Descrizione dettagliata (formato pdf
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Descrizione dettagliata (formato pdf
Asociación “Minka Wasi” Educaciòn y Trabajo solidario para la Vida Jirón Concordia 212, Tablada de Lurin (Zona Antigua), Villa María del Triunfo, Lima 35 – Perú. Telefono: 0051-1-2952600 . [email protected] E - mail: [email protected] PRESENTAZIONE: Caratteristiche dell’organizzazione proponente: Associazione “Minka Wasi” Educazione e lavoro comunitario per la vita ONG senza fini di lucro, al servizio dei settori più poveri della popolazione peruviana. L’organizzazione è in possesso di riconoscimento giuridico secondo quanto previsto dalla legislazione peruviana. Equipe di lavoro: Wilson Sagastegui: Sociologo, coordinatore del progetto, esperto in Organizzazione e gestione per lo sviluppo. Esperienza di lavoro ( 30 anni) in programmi di sviluppo e educazione popolare per i settori popolari (urbani, di quartiere ed agricoli). Gianni Vaccaro : Pedagogo. Esperto in interventi nelle comunità agricole e urbano marginali (10 anni), esperto in educazione e diritti umani. Jorge Reyes: Comunicatore sociale. Esperto di programmi di educazione e comunicazione popolare diretti ai giovani, ai dirigenti ed agli abitanti dei quartieri urbani marginali ( 30 anni ). Specializzato in gestione ed organizzazione di piccole attività commerciali. Breve panoramica del contesto economico e sociale del Perù I paesi latino americani stanno vivendo processi accelerati di modernizzazione e globalizzazione dell’economia, della società e della cultura. Tutto ciò ha provocato l’emarginazione di larghi strati di popolazione con conseguenti rischi per la dignità umana, l’integrazione sociale e la stabilità dei diversi paesi. Il nuovo ordine mondiale, nonostante il forte sviluppo delle comunicazioni tra le persone e città, ha provocato l’esclusione di gran parte della popolazione mondiale dai benefici provocati dallo sviluppo della scienza e della tecnologia. In Perù questo “nuovo ordine” ha assunto le sembianze di un liberalismo frenetico che ha eroso e distrutto, in maniera inesorabile, le basi della convivenza sociale. I nostri bambini e i nostri giovani sono tra i più colpiti dalle politiche neoliberali che limitano le possibilità di realizzazione personale. Queste politiche hanno messo in pericolo, per centinaia di migliaia di bambini e giovani peruviani la possibilità di sfruttare le opportunità e le condizioni minime di realizzarsi. Le politiche di aggiustamento strutturale dell’economia hanno accentuato la centralizzazione del potere, la disuguaglianza, l’esclusione e la povertà. La popolazione peruviana è stimata attorno ai 26 milioni di persone con un tasso di crescita del 2,3 per cento annuo. Il debito esterno del paese, a partire dall’anno 1997, è attorno ai 2.000 milioni di dollari annui, che rappresenta il 23 per cento delle esportazioni del paese e da diversi anni è maggiore di quanto lo stato spende nei programmi educativi e di tutela della salute. Il generale deterioramento delle condizioni di vita della popolazione e l’aumento di povertà e disoccupazione continuano a caratterizzare in negativo la situazione del paese. Nel campo della salute: Il 54% della popolazione vive in condizioni di povertà. Di questi il 23% in condizioni di povertà estrema che corrispondono a strati di popolazione che sopravvive con meno di un dollaro al giorno. Il 25% dei bambini con meno di cinque anni soffrono di denutrizione cronica. Il tasso di mortalità infantile è del 33 per mille ( 19.000 bambini morti all’anno). Il 6 per cento circa dei nati degli ultimi cinque anni sono nati sotto peso. I minori di 15 anni affetti dal virus HIV ammontano 4.500 ca. In campo educativo: gli studenti che frequentano la scuola pubblica sono 6 milioni. Il 25 per cento di essi lavora. Il 71 per cento dei bambini lavoratori proviene da famiglie povere. Solamente il 52 per cento dei bambini e delle bambine delle comunità bilingui ha la possibilità frequentare corsi scolastici bilingui ed