1/4 Renato Casana Stesura: ottobre 2004
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1/4 Renato Casana Stesura: ottobre 2004
Renato Casana [email protected] Stesura: ottobre 2004 (7898 battute) Gli aneurismi dell’aorta addominale nelle donne L’aneurisma addominale dell’aorta (AAA) colpisce uomini e donne in maniera differenziata. È possibile che la ragione vada ricercata nell’espressione dei geni nei due sessi. I dati riguardanti il trattamento chirurgico dell’AAA si basano su statistiche attualmente più significative per gli uomini, il che determina qualche incognita in più relativamente alle indicazioni al trattamento nel sesso femminile. Analisi approfondite sul rischio di rottura dell’aneurisma hanno comunque evidenziato tra le donne una situazione sensibilmente più critica, specialmente quando il diametro della lesione si approssima ai 4,5-5 cm. Gli studi sul trattamento endovascolare dell’AAA nei due sessi sono numerosi, ma i risultati a breve e lungo termine si riferiscono purtroppo a gruppi di studio non sufficientemente rappresentativi. Si richiedono pertanto trial rappresentativi e su larga scala che offrano indicazioni solide per il trattamento dell’AAA nelle donne. D’altra parte, nel futuro del trattamento endovascolare si potrà probabilmente contare su materiali più flessibili e dotati di ancoraggi migliorati, così che un minor numero di donne verrà indirizzato alla chirurgia tradizionale, malgrado la maggiore complessità anatomomorfologica dell’AAA nel sesso femminile. Dati epidemiologici: L’aneurisma dell’aorta addominale sottorenale è una patologia degenerativa focale della parete aortica che su un terreno geneticamente predisposto sotto la spinta della pressione arteriosa va incontro alla progressiva dilatazione sino alla rottura, sua naturale evoluzione. L’aneurisma dell’aorta addominale sottorenale AAA rappresenta circa l’85% degli aneurismi aortici con una incidenza nella popolazione adulta occidentale pari al 2%. Studi epidemiologici hanno evidenziato sulla scorta di dati autoptici, dopplersonografici e clinici, come la prevalenza della malattia aneurismatica cresca parallelamente all’età raggiungendo un picco massimo pari al 9% dopo i 75 anni nel sesso maschile. Analogamente nel sesso femminile, tale picco di prevalenza raggiunge valori pari al 4.5% dopo gli 85 anni. I dati epidemiologici offerti dalla letteratura riportano una incidenza della malattia aneurismatica riferita al sesso pari a 19-34% nelle donne vs 66-81% negli uomini. Questi dati sull’aumento della prevalenza della malattia aneurismatica dell’aorta sottorenale riflettono da un lato 1/4 l’affinamento delle metodiche diagnostiche (basso costo, riproducibilità, disponibilità sul territorio, sensibilizzazione del personale medico) dall’altra l’aumento della vita media della popolazione esaminata. Studi di genetica molecolare recentemente pubblicati ed attualmente in corso hanno inoltre evidenziato l’esistenza di una “eterogeneità genetica” nei familiari affetti da AAA identificando anomalie riguardanti il genoma umano 19q13 e 4q31. Studi genetici di disordini monogenici quali la sindrome di Marfan e di E. Danlos di IV tipo sottolineano il ruolo fondamentale delle proteine della matrice extracellulare (ECM) della parete aortica. Mutazioni del gene che codifica per la fibrillino-1 (FBN-1) o per il procollagene di tipo III (COL3A1) hanno evidenziato come la degradazione della ECM possa favorire la dilatazione aortica. Pertanto è possibile che lo studio dei polimorfismi genetici che regolano l’espessione di geni coinvolti nel meccanismo patogenetico dell’AAA possa giustificare in futuro una differente prevalenza della malattia nei due sessi. Indicazioni al trattamento L’indicazione al trattamento chirurgico o endovascolare degli AAA nel sesso femminile è ancora oggetto di discussione poiché i dati riguardanti i grandi trial sull’argomento (UK Small Aneurysm Trial ed ADAM Aneurysm Detection and Management Veterans Affair Cooperative Studi USA) sono stati condotti solo sul sesso maschile o su gruppi non sufficientemente rappresentativi di pazienti di sesso femminile. Fillinger et al, nell’analizzare il rischio di rottura (stress di parete) ha evidenziato nel sesso femminile un rischio relativo sensibilmente più alto che nella controparte