesi e igiene dell’alimentazione
 La sedentarietà: salute e movimento.
 Problemi derivanti da scarsa attività a livello degli apparati cardio-circolatorio, respiratorio e
digestivo.
 Alimentazione: bilancio energetico, gli alimenti (carboidrati, proteine, grassi, vitamine, sali minerali, fibre e bevande.
 Concetto di dieta.
Storia dell’educazione fisica.
 Le basi educative e le prime esperienze europee. La scuola tedesca-svedese-inglese; la situazione italiana.
 Nascita e sviluppo dell’educazione fisica attorno alla metà del XIX secolo.
 Ginnastica e sport fine XIX inizi XX secolo.
 L’ed. fisica nel periodo fascista; dalla liberazione agli anni 60’
Sport e doping

Concetto di sport. Concetto di doping. Sostanze stimolanti il SNC e loro effetti; sostanze analgesiche narcotiche, ormonali, effetti collaterali, sostanze ad azione diuretica, autoemotrasfusione, sostanze potenzianti l’allenamento della forza ed effetti collaterali; dati scientificamente accertati.

Regolamento tecnico del calcio a cinque e della pallavolo. (cenni).
Matematica…………………….Alunno………………………………………………………Classe 5Aif
+∞
1. Data la funzione y = cosx il valore dell’integrale improprio
∫ cos xdx
0
a) è 0
b) è –1
c) è +1
non esiste
2. Quale tra i seguenti integrali è improprio:
1
1
a) ∫ dx
x
−1
1
b)
1
∫ x2 +1 dx
−1
2
c)
1
∫ x dx
1
d)
1
1
∫ x 2+1 dx
0
3. Una funzione f(x) si dice integrabile in senso improprio nell’intervallo [a;b] se:
a) il limite dell’integrale in [a;b] è infinito
b) il limite dell’integrale in [a;b] esiste
c) il limite dell’integrale in [a;b] esiste ed è finito
d) il limite dell’integrale in [a;b] è calcolabile
4. Se f(x) è una funzione continua e periodica per ogni x appartenete ai numeri reali allora
+∞
∫ f ( x )dx
è:
0
a) sicuramente convergente
b) può essere convergente
c) sicuramente oscillante
d) può essere divergente
5. Un prisma si dice retto se:
a) le basi sono rettangoli.
b) gli spigoli laterali sono perpendicolari ai piani delle basi.
c) gli spigoli di base sono tutti fra loro perpendicolari.
d) le basi sono quadrati.
6. Se in un cubo indichiamo con d la misura della diagonale e con s la misura dello spigolo,
quale delle seguenti uguaglianze è vera?
a) s = d 3.
s = d 2.
c) d = s 3.
d) d = s 2.
b)
7. Se
a)
b)
c)
d)
una piramide è retta allora:
la base è un quadrato.
nella base si può inscrivere una circonferenza.
gli spigoli laterali sono perpendicolari al piano della base.
le facce laterali sono triangoli equilateri.
8. In un parallelepipedo:
a) le basi sono quadrilateri
b) le facce laterali sono parallelogrammi
c) le basi sono parallelogrammi
d) le facce sono rettangoli.