interculturali. Il 90 per cento dei bambini e delle bambine con meno di tre anni soffre di ritardi nello sviluppo del linguaggio in rapporto all’età. Le ore di insegnamento effettivo nelle aree rurali sono di circa 300 ore annue, in quelle urbane di circa 500 ore annue a fronte di un totale previsto dai programmi di 900 ore annue. Ricerche di fonte governativa (Ministero della donna e dello sviluppo) stimano che il gap qualitativo tra sistema educativo pubblico e sistema educativo privato sia del 73% a favore di coloro che frequentano le scuole private. Nel mondo del lavoro: I bambini che lavorano nel mondo sono circa 246 milioni. In America Latina i bambini e gli adolescenti che lavorano sono circa 20 milioni dei quali 1.833.000 sono bambini ed adolescenti tra i 6 ed i 17 anni. Tra questi 1.057.000 sono bambini e ragazzi compresi tra i 6 ed i 13 anni. Nel campo della salute la situazione e tra le peggiori di America Latina. La mortalità di donne in cinta è di 247 ogni mille. È la percentuale piú alta di tutta America Latina dopo la Bolivia. La Mortalitá Infantile è di 42 bambini ogni mille. Anche qui tra i livelli peggiori di America Latina. In Colombia muoiono 25 bambini ogni mille e in Costa Rica 12 ogni mille. Il 23 % dei bambini soffre di denutrizione Cronica e l’8% di denutrizione globale. Anche la percentuale di chi soffre di Anemia è molto alta: il 36% di donne in etá fertile ed il 57 dei bambini da 0 a 5 anni. Le condizioni di vita dei nostri bambini, dei nostri adolescenti, dei nostri giovani Il 15.8 per cento dei giovani peruviani vive in condizioni di povertà estrema, il 30.,04 in condizioni di povertà, il 48.7 in condizioni “accettabili” ( che possono essere definite anche precarie) , mentre solo una piccola minoranza (5,1) appartengono alle classi più ricche della popolazione. Nella metropoli di Lima, dove vivono i giovani della Tablada del Lurin, quasi la metà dei giovani vive in situazione di povertà. Di essi , circa un terzo vive in una situazione di povertà “critica”. L’atra metà vive in condizioni modeste che consentono di affrontare i bisogni fondamentali. Solo una piccola percentuale ( attorno al 5%) può godere di opportunità simili a quelle dei giovani europei o americani appartenenti a famiglie agiate. L’analisi dei dati che si riferiscono al settore educativo sono preoccupanti in quanto la provenienza dagli strati più poveri della popolazione è di ostacolo allo sviluppo della carriera scolastica dei giovani. Il 43 per cento dei giovani con più di 15 anni non riescono a conseguire un diploma secondario e questo è un indicatore del fatto che in Perù, la povertà, tende a perpetuarsi di generazione in generazione. Il livello di frequenza dei centri educativi: I giovani con meno di 20 anni frequentano di più di quelli di età superiore. La povertà molte volte costringe i giovani a lavorare precocemente o offre minori possibilità di continuare gli studi a causa delle bocciature, carenze culturali e mancanza di risorse. I giovani di età compresa tra i 20 ed i 25 anni lavorano o cercano un lavoro. Negli strati più poveri della popolazione soltanto il 15 per cento dei giovani con più di 20 anni studia. Un aspetto estremamente grave della situazione sociale del paese è costituito dall’elevata percentuale di giovani che non fanno nulla: non studiano, non lavorano, né cercano lavoro. Questi ultimi ammontano al 19 per cento tra i minori di 20 anni ed al 24 per cento tra i maggiori di 20 anni. Ciò accade per la mancanza di opportunità di lavoro e studio. Soltanto una bassissima percentuale dei giovani lavoratori può usufruire di qualche forma di sicurezza sociale: il 2 per cento dei giovani con meno di 20 anni ed il 10 per cento dei giovani con più 20 anni possono usufruire di coperture assicurativa per la malattia e la pensione, contro il 23 per cento dei lavoratori adulti. Del 48% di giovani che lavorano come salariati solo il 10 per cento può usufruire di una copertura assicurativa per malattia e pensione. Nel campo del lavoro adulto, dove i salariati rappresentano il 38 per cento della forza lavoro , il 25 per cento gode di coperture assicurative. In questi anni è cresciuto il divario non solo tra paesi ricchi e paesi poveri ma anche quello , all’interno del paese, tra minoranze privilegiate e masse impoverite. Nonostante ciò la gente dei quartieri popolari conserva le sue capacità, le sue aspettative e le sue speranze di realizzazione personale, familiare e comunitaria. Per questo motivo è urgente e vitale dare priorità all’organizzazione delle diverse opportunità e dei diversi mezzi che contribuiscano a migliorare la qualità della vita nel campo della salute, dell’educazione e del lavoro, considerando questi elementi come gli elementi di base prioritari che servono per promuovere lo sviluppo umano in queste comunità. Storia sintetica e finalità: Il Minka Wasi nasce dall’esperienza di un gruppo di amici che hanno una lunghissima esperienza in vari settori dell’educazione popolare. Il primo lavoro è la costituzione di una biblioteca popolare di varie esperienze di lavoro giovanile durante tutto il 1995 nell’Insediamento Humano “Nueva Caledonia” che appartiene al municipio di Chorrillos. Nel 1998 fino al 2002 si inizia una nuova esperienza di presenza a nel cono nord di Lima, a San Juan del Lurigancho. Qui si riescono a costituire 10 Consigli Giovanili per lo sviluppo integrale del quartiere e un programma di potenziamento dell’organizzazione di 36 “Comedores” (mense popolari) della zona. Ambito di intervento attuale: Dal 2002 fino ad ora si sta svolgendo una presenza in 3 baraccopoli di Tablada de Lurin, appartenenti al municipio di Villa Maria del Triunfo nel cono sud di Lima. Con la partecipazione della comunità si stanno aprendo importanti spazi sia nel campo dell’educazione sia nel campo del lavoro. Nel 2006 si sta iniziando anche un programma sanitario per formare “Promotrici della salute”. 1. 2. 3. 4. Nell’area educativa stanno funzionando adesso vari programmi: Un asilo nido. Un programma di doposcuola. Una Biblioteca Scolasticacon Ludoteca e Videoteca. Cinema Popolare. Nell’area di Lavoro: 1. Centro di formazione per microimprese. 2. Centro di promozione delle donne. 3. Cooperativa di microcredito. 4. Centro di taglio e cucito e lavoro a lana; La finalità di tutto questo si può dividere in 3 livelli: 1. Rispondere alle necessità di base (istruzione, lavoro, salute, alimentazione, vestito, casa, ecc.) 2. Promuovere le capacità umane affinchè gli impoveriti assumano, in forma organizzata, il ruolo di soggetto attivo per uno sviluppo con dignità e la generazione di una presa di coscienza, di una identità come soggetto sociale con diritti e doveri, che ci permetta di contribuire nella costruzione di una società più umana, giusta e con uguaglianza di opportunità per tutti. 3. Costruire reti strategiche di sviluppo tra l’organizzazione popolare, il Minka Wasi, il Comune, le Università, le Associazioni di sviluppo cha già operano a livello nazionale e internazionale, ecc. per unire le forze e insieme rendere possibile una proposta di sviluppo solidario in zone di estrema povertà. Contesto operativo: “Corona de Santa Rosa”, “Pradera del Sur” e “9 de Julio” sono 3 delle 32 baraccopoli che appartengono a Tablada de Lurin e contano, complessivamente, ca. 2.300 abitanti. Tablada de Lurín é una delle sei zone del distretto di Villa Maria del Triunfo, ubicato nel cono sud di Lima. Ha una popolazione di circa 49.950 abitanti. Durante il governo di Juan Velasco Alvarado (19681975) le terre dei coloni, che la abitarono dal 1913, furono invase e si organizzarono come "Pueblo Joven" (baraccopoli). Quello che più preoccupa attualmente nella zona é la presenza di un cementificio che emana una gran quantità di polvere ogni giorno che causa un grave danno alla salute della popolazione e all’ambiente naturale. Questi sono alcuni dati che caratterizzano le 3 baraccopoli dove operiamo: 1. Il 75% delle abitazioni sono di materiale rustico (canne, legna, e cartone) e sono ubicate nei pendii dei monti che caratterizzano questa zona. La popolazione ha invaso questi terreni per la situazione economica precaria che non le permette di avere accesso ad abitazioni più degne. 2. La mancanza di lavoro costituisce un serio problema. Si conta che la quantità di disoccupati é del 9%, la sottoimpiegata é il 78.4% e quelli adeguatamente impiegati sono il 12.6%. Questa non é una zona ne industriale ne di sviluppo economico, per questo la maggior parte dei membri della famiglia si trasferisce ad altre zone per cercare lavoro. 3. La maggior parte della popolazione percepisce il salario minimo di S/: 350.00 "nuevos soles" mensili ($108.00 circa). Questa cifra non arriva al 30% della canasta familiare, cioè di quello che deve guadagnare una famiglia per coprire le necessità minime di sussistenza. 4. Secondo l´Istituto Nazionale di Statistica e Informatica (INEI), circa l’89% della popolazione vive in situazione di povertà e il 37% di questi in estrema povertà, cioè vivono solo con la prospettiva di sopravvivere ogni giorno cercando per lo meno di coprire le necessità alimentari. A questo si devono veri casi di anemia, sottoalimentazione e altre gravi conseguenze per lo sviluppo fisico e intellettuale. 5. Le condizioni di vita causano malattie: asmatiche ( per la forte umidità e la presenza del cementificio), bronchiali, respiratorie, diarroiche, stomacali, tubercolosi e altre infezioni che risultano mortali per i bambini sia per l´alto costo delle medicine, sia per i servizi medici. 6. L´assenteismo scolastico arriva circa al 29% del totale della popolazione in età scolastica. Per quanto riguarda l’abbandono scolastico, la percentuale dei bambini che abbandonano la scuola dopo che si sono iscritti é del 9% durante il presente anno. L´assenteismo e l’abbandono scolastico sono conseguenza della necessità di lavorare per integrare l´economia familiare. 7. La poca informazione e educazione sui temi sessuali e la perdita di autostima causa nelle adolescenti l’essere messi in cinta prematuramente (nel 1998 ci sono stati 170.000 parti di ragazze in età scolastica a livello nazionale). Circa il 21% delle ragazze tra i 12 e i 19 anni sono ragazze madri. Questa situazione si presenta anche a causa da parte di adulti di scarsi valori morali . 8. Inoltre c´é una gran percentuale di bambini abbandonati da parte dei genitori o perché decidono di lasciare la casa per maltrattamento fisico, psicologico o sessuale. Per esempio nel 2001 su 921 denuncie registrate a carico di minori, in tutto il distretto, 468 furono per maltrattamento fisico e psichico, 211 per mancanza di provvedere alle loro necessità materiali, 108 per violenza sessuale, 58 contro la libertà e 76 per sfruttamento. Però dobbiamo rilevare che la maggior parte dei casi non sono denunciati per le minacce che ricevono. 9. I bambini, adolescenti e giovani non incontrano vie per realizzare le loro qualità, le speranze e i sogni. 10. La violenza urbana é cresciuta in modo costante a partire del 1995 nella zona. Nelle diverse forme che le bande sono comparse (per lo meno 15) si nota che sono costituite da bambini da 8 anni in su, soprattutto perché vivono tutto il giorno senza la presenza dei genitori. Questi ragazzini commettono delitti di vario genere e mostrano disperazione, mancanza di sicurezza nel futuro e disprezzo verso la vita e la mancanza totale di valori. In queste circostanze abbiamo incontrato bambini con forte stato di depressione, con tendenza al suicidio e alla auto aggressione. Costituisce questo un fenomeno molto grave per il presente e il futuro del nostro paese. Vediamo chiaramente la stretta relazione tra problematica infantile, giovanile, familiare, comunitaria, e il deterioramento economico, politico, culturale e sociale della zona e del paese. La nostra proposta di lavoro La nostra proposta di lavoro ha come obiettivo la cura delle necessità fondamentali: alimentazione, salute, abiti, abitazione, lavoro nella prospettiva di uno sviluppo dignitoso e nella presa di coscienza da parte degli strati più svantaggiati della popolazione