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Spoletonline - 'Sotto il pavimento del Mondo': le voci delle miniere di Morgnano ins... Pagina 1 di 2
Cultura e Spettacoli, 08 Luglio 2013 alle 07:42:17
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'SOTTO IL PAVIMENTO DEL MONDO': LE VOCI DELLE MINIERE DI
MORGNANO INSEGNANO ALL'UMANITÀ
Lo spettacolo di Thomas Otto Zinzi e del Progetto Miniera lascia il segno nel cuore. Destinato a restare nella storia della città [Fotogallery]
Daniele Ubaldi
Le Miniere di Morgnano come luogo di lavoro, sofferenza, tragedia ma anche amicizia,
amore, vita. La lignite trascende il suo stato di carbon fossile, fonte di guadagno per i
minatori, e si fa dono, pegno d'amore; un sentimento schietto e semplice come i modi di chi
vive in miniera, ma
capace di scaldare l'anima come poche altre cose al mondo. Quello che è stato per
generazioni il vero polmone dell'economia di Spoleto, differenziando i fortunati operai dai
contadini - poco altro c'era da fare -, vede la luce grazie a una delle rappresentazioni
teatrali più toccanti che si siano mai viste a Spoleto negli ultimi dieci anni. "Sotto il
pavimento del Mondo", voci dal ventre della miniera di Morgnano, è un omaggio internazionale alla spoletinità, al modo di vivere di intere generazioni
da cui traggono origine le nuove leve di oggi. Di e con Thomas Otto Zinzi, che la interpreta insieme ad un gruppo eccezionale di attori, allievi e
persino un ingegnere professionista nel ruolo di un architetto, la recita ripercorre la storia della miniera e di un intero territorio abbracciando temi quali
le morti sul lavoro, la fatica, la speranza, l'amore, la migrazione, l'integrazione, il ritorno a casa e il racconto. Il tutto magistralmente orchestrato grazie
a un palco all'aperto, intagliato come fossero tante vie o cunicoli, pensieri, sentimenti, storie che si incrociano, e un ritmo narrativo filmografico che
soltanto gli applausi a scena aperta riescono a spezzare.
Lo spettacolo prende per mano lo spettatore sin da subito, abbracciandolo in una stretta impossibile da sciogliere e trascinandolo nei meandri più
profondi dell'anima, a 350 metri di profondità nel cuore delle miniere, dove la paura è l'unico sentimento sensato che accompagna l'uomo, l'unico
pensiero capace di tenerlo fuori dai pericoli per la mente e per il fisico. Ma, allo stesso tempo, la miniera è anche il posto grazie al quale si sviluppa
l'intera comunità, con migliaia di famiglie che per generazioni hanno tratto il proprio sostentamento dai pozzi e dalla lignite.
La storia delle miniere è tutta scritta negli occhi dei vari Altero Magna, Giuliano Del Bello, Giuseppe Bachettini, Stelvio Murasecchi o Benigno Fabbi
(quest'ultimo, nella foto insieme alla moglie, è il protagonista sul quale poggia la trama portante), vale a dire gli ex minatori che accompagnano sul
proscenio Thomas Otto Zinzi, che ogni sera li stimola a raccontare un po' delle proprie vite, così comuni eppure così uniche.
A una lettura più profonda della rappresentazione, lo spettacolo proposto presso il Museo delle miniere di Morgnano sintetizza temi di portata
mondiale attraverso il vissuto di una piccola comunità. "Sotto il pavimento del Mondo" potrebbe tranquillamente essere ambientato in una miniera
peruviana, cilena, sudafricana o in qualunque altra parte della Terra, ed è proprio questa la forza trascinante del lavoro messo in piedi dalla
compagnia "Progetto Miniera", ciò che lo rende con pieno titolo "da Festival dei Due Mondi": il riuscire ad essere esportabile pur nella sua millimetrica
specificità.
"Sotto il pavimento del Mondo" si fonde con la comunità di Morgnano, le sue campane, le fronde dei suoi alberi, le sue vecchie case dei minatori e
persino le sue pecore al pascolo, portando lo spettatore indietro nella reminiscenza, memoria storica di un passato ricordato spesso con imbarazzo
dalla cosiddetta "Spoleto di serie A", quasi con un assurdo senso di vergogna verso le proprie origini. Eppure, allo stesso tempo, il dramma sembra
possedere le carte in regola per poter mantenere tutta la sua forza emozionale su qualsiasi palcoscenico del Mondo. Da sollevare il cuore.
L'augurio è quello di una maggiore attenzione dal punto di vista logistico: difficile individuare l'entrata allo spettacolo, come pure del tutto assente un
servizio di navetta ad hoc. Ad ogni modo, "Sotto il pavimento del Mondo" rimane uno spettacolo da non perdere, anche perché replicherà fino a
sabato 13 luglio.
"Questa terra trasuda vita, emozioni, sentimenti", dichiara Thomas Otto Zinzi a Spoletonline. "La gente di Morgnano ci ha accolto sin da subito come
fossimo membri delle loro famiglie. Oggi (domenica 7 luglio, ndr) siamo stati a pranzo da Benigno e nel primo pomeriggio mi sono addormentato
sulla sua poltrona: giusto per dare l'idea di quanto ci sentiamo a casa nostra. Le Miniere sono un tesoro per questo territorio, un monito per le giovani
generazioni che dovrebbero vivere il museo in maniera dinamica, come del resto tutta la cultura, a cominciare dal teatro. Spero - conclude Zinzi - che
proprio il teatro italiano possa presto liberarsi di tante etichette, lobby e corsie preferenziali per ricominciare a far vivere le emozioni".
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08/07/2013
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Affitto
Appartamento
Spoleto
€ 650
Vendita
Appartamento
Spoleto
€ 156 000
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08/07/2013