maschile. Nel UK Small Aneurysm Trial le donne sottoposte a sorveglianza sono andate incontro a rottura con una incidenza 3-4 volte superiore al gruppo di controllo di sesso maschile. Generalmente si è osservato che il tasso di rottura nel sesso femminile è sensibilmente più elevato quando il diametro della lesione aneurismatica si avvicina a 4.5-5 cm. Pertanto nella nostra esperienza riteniamo indispensabile avviare ad un trattamento chirurgico o endovascolare le donne con AAA di tali dimensioni o con AAA 4-4.5 cm se a “rischio di rottura” o con crescita annua superiore a 4 mm/anno. Risultati del trattamento “in elezione” e “in urgenza” Come abbiamo appena descritto, numerosi studi parallelamente alla nostra esperienza, hanno evidenziato come l’indicazione al trattamento degli AAA nelle donne avvenga per diametri della lesione aneurismatica minori rispetto alla 2/4 controparte maschile. Inoltre le donne avviate al trattamento della lesione aneurismatica risultano più anziane della controparte. Se da un lato il tasso di mortalità degli interventi eseguiti “in elezione” risulta sovrapponibile nei due sessi, lo stesso non si può affermare per gli interventi eseguiti in “regime di urgenza”. Questo dato potrebbe essere influenzato dal fatto che i pazienti di sesso femminile con AAA in rottura vengono trattati ad un età sensibilmente superiore rispetto alla controparte maschile. Pertanto oltre al diametro della lesione, anche l’età è da considerarsi un fattore di rischio indipendente capace di influenzare il tasso di mortalità nella chirurgia aortica sottorenale. Trattamento endovascolare Dall’introduzione delle tecniche endovascolari per il trattamento degli AAA, numerosi studi in letteratura hanno esaminato i risultati a breve e lungo termine fra i due sessi. Sfortunatamente la maggior parte dei dati riportati in letteratura si riferiscono a gruppi di studio non sufficientemente rappresentativi. Numerose serie hanno inoltre evidenziato come le donne affette da AAA presentino spesso delle caratteristiche anato-morfologiche della lesione che non le rendono idonee ad un trattamento endovascolare. Tra questi ricordiamo: piccolo diametro femorale tale da non garantire l’accesso endovascolare per tale via oltre che un colletto aortico breve ed eccessivamente angolato. Siamo certi che l’improvement dei materiali e l’affinarsi delle tecniche endovascolari (frenciaggio inferiore, flessibilità dei materiali, variabilità di aggancio endoprotesico infra e sovra-renale) consentiranno in futuro di candidare un maggior numero di donne affette da AAA attualmente inelegibili. Conclusioni – Quali cambiamenti futuri Pertanto sulla scorta dei dati offerti dalla letteratura, è possibile che lo studio dei polimorfismi genetici che regolano l’espessione di geni coinvolti nel meccanismo patogenetico dell’AAA e nuovi programmi di studio di genetica molecolare possa giustificare in futuro una differente prevalenza della malattia nei due sessi. Sono necessari trial su larga scala e sufficientemente rappresentativi, che possano in futuro delineare linee guida circa le indicazioni al trattamento degli AAA nel sesso femminile. Tali studi potranno in futuro inoltre giustificare le motivazioni per le quali gli AAA nelle donne vadano incontro a rottura per diametri della lesione aneurismatica piu contenuti che nel sesso maschile. Per quanto riguarda infine il trattamento endovascolare degli AAA riteniamo che in futuro, si potrà disporre di materiali più flessibili con frenciaggi più contenuti capaci di rispondere alla maggior complessità anato-morfologica delle lesioni 3/4 aneurismatiche del sesso femminile. L’affinarsi delle tecniche endovascolari inoltre consentirà nel prossimo futuro di eleggere un maggior numero di donne affette da AAA attualmente candidate alla chirurgia tradizionale. Dott. Renato Casana Medico Chirurgo - Specialista in Chirurgia Vascolare Professore a contratto - Università degli Studi di Milano Centro Cardiovascolare “E. Malan” - Cattedra ed Unità Operativa di Chirurgia Vascolare Policlinico San Donato IRCCS www.renatocasana.it Presentato al 5 th International Vascular and Endovascular Course IVEC Milano 11-12 October 2004 Titolo originale: Abdominal aortic aneurysms in females. Prevalence and features; the ladies come first 4/4