della loro specifica identità come soggetto sociale con diritti e doveri, che ci permetta di contribuire alla costruzione di una società più umana, più giusta e con uguali opportunità per tutti. I nostri principi Attualmente la maggioranza della popolazione si trova in condizioni di sopravvivenza. Questa situazione è il problema centrale del paese. La popolazione affronta questo problema in maniera differente a seconda delle diverse appartenenze culturali per trasformare la sopravvivenza in sviluppo umano con dignità. Il progetto di propone di dare risposte concrete ai problemi che vivono i 1300 abitanti dei quartieri coinvolti. Il sistema educativo tradizionale non ha alcun legame con la realtà concreta che vive la maggioranza della popolazione né aiuta a trovare alternative per risolvere i suoi problemi. Il nostro obiettivo è quello di recuperare in maniera creativa il significato profondo che può avere un percorso educativo di liberazione nella direzione della trasformazione sociale e del cambiamento delle condizioni di vita delle persone. Affinché il percorso educativo proposto costituisca per la gente uno strumento utile per riunire, sistematizzare, socializzare e sviluppare un sapere ed una forma di lavoro comunitario che sia al servizio degli interessi popolari. Per questo motivo la nostra esperienza si qualifica come un’esperienza “alternativa” che valorizza saperi, interessi, esperienze e proposte della popolazione. Il nostro lavoro educativo ha l’obiettivo di formare persone e cittadini con valori etici e morali , coscienti delle loro capacità e dei loro diritti che si impegnino attivamente nella vita sociale, economica, politica e culturale del paese. Tale obiettivo sarà perseguito attraverso il binomio educazione e lavoro comunitario nella prospettiva di perseguire il soddisfacimento dei bisogni fondamentali della popolazione, di uno sviluppo dignitoso e di una trasformazione strutturale dei processi sociali. Le attività che svilupperemo punteranno a rafforzare l’autostima, a superare la sfiducia, l’apatia di alcuni attori al momento indifferenti, come i giovani e gli adolescenti che sono stati colpiti in diverse maniere dal precedente corrotto governo fujimontesinista1. Nello stesso tempo crediamo che lo sviluppo dei nostri quartieri sia strettamente legato alla promozione della solidarietà internazionale, solidarietà che deve essere unita ai nostri principi di giustizia e equità ed alla nostra proposta di sviluppo dignitoso. Il progetto Il progetto si propone di sviluppare programmi educativi e di lavoro comunitario per lo sviluppo personale, familiare e comunitario con destinatari madri di famiglia, bambini, adolescenti, giovani e dirigenti della comunità, in quanto il sistema educativo attuale e le attività di lavoro non uniscono gli elementi della nostra cultura popolare e tanto meno risponde ai problemi della sopravvivenza né offre strumenti per progettare uno sviluppo dignitoso. Ci proponiamo di sviluppare varie attività educative e di lavoro comunitario che siano in stretta relazione con i bisogni e le dinamiche che concretamente vive la popolazione ed affrontino in concreto bisogni delle famiglie e della comunità. L’obiettivo è quello di dar vita ad esperienze embrionali di sviluppo integrale partendo dalla organizzazione , gestione ed esercizio del potere democratico da parte dei settori popolari. Le nostre attività formative si sviluppano sulla base di tre temi principali e di diversi temi specifici e congiunturali come parte integrante del contesto sociale economico e politico del nostro paese. 1) Educazione e salute nel lavoro comunitario: Democrazia, diritti umani, sviluppo – Diritti economici, sociali e culturali – Educazione nel lavoro – Salute comunitaria – Valorizzazione critica del lavoro. 2) Sviluppo e gestione comunale: Proposte di sviluppo – Lo sviluppo che vogliamo per il paese – Sviluppo sociale ed economia solidale – Leadership – Protagonismo sociale – Organizzazione e gestione per lo sviluppo della comunità – Capitale umano e sociale per lo sviluppo. 3) Formazione professionale : Laboratori su salute ed alimentazione comunitaria – Laboratori sui servizi educativi. Si partirà dalla costituzione di Consigli solidali per lo sviluppo composti da madri di famiglia, ragazzi e dirigenti della comunità appoggiati da gruppi esterni di solidarietà. Allo stesso modo sarà promossa la costituzione di gruppi di lavoro e produzione con le madri che parteciperanno ai percorsi formativi. Ci proponiamo di appoggiare la costituzione di almeno 4 gruppi pilota nei due quartieri interessati all’intervento. I gruppi saranno costituiti da 5 membri della stessa comunità. Sarà creato un fondo di solidarietà per appoggiare i gruppi di persone organizzate interessate ad iniziare una piccola attività produttiva o di servizio autogestito per migliorare le condizioni di vita delle famiglie e nel contempo sviluppare le capacità umane. Queste attività dovranno aiutare a far fronte ai bisogni fondamentali della comunità. 1 Fujimontesinista: deriva della fusione dei due cognomi dei principali protagonisti del periodo politico che il Perù ha vissuto tra il ’90 ed il 2001 , Fujimori, ex presidente della repubblica, Montesinos , suo consigliere, ministro e capo dei servizi segreti. L’equipe di lavoro che interverrà sarà costituita da tre professionisti con esperienza di lavoro nei gruppi e nelle organizzazioni popolari ( Sociologo, Pedagogista, Educatore), nel medesimo tempo sarà promossa la formazione di un gruppo di professionisti solidali che appoggeranno a titolo volontario o su specifiche attività educative e di formazione che richiedano conoscenze di tipo specialistico collegate in particolare alle attività di formazione professionale o allo sviluppo di attività produttive. Metodo di lavoro Il nostro metodo di lavoro farà riferimento a differenti esperienze educative e di lavoro solidale, specialmente a quelle che concepiscono l’educazione come una pratica sociale e come un processo collettivo di costruzione di conoscenza attraverso il quale la popolazione si costituisce come soggetto storico e nuovo produttore che gestisce e promuove il proprio sviluppo. Le azioni saranno attuate attraverso la ricerca permanente di una relazione “orizzontale” e di tipo Partecipativo. Per questo si utilizzeranno e si ricreeranno le tecniche partecipative proposte per la educazione popolare. Si punterà al rafforzamento dell’autostima per contribuire al miglioramento della partecipazione qualitativa, dello sviluppo di valori , del cambio di atteggiamenti e di un vissuto equilibrato anche dal punto di vista di “genere”. I laboratori e gli incontri saranno le principali forme per lo sviluppo delle attività educative e formative. I laboratori, i cui contenuti partiranno dalla casa e dalle conoscenze della gente, avranno come obiettivo la costruzione di nuove conoscenze che costituiranno la risposta concreta ai loro bisogni. Le metodologie utilizzate saranno differenti: documenti scritti – sonori – visivi con l’obiettivo di promuovere la partecipazione attiva dei partecipanti e rafforzare i processi di insegnamento/apprendimento. I principali criteri pedagogici seguiti saranno: La popolazione come protagonista sociale Accompagnare senza creare dipendenza Promuovere la fiducia e la sicurezza nei quartieri popolari Promuovere la concertazione per lo sviluppo e la gestione della comunità Educare per trasformare Attività svolte e progetti in corso: Attualmente si stanno realizzando le seguenti attività attività: 1. Dal 2001 si stanno svolgendo corsi di taglio e cucito e lavorazione a lana che hanno visto formarsi 51 donne della comunità. 2. Dal 2003 sta funzionando un asilo nido per 18 bambini tra i 3 e 4 anni. Si sta svolgendo seguendo il programma ministeriale e ha riconoscimento ufficiale. 3. Dal 2003 si sta svolgendo un programma di doposcuola per 120 bambini del livello primario e secondario. 4. Dal 2005 sta funzionando un programma di microimpresa e microcredito per 40 persone, soprattutto donne. 