Tumore al fegato uomo miracolato da Sant`Antonio
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Tumore al fegato uomo miracolato da Sant`Antonio
-MSGR - 05 LATINA - 40 - 13/06/15-N: 40 Latina Sabato 13 Giugno 2015 www.ilmessaggero.it (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00564023 | IP: 82.59.180.105 Tumore al fegato uomo miracolato da Sant’Antonio L’ennesimo furto La visita al Messaggero Ladri in casa mentre dormono: rubata l’auto E’ accaduto l’altra notte in via Platone nel capoluogo. I ladri sono penetrati in una abitazione e mentre gli occupanti dormivano sono riusciti a rubare soldi, preziosi e anch ele chiavi di un’auto, una Volkswagen Polo, con cui poi sono fuggiti. Sul posto, dopo l’allarme, sono intervenuti i carabinieri del Nuicleo Radiomobile. Sempre ieri a Cisterna la polizia ha eseguito, su mandato della Procura della Repubblica presso il tribunale di Roma un’ordinanze di custodia cautelare, a carico di Lilian Dolma, moldavo, 30 anni, residente ad Aprilia per i reati furto e ricettazione: deve scontare di tre anni di carcere per diversi furti commessi in provincia. Imprenditore di Fondi salvo dopo il pellegrinaggio Ogni anno va in Basilica, a Padova, per il ringraziamento LA STORIAO Un carcinoma maligno al fegato, inoperabile: diagnosi pronunciata all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Fondi e confermata al Policlinico Gemelli di Roma nell’autunno del 2007. Pellegrinaggio alla tomba di Sant’Antonio a Padova un anno dopo e... la guarigione, con fior di medici specialisti a constatare la scomparsa del tumore, esito confermato negli anni successivi ogni qual volta Antonio Cataldi, 54 anni, albergatore, si è sottoposto ai prescritti controlli. «Un miracolo del Santo», dice il protagonista di questa vicenda che abbiamo incontrato in basilica, dove, da quell’ormai lontano 2008, ogni anno in occasione della festa del 13 giugno viene in pellegrinaggio, a rendere grazie e «a pregare... soprattutto per gli altri». «APPOGGIAI LE MANI SULLA TOMBA, SENTII UN FORTE BRUCIORE LA TAC ACCERTO’ CHE ERA TUTTO PASSATO» Antonio Cataldi Cataldi è il titolare dell’Hotel dei fiori, quarta generazione di una famiglia che lo fondò nel 1907, sposato con Angela, padre di Civitina (trent’anni), Matteo (ventotto), Filippo Maria (diciottenne). Racconta che in quel settembre 2007, per un disturbo di cui non sapeva farsi ragione, fu consigliato dal fratello medico Enzo di sottoporsi ad esami clinici nell’ospedale locale. E fu una doccia fredda, anzi freddissima: quel che si è già detto - diagnosi confermata al Policlinico Gemelli. «Mia sorella Amalia, che più volte era andata in pellegrinaggio a Padova, mi esortò a seguirla in un viaggio organizzato in pullman. Così, io che ero devoto del Santo, come mia madre, ma non ero mai stato alla sua tomba, andai». E che cosa accade quel 14 ottobre 2008? «Insieme a mia sorella sostai dunque alla tomba e mentre appoggiavo le mani sulla lastra di marmo sentii un forte bruciore prendermi dall’inguine alla testa. Pochi secondi, che dovettero però alterare la mia espressione, perché Amalia mi chiese se stessi bene... È passato, è passato, risposi». Poi? «Basta. Tornammo a Fondi e mi parve di stare veramente be- ne; anzi, stavo decisamente bene. Mi sottoposi ad altri esami e radiografie, che mi erano stati prescritti. Era l’1 novembre e alla Tac risultò nulla». I medici non sapevano darsi una spiegazione: «Mi trattennero al "Gemelli" per ben venticinque giorni, per ulteriori accertamenti, e tutto risultò negativo. Il professor Baroni, primario di oncologia disse che non sapeva spiegarsi il fenomeno. Insomma, era un miracolo! Naturalmente, fu una gioia straordinaria in famiglia, fra gli amici. Il vecchio parroco disse a sua volta che di miracolo si trattava e mio fratello medico fu perentorio: Vai al Santo e mettici la tenda... ogni anno. Così, da allora, per il 13 giugno vengo in basilica parlo col rettore Enzo Poiana, prego». Era uomo di fede prima di ricevere la grazia, e adesso? «Lo sono ancora di più. Vicino al mio albergo c’è il santuario intitolato alla Madonna del cielo; ne sono assiduo frequentatore». Gli accertamenti medici? «Ogni tre mesi mi ci sottopongo e tutto è chiaro. Non ho fatto mai la chemioterapia, né altre cure. Mi sono affidato, soltanto, a Sant’Antonio». Giovanni Lugaresi © RIPRODUZIONE RISERVATA Foto su IlMessaggero.it «Volpi» e croniste in erba Visita alla redazione del Messaggero della Squadriglia Volpi del Reparto Scout San Carlo di Sezze. Elisa Marsella, Caterina Faustinella, Beatrice Ciavolella, Alessandra Faustinella, Gloria Mazzocchi e Valeria Santia infatti hanno scelto come specialità il giornalismo e hanno dato vita alla «Gazzetta delle Volpi» per raccontare la loro esperienza. Droga e anabolizzanti in casa: arrestato SAN FELICE CIRCEO Forse in cuor suo sperava che i finanzieri si sarebbero 'accontentati' dei pochi grammi di hashish che aveva nascosto tra i suoi abiti e che spontaneamente ha deciso di consegnare ai militari. E invece loro hanno proseguito la perquisizione e nell'abitazione dell' uomo hanno trovato parecchio altro, un panetto della stessa sostanza stupefacente, un bilancino elettronico e decine di fiale di anabolizzanti. Non finisce qua visto che l'agricoltore del Circeo arrestato dalle fiamme gialle in casa aveva anche una calibro 38 e un centinaio di munizioni. Si tratta di una nuova operazione messa in campo contro lo spac- cio di droga dalla guardia di finanza di Latina che ha predisposto una serie di servizi ad hoc per potenziare il contrasto e la repressione di traffici illeciti e spaccio in genere. Ad agire sono stati i militari della Compagnia di Terracina che hanno arrestato M.G., agricoltore, bloccato mentre stava rientrando a casa. Quando di fronte ha trovato i militari, ha da- AGRICOLTORE SCOPERTO DALLA FINANZA AVEVA ANCHE UN REVOLVER E MUNIZIONI CUSTODITE IRREGOLARMENTE -TRX IL:12/06/15 to subito evidenti segnali di nervosismo, che hanno convinto i finanzieri che le indagini li avevano portati nel posto giusto. L'agricoltore ha consegnato i pochi grammi di hashish che aveva addosso, ma la perquisizione è continuata nell'abitazione dove i finanzieri hanno rinvenuto altra droga e le 25 fiale di nandrolone e testosterone. Tutto il materiale è stato sequestrato. Oltre all'arresto per detenzione, M.G. è stato anche denunciato a piede libero perché la pistola e le munizioni sono state ritrovate in un posto diverso rispetto a quello che aveva dichiarato alla polizia. Adesso l'uomo è in attesa di essere giudicato per direttissima. Rita Recchia © RIPRODUZIONE RISERVATA 22:20-NOTE: