LE MINIERE DI PEZZAZE

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LE MINIERE DI PEZZAZE
MUSEO LE MINIERE DI PEZZAZE
Comune di
Pezzaze
Via Miniera, località Stese - 25060 Pezzaze (BS)
Aperto da marzo a ottobre (verificare gli orari sul sito)
Biglietto: intero € 10,00 - ridotto € 7,00
Si raccomanda un abbigliamento caldo e comodo
La struttura è parzialmente agibile ai diversamente abili
MUSEO IL MONDO DEI MINATORI
E L’ARTE DEL FERRO
MINIERA MARZOLI
Info e prenotazioni
CUP Museale e Informazione Turistica Valle Trompia
Tel. +39.030.8337495 | +39.030.2809556
Cell. +39.345.3422015 (reperibilità telefonica di sabato e domenica)
http://cultura.valletrompia.it/musei
LE MINIERE DI PEZZAZE
[email protected]
UN INDIMENTICABILE VIAGGIO NELLA MINIERA
cup-vt.vc.
TUTTI I GIORNI SU PRENOTAZIONE DISPONIBILITÀ, PER SCUOLE E GRUPPI,
DI PERCORSI GUIDATI, ATTIVITÀ EDUCATIVE, VACANZE STUDIO E PACCHETTI TURISTICI
(da verificare sul sito).
SISTEMA
MUSEALE
DI VALLE
TROMPIA
La storia delle miniere triumpline affonda le proprie radici in tempi assai lontani e misteriosi. Tuttora gli studiosi si dibattono su diverse ipotesi, tra chi sostiene che
l’attività estrattiva
abbia avuto inizio
in epoca preromana e chi attribuisce ai Romani
la coltivazione
dei “medoli”, ossia delle miniere;
altri ancora sostengono che ad
avviare lo scavo
del minerale di ferro (siderite) nelle viscere delle montagne valligiane furono i Longobardi.
Superati il forno fusorio di Tavernole e i resti di quello
di Robecco, nei pressi di Lavone, si abbandona proprio
alle soglie di questo abitato la strada di fondovalle per
raggiungere le frazioni di Pezzaze. Al bivio per Mondaro
e Pezzoro si tiene la destra e si sale alla frazione di Pezzazole. Poco prima di imboccare la salita che conduce
al municipio, il grande piazzale della Miniera Marzoli è
visibile sulla destra.
La miniera, caratterizzata da una galleria di ribasso lunga
circa 2 km, fu iniziata dalla Società degli Alti Forni, Fonderie ed Acciaierie di Terni nel 1886 e interrotta dopo
488 metri. La galleria aveva lo scopo di esplorare in profondità i giacimenti della formazione del Servino della
Valle Megua per poi incontrarsi con i filoni di siderite della
Miniera Regina Zoie e della Miniera Bandera (purtroppo
oggi non visitabili). I lavori di scavo, i primi eseguiti in
Collio
Miniera
S. Aloisio
ITINERARIO DEI
SITI VISITABILI
Pezzaze
Museo Le Miniere
Tavernole
Museo Il Forno
Lodrino
Museo Etnografico
Gardone V.T.
Museo delle Armi
e della Tradizione armiera
Lumezzane
Sarezzo
Museo I Magli
Ome
Borgo del Maglio
A4 Milano
Concesio
SP19
SP345
Ospitaletto
Brescia Ovest
Brescia
Ascoltami
A4 Venezia
2015
Valle Trompia, non diedero però i risultati sperati e furono
sospesi. A riprenderli fu la Ditta Fratelli Marzoli nel 1934
e, seppur con diverse interruzioni, continuò fino alla fine
del secondo conflitto mondiale.
Alla fine degli anni
Quaranta la galleria misurava 1.730
metri e attraversava per 160 metri la formazione
della Carniola di
Bovegno, per 440
metri il Servino e
per circa 700 il Verrucano Lombardo, per poi inoltrarsi nel
Basamento cristallino.
Nel 1947 la Fratelli Marzoli diede nuovo impulso ai lavori
estraendo minerale di ferro e successivamente fluorite.
La miniera, chiusa nel 1972 dopo un periodo di gestione
del Consorzio Minerario Barisella di Schilpario, ha attualmente uno sviluppo di alcuni km ed è caratterizzata dall’avere al suo interno un pozzo inclinato di circa 200 metri.
Dopo il 1972 altre società effettuarono lavori saltuari per
l’estrazione della fluorite, fino a che una grossa frana nella
galleria principale interruppe bruscamente i lavori.
Alla fine degli anni Novanta il Comune di Pezzaze, l’Agenzia Parco Minerario dell’Alta Valle Trompia, l’Associazione Scoprivaltrompia e la Comunità Montana di Valle,
ritennero fondamentale mantenerne la memoria storica
come elemento essenziale per conoscere il presente e
soprattutto per costruire il futuro, attraverso uno sviluppo
rispettoso del territorio.
Con il contributo di:
Fotografie: Arch. Comunità Montana di Valle Trompia; Arch. Agenzia Parco Minerario dell’Alta Valle Trompia;
Foto Mauro Pini; Fotostudio Rapuzzi.
IT
LA MINIERA MARZOLI
La Miniera Marzoli rappresenta
una tappa particolarmente significativa della
tradizione mineraria triumplina,
prima importante
realizzazione, in
ordine di tempo,
del laborioso percorso di musealizzazione di siti di archeologia industriale promosso dall’Agenzia Parco Minerario dell’Alta
Valle e dalla Comunità Montana.
Entrarvi equivale a varcare la soglia di un luogo diverso,
ove tutti i sensi sono coinvolti a cogliere ogni minima
variazione, per affrontare il quale occorrono un equipaggiamento particolare e mezzi speciali, come il treno, che con il suo sferragliare conduce nel cuore della
montagna. Scesi dal treno, e accompagnati da guide
esperte, ha inizio il cammino lungo la galleria diretta
all’imbocco della miniera, in cui il visitatore ha l’opportunità di scoprire la “riservetta” degli esplosivi, la
“sala dei geodi”, con piccole cavità le cui pareti sono
ricoperte di cristalli che brillano alla luce, l’altare di S.
Barbara, protettrice dei minatori, nonché di comprendere il sistema della “volata”.
Alla vista delle sagome scure che si intravedono nelle
diramazioni laterali delle gallerie, a immagine dei minatori impegnati nelle operazioni di scavo e trasporto del
minerale, si affiancano riproduzioni visive e sonore che
arricchiscono l’esperienza sensoriale.
MUSEO IL MONDO DEI MINATORI
E L’ARTE DEL FERRO
Il percorso sotterraneo trova la necessaria prosecuzione
nello spazio museale reso disponibile dalla ristrutturazione dell’edificio un tempo riservato a funzioni di servizio e ai dipendenti. Nell’ingresso, da cui si diffondono
suoni e voci del paesaggio sonoro e delle trazioni locali,
campeggia l’“Albero del ferro”, opera dello scultore locale Vittorio Piotti, a cui è dedicata un’intera sezione del
museo, e la cui opera evidenzia le potenzialità espressive del metallo che si ricava dal minerale estratto nel
sottosuolo della valle. Altre due sezioni sono dedicate
all’illustrazione storico-scientifica della realtà mineraria
del luogo, con pannelli illustrativi, reperti, ricostruzioni
e immagini, tra
i quali la copia
originale degli
Annali della Comunità di Pezzaze della metà del
XVIII secolo. Negli ultimi anni il
museo si è arricchito dell’Archivio della Miniera
Stese, che conserva una serie
di mappe e disegni (1889-1946) dei siti e degli impianti
minerari, ora digitalizzati e inventariati. Il complesso museale trova la sua ideale prosecuzione nella Miniera S.
Aloisio di Collio V.T., altro polo minerario dell’Alta Valle
accessibile al pubblico (per informazioni e prenotazioni
contattare il CUP).
SERVIZI EDUCATIVI
DA SCOPRIRE A PEZZAZE
L’esperienza maturata durante gli incontri di formazione
rivolti agli operatori della didattica, e i rapporti che questi
hanno instaurato con i bambini, i ragazzi e i loro insegnanti, hanno permesso di realizzare laboratori legati alla vita
dei minatori e alle proprietà dei minerali. La
metodologia adottata,
denominata hands on
(“toccare con le mani”)
nasce dalla constatazione che il fare e il
toccare con le mani gli
oggetti motiva al piacere della scoperta. All’avvio di ogni anno scolastico il Sistema Museale raccoglie le proposte educative predisposte
per la scuola e i gruppi organizzati, alle quali si affiancano
attività suddivise in tre itinerari che abbracciano tutto il territorio: La Via del Ferro e delle Miniere, La Via del Sacro
e dell’Arte, Il Bosco Racconta.
Santuario della Madonna di Bovegno
loc. Savenone (sec. XVI, affreschi sec. XVIII)
possibilità di visite guidate su prenotazione contattando il CUP.
Chiesa di S. Apollonio vetere (sec. XV, affreschi e stucchi secc. XV-XVII).
Chiesa di S. Maria Maddalena, loc. Lavone
(sec. XV; affreschi secc. XV-XVI; polittico di P. da Caylina il Giovane; affreschi
di S. Aragonese, F. Giugno, F. Ricchino).
Antico Broletto, fraz. Mondaro. Esempio di “broletto lombardo” del XIII
secolo con annessa torre in pietra locale. Il complesso ospiterà entro il 2015 il
Museo Archeologico della Valle Trompia O.r.M.A.
Sentiero dei Carbonai, Val Cavallina. Si rivolge al pubblico più ampio e
ai gruppi scolastici per specifiche esperienze didattiche: dall’osservazione del
poiàt al riconoscimento degli alberi del bosco. Accesso libero.
ALTRI SERVIZI
Visite guidate per gruppi
su prenotazione
Sala ristoro al coperto
per comitive
Audioguida in italiano
e inglese nel museo
Spazi espositivi
Il museo in un click
Spazi disponibili per
organizzazione di eventi
Sala conferenze
Biblioteca comunale
PER SAPERNE DI PIÚ
Simoni C., Ghigini F. (a cura di), La Via del ferro e delle miniere in Valtrompia, Grafo, 2010
Bertolotti G. (a cura di), Avanzamenti. Minatori, fabbri e operai nella ricerca
sul campo e negli archivi, Squilibri, 2014
Archivio Storico Comunale: documenti dal 1504 al 1978
(info: http://cultura.valletrompia.it/archivi)
Archivio Miniera Stese-Marzoli: carteggi e serie cartografie dal 1889 al 1946
(info: http://cultura.valletrompia.it/archivi)
Raccolta Piotti: mappe e documenti storici (secc. XVI-XIX)
(info: Sistema Archivistico di Valle Trompia, 030 8337491/2)
www.lafucinadivulcano.it