STORIA
1- La politica
a)
b)
c)
d)
Alunno_______________________________________ 5Aif
italiana del periodo giolittiano nel suo insieme è da ritenersi:
tesa all’isolamento internazionale dell’Italia
aggressiva sia in politica interna che estera
intenta a dare una totale impronta militarista allo Stato
moderata in politica interna e aggressiva in politica estera
2- La prima guerra mondiale nel suo complesso:
1. non ha prodotto alcun risvolto positivo per l’Italia
2. ha determinato l’insorgenza di nuove scelte politico economiche
3. ha visto manifestarsi uno spirito nazionale socialmente diffuso
4. ha permesso di mantenere integri i confini dello Stato
3- Possiamo considerare l’avvento del fascismo in Italia:
a) un evento favorito da specifiche contingenze internazionali
b) il risultato di una crisi ideologica sulla scena politica italiana
c) la conseguenza naturale di un vuoto di potere istituzionale
d) lo sbocco forzato di una crisi economica a base classista
4- I totalitarismi degli anni ’30:
a) sono tutti basati su teorie politiche di destra e capitalistico-corporative
b) sono tutti frutto di situazioni spontanee senza una precisa ideologia alle spalle
c) sono basati su teorie sia di destra sia di sinistra con riferimenti militaristi
d) sono basati su ideologie religiose più o meno integraliste
5- La seconda guerra mondiale presenta alcune novità in assoluto nella storia bellica:
b) un fronte sul territorio africano
c) schieramenti opposti dovuti a patteggiamenti internazionali
d) scelte finalizzate esclusivamente allo sterminio dei civili
e) l’ingerenza di questioni economiche nella problematica bellica
6- Le Resistenze nazionali relative alla II° Guerra mondiale:
a) hanno contribuito a sviluppare ed ampliare geograficamente i fronti di guerra
b) hanno causato guerre civili come conseguenza di preesistenti alleanze
internazionali
c) hanno avuto effetti che sono andati oltre i termini cronologici della guerra
d) hanno dato vita a forme di lotta sufficienti a garantire la vittoria dei rispettivi
Paesi
7- La nostra Costituzione è frutto:
a) dell’ingerenza esclusiva degli Stati vincitori della guerra
b) degli interessi del mondo politico ed economico
c) della Resistenza e della presa di coscienza politica del popolo
d) degli sforzi coordinati della Chiesa e dei partiti cattolici
8- Con l’espressione “guerra fredda” si intende precisamente:
a) un periodo di rapporti internazionali incerti
b) un tipo di lotta combattuta in maniera conosciuta
c) una condizione internazionale tesa ma non deflagrata
d) una fase storica caratterizzata dal un bipolarismo solo politico
Pag. 38
T.eP.S.I.T.
Alunno __________________________________5Aif
1) Il linguaggio XML è:
a) Un linguaggio di programmazione al alto livello.
b) Un linguaggio di programmazione a basso livello.
c) Uno pseudo-linguaggio di programmazione.
d) Un meta linguaggio di markup.
2) L'XML è costituito da:
a) Un set di simboli grafici.
b) Un set di metodi.
c) Un set di regole sintattiche, dette specifiche.
d) Un set di applicazioni.
3) Il linguaggio XML è:
a) Dipendente dall'hardware della macchina.
b) Standard.
c) Libero e a discrezione del programmatore.
d) Dipendente dalla particolare piattaforma software in uso.
4) Un
a)
b)
c)
d)
documento XML è costituito concretamente da:
Un file di testo.
Un codice binario.
Un codice UML.
Un flow-chart.
5) La
a)
b)
c)
d)
struttura schematica di un documento XML è di tipo:
Intrinsecamente gerarchico.
Dipendente dal progetto che si sta realizzando.
Dipendente dalle risorse che si hanno a disposizione.
Libero, ovvero a discrezione del programmatore.
6)
La
a)
b)
c)
d)
struttura logica di un di un documento XML è:
Dipendente dalle risorse.
Dipendente dalle scelte progettuali.
Libero, ovvero a discrezione del programmatore.
Standard.
7)
In
a)
b)
c)
d)
un documento XML il TAG è:
Un sinbolo grafico.
L'intestazione.
L'elemento di fine paragrafo.
Un elemento sintattico.
8)
Un documento XML deve contenere:
a) Più elementi root, dipendenti dalle esigenze progettuali.
b) Può non contenere nessun elemento root.
c) Sempre 2 elementi root.
d) Un unico elemento root.
I T T “ G.Fer r ar i s”
Doc u mento del C onsi gli o d i C lasse
15 maggi o 2 01 6
Pag. 39
Informatica
Alunno ___________________________ classe 5Aif
1. Quale tra le seguenti frasi esprime meglio il significato di integrità
a) garantire che le operazioni effettuate sul database da utenti autorizzati non provochino
una perdita di consistenza dei dati
b) impedire che il database venga danneggiato da interventi accidentali o non autorizzati
c) i dati contenuti nel database devono essere effettivamente utilizzabili nelle applicazioni
dell’azienda
d) gli stessi dati non compaiono più volte in archivi diversi
2. Facendo riferimento al modello relazionale dire quali tra le seguenti affermazioni è corretta:
a) ogni entità è esprimibile in forma tabellare
b) la cardinalità è il numero di domini (o attributi) della tabella
c) il grado è il numero delle tuple della tabella
d) la chiave primaria di riferimento, a differenza della chiave candidata, deve godere
solamente della proprietà di unicità.
3. L’operatore relazionale che genera una nuova relazione estraendo dalla tabella iniziale due o
più colonne corrispondenti a degli attributi prefissati è:
a) congiunzione
b) selezione
c) unione
d) proiezione
4. Il numero di tuple di una tabella viene detto
a) Grado
b) Ennupla
c) Dominio
d) Cardinalità
5. In una tabella:
a) ogni riga è diversa
b) ogni riga è diversa
c) ogni riga è diversa
d) ogni riga è diversa
da
da
da
da
tutte
tutte
tutte
tutte
le
le
le
le
altre
altre
altre
altre
e
e
e
e
l’ordine
l’ordine
l’ordine
l’ordine
dipende dalla chiave.
è irrilevante;
è gerarchico;
dipende dal dominio;
6. Una relazione per essere in seconda forma nornale (2FN) deve:
a) essere in prima forma normale (1FN)
b) avere la chiave primaria semplice
c) avere la chiave esterna e funzionalmente dipendente
d) avere le colonne che dipendono dall'intera chiave primaria
7. L’insieme dei dati e delle procedure informatiche in grado di elaborarli si chiama:
a) sistema informativo
b) sistema informatico
c) database
d) archivio
8. Per garantire la sicurezza dei dati gestiti da un DBMS esistono diverse tecniche, quale tra le
seguenti non è una di esse?
a) cifratura
b) partizionamento
c) lock di integrità
d) stand-alone
I T T “ G.Fer r ar i s”
Doc u mento del C onsi gli o d i C lasse
15 maggi o 2 01 6
Pag. 40
LINGUA INGLESE
Students are allowed to use a bilingual dictionary and they have 35 minutes to finish
their test. They must answer the questions in English
The 3 Most In-Demand Programming Languages of 2016
It’s no surprise SQL tops the job list since it can be found far and wide in various flavors.
Database technologies such as MySQL, PostgreSQL and Microsoft SQL Server power big
businesses, small businesses, hospitals, banks, universities. Indeed, just about every computer
and person with access to technology eventually touches something SQL. For instance, all
Android phones and iPhones have access to a SQL database called SQLite and many mobile
apps developed Google, Skype and DropBox use it directly.
The tech community recently celebrated the 20th anniversary of Java. It’s one of the most
widely adopted programming languages, used by some 9 million developers and running on 7
billion devices worldwide. It’s also the programming language used to develop all native Android
apps. Java’s popularity with developers is due to the fact that the language is grounded in
readability and simplicity. Java has staying power since it has long-term compatibility, which
makes sure older applications continue to work now into the future. It’s not going anywhere
anytime soon and is used to power company websites like LinkedIn.com, Netflix.com and
Amazon.com.
C++ is a general purpose object-oriented programming language based on the earlier ‘C’
language. Developed by Bjarne Stroustrup at Bell Labs, C++ was first released in 1983.
Stroustrup keeps an extensive list of applications written in C++. The list includes Adobe and
Microsoft applications, MongoDB databases, large portions of Mac OS/X and is the best language
to learn for performance-critical applications such as “twitch” game development.
1. Why is SQL one of the most important programming languages?
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2. Why are also Java and C++ so popular?
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