5. Dal 2006 sta iniziando un programma sanitario di formazione per “Promotrici di Salute” ATTIVITA’ ASSISTENZIALI Il programma di “Appoggio all’emergenza, è iniziato fin dal 2001 per rispondere alle necessità immediate della popolazione sia per permettere ai bambini di non abbandonare la scuola, sia per far tornare a scuola chi l’ha abbandonata per problemi economici, sia per procurare alimenti a chi soffre di denutrizione cronica e sia per permettere che una professoressa possa insegnare alla popolazione scolastica. Ambito d’intervento Baraccopoli di "Corona de Santa Rosa" (800 abitanti), "Praderas del Sur" (600 abitanti) e “9 de Julio” (900 abitanti) di Tablada de Lurín, nel Distretto di Villa Maria del Triunfo, a Lima Metropolitana. Baraccopoli che contano una popolazione totale di 2.300 abitanti. PROGETTO DI ADOZIONE A DISTANZA Giustificazione: Nel camminare con il popolo ci imbattiamo in famiglie in estrema, estrema povertà come conseguenza delle seguenti situación: 1. Il 75% delle case sono di materiale rustico: (esteras, compensato, cartone) e sono collocate nei pendii delle colline con vie di accesso insufficiente. 2. La mancanza di lavoro costituisce un serio problema. Si calcola che i disoccupati sono il 9%, i sotto impiegati sono il 78,4% e coloro che sono adeguatamente impiegati sono il 12,6%. 3. La maggior parte della popolazione percepisce entrate economiche che coprono appena il 30% della canasta basica familiare. 4. Questo genera la situazione generale dell'89% della popolazione che vive in situazione di povertà e il 37% di questa in estrema povertà. Praticamente vive solo nella prospettiva di sopravvivere ogni giorno. 5. I bambini, adolescenti e giovani non trovano spazi che valorizzino le loro qualità, speranze e sogni. Il 73% dei giovani vedono come unica possibilità di realizzazione emigrare dal paese. 6. L'assenteismo scolastico arriva al 29% del totale della popolazione in età scolastica. La causa è conseguenza della necessità di lavorare per integrare l'economia familiare. OBIETTIVI: Per dare una risposta a queste necesita ci proponiamo di sviluppare le seguenti 4 aree: 1. Adozione a distanza di una famiglia: Creare una relazione di famiglia a distanza per permettere a una famiglia di poter avere gli alimenti basici ogni mese. 2. Adozione a distanza di un bambino: Creare i ponti di solidarietà che permettano a un bambino di poter ritornare a frequentare gli studi e assicurargli anche una sufficiente alimentazione. 3. Adozione parziale di un bambino: Permettere a un bambino che ha abbandonato la scuola di poter ritornare a studiare. 4. Adozione di una maestra: Adottare una maestra d'asilo nido o doposcuola del nostro progetto che in ognuno dei 2 turni permette a vari bambini e giovani tra i più poveri di poter ricevere una formazione di qualità e che risponda alle proprie necessità per raggiungere una formazione trasformatrice che permetta un mondo solidale, umano e di pace. PROGETTO DI SOSTEGNO EDUCATIVO Giustificazione: La Scuola Materna e il programma del Doposcuola del livello primario e secondario si è costituito per rispondere alla seguente problematica: 1. La diserzione scolastica arriva al 26,5% della popolazione in età scolastica. 2. La diserzione scolastica dopo l’iscrizione a scuola è del 9%. Questo si deve a che la famiglia richiede di lavorare per migliorere le entrate. 3. Alla fine del 2005 il 28% della popolazione scolastica deve ripetere l’anno. Questo si deve a varie cause: molte assenze per dover alternare lo studio con il lavoro o con attività di lavoro domestico, la mancanza di appoggio da parte dei genitori, assenti per il lavoro o perchè molti di loro sono analfabeti o semianalfabeti o perchè non danno la giusta comprensione ai problemi di basso rendimento scolastico. 4. Il 21% delle adolescenti tra i 12 e 19 anni sono ragazze madri. La poca informazione e educazione sui temi sessuali e la perdita di autostima causa negli adolescenti una maternità prematura. 5. L’emarginazione scolastica è una delle cause che fomenta le bande giovanili che si stanno incrementando in questi ultimi anni. OBIETTIVI: Per far si che il programma di Scuola Materna e il programma di Doposcuola di livello primrio e secondario possa continuare ci proponiamo di sviluppare i seguenti punti: 1. Sostegno per una maestra e di un’ausiliare di scuola materna: Nel programma di scuola materna stanno lavorando 2 maestre e due ausiliari della zona. Questo permette a 56 bambini tra i più poveri di poter ricevere un’educazione di qualità e che risponda alle sue necessità per poter raggiungere un’educazione trasformatrice che permetta un mondo solidario, umano e di pace. 2. Sostegno per una maestra e di un’ausiliare di livello primario: Nel programma di Doposcuola del livello primario stanno lavorando 4 maestre e 4 ausiliari della zona. 2 maestre e 2 ausiliari nel turno di mattina e 2 nel turno di pomeriggio. Questo permette a 70 bambini tra i più poveri e con problemi familiari poter ricevere una formazione di qualità e un accompagnamento che risponda alle sue necessità e permetta di raggiungere un’educazione trasformatrice che permetta un mondo solidario, umano e di pace. 3. Sostegno per una maestra e di un’ausiliare di livello secondario: Nel programma di Doposcuola del livello secondario stanno lavorando 4 professoresse e 4 ausiliari della zona. 2 professoresse e 2 ausiliari nel turno di mattina e 2 nel turno di pomeriggio. Questo permette in totale a 50 bambini tra i più poveri e con vari problemi poter ricevere una formazione di qualità e un accompagnamento che risponda alle sue necessità e permette raggiungere un’educazione trasformatrice che permetta a un mondo solidario, umano e di pace. Materiale educativo per i 3 livelli educativi: Incrementare la scuola materna e il doposcuola del livello primario e secondario del materiale sufficiente per poter rispondere alle necessità dei bambini e adolescenti che partecipano a detti programmi. SPESE CHE IL MINKA WASI SOSTIENE PER UN ANNO AREA EDUCATIVA: L’area educativa comprende la Scuola Materna e il Doposcuola. Nel programma di Scuola Materna abbiamo 2 professoresse e 3 di sostegno. Nel programma di Doposcuola abbiamo 4 professori e 8 di sostegno. 1. 1 Professoressa: ............... $ 165 al mese x 12 = $ 1.980 x 6 prof. = $ 15.840 2. 1 Sostengo:……………… $ 100 al mese x 12 = $ 1.200 x 11 sost. = $ 13.200 3. Coordinatrice ................................................. $ 200 al mese x 12 = $ 2.400 4. Educatore in Diritti Umani: ........................... $ 150 al mese x 12 = $ 1.800 5. Merenda pe ri bambini.....................................$ 450 al mese x 12 = $ 5.400 • Toltale x 1 anno: ........................................ $ 38.640 N.B. Le spese di pulizia e del materiale educativo sono autogestiti dal gruppo dei genitori sia dell’asilo sia del Doposcuola. L’A.P.I.Bi.M.I. sostiene le attività di questa “Area” attraverso l’Adozione Collettiva” con € 10.000 annuali (pari a ca. $ 13.000) AREA DI LAVORO L’area di lavoro è divisa in formazione per la microimpresa e microcredito e il corso di taglio e cucito. L’istruttore per la Microimpresa e poi per il microcredito fa un seguimento a tutti i soci che accedono al prestito. Per questo ha un lavoro di 12 mesi all’anno. 1. Istruttore di Micro Impresa: ...............................$ 200 x 12 = $ 2.400 2. Insegnante di taglio e Cucito: ............................. $ 100 x 12 = $ 1.200 AREA DI SALUTE L’area di salute comprende la presenza di una esperta del settore che fa corsi di formazione per preparare un gruppo di 15 donne perchè siano promotrici di salute. A lei le rimborsiamo semplicemente le spese di spostamento per venire a dare il corso. Alla fine del corso c’è la possibilità di poter vendere medicine a basso prezzo che ci procurerà la nostra diocesi di Lurin. Questa si manterrà con 4 volontarie della comunitá a cui si dovrà ricompensare con un minimo. 1. Insegnante: ....................................................................... $ 50 x 8= $ 400 4 Respons. delle medicine............$ 50 x 4 volont.= 200 x 12 mesi= $ 2.400 2.